NC 86 Dic-Gen 2021

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Anno 15 numero 86 dicembre-gennaio 2021 Società Editrice ADC Group

Poste Italiane Spa - Spedizioni in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004) Art. 1 comm. 1 DCB Milano

il giornale della nuova comunicazione

Carlo Noseda, managing partner M&C Saatchi

Vincenzo Gasbarro, creative partner M&C Saatchi

Silvio Meazza, digital partner M&C Saatchi

Luca Scotto di Carlo, creative partner M&C Saatchi

NC Digital Awards 2020

‘Agenzia del decennio’

M&C SAATCHI, da dieci anni mai uguali a ieri



editoriale_nc

LA COMUNICAZIONE MADE IN ITALY È UN’IMPRESA L’annuale fotografia del mercato delle agenzie indipendenti italiane, l’inchiesta ‘Italians do it better’, quest’anno ha immortalato un settore concentrato sulle modalità per sopravvivere alla crisi e ripartire al meglio. I player della comunicazione hanno dovuto reagire in modo veloce, lavorando in smartworking, puntando su innovazione e originalità, adeguando linguaggi e strumenti all’emergenza in corso. Una prova di grande resilienza da parte delle agenzie nostrane, che si sono rimboccate le maniche e hanno messo in campo con maggiore forza e determinazione i valori che da sempre le contraddistinguono: grande capacità creativa, approccio ‘sartoriale’, flessibilità e coerenza. Le aziende, dal canto loro, si sono trovate a rivedere in modo radicale le proprie strategie, in alcuni casi sospendendo temporaneamente gli investimenti, in altri utilizzando nuovi format inediti e in altri ancora veicolando sostegno e partecipazione ai consumatori, in preda a una perdita di senso di orientamento e certezze. I nostri intervistati sembrano concordi: la partita della competizione si sta giocando, e si giocherà, sulla capacità di investire su nuove aree di business, di seguire un’intuizione prima che diventi consolidata, di creare efficaci strategie multicanali e sull’innovazione tecnologica. Accelerata dalla crisi sanitaria, infatti, la digitalizzazione è destinata a diventare la nuova normalità: eventi online, campagne social e di influencer marketing per interagire con il target, rimarranno delle strade da percorrere anche in un futuro Covid free. Anche Adc Group ha dato prova di rapida capacità di affrontare i cambiamenti in atto. Come? Lanciando la versione ‘full digital’ di tutte le iniziative dedicate alla comunicazione, in tutte le sue forme. Non solo. Il 2021 si preannuncia un ulteriore anno di novità per gli storici premi dedicati alla creatività ‘made in Italy’, digitale e non. Gli awards si trasformano in Festival e abbineranno così, a giurie e cerimonie, giornate dedicate ai contenuti. Una formula già collaudata nelle kermesse dedicate alla live communication e che quest’anno verrà declinata anche ai BC&E, NC e NC Digital Awards. Tra le novità anche un premio abbinato ai BC&E Awards dedicato a tutti quei progetti che meglio di altri dimostrano la capacità di trasferire in modo efficace e creativo al pubblico i valori aziendali: il Brand Purpose Awards. Il primo appuntamento è ad aprile con il Branded Content & Entertainment Festival, patrocinato da Obe - Osservatorio per il Branded Content e il nuovo Brand Purpose Awards. A maggio sarà la volta degli NC Festival, la kermesse dedicata alla migliore comunicazione ‘olistica’, legata all’Annual della Creatività. A settembre saranno in scena, infine, gli NC Digital Awards, arricchiti anch’essi da un giorno dedicato alla formazione. Un’edizione speciale quella di quest’anno, alla quale dedicheremo contenuti speciali all’interno della rivista NC: il premio dedicato alla migliore comunicazione digitale ‘made in Italy’, infatti, festeggia il suo decimo anniversario. Il nostro sistema dedicato agli eventi entrerà invece nel vivo in autunno con il Bea Festival (ottobre) e i Bea World Festival (novembre). Tutto fa presupporre che questo 2021 sarà un anno speciale e siamo certi che vorrete farne parte da protagonisti, anche attraverso l’ecosistema e le testate della nostra casa editrice. Salvatore Sagone direttore responsabile e presidente ADC Group

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nc_sommario

6_COVER STORY M&C SAATCHI, DA DIECI ANNI MAI UGUALI A IERI

14_PRIMO PIANO SKY, A CAVALLO DELL’INNOVAZIONE

17_INCHIESTA_ITALIANS DO IT BETTER APPUNTAMENTO DEDICATO AL VALORE COMPETITIVO DELL’INDIPENDENZA. INSIEME ALLE AGENZIE DI COMUNICAZIONE A CAPITALE ITALIANO, FACCIAMO IL PUNTO SULLO SCENARIO ATTUALE, LE NUOVE OPPORTUNITÀ DEL COMPARTO E LE NUOVE FRONTIERE TECNOLOGICHE E MEDIA.

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AREA STRATEGICA

INCHIESTA

34_COMUNICO, TRASFORMARE POSSIBILITÀ IN REALTÀ

44/50_PRIMO PIANO

20/30_SCENARIO

44_IL 2020 DEL BRANDED

20_AGENZIE, EVOLVERE PER

ENTERTAINMENT

SOPRAVVIVERE

48_BEST BRANDS 2021: SPAZIO A

24_IL FUTURO È GIÀ QUI. E NON SI

SOSTENIBILITÀ, TESTA E CUORE

TORNA INDIETRO

16_PROTAGONISTI

28_NENNA (UNA): “IL PLUS

TWENTY8 STUDIOS SOSTIENE

DELL’INDIPENDENZA È

L’ITALIA CON UNICREDIT

L’IMPRENDITORIALITÀ”

18_FOCUS

32/43_PROTAGONISTI

ACCENTURE INTERACTIVE, L’ERA DEL

32_CASIRAGHI GRECO&, IL SEGRETO

BUSINESS OF EXPERIENCE

È LA COERENZA

36_MIYAGI, EXPERIENCE PHILOSOPHY 40_PIANO B, EVENTI IBRIDI PER UN MONDO CHE CAMBIA 42_GRUPPO RONCAGLIA, DA STORYTELLING A STORYDOING

Pag. 16 Area Strategica, Twenty8 Studios

ACCOUNT MANAGER

DIRETTORE RESPONSABILE

Elisabetta Zarone elisabetta.zarone@adcgroup.it Franco Trerotola franco.trerotola@adcgroup.it Elena Rossi elena.rossi@adcgroup.it Andrea Gervasi andrea.gervasi@adcgroup.it (Roma) Ilaria Granato ilaria.granato@adcgroup.it (International)

Salvatore Sagone salvatore.sagone@adcgroup.it

COORDINAMENTO EDITORIALE

Marina Bellantoni marina.bellantoni@adcgroup.it

SEGRETERIA DI REDAZIONE

Francesca Chittaro francesca.chittaro@adcgroup.it PERIODICO MENSILE

ART DIRECTION E REALIZZAZIONE

n° 86 dic-gen 2021 reg. trib. di Milano n° 93 del 20/02/2007

Simona Marconi s.marconigrafica@gmail.com

SOCIETÀ EDITRICE ADC GROUP srl

HANNO COLLABORATO

Paola Morello paola.morello@adcgroup.it

presidente: Salvatore Sagone Red. e pubbl.: via Copernico, 38 - 20125 Milano tel: +39 02 49766316 info@adcgroup.it Sede legale: via Freguglia, 2 - 20122 Milano NC© Copyright 2021 ADC Group srl

MARKETING E COMUNICAZIONE

FOTOCOMPOSIZIONE E STAMPA

Francesca Fiorentino, Anna Gavazzi, Ilaria Myr, Dalia Pace

RESPONSABILE COMMERCIALE

marketing@adcgroup.it

ARTI GRAFICHE LOMBARDE

Via Isonzo 40/1/2 Quinto Dè Stampi - 20089, Rozzano (MI) P.I. 01379950155 Tel. +39 02 89500463 Finito di stampare nel mese di gennaio 2021

