VIRTUAL - B

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ALESSIO - B VIRTUAL - B



DAL 02 OTTOBRE 2014 AL 30 NOVEMBRE 2014

ALESSIO 足 B VIRTUAL 足 B WEB PROJECT GALLERY

www.webprojectgallery.it


DESCRIZIONE PROGETTO W.P.G. Web Project Gallery è un progetto innovativo che vede l’inaugurazione di un esclusivo spazio espositivo virtuale creato per affiancare ed integrarsi con la già affermata, a livello nazionale e internazionale, Galleria Agnellini Arte Moderna. La galleria Agnellini ha voluto creare un inedito contesto espositivo, unico ed emozionante, mediante un metodo di comunicazione del tutto nuovo nel campo delle gallerie d’arte: un vero ambiente 3D virtuale accessibile a tutti. Le sale e le opere d’arte sono completamente interattive e offrono una originale quanto piacevole ed entusiasmante alternativa alla visita reale. Il progetto virtuale, fondato su un concetto legato alla dimensione di galleria d’arte al passo con i tempi, si materializza davanti agli occhi di chi lo guarda attraverso uno schermo, rendendo le esposizioni reali e dinamiche. Web Project Gallery è la realizzazione di un idea, una sfida costruita prima mentalmente e poi materialmente, sfruttando tecnologia e innovazione, indirizzando il progetto verso qualcosa di nuovo, di piacevole, concreto e completo. Per questo chi visita questo mondo interattivo ha la percezione reale della galleria, la possibilità di muoversi, osservare con calma le opere appese alle pareti e con un semplice "click" selezionare un'opera per scoprire tutte le informazioni che la riguardano. Riproporre una vera e propria mostra con la possibilità di sentirsi in galleria, di vedere le opere, di spostarsi da una parete all'altra, di leggere il catalogo e di poterlo scaricare, questa era la nostra sfida e questo il risultato, ci si sente avvolti e parte dell’ambiente espositivo restando comodamente seduti a casa propria, fruendo di un approccio del tutto nuovo nel mondo dell’arte, che permette anche ad un pubblico moderno giovane e dinamico di aprire una finestra sulla realtà della produzione artistica contemporanea. All’interno di questa nuova realtà artistica verranno proposte mostre sia personali che collettive che consentiranno all’utente non solo una valutazione approfondita e integrale delle opere esposte ma anche una immediata ed efficace modalità di acquisto dell’opera stessa.

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SOMMARIO 8 SENZA ALTRO RICORSO 9

LA STRADA COME TERRITORIO DELL' ARTE

10 DI OMBRA E DI LUCE 11 UNIVERSALMENTE VOSTRO... DOMINIQUE STELLA

13 LE OPERE

59 INTERVISTA AD ALESSIO-B

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TESTI DOMINIQUE STELLA

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SENZA ALTRO RICORSO

Egli svela la propria identità solo attraverso un nome e l'iniziale di un cognome che maschera dietro a una certo desiderio di anonimato necessario all'azione illegale che conduce da diversi anni nelle strade di Padova, la sua città natale. Qui nasce nel 1971, in una famiglia che oggi si potrebbe definire normale. Nessuna predisposizione alla violenza, all'emancipazione precoce. Alessio-B prosegue i suoi studi, abitato tuttavia dalla passione del disegno che egli pratica con talento sin dall'infanzia. Nel 1987 ha sedici anni; in occasione di una gita scolastica a Parigi scopre la street art, il fenomeno writers, e immagina il proprio destino. La rivelazione viene dalla scoperta, sui muri della capitale francese, dell'invasione di un esercito di ratti che occupano gli angoli delle strade, le palizzate e le facciate. L'adolescente è conquistato da queste sagome realizzate con la tecnica del pochoir, che proiettano un mondo immaginario in scala reale. Il ratto inizialmente, poi i personaggi tratti da una quotidianità ordinaria o dalla realtà urbana. Blek le rat, l’autore di questi stencil incisivi e perturbatori, diventa il maestro a cui Alessio-B s'ispira dai suoi primi lavori. Giovane apprendista, egli s'informa, impara, sviluppa il proprio stile a partire da qualche esempio di cui accoglie il carattere prettamente urbano. Le pareti dell'appartamento di famiglia sono il supporto delle sue prime sperimentazioni. Vi riproduce i personaggi stilizzati di Keith Haring, una delle star degli anni '80 di cui fa il proprio idolo. La Pop art costituisce un ulteriore supporto al suo immaginario per la messa in scena dei miti cinematografici, dei protagonisti della pop music, del rock, o delle star che popolano gli schermi e i manifesti pubblicitari. 8

