QE-MAG@ZINE N° 15 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB #15 Anno 4 - 9 maggio 2019

Credit: Crem/Philippe Fitte



Edito

QE-MAGAZINE #15 -9 mag io 2019

Per la prima volta da quando vivo in Costa Azzurra, in occasione della 51a edizione del Concorso internazionale dei Bouquets organizzato dal Garden Club di Monaco lo scorso week-end sulle terrazze del Casinò di Monte Carlo, ho deposto per qualche ora penna, taccuino e smartphone per realizzare, insieme a Alessandro de Francesco, titolare di una nota società internazionale (da poco anche monegasca) specializzata in creazioni di giardini nel mondo, una creazione botanica- loreale che rispondesse al tema il Clima. La categoria, scelta più per sfida che per comodità, era quella relativa ad una composizione adatta ad un terrazzo od uno spazio verde di 1,5 x 1,5 metri. L'opera, da realizzare in 4 ore scarse, doveva inoltre ricordare 'la rugiada del mattino' che era poi la linea guida per tutti quelli che, come noi, si sono lanciati nella stessa impresa. Inutile nascondere che, per giungere preparati, abbiamo immaginato qualunque scenario, dal più apocalittico fino a figure fantasiose e futuristiche. Poi, d'un tratto, salta fuori la parola fragile che, come molti di voi sapranno, non ha bisogno di traduzione: è internazionale. Da lì in poi la strada è stata tutta in discesa e, nonostante non abbiamo vinto nessun premio, ci siamo goduti - tempo permettendo - la bellezza degli alberi, aiuole e varie opere e fimere che per due giorni hanno ornato lo spazio di quello che fino a quasi 60 anni fa era adibito ad uno sport ora in disuso, per fortuna: il tiro al piccione. Ci volle la Principessa Grace di Monaco per abolire quella pratica che, francamente, di sportivo aveva davvero poco. Ri lettevo inoltre sul fatto che mai come quest'anno, a questa figura leggendaria, dalla bellezza algida, che diede alla luce l'attuale regnante, il Principe Alberto II e le sorelle Carolina e Stéphanie, sia stata dedicata tanta attenzione, addirittura installando una mostra a lei dedicata, proprio all'interno del Palazzo che la accolse fino alla sua tragica scomparsa avvenuta il 14 settembre del 1982. Ma c'è una ragione: ricorrono quest'anno i 90 anni dalla sua nascita. Chissà cosa avrebbe detto osservando la metamorfosi che sta trasformando il paese che l'aveva adottata, con palazzi nuovi e tante ristrutturazioni all'ordine del giorno. Ma, per fortuna, di tutti questi cambiamenti, anche a Monaco qualcosa in natura resta un punto fisso. E' il caso di un Ginkgo Biloba, noto come l'albero fossile, sopravvissuto ai dinosauri e alla bomba d'Hiroshima. A Monte Carlo, non a caso, ne esiste un esemplare non distante dal giardino del 'Petit Afrique' e l'attuale sede dell'U ficio del Turismo, a due passi da quei padiglioni-boutique che sono in corso di smantellamento per fare spazio a nuovi spazi verdi del quartiere super-lusso. Del resto, se il claim tanto pubblicizzato per reclamizzare il Principato di Monaco è 'Green is the new glam' forse una ragione c'è, tanto da aver ispirato pure la prossima Monte Carlo Fashion Week che dal 15 al 19 maggio vuole essere anche ecosostenibile, con la collezione di tessuti biologici di Alberta Ferretti attesa sul red carpet allestito presso lo Yacht Club di Monaco. In attesa, accontentiamoci, si fa per dire, di questo numero di QE-MAGAZINE, che ci racconta le novità monegasche ed alcuni dei suoi protagonisti, eccellenti espressioni del nostro 'Made in Italy'!

In ogni caso, come ogni volta, ricordiamo ai nostri lettori che la versione stampabile del magazine digitale è disponibile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati che ne facciano richiesta scrivendo a ampmonaco@ampmonaco.com, mentre i numeri arretrati restano visibili sul sito QE-MAGAZINE.COM e naturalmente anche sulla piattaforma issuu.com/ampmonaco

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QE-MAG@ZINE #15 9 maggio 2019 Sommario PAG 4 Spiag ia del Larvo o: il luxury li ting brilla all'orizzonte

PAG 6 Grace Kelly & Ranieri III, Principe di Monaco: il mito di una storia

d'amore che continua a far sognare...// Sono solo parole: ...quelle di Edoardo Caroli (prima parte)

PAG 10 Il PizziNo: E li chiamano blog er... PAG 12 LIONS CLUB DI MONACO: lanciata l'operazione 'Occhiali per tu i'// Eventi e ricorrenze centenarie : se ne parla a MADE IN ITALY

PAG 14 MO i TO MO TO: L’ingrediente base della pozione di questa edizione sono le meraviglie di Venaria Reale // INCONTRI: Remo Girone

PAG 20 PREMIO MONTE-CARLO: l'arte e la scienza al femminile celebrano le loro vincitrici SALUTE & BENESSERE

PAG 26 PHAM Monaco: un flebologo a vostro servizio! PAG 23 Silenzio! A Monaco sono in arrivo le monoposto della Formula-E PAG 24 « The Naked Soul »: 70 000€ alla Fondazione FPA2 PAG 26 AGENDA DE MONACO AGENDA DE MONACO

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Spiag ia del Larvo o: il luxury li ting brilla all'orizzonte

Mentre il gruppo Billionaire Lifestyle di Flavio Briatore si accinge ad inaugurare il nuovo Twiga Beach Club installato presso la spiaggia dell’hôtel Le Méridien Beach Plaza - con l'apertura ufficiale il 25 maggio -, i giorni scorsi scorso Marie-Pierre Gramaglia, Consigliere di governo - Ministro delle infrastrutture, dell'ambiente e pianificazione urbana, affiancata da Jean Castellini, Consigliere governativo-Ministro delle finanze e dell'economia, ha presentato ufficialmente il progetto di riqualificazione della stazione balneare di Larvotto che, come il progetto dell'Anse du Portier - l'estensione sul mare, per capirci - porterà la firma dell'architetto Renzo - ma anche quella di Michel Desvigne. Globalmente l'ecoquartiere, che assicura l' ampliamento degli spazi pubblici (spiaggia, parte superiore e parte inferiore) prevede una estensione di oltre 15000 m2 con aree ombreggiate, isolotti di alberi, un parco giochi per bambini e una pista ciclabile lunga più di più un chilometro. Dal punto di vista energetico, l'area balneare del Larvotto, vuole essere anche un esempio virtuoso per il consumo e l'illuminazione: infatti è prevista l'installazione di 900 m² di pannelli fotovoltaici sulla pergola della parte alta del lungomare, in grado di coprire l'80% del consumo del sito. Il progetto, diretto dal Dipartimento dei lavori pubblici e da quello della pianificazione urbana monegasca, richiederà l'impiego di ben oltre 50 milioni di euro di investimenti. La Sam (Società anonima monegasca) Anse du Portier, responsabile 4

