BEST MAGAZINE 38 by BM BestMagazine

Best Magazine n° 38

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MAGAZINE Esclusiva: Jo Squillo

Best Turismo La Bellezza Indistruttibile Best Design La TV che arreda + Music Selection Volume 28 “se sei su BestMagazine sei BEST!”

Intervista: Diego Dalla Palma 50 anni Di Pooh FieraCavalli Verona Glamorous Youth Alessandra Amoroso Vivere a Colori

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BEST MAGAZINE Chiaro Semplice Travolgente Moderno Affascinante Fashion Semplicemente BEST!

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- Intervista Esclusiva “Jo Squillo” - BM Eventi “Fieracavalli Verona” - Best Intervista “Diego Dalla Palma” - BM Moda “Glamorous Youth” - Best Design “TV Design” - Best Cinema “Animali Fantastici” - BM Eventi “Models For Italy” - Tecnologia “Alimentazione e Tecnologia” - Best Turismo “La Bellezza Indistruttibile” - Best Music “Volume 28” - BM Esclusiva “I Pooh” - BM Eventi “Alessandra Amoroso” - BM Eventi “Brit Floyd”

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BM Esclusiva

di Chiara Musino

Alla finale di Models for Italy abbiamo incontrato Jo Squillo Ciao Jo! Ciao a tutti e baci.

guardare al passato, cercare di portare sempre la nostra mente, la nostra vita, in discussione per riuscire a fare del nostro meglio; quindi bisogna evolversi. Noi in Italia spesso siamo stati riconosciuti i più creativi, quelli fuori dalle regole ma anche dal sistema; essere poi unici nel mondo. Ecco, non possiamo essere conservatori che guardiamo la nostra vita e pensiamo solo al successo e basta, e alla carriera. Bisogna cercare di portare ed inventare un possibile nuovo modo di vivere.

Come è nata la collaborazione con Gianni Maser e Models for Italy? Innanzitutto Gianni è un amico e un manager che conosco da tanti anni e quindi bisogna sempre sostenere la creatività di chi ci mette l’anima nel fare le cose… Poi comunque questi sono i giovani, il futuro e quindi è sempre bello sostenere questa gioventù che si sta mettendo in gioco per creare una nuova carriera.

Noi ti vogliamo fare davvero i complimenti per la serata perché veramente si vede la passione che metti quando conduci serate di moda. Si vede che ti piace molto. Ti ringrazio! Best Magazine TV vi voglio bene, seguitemi sempre in tutte le avventure del mondo fashion, è bello vedere i mondi che si contaminano, la moda, la musica, l’arte. Cerchiamo di fare una vita migliore e soprattutto lanciamo dei messaggi: Siamo donne oltre le gambe c’è di più! E quindi uomini amateci per quel che siamo. Accettate il fatto che bisogna amarsi con rispetto e quindi contro la violenza sulle donne; tutte le donne dovrebbero essere impegnate nel vigilare che non ci siano più delle brutalità come sta accadendo in questi anni, purtroppo!

Che consiglio daresti ai giovani che intraprendono questa carriera? Studiare a scuola e imparare dalla vita e dalla strada, e quindi impegno, lavoro, la dedizione, la passione e soprattutto non prendere mai con superficialità le cose. A proposito di questo tu sei sempre stata impegnata sia in campo sociale e nella difesa delle donne che anche in ambiti artistici, sei passata dal rock a pop, e poi alla moda. Com’è avvenuto questo passaggio? Beh! Io sono partita con il punk che è ancora più estremo “diciamo” del rock perché era un momento di contestazione, un momento degli anni 80 dove bisognava forse distruggere per poter poi costruire linguaggi nuovi, diversi, e ho sempre amato sperimentare, essere avanti e mai

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by Chiara Musino

FIERACAVALLI VERONA GRANDE SUCCESSO PER LA 118^ EDIZIONE Noi di BestMagazine non potevamo mancare alla 118^ edizione di Fieracavalli che si è tenuta dal 10 al 13 novembre presso i padiglioni della fiera di Verona, segnando un nuovo record con più di 160mila visitatori e una presenza estera pari al 16% del totale. Sono questi i numeri della quattro giorni veronese dedicata al mondo equestre, il solo e unico evento internazionale di riferimento per il settore che, quest’anno, ha portato nei 130mila metri quadrati del quartiere fieristico di Veronafiere ben 3mila cavalli di oltre 60 razze dei diversi alberi genealogici, con più di 200 appuntamenti tra gare sportive,

spettacoli e convegni. «In oltre un secolo di storia –commenta il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese– Fieracavalli è diventata uno straordinario contenitore di eventi e iniziative, capace di riunire appassionati e professionisti da tutto il mondo. La vocazione all’internazionalizzazione, che anche quest’anno si conferma un elemento cardine della manifestazione –prosegue Danese–, rappresenta un valore aggiunto decisivo nella promozione del binomio sport-turismo su cui l’edizione 2016 ha tanto insistito. 14

FIERACAVALLI

© Foto Veronafiere-ENNEVI Sul fronte dello sport in sella, Jumping Verona ha portato a Fieracavalli per il 16° anno l’unica tappa nazionale della prestigiosa Coppa del Mondo di Salto Ostacoli Longines FEI World Cup™, a cui si sono aggiunte le numerose altre gare della Federazione italiana sport equestre, le competizioni della discipline western e degli attacchi.

Con oltre 120mila appassionati, 7mila chilometri di ippovie mappate e un indotto che supera i 900 milioni di euro, il turismo a cavallo [sotto l’egida della Federazione italiana turismo equestre e Trec-Ante, ndr] può e deve diventare un driver di crescita per il settore ma anche, e soprattutto, per il territorio». Il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, afferma: «Per quanto riguarda questa edizione abbiamo registrato il sold out sia negli spettacoli serali, come il Gala d'Oro Sensations, sia negli eventi sportivi, tra cui l'unica tappa italiana della Longines FEI World Cup. Un risultato –conclude Mantovani– che era stato anticipato anche dall'adesione record di 760 espositori da 24 Paesi».

Fieracavalli è poi l’unico momento dove poter ammirare tutte le principali razze equine: da quelle italiane (25 riconosciute) promosse dall’Associazione italiana allevatori e dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, fino ai migliori esemplari di cavallo spagnolo, arabo e americano. Da questa edizione, al via anche una collaborazione con il ministero della Salute che diventa riferimento per le attività di terapia assistita con animali.

Quest’anno ha visto tornare con nuove proposte “La valigia in sella”: un intero padiglione riservato all’equiturismo in tutte le sue forme.

