Prezzi trasparenti

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la storia di un prodotto in numeri


indice Cos’è il prezzo trasparente ....................................3 Perchè trasparente.....................................................4 Un solo prezzo trasparente per tanti prodotti?.....5 Come è composto un prezzo trasparente Le schede di prezzo.....................................................7 Il prezzo trasparente voce per voce Prezzo al produttore...................................................14 Costi di importazione.................................................15 Approfondimento: I diritti doganali........................17 Costi finanziari...........................................................18 Costi di certificazione ................................................19 Approfondimento: Cosa certifica altraQualità...20 Costi di trasformazione .............................................21 Magine medio importatore.......................................22 Magine medio bottega...............................................24 Prezzo consigliato alla vendita................................26 Prezzo netto al cliente................................................27 Altre voci di costo......................................................28 analisi sanitarie e di qualità.....................................29 costi di sviluppo prodotti ..........................................30 costi per progetti sociali............................................31


Cos’è il prezzo trasparente

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Il prezzo trasparente è uno dei cardini del commercio equo e del suo approccio al prodotto e al rapporto con il consumatore. E’ uno strumento per raccontare la storia di un prodotto in numeri, partendo dal suo prezzo. Ogni voce di costo che compone il prezzo al quale acquisti un qualsiasi prodotto del commercio equo, alimentare o artigianale, identifica un momento del suo viaggio da chi lo ha realizzato fino a chi lo compra. altraQualità come cooperativa importatrice di prodotti del commercio equo ha aderito alla carta dei criteri del Commercio Equo si impegna a rendere pubblici i prezzi trasparenti di ogni prodotto che distribuisce.


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Perchè trasparente Il prezzo trasparente comunica in modo immediato i costi di tutta la filiera, mettendone in evidenza ogni fase: ideazione, produzione e distribuzione. Il prezzo trasparente mostra quanto di un prodotto equo solidale resta nel paese di origine e quanto costa farlo arrivare in Italia e successivamente distribuirlo.


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Un solo prezzo trasparente per tanti prodotti? Un pacchetto di caffè o una tavoletta di cioccolato non hanno lo stesso prezzo di un cesto in foglie di banano o di una t-shirt in cotone: filiere produttive diverse danno origine a una diversa composizione del prezzo. Diversa ma non arbitraria o dipendente dagli instabili flussi del grande mercato: alla base di ogni prezzo trasparente c’è infatti una relazione diretta e paritaria tra organizzazioni di produttori e di importatori, relazione che fa si che il prezzo concordato per ogni prodotto tenga conto delle ore di lavoro, dei materiali, delle competenze e delle tecniche necessarie a realizzarlo.


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Come è composto il prezzo trasparente


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Le schede di prezzo “Nell’attività di vendita le Organizzazioni italiane di Commercio Equo e Solidale devono fornire ai consumatori tutto il materiale informativo disponibile, comprese le schede del prezzo trasparente” dalla Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale


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Il prezzo trasparente voce per voce


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Prezzo al produttore E’ il prezzo pagato al produttore per le materie prime, i prodotti semilavorati o i prodotti finiti che fornisce. Include: • costi di produzione • imballaggio • consegna al porto o all’areoporto di partenza con tutta la documentazione necessaria • i costi di cambio valuta Nella maggioranza dei casi è espresso in euro o dollari.


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Costi di importazione Includono: • i costi di trasporto internazionale, via nave o via area • la consegna dal porto o areoporto di arrivo al magazzino dell’importatore • i diritti doganali • le competenze delle agenzie di spedizione per il coordinamento delle importazioni e lo svolgimento delle pratiche doganali. Questi costi dipendono anche dal volume e dal valore della merce importata, oltre che dal mezzo di trasporto scelto.


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Un esempio... Un container di cesti, prodotto di scarso valore ma grosso volume, avrĂ una incidenza dei costi di trasporto maggiore di una spedizione aerea di sciarpe di seta, che hanno un alto valore, ma scarso peso e ingombro.


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Approfondimento: i diritti doganali I diritti doganali sono i costi pagati per introdurre in Europa i prodotti, acquisirne la proprietà e la possibilità di venderli sul territorio comunitario. I diritti doganali sono consistenti soprattutto per prodotti come tessili trasformati e confezionati nel paese di origine: categorie di prodotti considerate “protette” dal paese che le importa. Durante lo sdoganamento viene versata anche l’IVA, calcolata sull’importo della fattura.


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Costi finanziari Dare ai produttori un anticipo sul pagamento della fattura al momento dell’ordine è uno dei principi del commercio equo (-› Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale). L’anticipo permette ai produttori di acquistare materie prime e avviare la produzione senza indebitarsi. Per sostenere questi costi, però, chi importa deve, spesso, chiedere un prestito alle banche. Questa voce del prezzo trasparente quindi comprende il costo degli interessi da pagare sulle somme prestate dalle banche e le commissioni pagate per le transazioni internazionali.


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Costi di certificazione Per definire biologico o Fair Trade un prodotto è necessario farlo certificare da un ente terzo (CCPB, ICEA per il bio e Fair Trade Italia per il Fair Trade nel nostro caso) che, attraverso analisi dei prodotti e verifiche presso l’importatore, emette i documenti relativi alla certificazione. Anche questo processo ha dei costi, visibili nella scheda del prezzo trasparente alla voce Costi di certificazione e che possono anche comprendere le royalties per l’uso del marchio di certificazione.


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Approfondimento: cosa certifica altraQualità? I prodotti di altraQualità certificati per il biologico sono in particolare le tisane e i tè della linea Ayurvethica, i chewing gum Chicza, gli abiti e le felpe di Assisi Garments, le t-shirts di AKH. I prodotti di altraQualità certificati Fair Trade sono

le t-shirts di Akh e le borse di Esteam.