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dell'ampliamento in mare, è invece nuovamente coinvolta per effettuare buona parte delle opere marittime, e parteciperà anche al suo finanziamento. I primi lavori di ristrutturazione sono previsti in autunno, a completa chiusura della spiaggia che si protrarrà fino a giugno 2020 (con riapertura a luglio e agosto). La seconda parte del progetto prenderà il via da settembre 2020 fino a giugno 2021, quando cioé inizierà la stagione estiva. Secondo quanto comunicato, il completamento dei lavori è assicurato per i primi mesi del 2022. (Immagini © Direzione della Comunicazione) ....................................................................................................................................................................................................

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Grace Kelly & Ranieri III, Principe di Monaco: il mito di una storia d'amore che continua a far sognare... Ad osservare certi eventi, ci verrebbe da dire che nulla accade per combinazioni fortuite. Sembra infatti che, soprattutto nel caso dei grandi incontri che hanno cambiato la storia, ci sia una sottile linea rossa che giustifica buona parte delle azioni attribuibili non unicamente alla volontà umana, nonostante gli effetti di queste decisioni hanno cambiato il corso della storia. A tal proposito possiamo addirittura spingerci a validare che quanto afferma l' aforisma "il caso è il più grande romanziere del mondo: per essere fecondi, non resta che da studiarlo" - attribuito al famoso drammaturgo francese Honoré de Balzac - calzi a pennello per descrivere il primo appuntamento tra il Principe Ranieri III e l'allora star e attrice di Hollywood Grace Kelly. Osserviamo i fatti. Siamo a Parigi, precisamente il 4 maggio 1955. La già famosissima Grace Kelly, da poco impalmata vincitrice del premio Oscar come migliore attrice, doveva raggiungere Cannes, dove era stata invitata dal comitato del Festival in corso in quei giorni. Alla Gare de Lyon, salendo sulla carrozza del 'train bleu' insieme all'amica Gladys de Segonzac - che aveva incontrato l'anno precedente sul set del film 'Caccia al Ladro' - quest'ultima incontra Pierre Galante e sua moglie Olivia de Havilland e con l'occasione li presenta l'amica americana. Quanto segue è tratto dal racconto dello stesso Galante riportato sulle pagine della rivista Marie-Claire nell'aprile del 1956: "Il giorno dopo Olivia, Grace, e io ci trovammo nel treno, nello stretto corridoio dello scompartimento. [...] La conversazione ci ha portato a parlare di Monaco e del suo giovane sovrano, il principe Ranieri. Lei sembrava interessata a questo personaggio. Ho così suggerito di organizzare un incontro perché il giornalista non ha una mente simile a quella degli altri. Per lui le immagini e le parole della vita di tutti i giorni non risvegliano sensazioni bensì titoli di grandi dimensioni, foto in prima pagina, didascalie con ritratti sorprendenti. [...] Ho solo dovuto organizzare la riunione E' stato più facile immaginarlo (l'incontro) che crearlo perché i monarchi non si gestiscono come semplici figuranti del mondo del cinema". Meno di un anno dopo questo effimero ma decisivo appuntamento, il principe Ranieri III sposa Grace Kelly, il 18 e 19 aprile 1956. Questo, in breve, l'incipit che ha permesso la creazione dell'esposizione 'Histoire d'une rencontre', prossimamente attesa al Palazzo dei Principi, curata da Thomas Fouilleron (Direttore degli archivi e della Biblioteca del Palazzo di Monaco) e di Vincent Vatrican, direttore dell'’Institut audiovisuel de Monaco. Foto, ma anche curiosità, oggetti e copertine che contribuirono a rendere leggendaria la figura della Principe Ranieri III e della Principessa Grace di Monaco, saranno esposte al pubblico prossimamente, per un'esperienza indimenticabile... ....................................................................................................................................................................................................

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Sono solo parole: ...quelle di Edoardo Caroli (prima parte) di Salvatore Dimag io

Viviamo in un mondo complesso. Sostanzialmente orfani di stampelle spirituali o ideologiche e non ancora in possesso di un’educazione diffusa che ci consenta di interpretare ciò che ci circonda, è facile cadere preda di quelle forze politiche che millantano soluzioni facili, quasi miracolose a problemi che invece richiedono la collaborazione di molteplici professionalità e know how.

Competenza e professionalità sono facilmente stigmatizzate da costoro come artificiose fumisterie utilizzate da “professoroni” e tecnocrati per confondere la gente e sbarrare la strada a soluzioni semplici semplici in grado di migliorare la vita di tutti. Queste forze politiche fanno dell'ostilità allo straniero un facile ritornello che, senza troppa difficoltà, può compattare un elettorato poco incline alla riflessione. Se poi qualcuno si permette di ricordare che questo andazzo spesso calpesta in maniera atroce i diritti umani sanciti da convenzioni internazionali ecco che lo si additerà al pubblico ludibrio come un “buonista”, un accolito di opache strutture sovranazionali o cose del genere. L'Europa, ahimé, non è nuova a simili baldanzosi scivoloni verso un irrazionalismo auto-assolutorio quanto violento e funesto. È ad un tempo interesse e dovere comune arginare questa marea montante con la cultura e la riflessione. Con grande piacere, dunque, in questo e nei prossimi numeri propongo il racconto di un giovane uomo che ha fatto della ricerca del dialogo, visto da vari straordinari punti di vista, un momento fondamentale della sua particolarissima ed inquieta crescita umana e personale prima che professionale: Edoardo Caroli. 8