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Nata nel 1898 come mercato dei cavalli, Fieracavalli conserva ancora la sua vocazione commerciale con tre padiglioni dedicati ai migliori brand nazionali e internazionali nel campo di accessori e articoli per l’equitazione, abbigliamento, attrezzature tecniche, alimenti per cavalli, farmaceutica, veterinaria e complementi per maneggi e scuderie. Con l’obiettivo di rendere Fieracavalli un punto di riferimento sempre più internazionale, quest’anno è stata scelta come Paese Ospite la Germania, nazione di grande tradizione equestre. Spazio anche al divertimento con il Westernshow e le Kids Island dedicate ai bambini, mentre spettacolo no-stop fino alle 23 della sera con le Notti di Fieracavalli e il Gala d’Oro con i più famosi artisti equestri internazionali. E quest’anno è stata arricchita anche l’offerta gastronomica con il Truck Food

In tutto questo, come sempre, Fieracavalli ribadisce ancora una volta il proprio impegno nella tutela del benessere degli animali, con un quartiere fieristico attrezzato a misura di cavallo, servizi veterinari h24, due commissioni di vigilanza - etica e tecnico-scientifica – e la partnership con Progetto Islander che ha dato vita al primo portale in Italia per adozioni di equidi. La 118^ edizione ha visto una grande attenzione da parte anche delle reti televisive nazionali e di settore con un palinsesto di oltre 14 ore di diretta da venerdì 11 a domenica 13. Ma vediamo più nei dettagli alcuni momenti salienti e curiosità di questa quattro giorni.

FIERACAVALLI

che coinvolge l’intera città di Verona, come dimostra ad esempio il 7°concorso “Verona in carrozza”, che domenica 13 novembre ha visto 25 carrozze ottocentesche sfilare per le vie più suggestive della città scaligera alla volta di Piazza Bra, dove le autorità cittadine hanno premiato i migliori equipaggi (rigorosamente in costume).

All’inaugurazione, tenutasi il 10 novembre, Giuseppe Castiglione, sottosegretario alle politiche agricole con delega all’ippica, ha sottolineato come il settore equestre sia una grande risorsa per l’economia del Paese. Al taglio del nastro hanno preso parte Vittorio Orlandi, presidente della Fise (Federazione italiana sport equestri), Luca Zaia, governatore del Veneto, Flavio Tosi, sindaco di Verona, Antonio Pastorello, presidente della Provincia di Verona e Matilde Borromeo, madrina di Fieracavalli 2016. Anche numerosi vip hanno dato il loro contributo alla kermesse, fra i quali Andrea Bocelli, Vittorio Sgarbi, Antonella Clerici, Fabrizio Frizzi e Natalia Estrada.

Sia per gli esperti del settore che per i “profani” la Bellezza e l’emozione parlano una lingua internazionale che non conosce divisioni e questa quattro giorni è stata davvero indimenticabile. Attendiamo con ansia la prossima edizione, in programma dal 26 al 29 ottobre 2017.

Fieracavalli è un appuntamento magico 17

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FIERACAVALLI ph Chiara Musino

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Best Intervista INTERVISTA A DIEGO DALLA PALMA - Verona 13 Novembre 2016 Salve Diego, innanzitutto ti porgo il saluto dei lettori di Best Magazine e ti ringrazio per questa intervista. Sei considerato un punto di riferimento nel mondo della Bellezza e ambasciatore del Make Up Made in Italy secondo il New York Times, hai una grande esperienza televisiva, sei un imprenditore, scrittore e testimonial di successo, amante della comunicazione e dell’interiorità e so che hai un concetto molto personale di Bellezza. Cos’è, dunque, la Bellezza per Diego Dalla Palma e da cosa nasce questa tua passione? La personalità; credo che sia la bellezza che nasce dalla passione, dalla attenzione che ho avuto nei confronti di mia madre, che nonostante fosse povera, quindi vivesse di pastorizia, amava essere in ordine, mettersi il rossetto, ma di fondo lei aveva una grande personalità. Quali sono le tue icone di bellezza nella storia? Sono parecchie da Anna Magnani a Audrey Hepburn, a Monica Vitti, a Silvana Mangano, tutte donne con grande personalità, anche Amalia Rodrigues la grande regina del fado, scomparsa diversi anni fa. Lei in particolare è la mia icona numero uno, Amalia Rodrigues. Il rapporto tra bellezza e difetti? Eccellente per me, deve esserci un rapporto tra la bellezza e i difetti, anche perchè io non li chiamo difetti, li chiamo atipicità: quando una donna è atipica allora è il momento giusto per il fascino, per essere ricordata e per lo stile. Questo può essere la scintilla da cui scaturisce il fascino? Assolutamente Sì. Qual è il valore aggiunto che può portare la donna nella società di oggi? Il coraggio, il coraggio di essere se stesse, di non badare alle stupidaggini, alle invidie, ai commenti superficiali, direi il Coraggio. Un consiglio da te per la donna che vuole sedurre ma sempre con classe Tenere d’occhio il mistero, condirlo con un abito nero semplice, un rossetto e una pettinatura raccolta. Un saluto a BestMagazine Un saluto da parte mia a tutti i vostri lettori e un abbraccio. Intervista condotta da Chiara Rose e video riprese di Excellent Video e Best Magazine TV

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BM Moda

di Karima

Model : Enya Debelle Photographer: Xavier Debelle Stilista - Make Up - Hair Stylist: ValĂŠrie LacoursiĂ¨re

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Glamorous Youth GLAMOROUS YOUTH - THE 40S AND 50S TODAY

’è una nuova generazione di giovani donne che stanno riscoprendo la bellezza delle icone di Hollywood degli anni ‘40 e anni ‘50 e il loro classico stile glamour.

ivenchy, Dior, Valentino e altri sono stati gli stilisti per tali bellezze, scelti da Audrey Hepburn, Grace Kelly, Sophia Loren e altro ancora. Femme Fatale Glamour stà portando eleganza e classe anche alle nuove generazioni.

ella nostra sezione chiamata “Gioventù glamour” vedrete le nostre modelle giovani e belle Enya De Belle, Kirsten O’Meara, Jeannie Savard e Anabelle Cadieux indossare il nostro classico stile, elegante ma anche pieno di fascino e intrigante sensualità.

Model : Anabelle Cadieux Photographer: Xavier Debelle Stilista - Make Up - Hair Stylist: Valérie Lacoursière

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BM Moda

Model : Jeanne Cournoyer Photographer: Xavier Debelle Stilista - Make Up - Hair Stylist: Valérie Lacoursière

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Glamorous Youth

Model : Kerstin O’Meara Photographer: Xavier Debelle Stilista - Make Up - Hair Stylist: Valérie Lacoursière

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Best DESIGN

by Chiara Musino

IL TELEVISIONE IL FEDELE AMICO DI CASA Qual è l’amico fedele che tutti abbiamo in casa e che sa estendere il nostro mondo oltre ogni confine spazio-temporale facendoci vivere 1000 vite diverse ogni volta che lo vogliamo? In un attimo siamo nel 1400 ad un ballo nella corte del Re di Francia, un attimo dopo siamo degli agenti segreti in missione speciale, poi dei supereroi che devono salvare il mondo, e poco dopo siamo nel salotto di un talk show… Ci troviamo improvvisamente a provare gioia, tristezza, terrore; grazie a lui abbiamo conosciuto degli altri amici che ci vengono a trovare tutti i giorni alla stessa ora da anni e che non invecchiano mai, come una curiosa famiglia di Springfield tutta gialla, oppure una bizzarra coppia di nome Sandra e Raimondo che ci faceva tanto ridere… e chissà perché, qualunque sia la situazione in cui ci troviamo, prendiamo sempre le parti di un qualcuno mai visto prima e che eppure conosciamo benissimo. E’ “solo” una scatola quadrata –anche se ormai sempre più spesso assomiglia ad una lastra- eppure ha una fantasia enorme e sembra essere una sorta di moderno tappeto volante che ci sa portare in giro per il mondo. Avete capito di chi sto parlando?

