Politiche Giovanili in Lombardia

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Costruzione di un sistema di monitoraggio regionale delle politiche giovanili lombarde Monitoraggio e strumenti di valutazione degli interventi finanziati da Regione Lombardia

Rapporto finale | Gennaio 2011


Responsabile di progetto

Egidio Longoni, Coordinatore Dipartimento Politiche Giovanili e Sport ANCI Lombardia

Gruppo di lavoro ANCI Lombardia

Cecilia Chiesa, Chiara Alfieri, Egidio Longoni, Massimo Simonetta, Onelia Rivolta, Sebastiano Megale

Committente

Marinella Castelnovo, Dirigente Unità Organizzativa Giovani, D.G. Sport e Giovani Regione Lombardia; Cesarina Colombini, referente tecnico del progetto Unità Organizzativa Giovani, D.G. Sport e Giovani Regione Lombardia

Periodo di svolgimento

Gennaio 2009 – Gennaio 2011

Dati di pubblicazione

Rapporto di ricerca, gennaio 2011

Costruzione di un sistema di monitoraggio regionale delle politiche giovanili lombarde

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Indice

Introduzione

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Parte prima Il quadro di riferimento metodologico e di contesto

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Capitolo 1 Il finanziamento ai progetti APQ “Nuova generazione di idee. Le politiche e le linee d’intervento per i giovani di Regione Lombardia” 1.1. Origini della policy 1.2. Caratteristiche dell’Invito alla presentazione di progetti integrati in attuazione dell’APQ “Nuova Generazione di idee” (D.d.u.o. n. 1278/2008) 1.3. Progetti APQ Lombardia in breve Capitolo 2 Costruzione di un sistema di monitoraggio regionale delle politiche giovanili lombarde. Impianto metodologico 2.1. Obiettivo dell’indagine 2.2. Approccio metodologico 2.3. Percorso di lavoro Parte Seconda Raccolta dei dati, lettura dei risultati e costruzione di un set di indicatori Capitolo 3 Monitoraggio dei progetti “Nuova generazione di idee. Le politiche e le linee d’intervento per i giovani di Regione Lombardia” 3.1. Classificazione e lettura dei progetti 3.1.1. Suddivisione dei progetti integrati per area tematica 3.2. Lavoro sul campo: costruzione dello strumento di rilevazione e suoi contenuti principali 3.3. Esiti del lavoro sul campo 3.3.1. Analisi quadro esiti 3.3.1.1. Il quadro regionale in sintesi 3.3.2. Criteri di analisi: principi chiave e aree tematiche

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3.3.3. Matrici sinottiche: punti di forza e criticità dei principi chiave 3.3.4. Matrici sinottiche: ridefinizione aree tematiche 3.3.5. Matrici sinottiche: aggettivi utilizzati nella definizione dell’esperienza progettuale 3.3.6. Matrici sinottiche: analisi delle attribuzioni del grado e dell’ordine di importa per parola chiave 3.4. Individuazione punti di particolare interesse Capitolo 4 Un set di indicatori per l’impatto delle progettualità sul territorio 4.1. Impatto delle politiche per i giovani sul territorio: valutare le politiche e misurare gli impatti 4.2. Percorso logico e teorico per la costruzione di una griglia di indicatori 4.2.1. Griglia degli indicatori 4.2.2. Incontri di approfondimento tematici per la taratura del set di indicatori 4.2.2.1. Principali evidenze 4.3. Taratura del set 4.4. Un set di indicatori per rilevare l’impatto della policy sul territorio

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Note conclusive

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Bibliografia/Sitografia

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Allegati

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Introduzione Il rapporto finale presentato in queste pagine è il risultato e la sintesi del lavoro svolto da ANCI Lombardia in sinergia e collaborazione con Regione Lombardia nella predisposizione di elementi utili alla costruzione di un sistema di monitoraggio delle politiche giovanili lombarde. Gli elementi contenuti nel documento sono frutto di percorsi metodologici che, partendo dal quadro normativo nazionale e regionale di riferimento e dalle linee dell’Accordo di Programma Quadro (di seguito APQ) del 2007 tra Regione e il Ministero dello Sviluppo Economico e Dipartimento per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive della Presidenza del Consiglio dei Ministri (ora Ministro della Gioventù), hanno prodotto un percorso di costruzione partecipato e condiviso con diversi attori del territorio regionale che lavora con e per i giovani. Il target di riferimento molto esteso (14 - 30 anni) è stato analizzato dapprima tramite una ricognizione dei progetti e dei servizi esistenti in Lombardia per i giovani, ed in particolare dagli interventi realizzati dalle Amministrazioni Comunali al momento dell’avvio dell’APQ (31.12.2008), per poi passare ad un monitoraggio dei progetti finanziati attraverso un bando secondo le linee dell’APQ. Lo sfondo d’insieme ha comunque tenuto conto dell’obiettivo della costruzione di un sistema di monitoraggio permanente delle politiche giovanili territoriali con la proposta di set di indicatori specifici raccolti sia a livello territoriale, sia tramite focus group in cui sono stati coinvolti gli attori territoriali. Obiettivo finale: costruire un sistema territoriale a monitoraggio continuo di informazioni relative agli attori e alle politiche giovanili in campo che Regione Lombardia possa promuovere e sostenere in una logica di governance condivisa. Sebbene infatti sia stato avviato un percorso culturale e politico teso a considerare i giovani come risorsa più che un problema legato al disagio con punte di devianza, gli spazi e le opportunità a essi riservati sono ancora scarsi e dilatati nel tempo. La transizione all’età adulta avviene in modo rallentato e questo ritardo è dovuto a sintomi insiti nella nostra cultura a cui lo studio di impatto delle politiche giovanili svolte a livello associato con livelli innovativi di governance possono dare risposte “attrezzate”. La predisposizione di strumenti e politiche utili allo sviluppo di un empowerment giovanile può inoltre consentire a medio e lungo termine un più rapido inserimento dei giovani in processi decisionali e in percorsi di azione che favoriscano forme di protagonismo e cittadinanza attiva, elementi fondanti per la valorizzazione di un “capitale umano” essenziale per lo sviluppo di una comunità.

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Parte prima Il quadro di riferimento metodologico e di contesto

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Capitolo 1

Il finanziamento ai progetti APQ “Nuova generazione di idee. Le politiche e le linee d’intervento per i giovani di Regione Lombardia”

1.1. Origini della policy Le politiche giovanili sono peculiari rispetto ad altre politiche di natura sociale e la prima peculiarità è da rintracciare proprio nell’essere politiche trasversali. Le politiche giovanili attraversano diversi ambiti d’intervento e la trasversalità che le contraddistingue si mantiene in tutti i livelli di governo, dal comunale al regionale, dal provinciale al nazionale. Inoltre, le politiche giovanili, hanno una connotazione dinamica fortemente evidente, legata soprattutto al target di riferimento, molto amplio e da contestualizzare sempre in riferimento al momento storico. La Regione Lombardia, allineandosi alle indicazioni dell’Unione Europea, sta investendo per la realizzazione di una programmazione che porti le politiche giovanili ad affermarsi, a pieno titolo, come parte integrante e sostanziale delle azioni di investimento e sviluppo. La sottoscrizione, effettuata nel 2007, dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) fra la Regione Lombardia e il Dipartimento Politiche Giovanili e Attività Propositive ha consentito l’accesso alle risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili, finanziando così 19 progetti rivolti a giovani, dai 14 ai 30 anni, e realizzati sul territorio lombardo da enti di diversa natura e dimensione che, nell’ottica di lavorare in rete, hanno ideato e realizzato attività e iniziative significative per i territori di riferimento. Per avviare un processo di valutazione e conoscenza, creando le basi per un monitoraggio costante, Regione Lombardia ha affidato ad ANCI Lombardia la pianificazione e la realizzazione di un percorso di monitoraggio dei progetti finalizzato sia a costruire un sistema organico di monitoraggio delle politiche giovanili, sia per individuare possibili filoni di attività particolarmente interessanti da adottare in progetti o programmi futuri orientando eventuali investimenti.

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1.2. Caratteristiche dell’Invito alla presentazione di progetti integrati in attuazione dell’APQ “Nuova Generazione di idee” (D.d.u.o. n. 1278/2008) Il Documento programmatico “Nuove generazione di idee. Le politiche e le linee d’intervento per i giovani di Regione Lombardia”, approvato con dgr. n. 5223 il 2 agosto 2007 ha avuto la finalità di mettere al centro delle politiche giovanili azioni innovative per la valorizzazione, la promozione sociale e il supporto alla transizione alla vita adulta dei giovani. Con la sottoscrizione dell’APQ, gli obiettivi del documento programmatico si sono sviluppati in una dimensione di sussidiarietà, attraverso:

la messa in rete di iniziative sviluppate nei territori rispondenti a requisiti di “bontà progettuale”;

il rafforzamento della cooperazione territoriale;

la sperimentazione di azioni innovative con la partecipazione dei giovani stessi;

l’attivazione di partenariati con un coinvolgimento finanziario e operativo dei soggetti partecipanti.

Regione Lombardia, in attuazione dei criteri approvati con dgr. n. 6312 del 12 dicembre 2008, ha selezionato le proposte progettuali inserendole e finanziandole nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro tra Regione Lombardia e Dipartimento POGAS della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di politiche giovanili1. Gli interventi realizzati sul territorio dovevano prevedere un partenariato e rispondere a determinati obiettivi generali2, ed esattamente allo:

sviluppo delle competenze alla vita dei giovani apprese in ambiti complementari ai sistemi educativi e formativi non tradizionali; sviluppo della creatività e la capacità imprenditiva dei giovani;

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Delibera 6108 12/12/07 Intesa istituzionale di programma tra il Governo della Repubblica Italiana e la Regione Lombardia – Accordo di Programma Quadro “Nuova generazione di idee”. 2 D.d.u.o. n. 1278 del 14 febbraio 2008 – Invito alla presentazione di progetti integrati attuativi del Programma regionale “Nuova generazione di idee. Le politiche e le linee d’intervento per i giovani di Regione Lombardia”.

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sviluppo dell’autonomia e della responsabilità dei giovani attraverso l’aumento della transizione alla vita adulta.

Nell’ottica di incentivare la realizzazione di progetti di rete, i partenariati dovevano essere obbligatoriamente costituiti da soggetti pubblici e privati che svolgessero attività sul territorio lombardo e che fossero in grado di assicurare con efficacia ed efficienza la progettazione, la realizzazione e la gestione di tutte le azioni e le opere proposte nell’ambito di un progetto integrato. In sede di presentazione del progetto, gli enti parte del partenariato hanno dovuto esplicitare l’impegno a costituire un’Associazione Temporanea di Scopo (di seguito ATS) nel caso in cui il progetto venisse poi finanziato. Al partenariato potevano aderire soggetti pubblici (Comuni, Province, Comunità Montane, altri Enti pubblici appartenenti alla P.A., ecc.) e soggetti privati, senza scopo di lucro e con finalità di utilità sociale (fondazioni, organismi non lucrativi della cooperazione impegnati in ambito giovanile, associazioni ed enti di promozione sociale, culturale o sportiva, enti di patronato, enti morali, ecc.) costituiti legalmente. I soggetti dovevano essere in attività da almeno un anno dalla pubblicazione dell’invito a presentare i progetti e avere uno statuto che evidenziasse finalità di utilità sociale, culturale o sportiva, lo svolgimento di attività a favore dei giovani nonché il divieto di distribuzione, diretta e indiretta, degli utili e avanzi di gestione. I progetti che potevano essere finanziati dovevano essere conformi ai seguenti criteri:

realizzare interventi rivolti ai giovani fra i 14 e i 30 anni;

rispondere a finalità e obiettivi generali di cui sopra;

rispondere alle strategie d’intervento denominate sperimentazione, innovazione, empowerment territoriale e conoscenza;

sviluppare almeno una delle tematiche indicate dall’invito a presentare progetti integrati (sostegno alla creatività giovanile e sviluppo della capacità imprenditiva dei giovani, partecipazione giovanile, sviluppo di reti, orientamento studio/lavoro, accesso all’occupazione, formazione, informazione/comunicazione, promozione dello sport e dei suoi valori, counseling e prevenzione di comportamenti individuali a rischio);

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prevedere un valore minimo non inferiore a 500.000.00 euro e un cofinanziamento a carico del proponente del 40%;

prevedere interventi localizzati sul territorio lombardo;

essere progetti di sviluppo, pertanto non riconducibili ad attività ordinarie dei soggetti attuatori;

prevedere una durata massima di 18 mesi a partire dalla data di concessione del cofinanziamento.

Infine le proposte dovevano rispondere alle caratteristiche di “progetto integrato” per il quale si intende un progetto che:

offre la possibilità di adottare un metodo di lavoro comune e partecipato;

definisce un crono programma complessivo di realizzazione;

stimola la nascita di partenariati ampi e diversificati in grado di offrire le necessarie competenze e risorse finanziarie/operative.

Attraverso il progetto integrato, il partenariato:

identifica il quadro programmatorio di riferimento;

seleziona gli interventi da realizzare secondo criteri di priorità e di coerenza con la strategia complessiva;

individua le risorse finanziarie disponibili e quelle da ricercare;

definisce le prospettive di gestione dei servizi attivati o da attivare per la fruizione, la gestione e la promozione dei beni e delle risorse oggetto di intervento.

Il progetto integrato è finalizzato a produrre risultati che perdurino nel tempo ed è considerato sostenibile nella misura in cui la strategia collettiva sia stata correttamente individuata, condivisa e trasformata in azioni concrete. Lo stesso progetto deve individuare indicatori e strumenti per il monitoraggio dei risultati prodotti.

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Il progetto integrato da presentare doveva rispondere a 4 strategie, ed esattamente:

innovazione (sviluppo di progetti e programmi attraverso l’integrazione di approcci disciplinari e metodologie di intervento che valorizzino l’intersettorialità);

sperimentazione (realizzazione di progetti o programmi con azioni sperimentali che promuovano un miglioramento, in termini di efficacia, rispondenza ai bisogni, buone prassi, e la realizzazione di sperimentazioni e messa a punto di modelli di intervento estensibili ad ambiti più vasti o altri ambiti territoriali);

empowerment territoriale (sviluppo di collaborazioni tra le risorse presenti sul territorio attraverso la valorizzazione dei partenariati per la progettazione e realizzazione degli interventi e il coinvolgimento di reti come modalità di partecipazione e supporto ai progetti stessi);

conoscenza (scambio di esperienze tra i soggetti coinvolti al fine di evidenziare indicazioni utili per la programmazione locale e regionale, contributi per la conoscenza delle dinamiche giovanili e valutazione dell’efficacia delle politiche attivate).

La valutazione dei progetti è avvenuta in riferimento ad una griglia indicante criteri di valutazione e relativi punteggi3. I progetti hanno mobilitato risorse complessive per circa 33M euro, di cui 16.510.676,70 euro da Fondo Nazionale Politiche Giovanili ed 16.503.207,12 euro dal territorio. L’APQ e le modalità di lavoro della Direzione, mirate al coinvolgimento e responsabilizzazione dei soggetti della sussidiarietà, si è dunque dimostrato un potente volano per la mobilitazione di risorse per le politiche giovanili.

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Allegato 1

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1.3. Progetti APQ Lombardia in breve A seguito dell’invito alla presentazione di progetti integrati attuativi del Programma regionale “Nuova generazione di idee. Le politiche e le linee d’intervento per i giovani di Regione Lombardia” (D.d.u.o. 14/02/2008 – n. 1278) sono stati selezionati e finanziati i progetti dei quali di seguito si presenta una breve descrizione:

Progetto

S.S.In.G. - Sistema territoriale per lo Sviluppo dell'Iniziativa Giovanile

Ente Capofila

Consorzio Consolida Lecco

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Comune di Lecco Provincia di Lecco Camera di Commercio di Lecco Comune di Merate Comune di Olgiate Coop. Soc. La Vecchia Quercia Coop. Soc. La linea dell’Arco Coop. Soc. Eco 86 Coop. Soc. Paso Coop. Soc. Il Talento Onlus Associazione Il Gabbiano Onlus – Colico Associazione In-presa di Emilia Vergani Associazione Egis Associazione Centro Servizi per il Volontariato So.Le.Vol. Associazione Circolo Arci La Locomotiva

Obiettivi

Offrire un contributo di tipo culturale, metodologico ed operativo alla programmazione e realizzazione delle politiche giovanili, cercando nello specifico di costruire una visione globale degli ambiti di intervento delle politiche giovanili favorendo connessioni reciproche tra le iniziative attivate, ottimizzare e valorizzare le risorse e le competenze del territorio.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, provincia di Lecco

Sintesi progetto

Conoscere la realtà lecchese nell’ambito delle politiche giovanili attivate in ogni settore proponendo percorsi formativi per migliorare l’approccio al territorio e per rilanciare eventuali azioni nell’ambito del'APQ siglato in ambito provinciale. Recuperare gli spazi informa giovani e aggregarli, anche fisicamente, agli spazi in cui sono inseriti. Recuperare i centri di aggregazione giovanili.

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Progetto

Lab.Com. Lo spazio dei giovani nella comunicazione

Ente Capofila

Provincia di Mantova

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Comune di Mantova Camera di Commercio Industria e Artigianato e Agricoltura Comune di Sabbioneta Comune di Rodigo Comitato Organizzatore Festival Letteratura di Mantova Associazione Mantova Musica Festival Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo Cooperativa Sociale Alce Nero

Obiettivi

Creare uno spazio fisico e virtuale, per costituire un laboratorio di creazione di materiali di comunicazione, di formazione, di trasmissione delle competenze e orientamento. Il laboratorio opererà in coincidenza con i principali eventi culturali, musicali ed espressivi del territorio provinciale, oltre ad essere potenzialmente in grado di coinvolgere i principali eventi regionali. Il laboratorio sarà inteso come luogo di apprendimento seminariale in vista di un’operatività immediata spesa nell’organizzazione degli eventi. Il Festival della Letteratura, la rassegna e l’evento forniranno gli input tematici di riferimento che daranno luogo a workshop impostati sul tema della comunicazione degli eventi, sul trattamento e produzione di materiali documentali e audiovisivi.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, provincia di Mantova

Sintesi progetto

Realizzazione di interventi che si collegano principalmente alle iniziative del Festival della musica e al Festival della Letteratura coinvolgendo i giovani in tutte le fasi e di diversi laboratori, con un’attenzione rivolta a nuove forme di comunicazione. Azioni dedicate alla gestione dell’accoglienza dei partecipanti al Festival della Letteratura di Mantova.

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Progetto

Touch Down

Ente Capofila

I.Re.F.

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Cooperativa sociale The future in the present C.S.C. Centro Sportivo Corsico Associazione familiare Convertere ONLUS Associazione Sportiva U.S. Gescal Boys Associazione Calcio Zaccaria

Obiettivi

Promuovere e sostenere la pratica sportiva quale strumento educativo/formativo di miglioramento del benessere psico-sociale, di sviluppo delle competenze emotive e sociali, di autonomia, d’iniziativa e di responsabilità per lo sviluppo della persona.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, province di Milano, Pavia, Brescia e Cremona

Sintesi progetto

Realizzazione di interventi formativi con il fine di inserire i giovani nella azioni previste dal progetto: s-barco (costruzione di una barca, attivazione di lezioni di canottaggio e di vela e di attività legate allo sviluppo e alla valorizzazione del turismo fluviale lungo il fiume Po); scavalco (valorizzazione della Valcamonica (BS)); s-calcio (sviluppo e valorizzazione dei contenuti educativi del gioco del calcio, attivazione di percorsi formativi legati alla gestione/manutenzione dei centri sportivi e all’organizzazione di eventi sportivi); s-formo (realizzazione di percorsi vita, corsi di ginnastica in acqua, karaoke e calcio balilla e di corsi di formazione nei settori del benessere e della qualità della vita).

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Progetto

Retica

Ente Capofila

Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Comunità Montana Lario Intelvese – San Fedele Intelvi Comunità Montana Valle Imagna – S. Omobono Terme Comunità Montana Valli del Luinese – Luino Comune di Varzi Comune di San Pellegrino Terme Comune di Pietra de Giorgi Comune di Erba Comune di Olgiate Comasco Comune di Oltre il Colle Associazione Campocarlo – Varzi Unione Artigiani Piccole Imprese di Bergamo e Provincia Scuola d’Arte Applicata A. Fantoni Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte Fondazione Antonia Ratti Onlus Fondazione Minoprio – Vertemate con Minoprio CELIT – Centro Lavoro Integrato nel Territorio – Santa Margherita Staffora Parrocchia San Lorenzo Maggiore

Obiettivi

Fornire ai giovani delle aree montane (il cui tasso di scolarizzazione è inferiore alla media lombarda in quanto orientati a un precoce inserimento nel mondo del lavoro senza adeguati strumenti di scelta professionale) strumenti e spazi per trasformare il tempo libero in tempo utile per la conoscenza di sé, per la professionalizzazione di talenti e risorse in ambito creativo ed artistico e per la prevenzione da situazioni di disagio.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, province di Milano, Bergamo, Como, Varese

Sintesi progetto

Laboratori di Orientamento ai mestieri d’arte (teatro – oreficeria – mestieri del tessuto – ceramica) ed alla creatività spendibile in mestieri concreti rendendo appetibili i mestieri d’arte e facilitarne la spendibilità in ambito lavorativo. Corsi e stage mirati in affiancamento con tutor e professionisti del mestiere, anch’essi beneficiari di specifici corsi di formazione.

