QE-MAG@ZINE N° 12 - 2019 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB #12 Anno 4 - 11 aprile 2019

CrĂŠdits photo: Gaetan Luci. Palais Princier



Edito

QE-MAGAZINE #12 11 aprile 2019

Nel Principato di Monaco, quasi ogni attività quotidiana diventa un evento, dal più piccolo appuntamento alle grande iniziative mondiali. Recentemente, per esempio, ai media monegaschi è stata o ferta la possibilità di visitare il centro di trattamento selettivo dei rifiuti che non si trova a Monte-Carlo bensì a Cannes-la-Bocca. Ed è subito notizia. E sì, perché quello che credevamo raccolto e già smistato giornalmente dai mezzi della SMA, in realtà sono un blocco di rifiuti trasportati in questo impianto che seleziona e tratta per Monaco imballaggi domestici per una media di 350 tonnellate annui (contro i 38.000 tonnellate raccolte dall'intero dipartimento 06, n.d.r.). Si stima che i volumi monegaschi potrebbero presto raggiungere, ed è questo lo scoop, le 800 tonnellate, in quanto è prevista la semplificazione dello smistamento che ora, come accade per l'Italia, dipende dalla capacità e volontà del cittadino di utilizzare i rispettivi ed appositi contenitori della di ferenziata. Per questo l'amministrazione del Principato di Monaco, con i suoi 3400 tonnellate di cartoni, vetro ed imballaggi vari, ha deciso che l'utilizzo dei bidoni dedicati unicamente alla raccolta della carta non devono più esistere, mentre resteranno in uso quelli per il vetro (sono verdi, gestiti dal sistema Cliiink, dove ogni rifiuto è convertito in punti, n.d.r.) ed i gialli, destinati a tutti gli altri imballaggi domestici riciclabili. In questo modo il governo di Monaco consentirà agli utenti una più agevole oltre che migliore raccolta dei rifiuti e del loro riciclo. E' evidente, quindi, che l'a faire della nettezza urbana e della salvaguardia ambientale è sempre di più un business interessante, abbastanza per creare nuovi alleati al di fuori della frontiera più prossima. La visita a Monaco del Primo Ministro albanese, S.E. M. Edi Rama, conclusasi il 10 aprile dopo due giorni di incontri al vertice, potrebbe rientrare tra questi. Infatti, la seconda notizia, da quanto ci è stato comunicato, è che la cooperazione tra il Principato di Monaco e la Repubblica di Albania è stata costruita principalmente su basi essenzialmente economiche e ambientale. Difatti su quest'ultimo punto sono stati avviati recentemente diversi progetti comuni, in particolare a seguito all'adesione del governo albanese (convenuta nel 2016) all'Associazione per il finanziamento MPA del Mediterraneo sostenibile (M2PA) e all'accordo tripartito - che è stato firmato nell'ottobre 2018 in presenza di S.A.S. il Principe Sovrano - tra M2PA, RAPA Vlora (delegazione locale dell'Agenzia nazionale per le aree protette) e l'ONG albanese Flag Pine. Per chi non lo sapesse, lo scopo di quest'ultima convenzione è quella di tutelare le aree marine protette albanesi di Karaburun-Sazan. Pertanto l'incontro monegasco, è servito per selezionare cinque progetti utili per combattere l'inquinamento plastico in Albania nell'ambito dell'iniziativa BeMed, attraverso il quale la Fondazione Principe Alberto II gioca un ruolo di prim'ordine nel bacino del Mediterraneo. Non sorprende scoprire poi che, sul piano di eventuali accordi economici, il Monaco Economic Board abbia organizzato degli incontri con i corrispettivi partner locali, con l'obiettivo dichiarato dell'Ambasciatore albanese in Francia, Dritan Tol, di sviluppare a breve un porto turistico di lusso sulla costa adriatica. Pertanto, ad ottobre, prepariamoci alla prossima visita presidenziale albanese di S.E. M. Ilir Meta. Ad accoglierlo, forse, una Monaco meno blindata rispetto a quanto è avvenuto lo scorso 24 marzo con il suo omologo cinese Xi Jinping. In ogni caso, cari e fedeli lettori di QE-MAGAZINE , vi ricordiamo che la versione stampabile del magazine digitale è disponibile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati che ne facciano richiesta scrivendo a ampmonaco@ampmonaco.com, mentre i numeri arretrati restano visibili sul sito QE-MAGAZINE.COM e naturalmente anche sulla piattaforma issuu.com/ampmonaco

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QE-MAG@ZINE #12 11 aprile 2019 Sommario PAG 4 Peille ed il Principato di Monaco: hello! // Telelavoro a Monaco:

working in progress a Roma //Monte Carlo Bay: sul te o una super centrale fotovoltaica // Rencontres Philosophiques de Monaco: on line il Cahier N ° 4

PAG 10 La Via Alpina, esempio di turismo sostenibile // Sono solo parole: Discrimine

PAG 14 Con gli occhi neri e il tuo sapor mediorientale PAG 17 Premio Costa Smeralda : se ne parla a MADE IN ITALY PAG 18 MO MO i TO: TO una nuova esposizione alla GAM di Torino // INCONTRI: Graziano Melano

PAG 25 Una nuova ambasciatrice per CREM: Safia El Malqui SALUTE & BENESSERE

PAG 26 PHAM Monaco: le varici gravidiche PAG 27 430 studenti al Rally Principessa Charléne PAG 28 « De la piste au sentier »: un' esposizione da non perdere // « De la piste au sentier »: un' esposizione da non perdere // Oasis for Peace: dove c'è il caffè non c'è la coca

PAG 32 HEBDO-AGENDA DE MONACO AGENDA DE MONACO

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Peille ed il Principato di Monaco: hello!

