Airplanes 7 2017

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La rivista è disponibile anche in formato sfogliabile sul sito www.airplanesmagazine.it

Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma Editore Aviator Srl- via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano - web: www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di giugno 2017 presso LitografTodi - Todi - Anno 11 - numero 7 - giugno 2017. Fotografie Aeronautica Militare



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Saluto del Sindaco di Vasto

e acrobazie delle “Frecce Tricolori” torneranno a solcare il cielo della nostra splendida città, regalando ai tanti residenti e turisti che le vedranno uno spettacolo di singolare bellezza. È una piacevole eccezione poter ospitare, per la terza volta in appena cinque anni, l’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale, il miglior team acrobatico a livello internazionale ed eccellenza italiana nel mondo. Un’occasione che se, da un lato, inorgoglisce per il riconoscimento di una capacità di accoglienza consolidata nelle precedenti edizioni, dall’altro esalta i valori di unità, identità ed indissolubilità della nostra Repubblica, nel Settantesimo anniversario dell’approvazione della Costituzione.

Non passi, perciò, inosservato il messaggio di unità nazionale che sottende al simbolico passaggio delle “Frecce”: «Il tricolore è il simbolo moderno di un popolo antico», dichiarò il Presidente Ciampi, «ricco di cultura, di tradizioni, di arte e di nobiltà d’animo, ma anche sofferente per secoli per la mancanza di una insegna che lo unisse, che rappresentasse la volontà di un destino comune». Il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale va agli organizzatori dell’Air Show Costiera dei Trabocchi e a quanti, a diverso titolo, contribuiranno al sereno svolgimento dell’evento. Ci attende uno spettacolo unico e prestigioso: mi auguro che possano essere giornate all’insegna di quell’accoglienza che ha reso famosa la nostra terra, e che è patrimonio di tutti coloro che la vivono.

Il Sindaco di Vasto Francesco Menna

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Saluto del Sindaco di San Salvo

ncora una volta diamo il più affettuoso benvenuto ai piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale dell’Aeronautica Militare. Ancora una volta da San Salvo, alzando lo sguardo al cielo dal nostro accogliente lungomare, potremo seguire l’esibizione delle “Frecce Tricolori”. Un’occasione per emozionarci in maniera orgogliosa per la Pattuglia Acrobatica, ambasciatrice in tutto il mondo dell’italianità. Il verde, il bianco e il rosso sono i colori della nostra bandiera, che dobbiamo amare e rispettare

perché sono il simbolo immediato e visibile dei valori dell’essere italiani. Quelli che ci apprestiamo a vivere saranno momenti di intensa partecipazione, preceduti da un convegno che si terrà alla Porta della Terra il 30 giugno per parlare dell’uso militare e civile dei droni e con una dimostrazione pratica allo Stadio “Davide Bucci”. Un ringraziamento doveroso all’Aeronautica Militare, all’Aero Club d’Italia, all’Aero Club di Ancona e alla DMC Costiera dei Trabocchi per aver consentito questo ennesimo appuntamento con le “Frecce Tricolori”.

Il Sindaco di San Salvo Avv. Tiziana Magnacca 11


Saluto del Presidente DCM Costiera dei Trabocchi

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omenica 2 luglio, la costa compresa tra Vasto e San Salvo, solleverà gli occhi al cielo per l’atteso “Air Show Costiera dei Trabocchi”: grandi protagoniste della manifestazione saranno le Frecce Tricolori, la cui esibizione sarà preceduta da un ricchissimo programma di volo. Per la terza volta il nostro bellissimo e pregiatissimo territorio ospiterà con piacere la Pattuglia Acrobatica Nazionale ammirando le evoluzioni dei dieci leggendari Aermacchi MB-339. Questo è stato possibile grazie alla fattiva e puntuale collaborazione di tutti i sindaci, imprenditori e associazioni interessati all’evento. La presenza delle Frecce Tricolori sarà un ulteriore motivo di attrattività turistica del nostro ter-

ritorio e del nostro mare e rappresenta la manifestazione di punta dando l’avvio al ricco calendario estivo che vede la nostra DMC protagonista di molti eventi culturali, musicali ed enogastronomici sia sulla costa vastese sia nell’entroterra. Quindi la nostra spiaggia è pronta a tingersi di verde, bianco e rosso: una celebre scia colorata che attraversa tutto il nostro golfo e simbolicamente vuole unire un tratto di costa che sul piano turistico, naturalistico e ambientale è ricco di bellezze uniche e specifiche. Con questa forte motivazione la DMC Costiera dei Trabocchi continuerà a lavorare in sinergia con tutti i portatori d’interesse con la convinzione che questo tratto di costa può essere il vero motore del nostro turismo.

