Un'Altra Storia Magazine Numero 4

Page 6

Politica

Il disastro di Fukushima Una lezione di nucleare GIUSEPPE ONUFRIO Direttore di Greenpeace Italia

L

’incidente è al momento secondo solo a quello di Cernobyl. E solo adesso, a oltre due mesi dall’incidente, comincia a venir fuori la verità: il nocciolo si è completamente fuso nelle prime 16 ore dall’inizio del blackout che è iniziato prima che arrivasse lo tsunami. Solo adesso l’azienda proprietaria dell’impianto, la TEPCO (che vanta una lunga sequenza di scandali per la manomissione dei documenti sulla sicurezza degli impianti) ha ammesso che dopo 10 minuti dal terremoto i generatori diesel si erano fermati per un guasto per almeno 3 ore. Solo dopo essere stati rimessi in funzione è arrivato lo tsunami a mettere fuori gioco i generatori di emergenza. E così si è innescato l’evento incidentale. Questo ha portato a emissioni in atmosfera di circa il 10% di quelle registrate a Cernobyl, ma è una quantità comunque sufficiente a farlo rientrare nella definizione della categoria Ines 7. E’ successo quello che era stato già previsto 30 anni fa. La dinamica avvenuta a Fukushima era stata già studiata in una simulazione effettuata sul reattore BWR di Browns Ferry negli USA nel 1981, sulla base del quale fu elaborato un rapporto tecnico nel 1985. Il rapporto prevedeva fusione completa e danneggiamento del vaso di contenimento del nocciolo in 13 ore e mezza. Si trattava di un reattore BWR da 1.100

MW con un sistema di contenimento tipo Mark I, lo stesso adottato in 5 dei 6 reattori nucleari di Fukushima. Nel 1990 l’agenzia di sicurezza giapponese NSC accantonò l’ipotesi incidentale: non era ritenuto possibile un blackout così lungo. Un blackout però può suc-

6

cedere per tante ragioni: in Svezia a Forsmark nel 2006 si rischiò un incidente simile per una interruzione di corrente per 23 minuti che accadde senza alcun terremoto: per fortuna un terzo generatore diesel si mise in funzione (altri due erano andati in corto circuito). maggio • 2011 • N.4


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.