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Progetto

Prospettive Under 30

Ente Capofila

Comune di Desenzano del Garda

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Comune di Castiglione delle Steviere Comune di Montichiari Atletica Desenzano del Garda Orizzonti Cooperativa Sociale ONLUS – Guidizzolo Associazione Culturale Indipendentemente Mosaico Cooperativa Sociale ONLUS Comune di Asola Associazione Polisportiva Castiglione

Obiettivi

Studiare degli interventi di politica per i giovani con l’obiettivo di offrire spazi ed eventi che favoriscano forme di protagonismo giovanile all’interno di un ampio raggio territoriale (4 distretti ASL) e di un Polo scolastico con la presenza di oltre 25 Istituti Scolastici.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, province di Mantova e Brescia

Sintesi progetto

Realizzazione di sportelli per la prevenzione doping e comportamenti a rischio. Promozione dello sport a delle attività culturali. Messa in rete degli informagiovani per il loro potenziamento attraverso comunicazione ed eventi. Gestione del giornale del progetto, di conferenze stampa, eventi e un diario scolastico contenente informazioni su stili di vita/sport/regole di vita.

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Progetto

Lavori in corso nel nord-ovest: cantieri creativi per la biennale dei giovani

Ente Capofila

Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Politecnico di Milano Polo Culturale Insieme Groane - Bollate CoopeRho Comune di Settimo Milanese

Obiettivi

Innescare un processo di progettazione partecipata in ambito di politiche giovanili che coinvolga la popolazione giovanile, un insieme di istituzioni e gli enti locali al fine di promuovere una rete di collaborazione efficiente. Promuovere la valorizzazione e l’attivazione creativa delle risorse e l’aumento delle capabilities del complesso e articolato sistema culturale e sociale del circuito definito dai comuni appartenenti al Polo Insieme Groane, all’Azienda Consortile Comuni Insieme e al Consorzio Cooperho.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, provincia di Milano

Sintesi progetto

Realizzazione di sei cantieri finalizzati a promuovere eventi culturali, produzioni artigianali, design, nuove forme di ospitalità. Migliorare l’accessibilità ai siti culturali attraverso sistemi informatici e web e produzioni multimediali.

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Progetto

Crescere insieme per crescere tutti: il territorio della provincia di Pavia laboratorio dei giovani

Ente Capofila

Provincia di Pavia

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Comune di Pavia Comune di Vigevano Comune di Siziano Comune di Sannazzaro Dè Burgundi Comune di Stradella Università di Pavia Comune di Voghera Centro servizi volontariato di Pavia e provincia Fondazione Adolescere – Voghera Rete Scuole ITIS G. Cardano C.C.I.A.A. Pavia

Obiettivi

Valorizzare i giovani attraverso lo sviluppo e l’espressione della loro creatività e delle loro abilità. Si intende facilitarli nell’accesso ad opportunità di vita innovative (nuove tecnologie, fare impresa e coscienza europea), mettendo a sistema un modello di politiche locali espressamente orientate allo sviluppo delle competenze alla vita dei giovani.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, provincia di Pavia

Sintesi progetto

Realizzazione di stage mirati alla promozione delle attività sportive, per lo sviluppo di lifeskills e della capacità imprenditoriale dei giovani; di laboratori espressivi (arte, teatro, musica) e scientifici utilizzando centri di aggregazione già esistenti o da ristrutturare. Realizzazione di una web TV nell’ambito delle attività dell’Ateneo pavese e di una web community che coinvolge tutti i partner nella logica di una governante esercitata dalla Provincia nell’ambito delle politiche giovanili.

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Progetto

Hub creativi per volare giovane: nuove idee dalle nuove generazioni

Ente Capofila

Consorzio SOL.CO Priula (Bergamo)

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Fondazione Opera Diocesana Patronato S. Vincenzo Provincia di Bergamo Consorzio Luoghi per Crescere IRECOOP Lombardia Cooperativa sociale Grado 16 La Cordata Soc. Coop. Sociale ABCITTA’ Società Coop. Sociale ONLUS Coop. Sociale della Brianza NATURAT Coop. Soc. ARL - Gallarate Cooperativa sociale L’Aquilone SCS - Sesto Calende Ambito Distrettuale di Azzate Ambito Distrettuale di Sesto Calende Consorzio SOL.CO. Mantova Consorzio Pubblico servizio alla persona – Distretto di Viadana Consorzio SOL.CO. Como Consorzio SOL.CO. Cremona

Obiettivi

Creare una rete regionale di lavoro stabile e sostenibile che punti alla valorizzazione della creatività e all’espressione del protagonismo giovanile.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 25 anni, province di Milano, Bergamo, Brescia, Varese, Como, Cremona

Sintesi progetto

Realizzazione di azioni di orientamento al lavoro attraverso laboratori formativi e di sostegno di gruppi su attività imprenditoriali predefinite (gestione locali, attività legate al mondo dello spettacolo e della ristorazione). Azioni di orientamento per giovani in situazione di abbandono scolastico. Creazione di bandi per raccolta idee imprenditoriali da sviluppare. Realizzazione di attività circensi e sportive, nonché eventi, workshop e sito internet.

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Progetto

Fuori Classe - Progetto per la valorizzazione delle competenze alla vita

Ente Capofila

Confcooperative di Brescia

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Provincia di Brescia Associazione Comuni Bresciana Ufficio Scolastico Provinciale Comune di Brescia Associazione centro Oratori Bresciani C.C.I.A.A. di Brescia Comunità Montana di Val Trompia Cooperativa Foppa Group Cooperativa Sol.Co Fondazione Dominato Leonense Associazione Pavone In Sport Tempo Libero Soc. Coop. Sociale ONLUS Consorzio Tenda Solidarietà e Cooperazione – Brescia Est (Montichiari BS)

Obiettivi

Creare un’interconnessione stabile e strutturata, a livello provinciale, tra il mondo del lavoro, la formazione e l’orientamento per rispondere alle esigenze di orientamento nelle diverse fasi di transazione dei giovani.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, provincia di Brescia

Sintesi progetto

Favorire il successo formativo attraverso la creazione di un Centro provinciale per i giovani e le famiglie. Realizzazione di servizi di orientamento agli studenti (laboratori informazioni, bilanci di competenze, counseling), ai genitori (sostegno e consulenza per la condivisione del progetto orientativo) e ai docenti (consulenza e approfondimenti individuali e di gruppo sulle tematiche dell’accoglienza, del successo formativo e del raccordo tra scuole). Fornire sostegno ai giovani lavoratori (sistematizzazione e diffusione delle informazioni relative ai profili professionali richiesti dal sistema produttivo locale, individuazione di nuovi bacini di sviluppo economico produttivo, attivazione di azioni orientative e laboratori di formazione per sostenere progetti di creazione d’impresa e di professionalizzazione anche in relazione alle tradizioni artigianali del territorio e in stretto raccordo con le imprese). Progettazione di opportunità formative transazionali.

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Progetto

Giovani energie di attivazione

Ente Capofila

Consorzio SOL.CO (Sondrio)

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Coop. Sociale Insieme di Morbegno Comune di Sondrio Comune di Morbegno Comunità Montana Valtellina di Sondrio Comunità Montana Valtellina di Morbegno Centro Servizi Volontariato LAVOPS Fondazione Gruppo Credito Valtellinese Associazione Giovanile Lokazione – Morbegno

Obiettivi

Rispondere al disagio della popolazione giovanile locale in termini di occupazione e di reali occasioni di aggregazione sociale e culturale. Programmazione organica e complessiva nell’ambito del lavoro, della formazione, dell’istruzione, del tempo libero e della cultura superando il modello di settorialità ad oggi applicato nella provincia di Sondrio.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, provincia di Sondrio

Sintesi progetto

Realizzazione di un binomio di strutture attrezzate (a Sondrio e Morbegno) utilizzando spazi già esistenti da ristrutturare (Spazio musicale e Spazio Policampus). Rilancio del servizio civile nazionale, di percorsi formativi e di orientamento. Creazione di momenti di incontro tra giovani e imprese con il fine di sponsorizzare i possibili sbocchi occupazione in Valtellina nonché attività in ambito artistico ed eventi per la valorizzazione della creatività giovanile negli enti locali. Realizzazione di strumenti di governance come la “Cabina di Regia Giovani” e la figura del “Facilitatore di Rete”.

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Progetto

Pianeta giovani: creatività ed opportunità

Ente Capofila

Comune di Cremona

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Provincia di Cremona Provincia di Lodi Comune di Lodi Comune di Crema Comune di Casalpusterlengo Comune di Casalmaggiore C.C.I.A.A. Cremona Servimpresa Azienda Spec. C.C.I.A.A. Cremona Federazione Oratori Cremonesi Associazione Industriali Cremona Confartigianato Imprese Cremona Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Cremona Associazione Centro Studi e Ricerche Sociali Centro Fumetto A. Pazienza Circolo del Cinema Blue – Casalpusterlengo CR. FORMA Azienda speciale per i servizi di formazione Il Grappolo Cooperativa Sociale – Casalmaggiore

Obiettivi

Promuovere le competenze alla vita dei giovani, accompagnando il loro processo di crescita libera e responsabile e sostenendo la loro creatività, capacità espressiva ed imprenditività. Offrire e potenziare le opportunità di transizione alla vita adulta dei giovani favorendo e facilitando l’accesso ai sistemi informativi, formativi ed occupazionali che meglio rispondono ai loro reali fabbisogni nei diversi campi di interesse e di vita sociale.

Target e area d’intervento

Giovani dai 19 ai 25 anni, province di Cremona e Lodi

Sintesi progetto

Realizzazione di spazi attrezzati per suonare, di workshop e festival, di eventi musicali, di laboratori creativi, di un evento per valorizzare i giovani artisti in un connubio interdisciplinare con esposizioni itineranti e di forum musicali. Valorizzazione dell’arte del fumetto e creazione di laboratori didattici professionalizzanti. Attivazione di tirocini formativi e accompagnamento all’avvio di imprese giovanili e di un tavolo di orientamento formato da rappresentanti del mondo scolastico e dalle agenzie educative finalizzato alla progettazione di azioni sperimentali. Realizzazione di una guida multimediale alle opportunità sul territorio, di aree wireless ed installazione di postazioni per fruire dei servizi informativi. Costituzione di un tavolo politico e di un tavolo tecnico di progettazione.

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Progetto

Hubyoung - Piattaforma sussidiaria di valorizzazione del capitale umano dei giovani per azioni innovative nelle reti della provincia di Monza Brianza

Ente Capofila

Comune di Monza

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Comune di Desio Comune di Lissone Comune di Seregno Comune di Brugherio Comune di Muggiò Confindustria di Monza e Brianza C.C.I.A.A. Provincia di Monza e Brianza Formaper Milano Offerta sociale Azienda speciale consortile Comune di Vimercate Consorzio EXIT – Coop. Sociali – Monza Two Sport – Associazione Sportiva – Monza Brianza Solidale Associazione di imprenditori – Monza Coop. Diapason – Coop. Sociale Associazione Culturale Area Odeon – Lissone Consorzio Nova – Coop. Sociale (Firenze) A77 – Consorzio coop. Sociali (Milano) Consorzio CSL Cooperative Vimercatesi – Cavenago Brianza Consorzio Comunità Brianza – Consorzio di coop. Sociali Monza Duomo di Monza – Rete Oratori Decanato COF – centro Orientamento Famiglia Onlus – Monza Università Bicocca Milano

Obiettivi

Creare spazi e iniziative di sviluppo della creatività, di orientamento al lavoro, di diffusione dei valori dell’attività sportiva e del tempo libero. Strutturazione di momenti di confronto dei giovani.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, provincia di Monza Brianza

Sintesi progetto

Predisposizione di una pista di pattinaggio/skateboard e di uffici destinati alla formazione. Concorso di idee per nuove imprese giovanili e percorso di affiancamento con esperienze consolidate per definire fattibilità e business plane. Realizzazione di un sito dedicato e di corsi di guida sicura. Promozione dello sport e di attività imprenditoriali in campo artistico.

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Progetto

Mosaico Giovani

Ente Capofila

Provincia di Varese

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Comune di Varese Comune di Saronno Comune di Luino Comune di Gallarate Comune di Samarate Comune di Oggiona S. Stefano Fondazione Ambito Sociale Valle Olona ASL della Provincia di Varese Centro Servizi per il Volontariato Associazione Sportiva Dilettantistica Canottieri Gavirate Università degli Studi dell’Insubria Associazione Padre Monti Saronno – Gallarate Oratorio Parrocchia S. Paolo Sciare di Gallarate Oratorio Parrocchia S. Giovanni Bosco di Madonna di Campagna di Gallarate Unison Consorzio Cooperative Sociali Civico Istituto Musicale Pareggiato “G. Puccini” di Gallarate Istituto d’Istruzione Superiore “Da Vinci Pascoli” di Gallarate Coro Gospel “Divertimento Vocale” di Gallarate

Obiettivi

Costruire e integrare un “mosaico di servizi e strutture” rivolto ai giovani e da loro progettato e cogestito per rispondere ai bisogni da loro stessi rimarcati. Promuovere il protagonismo giovanile al fine di favorire l’empowerment individuale e il consolidamento dell’identità.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, provincia di Varese

Sintesi progetto

Recupero di spazi per le attività giovanili. Realizzazione di attività di promozione dello sport e di interventi preventivi per il recupero di ragazzi a rischio attraverso la presenza di educatori in strada. Apertura di CAG nelle zone più a rischio. Creazione di percorsi culturali (musica, letteratura, danza, teatro) e orientamento scuola/lavoro.

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Progetto

I giovani nella rete della vita

Ente Capofila

Associazione L'amico Charly ONLUS

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Comune di San Giorgio Mantovano Comune di Botticino Comune di Pioltello Associazione A.S.P.R.U. Risvegli ONLUS Associazione Regionale ACLI Lombardia Fondazione ENAIP Lombardia Consorzio Gestione Parco Reg. Campo dei Fiori Brinzio Unione Municipia Associazione Centro Turistico ACLI C.T.A. Comune di Romanengo Associazione Unione Sportiva ACLI Lombardia

Obiettivi

Promuovere una rete regionale attraverso la realizzazione di un polo stabile di ricerca a Milano in collaborazione con l’Università Cattolica. Promuovere e sviluppare la partecipazione e il protagonismo giovanile attraverso la realizzazione di laboratori espressivi/creativi/socio-culturali a sostegno della cittadinanza attiva e promozione della cultura e della pratica sportiva.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 18 anni, province di Milano, Brescia, Mantova, Cremona, Varese

Sintesi progetto

Iniziative socioculturali (visite culturali/ambientali, campi scuola residenziali); eventi sportivi per verificare la possibilità di dare luogo a una Associazione Sportiva. Attività di laboratorio nello spazio della nuova sede di L’amico Charly ONLUS. Realizzazione di interventi strutturali, rispetto all’impiantistica e alle attrezzature dei laboratori. Organizzazioni di eventi territoriali.

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Progetto

Il territorio visto dai giovani: idee, progetti, sperimentazioni e lavoro

Ente Capofila

Istituto Sordomuti d'ambo i sessi di Bergamo

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Comunità Montana Valle Seriana Superiore – Clusone Comune di Nembro Consorzio Parco Regionale delle Orobie Bergamasche Associazione CAI – Club Alpino Italiano Associazione Nazionale Alpini Gruppo di Ardesio Associazione ARDES – Ardesio Associazione Vecchia Bergamo Istituto d’Istruzione Superiore “A. Fantoni” – Clusone Associazione Università Verde CE.PRO.S – Associazione Centro Promozione Attività Sportiva CE.P.OR. Associazione Centro per lo Studio e per l’Orientamento A.P.TUR. Associazione per la promozione Turistica nella terza età Cooperativa Sociale il Cantiere – Albino Cooperativa Sociale Sottosopra Ponte Nossa

Obiettivi

Realizzazione di un polo aggregativo intergenerazionale per lo sviluppo della creatività giovanile sul territorio e promuovere il rilancio del turismo provinciale, con particolare attenzione al territorio Montano, alla Val Seriana e alle Valli Laterali.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, province di Bergamo e Milano

Sintesi progetto

Ristrutturazione adeguamento di una segheria situata in Valcamonica. Attivazione di percorsi naturalistici finalizzati al rilancio della zona e di laboratori intergenerazionali che coinvolgono giovani e senior (progetti eco museali). Creazione di percorsi di orientamento scuola lavoro e formazione per incentivare l’iniziativa imprenditoriale.

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Progetto

Musica in rete

Ente Capofila

Provincia di Como

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Comune di Como ASL di Como Azienda Ospedaliera S. Anna di Como Associazione NEP Nessuno è Perfetto C.C.I.A.A. di Como Comune di Cantù Comune di Cernobbio Comune di Gravedona Azienda speciale Centro Lario Menaggio Ufficio scolastico Provinciale Associazione Lirica Concertistica Teatro Sociale di Como Cooperativa Attivamente Cooperativa Cometa Formazione Conservatorio di Musica G. Verdi

Obiettivi

Creare intorno all’asse “musica”, intesa come elemento di attivazione, creatività e sviluppo della capacità imprenditiva dei giovani, una rete di giovani, una rete di luoghi fisici e una rete informatica e informativa.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 25 anni, provincia di Como

Sintesi progetto

Costituzione di una rete di luoghi fisici destinati alla creatività e all’espressione dei giovani in particolar modo in ambito musicale e informativo. Promozione del protagonismo dei giovani attraverso la realizzazione di specifiche azioni a sostegno e al recupero di identità e valori legati al territorio. Organizzazione di incontri tra giovani musicisti e talenti riconosciuti. Realizzazione di: percorsi formativi su livelli artistici e di imprenditività nell’ambito della musica e delle arti visive con successivi tirocini; azioni di prevenzione del disagio psicosociale attraverso il coinvolgimento dei giovani nella tenuta di sale prove. Costituzione in seno al Comune di Como di un ufficio raccolta fondi e diffusione di prodotti informativi sul progetto quali videoclip e jingle.

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Progetto

ST-ART UP: scegliere il futuro sperimentando il presente

Ente Capofila

Provincia di Milano

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia Centro ambrosiano di solidarietà ONLUS Comune di Cinisello Balsamo Fondazione Politecnico di Milano Centro di iniziativa democratica degli insegnanti Fondazione San Carlo ONLUS Associazione Meglio Milano Accademia Teatro della Scala Comune di Sesto San Giovanni Comune di Cologno Monzese Comune di Cormano Associazione Marse ONLUS Soc. Coop. Sociale ONLUS La grande Casa Coop. Lotta contro l’emarginazione Fondazione Casa della Carità A. Abriani

Obiettivi

Mettere a disposizione della popolazione giovanile servizi, spazi e iniziative di orientamento, di sviluppo creativo e di sostegno alla capacità imprenditiva attraverso una rete di comunicazione in grado di intercettare i bisogni. Creare, sviluppare e potenziare le reti tra il sistema provinciale di orientamento/lavoro, i sistemi formativi e le realtà territoriali per sperimentare percorsi di eccellenza che vedano la partecipazione attiva del terzo settore.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, provincia di Milano

Sintesi progetto

Sviluppo di azioni di orientamento al lavoro successivamente alla scuola o a seguito di necessarie riconversioni e di orientamento alla scelta della scuola. Attività di sensibilizzazione degli studenti ai lavori relativi allo spettacolo. Realizzazione di un hub creativo per dare modo ai giovani di testare le proprie intuizioni imprenditoriali verificandone le possibilità. Attività promozionali all’interno degli informagiovani e dei CAG e di sostegno a giovani in situazioni di disagio.

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Progetto

L'officina dei giovani

Ente Capofila

Comune di Milano

Partenariato dichiarato all’atto di avvio progetto

Associazione L’Officina Associazione La Strada Consorzio Sistema Imprese Sociali Comunità San Patrignano Libera Associazione ONLUS

Obiettivi

Innovare le modalità di affrontare le politiche giovanili attraverso: la promozione di forme e luoghi di partecipazione positiva dei giovani; la realizzazione di interventi di orientamento studio/lavoro e di counseling e sostegno al giovane e alla famiglia per prevenire il disagio e le difficoltà individuali; lo sviluppo di occasioni di trasformazione del tempo libero in tempo utile. Realizzare azioni per favorire la formazione della personalità del giovane cittadino e promuovere e supportare la progettualità di associazioni, gruppi giovani e aspiranti imprese creative.

Target e area d’intervento

Giovani dai 14 ai 30 anni, provincia di Milano

Sintesi progetto

Realizzazione di interventi di supporto ai giovani che vogliono sviluppare progetti imprenditoriali, artistici, comunicativi. Accompagnamento alla realizzazione dei progetti e sviluppo di attività successive per concretizzarli. Realizzazione di attività di laboratorio (scuola bottega per apprendimenti artigianali) di attività artistica, culturale, sportiva.

Le azioni progettuali hanno attivato partenariati tra 224 soggetti (51% pubblici e 49% privati) e hanno coinvolto tutto il territorio lombardo, dato particolarmente importante dal punto di vista dell’esportabilità delle esperienze, della “contaminazione” tra territori e dell’empowerment territoriale. Questi elementi risultano particolarmente significativi, sia per lo sviluppo di politiche giovanili fondate sull’integrazione tematica e istituzionale, sia per la valorizzazione e l’ottimizzazione di azioni e risorse.