Il Presidente DCM Costiera dei Trabocchi Ing. Luciano de Nardellis

Saluti ditta

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oi della DI FONZO SPA, azienda storica da tutti ritenuta la più importante impresa privata di trasporto bus in Abruzzo, ci siamo con piacere lasciati coinvolgere da quella che è stata ed è la più importante manifestazione dell’area di Vasto ed interland. Anche noi, nei limiti che ci consentono i nostri automezzi, cerchiamo di “volare” in tutto il territorio nazionale ed oltre. Ma soprattutto “vola” il pensiero e si fa coinvolgere

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DI FONZO nelle forme di volo più ardite e complesse quali quelle mostrate dalla nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale. Le “Frecce Tricolori” sono state e sono tuttora un grande segno di unità della Nazione Italia ed esportano nel mondo questo nostro “essere italiani”. Anche noi DI FONZO facciamo quanto nelle nostre possibilità nella stessa direzione: correttezza, rispetto del nostro cliente/partner, precisione e tutti quei valori che fanno di una azienda un’Eccellenza.


Cosa è l’Aero Club Ancona È un ente senza scopo di lucro giuridicamente riconosciuto, federato all’Aero Club d’Italia. Dove è ubicato l’Aero Club Ancona? Presso l’Aeroporto delle Marche, già Aeroporto di Ancona Falconara, Codice ICAO LIPY, Codice IATA AOI. Cosa fa l’Aero Club di Ancona a) Come da statuto, nasce per promuovere il volo nelle sue varie specialità. Si preoccupa innanzi tutto dell’addestramento al volo. È così che è nato l’addestramento dei Piloti in Italia e nel mondo. Oggi le cose sono cambiate, per cui l’Aero Club si è allineato alle nuove normative Europee ed è diventato ATO, Approved Training Organizzation, un’organizzazione di addestramento al volo con una struttura manageralizzata in grado di preparare i piloti di domani dall’inizio fino ad essere pronti per l’addestramento sui moderni Jet delle linee Aeree. b) Si occupa di addestramento al volo da diporto e sportivo, per dare la possibilità ai soci ed agli appassionati che non hanno intenzione di perseguire la professione di pilota, di avvicinarsi al volo con costi ed impegni più contenuti rispetto all’addestramento proposto dall’ATO. c) A dimostrazione di come il Club è al passo con i tempi, e lo vedremo anche descrivendo la nostra flotta, siamo Centro di Addestramento APR, approvato ENAC al n° 13. La professione del futuro, gli aeromobili a pilotaggio remoto. La nostra particolarità è che cerchiamo di inserire l’addestramento agli APR nei programmi delle scuole a costi estremamente contenuti, proprio rispecchiando la nostra natura di Aero Club. d) Organizza eventi nel mondo dell’Aeronautica. Di estremo interesse è stato nel 2016 il “Corso di Cultura Aeronautica” propo-

