Airplanes 7 2015

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2015

Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma - Editore Associazione IDEAE - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di giugno 2015 presso LitografTodi - Todi - Anno 9 - numero 7 - giugno 2015. Fotografie Aeronautica Militare


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PARMA AIR SHOW Aeroporto G. Verdi

CAP 231 Ex Rodolfo Natale – esibizione

EXTRA 330 Emiliano del Buono – esibizione Yak 52 Vari Gyula – esibizione

MB.326 Renzo Catellani – esibizione

Siai 211 Ferrante/Canetto – esibizione Patrouille REVA – esibizione

Pattugli a PC.3 “Flyers” – esibizione Fiat G.59 Pino Valenti – sorvolo Yak 9 Paolo Gavazzi – esibizione Pitts S2 Mario Cotti – sorvolo

Cap 10 Guido Dalla Rosa Prati – sorvolo

HH-139 15° STORMO Aeronautica Militare – demo SAR AW.149 R.S.V. Aeronautica Militare – esibizione

Eurofighter 2000 R.S.V. Aeronautica Militare – esibizione

“FRECCE TRICOLORI” Aeronautica Militare – esibizione

Il programma potrebbe subire variazioni dovute ad esigenze organizzative



PAN decollo effettuato!

I dieci velivoli della Pattuglia Acrobatica Nazionale sono già schierati in testata pista. Dopo il “ready for take off” manca solo l’autorizzazione della torre. Sguardi rivolti al cielo: arrivano le “Frecce Tricolori”!

C

on il sorvolo sui cieli di Milano per inaugurare ufficialmente Expo 2015, l’evento di portata globale più importante dell’anno, organizzato per questa edizione dal nostro Paese, è partita la nuova Stagione acrobatica delle “Frecce Tricolori”. Una Stagione certamente particolare che, almeno sul piano emozionale, non può essere come tutte le altre. Quest’anno ricorre un anniversario importante, che contribuisce ad alimentare quella meravigliosa storia di eccellenza tutta italiana che va avanti fin dal 1961. Cinquantacinque anni sui cieli di tutto il mondo rappresentano un traguardo davvero speciale, raggiunto grazie a quelli che, da sempre, costituiscono i valori di riferimento di una squadra affiatata e coesa qual è la Pattuglia Acrobatica Nazionale: passione, sacrificio, professionalità. Saranno 25 gli appuntamenti di quest’anno, in Italia e all’estero, nel segno della promozione di un intero sistema Paese, per portare alto con fierezza il nome dell’Italia e il suo Tricolore. Rispetto alla passata Stagione, tante le new entry tra le tappe nazionali: da Peschiera del Garda a Ischia, da Reggio Calabria ad Alba Adriatica, da Parma a Livorno. E sul fronte internazionale, sebbene sul calendario siano riportati due appuntamenti in meno della passata Stagione, sempre nell’ottica ormai consolidata di un reciproco scambio con le forze aeree di altri Paesi, le

“Frecce” saranno a Luxeuil (Francia), a Culdrose (Regno Unito), a Radom (Polonia), a Sliac (Slovacchia), e a Sanicole (Belgio). La formazione di quest’anno si presenta con un solo inserimento, il cap. Luca Galli, che ricoprirà la posizione di “Pony 9”. Sostanzialmente, quindi, l’ossatura è rimasta quella precedente con un capo formazione, il magg. Caffelli, alla sua terza stagione e un numero 6 alla sua seconda stagione, che ha ben fatto figurare le “Frecce Tricolori” lo scorso anno al suo esordio. Il cambiamento è rappresentato dalla posizione di “Pony 10”, quella del solista, ricoperta nel 2015 dal cap. Filippo Barbero, che ha comunque alle spalle anni di esperienza in formazione. «Abbiamo voluto presentare – ha detto il t. col. Jan Slangen, comandante della PAN – una formazione che rappresentasse una solidità speciale proprio per poter affrontare al meglio tutti gli eventi della stagione 2015 e, a maggior ragione, questo 55° anniversario». Proprio per restare in tema, ovviamente ricordiamo a tutti che l’appuntamento più importante di quest’anno si svolgerà a Rivolto i prossimi 5 e 6 settembre, quando sulla base friulana saranno presenti le più prestigiose pattuglie acrobatiche del mondo. Come di consueto, allora, non ci resta che fare ai nostri ragazzi un grosso in bocca al lupo e rivolgere lo sguardo al cielo per l’ennesima esibizione mozzafiato!