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Era il 15 agosto del 1961 quando la Principessa Grace, accompagnata dal Principe Ereditario Alberto e le sorella maggiore, la Principessa Carolina, si recò in visita al villaggio di Peille che, come ogni anno, accoglieva i rappresentanti della famiglia Grimaldi per una giornata di festa. Quella volta però, come testimoniato nel video realizzato dalla Radio Télévision Française da qualche giorno ritrasmesso sul profilo Facebook ufficiale del Palazzo di Monaco - fu anche un appuntamento particolarmente apprezzato perché, per la prima volta, c'erano anche i piccoli Grimaldi a far compagnia alla mamma. Apprendiamo inoltre che, sempre in quell'occasione, la popolazione decise di dare il benvenuto alla famiglia 'princier' con un festone issato all'entrata del paese, su cui campeggiava la scritta 'Hello'. Fu scelta, insomma, una sola parola, un termine anglosassone familiare a tutti ed informale per omaggiare la Principessa Grace ed il suo seguito. Ben 58 anni dopo, lo scorso 6 aprile, le LL.AA.SS. il Principe Alberto II e la Principessa Charlène, in occasione dell'inaugurazione della targa che ha ufficializzato l'entrata ufficiale di Peille tra i Siti Storici Grimaldi di Monaco (già formalizzata nel 2018), hanno ricevuto anche la cittadinanza onoraria. Ad accoglierli, nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato alcuni rappresentanti istituzionali provenienti dal Principato di Monaco, e altri personalità provenienti dagli antichi feudi dei Grimaldi, c'era il Sindaco M. Cyril Piazza, con la moglie e la figlia, vestita con gli abiti tradizionali del villaggio. Distante meno di 20 minuti dal Principato, Peille, è parte integrante dell'associazione Sites historiques Grimaldi de Monaco e dall'alto dei suoi 1148 metri dominava la baia monegasca. Antico borgo medievale di Pelha o Pilia, la sua esistenza è testimoniata da un documento scritto dal 1029. Nel 1179, l'allora Conte di Provenza volle cedere il suo territorio ai genovesi ma una secolo dopo, furono i Grimaldi a stabilirsi definitivamente su queste terre contese, con alterne vicende, dai savoiardi fino alla sua indipendenza e sottomissione alla Francia nel 1860, a seguito di un plebiscito. Tuttavia, i rapporti economici tra Monaco e Peille rimangono intatti fino all'inizio del XX secolo, soprattutto perché approvvigiona i monegaschi dei prodotti agricoli dalle campagne circostanti. Da punto di vista culturale, tracce monegasche si possono scorgere presso la Chiesa di S. Maria Assunta, con una pala realizzata dal pittore monegasco Antoine da Lima. 4

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Esattamente 30 anni fa, nel 1989, il Principe Ranieri III donò al paese l'organo proveniente dalla Cappella del Palazzo del Principe, in quanto la parrocchia di Peille, pur appartenendo alla diocesi di Nizza, è amministrata anche dall'arcidiocesi di Monaco. Recentemente è stato eretto un monumento in onore alla memoria della Principessa Grace, che amava venire a riposare nelle proprietà principesche Rocagel e Fontbonne, recandosi nel giardino che circonda la cappella di San Martino, poco distanti dal centro di Peille. Attualmente questo villaggio, le cui vestigie medioevali sono ben visibili, è frequentata dai monegaschi, e non solo, per le diverse attività turistiche e sportive offerte. Nota è la sua via ferrata, tappa della Via Alpina e dei rally di Monte Carlo, ma anche di gare ciclistiche ed escursioni ricche di storia e dal fascino dei borghi antichi. © Photos : Eric Mathon / Palais princier

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Telelavoro a Monaco: working in progress a Roma

Lunedì 8 aprile ha avuto luogo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali una riunione bilaterale tra la delegazione monegasca guidata dal Consigliere- Ministro del governo degli affari sociali e della salute, Gamerdinger, e

Didier l'omologa

italiana condotta da Carmelo Barbarello, Consigliere diplomatico presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. © DR

All'ordine del giorno la possibile applicazione delle normative che regolano il telelavoro nel Principato, a beneficio dei pendolari residenti in Italia. Questo incontro ha permesso anche di specificare le opportunità che questo progetto rappresenterebbe per l'Italia, in particolare in termini di sviluppo occupazionale e miglioramento della circolazione e degli spostamenti nella regione. Le discussioni sono state molto costruttive. Infatti, per concretizzare queste idee si è convenuto di organizzare scambi regolari per consentire rapidamente un esito favorevole delle stesse. Del telelavoro, tra l'altro, se ne è parlato anche il 1 aprile, a Parigi, in occasione della 11a Commissione di cooperazione francomonegasca (CCFM, istituita 24 ottobre 2002, n.d.r.) ed ora organizzata alternativamente a Monaco e nella capitale francese per adattare e confermare i rapporti di amicizia e cooperazione tra la Repubblica francese e il Principato di Monaco. In questo conteso, si è anche affrontato l'avanzamento lavori per la negoziazione dell' accordo di associazione tra il Principato di Monaco e l'Unione europea (UE). A tal proposito sia i rappresentanti della Francia che quelli di Monaco, con il Primo Ministro monegasco SEM Serge Telle in testa, hanno sottolineato la necessità di tenere conto delle specificità del Principato nel futuro progetto di accordo con l'UE, elemento fondamentale per la preservazione dell'equilibrio interno nel Principato, così come si sono impegnati a rispettare le norme delle convenzioni franco- monegasche, essenziali per assicurare la loro stretta collaborazione. Quanto alla circolazione dei mezzi e delle persone nel bacino franco-monegasco, collegato indirettamente al lavoro dei frontalieri, pare sia stato avanzato il progetto di una nuova bretella da Beausoleil e l'imminente lancio di gruppi di lavoro su alloggi e navette marittime. In termini di salute, sicurezza sociale e diritto del lavoro, la cooperazione franco-monegasca è una questione chiave. La stessa cosa, vale, ovviamente, anche per i rapporti italo-monegaschi, rappresentando, la comunità italiana, la nazionalità più numerosa dopo quella francese, con 8462 individui iscritti all'AIRE (Dato ufficiale al 15/2/2019) 6

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Monte Carlo Bay: sul te o una super centrale fotovoltaica

I lavori sul tetto dell'hotel iniziati a metà novembre, e completati alla fine di marzo, hanno permesso al Vincitore dei trofei e + "energia positiva" del 2017, il Monte Carlo Bay, di confermare ancora una volta le sue ambizioni ambientali grazie al lavoro congiunto con SMEG che, in accordo con l'SBM, si è proiettato nella transizione energetica, ricoprendo parte del suo tetto con un generatore fotovoltaico. Con questo impianto, considerato la centrale solare più potente del Principato, lo stabilimento alberghiero dispone ora di una produzione locale di elettricità verde che utilizzerà direttamente per alimentare i propri fabbisogni energetici. Basti dire che l'elettricità generata equivale al consumo di una trentina di case, cioé circa 160 MWh per una potenza di 154 kWp. L'inaugurazione, organizzata il 7 aprile, ha permesso ai presenti di apprezzare come la SMEG abbia permesso all'hotel, certificato Green Globe, di essere esemplare nel controllo dei propri consumi, essendo stata già una struttura pilota del programma Smart + , in quanto utilizza i contributi dell'intelligenza artificiale per andare ancora più nel dettaglio della comprensione degli usi energetici. "Questo è il primo sito in cui stiamo progressivamente implementando tutte le componenti essenziali della transizione energetica. Con Frédéric Darnet, a breve, potremo svelare altri progetti che si concluderanno nelle prossime settimane!" ha sottolineato Thomas Battaglione, amministratore delegato di SMEG.

