QE-MAG@ZINE N° 5 - MAGGIO 2021 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB # 5 - Anno 6 - Maggio 2021

Foto: copyright Axel BASTELLO / Palais Princier



QE-MAGAZINE, MAGGIO 2021 #5 2021

L' editoriale by Maria BOLOGNA

Il mese di maggio appena trascorso ha o ferto numerosi spunti di ri lessioni che avrei piacere di condividere con voi: dallo svolgimento dell'E-Prix e del Gran Premio di Monaco all'allentamento delle misure sanitarie di contenimento del virus, tutto pare sia passato sotto la lente d'ingrandimento del Governo monegasco, costretto a decuplicare i controlli per assicurarsi che la di fusione del coronavirus non impattasse negativamente sulla popolazione residente. Con un tasso del 43,03 % di vaccinati (16.502 hanno ricevuto la prima somministrazione e 13.527 persone - ossia 81,97%- che hanno ricevuto la seconda), il Principato di Monaco prosegue dunque la sua politica nonostante sia territorialmente un enclave nel territorio francese. La questione del PassSanitaire però, anticamera dell'europea Green Card, diventa una necessità impellente se si vuol far ripartire il turismo ed il business, come dicono dal Governo di Monaco e tutti noi speriamo. Al momento, se avete un collega o un amico che viene a Monaco, costui non può fermarsi a pranzare, né a cenare in un ristorante o in un bar monegasco. Può solo nutrirsi con panini e cibo d'asporto. Lo dice l'ultimo regolamento ministeriale di fuso su https://covid19.mc/les-mesures-a-compter-du-17-05-21 . Però, se le stesse persone si spingono al di là del marciapiede, in Francia, possono invece sedersi e godersi il loro piatto caldo, in tutta tranquillità. Inoltre, nell'ultima nota di fusa dal Consiglio Nazionale di Monaco si evince che gli eletti lotteranno a finché, presto, non s'indossi più la mascherina in 'certe condizioni', quando, ancora qualche giorno fa il Ministro di Stato Pierre Dartout si raccomandava di non abbassare la guardia e di mantenere inalterate le regole sanitarie imposte. Senza assicurarsi se ci sarà o meno 'e fetto Gran Premio' l'emiciclo monegasco sostiene che prossimamente alcune 'misure, tra cui la fine del coprifuoco o la riduzione del coprifuoco, saranno le argomentazioni dei consiglieri nazionali nella prossima riunione del comitato misto. Ammetto, sono confusa, perché mi sembra che queste prese di posizioni vogliano anticipare di qualche giorno le prossime misure antiCovid19 calendarizzate dai vicini di casa, già note a tutti. Che Monaco voglia per forza distinguersi, lo comprendo solo se se cito il comunicato del Consiglio Nazionale: 'la vaccinazione di massa rimane la chiave dell'immunità collettiva' ma il "pass sanitario" presto 'richiesto ai nostri residenti per viaggiare quest'estate' deve di ferenziarsi. Insomma i rappresentanti del popolo (nativo) di Monaco vorrebbero si considerasse la creazione di una tessera sanitaria monegasca compatibile con la Francia e l'Europa. Ma monegasca, cioè 'Made in Monaco'. E perché il pass sanitario rilasciato a chi abita a Monaco dovrebbe essere diverso se le condizioni per ottenerlo sono identiche a quelle richieste agli abitanti in Francia, Italia o altrove in Europa? La gestione 'indipendente' della crisi generata dalla pandemia del coronavirus ha avuto senso tra le mura domestiche di ogni Stato sovrano nel momento in cui parliamo di impiegare proprie competenze finanziarie, economiche, mediche e sociali. Ma per la libera circolazione delle persone, a parità di trattamento, è proprio necessario essere non omologato dagli altri? Non capisco perché proporre delle misure discriminatorie laddove la regola generale per non creare confusione sta nell' allinearsi tutti insieme sugli stessi principi. O no? Chiedo per un amico! Se utilizzate Telegram per comunicare con i vostri colleghi ed amici, cercate, cliccando il nome Monaco Pocket dopo la lente d'ingrandimento che compare in alto dei vostri smartphone. dovrebbe comparirvi, come canale pubblico, Monaco Pocket con l'icona illustrata qui di fianco. Per iscriversi basta fare tap e premere sulla voce 'Unisciti'. In questo modo è possibile accedere al canale e leggere le notizie che vengono pubblicate regolarmente. e condividerle, quando interessa farlo

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QE#5 Mag io 2021

SOMMARIO PAG. 4 SBM: bilancio in perdita e tante aspe ative // OSPEDALE CHPG, chirurgia robotizzata per essere un centro all'avanguardia PAG. 8 L'intervista: Regina Catrambone PAG. 12 MOiTO: Ingredienti di questa pozione: Torino in tour e non solo virtuale Scintille

PAG. 14 Canto la pace e l'amore contro la paura PAG. 20 Il fremito della libertà post confinamento... PAG. 22 Women 4 Women: un webinar sulla Covid19 // MONACO MOUSETRAP GRAND PRIX, è virtuale l'edizione 2021

SALUTE

PAG. 26 Un limone al giorno fa la differenza PAG. 34 78a edizione del Gran Premio di Monaco: souvenir di una edizione fuori dal comune // Sport for Nature: grandi proge i per un associazione monegasca ecoresponsabile PAG. 38 AMBER LOUNGE 2021, generosità e glamour a Monaco PAG. 40 La Fondazione Principessa Charléne, alleata preziosa della Thanda Foundation Trust

QE-MAGAZINE, testata indipendente edita nel Principato di Monaco, non è solo un periodico digitale sfogliabile in italiano ma anche un sito d'informazione con post giornalieri pubblicati su ww.qemagazine.com. La versione cartacea in PDF, invece, è distribuita solo agli abbonati e gli inserzionisti che ne facciano richiesta. Attualmente offerto agli uffici dell'Ambasciata d'Italia a Monaco e al CREM, QE-MAGAZINE si propone come medium per servizi video - YOUTUBE MonteCarloBlog, podcast ed interviste audio diffusi sulla pagina SoundCloud di AMP Monaco. QE-MAGAZINE è presente anche sui Facebook, Instagram e Twitter. Tutti i QE-MAGAZINE pubblicati fino ad ora sono sfogliabili sulla piattaforma dedicata issuu.com/ ampmonaco. Per maggiori informazioni scrivere a: ampmonaco@ampmonaco.com.