Nonostante il suo irrefutabile talento, i suoi genitori, poco fiduciosi in una carriera artistica, lo incitano a iscriversi all'università di architettura a Venezia, che egli frequenta negli anni '90 proseguendo al tempo stesso il proprio destino di artista di strada. Una volta laureato, inizia a viaggiare: l'Inghilterra, la Spagna, il Marocco, i Caraibi, la Tanzania... sono territori che alimentano il suo immaginario. L'artista accumula sensazioni, impressioni visive, colleziona ricordi, creando il fermento di un'ispirazione vagabonda. A Londra, all'inizio degli anni 2000, il fenomeno Bansky - i cui pochoirs mescolano humour e impegno politico attraverso rappresentazioni semplificate, le più svariate ma sempre sovversive - lo convince ad accettare definitivamente il proprio destino.


LASTRADACOMETERRITORIO DELL'ARTE

La lenta maturazione delle esperienze grafiche e la diversificazione delle fonti d'ispirazione gli permettono di definire la propria identità. Alessio-B, tra street art e immagini pop, tra affichisme e décollage, costruisce un universo nel quale si afferma, acquisendo a poco a poco un marchio di riconoscimento che lo identifica nel paesaggio urbano. La complessità della sua tecnica che mescola stencil e collage, l'utilizzo dell'acrilico e delle resine trasparenti, rappresenta la caratteristica essenziale di un lavoro che si proietta altrettanto bene sui muri della città come sulla tela, affermandosi in tematiche «peace and love» che egli rivendica oggi come necessaria risorsa contro la violenza urbana. L’esperienza della strada rappresenta per lui, come per molti street painter, la pratica fondatrice che arricchisce l’immaginario nell'urgenza e nel gusto del rischio, inducendo una tecnica dell'immediatezza determinante per la realizzazione delle opere. L'artista insiste sugli imperativi preliminari di una preparazione lenta, indispensabile all'operazione di commando condotta in pochi minuti in uno stato quasi febbrile. Il gesto è preciso e il progetto determinante. Nel lavoro di Alessio-B si mescolano diverse tecniche di strada, che sfociano in una realizzazione complessa nella quale si combinano pochoir, décollage di manifesti ritoccati con colori acrilici o collage di fogli elaborati in atelier. La sovrapposizione delle masse colorate risultanti da décollage o colorazione a spray, costituisce la base delle opere sulle quali egli costruisce, attraverso maschere successive, il quadro immaginato. Dal colore alle figure in bianco e nero, l'artista elabora il proprio lavoro che spicca su uno sfondo dalle tinte acidule risolutamente poprock, incrostato di lettere e segni, e sul quale, come ultima firma, egli applica le figure in

bianco e nero di bambini graffitari, portatori di un messaggio pacifista: «Follow you heart», «Love». Fortemente influenzato dall'esperienza dell'affichista Mimmo Rotella, che ha sempre mostrato una predilezione per il mondo del cinema e per il ritocco colorato dei suoi décollage, Alessio-B riproduce l'universo mediatico del mondo cinema- tografico e musicale punk rock, degli idoli dei tempi moderni, all'origine del suo primo lavoro che egli sviluppò secondo una tecnica pop, conservando un carattere fortemente pittorico. I confini del quadro definiscono, in questo artista prettamente italiano, il campo di un'azione che si vuole sempre rappresentativa di un'esperienza estetica. La tentazione dell'«opera» resta presente, differenziandolo in questo dai graffitari, portatori di un messaggio effimero.