DATI TECNICI Potenza installata: 156 790 Wc Produzione annuale: 161 000 kWh Superficie occupata: circa 1000 m² Moduli fotovoltaici: 788 moduli monocristallini (marchio ISSOL, tipo CENIT 220) con una potenza unitaria di 195 Wc e 36 moduli rettificati (personalizzati) con una potenza unitaria da 40 a 150Wc. Sistema di integrazione: fissaggio dei moduli fotovoltaici in sovrapposizione del nuovo coperchio realizzato con lamiere (tipo "serbatoio secco"), coperchio e moduli fotovoltaici inclinati al 5% (circa 3 °). Inverter: 3 inverter trifase con una potenza unitaria di 50 kVA (marchio SMA, tipo CORE 1) Funzionamento: autoconsumo (cavo di iniezione di energia fotovoltaica collegato al TGBT dell'hotel)

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Rencontres Philosophiques de Monaco: on line il Cahier N ° 4

È stato appena pubblicato il 4 °

numero della rivista annuale "The Cahier des Rencontres philosophistes de Monaco". Questo libro di 186 pagine è stato prodotto in collaborazione con Alain Fleischer, direttore Fresnoy - Studio nazionale di arti contemporanee. È disponibile sul sito di incontri: www.philomonaco.com Les Rencontres Philosophiques de Monaco, è un'entità culturale fondata nel 2015 da Charlotte Casiraghi, Joseph Cohen, Robert Maggiori e Raphael Zagury-Orly, con l'obiettivo di promuovere la filosofia grazie, in particolare, all'organizzazione di workshop mensili che consentono agli ospiti ed ai partecipanti di approfondire, scambiare e trasmettere idee sul tema dell'anno - Dell'Amore nel 2015/2016, I Corpi nel 2016/2017, Rispondere alle violenze nel 2017/2018 e L'Umano nel 2018/2019. Prevista inoltre, ogni anno, una conferenza che per la durata di due giorni, a giugno, affronta ogni volta una tema filosofico diverso - L'Incontro nel 2016, La conversazione nel 2017 e La Casa della Filosofia nel 2018. Nel corso di questi ultimi appuntamenti, una giuria di eminenti pensatori assegna diversi riconoscimenti: il Prix des Rencontres Philosophiques de Monaco a un libro di filosofia pubblicato in francese l'anno precedente la cerimonia di premiazione; la Menzione d'onore, che onora un editore di lingua francese specializzato nella pubblicazione di opere filosofiche; e, infine, il Premio Lycéen che ricompensa un alunno che abbia parlato su un tema scelto. Quest'anno, Les Rencontres organizzano anche le giornate de « Les Jeunes philosophent », in calendario dall'8 all'11 maggio. Quest'ultima iniziativa mira a far familiarizzare, sensibilizzare e rendere la filosofia accessibile anche ai giovani.

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La Via Alpina, esempio di turismo sostenibile

Wilfrid Déri, Incaricato della Missione nel Dipartimento di Relazioni esterne e cooperazione e Astrid Claudel-Rusin, capo sezione alla direzione di l'ambiente © DR

Una delegazione monegasca, composta da Wilfrid Déri, Project Manager presso il Dipartimento per le relazioni esterne e la cooperazione, e Astrid Claudel-Rusin, Capo della sezione Gestione dell'ambiente, ha partecipato alla XV Conferenza delle Alpi, che si è tenuta il 3-4 aprile a Innsbruck, in Austria. La conferenza, presieduta da Elisabeth Köstinger, ministro austriaco per lo sviluppo sostenibile e il turismo, ha adottato una dichiarazione ministeriale su "Clima neutrale e clima resiliente nel 2050". Le numerose questioni sollevate a causa dei cambiamenti climatici sono risultate ancor più pertinenti per le Alpi, in quanto gli effetti che ne derivano sono doppi rispetto alle regioni limitrofe. Inoltre i ministri e i capi delegazione hanno tutti convenuto sull'importanza dell'azione locale e regionale per raggiungere l'adattamento e mitigazione di questo cambiamento. In questo senso Monaco ha giocato un ruolo primario esponendo il suo Piano energetico climatico con il quale, attraverso misure politiche ambiziose, intende combattere contro gli effetti provocati dal cambiamento climatico. Alla Francia, la cui Presidenza succede all'Austria, è stato affidato il compito di studiare la questione della qualità aria nelle Alpi: la relazione in merito sarà esposta durante la riunione del Comitato permanente della Convenzione prevista a Monaco il 14-15 novembre. Inoltre, si ricorda, il Principato sostiene la rete Alparc (Aree protette) e la Via Alpina (Turismo sostenibile). Quest'ultima, in particolare, è un originale percorso pedestre che si estende per circa 2500 km. Infatti, partendo da Monaco Ville, sulla Rocca, si attraversano 6 Stati ( Francia, Svizzera, 10

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Liechtenstein, Austria, Slovenia e l'Italia) per terminare l'itinerario a Trieste. Chi decide di affrontare questa impresa, deve attraversare valichi alpini di straordinaria bellezza, tra paesaggi naturali e paesi ricchi di storia e di tradizioni importanti. Come dicevamo alla partenza, fissata sulla Piazza del Palazzo, si trova una targa segnaletica che fu inaugurata il 21 giugno Via Alpina 2002 DTC Monaco N. Antognelli

Š DR

2002, nell'ambito dell'Anno Internazionale delle Montagne, direttamente dall'allora Principe Ereditario Alberto II e dal presidente del Comitato internazionale di pilotaggio della Via Alpina Luciano Caveri. Quella che, invece, si trova alla fine del percorso, si trova a Trieste, ed è stata battezzata il 24 luglio 2014 da S.E. M. Robert Fillon, Ambasciatore di Monaco in Italia, Roberto Cosolini , Sindaco di Trieste, nella foto qui sopra. ....................................................................................................................................................................................................

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Sono solo parole: Discrimine di Salvatore Dimag io

Di rado (ad esser generosi) un progresso nasce dalle polemiche. Le polemiche nutrono se stesse. Attorno al ruolo della donna ed al rapporto tra Fede ed organizzazione concreta della società, ultimamente abbiamo avuto tante prese di posizione preconfezionate, ma pochissimi che offrissero materiali per riflettere...

