Sottovoce 155

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NOTIZIARIO DELL’ ASSOCIAZIONE ONCOLOGICA ITALIANA M.d.V. - ONLUS Formazione di volontariato per la tutela e la riabilitazione dei laringectomizzati

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(D.L. 460 del 04/12/1997)

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EDITORIALE Guardiani del faro PRIMO PIANO I volontari a scuola SANITÀ & SALUTE Malattie delle vie aeree CONOSCERE I giardini di Venezia

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SOMMARIO t * 26"%3*.&453&

Notiziario dell’Associazione Oncologica Italiana M.d.V. Onlus Direttore Editoriale Adriano Zanolli Direttore Responsabile Marta Camerotto Redazione G. Pavan G. Zanuso Impaginazione G. Bianchini R. Cattellani Amministrazione sede AOI MdV Onlus Via Fratelli Rosselli, 11 37138 Verona Tel-Fax 045.561789 ccp n° 16702375 Stampa Grafiche SIZ spa - Verona divisione Novastampa

EDITORIALE Guardiani del faro

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PRIMO PIANO I volontari a scuola

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S A N I TÀ & S A L U T E Malattie delle vie aeree

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“SPECIALE” PER VOI Il melograno L’importanza della comunicazione

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INFORMAREGIONE Diritti del malato oncologico

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INFORMASEZIONI Belluno Padova Rovigo Venezia Verona

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CONOSCERE I giardini di Venezia La festa delle Marie Le brevi

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LETTURE Lino Toffolo Poesie

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RUBRICHE I bussolai

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Nel rispetto del D.L. 196/2003 si comunica che i dati in possesso dell’Ass. Onc. Ital. M.d.V. saranno usati con la massima riservatezza e non verranno ceduti a terzi ma utilizzati solamente per l’invio del nostro giornale “Sottovoce”. Comunque chi lo desidera può esercitare i suoi diritti previsti dall’art. 7 del D.L. 196/03 chiedendo le modalità del trattamento o chiedere informazioni sull’origine, l’aggiornamento o la cancellazione immediata degli stessi. Il programma indirizzi viene trattato su supporti cartacei con i requisiti minimi di sicurezza previsti dalla legge. Autorizzazione Tribunale di Verona n. 1691 del 20/01/2006

© Edizioni AOI Onlus www.aoionlus.it info@aoionlus.it Federata alla Favo-Roma Federata alla Fialpo-Verona Foto in copertina: Venezia Giardini della Biennale

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Antida Ballarin, Erio Bernard, Giovanni Bianchini, Antonella Fede, Maurizio Magnani, Beatrice Nordio, Severino Pastore, Giuseppe Pavan, Anna Pietrogrande, Claudia Superchi, Walter Segala, Umberto Tassini, Adriano Zanolli, Giò Zanuso.


EDITORIALE

Guardiani del faro La nostra Associazione: una rete solidale su tutto il territorio Sin dai tempi antichi il faro ha avuto una importanza enorme per la navigazione e per l’orientamento. Dobbiamo ricordare che i punti di riferimento dei naviganti antichi erano le stelle e la loro esperienza di mare. Nonostante questo sono avvenuti molti naufragi, in parte per le condizioni meteorologiche avverse ma, soprattutto, per l’impatto in prossimitĂ dei litorali con fondali bassi e rocciosi. La navigazione avveniva sottocosta, non potendo disporre di tecnologie per affrontare il mare aperto, e i naufragi si consumavano a poca distanza dalla costa come stanno a testimoniare i numerosi relitti rinvenuti nei fondali del Mediterraneo. Ecco quindi la necessitĂ di disporre di sistemi di orientamento stabili come i fari. Ăˆ noto che il faro di Alessandria d’Egitto, alto oltre 150 metri e annoverato tra le sette meraviglie del mondo antico, veniva costantemente alimentato con legna da ardere. Nelle notti limpide la sua luce era visibile sin dalle coste siciliane e impiegava numerosi addetti organizzati in squadre: i guardiani del faro, appunto. Comunque rimane intatta la meraviglia e l’ammirazione per quegli antichi marinai che hanno aperto nuove rotte, sďŹ dando le intemperie e la superstizione. Mi piace pensare che anche noi si possa diventare guardiani del faro: la nostra Associazione in alleanza con Associazioni consorelle riunite in FIALPO e

con obiettivi comuni. Si tratta di una sďŹ da impegnativa e difďŹ cile, ma doverosa. Questo in funzione EJ BMDVOF QSPCMFNBUJDIF t 'JOP a oggi le risorse economiche mediche sono state concentrate quasi esclusivamente sulla cura, aspettando quindi che la malatUJB TJ NBOJGFTUBTTF t 4J JNQPSSĂ‹ una costante vigilanza sui LEA (Livelli Essenziali Assistenziali), in modo da escludere i rimedi e i farmaci di non provata utilitĂ . t 0HHJ NPMUF QBUPMPHJF PODPMPHJche sono generate da stili di vita inadeguati, con abuso di fumo e di alcool e con alimentazioni inDPOHSVF t -B RVBTJ UPUBMJUĂ‹ EFMMF malattie respiratorie riconosce come causa principale l’inquinamento atmosferico; non a caso in Europa l’incidenza dei tumori della testa e del collo è piĂš frequente nelle zone piĂš industrializziate. In considerazione di queste premesse ne deriva la necessitĂ di disporre di un’Associazione forte, che può trovare spazi di attivitĂ , non solo assistenziale, ma anche di stretta politica sanitaria, ottemperando ai seguenti QVOUJ t &TTFSF BUUPSJ OFMMB TUFsura dei LEA, in alleanza con le istituzioni, per garantire la giusta assistenza anche ai meno BCCJFOUJ t 1SPQPSSF PUUFOFSF e gestire campagne di prevenzione e di sensibilizzazione nei confronti dei tumori della testa e EFM DPMMP t &OGBUJ[[BSF B MJWFMMP mediatico il riconoscimento dei sintomi di allarme oncologico nei tumori della testa e del collo. 4055070$&

t 7JHJMBSF TVMMF EJOBNJDIF EJ JOquinamento ambientale, partecipando a decisioni di politica sanitaria, vista l’alta incidenza dei tumori respiratori: circa 66.000 OFMM VMUJNP BOOP t 3BDDPHMJFSF dati epidemiologici mediante i questionari di iscrizione, dove si possono ricavare elementi da offrire alle istituzioni sanitarie. t 'BSF DVMUVSB TV DPNF QSPUFHgere la respirazione, con ďŹ ltri e bavaglini adeguati, e sulla terapia con nebulizzazioni tracheali domiciliari e con suffumigi con oli essenziali mediante dispositivi dedicati, senza trascurare la buona abitudine di umidiďŹ care le stanze di maggior soggiorno. Certamente occorre avere una voce autorevole per realizzare tutto questo e in un certo senso cambiare un po’ la mentalitĂ legata a privilegiare la rieducazione vocale nel laringectomizzato totale. Cercheremo di fare il meglio possibile con le nostre forze, organizzando Corsi di formazione dei Maestri riabilitatori a Verona, Milano e Roma, e il 20 ottobre 2017, presso l’Ospedale di Cremona, l’evento “Il cancro coniugato al femminileâ€?, con particolare attenzione agli aspetti oncologici delle malate di tumore della testa e del collo e della regione mammaria. Guardiani del faro, dunque! E con grande bisogno di energia, per illuminare la nostra navigazione. Dott. Maurizio Magnani t 26"%3*.&453& *

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PRIMO PIANO

I volontari a scuola Il corso a San Fidenzio Aggiornamento e formazione 10 marzo 2017 – Baciati dal sole, in mezzo a viti, olivi e ďŹ ori di mandorli, diamo inizio ai lavori in questo splendido centro che la Curia veronese ci ha messo a disposizione. All’insegna di un volontariato maturo ed efďŹ ciente, basato su umiltĂ , amore e impegno, gli obiettivi che hanno motivato il DPSTP TPOP TUBUJ t Promuovere una voce unica nazionale che rappresenti le Associazioni federate nei rapporti con il Ministero EFMMB 4BOJUĂ‹ t Essere attori nella TUFTVSB EFJ -&" t Proporre una campagna di prevenzione sugli TUJMJ EJ WJUB UFTUB F DPMMP t Lottare contro l’inquinamento (maMBUUJF SFTQJSBUPSJF QPMNPOBSJ t Creare rete ammalato - medico EJ CBTF PTQFEBMJ t Premi assicurativi – Convenzioni t Rete sul territorio con altre Associa[JPOJ PODPMPHJDIF t Coordinare Distretti Sanitari – ULSS. In apertura, il Dr. Adriano Tomba ha portato il saluto della Fondazione Cattolica Assicurazioni, espresso apprezzamento per gli organizzatori e ha assicurato la sua collaborazione anche per il futuro. Il Dott. Paolo Zampieri, coordinatore della Segreteria ScientiďŹ ca, ha delineato le tematiche piĂš rilevanti: t 3JDFSDB EJ OVPWJ WPMPOUBSJ t $POGSPOUP DPO DIJ da anni opera nell’AssociazioOF 4FSWF TQJSJUP F JNQFHOP QFS imparare le nozioni fondamenUBMJ t -B QSJPSJUĂ‹ WFEF JO DJNB gli ammalati, seguiti dai medici specialisti e dai maestri riabi-

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MJUBUPSJ t - &RVJQF EJ .FEJDJ EFDJEF M JOUFSWFOUP DIJSVSHJDP in collaborazione col gruppo inUFSEJTDJQMJOBSF t - "TTPDJB[JPOF EFWF BMMBSHBSF JM QSPQSJP JNQFgno alle neoplasie testa e collo (bocca, lingua, orofaringe) in BVNFOUP t -F SJTQPTUF BM QB[JFOUF WBOOP EBUF EBM NFEJDP TQFDJBMJTUB FWJUBOEP MB DPOGVTJPOF DIF TQFTTP BWWJFOF OFJ WBSJ TJUJ XFC t Âľ GPOEBNFOUBMF M BQQPHHJP EJ VOP QTJDPMPHP BODIF QFS J GBNJMJBSJ t * %JTUSFUUJ 6-44 OPO TPOP JO SFUF DPO HMJ PTQFEBMJ J RVBMJ dimettono l’operato abbandoOBOEPMP B TF TUFTTP Le Dott.sse Monica Cielo, Luisa Nadalini e Margherita Zanoni, con assoluta competenza, hanno trattato le molteplici problematiche del paziente nelle fasi pre- e post-operatorie. Ăˆ stato affrontato anche il prezioso ruolo del volontario nel dare speranza e WJDJOBO[B FNPUJWB. La segretaria dell’Associazione di Bologna, ribadendo che è indispensabile comunicare, ascoltare e personalizzare le probleNBUJDIF del paziente, ha fatto presente la necessitĂ di maestri riabilitatori “donnaâ€?, che meglio possono interagire con l’operata. Al caldo applauso rivolto alle relatrici, unisco il mio personale elogio. *** Moderatore della sessione pomeridiana è stato il Dott. Riccardo Artico, primario dell’Ospedale di Cittadella (PD), coadiuvato dalla Dott.ssa Elisabetta Milani, che hanno attivato il percor4055070$&

Dr. Adriano Tomba

Dott. Paolo Zampieri

Dott.ssa Monica Cielo

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PRIMO PIANO

Dott.ssa Elisabetta Milani

maestro Giuseppe Magagna

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maestro Graziano Dal Ben

so messo in atto (follow up) nei confronti del paziente dimesso e seguito per almeno un anno con visite, esami e controlli vari, fornendo le prescrizioni all’operato, evitando inutili perdite di tempo. Un percorso che ha riscosso l’applauso dei corsisti, augurandosi che questi esempi vadano estesi al sistema sanitario, evitando costi inutili. Il maestro Giuseppe Magagna ha illustrato le molteplici esperienze in tanti anni impegnati al recupero fonetico del paziente. Il tumore laringeo e le metodologie del trattamento operatorio parziali, totali e l’utilizzo dei lembi sono state affrontate dal Dott. Roberto Di Carlo, che ha parlato del PDTA (Protocollo Salvataggio d’Organo), mentre il Dott. Gabriele Molteni ha illustrato gli interventi nelle varie tipologie e i trattamenti delle recidive, illustrando i vari casi e le esperienze vissute. Complimenti per la loro relazione molto apprezzata, attese anche le domande fatte dal pubblico partecipante. Le conseguenze dirette e indirette dell’intervento di laringectomia sono state trattate da due collaboratori presentati dal Primario Dott. Marcello Lunghi: la Dott.ssa Barbara Pedruzzi e il Dott. Giovanni Campolieti, fornendo slide ed esperienze molto importanti. Abbiamo ringraziato il Primario per la sua comprovata disponibilitĂ e umanitĂ nei confronti degli operati e dei loro familiari, piĂš volte riscontrate in occasione delle varie manifestazioni della nostra Associazione nella bassa padovana. L’impatto della malattia sulla famiglia è stata illustrata dal maestro Graziano Dal Ben, spiegando l’impegno col repar4055070$&