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DI OMBRA E DI LUCE

Attualmente i segni distintivi delle sue azioni di strada, che egli perpetua a Parigi, come a Londra, Venezia o Padova, sono i bambini, simboli d'innocenza e di amore, i cuori abbozzati dalle mani infantili e la Monna Lisa, idolo atemporale convertito in abito cittadino, che egli porta a spasso a seconda delle sue incursioni notturne. Queste figure in bianco e nero sono al tempo stesso schematiche ed espressive, interpellano il passante attraverso l'empatia positiva che emanano. L'intenzione del messaggio resta volontariamente semplice e immediata: amore, pace, libertà. La sua parola d'ordine: «l'arte non è un crimine». La trasposizione delle sue tecniche di collage, spray e stencil è oggi evidente sulla tela. E l'arte di AlessioB, prettamente popolare, trova un'eco entusiasta nel mondo delle gallerie in cui egli ormai espone con successo le proprie opere.

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UNIVERSALMENTE VOSTRO... E Nel 2013 è invitato a partecipare al primo evento dedicato alla street art e al fenomeno writers alla Biennale di Venezia: Bach 2 Back To Biennale. L'obiettivo consisteva nel rappresentare una tendenza artistica contemporanea, nata nel dopoguerra dei ghetti urbani e che si è sviluppata nell'interpretazione libera di una realtà contestatrice delle ineguaglianze, affermandosi attraverso un linguaggio creativo, inventivo e autonomo. La performance metteva in scena una nuova generazione che si è costruita su una mitologia già storicizzata, praticando un'arte sempre impegnata nell'intenzione ma libera dai diktat del mercato, basata sulla libertà d'espressione senza riferimento tematico o curatoriale. Cinquanta artisti sono stati invitati a elaborare, ognuno nel proprio stile, un «affresco» di due metri per dieci metri, che è rimasto esposto a Campo Sant’Agnese a Venezia, per tutta la durata della Biennale. Il lavoro di Alessio-B mette in scena un gruppo di bambini writers che si divertono a scrivere sui muri con la bomboletta: «Follow your heart» o «Art is not a crime», in un'atmosfera di allegria e gioco. Questo affresco è la dimostrazione compiuta del lavoro di un artista che ha raggiunto una maturità d'espressione nella messa in forma di un linguaggio efficace ed esplosivo. Le sue immagini, ormai popolari, vengono riprodotte su una linea di T-shirt e nell’oggettistica quotidiana (valigie,cover per I-phone e I-pad), prova del successo pubblico e della validità del suo messaggio.

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OPERE

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VESPA LOVE

2014 Tecnica mista su tela cm. 100 x 150

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MARYLIN IN ROUGE

2013 Tecnica mista su tela cm. 120 x 100

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THE CAT GREEN

THE CAT VIOLET

THE CAT GOLD

THE CAT RED

2014 Tecnica mista su tela cm. 25 x 25

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MADIBA

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2014 Tecnica mista su tela cm. 50 x 40


BABY ARTIST 2014 Tecnica mista su tela cm. 40 x 30

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RAGAZZA CON VENTAGLIO

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2014 Tecnica mista su tela cm. 50 x 40


S. JOBS 2014 Tecnica mista su tela cm. 40 x 30

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MARYLIN

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2013 Tecnica mista su tela cm. 70 x 50


NOMADE 2 2013 Tecnica mista su tela cm. 40 x 30

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THE MONKEY LOVE PINK

THE MONKEY LOVE BLU

THE MONKEY LOVE RED

THE MONKEY LOVE YELLOW

2014 Tecnica mista su tela cm. 30 x 24

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JAMES MARSHALL HENDRIX

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2013 Tecnica mista su tela cm. 70 x 50


UNFORGETTABLE AYRTON 2014 Tecnica mista su tela cm. 50 x 40

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MONKEY LOVE

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2014 Tecnica mista su tela cm. 100 x 80


THE CAT 2014 Tecnica mista su tela cm. 60 x 50

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AMY LOVE

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2014 Tecnica mista su tela cm. 70 x 50


FREE MAN 2014 Tecnica mista su tela cm. 50 x 40

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SLAVE TO LOVE

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2014 Tecnica mista su tela cm. 70 x 50


DAVID POP 2014 Tecnica mista su tela cm. 40 x 30

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THE BOSS

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2014 Tecnica mista su tela cm. 70 x 50