ABBONAMENTI

Ilaria Aguzzi ilaria.aguzzi@adcgroup.it

Progetto grafico: Davide Lopopolo

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2020

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Premio dell’editore ‘Agenzia del decennio’

Per gli altri premi vedi box

M&C SAATCHI, DA DIECI ANNI MAI UGUALI A IERI IN DUE LUSTRI DI VITA I SOCI FONDATORI HANNO ‘SEMPRE SUONATO INSIEME’, COSTRUENDO PASSO DOPO PASSO, CON APPROCCIO PRAGMATICO, UN’AGENZIA DINAMICA CHE SA COSTRUIRE PROGETTI ARTICOLATI INTORNO A UN’IDEA ORIGINALE E INNOVATIVA. E CHE ORA, CON LA CRISI SANITARIA, HA ACCRESCIUTO IL RUOLO DI PARTNER NEI CONFRONTI DEI PROPRI CLIENTI, NELLA CONVINZIONE CHE SIA LA CREATIVITÀ A POTER SALVARE IL MONDO. DI ILARIA MYR

“Non è scontato rimanere dieci anni insieme, sai? Con il ritmo in cui evolve il mondo della comunicazione, poi… Eppure noi siamo ancora qui, più uniti e affiatati che mai”. Parlano con soddisfazione i quattro soci fondatori di M&C Saatchi - Carlo Noseda, managing partner, Silvio Meazza, digital partner, Vincenzo Gasbarro, creative partner e Luca Scotto di Carlo, creative partner - agenzia che ha spento quest’anno le prime dieci candeline. Proprio per avere saputo meglio interpretare in questi due lustri l’evoluzione del panorama della comunicazione, per molti aspetti drammatica con coerenza, consistenza e determinazione, l’agenzia si è aggiudicata il Premio dell’editore ‘Agenzia del decennio’ nell’ambito degli NC Digital Awards 2020. Un compleanno importante, che è capitato in un momento che più difficile non poteva essere e che l’agenzia ha onorato ribadendo la responsabilità delle agenzie di comunicazione nei confronti dei clienti, del proprio team e del mercato. Proprio a inizio pandemia, infatti,

ha divulgato a tutta la industry il documento ‘Make Change’, in cui suggeriva le modalità per reagire alla crisi e ai clienti a cambiare il modo in cui si avvalgono dei servizi dell’agenzia. Dal canto suo, ha avviato il progetto M&C Intelligence per offrire servizi di marketing alle aziende insieme a ex direttori marketing. A Carlo Noseda, Silvio Meazza, Vincenzo Gasbarro e Luca Scotto di Carlo il compi-

to di raccontarci come l’agenzia si è evoluta in questo decennio e dove sta andando.

Luca Scotto di Carlo, creative partner M&C Saatchi

Vincenzo Gasbarro, creative partner M&C Saatchi

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In occasione degli NC Digital Awards 2020 vi siete aggiudicati il premio editore ‘Agenzia del decennio’. Che cosa rappresenta per voi questo premio? Questo riconoscimento rappresenta il coronamento di dieci anni insieme che non


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A sx: per presentare la velocità della fibra di Fastweb, M&C Saatchi ha trasformato una fermata della metropolitana milanese in una stazione giapponese. A dx: per promuovere Life Park, il primo protection store d’Italia di Genertel ed Europ Assistance, M&C Saatchi ha ‘fatto riemergere’ dal pavimento nel centro di Milano un sottomarino

erano scontati. In questo settore se ne è visti di gruppi iniziare entusiasti e poi lasciarsi strada facendo. Quindi siamo molto contenti di avere compiuto questo compleanno prima da business partner e ora da amici fraterni. Cosa ce lo ha fatto meritare? Il fatto di avere sempre suonato insieme, facendo ognuno il proprio. E soprattutto costruendoci passo dopo passo, gradualmente, considerando sempre quello che in inglese chiamano il ‘worst case scenario’, la peggiore delle ipotesi, e consolidando passo dopo passo il nostro approccio al lavoro in modo pragmatico.

di non essere mai uguali al giorno prima, di interpretare il cambiamento nel modo che credevamo più giusto. Essere un gruppo indipendente con una totale autonomia decisionale nel mercato italiano ci ha permesso di assumere sviluppatori quando la comunicazione andava verso il digitale, raddoppiarli quando diventava tutto programmatico, passare agli eventi quando si sono affermati i social. Il fatto di non essere sempre noi stessi ci ha permesso di essere vincenti, perché essere fermi è quello che ti uccide.

Quali sono le innovazioni e scelte strategiche introdotte da voi in questo decennio che considerate vincenti? Sicuramente l’elemento chiave è stato il fatto

Quale consiglio dareste a una start up che si lancia sul mercato oggi? Abbiate un progetto chiaro, scritto su carta, ma a matita, che possa essere cambiato a seconda delle necessità. È importante avere

Carlo Noseda, managing partner M&C Saatchi

Silvio Meazza, digital partner M&C Saatchi

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l’umiltà di riconoscere che un’idea può essere sbagliata. Gli inglesi dicono: ‘Fail, fast and cheap’. In Italia, purtroppo, non c’è la cultura del fallimento, ma è normale che le idee possano non funzionare. L’importante è rendersene conto il prima possibile per potervi rimediare. In occasione degli NC Digital Awards, avete vinto ben due riconoscimenti nella categoria ‘Evento Digitale’ con ‘Sky ZeroZeroZero’ e ‘The Electrifying Test Drive’ (Mini Italia). Quali sono i punti di forza dei due progetti? I punti di forza sono anche il nostro marchio di fabbrica di questi 10 anni: entrambi sono progetti che ci piace fare, che vanno ben al di là della guerrilla, in cui inseriamo tanti aspetti diversi dietro all’idea originale. Siamo infatti convinti che più si riesce a rendere l’idea esperienziale più è vincente. Per Mini abbiamo creato una pista elettrica come strumento per il test drive e tante piccole piste in cui chi spettava poteva giocare. Questo permette di avere quella visibilità e notorietà che fanno grande un progetto. L’altro progetto era mirato al lancio di Sky Zerozerozero, una serie che tratta del traffico di cocaina. Abbiamo quindi creato uno store che vendeva oggetti che servono per nascondere la cocaina, rendendo così fisico un argomento come il narco-traffico di cui ormai - complici anche le numerose serie tv - tutti si sentono un po’ padroni.


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MINI_THE ELECTRIFYING TEST DRIVE La campagna è stata ideata per lanciare il primo modello 100% elettrico di casa Mini, che ha mantenuto il vero dna del brand. La mattina del 25 settembre 2019, in Piazza XXV Aprile a Milano, è stata svelato un circuito cittadino di 210m, ispirato alle piste giocattolo, ma in scala 1:1, sul quale il modello full electric poteva dimostrare il suo rinnovato go-kart feeling e il divertimento di guida. Si è aperto così un evento di due giorni, nato in occasione della Green Week promossa dal Comune di Milano per valorizzare la cultura ecosostenibile, nel quale si sono svolte varie attività: le persone potevano salire a bordo del modello per un test drive totalmente inedito; con la collaborazione di Radio Deejay e m2o i partecipanti potevano assistere a dirette radio e sfidarsi con le maxi-piste per macchinine elettriche messe a loro disposizione; il personale dedicato forniva materiale informativo sul modello e giornalisti e influencer hanno documentato ciò che stava accadendo generando eco sul web. Risultati: la notizia dell’evento è stata riportata dai principali mezzi d’informazione locali e nazionali, il numero di test drive effettuati è risultato al di sopra delle aspettative. A livello social, il riscontro è stato più che positivo: 100mila interaction e un totale di 1.5M di impression.