Si, riflettere: quell'attività sideralmente lontana dallo sfornare (ed evocare) risposte stereotipate. Ci permettiamo di suggerire un contributo. Proviene dal cuore dell' Ottocento, dal cuore della Carolina del sud, ma dal ventricolo più negletto. Quello delle donne di colore. Sarah Moore Grimké (1792 - 1873) nel suo Letters on the Equality of the Sexes and the Condition of Woman, esamina la quotidianità della sopraffazione, anzi della doppia sopraffazione sessuale e razziale. Ella le vive entrambe sulla sua pelle, in quanto nera ed in quanto donna le viene negato il diritto di parlare in pubblico, di farsi un'istruzione, eccetera. Già, eccetera, perché il decalogo della discriminazione lo conosciamo assai bene... è naturale, è scontato. Fa parte della macchina che serve a far dimenticare che "Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati" (Platone). Ma l'autrice non lo dimentica. E questo suo fermo no, non stride, anzi, diciamo meglio, si appoggia sulla sua forte 12

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Fede religiosa. Lei è quacchera così come l'amata sorella alla quale invia queste preziose missive e la forza straordinaria di questo testo sta proprio nelle argomentazioni squisitamente religiose a sostegno delle sue prese di posizione. Un filo rosso unisce questo testo ad altri testi importanti che hanno ad oggetto gli ultimi, gli sconfitti: la dolente connivenza della vittima. Sia chiaro, l'autrice non commette l'errore di colpevolizzare la vittima (sarebbe davvero incompatibile con la radice evangelica del testo) ma neppure quello, in un certo senso simmetrico, di non riconoscere come le dinamiche della sopraffazione sarebbero sostanzialmente impossibili senza la disistima radicale di sé inoculata nella parte debole di questo rapporto malato. Si può mettere in luce come la debolezza della vittima sia elemento costitutivo del crimine senza colpirla vigliaccamente ancora una volta? A questa domanda è costretta a rispondere l'autrice, come è costretta a rispondere Hannah Arendt parlando della banalità del male o Primo Levi parlando dei cosiddetti musulmani, i quasi zombie dei campi di concentramento o Krzysztof Kieślowski raccontando della vocazione al martirio del popolo polacco. Il rischio è forte giacché si potrebbe aggiungere un maggior carico ad una violenza già di per sé aberrante. Ecco due sgradevoli esempi della disumana violenza subita dalle persone di colore in America. Il principio giuridico partus sequitur ventrem: il bambino acquista lo stato giuridico della madre. Schiava la madre, schiavi tutti i figli. Questo principio fondamentale del diritto sugli schiavi garantiva un business fantastico per i padroni di esseri umani, incoraggiati a far accoppiare ed a stuprare le schiave per massimizzare il loro business. L'altro esempio è molto più vicino a noi: un esperimento scientifico condotto dalle autorità USA tranquillamente tra il 1932 ed il 1972. Il famigerato esperimento di Tuskegee: uno studio sulla propagazione della sifilide. Gli studiosi pensarono bene di reclutare 400 afroamericani ammalati ed altri 200 come gruppo di controllo e sebbene esistesse la cura per la malattia, vale a dire la penicillina, li lasciarono non curati consapevolmente per decenni per comprendere un po' meglio come si evolvesse la malattia. L'autrice in queste lettere inviate all'appassionata sorella, riesce a coniugare pietà per la vittima con un'analisi profonda del ruolo che essa gioca nel sopruso, poiché inquadra tutto nella luce della Fede e della dignità insopprimibile dell'essere umano. (Immagini: Wikimedia Commons)

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IL PIZZI(no)

Opinioni e pensieri in libertà a cura di Riccardo Pizzi

Con gli occhi neri e il tuo sapor mediorientale

Ragionare “out of the box”, come dicono gli americani, significa uscire dalle regole in modo creativo, interpretando le strade che la vita ci propone in modo originale senza seguire i binari del conformismo, attraendo così le opportunità invece di aspettarle.

Questo tipo di approccio é alla base della storia di Luca Lombardi, giovane uomo di Sanremo che ha preso in mano le redini della propria vita, modificandola profondamente. Luca e’ un fotografo professionista che nel 2014, stanco della realtà lavorativa italiana, decide di fare le valigie e trasferirsi a Dubai. In breve si confronta con un mondo del lavoro in cui la sua capacità professionale e’ subito apprezzata e i risultati arrivano con sorprendente velocità. Contemporaneamente decide di mettersi in forma e di lavorare duro in palestra, sia per eliminare qualche chilo di troppo che per scolpire il proprio corpo. Le sua pagine social documentano in modo molto efficace questa trasformazione che va di pari passo con i suoi eccellenti lavori come fotografo per aziende sempre più 14

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IL PIZZI(no) prestigiose. Un giorno la Mont Blanc decide di fare uno shooting nel deserto per la promozione di alcuni prodotti e, cercando su Instagram, trova le belle immagini di Luca Lombardi impegnato a fare dune bashing con il suo fuoristrada. Lo convocano per lo shooting fotografico, ma questa volta come modello. Il risultato e’ un successo e ora il simpatico Luca passa molto tempo davanti alla reflex invece che dietro, perché e’ diventato richiestissimo. La sua immagine e’ perfetta per il mondo fashion medio orientale perché mixa peculiarità italiane ad alcune affinità con il mondo arabo. Tant’è che trovate le sue immagini anche su Esquire che lo elegge “uomo meglio vestito del Medio Oriente”. Una storia interessante quella di Luca perché e’ la reinterpretazione

della favola del brutto anatroccolo in chiave digital. A chi gli chiede una opinione sul mondo degli influencer risponde: “Ogni ragazza mezza nuda può facilmente avere 100mila followers e le bustine del Detox Tea in omaggio ma è facilmente sostituibile da una ragazza più giovane o meno vestita. Non c'è unicità ed è facilmente replicabile. E qui entra in gioco la personalità. Quando i followers vedono una persona vera, con un progetto, in grado di creare contenuti molto curati, dare i giusti consigli e che spesso porta i followers anche a identificarsi con lui, iniziano ad affezionarsi". Unicità e contenuti: credo che questa sia una delle chiavi della sua veloce escalation. Senza menzionare gli addominali scolpiti per i quali provo una profonda invidia da quando gli sono spuntati...Guardare per credere sul suo profilo: www.instagram.com/lucasgotstyle/ Ezio Greggio Carlo Verdone Antonio Albanese ....................................................................................................................................................................................................