Dott. Gabriele Molteni

Dott.ssa Barbara Pedruzzi

Dott. Giovanni Campolieti

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PRIMO PIANO

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UP 03- EFMM 0TQFEBMF EJ #PSHP 5SFOUP 73 EPWF JODPOUSB TFUtimanalmente infermieri e pazienti; ha spiegato i conitti che nascono in famiglia coadiuvato dalla psicologa Margherita Zanoni, che ha illustrato la casistica che spesso deve gestire con le famiglie. Ha chiuso la giornata la relazione di Elisabetta Milani, dell’Ospedale di Cittadella, fornendo un’ampia casistica di come vengono affrontate le problematiche post-operatorie e l’impatto con la famiglia. Un grazie per il contributo offerto e apprezzato dal numeroso gruppo di corsisti. *** 11 marzo – La seconda “giornataâ€? è stata aperta, dopo il saluto ai partecipanti di S. E. Mons. Giuseppe Zenti 7FTDPWP EJ 7Frona, che ha esaltato il ruolo del volontariato, con una sintesi della giornata precedente. L’uditorio ha espresso particolare apprezzamento per le tre psicologhe e il contributo d’esperienze illustrate dal Dott. Riccardo Artico e dalla Dott. ssa Elisabetta Milani, precisando che per intraprendere e realizzare certi percorsi bisogna crederci e volerlo. Ăˆ stato inoltre confermato il ruolo medico di base - rete ospedaliera, che va affrontato sia nella formazione dei medici che nell’organizzazione, in particolare nei distretti delle varie ULSS, dove non sempre si parla la stessa lingua. Moderatore il Dott. Giorgio Minerva, in sostituzione del Primario, Dott. Sergio Albanese, dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar. Sono seguiti vari interventi. Il Dott. Luca Tondulli, dell’Azienda Ospedaliera UniWFSTJUBSJB *OUFHSBUB EJ 7FSPOB t 2 6 " % 3 * . & 4 5 3 & *

ha parlato di chemioterapia, precisando le molteplici difďŹ coltĂ che si incontrano nel dosare il trattamento a seconda dei casi e in particolare nei pazienti fragili (etĂ , presenza di patologie, ecc.). Invita a informare i pazienti da parte dei volontari di evitare il fumo, perchĂŠ riduce il risultato della chemio. Inoltre, spesso il paziente è colpito da disfagia e va seguito dal dietista per un’FRVJMJCSBUB BMJNFOUB[JPne. Ăˆ stato fatto cenno al nuovo percorso di “immunoterapiaâ€?, in fase ancora sperimentale. Fondamentale è seguire il paziente con un gruppo “Multidisciplinareâ€?. Il Dott. Rosario Mazzola, sostituto del Dott. Filippo Alongi, dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar, ha confermato che procedono con un gruppo multidisciplinare per fornire tutta l’assistenza necessaria per i pazienti. Ha illustrato con ampia docuNFOUB[JPOF JM QFSDPSTP EJ 3Bdioterapia, avendo come obiettivo la conservazione d’organo almeno del 50%, che aumenta al 75% se associato a chemioterapia. L’importante è ridurre il rischio tossicitĂ , evitando un calo ponderale e cercando di aumentare la sopravvivenza. Il Dott. Alessandro Muraglia, dell’Azienda Ospedaliera UniWFSTJUBSJB *OUFHSBUB EJ 7FSPOB facente parte del gruppo interdisciplinare, ha descritto il GPMMPX up per pazienti, insistendo sulla necessitĂ di calibrare il dosaggio in rapporto allo status del paziente stesso. Ha fornito le cause prevalenti della formazione del cancro in presenza di materiali nocivi, polveri, alcol, fumo, ecc. Ha precisato la percentuale di TPQSBWWJWFO[B t MBSJOHF t 44% testa/collo. Ăˆ intervenuta la logopedista Claudia Superchi, che con 4055070$&

Dott. Giorgio Minerva

Dott. Luca Tondulli

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Dott. Alessandro Muraglia


PRIMO PIANO

Dott.ssa Claudia Superchi

Dott.ssa Linda Castellani

Ing. Antonio Aglione

Dr. Umberto Tassini

maestria ha intrattenuto per circa un’ora i corsisti, spiegando quanto attiene la protesi fonatoria, gli ausili, le cannule e gli ultimi ritrovati delle case produttrici. Una relazione molto apprezzata dai presenti. La Dott.ssa Linda Castellani ha proseguito parlando della voce esofagea e delle varie complicanze nel passaggio dell’aria, e di tutti gli accorgimenti per evitare polveri, respirazioni affannose, ecc.; è stata coadiuvata dal Presidente della Sezione di 7FSPOB Walter Segala, che ha descritto le proprie esperienze in oltre venti anni di volontariato. In chiusura, la stessa dottoressa ha illustrato le voci dei laringectomizzati, presentando i maestri rieducatori Tarcisio Nalesso, Luciano Olivo, Pierino Tronchin e Piero Corvi, che hanno descritto brevemente (data l’ora tarda) le esperienze vissute direttamente, facendone tesoro per l’attivitĂ svolta da volontari. Il momento conviviale ha concluso il primo ciclo del corso, che ha suscitato notevole interesse e ampia soddisfazione dei partecipanti. *** 24 marzo 2017 – La terza giornata inizia con il saluto del Presidente regionale Mario Sbalchiero. Le Associazioni, se vogliono raggiungere la “missionâ€?, devono aprirsi ai volontari esterni (non operati) aggregando ďŹ gure ben inserite nel tessuto sociale. Ăˆ importante saper fare “squadraâ€? e costruire una rete di relazioni – servono ďŹ gure giovani per un ricambio naturale. Necessario formare volontari al “femminileâ€? per un approccio piĂš naturale, attesi i casi che si stanno veriďŹ cando. Moderatrice: Dott.ssa Luisa Nadalini. Intervento del sig. Marco Scorsato: dare voce alle persone con 4055070$&

TUPNJB 7JFOF QSFTFOUBUP VO QBnorama a livello “mondialeâ€? della patologia: ATOS Medical, nella sede di produzione, lavora con un gruppo di operati e medici specialisti per meglio veriďŹ care le problematiche. In Italia ci sono 11.000 operati dei quali solo 4.500 frequentano le associazioni; indispensabile un rapporto piĂš sinergico con i reparti 03- 5SBNJUF MB 4*0 B CSFWF verranno pubblicate le linee guida e lo specialista otorino dovrĂ scegliere le strade di intervento da seguire informando e ottenendo il consenso del malato. Ăˆ intervenuto il Dott. Maurizio Magnani, Primario dell’Ospedale di Cremona, precisando che si tratta di un vecchio problema: voce esofagea o protesica; importante è disporre di norme uniformi in Italia. Interviene l’Ing. Antonio Aglione JO SBQQSFTFOUBO[B EJ "*-"3 precisando che da 24 anni conduce una battaglia per il coinvolgimento attivo del paziente; la scelta della voce protesica o esofagea non è detto che una escluda l’altra; fondamentale è che sia eseguita una attenta valutazione caso per caso. Luigino Gava, maestro rieducatore di lungo percorso presso M PTQFEBMF EJ 7JUUPSJP 7FOFUP 57 MFHHF VOB SFMB[JPOF DIF verrĂ allegata nel prossimo “Sottovoceâ€?, 156), illustrando le molteplici esperienze incontrate (circa 300 operati annui). Il Dott. Maurizio Magnani interviene indicando le necessitĂ di dare dignitĂ al volontario munendolo di un distintivo. Il Dr. Umberto Tassini informa che esiste un apposito albo dei $BSFHJWFS al quale le associazioni dovranno chiedere opportuno riconoscimento. Il sig. Giovanni Marcotti, Pre t 26"%3*.&453& *

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PRIMO PIANO

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TJEFOUF 6*.E7 EJ #PMPHOB TFgnala che nel territorio dove opera la sua associazione si riscontrano molte carenze per le protesi. Il sig. Bortolo Zambotti, maestro rieducatore da oltre trent’anni di AOI onlus, porta la sua esperienza e precisa che la persona operata e i familiari guardano al maestro che crea un rapporto solidale offrendo le tante esperienze vissute. Il Dott. Andy Bertolin, chirurgo QSFTTP M 0TQFEBMF EJ 7JUUPSJP 7FOFUP 57 QBSMB EJ BQQMJDB[JPOF F HFTUJPOF EFMMF QSPUFTJ 3JDPSEB la ďŹ gura del Prof. Italo SeraďŹ ni, un luminare che si è battuto per il “salvataggio d’organoâ€?. Dal 2006, sotto la direzione del Dott. Giuseppe Rizzotto, riprende le esperienze applicando la chirurgia endoscopica al laser. Gli americani hanno sperimentato il trapianto laringeo, poi negli anni abbandonato. Precisa che la laringectomia totale sta crescendo, mentre la conservativa per sopravvivenza spesso crea recidive causate anche dal laser. In USA è in atto la chirurgia robotica in forma ancora sperimentale. Sono in aumento gli interventi totali in IIÂŞ (secondaria), a seguito di trattamenti conservativi precedenti. Interventi in primaria la scelta prevalente raggiunge l’80% dei casi. Sul sito Agenas si può avere uno spaccato sulla situazione in Italia. La relazione, di elevato spessore chirurgico, è stata molto apprezzata dai corsisti. Il Dr. Paolo Ristori interviene in rappresentanza di Cattolica Assicurazioni che, grazie ai contatti intervenuti con i Dirigenti di AOI, presenta la convenzione con tutte le associazioni afďŹ liate a livello Italia, assicurando un trattamento medio del 30% di sconto. t 2 6 " % 3 * . & 4 5 3 & *

Ci faremo carico di informare nel dettaglio tutti gli associati, impegnandoci a monitorare i SJTVMUBUJ OFMMF WBSJF 3FHJPOJ 6O grazie è dovuto al Dr. Adriano Tomba, segretario della Fondazione, che ci ha facilitato nel conseguimento di tale risultato. Il Dott. Maurizio Magnani, PreTJEFOUF "*-"3 F '*"-10 QBSMB di alimentazione post-intervento (giĂ pubblicato su nostro “Sottovoceâ€? n.154, i-B OBUVSB DJ WJFne incontroâ€?). Ha fornito molti elementi e percorsi da seguire rispondendo con precisione alle varie domande dei partecipanti. Precisa, inoltre, l’importanza di affrontare con altre associazioni campagne anti inquinamento. FIALPO si farĂ carico di un progetto a breve, curando la pubblicazione di un “-JCSFUUPâ€? guida per tutti i pazienti. *** Nella ripresa pomeridiana assume la veste di moderatore il Dott. Maurizio Magnani. Il Dott. Claudio Micheletto, direttore di pneumologia presso l’Ospedale Mater Salutis di LeHOBHP 73 QBSMB EJ GVO[JPOF polmonare e consiglia di evitare il ristagno di germi/infezioni. Illustra i problemi legati alla CSPODPTDPQJB t BTQJSB[JPOF t tracce di sangue – approfondire J QSPCMFNJ t SBEJPHSBmB UPSBDF t NVDPTF JOmBNNBUF t EJGFTF esterne. Dispongono di TEAM con assistenza infermieristica domiciliare con medico esperto. Il Dott. Maurizio Magnani consiglia l’uso di olii essenziali, acqua calda spray e bicarbonato, acqua di Sirmione, ecc. Ăˆ indicato un percorso antibiotico, con adeguato dosaggio. Le Dott.sse Luisa Nadalini e Margherita Zanoni (Ospedale EJ #PSHP 5SFOUP o 73 USBUUBOP il tema analisi e gestione delle 4055070$&

Dott. Andy Bertolin

Dott. Maurizio Magnani

Dott. Claudio Micheletto

Dott.ssa Luisa Nadalini


PRIMO PIANO

Dott. Giovanni Tonoli

Dr.ssa Marija Gostimir

Chiara Tommasini

Dott. Doriano Politi

problematiche durante il trattamento chemio-radio e la conWBMFTDFO[B 7JFOF QSFDJTBUP DIF l’ospedale ha organizzato un gruppo multidisciplinare (otorinolaringoiatra, radiochemio, oncologo, psicologo, infermiere e famigliari). Offerto uno spaccato sulle varie esperienze e proiettato una interessante statistica su un gruppo di ammalati. Molto apprezzata la relazione, con risposte precise alle varie domande dei corsisti. Il Dr. Umberto Tassini "*-"3 Milano, tratta i problemi del paziente nell’inserimento sociale e lavorativo, qualitĂ della vita ed esperienze. La relazione offre una molteplicitĂ di esperienze interessanti che hanno coinvolto la platea con domande e risposte puntuali. *M 3BH Adriano Zanolli e il Dr. Umberto Tassini parlano di informazioni amministrativo-legislative precise come supporto paziente-famiglia. Ăˆ stata proiettata una interessante casistica/ informazioni sul percorso da seguire, di cui le associazioni devono farsi carico segnalando le norme che interessano operati e familiari. Ci impegniamo a spedire agli iscritti sintesi della relazione da utilizzare nei vari casi e assicuriamo il nostro impegno nel fornire spiegazioni e consigli. *** Alla sera, dopo cena, in pullman abbiamo organizzato una gita culturale: i7FSPOB CZ OJHIUw, molto apprezzata da circa 50 persone provenienti da altre cittĂ . *** 25 marzo 2017 – Il moderatore Dott. Giovanni Tonoli, PrimaSJP 03- EFMM 0TQFEBMF EJ 3PWJgo, apre la quarta giornata. La Dr.ssa Marija Gostimir, collaboratrice dei Padri Camil4055070$&

liani, parla dell’importanza della solidarietĂ . Ha saputo toccare il cuore dei presenti col suo spontaneo sorriso pieno di luce, portando molte esperienze nei rapporti interpersonali. L’amore per il prossimo è il ďŹ lo conduttore. Chiude la sua bellissima relazione con un video/audio di Albert &JOTUFJO: lettera a sua ďŹ glia, con la quale sembra voglia chiedere scusa per averla trascurata, preso dai suoi impegni professionali. Il Dr. Attilio Rossi, formatore e collaboratore della nostra associazione nella campagna di prevenzione nelle scuole medie contro alcol, fumo, droga, alimentazione, inquinanti e dipendenze varie, tocca i punti salienti nei rapporti con i giovani e richiama alla responsabilitĂ i genitori. Ha portato il proprio saluto Chiara Tommasini, Presidente $47 EJ 7FSPOB DIF TV OPTUSB segnalazione, conferma che il numero delle associazioni iscritte è elevato. Si dovrebbe accorpare per meglio incidere sul territorio. Indispensabile in Italia VO 3FHJTUSP 6OJDP EFM 7PMPOUBriato e regole omogenee. L’intervento del Dott. Maurizio Magnani è stata un’autentica sferzata e un chiaro invito a mettere ďŹ nalmente in moto FIALPO Onlus, che dovrĂ essere il contenitore di tutte le Associazioni, allo scopo di creare una forza d’urto indispensabile nei confronti delle Istituzioni. Troppo tempo è stato perso, spesso per piccole battaglie di retroguardia che hanno lasciato un volontariato poco coeso e ascoltato. Ăˆ arrivato il momento indifferibile di lavorare tutti uniti, perchĂŠ solo cosĂŹ potremo assicurare un futuro migliore per gli operati e familiari. L’importante è crederci e volerlo. t 26"%3*.&453& *