Quali sono le caratteristiche imprescindibili per un evento digitale di successo? L’istantaneità e la rilevanza: siccome internet è bulimico, l’idea deve essere in grado di galleggiare all’interno di quello che sta succedendo in quel momento, confrontandosi con notizie di attualità che possono essere più urgenti. Importante poi è la possibilità per il mezzo stesso di adeguarsi velocemente a quello che succede. Una volta la campagna andava in tv e rimaneva uguale per settimane: oggi ci si deve adattare in corsa per essere rilevanti in quel preciso momento. Che impatto ha avuto la pandemia sulla vostra agenzia? Con quello che è successo abbiamo imparato due cose: una è che la creatività salva

il mondo. Siamo stati enormemente più utili per il nostro modo di pensare che non per le campagne che facevamo. Con Bmw, ad esempio, abbiamo subito tolto dalla tv i messaggi che erano diventati anacronistici, e abbiamo realizzato una campagna con un personaggio magnetico come Alex Zanardi che invitava a stare a casa, affiancandoci così alle istituzioni. Così come alla riapertura abbiamo lavorato con i concessionari per capire che messaggi dare e che servizi innovativi portare: ad esempio andare a prendere la macchina parcheggiata da qualche tempo per il lockdown e portarla a casa sanificata. Il secondo insegnamento della crisi sanitaria è che è importante sapere affiancare le aziende clienti nella parte strategica che precede la stesura del brief: per questo stia-

Per il lancio della Bmw X5 l’agenzia ha ricostruito il circuito di Monza nel deserto del Sahara (2018)

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mo lavorando a un progetto che si chiama M&C Saatchi Intelligence per offrire servizi di marketing alle aziende insieme a ex direttori marketing. Abbiamo imparato, insomma, a fare qualche passo in più nella sala dei bottoni delle aziende e questo ci sta insegnando molto. Per quanto riguarda gli eventi, ovviamente non abbiamo potuto farli fisici, ma ci siamo spostati su altre modalità, prima fra tutte quella digitale, su cui siamo sempre stati molto forti. L’occasione che abbiamo colto in questo periodo è stabilire un rapporto più stretto con i clienti, che hanno chiesto consiglio. C’è stato uno scambio molto interessante di punti di vista e siamo sicuri che questo ci porterà anche nel futuro altre buone cose. In particolare, avete introdotto nuovi format, alla luce delle rinnovate necessità di comunicazione? Non abbiamo fatto cose che prima non svolgevamo. L’unica cosa a cui abbiamo prestato molta attenzione era la coerenza con il momento contingente: tenevamo quindi conto dei Dpcm, della situazione dei vaccini, del numero dei morti, ecc... La comunicazione in questo ultimo periodo è diventata molto più informativa, abbiamo dovuto svolgere, in certi frangenti, quasi un servizio pubblico. Molte aziende si sono rese conto dell’importanza della comunicazione, non solo per le vendite, ma soprattutto per il purpose che hanno. All’interno dei servizi che stiamo offrendo stiamo dedicando molto lavoro al


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SKY_ZEROZEROZERO L’obiettivo dell’iniziativa era promuovere l’uscita di ‘ZeroZeroZero’, la serie firmata Sky Original tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, che mostra cosa si nasconde dietro il narcotraffico. La necessità era quella di emergere e farsi notare con questa nuova serie in un territorio già toccato da altre realtà. È stato aperto il primo store di oggetti usati per trasportare cocaina. Le persone avevano la possibilità di acquistare i diversi oggetti, in base alla quantità di droga che volevano trasportare. Solo al momento dell’acquisto, il reveal: i prodotti non erano realmente in vendita, ma solo esempi di come il narcotraffico utilizzi qualsiasi mezzo pur di arrivare a destinazione. Un percorso guidato approfondiva il tema mostrando alle persone le diverse tecniche utilizzate dai narcotrafficanti per nascondere la cocaina, facendo informazione e promuovendo così la serie. Lo store era presente sia fisicamente a Milano sia online grazie a un fake e-commerce ed era supportato da una campagna provocatoria sui social media. Risultati: 7.519 visite in store in 48h, 9.002 visite online in 24h, 15.600 social media impression e 44,818,550 media impression.

ruolo delle marche: in tre mesi sono cambiate tante cose e ci vorranno mesi per tornare dove eravamo, ma ci arriveremo comunque diversi. Il grande lavoro della comunicazione è comprendere questi cambiamenti. Inoltre, era necessario essere sempre aggiornati sulle varie iniziative degli altri attori del comparto. Dato il lockdown, è cresciuta in modo importante la fruizione di molti mezzi, tv in primis, e di conseguenza i messaggi rischiavano di invecchiare molto più velocemente del solito. A marzo avete divulgato il documento ‘Make Change’, suggerendo le modalità per reagire e ai clienti a cambiare il modo in cui si avvalgono dei servizi dell’agenzia. Che risposta avete avuto dal settore? Appena è scoppiata la pandemia abbiamo messo a fattor comune a tutta la industry un documento chiamato ‘Make Change’, che spiegava quali erano le fasi della pande-

mia e come affrontarle una a una, cercando di indovinare cosa sarebbe successo nella successiva fino a ripianificare poi la ripartenza. Le risposte delle aziende sono state molto buone anche a livello internazionale. Tutto il network M&C Saatchi ha preso la nostra presentazione e paese per paese, man mano che la pandemia si espandeva, i nostri lavori venivano portati a benchmark. Quali consigli dareste ad agenzie e aziende in previsione della agognata ‘ripresa’? Quello che consigliamo è di non illudersi, perché sarà una ripresa ‘fra virgolette’: ci saranno difficoltà ma ci vogliono grande consapevolezza e responsabilità per superarle. Dobbiamo essere sempre più consapevoli che la comunicazione tende per sua necessità a modificare un comportamento e quindi bisogna innescare comportamenti virtuosi e di senso comune. Non siamo una industry di artisti, ma dei

M&C SAATCHI_I PREMI VINTI NC DIGITAL AWARDS Premio dell’editore ‘Agenzia del decennio’ ‘Sky ZeroZeroZero’ (Sky Italia)

‘The Electrifying Test Drive’ (Mini Italia)

1° premio ‘Evento digitale’

2° premio ex aequo ‘Evento Digitale’

BEA ITALIA

BEA WORLD

‘Sky - ZeroZeroZero Store (Sky Italia)’

‘Sky - ZeroZeroZero Store (Sky Italia)’

3° premio ‘Evento btoc’

2° premio ‘Brand Experience’

3° premio ‘Brand Experience’

‘Best Business Effectiveness’

‘Best Creativity’ (ex aequo)

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professionisti dei comportamenti e come tali dobbiamo essere preparati. Parliamo di numeri. Come pensate di chiudere un anno difficile come il 2020? Abbiamo deciso di mettere a salvaguardia le due cose più importanti che abbiamo: i clienti e le persone che lavorano da noi. Abbiamo fatto dei piani di rientro quando il cahsflow dei clienti era complicato e proponendo sconti prima che li chiedessero, per salvaguardare la partnership. Mentre sul fronte interno abbiamo fatto qualsiasi sacrificio per non mettere in cassa integrazione nessuno. In generale, l’anno è stato buono, siamo riusciti comunque a fare dei buoni numeri. Quali obiettivi, economici e strategici, avete per il 2021? Progetti in cantiere? Continueremo sulla strada presa quest’anno, perché siamo convinti che il peggio debba ancora arrivare. Ora ci stiamo leccando le ferite per la malattia, ma poi lo faremo per i numeri. L’obiettivo sarà mantenere i clienti e le persone e avere dei risultati come quelli di due anni fa. Fra i progetti in cantiere c’è M&C Saatchi Intelligence, che ci sta permettendo di sederci al tavolo delle aziende molto prima che si inizi a parlare di creatività. Come abbiamo detto, la creatività è l’unica cosa capace di salvare il mondo, perché è il pensiero laterale che fa vedere ciò che ci circonda secondo una prospettiva diversa. Ora più che mai dobbiamo metterla a fattore comune per progetti di marketing e comunicazione delle aziende. nc


