Integrazione a partire dalla pratica Aiuto alla persona anziana nell’igiene
maggio 2011 - mv
Non c’è qualità se non c’è integrazione!
capacità dell’assistenza di integrarsi nel processo di cura migliorando lo stato di salute della popolazione di riferimento, attraverso il soddisfacimento dei bisogni di assistenza delle persone assistite, tenendo conto degli elementi di natura biofisica ma anche psicologica e socioculturale, in quanto caratteristiche individuali, nei limiti concessi dalle conoscenze, dalle tecnologie e dalle risorse disponibili.”
Completamento di qualcosa attraverso l’aggiunta di ciò che è mancante, necessario o serve a migliorare Unificazione, stretta collaborazione tra soggetti diversi
maggio 2011 - mv
Non c’è integrazione se non c’è motivazione!
maggio 2011 - mv
L’attività di igiene e cura: uno sguardo sul suo significato nel tempo …
Coloro che non ricordano il passato Sono condannati a ripeterlo (George Santayana)
maggio 2011 - mv
Qualche curiosità …
Sant’Agnese, morta a 13 anni non aveva mai fatto il bagno; San Benedetto da Norcia consigliava ai suoi monaci di farlo raramente; Gregorio Magno, una volta la settimana; Nel 1348 periodo della peste, la pulizia era asciutta … Nella seconda metà del settecento, cultura dei bagni terapeutici L’igiene intima era considerata peccaminosa Nell’ottocento inizia a diffondersi l’abitudine di ricorrere all’acqua Solo nel 1950 l’acqua comincia a raggiungere tutte le abitazioni; lavarsi diventa un’abitudine maggio 2011 - mv
… per comprendere come …
Hanno influenzato e influenzano il significato attribuito al concetto di igiene e di cura personale
maggio 2011 - mv
La signora Vanda … Ha 70 anni, vive da sola in un piccolo paese di montagna; è da sempre abituata a fare il bagno una volta la settimana. Per lei fare il bagno significa lavarsi “a pezzi” non spogliandosi completamente ma un po’ per volta in relazione alla parte che lava. I capelli li lava sempre per ultimi e mai sotto la doccia ma sul lavandino; l’acqua che scorre sul capo e sul viso le crea ansia da sempre. Da qualche tempo ha sviluppato un delirio di nocumento; pensa che il vicino entri in casa sua attraverso il muro della doccia e dal bagno poi nelle altre stanze della casa per farle del male ma soprattutto per rubare le sue cose. maggio 2011 - mv
Per controllare le scorribande del vicino, che secondo lei, nel bagno ha anche posizionato le telecamere, sparge quotidianamente del borotalco sul piatto doccia cosÏ possono essere visibili le sue impronte. Per timore di essere vista, oltre che per paura di subire violenza da parte del vicino non fa piÚ neanche il bagno una volta la settimana. Dice di lavarsi il viso sul lavandino della cucina e di provvedere quotidianamente all’igiene intima ma con il buio in bagno e una piccola luce in corridoio per impedire cosÏ alle telecamere di registrare e quindi, al vicino di vedere. Visto il perdurare di questa situazione di disagio e di difficile gestione, alla signora Vanda viene proposto un periodo di degenza in una residenza protetta. maggio 2011 - mv
All’inizio della degenza la signora Vanda pensa che il vicino l’abbia raggiunta e si sia appostato in uno stanzino vicino alla sua stanza per continuare a spiarla. È diffidente nei confronti di quasi tutti gli altri ospiti e guarda con circospezione anche gli operatori; ogni volta che le propongono il bagno lei rifiuta fermamente e risponde: “quando è il momento e lui se ne è andato, ci penso io”. Indipendentemente dai suoi sistematici rifiuti, gli operatori, ritenendolo necessario dal punto di vista igienico, e nella convinzione di fare il bene della signora Vanda la sottopongono a una doccia quotidiana. Lei è ben vestita, profumata, pettinata, ma sempre più cupa e arrabbiata. maggio 2011 - mv
Il bisogno di igiene e cura è stato soddisfatto …
La signora Vanda viene lavata tutti i giorni La biancheria personale viene cambiata frequentemente Non ha mai un “capello fuori posto” Ma … è questo il significato di integrazione?
Dalla storia, dove emerge che la soddisfazione di questo bisogno della signora Vanda è il risultato di un lavoro di integrazione tra i diversi operatori? E la qualità perseguita è la qualità per chi? Come favorire l’integrazione tra i diversi operatori per promuovere la qualità? maggio 2011 - mv