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TV Design Del televisore ovviamente! L’elettrodomestico per eccellenza immancabile in ogni casa… Eh sì, è pur vero che negli anni si è rifatto il look e non poco, ma, in tutto questo tempo, è rimasto con noi adattandosi alle nostre esigenze e alle nuove tecnologie. E’ talmente importante l’evoluzione che ha fatto da quando è stato creato ad oggi che, se vedessimo i suoi antenati, probabilmente non lo riconosceremmo neppure… Erano infatti gli albori degli anni ’30 del XX secolo quando l’inventore scozzese John Logie Baird ebbe l’idea che da allora in poi avrebbe sconvolto il mondo della comunicazione e il modo di intendere “casa”. Egli creò un primo modello di televisore meccanico, di cui furono venduti circa 1000 esemplari in tutta Europa, mentre è attribuita all’inventore americano Philo T. Farnsworth la realizzazione del primo sistema televisivo elettronico con tubi catodici nel 1927 su uno schema teorico di inizio del ‘900. Ecco signori, la scintilla era stata accesa. Da qui in poi ne avremmo viste delle belle! Il 3 gennaio 1954 vide l’inaugurazione ufficiale della tv italiana e la sua diffusione coinvolse per primi i bar e i cinema, dove la gente si recava a guardare incuriosita e divertita quella scatola ingombrante di legno da cui un unico canale regalava la visione di un altro mondo in bianco e nero. L’aspetto usuale era quello di un mobile, solitamente in legno, con uno schermo in vetro per proteggere il tubo catodico e delle valvole. Nel frattempo ci fu l’entrata in scena dell’emittenza privata ma bisognerà aspettare il decennio ’60-’70 perché la TV si diffonda nelle case. I televisori divennero più compatti, i mobili passarono dal legno alla plastica e le valvole lasciarono spazio ai transistor.

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Best DESIGN ph Denis J Axl

Nel 1980 ci fu il boom dei televisori a colori con il telecomando e da qui in poi, con l’avvento della microelettronica, sempre maggiore fu l’attenzione al design e allo studio di forme nuove. L’evoluzione portò verso la ricerca dell’alta definizione e dell’alta qualità del suono, sparirono le tv a tubo catodico e si passò a lcd (Liquid Crystal Display) e a led che permettono colori e immagini sempre più fedeli perché non servono più lampade ad illuminare migliaia di pixel bensì ogni pixel si illumina di luce propria. Al giorno d’oggi, quindi, quell’ingombrante scatola di legno che era entrata nelle nostre case anni e anni fa, incantandoci con immagini in bianco e nero, si sta trasformando sempre più in uno splendido ed enorme schermo piatto (che si sta evolvendo verso l’OLED) con una definizione sempre più alta, colori sgargianti, vari formati, possibilità di collegarsi al pc, schermi sempre più grandi, tecnologia home theater, 3D e chi più ne ha più ne metta.

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TV Design

E’ bellissima… è vero. Ma sapete che c’è? Che noi, comunque, le volevamo bene lo stesso.

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BEST CINEMA

ANIMALI FANTASTICI e dove trovarli Un babbano, una valigetta magica e la fuga di animali fantastici.

pausa, pensa che tutto stia andando per il verso giusto... se non fosse per un No-Maj (termine americano per Babbano) di nome Jacob, una valigetta lasciata nel posto sbagliato, e per la fuga di alcuni degli Animali Fantastici di Newt, che potrebbero causare molti problemi sia nel mondo magico che in quello babbano.

Regia di David Yates. Con Ezra Miller, Eddie Redmayne, Colin Farrell, Ron Perlman, Jon Voight. Genere Fantasy. Produzione: Warner Bros Gran Bretagna, USA, Palestina, 2016. Da giovedì 17 novembre 2016 al cinema.

Sarà il primo film della prevista pentalogia di “Animali fantastici e dove trovarli”; non è ancora uscito, che già si parla del primo sequel, anche se le notizie in questione sicuramente non sorprenderanno i fan di J. K. Rowling.

Il film inizia nel 1926 con Newt Scamander che ha appena terminato un viaggio in giro per il mondo per cercare e documentare una straordinaria gamma di creature magiche. Arrivato a New York per una breve 45

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by Denis Prandin

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BM Eventi

by Chiara Musino

FINALISSIMA DI MODELS FOR ITALY 2016 Grande successo per la finalissima di Models For Italy che si è svolta il 13 novembre. Sulla passerella allestita in una sala del prestigioso Palazzo della Gran Guardia in pieno centro storico a Verona, ragazzi e ragazze da varie regioni italiane hanno sfilato regalando ai presenti un evento indimenticabile, un tributo alla Moda, alla Bellezza e al talento, curato nei minimi particolari e svolto in collaborazione con Tv Moda, Sky, Mediaset e lo staff di Excellent Video, BestMagazine, BestMagazine TV. Numerosi i personaggi della moda e dello spettacolo che hanno presenziato per portare il loro contributo all’evento ideato dal patron Gianni Maser e condotto da Jo Squillo, artista e presentatrice nota per programmi televisivi dedicati alla bellezza e al glamour. Nelle prime ore del pomeriggio, anche Diego Dalla Palma, riferimento a livello internazionale nel mondo della bellezza e considerato dal New York Times come il profeta del make up made in Italy, ha dato il suo contributo all’evento motivando i ragazzi ed evidenziando l’importanza di valorizzare la propria personalità, in questo campo come nella vita,

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Models For Italy ph Denis J Axl

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BM Eventi parlando di coraggio come non-omologazione. Diego è stato disponibilissimo e gentile, concedendo un’intervista ai microfoni di BestMagazine TV, che sarà trasmessa nei prossimi giorni. A seguire, nel pomeriggio le prove tecniche e la prima votazione fatta dalla giuria per selezionare, tra oltre 50 partecipanti, i 10 ragazzi e le 10 ragazze da far sfilare in finale. Nel frattempo sono arrivati i super ospiti della serata: l’attore Costantino Comito (che di recente ha interpretato una parte nella serie “I Medici” e che in un’intervista ai microfoni di BestMagazine TV ci ha parlato dei suoi programmi futuri), la violinista e cantante lirica Anna Nash, la ballerina e coreografa Raffy Angel, il musicista Joe Damiani e il cantante e ballerino Cj Hamilton. Alle 20.30 un pubblico numeroso e la giuria formata da giornalisti, registi, attori, stilisti e pure dalla sottoscritta, attendono impazienti che inizi l’evento. Ecco arrivare sul palco una una bravissima Jo Squillo nel ruolo di conduttrice, spigliata e affascinante, in grado di unire un contesto brioso a qualche momento di riflessione su un tema a lei molto caro, quello della violenza sulle donne. La serata è stata una celebrazione della Bellezza e dell’arte a 360°, un alternarsi di moda, musica e coreografie che hanno visto il contributo artistico dei super ospiti. Un riconoscimento è stato fatto anche a Salvatore Marletta e Walter Dallari, autori di “Non Mi Ami” brano incluso nell'ultimo album di Mina e Adriano Celentano, anch'essi membri della giuria.

