Anpas Informa_dicembre 2012

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Anno 12°, numero 3, dicembre 2012 - Anpas Informa: periodico mensile Dir. Responsabile Fausto Casini. Redazione: via Pio Fedi, 46/48 - Firenze. Reg. Trib. Firenze n°4395 del 13/07/1994 - Spedizione in abbonamento postale Legge 662/96 art.2 comma 20/c - stampato da Litografia IP - Firenze

Il calendario 2013 BARI -il 13°MEETING

Il progetto in gambia Emilia I numeri dell’intervento


INDICE

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Editoriale di Fausto Casini

2e3

Il MEETING: Sanità e Protezione Civile

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Il MEETING: 8 idee per cambiare il mondo

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IL MEETING: le emozioni

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IL MEETING: la firma del protocollo Anpas-ReLuis. La musica del Meeting

8

Il calendario 2013

9e 12

Terremoto io non rischio

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L’Aquila: il progetto Anpas per i giovani del rugby. Fondazione con il Sud: i progetti in Puglia e in Campania

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Servizio Civile: Anpas c’è

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Protezione Civile: la chiusura dell’emergenza in Emilia

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Archivio storico: il progetto

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Internazionale: il Sostegno a distanza in Gambia

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Il bene non ha copyright ed è contaminante - pag. 13

Il calendario 2013 Anpas con i nomi e le date dei personaggi di riferimento del nostro movimento

COMITATO DI REDAZIONE Fausto Casini (direttore Responsabile), Fabrizio Pregliasco, Mauro Giannelli, Annalisa Bergantini, Benedetta Brugagnoni, Lucia Calandra, Andrea Cardoni, Sergio Giusti, Enzo Susini, Mirco Zanaboni. Sono intervenuti: Ermanno Zoina, Matteo Perillo.

ANPAS INFORMA Via Pio Fedi, 46/48 50142 - Firenze Telefono 055/303821 Fax 055/375002 Web www.anpas.org

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Ora. Si sta avvicinando il Natale, e il 2012 questo territorio, un rapporto positivo con le popolazioimpegnativo anno bisestile si prepara a lasciare ni, tarda a esprimere autonomamente i segni il posto al 2013 che come ogni anno ci auguria- di una strategia adeguata alla fase straordinamo migliore del precedente. ria che stiamo vivendo ondeggiando, sempre in E’ il momento di fermarsi a riflettere, dedicherò modo subordinato, fra il richiamo del “mercato”, questa pausa alla famiglia e a recuperare sane il legame con la tradizione, la presenza dentro letture. Ma l’ottavo anno di presidenza dell’An- soggettività politiche datate e ambigue; in sintepas, convissuto con il terremoto nella mia terra si una massa a disposizione di altrui disegni. e le riflessioni scaturite dagli ultimi incontri, mi Dopo il Congresso le poche occasioni offerte per impongono di affrontare il nuovo anno con luci- il confronto non sono state utilizzate per scavadità e con chiarezza di strategie. re a fondo e per disegnare traiettorie adeguate; Quest’anno è stato carico di attività, di entusia- oggi l’avvio di questo dibattito interno non è più smi, di fatiche e di cambiamenti. Questa new- rinviabile. sletter rendiconta buona parte dei risultati im- Occorre una fase attenta di analisi e la discusportanti della nostra attività: abbiamo innovato sione larga sulla prospettiva per arrivare ad una sul campo la nostra protezione civile sia nella sintesi condivisa e solida. Questo ti chiediamo gestione dell’emergenza che nella azione per co- come programma di lavoro prioritario per il 2013 struire comunità resilienti; siamo cresciuti nella [...]”. nostra capacità di interlocuzione e collaborazione con il mondo accademico e nel rapporto con la Questo è uno stralcio di una lettera che Attilio comunità scientifica e la firma del protocollo con Farnesi, Presidente di Anpas Toscana, mi ha inReLuis ne è una testimonianza; abbiamo costru- viato è che esplicita in modo condivisibile, la siito il regolamento di applicazione del nuovo sta- tuazione in cui si trova chi dirige le nostre assotuto che apre il nostro movimento alle affiliazio- ciazioni e le nostre articolazioni di rete e l’Anpas ni di nuovi soggetti in Italia e all’estero, abbiamo nazionale. Il segnale è chiaro e ci deve profondaavviato un’attività istituzionale per accogliere in mente interrogare. tutti i livelli i giovani e le loro idee e l’iniziativa Questi interrogativi devono essere affrontati del meeting sulle 8 idee per cambiare il mondo cercando di individuare i percorsi di approfondine è un importante risultato, abbiamento, le strategie e le articolazioni mo deciso di rivoluzionare l’idea di dei temi che ci sottopongono. sviluppo del movimento e stiamo Noi abbiamo Sintetizzo la lettura: “Siamo grancostruendo un processo partecipa- un grande di, abbiamo tanta fiducia dai nostri to che attivi tutti nella crescita e nel concittadini, abbiamo una storia vantaggio: la rafforzamento della rete. che ci dona idee attuali anche nella Il tutto mentre un terremoto che varietà. società in evoluzione, le Istituzioni ha colpito l’Emilia ci ha impegnato riconoscono la nostra qualità e affia fondo nella nostra solidarietà a Ma questa dabilità, la nostra identità è chiaraquelle popolazioni. diventa risorsa mente definita, i nostri valori sono Nonostante questo la sensazione è esplicitati nei documenti che coquella di essere fragili, di non fare solo se siamo in struiamo dal bilancio sociale ai noabbastanza e soprattutto di non grado di leggerla stri statuti e li ritroviamo nel nostro aver costruito un pensiero indiagire, ma non riusciamo a tracciare e valorizzarla. pendente e autonomo intorno a cui la via per le nostre associazioni per mobilitare l’Anpas. abitare il futuro ne riusciamo a condizionare le E’ strano, proprio mentre stiamo raggiungendo i politiche del nostro paese in modo efficace. risultati che per anni avevamo dichiarato: l’omo- Ci troviamo di fronte ad una distanza frustrante geneizzazione dell’immagine è ormai a buon fra le aspettative e quello che riusciamo ad otpunto, il dare impulso alla comunicazione ed tenere e su questo dovremo orientare il nostro essere produttori di narrazione oggi ci contrad- futuro. distingue rispetto alle altre grandi reti, il lavoro Definire la visione è fondamentale, ma dobbiacon l’archivio storico sta trasformando la nostra mo interrogarci sul nostro ruolo di grande asstoria in memoria disponibile e interrogabile per sociazione di volontariato, provando a definire fare le nostre scelte, il nostro collegamento con cosa spetta a noi in questa terribile crisi cultul’Europa sta diventando fattivo e il nostro prota- rale che colpisce la nostra società. gonismo con i Samaritain sta aumentando; abbiamo mobilitato così tanto senza aumentare il La sopravvivenza. La responsabilità a cui la nocosto che le nostre associate devono sostenere stra storia ci obbliga è contenuta nei valori fonper il funzionamento della rete e non ci mancano danti delle pubbliche assistenze e oggi è affidata progetti ambiziosi come il trasformare le nostre a noi; la sopravvivenza ci impone la difesa dei sedi in “sentinelle “ per il rischio e le nostre as- minimi di sostenibilità per agire e di immaginasociazioni in centri di educazione permanente re nuove forme di attività al passo con i tempi. I sulla sicurezza dell’ambiente e in aiuto ai nuovi modelli organizzativi non possono affidarsi alla cittadini e agli anziani. E allora? benevolenza dei regolatori. Purtroppo l’attuale scarso senso di responsabilità di chi opera nella La riflessione: ” [...] Il nostro movimento, 882 as- pubblica amministrazione non è affatto sensibisociazioni, centinaia di migliaia di soci, decine di le alla domanda: ”Senza di noi come fareste?”. migliaia di volontari, una presenza capillare nel O meglio: “Con che risorse potreste continuare