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Fig. 2.1. – Territori raggiunti dalle attività progettuali

Costruzione di un sistema di monitoraggio regionale delle politiche giovanili lombarde

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I progetti sono stati monitorati attraverso:

una rendicontazione economica-finanziaria, curata da regione Lombardia in collaborazione con Cestec;

un monitoraggio riferito prioritariamente a dimensioni di tipo “qualitativo”, curato da Regione Lombardia in collaborazione con Anci Lombardia, nell’ambito della convenzione per la realizzazione dell’iniziativa “Progetto per la costruzione di un sistema informativo regionale delle politiche giovanili lombarde”, approvato con dgr n. 8124 del 1 ottobre 2008.

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Capitolo 2

Costruzione di un sistema di monitoraggio regionale delle politiche giovanili lombarde. Impianto metodologico

2.1. Obiettivo dell’indagine Obiettivo finale dell’indagine di carattere qualitativa e quantitativa dei progetti integrati APQ è costruire un sistema di monitoraggio delle politiche giovanili in Lombardia. Il sistema è stato costruito con l’idea che potesse consentire di:

fornire indicazioni per orientare i sistemi regionali di promozione e sostegno a favore delle politiche locali per i giovani;

stimolare il confronto fra i sistemi sussidiari verticali e orizzontali sulla realizzazione condivisa di cicli di progettazione e attuazione di politiche giovanili e sulla costruzione di coerenti sistemi di governance, in una logica di sviluppo delle gestioni associate fra amministrazioni pubbliche locali e di partnership fra istituzioni pubbliche e private;

verificare possibili sinergie tra azioni regionali e sistemi di governance territoriale.

L’idea di costruire un sistema di monitoraggio risponde anche all’esigenza di costituire un punto di riferimento per:

l’amministrazione regionale fornendo informazioni sintetiche sulle azioni locali definite dalle istituzioni sussidiarie, anche evidenziando le modalità d’utilizzo delle risorse, le caratteristiche dei servizi erogati e gli impatti dei progetti incentivati;

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le istituzioni espressione della sussidiarietà orizzontale, impegnate in azioni di governance e e-government delle politiche giovanili, per rispondere a esigenze di crescita della conoscenza quale fattore chiave per elaborare efficaci strategie d’intervento e soluzioni operative.

Inoltre il Documento programmatico regionale sulle politiche giovanili “Nuova generazione di idee. Le politiche e le linee di intervento per i giovani di Regione Lombardia” (dgr. n. 5323 del 2/08/2007) prevede fra le azioni di Regione Lombardia, l’implementazione del “sistema delle conoscenze” regionale in materia di politiche giovanili, il quale identifica alcuni campi di indagine specifici: da una parte, il versante della domanda rappresentato dai bisogni/aspettative dei ragazzi, dall’altro, il versante dell’offerta rappresentato dal complesso degli interventi realizzati dagli attori pubblici e privati del territorio in favore dei giovani (oltre quelli sostenuti attraverso le risorse dell’APQ).

2.2. Approccio metodologico Il progetto aveva un obiettivo alto, che ha richiesto l’integrazione di diverse tipologie di metodi e tecniche, necessarie anche per affrontare la complessità del tema trattato. Qui di seguito un elenco delle tecniche che sono state utilizzate:

analisi desk di normativa e documentazione sull’APQ “Nuova generazione di Idee” e sui progetti approvati;

interviste in profondità, per l’approfondimento delle tematiche e delle parole chiave di riferimento per l’APQ;

visite di monitoraggio delle progettualità, per un rapporto diretto con gli attori delle stesse (e per la raccolta dei materiali progettuali e la visita dei luoghi significativi);

ricorso a matrici sinottiche per una lettura analitica dei dati qualitativi raccolti con le visite di monitoraggio e le interviste in profondità sui progetti APQ;

dialogo costante con la committenza, elemento di metodo, in quanto la rappresenta un testimone privilegiato e un portatore di conoscenza sul tema in oggetto e sull’implementazione dei progetti APQ nel territorio.

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2.3. Percorso di lavoro Per realizzare un sistema di monitoraggio delle politiche giovanili, partendo dall’analisi dei progetti integrati APQ, è stato tracciato un percorso di lavoro che si è articolato in differenti fasi di attenzione. Tab. 2.1. - Fasi del percorso di lavoro Fase

Obiettivo

1

Analisi documentale dei progetti e della normativa

2

Individuazione di aree tematiche e concetti chiave

3

Definizione della traccia per le interviste ai testimoni privilegiati dei progetti APQ Lombardia

4

Visite di monitoraggio presso tutte le progettualità APQ Lombardia con somministrazione dell’intervista, raccolta di dati quantitativi e del materiale prodotto

5

Incontri di approfondimento con i referenti di progetto sul tema della valutazione per una condivisione dei risultati emersi dalle visite di monitoraggio

6

Costruzione di un set di indicatori capace di restituire un’immagine dell’impatto che le progettualità lasciano sul territorio

7

Report finale

La fase iniziale ha rappresentato il momento dell’indagine preliminare sui progetti integrati e la normativa di riferimento (bando D.d.u.o. 14/02/2008 – n. 1278) ha portato anche all’individuazione di alcuni concetti chiave già presenti nel bando e comuni ai tutti i progetti. I concetti chiave individuati sono stati poi utilizzati come concetti da indagare attraverso uno degli strumenti di monitoraggio utilizzati: l’intervista in profondità, la cui traccia è stata costruita in modo differenziato in relazione all’area tematica di riferimento dei progetti che di volta in volta venivano visitati. I dati di carattere sia qualitativo (attraverso la somministrazione dell’intervista) che quantitativo (attraverso la richiesta di compilazione del quadro esiti di progetto) e il confronto/condivisione con i referenti di progetto sul tema valutazione (all’interno di incontri di approfondimento) rappresentano la base sulla quale è stato poi costruito un set di indicatori.

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34


Parte Seconda Raccolta dei dati, lettura dei risultati e costruzione di un set di indicatori

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Capitolo 3

Monitoraggio dei progetti “Nuova generazione di idee. Le politiche e le linee d’intervento per i giovani di Regione Lombardia”

3.1. Classificazione e lettura dei progetti Con l’Accordo di Programma Quadro in materia di Politiche giovanili (dgr. n. 8 del 12 dicembre), Regione Lombardia ha individuato gli obiettivi (o aree tematiche) a cui dovevano rispondere i progetti integrati e le loro immediate declinazioni pratiche e concettuali:

sviluppare le competenze alla vita dei giovani apprese in ambiti complementari ai sistemi educativi e formativi non tradizionali. Declinazione obiettivo: promuovere la pratica sportiva e diffondere i valori educativi connessi allo sport; sviluppare le occasioni che permettono ai giovani di trasformare il tempo libero in tempo utile attraverso la partecipazione ad attività, anche ludico ricreative, che consentono di aumentare il patrimonio di conoscenze, competenze e capacità dei ragazzi.

sviluppare la creatività e la capacità imprenditiva dei giovani. Declinazione obiettivo: promuovere forme e luoghi di partecipazione positiva attraverso la realizzazione di spazi e progetti destinati all’espressione della creatività, allo sviluppo di abilità e talenti dei giovani, favorendo, nel contempo, la creazione di reti.

sviluppare l’autonomia e la responsabilità dei giovani attraverso l’aumento delle transizione alla vita adulta. Declinazione obiettivo: promuovere interventi di orientamento studio/lavoro; trasmettere il patrimonio socio-economico locale attraverso forme innovative di trasferimento dei saperi, delle competenze, delle eccellenze che connotano il territorio regionale; proporre interventi di Costruzione di un sistema di monitoraggio regionale delle politiche giovanili lombarde

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counseling e sostegno al giovane (e alla famiglia) per prevenire situazioni di difficoltà e disagio individuale. Gli obiettivi, coerenti con gli indirizzi comunitari, nazionali e regionali, sono stati individuati avendo come documenti di riferimento quelli indicati nel seguente elenco:

Libro Bianco “Un nuovo impulso per la gioventù europea”, Commissione Europea 21 novembre 2001 e il seguito dello stesso (27 marzo 2003);

Carta Europea della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale “Consiglio d’Europa 21 maggio 2003;

“Patto europeo della gioventù”, Consiglio Europeo 23-24 marzo 2005;

Piano Nazionale Giovani 2007-2011

APQ “Nuova generazione di idee” sottoscritto dal Ministero per lo Sviluppo economico, il Ministero per la Gioventù e Regione Lombardia

Programma regionale di sviluppo dell’ottava legislatura (dgr. 25 ottobre 2005, n. 25);

Documento di Programmazione Economico-Finanziaria Regionale 2008/2010 – Area 2, Persona, capitale umano e patrimonio culturale, Ambito 2.6 Giovani;

Documento di Programmazione regionale sulle politiche giovanili “Nuove generazioni di idee. Le politiche per i giovani di Regione Lombardia” (dgr. n. 5323 del 2 agosto 2007).

Si specifica che gli obiettivi individuati sono peculiari di Regione Lombardia, mentre altre regioni italiane hanno promosso interventi in relazioni ad altri obiettivi coerenti alle rispettive programmazioni regionali4.

4

Per approfondimenti http://www.gioventu.gov.it/dipartimento-informa/politiche-giovanili.aspx

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37


3.1.1. Suddivisione dei progetti integrati per area tematica Per sviluppare un’azione di monitoraggio che avesse già dei contenuti analitici, in collaborazione con la committenza, i progetti sono stati suddivisi sulla base dell’appartenenza prevalente alle tre aree tematiche sulle quali erano state concentrate le azioni e le relative attività di realizzazione dei progetti. La suddivisione effettuata è riassunta nelle seguenti tabelle. Tab. 3.1. - Sviluppo delle competenze alla vita dei giovani Progetti

Touch Down

Prospettive Under 30

Crescere insieme per crescere tutti: il territorio della provincia di Pavia laboratorio dei giovani Area tematica “Sviluppo delle competenze alla vita dei giovani”

Giovani energie di attivazione

Mosaico Giovani

I giovani nella rete della vita

Il territorio visto dai giovani: idee, progetti, sperimentazioni e lavoro

L'officina dei giovani

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Tab. 3.2. - Sviluppo della creatività e della capacità imprenditiva dei giovani Progetti

Lab.Com. Lo comunicazione Area tematica “Sviluppo della creatività e della capacità imprenditiva dei giovani”

spazio

dei

giovani

nella

Retica

Lavori in corso nel nord-ovest: cantieri creativi per la biennale dei giovani

Pianeta giovani: creatività ed opportunità

Musica in rete

Tab. 3.3. - Sviluppo dell’autonomia dei giovani Progetti

S.S.In.G. - Sistema territoriale per lo Sviluppo dell'Iniziativa Giovanile

Hub creativi per volare giovane: nuove idee dalle nuove generazioni Area tematica “Sviluppo dell’autonomia dei giovani”

Fuori Classe - Progetto per la valorizzazione delle competenze alla vita

Hubyoung - Piattaforma sussidiaria di valorizzazione del capitale umano dei giovani per azioni innovative nelle reti della provincia di Monza Brianza

ST-ART UP: scegliere il futuro sperimentando il presente

Costruzione di un sistema di monitoraggio regionale delle politiche giovanili lombarde

39


3.2. Lavoro sul campo: costruzione dello strumento di rilevazione e suoi contenuti principali Il monitoraggio sul campo è avvenuto seguendo una serie di step fondamentali per raggiungere l’obiettivo finale:

studio del bando e dei progetti;

costruzione intervista;

costruzione del calendario per le visite di monitoraggio5;

visite di monitoraggio (somministrazione dell’intervista, visita di luoghi significativi, raccolta materiale prodotto).

Per costruire la traccia dell’intervista6 sono stati analizzati le strategie e gli obiettivi presenti nell’invito alla presentazione di progetti integrati. La struttura dell’intervista ha previsto:

una breve presentazione dei progetti;

un approfondimento dei 5 principi chiave;

una rilettura delle aree tematiche a posteriori;

un’estrapolazione di indicatori.

La breve presentazione del progetto e degli intervistati ha avuto la funzione di ottenere una prima impressione del progetto e della rappresentatività del soggetto intervistato nonché la finalità di ottenere informazioni sul ruolo degli intervistati e il grado di condivisione nel gruppo di lavoro del progetto e dei processi di valutazione. La scelta dei 5 principi chiave da analizzare più in profondità è dovuta in parte alle indicazione delle strategie individuate nell’invito alla presentazione dei progetti integrati e in parte all’obiettivo finale del percorso di monitoraggio, ossia di creare un sistema di monitoraggio delle politiche giovanile individuando anche eventuali

5 6

Allegato 2 Allegato 3

Costruzione di un sistema di monitoraggio regionale delle politiche giovanili lombarde

40


buone prassi da utilizzare in programmazioni o interventi futuri. I principi chiave sono stati oggetto di domande nella seconda e nella terza parte dell’intervista. I cinque principi chiave individuati sono stati:

partenariato

innovazione

sperimentazione

empowerment territoriale

sostenibilità

L’intervista ha previsto anche una parte dedicata all’approfondimento delle aree tematiche (sviluppo delle competenze alla vita dei giovani, sviluppo della creatività e della capacità imprenditiva dei giovani, sviluppo dell’autonomia dei giovani), di conseguenza le tracce d’intervista erano tre, uguali nella prima, seconda e quinta parte e diverse nella terza e quarta. L’intervista si chiudeva con la quinta e ultima parte in cui si chiedeva agli interlocutori di indicare gli indicatori considerati utili per leggere quale tipo di effetto una politica sociale per i giovani potesse produrre sullo sviluppo delle relative aree tematiche.

3.3. Esiti del lavoro sul campo 3.3.1. Analisi quadro esiti Durante le visite di monitoraggio è stata prodotta una scheda sul quadro esiti dei progetti, inviata tramite posta elettronica ai referenti di progetto in un periodo precedente l’incontro, in modo che fosse per loro possibile raccogliere tutti i dati richiesti. Di seguito si presentano alcune tabelle (tab. 3.4., tab. 3.5., tab. 3.6.) in cui si espone la situazione complessiva, per quanto riguarda i progetti lombardi, con le informazioni che è stato possibile raccogliere.

Costruzione di un sistema di monitoraggio regionale delle politiche giovanili lombarde

41


Tab. 3.4.– Dati di monitoraggio/realizzazione raccolti tramite la compilazione da parte delle progettualità lombarde - AZIONI Progetti

N. attività con corsi di formazione

2

3

3

3

2

5

4

18

8

3

2

2

137

9

7

7

11

7

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

10

2

3

Nd

1

7

7

3

2

1

1

5

9

0

2

0

0

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Competenze alla vita

5

12

0

5

0

0

Competenze alla vita

4

28

2

1

10

1

S.S.In.G. - Sistema territoriale per lo Sviluppo dell'Iniziativa Giovanile - Consorzio Consolida Lecco

Autonomia

Hub creativi per volare giovane: nuove idee dalle nuove generazioni - Consorzio SOL.CO Priula

Autonomia

Fuori Classe - Progetto per la valorizzazione delle competenze alla vita - Confcooperative di Brescia Hubyoung - Piattaforma sussidiaria di valorizzazione del capitale umano dei giovani per azioni innovative nelle reti della provincia di Monza Brianza - Comune di Monza ST-ART UP: scegliere il futuro sperimentando il presente - Provincia di Milano Touch Down - I.Re.F. (Mi) Prospettive Under 30 - Comune di Desenzano del Garda Crescere insieme per crescere tutti: il territorio della provincia di Pavia laboratorio dei giovani Provincia di Pavia Giovani energie di attivazione- Consorzio SOL.CO (Sondrio) Mosaico Giovani - Provincia di Varese I giovani nella rete della vita - Associazione L'amico Charly ONLUS Il territorio visto dai giovani: idee, progetti, sperimentazioni e lavoro - Istituto Sordomuti d'ambo i sessi di Bergamo

7

N. di attività con workshop

Categorizzazione

Autonomia

N. di azioni totali

N. di attività totali

N. di N. di attività attività con con seminari laboratorio

6

12

3

4

12

4

5 Autonomia Autonomia Competenze alla vita Competenze alla vita Competenze alla vita Competenze alla vita Competenze alla vita

Nd

Si indicano con Nd le situazioni in cui non è stato possibile avere il dato di interesse, oppure risulta di difficile interpretazione.

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42


Progetti

Categorizzazione Competenze alla vita

L'officina dei giovani - Comune di Milano Lab.Com. Lo spazio dei giovani nella comunicazione - Provincia di Mantova Retica - Università Cattolica del Sacro Cuore (Mi) Lavori in corso nel nord-ovest: cantieri creativi per la biennale dei giovani - Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme

Creatività Creatività

N. di azioni totali

N. di attività totali

N. di attività con seminari

N. di attività con laboratorio

N. di attività con workshop

N. attività con corsi di formazione

6

59

5

15

6

9

3

12

1

10

1

1

7

28

1

11

3

4

11

16

2

2

4

4

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd 67

Nd 360

Nd 39

Nd 65

Nd 42

Nd 41

Creatività

Pianeta giovani: creatività ed opportunità - Comune di Cremona Creatività Musica in rete - Provincia di Como Creatività Totale

Tab. 3.5. - Dati di monitoraggio/realizzazione raccolti tramite la compilazione da parte delle progettualità lombarde – ATTIVITA’ FORMATIVE

Progetti S.S.In.G. - Sistema territoriale per lo Sviluppo dell'Iniziativa Giovanile - Consorzio Consolida Lecco Hub creativi per volare giovane: nuove idee dalle nuove generazioni - Consorzio SOL.CO Priula

Categorizzazione

N. seminari totali

N. partecipanti totali ai seminari

N. laboratori totali

3

123

7

125

9

8

1470

50

895

26

N. corsi di formazione totali

N. partecipanti a corsi di formazione totali

86

8

123

268

29

560

N N. N. partecipanti partecipanti totali ai workshop a workshop laboratori totali totali

Autonomia

Autonomia

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43


Progetti Fuori Classe - Progetto per la valorizzazione delle competenze alla vita Confcooperative di Brescia Hubyoung - Piattaforma sussidiaria di valorizzazione del capitale umano dei giovani per azioni innovative nelle reti della provincia di Monza Brianza - Comune di Monza ST-ART UP: scegliere il futuro sperimentando il presente Provincia di Milano

Categorizzazione

N. worksho p totali

N. partecipanti a workshop totali

N. corsi di formazione totali

N. partecipanti a corsi di formazione totali

543

6

200

3

27

7

73

9

2951

12

615

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

7

1250

3

1813

/

/

5

500

3

388

59

1443

1

16

4

108

0

0

4

210

0

0

0

0

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

N. seminari totali

N. partecipanti totali ai seminari

N. laboratori totali

N. partecipanti totali ai laboratori

Nd

5414

Nd

129

1251

Nd

Autonomia

Autonomia

Autonomia Competenze alla Touch Down - I.Re.F. (Mi) vita Prospettive Under 30 - Comune Competenze alla di Desenzano del Garda vita Crescere insieme per crescere tutti: il territorio della provincia di Pavia laboratorio dei giovani Competenze alla - Provincia di Pavia vita Giovani energie di attivazione- Competenze alla Consorzio SOL.CO (Sondrio) vita Mosaico Giovani - Provincia di Competenze alla Varese vita

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Progetti I giovani nella rete della vita - Associazione L'amico Charly ONLUS Il territorio visto dai giovani: idee, progetti, sperimentazioni e lavoro Istituto Sordomuti d'ambo i sessi di Bergamo L'officina dei giovani Comune di Milano Lab.Com. Lo spazio dei giovani nella comunicazione - Provincia di Mantova Retica - Università Cattolica del Sacro Cuore (Mi) Lavori in corso nel nordovest: cantieri creativi per la biennale dei giovani Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme Pianeta giovani: creatività ed opportunità - Comune di Cremona Musica in rete - Provincia di Como Totale

Categorizzazione

N. worksho p totali

N. partecipanti a workshop totali

N. corsi di formazione totali

N. partecipanti a corsi di formazione totali

4201

0

0

0

0

30

180

37

746

20

80

3371

37

791

8

2478

15

755

2

50

44

571

5

81

15

255

15

1095

47

620

4

119

30

339

2

80

2

216

11

89

5

70

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

Nd

212

14792

700

11681

116

7034

146

3432

N. seminari totali

N. partecipanti totali ai seminari

N. laboratori totali

N. partecipanti totali ai laboratori

0

0

410

22

300

21

Competenze alla vita

Competenze alla vita Competenze alla vita

Creatività

Creatività

Creatività

Creatività Creatività

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Tab. 3.6. - Dati di monitoraggio/realizzazione raccolti tramite la compilazione da parte delle progettualità lombarde – ALTRE INIZIATIVE Progetti

Categorizzazione

N. attività con altre iniziative realizzate

N. totale di altre iniziative

N. partecipanti ad altre attività

S.S.In.G. - Sistema territoriale per lo Sviluppo dell'Iniziativa Giovanile - Consorzio Consolida Lecco

Autonomia

8

63

13616

Hub creativi per volare giovane: nuove idee dalle nuove generazioni - Consorzio SOL.CO Priula