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Models For Italy I brand che hanno sfilato sono stati i costumi all’insegna dell’eleganza creati appositamente per Models For Italy da Carlo Porta (già collaboratore di Gianni Versace), in esclusiva la classe della collezione della principessa Daniella Di Royale (grande stilista in grado di coniugare meravigliosi vestiti, abbinando i vari capi con calzature create da lei e realizzate da artigiani italiani) e la sobrietà e l’eleganza della collezione di Be You (abiti glamour per importanti eventi e serate speciali). I vincitori del concorso Models For Italy decretati dalla giuria sono Carlotta Aldighieri e Simone Di Sabato. Noi di BestMagazine ci uniamo all’augurio che questo concorso possa essere un trampolino per far avverare i sogni, sia di chi ha vinto e sia di chi ha partecipato, perchè siamo convinti che celebrare la Bellezza porti fortuna. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito al buon esito della serata, in primis al patron Gianni Maser, a Jo Squillo, a Gianni Muciaccia, al Comune di Verona, a tutti gli sponsor, ai collaboratori, truccatori, parrucchieri, ai fotografi e allo staff di Excellent Video incaricato alle video riprese per Tv Moda, Sky e Mediaset.

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Credito foto VDIMAGE

ph Danilele Indio Manente

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TECNOLOGIA

Una Polpetta da una cellula

reata la carne “bovina” in laboratorio. Ecco la prima polpetta senza animali.

LA NOTIZIA è UNA SCOPERTA TALMENTE UNICA E UTILE CHE NON POTEVAMO NON DEDICARLE LA GIUSTA ATTENZIONE. SCIENZA E TECNOLOGIA QUI SI FONDONO ALLA PERFEZIONE! Un gruppo di scienziati dell’azienda statunitense Memphis Meats ha creato in laboratorio carne artificiale identica a quella naturale, nell’aspetto, nel sapore e nell’odore. Invece di crescere animali da macellare, si alleverà direttamente la carne. In corso i test su una polpetta. Creata la carne “bovina” in laboratorio la prima polpetta senza animali. L’azienda americana ha lavorato su alcune cellule provenienti da mucche e maiali: per un periodo di circa venti giorni le ha curate all’interno di un bioreattore con ossigeno, zuccheri e minerali fino a farle diventare un muscolo. Ovvero un pezzo di carne che è poi stato cucinato e servito.

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Alimentazione e Tecnologia

Mai più animali da macello! Finirebbero le torture sugli animali e l’inquinamento che deriva dall’intero indotto. Un manzo, che normalmente alla nascita pesa intorno ai 50 kg, nel momento in cui avrà raggiunto il peso di 600 kg e sarà pronto per la macellazione, avrà consumato circa 4000-5000 kg di mangime (per produrre i mangimi si usano un sacco di sostanze nocive) e oltre 14.000 litri di acqua. Ma torniamo nel laboratorio di Memphis. Come primo prodotto per il loro test hanno scelto una polpetta, ma in futuro vogliono entrare sul mercato con salsicce, hot dog e hamburger. Gli studiosi spiegano che mangiando i loro prodotti si evita il rischio di ingerire antibiotici e altri additivi usati dagli allevatori per far crescere più velocemente gli animali. Produrre carne in laboratorio ha ancora dei costi eccessivi rispetto ai metodi classici e i prodotti della Memphis Meats devono superare i test del governo americano. Ma che le bistecche del futuro verranno fatte senza animali è dato quasi per scontato, tanto che anche il cofondatore di Google Sergey Brin ha investito nell’azienda. Non sarà facile far cambiare idea alla gente, ma a piccoli passi e assaggio dopo assaggio in molti capiranno che il futuro è questo. Noi siamo curiosi di assaggiare la carne del futuro che sulla carta sembra un vero passo avanti.

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IL SONNO è PIù FORTE DI TE SE SEI STANCO NON GUIDARE 57

Best Magazine presenta Zed

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d Live - BM & ZED - ZED & BM

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BEST TURISMO

by Chiara Musino

LA BELLEZZA INDISTRUTTIBILE alcune delle sue stelle, e quattro date rimarranno scolpite nella memoria di tutti per sempre: 24 agosto, 25 agosto, 26 ottobre e 30 ottobre. Noi possiamo solo raccontare “ciò che era” sperando che “ciò che sarà” sia di nuovo luce.

BestMagazine vuole rendere omaggio ai luoghi del centro Italia devastati dal terremoto, cercando di far rivivere la Bellezza dove ora regna uno strano silenzio. Qui la forza dell’arte e della storia sta lasciando il passo a quella delle persone che combattono per ricostruire ciò che hanno perso e noi, con questo articolo, ci auguriamo di dare il nostro contributo affinchè non vengano dimenticate, desiderando esprimere la nostra vicinanza a chi ha perso tanto sia in termini materiali che umani.

Amatrice, nel Lazio, la prima fra questi gioielli a cadere vittima della forza del terremoto, era annoverata fra i Borghi più belli d’Italia. Dentro il parco del Gran Sasso, contornata dai Monti della Laga, immersa in una natura piena di profumi e di colori, la patria della celebre Amatriciana era una cittadina “ordinata”, con una pianta regolare ed un’elevata concentrazione di bellezze culturali, artistiche e architettoniche, specialmente religiose. Qui non mancavano le feste tradizionali e gli eventi culturali paesani che hanno quel sapore di casa e di calore che nessun’altra festa può avere.

La bellezza di una natura lussureggiante e selvaggia, tra le montagne e i colori dell’Appennino, era la cornice in cui nascevano paesi che ora sono luoghi fantasma o hanno subito danni gravissimi. Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio adesso hanno un volto diverso, come quello di un cielo che ha perso

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LA BELLEZZA INDISTRUTTIBILE tempo… Si dice che qui i colori non siano mai gli stessi perché la natura è più viva che mai, in un avvicendarsi di fioriture unico al mondo con circa 1900 specie diverse. La “Lénta”, ovvero lenticchia, è prodotto simbolo della tradizione, di uso così antico da risalire al 3000 a.C.

Passiamo in Umbria, a Norcia. Dove ora c’è un cumulo di macerie sorgeva un altro dei Borghi più belli d’Italia il cui nome deriva da quello della Dea etrusca della fortuna. Il passaggio dalle divinità a creature fantastiche della mitologia può essere breve… infatti le numerose grotte e i laghi che sono presenti fra le montagne circostanti hanno fomentato la fantasia popolare fin da tempi antichissimi sulla presenza di fate, maghi e streghe. Tra sacro e profano, Norcia è la terra di San Benedetto patrono d’Europa e terra di tradizioni e feste, fra le quali quella del celebre tartufo nero, prelibatezza locale.

Sempre nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ecco comparire una cinta muraria in mezzo a montagne e boschi, emblema di un altro luogo che sembra uscito da un libro di magia: Castelsantangelo sul Nera. Questo piccolo pittoresco paradiso, dove vivevano meno di 300 abitanti, custodiva chiese romaniche con affreschi e sculture di inestimabile valore e splendide dimore signorili medioevali. La storia del Castrum Sancti Angeli inizia nel Medioevo e le sue mura hanno protetto gli abitanti nei secoli contro tante insidie, ma nulla hanno potuto questa volta contro un nemico troppo forte.