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SBM: bilancio in perdita e tante aspe ative

Che il coronavirus abbia impattato negativamente sull'insieme delle attività monegasche, soprattutto quelle legate al turismo ed agli eventi, è cosa arcinota. Ma che avesse colpito significativamente il gruppo SBM (Société des Bains de Mer di Monaco) con una perdita di circa il 50% del fatturato per l'anno finanziario (2020) terminato il 31 marzo, con un calo del fatturato di quasi la metà, non è una sorpresa. Come dichiarato nel corso di un recente incontro con la stampa il suo vice-presidente, Jean-Luc Biamonti, è tempo ora di guardare alle prospettive dei prossimi mesi. "Questo esercizio 2020-2021 è stato molto, molto difficile", ha detto Biamonti. "Il fatturato consolidato, in euro, è sceso da 619,8 a 336,9 milioni, quello del gioco è sceso di 115 milioni (-48%) e quello degli alberghi di 175 milioni (-62%). Unico dato positivo per il gruppo sono le locazioni che, per quanto quelle commerciali generate dal One Monte Carlo si sono dimezzate con la chiusura dei negozi, nel complesso sono aumentate di 10 milioni (11%). Il risultato operativo ha mostrato un deficit di 103,3 milioni di euro rispetto ad un utile di 22,6 milioni dell'esercizio precedente. Per quanto riguarda il risultato netto consolidato, il deficit ammonta a 79,1 milioni contro 26,1 milioni, tenendo conto di un risultato finanziario negativo di sette milioni ma anche del notevole contributo positivo di BetClic Everest Group , +30,9 milioni di euro. Il gruppo di gioco online invece, come era prevedibile, ha visto una impennata del suo fatturato nonostante l'interruzione delle competizioni sportive all'inizio dell'anno finanziario". Quanto invece alla strategia commerciale, Biamonti ha ribadito un concetto già espresso alla stampa qualche mese fa: "Non volevamo che Monaco fosse una città morta, il Principe e il Governo hanno preso le decisioni giuste e questo ha richiesto enormi sforzi. In pratica, si poteva venire all'Hotel de Paris, all'Hermitage, al Monte-Carlo Bay e persino giocare nei nostri Casinò, nel pomeriggio, gli unici aperti in Europa. Di queste iniziative ne avremmo beneficiato se i clienti avessero potuto viaggiare però" ha amaramente sottolineato Biamonti. Inevitabile, quindi, che l'SBM attuasse un piano di riduzione dei costi che ha impattato sul personale (con 234 licenziamenti volontari che ha coinvolto i dipendenti di età superiore a 57 anni e due partenze collettive forzate, n.d.r.). "Questo piano di ristrutturazione .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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aziendale rappresenta un onere netto di 25,3 milioni di euro nei conti dell'esercizio appena concluso, ma dovrebbe permettere di generare in futuro un risparmio di 18 milioni all'anno. Questi risparmi, insieme alle azioni intraprese altrove per adattare meglio il livello delle spese alle fluttuazioni stagionali dell'attività, dovrebbero contribuire ad una riduzione annuale delle spese operative di 25 milioni di euro. Così facendo abbiamo rimesso l'azienda in una posizione di vantaggio di cui dovrebbe beneficiare nel rimbalzo", ha aggiunto Jean-Luc Biamonti. Al momento, a potersi muovere liberamente, come è noto, sono gli europei ma per il Principato sono essenziali i clienti provenienti dal Medio Oriente o degli Stati Uniti. Quanto, invece, alle iniziative prese per attirare la clientela francese e italiana, il vice presidente dell'SBM cita l'installazione di Yannick Alléno all'Hôtel Hermitage o l'arrivo di un grande chef italiano all'ex Ömer dal 7 luglio al 22 agosto, senza dimenticare le cene a quattro mani. Sul fronte Gran Premio, l'intero gruppo SBM ha lamentato la presenza della metà dei clienti rispetto all'affluenza del 2019. Tuttavia Biamonti portando ad esempio il ristorante Coya, ha evidenziato come un numero ridotto di coperti, considerando i costi sostenuti, sia riuscito a raggiungere un fatturato equivalente. Più in generale, l'incontro con la stampa è stata occasione per sottolineare la soddisfazione ad aver fatto ricorso, con successo, al telelavoro, permettendo di anticipare la pubblicazione dei risultati di dodici giorni, in quanto "la crisi ha sviluppato una grande solidarietà, ha saldato le squadre, questo è il lato molto positivo". In merito alle sale giochi del Casinò Biamonti ha chiosato sostenendo che "È meglio di quanto pensassimo. Ma vera domanda da porsi è se la clientela internazionale potrà venire in luglio e agosto a giocare". Sul fronte MICE, Biamonti s'interroga se la clientela, i congressi saranno sempre gli stessi o se il numero di partecipanti sarà ridotto. Infine, dopo aver reso omaggio a Jean-René Palacio, il portavoce dell'SBM ha parlato del Summer Festival e ha indicato che il gala della Croce Rossa, organizzato quest'anno sulla piazza del Casinò, sarà ispirato al format del concerto di Cecilia Bartoli, cioè con il palco sulle scale del Casinò, a beneficio di chi, pur non partecipando, potrà ascoltare le performance di Jamie Cullum, l'ospite speciale della serata glam programmata il 16 luglio prossimo. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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OSPEDALE CHPG, chirurgia robotizzata per essere un centro all'avanguardia

Foto: copyright Axel Bastello / Palais Princier

Recentemente il CHPG si è dotato di due apparecchiature robotizzate, costruite con tecnologie molto sofisticata con lo scopo di fare della chirurgia robotica un centro d'avanguardia per il Principato di Monaco. A testarne la manovrabilità, ovviamente non sui pazienti, è stato il Principe Alberto II di Monaco che ha potuto sostituirsi fisicamente alla postazione medica e prendere il controllo del robot manipolando gli oggetti attraverso braccia meccaniche dotate di micro pinze ad altissima precisione azionate da un joystick. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Per la cronaca ricordiamo che ben 10 anni fa, il Centro Ospedaliero intitolato alla Principessa Grace, CHPG appunto, aveva annunciato l'acquisizione di un primo robot che è stato installato nel 2012 su iniziativa di Christian Choquenet (ex capo del dipartimento di urologia) e di Hubert Perrin, vice Capo del Dipartimento di chirurgia. Nove anni dopo questo primo robot è stato sostituito i due nuovi arrivati per essere

Foto: copyright Axel Bastello / Palais Princier

utilizzati in più specialità, con priorità alla chirurgia urologica (il cui dipartimento è diretto dal dottor Hervé Quintens) o digestiva (sotto la responsabilità del dottor Maurice Chazal), ma anche in ginecologia ed il reparto Otorinolaringoiatra. Il CHPG ha investito 2,5 milioni di euro per l'acquisto di questi due robot di ultima generazione: il costo sostenuto, spiegano, dipende anche dai materiali di consumo previsti per il loro funzionamento.