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ADC GROUP, CINQUE FESTIVAL PER CELEBRARE LA CREATIVITÀ IL 2021 SI PREANNUNCIA UN ANNO DI NOVITÀ PER GLI STORICI PREMI DEDICATI ALLA COMUNICAZIONE ‘MADE IN ITALY’. GLI AWARDS SI TRASFORMANO IN FESTIVAL E ABBINANO COSÌ, A GIURIE E CERIMONIE, GIORNATE DEDICATE AI CONTENUTI. UNA FORMULA GIÀ COLLAUDATA NELLE KERMESSE DEDICATE ALLA LIVE COMMUNICATION E CHE QUEST’ANNO VERRÀ DECLINATA ANCHE AI BC&E, NC E NC DIGITAL AWARDS. NASCONO I BRAND PURPOSE AWARDS. DI MARINA BELLANTONI

Numerose le novità 2021 nell’ecosistema dei premi della nostra casa editrice. Nuove categorie con focus sui temi più ‘caldi’ e attuali e la nuova formula ‘festival’, già collaudata con successo per gli awards dedicati al mondo della live communication internazionale e, da quest’anno, anche ai riconoscimenti dedicati alla comunicazione

‘made in Italy’, digitale e non. Ecco allora che gli NC Awards, giunti alla XV edizione, i BC&E Awards, giunti alla VI, e gli NC Digital Awards, che tagliano il decimo traguardo, saranno tutti accomunati da una nuova veste: una tre giorni (a oggi ancora pianificata full digital in attesa di sviluppi futuri delle regole legate all’emergenza sanitaria), in cui si

avvicenderanno giurie, contenuti e cerimonia di premiazione. “Il 2021 per Adc Group è un anno molto importante in termini di conferme e di nuove iniziative in cantiere - ha precisato Salvatore Sagone, presidente del Gruppo -. La nostra piattaforma dei premi è ormai diventata un punto di riferimento insostituibile per le aziende che investono

NC Festival, BC&E Festival e NC Digital Festival 2021

IL NUOVO FORMAT

Premio (Giuria + Cerimonia)

FESTIVAL

Contenuti

Annual della creatività Quaderno BC&E

PRIMO GIORNO

Sessione plenaria di giuria e live presentation dei progetti in short list

SECONDO GIORNO

Contenuti

TERZO GIORNO

Cerimonia di premiazione

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area strategica_primo piano_nc BRANDED CONTENT & ENTERTAINMENT AWARDS 2021_I PREMI GRAND PRIX

PREMI SPECIALI

Al Grand Prix verrà assegnato un podio (1°, 2° e 3° posto assoluto) selezionato tra le campagne in concorso nelle diverse Media Platform e nelle Multiplatform che avranno ricevuto il voto più alto in seguito alla valutazione della giuria riunita in sessione plenaria.

I Premi Speciali vengono assegnati sulla base del punteggio complessivo accumulato dall’azienda o dall’agenzia grazie ai piazzamenti (1°, 2°, 3°) ottenuti dai propri progetti. • Best BC&E Agency • Best BC&E Company

MEDIA • Progetto tv (Original Production, Brand Integration) • Progetto Audio • Progetto Digital (Video, Integrato, Publishing) • Cinema, Corto o Documentario • Nuovi Media

PREMI EDITORE

MULTIMEDIA Progetto il cui contenuto viene sviluppato in almeno due dei Media precedentemente indicati. È possibile iscrivere la stessa campagna in più tipologie.

MENZIONI SPECIALI Le Menzioni Speciali sono premi assegnati a discrezione della giuria ai progetti che si distinguono per i seguenti criteri: • Best Creative Idea: menzione alla migliore idea o format creativo • Best Crafting: menzione alla qualità della realizzazione • Best Strategy: menzione alla migliore strategia a partire da un insight • Best Talent: menzione al miglior utilizzo di un testimonial o personaggio famoso • Inclusione: menzione al progetto che ha saputo meglio trattare temi di diversity e inclusion

• Agenzia Emergente_Agenzia emergente che si è distinta per innovazione, risultati e velocità di crescita nel settore. • Agenzia Indipendente_Agenzia indipendente che ha espresso la migliore performance nel settore in termini di dinamismo, capacità di interpretare i cambiamenti in atto e new business. • Manager dell’Anno_Manager di agenzia o di azienda che si è distinto per meriti particolari. • Mezzo dell’Anno_Mezzo che si è particolarmente distinto per qualità ed efficacia nella comunicazione dei contenuti di brand e nello sviluppo della componente di entertainment. • Innovazione_Struttura che meglio ha saputo ricorrere all’utilizzo di nuove tecnologie/format all’interno della campagna/e candidata/e.

BRAND PURPOSE AWARDS 2021_I PREMI GRAND PRIX

MENZIONI SPECIALI

Tutti i progetti iscritti concorreranno all’assegnazione di un podio assoluto Grand Prix (1°, 2° e 3° posto), deciso sulla base dei seguenti criteri di valutazione: Valutazione contenuto (capacità di intrattenere l’audience, tenendo conto dell’idea creativa e della qualità del crafting); Valutazione storytelling di brand (presenza brand all’interno del contenuto con focus sulla strategia utilizzata dal brand)

Le Menzioni Speciali sono premi assegnati a discrezione della giuria ai progetti che si distinguono per i seguenti criteri: • Creative Idea: idea o format creativo. • Crafting: qualità della realizzazione. • Strategy: strategia a partire da un insight. • Talent: utilizzo di un testimonial o personaggio famoso. • Inclusione: temi di diversity e inclusion.

Per ogni progetto iscritto è necessario specificare: 1. Il target di riferimento: BtoC o BtoB; 2. La tematica di appartenenza: • Environment • Charity • Health • Equality & Inclusion • Public Awareness

in comunicazione, e che animano le giurie, le agenzie e i partner di comunicazione che da esse vengono giudicati. Si tratta di una piattaforma di business unica nel panorama, sostenuta da un impianto ispirato alla massima trasparenza nelle procedure di votazione e assegnazione dei premi e dalla qualità delle personalità e strutture coinvolte”. I Festival, dunque, intendono offrire un’occasione unica per venire in contatto con i maggiori professionisti del settore, trascorrere una giornata di formazione professionale attraverso le live presentation e i contenuti dedicati,

PREMI SPECIALI I Premi Speciali vengono assegnati sulla base del punteggio complessivo accumulato dalla struttura concorrente grazie ai piazzamenti (1°, 2°, 3° posto) ottenuti con i propri progetti. •B est Branded Content & Entertainment Agency/ Company/ Production Company/ Media Agency, Ecc. • Best Branded Content & Entertainment Company

visionare e celebrare i migliori progetti italiani di comunicazione e branded content & entertainment. Infine, sarà possibile essere aggiornati sullo stato dell’arte del settore e i progetti iscritti grazie allo storico ‘Annual della creatività’, legato agli NC Awards, e al Quaderno dedicato al Branded Content& Entertainment, giunto alla seconda edizione. Per quanto riguarda gli NC Digital Awards è invece possibile come sempre approfondire i progetti in competizione sul sito di riferimento. Tra le novità, la nascita del Brand Purpose Awards, nell’ambito dei BC&E Awards.