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Premio Costa Smeralda : se ne parla a MADE IN ITALY

“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Nell' ultima puntata on line, la 230 del 8 aprile , ci spostiamo in Sardegna in occasione della seconda edizione del Premio Costa Smeralda, noto concorso letterario dedicato

al mare come motore vitale, culturale, scientifico ed economico. Ospiti dell’edizione di quest’anno sono Piero Angela, divulgatore scientifico; e Maxwell Kennedy, scrittore, avvocato, e ambientalista. Ce ne parla a “Made in Italy” la direttrice artistica del Premio Costa Smeralda, Beatrice Luzzi, ospite di Luca Giacon. Per ascoltare questa e le altre interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it

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MO i TO MO TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione. L’ingrediente base della pozione di questa edizione: una nuova esposizione alla GAM di Torino

di Silvia Giordanino Cari lettori, a questo”giro” di MOiTO, vi rimandiamo alla GAM, la Galleria di Arte Moderna di Torino, e voi direte… … .Di nuovo??? Ebbene sì, perché a Torino la vita è così: Cultura, Arte in ogni sua espressione, Eleganza, Bellezza, Moda e, naturalmente, buon Cibo e ottimo Vino, secondo le tradizioni piemontesi di lunga data… … Dunque siamo lieti di annunciare che a Torino, alla GAM (Galleria d'Arte Moderna, Via Magenta 31), appunto, c’è Giorgio De Chirico!!! E non solo, ma anche opere neometafisiche della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, un’animazione digitale di Maurice Owen e Russell Richards, ed alcuni capolavori di artisti contemporanei provenienti dalle collezioni della GAM di Torino e tra questi Claudio Abate, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Franco Fontana, Fausto Melotti. Inoltre una piccolo cameo: uno spazio della mostra è riservata al tema della citazione e della copia, esercizio prediletto da Giorgio de Chirico © DR nella sua lunga ricerca sulla pittura dei grandi maestri e presenta un disegno originale di Michelangelo proveniente da Casa Buonarroti, insieme a disegni del maestro (nato a Volo il 10 luglio 1888 e scomparso a Roma il 20 novembre 1978) dedicati allo studio degli affreschi michelangioleschi della Volta della Cappella Sistina e a opere del famoso ciclo su Michelangelo di Tano Festa. Quest'ultimo è un pittore che tra i primi ha compreso la forza innovativa della pittura di de Chirico, in un collegamento con l’arte del passato che, nella curva del tempo, ha il potere di rifondarla del futuro. Questa grande mostra dal titolo Giorgio de Chirico. Ritorno al Futuro, Neometafisica e Arte Contemporanea, è come un dialogo tra la pittura e la neometafisica di Giorgio de Chirico e le generazioni di artisti che, in particolare dagli anni Sessanta in poi, si sono ispirati alla sua opera, riconoscendolo come il maestro che ha anticipato la loro nuova visione. e che con la sua neometafisica si è posto in un confronto diretto con gli autori più giovani. La mostra a cura di Lorenzo Canova e Riccardo Passoni è organizzata dal 19 aprile al 25 agosto 2019 e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e Associazione MetaMorfosi, in 18

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collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e presenta un centinaio di opere provenienti da importanti musei, enti, fondazioni e collezioni private. La metafisica di Giorgio de Chirico, nella sua visione originaria e futuribile, ha influenzato atteggiamenti e generi differenti, non solo nel campo delle arti visive, ma anche della letteratura, del cinema, delle nuove tecnologie digitali, arrivando fino a confini inattesi come videogiochi e videoclip, in un interesse globale che va dall'Europa agli Stati Uniti fino al Giappone. Oggi la posterità, libera dagli stereotipi di certe condanne, può “dire la sua”, come intuì con il suo genio Marcel Duchamp in un testo su de Chirico del 1943. Non a caso, la neometafisica di de Chirico sembra già dialogare con la pop art e con l'arte internazionale, in particolare americana, e in quegli anni proprio Andy Warhol dichiaratamente riconosceva in de Chirico uno dei suoi precursori, e gli rendeva omaggio con un celebre ciclo di opere in cui presentava una metafisica rivisitata e seriale. Con una pittura di grande intensità e felicità cromatica, il de Chirico neometafisico sembra dunque rispondere agli omaggi degli artisti più giovani creando un dialogo a distanza di grande intensità e vitalità. In questo modo © DR de Chirico si è posto come una delle fonti dirette dell'arte di molte generazioni di artisti italiani e internazionali, sospese tra le immagini dei segnali urbani, delle merci della civiltà di massa e le memorie di una bellezza classica e perduta, un accostamento anticipato dallo stesso de Chirico nel suo romanzo Ebdòmero. La mostra è accompagnata da un catalogo edizioni Gangemi International con testi di Lorenzo Canova, Riccardo Passoni e Jacqueline Munck.

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INCONTRI: Graziano Melano

di Silvia Giordanino

Cari lettori, per questo appuntamento di Incontri vi presentiamo un vero e proprio talento del fantasmagorico Mondo del Teatro riconosciuto a livello internazionale, conosciuto ed apprezzato dai “cuccioli d’uomo” ( come direbbe la buona pantera nera Bagheera, custode di Mowgli ne ”Il Libro della Giungla di Rudyard Kipling), ma anche dagli adulti. E' Graziano Melano, direttore della Fondazione TRG Onlus ( presieduta da Alberto Vanelli n.d.r. ). Stiamo parlando di un genio coltissimo, di grande esperienza, artista ed artigiano di drammaturgie, regie ed anche un incredibile attore! Vi assicuro, ho seguito personalmente un suo spettacolo ed ho riso fino alle lacrime! L’Ente che dirige è riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali quale Centro di Produzione Teatrale per l’Infanzia e la Gioventù. È partecipata da Regione Piemonte e la Città di Torino. Prosegue la missione individuata alla fine degli anni Sessanta dai fondatori del Teatro dell’Angolo, 20

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continuandone il quarantennale percorso storico-artistico, volto a

e all’estero, per in quali ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Dal

diffondere la cultura teatrale tra i giovani e a favorirne l’incontro con altre

2006 gestisce la CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI, dove programma,

espressioni artistiche. Tra le sue attività principali, l’intervento sul territorio, con

ogni anno, una ricca stagione di spettacoli per le scuole, per le famiglie

progetti rivolti a insegnanti, educatori, oltre, naturalmente, a bambini, ragazzi,

e per i giovani, ospitando oltre 240 rappresentazioni accogliendo oltre

giovani e alle loro famiglie. Collabora con le istituzioni italiane ed estere e con

40.000 spettatori. Un teatro polivalente con due sale teatrali, un’ampia arena

gli enti territoriali, operando coproduzioni, progetti e iniziative di ospitalità con analoghe strutture e istituzioni nazionali ed estere, con particolare attenzione ai Paesi europei. Produce e distribuisce spettacoli in Italia

esterna, aule per laboratori, sala prove, un’accogliente caffetteria e gli spazi in cui hanno sede gli uffici della Fondazione TRG Onlus, delle compagnie Unoteatro e Onda Teatro, del Festival Incanti e di Torino e Creazione Contemporanea - Festival delle Colline Torinesi. La Fondazione TRG Onlus insieme alla Fondazione Piemonte dal Vivo e alle compagnie del settore coordina una rete regionale denominata PROGETTO TEATRO RAGAZZI E GIOVANI PIEMONTE, che organizza rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie in diversi comuni del Piemonte. Organizza una significativa attività anche nel campo della FORMAZIONE, offrendo a bambini, ragazzi, giovani e adulti la possibilità di divenire protagonisti della scena. Inoltre, in collaborazione con il Centro Interculturale della Città di Torino, promuove iniziative culturali volte a favorire accoglienza ed inclusione dei giovani immigrati e richiedenti asilo presenti nell’area torinese.