Foto: copyright Axel Bastello / Palais Princier

Foto: copyright Axel Bastello / Palais Princier .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Le parole che curano L'intervista: Regina Catrambone

a cura di Salvatore Dimaggio

Cari amici, questo mese abbiamo il piacere di presentarvi le attività promosse da MOAS, un’organizzazione umanitaria internazionale fondata nel 2013 per sostenere le comunità più vulnerabili del mondo nell'ambito delle migrazioni nel Mediterraneo. Per saperne di più abbiamo incontrato Regina Catrambone, che di MOAS ne è sia Co-fondatrice che direttrice

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- Come nasce MOAS? MOAS è l’acronimo di Migrant Offshore Aid Station, una stazione di aiuto creata, proprio come un’ambulanza, per salvare la vita delle persone che stavano morendo in mare. In seguito al terribile naufragio avvenuto nel 2013 a largo di Lampedusa, nel quale 368 persone hanno perso la vita, mio marito Christopher e io e abbiamo deciso di creare questa organizzazione accogliendo l’appello di Papa Francesco ad agire contro la “globalizzazione dell’indifferenza”. Convinti che nessuno meriti di morire in mare, come cristiani e come membri della società civile, abbiamo sentito di non poter rimanere indifferenti di fronte a questa ecatombe che si stava consumando nel nostro mare alle porte dell’Europa. Abbiamo deciso così di condividere il nostro talento e la nostra esperienza e di creare una missione SAR avvalendoci di una nave, la Phoenix, due gommoni veloci, e tutta l’attrezzatura di soccorso, tra cui due droni aerei affinché le operazioni di ricerca potessero espandersi di molte miglia. Con la prima missione, avviata nell’agosto 2014, MOAS è stata la prima organizzazione non governativa a condurre un’operazione di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo. In tre anni di missioni in tandem aeree e marittime, MOAS ha salvato e assistito oltre 40.000 bambini, donne e uomini nel Mediterraneo Centrale e nell’Egeo. - Quali sono i contesti nei quali siete attualmente più impegnati? Oggi siamo presenti in Bangladesh dove, tra il 2017 e il 2018, abbiamo fornito, tramite due Aid Stations, cure e medicinali vitali ad oltre 90.000 rifugiati Rohingya in fuga dalle violenze e dalle persecuzioni subite in Myanmar e alla popolazione locale bengalese che li ha accolti. Dal 2019 abbiamo iniziato dei corsi di formazione per la sicurezza in acqua e per la prevenzione dei possibili rischi causati dalle inondazioni monsoniche, “Flood and Water Safety Training”, per ridurre il rischio di annegamento, soprattutto tra i bambini e i ragazzi. Contemporaneamente abbiamo lanciato una nuova missione in Yemen, un Paese martoriato dalla guerra civile, dove consegniamo, tramite partner locali, farmaci essenziali e supplementi nutrizionali contro la malnutrizione infantile. Dal 2020 abbiamo esteso la spedizione degli aiuti anche in Somalia. A causa della pandemia di COVID19, costretti a interrompere temporaneamente i corsi in Bangladesh, abbiamo trasformato i laboratori dove si preparavano le attrezzature per il salvataggio in acqua in spazi dove .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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abbiamo realizzato più di 880.000 mascherine ecologiche e riutilizzabili. MOAS ha lanciato un progetto umanitario in risposta all’emergenza COVID19 anche a Malta dove, grazie all’aiuto dei volontari dell’isola, sono state realizzate quasi 9.000 mascherine per i rifugiati e i richiedenti asilo, e dove abbiamo avviato un progetto, il Remote Learning, con l’obiettivo di fornire a bambini ospitati nei centri profughi accesso ai servizi di didattica a distanza. A seguito della sospensione delle operazioni SAR nell’agosto 2017, MOAS ha continuato a monitorare la situazione nel Mediterraneo e a promuovere l’apertura di #VieSicureELegali per garantire la protezione di chi cerca pace e sicurezza. Nel dicembre 2017 abbiamo organizzato, in collaborazione con l’UNHCR, una missione di trasferimento aereo per mettere in salvo 74 persone vulnerabili portandole dalla Libia in Niger. Dal 2019, con il lancio della campagna #VieSicureELegali, invitiamo le istituzioni nazionali, europee e internazionali all’implementazione di un sistema migratorio sicuro e legale attraverso la concessione dei visti per ricongiungimento familiare, visti di lavoro e di studio, private sponsorship, corridoi umanitari e altri mezzi alternativi di ingresso previsti dalle leggi ma non utilizzati per consentire alle persone più vulnerabili di raggiungere in sicurezza i Paesi di destinazione.

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- Salvare una vita è qualcosa che ha profonde implicazioni umane e spirituali. Per lei questo gesto quale significato ha? Nessuno merita di morire perché è nato in un Paese in guerra o dove vengono perpetrate violenze e persecuzioni. Né tantomeno perché sta tentando di trovare un futuro migliore spostandosi in un Paese diverso da quello di provenienza. Trovo inammissibile che le persone siano costrette ad affrontare viaggi pericolosi e a finire tra le mani dei trafficanti di uomini. Per questo motivo tutti noi abbiamo una doppia responsabilità, quella di salvare la vita delle persone con delle politiche nazionali e sovranazionali che assicurino vie migratorie sicure legali, e quella di tendere la mano quotidianamente a chi è in pericolo, a chi è bisognoso e a chi ha meno di noi. Salvando ci si salva. Durante questi anni molte persone mi hanno chiesto come salvare una vita, ma vorrei specificare che non è necessario andare in mare o dall’altra parte del mondo. Ci sono tante persone per strada che sono invisibili, basta aprire gli occhi, vederle, un gesto, una parola, qualcosa che tutti possono permettersi. «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato». Vangelo II Marco, 9, 37 .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Ingredienti di questa pozione: Torino in tour e non solo virtuale

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Cari fedeli lettori di MO i TO (Monaco incontra Torino), lo sapevate che se vi recate a Torino in un albergo convenzionato con l'iniziativa Travel Box Torino, lanciata dal portale della Camera di commercio di Torino, potreste approfittare di due tour gratuiti? Ma come funziona, mi dite voi? Allora, prima bisogna soggiornare nella capitale sabauda nel fine settimana, cliccando su www.visit-torino.com. Successivamente, scelta una delle strutture ricettive aderenti - che hanno proposto la propria tariffa fissa per due notti per due persone con colazione inclusa, valida nei fine settimana fino al 31/12/2021 - è possibile beneficiare di due visite guidate gratuite in vetrina sul sito, nell’arco del fine settimana. Garantito l'effetto wow!