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PONY 8

GIULIO ZANLUNGO

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PONY 5

VIGILIO GHESER

PONY 3

STEFANO VIT

PONY 10

FILIPPO BARBERO

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JAN SLANGEN

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FABIO CAPODANNO


PONY 1

PONY 6

MATTIA BORTOLUZZI

MIRCO CAFFELLI

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PIERANGELO SEMPRONIEL

PONY 9

LUCA GALLI

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PONY 4

MASSIMILIANO SALVATORE

GAETANO FARINA

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I

il

SOLISTA

l solista rende lo spettacolo più avvincente, facendo restare il pubblico con il fiato sospeso e strappando applausi a scena aperta alla fine di ogni esibizione. Nell’economia del programma della Pattuglia rappresenta uno spettacolo nello spettacolo, è colui che consente alle “Frecce Tricolori” di offrire alla gente quell’armonia e continuità nella sequenza delle figure che è altra caratteristica peculiare della PAN. Come per il resto della Pattuglia, il programma del numero “10” viene messo a punto durante la fase invernale dell’addestramento. Si analizza ogni singola figura e si decide l’introduzione di qualche “tecnicismo” o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la stagione invernale, ogni volo d’addestramento del solista prevede l’esecuzione di tutto il programma della Pattuglia perché una buona parte della difficoltà del volo del “Pony 10” è costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi d’ingresso è una responsabilità del solista, il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che può dipendere dalla copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolge l’esibizione. Il 60% della difficoltà della performance del solista sta nell’esecuzione delle manovre; il restante 40% sta nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza costante presso la biga (in collegamento radio) del comandante, l’unico pilota titolato a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del “10”. Il comandante solitamente si limita a esprimere considerazioni sulla qualità estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici: solo il solista detiene il bagaglio di conoscenze tecniche necessario a correggere eventuali difetti di esecuzione delle figure acrobatiche. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il “Pony 10” è abbastanza autonomo rispetto alla formazione, potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprio allenamento.

PONY 10

FILIPPO BARBERO

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Una SQUADRA in VOLO S

intetizzare in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese. Questo fanno le “Frecce Tricolori”, raccogliendo l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.

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Reparto Sperimentale Volo I

n occasione del Parma Air Show 2015, l’RSV dell’Aeronautica Militare sarà presente con l’Eurofighter 2000. Nato nel lontano 1948, l’RSV, che ha sede a Pratica di Mare, nel corso dei suoi sessant’anni di storia ha subito grandi mutamenti: da organizzazione dedicata essenzialmente allo sviluppo e alla sperimentazione prototipica di mezzi, materiali e sistemi aeronautici, a supporto e di concerto con l’industria, il reparto è diventato un ente in grado di pensare, sviluppare, integrare e fornire agli organi competenti gli elementi necessari per certificare e impiegare soluzioni in grado di soddisfare le esigenze operative che si presentano nel corso del tempo. Il Reparto è strutturato in quattro Gruppi: il 311° Gruppo Volo, che si occupa dell’esecuzione delle prove in volo; il Gruppo Tecnico, responsabile dell’ingegnerizzazione delle prove di volo; il Gruppo Gestione Software, responsabile dello sviluppo e della gestione dei software operativi di bordo dei velivoli della Forza Armata; il Gruppo Ingegneria per l’Aero-Spazio, che fornisce il supporto inge-