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a dare risposte ai cittadini se ci rendete impossibile la sopravvivenza?” oggi vige la regola: ”Ho pochi soldi: quello che riesco a fare, bene. Il resto sono fatti degli altri”. Tutto questo ignorando i diritti fondamentali dei cittadini definiti dalla Costituzione. Non gioca a nostro favore il fatto che, dove siamo fortemente strutturati o dove operiamo in modo coordinato con il 118 e con le ASL, molti cittadini ci percepiscano come un servizio istituzionale. Le normative a cui ci siamo adeguati prima fra tutte la legge 266/91, non consentono attività di autofinanziamento né riconoscono le reti. Inoltre alcune interpretazioni errate delle normative europee sulla concorrenza tendono a chiederci di snaturare la nostra identità per farci partecipare ad attività sul territorio. Non passa giorno senza che escano provvedimenti iniqui e frustranti per le nostre associazioni. Anche il modo con cui si sta privatizzando la CRI dimostra che il nostro modo di aggregare i cittadini non è sicuramente il preferito da chi oggi governa il nostro Paese. Costruire modelli e alleanze inedite. Noi abbiamo un grande vantaggio: la varietà. Ma questa diventa risorsa solo se siamo in grado di leggerla e valorizzarla. Il nostro obiettivo non può essere uniformare, ma dobbiamo cominciare a catalogare e per ogni forma che troviamo coerente con i nostri valori dobbiamo costruire l’elenco delle necessità e delle risorse per valorizzarla. Questo modello corale deve incardinarsi in una visione di società che decida quale spazio secondo noi spetta al pubblico, quale al terzo settore, e all’interno del terzo settore in quali spazi ci possiamo cimentare. Le alleanze non si possono solo limitare ai Forum del Terzo settore, alle consulte del volontariato; quelli sono luoghi dove ci si esercita alla ricerca di una rappresentanza unitaria, che è tra i nostri obiettivi principali, ma di volta in volta dobbiamo costruire reti di ambito tematico o di progettazione e raggruppamenti con obiettivi di pressione politica che rompendo gli schemi classici si coagulino sull’idea di benessere, sul modello di difesa, sul sistema della salute e dell’educazione fino ad arrivare anche al consumo consapevole e alla attenzione all’ambiente. Chiamarsi movimento significa essere in grado di promuovere impulsi di cambiamento nella società. Armonizzare i ritmi. Il grande lavoro che spetta alla rete oltre che tracciare linee è quello di sincronizzare il sistema, non basta enunciare degli obiettivi ne definire strategie, essere movimento significa camminare assieme, solo così la nostra dimensione può diven-

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tare forza. E’ fondamentale evitare gli strappi, cercare di aiutare chi va più piano e ascoltare i profeti sapendo che ogni processo richiede pazienza e condivisione di aspirazioni. Su questa traccia si muove il piano triennale che la Direzione nazionale ha costruito. Ma non basta. Dobbiamo pervicacemente ricercare il confronto e la crescita culturale. Il volontariato agisce su due grandi fronti, il primo è l’espressione della soggettività politica nei luoghi della rappresentanza e nel rapporto con le istituzioni, ma l’altro su cui allo stesso modo ci si deve misurare, è quello di essere luogo di educazione e formazione permanente della cittadinanza e quindi liberatore di pensieri che possono promuovere il cambiamento al di là dell’appartenenza associativa.

Il 2013 ci aspetta con queste domande e ci affida questa grande responsabilità, ma ”l’amore per le pubbliche assistenze e la consapevolezza del ruolo che queste possono svolgere come hanno sempre fatto nel passato” (così conclude la lettera di Anpas Toscana) che so essere presente in tutto il nostro bel mondo mi dice che l’attrezzatura ce l’abbiamo. Concludo con un tweet: I volontari sono coloro che svolgono un’azione volontariamente per il semplice piacere di realizzare aspirazioni. Aspiriamo profondamente e buon 2013 a tutti!