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Gli appuntamenti con i protagonisti della creatività italiana saranno ad aprile (BC&E e Brand Purpose Awards), maggio (NC Awards) e settembre (NC Digital Awards). IL FORMAT IL PRIMO GIORNO, LE GIURIE I giurati, come sempre scelti tra i professionisti di aziende di spicco dei diversi settori dell’industria e associazioni di settore, dopo una sessione di giuria online si riuniranno ‘virtualmente’ in una sessione plenaria. Un appuntamento imperdibile


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NC AWARDS 2021_I PREMI AREA COMUNICAZIONE OLISTICA E OLISTICA BTOB

AREA MEDIA INNOVATIVI

Per concorrere in questa categoria, le campagne devono essere iscritte in almeno due tipologie appartenenti ad almeno due diverse aree del concorso. È possibile concorrere nell’Area Olistica scegliendo tra Comunicazione Olistica e Olistica BtoB, a seconda del target della campagna. In fase di iscrizione, inoltre, le campagne saranno suddivise nelle diverse categorie merceologiche e potranno vincere anche i premi (1°, 2° e 3° posto) per la relativa categoria.

• Ambient Media • Comunicazione sul Pdv/Shopper Marketing • Guerrilla Marketing • Viral/Mobile Marketing • Concept Design (Progetti Hotel, Office, Retail) • BtoB

GRAND PRIX Verrà selezionato tra le campagne in concorso nell’area comunicazione olistica che avranno ricevuto il voto più alto in seguito alla valutazione da parte della giuria riunita in sessione plenaria.

CATEGORIE MERCEOLOGICHE (CAMPAGNE OLISTICHE) • Abbigliamento e Accessori • Alimentari/Dolciumi e Merendine • Apparecchi Elettronici e Audio/Video • Auto e altri veicoli • Bagno/Pulizia Casa/Prodotti Farmaceutici • Banche e Assicurazioni • Beauty • Bevande (alcoliche/analcoliche) • Casa (arredamenti/accessori) • Csr/Purpose • Distribuzione e Ristorazione • Editoria e Media • Intrattenimento e Tempo Libero • Non Profit/Sociale • Servizi di Interesse Pubblico • Telecomunicazioni • Varie • Viaggi, Trasporti e Turismo

AREA TRADIZIONALE

AREA VIDEO STRATEGY • Campagne di video strategy • BtoB

TIPOLOGIA SPECIALE Campagna Internazionale con creatività Italiana

PREMI SPECIALI • Best Holistic Agency_Agenzia che ha ottenuto il migliore punteggio con i progetti vincitori, sia nelle diverse tipologie, sia nelle categorie merceologiche • Best Holistic Company_Azienda che ha ottenuto il migliore punteggio con i progetti vincitori, sia nelle diverse tipologie, sia nelle categorie merceologiche.

PREMI DELL’EDITORE • Agenzia Emergente_Agenzia di comunicazione emergente che si è distinta per innovazione, risultati e velocità di crescita. • Agenzia Indipendente_Agenzia indipendente che ha espresso la migliore performance in termini di dinamismo, capacità di interpretare i cambiamenti in atto e new business. • Ambasciatore della Comunicazione_Personalità che meglio ha saputo promuovere il valore culturale ed economico della comunicazione presso l’opinione pubblica e le istituzioni. • Manager dell’Anno_Manager di agenzia/azienda che si è distinto per meriti particolari.

• Brand Identity • Campagna Esterna • Campagna Radio • Campagna Stampa (quotidiana/periodica) • Campagna Televisiva/Cinema • Packaging & Design • Sponsorizzazione • BtoB

• Mezzo dell’Anno_Mezzo pubblicitario che si è distinto per qualità ed efficacia.

AREA INTERATTIVA/DIGITALE

• Mezzo Emergente_Mezzo pubblicitario emergente che si è distinto per innovazione, risultati e velocità di crescita.

• Campagna di Comunicazione Online • Campagna Advertising Online • Campagna Relazioni Pubbliche • Evento • Progetto di Promozione • Comunicazione sui Social Media • Progetto Direct/Marketing Relazionale • Campagna data driven • BtoB

• Media Person of The Year_Persone che si sono distinte per capacità di visione, innovazione e gestione del cambiamento nella vasta area dei mezzi.

• Miglior Effetto Speciale_Campagna che meglio ha saputo ricorrere ad effetti speciali senza che questi siano palesemente riconoscibili dagli spettatori. • ‘Innovazione nella Comunicazione’_Struttura che meglio ha saputo ricorrere all’utilizzo di nuove tecnologie all’interno della campagna.

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BRAND LOYALTY AWARDS 2021_I PREMI GRAND PRIX Verrà selezionato tra le campagne in concorso che avranno ricevuto il voto più alto nelle diverse tipologie in seguito alla valutazione da parte della giuria riunita in sessione plenaria. Verrà assegnato un podio (1°, 2° e 3° posto assoluto).

PREMI PER TIPOLOGIA I progetti possono essere iscritti in una o più delle Tipologie e in ognuna verrà assegnato il 1°, 2° e 3° Premio: • Progetto di Crm • Progetto di Gamification • Progetto Mobile • Progetto di Csr • Progetto BtoB • Concorso • Altre Tipologie (Short Collection, Long Collection, Social Media Contest, Member Get Member, ecc.)

CRITERIA AWARDS - ECCELLENZE QUALITATIVE Per ciascuna eccellenza sarà assegnato solo il primo posto. • Best Insight

non solo per chi fa parte della giuria, ma anche per i creativi delle società concorrenti che hanno come sempre l’opportunità di presentare i progetti entrati in short list di fronte ai giurati e al pubblico che partecipa all’evento. Le giurie, anche in versione virtuale, rappresentano un momento imperdibile di networking e formazione, un’occasione unica per tenersi aggiornati con le tendenze della comunicazione. IL SECONDO GIORNO, I CONTENUTI Il secondo giorno dei Festival sarà dedicato ai contenuti. Daremo voce ai player del settore: dalle agenzie alle aziende che investono in comunicazione, dai guru del digitale agli influencer, dai creativi ai fornitori di servizi, dagli editori ai social network. Tutti coloro, che a diverso titolo contribuiscono alla crescita del settore comunicazione, alla sua diffusione e all’evoluzione tecnologica

• Best Customer Experience and Execution • Best Omnichannel Approach • Best Data Management and Performance • Best Technology • Best Communication Approach

PREMI SPECIALI I Premi Speciali vengono assegnati sulla base del punteggio sarà calcolato tenendo conto solo del piazzamento più alto ottenuto da ciascun progetto iscritto. • Best Brand Loyalty Agency • Best Brand Loyalty Company

PREMI DELL’EDITORE • Manager dell’anno_Manager di agenzia o di azienda che si è distinto per meriti particolari nel settore. • Agenzia Emergente_Agenzia emergente che si è distinta per innovazione, risultati e velocità di crescita nel Loyalty Marketing. • Innovazione_Struttura che meglio ha saputo ricorrere all’utilizzo di nuove tecnologie/format all’interno della campagna/e candidata/e.

racconteranno la propria esperienza, anche attraverso dettagliate case history IL TERZO GIORNO, LA CERIMONIA Climax delle kermesse sarà la Cerimonia di premiazione dei vari awards. I progetti vincitori verranno celebrati in una serata che li vedrà protagonisti, insieme ai giurati e al pubblico. Ai podi delle diverse categorie merceologiche, tipologie e premi dell’editore verranno consegnati i diversi metalli, che, come ogni anno, confermano l’eccellenza creativa del nostro Paese. I PREMI La partecipazione agli NC Awards e ai Loyalty awards, giunti quest’anno rispettivamente alla quindicesima edizione e alla quarta edizione, è subordinata all’iscrizione delle campagne all’Annual della Creatività, che costituisce un punto di riferimento e

NC AWARDS E BC&E AWARDS_COME PARTECIPARE Siti: www.ncawards.it; www.bcefestival.it/; www.ncdigitalawards.it Termine iscrizione: 19 marzo (BC&E Awards), 19 aprile (NC Awards), 31 luglio 2021 (NC Digital Awards). Per info commerciali: commerciale@adcgroup.it; Tel. 347 3228570 Per info iscrizione e assistenza: Erminia Piccolella, erminia.piccolella@adcgroup.it, Tel. 02-49766312 I dati forniti sono suscettibili di cambiamenti e aggiornamenti