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Graziano Melano, qual è stata la tua formazione? Il mio interesse per il Teatro è nato nel corso delle medie superiori. Nel 1971 ho frequentato la prima Scuola per Attori e Registi del Teatro Stabile di Torino, successivamente, dopo l’incontro all’Università, con Gian Renzo Morteo e Giovanni Moretti, ho maturato un forte interesse per l’allora nascente fenomeno dell’Animazione Teatrale e del Teatro per ragazzi. Dopo i primi anni passati nella Compagnia dei Burattini di Torino con Luigina Dagostino e Claudio Montagna, nel 1976 sono stato co-fondatore della Cooperativa Teatro dell’Angolo, in cui ho ricoperto vari ruoli: attore, drammaturgo, regista e direttore artistico. Nel corso degli anni ’80, ’90 e per il primo decennio del 2000 sono stato membro dei direttivi di importanti associazioni internazionali come L’ASSOCIATION THEATRE ENFANCE ET JEUNESSE, con sedi in 60 Paesi del Mondo, l’European Network of Art for Children and Youth, l’International European Theater Meeting. Inoltre ho fatto parte di gruppi di lavoro presso il Consiglio d’Europa dedicati al settore della creatività giovanile. Infine dal 1998 al 2007 sono stato docente in convenzione della cattedra di Teatro d’Animazione nel corso DAMS, della Facoltà di Scienze della Formazione all’Università di Torino. Durante tutti i miei viaggi a visitare i festival e i Teatri per ragazzi di tutto il mondo dall’Europa agli USA, dall’Australia all’URSS, ho maturato l’idea di proporre alla Città di Torino di edificare un moderno Teatro per i ragazzi. Così ho individuato l’ex Cabina dell’Azienda Elettrica Municipale, costruita negli anni ’30, in appoggio energetico allo Stadio Comunale e nel grande edificio è stato possibile far nascere, nel 2006, la Casa del Teatro per Ragazzi e Giovani. Da allora sono

Foto: copyright Federico Pitto 22

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il Direttore Artistico e progettuale della Fondazione TRG onlus che la gestisce, in cui continuo ad operare, essendo un dipendente a tempo indeterminato della stessa. Qual è il tuo spettacolo principe? La mia lunga attività artistica mi ha portato a creare, spesso con altri colleghi, numerosi spettacoli, ma soprattutto voglio citare lo storico “Pigiami”, ideato con Nino D’Introna e Giacomo Ravicchio, ancora in scena dopo 35 anni, inoltre “Terra Promessa_ Terre Promise”, una coproduzione tra il Teatro dell’Angolo, Il THEATRE DE LA MARMAILLEe la Compagnie des Deux Mondes di Montreal in Canada, una produzione visiva e sperimentale che ha girato nei vari continenti. Per quanti anni ti sei occupato di Teatro? Ho avuto la fortuna di vivere in uno straordinario momento storico, quello degli anni ’70 e ’80, che ha segnato un profondo cambiamento in vari aspetti della vita sociale ma anche nei linguaggi dello spettacolo. In particolare il Teatro per Ragazzi e ha sperimentato nuove forme dove i ruoli erano intercambiabili, per cui ho appreso artigianalmente ad essere creatore di spettacoli, ma anche interprete, tecnico di scena ed organizzatore. Gli esempi che mi hanno ispirato maggiormente sono stati oltre ai grandi attori come Vittorio ....................................................................................................................................................................................................

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Gasmann e Dario Fo, compagnie come Il Gran Magic Circus e il Bred and Puppet, nonché numerose forme di teatro per ragazzi, e di teatro di strada. Poi, ancora, come direbbe il buon Marzullo: “si faccia una domanda e si dia una risposta”… Lo spettacolo di cui parlavo prima, “Pigiami”, è nato da un laboratorio con i bambini della scuola dell’infanzia in cui Nino e Giacomo, sperimentavano improvvisazioni sui giochi infantili, mentre io li osservavo e mi annotavo le reazioni dei bimbi. Ebbene da quella forma laboratoriale è nato uno spettacolo che è stato presentato dai due attori originari e poi da Pasquale Buonarota e Sandro Pisci, in vari Paesi del mondo, in ultimo nel dicembre 2018 e inizio del 2019 a Montreal, per ben 39 rappresentazioni sempre sold out. Sottolineo che gli stessi Nino D'Introna e Giacomo Ravicchio, hanno poi ideato e messo in scena “Robinson & Crusoe”, lo spettacolo con i due naufraghi sul tetto che hanno ugualmente amato spettatori di tutto il mondo. Quindi il Teatro dell’Angolo era un “gruppo teatrale”, in cui sono stati presenti molti anni gli stessi attori. Ne cito alcuni: Giovanni Moretti, Luigina Dagostino, Barbara Dolza, Lidia Bignamini, Laura Emanuelli, Vanni Zinola, Nino D'Introna, Giacomo Ravicchio, Silvano Antonelli, Claudio Montagna e poi Pasquale Buonarota e Sandro Pisci più molti altri. Accanto ricordo figure amministrative o tecniche come Camilla Salvatore e Carlo Pregno. La Casa del Teatro ragazzi e Giovani è stata un’idea vincente poiché ha sempre presentato spettacoli di alta qualità in un ambiente specialmente dedicato ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie. Con una Sala Grande, una Piccola, vari Laboratori teatrali accoglie anche numerosi uffici organizzativi della Fondazione TRG, di Unoteatro, di Onda Teatro, del festival delle Colline Torinesi e del festival Incanti, oltre alle produzioni teatrali di Assemblea Teatro. Le compagnie che recitano arrivano da tutta Italia e dall’estero. A ottobre apriremo la nuova stagione con uno straordinario “Viaggio al centro della Terra”, proveniente da Barcellona. Cosa fai ora? Attualmente sono ancora il Direttore Artistico mentre è in corso un bando a cui hanno risposto circa 50 candidati. In ogni caso continuerò ancora la mia attività nella Fondazione TRG onlus di cui sono dipendente a tempo indeterminato, fino a quando il destino o un nuovo progetto mi porterà da un’altra parte. La vita di tutti è un’avventura e posso davvero ringraziare di aver fatto per oltre 45 anni il lavoro che desideravo fare e che mi appassiona. Inoltre sono lieto di aver trasmesso questa passione a molti giovani, sia all’Università sia ideando la Casa del Teatro dedicata alle Giovani generazioni. Proprio questo progetto è quello che mi interessa per gli anni futuri. In che forma lo si vedrà, ho delle idee, ma da buon teatrante ti anticipo un colpo di scena: il prossimo anno tornerò in scena come attore, in uno spettacolo diretto da Nino D’Introna e scritto da…Paola Mastrocola. Poi chissà… 24