Nel Parco Nazionale dei Sibillini, dove un mix unico di magia, natura, storia e cultura hanno dato vita ad una realtà unica e irripetibile, l’Italia ha visto crollare un altro dei suoi gioielli: Castelluccio di Norcia. A volte capita di vedere questo piccolo borgo spuntare sopra le nuvole, data la sua posizione arroccata in cima ad un’altura, e sembra quasi che galleggi, in uno spazio fuori dal

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LA BELLEZZA INDISTRUTTIBILE FELTRE Un altro simbolo di forza impotente è la rocca di Arquata del Tronto, possente castello fortificato che domina l’intero paesaggio e che da tempi immemori presidiava vie di comunicazione strategiche dell’Italia centrale. Arquata sorge al confine tra quattro regioni ed è racchiusa in due aree protette, unico comune europeo ad avere questa caratteristica, luoghi che leggende antichissime collegano a creature mitologiche e inquietanti… A Norcia, Accumoli, Castelluccio di Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Arquata del Tronto, Ussita, Visso, Amatrice e Tolentino, dove la Bellezza della storia e della natura regnava indiscussa, ora domina il dolore misto al coraggio. E’ quel dolore che si prova voltandosi indietro e non vedendo più quella bellezza familiare, che può essere colmato solo chiudendo gli occhi e conservando la memoria che essa merita. La memoria, l’unica bellezza indistruttibile che dona forza per il domani.

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BEST MUSIC vol. 28 BEST MUSIC volume 28 “Soul’s Angel !! ”

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BM Esclusiva

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by Mirko De Fox

I POOH Ph RRRemi I Pooh a Padova festeggiano con tre concerti sold out i 50 anni di carriera Dopo un’oretta di viaggio arriviamo alla Kioene Arena di Padova per assistere al concerto dei POOH, che hanno annunciato da tempo ai fan che questo sarà certamente l’ultimo tour, quello per festeggiare i 50 anni di carriera. E da subito ci accorgiamo che sono accorsi tutti i loro fan più fedeli, un pubblico affezionato che si lascia coinvolgere dalla forza magnetica di Facchinetti e Co. On stage anche Riccardo Fogli e Stefano D’Orazio per una reunion tra cinque amici perfetta e affiatata.

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BM Eventi La scaletta (vedila completa sul BLOG) prevede circa 50 brani, infatti i Pooh suonano instancabilmente per circa due ore e mezza suonando tra luci scintillanti, fumo e lingue di fuoco i grandi classici come Dammi solo un minuto, Piccola Katy, L’altra donna, Il ragazzo del cielo (Lindbergh), Pierre, Alessandra, Uomini soli, la bellissima versione di Parsifal, Cercando di te, Canterò per te, Noi due nel mondo e nell’anima, Tanta voglia di lei, Chi fermerà la musica, Pensiero e in chiusura il brano intitolato Ancora una canzone. Concerto perfetto, Red è in super forma così come Riccardo e Dodi, che alla chitarra sfodera assoli strepitosi, mentre Stefano alla batteria non sbaglia un colpo, Roby quando presenta i brani sembra leggermente giù di voce, ma poi quando si fa avvolgere dall'energia del sound la sua voce prende forma e diventa convincente! Se è vero che questa è l’ultima tournèe e a Bologna è prevista la data definitiva per il 30 dicembre, sono certo che ci mancheranno... I Pooh visti a Padova con il loro entusiasmo e qualità artistica possono ancora dare molto alla musica italiana.

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Alessandra Amoroso Bella e Brava La giovane artista salentina, alla Kione Arena di Padova, ha regalato al proprio pubblico di fan, per questa ultima tappa del "Vivere a colori Tour", una performance altamente coinvolgente e carica di emozionalitĂ . Alessandra incarna la bellezza italiana dallo sguardo magnetico e gli occhi verdi intensi, possiede anche grande talento, si muove sul palco come una star navigata e sa sprigionare una voce molto bella, potente e carismatica, paragonabile in alcune sfumature alla piĂš grintosa Anastacia e nella verve interpretativa alla indimenticabile Raffaella CarrĂ ! Insomma un grande successo e un pubblico da sold out! Un plauso a tutto lo staff organizzativo e soprattutto a Zed Live, impeccabile come sempre!

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BM Eventi

BRIT FLOYD Gran Teatro Geox 5 Novembre 2016

ro leggermente perplesso all’idea di dover assistere ad un tributo alla band più influente del pianeta ma al tempo stesso curioso di vedere in azione questi Brit Floyd che stanno ottenendo consensi ovunque si esibiscano.

isogna dire che subito balza all’occhio la grande partecipazione di pubblico che ha stipato ogni angolo del Gran Teatro Geox, questo ci fa comprendere quanto questa band stia seminando bene e si sia costruita un’ottima credibilità.

Brit Floyd sono stati creati dal direttore artistico Damian Darlington per celebrare e per presentare i migliori lavori della leggendaria formazione inglese, infatti è prossima l’uscita del best dei Pink Floyd, intitolato “A Foot in the Door”.

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Brit Floyd

Brit Floyd hanno riprodotto la musica dei Pink Floyd in maniera maniacale, cosĂŹ come la scenografia ricca di effetti luce e immagini sullo schermo gigante, convincente la performance delle voci e delle coriste.

n concerto godibile, dove il pubblico si Ă¨ divertito e ha colto lo spirito di un gruppo che ha un grande amore per la musica di Waters e Co.

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AMICI DEI BAMBINI Il diritto di essere figlio AI.BI. è un'organizzazione non governativa costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie. Dal 1986 Ai.Bi. lotta ogni giorno al fianco dei milioni di bambini relegati negli orfanotrofi di tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono. La missione dell'associazione è tentare di dare ad ogni bambino abbandonato una famiglia, per garantire il suo diritto di essere figlio. L’abbandono minorile è la quarta emergenza umanitaria del XXI secolo: di fame si muore e si vede di malattia si muore e si vede in guerra si muore e si vede Di abbandono si muore dentro e non si vede.

Amici dei Bambini lotta ogni giorno per combattere l’emergenza abbandono. link: DONA ORA!! Contatti web: http://www.aibi.it/ Contatti: Ai.Bi. Amici dei Bambini Via Marignano 18 - 20098 Mezzano di San Giuliano Milanese (Milano)

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BM Intervista

by Laura Gorini

Intervista doppia a Gaetano e a Roberta di Take me out Solari da morire, entrambi con origini napoletane e folli quanto basta per prendere un treno, lui da Napoli, lei da Roma, verso Milano per partecipare al programma di Real Time “ Take me out”. Così mi appaiono al nostro incontro Gaetano Vitale e Roberta Nardi che -tra una risata e l’altra- ci hanno confidato che il loro feeling è reale... Ma fino a che punto? E’ amore o soltanto amicizia? Per scoprirlo leggete fino in fondo questa chiacchierata a cuore aperto... Età e professione? G: 26 a dicembre. In inverno lavoro come docente di educazione fisica e assistente arbitrale. In estate sono responsabile diurno in animazione. R: 28. Professione organizzatrice, giurista, presentatrice e giornalista.