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“Ho passato i mesi di Ottobre e Novembre 2017 nella città turca di Gaziantep a lavorare per un’organizzazione non governativa chiamata Gaziantep Eğitim ve Gençlik Derneği. Gaziantep, detta anche Antep, si trova a Sud del paese nel mezzo dell’antica regione della Mesopotamia tra i fiumi Tigri ed Eufrate, a 60 km dal confine con la Siria e a 100 km da Aleppo. Le due città sono infatti considerate gemelle perchè costruite seguendo lo stesso modello ed abitate da una popolazione divisa equamente fra turchi e siriani. Antep è tra l’altro famosa per i mosaici di origine bizantina proprio come Ravenna, la mia città natale. Decisi di partire perchè stanco della mia vita a Bruxelles, in Belgio, dove mi trovavo dall’agosto 2015 fra esperienze di studio e lavoro. Non ero soddisfatto di come vivevo le mie giornate, mi sentivo incompleto, grigio, incapace di fare la differenza e di contribuire a cambiare il mondo. La ONG turca per la quale ho lavorato aveva come obiettivo principale quello di organizzare lezioni per bambini ed adulti siriani in scuole locali e in due centri per rifugiati e richiedenti asilo di UNHCR, ovvero un’Agenzia conosciuta come Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Era perciò fondamentale conoscere la situazione attuale a livello politico e culturale della zona. Trattavamo temi come la lingua inglese, il rispetto per l’ambiente e lo sport. Anche se a fine giornata la cosa più importante era quella di aver strappato un sorriso a quei bambini vittime delle conseguenze di una guerra per la quale non sono in alcun modo responsabili. Questa generazione di giovani siriani sarà ricordata come quella privata del diritto all’educazione perché obbligata a fuggire dal proprio paese dove le scuole sono state rase al suolo da eserciti appartenenti a diverse fazioni. Ho inoltre notato che purtroppo sono spesso oggetto di discriminazione perché considerati più poveri e quindi bisognosi di aiuto e solidarietà, non sempre concessagli. Non a caso provengono da una regione situata a Sud rispetto a quella dove mi trovavo. È un ritornello che ho già sentito anche in luoghi a me più familiari. Tutto ciò si è rivelato essere l’esperienza di vita che necessitavo per far rivivere quel fuoco interiore che si era spento piano piano fra i cieli grigi ed i palazzi alti della capitale belga. Ho avuto modo di dialogare e confrontarmi con ragazzi turchi e siriani miei coetanei, li comprendevo nonostante l’enorme distanza che separava i nostri luoghi di origine così come le nostre usanze più comuni. Con l’obiettivo di comprendere meglio chi avevo di fronte, ho imparato a mantenere un punto di vista neutrale e consapevole riguardo le differenze culturali e religiose. Ambientarsi in una società nella quale la religione ha una grossa influenza nella quotidianità non è stato semplicissimo. Molti si recano a pregare con regolarità per diverse volte nell’arco di una giornata. Inoltre, uomini e donne hanno ruoli ben precisi nella comunità: i primi rappresentano e procurano ciò che è necessario alla famiglia, mentre le seconde se ne prendono cura stando confinate entro le mura di casa. Ho imparato che è molto importante rispettare le usanze ed i costumi di chi ti ospita a casa propria, anche se esse consistono in qualcosa di anormale dal nostro punto di vista. Ogni fine settimana giravo la Turchia assieme ai miei colleghi in autostop, una cosa molto comune da quelle parti. Oltre alla storia ed i paesaggi magnifici che il paese ha da offrire, è rimasto impresso nei miei ricordi il modo nel quale sono stato stato accolto da chi mi concedeva un passaggio così si come da chi mi ospitava a dormire per una notte. Forse quando nei primi giorni decisi di imparare qualche frase in lingua turca non feci una scelta tanto sbagliata... Si tratta in ogni caso di una bella lezione che spero di poter mettere in pratica non appena potrò fare un favore ad uno sconosciuto qualunque.” ....................................................................................................................................................................................................

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IL PIZZI(no)

Opinioni e pensieri in libertà

E li chiamano blog er...

a cura di Riccardo Pizzi

Questo riflusso di sedicenti Blogger che di fatto non scrivono una riga e non hanno la minima idea di cosa stanno facendo, pur definendosi #influencer, innesca in me une serie di impulsi che vanno dalla tenerezza sconfinata alla voglia di percuoterli con un badile.

Prima però, e anche dopo aver visto tutto questo blaterare sul web mi sono intristito, tanto intristito. Chissà, forse mi sono perso un passaggio, ma ai miei tempi se eri un Blogger (ovvero uno che si prendeva la briga di installarsi un virtualhost, smanettarci e poi scrivere cose e condividerle) eri un incrocio tra un nerd sfigato e un visionario lontano dalla realtà. Fu, per certi versi, stimolante, divertente, e per moltissimi anche l'inizio di nuovi "mestieri" e nuove competenze affinate con la sperimentazione, con la passione e la voglia di 10

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IL PIZZI(no)

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imparare. Con tutto quello che vedo ora in giro sul web, ho capito che il blogger e' diventato una figura di transizione che ci ha drammaticamente traghettati verso questi wannabe che non hanno nemmeno la furbizia di leggere la storia recente e di imparare dai nostri errori. Oggi e' diventata una cosa da fighi essere un Blogger! Pazzescohh Ora che e' tutto facilissimo e invece che impazzire e smanettare con mysqladmin potrebbero dedicarsi ai contenuti, pubblicano una serie di "xxxnate" che puzzano di vecchio anche per un vecchio come me. Ti propongono diete esclusive per dimagrire, si inventano servizi raffazzonati super trash, si fanno sponsorizzare dal 'paradiso della brugola' oppure s'inventano gastronomi raffinati per andare a mangiare gratis al ristorante super figo del quartiere.. Andrebbe tutto benissimo se ci mettessero un minimo di guizzo artistico, di creativitĂ , invece sono vecchi come una replica di Canzonissima...Peccato per loro che stanno sprecando una buona occasione per inventarsi qualcosa di nuovo. E per me che perdo tempo ad osservare la mediocritĂ che avanza inesorabile, ovunque...