Autonomia

3

145

825

11

194

11303

96

245

123242

Autonomia Competenze alla vita Competenze alla vita

Nd Nd

Nd Nd

Nd Nd

6

19

10136

Competenze alla vita Competenze alla vita Competenze alla vita

6 7 Nd

98 76 Nd

43708 3230 Nd

Competenze alla vita

7 Nd

499 Nd

4843 Nd

Competenze alla vita Competenze alla vita

24

1049

3220

Creatività Creatività

0 8

0 93

0 2665

Creatività

13 Nd

388 Nd

4834 Nd

Nd

Nd

Nd

189

2869

221622

Fuori Classe - Progetto per la valorizzazione delle competenze alla vita - Confcooperative di Brescia Autonomia Hubyoung - Piattaforma sussidiaria di valorizzazione del capitale umano dei giovani per azioni innovative nelle reti della provincia di Monza Brianza - Comune di Monza Autonomia ST-ART UP: scegliere il futuro sperimentando il presente Provincia di Milano Touch Down - I.Re.F. (Mi) Prospettive Under 30 - Comune di Desenzano del Garda Crescere insieme per crescere tutti: il territorio della provincia di Pavia laboratorio dei giovani - Provincia di Pavia Giovani energie di attivazione- Consorzio SOL.CO (Sondrio) Mosaico Giovani - Provincia di Varese I giovani nella rete della vita - Associazione L'amico Charly ONLUS Il territorio visto dai giovani: idee, progetti, sperimentazioni e lavoro - Istituto Sordomuti d'ambo i sessi di Bergamo L'officina dei giovani - Comune di Milano Lab.Com. Lo spazio dei giovani nella comunicazione Provincia di Mantova Retica - Università Cattolica del Sacro Cuore (Mi) Lavori in corso nel nord-ovest: cantieri creativi per la biennale dei giovani - Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme Pianeta giovani: creatività ed opportunità - Comune di Cremona Musica in rete - Provincia di Como Totale

Creatività Creatività

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46


3.3.1.1. Il quadro regionale in sintesi Nelle tabelle (tab. 3.7. e tab. 3.8.) qui di seguito presentate, invece, si trova una elaborazione delle informazioni raccolte e riassunte nelle pagine precedenti, in merito a tutto il livello regionale. Le informazioni sono state elaborate per area tematica, in modo da poter effettuare dei confronti. Tab. 3.7. - Quadro riassuntivo delle informazioni di monitoraggio/realizzazione raccolte sui progetti APQ lombardi e confronto per aree tematiche di raggruppamento delle progettualità Area Categorizzazione Autonomia Competenze Creatività Totale alla vita N. totale di azioni 19 27 21 67 N. totale di attività 179 125 56 360 N. totale di attività con seminari 23 12 4 39 N. totale di attività con Azioni laboratorio 14 28 23 65 N. totale di attività con workshop 17 17 8 42 N. totale di attività con corsi di formazione 20 12 9 41 N. totale di seminari realizzati 140 53 19 212 N. totale partecipanti ai seminari realizzati 8258 5309 1225 14792 N. totale di laboratori realizzati 64 543 93 700 N. totale di partecipanti ai Attività di laboratori 1636 8638 1407 11681 formazione N. totale di workshop realizzati 50 46 20 116 N. totale di partecipanti ai workshop 3505 3240 289 7034 N. totale di corsi di formazione realizzati 52 44 50 146 N. totale di partecipanti a corsi di formazione 1325 1443 664 3432 N. totale di attività con altre iniziative realizzate 118 50 21 189 Altre N. totale di altre iniziative iniziative realizzate 647 1741 481 2869 N. totale di partecipanti ad altre attività 148986 65137 7499 221622

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Con l’intenzione di mettere in evidenza i risultati ottenuti dai tre gruppi di progettualità (autonomia, competenze alla vita, creatività/capacità imprenditiva) si propongono alcuni grafici ad istogramma (figura 3.1., 3.2., 3.3.). I dati vengono riproposti con numeri assoluti, in quanto risulta particolarmente difficile (in alcuni casi impossibile) stabilire la base di riferimento sulla quale poter effettuare il calcolo di valori percentuali. Fig. 3.1. – Grafico di confronto fra i valori ottenuti sugli indicatori di monitoraggio/realizzazione (attività formative) dai tre diversi gruppi di progettualità (suddivisi per aree tematiche)

Per N totale di attività si intende la somma del numero di attività previste per ciascuna azione di progetto. Il numero totale di attività con seminari è, invece, la somma delle attività di progetto che hanno previsto la realizzazione di seminari (idem per le attività con laboratorio e con workshop)8. Il grafico in figura 3.1. mostra come il gruppo di progetti raggruppati sotto l’area “autonomia” sembrano aver sviluppato sia un numero totale di attività di progetto maggiore rispetto ai progetti delle altre due aree, sia un maggior numero di attività diverse da quelle di formazione. Il gruppo dei progetti afferente all’area “competenze alla vita” e quello afferente all’area “creatività/capacità imprenditiva” 8

I grafici in figura 3.1. e 3.2. si differenziano in quanto se un’attività di progetto ha previsto seminari, ciascun progetto può aver deciso di realizzarne uno o più. Per questa ragione, il numero totale di attività con seminari non coincide con il numero di seminari totali realizzati. Lo stesso discorso vale anche per laboratori, workshop, corsi di formazione ed altre iniziative.

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hanno sviluppato molte attività di laboratorio, attivando meno seminari (soprattutto per l’area “creatività”). Il grafico in figura 3.2. mostra il confronto fra i valori ottenuti dai tre gruppi tematici di progettualità in relazione al numero totale di seminari, laboratori, workshop, corsi di formazione ed altre iniziative realizzate. Fig. 3.2. – Grafico di confronto fra i valori ottenuti sugli indicatori di monitoraggio/realizzazione (quantificazione attività formative) dai tre diversi gruppi di progettualità (suddivisi per aree tematiche)

Si osserva chiaramente che, nel confronto fra progettualità delle diverse aree tematiche, in merito al numero di seminari, workshop e corsi di formazione realizzati non emergono particolari differenze, mentre per quanto riguarda il numero di laboratori e di altre iniziative realizzate si distinguono per una maggior numerosità i progetti dell’area “competenze alla vita”. Infine, osservando il grafico in figura 3.3., l’evidenza più chiara è quella di una generale maggior numerosità di partecipanti ad iniziative diverse da quelle di formazione, specialmente per i progetti dell’area “autonomia” e “competenze alla vita”. Questo dato, associato a quello degli altri due grafici (in cui sempre emerge una maggior numerosità per i valori afferenti ad “altre iniziative realizzate”), offre un’indicazione anche in merito al fatto che sarà necessario in futuro (anche pensando ad un sistema di nomitoraggio delle politiche giovanili) porre più attenzione a questa categoria, che rappresenta l’ambito entro il quale i progetti si sono presumibilmente presi uno spazio proprio di differenziazione e specificità.

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Fig. 3.3. – Grafico di confronto fra i valori ottenuti sugli indicatori di monitoraggio/realizzazione (partecipanti alle attività formative) dai tre diversi gruppi di progettualità (suddivisi per aree tematiche)

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Tab. 3.8. - Indicatori elaborati sulla base delle informazioni di monitoraggio/realizzazione raccolte sui progetti APQ lombardi, e confronto per aree tematiche di raggruppamento delle progettualità Area Categorizzazione Autonomia Competenze Creatività Totale alla vita N. medio di azioni per progetto 4,75 4,50 7,00 5,15 N. medio di attività per progetto 44,75 20,83 18,67 27,69 N. medio di attività con seminari per progetto 5,75 2,00 1,33 3,00 Azioni N. medio di attività con laboratori per progetto 3,50 4,67 7,67 5,00 N. medio di attività con workshop per progetto 4,25 2,83 2,67 3,23 N. medio di attività con corsi formazione per progetto 5,00 2,00 3,00 3,15 N. medio di seminari per progetto 35,00 8,83 6,33 16,31 N. medio di partecipanti ai seminari 58,99 100,17 64,47 69,77 N. medio di laboratori per progetto 16,00 90,50 31,00 53,85 N. medio di partecipanti ai Attività di laboratori 25,56 15,91 15,13 16,69 formazione N. medio di workshop per progetto 12,50 7,67 6,67 8,92 N. medio di partecipanti ai workshop 70,10 70,43 14,45 60,64 N. medio corsi per progetto 13,00 7,33 16,67 11,23 N. medio partecipanti per corso 25,48 32,80 13,28 23,51 N. medio di attività con altre iniziative per progetto 29,50 8,33 7,00 14,54 Altre N. medio di altre attività per iniziative progetto 161,75 290,17 160,33 220,69 N. medio partecipanti per altre attività 230,27 37,41 15,59 77,25

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3.3.2. Criteri di analisi: principi chiave e aree tematiche La somministrazione delle interviste ha permesso di effettuare un’analisi per evidenziare punti di forza e criticità dei cinque principi chiave definiti come segue:

partenariato, intendendo insieme di enti di diversa natura e dimensione che utilizzano un metodo di lavoro comune, partecipato e condiviso e individuano strategie e strumenti d’intervento su un territorio di riferimento;

innovazione, intendendo l’integrazione di approcci disciplinari e metodologie di intervento per generare un cambiamento positivo e continuo nel tempo, un’evoluzione tecnologica e culturale attraverso il miglioramento di un servizio e un mutamento delle pratiche sociali nel contesto di riferimento;

sperimentazione, intendendo la realizzazione di progetti o programmi per promuovere un miglioramento in termini di efficacia e rispondenza a determinati bisogni, per individuare buone prassi d’intervento e per realizzare modelli di intervento estensibili ad ambiti più vasti;

empowerment territoriale, intendendo uno sviluppo di collaborazioni, tra attori presenti su un territorio, che permette di creare uno scambio tra enti organizzativi a tutti i livelli, di progettare e realizzare interventi di interesse comune e di costruire un sistema di rete come modalità di partecipazione e supporto allo sviluppo di progetti o iniziative;

sostenibilità, intendendo processi o azioni d’intervento che possano trovare continuità nel tempo attraverso la conoscenza e lo scambio di esperienze tra soggetti coinvolti in un programma o progetto condiviso e la divulgazione, l’istituzionalizzazione di accordi, intese o norme per garantirne il consolidamento.

Per quanto riguarda le aree tematiche, agli interlocutori è stato chiesto qual è stata l’idea guida della tematica di riferimento che li ha portati a realizzare le diverse azioni, la declinazione che si darebbe a progetto finito (o in fase di chiusura), e quali elementi riterrebbero importante modificare o integrare rispetto alla definizione iniziale. È stato chiesto, inoltre, di indicare quali aree di attività

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proporrebbero a titolo esemplificativo per evidenziare le possibilità di azione da sviluppare in futuri progetti.

3.3.3. Matrici sinottiche: punti di forza e criticità dei principi chiave Tab. 3.9. – Punti di forza e criticità “Partenariato” Partenariato

Punti di forza

Criticità

L’eterogeneità della partnership

L’elevato numero di partner

L’interesse preesistente al progetto per le politiche giovanili

I costi destinati agli attori in delega

La condivisione di metodi, strumenti e conoscenze

La messa a sistema delle peculiarità di ogni partner

L’esistenza di collaborazioni tra i partner a monte del progetto

Il sistema/processo di rendicontazione

Il coinvolgimento di partner formati da giovani

La logica della corresponsabilità

Il sistema di rete

Le relazioni vissute a livello paritario

In merito al partenariato, dalle interviste è emerso che c’è stato un cambiamento positivo nelle modalità di relazione tra privato sociale ed enti pubblici e lo sviluppo di modelli di governance creati per affrontare le politiche giovanili. Per quanto riguarda le tabelle che seguono, relativamente all’innovazione e alla sperimentazione, durante gli incontri si è rilevato che in alcuni casi si creava un’incertezza interpretativa, a volte ai due concetti si attribuiva lo stesso significato. Si è sottolineato che l’accezione corretta da attribuire al termine “innovazione” doveva essere sempre rispetto al territorio di riferimento, ossia considerando quanto esisteva prima del progetto. Per quanto riguarda la “sperimentazione” si doveva pensare non in un’ottica di qualcosa di nuovo, di appena inventato, ma come processo da seguire con attenzione per trasformare, potenzialmente, il processo in “buone prassi” da adottare anche in altri contesti territoriali.

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Tab. 3.10. – Punti di forza e criticità “Innovazione” Innovazione

Punti di forza

L’idea di rete

Le politiche giovanili considerate nel loro insieme

La gestione dei giovani di un progetto per i giovani

La comunicazione sviluppata in modo innovativo

L’incontro tra i giovani e i maestri d’arte

La nascita di spazi dedicati alla creatività

L’idea di mettere insieme competenze, stili e metodologie creando un sistema nuovo di animazione

L’integrazione pubblico/privato

Il lavoro con le associazioni di categoria che si occupano di occupabilità

Il binomio arte contemporanea e musica

La formazione erogata in contesti non professionali

Gli eventi realizzati da professionisti e giovani

Lo sviluppo di competenze trasversali

La possibilità di agire su un territorio esteso

Criticità

La resistenza da parte dei beneficiari alle “novità”

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Tab. 3.11 – Punti di forza e criticità “Sperimentazione” Sperimentazione

Punti di forza

Il libero accesso ai servizi senza distinzione tra situazioni di agio e disagio

La collaborazione tra giovani e istituzioni

La mobilità tra enti pubblici e privati

La mobilità educativa all’estero

La creazione di gruppi di giovani nelle piccole comunità montane

L’accompagnamento dei giovani all’imprenditorialità

La creazione di consulte giovani

Il coinvolgimento di tutti gli attori che ruotano intorno a temi specifici (per es. la musica)

L’utilizzo di strutture atipiche del territorio

Criticità

L’imprenditività giovanile per la crisi economica in corso

La tempistica a volte non sufficiente per realizzare alcune attività

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Tab. 3.12. – Punti di forza e criticità “Empowerment territoriale” Empowerment territoriale

Punti di forza

L’investimento sulle politiche giovanili attraverso una rete

La possibilità di realizzare alcune iniziative già in programma

Le azioni di progetto che hanno messo in rete attori diversi

Lo sviluppo di un sistema di censimento sulle possibilità offerte dal territorio

I legami con le realtà del territorio

Il coinvolgimento di alcuni soggetti esterni al progetto

L’intreccio tra band giovanile locali e realtà locali di altra natura

Le relazioni innescate con i centri giovani

L’attenzione riservata alle risorse presenti sul territorio

Criticità

La difficoltà di trovare nuovi finanziamenti per dare una continuità al progetto

Lo scarso interesse per le politiche giovanili a volte dimostrato dalla classe politica

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Tab. 3.13. – Punti di forza e criticità “Sostenibilità” Sostenibilità

Punti di forza

Gli accordi di programma sulle politiche giovanili sottoscritti in alcuni territori Le collaborazioni formali tra alcune realtà

I Protocolli d’intesa per il tavolo politiche giovanili, imprenditorialità e sport giovani

L’autofinanziamento per dare continuità ad alcune attività

Le cabine di regia che gestivano il progetto

La stesura dei PLG (Piani Locali Giovani)

Gli statuti delle consulte dei giovani

Gli accordi operativi tra assessorati provinciali

Gli accordi con le scuole

Criticità

La mancanza di risorse

La tempistica non sempre confacente alle esigenze progettuali

La scarsa rispondenza della classe politica

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3.3.4. Matrici sinottiche: ridefinizione aree tematiche Tab. 3.14. – Interpretazione del concetto “Competenze alla vita” Ridefinizione del concetto “Sviluppo delle competenze alla vita dei giovani”

Concetto in fase progettuale

Ridefinizione post progetto

Attività esemplificative proposte

Il concetto veniva declinato in riferimento: al riconoscimento di specificità territoriali e conoscenza del territorio; al protagonismo giovanile; allo sviluppo di life skills; alla messa in gioco delle proprie competenze.

Promuovere e sviluppare: le competenze cognitive, comunicative, relazionali, e legate al concetto di autonomia; le life skills a livello psicosociale; il problem solving; le conoscenze della propria società

Attività legate all’aspetto educativo che: coinvolgendo le scuole superiori, portino allo sviluppo della capacità di apprendere autonomamente; comportino un contatto diretto col mondo del lavoro; promuovano l’integrazione.

Per l’area tematica “Sviluppo della creatività e della capacità imprenditiva dei giovani” è stato ritenuto importante trattare separatamente i due concetti “creatività” e “imprenditività” per ottenere delle definizioni più esaustive.

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Tab. 3.15. – Interpretazione del concetto “Creatività” Ridefinizione del concetto “Sviluppo della creatività dei giovani”

Concetto in fase progettuale

Ridefinizione

Attività esemplificative

Il concetto veniva declinato in riferimento: a una passione da trasformare in una forma d’impresa; a un elemento connesso con le competenze creative, i linguaggi creativi e le competenze alla vita; al tempo libero che attraverso la creatività diventa tempo di apprendimento; ad un elemento possibile per rispondere ai bisogni dei giovani.

Creatività come: elemento performativo rispetto ad una futura occupazione; costruzione di qualcosa di fortemente connesso al territorio; linguaggio che aggrega e diventa tramite di apprendimento; contaminazione di saperi e di tematiche.

Attività per: creare spazi di incontro e di lavoro per i giovani; supportare i giovani nel riconoscimento dei livelli di creatività; promuovere il territorio legando la creatività alle potenzialità dello stesso.

Tab. 3.16. – Interpretazione del concetto “Capacità imprenditiva” Ridefinizione del concetto “Sviluppo della capacità imprenditiva dei giovani”

Concetto in fase progettuale

Ridefinizione

Attività esemplificative

Il concetto veniva declinato in riferimento: alla professionalizzazione; a una fonte di creatività promuovendo il territorio; alla trasformazione dei progetti in imprese all’autogestione, autoproduzione, e all’integrazione di linguaggi (es. giovani/imprenditoria); all’acquisizione di consapevolezza delle proprie capacità e competenze per saperle utilizzare sul mercato del lavoro.

Incentivare i giovani a: utilizzare le proprie competenze per creare un’impresa; inserirsi nel mondo del lavoro anche in relazione all’offerta del territorio; sviluppare competenze trasversali in relazione all’offerta del mercato.

Attività che aiutino i giovani a: conoscere le logiche dell’imprenditività; ridurre la tempistica tra i percorsi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro; conoscere i possibili ambiti d’inserimento in relazione all’offerta del territorio.

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Tab. 3.17. – Interpretazione del concetto “Autonomia” Ridefinizione del concetto “Sviluppo dell’autonomia dei giovani”

Concetto in fase progettuale

Ridefinizione

Attività esemplificative

Il concetto veniva declinato in riferimento: alla partecipazione attiva; allo sviluppo di competenze tecniche; allo sviluppo di competenze trasversali; all’acquisizione di consapevolezza e ricerca di senso.

Portare i giovani a: costruire un progetto di vita; ampliare il proprio percorso di crescita con esperienze formative/professionali; maturare consapevolezza su cosa offre il territorio e sulle proprie capacità.

Attività per i giovani che: creino officine del lavoro, incubatori, strumenti di accesso al credito; favoriscano esperienze all’estero attraverso progetti e scambi europei; orientino al lavoro e alla formazione; comportino dei contatti diretti tra giovani e mondo del lavoro.

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3.3.5. Matrici sinottiche: aggettivi utilizzati nella definizione dell’esperienza progettuale Nel corso delle interviste è stato chiesto ai partecipanti di descrivere l’esperienza progettuale con i primi tre aggettivi che venivano loro in mente. Qui di seguito si propone una tavola sinottica di presentazione degli aggettivi che sono stati dati, oltre ad una restituzione complessiva in merito agli stessi. Tab. 3.18. – Quadro riassuntivo degli aggettivi riportati dai testimoni privilegiati dei progetti afferenti all’area “competenze alla vita” Competenze alla vita

PROGETTI

Prospettive under 30

Touch Down Crescere insieme per crescere tutti: il territorio della provincia di Pavia laboratorio dei giovani Giovani energie di attivazione

Mosaico giovani

I giovani nella rete della vita Il territorio visto dai giovani: idee, progetti, sperimentazioni e lavoro L’officina dei giovani

AGGETTIVI Arricchente Innovativo Partecipativo Complesso Di espansione territoriale Interessante Complesso Interessante Ricco Altamente dinamico Complesso Innovativo Complesso Concreto Stimolante Sinergico Arduo Educativo Opportunità Complesso Intergenerazionale Protagonista (protagonistico) Creativo/innovativo Seducente

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Tab. 3.19. – Quadro riassuntivo degli aggettivi riportati dai testimoni privilegiati dei progetti afferenti all’area “autonomia” Autonomia

PROGETTI

AGGETTIVI

S.S.In.G. – Sistema territoriale per lo Sviluppo dell’Iniziativa Giovanile Hub creativi per volare giovane: nuove idee dalle nuove generazioni Fuori Classe – Progetto per la valorizzazione delle competenze alla vita Hubyoung – Piattaforma sussidiaria di valorizzazione del capitale umano dei giovani per azioni innovative nelle reti della provincia di Monza e Brianza ST-ART UP: scegliere il futuro sperimentando il presente

Complesso Concreto Scommessa Reticolare Complesso Trasversale Successo formativo Fuori classe Rete permanente delle relazioni Integrato (integrazione tra aree e tra partner) Innovativo Di sviluppo (base per il PLG) Divertente Pieno Stratificato/caleidoscopico

Tab. 3.20. – Quadro riassuntivo degli aggettivi riportati dai testimoni privilegiati dei progetti afferenti all’area “creatività e capacità imprenditiva” Creatività e capacità imprenditiva

PROGETTI Lab.Com. Lo spazio dei giovani nella comunicazione Retica Lavori in corso nel nord-ovest: cantieri creativi per la biennale dei giovani Pianeta giovani: creatività ed opportunità

Musica in rete

AGGETTIVI Partecipativo Fiduciario Innovativo/giovane Creativo Network (lavoro in rete) Di orientamento Eterogeneo Multidisciplinare Creativo Creativo Complesso Dinamico Ambizioso Trasversale Provinciale

Considerazioni. Comune a tutte le categorie risulta l’elemento della complessità da intendersi sia in senso di fatica nel coordinamento di partner diversi fra loro (anche per linguaggio, distanza fisica, livello amministrativo), sia nel senso di una

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eterogeneità degli attori, multidisciplinarietà delle aree tematiche, trasversalità delle azioni e dinamicità complessiva dei progetti. I progetti delle categorie dell’autonomia e della creatività/capacità imprenditiva fanno emergere l’idea che i progetti siano stati percepiti come un’opportunità di crescita e arricchimento anche per il futuro (arricchente, stimolante, educativo, di espansione territoriale, di sviluppo, scommessa); anche la dimensione relazionale emerge particolarmente per queste due categorie (reticolare, di network, integrato, di orientamento, ambizioso). Tab. 3.21. – Quadro riassuntivo delle predominanze semantiche delle progettualità per area tematica di riferimento

Complessità

Opportunità per il futuro

Dimensione relazionale

Arricchimento e crescita

Creatività/ innovazione

Altri aggettivi

Competenze alla vita Autonomia Creatività/ Capacità imprenditiva

Tipica delle categorie delle competenze alla vita e della creatività/capacità imprenditiva è la dimensione della creatività/innovazione.