MADONNA TRIBUTE 2014 Tecnica mista su tela cm. 100 x 70

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LIFE

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2012 Tecnica mista su tela cm. 40 x 30


ART IS NOT A CRIME 2014 Tecnica mista su tela cm. 80 x 100

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BLOOD

2014 Tecnica mista su tela cm. 80 X 100

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MONNALISA

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2013 Tecnica mista su tela cm. 70 x 50



TRIBUTE TO WHITNEY

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2012 Tecnica mista su tela cm. 100 x 80


TRIBUTE TO LOU REED 2013 Tecnica mista su tela cm. 100 x 80

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TRIBUTE TO U2

2014 Tecnica mista su tela cm. 100 X 150

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SENZA TITOLO

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2014 Tecnica mista su tela cm. 120 x 150


SMILE 1 2013 Tecnica mista su tela cm. 50 x 70

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ALESSIO - B INTERVISTA

www.webprojectgallery.it


COSA TI HA SPINTO A DIVENTARE ARTISTA DI STRADA?

Già da bambino amavo molto il disegno. Per me non è mai stato un problema disegnare, avevo una predisposizione naturale che mi dava una grande libertà, ma non avevo uno scopo preciso. Poi il click mi è scattato a Parigi, a 16 anni, con gli stencil di Blek le rat dappertutto sui muri... È stato il mio ispiratore, insieme ad altri come Banksy più tardi; ma principalmente è stato lui e l'evidenza della sua tecnica che mi hanno illuminato.

COME HAI CREATO IL TUO MONDO PERSONALE?

La mia città, Padova, è stata il terreno dei miei primi tentativi. Con l'esperienza degli altri come punto di riferimento e le mie idee di teenager, una forma di protesta, di esagerazione, il gusto del proibito che ti spingono verso situazioni limite. Poi inizi a ragionare, a strutturarti, ed entri in un circuito di produzione autonomo.

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Anche i viaggi che ho fatto dopo gli studi di architettura hanno rappresentato per me un fermento di esperienze, una collezione di ricordi, come dei manifesti che si staccano, si riattaccano e si ridipingono. Questa accumulazione mentale, secondo me, ricorda i manifesti scollati e la sovrapittura di Mimmo Rotella e costituisce la materia che fa da background al mio lavoro.

E LA POP ART? Certamente la pop art è il punto di appoggio della mia ispirazione. Warhol sicuramente, ma anche la musica pop o punk rock, Johnny Cash, Jimy Hendrix. Sono figlio degli anni '70/80. Nella forma certo, con la predominanza di figure contrastanti, le tinte acide... ma anche nello spirito. I soggetti prescelti, se da una parte accompagnano costantemente la nostra routine immaginifica, dall'altra hanno tutti, umanamente o professionalmente, intrapreso scelte contro corrente che li hanno resi a volte anche impopolari, ma che comunque hanno fatto si che colpissero l'immaginario collettivo. Le mie sono donne e uomini che il talento, la passione o la genialità hanno reso ribelli, innovatori, miti. D’altra parte, l'idea predominante del mio lavoro è volontariamente pacifista; l'immagine del bambino che utilizzo come figura di riferimento simboleggia l'innocenza, la sincerità, la purezza. Il bimbo disegna sul muro un cuore e la scritta LOVE, e questa rappresentazione, fondamentalmente semplice e immediata, comunica un messaggio di non violenza. Altri elementi, come le farfalle, ricorrono nelle mie installazioni e determinano uno spazio di libertà, concetto fondamentale che s'inscrive in modo evidente nella street art.


IN CHE MODO LO SPAZIO URBANO ENTRA IN RISONANZA CON LE TUE CREAZIONI?

LA TECNICA È IMPORTANTE?

La città è un terreno di avventura, che esalta il sentimento di libertà. La carica di adrenalina prodotta dall'eccitazione del proibito dà un'impressione di «no limit», di superamento di certe costrizioni sociali che s'inscrive nell'azione così come nell'emanazione dell'opera. Il disegno si offre al passante, invitandolo a entrare, attraverso la porta dell'immaginario, in un mondo ideale. Al di là del reale, l'immagine lo trasporta in una dimensione onirica, al di fuori delle contingenze quotidiane. È un appello alla tolleranza, all'abbandono dei pregiudizi, è anche un istante di emozione. La strada offre questo palcoscenico straordinario che ti permette di toccare un massimo di pubblico in un minimo di tempo. La brevità dell'azione induce la chiarezza e l'efficacia del messaggio. Per me la scrittura di strada deve considerare tre fenomeni: l'interattività, il carattere effimero e la leggibilità immediata dell'intenzione.

