QE-MAG@ZINE N° 3 -2020 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB #03 Anno 5 - 30 gennaio 2020

© Direction de la communication – Stéphane Danna



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QE-MAGAZINE 30 gennaio 2020 L' editoriale by Maria BOLOGNA

Siamo a fine gennaio ed a Monaco eppure, ancora in questi giorni si organizzano riunioni u ficiali per per formulare gli auguri d'inizio anno. E' il caso dei Servizi Giudiziari del Principato di Monaco, ma anche del Governo monegasco che, lo scorso 28 gennaio, in presenza del Primo Ministro, S.E. Serge Telle, e dei suoi Consiglieri, ha convocato i rappresentanti della stampa accreditati per stilare una sorta di bilancio del 2019. Il Principato di Monaco, come ben sapete, è una Città-Stato indipendente, non ancora associato all'Unione Europea. Almeno, credo io, non lo sarà fino a quando le priorità che tutelano i monegaschi saranno assicurate forse- a vita. Nel frattempo, e questo è un fatto, tutta la politica di Monaco ruota intorno ai bisogni dei suoi concittadini e dei monegaschi che reclamano penuria di case e di lavoro. Per risolvere la spinosa questione il Ministro Telle ria ferma che queste sono per lui le priorità su cui bisogna lavorare alacremente. Lo ha sottolineato proprio nel corso di quest'ultimo incontro, indicandole casse di Monaco sono loride, con "un budget di un miliardo e mezzo, e la previsione di entrate in aumento di 160 milioni. Inoltre conteggiati ben 59.740 posti di lavoro nel terzo trimestre del 2019 nel settore privato, ossia il 3% in più rispetto al 2018, ed un tasso di occupazione che conta 1.200 a 1.550 posti di lavoro all'anno". Quindi se aumenta l'impiego, anche il tra fico sarà maggiore perché chi abita in prossimità di Monaco usa l'auto per raggiungere il posto di lavoro. Ma anche la richiesta di appartamenti per i monegaschi sono sempre più ricercati, soprattutto se in nuovi immobili. E qui, per accontentare tutti, servirebbe il doppio della superficie edificabile attualmente in uso, e strade a 4 corsie. Per questo, non potendo estendersi al di là della frontiera e nell'iperspazio - il mare lo stiamo già usando e pure le grotte, n.d.r. - il Governo di Monaco promuove la 'mobilità dolce', regolando a breve l'utilizzo delle biciclette elettriche MonaBikes e dei scooter elettrici, visto che per ora si possano inforcare senza indossare alcun casco di protezione. Quanto alla pianificazione urbana, invece, Monaco continua a riscrive la sua storia rimpiazzando le villette dell'Ottocento con palazzoni ciclopici. E' il caso, per esempio, dei progetti Grand Ida e Palais Honoria che, all'alba del 2023, o friranno 140 alloggi statali aggiuntivi per il primo e 65 per il secondo, oltre a due asili nido destinati a 70 bambini in tutto. A farne le spese allora, sono gli spazi verdi, anche se però apparentemente così non sembra. Infatti Marie-Pierre Gramaglia, Consigliere di Governo e Ministro delle Infrastrutture di Monaco ha a fermato che sono in studio innovativi giardini pensili e strutture verdi terrazzate. Infine, nodo cruciale, si è parlato anche di riconoscimento facciale tra le azioni previste in calendario nell'ambito della transazione digitale. Patrice Cellario, consigliere del governo e Ministro dell'Interno, ha spiegato che la sua possibile applicazione avverrebbe sono a seguito di particolari segnalazioni richieste dall'Interpol. E che, comunque, tutto deve essere accuratamente normato. E meno male, aggiungo io, anche se l'idea resta comunque un po' inquietante! OPINIONI E PENSIERI IN LIBERTÀ SALUTE & BENESSERE Fishow è la prima puntata di una serie di candid-camera realizzate a Monaco con lo scopo di educare, sorridendo, al rispetto dell'ambiente marino e dei suoi abitanti. Per accedere al video cliccare qui.

“Made in Italy” (www.madeinitalyradio.it) non è una stazione radiofonica e nemmeno una web radio: Diciamo che è un programma radiofonico in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Ed è accessibile gratuitamente ma solo via web e sui profili social...

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QE#3 30 gennaio 2020 30 gennaio 2020

Sommario PAG. 4 La carica dei 100...per la transizione energetica! // JCEM: alla presidenza 2020 ele e due donne// MDO.MONTECARLO PRIZE 2019: a vincere è solo l'eccellenza

PAG. 10 MO i TO: L’ingrediente di questa pozione: L’ingrediente di questa pozione,“Un film lungo un anno”: Torino, ci à del cinema 2020 si prepara a brillare

PAG. 6: CELEBRAZIONI DELLA SANTA DEVOTA A MONACO Souvenir in immagini... // Le parole che curano: Santificazione

PAG. 11

Il PIZZIno

PAG. 13

A Bordighera in arrivo Enzo Iacche i...