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Sono venti milioni le ore di attività che i volontari delle 882 Pubbliche Assistenze Anpas mettono a disposizione per le singole comunità. Lo ha ricordato Maurizio Ampollini, responsabile nazionale Anpas delle politiche gestionali del lavoro al convegno svoltosi venerdì 28 settembre a Bari. Alessandra Albanese (docente Dipartimento Diritto Pubblico, Università degli studi di Firenze) ha parlato della funzione e del valore dell’apporto lavorativo nell’affidamento dei servizi alle associazioni: “L’affidamento è diventato estremamente problematico negli ultimi anni e lo sanno bene le associazioni di volontariato. Ma il problema non è solo italiano. L’Unione Europea ha posto l’attenzione sulle attività del non profit e ha affermato che il trasporto sanitario è considerata attività economica perché realizza un servizio che sta sul mercato. L’impiego del personale dipendente secondo la 266 del 1991 è possibile, ma in termini ridotti: in questo senso bisogna coordinare la redditività con il rafforzamento della coesione sociale”. Eugenio De Crescenzo (Consulta Economia Civile Forum

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Terzo Settore e Presidente nazionale AGCI) ha dichiarato ”Il terzo settore è terzo rispetto allo Stato e al mercato: se è un affidatario o un subappaltatore allo Stato è un po’ meno terzo. La nostra terziarietà è il nostro fondamento”. Fausto Casini, ha concluso il convegno rivolgendosi soprattutto ai volontari Anpas presenti in sala: “Cosa possiamo fare noi per cambiare questa situazione? Il volontariato italiano, insieme alla cooperazione e alla promozione sociale deve riuscire a unirsi in una rappresentanza unitaria e compatta per proporre nuovi modelli di lavoro e di economia nella gestione e nella realizzazione dei servizi. L’associazione di volontariato ha come obiettivo prioritario il promuovere il volontariato presso i cittadini, non il rincorrere solamente i servizi”. All’incontro hanno preso parte anche Carlo Pelizzi (consulente del Lavoro) - “I contratti di lavoro coordinato e subordinato nell’ambito dei servizi resi dalle Pubbliche Assistenze” e Fabio Millefanti (consulente del Lavoro) - “Conciliazione e certificazione dei rapporti di lavoro”.

Nelle immagini: i relatori del convegno Volontariato e lavoro in sanità, Simone Andreotti, Fausto Casini insieme al presidente della Fiera del Levante Gianfranco Viesti

È il titolo del secondo convegno di venerdì 28. Anche alla luce dell’ultima emergenza in Emilia, i relatori si sono interrogati sul ruolo delle colonne nazionali e le necessità del sistema di protezione civile. Simone Andreotti (Presidente della Consulta nazionale del Volontariato di Protezione Civile) ha indicato proprio la crisi come opportunità di costruire un cambiamento: ”Bisogna voltare pagina e bisogna premiare la qualità, soprattutto ora che ci sono pochi fondi. La crisi diventa una possibilità per chi si mette in gioco per crescere e migliorare e dare un servizio di qualità e alla qualità ci si arriva solo se si sta insieme. L’Emilia ci ha ricordato che anche la presenza di migranti comporta una serie di cambiamenti e Il volontariato ha la propensione di rimettersi in discussione, di cambiare continuamente. Anpas ha un curriculum incredibile proprio perché si mette sempre in discussione, perché ha fame di

sapere”. Sergio Sgambeterra (Responsabile settore sanità Commissione nazionale Protezione Civile Anpas), ha sottolineato l’importanza di ”avere una sanità integrata, ma multidisciplinare”. Una sanità con linee guida adattabili all’esigenza del territorio. Oggi il volontario deve essere un vero professionista dell’emergenza e dell’assistenza sanitaria in protezione civile”. Sulla scorta dell’esperienza fatta in occasione del sisma in Emilia, Marco Vigna, (dirigente 118 Regione Emilia Romagna) ha evidenziato l’importanza dell’implementazione di sistemi integrati e dei servizi sul territorio senza creare modelli ad alta integrazione dove non è possibile. Carmine Lizza (Responsabile Nazionale di Protezione Civile Anpas) ha sottolineato l’intenzione di mettere le basi per poter ragionare sul sistema sanitario [continua a pag.5]


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Un seme che diventerà un grande albero 8 idee per cambiare il mondo 8 idee per unirci 8 idee per essere liberi 8 idee per un equilibrio 8 idee per sognare 8 idee per una nuova realtà 8 idee per imparare 8 idee per piantare un seme...un seme che diventerà un grande albero...

niste 8 idee presentate da giovani provenienti dal Mediterraneo: Antonin, Ahmed, Federica, Wesam, Antonio, Hamzeh, Othman, Ezequiel e Ahmed. Un incontro, coordinato da Fabrizio Pregliasco e Giovanni Serra, che ha scatenato l’entusiasmo e l’interesse di chi era in sala per la freschezza delle presentazioni (10 minuti per ogni idea) e l’importanza delle tematiche affrontate: raccontare la guerra a Gaza, dare la cittadinanza alle nuove generazioni, dare spazio all’educazione non convenzionale, studiare i cambiamenti della primavera araba, organizzare e creare moduli per il soccorso ai nuovi cittadini delle nostre comunità, esplorare e conservare la natura in Giordania, il dramma dei migranti nel Mediterraneo.

Lo ha scritto Nicole a pochi giorni dalla conclusione del convegno che si è svolto sabato 29 settembre a Bari. Protago-

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I video delle 8 idee su www.youtube.com/anpasnazionale

[continua] in protezione civile, anche alla luce degli interventi fatti non soltanto in Emilia o a L’Aquila, ma anche in Irpinia. “Essendo la tutela della salute del cittadino legata alle regioni, in situazioni di emergenza chiediamo di poter intervenire sul posto, come poi di fatto è accaduto, con dei protocolli già condivisi. In questo senso, anche ragionando sul sistema di protezione civile, sarà anche importante censire le associazioni di volontariato che fanno queste attività”.