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PRIMO PIANO

(SVQQP EFJ QBSUFDJQBOUJ BMMB WJTJUB DVMUVSBMF i7FSPOB CZ OJHIUw

Ne è seguito un caldo e lungo applauso a conferma che la predica è stata ďŹ nalmente ascoltata. 7FSSĂ‹ NFTTP JO DBMFOEBSJP EB parte FIALPO un incontro nella prima decade di aprile, deďŹ nendo un programma e linee guida per realizzarlo sul territorio nazionale. Il Dott. Maurizio Magnani invita tutti al convegno FIALPO presso l’Ospedale di Cremona per il 20 ottobre 2017. Si parlerĂ del “Cancro al femminileâ€?. Grazie Maurizio per il tuo impegno, tutti noi ti abbiamo eletto il “Porta bandieraâ€? degli ammalati. Ăˆ seguito l’intervento del Dott. Doriano Politi, sostituto del 1SPG 3PCFSUP 4QJOBUP DIF IB portato le esperienze fatte presso l'Ospedale dell’Angelo di Mestre, illustrando le varie problematiche della patologia testa e collo.

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In chiusura del corso sono stati evidenziati i punti piĂš importanti e precisamente: t *OEJTQFOTBCJMF VO MBWPSP EJ TRVBESB QFS VOJDP PCJFUUJWP t &TTFSF BUUPSJ OFMMB TUFTVSB EFJ -&" t 1SPNVPWFSF VOB DBNQBHOB EJ MPUUB BMMhJORVJOBNFOUP JO DPMMBCPSB[JPOF DPO MF WBSJF BTTPDJB[JPOJ PQFSBOUJ JO DBNQJ BGmOJ BJ OPTUSJ t *OEJTQFOTBCJMF DIF JM NFEJDP EJ NFEJDJOB HFOFSBMF TJB PCCMJHBUP B GSFRVFOUBSF MF WBSJF QBUPMPHJF OFHMJ PTQFEBMJ QFS DSFBSF VOB SFUF QB[JFOUF NFEJDP PTQFEBMF t - PQFSBUP RVBOEP EJNFTTP TJB BDDPNQBHOBUP EB VO QSFDJTP QSPHSBNNB EJ DPOUSPMMJ FE FTBNJ OFJ NFTJ FWJUBOEP JOVUJMJ QFSEJUF EJ UFNQP t * %JTUSFUUJ EFMMF 6-44 TJBOP PSHBOJ[[BUJ F QBSMJOP MB TUFTTB MJOHVB TJB OFMM BDDPHMJFO[B EFM NBMBUP DIF OFJ DPOTJHMJ TVJ QSFTJEJ EB DPODFEFSF

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Un grazie di cuore ai componenti la segreteria scientiďŹ ca, a tutti i medici e relatori che hanno riempito le quattro giornate portando esperienze importanti. Uno speciale riconoscimento a tutti i collaboratori che hanno contribuito alla realizzazione del corso. Un grazie particolare B 4 & 7FTDPWP EJ 7FSPOB Mons. Giuseppe Zenti per aver messo a nostra disposizione la meravigliosa struttura di San Fidenzio. 7PHMJP SJOHSB[JBSF JOPMUSF MB %Jrezione di Cattolica Assicurazioni per il contributo deliberato e per la concessione di tariffe particolari sulle varie tipologie assicurative a livello nazionale per associati e familiari. Un augurio solidale a tutti i maestri rieducatori vecchi e nuovi per l’impegnativo lavoro che li attende. a cura di Adriano Zanolli


SANITĂ€ & SALUTE

Malattie delle vie aeree Dall’anatomia alla diagnosi precoce INTRODUZIONE – Le vie respiratorie sono a diretto contatto con l’ambiente esterno, fungendo da barriera meccanica e immunitaria contro l’ingresso di sostanze nocive all’interno del nostro organismo. Numerosi fattori tossici (tra cui l’inquinamento atmosferico e il fumo di sigaretta), ambientali (per esempio il polline degli alberi, la polvere domestica) o infettivi (virus e batteri) concorrono allo sviluppo delle malattie delle vie aeree in soggetti geneticamente predisposti. Le malattie delle vie respiratorie rappresentano un gruppo di affezioni eterogeneo e complesso,

a elevato impatto sociale e sanitario, sia in termini di frequenza che di gravitĂ . Usualmente esse vengono suddivise, in base alla loro localizzazione anatomica, in patologie delle alte vie aeree o vie aeree superiori e patologie delle basse vie aeree o vie aeree intratoraciche mH . MALATTIE DELLE VIE AEREE SUPERIORI – Il tratto respiratorio superiore svolge un ruolo di depurazione, riscaldamento e umidiďŹ cazione dell’aria inalata; sul piano strutturale, esso è rappresentato da condotti di dimensioni e forma diversi. Tra i quadri patologici delle vie

aeree superiori, le riniti sono caratterizzate tipicamente da inďŹ ammazione della mucosa nasale. La rinite acuta si manifesta piĂš frequentemente nella stagione invernale ed è di natura principalmente virale; la rinite allergica invece, che rappresenta l’affezione piĂš comune a carico delle alte vie aeree (si stima ne soffra circa il 20% della popolazione), è la conseguenza della risposta immunitaria del nostro organismo a uno stimolo esterno, chiamato “allergeneâ€? (per esempio la polvere domestica, il pelo degli animali, i pollini delle piante, le muffe, ecc.); la rinite

Fig. 1 Disposizione anatomica dei vari tratti delle vie respiratorie, a cui conseguono diverse affezioni 4055070$&

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SANITĂ€ & SALUTE

Fig. 2 Bronco periferico (in alto a sinistra) e parete bronchiale sede dei processi ogistici allergica si manifesta tipicamente con crisi di prurito nasale, starnutazione, ostruzione nasale e rinorrea acquosa. La poliposi nasale consiste nella neoformazione di peduncoli mucosi nasali o sinusali, ed è spesso associata all’asma bronchiale; è caratterizzata da stenosi nasale e anosmia. La sinusite colpisce i seni paranasali, causando dolore, cefalea e rinorrea. L’ipertroďŹ a adenoidea e delle tonsille palatine è frequente causa di ostruzione delle vie aeree superiori, soprattutto in etĂ pediatrica, originata da infezioni recidivanti, causate solitamente dallo streptococco. Le forme morbose laringee di piĂš frequente riscontro sono ogosi acute batteriche o virali, che predispongono a infezioni del tratto respiratorio inferiore, patologie da lesione dei nervi

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laringei da inďŹ ltrazione o compressione neoplastica, o neuritiche, come nel caso per esempio del diabete. MALATTIE DELLE VIE AEREE INTRATORACICHE – Le malattie della vie aeree intratoraciche possono essere di natura infettiva (bronchiti, broncopolmoniti), tumorale o, piĂš frequentemente, inďŹ ammatoria. L’asma bronchiale rappresenta una delle piĂš comuni malattie croniche al mondo; si stima che siano addirittura 300 milioni di persone nel mondo a soffrirne. La sua prevalenza varia notevolmente da nazione a nazione; nell’Unione Europea, a seconda del Paese considerato, la prevalenza varia dal 4 al 7%, con valori del 6% nella popolazione italiana. La prevalenza è in crescita in molti Paesi, soprattutto nei bambini. L’asma è un malattia inďŹ ammatoria che colpi4055070$&

sce le vie respiratorie (epitelio bronchiale, mH ), eterogenea e potenzialmente letale, che può essere controllata ma non curata; si manifesta con respiro sibilante, dispnea (respiro corto), costrizione toracica e tosse; tali sintomi possono variare nel tempo nella loro comparsa, frequenza e intensitĂ . I sintomi sono associati a una limitazione variabile al usso espiratorio, ovvero alla difďŹ coltĂ a espellere l’aria fuori dai polmoni, a causa del restringimento e dell’ispessimento delle vie aeree, nonchĂŠ all’aumento del secreto mucoso. L’asma risulta dall’interazione tra fattori di rischio individuali (tra cui fattori genetici, razza/ etnia, fattori socio-economici), che predispongono l’individuo alla malattia, e fattori ambientali (allergeni, infezioni virali, sensibilizzanti professionali, fumo di tabacco, inquinamento atmosfe-


SANITĂ€ & SALUTE rico, stress, esercizio ďŹ sico), che ne determinano lo sviluppo, scatenano le riacutizzazioni e causano la persistenza dei sintomi. La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) è una malattia inďŹ ammatoria cronica lentamente progressiva che colpisce i bronchi e il tessuto polmonare. La BPCO è al momento la quarta causa di morte nel mondo, ma le proiezioni la pongono al terzo posto tra le cause di morte entro il 2020. Il fattore di rischio piĂš comune è il fumo di sigaretta, ma possono contribuire altri agenti ambientali, come il fumo dei biocombustibili o l’inquinamento atmosferico. In aggiunta alle esposizioni, fattori legati all’ospite predispongono gli individui a sviluppare la BPCO, tra cui l’anomalo sviluppo polmonare e l’invecchiamento precoce. I sintomi respiratori piĂš comuni comprendono la dispnea e la tosse con produzione di espettorato; essi possono essere sottostimati dal paziente. La BPCO è caratterizzata da periodi acuti, noti come riacutizzazioni, con

peggioramenti di tali sintomi. Inoltre, la BPCO si associa frequentemente a importanti malattie croniche, che ne peggiorato la gravitĂ e aumentano il rischio di morte. Le bronchiectasie sono delle dilatazioni anomale e permanenti dei rami bronchiali, conseguenti ad alterazioni congenite o secondarie a un danno della struttura delle pareti dei bronchi stessi. Possono essere per lungo tempo asintomatiche; nelle forme piĂš estese i pazienti manifestano tosse con espettorato muco-purulento e frequenti episodi infettivi broncopolmonari. DIAGNOSI – In presenza di sintomi speciďŹ ci, come la tosse cronica, l’espettorazione catarrale, la dispnea, sintomi refrattari al trattamento medico, nonchĂŠ di fattori di rischio (allergia, fumo, esposizione professionale, ecc.) risulta fondamentale l’esecuzione della spirometria mH . La spirometria è un test diagnostico semplice, che misura i volumi di aria inspirati ed espiratori dal paziente attraverso un boccaglio connesso a un sistema

di rilevazione (spirometro); rappresenta l’esame strumentale di prima scelta in molte malattie delle vie aeree, soprattutto nelle forme croniche ostruttive, permettendone la diagnosi, la valutazione della gravitĂ e della progressione. In alcuni casi tuttavia la spirometria può essere controindicata, per motivi tecnici (difďŹ coltĂ del soggetto a coordinarsi) o legati al paziente (recente intervento chirurgico, traumatismo, infarto miocardico, ecc.). Un altro esame diagnostico, da eseguire in casi selezionati e in presenza di un determinato sospetto clinico, è l’endoscopia delle vie aeree (broncoscopia), sempre di competenza pneumologia, oltre ai consueti esami immuno-sierologici e radiologici (radiograďŹ a del torace; tomograďŹ a computerizzata – TC del torace). CONCLUSIONI – Le malattie delle vie respiratorie sono un gruppo eterogeneo e complesso. In soggetti geneticamente predisposti, numerosi fattori ambientali (allergeni, infezioni ricorrenti, fumo di sigaretta, inquinanti ambientali, esposizione professionale, ecc.) concorrono allo sviluppo di tali malattie. 3JTVMUBOP QFSUBOUP EFUFSNJOBOti la prevenzione (campagne di vaccinazione, abolizione del fumo di sigaretta, sicurezza degli ambienti interni e di lavoro), nonchĂŠ l’individuazione precoce di soggetti a elevato rischio di sviluppare tali patologie, al ďŹ ne di prevenirne l’insorgenza, garantire il controllo dei sintomi e rallentare il declino funzionale. Dott.ssa Beatrice Nordio Medico Chirurgo Specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio ULSS 6 Euganea

Fig. 3 Paziente che esegue una spirometria 4055070$&

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“SPECIALE� PER VOI

Il Melograno simbolo di abbondanza e fertilitĂ segno di una risorta volontĂ

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rante dalle tonalitĂ giallo-ocra che sono rilevabili in molte decorazioni funerarie delle tombe egizie.

preziose sostanze come vitamina A e C, bioavonoidi e ďŹ toestrogeni dotate tutte di potere anticancro.