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una fonte ineguagliabile per comprendere il livello di creatività espresso dalle aziende e dalle agenzie in Italia, mettendo in evidenza le iniziative di comunicazione più significative dell’anno. Obiettivo della rassegna creativa e del Premio è quello di rappresentare e stimolare lo sviluppo qualitativo dell’industria della comunicazione nelle sue espressioni più originali, innovative e multidisciplinari. Il concorso è aperto ad aziende, agenzie, centri media, case di produzione e concessionarie con sede in Italia. Anche il premio dedicato alla comunicazione digitale, gli NC Digital Awards, ha come scopo la celebrazione dell’eccellenza ‘made in Italy’ e comprende tutti quei progetti che utilizzano il web e il digitale quale mezzo di diffusione e sviluppo. I BC&E Awards, infine, premiano i progetti e i contenuti editoriali di intrattenimento, informazione o educazione, prodotti o co-prodotti da un brand per comunicare i valori di marca. Contenuti originali, o di brand integration all’interno di format già esistenti, che rispondono a un interesse e attirano l’attenzione di una data audience, permettendo al brand di costruire relazioni di valore con il proprio target. L’iniziativa è legata al Quaderno del Branded Content & Entertainment, la pubblicazione che, alla sua seconda edizione, raccoglie tutti i pronc getti iscritti ai BC&E Awards.


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SKY, A CAVALLO DELL’INNOVAZIONE DAI PRIMI DI DICEMBRE L’AZIENDA HA APERTO QUATTRO NEGOZI NEL CENTRO DI MILANO, ROMA, NAPOLI E BRESCIA, PER RENDERE PIÙ FISICA L’IMMERSIONE NELL’ESPERIENZA DEI SUOI SERVIZI E CONTENUTI. GRAZIE A UNA PARTNERSHIP PLURIENNALE CON AMAZON, HA, INOLTRE, LANCIATO L’APP PRIME VIDEO DI AMAZON SUI DISPOSITIVI SKY E NOW TV IN EUROPA, RENDENDO COSÌ POSSIBILE AGLI ABBONATI DI GUARDARE IN UNICO POSTO TUTTI I CONTENUTI DISPONIBILI. DI DALIA PACE

Per la prima volta dalla sua nascita Sky Italia ha aperto a dicembre una rete di negozi nel centro delle principali città italiane. Una nuova tappa nel percorso di innovazione che Sky sta portando avanti per essere sempre più vicina ai suoi clienti e a chi desidera conoscere e sperimentare la sua offerta di contenuti e servizi in continua evoluzione. Questi nuovi spazi saranno il luogo dove immergersi nell’esperienza Sky e scoprire la varietà e la qualità dei contenuti della pay tv, l’esperienza di visione di Sky Q che offre, in modo semplice e intuitivo, oltre ai contenuti Sky anche molte app, ma anche testare la velocità e la stabilità di Sky Wifi, il servizio ultrabroadband in

vera fibra disegnato intorno alle famiglie, o per chi preferisce lo streaming provare l’app di Now Tv. Il primo negozio pilota è stato inaugurato il 4 dicembre a Milano, in corso Buenos Aires seguito da Roma, Napoli e Brescia. Nel corso del 2021 verranno inaugurati oltre 50 nuovi negozi distribuiti in modo capil-

Nel centro di Milano, Roma, Brescia e Napoli Sky ha aperto i primi negozi dove immergersi nell’esperienza dei suoi prodotti e servizi

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lare su tutto il territorio nazionale. Progettati come open space e suddivisi in spazi tematici con postazioni dedicate, i nuovi negozi consentono di provare tutto ciò che Sky ha da offrire e di conoscere le ultime novità, come se si fosse nel salotto della propria casa. Si potrà esplorare il meglio dello sport, delle serie tv, del cinema e


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Sky ha siglato una partnership pluriennale con Amazon, per la quale da metà dicembre i contenuti di Prime Video sono disponibili sui dispositivi Sky e Now Tv in Europa

dell’intrattenimento di Sky, testando come l’esperienza di visione semplice e coinvolgente di Sky Q e la broadband experience di Sky Wifi possano trasformare la propria casa. Per gli abbonati sarà inoltre possibile ricevere assistenza specializzata e dialogare con i consulenti Sky che li supporteranno per ogni necessità. “Vogliamo essere sempre più vicini ai nostri clienti attuali e futuri e per questo abbiamo deciso di creare una rete di negozi Sky in tutta Italia - ha sottolineato Maximo Ibarra, amministratore delegato Sky Italia -. Così semplificheremo la vita dei nostri abbonati offrendo loro uno spazio sempre pronto ad accoglierli e daremo a tutti la possibilità di toccare con mano la straordinaria qualità ed eccellenza dei nostri prodotti e di tutto ciò che stiamo lanciando di nuovo. Siamo orgogliosi di creare la nostra rete di negozi in un momento particolarmente delicato per il Paese. Mai come oggi è importante investire in progetti che guardano al futuro e che ci proiettano oltre l’emergenza che stiamo vivendo”. Tutti i negozi opereranno rigorosamente

in ottemperanza delle misure di sicurezza anti Covid-19: distanziamento, uso obbligatorio di mascherine e disponibilità del disinfettante per le mani. Un’altra importante novità in casa Sky riguarda la partnership pluriennale siglata con Amazon, che prevede dal 14 dicembre il lancio dell’app Prime Video di Amazon sui dispositivi Sky e Now Tv in Europa. Per la prima volta, inoltre, l’app Now Tv sarà disponibile sui dispositivi Fire Tv. Grazie a questa partnership gli abbonati a entrambi i servizi in Italia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Austria avranno la possibilità di guardare in un unico posto tutte le pluripremiate serie tv del momento, i film e lo sport di Sky e Prime Video, in tempo per il Natale. “Questo è un regalo di Natale che facciamo in anticipo ai nostri abbonati Sky Q che quest’anno sul box troveranno ad

Maximo Ibarra, amministratore delegato Sky Italia

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attenderli l’app Prime Video - commenta Stephen van Rooyen, evp e ceo UK & Europe Sky -. Senza mai uscire da Sky Q, potranno passare direttamente dall’ultima stagione di Fargo su Sky Atlantic a The Boys su Prime Video. Questo accordo inoltre, permetterà ad ancora più persone di accedere alla nostra formidabile app Now Tv attraverso i dispositivi Amazon Fire Tv”. “Grazie a questa partnership, Sky Q è sempre più il punto di riferimento per chi vuole avere in unico posto l’ampia scelta di contenuti targati Sky, le principali app in streaming e un’esperienza di visione semplice e coinvolgente - aggiunge Maximo Ibarra, amministratore delegato Sky Italia -. Tutto questo rende molto più facile ai nostri abbonati trovare i contenuti che amano di più, semplificandogli la vita”. “Siamo felici di portare l’app di Prime Video sui device Sky Q e Now Tv in tempo per le feste - ha dichiarato Jay Marine, Vice President, Prime Video Worldwide -. Con l’inverno in arrivo e con la nostra nuova serie da binge-watching The Wilds pronta al debutto, questo è il momento perfetto per i clienti Sky per recuperare i nostri show Prime Video pluri-premiati e i film. Inoltre, con Now Tv in arrivo su Fire Tv i clienti in Italia non hanno mai avuto tanta scelta su cosa vedere, in qualunque modo lo stiano vedendo”. L’app Prime Video è disponibile sui dispositivi Now Tv in Italia, Regno Unito e Irlanda e sui dispositivi Sky Ticket in Germania dal 14 dicembre. L’app Now Tv arriverà su selezionati dispositivi Fire Tv in Italia, Irlanda, Austria e Svizzera dai primi mesi del 2021, mentre nel Regno Unito è già attiva da metà dicembre. In Germania Sky Ticket arriverà sui dispositivi Fire tv nella prima parte del 2021. nc