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foto Roberto Resnigo

gneristico ai programmi spaziali di interesse dell’Aeronautica Militare. L’RSV ha in forza piloti e navigatori collaudatori sperimentatori, ingegneri, tecnici e meccanici sperimentatori la cui formazione avviene negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia presso le uniche “test pilot school” riconosciute. Il Reparto attualmente prosegue la propria attività nel testare i velivoli che entreranno in linea nei prossimi anni, soprattutto nel campo della Modeling e Simulation, degli Unmanned Air System e degli armamenti di precisione a bassissimi effetti collaterali, in collaborazione con l’Università e altri enti, tra i quali l’Agenzia Spaziale Italiana, ma anche in progetti finalizzati allo sviluppo di capacità estremamente innovative sui velivoli già in servizio. La partecipazione dell’RSV all’Air Show di Parma rappresenta, come sempre, un’occasione unica per gli appassionati di velivoli militari di ogni età, per assistere alle emozionanti evoluzioni dei più avanzati sistemi d’arma dell’Aeronautica Militare.


Eurofighter 2000 AW.149

ca zi on e no la ce rt ifi lo sc ors o an a u ti ci o on ut er ev A ric ti L’ AW.1 49 ha e Ar m a m en n io ez r Di all a m ili ta re d O ). (A RM AE RE

Apertura alare 10,95 m lunghezza 15,96 m altezza 5,28 m superficie alare 50 mq peso a vuoto 10.995 kg peso massimo al decollo 23.000 kg impianto propulsivo 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN (13.490 lb) a secco e 90kN (20.000 lb) con postbruciatore velocità massima 2 mach tangenza operativa 13.000 m autonomia massima 3.600 km raggio d’azione oltre 1.350 km equipaggio 1/2 piloti armamento 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida radar e infrarossa, ecc.). foto Gabriele Pisicchio


HH-139A

L’

AW-139, che nella versione per l’Aeronautica Militare prende la denominazione HH, Hospital Helicopter, è un biturbina di categoria media prodotto da AgustaWestland, individuato dalla Forza Armata per sostituire le linee HH-3F (radiata nel 2014) e HH-212. L’HH139A è una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di Ricerca e Soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di concorso alla collettività in caso di voli sanitari d’urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. Trattandosi di un elicottero già collaudato e in servizio presso altre realtà civili e militari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia Costiera, vari Enti locali), l’HH-139A permetterà di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e, soprattutto, operative – in ambito interforze e interagenzia nel settore delicato e complesso del soccorso aereo, fondamentali per intervenire con successo quando viene richiesto, spesso in condizioni proibitive, di notte, con il maltempo, in zone particolarmente impervie e isolate. L’HH-139A è in grado di operare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in

ambiente marino. L’elicottero è una macchina particolarmente versatile; in massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR – 5 passeggeri + 1 barella) a quella soccorso aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC – da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY – fino a 14 passeggeri). Caratteristiche tecniche: Diametro rotore 13,8 m – lunghezza 16,66 m – larghezza massima (pianetto orizzontale) 4,22 m – peso massimo al decollo 6.800 kg – due turbine Pratt & Whitney PT6C-67C con FADEC – velocità massima 306 km/h.

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M .l lo 1 a C la ss e Vi to G a da le ta

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Sh ow 9A per il Par ma Air Equ ipa ggi o HH -13 o (Co manda nte) Magg. Vio la Antoni one (Se condo Pilota) do) Ten. Agostin elli Sim uro (Operatore di Bor Ma se Pae t Lg r. 1째 Ma do) Bor di tore era ore (Op ) 1째 M.llo Rus so Salvat ndro (Ae rosoccorritore 1째 M.llo Romeo Ale ssa ore) rrit cco roso (Ae ano 1째 M.llo Barbie ri Stef

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La Mitica

Clinica Mobile nel Mondo di Silvia Ugolotti

Una piccola Clinica che corre al fianco dei piloti e tecnologie avanzate: è il nuovo progetto del Centro Diagnostico Europeo Dalla Rosa Prati, da quest’anno alla guida della storica Clinica Mobile.