sto dall’Aeronautica Militare, che ha basato l’attività del 2016 sulla città di Ancona presso il nostro Aero Club. 350 ragazzi che si sono avvicinati al volo per una settimana. e) Organizza le manifestazioni aeree. In Italia gli aero club federati sono gli unici Enti deputati all’organizzazione di manifestazioni aeree. L’Aero Club Ancona ne sta organizzando negli ultimi tempi tre ogni anno. Come è composta la flotta dell’Aero Club Ancona? Abbiamo un P92JS, un Cessna 152, un Cessna 172SP con strumentazione G1000 IFR, un PA28 ARROW IV con carrello retrattile ed elica a passo variabile, anche esso strumentato IFR con strumentazione tradizionale. Come è organizzata la manutenzione? Siamo base esterna di un’officina certificata ENAC PART145, la Aergrifo di Perugia, con 2 esperti tecnici che assicurano la manutenzione continua dei nostri velivoli. La navigabilità continua invece (CAMO) è affidata alla CAMO dell’Aeroclub di Catania. Che corsi si possono seguire presso l’Aero Club di Ancona? a) Per il volo a motore: – tutte le licenze di volo LAPL, PPL, CPL, ATPL; – tutte le abilitazioni. SEP, MEP, IR, PA46 MERIDIAN, Velivoli complex, Familiarizzazione per differenze, tail well; – certificati FI, IRI, CRI. b) Per il VDS: – corsi basici, avanzati, fonia, trasporto passeggero, su velivoli tre assi ala fissa ed ala rotante. Per l’ala rotante si vola su FAMA’ KISS 209MF a turbina. c) Per gli APR: – corsi basici su multirotore ed ala fissa, certificati istruttore, ed in via di approvazione abilitazione aree critiche.


STAGIONE 2017

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artiti! Lo scorso 1° maggio è iniziata ufficialmente la 57esima stagione acrobatica delle “Frecce Tricolori”, dopo quella che, impropriamente, è detta la stagione invernale, ossia il periodo dedicato esclusivamente all’addestramento. Un periodo, questo, in cui si vola principalmente sui cieli di Rivolto, sede del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, con circa tre sortite al giorno che servono per affinare le evoluzioni acrobatiche del Team e, in particolare, per l’inserimento dei nuovi piloti in formazione. È ora di immergersi nella folla per dimostrare l’abilità e la professionalità della squadra. Una stagio-

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ne con molte novità, a cominciare da quella più rilevante del nuovo comandante, il magg. Mirco Caffelli; sarà lui che avrà l’onore e l’onore di “orchestrare” dalla biga i “magnifici 10” per far sì che le loro evoluzioni siano perfette. Il calendario della stagione estiva è come sempre molto fitto e la nostra amatissima Pattuglia Acrobatica Nazionale toccherà i litorali italiani da nord a sud; ma in programma ci sono anche tre tappe estere per stendere il tricolore più lungo del mondo anche fuori del nostro Paese ed esportare quel Made in Italy che solo le “Freccie Tricolori” sanno così ben incarnare. Come ogni anno i cambiamenti non sono pochi, né trascurabili: dal nuovo

“Pony 0”, come già accennato, il magg. Caffelli, al capoformazione, magg. Gaetano Farina, al quale proprio il comandante ha passato il testimone di “Pony 1”. Invariati, invece, “Pony 6” (leader della seconda sezione), il cap. Mattia Bortoluzzi, e il solista, “Pony 10”, il cap. Filippo Barbero. La new entry è il cap. Franco Paolo Marocco, proveniente dalla linea Eurofighter, dal X Gruppo Caccia del 36° Stormo, che volerà col numero “9”. Insomma, tutto è pronto per questo Air Show: i fans sono già schierati, le fotocamere sono già a fuoco e le bandierine italiane già sventolano: che altro dire? Forza ragazzi, fateci come sempre sognare!



Una STORIA

AVVINCENTE

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a lunga tradizione dell’acrobazia aerea in Italia ha origini sul finire degli anni 20 ed è strettamente legata alla base di Campoformido. Agli inizi degli anni 50 l’Aeronautica Militare valutò la possibilità di costituire un reparto espressamente dedicato all’addestramento acrobatico, con l’obiettivo di perfezionare la preparazione dei piloti e non disperdere le esperienze maturate in un campo del tutto particolare come quello dell’acrobazia aerea. Con queste premesse la Forza Armata decise di far nascere, a Rivolto (Udine), la cosiddetta “Unità Speciale”, la prima cellula delle odierne “Frecce Tricolori”. Era il primo marzo 1961. La scelta di Rivolto non fu affatto casuale: a pochi chilometri dall’aeroporto friulano, il campo di volo di Campoformido (Udine) era considerato da tutti come la culla dell’acrobazia italiana. Alla fine degli anni