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TWENTY8 STUDIOS SOSTIENE L’ITALIA CON UNICREDIT CON LA CAMPAGNA MULTICANALE REALIZZATA DALL’AGENZIA MILANESE CON LA REGIA DI FERZAN ÖZPETEK, L’ISTITUTO BANCARIO MANDA UN MESSAGGIO DI VICINANZA E SPERANZA, COMUNICANDO AI CLIENTI I SUPPORTI E SERVIZI SPECIFICI PENSATI PER USCIRE DALLA CRISI. IL RISULTATO È UN PROGETTO A 360°, CON CUI TWENTY8 STUDIOS MOSTRA LA SUA DUPLICE NATURA DI CONTENT CREATOR E CASA DI PRODUZIONE FLESSIBILE E VELOCE. DI ILARIA MYR

“‘UniCredit per l’Italia’ prima di essere una campagna di comunicazione è un impegno che ci siamo presi nei confronti dell’Italia e degli italiani attraverso azioni concrete a supporto delle famiglie, imprese e comunità locali”. Barbara Cassinelli, head of commercial banking Italy communication UniCredit, spiega così l’obiettivo della campagna multicanale partita il 6 dicembre, con la regia del grande regista Ferzan Özpetek, che trasmette l’impegno dell’Istituto bancario di stare vicino agli italiani anche in momenti di crisi come quello causato dalla pandemia. Firma la creatività e la produzione Twenty8 Studios (28studios.eu), content creator milanese che ha scritto e ideato la sceneggiatura pensandola su misura per lo stesso Özpetek. “La campagna nasce dalla volontà di trasmettere un messaggio di vicinanza, condividere questo particolare e delicato momento e lasciare un messaggio di positività e speranza per un nuovo domani - continua Cassinelli -. La scelta di un approccio inclusivo e del racconto di storie di quotidianità ci ha accompagnato per tutta la durata del

progetto e speriamo di essere riusciti a trasmettere questa emozione a tutta Italia”. “Con questa campagna, abbiamo desiderato valorizzare tutto il percorso che è stato fatto da UniCredit insieme a noi dall’inizio del primo lockdown, a marzo 2020, e concretizzare le iniziative, le comunicazioni, i progetti, i prodotti che sono stati realizzati per l’Italia e tutto il territorio nel claim ‘Chi ti sta accanto nei momenti difficili, renderà quelli sereni

ancora più belli’ - aggiunge Veronica Ponti, founder e creative director Twenty8 Studios -. A dimostrazione della sua costante vicinanza, abbiamo voluto realizzare un progetto interamente dedicato all’Italia, agli italiani e a tutto il territorio per raccontare una storia di sogni, emozioni, positività e realtà che dà un valore ancora più alto al payoff del brand ‘UniCredit, la banca per le cose che contano’”. Tutto è nato con la prima campagna adv in

Barbara Cassinelli, head of commercial banking Italy communication UniCredit

Veronica Ponti, founder e creative director Twenty8 Studios

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La campagna ‘UniCredit per l’Italia’, realizzata da Twenty8 Studios per la regia di Ferzan Özpetek, trasmette l’impegno dell’Istituto di essere vicino agli italiani anche in momenti di crisi

cui l’elemento principale è la finestra, con un balcone e una bandiera, quella dell’Italia. L’Italia dei piccoli paesi, della città, del borgo, delle zone industriali, l’Italia vera. “Da lì - continua Ponti - è stato creato uno storytelling ad hoc in cui abbiamo dato vita a un racconto sostenuto dalle iniziative a favore di famiglie e imprese, quali moratorie, prestiti per gli operatori del settore sanitario, Superbonus 110% per le ristrutturazioni, polizza UniCredit My Care Salute e molto altro ancora”. I punti di forza della campagna sono innanzitutto la qualità del film, girato da un Maestro come Özpetek, scelto per la sua sensibilità e capacità narrativa per raccontare anche grazie a una fotografia eccezionale, la storia che tutti noi abbiamo vissuto

e stiamo ancora vivendo. Anche la scelta degli attori è importante: persone che rappresentano l’italianità e impersonano anche con i loro tratti veri e sinceri la non perfezione e la bellezza genuina di tutti. “Il bambino = il futuro, è lì che ci guarda e ci contempla e con la sincerità e purezza della sua età vive e legge in noi le nostre paure, sconforti ma lo fa con la tenerezza e innocenza di chi ama e vuole crederci - spiega Veronica Ponti -. La coppia di pasticceri = gli imprenditori, le piccole medie imprese, quelli che come tutte le attività hanno sofferto in questo contesto storico ma che grazie a supporti concreti e giusti servizi hanno potuto risollevarsi e rinnovarsi. La coppia Marco e Luca = vite vere, espressio-

La campagna multisoggetto è stata declinata su tv, stampa, digital, social per dare un segnale di speranza e positività (qui un annuncio stampa)

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ne di inclusion, ma soprattutto del grande amore tra due persone e dell’infinito amore verso la madre della quale si preoccupano e alla quale dedicano soluzioni di protezione”. Il risultato è una campagna a 360°, che ha permesso all’agenzia di esprimere tutta la sua potenza strategica e creativa, mostrando la sua duplice natura di content creator e casa di produzione flessibile e veloce, un vantaggio competitivo che le ha permesso di posizionarsi sul mercato fin dalla nascita. “Sicuramente vincente è la squadra che ha collaborato alla realizzazione della campagna, ciascuno mettendo in campo il proprio talento - commenta Barbara Cassinelli -. Un grande regista internazionale quale Ferzan Özpetek per il suo eccezionale talento nel fornire un’istantanea della nostra quotidianità in modo delicato, dando nella metafora della pallina rossa un messaggio positivo di ripartenza, fiducia e speranza; l’agenzia creativa Twenty8 Studios che ha ideato la sceneggiatura e ci ha accompagnati con cura e attenzione lungo l’intero progetto. E una grande banca quale UniCredit che ha voluto trasformare in immagini ed emozioni il costante impegno di vicinanza al Paese racchiuso in ‘UniCredit per l’Italia’”. I risultati sono estremamente positivi. “Abbiamo raggiunto milioni di italiani grazie all’approccio multicanale tv, stampa, social e digital, raccogliendo sentiment e feedback positivi, a partire dalle nostre persone - conclude Cassinelli -. Si sono riconosciuti nello storytelling e si sono sentiti orgogliosi di essere al fianco degli italiani in questo periodo delicato della pandemia e parte di UniCredit”. nc


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ACCENTURE INTERACTIVE, L’ERA DEL BUSINESS OF EXPERIENCE LE AZIENDE CHE HANNO COME FOCUS DI TUTTA L’ORGANIZZAZIONE QUELLO DI CREARE ESPERIENZE DI BRAND SPECIALI PER CLIENTI, DIPENDENTI E PER LA SOCIETÀ, REGISTRANO UN TASSO DI CRESCITA ANNUO SEI VOLTE SUPERIORE RISPETTO AI CONCORRENTI. LO DIMOSTRA UNA RECENTE RICERCA REALIZZATA DA ACCENTURE INTERACTIVE, CHE PARLA DELLA NECESSARIA ADOZIONE DA PARTE DELLE AZIENDE DI UN NUOVO MODELLO PERVASIVO DI TUTTA L’ORGANIZZAZIONE. DI ILARIA MYR