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Scintille

a cura di Patrizia Ruscio

La nostra Patrizia Ruscio, a poche settimane dall'uscita di “Afterallogy”, il nuovo album di Noa e Gil Dor, un'avventura musicale solo voce e chitarra nel grande universo jazz americano, ha intervistato per QE-MAGAZINE nientemeno che l'artista NOA, permettendoci di comprendere fino in fondo il significato di questa suo ultimo impegno musicale, tutt'altro che scontato...

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Canto la pace e l'amore contro la paura

Copyright immagine:Michel Braunstein .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Dopo 30 anni di esperienza artistica insieme, tra palco, studi e viaggi, Noa e il chitarrista Gil Dor tornano con un nuovo album, la loro produzione più intimista. L'ispirazione e il desiderio di cimentarsi in un repertorio totalmente jazz è arrivata in un luogo mentale e sensoriale che non può essere descritto, ma solo sentito. Durante il lockdown causato dalla pandemia, la cantante israeliana ha incontrato nella sala di registrazione annessa alla propria abitazione il suo partner artistico e amico di

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una vita, e insieme hanno scelto dodici brani di cui sentivano il bisogno interpretativo e, senza pianificare molto, complice la perfetta intesa professionale, hanno dato luce ad "Afterallogy", uscito lo scorso 30 aprile. Noa ce ne parla da una Tel Aviv sotto i bombardamenti palestinesi tra esplosioni, cortine di fumo ed edifici distrutti: “La situazione è molto brutta. E' terribile vedere la distruzione intorno a sé: case distrutte dai razzi, posti in cui vive la gente completamente rasi al suolo. Parecchie città sono state bombardate ma per fortuna, ogni casa costruita di recente ha una stanza che garantisce protezione dagli attacchi. - esordisce Noa – Chi abita nelle case vecchie si ritrova in rifugi comuni oppure cerca riparo nella tromba delle scale, che è considerato il luogo più sicuro. I palestinesi bombardano indistintamente sulla popolazione civile, sugli edifici e sugli aeroporti”. Pensi che Israele e Palestina prima o poi addiverranno a una soluzione? La situazione cambierà solo quando i leader cambieranno. Le persone che oggi

Copyright immagine:Michel Braunstein

detengono il potere in Israele sono molto pericolose, perché istigano gli estremisti ebrei, dandogli il permesso di insediare i loro uffici in aree abitate dai palestinesi e consentendogli di marciare con le loro bandiere in aree sensibili. Non voglio giustificare la violenza palestinese, la violenza è sempre ingiustificabile, ma la posizione del governo israeliano rafforza gli estremisti nell'assumere comportamenti provocatori. Sei stata spesso attaccata dal governo israeliano, come vivi con questi sentimenti? Sono politicamente attiva da venticinque anni e, per questo, vengo attaccata dal governo israeliano, ma credo in quello che faccio e ricevo continuamente supporto e conferme dalle persone che quello che faccio è giusto. Nutro una fede fortissima e pur non essendo una persona religiosa in senso stretto, credo fermamente nella forza della gentilezza, dell'amore e della generosità.

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La tua musica è un inno alla pace e all'armonia tra i popoli. Com'è, invece, vivere in un paese continuamente in guerra? Vivo a Tel Aviv, una città antichissima e prevalentemente liberale. E' una città piena di artisti e e molto vivace. Vivo con la mia famiglia vicino al mare. Tel Aviv è molto diversa da Gerusalemme, una città molto bella che attrae milioni di turisti ma dove non potrei mai vivere perché è una città troppo carica di emozioni e poi ci sono troppi conflitti lì. Gli israeliani si dividono in due fazioni: quelli più nazionalisti e conservatori e poi ci sono gli altri, gente come me che vuole vivere la propria vita in pace. Quando canto la pace non mi aspetto che ciò accada immediatamente. Il linguaggio della pace deve avere il tempo di entrare nei cuori e nella mente delle persone. La musica è un grandissimo strumento in tal senso. Parlaci del tuo ultimo album. Afterallogy è un album composto da brani classici del repertorio jazz. Negli ultimi 30 anni Gil e io abbiamo condotto un dialogo continuo. L'argomento discusso è essenzialmente lo stesso: “Cosa e perché?". Considerando che a “cosa" è relativamente facile rispondere: facciamo semplicemente ciò che possiamo, ciò che amiamo, sappiamo o sperimentiamo, ciò in cui siamo bravi e a cui sentiamo di poter contribuire, mentre impariamo costantemente cose nuove, è il “perché” che stimola la discussione. O meglio, è il “perché” il responsabile di tutto ciò che creiamo. Le risposte vengono distillate man mano che la conversazione va avanti. Forse è cosa significhi essere umani che stiamo cercando

Immagine: copyright Lior Keter

Copyright immagine:Michel Braunstein

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Venerdì 26 ottobre 2012, su iniziativa dell'associazione 'Rondine, Cittadella della Pace', per sostenere il messaggio promosso dallo spettacolo 'Dissonanze in accordo' Noa si è esibita nel Principato di Monaco Foto AMP Monaco

o forse è il ricordo di un'esperienza di bellezza della prima infanzia che ci perseguita. Così, gli abbiamo dato un nome:

Che ricordo hai della tua visita al principato di Monaco, in particolare del tuo concerto a favore di Rondine

"Afterallogy". Dopotutto è stato detto e fatto, dopo 30 anni, dopo una pandemia che ha sconvolto, scosso e spogliato il mondo, dopo migliaia di chilometri percorsi e molte altre migliaia di note suonate e cantate, cosa resta? Un profondo amore e rispetto per la grande musica e la grandezza della musica, un profondo amore per l'umanità che da essa prende vita ed è elevata e illuminata in chi la sperimenta. Un profondo apprezzamento per il dono dell'amicizia ... l'uno per l'altro ... per 'qualcuno con cui correre' come scrive David Grossman, per il potere e la risonanza che ci hanno uniti e tenuti insieme in tutti questi anni. E quella curiosità e passione, quella ricerca meticolosa per svelare i misteri più profondi della musica che ci spinge sempre avanti…”.