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Venti del secolo scorso, infatti, Rino Corso Fougier, comandante del 1° Stormo Caccia, aveva introdotto l’acrobazia aerea come elemento fondamentale nell’iter formativo dei nuovi piloti. L’idea incontrò, in un primo periodo, l’ostilità dei vertici della Forza Armata ma in breve si guadagnò lo spazio che meritava riscontrando un forte entusiasmo in tutti i reparti della Regia Aeronautica: nel giro di qualche anno il volo acrobatico divenne uno dei mezzi più autorevoli per rappresentare l’Italia e la Forza Armata in Patria e all’estero. La guerra, purtroppo, interruppe questa tradizione che venne ripresa solo nel 1952 quando i Vampire del 4° Stormo di Capodichino decisero di formare la pattuglia del “Cavallino Rampante”. Iniziò, allora, una rotazione fra i reparti dell’A.M. in grado di garantire nel tempo una pattuglia acrobatica alla Forza Armata: i “Getti


tratto dal libro “55 anni di emozioni ...una bella storia che continua!”

Tonanti”, le “Tigri Bianche”, il “Cavallino Rampante”, i “Diavoli Rossi” e i “Lancieri Neri” furono le formazioni che meglio espressero negli anni Cinquanta lo sviluppo dell’acrobazia italiana. L’esigenza, adesso, era quella di razionalizzare sia l’impegno degli uomini che degli aeroplani: si decise, quindi, di costituire una pattuglia acrobatica “permanente”. Il 3 marzo del 1961 arrivarono, così, a Rivolto i primi sei

piloti a bordo dei CL.13 Sabre Mk.4, gli F-86E costruiti su licenza in Canada; sulle code degli aeroplani il “Cavallino Rampante” del 4° Stormo. Il primo maggio dello stesso anno venne organizzata la prima esibizione sull’aeroporto di Trento di quella che già allora veniva chiamata “Pattuglia Acrobatica Nazionale” e che, a distanza di due mesi, venne ufficialmente denominata 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.

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PASSIONE E FIDUCIA

Passione e fiducia permettono agli uomini e alle donne delle “Frecce Tricolori” di creare quella sinergia indispensabile per il volo della Pattuglia Acrobatica Nazionale. La passione è il motore che permette ai 10 Pony, così come a tutto a tutto il personale dell’Aeronautica Militare, di svolgere i propri compiti in maniera efficiente ed efficace. Efficace per raggiugere sempre l’obiettivo che ci si è prefissati, efficiente per aspirare ad esso con il minor utilizzo di risorse. Il volo dei 10 Pony si basa sull’assoluta certezza che chi sta volando al nostro fianco manterrà sempre la propria posizione, il proprio ruolo; alla base di questa cosnapevolezza, l’estrema fiducia nella professionalità e nella capacità degli altri componenti della squadra; valore senza il qiale il volo delle “Frecce Tricolori” non sarebbe possibile.

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PONY O MIRCO CAFFELLI Magg. Pil Comandante PONY 1 GAETANO FARINA Magg. Pil. Capoformazione PONY 2 LUCA GALLI Cap. Pil. 1° Gregario Sinistro PONY 3 EMANUELE SAVANI Cap. Pil. 1° Gregario Destro PONY 4 MASSIMILIANO SALVATORE Cap. Pil. 2° Gregario Sinistro PONY 5 STEFANO VIT Cap. Pil. 2° Gregario Destro PONY 6 MATTIA BORTOLUZZI Cap. Pil. 1° Fanalino PONY 7 PIERANGELO SEMPRONIEL Cap. Pil. 3° Gregario Sinistro PONY 8 GIULIO ZANLUNGO Cap. Pil. 3° Gregario destro PONY 9 FRANCO PAOLO MAROCCO Cap. Pil. 2° Fanalino PONY 10 FILIPPO BARBERO Cap. Pil. Solista

