Relazione di Felice Maran

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Accreditamento socio-sanitario

QUALITA’ E SOSTENIBILITA’ del sistema dei servizi della provincia di Ferrara

Dott. Felice Maran Direttore delle Attività Socio-Sanitarie Azienda U.S.L. di Ferrara


D.G.R. 29 maggio 2007, n. 772 “Approvazione dei criteri, delle linee guida e dell'elenco dei servizi per l'attivazione del processo di accreditamento in ambito sociale e sociosanitario. Primo provvedimento attuativo art. 38 l.r. 2/03 e succ. modd.”

(…) Spetta alla Giunta Regionale individuare i servizi che, in quanto caratterizzati da un finanziamento pubblico prevalente, da scopi solidaristici, da bisogni di cura e dall’adeguatezza, dalla flessibilità e dalla personalizzazione degli interventi, sono assoggettati all’accreditamento, disciplinandone i criteri, i requisiti e gli ambiti di applicazione, con l’obiettivo di promuovere la qualità del sistema integrato dei servizi e di garantire la trasparenza dei soggetti gestori, la tutela del lavoro e la qualità sociale e professionale dei servizi e delle prestazioni erogate; (…) F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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Qualità: un concetto complesso Il termine “qualità” è comunemente utilizzato con significati diversi e, purtuttavia, rivela che il concetto di qualità non è semplice né univoco e, specie per i servizi alla persona, si manifesta complesso e polivalente in quanto caratterizzato: a) da elementi storici, culturali, ambientali e istituzionali che ne determinano anche il livello di aspettativa dei cittadini; b) dalla diversità dei soggetti interessati: - utenti attuali e potenziali; - numerose figure professionali; - soggetti istituzionali; - soggetti erogatori pubblici, privati e del privato sociale. Le norme ISO definiscono la qualità, come “l’insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto e\o di un servizio, che gli conferiscono la capacità di soddisfare i bisogni espliciti ed impliciti del cliente\fruitore” (vedi norme ISO). F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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Per di più ….. NEI SERVIZI ALLA PERSONA IL CONCETTO DI QUALITA’ E’ RESO COMPLESSO DAL FATTO CHE NON SI PRODUCE UN BENE, MA UN SERVIZIO.

“IL PRODOTTO” SI REALIZZA MEDIANTE IL RAPPORTO DIRETTO FRA OPERATORE ED UTENTE, NELLE AZIONI ED INTERAZIONI CHE COSTITUISCONO LA LORO RELAZIONE: E’ UN ATTO SOCIALE.

“PROCESSO” E “PRODOTTO” SI SOVRAPPONGONO F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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Cfr. Guido Giarelli, “Conclusioni” in “Valutare la qualità in sanità”, F. Angeli, Milano, 2002

dimensione gestionale

manager

Q

QUALITA’ SOCIALE

cittadino

QUALITA’ PERCEPITA

dimensione relazionale F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

QUALITA’ EROGATA

professionista

dimensione tecnica 02/10/201

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Dove: • la qualità erogata, attiene all’interconnessione fra la qualità progettata organizzativo-gestionale e quella tecnico professionale; • la qualità percepita, è il risultato della interconnessione fra la qualità tecnicoprofessionale (e, più in generale, la qualità erogata) e la dimensione relazionale della qualità; • la qualità sociale, è determinata dall’interconnessione fra qualità progettata e qualità attesa. F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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QUALITA’: CORRELAZIONE E MULTIDIMENSIONALITA’