Cittadella della Pace? Sono stata a Monaco molte volte e ho avuto la possibilità di visitare il Palazzo Princier. Ho anche conosciuto lo chef (Christian Garcia, lavora come cuoco della famiglia regnante da 34 anni, n.d.r.) che è diventato un mio grande amico e che mi ha accompagnata nel Royal Secrets Chef Tour. E' stata una bellissima esperienza! Inoltre collaboro con Rondine Cittadella della Pace, organizzazione che mi ha invitato sul palco monegasco. Era ottobre 2012. E' stato bellissimo fare un concerto per loro a Monaco. Che significato ha per te essere testimonial di Rondine? Con Rondine ho un bel rapporto. E' un'associazione molto in linea con la mia

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filosofia della convivenza serena tra persone di culture differenti attraverso il dialogo e il linguaggio di pace, rispetto, amore, gentilezza e passione. Questo è ciò di cui si occupa Rondine ed è un qualcosa che permette di dare ai giovani gli strumenti per risolvere i conflitti nelle loro comunità.

Noa e e Gil Dor: immagini copyright Ronen Akerman

Cosa può fare un'artista per sensibilizzare le persone all'inutilità dei conflitti, di qualsiasi natura essi siano? Penso che da qualche parte nella natura umana c'è una percentuale di violenza che che esplode quando le persone sono impaurite e quando la gente ha paura diventa aggressiva. Credo che minimizzando il più possibile la paura si eviterebbe che le persone .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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si comportino in modo pericoloso. L'arte ha il potere di far questo, ci sono molti artisti che cantano contro la guerra e la violenza e con la loro musica ispirano le

Noa e e Gil Dor: immagini copyright Ronen Akerman

persone a cambiare il mondo.

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Il fremito della libertà post confinamento... Alba La Calce, travolta dalla felicità delle sue prime uscite post confinamento imposto in Francia del Sud e conclusosi a metà maggio,ha scelto di condividere con voi, cari lettori, le sue esperienza ed emozioni vissute sia nella sua città d'adozione, Nizza; che a Monaco, in occasione di un paio di eventi che vi lasciamo scoprire leggendolo qui di seguito

Prima settimana di riapertura, dopo lunghi, lunghissimi mesi di lockdown e coprifuoco alle 19,00, qui in Francia. Dal primo mattino del 19 maggio sono magicamente riapparsi i tavolini allegri dei caffè sui marciapiedi, il frenetico turn over ai tavoli dei ristoranti ed il fremito dei camerieri, indaffarati più che mai, accompagna la gioia di tornare a servire i loro clienti dopo i giorni infiniti di fermo forzato. Scintillano di sorrisi contagiosi mentre prendono le ordinazioni, ed io non posso far meno di osservare quanta inattesa emozione possa procurarmi il semplice, elementare atto di scegliere il mio piatto, il vino ed il dessert. Più ancora del virus, si contagia rapidamente questa insolita ebbrezza di una libertà ritrovata nelle cose più piccole. Nei gesti che fino ad un anno fa, sembravano i più banali, nella nostra chiassosa routine che mai avremmo immaginato potesse interrompersi all’improvviso. Nemmeno una settimana di riaperture, e, personalmente, ho già consumato diversi riti catartici di movimento e benessere. Dopo aperitivo e ristorante, io e mio marito ci siamo concessi un lusso che avevamo dimenticato: la colazione seduti al bar. Caffè e cornetto regolamentari. A proposito, a conferma dell’euforia che si respira nell’aria, vi racconto questa cosa minuscola che, però, ne da in qualche modo la misura. Mio marito chiede soltanto un caffè, e allora, davanti alla cameriera, insisto: “ma dai, prendi qualcos’altro!! Guarda quante cose buone!”. Lui continua a nicchiare e, rivolgendomi all’impiegata in attesa, le dico, scherzando, che sono italiana e che, proprio come una vera mamma italiana, insisto: ”devi mangiare! Forza, prendi qualcosa!”. Basta, vinta la partita, mio marito si limita ad ordinare il caffè.Due minuti dopo, ecco arrivare la cameriera che serve tutto, più una mega fetta di tarte au pomme per lui: ”petit cadeu”, dice, ed in un italiano sforzato: ”avanti MANGI”!! Dalla fine del confinamento e dall'aperture di eventi e musei, ne ho già macinati due, con un autentico colpo d’artista (me lo si riconosca!) tra i più cool che possano esistere. L’uno, il Museo Oceanografico di Monaco, per lo stupore, la meraviglia e l’eccitazione dei bambini. Ma non solo! L’altro, per l’emozione insperata ed .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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indescrivibile dei più grandi: il Gran Premio di Formula Uno di Monaco! Ma, procediamo per ordine di importanza. Prima, i più piccoli. Già dalla sera prima, l’annuncio ai miei figli di questa gita genera salti di gioia, domande a raffica: ci sono gli squali? Sì,ci sono gli squali. E le tartarughe giganti? Sì, ci sono anche le tartarughe giganti. A stento riescono a prendere sonno, dimentichi com’erano del fermento dell’attesa. Della novità. Naturalmente, la visita in questo luogo magico ha addirittura superato le loro aspettative. Avrei voglia di raccontarvi nel dettaglio questo episodio 'familiare' ma credo sia meglio rimandare al prossimo numero di QE-MAGAZINE, per darvi conto di un altro evento, molto speciale, che si è tenuto recentemente in questo iconico tempio del mare che mi ha nuovamente accolta…Come promesso, devo fare un cenno all’altra occasione che mi è capitata in questi primissimi giorni di deconfinement. Il Grand Prix di Monaco, a cui ho avuto il privilegio di assistere come ospite. Inutile dirvi dell’emozione che il rombo dei motori, l’odore dell’asfalto che brucia, la velocità alla quale le auto attraversano la vista, per sparire alla curva successiva, suscitano nello spettatore. Quello che voglio raccontarvi, invece, è il divertimento tutto personale per l’insolita accoglienza che ho ricevuto…non certo perché io fossi una Guest Star (proprio no !), ma per via della mia solita mascherina targata Rolling Stones. Poliziotti che si tolgono il cappello al mio passaggio, l’addetta alla sicurezza che si mette a disposizione semmai qualcuno debba infastidirmi e lo spettatore davanti a me, in tribuna, che mi chiede il permesso di fotografarmi !! Dovranno tutti aver pensato che fossi una figlia in incognito di Mick Jagger o di Kif ! Che spasso ! Mascherina a parte, bisogna notare che la nostra italianità, non si sa bene come, riesce a distinguerci sempre ovunque nel mondo. Non so se avete notato che a Monaco, come in Francia, francesi e monegaschi vi si rivolgono in italiano, ancorché voi non abbiate ancora proferito parola ! E’ come se avessero i raggi x , uno specie di scanner della provenienza, della nazionalità. Quando una Signora, l’ennesima, mi si é graziosamente rivolta in italiano, le ho chiesto se davvero fosse cosi evidente la mia nazionalità e perché ?! Allora, lei mi ha guardato sorridendo : « certo che si capisce, la vostra eleganza, il vostro stile lo si riconosce da un chilometro di distanza ! » E cosi sia :viva la Ferrari, viva l’Italia ! .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Women 4 Women: un webinar sulla Covid19