Adrenalina, determinazione e la voglia di superare i propri limiti: sono gli uomini nati per correre, quelli che il coraggio l’hanno nel DNA. Sono i piloti dei grandi circuiti, veri e propri talenti che in sella ad una moto regalano emozioni a chi li guarda. Il rischio è grande, quanto l’eccezionalità dello spettacolo. A volte, però, qualcosa va storto: una disattenzione, una dose di sfortuna che da sole o insieme causano un incidente. Quando succede, la tempestività è l’unica ancora di salvezza: serve intervenire il prima possibile per riparare ai danni e salvare una vita. Con questo intento è nata nel 1977 la Clinica Mobile, un piccolo ospedale viaggiante che segue i piloti del motomondiale sui campi di gara. Una clinica completa ed efficiente progettata dal dottor Claudio Costa per poter operare in qualsiasi territorio e in tutti i circuiti del mondo: qualità, efficacia, strumenti per la diagnosi e la cura della traumatologia. È un’unità mobile per traumi importanti, allestita in modo da fornire un immediato aiuto in caso di lesioni gravi prima del trasporto all'ospedale o al centro di terapia intensiva più vicino. Oggi, il Centro Diagnostico Europeo Dalla Rosa Prati e il dottor Michele Zasa si succedono al dottor Costa per il rilancio della struttura a livello internazionale, in un percorso di eccellenza fatto di expertise e tecnologia avanzata, offrendo un servizio sanitario inno-

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vativo. «Siamo orgogliosi di affrontare questa nuova sfida con un ambizioso progetto che esalta due realtà italiane sanitarie d’avanguardia», dice il dottor Guido Dalla Rosa Prati. «La Clinica Mobile ha una storia unica, nata dall’ingegno italiano e diventata un’eccellenza mondiale, costruita con la passione e l’amore per questo lavoro e con la collaborazione dei piloti e dei team che lavorano intorno alle corse. Abbiamo voluto dare continuità a questa storia. Insieme al dottor Michele Zasa, erede prescelto dal dottor Costa, metteremo a disposizione del nuovo progetto tutte le tecnologie avanzate e l’esperienza che il nostro Centro ha sviluppato in questi anni, durante i quali la diagnostica è divenuta un punto di forza. Una nuova sfida, dunque, che rappresenta una grande opportunità per migliorare i nostri servizi entrando in un percorso sanitario per gli sportivi, al fianco di straordinari piloti. Dalla meravigliosa storia intrapresa dal dottor Costa impareremo e prenderemo spunto per svolgere il nostro lavoro con tutto l’amore che serve per conquistare il cuore ed i sentimenti dei coraggiosi cavalieri dei nostri tempi. La Clinica Mobile continuerà così ad essere il punto di riferimento nei circuiti di tutto il mondo e per questo evento particolare, come l’Air Show di Parma 2015”, vicino a tutti coloro che accorreranno per vedere le nostre “Frecce Tricolori”».


Visite guidate alla base aerea di Rivolto

Vieni in Friuli Venezia Giulia e conosci da vicino le ”Frecce Tricolori”!

Nell’emozionante atmosfera della base aerea di Rivolto, punto di partenza delle esibizioni della Pattuglia Acrobatica Nazionale, potrai vivere un’esperienza esclusiva, conoscere i segreti dei velivoli e i luoghi frequentati ogni giorno dai piloti e scoprire da vicino un vero Aermacchi MB.339PAN, il velivolo usato attualmente dalle “Frecce”!

Prenota la tua visita direttamente sul sito www.turismofvg.it Costo: € 10,00 a persona – € 5,00 con la FVG Card Gratis: bambini sotto i 12 anni (max 3 ogni adulto) Servizio: italiano/inglese Partecipanti: individuali o piccoli gruppi non organizzati

Per informazioni: Ufficio turistico di Udine Piazza Primo Maggio, 7 Tel.: 0432 295972 info.udine@turismo.fvg.it

*L’apporto dell’Aeronautica Militare e l’ingresso in base vengono forniti a titolo gratuito.