Cogliere quindi le diverse dimensioni della qualità in un’ottica correlazionale, innescando processi virtuosi tesi al miglioramento dei servizi, sembra l'unica prospettiva verso la quale orientare l'attività di tutti quei soggetti che operano a vario titolo nell'area dell'integrazione socio-sanitaria (più di altre fortemente caratterizzata dall'interazione dei servizi pubblici con i diversi soggetti del privato e del privato sociale) che costituisce una parte consistente del locale welfare-mix. F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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NON ESISTE QUALITA’ SE NON E’ “QUALITA’ PER TUTTI”  PER GLI UTENTI (OSPITI, FAMIGLIE);ER I SERVIZI E LE STRUTTURE (OPERATORI, ENTI GESTORI);  PER LE ISTITUZIONI (REGIONE, PROVINCIA, COMUNI, AUSL);  PER LE RAPPRESENTANZE SOCIALI (OO.SS., ASS.NI, ECC.). F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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Il processo dell’accreditamento prevede inoltre: • Modalità organizzative improntate alla trasparenza delle gestioni e dei processi; • Definiti livelli di qualificazione e formazione degli operatori oltre che di omogenee applicazioni delle normative contrattuali e retributive. L’INSIEME DI TUTTI QUESTI ELEMENTI COSTITUISCE IL VALORE AGGIUNTO DELL’ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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IL QUADRO DI SFONDO La particolarità dei servizi socio-sanitari, la loro storia e le diversità gestionali, hanno determinato una realtà puntiforme con differenze anche sostanziali per la stessa tipologia di servizio. Tutto ciò è particolarmente accentuato nell’area disabili dove -dagli orari di attività alle programmazioni del servizio, dai costi alla ripartizione della spesa, fino alla contribuzione a carico dell’utenza- le differenziazioni sono la caratteristica dominante del sistema. In tale contesto risultava assai arduo assicurare uniformità ed equità nell’accesso ai servizi ed “adeguate risposte sia dal punto di vista qualitativo che sotto il profilo quantitativo” nell’erogazione degli stessi. F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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La Regione Emilia-Romagna nella definizione del processo di accreditamento per servizi socio-sanitari (Assistenza Domiciliare, Centro Diurno Anziani, Casa Residenza per Anziani, Centro Socio-Riabilitativo Diurno e Residenziale per Disabili) ha definito, insieme ai requisiti generali e specifici (DGR 514\2009) anche un “sistema omogeneo di tariffa: - servizi per anziani (DGR 2110\2009); - servizi semiresidenziali disabili - C.S.R.-D. (DGR 219\2010); - servizi residenziali disabili - C.S.R.-R. (DGR 1336\2010 – in attesa di pubblicazione sul BUR). F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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L’OBIETTIVO Come recita la premessa della DGR 2110\2009, “la determinazione del sistema di remunerazione rappresenta uno degli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi che il sistema regionale è chiamato a realizzare per garantire una rete di servizi, strutture ed interventi in linea con il disegno di innovazione del sistema di welfare regionale previsto dalla L.r. 2/2003 e dal Piano regionale sociale e sanitario approvato nel 2008. F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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Costruire un “sistema” regionale condiviso costituisce l’orientamento di tutte le azioni e di tutti gli strumenti attuativi, e quindi anche del sistema di remunerazione. Un sistema che garantisca: - il livello di qualità riconosciuto necessario e sostenibile; - l’equità nel sistema di accesso e di contribuzione al costo dei servizi; - la qualità e l’efficienza nel sistema della produzione”. F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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Quindi,

non si tratta di dar vita ad un “semplice” sistema di accreditamento ma anche di cogliere l’opportunità per portare ad unitarietà dei servizi che, pur rivolti allo stesso bisogno, presentano difformità di ogni genere. I detrattori di tale impostazione oppongono ragioni

che fanno riferimento ad orientamenti, presenti nel sociale e

nel

socio-sanitario,

che

vorrebbero

tali

processi

riconducibili ad elementi di “standardizzazione”, di per se considerati negativi, nonostante il fatto che, ormai da un secolo, a tutto ciò venga attribuito ben altro significato.

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ACCREDITAMENTO: UN PO’ DI STORIA Già nel 1912 i chirurghi dell’American College of Surgeons affermarono nella dichiarazione finale del III Congresso dei Chirurghi del Nord America: “…standardizzare la struttura e il modo di lavorare degli ospedali, per far sì che le istituzioni con ideali più elevati abbiano il giusto riconoscimento davanti alla comunità professionale e che le istituzioni con standard inferiori siano stimolate a migliorare la qualità del loro lavoro…” . L’istituzione di regole generali ai fini di un miglioramento e di una diffusione della qualità dell’assistenza sanitaria risale al 1918, quando l’American College of Surgeons fonda il primo sistema di accreditamento rivolto agli ospedali. F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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LA REALTA’ FERRARESE ALCUNI ELEMENTI PER UNA PRIMA VALUTAZIONE D’IMPATTO Strutture per anziani Casa Residenza per Anziani (ex C.P.) I:\ACCREDITAMENTO\accreditamento e case mix 2010.xls Con l’accreditamento, su n. 29 strutture convenzionate (P.L. n. 1.282), n. 06 (P.L. n. 346 pari al 26,99% del totale ) riceveranno una quota a carico del FRNA inferiore a quella 2009. Ciò è dovuto essenzialmente a due fattori: 1) Variazione della classificazione degli ospiti 2010 vs 2009 2) Alto valore delle quote agg.ve 2006-2009 (superiori a 4 €).