È determinante. La pratica della street art richiede un'anticipazione molto elaborata dell'azione. L’immediatezza del gesto è compensata da una preparazione preliminare che può durare anche tre giorni, e l'opera è il frutto di un'accumulazione di gesti che non lascia spazio ad alcuna improvvisazione. In questo io sono totalmente diverso dai taggers e da altri graffitari che sono più vicini a una cultura hip- hop. La tecnica dello stencil, che io utilizzo, è più ragionata, è simile a una costruzione che si elabora attraverso maschere successive, dal bianco verso il nero, creando così l'illusione dello spazio. Lo sfondo può essere costruito a partire dal colore o da fogli incollati, d'ispirazione pop... il ritratto di Marilyn ad esempio, sul quale viene a imprimersi poi la figura. L’inclusione di numeri o di lettere costituisce dei punti di riferimento, di date o di iniziali, legate ai personaggi rappresentati; le mie installazioni sono vicine al mondo pittorico, la tela conferisce all'immagine un'inquadratura che permette di focalizzare lo sguardo che si arresta un istante, in un momento di passaggio. Per me la strada è una galleria a 360° che offre una straordinaria eterogeneità di pubblico. Quello che m'interessa è toccare un numero considerevole di giovani che facciano vivere l'opera attraverso le reti sociali, attivando così dei meccanismi a vortice senza fine. L'obiettivo naturalmente non ha nulla di commerciale, è un passerella di scambio, di riconoscimento. Quello che mi diverte è che oggi alcuni miei lavori, che eseguo per affissione, vengono rubati... È il massimo! La street art, per me, non è affatto una pratica vandalica, è un arte del condividere. L’arte non può in nessun caso essere un crimine!

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NON C'È CONTRADDIZIONE NEL PRODURRE OPERE SU TELA?

Per niente. I miei quadri risultano da una pratica che già avevo introdotto nel mio lavoro di strada. L'inquadramento di una scena infantile affissa su un muro anticipava già questo passaggio alla tela, che riprende le stesse tecniche di collage e di accumulazione della street art. Le mie opere pittoriche veicolano innanzitutto un mondo pop rock, o tratto dallo star system, in ritratti concentrati sul viso dei nostri idoli moderni; mi permettono anche di mettere in risalto il mio gusto per il colore. Ma la costruzione del quadro resta la stessa e procede per sovrapposizione di strati che possono includere collage di manifesti strappati, spray dalle tinte vivaci, sui quali costruisco il mio lavoro a stencil. La continuità della tecnica rappresenta un punto di riferimento immutabile. Invece, nei miei quadri ho abolito il carattere effimero. Ricopro l'immagine con una resina acrilica trasparente e rigida che gli conferisce quasi un'identità scultorea... come quando Arman, consapevole della fragilità delle sue accumulazioni, fece ricorso alla resina per preservare le sue opere dalla corruzione del tempo. Questa immersione dell'immagine in una materia protettiva costituisce un riferimento quasi archeologico, molto nouveau réaliste. Quello che m'interessa è la pluralità dei possibili, questo spirito di moltiplicazione, di diffusione, proprio della nostra epoca, ecco perché ho adattato alcune delle mie opere a supporti di grande diffusione come le valige firmate Roncato Italy, graphic Alessio-B. La popolarità di un'immagine come quella del bambino che disegna un cuore su un muro fittizio, diventa reale se si avvicina alle aspirazioni intime di ognuno... Spero che questa simbologia interpellerà a lungo l'immaginario di tutti.

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Per me, la street art è prettamente popolare, è elemento di una quotidianità che può adattarsi ai supporti più insoliti... È un'espressione fondamentalmente libera in un'epoca di stress e di costrizioni, è uno stato d'animo, quasi una filosofia di vita.



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