OPINIONI E PENSIERI IN LIBERTÀ

...e ancora, questa volta sul web

Per non perdere nulla, ma proprio nulla degli appuntamenti ed eventi del Principato di Monaco cliccare qui QE-MAGAZINE, propone anche post giornalieri accessibili cliccando su www.qe-magazine.com, ma nasce come unico e primo settimanale digitale sfogliabile in italiano del Principato di Monaco cui, solo agli abbonati e gli inserzionisti, hanno diritto di ricevere la versione integrale in PDF. Attualmente distribuito presso l'Ambasciata d'Italia a Monaco e al CREM, QE-MAGAZINE si è dotato anche di un canale video - YOUTUBE MonteCarloBlog mentre i contenuti audio sono diffusi sulla pagina SoundCloud di AMP Monaco. Oltre ai profili aggiornati presenti sui diversi social media (Facebook, Instagram e Twitter) , tutti i numeri di QEMAGAZINE.COM, infine, sono sfogliabili sulla piattaforma gratuita issuu.com/ampmonaco. Per maggiori informazioni scrivere a: ampmonaco@ampmonaco.com. ..................................................................................................................................................................................................... 3


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La carica dei 100...per la transizione energetica!

PNTE© Direction de la communication – Stéphane Danna

E siamo a 100! Dallo scorso mercoledì 22 gennaio anche gli immobili che ospitano gli uffici della forza pubblica monegasca, rappresentato dal colonnello Tony Varo, il suo comandante superiore, ha aderito al Patto nazionale per la transizione energetica, firmando il documento alla presenza di SAS il Sovrano di Monaco, di Marie-Pierre Gramaglia e di Patrice Cellario, rispettivamente consigliere di Governo-Ministro delle infrastrutture, ambiente e urbanistica e il consigliere del Governo Ministro dell'interno n.d.r.- e di Annabelle Jaeger-Seydoux, direttrice della missione per la transizione energetica (MTE). Con questa assenso le condizioni prescritte dal Patto nazionale per la transizione energetica, istituito nel gennaio del 2018, sono applicate anche al corpo dei Vigili del fuoco e quello dei carabinieri del Principe. Nel corso della cerimonia Anthony de Sevelinges, capo del servizio di manutenzione per gli immobili demaniali, (SMBP), ha approfittato del momento per presentare l'installazione dei pannelli fotovoltaici recentemente ancorati sul tetto della Caserma di Fontvieille. Nel suo intervento MariePierre Gramaglia, ricordando che "le sfide affrontate sono all'altezza dell'emergenza climatica ", ha accolto con favore la volontà della forza pubblica in materia di transizione energetica: "L'impegno dei Carabiniers du Prince e dei pompieri è un segnale forte, soprattutto perché so che la loro motivazione è matura e non certo nata in questi giorni". Ad allinearsi a queste nuove abitudini eco-sostenibili non sono solo i 271 militari impegnati collettivamente e individualmente, ma anche le rispettive 170 famiglie e i loro 200 bambini

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sensibilizzati anch'essi alle azioni virtuose dei loro genitori. Tra quelle già in atto, come indicato nella nota del Governo di Monaco, citiamo in particolare: una "transizione" verso veicoli ecologici, già avviata molto tempo fa; la separazione dei rifiuti messa in atto nelle ..................................................................................................................................................................................................... 30 gennaio 2020


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4 caserme con atelier formativi organizzati dalla SMA; il sistema WIT (monitoraggio del consumo di energia implementato da SMBP) nei 4 edifici interessati; riutilizzo efficiente dei materiali del sito; ed infine un forte e tangibile interesse per le energie rinnovabili. Con l'adesione al PNTE© Direction de la communication – Stéphane Danna Patto nazionale, la forza pubblica si impegna anche "a ridurre il numero di bottiglie di plastica utilizzate, che saranno presto sostituite, negli uffici, da distributori di acqua e borracce. Saranno introdotte anche giornate di formazione per la guida ecologica in vista dell'utilizzo di veicoli a carburante non termico". Infine, ogni reparto ha nominato il suo “Referente energetico”, responsabile del monitoraggio dei consumi su WIT. Tutte le informazioni circa le azioni e i componenti del Patto sulla transizione energetica del Principato si possono trovare cliccando direttamente sul sito: www.transizione-energetique.gouv.mc