Casa Residenza per Anziani (ex R.S.A.) Tutte le n. 5 strutture convenzionate (P.L. n. 169) riceveranno una quota a carico del FRNA superiore a quella 2009. Centro Diurno per Anziani Tutti i n. 9 C.D. convenzionati (posti n. 141 ) riceveranno una quota a carico del FRNA superiore a quella 2009. F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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RETTE A CARICO UTENTE\COMUNE Casa Residenza per Anziani (ex C.P.) Nel 2009 nessuna struttura convenzionata ha praticato rette a carico dell’utente\comune superiori a quanto indicato dalla DGR 2110\2009. Casa Residenza per Anziani (ex R.S.A.) Nel 2009 nessuna struttura convenzionata ha praticato rette a carico dell’utente\comune superiori a quanto indicato dalla DGR 2110\2009. Centro Diurno per Anziani Nel 2009 nessuna struttura convenzionata ha praticato rette a carico dell’utente\comune superiori a quanto indicato dalla DGR 2110\2009. F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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Centri Socio-Riabilitativi

• • •

• •

La situazione attuale La realtà dei C.S.R.- Diurni. e Residenziali convenzionati nella provincia di Ferrara è molto eterogenea per storia, dimensioni, ampiezza dei territori serviti, organizzazione dei servizi, orari e caratteristiche dell’utenza. I C.S.R. sono convenzionati facendo riferimento ad un testobase pur mantenendo differenze specifiche per servizi e rette. La classificazione degli ospiti fa riferimento a modalità determinate da parametri educativo-assistenziali e operatori\ospiti pari a: 1:1, 1:2, 1:3. Le rette attualmente applicate nei CSR convenzionati sono omnicomprensive di tutti servizi erogati (compreso i trasporti). La ripartizione dei costi a carico del FRNA e dei Comuni (che introitano il contributo dell’utenza ex DGR 875\1993) sono storicamente (ex DGR 1637/96) ripartiti per il 75 % a carico del FRNA e per il 25 % a carico dei Comuni su tutta la retta (compresi i trasporti per i CSR-D).

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L’accreditamento (DGR 219 e 1336/2010)

• •

La valutazione dei bisogni educativo-assistenziali è effettuata facendo riferimento allo “strumento tecnico per la valutazione del bisogno assistenziale degli utenti dei servizi per disabili” adottato dalla Regione Emilia-Romagna con Determinazione del Direttore Generale Sanita’ e Politiche Sociali del 2 marzo 2010, N. 2023. La DGR 219\2010 definisce rette, rapportate ai diversi livelli, che non considerano i costi relativi ai trasporti ed ai costi sanitari. La DGR 219\2010, prevede che la ripartizione dei costi relativi ai CSR-D possa variare dal 75% all’80% a carico del FRNA e dal 20% al 25% a carico dei Comuni sul costo escluso il trasporto che rimane a carico dei Comuni\utenti. Clicca qui

4-8-2010 DGR 219 RIEP AUSL FE SIMULAZIONI.xls

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L’ASSISTENZA DOMICILIARE L’accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare sta ponendo

problematiche

organizzative

e

finanziarie

determinate da fattori diversi:

- Dimensione e frammentazione dei SAD; - Gestione unitaria dei servizi; - Vastità territoriale e tempi/costo spostamento-operatori; - Aumento dei costi;

- Regolamentazione contribuzione dell’utenza.

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Alcune considerazioni

Il sistema ferrarese sembra in grado di avanzare senza scossoni sulla strada dell’accreditamento in quanto:

• •

• •

la rete dei servizi presenta livelli organizzativi e costi sufficientemente allineati ai requisiti generali e specifici oltre che al sistema omogeneo di tariffe; le ridotte situazioni di criticità relativamente alla responsabilità gestionale unitaria, facilitano il processo; la quasi totale qualificazione del personale OSS si conferma come una grande risorsa del sistema; l’uniformità dei contenuti degli schemi di convenzione ormai adottata da anni, faciliterà il passaggio a contratti di servizio che, pur con elementi di flessibilità, saranno caratterizzati da elementi quanti-qualitativi di riferimento regionale.

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GRAZIE per l’attenzione F. Maran "ACCREDITAMENTO SOCIO-SANITARIO"

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