ASPETTI SCIENTIFICI – Il succo di melagrano presenta una molecola particolare (urolitina A) che svolge un’azione anticancerogena; questa sostanza si forma a seguito della metabolizzazione di composti presenti nel succo Il melograno è un cespuglio da parte della ora intestinale che appartiene alla famiglia umana. delle Punicacee ed è originario L’urolitina A sarebbe in grado di dell’Asia Occidentale; può ar- proteggere le cellule muscolari rivare a misurare anche quattro dall’invecchiamento, ristabilenmetri. Il suo frutto è una bacca do la capacitĂ delle cellule di carnosa chiamata balausta, con eliminare i mitocondri danneguna buccia molto spessa al cui giati (mitofagia). Tale capacitĂ , interno sono contenuti dei semi valida nei giovani, si perderebbe carnosi chiamati arilli dalla progressivamente con il passare forma prismatica di color rosso degli anni, rendendo i muscoli rubino. Il raccolto si effettua in meno forti e accidi. La ricerca clinica sperimentale autunno inoltrato. Il frutto maturo presenta un co- svolta alla Scuola Politecnica lor giallo-verdastro con sfuma- Federale di Losanna ha visto un aumento della vita del 40% ture rossastre. nei vermi alimentati con succo TRADIZIONE E STORIA – In epoca di melograno e ha registrato un pagana e prima del diffonder- incremento della velocitĂ della si del cristianesimo, si pensava corsa del 43% nei topi di laboche il succo di melograno fosse ratorio con una dieta a base di il sangue del dio Dioniso e si succo di melograno. riteneva che il melograno fosse 3FDFOUJ TUVEJ HJBQQPOFTJ IBOOP TUBUP QJBOUBUP EBMMB EFB 7FOFSF evidenziato che il consumo giorin onore di Dioniso; da queste naliero del succo di melograno credenze sono state attribuite al nella popolazione anziana demelograno delle proprietĂ afro- termina una signiďŹ cativa protedisiache in quanto stimolante zione dallo stress ossidativo cellulare grazie all’aumento delle ormonale. La buccia essiccata del melogra- difese antiossidanti organiche. no veniva utilizzata come colo- Nel melograno sono contenute

PROPRIETÀ: t Antitumorale, specialmente nei confronti dei tumori della prostata, del polmone, della laringe, EFMMB NBNNFMMB F EFMMB QFMMF t Antidiabetica, per protezione EFM QBODSFBT t Antiaterosclerotica, grazie al mantenimento della funzionalità cardiaca e alla salute dell’apparato circolatorio. t Antisenescenza, mantenendo integre le funzioni cognitive, prevenendo cosÏ il morbo di Al[IFJNFS F MB EFNFO[B TFOJMF t Antibatterica, grazie all’attivazione del sistema immunitario. t Antireumatica, in funzione della protezione del tessuto connettivo e in particolare di quello DBSUJMBHJOFP t Antigastritica, in virtÚ della protezione della mucosa gastro-duodenale.

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PROPRIETĂ€ DEL SUCCO DI MELOGRANO: t *M TVDDP Ă’ SJDDP EJ BDJEP FMMBHJco e di bioavonoi, sostanze dotate di potere antiossidante, contrastando l’insorgere di cellule neoplastiche e secondo alcuni studi (pubblicazioni del “Translational Oncologyâ€?) in grado di provocare la morte delle celMVMF DBODFSPHFOF t MB SJDDIF[[B di avonoidi dal grande potere antiossidante aiuta a contrastare i radicali liberi con funzione di antiinvecchiamento (antiaging);


“SPECIALEâ€? PER VOI t MB QSPUF[JPOF EFJ SFOJ F EFMMB vescica è secondaria alla minor produzione di scorie metaboliche provenienti dal catabolismo EFMMF TPTUBO[F B[PUBUF t DPOUSBTUB efďŹ cacemente la diarrea, rivelandosi un potente astringente, grazie alla protezione della mucosa intestinale e alle sue proprietĂ EJHFTUJWF TUPNBDJDIF t JM TVP potere antimicrobico contrasta le infezioni, talvolta ribelli, del tratto urinario e dell’apparato SFTQJSBUPSJP t QSPUFHHF JM GFHBto e aiuta la rigenerazione degli FQBUPDJUJ t JM TVP DPOTVNP DPOtinuativo previene la formazione delle placche aterosclerotiche, con diminuzione degli accidenUJ DBSEJBDJ F DFSFCSPWBTDPMBSJ t il contenuto polifenolico spiega M B[JPOF BOUJBMMFSHJDB t JM NBOUFnimento della salute psico-ďŹ sica e si traduce in un’azione antideQSFTTJWB t M FTUSBUUP EFM TVDDP EJ melograno abbassa la pressione sanguigna e svolge un’azione anticoagulante naturale, come rilevato da studi alla facoltĂ di NFEJDJOB EJ 5FM "WJW t JM TVDDP contiene vitamine A, B, C, E, K, rivelandosi efďŹ cace come attivaUPSF EFM TJTUFNB JNNVOJUBSJP t grazie alla ricchezza di vitamina C, pari al 40% del fabbisogno giornaliero, il melograno ha proprietĂ antiinuenzali, proteggendoci dalle affezioni dell’apparato SFTQJSBUPSJP t QFSNFUUF BMM PSHBnismo di produrre il colesterolo buono (HDL), riducendo quello DBUUJWP -%- t J QPMJGFOPMJ F HMJ antiossidanti contenuti nel succo contrastano l’azione dei raggi ultravioletti, prevenendo cosĂŹ i UVNPSJ EFMMB QFMMF t MB TQSFNVUB di melograno cura i disturbi articolari dell’artrite reumatoide, migliorando lo stato ossidativo e inibendo la degradazione della cartilagine che forma le artico-

MB[JPOJ t JM TVDDP EJ NFMPHSBOP contiene delle sostanze estrogeniche che hanno grande utilitĂ nel contrastare la menopausa e gli effetti psicoďŹ sici nella donna, come sudorazione, secchez[B NVDPTBMF F EFQSFTTJPOF t secondo la tradizione indiana il succo di melograno aumenta nell’uomo il testosterone del 30%, assumendo tutte le caratteristiche di un “viagra naturaleâ€?, senza le controindicazioni DBSEJPWBTDPMBSJ t JM NFMPHSBno ha proprietĂ anticarie per la presenza di sostanze detergenti F BOUJnPHJTUJDIF t PUUJNP JM QPtere gastroprotettivo per il buon troďŹ smo della mucosa gastrica e la riduzione della secrezioni acide. Preparazione del succo di melograno – Le sostanze beneďŹ che del succo di melograno svolgono il loro ruolo solo se il prodotto viene consumato fresco e senza zuccheri aggiunti. Esistono in commercio dei dispositivi meccanici di spremitura a leva dall’alto in basso, che schiacciano i frutti tagliati a metĂ . Si tratta di apparecchi abbastanza costosi che possono benissimo essere sostituiti da spremiagrumi elettrici o ancor meglio da schiacciapatate manuali. Preventivamente occorre incidere la buccia verticalmente sul tagliere e successivamente ďŹ ltrare il materiale di spremitura, facendo attenzione a non sporcare gli abiti con il succo per la grande difďŹ coltĂ di detergere le macchie. Impiego del melograno nei malati oncologici della testa e del collo – Sicuramente il melograno riveste una grande 4055070$&

utilitĂ in questo tipo di malati JO RVBOUP EPUBUP t EJ QSPQSJFUĂ‹ anticancro per l’attivazione della mitofagia e di stimolare l’imNVOPDPNQFUFO[B t EJ FGGFUUJ gastroprotettivi importanti nei pazienti che si sono sottoposti a chemioterapia, a radioterapia e che si sono rieducati con la voce esofagea, contrastando gli effetti EFMM BFSPGBHJB t EJ QPUFSF BOUJogistico e antiinuenzale per la sua ricchezza di vitamina C; t EJ DBQBDJUĂ‹ QSFWFOUJWF DPOUSP le affezioni tracheobronchiali tanto pericolose per i portatori EJ USBDIFPTUPNB t EJ QPUFSF BOticarie non trascurabile nei pazienti sottoposti a chemio-radio terapie nel distretto testa e collo; t EJ QPUFSF SJWJUBMJ[[BOUF EFMMF funzioni psicoďŹ siche importanti nel perseguire una qualitĂ di vita accettabile. Occorre comunque fare attenzione – Esistono alcune controindicazioni al consumo sistematico e continuativo del succo di melograno in quanto questo inibisce l’efďŹ cacia di alcuni farmaci come gli antidiabetici, gli antidepressivi, gli antinďŹ ammatori. I farmaci antiipertensivi possono vedere incrementato in loro potere di abbassare la pressione sanguigna, per cui la loro posologia va opportunamente calibrata dal medico di famiglia. L’eccessivo uso del succo di melograno, senza avere preventivamente lavato il frutto, può far assorbire nell’organismo del consumatore dei derivati chimici dei pesticidi con sintomi fastidiosi a carico del sistema nervoso centrale, come cefalea, vertigine, sonnolenza e facile affaticabilitĂ . Dott. Maurizio Magnani t 26"%3*.&453& *

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“SPECIALE” PER VOI

L’importanza della comunicazione Riabilitazione fonatoria post laringectomia totale A seguito di un intervento per tumore, la riabilitazione è spesso un passo indispensabile per recuperare una buona qualità di vita. Quando a essere toccate dalla malattia sono zone delicatissime, come quelle della testa e del collo, la questione si complica. Quando poi, nello specifico, a essere rimossa dovrà essere la laringe, una buona riabilitazione post-chirurgica sarà una parte fondamentale dell’iter da seguire ai fini di un recupero globale di ogni singolo paziente. La laringe è, infatti, un organo impari e mediano situato nel collo. Tale organo, oltre a essere molto importante nella percezione estetica che ogni persona ha di se stessa, è deputato a svolgere funzioni importanti in svariati processi vitali quali fonazione, deglutizione e respirazione. Per tali motivi, la laringectomia totale è un intervento demolitivo, radicale e mutilante e il risveglio dopo l’anestesia è un momento angosciante, difficile: il paziente si ritrova un “buco” permanente sul collo (tracheostoma) e non è più in grado di emettere alcun suono vocale. Dall’intervento in poi il laringectomizzato inizia a convivere con i suoi problemi di comunicazione ai quali si unisce la vergogna per il proprio aspetto che lo porta a isolarsi e a ridurre le attività sociali. Perdere la voce significa non essere più in grado di esternare con le parole i pensieri e le emozioni e non poter più piangere, ridere, urlare sonoramente. Paul Watzlawick, esperto di comunicazione, afferma: “Non è

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possibile non comunicare”. Infatti comunicare è essenziale! La comunicazione è un’azione importante nella vita di tutti i giorni e tra tutti gli individui. Mancando la comunicazione, idee e scoperte rimarrebbero nascoste, i pensieri non verrebbero condivisi, le persone non si conoscerebbero pienamente tra di loro. È importante comunicare non solo per sfogarsi, per condividere pensieri, problemi o situazioni, ma è fondamentale anche per trovare insieme ad altre persone la soluzione più adatta ad essi. Comunicare permette anche di conoscere meglio se stessi, di riconoscere i propri pregi ma anche i propri limiti e riuscire così a ragionare su come affrontarli e, in un certo senso, come riuscire a modificarsi per ricoprire al meglio il proprio spazio nel mondo. Soprattutto per il paziente laringectomizzato, è di vitale importanza trovare di nuovo questo spazio, ritrovare e apprezzare di nuovo se stesso, scoprire, esercitare e migliorare giorno dopo giorno una nuova voce e tornare quindi a comunicare in maniera valida ed efficace. Dobbiamo considerare anche che il laringectomizzato, unitamente alla perdita della funzione vocale, perde anche la funzione nasale, con conseguenti ripercussioni a carico del sistema respiratorio (tosse, aumento delle secrezioni, respiro corto, affaticamento, disturbi del sonno) e queste gravi alterazioni a carico di sistemi funzionali vitali, hanno un impatto fortemente negativo sulla qualità di vita di ogni paziente. 4055070$&

Sarà pertanto importantissimo, post-chirurgia, seguire un percorso riabilitativo adeguato, volto al ritorno quanto più completo e veloce possibile a una vita serena e soddisfacente a ogni livello: affettivo, familiare, sessuale, professionale e socio economico. Parlando nello specifico del recupero della funzione fonatoria, il paziente, opportunamente aiutato e guidato da un team multidisciplinare (otorinolaringoiatra, foniatra, logopedista, psicologo, familiare, maestro riabilitatore...) potrà tornare a parlare, scegliendo tra diverse metodiche riabilitative. Le metodiche attualmente più diffuse sono: il laringofono, la voce esofagea e la voce tracheo-esofagea. Il laringofono è un dispositivo elettromeccanico a pile che, poggiato sul collo in corrispondenza dell’angolo della mandibola, produce una vibrazione acustica. L’articolazione di questo suono permette al paziente che lo utilizza di parlare. La voce prodotta è innaturale, metallica, robotica e richiede necessariamente l’impiego di una mano. La voce esofagea è una voce prodotta inghiottendo e, dopo, eruttando l’aria. Il segmento che vibra al posto delle corde vocali asportate è la mucosa che si trova tra ipofaringe ed esofago; l’esofago funge invece da serbatoio d’aria (polmone vicariante), mentre le strutture del WPDBM USBDU residuo e il cavo orale, inalterati, permettono l’articolazione delle parole e quindi l’emissione vocale. La voce esofagea ha il vantaggio di consentire una fo-