Si è tenuto mercoledì 12 maggio 2021 Il secondo webinar dell’International Women for Women Forum (W4W), sul tema ' Vaccinazioni, Ricerca, Educazione: Quali priorità nella lotta alla pandemia da COVID-19' . All'incontro virtuale era presente un parterre composto da Suor Anna Monia Alfieri, (giurista, economista, gestore di scuole paritarie in Italia); la professoressa Maria Rita Gismondo, ( Direttore Responsabile Microbiologia Clinica, Virologia e Diagnostica); e la dottoressa Ornella Barra (Chief Operating Officer International, Walgreens Boots Alliance). A condurre il dibattito c'era Cinzia SgambatiColman, in veste di fondatrice dell'iniziativa nonché di ideatrice del Prix Monte-Carlo Femme de l’Année, creato nel 2012 per riconoscere le competenze di donne, con la loro azione professionale o personale, fanno cose straordinarie nel loro quotidiano. Walgreens Boots Alliance fin dalla sua prima edizione del Premio monegasco, leggiamo nella nota stampa, collabora attivamente alla promozione del Forum Internazionale. Dopo i video di benvenuto del Ministro di Stato del Principato di Monaco, SEM Pierre Dartout e del Presidente del Conseil National, Stéphane Valeri, il forum è entrato nel vivo. Tra i passaggi interessanti quello di Suor Anna Monia Alfieri, che ha affermato come l'impatto del coronavirus sia differente a seconda se si considera il sistema sanitario o quello scolastico: "Molti altri paesi hanno deciso di tenere la scuola aperta nonostante il lockdown generale; questo non è successo in Italia, ma è chiaro che gli altri paesi erano attrezzati in maniera diversa. In Italia, infatti, non c’è concorrenza, equilibrio, tra scuole statali e paritarie. In Italia si è investito pochissimo nella scuola, e con la pandemia ne

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abbiamo pagato la conseguenza. Il covid si è dunque comportato come un cigno nero, conseguendo nel sovrappopolamento delle scuole statali a fronte di una scarsa adesione alle paritarie che ha stressato fortemente il sistema. In queste ore siamo impegnati, grazie alla presenza del Premier Draghi, del Presidente Mattarella, della Presidente del Senato Casellati e del Ministro Bianchi a trovare un sistema per rilanciare la scuola italiana, perché la scuola ritorni al centro attraverso una sinergia tra scuole statali, paritarie, e con le istituzioni, per intervenire anche sulle diseguaglianze educative, che finirebbero per parcellizzare il paese”. La dott.ssa Maria Rita Gismondo, invece, ha detto che "in un’epoca di avvio al post-covid dobbiamo fare tesoro dell’esperienza passata per non fare gli stessi errori nel futuro". Comprendendo il fatto che la globalizzazione ha accelerato tutto, la virologa si sofferma sulla misura più impattante di questa pandemia, il confinamento: "Abbiamo voluto imitare male quanto fatto in Cina, ma non lo abbiamo fatto bene. Il vero lockdown, con effetti drastici immediati, non è stato mai avviato, sono solo stati applicati dei vincoli alla circolazione che, non appena allentati, ci hanno riportato ai livelli di prima. Abbiamo seminato danni sui giovani, vedendo adesso i centri di psicologia infantile gremiti da ragazzi con autolesionismi e depressioni; sono danni irreparabili che conseguono alla chiusura delle scuole. Non essendo capaci di organizzare misure di contenimento del sovraffollamento si è scelto infatti di chiuderle, con un danno macroscopico di cui le nuove generazioni pagheranno le conseguenze”. A concludere l'incontro virtuale la dott.ssa Ornella Barra che non ha mancato di ricordare come “oggi, al centro di tutto vi è la più grande campagna vaccinale a livello globale della storia recente, con l’obiettivo di entrare nella prossima fase, quella del postCovid. Ma il “postCovid” non è da pensare in termini di “fase successiva”: il post-Covid è già qui. Ci chiediamo spesso quando torneremo a una vita normale. Non ci siamo chiesti a sufficienza cosa può essere considerato “normale” dopo un periodo senza precedenti, che di normale ha ben poco”. E come darle torto? .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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MONACO MOUSETRAP GRAND PRIX, è virtuale l'edizione 2021

L'ultima edizione in presenza del concorso è stata organizzata nel 2019. L'immagine qui esposta si riferisca alla Monaco Mousetrap Grand Prix è stata 2018 (dal profilo instagram della competizione)