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Tutte le foto del Meeting su http://www.flickr.com/photos/anpas


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La firma del protocollo è avvenuta sabato 29 settembre nel corso del Consiglio Nazionale dell’Anpas alla presenza del Presidente nazionale Anpas Fausto Casini, del Presidente del Consorzio Reluiss Gaetano Manfredi e dell’Assessore alla Protezione Civile dell’Emilia Romagna Paola Gazzolo. Un protocollo che impegna le due organizzazioni a collaborare a stretto contatto per la mitigazione del rischio sismico e della pianificazione e gestione delle emergenze sismiche che dovessero verificarsi in Italia. In particolare, l’accordo prevede programmi che riguardano: - la prevenzione al rischio sismico attraverso progetti di ricerca sulla prevenzione sismica, - esercitazioni di protezione civile per la simulazione di emergenze sismiche all’interno del Sistema nazionale di Protezione Civile - predisposizione di programmi di formazione di volontari e divulgazione sul rischio sismico Gaetano Manfredi, presidente Reluis (Consorzio dei laboratori di Ingegneria Sismica delle Università italiane) e prorettore dell’Università Federico II di Napoli, ha dichiarato: “Stiamo per concretizzare questa preziosa collaborazione con la firma del protocollo d’intesa tra il nostro Consorzio e l’Anpas per le future campagne in materia di sensibilizzazione anti-sisma alla popolazione, grazie alla quale scienza e conoscenza dei nostri studiosi vanno di pari passo con chi fa cultura e intervento di Protezione Civile”. Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, pre-

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sente al momento della firma, ha così commentato: ”Sono venuto a portare il mio saluto e del Dipartimento di Protezione Civile alla grande organizzazione che è l’Anpas, che nelle collaborazioni avute negli anni è stata anche e soprattutto un ottimo compagno di strada. Durante le emergenze contiamo molto su sull’apporto dell’Anpas, come sta avvenendo in Emilia dove sono attivi due campi a Novi e Mirandola. Il prezioso apporto di Anpas non si limita però solo all’intervento operativo, ma anche al grande lavoro di diffusione della cultura della Protezione Civile in Italia. Nel nostro paese purtroppo la cultura della Protezione Civile è deficitaria, tutti ne parlano con saccenza e sufficienza. E ne sparlano anche. Ma pochi sanno chi siamo e che cosa siamo. Quindi non posso che ringraziare Anpas per tutto ciò che fa per diffondere la nostra cultura. Ne è un esempio la campagna di sensibilizzazione che si terrà il 13 e 14 ottobre nelle 105 piazze italiane, realizzata proprio dal Dipartimento con Anpas, Reluiss e INGV”. Carmine Lizza, responsabile nazionale di Protezione Civile Anpas, ha sottolineato come la nascita di questo protocollo sia stata determinata dall’incontro nel progetto “Terremoto, io non rischio. “La nostra attività insieme a Reluis ha avuto già tanti risultati: siamo riusciti a trovare il giusto compromesso tra la comunicazione prettamente tecnica e quella con i cittadini. Ma unendo ognuno le proprie professionalità. Questo accordo è un passo avanti del movimento. Ci specializziamo sempre di più e attingiamo da risorse sempre più avanzate nella ricerca”.

Il consiglio Nazionale Anpas al momento della firma del protocollo con Reluis

Il Meeting è stato anche caratterizzato dalla buona musica dal vivo, quella vera. Venerdì 28 Tammorra Felice ha fatto ballare la pizzica a tutti volontari presenti al campo. Subito dopo il djset di Michele “Black” Carmignano. Sabato 29 settembre, come ogni meeting Anpas, il gran finale è stato lasciato alla grande sfilata dei volontari arrivata al palco allestito in Piazza Mercantile. Una volta arrivati in piazza, il discorso di Fausto Casini, Presidente ndazionale Anpas, la foto di rito... e poi tre ore di musica dal vivo con band e musicisti Anpas: gli Isteresi, Fabio De Matteis e gli Uducha.


1 martedì 2 mercoledì 3 giovedì 4 venerdì 5 sabato 6 domenica-epifania 7 lunedì-festa del tricolore 8 martedì 9 mercoledì 10 giovedì 11 venerdì 12 sabato 13 domenica 14 lunedì 15 martedì 16 mercoledì

GENNAIO 2013

17 giovedì 18 venerdì 19 sabato 20 domenica 21 lunedì 22 martedì 23 mercoledì 24 giovedì 25 venerdì 26 sabato 27 domenica-giorno della memoria 28 lunedì 29 martedì 30 mercoledì 31 giovedì

1 venerdì 2 sabato 3 domenica 4 lunedì 5 martedì 6 mercoledì 7 giovedì-giovedì grasso 8 venerdì 9 sabato 10 domenica 11 lunedì 12 martedì-martedì grasso 13 mercoledì 14 giovedì-san valentino 15 venerdì

16 sabato 17 domenica 18 lunedì 19 martedì 20 mercoledì 21 giovedì 22 venerdì 23 sabato 24 domenica 25 lunedì 26 martedì 27 mercoledì 28 giovedì

FEBBRAIO 2013

1 venerdì 2 sabato 3 domenica 4 lunedì 5 martedì 6 mercoledì 7 giovedì 8 venerdì 9 sabato 10 domenica 11 lunedì 12 martedì 13 mercoledì 14 giovedì 15 venerdì 16 sabato

MARZO 2013

17 domenica 18 lunedì 19 martedì 20 mercoledì 21 giovedì 22 venerdì 23 sabato 24 domenica 25 lunedì 26 martedì 27 mercoledì 28 giovedì 29 venerdì 30 sabato 31 domenica-buona pasqua!

«Si lavora qui per ingentilire i cuori, per la educazione morale e civile del popolo, per diffondere e praticare sentimenti di amore, di pace, di fratellanza fra gli uomini nei dolori e nelle miserie, dimenticando ogni distinzione sociale, spogliandosi di ogni sentimento politico e religioso, ricordando solo di essere uomini, tutti eguali, di fronte alla inesorabile, fatale ed eterna lotta con la malattia e con la morte».