Credito foto:

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Roberta e Gaetano Con quali parole descrivereste “ Take me out”? G: Si tratta di un format molto carino e simpatico dove un ragazzo incontra trenta ragazze e, se riesce a superare tutte le prove del gioco, ottiene un appuntamento con una di esse. R: Lo descriverei come un gioco per conoscere e simpatizzare, oltre che per farsi notare. Il tutto senza esagerare. Quindi è adatto anche alle più timide. Arriva un ragazzo tramite un “magico” ascensore dal quale tutte le più romantiche aspettano esca il principe azzurro. Ma se è un rospo a detta delle trenta ragazze presenti, non sarà dato al povero ranocchio neanche il tempo di spiegare chi è e raccontare un po’ della sua persona.

Che cosa vi ha spinto a parteciparvi? G: Mi ha spinto tanta curiosità e soprattutto la voglia di fare esperienza televisiva. R: Inviai la candidatura per gioco e su suggerimento di un amico, proprio il giorno che ero impegnata come concorrente in una puntata di Ciao Darwin 7 (“Io so’ io“ contro “Noi non semo”). Solitamente sfrutto la pausa pranzo, giusto per ottimizzare i tempi morti. Quello che hai pensato appena arrivato/a negli studi è stato... G: Wow! Da casa sembra tutto così irreale e -invece- è tutto vero! Potevo toccare con mano tutto quello che vediamo sempre e solo dentro uno schermo.

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BM Intervista R: Da una parte donne affamate di visibilità, dall’altra adolescenti alla ricerca del colpo di fulmine che ti cambia la vita. E io adesso che ci faccio qui?! Come mai la tua scelta è ricaduta su Roberta/Gaetano? G: Beh, all’inizio c’erano ventinove ragazze ancora accese su trenta totali e focalizzarmi su una è stato un po’ complicato poi andando avanti è stato molto più facile. Di Roberta mi colpirono gli occhi e la sua semplicità. E’ una ragazza molto molto carina. R: Lui è un napoletano doc, spigliato e con un sorriso che sembrava dire “tu, vieni un po’ a scoprire il mio poliedrico mondo?” Comunque sia, ti confido che in realtà volevo eliminarlo appena entrato: ho gusti difficili in fatto di uomini ma -purtroppo o per fortuna- all’inizio ho sbagliato pulsante. Poi piano piano che svelava la sua vita lo trovai sorprendentemente interessante. La cosa più divertente della vostra conoscenza “virtuale” è stata? G: Nel corso dell’esterna ci siamo divertiti tantissimo e c’è stato subito molto feeling. R: Il fatto che fosse stato veramente un gioco del caso arrivare fino a là e una coincidenza incontrare un tipo “buffo” come lui. Siete rimasti amici quindi è vero che a volte dal caso può nascere qualcosa di “reale”? G: Sì, siamo rimasti amici. Sai, Roberta è una bella persona ed è sempre interessante parlare con lei. R: Credo al “caso” e con Gaetano posso dire che ho realmente riso e chiacchierato amabilmente fin da subito. A parte la simpatia reciproca con la/il concorrente dell’”esterna”, che cosa diresti alle persone che valutano questo gioco (e queste trasmissioni in generale) una perdita di tempo e anzi controproducenti per farsi conoscere? G: Credo che questi giochi siano davvero molto molto carini: i ragazzi possono scegliersi e, perché no, innamorarsi, conoscendosi meglio. Non bisogna mai dare nulla di scontato anche se si parla di televisione! R: Penso che l’importante sia la sostanza: chi ti conosce apprezza già la tua professionalità, il tuo carattere, le attività che curi, i progetti che intraprendi e così via. Ma quando lavori nel o a contatto con il mondo dello spettacolo diventa sottile il discrimine tra mostrare ciò che si fa e avere una certa visibilità. Dunque, nulla è controproducente se ci si fa conoscere giocando. Usando intraprendenza e moderazione insieme. Perché è proprio dove si stimola la curiosità che nasce l’interesse. Seguiteci!

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Roberta e Gaetano

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BM Eventi

by Laura Gorini

Crediti: trucco e parrucco sono di Florinda Simoni. foto Sergio Dolenz

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Marilù De Nicola

MARILÙ DE NICOLA GIURATA ALL’INTERNATIONAL TOUR FESTIVAL DI CIVITAVECCHIA E’ stata tra i giurati dell’edizione 2016 del prestigioso International Tour Festival di Civitavecchia la bellissima e affascinante attrice di teatro e di cinema Marilù De Nicola. Ecco che cosa ci ha raccontato di questa sua esperienza... Marilù, ultimamente ti abbiamo visto nel ruolo di giurata...

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BM Intervista MUSICA FOLLIA Marilù, ultimamente ti abbiamo visto nel ruolo di giurata... Ci vuoi parlare di questa esperienza? Non è stata in realtà la prima volta che mi è capitato, ma mai l’ho svolto in un contesto così importante come un Festival del Cinema. Ovviamente mi sono sentita lusingata e al tempo stesso preoccupata. Avevo il compito di valutare i cortometraggi in concorso e designare il più bello. Per scelta ho voluto vedere i corti due volte ciascuno: la prima volta da semplice spettatrice; la seconda volta da giurata quindi soffermandomi sulla la storia, sul messaggio, sulla regia, sulle capacità degli attori e soprattutto sulla fotografia. In una terza fase mi sono confrontata con il Presidente di giuria, il regista Daniele Falleri, con il quale mi sono trovata nelle valutazioni finali perfettamente all’unisono. Sono rimasta contenta del risultato e non nascondo che mi piacerebbe ripetere questa esperienza.

E giudicare se stessi? Altrettanto difficile, credo, anche se bisogna sempre giudicarsi (nel senso buono del termine) per migliorarsi, quindi aspettarsi le critiche e confrontarsi con persone amiche chiedendo loro aiuto e pareri.

Quanto è difficile giudicare? Giudicare è una grande responsabilità ed è molto difficile. Per la mia sezione all’ITTF c’erano in concorso tredici corti, quindi bisognava tener conto di ben tredici squadre, che hanno lavorato e creduto nel progetto investendo soldi e tempo. Mi sarebbe dispiaciuto non premiare il migliore, perché sarebbe stata semplicemente mancanza di rispetto a coloro che credono nel proprio lavoro e soprattutto a coloro che rischiano e propongono lavori nel cinema, considerando soprattutto la precarietà del settore in Italia.

Ma quale -invece- è stato il complimento che hai ricevuto fino ad oggi e da chi? I complimenti che preferisco sono quelli che mi definiscono una donna elegante ma il complimento più grande me lo ha fatto una mia cara amica quando mi ha detto: “ma come fai a fare tutte queste cose? E con questa calma?” – ci ripenso e mi faccio forza da sola!

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Ti ferisce essere giudicata a tua volta? Sì! Al momento, ci rimango molto male, ma chi fa un lavoro pubblico deve mettere a budget che non sempre i pareri saranno positivi e i giudizi favorevoli. Bisogna prendere il lato positivo della critica, lavorarci sopra e migliorare. uando -a tuo parere- un giudizio Q è privo di valore ed è volto solo a offendere? Si dice che le parole si misurano dalla bocca da cui escono, anche se a prescindere da tutto, le offese fanno sempre male, veritiere o gratuite che siano.