Come in questo ed in altri casi recenti, potremmo dire che nulla ferma la creatività dei giovani. Soprattutto se si tratta di applicare con fantasia e strumenti rocamboleschi, le teorie che reggono la fisica meccanica insegnata nelle scuole superiori. La storia della competizione della Monaco Mousetrap Grand Prix ne è l'esempio. Giunta alla sua ottava edizione, chi vi partecipa deve attivare e far muovere le vecchie trappole per topi, quelle con la tavoletta e la molla che imprigiona il topino quando, il golosone, cerca di rubare il formaggio messo lì apposta. Così, per contrappasso, anziché fermare il topino, la molla fornita dagli organizzatori della Monaco Mousetrap Grand Prix serve a sollecitare gli studenti che si candidano a creare performanti prototipi di macchinine in grado di correre velocemente e nel minor numero di secondi possibili. Fino alla sesta edizione, la competizione si è svolta in concomitanza con il Gran Premio di Monaco, all'interno del Tunnel Riva. Dallo scorso anno ed ancora questa volta (siamo all'ottava edizione) le creazioni disegnate e costruite da studenti tra i 12 e 18 anni saranno presentate alla giuria .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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in versione virtuale. A partecipare, ci comunica una nota stampa, sono state molte scuole e molti studenti, a dimostrazione del loro forte attaccamento a questo evento che, a causa delle restrizioni sanitarie, si svolgerà in forma virtuale. 'Le macchinine - leggiamo saranno visibili sul profilo Instagram “monaco.mousetrapcar.gp” a partire dall’8 giugno prossimo ed il pubblico potrà votare entro il 15 giugno'. L’augurio formulato dal comitato organizzativo del premio è quello di poter tornare il prossimo anno ad una competizione in presenza 'perchè questo vincolo che si è creato è l'esempio lampante di come una semplice idea come questa possa permettere agli studenti, guidati dai propri professori, di applicare le loro conoscenze della fisica dando libero sfogo alla propria immaginazione e creatività'. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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SALUTE & BENESSERE

Un limone al giorno fa la differenza

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SALUTE & BENESSERE

https://issuu.com/ampmonaco/docs/ qe3_marzo_2021_def

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SALUTE & BENESSERE

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78a edizione del Gran Premio di Monaco: souvenir di una edizione fuori dal comune

A vincere la 78a edizione del Gran Premio di Formula Uno, è Max Verstappen (Red Bull), seguito da Carlos Sainz (Ferrari) e Lando Norris su McLaren

YCM©Carlo Borlenghi

E' stato, un po' per tutti, qui nel Principato di Monaco e nei dintorni, il Gran Premio di Formula Uno casalingo più atteso di sempre, memori del fatto che lo scorso anno è stato annullato a qualche settimana dal suo svolgimento a causa dell'emergenza coronavirus. Quello che si è svolto sul circuito cittadino da 20 a 23 maggio scorsi, non ha risparmiato emozioni e nonostante l'intervista che ci ha rilasciato Charles Leclerc - clicca qui per leggerla - e le sue perfomance in pista, sembra che effettivamente esista un anatema che impedisca al pilota monegasco di non andare almeno a punti con la monoposto del Cavallino Rampante. Le sue speranze sono nuovamente andate in fumo, o meglio contro il guardrail, vanificando tutti gli sforzi delle qualifiche che lo avrebbero favorire già alla partenza, visto che aveva ottenuto la Pole Position. Tuttavia l'effetto Covid19 c'è stato: i ristoratori non hanno visto il flusso di pubblico atteso e parte degli spettatori previsti, con una presenza sulla gradinata che ha raggiunto il 90% dei 7500 attesi (il 40% della capienza massima). E' stato però anche il GP delle grandi assenze: la Principessa Charlène è stata trattenuta per una otite in Sud Africa; la folla raccolta sulla Pelouse assente; nessuna piattaforma galleggiante della Red Bull, pochi super yacht (al massimo potevano ospitare 12 persone ) e quasi nessun VIP. Ma il fascino del Gran Premio di Monaco rimane anche in condizioni estreme e le foto che vi proponiamo lo dimostrano. Immagini: © Direction de la Communication / Michael Alesi Direction de la Communication / Manuel Vitali; Palais Princier de Monaco / Eric Mathon; F1; FIA; Automobile Club de Monaco; Amp Monaco

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Sport For Nature: grandi proge i per un associazione monegasca ecoresponsabile

E' stata presentata ufficialmente lo scorso 15 maggio, presso lo Yacht Club di Monaco l'associazione Sport for Nature, fondata da Isidoro Miele, attualmente Presidente dei Lions del Principato di Monaco e da Stefano Tirelli, mental coach e docente di tecniche complementari dello sport alla Cattolica di Milano, che in Italia ha già lanciato il movimento #SportForNature per sensibilizzare i giovani sulle tematiche ambientali, ci ha confessato che, avvicinandosi ai cinquant'anni, circa tre anni fa, si è chiesto "che eredità potrò lasciare alle prossime generazioni? Non avendo figli, ho pensato di fare di una delle mie passioni, la lotta per la preservazione dell'ambiente, un progetto più ampio, in grado di unire lo sport