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Diventare

Piloti PAN

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uando ammiriamo l’“Alona” delle “Frecce Tricolori” o qualche passaggio in formazione stretta rimaniamo stupiti dalla precisione e dalla grazia delle manovre, il più delle volte compiute a velocità sostenuta. Nel corso di un’esibizione, sdraiati sulla spiaggia o sulle rive di un lago, ognuno di noi si sarà domandato, almeno una volta, a quale addestramento vengano

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sottoposti i “ragazzi” delle “Frecce” o quale sia la selezione necessaria per diventare un pilota della PAN. Per conoscere le tappe di un processo, ormai consolidato negli anni, in cui nulla viene lasciato al caso, bisogna, innanzitutto, dirigersi verso Rivolto (Udine), la sede del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico. È nella base friulana che i piloti dell’Aeronautica Militare, che hanno maturato


tratto dal libro “55 anni di emozioni ...una bella storia che continua!”

molte ore di volo su aviogetti, si trasformano in “Pony”. Ma andiamo con ordine, e partiamo dalla fase di selezione, il primo fondamentale step per far parte delle “Frecce”. Questo processo rientra nel normale turnover che caratterizza ogni reparto operativo della Forza Armata e che prevede, prima dell’inizio della stagione estiva, l’arrivo di uno o due nuovi piloti da inserire nelle posizioni che si rendono libere, per il naturale avvicendamento all’interno del Gruppo.

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Passione e Professionalità

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e “Frecce Tricolori” raccolgono l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Sintetizzano in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno non solo di un’istituzione militare ma di un intero Paese, l’Italia. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare è la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente

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che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido “continuum”. Circa mezz’ora da passare in “apnea” alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneau, le virate Schneider e la “Bomba”, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante Tricolore


tratto dal libro “55 anni di emozioni ...una bella storia che continua!”

finale dell’“Alona”. Ogni manovra si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono

quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, la Pattuglia Acrobatica Nazionale, capace di stendere in cielo il Tricolore più lungo del mondo.

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Una SQUADRA che

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intetizzare in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese. Questo fanno le “Frecce Tricolori”, raccogliendo l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, è dislocato

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sull’aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia


Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a ren-

dere famose le “Frecce Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non

differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.

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QU Q U UN UI IN I N ND D DC DI I IC L’ HH-139A AW-139, A AW W-1 -13 139 9, che h nella ll versione ll i perr l’Aeronautica pe l’ l’ per Militare p pr re en nd de e la denominazione HH, prende Hospital Helicopter, è un biturbina di categoria media prodotto da AgustaWestland, individuato dalla Forza Armata per sostituire le linee HH-3F (radiata nel 2014) e HH-212. L’HH-139A è una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di Ricerca e Soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di concorso alla collettività in caso di voli sanitari d’urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. Trattandosi di un elicottero già collaudato e in servizio presso altre realtà civili e militari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia Costiera, vari Enti locali), l’HH-139A permetterà di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e, soprattutto, operative – in ambito interforze e interagenzia nel settore delicato e complesso del soccorso aereo, fondamentali per intervenire con successo quando viene richiesto, spesso in condizioni proibitive, di notte, con il maltempo, in zone particolarmente impervie e isolate. L’HH-139A è in grado di operare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in ambiente marino. L’elicottero è una macchina particolarmente versatile; in massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR – 5 passeggeri + 1 barella) a quella soccorso aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC – da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY – fino a 14 passeggeri).

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Caratteristiche tecniche: Diametro rotore 13,8 m lunghezza 16,66 m larghezza massima (pianetto orizz.) 4,22 m peso massimo al decollo 6.800 kg 2 turbine Pratt & Whitney PT6C-67C con FADEC velocità massima 306 km/h.


CE C ESI ES SIM SM IMO MO Equipaggio HH–139A di Vasto

PM Lgt. Daniele RUFFILLI (Speaker)

Magg. Pil. Federico Bellicano (Comandante) Cap. Pil. Gianluca Papa (Secondo Pilota) 1° M.llo Alessandro Egizi (Operatore di Bordo) 1° M.llo Eugenio Milano (Operatore di Bordo) 1° M.llo Francesco Russo (Aerosoccorritore) 1° M.llo Fabio Fabbri (Aerosoccorritore) 23 19 19





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