INFORMAREGIONE nazione a mani libere e di non richiedere dipendenza medica, anche se la rieducazione è spesso molto lunga, la qualitĂ della voce mediocre e la comprensione della stessa, soprattutto in ambienti rumorosi, limitata. La voce tracheo-esofagea è prodotta dall’applicazione di una protesi in silicone all’interno di una ďŹ stola tracheo-esofagea creata chirurgicamente. Questa consente il passaggio in una sola direzione dell’aria espirata dai polmoni nell’esofago, la

cui parte superiore sarĂ fatta vibrare per produrre la voce. La voce prodotta avrĂ le stesse caratteristiche (timbro – melodia – accento – ritmo) della voce laringea, con notevole intensitĂ e chiarezza di comprensione. 3JNBSSBOOP QSFTFOUJ BODIF MF alterazioni dell’articolazione come l’accento particolare di alcuni dialetti. Indipendentemente dal metodo scelto per tornare a comunicare verbalmente post laringectomia, poichĂŠ ogni individuo è unico, diverso da tutti gli

altri, pur potendo avere bisogni comuni ad altre persone, sarĂ fondamentale creare dei percorsi riabilitativi mirati e speciďŹ ci, assecondando quanto piĂš possibile le tempistiche, le esigenze e le scelte individuali, al ďŹ ne non solo di trovare la metodica piĂš adatta a ognuno, ma anche e soprattutto di veder sbocciare di nuovo la vita in ogni laringectomizzato. Claudia Superchi logopedista

Diritti del malato oncologico Sintesi della relazione illustrata al corso “I volontari a scuolaâ€? 1. Esenzione dai ticket sanitari – Per i malati di cancro (cod. 48), presentando documento medico al distretto sanitario a fronte accertamento invaliditĂ totale: riconoscimento dall’INPS. 2. Il calcolo % invaliditĂ o 7JFne applicato il metodo “a scalareâ€?, considerando i vari fattori di aggravamento del paziente. 3. Per le problematiche testa e collo – Esiste una casistica variegata che valuta caso per caso. 4. Agevolazioni – Presentando certiďŹ cato di invaliditĂ e/o portatore handicap (104) si possono GSVJSF t 3JEV[JPOF DPTUJ USBTQPSUJ B MJWFMMP 3FHJPOBMF t 3JEV[JPOF BMJRVPUB *.6 5"4* 5"3* JO CBTF BMMB EFMJCFSB EFM $PNVOF EJ SFTJEFO[B t $POUSBTTFHOP QBSDIFHHJP QFS JOWBMJEJ t Durante i trattamenti chemio/ radio si possono ottenere indennitĂ di accompagnamento. 5. Prestazioni previdenziali – L’invaliditĂ presenta una variegata scala, partendo dal 34% ďŹ no al 100%, oltre all’inabili-

tĂ , con il riconoscimento di un assegno mensile legato all’etĂ / SFEEJUP EFMM BTTJTUJUP t *OPMUSF all’INPS può essere fatta richiesta di accompagnamento quando l’invalidità è al 100%. 6. Legge 104/92 – L’articolo 3, comma 3, per portatori di handicap, per casi di gravitĂ sono preWJTUJ t %FUSB[JPOF mTDBMF TV BDRVJTUP BVTJMJ WBSJ t %FUSB[JPOF in toto spese sanitarie senza apQMJDB[JPOF EJ GSBODIJHJB t *7" agevolata 4% per acquisto protesi, sussidi, cellulare, computer. t *7" BHFWPMBUB QFS BDRVJTUP di veicoli trasformati per trasporUP QFSTPOF DPO IBOEJDBQ t &TFO[JPOF QBHBNFOUP CPMMP BVUP t Permessi lavorativi retribuiti per chi assiste un familiare con handicap: ďŹ no a tre giorni per mese e/o 1 ora per giorno. 7. Lavoro – Collocamento obbligatorio per invaliditĂ inferiore 60%, con assegnazione mansioOJ BEFHVBUF t 5SBTGPSNB[JPOF rapporto lavoro da tempo pieno B QBS[JBMF t 1FSNFTTJ F DPOHFEJ 4055070$&

tre giorni al mese e/o due ore al HJPSOP t $POHFEP CJFOOBMF TUSBPSEJOBSJP SFUSJCVJUP t $POHFEP biennale non retribuito per gravi motivi familiari, con conservazione del posto di lavoro. 8. Pensionamento – Il paziente lavoratore, con invaliditĂ superiore al 74%, ha diritto al riconoscimento di due mesi di anzianitĂ per ogni anno lavorato, ďŹ no max 5 anni di contribuzione ďŹ gurativa. 9. APE Volontaria e APE Sociale – Dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018 saranno operativi in via sperimentale due nuovi QSPWWFEJNFOUJ QFOTJPOJTUJDJ t Siamo in attesa di emanazione dei decreti ministeriali. N.B. – Per maggiori delucidazioni consultate il nostro sito dove troverete ampia documentazione B TVQQPSUP t 1FS FWFOUVBMJ WPTUSF SJDIJFTUF UFM t TJUP JOUFSOFU XXX BPJPOMVT JU t NBJM info@aoionlus.it a cura di A. Zanolli e U. Tassini t 26"%3*.&453& *

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INFORMASEZIONI BELLUNO 17 dicembre 2016 – “Natale solidale” – Anche quest’anno ennesima dimostrazione della massiccia presenza del volontariato bellunese: ogni Associazione ha partecipato con i rispettivi esponenti e, in modo particolare, con i direttivi, dimostrando che esistono persone che non demordono nel prestare la loro opera gratuitamente a favore di tutti coloro che in un modo o nell’altro gradiscono le prestazioni offerte. A volte è perfino commovente vedere quanta gratitudine esiste da parte di persone bisognose di conforto morale, di aiuto materiale, di sostegno, persone che solo con lo sguardo ti ringraziano oltre a manifestare verbalmente la loro gratitudine per la presenza dei volontari. Da tempo non vedevo una persona che ho rivisto quel giorno in piazza e mi ha fatto molto piacere vederlo disponibile al dialogo, attento alla mie parole e ai miei consigli. Mi sono reso conto che le dicerie della gente a suo riguardo erano semplici illazioni di persone che molto probabilmente si erano poste dall’alto del loro piedistallo, ricevendo cosi solo un disinteressato rifiuto. È di vitale importanza da parte del volontario avere l’umiltà, il modo, la forma migliore per creare l’approccio con le persone che intende assistere. Se ci si pone con garbo, difficilmente si è respinti. C’è un modo di dire: “Entrare nelle grazie di qualcuno” ed è solo il nostro atteggiamento che ci permette di entrare. Oltre a questo particolare, che vi ho appena raccontato, la mezza giornata è stata abbastanza intensa, perché parecchie persone hanno visitato la piazza ghermita di gazebi con gadget e riviste

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Lo staff presente al Natale solidale che hanno suscitato interesse. Non sono mancate le domande mirate alla nostra situazione, domande che ci hanno permesso di spiegare tutto l’iter che va dalla diagnosi all’intervento e al post-intervento, che, con un po’ di buona volontà, ti fa mantenere la tua posizione sociale e non ti senti affatto escluso, perché o con la protesi o attraverso la voce esofagea o con l’ausilio del laringofono nei casi più estremi, c’è la possibilità di comunicare e rendersi partecipi sempre e comunicare. Concludo dicendo che il mio elogio va al Comune di Belluno, che organizza questa manifestazione, che ci vede solidali e sempre più numerosi nella partecipazione e permette d’incontrarci con le altre Associazioni, scambiandoci pensieri e idee con sempre qualche novità interessante. Erio Bernard *** 11 marzo 2017 – Poche righe per ringraziare l'Associazione DIF NJ IB PTQJUBUB B 7FSPOB QFS le prime due giornate di formazione per volontari. Programma ricco di tematiche importanti: 4055070$&

l'approccio psicologico al paziente, l'impatto della malattia sulla famiglia, le tecniche chirurgiche, le varie terapie, metodi per ricominciare a comunicare. Sono intervenuti psicologi, medici, logopedisti, infermiere case manager ed è stato sottolineato come il concetto di team multidisciplinare rimanga sempre vincente, perché pone al centro il paziente come persona nella sua totalità. Per quanto riguarda la mia esperienza, lavoro come logopedista nell'U.O.A. di 03- EJ #FMMVOP EB BOOJ JO cui si sono susseguiti tre primari (il prof. Saetti, il Dott. Pradel e ora il Dott. Bianchini) e tre presidenti di Sezione (il signor Franceschi, il signor Sonego e ora il signor Frittelli) con grande collaborazione, stima reciproca e rispetto dei ruoli e delle diverse competenze, sia nei numerosi incontri formativi (giornate dedicate alla presentazione di protesi fonatorie, riabilitazione polmonare...) sia nei momenti conviviali, la ricorrenza di San Biagio, il 3 febbraio, è da tutti noi molto sentita e partecipata. Da Gioz Carine


INFORMASEZIONI

Tronchin e Pavan, prof. Guadagnini con Nalesso al Progetto scuola

1"%07" Progetto scuola – Con l’inizio del nuovo anno scolastico è ripresa l’attivitĂ nelle scuole, si susseguono gli incontri con gli studenti delle scuole secondarie di primo grado (medie inferiori), ma il gruppo incontra anche qualche classe delle superiori. Proprio dopo uno di questi incontri, un alunno dell’Istituto Tecnico Statale “G. Girardiâ€? di Cittadella ha inviato una lettera all’Associazione che ci fa piacere sia conosciuta. Ai membri dell'"0* .VUJMBUJ EFMMB 7PDF $PNCBUUFSF JM GVNPy %FWP GBSWJ J NJFJ QJĂĄ TFOUJUJ DPNQMJNFOUJ QFSDIĂ? WJ EFEJDBUF B OPJ TUVEFOUJ "ODIF TF HFOFSBMNFOte i ragazzi non comprendono a fondo il signiďŹ cato degli inconUSJ DIF GBUF JP DIF TPOP VO FY GVNBUPSF TP QFS DFSUP DIF UVUUP DJĂ› DIF BWFUF EFUUP Ă’ WFSP TPprattutto la riessione riguardo BMMB MJCFSUĂ‹ 'VNBSF VOB TJHBSFUUB Ă’ TFNQSF prendere la strada sbagliata al

CJWJP VOB TUSBEB DIF QPSUB WFSso dipendenza, autolesionismo, perdita di intelletto e di autocontrollo e, inďŹ ne, a malattie e NPSUF * SBHB[[J DIF GVNBOP QFSdono interesse per lo studio, ma soprattutto perdono interesse QFS MB WJUB QFSDIĂ? DPNJODJBOP B pensare solo al fumo, poi a bere, B ESPHBSTJ FUD %VORVF JP WJ WPHMJP WFSBNFOUF SJOHSB[JBSF QFS RVFMMP DIF GBUF QFSDIĂ? DBQJTDP RVBOUP TJB BMUP JM SJTDIJP EJ TCBHMJBSF " QBSFS NJP TF BODIF GPTUF SJVTDJUJ B GBS GVmare solo una sigaretta in meno a una tra tutte le persone con DVJ BWFUF QBSMBUP OF TBSFCCF DPNVORVF WBMTB MB QFOB NB TPOP TJDVSP DIF UBOUB HFOUF IB DBQJUP F TF BODIF OPO NPMUJ BWSBOOP smesso di fumare, sicuramente UVUUJ BWSBOOP SJnFUUVUP TVJ MPSP HFTUJ 2VFTUJ SJOHSB[JBNFOUJ TPOP EVORVF OPO TPMP EB QBSUF NJB NB EB QBSUF EJ DIJVORVF JO RVFJ HJPSOJ BCCJB EFUUP i/P JP RVFTUB OPO MB GVNPw 1FS RVBOUP SJHVBSEB MB WPTUSB FTQPTJ[JPOF DSFEP DIF TJB NPMUP FGmDBDF BODIF DPO OPJ iHSBOdiâ€?; una sola cosa ci tengo a 4055070$&

EJSF WPSSFJ JOWJUBSWJ B HVBSEBSF alla sigaretta elettronica in maOJFSB MFHHFSNFOUF QJå QPTJUJWB JO RVBOUP TFCCFOF JM TVP VUJMJ[[P WBEB BTTPMVUBNFOUF TDPSBHHJBUP DPNF NFUPEP BMUFSOBUJWP BM GVNP USBEJ[JPOBMF QJå DIF NBJ con i ragazzini delle medie), per DPNF MB QFOTP JP WB QSPNPTTB e consigliata come strumenUP BUUSBWFSTP JM RVBMF TNFUUFSF DPNQMFUBNFOUF EJ GVNBSF %JDP RVFTUP QFSDI� TFO[B EJ FTTB NPMto probabilmente io starei anDPSB GVNBOEP TJHBSFUUF PHOJ HJPSOP 0WWJBNFOUF RVFTUP Ò VO EJTDPSTP EB GBSF TPMP DPO persone di una certa maturità e DIF BCCJBOP HJË QSPCMFNJ EJ EJQFOEFO[B NB WBMF DPNVORVF MB QFOB EJ GBSF RVBMDIF SJnFTTJPOF TVMMhBSHPNFOUP %FUUP RVFTUP NJ DPNQMJNFOUP BODPSB VOB WPMUB DPO WPJ F WJ EJDP BODPSB HSB[JF BODIF QFS il tempo dedicato alla lettura di RVFTUJ NJFJ QFOTJFSJ $IF EJSF DPOUJOVBUF DPTÖ F TQFSJBNP DIF VO HJPSOP JM NPOEP TJ MJCFSJ EB RVFTUB NBMBUUJB 3 0 DMBTTF ***‹ " t 26"%3*.&453& *