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LIONS CLUB DI MONACO: lanciata l'operazione 'Occhiali per tu i' E dopo il Bingo gli occhiali. E' infatti con il progetto "LUNETTTES POUR TOUS" che il

Lions Club di Monaco, in collaborazione con Isabelle Bonnal, Direttrice del Dipartimento nazionale dell'istruzione, gioventù e sport, che i membri dell'associazione monegasca si preparano a ridare al maggior numero di persone possibili, ma soprattutto bambini in età scolare e persone ipovedenti senza grandi possibilità economiche, la possibilità di avere un paio di occhiali. L'idea, lanciata in questi giorni, ma destinata a durare negli anni, prevede la raccolta nelle scuole del Principato di Monaco delle montature non adoperate, oltre che l'avvio di un programma di sensibilizzazione per i diplomati delle scuole superiori che possono diventare portavoce del progetto "LUNETTTES POUR TOUS" presso le loro famiglie. Anche gli ottici sono anche invitati a sostenere l'iniziativa offrendo occhiali al Lions Club che, per l'occasione, hanno predisposto negli atri delle scuole che aderiscono al progetto delle cassette di raccolta a partire dal 13 maggio fino al 14 giugno 2019. L'operazione "LUNETTTES POUR TOUS" permette anche di riciclare materiale inutilizzato grazie ad una struttura partner in Francia predisposta in questo senso.

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Eventi e ricorrenze centenarie : se ne parla a MADE IN ITALY

“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Nell' ultima puntata on line, la 234 del 6 maggio parliamo di una ricorrenza particolare che si celebra in occasione del duecentesimo

anniversario della posa della prima pietra del maestoso Tempio di Canova a Possagno, in provincia di Treviso. Antonio Canova, pittore e scultore, è considerato come il massimo esponente del Neoclassicismo nella scultura. Ce ne parla, a Made in Italy, Marcello Cavarzan, consigliere della Fondazione Canova di Possagno, al microfono di Marco Leone. Per ascoltare questa e le altre interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it

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MO i TO MO TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione.

L’ingrediente base della pozione di questa edizione: le meraviglie di Venaria Reale

di Silvia Giordanino Cari fruitori di MO i TO, a questo “giro” della vostra rubrica preferita vi proponiamo le meravigliosa esposizione allestita a Venaria Reale L’ART NOUVEAU a Venaria Reale, una mostra che è come un vermut della vecchia Torino, alcolico e zuccherato con due pizzichi di assenzio e uno di coca boliviana, profumato con anice, genziana, garofano, vaniglia, cannella… Cari lettori, come alcuni di voi sapranno, il segreto della bontà d'un vermut, uno dei più interessanti vini di lusso italiani, risiede per la maggior parte nelle droghe, di cui variano molto la natura e le proporzioni, secondo formule tenute segrete dalle case produttrici dai tempi della sua diffusione più ampia, specialmente in Piemonte, proprio negli anni dell’affermazione dello stile Liberty….Così ci piace immaginare gli artisti che vi presentiamo a questo “giro” di MO i TO, circondati da opere d’arte trasgressive per l’epoca che sorseggiano un altrettanto trasgressivo vermouth Non vi aspettavate questo aspetto della capitale sabauda? “Resisto a tutto tranne che alle tentazioni” diceva Oscar Wilde. Torino è anche questo…Perdete i vostri sensi per poi ritrovarli in modo sensuale, nella visione di opere dove le linee non possono che essere curve poiché raffigurano immagini di natura o di donne… 200 opere provenienti dagli Arwas Archives, dalla Fondazione Arte Nova, dalla Collezione Rodolfo Caglia e da altri prestiti di privati in mostra fino al 26 gennaio 2020 nella splendida Georges de Feure Affiche puor Le Journal des ventes, 1898 Théophile Alexandre Steinlen Le Chat noir, 1898 Litografia a colori, 93,2x64,4 cornice della Reggia di Venaria. Litografia a colori, 60,5x40 cm Private collection, London cm Private collection, London 14

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Manifesti, dipinti, sculture, mobili e ceramiche raccontano la straordinaria fioritura artistica che ha travolto e cambiato il gusto tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento. Architettura, pittura, arredamento, scultura e musica sono invasi da rimandi alla natura, al mondo vegetale e ad un'immagine nuova della figura femminile: a Torino è il tempo dell’Art Nouveau. Considerata come una corrente internazionale, essa si fonda sulla rottura con l'eclettismo e lo storicismo ottocenteschi e rappresenta la risposta moderna a una società sempre più industrializzata. Concepita come arte totale, il Modern Style diventa Tiffany negli Stati Uniti, Jugendstil in Germania, Sezession in Austria, Nieuwe Kunst nei Paesi Bassi, Liberty in Italia, Modernismo in Spagna e s’impone rapidamente in Inghilterra, patria dei maggiori teorici del movimento, e passa sotto il nome di Art Nouveau in Francia. Fu presentata nel 1902 proprio a Torino con l’Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna che diede il via al Liberty in Italia a Maurice Pillard Verneuil Couverture pour "Le Monde moderne", 1900 ca. Litografia a colori, 64,8x49,3 cm Gretha Arwas Collection, Londra (UK) © Arwas Archives partire dalla città, all’epoca in espansione. Essa è l’arte della libertà che si affranca dalle convenzioni. Nessuna regola accademica, ma erotismo, naturalismo ed esotismo si esprimono nell’Arte in un’orgiastica esplosione. A voi: Emile Gallé, Daum Frères, Alphonse Mucha, Louis Majorelle, René Lalique, Eugène Grasset, Henri de Toulouse-Lautrec, Eugène Gaillard e molti altri. Grazie ad un particolare allestimento, ecco riprodotte le atmosfere e il gusto dell’epoca negli ambienti abitativi della Parigi di inizio Novecento ad illustrare la vita quotidiana. Una riflessione sulle arti decorative di una ristretta élite di architetti, artisti e intellettuali che avviarono la stagione del Liberty in Italia e a Torino in particolare. Con il patrocinio della Città di Torino, la mostra si trova nelle Sale dei Paggi della Reggia di Venaria, prodotta e organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude con Arthemisia, è curata da Katy Spurrell Théophile Alexandre con testi nel catalogo di Victor Arwas(1937-2010), Steinlen Le Chat noir, 1898 Litografia a colori, Katy Spurrell e di Valerio Terraroli. Per maggiori 93,2x64,4 cm Private © DR collection, London informazioni cliccare su www.lavenaria.it .....................................................................................................................................................................................................

