La Città Nascosta 6

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n. 6 Primavera 2013 rivista a fumetti online


Realizzata dall’Anonima Fumetti in collaborazione con la Scuola Cottolengo e l’Accademia Albertina di Belle Arti Curatori

Nico Vassallo e Bonsignori don Andrea Logo

Arash Eftekhari Illustrazione di copertina

Giulia Somma

Ottimizzazione, progetto grafico, editing

Studio Parlapà di Davide G.G. Caci Consulenze artistiche

Gianfranco Costagliola e Pierpaolo Rovero Responsabile Web

Gianfranco Goria


Pubblicazione mensile on line realizzata da:

Con il patrocinio della:

p. 5 Mischia... ti al Cottolengo! Sesto episodo: Una bella frase

Nico Vassallo Ideazione Alberto Arato Soggetto e sceneggiatura Andrea Dotta Disegni e colore Studio Parlapà Lettering e supervisione p. 15 Il famoso mendicante Jacopo Maria Vassallo Ricerche e interviste Nico Vassallo sceneggiatura Elena Barberis Disegni, colore e lettering p. 21 L’intervista Jacopo Maria Vassallo Ricerche e interviste Nico Vassallo sceneggiatura Alessio Moroni Disegni, colore e lettering


La Citta’ Nascosta Ehi…. Dico a voi…. Mi sentite??? No, no, tranquilli non ho preso un colpo in testa durante una mischia ma voglio fare piano, perché nessuno in redazione si svegli…. Perché? Beh.. perché non può essere che un sogno pensare di essere arrivati al sesto numero della nostra “Città Nascosta”, di avere pubblicato i primi due numeri in lingua inglese e di aver raccontato fin’ora le nostre storie ad oltre 362.000 singole persone ( non “cliccate” gente…indirizzi IP! ). La media a numero è di oltre 72.000 persone. Come ? Non è un sogno? Beh… allora posso parlare ad alta voce!

Ciao a tutti gli amici! Si, siamo sempre noi a raccontarci belle storie….vere… e a svegliarci dal sogno che non è più un sogno… Eh eh. Già, perché in questo numero parliamo di impegno e l’impegno non vuole dire solo fatica, noia, magari anche ricordi di scuola (“il ragazzo non si impegna…”). A noi piace pensare a questo impegno come la grinta di uno sportivo che non molla un metro, come la rettitudine di un servitore dello Stato che compie il suo dovere anche quando gli esempi di chi lo guida non sono dei migliori, di un bimbo che sfida le risate dei compagni per stare vicino a chi magari è preso in giro in classe. Si, è vero, piccole cose, magari con poco valore come qualche fumetto, ma che ci danno la voglia di andare avanti, di scoprire che siamo una catena importante che questo bene non vuole mollarlo mai, ma che può e deve stare insieme. E’ questo il segreto. Ecco perché in questo numero ogni storia, seppur divisa dallo stile e dal tempo, sembra un’unica grande sceneggiatura di un regista oscuro che sapientemente dosa fatica e impegno, disperazione e fiducia per una conclusione davvero sorprendente! Chi è questo regista?....? Ma su… non deludetemi… se la Città è nascosta, come può essere scoperto il regista? Buon divertimento!

Bonsignori don Andrea


Episodio 6: una bella frase


Guarda che TOUCHE!

Ahiaaa

aaah!

! a! Ahiaaaa Smettila! È solo una sbucciatura.

Quando mi sono rotto il braccio non frignavo così!

Questo tipo di ferite è

dolorosissimo.

Ancora lì a lamentarsi?

Non è che sei un po’ ipocondriaco?

Vorrei vedere te!

Ipoco... che?

FARE FINTA?

Fare finta?

Come ti permetti? Far credere di essere ammalato... Far finta...

Io crede che loro ammalati di cervello, non di ginocchio.


Basta con questa lagna. Non se ne può più.

Chi impara, ma non pensa, è perduto. Chi pensa, ma non impara, è in pericolo.

Che c’entra scusa?

Niente ma è una bella frase!

Spara e vedi di non dire cavolate.

... Io avrei un’idea

Si potrebbe... psss {psss} e poi.. {psss} {psss}

Grande, Pinza. Come ti vengono tutte queste idee?

Allora tutti d’accordo.

Zitti, ecco che arriva!

Io sente che noi ci mette nei guai.


Piano, fate piano. Posatemi sulla panca. Oh, povero me.

Aiutatelo a rivestirsi.

Tieni una merendina. Ti vedo conciato male.

Ti vedo un po’ pallido. Male sul serio, vero?

Ahimé... non riesco a mangiare niente.

Finalmente avete capito che STO MALE. Non scherzo mica, io...

Parola mia, Bonde, sei sicuro di star bene?

In che senso?

Giù? Mi trovi un po’ giù? Niente. Nel senso che mi sembri parecchio giù!

Niente è più evidente di ciò che è nascosto...

Che c’entra?

Niente, ma è una così bella frase...


Che cosa ti è successo, Bonde?

Scusa?

Hai davvero una brutta cera. Stai male?

Er... io... cioè...

Ti vedo un po’ giallo... non avrai mica... ma no, è impossibile.

Rara? Stai tranquillo. È una malattia troppo rara...

