Capaci via D'amelio 1992/2012 su R2 di Repubblica

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Alessandra Ziniti, inviata di «Repubblica», ha seguito tutte le grandi inchieste di mafia e di cronaca in Sicilia. Insieme a Francesco Viviano ha vinto il premio Cronista dell’anno nel 2008. I due autori hanno pubblicato con Aliberti, per il ventennale delle stragi, Visti da vicino. Falcone e Borsellino, gli uomini e gli eroi.

«All’altezza di Capaci, l’inferno. Un boato, un cratere che si apre, la nostra blindata che vola in aria e ri­cade sulle macerie. Io ero al volante, accanto a me Paolo Capuzza e dietro Angelo Corbo. Il fumo era altissimo le altre blindate erano come scomparse. Siamo feriti, storditi, ve­diamo l’autoblindata del Giudice Falcone con il muso sotto un cumulo di terra e cemento, l’altra blindata che precedeva Falcone dove c’erano gli altri tre colleghi, Antonino Monti­naro, Rocco Di Cillo e Vito Schfani era come scomparsa, non si vedeva, era dall’altra parte dell’autostrada. Erano tutti morti».

CAPACI - VIA D’AMELIO

Francesco Viviano, inviato di «Repubblica», ha seguito tutti i maxiprocessi di mafia, analizzando l’evoluzione di Cosa nostra dalle stragi a oggi. Inviato in Iraq e in Afghanistan, è stato insignito di numerosi riconoscimenti e nominato Cronista dell’anno nel 2004, 2007 e nel 2008.

CAPACI VIA D’AMELIO

1992/2012

Gaspare Cervello il caposcorta di Giovanni Falcone

«Via D’Amelio era simile a una zona di guerra. Decine di poliziotti, di carabinieri, di vigili del fuoco che spegneva­no le ultime fiamme e poi una vera e propria via crucis di familiari, di colleghi, di amici, di Borsellino e degli uomini della sua scorta. Scene di morte e di disperazione. Anche noi che da anni seguivamo le cronache giudizia­rie e che avevamo assistito all’ultimo dibatti­to pubblico di Paolo Borsellino alla Biblioteca comunale di Palermo nel quale aveva “annun­ciato” la sua morte, eravamo senza fiato, in quel momento non pensammo al nostro me­stiere di giornalisti. Piangevamo anche noi». 1992/2012

Francesco Viviano e Alessandra Ziniti I diritti di questo libro saranno devoluti in beneficenza.

Sono trascorsi vent’anni dalle stragi compiute per uccidere i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nelle quali hanno perso la vita Francesca Morvillo e gli agenti delle scorte: Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina. La memoria collettiva di quei giorni di sangue, sui quali ancora si deve ancora fare piena luce, è ormai affievolita dal trascorrere di tutti questi anni. Questo volume mostra una selezione delle immagini utilizzate dalla Procura di Caltanissetta per le indagini. È una raccolta inedita, che rende conto del lavoro svolto dai pubblici ministeri, ma soprattutto mostra gli effetti dell’inumana violenza distruttiva dei due attentati e riporta alla memoria lo sconcerto, lo sdegno, il senso di profonda ingiustizia di quei due mesi cruciali per il destino dell’Italia.

Cronaca per immagini delle stragi che hanno condizionato la Storia del nostro Paese A cura di Francesco Viviano e Alessandra Ziniti Prefazione di Luca Tescaroli

Foto di copertina: © Manfredi Borsellino © Giuseppe Ayala www.alibertieditore.it blog.alibertieditore.it

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€ 16,00

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