JCEM: alla presidenza 2020 ele e due donne

Gérard Ravera, Past Président Sénat - Marina Mazza, Présidente du Sénat 2020 - Marion Soler, Présidente Nationale 2020,Alexandre Maniloff, Immediate Past President.Crédit : JCEM/P.Fitte

Per l'anno corrente, i membri della Jeune Chambre Economique de Monaco (JCEM) hanno eletto due donne: l'avvocato Marion Soler, Presidente nazionale JCEM, e Marina Halbe-Mazza, Presidente del Senato, l'imprenditrice Marina Halbe-Mazza. Per info --> qui

MDO.MONTECARLO PRIZE 2019: a vincere è solo l'eccellenza

Non poteva essere che il Principato di Monaco il luogo ideale per organizzare la prima edizione del premio MDO.MONTECARLO PRIZE 2019, ideato dalla SAM MDO, sotto l'Alto Patronato di S.A.S. Il Principe Alberto II di Monaco, e con la collaborazione della rivista ARCA INTERNATIONAL, periodico dedicato agli architetti ed interior design. Pensato per mettere in evidenza le società che operano secondo criteri di sostenibilità, design e tecnologie innovative, il premio ha ricompensato molte aziende italiane che rappresentano l'eccellenza nel loro settore. Per sapere i loro nomi cliccare qui .................................................................................................................................................................................................... 30 gennaio 2020

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CELEBRAZIONI DELLA SANTA DEVOTA A MONACO Souvenir in immagini...

Le celebrazioni liturgiche che, il 26 e 27 gennaio, si svolgono da qualche secolo nel Principato di Monaco - ed a Mariana, in Corsica - rientrano tra le attività previste per

rendere omaggio alla Patrona di Monaco, Santa Devota. Tradizionalmente queste due giornate sono un momento importante per raccogliersi intorno alla Famiglia regnante, ma anche occasione per rinnovare i voti espressi dalle principali congregazioni religiose che sfilano nelle processioni che accompagnano l'urna con le reliquie della Santa sia la sera del 26 gennaio che, sulla Rocca, il giorno seguente. Per questa ragione, per l'Arcivescovo Mons. Bernard Barsi, aver potuto officiare le due Messe alla presenza di centinaia di fedeli, accorsi per salutarlo ufficialmente - come abbiamo spiegato nell'articolo scritto qui deve essere stato un momento particolarmente emozionante. “Dio è stato con me e si è manifestato nel dono dei fratelli e sorelle cristiani, vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, laici, giovani e adulti. Hanno portato con me i pesi della missione, mi hanno sostenuto con le loro preghiere, il loro impegno e la loro amicizia fraterna”, ha detto Mons. Barsi al termine della Messa solenne del 27 gennaio, organizzata anche per accomiatarsi dalla diocesi monegasca che ha servito fin da quando Papa Giovanni Paolo II lo ha chiamato all’episcopato nel 2000. Alcune delle più significative immagini delle due giornate le troverete nelle due pagine che seguono. (Foto ©Direction de la communication – Michael Alesi)

© Michela Terzi

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Le parole che curano

Santificazione

a cura di Salvatore Dimaggio

Anno 1513. Un uomo bivacca in una tavernaccia e si abbrutisce insieme ai bifolchi del luogo. Gioca per cercare di sgraffignare qualche soldo ai suoi compagni di bevute (non meno malintenzionati). Gioca a sorte. Gioca contro la sorte che lo ha preso di peso dal suo scranno di potere e lo ha sbattuto nel fango. Ma tra la gentaglia vive mimetizzato in attesa del riscatto e la usa come microcosmo del potere per continuare i suoi studi. E’ Niccolò Machiavelli che nella Lettera a Francesco Vettori racconta la sua umiliante ma, non doma condizione. Ed in effetti questo stato di uomo allontanato dalla gloria e dal potere e che sogna di ritornarvi è affascinante e lo accomuna a tanti altri personaggi. Ad uno di questi è stato dedicato un film ultimamente: Bettino Craxi.