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Una nuova ambasciatrice per CREM: Safia El Malqui

Dopo Tasha de Vasconcelos e Sir Stelios Haji-Ioannou, il CREM (Club dei Residenti Esteri a Monaco) ha scelto il suo terzo Ambasciatore: si tratta di Safia El Malqui, donna d'affari, globetrotter e collezionista d'arte contemporanea. A darne l'annuncio la Presidente del club, Louisette Levy-Soussan insieme al suo direttore, Chris Dhondt nel corso di una raffinato cocktail organizzato lo scorso 10 aprile per ufficializzarne la carica: " Sono davvero onorata per essere stata scelta a ricoprire questo ruolo che spero di svolgere con profitto. Non mancherò, nei miei viaggi, di far conoscere le attività di Crem nel mondo visto che, pur essendo residente monegasca da lunga data, viaggio non solo per piacere ma anche per lavoro", ha detto. A congratularsi con Safia El Malqui, - che è anche Ambasciatrice del Premio 'MONTE-CARLO FEMME DE L'ANNÉE' - molti amici e diversi membri del CREM riuniti per l'occasione. Ricordiamo che il Club dei Residenti Esteri a Monaco, dal 1 giugno 2010, è l'unica associazione monegasca che, per statuto, accoglie i residenti nel Principato di Monaco, con lo scopo di permettere loro d'integrarsi più agevolmente nelle vita sociale ma soprattutto culturale di questo paese, sempre ricco di eventi, appuntamenti unici e occasioni d'incontri di alto livello. .....................................................................................................................................................................................................

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SALUTE & BENESSERE

PHAM Monaco: le varici gravidiche La comparsa di varici degli arti inferiori in corso e a seguito di una gravidanza rappresenta un'evenienza clinica frequente e nota. In media una donna su quattro dopo la prima e sino a tre su quattro dopo la terza gravidanza sviluppano una sindrome varicosa, nei suoi diversi gradi di severità clinica. Su un terreno costituzionale e familiare agiscono diverse concause: in primis l'incremento ponderale; un'attitudine a una vita più sedentaria; l'effetto meccanico compressivo dell'utero gravidico sui vasi sanguigni addominali; l'aumento della volemia, le modificazioni ormonali. Per fortuna delle pazienti, una buona parte delle varici gravidiche tende a scomparire a qualche mese di distanza dal parto. Tuttavia, la quota residua può creare problemi clinici e disagio estetico nel tempo. E allora... che fare? Innanzitutto prestare attenzione all'aumento ponderale, mantenere una corretta idratazione, limitare l'aggiunta di sale alla dieta, praticare un'attività fisica regolare e adatta alla persona. L'attivazione del ritorno venoso per mezzo dell'attivazione della pompa muscolare delle gambe resta un punto fondamentale e la scelta e l'impiego di calze elastiche adatte conserva tutto il suo valore preventivo, compreso il momento del parto e il puerperio. Dal punto di vista medico, il ginecologo, il medico curante ed il flebologo lavorano in modo sinergico, avvalendosi di procedure diagnostiche non invasive e non pericolose per la gestante quali è l' Eco Color Doppler. L'assunzione di farmaci, soprattutto nel primo trimestre, va limitata al minimo e sempre su stretta prescrizione medica. Un eventuale trattamento scleroterapico, laser, radiofrequenza, o chirurgico é da prendere in considerazione caso per caso, in accordo con i desiderata della paziente, normalmente una volta terminato l'allattamento. In casi selezionati, sulla scorta del dato clinico e strumentale, può essere necessario mettere in atto una profilassi anticoagulante a finalità anti trombo - embolica, sempre sotto stretto monitoraggio medico. Il messaggio conclusivo, quindi, é che la comparsa di varici in corso de gravidanza non é un evento raro. La prevenzione é possibile, é efficace, merita di essere applicata su vasta scala, sia per uno scopo clinico, legato alla salute delle pazienti, sia per una scopo estetico, per limitare le possibili sgradevoli sequele angiologiche. In conclusione, ricordiamo ai nostri lettori , in caso di domande particolari da porre all'equipe che compone l'associazione PHAM o di richieste d' informazioni più precise, di scrivere direttamente a info@pham-monaco.com oppure di consultare il sito PHAM. 26

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430 studenti al Rally Principessa Charléne

© Direction de la Communication – Manuel Vitali

Lo scorso venerdì 5 aprile tutti gli studenti della prime classi delle principali scuole monegasche (Collège Charles III, Collège FANB e la Sezione d’Enseignement Général et Professionnel Adapté del LTHM) hanno partecipato con entusiasmo al Rally Principessa Charlene, organizzato dalla Direzione della Pubblica Istruzione, Gioventù e Sport con il supporto della Principessa Charléne Foundation ed il partenariato della ONG Peace & Sport, l'Associazione des Parents d’Elèves de Monaco e del Comité Monégasque Antidopage. Divisi in 84 squadre di 4 o 5 studenti, ai giovani atleti è stato chiesto di percorrere 5 chilometri a partire dalla palestra dell'Annonciade. In programma 3 tappe che si sono svolte sulla spiaggia del Larvotto, che hanno richiesto sia capacità atletiche che nozioni di cultura generale: Relay test ergometrico di Aquatic Rescue Center, immersioni subacquee, e la prova MCQ. Gli studenti poi hanno partecipato a una conferenza animata da due atleti monegaschi, Kevin Crovetto (ginnasta) e Marc Raquil (campione del mondo dei 4 x 400 metri e campione per la Pace) e partecipato anche ad un concorso di disegno . La cerimonia di premiazione si è svolta nella palestra dell'Annonciade, il punto d'arrivo del Rally in presenza di Isabelle Bonnal, direttore della Direzione dell'Istruzione, della Gioventù e dello Sport, Marie-Cécile Moreno, direttore aggiunto e di Gareth Wittstock. fratello della Principessa Charléne, nonché Segretario Generale della Fondazione Principessa Charléne. Si noti che il Rally Principessa Charléne si è svolta nell'ambito della 6a Giornata Internazionale per lo Sviluppo e la Pace. .....................................................................................................................................................................................................