Parma, 20 giugno 2015

La solidarietà sul Green Una serata di beneficenza, dedicata alla Federazione delle Associazioni Emofilici Onlus, è stata organizzata presso la Club House del Circolo Parma Golf in occasione della IV edizione del “Torneo Artcafé”.

Il ricavato andrà a sostegno del Progetto “FedEmo - Sa.Me.Da.® L.I.F.E.®”: un dispositivo a bracciale finalizzato a facilitare la cura e l’intervento di assistenza nelle fasi di emergenza-urgenza, garantendo l’identificazione del paziente e l’accesso immediato ai suoi dati clinici da parte del personale sanitario intervenuto. Numerose sono le richieste da parte dei pazienti emofilici o dai genitori dei più piccolini per poter avere il bracciale. Attualmente il progetto è attivo a Roma presso il Policlinico Umberto I, l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, il Policlinico Gemelli ed a Bari presso l’Ospedale Policlinico Consorziale Giovanni XXIII. Il grande valore del progetto e i benefici delle possibili ricadute sui pazienti sono stati sottolineati dal Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin nel corso della recente Giornata Mondiale dell’Emofilia, tenutasi a Roma lo scorso 13 aprile.

LA TUA DONAZIONE GODE DI AGEVOLAZIONI FISCALI! Sostieni anche tu il progetto Sa.Me.Da.® L.I.F.E.® di FedEmo In occasione dell’Airshow di Parma, con una donazione minima di 20 euro, riceverete a casa il cappellino o il portatutto Frecce Tricolori - FedEmo.

Tra gli invitati una rappresentanza del Comune e dell’Aeroclub di Parma e la Pattuglia Acrobatica Nazionale, che in passato è stata al fianco della Federazione per un progetto di ricerca.

Per maggiori informazioni:

www.fedemo.it - Email: segreteria.organizzativa@fedemo.it

Conto Corrente Bancario: IT 54 U 08487 30750 000140101650 Conto Corrente Postale: 94937000 Carta di Credito o Prepagata: www.fedemo.it 5 per Mille - Codice Fiscale: 96325890588


I Responsabili della Manifestazione Aerea

P

er ogni manifestazione aerea delle “Frecce Tricolori”, l’Aeroclub d’Italia, in accordo con l’Aeronautica Militare, nomina il Direttore della Manifestazione. A lui spetta la realizzazione dell’Air Show ed è il responsabile della complessa macchina organizzativa che deve coprire tutti gli aspetti di pianificazione, logistici, documentali e legali di una manifestazione aerea seguita da migliaia e migliaia di spettatori. È il Direttore che coordina tutti i circa trenta Enti a vario titolo coinvolti, siano essi istituzionali che associazioni, nei circa sei mesi di lavoro che una manifestazione richiede per essere realizzata. Per questo imponente compito, l’Aeroclub Parma utilizza un consolidato team di tre esperti Direttori che, in stretta sinergia, coprono le macroaree assegnate: Engineering & Logistics, Media & Public Relation e, infine, la parte vera e propria dell’Air Show: il programma di volo acrobatico. Verificando costantemente che tutto si svolga nel pieno rispetto di NELLA FOTO DA SX VERSO DX: VITTORIO CUCURNIA – DIRETTORE GENERALE DELLA MAF: PILOTA DI AEREO DAL 1981, DI ELICOTTERO DAL 1994. CONSEGUE L’ABILITAZIONE ALLA DIREZIONE DI MANIFESTAZIONI AEREE NEL 1997, ATTUALMENTE È MEMBRO DELLA SEZIONE TECNICO SPORTIVA VOLO A MOTORE DELL’AEC ITALIA.