Che rapporto hai con i tuoi fan e con il tuo pubblico? Bello! Mi piacciono i complimenti e le loro attenzioni, mi fanno sentire speciale. Quindi dico grazie a chi mi segue da sempre nei mie successi e soprattutto nelle mie sconfitte.

MUSICA Marilù DeFOLLIA Nicola

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BM Intervista

Crediti: trucco e parrucco sono di Florinda Simoni. foto Sergio Dolenz

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MarilĂš De Nicola

E tu di chi sei fan ed estimatrice? Biagio Antonacci. Full stop! Che augurio e saluto vuoi rivolgere alle nostre lettrici e ai nostri lettori? Oggi, care lettrici e cari lettori, il mio pensiero Ă¨ rivolto ai nostri amici fedeli, i cani. Saluto con affetto tutte le persone che amano gli animali e raccomando di averne sempre cura, perchĂ¨ sono una grande risorsa e compagnia. 93

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BM Intervista INTERVISTA A MARTA LOCK, LA SCRITTRICE DELL’ANIMAZIONE

moltissime persone seguono i miei aforismi quotidiani e gli articoli della mia rubrica, so che altrettante adorano i miei romanzi e i miei libri e aspettano le nuove uscite, ma non scrivo pensando di essere una guida. Non mi ritengo una persona saggia, sono una donna molto curiosa, empatica, introspettiva che non si ferma a ciò che appare e dunque tende ad andare oltre i gesti e le parole, perciò mi piace pensare di essere in continua evoluzione, crescita, trasformazione. Forse è proprio questo che piace tanto al mio numeroso pubblico, il fatto di non vedermi come qualcuno su un piedistallo convinto di avere in mano le verità bensì le persone sentono, percepiscono, che sono una di loro, e posso aiutarle nel guardarsi dentro, per comprendere con maggiore consapevolezza ciò che succede e per superare quei blocchi emotivi, interiori, psicologici, che io stessa prima di loro ho rimosso. Perciò non mi spaventa essere di aiuto ai lettori anzi, è una cosa che adoro, curare in qualche modo la loro anima ferita o dubbiosa o inconsapevole è un dono bellissimo che penso di aver ricevuto.

Marta perché un saggio? In realtà Ricomincia da te è nato per caso, nel senso che voleva semplicemente essere una raccolta degli articoli della mia rubrica, L’Attimo Fuggente. La proposta è venuta da Leonardi Lovari editore di Harmakis che già li leggeva su Linkedin, il quale mi ha suggerito però di dargli una struttura editoriale anziché pubblicarli come semplice collezione; io ho aderito con l’entusiasmo che mi contraddistingue ogni volta che devo affrontare una nuova sfida con me stessa e questa lo era certamente perché fino a quel momento avevo scritto solo romanzi. Nella mia idea il libro era più un percorso, un prendere per mano il lettore e condurlo a seguire un cammino introspettivo, che era poi lo stesso intrapreso da me tanti anni fa, per aiutarlo a comprendere meglio se stesso come anche le persone e gli episodi che hanno fatto parte della sua vita passata e presente, preparando il terreno per il futuro. Solo dopo la pubblicazione, facendo tantissime presentazioni in giro per l’Italia, mi sono resa conto di quanto profondo e importante risultasse il messaggio che ne usciva, al punto che molti mi hanno raccontato di averlo letto più volte e sottolineato. Tu sei diventata nel corso del tempo un punto di riferimento per molte persone: non ti spaventa questo? Sai, io nella mia semplicità a volte disarmante, non mi rendo conto di esserlo. Dai, mi spiego meglio. So che 94

MARTA LOCK

Perché pensi che la gente voglia oggi trovare tante risposte sulla propria persona e sulla propria vita in un testo? Ma sai, a volte non è così semplice come può sembrare raccontarsi, agli altri e anche a se stessi, perché spesso ci si sente soli nei propri problemi, nelle proprie sofferenze. Così si cerca sollievo in qualche forma che permetta di ascoltare senza parlare, di apprendere senza doversi scoprire, di guardare le cose da un punto di vista diverso dal proprio senza esporsi e non c’è nulla di male in questo, è comunque un desiderio di farsi le domande, molto più

importante che trovare le risposte perché quelle a volte arrivano da sole, a posteriori e con i propri tempi, ma interrogarsi, dubitare, scavare dentro di sé o nei comportamenti degli altri, quello sì che è un passo importantissimo per la nostra crescita personale. Spesso quando si parla a qualcuno delle proprie debolezze si teme di essere feriti, di scoprirsi troppo e di diventare così vulnerabili, giudicabili, perciò andare a fondo prima di risalire è molto più semplice quando lo si fa da soli, davanti al proprio specchio, quello che riflette le pieghe più profonde dell’anima. 95

BM Intervista Altre invece sperano di trovare un rifugio sicuro nei social... Tu che rapporto hai con questi strumenti? Per me i social sono fondamentali strumenti di lavoro, sono nata e mi sono fatta conoscere attraverso Facebook. Ho aperto il mio profilo nel 2010 subito dopo l’uscita del mio primo romanzo, Notte Tunisina, attualmente in fase di revisione perciò non disponibile per l’acquisto, e ho cominciato a scriverci il mio aforisma quotidiano, il Pensiero della sera che in sei anni è diventato un appuntamento immancabile per le moltissime persone che mi leggono. Poi si sono susseguite le pagine legate a ogni mio libro, i miei gruppi, la mia rubrica L’Attimo Fuggente, nata come approfondimento di qualcuno degli aforismi, e oggi diventato l’articolo del lunedì mattina per tanti appassionati, il mio profilo Linkedin, quello Instagram, per non parlare del mio sito web: www.martalock.net anche lui in continua fase di crescita.

Quando secondo te il loro utilizzo diviene pericoloso e deleterio per la persona? Io credo che i social non dovrebbero mai diventare un rifugio, uno scudo dietro cui nascondere l’incapacità o la pigrizia di relazionarsi davvero. Possono essere intrattenimento, strumento professionale, un modo veloce per tenersi in contatto, ma non dovrebbero mai sostituire l’incontrarsi, il guardarsi negli occhi, il piacere di condividere momenti veri. Io stessa, nonostante sia molto attiva sui social, adoro andare in giro per l’Italia e fare presentazioni letterarie perché posso vedere gli sguardi del pubblico, posso sentirne il calore, le emozioni che si percepiscono in modo netto, l’energia che si sprigiona quando un argomento li conquista. Mi rendo conto che per qualcuno particolarmente timido, uno schermo diventa un modo per abbassare le barriere, ma se si continua a trincerare dietro un desktop o lo schermo di uno smartphone rischia di perdersi la vita, quella vera, quella che nessuna realtà virtuale può sostituire.

Il mio pubblico mi ha conosciuta attraverso i social e non potrei farne a meno, come non posso fare a meno dei miei lettori. Ma non metto mai in piazza le mie cose intime, personali, non accetto neanche sfoghi e attacchi sulla mia bacheca, come non concedo l’utilizzo di parole volgari, argomenti religiosi, sessisti, razzisti; il mio spazio, che considero la mia casa virtuale, ha delle regole che mi rispecchiano, perché letteratura e cultura sono due parole importanti e fondamentali e non dovrebbero mai finire in certe dinamiche contorte a cui spesso assistiamo nei media. La cosa che mi piace molto è riscontrare, giorno dopo giorno, che chi entra nel mio profilo aderisce e si allinea con questo mio modo di vedere e di pensare, segno di grande rispetto nei miei confronti per il quale non posso che ringraziare di cuore il mio pubblico.