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In queste settimane Paolo Flores d'Arcais ha scritto senza mezzi termini che la “santificazione” in atto di Pansa e Craxi è semplicemente un'offesa ed uno sfregio pericoloso alla Costituzione repubblicana, alle sue leggi e ai suoi valori. Mettendo da parte, per economia di spazio, il discorso su Pansa, vale sicuramente la pena osservare un po' meglio la questione relativa a Craxi. Ciò che ci interessa è sottolineare come il problema che Flores d'Arcais solleva, non sia circoscritto all’ingombrante monstrum Craxi, ma sia un tema più generale e che trova un utile focus proprio sulla parola sardonicamente utilizzata: "santificazione ". Per capirlo meglio spostiamo l'attenzione su un'altra polemica che ogni tanto affiora: “ma ultimamente non si fanno un po’ troppi santi?” La questione nasce più o meno all’epoca del papato di San Giovanni Paolo II che così rispondeva alle perplessità: “Il Vangelo si è talmente diffuso nel mondo e il suo messaggio ha messo così profonde radici, che proprio il grande numero di beatificazioni rispecchia vividamente l'azione dello Spirito Santo.” Banalmente, i tempi sono cambiati. Il Cristianesimo si è diffuso ai quattro angoli del globo e le comunità lontane da Roma non sono più considerate realtà in formazione, ma tutte di pari dignità. D'altra parte l'affetto che i fedeli nutrono per un defunto pontefice e la pressione che possono creare attraverso i social agli organismi © Michela Terzi preposti, può far sorgere il dubbio che la Santa Sede sia in un certo senso spinta, condizionata ad accontentare la gente quando con le migliori intenzioni chiede “santo subito” ed a creare una sorta di santi ossidionali. Ciò non vale solo per i pontefici. Madre Teresa, ad esempio, è stata santificata a tempo di record. Tuttavia, chiaramente, la norma non è certo questa, anzi il processo di beatificazione e poi di santificazione richiede molto tempo, usualmente secoli. La ragione è piuttosto semplice: la Santa Sede preferisce che chiunque (dunque non solo il diretto interessato) abbia un qualche interesse personale ed egoistico nella promozione di un uomo comune alla dignità tutta speciale di un santo, sia già defunto e dunque non sia più nelle condizioni di poter condizionare il procedimento. È un precetto di buon senso e anche fuori dai confini della Fede sarebbe auspicabile utilizzarlo nella santificazione laica di un uomo pubblico. Dunque è importante lasciar passare abbastanza tempo, ma non credo proprio che si possa escludere in radice che quello che per l'ordinamento giuridico sia un gaglioffo, possa essere invece giudicato diversamente dagli storici. Tornando a Craxi, ma il discorso potrebbe estendersi a tanti altri personaggi importanti quanto discussi, ciò che Flores © Michela Terzi d'Arcais manca di notare è che effettivamente il tribunale della Storia e quello del potere giudiziario si muovono su linee fortemente diverse e che possono anche confliggere grandemente. Per onestà non posso omettere che alcune delle figure troppo frettolosamente santificate laicamente, mi fanno amaramente tornare alla mente quella pulsione alla servitù volontaria ed alla maggior comodità della cortigianeria rispetto alla libertà, sottilmente messa in luce da pensatori inquieti come de La Boétie o il compianto Bodei. Ma non è questo il punto. Come detto, quello che per il diritto può essere un criminale, può tranquillamente essere riabilitato dalla Storia, non in virtù di una sorta di indulto o prescrizione, ma semplicemente perché giudicato sulla base di un metro completamente differente. Un metro che, ad esempio, non ha la necessità di mantenere l'ordine pubblico, ma che, anzi, spesso accoglie come benefici dei capovolgimenti dell'ordine pubblico se sono strumentali a più grandi dinamiche storiche. E` utile ricordare la lezione del grande storico Giuseppe Galasso, che sottolineava come, mai prima del secondo dopoguerra la storiografia abbia attratto curiosità, mezzi e risorse, ma allo stesso tempo mai sia apparsa tanto problematica e preda di sperimentazioni, rifondazioni pretese e commistioni che la strattonano fuori da se stessa. Dunque a ben vedere, l’attuale problematicità del confronto con la storia è piuttosto profonda. Insomma, la storiografia non è mai stata tanto importante come oggi nella vita pubblica, ma simmetricamente, la sua imparzialità non è mai stata tanto minacciata come oggi. Tuttavia, proprio perché il tribunale della Storia e quello del giudice sono così lontani e differenti, bisogna evitare che la fretta (tutta contemporanea e digitale) di iniziare una narrazione storiografica o pseudo storiografica di un personaggio possa correre il rischio di apparire una sorta di riabilitazione paragiudiziaria che non è e non può essere.. .....................................................................................................................................................................................................