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INCONTRI: Remo Girone

di Silvia Giordanino

Intervistare Remo Girone è come essere emotivamente coinvolti da un uomo dalle mille vite, un vero e proprio “camaleonte” nel mondo dello spettacolo. Eppure non è solo un volto bello ed intenso dalla voce dolce e profonda, un attore perfettamente credibile nelle sue interpretazioni, ma è, prima di essere “personaggio”, una persona di grande umanità e sensibilità. Forse è proprio questo a renderlo così speciale...Amato dal grande pubblico, dai colleghi e dai registi, Remo Girone rivolge ai nostri lettori parole dense di cultura, ricordi ed emozioni con quella sua simpatia che lo rende ancora più affascinante… … (parola di QE… … n.d.r.).

Remo Girone, cominciamo dal suo ultimo successo: 'Ma cosa ci dice il cervello' di Riccardo Milani con Paola Cortellesi. L’ANSA il 22 aprile batte la notizia che questa nuova commedia sbanca il box office nel weekend di Pasqua, quindi, solo nella prima settimana di programmazione, incassa ben 1 milione 119 mila euro. Che ruolo ha lei in questo film di grande successo di pubblico e com’è andata con la protagonista? Il film di cui stiamo parlando vede Paola Cortellesi come protagonista, una donna che a una prima impressione sembra dedita completamente alla famiglia e al lavoro presso il Ministero, una vita piuttosto banale e noiosa, ma in realtà ne nasconde un’altra, completamente diversa e piuttosto avventurosa. Proprio in questa seconda entro io nel ruolo di capo dell’agenzia segreta per cui lavora. Mi sono trovato molto bene sia con il regista che con gli altri attori. 16

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Che dire di Paola Cortellesi? Che è bellissima e bravissima, binomio raro…Sa, Vittorio Caprioli ( attore, regista e sceneggiatore n.d.r.) usava dire che era facile fare i complimenti alle attrici, perché se erano belle si diceva che erano bellissime e se mancavano di bellezza si poteva dire che erano bravissime. Paola ha tutte e due le qualità! Leggendo la sua biografia non si può non notare il nome del divo di Hollywood Ben Affleck: ci racconti come lo ha incontrato… E’ stata la costumista e coreografa Jacqueline West ad aver visto gli episodi de “La Piovra” ed in qualche modo l’avevo conquistata…Così quando stavano facendo il casting per “Live by Night, arrivato in Italia con il titolo “La Legge della Notte” si presentò da Affleck che, oltre ad esserne interprete, ne era anche regista, con una pila di DVD…Egli disse: - Ma mica li devo guardare tutti?- . Così la West gli mostrò il mio personaggio televisivo, Tano Cariddi…Effettivamente stavano cercando un personaggio con le mie caratteristiche, capace di impersonare un “cattivo”, ma la loro ricerca tentava di evitare i volti già noti negli Stati Uniti che avevano interpretato un ruolo simile. Piacqui anche a Leonardo Di Caprio, altro produttore del film insieme allo stesso Affleck: davvero una grande soddisfazione…Ho ancora lavorato in America, a Los Angeles per interpretare Enzo Ferrari con Matt Damon: di nuovo una bella esperienza. Il film si intitola “Ford

Remo Girone sul set del film Ford vs Ferrari , con Lorenzo Bandini

v. Ferrari” di James Mangold (anche coproduttore) la vera storia della battaglia tra Ford e Ferrari per vincere Le Mans nel 1966. A fianco a me in questo lavoro, oltre Matt Damon, naturalmente, anche Christian Bale Ken Miles, Carroll Shelby e Stefania Spampinato (Grey’s Anatomy). Il film è uscito negli Usa nel 2019 distribuito dalla Twentieth Century Fox. Veniamo a “La Piovra”, da lei prima citato, la serie televisiva che, senza dubbio, l’ha fatta conoscere al grande pubblico. Cosa ci racconta a proposito? Una meravigliosa avventura durata anni, io interpretai il “cattivo” Tano Cariddi dalla terza alla sesta puntata, la settima solo la scena finale, perché nel frattempo mi ero ammalato di cancro alla vescica e rimasi fuori dalle scene per un certo periodo per l’operazione e per curarmi. Forse proprio

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questa fu l’esperienza più formativa della mia vita, ma ne parlerò più approfonditamente in seguito. Rientrai alla decima puntata. Parlando in generale delle “Piovre”, non dobbiamo trascurare alcune informazioni generali: si tratta di una serie televisiva italiana andata in onda complessivamente in dieci miniserie dal 1984 al 2001. Viene ancora considerata la serie televisiva italiana più famosa nel mondo, le dieci miniserie hanno ottenuto grandi consensi di pubblico (una media di 10 milioni di spettatori e punte di 15 milioni) e sono state esportate con altrettanto successo in oltre 80 nazioni. Non le posso raccontare quanti aneddoti ho da raccontare a proposito del ruolo da me interpretato….Accenno solo questo: sono stato in giro per il mondo ed un giorno un avvocato di fama (non italiano) mi disse che, tutte le volte che doveva tenere un’arringa in tribunale, si rivedeva i miei monologhi de “La Piovra” per rendersi più agguerrito e convincente. Ha detto che, a causa della malattia che l’ha colpita, si è dovuto fermare per un po’ di tempo….Com’è poi rientrare nello stesso ruolo? In realtà non è mai la stessa cosa, gli anni passano, le sfumature dei personaggi esistono…non si sta mai fermi completamente, c’è sempre un moto evolutivo continuo. E’ così in tutto, non solo nella fiction, ma anche nella vita. Senta, un po’ di gossip…Nel salotto “Vieni da me” della trasmissione condotta da Caterina Balivo, lei doveva assegnare delle emoticon a dei colleghi. A Michele Placido ha dato una un po’ particolare… (Ride…n.d.r.)….In realtà mi avevano chiesto di usare tutti i generi di emoticon, così mi sono ritrovato ad assegnare la “cacca” a Michele Placido, mio storico partner ne “La Piovra”. Spiego la motivazione di questa emoticon. Stimo molto Michele Placido sia come attore sia come regista-sceneggiatore. Ma ai tempi, il nostro regista sul set ci provocava e faceva in modo di metterci sempre l’uno contro l’altro, perché i due personaggi, quello del commissario Corrado Cattani e del faccendiere, banchiere e criminale Tano Cariddi, erano antitetici. Questo dava verità al nostro odio nella finzione scenica. Per questo motivo gli ho dato quella emoticon. Ricordo ancora Placido quando finì la nostra ultima interpretazione insieme apostrofare il regista: - Hai finito finalmente di aizzare i tuoi attori?-. Teatro, cinema, televisione: in quale si esprime con più facilità? A dire il vero non ho preferenze…Sono nato in Eritrea, dove già recitavo quando andavo a scuola e pare che già allora fossi stato notato dalla critica locale. Mi trasferii in Italia per finire l’Università, ma non sostenni mai la tesi, perché nel frattempo mi iscrissi all’Accademia di Arte Drammatica a Roma che prevedeva un impegno di otto ore al giorno. Non portai a termine neppure questa perché Ronconi, dopo soli due anni, mi volle in un suo spettacolo. Erano anni d’oro allora per il teatro: si veniva pagati a settimana, sette giorni su sette anche se uno era di riposo. Stagioni semestrali. Ho fatto anche teatro d’avanguardia declamando dai ponti o recitando su zattere sul Tevere. In tali 18