Da donna adulta, che consigli daresti a un giovane che si approccia ora al mondo della scrittura e alla letteratura? Il primo consiglio che mi sento di dare non tanto da donna adulta quanto da creativa sognatrice, è di credere nei propri sogni e combattere per loro. Esistono molte persone nel mondo artistico, dunque anche in quello letterario, che tendono a sottovalutare chi si approccia a loro solo perché pensano di avere il potere di farlo o perché sono convinte di avere in mano la verità assoluta, quando invece molto spesso non hanno neanche idea di cosa piaccia davvero al pubblico, al di fuori delle dinamiche puramente commerciali.

MARTA LOCK

BM Intervista Salvo poi veder saltare fuori casi clamorosi di rifiuti di manoscritti che poi, anni dopo, sono letteralmente esplosi portando l’autore a un successo planetario. Di contro non si può neanche partire convinti di essere dei veri fenomeni senza neanche aver chiesto un’opinione sincera a qualcuno che vada oltre la cerchia degli amici più stretti e dei familiari. Credo che l’umiltà sia la dote migliore che qualunque individuo possa scegliere di abbracciare, senza però dimenticare l’obiettivo da inseguire, quello in cui credere fermamente e per cui lavorare duro. Le cose molto raramente piovono dal cielo e, soprattutto oggi che c’è tanto e di tutto, bisogna lavorare su se stessi, farsi conoscere, guadagnarsi la visibilità senza aspettare che siano gli altri a farlo ma neanche prevaricandoli, io dico sempre che il mondo è grande e c’è posto per tutti perciò rispetto, volontà e determinazione uniti a un’obiettiva autocritica, sono gli elementi fondamentali da non dimenticare mai.

la solitudine fa paura, e per leggere un libro bisogna essere da soli. Ma questi sentimenti non sono poi molto diversi da quelli dei ragazzi di tutte le epoche, la differenza sta nel fatto che oggi è tutto più accelerato, più facile, meno meditativo e soprattutto c’è una scuola che spesso è lontana dalla contemporaneità, che annoia, che viene vissuta come un qualcosa da fare, non come un modo di apprendere. E di questo i ragazzi non hanno alcuna responsabilità. Che cosa si potrebbe fare a tuo avviso per avvicinarli di più alla lettura? Il modo migliore per avvicinarli alla lettura è fargliela amare, usando un linguaggio semplice, colloquiale, senza per questo ricorrere a volgarità che a mio avviso sono diseducative e tolgono alla letteratura la funzione di veicolo di cultura, e in questo siamo noi autori a dover fare un passo verso il pubblico. Usare periodi contorti e parole formali, forbite, distoglie il lettore dalla spontaneità emotiva, lo disconnette dalla parte emozionale per attivare quella razionale, perdendo il mordente, la curiosità di andare avanti per vedere cosa succede. I colpi di scena, i dialoghi, sono tutti importanti per rendere un libro avvincente tanto quanto un film o un telefilm, tanto quanto la semplicità di linguaggio lo è per condurre il lettore nelle profondità di cui lo scrittore vuole parlare, in modo che i concetti più intensi, più seri e più articolati non pesino, scorrano via come le scene più frivole o leggere, ma non per questo secondarie all’interno di un romanzo o di un testo. Credo che la semplicità e la leggerezza, che non significa superficialità, siano le chiavi per riconquistare molti lettori che hanno perso la voglia di leggere, di tutte le età.

Credi che sia vero il fatto che i ragazzi oggi leggano poco? Sicuramente rispetto a un po’ di anni fa ora hanno a disposizione molti più mezzi per distrarsi e intrattenersi e la lettura spesso viene messa in secondo piano rispetto ai vari smartphone, Play Station, Youtube e cose del genere, mondi in cui tutto scorre velocemente, in cui si può essere qualcun altro senza la fatica di doversi addentrare tra le righe di un libro perché è sufficiente immedesimarsi in un personaggio di un videogioco, del fenomeno virale del momento o dell’icona che si fa selfie in qualunque momento della giornata. Questo sicuramente dà loro un senso di appartenenza a un gruppo, a un sentire comune di un’intera generazione in cui

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Ester Campese

by Laura Gorini ph Maurizio Vittori

sia artistico che personale dicendo di lei: “È di effervescente semplicità l’ispirazione di Ester Campese, pittrice eclettica che spazia dal repertorio più convenzionale, in linea con i caratteri della produzione popolare, a originali creazioni che possono anche, per esempio, reinterpretare in modo personale la grammatica kandiskijana, ricavandone lessici di gustosa freschezza, all’insegna di una spontanea joie de vivre che traspare evidente in ogni atteggiamento dell’artista”.

Proseguono con crescente successo gli Eventi promossi dalla Galleria Farini Concept. Il prossimo sarà il 15° Evento Internazionale di Arte Contemporanea con il Grand Vernissage che si terrà il giorno 25 Novembre 2016, nella storica cornice di Palazzo Fantuzzi di Bologna. Tra gli artisti partecipanti all’evento anche l’artista Ester Campese in arte Campey che in questa occasione ha scelto di esporre un’opera a tema paesaggistico dal titolo “Return” a simboleggiare il ritorno verso casa come suggeriscono le due figure stilizzate nel quadro. La mostra patrocinata dall’Unesco Bologna vede come gradito ospite il Professor Vittorio Sgarbi. Ester Campese sta preparando la sua mostra personale che si terrà a dicembre del 2016 e che è stata proprio curata dal noto critico d’arte prof. Vittorio Sgarbi che in occasione della scorsa presenza dell’artista a Spoleto, nel corso del Festival dei due Mondi, ha voluto dedicarle un commento

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Partecipare agli eventi “Arte a Palazzo” è diventato un vero e proprio status symbol per gli artisti, vista la numerosa affluenza di personaggi di grande rilievo per l’arte contemporanea con i quali poter discutere e confrontarsi. Il catalogo recensivo della mostra sarà raccolto nella Biblioteca di Storia dell’Arte ed Estetica dell’Università di Urbino Carlo Bo. La Mostra rimarrà aperta al pubblico dal 25 novembre al 7 dicembre 2016. 102

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CASTING per VIDEO

Mode No Limits annuncia ufficialmente la collaborazione con DeFox Records, Booking ANL e Dvlgator Bureau Video Platform, che rilasceranno sul mercato i video clips musicali di due grandi artisti. Mode No Limits curerà il casting per scegliere le modelle che appariranno nei video e proporrà la location dove verranno svolte le riprese. I videos saranno promossi dal prestigioso international press promotion DvlGator Bureau che vanta una piattaforma video tra le più visitate con canali Youtube, Vimeo, Beat100, EuroMusicaTv. Il loro canale Vube ha totalizzato in pochi mesi oltre il milione di visualizzazioni! Per info ed iscrizione CLICCA QUI! *consigliato da BM

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