LUGLIO 2013

1 lunedì 2 martedì 3 mercoledì 4 giovedì 5 venerdì 6 sabato 7 domenica 8 lunedì 9 martedì 10 mercoledì 11 giovedì 12 venerdì 13 sabato 14 domenica 15 lunedì 16 martedì

17 mercoledì 18 giovedì 19 venerdì 20 sabato 21 domenica 22 lunedì 23 martedì 24 mercoledì 25 giovedì 26 venerdì 27 sabato 28 domenica 29 lunedì 30 martedì 31 mercoledì

AGOSTO 2013

1 giovedì 2 venerdì 3 sabato 4 domenica 5 lunedì 6 martedì 7 mercoledì 8 giovedì 9 venerdì 10 sabato 11 domenica 12 lunedì 13 martedì 14 mercoledì 15 giovedì -ferragosto 16 venerdì

17 sabato 18 domenica 19 lunedì 20 martedì 21 mercoledì 22 giovedì 23 venerdì 24 sabato 25 domenica 26 lunedì 27 martedì 28 mercoledì 29 giovedì 30 venerdì 31 sabato

16 lunedì 17 martedì 18 mercoledì 19 giovedì 20 venerdì 21 sabato 22 domenica 23 lunedì 24 martedì 25 mercoledì 26 giovedì 27 venerdì 28 sabato 29 domenica 30 lunedì

SETTEMBRE 2013

1 domenica 2 lunedì 3 martedì 4 mercoledì 5 giovedì 6 venerdì 7 sabato 8 domenica 9 lunedì 10 martedì 11 mercoledì 12 giovedì 13 venerdì 14 sabato 15 domenica


OTTOBRE 2013

1 martedì 2 mercoledì 3 giovedì 4 venerdì 5 sabato 6 domenica 7 lunedì 8 martedì 9 mercoledì 10 giovedì 11 venerdì 12 sabato 13 domenica 14 lunedì 15 martedì 16 mercoledì

17 giovedì 18 venerdì 19 sabato 20 domenica 21 lunedì 22 martedì 23 mercoledì 24 giovedì 25 venerdì 26 sabato 27 domenica 28 lunedì 29 martedì 30 mercoledì 31 giovedì

16 sabato 17 domenica 18 lunedì 19 martedì 20 mercoledì 21 giovedì 22 venerdì 23 sabato 24 domenica 25 lunedì 26 martedì 27 mercoledì 28 giovedì 29 venerdì 30 sabato

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NOVEMBRE 2013

1 venerdì-ognissanti 2 sabato-commemorazione dei defunti 3 domenica 4 lunedì-giorno dell’unità nazionale 5 martedì 6 mercoledì 7 giovedì 8 venerdì 9 sabato 10 domenica 11 lunedì 12 martedì 13 mercoledì 14 giovedì 15 venerdì

17 martedì 18 mercoledì 19 giovedì 20 venerdì 21 sabato 22 domenica 23 lunedì 24 martedì 25 mercoledì-buon natale! 26 giovedì - santo stefano 27 venerdì 28 sabato 29 domenica 30 lunedì 31 martedì

DICEMBRE 2013

1 domenica 2 lunedì 3 martedì 4 mercoledì 5 giovedì 6 venerdì 7 sabato 8 domenica-immacolata concezione 9 lunedì 10 martedì 11 mercoledì 12 giovedì 13 venerdì 14 sabato 15 domenica 16 lunedì


1 lunedì-lunedì dell’angelo 2 martedì 3 mercoledì 4 giovedì 5 venerdì 6 sabato 7 domenica 8 lunedì 9 martedì 10 mercoledì 11 giovedì 12 venerdì 13 sabato 14 domenica 15 lunedì

APRILE 2013

16 martedì 17 mercoledì 18 giovedì 19 venerdì 20 sabato 21 domenica 22 lunedì 23 martedì 24 mercoledì 25 giovedì-liberazione 26 venerdì 27 sabato 28 domenica 29 lunedì 30 martedì

1 mercoledì-festa dei lavoratori 2 giovedì 3 venerdì 4 sabato 5 domenica 6 lunedì 7 martedì 8 mercoledì 9 giovedì 10 venerdì 11 sabato 12 domenica 13 lunedì 14 martedì 15 mercoledì 16 giovedì

MAGGIO 2013

17 venerdì 18 sabato 19 domenica 20 lunedì 21 martedì 22 mercoledì 23 giovedì 24 venerdì 25 sabato 26 domenica 27 lunedì 28 martedì 29 mercoledì 30 giovedì 31 venerdì

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1 sabato 2 domenica-festa della repubblica 3 lunedì 4 martedì 5 mercoledì 6 giovedì 7 venerdì 8 sabato 9 domenica 10 lunedì 11 martedì 12 mercoledì 13 giovedì 14 venerdì 15 sabato

GIUGNO 2013

16 domenica 17 lunedì 18 martedì 19 mercoledì 20 giovedì 21 venerdì 22 sabato 23 domenica 24 lunedì 25 martedì 26 mercoledì 27 giovedì 28 venerdì 29 sabato 30 domenica


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65 Piazze Anpas coinvolte

Oltre 1.500 volontari di 12 organizzazioni nazionali di protezione civile sono stati impegnati sabato 13 e domenica 14 ottobre in 102 piazze italiane nella campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico: sono questi i numeri di “Terremoto – io non rischio”, l’iniziativa svoltasi in cento comuni a elevato rischio sismico o ritenuti particolarmente rilevanti per una efficace informazione alla popolazione su questo tema. Nata da un’idea del Dipartimento della Protezione Civile e di Anpas, la campagna Terremoto - io non rischio - giunta alla sua seconda edizione - è realizzata in collaborazione con l’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in raccordo con le Regioni, le Province e i Comuni coinvolti. Protagonisti dell’iniziativa sono stati proprio i volontari di protezione civile, formati sul rischio sismico, che hanno istruito a loro volta altri volontari, diventando quindi attori di un processo di diffusione della conoscenza. Per favorire la sensibilizzazione dei cittadini rispetto al rischio sismico, è stato scelto di coinvolgere nelle diverse piazze le associazioni di volontariato che operano ordinariamente sul territorio, promuovendo così la cultura della prevenzione: volontari più consapevoli e specializzati, cittadini più attivi nella riduzione del rischio sismico.

Nella conferenza stampa di presentazione, il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli ha dichiarato: ”Cogliamo con soddisfazione che dalla campagna dello scorso anno siamo cresciuti, siamo in oltre 100 piazze, 18 regioni, una provincia autonoma. Quando le buone idee non sono tenute gelosamente all’interno di recinti e di steccati diventano uno strumento importante. E ancora oggi rivolgo il ringraziamento ad Anpas che con grande generosità ha allargato la sua brillante idea ad altre associazioni. Il bene non ha copyright ed è contaminante”. “Oggi per poter affrontare il tema della mitigazione del rischio sismico dobbiamo partire da una grande opera di prevenzione”, ha dichiarato il Presidente di ReLuis, Gaetano Manfredi. ”Sappiamo che i terremoti arriveranno, ma non sappiamo nè la data ,nè il luogo preciso. Dobbiamo costruire una società resiliente, ma la società resiliente è fatta dal comportamento quotidiano dei cittadini, ma soprattutto il comportamento prima dei terremoti, non quando il terremoto è arrivato. Ridurre il rischio sismico non lo si fa prima dei terremoti. Ma per ridurre il rischio sismico bisogna agire prima e per fare questo ci vuole una consapevolezza e una percezione chiara dei cittadini che ridurre il rischio sismico”.