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occasioni la critica si è potuta esprimere davvero, perché i biglietti costavano pochissimo e ci si metteva in gioco davanti ad un folto pubblico sui testi più disparati. Ora è diverso: pochi soldi per poche date. Con qualche eccezione, ovviamente, a Spoleto ho portato in scena con mia moglie Victoria (l'attrice argentina Victoria Zinny, con cui è sposato da molti anni, una delle poche coppie dello spettacolo che resiste nel tempo! n.d.r.) uno spettacolo che registrava sempre il tutto esaurito ed eravamo “costretti” a fare due repliche al giorno. Il cinema arrivò con Bellocchio per “Il gabbiano”. Bellocchio è un regista molto stimolante, in grado di far recitare i suoi attori in completa libertà espressiva. Tanti sono i film per il grande schermo che ho interpretato: dal personaggio di Pier Paolo Pasolini a quello di Callisto Tanzi, l’imprenditore che provocò il crack finanziario della Parmalat. Quando raggiunsi una certa fama anche a livello internazionale recitai in film diretti da grandi registi quali Ettore Scola, più volte Peter Greenaway e molti altri. Qual è stato il suo ruolo più significativo, quello a cui tiene di più? Quello che, a mio malgrado, la vita mi ha portato ad interpretare, come testimonial della campagna per l'AIRC, la fondazione contro il cancro fondata dal Professor Veronesi. Quando mi resi conto di avere un problema, avendo sangue nelle urine, andai a Padova con mia moglie Victoria, dove c'era un medico chirurgo esperto nelle operazioni alla vescica. Mi salvò la vita. Fu un momento difficile, ma ormai sono passati anni. Cerco sempre, comunque, di parlare di questo durante le interviste. Potrebbe aiutare altre persone. Ricordo ancora, al termine di uno spettacolo teatrale, un signore che mi venne a ringraziare perché aveva ascoltato in TV la mia testimonianza sul grave problema di salute superato. Era andato proprio dallo stesso specialista da cui ero stato io a Padova ed era fuori pericolo.

Una scena dal film "Ritratto incompiuto di Clara Bellini" con Remo Girone e Victoria Zilly .....................................................................................................................................................................................................

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PREMIO MONTE-CARLO: l'arte e la scienza al femminile celebrano le loro vincitrici

E' considerato un premio internazionalmente riconosciuto, organizzato con il Alto Patrocinio del Principe Alberto II e la Presidenza di SAS la Principessa Charléne di Monaco. Ma soprattutto bisogna configurarlo come un modo per rendere omaggio alle donne che, secondo il tema proposto - che per questa ottava edizione del Prix MonteCarlo Femme de l’Année, è 'Arte e Scienza' - hanno brillato più di altre secondo il parere della commissione presieduta dalla fondatrice dell'iniziativa, Cinzia Sgambati Colman. Così, a celebrare le tre fortunate vincitrici a cui è stato consegnato il trofeo realizzato dall'artista Belinda Bussotti, è stata organizzata una serata di gala ospitata lo scorso 4 maggio nel Gran Salone del Museo Oceanografico, grazie al supporto della dottoressa Ornella Barra, Co-Chief Operating Officer dello sponsor dell'evento, Walgreens Boots Alliance, fedele all'iniziativa sin dalla prima edizione nel 2012. E se nel pomeriggio un dibattito ha messo in evidenza alcune interessanti teorie esposte da Roberta Sinatra (approfondiremo le sue scoperte nel corso di una prossima intervista) è durante la serata che sono salite sul palco le Wonder-women del premio monegasco. Nell'ordine Sougwen Chung eletta vincitrice del premio Donna Monte-Carlo dell'anno 2019 per il suo contributo come artista multimediale cinese, all'opera tra il Canada e New York, città in cui vive. Chung, lavorando con i robot dal 2015, ha cercato di esplorare i legami tra i movimenti fatti a mano e la progettazione della macchina, interpretando, artisticamente 20

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parlando, il rapporto tra l'uomo e il computer. Da questo studio ne è nato un lungometraggio, ma anche forme pittoriche, sculture, installazioni e performance live. Sul versante monegasco, invece, il Monte Carlo Woman of the Year Awards è stato assegnato a Elena Rossoni-Notter, direttore del Museo Preistorico Archeologico di Monaco per il suo impegno, la tenacia durante la scoperta e la diffusione della ricerca archeologica sul territorio monegasco. Infine all'artista

che ricorre alla chirurgia per esplorare legami tra corpo umano, tecnologia ed arte, la svizzera bi-color (bianca e nera di capelli, come il simbolo del tao) Orlan, è stato offerto il premio speciale Monte-Carlo per la donna dell'anno per la sua carriera. Data la sua forte propensione alle provocazioni che stimolano dibattiti accesi - c'è chi la ama e chi la odia l'artista ha presentato inoltre l'ultimo suo processo creativo proponendo, attraverso l'intervento di una società di robotica francese, i movimenti di un robot a sua immagine 'ORLANoïde' le cui performance sono state proiettate a beneficio di tutti gli ospiti. .....................................................................................................................................................................................................