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Costi di trasformazione Sono i costi necessari per trasformare le materie prime importate tal quali: come le erbe essiccate provenienti dall’India miscelate e confezionate in Italia per ottenere le tisane della linea Ayurvethica. Questi costi, variabili a seconda del prodotto, possono avere un impatto rilevante e in alcuni casi superare il costo della materia prima. Importante è anche la scelta del trasformatore: altraQualitĂ lavora prevalentemente con piccole ditte, cooperative sociali e aziende che sostengono lo sviluppo dell’economia solidale per poter creare anche nel nostro paese un circolo virtuoso di sviluppo.


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Margine medio importatore Affitto di uffici e magazzini, personale, utenze: sono i costi vivi che gli importatori , come ogni azienda, devono sostenere e che confluiscono nel prezzo finale del prodotto. altraQualità è una cooperativa senza scopo di lucro, quindi calcola un margine a pareggio, il minimo indispensabile per coprire i costi generali nel corso dell’anno: il 33 - 35% sul fatturato. Il margine importatore varia anche in base alla categoria merceologica: vengono presi in considerazione aspetti quali le quantità totali acquistate e vendute, il rischio di invenduto, le attività di ricerca e sviluppo prodotto .


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Ad esempio il margine calcolato per le tisane Auyrvethica è molto inferiore a quello calcolato su un capo di abbigliamento. Ogni anno, infatti, vendiamo migliaia di tisane, che ci permettono di ammortizzare i costi di un’attivitĂ di ricerca e controllo impegnativa su un alto numero di prodotti e su un periodo pluriennale. Invece ogni sei mesi creiamo una nuova collezione di Trame di Storie con un numero limitato di abiti e accessori. In questo caso i costi di ricerca e sviluppo hanno un’incidenza maggiore sul singolo prodotto e di conseguenza aumentano il margine applicato.


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Margine medio rivenditore (bottega) Anche le Botteghe del Mondo hanno costi da gestire (affitto, utenze, dipendenti se ci sono) e quindi una parte del prezzo di ogni prodotto serve a coprire i loro costi generali. E’ calcolato come sconto sul prezzo consigliato per la vendita al consumatore finale e può variare tra un importatore e l’altro e in base alle categorie merceologiche.


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Nei prezzi trasparenti riportiamo sempre il margine medio per la Bottega che è calcolato come media degli sconti che applichiamo ai nostri clienti. Noi applichiamo due tipi di sconto, a seconda delle modalità di pagamento scelte, premiando chi decide di pagare anticipatamente perchè contribuisce ad abbattere i costi finanziari, aiutandoci a fornire il prefinanziamento ai produttori. In media i margini delle Botteghe sono il 42% per i prodotti di artigianato e dal 25 al 40% per i prodotti alimentari. La bottega o rivenditore può, poi, intervenire sul proprio margine modificando il prezzo finale di vendita, temporaneamente o permanentemente.


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Prezzo consigliato alla vendita E’ il prezzo finale, iva inclusa, pagato dal consumatore. Il prezzo è stabilito dall’importatore ma può essere modificato in parte dal rivenditore, che può aumentare o diminuire il proprio margine.


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Prezzo netto al cliente Lo avrete notato in alcuni prezzi trasparenti, come nel caso delle t-shirt per il merchandising. In questo caso il cliente, che può essere un’ong, una bottega, un’azienda, acquista il prodotto al prezzo netto, ma poi stabilisce autonomamente il prezzo di vendita a seconda dell’uso a cui il prodotto è destinato (raccolta fondi, promozione, o anche regalo ecc) e a seconda del costo delle successive fasi di lavorazione (stampa, ricamo, confezionamento ecc).


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Altre voci di costo Ora prenderemo in esame alcune voci di costo che non vengono esplicitamente citate nelle schede dei prezzi trasparenti ma che sono importanti elementi del prezzo finale di alcuni prodotti e che di solito sono inserite nei costi di importazione o nel margine dell’importatore o in altre voci che vi specifichiamo di seguito .


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Analisi sanitarie e di qualità: vengono effettuate, ad ogni importazione, a campione su alcune categorie di prodotto, alcune per obbligo di legge, altre volontariamente. Ceramiche, prodotti di artigianato destinati a contenere cibi, prodotti alimentari, cosmetici, tessili: molte sono le categorie sottoposte ad analisi che ne garantiscono qualità, assenza di elementi nocivi, conformità alle normative vigenti. Nelle schede di prezzo trasparente di altraQualità questi costi sono inclusi nella voce “costi di importazione” o nel margine medio importatore.


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Costi di sviluppo prodotti: comprendono i  costi per lo sviluppo di nuove linee di prodotti o il miglioramento di quelle esistenti. Un esempio sono i prodotti in ceramica di Craftlink su cui abbiamo lavorato con il designer Edoardo Perri, oppure gli abiti di Trame di Storie per i quali ogni anno creiamo due collezioni. Nelle schede di prezzo trasparente questi costi sono inclusi nella voce “margine importatoreâ€?.


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Costi per progetti sociali: questa voce identifica la quota di prezzo di un prodotto destinata ad attivare o sostenere progetti a beneficio dei lavoratori o soci o comunitĂ locali dei produttori. Ne sono un esempio la quota del prezzo delle t-shirts di Aarong (Bangladesh) permanentemente destinata alla realizzazione del progetto medico a beneficio dei lavoratori della manifattura produttrice, oppure la quota del prezzo degli abiti prodotti da GRRC che nel 2010 è stata destinata al gruppo di tessitori per far fronte ad un periodo di quasi totale assenza di ordini. Questi costi sono inclusi nella voce “prezzo pagato al produttoreâ€?.


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