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Nel luglio scorso l’Amministrazione Comunale di L’Aquila ha finalmente concesso i permessi per l’ampliamento dell’impianto sportivo di Centi Colella a poco più di un chilometro dal centro di L’Aquila. In quest’area era già esistente un campo da rugby, sul quale dopo il sisma del 2009, si era riversata tutta l’attività rugbystica aquilana che in precedenza si teneva principalmente nello Stadio di Acquasanta. Nel pianificare la ricostruzione, il Comune de L’Aquila ha deciso di riservare al calcio l’uso dello Stadio di Acquasanta che, nei giorni dell’emergenza, aveva ospitato un campo di accoglienza degli sfollati, dove i volontari delle Pubbliche Assistenze avevano lavorato in stretta sinergia con gli atleti de L’Aquila Rugby. Il progetto, che sarà in parte finanziato grazie ai fondi raccolti dalla raccolta fondi di Anpas, prevede lo spostamento del campo già presente (omologato dalla federazione), la realizzazione di un nuovo campo per le attività degli under 12 e la costruzione di un edificio di due piani. La struttura ospiterà al piano terreno, gli spogliatoi, l’ufficio

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della polisportiva ed un’infermeria, mentre nel secondo è prevista la realizzazione di una “Club House”, un luogo aperto alla vita sociale della polisportiva. Alla base di questa scelta c’è infatti la constatazione dell’importanza strategica dell’alleanza tra Polisportiva, genitori ed atleti, non solo per consentire a L’Aquila Rugby di essere tra i vivai più importanti in grado di sfornare i migliori atleti a livello nazionale, ma anche e soprattutto per la convinzione che la pratica sportiva consenta di formare dei cittadini responsabili e solidali. E proprio questa alleanza permetterà che una parte dei lavori saranno svolti grazie all’impegno volontario di molti cittadini e cittadine aquilani. Il finanziamento di Anpas andrà a coprire i costi per gli acquisti di materiali e per opere specialistiche per la realizzazione dell’impianto, nel pieno rispetto della normative sulla sicurezza. L’attività complessiva sarà monitorata dall’Ufficio tecnico nazionale Anpas. Lo stato di avanzamento dei lavori e del progetto su www.anpas.org

L’incontro con L’Aquila Rugby

“Link – nuovi legami e sinergie in Campania” - di Ermanno Zoina Continua la formazione nell’ambito del progetto “link” promosso dal Comitato Regionale Anpas Campania e finanziato da Fondazione CON IL SUD. Venerdì 2 novembre, nella splendida cornice di Ravello (SA), i circa trenta partecipanti al programma di formazione tecnica sulla segreteria si sono incontrati con la consapevolezza e il desiderio di acquisire conoscenza. Le loro aspettative non sono state deluse tant’è che argomenti come il bilancio, il protocollo, le norme sulla privacy etc., dopo questi tre giorni facevano meno paura di quando c’eravamo incontrati venerdì. Ciò che più conta, però, è che al di là delle conoscenze ognuno di loro ha portato via con se la consapevolezza di far parte di qualcosa di più grande, di un Movimento che quando mette insieme le sue risorse, i suoi volontari, i suoi collaboratori crea opportunità

di crescita. Domenica, quando ci siamo salutati, il nostro è stato un arrivederci, un a risentirci a presto perché dopo Ravello siamo un po’ più tutti uguali, simili ed emancipati. Anpas Puglia in rete - di Matteo Perillo Hanno registrato un’ottima partecipazione le due giornate di formazione tecnica che si sono svolte sabato 10 e domenica 11 novembre a Mottola, in provincia di Taranto, nell’ambito del progetto “Anpas Puglia in Rete” promosso dal comitato regionale Anpas Puglia, con il contributo della Fondazione con il Sud per il Bando Reti 2010. La formazione tecnica, svoltasi, nelle sale convegni della tenuta “Casa Isabella”, si è articolata in un corso di segreteria e uno di tesoreria, settori fondamentali per le associazioni di volontariato. Ben 18 sono state le associazioni pugliesi di Pubblica Assistenza che hanno partecipato al corso, [continua a p.15]


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Regione

progetti progetti posti presentati presentati presentati BANDO per 2013 per 2013 2011

ABRUZZO

4

2

30

posti presentati BANDO 2011 72

BASILICATA

1

1

16

18

CALABRIA

3

3

89

88

CAMPANIA

9

10

88

106

EMILIA ROMAGNA

9

9

260

287

LAZIO

1

1

28

24

LIGURIA

8

7

234

264

LOMBARDIA

9

9

387

377

MARCHE

9

7

155

227

MOLISE

0

1

0

4

PIEMONTE

6

6

247

258

PUGLIA

4

4

24

24

SARDEGNA

4

5

198

236

SICILIA

2

3

8

16

TOSCANA

17

21

530

609

UMBRIA

1

1

40

22

VENETO

0

0

0

0

TOTALE

87

90

2.334

2.632

La formazione in Campania

con un totale di 39 volontari suddivisi tra le due sessioni tecniche. Le attività di formazione erano rivolte alle figure tecniche presenti tra i Volontari: Segretari, Addetti Amministrativi, Commercialisti e Tesorieri, con l’obiettivo di rispondere in modo preciso alle esigenze dei tecnici delle Pubbliche Assistenze pugliesi, ma anche di fornire un’occasione di aggiornamento e confronto sulle procedure operative per l’attività [continua a pag. 15] della rete regionale: numerosi infatti sono stati i dibattiti ed i confronti tra i partecipanti ai corsi stimolati dalle indicazioni fornite dai docenti, scaturite anche al fine

di elaborare nuove proposte da estendere all’intero movimento regionale, e perché no, anche a quello nazionale. Grande soddisfazione è stata espressa dal il presidente regionale dell’Anpas Puglia, Domenico Galizia, il quale ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alle due giornate “nella speranza che la competenza e la preparazione dei volontari “tecnici” delle pubbliche assistenze aumentino sempre più negli anni, affinché l’intero Movimento regionale cresca in maniera uniforme e all’insegna delle comuni buone prassi”.