Spara che cosa dovrei avere?

Non mi dirai mica...

Temo di sì...

Che cosa confabulate? Voglio sapere...

Potrebbe essere osteoplasi prismatica...

Osteo... che?


Ih, ih... quel babbione c’è cascato...

Non sa neanche... ...che questa malattia non esiste!

Crede di avere l’osteoplasi prismatica!

Scusa, che c’entra? Grandi, siamo grandi!

Quale sarebbe il motivo di tutta questa ilarità?

Niente, ma mi sembra una bella frase.

Una cosa mondiale. Bonderien è spaventatissimo. “Uno che non sa governare se stesso, come può governare gli altri”.

Abbiamo fatto credere a Bonderien di essere ammalato.

Molto divertente. E non sarebbe ora di finirla?

sistenUna malattia ine ismatica. pr si la op te os : te

Perché Bonderien è all’ospedale, in questo momento.

E perché?

Ricoverato.


Che cavolo dici? All’ospedale? Ma è impazzito?

Togliedi temelo . o n r o t

Ma chi te l’ha detto?

don barnaba.

È una bella frase no?

da quando si è comprato quel libro di frasi famose...

“Non importa se ti muovi piano, l’importante è che non ti fermi.”

Per la faccenda di Bonde... mi sento un po’ responsabile. E perché?

in fondo, è colpa nostra se si è sentito male...

Diciamo pure di QUALCUNO... ehi, ehi, ehi.... ci siete stati anche voi...

Io lo dicevo che era uno scherzo stupido...


Siamo sicuri che sia qui?

Dobbiamo proprio entrare?

Guarda guarda chi si vede... siete venuti a rimediare?

E se ci ammaliamo anche noi?

Ok, gli chiederemo scusa e gli diremo tutto.

E...?

Rimediare a che cosa?

Non lo manderemo più a quel paese se si fa male.

Avanti, non fate i finti tonti...

Sentite questa: “Le parole sono la voce del cuore”.

Finalmente ne hai detta una giusta!

Ah, sì? Mi pareva tanto una bella frase...


Come sarebbe a dire che non possiamo vederlo?

È in isolamento. Una grave malattia.

Osteoplasi prismatica. Nella forma più grave.

Oh... e sarebbe?

Osteo... ma veramente... Cioè noi l’abbiamo... cioè... ...inventata?

In effetti...

...si potrebbe quasi dire...

Sentite questa: Non conta il colore del gatto. Conta che acchiappi il topo. E che c’entra?

Niente ma è proprio una bella frase. Che cosa vi avevo detto? Ce l’hanno tutti con me...


ETHEL Mi presento: Chi ha detto che il rugby non è uno sport adatto a una ragazza?

CHI L’HA

SI FACCIA AVANTI CHE LO SPEZZO IN QUATTRO. DETTO?

Nome: Ethel Cognome: Per parte di padre Rossetti, per parte di madre

Schrumpf

Segni particolari: Ossa grandi, muscoli grandissimi, sedere gigantesco. Molto utile per schiacciare chiunque capiti, sfortunatamente per lui, sotto di me in mischia.

Fidanzato: Cerco un boscaiolo che abbia voglia di tagliare alberi nella Foresta Nera con me tutto il giorno. Se non l’avete ancora capito, da grande voglio

andarmene dalla città, vivere nella Foresta Nera e insegnare a giocare a rugby agli orsi.

Amici per la pelle: è meglio essere miei amici. Chi non lo è, se n’è pentito un nanosecondo dopo il primo secondo di gioco. Poverino. Quel giorno i barellieri hanno dovuto lavorare duro per raccoglierlo con il cucchiaino. Nemico per un giorno: I maschi sbruffoni

Nemico per sempre: I maschi sbruffoni

Desideri: Saltare addosso dieci giocatori che fanno tutti, prendere la palla e fare meta. Ih! Ih!

mischia e sfondarli

Pensieri: Chi l’ha detto che bisogna per forza essere magri? Essere grassi ed essere grossi non sono la stessa cosa. Due bistecche è meglio di una.

La dieta dello sportivo prevede MOLTE proteine (ma che cosa sono? A me piace la carne, mica le proteine...) Odio le femmine peppie

Provatevi a dire che i maschi sono più forti delle femmine.













La città nascosta è un progetto della: Scuola Cottolengo

In collaborazione con:

Anonima Fumetti associazione di professionisti del fumetto con il compito di valorizzare l’arte del fumetto anche come occasione di lettura per i più giovani.

Associazione Sportiva GiuCo fa dello Sport un arma di integrazione che da anni svolge campionati “normali” con tutti i soggetti svantaggiati ispirandosi ai principi di San Giuseppe Cottolengo.

Movimento Cristiano Lavoratori organo di carattere sociale, di solidarietà e volontariato senza scopo di lucro. M.C.L. intende promuovere l’affermazione dei principi cristiani nella vita, nella cultura, negli ordinamenti, nella legislazione ed opera per un rinnovato ordinamento sociale, in cui siano assicurati, secondo giustizia, il riconoscimento dei diritti e la soddisfazione delle esigenze spirituali e materiali dei lavoratori.

Hanno supportato quest’opera:

Per informazioni sulla città nascosta, scriveteci. segreteria@anonimafumetti.org


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