quanto pianificato in sede progettuale e ponendo sempre al centro la piena osservanza delle normative vigenti in materia di Sicurezza Volo. L’Aeroclub Parma, avendo al suo interno le risorse professionali idonee, è in grado di realizzare manifestazioni aeree di levatura internazionale, compresa la capacità gestionale di una diretta TV. Oggi il concetto di team per gestire eventi così complessi si è definitivamente affermato non potendo una singola figura gestire carichi di lavoro così elevati e complicati. La costituzione di questo Gruppo, avvenuta alla metà degli anni 90, dimostra la lungimiranza avuta fin dall'inizio di questa magnifica avventura. Se oggi riusciremo a stupirvi, emozionarvi, coinvolgervi vuol dire che abbiamo saputo fare bene il nostro lavoro lasciandovi un indelebile ricordo. Un solo segreto: lavorare con le mani, pensare con il cuore. Sempre! Buon divertimento a tutti voi da Maurizio, Gianluca, Vittorio e tutto l’Aeroclub Parma.

GIANLUCA PIERAMI – RESPONSABILE ENGINEERING & LOGISTICS DELLA MANIFESTAZIONE: 1992, NEL 1996 È STATO TRA I PRIMI IN ITALIA A CONSEGUIRE L’ABILITAZIONE ALLA DIREZIONE DI MANIFESTAZIONI AEREE; ATTUALMENTE SOCIO DELL’ AEROCLUB BRESSO ( MI ). PILOTA DI AEROPLANO DAL

MAURIZIO VITI – VICEDIRETTORE DELLA MANIFESTAZIONE: PILOTA DI AEREO DAL 1982, ALITALIA IN SERVIZIO SU AIRBUS SERIE 300. CONSEGUE L’ABILITAZIONE ALLA DIREZIONE DI MANIFESTAZIONI AEREE NEL 2000; ATTUALMENTE RICOPRE LA CARICA DI TEAM MANAGER DELLA NAZIONALE ITALIANA DI ACROBAZIA AEREA A MOTORE ED È SOCIO DELL’AEROCLUB PARMA. COMANDANTE

sul Mario Cotti in volo ero Club di Parma ll'A de nte de esi Pr Il suo Pitts.

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VITA da PILOTA, VITA da ATLETA! L’

Il pilota militare, per l’attività che svolge quotidianamente, segue programmi alimentari e di allenamento fisico ben precisi, non lontani da quelli di un atleta. immaginario collettivo del fattore “rischio”, il mantenimento della concentrazione, della capacità di raziocinare e di condurre a compimento la missione secondo le modalità previste, eventualmente fronteggiando, d’altro canto, gli imprevisti . Quindi, qualunque sia lo stress, “immediato”, come nel caso dei caccia di ultima generazione o prolungato anche per molte ore, come per le attività legate al trasporto, il risultato finale deve portare ad uno stato di perfetta e persistente efficienza. Da raggiungere come? C’è da premettere che qualunque militare ha la responsabilità di mantenersi in perfetta salute e in uno stato fisico confacente, che gli permetta di svolgere il suo “mestiere” e il suo compito. Ancor più questo vale per i piloti militari che, in tale ottica, seguono programmi alimentari e di allenamento fisico non lontani da quelli di un atleta, con diete calibrate e bilanciate che tengano in dovuto conto i necessari

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apporti calorici, proteici, vitaminici e minerali, con un’assunzione distribuita nel corso della giornata, con l’obiettivo assoluto di evitare il sovrappeso e garantire una perfetta funzionalità della macchina corporea, considerando che le accelerazioni conseguenti alle diverse manovre del velivolo a cui si sottopone il pilota comportano un aumento del peso di due, tre, fino a sei, sette volte. Ecco anche perché diventa necessario un allenamento fisico che consideri i particolari aspetti di queste sollecitazioni, anche questo opportunamente bilanciato tra attività indoor e outdoor, prediligendo gli sport aerobici o comunque che non alimentino l’incremento della massa se non strettamente necessario e funzionale all’attività che si svolge. In conclusione che dire? Vita da pilota, vita d’atleta!

Alessandro Cornacchini





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