3.3.6. Matrici sinottiche: analisi delle attribuzioni del grado e dell’ordine di importanza per parola chiave Nel corso dell’intervista è stato indagato il grado di importanza relativo ed assoluto delle parole chiave oggetti di attenzione. Nelle tabelle dalla 3.22 alla 3.24 presentate in questo paragrafo, all’interno di ciascuna colonna, il numero a destra rappresenta il valore attribuito alla parola chiave nella distribuzione del grado di importanza relativa di ciascuna (si chiedeva di mettere le 5 parole chiave in ordine di importanza, con 1 al più importante e 5 al meno importante). Il valore a destra del trattino, invece, rappresenta il grado di importanza assoluto che è stato attribuito alla parola chiave (con 5 valore massimo e 1 valore minimo). Lo scopo di richiedere l’importanza relativa e quella assoluta era quello di indagare il grado di congruenza fra i due tipi di importanza attribuita per capire quale distanza c’è stata fra il realmente accaduto (importanza relativa) e il desiderata (importanza assoluta).

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Tab. 3.22.– Grado di importanza relativa (I.rel* - numero a sinistra) e assoluta (I-ass^ numero a destra) delle parole chiave, per area tematica Competenze alla vita

Progetto Prospettive under 30 Touch Down Crescere insieme per crescere tutti: il territorio della provincia di Pavia laboratorio dei giovani Giovani energie di attivazione Mosaico giovani I giovani nella rete della vita Il territorio visto dai giovani: idee, progetti, sperimentazioni e lavoro L’officina dei giovani

9

Innovazione

I.rel*

I.ass^

I.rel*

I.ass^

I.rel*

I.ass^

I.rel*

I.ass^

I.rel*

I.ass^

1

5

2

4

3

4

4

3

5

5

1

4

2

5

3

4

4

3

5

5

3

3

1

4

5

5

2

3

4

5

1

5

2

3

3

4

4

4

5

3

3

Nd

2

Nd

4

Nd

5

Nd

9

Sperimentazione

Empowerment

Conoscenza/ Scambio

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Tab. 3.23 – Grado di importanza relativa (I.rel* - numero a sinistra) e assoluta (I-ass^ numero a destra) delle parole chiave, per area tematica Autonomia

Progetto

S.S.In.G. – Sistema territoriale per lo Sviluppo dell’Iniziativa Giovanile Hub creativi per volare giovane: nuove idee dalle nuove generazioni Fuori Classe – Progetto per la valorizzazione delle competenze alla vita Hubyoung – Piattaforma sussidiaria di valorizzazione del capitale umano dei giovani per azioni innovative nelle reti della provincia di Monza e Brianza ST-ART UP: scegliere il futuro sperimentando il presente

Partenariato

Innovazione

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I.rel* I.ass^

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Tab. 3.24. – Grado di importanza relativa (I.rel* - numero a sinistra) e assoluta (I-ass^ numero a destra) delle parole chiave, per area tematica Creatività e imprenditività giovanile

Partenariato

Progetto

I.rel* Lab.Com. Lo spazio dei giovani nella comunicazione Retica Lavori in corso nel nord-ovest: cantieri creativi per la biennale dei giovani Pianeta giovani: creatività ed opportunità Musica in rete

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Innovazione

I.ass^ I.rel*

Sperimentazione

Empowerment

Conoscenza/ Scambio

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Informazione non disponibile

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Nella tab. 3.25., invece, per ciascuna parola chiave si riporta il quadro riassuntivo della frequenza di assegnazione dei valori di importanza assoluta e relativa (nella prima cella, 1 5v significa che il valore 1 è stato assegnato alla parola chiave partenariato da 5 progetti dell’area competenze alla vita). Tab. 3.25. – Elaborazione ed analisi dei valori di importanza relativa ed assoluta attribuiti a ciascuna parola chiave oggetto d’attenzione Quadro riassuntivo

Progetto

Competenze alla vita

Autonomia

Creatività/ capacità imprenditiva

Totale

Partenariato 1 5v 2 0v 3 2v 4 0v 5 1v 1 4v 2 0v 3 1v 4 0v 5 0v 1 2v 2 0v 3 0v 4 2v 5 0v 1 11 2 0v 3 3v 4 2v 5 1v

5 2v 4 4v 3 1v 2 0v 1 0v 5 1v 4 2v 3 2v 2 0v 1 0v 5 0v 4 2v 3 2v 2 0v 1 0v 5 3v 4 8v 3 5v 2 0v 1 0v

Innovazione 1 3v 2 3v 3 1v 4 1v 5 0v 1 0v 2 2v 3 1v 4 2v 5 0v 1 1v 2 3v 3 0v 4 0v 5 0v 1 4v 2 8v 3 2v 4 3v 5 0v

5 2v 4 4v 3 1v 2 0v 1 0v 5 2v 4 3v 3 0v 2 0v 1 0v 5 4v 4 0v 3 0v 2 0v 1 0v 5 8v 4 7v 3 1v 2 0v 1 0v

Sperimentazione 1 0v 2 3v 3 3v 4 0v 5 2v 1 1v 2 2v 3 2v 4 0v 5 0v 1 1v 2 1v 3 2v 4 0v 5 0v 1 2v 2 6v 3 7v 4 0v 5 2v

5 3v 4 3v 3 1v 2 0v 1 0v 5 1v 4 2v 3 2v 2 0v 1 0v 5 2v 4 2v 3 0v 2 0v 1 0v 5 6v 4 7v 3 3v 2 0v 1 0v

Empowerment

Conoscenza/ Scambio

1 0v 2 1v 3 2v 4 5v 5 0v 1 0v 2 1v 3 1v 4 2v 5 1v 1 1v 2 0v 3 1v 4 1v 5 1v 1 1v 2 2v 3 4v 4 8v 5 2v

1 0v 2 1v 3 0v 4 2v 5 4v 1 0v 2 0v 3 0v 4 1v 5 4v 1 0v 2 0v 3 1v 4 0v 5 3v 1 0v 2 1v 3 1v 4 3v 5 11

5 1v 4 2v 3 3v 2 0v 1 0v 5 3v 4 1v 3 0v 2 1v 1 0v 5 2v 4 2v 3 0v 2 0v 1 0v 5 6v 4 5v 3 3v 2 1v 1 0v

5 3v 4 2v 3 2v 2 0v 1 0v 5 1v 4 4v 3 0v 2 0v 1 0v 5 0v 4 1v 3 3v 2 0v 1 0v 5 4v 4 7v 3 5v 2 0v 1 0v

Conclusioni. Per ciascuna parola chiave si propone una breve sintesi del quadro che emerge. Partenariato. Dimensione considerata decisamente importante nell’architettura complessiva dei diversi progetti; considerata sempre importante per i progetti di tutte e tre le aree tematiche di declinazione dei progetti. Dimensione considerata decisamente importante Innovazione. nell’architettura complessiva dei diversi progetti; considerata sempre importante per i progetti di tutte e tre le aree tematiche di declinazione dei progetti. Sperimentazione. Dimensione considerata discretamente importante nell’architettura complessiva dei diversi progetti; indicata sempre importante per i progetti di tutte e tre le aree tematiche di declinazione dei progetti. Costruzione di un sistema di monitoraggio regionale delle politiche giovanili lombarde

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Empowerment. Dimensione considerata poco importante nell’architettura complessiva dei diversi progetti; indicata, però, come importante in relazione alle aree tematiche di declinazione dei progetti, in particolare per autonomia e creatività. Conoscenza/Scambio. Dimensione considerata poco importante nell’architettura complessiva dei diversi progetti; indicata, però, come importante in relazione alle aree tematiche di declinazione dei progetti, in particolare per autonomia e capacità imprenditiva. Ciò che complessivamente emerge, concludendo, è che per tutti i progetti suddivisi nelle tre aree tematiche c’è stata una sostanziale congruenza fra la percezione dell’importanza che in generale le parole chiave hanno nello sviluppo delle progettualità, e quella che è stata la concreta rilevanza di ciascuna parola chiave nell’implementazione sul territorio delle progettualità. Tale congruenza si è verificata meno per le parole chiave “empowermet” e “conoscenza/scambio” per le quali risulta una scarsa importanza relativa, nonostante il discreto grado di importanza assoluta attribuita.

3.4. Individuazione punti di particolare interesse Il monitoraggio qualitativo dei progetti integrati ha permesso di individuare per ogni progetto alcuni punti di particolare attenzione. Sicuramente il denominatore comune è da individuare nel protagonismo giovanile. Proprio i giovani hanno avuto un ruolo fondamentale per il successo delle attività realizzate, alcune di queste gestite proprio dai giovani che da utenti e beneficiari sono diventati anche erogatori dei servizi. Lo studio dei progetti e la successiva analisi delle interviste hanno permesso di ritracciare cinque punti di particolare interesse sviluppati durante la realizzazione dei progetti:

lo sviluppo delle politiche giovanili

la formazione dei giovani

i linguaggi innovativi per comunicare con i giovani

l’occupabilità giovanile

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le possibilità offerte dal territorio

Tab. 3.26. – Sviluppo delle politiche giovanili S.S.In.G. - Sistema territoriale per lo Sviluppo dell'Iniziativa Giovanile Consorzio Consolida

Giovani energie di attivazione Consorzio SOL.CO Particolare attenzione posta allo sviluppo delle politiche giovanili Pianeta giovani: creatività ed opportunità Comune di Cremona

Hubyoung - Piattaforma sussidiaria di valorizzazione del capitale umano dei giovani per azioni innovative nelle reti della provincia di Monza Brianza Comune di Monza

Tab. 3.27. – Formazione dei giovani Touch Down I.Re.F.

Retica Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Particolare attenzione posta alla formazione come elemento fondamentale per i giovani

Crescere insieme per crescere tutti: il territorio della provincia di Pavia laboratorio dei giovani Provincia di Pavia

L'officina dei giovani Comune di Milano

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Tab. 3.28. – Linguaggi innovativi per comunicare con i giovani Lab.Com. Lo spazio dei giovani nella comunicazione Provincia di Mantova

Particolare attenzione posta ai linguaggi innovativi e più vicini ai giovani per comunicare con loro

Lavori in corso nel nord-ovest: cantieri creativi per la biennale dei giovani Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme

Musica in rete Provincia di Como

Tab. 3.29. – Occupabilità giovanile Hub creativi per volare giovane: nuove idee dalle nuove Generazioni Consorzio SOL.CO Priula

Particolare attenzione posta all’occupabilità giovanile

Fuori Classe - Progetto per la valorizzazione delle competenze alla vita Confcooperative di Brescia

Mosaico Giovani Provincia di Varese

ST-ART UP: scegliere il futuro sperimentando il presente Provincia di Milano

Tab. 3.30. – Possibilità offerte dal territorio Prospettive Under 30 Comune di Desenzano del Garda

Particolare attenzione posta alle risorse e alle possibilità di sviluppo del territorio di riferimento

Il territorio visto dai giovani: idee, progetti, sperimentazioni e lavoro Istituto Sordomuti d’ambo i sessi di Bergamo

I giovani nella rete della vita Associazione L’amico Charly ONLUS

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Inoltre, dagli incontri effettuati e dalla successiva analisi delle interviste, alcuni filoni di attività risultano particolarmente interessanti in relazione alla metodologia, agli strumenti e agli obiettivi. Queste attività sono stati “strumenti” efficaci sia per coinvolgere un alto numero di giovani, sia perché hanno consentito loro di sviluppare nuove competenze, di incrementare quelle già esistenti e di farsi conoscere dagli “adulti significativi”. In particolare:

le attività legate alla formazione erogata in contesti non formali e con metodologie non tradizionali che hanno permesso ai giovani di sperimentarsi in ambiti nuovi, in qualche caso del tutto sconosciuti. Questi momenti formativi hanno fatto da cornice ad aspetti peculiari dei territori di riferimento rivalorizzando le risorse presenti sul territorio e concedendo la possibilità agli stessi giovani di conoscerli ed apprezzarli. Sempre in ambito formativo, gli scambi europei hanno permesso ai giovani di conoscere e confrontarsi con realtà diverse da quella italiana;

le attività legate alla comunicazione e alla riqualificazione di spazi dedicati a questo tema. Gli spazi sono stati funzionali per il ruolo informativo che assumevano, ma anche per entrare in contatto con il mondo giovanile. Questi luoghi, infatti, sono stati concepiti come ambienti in cui idee e strumentazione tecnologica avanzata portassero i giovani a diventare anche erogatori di servizi. I linguaggi utilizzati, in particolare la musica, hanno raggiunto una fascia di giovani generalmente un po’ lontana dalle logiche progettuali. Le band locali, per esempio, sono diventati punti di riferimento per le comunità locali durante e per la realizzazione di eventi o manifestazioni;

le attività legate al tema dell’occupabilità giovanile che sono state numerose e puntuali consentendo ai giovani coinvolti di esplorare il mondo del lavoro. Sono stati importanti gli incontri con figure professionali poco conosciute, così come la possibilità di ideare e progettare “attività d’impresa” diffondendo una cultura “imprenditoriale” molte volte poco conosciuta e troppo lontana dalle reali possibilità dei giovani;

le attività legate al protagonismo giovanile, un esempio è la costituzione di consulte composte da giovani. Altrettanto rilevanti risultano la partecipazione dei giovani nelle “cabine di regia”, riferimento principale in qualche realtà progettuale, e l’impiego dei giovani in attività “lavorative” di

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pubblico interesse in cui hanno sperimentato esperienze di cittadinanza attiva;

le attività legate alla cura del tempo libero dei giovani con la realizzazione di spazi dedicati ad attività ludico sportive. Ciò ha contribuito a valorizzare il territorio e a raggiungere una fascia di giovani in situazioni di disagio.

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Capitolo 4

Un set di indicatori per l’impatto delle progettualità sul territorio

4.1. Impatto delle politiche per i giovani sul territorio: valutare le politiche e misurare gli impatti Le politiche giovanili presentano alcune peculiarità rispetto ad altre tipologie di politiche sociali. Prima fra tutte la caratteristica di essere politiche trasversali, che attraversano quindi diversi ambiti d’intervento e diversi settori di governo; tale caratteristica si mantiene in tutti i livelli di governo (comunale, regionale, nazionale) e comporta un elemento di complessità da tenere in considerazione come sfondo di qualsiasi tipo di discussione, analisi, ricerca o valutazione in questo ambito. Inoltre si caratterizzano per essere politiche che devono affrontare nuove sfide, legate principalmente al fatto che il range di età delle persone considerate “giovani” si è di molto ampliato, comprendendo ora ragazzi che hanno esigenze diverse da quelle degli adolescenti. L’APQ “Nuova Generazione di Idee” ha finanziato progetti che si ponevano come obiettivi principali quelli di: sviluppare la creatività e la capacità imprenditiva dei giovani; sviluppare l’autonomia e la responsabilità dei giovani attraverso l’aumento delle opportunità di transizione alla vita adulta; sviluppare le competenze alla vita dei giovani apprese in ambiti complementari ai sistemi educativi e formativi tradizionali. L’idea è stata quella di partire da qui per iniziare un processo di superamento di modalità di intervento di tipo care (ancora molto diffuse a livello locale), per preparare anche un humus sociale e territoriale sul quale innestare nuove modalità di intervento più orientate a rispondere alle nuove esigenze che emergono da parte del mondo giovanile: lavoro, accesso al credito e casa. Il tema della valutazione delle politiche pubbliche sta assumendo sempre più importanza nell’ambito del policy making, anche da quando l’Unione Europea ha imposto questa attività quale chiave di accesso ai fondi comunitari.

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In tal modo anche i policy maker si sono potuti rendere conto che: “una corretta e sistematica valutazione degli esiti degli interventi è anche il mezzo attraverso cui i risultati ottenuti possono essere «opposti a terzi», ovvero acquisiscono credibilità presso gli interlocutori (istituzionali e non)”11.

La direzione generale Sport e Giovani di Regione Lombardia interpreta come parte integrante del proprio percorso di costruzione di un sistema di monitoraggio delle politiche giovanili, anche l’adozione di uno strumento di rilevazione con finalità di valutazione, quest’ultima intesa come strumento conoscitivo dell’efficacia e degli effetti che le politiche attuate hanno sul territorio in linea con l’idea che: “L’attività di valutazione nasce anzitutto dall’esigenza del policy maker di conoscere l’esito dei propri interventi, ovvero delle proprie decisioni allocative, in termini di cambiamento delle condizioni di vita dei cittadini. Per questo, la valutazione è concepita come una delle attività essenziali del policy maker, e tale priorità viene sancita, almeno negli ultimi anni, nei documenti fondativi dell’azione e delle responsabilità operative dell’autorità pubblica”12.

Secondo la definizione che ne danno gli autori Martini e Sisti, la valutazione è “un’attività tesa alla produzione sistematica di informazioni per dare giudizi su azioni pubbliche, con l’intento di migliorarle”13. Con il termine ”sistematica produzione di informazioni” gli autori intendono alludere al fondamento empirico ed analitico di tale attività. Secondo tali autori, inoltre, ogni valutazione nasce per produrre risultati analitici utilizzabili da chi decide e deve essere ritagliata sulle particolari esigenze conoscitive che alcuni individui nutrono nei confronti dell’intervento che viene indagato. Adottando tale prospettiva sono state prese in considerazione diversi approcci alla valutazione, ed in particolare alla valutazione dell’impatto delle policy sul territorio. Nello specifico sono stati individuati due diversi approcci che nell’ambito della comunità scientifica dei valutatori vengono discussi. Secondo un primo approccio (legato all’adozione della logica controfattuale14) la valutazione dell’impatto (o effetto) di una politica è la differenza tra il valore osservato dopo l’intervento e il valore che avremmo osservato in assenza di

11

Bandera S. e Porro G. (a cura di), “Focus. La valutazione delle politiche regionali lombarde. Esperienze e prospettive”, ed. Guerini e Associati, Milano, 2010. 12 Bandera S. e Porro G. (a cura di), “Focus. La valutazione delle politiche regionali lombarde. Esperienze e prospettive”, ed. Guerini e Associati, Milano, 2010. 13 Martini e Sisti, “Le molte logiche della valutazione”, 2009. 14 La situazione controfattuale corrisponde a ciò che sarebbe accaduto se una determinata politica sottoposta a valutazione non fosse stata realizzata.

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intervento (cioè il valore nella situazione controfattuale)15. Per spiegare meglio cose si intende si riporta un esempio: l’effetto di una politica che prevede l’erogazione di incentivi alle imprese che assumono a tempo indeterminato lavoratori precari non è il numero di incentivi erogati, né il numero di lavoratori assunti a tempo indeterminato; l’effetto della politica è la differenza tra il numero di lavoratori assunti a tempo indeterminato in presenza di incentivi e quanti ne sarebbero stati assunti se gli incentivi non ci fossero stati. Questo tipo di approccio comporta l’utilizzo di rigorose tecniche di misurazione degli effetti, che nel caso specifico non possono essere utilizzate, né (probabilmente) sarebbero utili a cogliere gli aspetti di interesse per la committenza. Un secondo approccio definisce “impatto” il cambiamento determinato direttamente o indirettamente da un intervento; tale accezione si lega all’idea che esista una gerarchia di effetti distinguibili a seconda della loro lontananza (temporale e logica) dal programma realizzato e dai destinatari. Sarebbero, dunque, “effetti”:

i risultati, effetti diretti e immediati dell’azione sui destinatari;

gli impatti specifici, effetti a breve-medio termine e indiretti sui destinatari;

gli impatti globali, effetti del programma su popolazioni che non erano destinatarie dirette dello stesso16.