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e la natura in una unica missione. Qui a Monaco, con il Sovrano e la sua Fondazione, ho trovato terreno fertile per valorizzare questi concetti e condividerli con chi li saprà apprezzare". Tirelli, che dell'associazione monegasca è il Presidente (cliccare qui per vedere il suo profilo professionale), ha collaborato anche con Sky sport e questa liason gli ha permesso di testimoniare con i suoi viaggi il degrado della biodiversità nelle latitudini più estreme del Pianeta. "Ho conosciuto Stefano grazie a Rebecca Ballestra (scomparsa lo scorso anno per una grave malattia, n.d.r.), in quanto avevo collaborato con lei all'organizzazione del suo Festival of the Earth del 2019. Da allora - prosegue il vice-Presidente Miele - è nata una bella amicizia e di lì a poco l'idea di creare questa nuova associazione di diritto monegasco, ufficializzata dal Governo il 6 febbraio 2020. In realtà la pandemia non ci ha permesso di fare grandi cose. Tuttavia per il prossimo 1° e 2 ottobre abbiamo intenzione di organizzare una mostra fotografica qui allo Yacht Club di Monaco. Saranno esposte le immagini più belle delle missioni effettuate in collaborazione con Sky TV da Tirelli, e quelle che illustrano il reportage firmato Giuseppe la Spada con una protagonista d'eccezione, la campionessa di sci Federica Brignone, che si è immersa nelle acque di Lipari, in tenuta sportiva e con gli sci, con lo scopo di sensibilizzare il grande pubblico sulla inquietante presenza delle microplastiche nel Mar Mediterraneo. Prevediamo anche dei panel con conferenzieri di fama internazionale, invitati a parlare dei problemi legati ai cambiamenti climatici. Infine, sempre con Sport for Future, abbiamo creato un premio che consegneremo a massimo tre atleti professionisti di alto livello che si sono impegnati nella lotta al cambiamento climatico". Il team di Sport for Nature, composto da una decine di persone, ha grandi aspettative per questo loro primo evento che, in attesa di ricevere l'Alto Patronato del nostro Sovrano Principe Alberto II di Monaco - la richiesta è in corso - spera di accogliere consensi e un vasto pubblico interessato alle problematiche connesse all'inquinamento e alla tutela ambientale. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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AMBER LOUNGE 2021, generosità e glamour a Monaco Il Gruppo Amber è stato fondato da Sonia Irvine, che ha lavorato in F1 per oltre due decenni. Sonia è considerata una pioniera delle esperienze di vita notturna in F1 e continua a creare gli eventi decisamente glam nel calendario della F1. Ospitato il 21 maggio a Monaco, l'Amber Lounge ha proposto agli ospiti una sfilata di moda, tra cui una serie di collezioni di moda "Made in Monaco". Alcuni piloti di Formula 1 e Formula E ( George Russell, Antonio Giovinazzi, Nicholas Latifi mais aussi Stoffel Vandoorne, Nyck de Vries, Mitch Evans, Norman Nato, Nick Cassidy, Jack Aitken e André Lotterer) hanno calcato la passerella a sostegno di Caudwell Children. Nonostante le misure sanitarie imposte per contenere la diffusione della Covid19, il team ha lavorato senza sosta per offrire un evento di moda dinamico e artistico, all'interno dell'iconico Atrio di vetro del Grimaldi Forum, come avvenne all'esordio dell'Amber Lounge, mettendo in mostra sia marchi locali monegaschi che internazionali, con collezioni ecologiche e sostenibili. Tra gli ospiti Pauline Ducruet, Greg Maffei, Laurent Rossi Jost Capito, John Caudwell, Gareth Wittstock, Adrian Newey e Victoria Silvstedt, solo per citarne alcuni. L'asta di beneficenza che tradizionalmente segue il momento fashion dell'evento ha permesso la raccolta di più di mezzo milione di euro. A margine della serata, Sonia Irvine, .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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fondatrice e CEO di Amber Lounge ha affermato: "Che serata fantastica, sono davvero orgogliosa di come l'Amber Lounge Fashion Show si sia organizzato, è difficile spiegare la quantità di lavoro necessaria per realizzare questo evento... quindi voglio solo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo e di permesso di raccogliere oltre 500.000 euro per il nostro partner di beneficenza Caudwell Children". Foto: copyright Amber Lounge 2021

www.befashion.store .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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La Fondazione Principessa Charléne, alleata preziosa della Thanda Foundation Trust

Per chi si fosse chiesto dove fosse la Principessa Charlène in questi giorni, la risposta è stata diffusa in questi giorni anche sulla pagina Facebook della consorte del Principe Alberto II di Monaco: era in Sud Africa, per una campagna di sensibilizzazione contro il bracconaggio perpetrato nei confronti dei rinoceronti. Impossibilitata a raggiungere le terre monegasche già durante il Gran Premio di Monaco (per una infezione oro-laringo-faringea) è la fondazione a lei intitolata ad aver condiviso i commenti della mamma dei piccoli gemelli, Jacques e Gabriella, a conclusione della suo soggiorno al Thanda Safari in KwaZulu-Natal, Sudafrica, dopo aver partecipato a varie operazioni di conservazione come il monitoraggio e l'inseguimento dei rinoceronti, lo schieramento con l'Unità Anti-Poaching, sessioni educative di fotografia naturalistica e un esercizio di decornazione del rinoceronte bianco. Del resto le foto di S.A.S. la Principessa Charlene con gli animali e i ranger hanno generato molto interesse per la conservazione dei rinoceronti in tutto il mondo e quindi l'obiettivo è stato perfettamente raggiunto: "Sono stata commossa da questa esperienza", ha detto l'ex signorina Wittstock. "Sono entrata in contatto con persone straordinarie e ho parlato con i tracker locali e con le unità anti-bracconaggio, che hanno tutti un'incredibile passione per la protezione dei nostri rinoceronti e del nostro ambiente. Inoltre mi ha riempito di gioia potermi riconnettermi con il popolo e lo spirito africano che mi appartiene.

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Ero affascinata all'idea di saperne di più sulla storia e la cultura della regione. E' stato bello riscoprire il mio amore per l'Africa proprio in un luogo chiamato Thanda, che significa 'amore' in lingua zulu! Inoltre" - ha spiegato la Principessa - "ho sperimentato l'angoscia e l'afflizione dei rinoceronti quando dobbiamo trattarli in modo che i bracconieri non li massacrino. Farò di tutto per proteggere questi quadrupedi, compresa la raccolta di fondi e l'educazione dei miei figli sulla conservazione dei rinoceronti." A tal proposito la sua Fondazione ha annunciato di sostenere il progetto di conservazione di questa specie in via d'estinzione, in collaborazione con la Thanda Foundation Trust, quest'ultimo membro fondatore del Progetto Rhino, nonché autore del lancio della Giornata Mondiale del Rhino, celebrata per la prima volta il 22 settembre 2010. Anche se il bracconaggio dei rinoceronti è diminuito negli ultimi anni, c'è ancora molta strada da fare. I bracconieri continuano a massacrare i rinoceronti per i loro corni. Per questo è necessario fare tutto il possibile per proteggere e preservare questa specie minacciata per le generazioni future. Proteggendoli stiamo conservando il loro habitat, beneficiando le persone e la fauna selvatica, sostenendo le nostre comunità locali e assicurando un'eredità per le generazioni future" ha chiosato S.A.S. Principessa Charlène attesa ora nel suo Principato. Photos: Christian Sperka

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Per informazioni sul funzionamento del dispositivo che purifica l'acqua per osmosi contattare direttamente l'agente di zona: Helga Piaget email: helgapiaget@gmail.com, Telefono: +33 678 63 29 29 .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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AAA Ricerchiamo agenti commerciali con pluriennale esperienza nel settore dell'editoria, per la vendita di spazi ed inserzioni pubblicitarie La rivista di riferimento è un periodico digitale dedicato al lifestyle, cultura e società, con articoli multimediali realizzati e centrati sull'attualità del Principato di Monaco e della Costa Azzurra, attraverso interviste a personaggi di spicco. Idealmente, il candidato è un agente plurimandatario, già in possesso di un portafoglio clienti selezionati per serietà ed affidabilità. In esclusiva offriamo la possibilità di promuovere in Italia i servizi offerti sia da AMP Monaco che dall'associazione MIH. E' richiesta la conoscenza della lingua francese. Per informazioni: info@qe-magazine.com.

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