pagina 15

L’aria che tira sul Servizio Civile Nazionale non è esattamente una piacevole aria fresca di montagna, ma è un’aria pesante da continua ricerca di fondi per permettere a questa esperienza che ha compiuto dieci anni (e prosegue una storia di 40 anni) di andare avanti. Questa ricerca è da sempre sollecitata da Anpas e da tutti gli enti della CNESC (dalle raccolte firme, alle richieste di intervento dei parlamentari, agli incontri con i sottosegretari e ministri che si sono avvicendati) che da anni chiedono che il fondo destinato al settore sia integrato e garantito per un numero adeguato di posti, che vogliono dare continuità a questa esperienza e possibilità per i giovani di compiere la scelta di svolgere il servizio civile nazionale anche nei prossimi anni. Sempre a causa dei pochi fondi a disposizione, era stata determinata anche la cancellazione della Consulta Nazionale di Servizio Civile, da sempre strumento fondamentale per la gestione del settore e, conseguentemente, anche la cancellazione della rappresentanza a livello nazionale dei giovani in servizio. Le pressioni e le proteste da parte degli enti hanno portato ad un interessamento forte di forze parlamentari e dello stesso Ministro Riccardi e qualcosa sembra esser cambiato. Infatti, il ministro si è pubblicamente impegnato a ricercare ed ottenere i fondi necessari per un adeguato bando per il 2013 e l’iter parlamentare necessario per integrare adeguatamente il fondo è stato intrapreso ed ha ottenuto il primo “sì” necessario (quello della Camera), non è ancora sufficiente per gridare al successo ma è certamente un primo importante passo. Nel frattempo tutti gli enti hanno lavorato intensamente per la presentazione dei progetti, la cui scadenza era fissata per la fine del mese di ottobre per un bando che (stando alle dichiarazioni del Ministro e dell’UNSC) dovrebbe uscire attorno alla primavera del 2013 con inizio servizio nell’autunno dello stesso anno. Le pubbliche assistenze hanno dimostrato ancora una volta di credere nel servizio civile, confermando la loro voglia di investire in questo strumento. Il loro interesse e la loro convinzione hanno portato la struttura di Anpas Servizio Civile a presentare un numero di progetti soltanto lievemente inferiore a quello presentato per il bando 2011 con una diminuzione del numero di posti richiesti di circa 300 unità, dovuto soprattutto ad una ristrutturazione dei progetti dato che la riduzione del numero di associazioni che hanno aderito alla progettazione è pari al solo 5%. In questa pagina la tabella riepilogativa dei progetti/ bando presentati.... sperando che la primavera prossima porti buone notizie per il bando.


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2187 21 presenze totali dei volontari ai campi di Novi di Modena e Mirandola (Anpas Nazionale), sala operativa, montaggio e smontaggio tensostrutture: Abruzzo 112|Basilicata 18| Calabria 16| Campania 71|Emilia Romagna 36| Lazio 98| Liguria 115| Lombardia 193|Marche 58|Piemonte 261|Puglia 41|Sardegna 39|Sicilia 68|Toscana 685|Trentino22|Umbria 24|Valle d’Aosta 51|Veneto 137|Nazionale 45|Altri 47

Attività FUNZIONI DI SUPPORTO

Responsabili di campo, Responsabili Nazionali

CUCINA

Cuochi, Aiuti cuoco, addetti alla mensa

IMPIANTISTICA

Elettricisti, Idraulici, Magazzinieri

LOGISTICA SANITARIO

Medici, Infermieri, Soccorritori, Addetti PMA

SEGRETERIA

Sale Operative, Segreteria popolazione, segreteria volontari

SUPPORTO POPOLAZIONE

Psicologi, Animatori, Educatori

CINOFILI

contingenti partiti dal 2/6/2012 al 27/10/2012

Volontari 47 207 73 1261 165 228 141 15

Le 5 Pubbliche Assistenze danneggiate dal sisma continuano a non avere una sede associativa. Nonostante tutto hanno continuato a garantire l’impegno verso le prorie comunità con la stessa passione e con l’impegno che ha permesso l’evacuazione degli ospedali di Mirandola, Finale Emilia e Carpi, oltre che a garantire il supporto alle popolazioni sfollate. Sono le pubbliche assistenze di Mirandola, San Prospero, Cavezzo, Concordia, San Felice sul Panaro. Continuiamo a sostenerle!


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Sono passati sette mesi ormai dalla serie di scosse che ha colpito l’Emilia. I volontari Anpas hanno prima costruito, poi riempito i campi con la loro passione, condividendo il caldo e la pioggia, la pet terapy e i clown, il parmigiano e la carne halal, le partite della nazionale ai mondiali e a biliardino. I colori dei bambini e i rumori di ciò che tremava sotto. Non bastano solo i numeri per far vedere ciò che è stato e ciò che sarà fatto. Lavorando al fianco di chi ha perso casa e lavoro, hanno imparato, loro, che gli emiliani possono parlare dodici lingue diverse. Che a fine luglio c’è il Ramadan e che il parmigiano, da queste parti, è davvero un’altra cosa. Tutti hanno lasciato i campi con la speranza di una buona vita per chi ora sta cercando una nuova casa e la malinconia dei bagni, della “carraia”, della mensa e delle storie abbracciate l’ultima volta prima di rifare la borsa e partire.

pagina 17

Si è lavorato tenendo già il ricordo della soddisfazione di essere stati lì, a cercare di condividere il riempimento di un vuoto per fare un nuovo pieno. Di aver abbracciato tutti nel momento dei saluti, di essersi iniettati la storia di Vittorio e di Dede, di Francesca e di Ahmed, di Jasmine e di Nisrine. Riempire un vuoto e fare il pieno con la passione, le divise arancioni, dialetti che raccontano storie di tutta Italia. A questo servono i volontari e a questo, forse, sperano di essere serviti. Si è lavorato anche per far crescere una generazione di cittadini consapevoli, pronti a difendere quel territorio con la prevenzione...e magari avere qualche divisa arancione in più.