Questa seconda definizione aderisce meglio alle caratteristiche del caso in oggetto, in quanto si tratta di una ricerca esplorativa per la costruzione di un set di indicatori che restituisca l’idea di quanto un progetto sia stato in grado di contaminare un territorio secondo l’idea di poter rilevare risultati, impatti specifici e impatti globali. Fatta questa premessa teorico-metodologica, si specifica che il set di indicatori è stato costruito come un set di indicatori in grado di restituire complessivamente una conoscenza su questi tre aspetti, che restano comunque fondamentali per capire quali conseguenze ha avuto l’implementazione di una politica, in questo

15 16

A. Martini e M. Sisti, Valutare il successo delle politiche pubbliche, il Mulino, Bologna, 2009. Palumbo M., Strumenti e strategie della ricerca sociale. Dall’interrogazione alla relazione, Franco Angeli, Milano, 2004 in Martini A., Una critica degli indicatori d’impatto, 2009, link: http://www.prova.org/contributi-metodologici

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caso dei progetti APQ “Nuova generazione di idee. Le politiche e le linee d’intervento per i giovani di Regione Lombardia”. Si specifica, inoltre, l’importanza di separare l’attività di valutazione dall’attività di monitoraggio, che può essere definita come “una raccolta sistematica di informazioni, rese disponibili per utilizzi diversi inclusa la valutazione, e di per sé non esprime giudizi, differentemente dalla valutazione. Il monitoraggio riguarda essenzialmente output fisici e finanziari, mentre la valutazione tratta processi e proprietà di qualunque natura. Il monitoraggio, infine, è una struttura rigida e predefinita, laddove la valutazione, se ben fatta, è ricerca, e in quanto tale capace di adattamenti e di nuove scoperte”17.

4.2. Percorso logico e teorico per la costruzione di una griglia di indicatori Gli indicatori vengono definiti come “strumenti che misurano il cambiamento e spesso si riferiscono a variazioni”, e per questo vengono individuati come lo strumento adatto a rilevare tali cambiamenti (impatti specifici e globali). Qui di seguito alcune utili indicazioni per comprendere meglio cosa sono e come costruirli. Così come per il termine “valutazione” anche al termine “indicatore” vengono attribuite in letteratura molteplici definizioni, che tendono a completarsi a vicenda, fra le quali si possono citare le seguenti:

variabile che fornisce uno strumento per misurare le acquisizioni e riflettere i cambiamenti imputabili a un intervento;

specificazioni e articolazioni di un concetto in dimensioni rilevabili (necessario un processo di chiarimento concettuale e la condivisione di significato tra concetto e indicatori);

concetto semplice, specifico e traducibile in termini osservativi, legato a concetti generali e complessi da un rapporto di indicazione18;

17

Bezzi C., Glossario della ricerca valutativa di Claudio Bezzi, 2010 (p. 174). Link: http://www.valutazione.it/PDF/Glossario.pdf 18 P. Corbetta, “Metodologia e tecnica della ricerca sociale”, Bologna, Il Mulino, 1999.

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Gli indicatori possono avere, inoltre, forma e natura differente19:

forma numerica (legato più ad una concezione che lega la valutazione alla necessità di una misurazione);

forma testuale (se si sceglie di non vincolarsi ai dati, ma alla relazione semantica fra concetti e indicatori).

I passaggi da compiere per la costruzione di indicatori consistono dunque nel:

analizzare il concetto generale oggetto d’indagine per individuarne le sue principali componenti di significato;

individuare gli indicatori (concetti specifici, passibili di rilevazione empirica) per ogni dimensione individuata;

operativizzare gli indicatori trasformandoli in variabili (indicare l’unità di misura degli indicatori)20.

L’oggetto di studio è l’impatto delle politiche giovanili implementate attraverso progetti, perciò i concetti da indagare sono stati individuati in quelli che vengono indicati come strategie21 nella normativa del bando APQ “Nuova generazione di idee. Le politiche e le linee d’intervento per i giovani di Regione Lombardia” e che caratterizzano, di conseguenza, i progetti che sono stati così finanziati. Il principio guida per la costruzione del set di indicatori per la rilevazione dell’impatto della policy, dunque è quello di individuare indicatori (relativi alle principali dimensioni e componenti di significato delle parole chiave) in grado di cogliere le sedimentazioni/variazioni prodotte dai progetti APQ sul territorio, rispetto alle dimensioni chiave già individuate anche nel bando (partenariato, innovazione, sperimentazione, empowerment territoriale, sostenibilità). Resta ora da chiarire che tipo di indicatori si è deciso di sviluppare e costruire per questa ricerca. In relazione all’approccio alla valutazione adottato è stato costruito un set che comprende quattro tipologie di indicatori: 19

Bezzi C, Natura degli indicatori. Link: http://www.valutazione.it/index.php?view=article&catid=34%3Aportolano&id=132%3Anatura-degliindicatori&format=pdf&option=com_content&Itemid=53 20 IReR, “Valutazione del programma di iniziativa comunitaria Equal e del suo impatto sullo sviluppo locale”, Cod. IReR 2006B023. 21 Per maggiori dettagli vedi par. 3.3.1

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indicatori di monitoraggio, per la raccolta sistematica di informazioni sulle realizzazioni fisiche delle azioni previste dai progetti (volumi di attività, partecipanti);

indicatori di sostenibilità, della permanenza dei benefici sui destinatari e sul territorio anche dopo la conclusione del programma;

indicatori di valutazione ex-post dell’outcome, per l’analisi degli effetti indiretti e secondari imputabili comunque al programma/progetto valutato;

indicatori di efficacia: interna, sulla capacità di un progetto di raggiungere gli obiettivi interni che erano stati definiti in sede di programmazione; esterna, sulle modificazioni nel comportamento dei soggetti interessati. L'efficacia come rapporto tra prodotti e risultati: dal grado di efficacia rilevato si possono valutare le conseguenze che l’attuazione del progetto ha avuto sul problema o sul bisogno cui si intendeva dare risposta: in altri termini, l’efficacia misura il grado di raggiungimento dello scopo.

4.2.1. Griglia degli indicatori Sono state costruite quattro griglie separate, che vengono presentate nei paragrafi successivi. Per ogni parola chiave si propongono indicatori di ciascuna tipologia con le relative modalità di calcolo, il tipo di indicatore, l’unità di misura e la periodicità della rilevazione. Non per tutte le parole chiave è stato possibile individuare indicatori di tutte le tipologie poiché, chiaramente, ciascuna parola chiave si declina in dimensioni che possono essere indagate da tipologie diverse di indicatori, talvolta in modo univoco22. Per gli indicatori di monitoraggio, che non sono riconducibili alle dimensioni degli elementi strategici delineati nel bando, è stata pensata, invece, una griglia differenziata in cui si specifica qual è l’iniziativa di riferimento e la modalità di calcolo. Il passaggio successivo è stato quello di identificare le dimensioni delle parole chiave e i relativi indicatori, collocandoli opportunamente nello schema di riferimento. Il percorso per arrivare a tale risultato viene illustrato in fig. 4.1.

22

In tal caso nelle griglie degli indicatori le righe corrispondenti alle parole chiave sono state contrassegnate con la scritta “non pertinente”.

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Fig. 4.1. - Il percorso per l’individuazione degli indicatori del set

Analisi interviste e lettura documenti normativi

Prima bozza set indicatori

Incontri tematici di approfondimento

Taratura del primo set di indicatori

Set di indicatori finale

4.2.2. Incontri di approfondimento tematici per la taratura del set di indicatori Per arrivare alla definizione degli indicatori (dopo aver letto i documenti normativi, analizzato le interviste in profondità realizzate durante le visite di monitoraggio e individuato le dimensioni significative delle parole chiave), sono stati organizzati alcuni momenti di confronto con testimoni privilegiati delle progettualità. Dunque, sono stati convocati tre incontri di approfondimento, con caratteristiche di focus group, uno per ciascun filone di dominanza progettuale, per verificare la significatività delle dimensioni già individuate ed, eventualmente per individuarne delle altre. Sono stati invitati a partecipare a tali incontri uno o due componenti per ciascun progetto, identificati tra gli operatori che avevano seguito in modo particolare gli aspetti di monitoraggio e valutazione in corso di progettualità (vedi allegato 4).

4.2.2.1. Principali evidenze Nel corso degli incontri di approfondimento sono state riproposte ai partecipanti le cinque parole chiave che erano state già prese in considerazione nel corso delle interviste qualitative svolte nel corso delle visite di monitoraggio secondo le

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definizioni ricostruite a seguito dell’analisi delle interviste. E’ stato richiesto ai partecipanti di indicare quale fosse, secondo la loro opinione, la dimensione più rilevante sulla quale concentrarsi nell’individuazione di indicatori delle varie tipologie. Inoltre è stato loro chiesto di fare alcune proposte di indicatori ritenuti rilevanti. Il risultato è stato positivo, con un buon ritorno da parte dei partecipanti che hanno avanzato numerose proposte di indicatori, molti dei quali erano già stati individuati da noi in fase di stesura di una prima bozza del set; le dimensioni considerate più rilevanti corrispondevano a grandi linee con quelle già individuate, ma sono sicuramente emerse alcune nuove sfumature che hanno consentito di arricchire e completare il set in fase di taratura dello strumento. Specifichiamo che, nel corso dei tre incontri, le definizioni individuate dai diversi gruppi di volta in volta come maggiormente significative nell’espressione del significato delle parole chiave non sono sempre state le stesse; questo assicura ancor di più l’efficacia degli incontri nella possibilità di arricchire il set di indicatori, che risulterà quindi ancora più esaustivo.

4.3. Taratura del set Tornando alla definizione di valutazione, essa viene identificata con la caratteristica di essere una “sistematica produzione di informazioni, per arrivare ad esprimere un giudizio basato su un qualche tipo di confronto”23. Dunque, uno dei problemi da affrontare nella costruzione di strumenti di valutazione si concentra nel tentativo anche di chiarire quale sia il termine di confronto utilizzato per formulare tale giudizio, perché viene adottato proprio tale termine e come si è giunti alla sua costruzione. Tale questione resta un problema solo parzialmente risolto, in questo caso particolare, utilizzando quasi frequentemente indicatori rappresentati da numeri assoluti (quasi di assenza/presenza) in relazione a determinate conseguenze che, dopo un’analisi delle interviste qualitative e degli incontri di approfondimento per una condivisione con i protagonisti delle progettualità APQ, sono state individuate come elementi indicatori degli effetti in termini di “impatti specifici” e “impatti globali” della policy. Nella maggior parte dei casi questo tipo di indicatori vogliono rilevare (più che misurare) se ci sono state alcune conseguenze “desiderabili” sul territorio, per cui i valori che verranno indicati dagli evaluandi sono tanto più positivi quanto più sono elevati, ma non è possibile individuare un termine di paragone (e quindi proporre una modalità di calcolo che abbia la forma della frazione). 23

Martini e Sisti, “Le molte logiche della valutazione”, 2009. Link: http://www.prova.org/contributimetodologici/LE%20_MOLTE_%20LOGICHE%20DELLA%20VALUTAZIONE.pdf

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Inoltre, è importante specificare che per quanto riguarda gli indicatori di sostenibilità, valutazione ex-post dell’outcome ed efficacia è necessario fare una distinzione fra due tipi di indicatori:

quelli che misurano le conseguenze nel tempo e nello spazio per ciò che riguarda elementi materiali ed immateriali relativi a ciò che è accaduto sul territorio (servizi attivati, spazi ristrutturati, relazioni e legami instauratisi…), che chiameremo “indicatori puri”;

quelli che chiameremo “indicatori di elementi favorenti”, cioè indicatori che si caratterizzano per la funzione di individuare la presenza di elementi che favoriscono il successo per il progetto in relazione alle parole chiave, oppure individuare la presenza di fattori di contesto sulle modalità di attuazione dei progetti che possono influire positivamente sull’implementazione degli stessi.

4.4. Un set di indicatori per rilevare l’impatto della policy sul territorio Qui di seguito vengono presentate 4 griglie di indicatori relativi rispettivamente a ciascuna macro-tipologia (monitoraggio/realizzazione, sostenibilità, valutazione ex-post dell’outcome, valutazione di efficacia). Si specifica che gli indicatori di monitoraggio sono stati costruiti sulla base delle informazioni che sono state richieste attraverso il quadro esiti (vedi allegato 5) durante gli incontri con ciascun progetto integrato APG Lombardia. Per questa tipologia di indicatori, dunque, le modalità di rilevazione e la sorgente dei dati sono già stati sperimentati. Per quanto riguarda le altre tipologie si presentano tre set con un elevato numero di indicatori che rappresentano una proposta di quelli che potrebbero essere gli indicatori, fra cui eventualmente scegliere, da inserire nel più ampio sistema di monitoraggio delle politiche giovanili. Resta da precisare che le informazioni necessarie a calcolarne il valore dovranno essere raccolte sottoponendo la richiesta direttamente ai capofila di progetto24 che, avvalendosi delle proprie conoscenze dirette o recuperando i dati d’interesse presso individui portatori di alcune conoscenze specifiche, dovranno occuparsi di compilare la griglia di riferimento25. Si suggerisce, inoltre, una periodicità della rilevazione differenziata a seconda che si tratti di indicatori di monitoraggio (a tre mesi dal termine dei 24

Nel caso in cui il set di indicatori venisse utilizzato per policy che non prevedono progettualità, né capofila, le informazioni andranno richieste ai principali stakeholders. 25 La distribuzione delle griglie degli indicatori ai capofila di progetto, e la compilazione delle stesse da parte loro, rappresenta la modalità di rilevazione.

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progetti), “indicatori puri� (a tre mesi, a un anno e a tre anni dal termine dei progetti) o “indicatori di elementi favorenti� (a tre mesi dal termine dei progetti).

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Tab. 4.1. - Indicatori di monitoraggio per la raccolta sistematica di informazioni sulle realizzazioni fisiche delle azioni previste dai progetti Indicatore

Iniziative di riferimento

Modalità di calcolo

N. medio di azioni per progetto

Formative

N. totale di progetti/N. di azioni totali

N. medio di attività per progetto

Formative

N. totale di attività/N. totale di progetti

N. medio di attività con seminari per progetto

Formative

N. totale di attività con seminari/N. totale di progetti

N. medio di attività con laboratori per progetto

Formative

N. totale di attività con laboratori/N. totale di progetti

N. medio di attività con workshop per progetto

Formative

N. totale di attività con workshop/N. totale di progetti

N. medio di attività con corsi formazione per progetto

Formative

N. totale di attività con corsi di formazione/N. totale di progetti

N. medio di seminari per progetto

Formative

N. totale di seminari/N. totale di progetti

N. medio di partecipanti ai seminari

Formative

N. totale di partecipanti ai seminari/N. totale di seminari

N. medio di laboratori per progetto

Formative

N. totale di laboratori/N. totale di progetti

N. medio di partecipanti ai laboratori

Formative

N. totale di partecipanti ai laboratori/ N. totale di laboratori

N. medio di workshop per progetto

Formative

N. totale di workshop/N. totale di progetti

N. medio di partecipanti ai workshop

Formative

N. totale di partecipanti ai workshop/N. totale di workshop

N. medio corsi per progetto

Formative

N. totale di corsi per progetto/N. totale di progetti

N. medio partecipanti per corso

Formative

N. totale di partecipanti ai corsi/N. totale di corsi

N. medio di attività con altre iniziative per progetto

Altri tipi

N. totale di attività con altre iniziative /N. totale progetti

N. medio di altre attività per progetto

Altri tipi

N. totale di altre attività/N. totale progetti

N. medio partecipanti per altre attività

Altri tipi

N. totale di partecipanti ad altre attività/N. totale di altre attività

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Tab. 4.2. - Indicatori di sostenibilità, della permanenza dei benefici sui destinatari e sul territorio anche dopo la conclusione del programma. Continuità dei benefici prodotti da un intervento dopo la sua conclusione Parola chiave

Indicatore

Tipo di indicatore

Modalità di calcolo

Rafforzamento/Consolidamento delle reti esistenti

Indicatore “puro”

N. e tipo di coordinamenti nati in seguito al progetto

Nascita di nuovi legami fra attori del territorio

Indicatore “puro”

N. di relazioni instauratisi a seguito delle attività di progetto (fra associazioni del Terzo settore, fra attori privati e associazioni del Terzo settore, fra attori istituzionali e non)

A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

N. di attori locali, non compresi in un primo momento nella rete di relazioni, che sono poi stati coinvolti in azioni del progetto

A tre mesi dalla conclusione del progetto

N. di partner con ruolo rilevante sul territorio di riferimento/N. di partner totali

A tre mesi dalla conclusione del progetto

Incisività del partenariato sul territorio di riferimento

Indicatore di elementi favorenti

Presenza/assenza, fra i partner, di un soggetto istituzionale forte e riconosciuto (es. Provincia, Camere di Commercio), che consenta una maggiore diffusione della conoscenza e un maggior potere di contrattazione e di tenuta/coesione del partenariato

A tre mesi dalla conclusione del progetto

Replicabilità dei servizi e delle innovazioni [valido anche come indicatore per una Valutazione ex-post]

Indicatore “puro”

N. di servizi e/o prodotti innovativi che sono stati implementati sia su altri territori che in altre reti di attori dello stesso territorio

Replicabilità di attività sperimentali

Indicatore “puro”

N. di attività sperimentali previste da progetto che sono state poi implementate in altri contesti (sia su altri territori che in altre reti di attori dello stesso territorio)

Coinvolgimento in itinere di attori locali Partenariato Permeabilità dei partner nel territorio [valido anche come indicatore di efficacia]

Innovazione

Sperimentazione

Indicatore di elementi favorenti Indicatore di elementi favorenti

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Periodicità

A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

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Parola chiave

Empowerment territoriale

Sostenibilità

Indicatore

Tipo di indicatore

Modalità di calcolo

Periodicità

Formalizzazione di accordi fra attori del territorio [valido anche come indicatori per la parola chiave sostenibilità]

Indicatore “puro”

Presenza/assenza di accordi che sono stati formalizzati fra attori del territorio

A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

Coinvolgimento di agenzie educative e di socializzazione nel progetto

Indicatore di elementi favorenti

N. di agenzie educative e di socializzazione coinvolte come co-attori nell’implementazione delle attività progettuali

A tre mesi dalla conclusione del progetto

Costituzione di reti per le politiche giovanili sul territorio

Indicatore “puro”

N. di nuove reti per le politiche giovanili istituite sul territorio

Capillarità della rete progettuale

Indicatore “puro”

N. di soggetti del territorio coinvolti nell’implementazione delle attività progettuali(anche extra PS)

Legame con gli strumenti di programmazione territoriale

Indicatore di elementi favorenti

N. di attività/servizi/iniziative/ sperimentazioni/innovazioni inserite nei documenti di programmazione territoriale

Permanenza sul territorio dei servizi creati

Indicatore “puro”

N. di nuovi servizi rimasti sul territorio dopo la conclusione del progetto/N. totale di nuovi servizi sperimentati

Stipula di accordi formali con enti pubblici (es. Provincia)

Indicatore “puro”

N. di accordi formali interistituzionali stipulati nel corso o in seguito al progetto, per l’apertura o il mantenimento di servizi/attività/iniziative

Traducibilità di metodi, prassi operative, esperienze normative

Indicatore “puro”

N. di norme esistenti/nuove che sono state sviluppate a partire dall’innovatività dell’esperienza/metodo proposto

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A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi dalla conclusione del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

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Parola chiave

Indicatore

Valorizzazione delle risorse del territorio

Sostenibilità

Tipo di indicatore Indicatore di elementi favorenti

Modalità di calcolo

Periodicità

N. di iniziative finalizzate alla riscoperta e valorizzazione di peculiarità produttive, prodotti tipici, antichi mestieri radicati sul territorio

A tre mesi dalla conclusione del progetto

Costituzione di nuove associazioni giovanili sul territorio

Indicatore “puro”

N. di nuove associazioni giovanili nate sul territorio a seguito del progetto e dopo la sua conclusione

Prodotti generati e ancora esistenti

Indicatore “puro”

N. di prodotti generati ed esistenti dopo il termine del progetto/N. di prodotti totali

Capacità di attrattività comunicativa

Presidio dei tavoli istituzionali/di coordinamento già presenti

Indicatore di elementi favorenti Indicatore di elementi favorenti

A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

N. di accessi al sito del progetto

A tre mesi dalla conclusione del progetto

Partecipazione ad incontri presso tavoli istituzionali/di coordinamento da parte di uno o più attori del progetto

A tre mesi dalla conclusione del progetto

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Tab. 4.3. - Indicatori di valutazione ex-post dell’outcome, per l’analisi degli effetti indiretti e secondari imputabili comunque al programma/progetto valutato Parola chiave

Partenariato

Indicatore

Tipo di indicatore

Partecipazione della partnership (di seguito PS) o di un suo sottogruppo ad altri progetti

Indicatore “puro”

Integrazione fra attori della PS di diversa natura (pubblica/privata) [valido anche come indicatore di efficacia]

Indicatore di elementi favorenti

Capacità di coinvolgimento dei giovani

Indicatore di elementi di valore aggiunto

Diffusione di una cultura/sensibilizzazione sul tema in oggetto

Indicatore “puro”

Costituzione di nuovi servizi in enti pubblici

Indicatore “puro”

N. di nuovi servizi creati in enti pubblici, inerenti al tema di pertinenza, finalizzati all’implementazione di nuove policy

Diffusione di una nuova cultura organizzativa (cambiamento organizzativo)

Indicatore “puro”

Verifica attraverso un’opinione richiesta con domanda esplicita sulla diffusione di una modalità organizzativa diversa, legata a nuove risorse (economiche, umane, strumentali)