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SALUTE & BENESSERE

PHAM Monaco: un flebologo a vostro servizio! Visto l'interesse suscitato nei Lettori dal nostro ultimo articolo, continuiamo oggi a proporvi le risposte ad alcune delle domande che piu' frequentemente i Pazienti affetti da Insufficienza Venosa Cronica degli arti inferiori ci pongono nel corso di una visita specialistica D: LE VARICI RITORNANO? R! Le varici rappresentano una complicanza , spesso di pertinenza chirurgica, di una patologia cronica su base eredo-familiare , legata a una meiopragia, ovvero a una debolezza qualitativoquantitativa dell'elasticità e della continenza venosa e valvolare. Questo vale soprattutto per quelle che definiamo "varici primitive". E' vero solo in parte per le "varici secondarie" che sono per definizione la conseguenza di uno o piu' agenti causali , non necessariamente familiari o costituzionali; che le hanno prodotte. La terapia chirurgica, cosi' come la scleroterapia o il laser sono in grado di curare efficacemente,quando indicato, la patologia varicosa degli arti inferiori, ma nulla possono contro la costituzione genetica del Paziente. Come ogni problema cronico che affligga la salute, anche l'Insufficienza Venosa Cronica continua ad agire negli anni. Ecco allora che entra in gioco il rispetto delle regole di igiene venosa di cui già abbiamo parlato nelle settimane precedenti, regole indispensabili al fine di "gestire" nel tempo il problema. Ecco anche l'importanza del follow-up, di una sorveglianza clinica specialistica e strumentale seriata , atta a prevenire e a reagire il piu' precocemente possibile in caso di eventuale recidiva della malattia varicosa D! LE CALZE ELASTICHE VANNO INDOSSATE ANCHE DI NOTTE QUANDO SI VA A DORMIRE? R! La risposta non puo' che essere di ordine generale ed é NO. Naturalmente, l'indicazione all'uso dell'elastocompressione, il tipo e la durata della prevenzione o della cura variano secondo i casi. Due esempi fra gli altri: in caso di intervento chirurgico vengono prescritte delle calze elastiche dette comunemente "anti trombosi" . Lo scopo é di prevenire una delle complicanze post-operatorie ancora oggi purtroppo presente che é la trombosi venosa , comunemente conosciuta come "flebite" e la...complicanza della complicanza; rappresentata dall"Embolia Polmonare. In questo caso, i Pazienti allettati in ospedale indossano le calze elastiche 24 ore su 24. Viceversa, un Paziente che svolge la sua vita normalmente e che necessita dell'uso di una contenzione elastica a scopo preventivo , non avrà in genere bisogno di "dormire la notte" con le calze elastiche, ma le indosserà nel corso della giornata. Per altre domande ricordiamo che l'equipe che compone l'associazione PHAM è a disposizione per fornire ulteriori informazioni scrivendo direttamente a info@pham-monaco.com. 22

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Silenzio! A Monaco sono in arrivo le monoposto della Formula-E

E' il nono appuntamento della stagione ed il terzo a Monaco da quando ha debuttato. Stiamo parlando della E-Prix che giunge a questo sabato nel Principato. Ritornano infatti sul circuito monegasco, dopo due anni di assenza, le

© David Nivière

monoposto elettriche e tra queste quelle della scuderia Venturi, la stessa dove come collaudatore ai simulatori è impegnato Arthur Leclerc, fratello minore di un altro pilota, Charles, punta di diamante della scuderia Ferrari. Qui, sabato 11 maggio, si corre un solo

giorno e, per la prima volta, sarà attivata la modalità Attack Mode, tra le curve 4 e 5 – quindi tra la chicane del porto e la Tabaccaio –, nonostante inizialmente si era programmata sulla pit-lane, vista l’assenza di vie di fuga e dato il tracciato non proprio facile da percorrere. Le 20 monoposto in gara però, saranno comunque impegnate in varie sessioni, tecnicamente solo sulla metà del tracciato classico utilizzato in F1 e secondo il programma che segue: 07.30 – Prove Libere 1 (45 minuti) 10.00 – Prove Libere 2 (30 minuti) 11.45 – Qualifiche 12.30 – Super Pole 16.30 – Gara (45 minuti + 1 giro) Per saperne di più cliccare su https://acm.mc/en/edition/monaco-e-prix-2019/ .....................................................................................................................................................................................................

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« The Naked Soul »: 70 000€ alla Fondazione FPA2

Che fossero 16 donne straordinarie non ne avevamo dubbi, ma che grazie a loro ed al lavoro di Amedeo Turello - ideatore del libro ed esposizione fotografica realizzato con il sostegno del Club des Résidents Etrangers de Monaco (CREM) - è stato possibile raccogliere ben 70 mila euro, beh, possiamo allora senz'altro dire che questo progetto è stato anche un gran successo. Per celebrare la consegna dell'importante somma, naturalmente, è stata organizzata lo scorso 2 maggio una cerimonia privata in presenza di SAS il Principe Alberto II e del Vice Presidente della Fondazione intitolata al sovrano (FPA2), SEM Bernard Fautrier. Con l'occasione si sono pure ritrovate tutte insieme alla fondatrice e presidente del CREM Louisette Azzoaglio Levy Soussan, le protagoniste nell'ordine Frédérique de Chambure, Francien Giraudi, Hilde Haneuse, Lady Jill Ritblat O.B.E., Milena Monti, Penda Gebel, Rosabel Gotanegra, Sandi Tollmann, Shanu S. P. Hinduja, Simone Pastor, Sophia Vaharis Tsouvelekakis, Sultane Camoletto, Lady Tina

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Green, Valeria Paretti Salanti e Victoria Zinny. A beneficiare della donazione due progetti della FPA2 in Africa. In particolare il primo in Guinea, giĂ avviato, consiste nel supervisionare la promozione di un settore produttivo attraverso un fornello a legna a basso consumo di carburante, consentendo allo stesso tempo il miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie guineane rispettando le politiche ambientali e gestione sostenibile delle risorse del legname. Il secondo, invece, mira a contrastare la desertificazione in Ciad attraverso la promozione di stufe a legna migliorate attraverso la distribuzione di piccoli cucine portatili in metallo. Questo progetto consentirebbe di ridurre il taglio degli alberi, incoraggiare la conservazione dell'ambiente e migliorare la qualitĂ della vita delle donne. Queste ultime, in particolare, riceveranno una formazione tecnica per utilizzare cucine migliorate e saranno sensibilizzate a una migliore protezione ambientale e allo sviluppo sostenibile. Da Amedeo Turello, invece, dopo il successo del libro calendario e la mostra effimera (ospitata l'8 ed il 9 marzo presso la galleria G&M Design) "The Naked Soul" si attende un video reportage realizzato sempre con queste super donne. Da non perdere!