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INFORMASEZIONI 5 dicembre 2016 – Nell’atrio del Monoblocco – Policlinico di Padova, si è svolta l’iniziativa del i7PMPOUBSJBUP JO 0TQFdaleâ€?, a cui hanno partecipato tutte le associazioni di volontariato afferenti all’Ospedale di Padova. La manifestazione ha riscosso un particolare successo, non solo da parte dei volontari e dell’utenza, ma da parte dello stesso personale ospedaliero. Ciò è anche la conferma dello spirito di collaborazione che si è sempre avuto in questi anni tra l’Ospedale, nelle sue direzioni e nei suoi professionisti, e le associazioni, i cui volontari si dedicano con passione ai malati, alle loro famiglie e all’utenza. 18 dicembre – Si è svolta la tradizionale festa di Natale. Prima dell’abituale pranzo, come ormai da alcuni anni, abbiamo avuto una conferenza su un tema di interesse per i nostri soci. Quest’anno l’argomento era: i"MJNFOUB[JPOF RVBMJ SJTDIJ per la saluteâ€?, relatrice la Dott. ssa Linda Albarello dell’ULSS 17. L’esposizione chiara e nel contempo precisa, come compete a un tema cosĂŹ delicato, ha suscitato l’interesse dei presenti. Le numerose domande poste all’esperta ci hanno fatto capire come l’argomento sia stato apprezzato e le risposte puntuali e argomentate ci hanno permesso di comprendere appieno la pericolositĂ di certi regimi alimentari “fai da teâ€?. Si è proseguito con il pranzo, come sempre di qualitĂ squisita, a cui hanno partecipato quasi cento persone, tra le quali oltre trenta erano primari, medici, logopedisti, personale di segreteria e infermieristico di tutti gli ospedali con i quali collaboriamo. Questa è una ricorrenza che nel tempo si è sempre piĂš affermata e conferma l’ottimo li-

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vello di collaborazione e di amicizia raggiunto tra la nostra Associazione, in particolar modo i nostri maestri, i responsabili e il QFSTPOBMF EFJ WBSJ SFQBSUJ 03- 3 febbraio 2017 – Festa di San Biagio – Si è cominciato di mattina presto, presso il reparto 03- EFMM "[JFOEB 0TQFEBMJFSB di Padova, diretta dal Prof. Alessandro Martini, con la celebrazione di San Biagio. La Santa Messa ha avuto la numerosa partecipazione del personale del reparto e degli amici dell’Associazione. La celebrazione di San Biagio, iniziata l’anno scorso, sembra stia diventando una tappa ďŹ ssa che rinsalda sempre piĂš gli ottimi rapporti tra il primario, tutto il personale medico e infermieristico e l’Associazione. La celebrazione si è svolta, per la sedicesima volta, anche presso l’Ospedale Sant’Anto-

nio, organizzata dalla nostra Associazione, in collaborazione con l’ULSS 6 Euganea e l’unitĂ di Otorinolaringoiatria, diretta dalla Dott.ssa Antonella Fede. La giornata si è aperta con una relazione della Dott.ssa Beatrice Nordio 3FTQPOTBCJMF EFM Servizio Territoriale di AssiTUFO[B 3FTQJSBUPSJB EFMM 6-44 Euganea – Distretto 1, Padova, sul tema i.BMBUUJF EFMMF WJF BFSFF EBMM BOBUPNJB BMMB EJBHOPTJ precoceâ€? (vedi pag. 11 i4BOJUĂ‹ 4BMVUFw). Ăˆ seguita la Santa Messa celebrata da Padre Adriano Zorzj della PontiďŹ ca Basilica di S. Antonio e dal nostro Don Massenzio, con la quale si è voluto chiedere la protezione del nostro Santo Patrono San Biagio. Durante la funzione c’è stata la benedizione di una statua di San Antonio, donata dall’Associazione alla Cappella

Severino Pastore con la Dott.ssa Linda Albarello 4055070$&


INFORMASEZIONI

Dott.ssa Antonella Fede, Severino Pastore e sig.ra Marisa dell’ospedale, per onorare una promessa fatta dal compianto Presidente Renzo Goldin, che è stato ricordato con un commovente intervento della Dott.ssa Fede. La presenza della Sig.ra Marisa, moglie del compianto Presidente, ha contribuito a rendere questa manifestazione ancora piĂš signiďŹ cativa e a rinnoWBSF JM SJDPSEP EJ 3FO[P BODPSB vivo in tutti noi. Al termine della funzione è seguita la tradizionale benedizione della candelora e l’ormai tradizionale buffet. La funzione si è ripetuta presso HMJ 0TQFEBMJ 3JVOJUJ 1BEPWB 4VE “Madre Teresa di Calcuttaâ€? di Monselice, con la presenza del primario Dott. Marcello Lunghi, degli operatori dell’ospedale e dei nostri maestri e soci. *** Carissimi amici e colleghi, il Sig. Goldin, Presidente per la sezione di Padova dell’Associazione 0ODPMPHJDB 7FOFUB EFJ .VUJMBUJ EFMMB 7PDF SFDFOUFNFOUF TDPNparso, è stato per tutte noi un punto di riferimento discreto ma costantemente presente non solo in qualitĂ di riabilitatore della

voce. Mi ha accompagnato al “Sant’Antonioâ€?, in questi lunghi anni a volte molto difďŹ cili. La sua costante presenza, il suo silenzioso e galante baciamano che faceva, nel saluto, dimenticare l’handicap, sono solo un ricordo che ora fa male. Non ha quindi preso per mano solo i tanti pazienti in un momento difďŹ cile della loro vita per traghettarli in una nuova dimensione di sĂŠ! /FM 7BOHFMP DhĂ’ TDSJUUP “il semiOBUPSF Ă’ DPMVJ DIF TFNJOB MB QBrolaâ€? e lui ha seminato la parola vera, quella che viene dal cuore e che esprime piĂš che con la voce, il sentimento. Mi ha a volte sgridato perchĂŠ, presa dalla quotidianitĂ , non davo abbastanza risalto alle cose importanti. Mi ha a volte rassicurata e con il suo esempio, ho imparato a portare avanti con insistenza e caparbietĂ le cose in cui credo, senza tentennamenti, indecisioni o rinunce. Mi è stato di esempio costante con la sua testimonianza che la vita nei suoi aspetti piĂš preziosi va vissuta con coraggio sviluppando risorse inaspettate. 4055070$&

Nell’ultima telefonata prima di lasciarci: i.B DPTB NJ WPMFWB EJSF TJHOPS (PMEJO w i/P OJFOUF WPMFWP TPMP TBMVUBSMBw. Dopo l’ultimo suo San Biagio, qui al “Sant’Antonioâ€?, voleva comperare qualcosa, un statua della Madonna o di Sant’Antonio, a testimonianza dell’Associazione, da mettere nella chiesa dell’Ospedale, e io ho risposto di no: la Cappella era piccola e sarebbe stato piĂš utile aspettare di avere la Chiesa in un posto piĂš idoneo, per meglio inserirla. Ora, gli Amici dell’Associazione hanno colto il suo desiderio intitolandola a lui. A tutti voi, nel salutarvi, voglio dire che se penso a un uomo che ben rappresenta le Istituzioni, quelle vere, penso al signor Goldin: famiglia, lavoro, volontariato per tutta la vita. Una vita sempre piena di fede e speranza ma, nella luce della caritĂ . Antonella Fede Ospedale Sant’Antonio Padova t 26"%3*.&453& *

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INFORMASEZIONI zioso, dimostrando ancora una volta la sua generosa vicinanza È Natale: ci sentiamo tutti più alla nostra Associazione. È stato buoni – Può sembrare una frase anche il periodo delle influenze retorica, ma in realtà il Natale e diversi invitati sono mancati. ci regala un momento magico Peccato! Ci eravamo preparati di sana serenità, fraternità e so- a questo appuntamento con tanprattutto una ritrovata gioia di to entusiasmo per trascorrere in stare insieme, in compagnia. Il tanti un giorno così particolare. Santo Natale, oltre al suo vero Durante il pranzo è stato letto il significato cristiano con la San- significativo messaggio-poesia ta Messa in San Francesco, ci in pergamena, donato poi ai pretrascina ad aprire i nostri cuori senti, della nostra socia poetessa a volerci più bene, a condivide- Paola Besola; non è mancato re insieme il piacere di sentirci l’augurio natalizio originale e “famiglia”. È stato proprio così affettuoso del Presidente Piero il 10 dicembre 2016 nel felice Corvi. Ci hanno onorato della JODPOUSP EFJ .VUJMBUJ EFMMB 7PDF MPSP QSFTFO[B JM 1SFTJEFOUF 3Fcon la partecipazione di soci, gionale Mario Sbalchiero e il volontari, amici cari, che hanno 1SFTJEFOUF EJ 7FSPOB Walter Sefatto corona al nostro banchetto. gala, con la sua gentile signora Purtroppo, per impegni di lavo- Luisa. Al tavolo delle presidenze ro, non sono intervenuti i medi- ha completato il cerchio il Prof. DJ 03- NB MB OPTUSB DBSB Dott. Giuseppe Pavan di Padova, vice ssa Maria Alessandra Ravasi regionale ma quasi nostro connon è voluta mancare, anche se cittadino. Dopo un simpatico gelimitatamente al suo tempo pre- sto di scambio di presentazioni,

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7&/&;*" 17 dicembre 2016 – È stato, per pochi di noi, un giorno di riflessione, di allegria e di auguri, data la prossimità del Natale. Durante l’intera mattinata, con Gino Finotello e Guido Magi, ho presenziato, nel “Padiglione 3BNBw EFMM 0TQFEBMF EFMM "Ogelo, al Convegno i- JNQPStanza del tempo nel mondo del Volontariato”. Consigli, suggerimenti, citazioni di Santi, statistiche, esempi pratici, tutti rivolti al valore del dono di sé. Maggiormente avvincenti, almeno per me, gli insegnamenti di Don Renzo Pegoraro, che ha parlato di esperienza umana, per saper vedere chi ha bisogno di

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essere aiutato, e della preparazione necessaria per riconoscere le esigenze degli altri, per poter dare sempre sostegno gratuito e disinteressato; per riuscire in questo consiglia di dedicare il tempo a pensare, fare, coinvolgere e formarsi. Oltre all’esposizione di un imprenditore-scultore, ha particolarmente interessato me e, suppongo, tutto l’uditorio, quella di uno studente dell’Università *647& *TUJUVUP 6OJWFSTJUBSJP 4BMFTJBOP 7FOF[JB , che ha descritto concrete esperienze di vita. In chiusura di questa prima parte: gli auguri di buone feste, i sempre graditi cori degli “Joy Singers”, e il ricco rinfresco… Troppe cose! 4055070$&

come si addice nelle amicizie, il sig. Federico, segretario, ha scattato diverse foto, immortalando i nostri volti sempre sorridenti. Fra gli amici il poeta Arnaldo Pavarin, socio della nostra Associazione e rappresentante delMB CJCMJPUFDB i#BSCVKBOJw EJ 3Pvigo, che ha declamato alcune sue poesie, veramente frizzanti, in dialetto, prese dalla sua nuova pubblicazione che ha voluto poi offrire ad alcuni convitati. Un tocco emozionante ci è stato offerto dall’abbraccio affettuoso tra Piero e Walter: esprimeva la riconoscenza del nostro Piero per la preziosa amicizia che si è legata tra di loro; un caloroso applauso ha sigillato il commovente ricordo. La bella giornata si è così conclusa, tra abbracci, auguri, promesse e… arrivederci, salutandoci con in mano il nostro tradizionale e immancabile panettone. Antida Ballarin

Era quasi l’ora di dedicare il nostro tempo all’incontro per il tesseramento e gli auguri con gli BTTPDJBUJ EJ 7FOF[JB F EFMMB 1SPvincia. 3 febbraio 2017 – Ahi! Ahi! In preparazione della festa di San Biagio sono state contattate 36 persone… Gli associati presenti alla Santa Messa e poi al rinfresco erano solo 13. Fortuna ha voluto che altrettante persone, tra medici, logopediste e infermieri, si siano unite a noi, talune partecipando pure ai canti sacri durante la cerimonia religiosa. 27 febbraio o 3JWPMV[JPOF OFMla nostra Sezione. I pezzi più importanti del nostro gruppo si sono presentati dimissionari all’incontro in sede, a Zelarino.