Trasferibilità di approcci e pratiche adottate in altri contesti o in altri tipi di interventi

Indicatore “puro”

N. di approcci e/o pratiche sviluppate col progetto e adottate in altri contesti o per altri tipi di interventi

Innovazione

Modalità di calcolo

Periodicità

N. di enti appartenenti alla PS che hanno partecipato, assieme, ad altri progetti nello stesso territorio successivamente al termine del progetto oppure in altri territori Verifica attraverso domanda esplicita sull’integrazione tramite scambio di prassi e metodi di lavoro fra attori della PS di diversa natura (pubblica/privata) N. di attori “giovani” con caratteristiche formali (associazioni di giovani, forum giovani, circoli, etc.) coinvolti nel partenariato oppure nelle attività di progetto Verifica attraverso un’opinione richiesta con domanda esplicita sulla diffusione dell’attenzione sul tema in oggetto e/o progetti, attività, associazioni … nati attorno a quel tema, sul territorio

A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

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A tre mesi dalla conclusione del progetto A tre mesi dalla conclusione del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

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Parola chiave

Indicatore

Tipo di indicatore

Modalità di calcolo

Periodicità

Innovazione

Replicabilità dei servizi e delle sperimentazioni [valido anche per sostenibilità]

Indicatore “puro”

N. di servizi e/o sperimentazioni sviluppati col progetto e replicati in altri contesti o per altri tipi di interventi

A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

Sperimentazione

Non pertinente N. di azioni/attività sperimentali/innovative realizzati secondo una logica intersettoriale

A tre mesi dalla conclusione del progetto

Verifica con domanda esplicita in merito al coinvolgimento dei giovani destinatari nella definizione delle azioni di progetto

A tre mesi dalla fine del progetto

Indicatore “puro”

Verifica attraverso un’opinione richiesta con domanda esplicita su eventuali modifiche apportate alle modalità locali di programmazione delle politiche giovanili in relazione alle varie attività svolte col progetto (tavoli di partenariato, focus group, incontri pubblici)

A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

Indicatore “puro”

N. di progetti, attività, collaborazioni attivate nell’ambito della rete del progetto ma in conseguenza o lateralmente allo stesso

Indicatore “puro”

N. di visite da parte di altri enti (stakeholder del territorio) per raccogliere idee per altri progetti già in fase di programmazione o da programmare

Indicatore “puro”

N. di richieste ai partner di collaborazione per altre attività o progetti da parte di destinatari o altri enti

Intersettorialità del progetto implementato Empowerment territoriale Capacità di coinvolgimento dei giovani

Conseguenze sulle modalità di programmazione delle politiche giovanili

Indicatore di elementi favorenti Indicatore di elementi di valore aggiunto

Sostenibilità

Trasferibilità generale dell’impianto progettuale

Nascita di collaborazioni per altre attività o progetti da parte di destinatari o altri enti

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A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

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…/… Parola chiave

Indicatore

Tipo di indicatore

Modalità di calcolo

Capacità di attivazione autonoma dei destinatari sulle tematiche progettuali [valido anche come indicatore di efficacia]

Indicatore “puro”

N. di collaborazioni nate fra i destinatari dei progetti stessi su attività di politiche giovanili

Sostenibilità economica (anche per essere più attrattivi, ad esempio per le imprese)

Indicatore “puro”

N. di attività/azioni progettuali con sostenibilità economica propria dopo il termine del finanziamento legato al progetto

Capacità di attrarre capitali

Indicatore di elementi favorenti

N. di canali di finanziamento utilizzati nell’implementazione del progetto

Trasferibilità di logiche e azioni progettuali nella programmazione locale

Indicatore “puro”

Presenza di tracce del progetto nella programmazione locale

Sostenibilità

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Periodicità A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto A tre mesi dalla conclusione del progetto A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

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Tab. 4.4. - Indicatori di efficacia, sulla capacità di un progetto di raggiungere l’obiettivo assegnatogli (efficacia interna) Parola chiave

Indicatore

Capacità di adattamento progettuale

Proattività degli attori ai momenti di lavoro che il partenariato si è dato

Partenariato

Innovazione Sperimentazione Empowerment territoriale

Continuità garantita dai referenti

Tipo di indicatore Indicatore di elementi favorenti Indicatore di elementi favorenti Indicatore di elementi favorenti

Modalità di calcolo

Periodicità

N. di nuove strategie di soluzione (non inizialmente previste) che la PS è stata in grado di produrre per mantenere la coerenza progettuale iniziale

A tre mesi dalla conclusione del progetto

N. di attori della PS presenti/N. di attori totali della PS per ciascun incontro realizzato durante l’implementazione del progetto

A tre mesi dalla conclusione del progetto

N. di modifiche dei referenti delle attività/azioni progettuali (negativo un numero elevato)

A tre mesi dalla conclusione del progetto

Permeabilità dei partner nel territorio [valido come indicatore anche di sostenibilità]

Indicatore “puro”

Verifica con domanda esplicita della presenza di almeno un partner della PS che abbia un elevato grado di riconoscibilità su un territorio anche più vasto rispetto a quello progettuale

A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

Capacità organizzativa della PS

Indicatore di elementi favorenti

Nomina di un coordinatore di progetto con competenze anche amministrative

A tre mesi dalla conclusione del progetto

Tasso di partecipazione alle attività di progetto da parte dei destinatari

Indicatore di elementi favorenti

N. di destinatari di attività progettuali che hanno partecipato all’attività stessa senza abbandonare prima della conclusione/N. di destinatari contattati per la partecipazione alle attività progettuali (dato da raccogliere per ciascuna attività progettuale)

A tre mesi dalla conclusione del progetto

Capacità di attivazione autonoma dei destinatari sulle tematiche progettuali [valido anche come indicatore di efficacia]

Indicatore “puro”

N. di collaborazioni nate fra i destinatari dei progetti stessi su attività di politiche giovanili

A tre mesi, a 1 anno, a 3 anni dalla fine del progetto

Non pertinente Non pertinente Non pertinente

Sostenibilità

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Gli indicatori presentati nelle griglie sono stati individuati sulla base di tutte le informazioni raccolte nel corso delle interviste e durante gli incontri di approfondimento. Dalle indicazioni particolari riguardanti ciascuna progettualità, si è risaliti in generalità cercando indicatori che sono stati categorizzati in quattro diverse tipologie e costruiti in relazione alle parole chiave emerse dall’analisi delle interviste dei progetti integrati APQ Lombardia e della documentazione (anche normativa) correlata. Sono indicatori con caratteristiche qualitative più che quantitative, pensati per rispondere all’esigenza di rilevare le tracce sia delle realizzazione materiali che restano sul territorio e nel contesto sociale (in questo caso grazie all’implementazione dei progetti integrati APQ Lombardia, ma gli indicatori proposti possono essere utilizzati e riadatti anche per altre policy), sia degli aspetti più tipicamente immateriali, legati alle reti e ai legami che si instaurano fra gli attori dei territori interessati dai progetti. Gli indicatori proposti rappresentano una base dalla quale attingere per sviluppare poi, anche dal lato degli indicatori, un sistema di monitoraggio informativo delle politiche giovanili le cui linee vengono tratteggiate nel prossimo capitolo.

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Note conclusive Regione Lombardia è giunta nel 2010 alla conclusione del percorso definito con la delibera regionale n. 6108 del 12/12/2007 nell'Accordo di Programma Quadro con il Ministero dello Sviluppo Economico e Dipartimento per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive della Presidenza del Consiglio dei Ministri (ora Ministro della Gioventù) dal titolo “Nuova generazione di idee”. La convenzione firmata a dicembre del 2008 tra Regione e ANCI Lombardia ha consentito di porre le basi per la costruzione di un sistema di monitoraggio delle politiche giovanili attraverso la realizzazione dei seguenti percorsi e “prodotti” condivisi con la Direzione regionale:

ricognizione dell’offerta rispetto agli interventi realizzati dagli enti pubblici e privati del territorio in favore dei giovani;

valutazione qualitativa dei progetti presentati con il decreto dirigenziale n. 1278 del 14/02/2008 tramite la visita di staff qualificati in tutti i territori oggetto dei progetti finanziati con l’APQ;

focalizzazione metodologica dell’impatto territoriale dei progetti oggetto dell’APQ e costruzione sperimentale di un set di indicatori utili alla valutazione di interventi futuri;

iniziative di incontro, convegni e focus group fra operatori del settore finalizzate allo sviluppo e condivisione di percorsi e strumenti utili al confronto per la programmazione di politiche giovanili della Regione Lombardia.

Il lavoro svolto sul territorio tramite la convenzione citata, ha poi consentito di portare all’attenzione di attori diversificati, sia pubblici che privati, la necessità di valorizzare politiche di governance su questo argomento perché si possano “stimolare” le istituzioni locali e gli attori della sussidiarietà orizzontale a rendere disponibili per i giovani spazi e tempi per un’azione politica, sociale ed economica che renda celere il passaggio alla vita adulta, soprattutto in un contesto di crisi come quello attuale. La governance delle politiche giovanili diviene quindi ineludibile a livello territoriale se si vuole evitare il consolidamento di percorsi e processi frammentari. Tale percorso è finalizzato all’attuazione di politiche giovanili

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orientate allo sviluppo locale nel suo complesso, all’aumento della partecipazione e alla conseguente responsabilizzazione dei cittadini, istituzioni pubbliche e private sussidiarie alla progettazione, programmazione delle attività e verifica degli interventi. Una visione che mette le politiche giovanili in un percorso trasversale interassessorile, per raggiungere l’obiettivo di aumentare nei giovani cittadini il processo di autonomia e realizzazione verso un futuro che li veda protagonisti come cittadini attivi e partecipi del proprio percorso di crescita formativo, lavorativo e sociale. E’ questa, peraltro, la direzione che ANCI Lombardia ha intrapreso con il rinnovo delle cariche elettive avvenuto nel mese di ottobre 2009, valorizzando il percorso istituzionale avviato tramite la creazione di un Dipartimento ad hoc sull’argomento con il preciso obiettivo di mettere all’ordine del giorno dell’agenda delle politiche locali e territoriali una visione dei giovani più rispondente alle esigenze e ai bisogni sociali attuali. Tale visione mette le politiche giovanili in un percorso trasversale interassessorile con l’obiettivo di aumentare nei giovani il processo di autonomia e realizzazione verso un futuro che li veda protagonisti come cittadini attivi e partecipi del proprio percorso di crescita formativo, lavorativo e sociale. Uno degli elementi emersi dai confronti attuati nelle diverse sedi, ha messo al centro la questione della necessità di riconoscere la titolarità degli enti locali quali garanti istituzionali dell’attuazione dei programmi individuati da queste governance, oltre che capaci di intervenire sulla spesa pubblica, sulla sua efficacia rispetto ai destinatari e sull’integrazione delle risorse provenienti da eventuali cofinanziamenti. I contenuti di questa governance possono riguardare la definizione sia d'interventi che direttamente impattano sulla realtà giovanile, in modo che siano funzionali e coerenti con lo sviluppo del benessere della comunità locale nel suo insieme, sia di soluzioni istituzionali, organizzative e tecnologiche che determinano la realizzazione degli interventi. In sintesi, per quanto riguarda gli interventi che direttamente impattano sulla realtà giovanile, una buona pianificazione territoriale dovrebbe contenere la definizione di:

strategie condivise riguardanti le politiche giovanili, coerentemente con i programmi di sviluppo nazionale e regionale e in relazione a una specifica analisi dei fabbisogni locali prioritari ed emergenti;

standard o di linee guida per l’erogazione di servizi in modo da rendere omogenei le dinamiche d'intervento in un dato territorio;

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regole comuni per evitare criticità o per determinare opportunità da fruire congiuntamente o singolarmente di risorse, per esempio, ambientali e territoriali, connesse alle politiche giovanili.

Per quanto riguarda le soluzioni istituzionali, organizzative e tecnologiche che determinano la realizzazione degli interventi, si tratta di precisare:

le modalità d’utilizzo di risorse condivise assegnate dallo stato, dalla regione, da altre amministrazioni pubbliche e volontariamente destinate dalle amministrazioni comunali, da sponsor e soggetti espressione della sussidiarietà orizzontale;

le strategie per la gestione delle infrastrutture necessariamente da gestire in modo congiunto;

la definizione di strategie di sviluppo delle gestioni di servizi associate e delle partnership istituzionali connesse alla realizzazione degli interventi programmati;

le procedure di gestione del piano e la distribuzione delle responsabilità e delle risorse;

le forme di monitoraggio e valutazione delle governance territoriali.

tecnologiche

Definire un piano di programmazione innovativo o valorizzare sistemi di governance esistenti può essere quindi strategico per integrare e orientare i diversi attori locali verso l’assunzione di strategie comuni; accanto a questo sarebbe opportuno lo sviluppo e l’utilizzo di un sistema informativo che possa raccogliere e tracciare i dati già esistenti e in aggiornamento, le proposte e i progetti territoriali. In questo senso il sistema potrebbe rappresentare un “architrave logica” e integrata con i processi di monitoraggio, verifica e valutazione delle programmazioni messe in atto (come ad esempio la valutazione dell’efficacia delle risorse impiegate, dei benefici, della sostenibilità nel medio e lungo periodo, degli effetti collaterali). Il lavoro svolto sul territorio con l’APQ e con l’attuazione della convenzione tra Regione e ANCI Lombardia ha portato alla realizzazione e monitoraggio di progetti, attività e reti che hanno consentito, da un lato, la raccolta di numerosi materiali e, dall’altro, una consistente base di dati e relazioni a livello regionale. Il monitoraggio dei progetti dell’APQ di Regione Lombardia ha consentito inoltre

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l’attuazione, la valorizzazione e la messa a sistema di elementi utili in termini di buone prassi applicative per le politiche giovanili. Nel 2009 sono stati infine messi a punto alcuni questionari per la costruzione di un rapporto sulle attività e i progetti svolti dai Comuni e dagli attori territoriali nelle politiche giovanili. I dati raccolti hanno consentito una messa a punto dei questionari con nuovi item da sottoporre a somministrazione e conseguente aggiornamento che si potrebbe prevedere con cadenza biennale, sia in termini di “lettura” dei bisogni del territorio, sia in termini di “allerta” di interlocutori privilegiati tra gli attori di riferimento sulle politiche messe in campo, sia infine in termini di valutazione degli impatti sul filone della sostenibilità delle azioni e dei progetti a medio e lungo termine. In questo contesto risulterebbe positivo “rilanciare” i percorsi intrapresi con la costruzione di un sistema informativo per le politiche giovanili (per consentire un’utile consultazione a “regia regionale”) e per porre le basi alla realizzazione di un “sistema aperto” in cui si possa lasciare spazio ad un “dividendo informativo” per gli stakeholder coinvolti. Il sistema potrebbe essere finalizzato a:

fornire indicazioni per orientare i sistemi regionali di regolazione, promozione, sostegno e assistenza delle politiche locali per i giovani svolte dalle istituzioni espressione della sussidiarietà verticale e orizzontale;

fornire elementi per stimolare il confronto fra i sistemi sussidiari verticali e orizzontali sulla realizzazione condivisa di cicli di progettazione e realizzazione di politiche giovanili e sulla costruzione di coerenti sistemi di governance, in una logica di sviluppo delle gestioni associate fra amministrazioni pubbliche locali e di partnership fra istituzioni pubbliche e private;

fare sintesi dei diversi livelli di informazione per verificare possibili sinergie tra azioni regionali e sistemi territoriali.

Un sistema informativo delle politiche giovanili farebbe riferimento ad ambiti e settori di attività molto eterogenei, sia da un punto di vista amministrativo, sia da un punto di vista operativo e gestionale. A questo proposito sarebbe bene realizzare in sede di progettazione e sviluppo un sistema che sappia conciliare e sviluppare i seguenti elementi/strumenti:

una piattaforma di conoscenza condivisa, in grado di sfruttare gli investimenti già effettuati e di integrare i dati raccolti ed esistenti con

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possibilità di aggiornamento continuo (es: Db con anagrafiche, flusso di dati interno, flusso di dati esterno, schede dati compilabili, questionari online…) e sviluppando l’interesse a “regia regionale” anche verso le aree amministrative interne non ancora condivise (rif: “ex gruppo interdirezionale delle Politiche Giovanili”);

un sistema di interscambio a rete, in grado di interagire, anche secondo modelli di cooperazione applicativa, con i sistemi informativi esterni;

un social network (e web community) inteso come costruzione di reti sociali telematiche per la gestione avanzata di una comunità di pratiche.

Il risultato finale dello sviluppo degli strumenti elencati potrebbe garantire un’automazione dei flussi informativi, dei processi di distribuzione della conoscenza e degli strumenti di analisi e di sintesi utili al controllo ed alla gestione delle politiche giovanili a livello territoriale. Non sarebbe da trascurare in questa direttrice la messa a fattor comune di sistemi di governance innovativi o la valorizzazione di sistemi a rete e associati consolidati. La progettazione di un sistema informativo in questo ambito porta inevitabilmente ad attività di sviluppo a ciclo continuo del sistema, con l’aggiunta di nuove funzionalità o l’integrazione con altri sistemi. Il contenuto del sistema in genere cambia continuamente con una crescita continua del sistema informativo. Il ciclo di vita dello sviluppo del sistema viene quindi iterato continuamente per soddisfare nuovi requisiti. Le professionalità coinvolte nello sviluppo del sistema non sono necessariamente informatiche, in quanto sono particolarmente rilevanti gli aspetti relativi alla presentazione grafica, alla redazione dei contenuti e alla predisposizione di strumenti di community. Le responsabilità legali, sociali ed etiche sono anch’esse da considerare nell’approccio al sistema e nell’organizzazione del progetto: i sistemi informativi basati su web hanno una prevalenza, in generale, di utenti esterni all’organizzazione e all’Ente Regione che possono porre requisiti particolari nella partecipazione, dovuti a differenze sostanziali in base al ruolo ricoperto. Un sistema informativo di questo tipo coinvolgerebbe tutti gli attori che a vario titolo risultano portatori di interesse rispetto alle politiche giovanili e risulterebbe altamente funzionale per un efficace ed efficiente processo circolare di programmazione.

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Bibliografia/Sitografia

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Bezzi”,

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Palumbo M., “Strumenti e strategie della ricerca sociale. Dall’interrogazione alla relazione”, Franco Angeli, Milano, 2004 in Martini A., Una critica degli indicatori d’impatto, 2009.Link: http://www.prova.org/contributi-metodologici

Normativa Delibera 6108 12/12/07, Intesa istituzionale di programma tra il Governo della Repubblica Italiana e la Regione Lombardia – Accordo di Programma Quadro “Nuova generazione di idee”. D.d.u.o. n. 1278 del 14 febbraio 2008 - Invito alla presentazione di progetti integrati attuativi del Programma regionale “Nuova generazione di idee. Le politiche e le linee d’intervento per i giovani di Regione Lombardia”.

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Allegati

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Allegato 1 Criteri di valutazione 1) VALENZASTRATEGICA E CONTENUTI DELLA PROPOSTA a) Rilevanza territoriale regionale provinciale altro b) Idoneità della proposta nel perseguire gli obiettivi e le strategie indicati nell’avviso c) Chiarezza e coerenza nell’individuazione delle azioni progettuali e dei relativi prodotti d) Qualità dell’analisi dei bisogni e di contesto e) Applicazione del principio di pari opportunità e del mainstreaming di genere 2) QUALITÀ DEL PROGETTO a) Composizione del partenariato almeno 2/3 enti locali oltre 3 enti locali CCIAA associazioni

Punteggio massimo Fino a 30 punti Max punti 10 Da 7 a 10 Da 3 a 6 Da 0 a 3 Da 0 a 5 Da 0 a 5 Da 0 a 5 Da 0 a 5

Fino a 25 punti Max punti 9 1 punto 2 punti 1 punto 0,5 punti per ogni assoc. (max3 punti) altri soggetti privati 0,5 punti per ogni soggetto (maz2 punti) b) Qualità del partenariato da 0 a 5 c) Estensione della rete attivata dall’intervento (partenariato) Da 0 a 3 d) Strumenti già disponibili per il governo della rete attivata Da 0 a 3 e) Definizione del monitoraggio in ordine all’efficacia degli interventi Da 0 a 5 proposti 3) PARTECIPAZIONE DIRETTA DEI GIOVANI Fino a 15 punti a) Grado e modalità di coinvolgimento nelle fasi e negli interventi del Da 0 a 10 punti progetto b) Piano di comunicazione previsto in relazione ai gruppi target Da 0 a 5 punti 4) FATTIBILITÀ TECNICO-FINANZIARIA E SOSTENIBILITÀ Fino a 30 punti a) Livello proposto di formalizzazione dell’aggregazione Da 0 a 3 punti b) Stato della progettazione Max 6 punti preliminare 0- 3 punti esecutiva 3- 6 punti c) Quota di cofinanziamento garantita dal coordinatore e dai partner Max 5 punti superiore al 40% 1 punto superiore al 45% 2 punti superiore al 50% 3 punti superiore al 55% 4 punti superiore al 60% 5 punti d) Presenza di sponsorizzazioni da parte di soggetti pubblici o privati Max 6 punti non attuatori nel progetto dal 5% al 10% del valore del progetto 3 punti oltre il 10% del valore del progetto 6 punti e) Verificabilità dei risultati attesi e definizione dei relativi indicatori Da 0 a 5 punti f) Congruità e coerenza tra obiettivi, azioni, costi e tempi di Da 0 a 5 punti realizzazione del progetto Punteggio massimo 100 punti Punteggio minimo per l’accesso al cofinanziamento 60 punti

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Allegato 2

Traccia per l’intervista agli interlocutori interni al progetto

Aree tematiche: sviluppo delle competenze alla vita/creatività e capacità imprenditiva/autonomia dei giovani (60 minuti circa)

A. Presentazione dell’intervistatore, degli obiettivi della ricerca e della struttura dell’intervista La struttura dell’intervista è sostanzialmente questa: - sua presentazione e progetto in breve; - esiti del progetto sullo sviluppo delle competenze alla vita dei giovani; - il concetto di competenze alla vita a posteriori; - estrapolazione di indicatori che, a partire dall’esperienza, possano essere considerati utili per capire se un’esperienza di questo genere favorisce lo sviluppo di competenze alla vita.