CrĂŠdit : Philippe Fitte

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AAA Ricerchiamo agenti commerciali con pluriennale esperienza nel settore dell'editoria, per la vendita d'inserzioni pubblicitarie. La rivista digitale di riferimento è una trasmissione radiofonica ed settimanale dedicato al lifestyle, cultura e società, con articoli multimediali realizzati con particolare attenzione all'attualità del Principato di Monaco ed eventi della Costa Azzurra, personaggi eccellenti, prodotti del 'Made in Italy'. Idealmente, il candidato è un professionista plurimandatario, già in possesso di un portafoglio clienti selezionati per serietà ed affidabilità. Offriamo l'esclusiva della testata ed alte provvigioni. E' richiesta la conoscenza della lingua francese. Per informazioni: info@qe-magazine.com.

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HEBDO-AGENDA DE MONACO

Exposition Ombre d'Azur, transparence jusqu’au 3 novembre prochain. Le projet d’Ettore Spalletti (né à Cappelle sul Tavo dans la province de Pescara, en Italie, en 1940) a été réalisé spécialement pour les espaces de la Villa Paloma – à travers un parcours constitué de trente œuvres réparties en sept environnements sur les trois étages du bâtiment. NMNM - Villa Paloma. Renseignements : +377 98 98 19 62

Musée océanographique de Monaco : Exposition photos en Salle de Conférences " Mission Malpelo – Explorations de Monaco". Renseignements : +377 93 15 36 00 Musée océanographique de Monaco : "L’Odyssée des tortues marines" : la grande aventure des tortues se raconte dans un nouvel espace permanent de 550m2 à ciel ouvert. Renseignements : +377 93 15 36 00 Musée océanographique de Monaco : Exposition photos en Salle de Conférences " Mission Badu – Explorations de Monaco". Renseignements : +377 93 15 36 00 Jusqu’au dimanche 29 septembre, Nouveau Musée National de Monaco - Villa Sauber : Exposition "Step by Step, Un regard sur la collection d’un marchand d’art". Renseignements : +377 98 98 91 26 Jeudi 9 mai, de 18h30 à 20h30, Amphithéâtre du Lycée Technique et Hôtelier de Monaco: Conférence - débat "Retour de mission en Antarctique, les chercheurs racontent..." par le Dr Yvon Le Maho, le Dr Céline Le Bohec et Dr Victor Planas-Bielsa, animée par Mme Estelle Louche et organisée par l’Association des Amis du Centre Scientifique de Monaco. Renseignements : +377 98 98 86 60 Du mercredi 8 au vendredi 10 mai, Grimaldi Forum Monaco : "Ever Monaco 2019" : Exposition & Conférences Internationales sur les Energies Renouvelables et les Véhicules Ecologiques. Renseignements : +377 99 99 30 00 Jeudi 9 mai, de 20h30 à 22h30, Agora Maison Diocésaine - Salle Polyvalente : Atelier "familles" animé par Jean-Claude Robert : "Relations parents-enfants : des outils pour mieux dialoguer". Renseignements : +33 680 86 21 93 Vendredi 10 mai à 20h, Théâtre des Variétés : Comédie Musicale organisée par Le Rendez-Vous des Artistes. Renseignements : +33 6 78 63 66 23 Vendredi 10 mai à 19h30, A casa d'i Soci - Maison des Associations : Conférence sur le thème "Ésotérisme et cinéma" par Laurent Aknin,organisée par l'Association Amorc Monoecis. Renseignements : +33 6 14 81 32 50 Vendredi 10 mai, de 20h à 22h, Agora Maison Diocésaine - Salle Polyvalente : Conférence sur le thème "Dieu illégitime ?" par l'abbé Alain Goinot dans le cadre du cycle de formation philosophique "Et Dieu dans tout ça ?". Renseignements : +33 6 80 86 21 93 Samedi 11 mai : 3e Monaco E-Prix, organisé par l'Automobile Club de Monaco. Renseignements : +377 93 15 26 24 Samedi 11 mai, Stade Louis II : Tournoi de Rugby Sainte Dévote, organisé par la Fédération Monégasque de Rugby et la Fondation Princesse Charlène. Renseignements : +33 6 60 51 96 63 Dimanche 12 mai à 17h, Stade Louis II - Salle Omnisports Gaston Médecin : Championnat "Jeep Elite" de basket : Monaco Boulazac. Renseignements : +377 92 05 40 10 Lundi 13 mai à 18h30, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Louis Notari : Cours de photographie animé par Adrien Rebaudo. Renseignements : +377 93 15 29 40 Lundi 13 mai à 18h30, Théâtre des Variétés : Grand Concert par les étudiants de l'année de la Fondation Turquois en partenariat avec l'Académie de Musique Rainier III de Monaco pour fêter ses 20 ans. Renseignements : +377 93 25 08 48 Mardi 14 mai à 12h15, Médiathèque de Monaco - Sonothèque José Notari : Picnic Music - Steven Wilson, Londres 2018, sur grand écran. Renseignements : +377 93 30 64 48 Mercredi 15 mai à 17h, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Louis Notari : Thé littéraire : La littérature africaine féminine. Renseignements : +377 93 15 29 40 Mercredi 15 mai, de 14h à 15h30, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Princesse Caroline : Contes africains (dès 4 ans) – sur inscription. Renseignements : +377 93 15 22 72 Mercredi 15 mai à 20h, Théâtre Princesse Grace : "Pendant ce temps-là, chez Monsieur Jourdain" par les élèves du Département Art Dramatique de l’Académie Rainier III. Renseignements : +377 93 15 28 91 Mercredi 15 mai à 20h, Grimaldi Forum Monaco : Spectacle avec Kev Adams à l'occasion de ses 10 ans de scène. Renseignements : +377 99 99 30 00 Mercredi 15 et jeudi 16 mai, Grimaldi Forum Monaco – Espace Ravel : Monaco Luxury Property Expo : Salon de l’Immobilier du Luxe. Renseignements : +377 99 99 30 00 Mercredi 15 et jeudi 16 mai de 13h à 18h, Espace Léo Ferré : "Monaco s’engage contre le gaspillage d’appareils électroniques et électriques" : collecte pour lutter contre le gaspillage et promouvoir l’économie circulaire. Renseignements : +377 93 15 28 40 28

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