INFORMASEZIONI C’è stato un dibattito piuttosto acceso, con la partecipazione del Presidente onorario Adriano Zanolli. Al termine, per un periodo di prova, ďŹ no a ďŹ ne anno, l’organigramma è stato cosĂŹ deciso: Presidente Guido Magi, 7JDF 1SFTJEFOUF Luigi Preo, Segretario Graziano Minetto. Ai tre, tutti, non solo chi scrive, augurano di riuscire a svolgere nel migliore dei modi il loro incarico. 4 marzo o -B 4F[JPOF EJ 7Fnezia della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Onlus), ha presentato, presso il Centro Commerciale Auchan, due incontri informativi, con la partecipazione di medici specialisti disponibili al colloquio con i presenti. 11 marzo – Siamo appena ritornati nelle nostre case, dopo le prime due giornate delle quattro da trascorrere presso il Centro Diocesano “San Fidenzioâ€?, per seguire il corso “Formazione dei Volontari per l’assistenza ai pazienti e ai loro familiari e interWFOUJ TVMM JOUFHSB[JPOF EFMM "Tsociazione della rete sanitariaâ€?. Altri, piĂš competenti di me, riassumeranno tutti i concetti, le idee, i consigli e gli insegnamenti che ci sono stati dati (vedi pag. 4). Io desidero sottolineare tre particolaritĂ , forse estranee a questo contesto, ma che mi hanno MBTDJBUP VO TFHOP t -B Dott. ssa Monica Cielo, nel corso dei suoi interventi, ha ricordato l’incoraggiamento e l’entusiasmo profuso in lei dal compianto nostro Presidente l’Arch. Pierluigi Tornatore, chiudendo con l’immagine della Basilica della Salute e la scritta i"M "SDI 1JFSMVJHJ 5PSOBUPSF (SB[JFw. La Dott.ssa Cielo inoltre ha sostituito il marito, il Dott. Alessandro Abra-

mo, assente per improrogabili motivi EJ MBWPSP t Una signora fi o r e n t i n a , mi scuso con lei perchĂŠ non sono in grado di ricordarne il nome, ha voluto omagHJBSF 7FSPOB leggendo la poesia di Giosuè Carducci i-B leggenda di Teodoricoâ€?: è stato come riportarmi nei banchi di scuola, 55 o 60 anni fa, quando avevo dovuto impararla a meNPSJB t "CCJBNP BWVUP DPO OPJ e ritornerĂ nei prossimi incontri del 24 e 25 di questo mese, la Dott.ssa Giulia Segato, di Portogruaro, giovane, decisa, con grinta, coinvolta nei problemi di tutti i giorni che la nostra Associazione cerca di risolvere, e che, oltre a lavorare è impegnata nel raggiungimento del master; per quanto potrĂ e il tempo libero glielo consentirĂ , si è impegnata a collaborare con noi, facendo parte del nostro gruppo. 24 marzo – Presso l’Auditorium EJ 'BWBSP 7FOFUP DPOGFSFO[B “Il seno ferito‌ una lunga storiaâ€?; Presentazione del progetto LILT di dermopigmentazione e, dall’Associazione MetabolĂŠ, del libro i5SBDDF DPOTBQFWPMJw. 25 marzo – Ancora una volta siamo felicemente arrivati nelle nostre contrade, di ritorno da “San Fidenzioâ€?, portando con noi esperienze e indicazioni che, oltre ad arricchire le nostre conoscenze, potranno essere utili a coloro che avremo piacere di incontrare e aiutare. 4055070$&

Al gruppo iniziale, del precedente incontro, è stata con noi anche Barbara Driol, desiderosa di fare nuove conoscenze, per poter meglio essere di sostegno a suo padre, recentemente laringectomizzato. In molti avevamo partecipato, con grande interesse e piacere, il venerdĂŹ sera, alla WJTJUB JO OPUUVSOB EJ 7FSPOB Tutti sono tornati con l’attestato di partecipazione al corso‌ 1 aprile – Portogruaro – Mai vista tanta gente! Non tutte le persone sono riuscite a prendere posto nella stanza messa a nostra disposizione, ogni sabato mattina, nel locale Ospedale. Gli amici dell’Atos (mi permetto di chiamarli cosĂŹ) Claudia Superchi e Mattia Piva, d’accordo con la logopedista Giorgia Nichetti, avevano organizzato un incontro per presentare gli ausili che possono rendere migliore la vita e i rapporti con gli altri dei laringectomizzati. Oltre ai tre appena citati, c’erano tredici operati, alcuni con i familiari, per un totale di 22 persone. Giovanni Bianchini t 26"%3*.&453& *

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INFORMASEZIONI 7&30/" 1 dicembre 2016 – Progetto “Non bruciarti la vitaâ€? – Dopo la pausa estiva delle scuole e dopo aver avuto alcuni appuntamenti con lo staff del progetto e aver modiďŹ cato, con il contributo di tutti, alcune slide, siamo partiti con gli incontri nelle scuole NFEJF EJ 7FSPOB F QSPWJODJB DIF proseguiranno anche nel 2017. Per la prima volta siamo stati a Isola della Scala e abbiamo organizzato un incontro sia per le scuole medie che per le superiori. In programma ci sono numerosi appuntamenti sia in cittĂ che in Provincia. Abbiamo potuto allargare gli incontri perchĂŠ si sono aggiunti nuovi soci, che ci permettono di ampliare la nostra attivitĂ nel progetto. 3 dicembre – Assegnazione del marchio “Merita Fiduciaâ€? – 6OJWFSTJUĂ‹ EJ 7FSPOB o /FMM BVMB T11, presso l’ex Caserma Santa Marta, meravigliosa struttura ristrutturata da poco tempo, con ampi spazi per gli universitari, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati “Merita Fiduciaâ€? a varie associazioni del territorio, tra le quali anche la nostra, che ha avuto il meritato rinnovo. Molte le AutoritĂ presenti. Chiara Tommasini, PreTJEFOUF EFM $47 EJ 7FSPOB DIF dopo i saluti e i ringraziamenti, ha fatto il punto sul programma della giornata. Anna Leso, Assessore ai Servizi Sociali del $PNVOF EJ 7FSPOB IB QPSUBUP il saluto dell’Amministrazione Comunale e ha voluto sottolineare, con molto fermezza, quanto MF "TTPDJB[JPOJ EJ 7PMPOUBSJBUP siano importanti nel tessuto territoriale, asserendo “guai se non ci fosseroâ€?. Stefano Semolini, 3FTQPOTBCJMF EFMMB 4FHSFUFSJB F 3FMB[JPOJ 5FSSJUPSJBMJ EFMMB #BO-

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DB 1PQPMBSF EJ 7FSPOB Roberto Museo %JSFUUPSF $47OFU $PPSdinamento Nazionale dei Centri EJ 4FSWJ[JP QFS JM 7PMPOUBSJBUP Per il Comitato valutativo del Marchio “Merita Fiduciaâ€?: Irene Magri, referente; Luigi Angelino, Presidente; Cinzia Brentari $PPSEJOBUSJDF EFM $47 17 dicembre – Sottosezione di Legnago – Come sempre, anche quest’anno con soci, familiari e amici, ci siamo trovati nella sede di Casette, dove abbiamo avuto modo di colloquiare e farci gli auguri di buone feste con brindisi e pandoro. Anche in questa occasione la partecipazione è stata massiccia. (Nel mese di ottobre è mancato Gastone De Antoni, socio da molti anni, fraterno amico e assiduo partecipante. Alla famiglia la nostra vicinanza e le nostre sentite condoglianze). 21 dicembre – Sottosezione di Bussolengo – Come ogni anno la Sottosezione ha voluto incontrare soci, familiari e amici, con scambio di saluti e auguri. (Nei mesi scorsi sono deceduti CarDFSFSJ 4FSHJP F $BQPSBMJ 3JDDBSdo. Alle famiglie le nostre condoglianze). 22 dicembre – Sezione di Verona – Stessa iniziativa anche nelMB 4FEF 3FHJPOBMF EFMM "TTPDJBzione. Numerosi sono stati i soci presenti, con familiari e amici. Ho salutato i presenti e portato RVFMMP EFM 1SFTJEFOUF 3FHJPOBle, sottolineando che alcuni soci iTPOP BOEBUJ BWBOUJw, e che nuovi soci erano presenti con i loro familiari. Ha preso poi la parola il tesoriere Gaetano Bragantini, che ha illustrato il programma dell’anno trascorso, sottolineando che è stato un anno positivo per le attivitĂ svolte, con la speranza che si possa proseguire nel 2017. Alla ďŹ ne un brindisi augurale di buone feste e abbracci 4055070$&

per tutti. (Nei primi giorni del nuovo anno è venuto a mancare Carlo Bogoni, carissimo amico F HSBOEF .BFTUSP 3JBCJMJUBUPSF per molti anni; pregevole il suo impegno nei vari centri in cui IB PQFSBUP 7FSPOB #VTTPMFOgo, San Bonifacio, Montecchio .BHHJPSF F 7BMEBHOP F OFM tempo è stato anche Consigliere Provinciale. Alla famiglia le nostre piĂš sentite condoglianze). 3 febbraio 2017 – San Biagio fra storia e leggenda – Biagio, medico di origine armena visTVUP OFM *7 TFDPMP EJWFOOF WFscovo della cittĂ di Sebaste dove operò numerosi miracoli. Arrestato dal governatore Agricolao, durante la persecuzione ordinata da Licinio, fu imprigionato, lungamente picchiato e sospeso a un legno, dove con pettini di ferro gli fu scorticata la pelle e lacerate le carni. Dopo un nuovo periodo di prigionia, fu gettato in un lago, dal quale uscĂŹ salvo, quindi, per ordine dello stesso giudice, fu decapitato insieme a due fanciulli, e dopo l’uccisione di sette donne, che erano state arrestate perchĂŠ raccoglievano le gocce di sangue che scorrevano dal corpo dello stesso martire Biagio durante il suo supplizio. Biagio è stato innalzato alla dignitĂ di santo e invocato contro i mali di gola perchĂŠ, durante la sua prigionia, guarĂŹ miracolosamente un ragazzo che aveva una lisca di pesce conďŹ ccata nella trachea. Il corpo di Biagio venne deposto nella cattedrale a Sebaste, ma nel 732, mentre gli Arabi avanzavano nella loro guerra di espansione religiosa, le sue spoglie vennero imbarcate da alcuni "SNFOJ BMMB WPMUB EJ 3PNB Secondo la tradizione, un’improvvisa tempesta costrinse la nave a interrompere il viaggio nelle acque di Maratea, presso


INFORMASEZIONI

Il Coro di San Pio X alla Messa di San Biagio l’isolotto di Santojanni. I profughi pensarono che quella fosse la sede deďŹ nitiva del santo. La storia è giunta ďŹ no a noi attraverso il libro i-B -FHHFOEB "VSFBw, TDSJUUB EB +BDPQP EB 7BSBHJOF JOtorno al 1260, che ebbe grande diffusione nel Medioevo. Nella storica chiesa di Ss. Nazaro e Celso JO 7FSPOB TJ Ă’ SJQFUVUB MB tradizionale Festa di San Biagio, protettore dei nostri Operati. Giornata piovigginosa ma ricca di calore umano, con grande partecipazione. La cerimonia è stata vivacizzata dal bravissimo $PSP EJ i4BO 1JP 9w e celebrata da Sua Eccellenza Mons. Zenti, 7FTDPWP EJ 7FSPOB )B SJDPSEBUP il forte richiamo ai valori della vita nella sua “Omeliaâ€? e l’invito a donarsi ai bisognosi. La Santa Messa si è chiusa con la benedizione della gola di tutti i partecipanti. Il gruppo (2 pullman) si è trasferito a S. Maria di Zevio per il pranzo, dove si è toccato con mano il valore dell’amicizia. Molto apprezzata l’iniziativa del

OPTUSP 5FTPSJFSF 3BH #SBHBOUJni, ďŹ nalizzata alla costituzione di un gruppo di i%POOFw che offrono il loro impegno a sostenere varie iniziative sul territorio. Con abbracci e saluti si è chiusa una felice giornata. 30 gennaio 2017 – Incontro a Telearena, presso la bellissima sede in Corso Porta Nuova O B 7FSPOB "E BDDPHMJFSDJ la presentatrice Angela, che per 30 minuti ha voluto presentare la nostra Associazione e la sua nobile ďŹ nalitĂ . Il sottoscritto ha spiegato le problematiche legate alla patologia, illustrando il percorso della sua vita quale portatore dell’handicap da circa 20 anni. Ne è seguita una puntuale lezione della logopedista Linda Castellani, che ha illustrato le difďŹ coltĂ che spesso incontra con i pazienti e loro familiari, ma felice per il recupero graduale dell’operato allo scopo di inserirlo nel tessuto sociale e permettere una vita vicino alla normalitĂ . 4055070$&

Il Presidente onorario, Adriano Zanolli, ha ribadito l’impegno a livello regionale nei rapporti con la SanitĂ e le tutele civilisticheprevidenziali-ďŹ scali di legge. Ăˆ stato presentato il Corso sul tema: i'PSNB[JPOF EFJ WPMPOUBSJ per l’assistenza ai pazienti e familiariâ€?, integrazione dell’Associazione nella rete Sanitaria, che si terrĂ nei giorni 10/11 e 24/25 marzo 2017 presso il Centro Diocesano “San Fidenzioâ€?, con il contributo signiďŹ cativo messo a disposizione dalla Fondazione Cattolica Assicurazione. Lo scopo delle 4 giornate è ďŹ nalizzato a un costante aggiornamento QFS J OPTUSJ .BFTUSJ 3JBCJMJUBUPSJ 7PMPOUBSJ HSB[JF BODIF BM DPOtributo professionale di circa 30 .FEJDJ 1TJDPMPHJ 3BEJP 5FSBQJTUJ -PHPQFEJTUJ F QFSTPOBMF TQFcializzato infermieristico. SarĂ anche l’occasione per socializzare e scambiare le esperienze USB WPMPOUBSJ EJ BMUSF 3FHJPOJ EB noi invitati. Walter Segala t 26"%3*.&453& *

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CONOSCERE

I giardini di Venezia Cuore verde nel blu della laguna Fascino suggestivo e arcaico 7FOF[JB TJUP 6/&4$0 EBM Ă’ VOB DJUUĂ‹ TPSprendentemente “verdeâ€?. Il suo centro storico e le sue isole sono punteggiati di parchi aperti al pubblico, di orti e di giardini privati, che compongono un articolato mosaico vegetale, intersecato EBMM BDRVB Âľ VOB 7FOF[JB NFOP OPUB JO DVJ OFMMF calme penombre, regnano il fruscio delle fronde e il variopinto profumo dei ďŹ ori. 7J JOWJUP B VO CSFWF iUPVSw *** I Giardini Papadopoli aprono le porte della cittĂ BM WJTJUBUPSF DIF HJVOHF EB 1JB[[BMF 3PNB - BSFB in origine occupata dalla Chiesa e dal Monastero di “Santa Croceâ€?, è stata acquistata dalla ricca famiglia di origine greca, Papadopoli, che, negli anni trenta dell’Ottocento, allestĂŹ a parco privato di 12.000 metri quadrati con viti, piante da frutto, gelsi, viali serpeggianti, collinette all’inglese e aiuole geometriche. Un ponticello e un castelletto sono le uniche testimonianze del suo passato. L’attuale dimensione dei giardini è ridotta a cirDB NFUSJ RVBESBUJ F EBM TPOP BQFSUJ BM pubblico. La stagione piĂš propizia per visitarli è la primavera, quando sbocciano i ďŹ ori, ma è affascinante in autunno, quando si vedono decine di varietĂ dei colori delle foglie di olmi, lecci, magnolie e del sottobosco; ed è riposante in estate trovare ristoro dall’afa. Chi si trova alla Giudecca può passeggiare nell’austero giardino del Convento del Redentore, con annesso l’orto, tra rose, kiwi, verdure ed erbe aromatiche. Sempre alla Giudecca, ecco il prorompente giardino, creato da 0UJMJB *UFO, una vivace e romantica signora svizzera, ex diplomatica dai metodi bizzarri, ma dagli ottimi risultati. Con un pendolino individua il posto piĂš adatto dove le sue rose antiche, le clematidi, i settembrini e i narcisi “voglionoâ€? essere ambientati. Il giardino dello storico Palazzo Cappello Malipiero Barnabò è un’altra storia di passione. La nobile Anna Barnabò ha creato, tra eleganti simmetrie, vialetti di ghiaia, statue e tempietti, un trionfo di rose delle piĂš preziose varietĂ , a pergola, rampicanti e ad alberello.