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" Alle volte si ha difficoltà a farsi ascoltare dei propri figli ma scrivere il messaggio che si vuole far

passare su un post-it, spesso è più efficace di rimproveri e grida". © Michela Terzi .................................................................................................................................................................................................... 30 gennaio 2020

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MO i TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione

a cura di Silvia Giordanino

L’ingrediente di questa pozione,“Un film lungo un anno”: Torino, ci à del cinema 2020 si prepara a brillare

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Sono passati vent’anni, venti lunghi anni di storie, passione, appuntamenti e scambi culturali. Era il 2000 quando a Torino vedeva la luce il Museo Nazionale del Cinema, alla Mole Antonelliana, con gli allestimenti di François Confino. Lo stesso giorno nasceva la Film Commission Torino Piemonte, con lo scopo di promuovere Torino e, più in generale, il Piemonte, come location cinematograficamente valida. Due elementi chiave per sentirci autorizzati a definire il capoluogo piemontese come Città del cinema 2020. Un connubio inestricabile tra storia, radici e cultura, un legame così forte come quello tra la Mole Antonelliana e il suo Museo del Cinema, posto all’interno, come costituisse lo stomaco del simbolo di Torino. Nel corso degli anni, sono stati tantissimi i film che hanno scelto come scenario le bellezze della città sabauda: un’ internazionalità riconosciutagli grazie a enti, associazioni, istituti e laboratori che contraddistinguono Torino e che da sempre lavorano per valorizzare il bagaglio culturale che la città si porta dietro, in maniera forte. Doppi festeggiamenti, dunque, doppia torta e doppie candeline, in una simbologia che vede capitare l’anniversario in un anno a doppia cifra uguale, il 2020. Si carica tutto di magia per “Torino Città del Cinema 2020. Un film lungo un anno”, un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino, media partner Rai. Per ulteriori e preziose informazioni: www.turismotorino.org .....................................................................................................................................................................................................

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Il PIZZIno

Opinioni e pensieri in libertà by Maurizio DiMaggio Ritorna, a gentile richiesta, la rubrica del compianto Riccardo Pizzi che, dal 7 ottobre, campeggiava sulle pagine del nostro QEMAGAZINE #32. Da allora sono stati prodotti 79 episodi, quasi un PIZZIno alla settimana, in cui Ricky proponeva, senza alcuna mediazione o censura dell'editore, argomenti di attualità esposti con la sua nota vena ironica e divertita. Ed ora, come abbiamo già annunciato ad inizio anno, a riprenderne le fila la redazione di QeMagazine, ha lanciato la sfida raccolta grazie alla collaborazione del mitico Maurizio DiMaggio. A cambiare sarà però il formato della rubrica. Infatti il nostro collega ed amico ha scelto di registrare, con la sua inconfondibile voce, commenti ed opinioni in libertà, "perché questo è modo migliore per

non dimenticare quanto ci ha lasciato Ricky". Si ricomincia, quindi, con la presentazione di Maurizio che ci spiega del perché ha accettato di registrare i suoi PIZZIni, onorando così non solo la memoria di un amico, ma permettendo anche di conservarne lo spirito attraverso audiocommenti pubblicati in questa rubrica sulla piattaforma SoundCloud di AMP MONACO. Per ascoltare il lancio di questo primo PIZZIno, dal Principato di Monaco o ovunque voi siate, cari amici, è semplice; basta digitare https://soundcloud.com/ agence-monaco-presse-amp/001-pizzinoby-maurizio-di-maggio Buon ascolto allora!

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StĂŠphane Valeri tra Elisabeth Muhr ed Helga Piaget, al pranzo Passion Sea

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A Bordighera in arrivo Enzo Iacche i...

E' lui, l'inossidabile ENZO IACCHETTI, uno degli attesi ospiti incaricati ad animare le due giornate di prove generali, ospitate al Palazzo del Parco di Bordighera per il Teatro Stabile di Trieste. In scena, con lo spettacolo “Hollywood Burger” in tabellone sabato 1 febbraio per il quarto appuntamento della rassegna Fughe di Teatro...e di Umorismo a Bordighera, l'Enzino nazionale si esibisce con Pino Quartullo, insieme con la pièce che debutta, ma guarda un po', proprio a Bordighera. Scritta da Roberto Cavosi e con la partecipazione di Fausto Caroli, la vicenda interpretata dai nostri narra la storia di due commedianti mitomani, non proprio 'centrati' ma tenacemente aggrappati al sogno del cinema vissuto come suggestione dello star system di stampo hollywoodiano. Molte le vicissitudine che, nonostante le aspettative disattese di una improbabile carriera nel mondo cinematografica, conferiscono ai due tragici protagonisti eroici l'allure dei clown beckettiani del nostro mondo, capaci di raccontare la loro vita attraverso i film ai quali hanno preso (marginalmente) parte. Una storia, la loro, che potrebbe essere anche la nostra, se calata nella ovvia e comune quotidianità di tutti i giorni...Da non mancare, assolutamente!

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