pagina 18

Nel 2009 l’Archivio storico di Anpas Nazionale ha ricevuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Sovrintendenza Archivistica per la Toscana la dichiarazione di interesse culturale in quanto esso costituisce “una fonte di primaria importanza per lo studio dell’associazionismo di Pubblica Assistenza in Italia” e per documentare la storia sociale, la tradizione e l’innovazione dell’assistenza pubblica in Italia. Nel 2010 Anpas ha aderito al progetto “Non ti scordar di te” del Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) che offre una consulenza tecnico scientifica alle associazioni di volontariato toscane per migliorare la gestione dell’Archivio corrente e di deposito che nel futuro sarà parte integrante della Storia di Anpas; successivamente è stato approvato il progetto Ordinamento dell’Archivio Storico (1890 – 1978) di Anpas Nazionale e Comitato Regionale Anpas Toscana finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con i fondi dell’8 per mille realizzato sotto la supervisione della Sovrintendenza Archivistica per la Toscana. Il progetto avviato il 1 settembre 2011 è rivolto a evitare il deterioramento e la dispersione dei documenti conservati rendendo fruibile l’archivio storico da parte degli studiosi e del pubblico attraverso l’ordinamento e la schedatura. Inoltre mediante la rilettura del passato, Anpas vuole promuovere una nuova cultura della solidarietà popolare sostenendo iniziative di carattere sperimentale e formativo

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che stimolino nei soci approcci più originali e creativi nello svolgimento della mission sociale. Le testimonianze del passato ci suggeriscono esempi e soluzioni per il presente ed il futuro. Un presente che vogliamo monitorare con strumenti informativi adeguati alla corretta formazione e trasmissione della memoria perché quanto oggi viene prodotto a soli fini amministrativi e gestionali, diventerà in futuro materiale storico. Il progetto si concluderà a febbraio 2013 con la presentazione dell’archivio storico in un convegno (16 febbraio 2013, Firenze) dove verranno rivissuti, attraverso i documenti, i momenti più significativi della nostra storia: gli atti del congresso nazionale che nel 1904 ha costituito il nostro movimento, i nostri giornali, i documenti che raccontano la chiusura delle nostre sedi a causa del fascismo e che sanciscono la rinascita alla fine della guerra, la battaglia iniziata nel 1946 e ancora in corso per riottenere i beni confiscati negli anni ’30 e ceduti alla Croce Rossa Italiana, le emergenze di protezione civile, l’obiezione di coscienza, la cooperazione internazionale oltre agli archivi aggregati e ai progetti che hanno segnato momenti importanti della nostra storia e della storia del nostro paese. Da qui all’11 febbraio potrete trovare le Pillole dell’Archivio Storico su www.anpas.org


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Un proverbio diffuso fra i popoli Peul, pastori nomadi che abitano l’Africa occidentale, dice che «Le mani aperte vanno più lontano delle gambe». Anche restando con le gambe in Italia, possiamo prendere per mano un bambino e accompagnarlo verso il suo futuro. Non è un sostegno a distanza fine a se stesso. E’ una formula sperimentata che al sostegno a distanza dei bambini in difficoltà unisce lo sviluppo delle comunità di appartenenza, in modo che crescano assieme. Il Gambia è un piccolo paese dell’Africa occidentale, con un governo democratico, ma con un tasso di povertà tra i più alti al mondo. La grande maggioranza delle persone che si incontrano, ben oltre il 60% della popolazione, sono povere. Il tuo contributo sostiene a distanza un bambino, garantendogli tutto quel che serve per la scuola: la retta scolastica, i libri, la cartella, l’uniforme, i quaderni, le penne, le matite. Ma non solo: una parte di quel che versi va ai progetti di sviluppo studiati dall’Anpas assieme ai partner in Gambia e alla comunità locale, progetti che rafforzano le famiglie e il tessuto sociale dei villaggi dove i bambini vivono e crescono. In questi 5 anni di attività è stata realizzata una fattoria sociale per coltivare ortaggi e frutta.

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In due dei villaggi sono stati istituiti allevamenti di polli da carne, i cui proventi sono in parte destinati ad un fondo di risparmio a rotazione, per cui è stato svolto un corso di formazione alla gestione di risorse comune. Inoltre 6 famiglie hanno beneficiato di attrezzature per il miglioramento delle attività agricole (carriole, biciclette, carretti). Infine uno dei villaggi ha beneficiato dell’acquisto di una macchina che macina i cereali al fine di produrre mangimi per gli allevamenti. La quota per sostenere un bambino è di soli 250 euro all’anno. Per garantire un minimo di continuità ti chiediamo di impegnarti a versarla per almeno tre anni. Quali informazioni ricevo? Per ogni bambino che decidi di sostenere riceverai subito una scheda informativa con i suoi dati e una foto. Ogni 6 mesi ti manderemo un aggiornamento sulla situazione del bambino. Ti invieremo anche una relazione sullo stato di avanzamento dei progetti collegati al sostegno a distanza. Per maggiori informazioni sui progetti consulta il nostro sito www.anpas.org oppure scrivi a internazionale@anpas.org

Costa Rica: Joselyn de los Angeles, Mercedes, Esther Armenia: Hakob e Elena Mali: Ousmane e Baye Taiwan: Chih-Chi, Chun-Wei, Jui-Teng, Chien-Fu, Jia-Chen e Hui-Chen, YuTzu, Chia-En e Tzu-En, Hsiang-Ling. Gambia: Abdou Rahman Armenia: Syuzanna Kenia: Adrian - Leohnard


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40 associazioni promotrici, 100 organizzazioni aderenti: questa mattina erano a Piazza Monte Citorio allo slogan “Cresce il welfare, cresce l’Italia”. Un dispiegamento mai visto, compatto e concorde nel chiedere il rilancio delle politiche sociali e il rifinanziamento dei relativi Fondi.

Da spedire a Anpas Nazionale - Via Pio Fedi 46/48 50142 - Firenze. Fax 055.375002 via email a comunicazione@anpas.org

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