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Primavera ai Giardini Papadopoli Ăˆ il giardino che ha reso celebre Palazzo Gradenigo, nel Sestiere di Santa Croce. Molto è andato perduto della sua imponente vastitĂ , dove si svolgevano feste sfarzose, si galoppava, si percorreva in calesse e dove, nel Carnevale del 1768, si sono svolte memorabili UBVSPNBDIJF. Nel Sestiere di Dorsoduro, affacciato sul Canal Grande, il grandioso palazzo Ca’ Rezzonico (ora sede del Museo del Settecento veneziano), è un’oasi di pace (a entrata libera) tra prati suddivisi da siepi basse, con un piccolo parco giochi per bambini. I Giardini Napoleonici, noti come i “Giardini di Castelloâ€? o ancora “Giardini della Biennaleâ€?, hanno un passato piuttosto inquietante: vi sorgeva una chiesa con annesso convento, che nel 1560 era la sede dei processi della disumana i4BOUB *ORVJTJzioneâ€?. Nel 1806, per decreto napoleonico, il complesso è stato demolito, dando spazio all’area verde piĂš estesa del centro storico. Ăˆ una passeggiata indimenticabile, che profuma di arte, nello spazio dei Padiglioni della Biennale, e di natura, con piĂš di cento specie arboree, tra statue e monumenti. *** Questi sono solo alcuni esempi. I giardini, piĂš o NFOP TFHSFUJ EJ 7FOF[JB TPOP DJSDB VO DFOUJOBJP di diverse origini: conventuale, nobiliare e agricolo (come Ca’ del Melograno 3BQQSFTFOUBOP JOdubbiamente una proposta alternativa e rilassante ai canonici itinerari turistici. a cura di Giò Zanuso


CONOSCERE

La festa delle Marie Donzelle povere ma belle Rapimento e fulmineo recupero Ăˆ una delle piĂš antiche feste veneziane, istituita nel IX secolo per rievocare un episodio piratesco felicemente sventato, noto come il ÂŤratto delle donzelleÂť. Ma veniamo agli antefatti. In quell’epoca era consuetudine, nel giorno della PuriďŹ cazione di Maria (2 febbraio), benedire nella Chiesa di San Pietro di Castello dodici prossime spose, sorteggiate tra le piĂš belle e povere della cittĂ , dette appunto “Marieâ€?. Per la cerimonia, munite di dote, venivano vestite con abiti sfarzosi e ingioiellate con preziosissimi monili, il tutto donato dalle famiglie patrizie della cittĂ . Durante una di queste cerimonie, narra una leggenda, un manipolo di pirati slavi irruppero nella chiesa e rapirono le donzelle, non si sa se piĂš attirati dalla bellezza delle “Marieâ€? o dai gioielli. Dopo l’iniziale sbigottimento, gli uomini, Doge in testa, inseguirono i pirati ďŹ no a Caorle, li raggiunsero, li assalirono, li trucidarono e si ripresero le donzelle con i relativi preziosi. Per l’esito fulmineo e felice, il Doge stabilĂŹ che l’impresa fosse rievocata ogni anno con feste danzanti, banchetti e da una processione di barche sul Canal Grande con le dodici “Marieâ€? prescelte. I festeggiamenti diventarono sempre piĂš sfarzosi e goderecci. I giorni di festa passarono da uno a sette, con regate, balli e spettacoli. Il Doge si recava in corteo a Santa Maria Formosa, la parrocchia che piĂš si era distinta nel raid del recupero delle donzelle. Qui riceveva dal parroco due ďŹ aschi di vino di Malvasia e due cappelli di carta

Giuseppe Lorenzo Gatteri â€?Festa delle Marie“ dorata, e ricambiava con una moneta coniata per l’occasione. La manifestazione attirava molta gente, ma creava eccessi e disordini. Le ragazze, corteggiate pesantemente e a volte violentate, furono gradualmente sostituite da statue di legno, dette “Marioneâ€? o “Marie de tolaâ€? (Marie di legno), decisamente meno provocanti. Cresceva inoltre il malcontento delle famiglie ricche, che non volevano piĂš sobbarcarsi gli oneri economici previsti. La festa perse cosĂŹ il senso originale e con esso anche il favore dei veneziani, che la sabotarono pesantemente, tanto che nel 1379 MB 3FQVCCMJDB EJ 7FOF[JB GV DPTUSFUUB B TPQQSJNFSMB Si deve al regista e uomo di cultura Bruno Tosi il merito di aver restituito, nel 1999, all’interno del Carnevale, la “Festa delle Marieâ€? ai veneziani e agli innumerevoli turisti. Giò Zanuso

Le brevi Il Casino Venier EBM TFEF EJ VO JNQPSUBOUF associazione culturale italo-francese, nel 1700 era uno dei piĂš rinomati tra i 136 casini veneziani, luoghi in cui si giocava a dadi e a carte, si conversava e ci si svagava in vari modi. Si trova tra il Ponte di 3JBMUP F 1JB[[B 4BO .BSDP BM OVNFSP DJWJDP del Sestiere di San Marco, sul Ponte dei Bareteri), nel mezzanino di un ediďŹ cio poco appariscente, che non lascia immaginare la ricchezza custodita all’interno; arredi sfarzosi, specchi ovunque,

decorazioni in marmo e stucchi dorati, ricreano l’affascinante atmosfera voluta dalla nobildonna &MFOB 1SJVMJ 7FOJFS. Ăˆ aperto al pubblico. La visita dura 15 minuti; fatevi raccontare la sua intrigante storia e affacciatevi sul “liagòâ€?, un delizioso poggiolo coperto; da uno spioncino sul pavimento si controllava chi voleva entrare, permettendo cosĂŹ la “fugaâ€? dei giocatori d’azzardo. 1FS JOGPSNB[JPOJ . Redazionale 4055070$&

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LETTURE

-JOP 5PòPMP Interprete autentico e versatile del sentimento veneziano

L’attore, cabarettista, cantautore, scrittore, regista, WPMUP i57w Lino Toffolo, è nato il 30 dicembre B .VSBOP M JODBOUFWPMF JTPMB QPSUP EJ UVUUB la sua vita, ďŹ no a quando il suo cuore si è fermato, il 17 maggio 2016. *** * SJnFUUPSJ TJ TPOP BDDFTJ OFM TVM TVP UBMFOUP EJ BUUPSF UFBUSBMF F OFM EJ DPNQPTJUPSF EFMla sigla del programma radiofonico i&M MJTUPOw. Il primo dei suoi innumerevoli allontanamenti da Murano (meglio chiamarli “toccate e fugheâ€?‌) lo IB QPSUBUP OFM BM i%FSCZ $MVCw JM OPUP MPcale notturno milanese nel quale lavoravano Enzo +BOOBDDJ #SVOP -BV[J $PDIJ F 3FOBUP -B TDBMBUB alla notorietà è partita da lĂŹ con il suo “ubriaco WFOF[JBOPw. Lui, astemio, diceva: ÂŤMi permette di DBNCJBSF SBHJPOBNFOUP TFO[B TQJFHBSF J NPUJWJx. Nel suo lungo percorso artistico si è diviso tra le piĂš diverse forme dello spettacolo e dell’intrattenimento. Una trentina di ďŹ lm, molti con grandi attori e registi, tanto teatro, tanta televisione, tanto cabaSFU UBOUF DBO[POJ & EBM DJ IB EFMJ[JBUP DPO J suoi imperdibili i%PNFOJDB -JOPw dalle pagine de “Il Gazzettinoâ€?. Dove si può cogliere la sua vena piĂš profonda, quasi onirica, sospesa tra umorismo e malinconia, è nel ďŹ lm i/VWPMF EJ WFUSPw, che ha diretto e interpretato nel 2006 (ora reperibile solo

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JO %7% *M mMN SFDJUBUP DPNQMFUBNFOUF JO EJBMFUto veneziano (con sottotitoli), è un omaggio agli artigiani del vetro, mondo in cui era nato, aveva vissuto e, per un certo periodo, lavorato, ďŹ ltrato attraverso l’illusione di un sogno. *** Toffolo si intratteneva con la stessa spontanea semplicitĂ con i piĂš noti registi e attori e i “vecchiâ€? amici di Murano. La “suaâ€? Murano, dal cui cordone ombelicale non si era mai staccato, perchĂŠ solo in quell’habitat amniotico trovava la giusta linfa per la sua ironica e, a volte, surreale comicitĂ . Ha spiegato cosĂŹ il suo “sparireâ€?, quando gli offrivano copioni-troiate (scusate, ma il termine era suo): j1FS GBNF JP QPUSFJ GBSF BODIF NBSDIFUUF TPUUP J QPOUJ NB TFO[B MB GBNF <y> GBDDJP TPMP DPTF DIF NJ QJBDDJPOP F DIF OPO NJ BOOPJBOPx. E ha detto “noâ€? a illustri registi teatrali, ha riďŹ utato ruoli al cinema e alla televisione. Capace di ironizzare anche su se stesso, diceva: j4POP VO DJBMUSPOF GPStunatoÂť. *** Quella sera del 17 maggio 2016, era a cena nella sua casa, con la moglie e tre ďŹ gli: il suo palcoscenico preferito, con i suoi attori piĂš amati. Giò Zanuso


LETTURE

Ernesto Maria Sfriso Un poeta intenso e raffinato Il lieve fruscio della memoria A MIA MOGLIE Una chitarra pizzica i colori della sera. La tua blusetta bianca sulla gonna azzurra plissettata! Sola, seduta sul divano, quasi in attesa di ciò che poi avvenne, già lo preannunciavano il lucore dei tuoi occhi, il tuo sorriso mago. Allo scorrere della clessidra rinverdisci piano piano, sai di tiglio, di salvia e di lavanda "OOB 1JFUSPHSBOEF BDRVFSFMMP CON UN GRANDE SBADIGLIO

CASE SUL CANAL GRANDE

Con un grande sbadiglio imbianca il cielo e la terra respira. I primi bisbigli si fanno avanti piÚ tardi, quando la guazza diventa sui rami campanellino d’argento che frenetico, a gran voce chiama ancora una volta l’allodola a gara.

Schegge di mare, profumo di sale. Comignoli spavaldi. Ammiccare di terrazze, di ďŹ nestre spalancate. Luccicori diafani, su colonne d’alabastro e pietre verdi d’alghe. 3FTQJSJ TJMFO[JPTJ e gridi di gabbiani. Musicali contrasti nell’andare del tempo. Tasti di melodie inespresse, sopite. Casti sospiri. Sciami di tessere smaltate di blu, d’oro, d’argento, in lento concento. Parole ovattate sulle labbra del vento.

BOSCO DI MEMORIE Bosco di memorie irrompe balena un istante lampo improvviso di echi lontani riverberi echeggiano battiti primaverili ritorno fanciullo e sfoglio pagine di mare.

(dalla raccolta “UN IMPULSO INCONSUETO MI HA SPINTOw) 4055070$&

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RUBRICHE

I Bussolai A ciambellina o a “S”, ma sempre buoni Secondo un’antica tradizione questi biscotti all’origine avevano la forma di ciambellina con il buco (“bussolai”, infatti, deriva da “buso”, ossia buco). Sono nati per i lunghi viaggi di marinai e pescatori. Ben presto, però, sono stati apprezzati BODIF EB UVUUJ HMJ BCJUBOUJ EJ 7FOF[JB GBDFOEP MB fortuna degli TDBMFUÏSJ (pasticceri) di Burano, che nel 1500 idearono la variante della forma a “S”. Sembra che ne fossero particolarmente ghiotte le Suore del Convento di San Maffio a Mazzorbo, forse perché stuzzicate dal profumo proveniente dalla vicina Burano. Ecco la ricetta: INGREDIENTI: 200 g. di burro – 180 g. di zucchero – 500 g. di farina “00” – 6 tuorli – 1 pizzico di sale – buccia di limone grattugiata – 1 bustina di vaniglina. PREPARAZIONE: Ammorbidire il burro a temperatura ambiente. – In una terrina amalgamare uno alla volta gli ingredienti partendo dai tuorli sbattuti con lo zucchero. – Aggiungere la farina (meglio se setacciata), un pizzico di sale, la buc-

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cia di limone, la bustina di vaniglina. – Avvolgere l’impasto omogeneo ottenuto in una pellicola per almeno mezz’ora. – Tirare la pasta e formare dei salsicciotti lunghi circa 108/15 cm. e chiuderli ad anello. – Con la stessa pasta, se preferite, fare tante piccole “S”. – In forno già caldo a 170° per circa 15 minuti, fino a doratura. Questi biscotti, ottimi freddi con il tè, la cioccolata o il vino passito, si conservano più a lungo se messi in una scatola di latta.. Redazionale



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