B. Presentazione dell’intervistato e del progetto in breve (10-15 minuti) Sezione dedicata a capire chi è l’intervistato, che ruolo ha avuto e il grado di condivisione nel gruppo di lavoro del progetto e dei processi di valutazione. Domande finalizzata ad ottenere una prima impressione del progetto e della rappresentatività del soggetto intervistato. Nel corso dell’intervista raccogliere informazioni sull’intervistato: nominativo, titolo di studio, occupazione, ruolo nel progetto, legame con il territorio (scheda 1).

1. Ora passiamo al progetto in sé, cosa potrebbe dirmi in generale del progetto? Le chiedo di completare la scheda con alcuni aggettivi: (nome progetto) è stato un progetto………….…………. Mi indichi i primi tre aggettivi che le vengono in mente? Come mai questi? (scheda 2)

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E sulla sua validità/bontà cosa potrebbe dirmi e perché? Quali sono stati a suo avviso, e in breve, i punti di forza e di criticità del progetto? (scheda 3) 2. Ora passiamo in rassegna il progetto secondo alcuni principi chiave: le chiedo di indicarmi sinteticamente cosa secondo lei ha funzionato e cosa no? • • •

Partenariato - metodo di lavoro comune e partecipato per un legame tra gli attori di progetto; individuazione di una strategia collettiva. Innovazione - integrazione di approcci disciplinari e metodologie di intervento per l’intersettorialità. Sperimentazione - realizzazione di progetti o programmi con azioni sperimentali che promuovano un miglioramento, in termini di efficacia e rispondenza ai bisogni, di buone prassi, e la realizzazione di sperimentazioni e messa a punto di modelli di intervento estensibili ad ambiti più vasti o altri ambiti territoriali. Empowerment territoriale - sviluppo di collaborazioni tra le risorse presenti sul territorio attraverso la valorizzazione dei partenariati per la progettazione e realizzazione degli interventi e il coinvolgimento di reti come modalità di partecipazione e supporto ai progetti. Conoscenza - scambio di esperienze tra i soggetti coinvolti al fine di evidenziare indicazioni utili per la programmazione locale e regionale, contributi per la conoscenza delle dinamiche giovanili e valutazione dell’efficacia delle politiche attivate. (scheda 4): chiedere l'ordine di importanza dei “principi chiave” indicati nel punto elenco.

3. Per chiudere questa parte, mi potrebbe dire quanto ritiene significativo il suo ruolo per l’intera progettualità? In altri termini, quanto il ruolo da lei svolto ritiene sia fondamentale, secondario, marginale e perché? (autovalutazione che consente di dare il giusto peso alle considerazioni che vengono esposte).

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C. Esiti del progetto integrato sullo sviluppo delle competenze alla vita/creatività e capacità imprenditiva/autonomiadei giovani (30 minuti) Questa sezione rappresenta il cuore dell’intervista, l’obiettivo fondamentale è capire prima di tutto se c’è stato o meno un impatto sul territorio, in secondo luogo indagarne la natura (anche in riferimento alle parole chiave), la portata e l’estensione. Si passa dal generale allo specifico, alla progettazione realizzata e agli esiti in termini di sviluppo delle competenze alla vita.

4. Innanzi tutto, parlando di sviluppo delle competenze alla vita/creatività e capacità imprenditiva/autonomia, c’era un’idea guida a cui vi siete riferiti? Come mai proprio questa? Nei presupposti, a cosa doveva portarvi? 5. Più in concreto cosa ritenete di aver fatto con il progetto per lo sviluppo delle competenze alla vita/creatività e capacità imprenditiva/autonomia? Quali effetti avete generato sul vostro territorio? Come li avete misurati o come pensate di misurarli? 6. Il contesto territoriale ha posto attenzione/è stato sensibile al vostro progetto? In che modo? Perché? 7. Ancora, vi siete posti nell’ottica di verificare la ricaduta del progetto? Avete cercato dei parametri? Come li avete costruiti? Sono stati analizzati, interpretati? Li avete condivisi? 8. Gli indicatori di monitoraggio previsti, a vostro modo di vedere, cosa hanno fotografato bene della vostra esperienza e cosa non sono riusciti a fotografare? Di cosa non hanno dato conto? Come si potrebbero esprimere questi effetti prodotti, non fotografati? 9. E ancora, in generale, cosa sopravvive tutt’oggi al progetto svolto (o cosa pensa che rimarrà), di cui lei è a conoscenza? 10. Parlando di impatto delle competenze alla vita/creatività e capacità imprenditiva/autonomia sullo sviluppo del territorio, il valore del vostro progetto come si potrebbe suddividere percentualmente in: - valore di apprendimento - valore di rete - valore economico sociale

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11. Se consideriamo l’impatto a breve-medio-lungo termine del progetto in generale, cosa pensa che potrà essere detto degli esiti: - a fine progetto (ci sono stati impatti? Non ci sono stati? Quali?) - ad un anno e mezzo di distanza dalla fine (ci sono stati impatti? Non ci sono stati? Quali?) - fra 3 anni possiamo immaginare che perdurino? Se sì, quali? (Si intende indagare l’impatto in diversi momenti e la sua natura) Questa sotto-sezione riprende i principi dei progetti integrati, esplorandoli con la stessa batteria di domande: è rimasto qualcosa di quell’aspetto? Che cosa? Durerà? Quali peculiarità del progetto hanno inciso sull’impatto specifico (vedi principio eterogeneità)? Si è verificato un travaso dell’esperienza?

12. Alla luce di quanto mi ha detto, parlando di partenariato/legame tra gli attori di progetto le chiedo di specificare alcuni aspetti: • prima mi ha parlato di alcuni aspetti positivi del vostro partenariato, quale peculiarità specifica secondo lei ha inciso sugli esiti duraturi attuali e futuri (ad esempio l’avere un partenariato grande-mediopiccolo)? • Le risulta che la vostra peculiarità sia stata capitalizzata, riversata in altre esperienze? Quali? Dove? • Cosa pensa che rimarrà di quanto costruito? Ritiene che possa essere esteso ad altre azioni future? • Alla luce di quanto mi ha detto, il vostro “fare partnership” presenta elementi di innovazione/novità/elementi di rottura? Se sì, quali? 13. Parlando di innovazione, in relazione ai servizi e prodotti realizzati, cosa potrebbe dire sia stato effettivamente innovativo per la vostra area rispetto a quanto già esisteva sul territorio? (si intende indagare l’innovazione in termini assoluti e relativi, se si tratta di un miglioramento di qualcosa esistente o la creazione di qualcosa di completamente nuovo). • Cosa pensa che rimarrà di quanto costruito in termini di innovazione sui prodotti e i servizi offerti dal progetto? Ritiene che possa perdurare? • Quale peculiarità specifica del vostro approccio all’innovazione secondo lei ha inciso sugli esiti duraturi attuali e futuri? • Le risulta che i prodotti e i servizi offerti sono stati capitalizzati/riversati in altre esperienze? Quali? Dove? 14. Alla luce di quanto mi ha detto, parlando di empowerment/partecipazione attiva di attori e beneficiari: • a chi erano rivolte le azioni del progetto (prodotti/servizi)? Chi hanno effettivamente raggiunto (beneficiari potenziali – beneficiari effettivi)? • Quale peculiarità specifica del vostro approccio all’empowerment secondo lei ha inciso sugli esiti duraturi attuali e futuri? Costruzione di un sistema di monitoraggio regionale delle politiche giovanili lombarde

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• •

Cosa pensa che rimarrà di quanto costruito? Sono state acquisite competenze? Hanno contribuito a costruire la rete? A renderla efficace? Che lei sappia è stato capitalizzato, riversato in altre esperienze? Quali? Dove?

15. Parliamo infine di sostenibilità/divulgazione-istituzionalizzazione accordi, intese, norme: • è stato prodotto qualche risultato (consolidamento e formalizzazione di accordi, reti, procedure, traduzioni di linee guida, legge normative…)? È rimasto qualcosa? Ritiene che possa perdurare? • Secondo lei, ci sono elementi peculiari del vostro progetto che hanno inciso sugli esiti duraturi attuali e futuri? 16. Le chiedo ora di mettere in ordine di importanza questi principi in relazione all’impatto sullo sviluppo delle competenze alla vita/creatività e capacità imprenditiva/autonomia(scheda numero 4 ripeterli rotando l’ordine di elencazione, chiedere un valore tra 1= poco importante e 5=molto importante, e scriverlo sulla scheda). 17. Come ultima questione di questa sezione, le chiedo se quanto detto finora sull’impatto, sugli esiti duraturi, in relazione alle 5 parole chiave, è stato oggetto di discussione e di condivisione all’interno degli incontri di progetto (quali riunioni di programmazione e valutazione, riunioni ATS, riunioni "cabina di regia" o altro...)? In che misura e con quali elementi di rilievo?

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D. Il concetto di competenze alla vita/creatività e capacità imprenditiva/autonomia a posteriori (5 minuti) Sezione dedicata ad indagare la rappresentazione che l’intervistato ha di questi concetti: dimensioni ideale/reale; teorica/praticata sul campo e complessivamente acquisita nelle esperienze professionali/personali.

18. Immagini di riscrivere l’articolato del bando oggi. Quale declinazione darebbe oggi al concetto di competenze alla vita/creatività e capacità imprenditiva/autonomia? Quali elementi riterrebbe importante modificare o integrare rispetto alla definizione iniziale? Per quali ragioni mette l’accento su questi aspetti piuttosto che su altri? Capire il perchè delle somiglianze o differenze rispetto al concetto di partenza. 19. Sempre immaginando di riscrivere il testo del bando, e sempre in relazione all’area delle competenze alla vita, quali aree di attività proporrebbe a titolo esemplificativo per chiarire le possibilità di azione da sviluppare nei progetti?

E. Estrapolazione di indicatori (10 minuti) Sezione per indagare, a partire dall’esperienza, quali indicatori possano essere considerati utili per leggere che tipo di effetto una politica sociale per i giovani produce/genera sullo sviluppo delle competenze alla vita. 20. Bene ora alla luce dell’esperienza condotta, quali sono gli aspetti, gli indicatori (di processo, di risultato, ecc.), i parametri specifici che meglio esprimono in sintesi i risultati raggiunti? E perché? 21. Saprebbe indicarmi qual è il limite e quale il valore aggiunto degli indicatori utilizzati? 22. Infine, questi indicatori possono essere applicati anche in altri contesti? Quali, ad esempio?

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scheda 1

nome

cognome

titolo di studio

occupazione

ruolo nel progetto

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legame con il territorio

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scheda 2

Il progetto è stato (usi 3 parole, 3 aggettivi, ecc.):

.................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................

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scheda 3

PUNTI DI FORZA

CRITICITA’

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scheda 4

Mettere in ordine di importanza le parole chiave del progetto. In seguito, rinominare le parole chiave nell’ordine opposto a quello dichiarato e chiederne il grado di importanza da 1 a 5. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. .............................................................................

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Allegato 3 TITOLO S.S.In.G. - Sistema territoriale per lo Sviluppo dell'Iniziativa Giovanile

CAPOFILA Consorzio Consolida Soc. Coop. Sociale (LC)

DATA INTERVISTA

SOGGETTI INTERVISTATI

TIPO D'INTERVISTA

INDIRIZZO

VISITA SPAZI FISICI

STAFF MONITORAGGIO

07-giu

Emanuela Pizzardi, Intervista Rita Locatelli autonomia

Sede Consolida, via Sede Consolida, Belvedere, 19 sede Lecco Informagiovani (Lecco)

Egidio Longoni, Onelia Rivolta, Sebastiano Megale

Lab.Com. Lo spazio dei Provincia di giovani nella Mantova comunicazione

14-giu

Paolo Polettini, Ilaria MasèDari, Arianna Visentini, Roberto Piccinini, Silvia Maiocchi, Anton Vilalta

Sede servizio politiche sociali Provincia di Mantova, via Mazzini, 15B Mantova

Egidio Longoni, Sebastiano Megale

Touch Down

I.Re.F (MI)

21-giu

De Vercelli Intervista Mariangela, Tiziana competenze alla Mannello vita

Retica

Università Cattolica del Sacro Cuore (MI)

24-giu

Prospettive under 30

Comune di Desenzano del Garda

01-lug

Diego Boerchi, Francesco Negri, Concetta Pugliese, Paola Fornaciari, Alberto Cavalli Luca Mori, Davide Continati, Loretta Bettari

Intervista creatività

Intervista creatività

Intervista competenze alla vita

Sede I.Re.F., via Copernico, 42 Milano

Sede Lab.Com (Mantova)

Non è stato possibile effettuare la visita in un luogo fisico Sede dell'Università Non è stato Cattolica di Milano, possibile Largo Gemelli, 1 effettuare la Milano visita in un luogo fisico Sede del Comune, Non è stato ufficio cultura, via possibile Carducci, 7 effettuare la Desenzano del visita in un luogo Garda fisico

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Onelia Rivolta, Sebastiano Megale

Onelia Rivolta, Sebastiano Megale

Egidio Longoni, Chiara Alfieri

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TITOLO

CAPOFILA

DATA INTERVISTA

SOGGETTI INTERVISTATI

TIPO D’INTERVISTA

INDIRIZZO

VISITA SPAZI FISICI

STAFF MONITORAGGIO

Sede azienda speciale consortile comuni insieme, sede Fabbrica Borroni (Bollate) Sede della Penicina, sede spazio musica del Comune di Voghera

Egidio Longoni, Cecilia Chiesa

Cecilia Chiesa, Sebastiano Megale

Lavori in corso nel nord-ovest: cantieri creativi per la biennale dei giovani

Azienda Speciale 08-lug Consortile Comuni Insieme Bollate

David Chinello, Andrea Pellegatta, Antonella Castelli

Intervista creatività

Sede azienda speciale consortile comuni insieme, piazza Martiri della libertà, 1 Bollate

Crescere insieme per crescere tutti: il territorio della provincia di Pavia laboratorio dei giovani

Provincia di Pavia

12-lug

Silvia Mogliorati, Maddalena Viola, Andrea Capella

Intervista competenze alla vita

Sede Penicina, Varzi (PV)

Hub Creativi per volare giovane: nuove idee dalle nuove generazioni

Consorzio SOL.CO. PRIULA

16-lug

Marica Preda, Davide Branca

Intervista autonomia

Sede Connaction via Cevedale, 5 Milano

Sede di Connaction (Milano)

Fuori Classe - Progetto per la valorizzazione delle competenze alla vita

Confcooperative di Brescia

20-lug

Angelo Linetti, Giorgio Lonardi

Intervista autonomia

Sede Confcooperative, via XX settembre, 72 Brescia

Sede Nave di Chiara Alfieri, Harlock (Brescia) Sebastiano Megale

Giovani energie di attivazione

SOL.CO. Solidarietà e Cooperazione (SO)

03-set

Stefano Bertalli, Elisa D'Anza

Intervista competenze alla vita

Sede di Solco, viale Policampus Milano, 18 Sondrio (Sondrio)

Pianeta Giovani: Creatività ed Opportunità

Comune di Cremona

13-set

Donatella Boccali, Paola Merlini, Francesca Ramazzotti

Intervista creatività

Sede Teatro Monteverdi, via Dante, 149, Cremona

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Chiara Alfieri, Sebastiano Megale

Egidio Longoni, Sebastiano Megale

Centro Fumetto Egidio Longoni, A. Pazienza, Sebastiano Megale Piazza Giovanni XXIII, 1 Cremona

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TITOLO

CAPOFILA

DATA INTERVISTA

SOGGETTI INTERVISTATI

TIPO D’INTERVISTA

INDIRIZZO

VISITA SPAZI FISICI

STAFF MONITORAGGIO

Hubyoung Piattaforma sussidiaria di valorizzazione del capitale umano dei giovani per azioni innovative nelle reti della provincia di Monza e Brianza

Comune di Monza 22-set

Emanuela Danili, Eugenio Recalcati, Cinzia Mastropiro

Intervista autonomia

Sede Comune di Monza, Piazza Trento e Trieste

Mosaico Giovani

Provincia di Varese

23-set

Donatella Ballerini, GianLuca Braga

Intervista competenze alla vita

Sede della Informagiovani di Onelia Rivolta, Provincia di Varese, Varese, via Chiara Alfieri via Valverde, 2 como 21, Varese Varese

I giovani nella rete della L'amico Charly vita ONLUS

28-set

Cinzia Gorla, Alessandra Monaco, Giorgio Riccardi

Intervista competenze alla vita

Sede Associazione L'amico Charly via Guerzoni, 23 Milano

L'amico Charly, via Guerzoni, 23 Milano

Il territorio visto dai giovani: idee, progetti, sperimentazioni e lavoro

Istituto Sordomuti d'ambo i sessi di Bergamo

30-set

Licia Ponno, Vania Mondini, Emanuele Cabini , Maurizio Rea e Guido Fornoni

Intervista competenze alla vita

Sede Istituto Sordomuti di Bergamo, via Reich, 49 Torre Boldone (BG)

Non è stato Sebastiano Megale, possibile Cecilia Chiesa effettuare la visita in un luogo fisico

Musica in Rete

Provincia di Como 04-ott

Alfredo Motta, Andrea Caldarini, Marco Fumagalli, Claudia Taibez

Intervista creatività

Sede Provincia di Como, via Borgovico, 163 Como

Non è stato Onelia Rivolta, possibile Sebastiano Megale effettuare la visita in un luogo fisico

Sede Provincia di Milano, viale Jenner, 24 Milano

Non è stato Cecilia Chiesa, possibile Chiara Alfieri effettuare la visita in un luogo fisico

ST-ART UP: scegliere il Provincia di futuro sperimentando il Milano presente

06-ott

Sergio Bollani, Intervista Alessio Castelli, autonomia Francesca Gilioli, Lorenzo Tavani, Giuseppe Barbisoni

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Skate park, via Procaccini, 7 Monza

Onelia Rivolta, Sebastiano Megale

Sebastiano Megale, Chiara Alfieri

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TITOLO L'Officina dei Giovani

CAPOFILA

DATA INTERVISTA Comune di Milano 08-ott - D.C. Famiglia, Scuola e Politiche Sociali

SOGGETTI INTERVISTATI Rosanna Fodri, Andrea Pellegatta, Diego Montrone, Candida Tafuro

TIPO D’INTERVISTA Intervista competenze alla vita

INDIRIZZO Sede Galdus, via Pompeo Leoni, 2 Milano

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VISITA SPAZI STAFF FISICI MONITORAGGIO Sede Galdus, via Sebastiano Megale, Pompeo Leoni, 2 Chiara Alfieri Milano

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Allegato 4

Tavola riassuntiva dell’organizzazione degli incontri di approfondimento e dei progetti coinvolti Data 30/11/2010

Ora 10 - 13

Area tematica Sviluppo dell’autonomia dei giovani

1/12/2010

10 - 13

Sviluppo competenze alla vita dei giovani

1/12/2010

14 - 17

Sviluppo della creatività e della capacità imprenditiva dei giovani

Progetti coinvolti Hubyoung - Comune di Monza St-Art-Up - Provincia di Milano Fuori Classe - Confcooperative Brescia Hub Creativi - Solco Priula Bergamo S.S.In.G - Sistema territoriale per lo sviluppo dell’iniziativa giovanile Consorzio Consolida Lecco Officina dei Giovani - Comune di Milano Giovani Energie di Attivazione - SOL.CO Sondrio Crescere insieme per crescere tutti Provincia di Pavia Prospettive under 30 - Comune di Desenzano del Garda Mosaico Giovani - Provincia di Varese I giovani nella rete della vita - Amico CharlyOnlus Touch down - I.Re.F Il territorio visto dai giovani - Istituto Sordomuti d’ambo i sessi di Bergamo Musica in rete - Provincia di Como Lab.Com. lo spazio dei giovani nella comunicazione - Provincia di Mantova Pianeta Giovani - Comune di Cremona RE.T.I.C.A. - Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Lavori in corso nel Nord Ovest - Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme

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Allegato 5

Griglia di raccolta delle informazioni sugli esiti delle azioni progettuali ALTRE INIZIATIVE REALIZZATE E MISURATE

INIZIATIVE DI TIPO FORMATIVO AZIONE (breve descrizione)

SEMINARI LABORATORI N N N N Partecipanti Partecipanti

WORK SHOP N N Partecipanti

CORSI DI FORMAZIONE N N Partecipanti

(inserire dicitura) N N Partecipanti

(inserire dicitura) N N Partecipanti

1 2 3 4 ‌

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