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« De la piste au sentier »: un' esposizione da non perdere

Appassionata di fotografia, Solange Podell ha debuttato a Cannes fotoreporter per la rivista "LOOK", ma è solo dopo aver incontrato la Principessa Grace che la sua vita cambierà. Infatti fu proprio la Principessa che le chiese di stabilirsi a Monaco per diventare il fotografo ufficiale del Principato e della Famiglia regnante. In quel periodo Podell ha avuto il privilegio di avvicinare attori, VIP e piloti che nel Principato si recavano in occasione del Gran Premio di Formula 1, di cui quest'anno si festeggiano i 90 anni dalla prima gara. L'esposizione, organizzata alla Maison di Francia, è dunque l'occasione migliore per apprezzare il talento dei cliché in bianco e nero di una donna straordinaria. 28

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Oasis for Peace: dove c'è il caffè non c'è la coca

Dal 2007, la Fondazione colombiana “Oasis de Amor y Paz” (FOAP), situata nella regione del Norte de Santander, in Colombia, ha creato un centro di educazione e di formazione alla pace, offrendo un’alternativa concreta a bambini, adolescenti e giovani sfruttati nelle piantagioni di coca o vittime della guerriglia locale. Attualmente, come ha confermato lo stesso fondatore, Don Rito Julio Alvarez, gli ospiti assistiti dal centro sono 184 e, alcuni di questi, hanno pure raggiunto importanti traguardi sia personali che professionali. E' il caso, per esempio, di un ragazzo accolto 12 anni fa, richiamato nel suo paese d'origine come Sindaco. A queste iniziative si integra, dal 2018, il progetto OASIS CAFE', promosso dall'associazione monegasca Oasis For Peace (OFP), fondata nel da Alessandro Dalmasso e Sylva Cosulich. L'iniziativa, in accordo con la stessa Fondazione e attraverso il Programa Nacional Integral de Sustituciòn de Cultivos de Uso IIlìcito, sul modello 'Trade not Aid', contribuirà a soccorrere, proteggere e formare i giovani e la popolazione locale attraverso i proventi della commercializzazione del café, le cui piantagioni hanno sostituito quelle illegali di coca. In questo modo i campesino - i contadini locali della Colombia impegnati non solo a coltivare ma anche a raccogliere manualmente i semi del caffé di ben cinque varietà diverse maturate secondo una lavorazione particolare, acquisiscono una professionalità che li allontana da traffici illeciti tipici delle aree di conflitto e sfruttamento di quelle aree. La tostatura, invece, viene effettuata in Italia, a Ventimiglia, per opera di Fulvio Manuello, professionista del settore e maestro torrefattore di Oromo Tribu che, per Oasis Café, ha creato una miscela gradevole e di grande qualità. Per degustare questa bevanda e presentare le attività dell'associazione OFP, alla presenza di numerossisime personalità provenienti anche da Monaco - tra cui l'Ambasciatore d'Italia a Monaco, SE Cristiano Gallo e l 'arcivescovo di Monaco, Mons. Bernard Barsi - è stata organizzata una giornata di degustazione che ha riscosso un gran successo. Per chi, invece, volesse acquistare il caffé solidale Oasis, basta cliccare direttamente sul sito www.oasisforpeacemonaco.org e scrivere direttamente a info@oasisforpeacemonaco.org. Sorseggiare un buon caffé, contribuendo al progetto OFP a favore di FOAP fa davvero bene al cuore ed aiuta, in Colombia, chi è meno fortunato di noi.

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AAA Ricerchiamo agenti commerciali con pluriennale esperienza nel settore dell'editoria, per la vendita d'inserzioni pubblicitarie. La rivista digitale di riferimento è una trasmissione radiofonica ed settimanale dedicato al lifestyle, cultura e società, con articoli multimediali realizzati con particolare attenzione all'attualità del Principato di Monaco ed eventi della Costa Azzurra, personaggi eccellenti, prodotti del 'Made in Italy'. Idealmente, il candidato è un professionista plurimandatario, già in possesso di un portafoglio clienti selezionati per serietà ed affidabilità. Offriamo l'esclusiva della testata ed alte provvigioni. E' richiesta la conoscenza della lingua francese. Per informazioni: info@qe-magazine.com.

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HEBDO-AGENDA DE MONACO

"Monaco & l’Océan, de l’exploration à la protection" nouvel espace immersif et interactif dédié à l’engagement des Princes de Monaco en faveur de la protection du monde marin. Renseignements : +377 93 15 36 00 Musée océanographique de Monaco : Exposition photos en Salle de Conférences " Mission Malpelo – Explorations de Monaco". Renseignements : +377 93 15 36 00 Musée d'Anthropologie préhistorique:"L'Art préhistorique et protohistorique.Renseignements: +377 98988006 Du mercredi 10 au vendredi 12 avril, de 15h-16h30, Médiathèque de Monaco – Sonothèque José Notari : Atelier BD : Stage de dessin avec Céline Marin pour les 12-16 ans. Inscription : +377 93 15 29 40 Samedi 13 avril à 20h, Stade Louis II : Championnat de France de Football de Ligue 1 : Monaco – Reims. Renseignements : +377 92 05 74 73 Dimanche 14 avril à 15h, Auditorium Rainier III : Ciné-Concert avec projection des films muets de Charles Chaplin "Charlot policier" et "Charlot boxeur" sur une musique improvisée au piano par Paul Lay. Renseignements : +377 98 06 28 28 Lundi 15 et mardi 16 avril, de 14h30 à 16h30, Médiathèque de Monaco - Ludothèque : Réalisation d’un bâton de pluie (+ 6 ans). Inscription : +377 93 15 22 74 ou sur place Du lundi 15 au vendredi 19 avril, Ecole Supérieure d’Arts Plastiques – Pavillon Bosio : Stage peinture en extérieur par Laure Fissore, Artiste et illustratrice. Renseignements : +377 93 30 18 39 Mardi 16 avril à 20h, Théâtre des Variétés : Tout l'Art du Cinéma - projection du film "Elena" de Andreï Zviaguintsev, organisée par l'Institut audiovisuel de Monaco. Renseignements : +377 97 98 43 26 Jeudi 18 avril, de 15h à 16h, Médiathèque de Monaco - Ludothèque : " Alain, conte-nous une histoire ! " (+ 5 ans). Inscription : +377 93 15 22 74 ou sur place Jeudi 18 avril à 18h30, Maison de France : Cycle Culture et Francophonie : Conférence sur le thème "Le service public a-t-il trahi la culture?" par Patrick de Carolis. Renseignements : +377 93 25 21 64 Du jeudi 18 au samedi 20 avril, Théâtre des Variétés : Rencontres Internationales de Musique Electroacoustique 2019. Renseignements : +377 93 15 28 91 Du jeudi 18 avril au dimanche 3 novembre, Nouveau Musée National de Monaco - Villa Paloma : Ettore Spalletti "Ombre d’azur, transparence". Renseignements : +377 98 98 48 60

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Festival Printemps des Arts de Monte-Carlo : concert de clôture par l'Ensemble Chirgilchin. Dimanche 14 avril 2019, à 18h, Opéra de Monte-Carlo - Salle Garnier. Au programme : Musiques et chants traditionnels mongols. Renseignements: info@printempsdesarts.mc; www.printempsdesarts.mc

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