“Oggi stiamo assistendo a un’evoluzione del concetto di experience, che non si limita più alla customer experience intesa come orchestrazione di diversi touchpoint, ma che deve avere una valenza più ampia e profonda all’interno dell’intera organizzazione. Per questo parliamo di ‘business of experience’”. Così Alessandro Diana, managing director Accenture Interactive in Italia, Europa Centrale e Grecia, spiega un nuovo modo di lavorare già presente in molte aziende, che la società ha fotografato in una ricerca recente, intitolata ‘The Business of Experience (BX)’. L’indagine ha coinvolto 1.550 manager di 21 Paesi e 22 settori, con l’obiettivo di comprendere il ruolo svolto dalla customer experience nel trainare la crescita, la durata e la rilevanza a lungo termine del business. Ne emerge

un quadro in cui le aziende che hanno come focus di tutta l’organizzazione quello di creare esperienze di brand speciali per clienti, dipendenti e più in generale per la società, registrano un Cagr (tasso di crescita annuo composto) sei volte superiore rispetto alle aziende concorrenti. “Il tema della customer experience non è più semplicemente un aspetto ‘cosmetico’, ma diventa un elemento portante,

Alessandro Diana, managing director Accenture Interactive in Italia, Europa Centrale e Grecia

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strutturale e fondamentale per i risultati di business - continua Diana -. L’esperienza deve essere vista dalle aziende come ripensamento di tutti i processi aziendali, dalla supply chain ai modelli di approvvigionamento, alla comunicazione agli stakeholder, alla gestione delle risorse umane, e così via. Deve diventare un mindset pervasivo e diffuso all’interno dell’organizzazione. È una grande occasione di ripensamento e trasformazione”. Fra le cause di questa evoluzione, vi è innanzitutto un cambiamento della domanda del consumatore, che interpreta il concetto di experience in modo liquido e trasversale, ha un’alta aspettativa e fa confronti fra le diverse esperienze che vive cross-categoria. A questo si aggiunge un raggiungimento del livello di saturazione da parte della customer experience tradizionale, che sta perdendo in distintività. A monte, però, c’è soprattutto il concetto di purpose, che ha assunto nel tempo un’importanza sempre crescente. “Oggi, le persone chiedono coerenza e autenticità alle aziende, che devono rispecchiare perfet-


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Secondo Accenture Interactive, l’evoluzione dalla ‘customer experience’ verso un modello di ‘business of experience’ è un importante volano di crescita e trasformazione

tamente il purpose dichiarato o manifestato - spiega il manager -. Questa rivoluzione nasce dunque dai consumatori che non permettono più comportamenti incoerenti”. Concretamente, dunque, le aziende devono pensare in modo diverso all’experience e organizzarsi al proprio interno di conseguenza. Gli approcci vincenti Diverse sono le strategie di successo adottate dalle aziende che stanno ottenendo risultati positivi in termini di crescita finanziaria e durata del ciclo economico del business, che emergono dal report di Accenture Interactive. La prima è diventare customer-obsessed, perché dotarsi di competenze e strumenti per scoprire

e analizzare tali esigenze sarà sempre più cruciale per le aziende. Secondo l’analisi, il 55% delle aziende leader conferma di saper tradurre i customer data in azioni, contro il 26% della media globale e solo il 19% di quelle italiane. Ancora molte ammettono di non sfruttare a pieno le potenzialità dei dati. Importante, poi, è continuare a innovare l’esperienza di brand. La ricerca dimostra che le aziende migliori sfruttano bene l’opportunità di innovare su ampia scala perché, rispetto ai loro competitor, hanno il doppio dell’agilità nello sperimentare nuovi modelli che forniscono valore e rilevanza ai loro clienti. Altro approccio vincente è condividere la responsabilità dell’esperienza di brand

Le aziende orientate al ‘business of experience’ registrano un tasso di crescita annuo sei volte superiore rispetto ai concorrenti (Fonte: ‘The Business of Experience (BX)’, Accenture Interactive)

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con tutta l’organizzazione: l’esperienza non deve essere solo una responsabilità del Cmo o del Coo, riguarda tutti, dalla C-suite in giù. Last but not least, sincronizzare tecnologia, dati e ingegno umano. I leader di mercato sanno indirizzare agilmente i dati, la tecnologia e le persone per lavorare in maniera efficiente e poter così investire in nuove opportunità di crescita. Il 61% dei leader afferma che la propria azienda ha una visione chiara di quali piattaforme tecnologiche deve sfruttare per rimanere competitiva e rilevante per i suoi clienti, rispetto ad appena il 27% dei competitor e il 28% delle aziende italiane. “Il business of experience interseca tre diversi temi che riguardano l’azienda: l’education, la progettazione di modelli di lavoro, e un mindset che accolga l’innovazione costante - continua Diana -. Non deve però essere un esercizio ‘one off’: una volta identificato il modello di esperienza che si vuole costruire in modo orizzontale, bisogna avere un approccio di innovazione continua e una costante spinta al rinnovamento”. Dal canto suo, Accenture Interactive sta orientando tutto il proprio business in questa direzione, e sta assistendo diverse aziende nella trasformazione. Una di queste è il gruppo Otb (al quale fanno capo marchi noti della moda come Diesel, Marni, Maison Margiela), che durante i primi mesi di restrizioni e lockdown ha affrontato insieme ad Accenture un totale ripensamento dell’esperienza di showroom, presentando agli addetti ai lavori tutte le collezioni dei brand di OTB in una dimensione digitale ‘iper reale’. Un percorso, intrapreso e reso possibile da una riorganizzazione di una parte del business. nc


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AGENZIE, EVOLVERE PER SOPRAVVIVERE PER LE AGENZIE INDIPENDENTI ITALIANE, COSÌ COME PER TUTTE LE REALTÀ DEL MERCATO, LA SFIDA PIÙ GRANDE POSTA DALLA PANDEMIA È RIUSCIRE A EVOLVERSI RAPIDAMENTE COGLIENDO CON AGILITÀ E SPIRITO DI INNOVAZIONE LE OPPORTUNITÀ PRESENTI: UNA SU TUTTE, L’EVOLUZIONE DIGITALE, DIVENTATA UN MUST DALL’INIZIO DELLA CRISI SANITARIA. PERCHÉ, CONCORDANO GLI INTERVISTATI, QUELLO CHE CONTA NON SONO LE DIMENSIONI, MA IL MODELLO DI BUSINESS. DI ILARIA MYR

Il settore della comunicazione, si sa, ha subìto, come tutto il mercato, una crisi generale che ha colpito tutti indistintamente. Da un lato, le aziende si sono trovate a rivedere in modo radicale le proprie strategie, in alcuni casi sospendendo temporaneamente gli investimenti, in altri decidendo invece di veicolare sostegno e partecipazione attraverso la comunicazione ai consumatori, in preda a una perdita di senso dell’orientamento e

di certezze. Dall’altro lato, le agenzie hanno dovuto reagire in modo veloce, in una modalità di lavoro totalmente nuova come lo smartworking, puntando su innovazione e originalità in modo adeguato, nei linguaggi e negli strumenti, all’emergenza in corso. Come da dieci anni a questa parte (questa è l’undicesima edizione), in occasione dell’inchiesta ‘Italians do it better’, ci troviamo ad analizzare il contesto in cui

viviamo insieme ad alcune agenzie italiane indipendenti che ci danno la loro visione sui trend del mercato. In questo caso, il tema dominante è come sopravvivere alla crisi dovuta alla pandemia e alle nuove esigenze che essa ha creato nei clienti. Organizzazione e flessibilità i must Il primo aspetto che emerge con forza dalle risposte delle agenzie che abbiamo coinvolto

LIBERA BRAND BUILDING, UNA POLTRONA DA PREMIO_ Premiato con la medaglia d’oro agli NC Digital Awards 2020 nella categoria ‘Miglior Sito di Prodotto Arredamento’, la piattaforma Collezione Future Heritage e ColorSphere®, realizzata per Poltrona Frau, è un racconto visivo che mette al centro l’esperienza dell’utente attraverso un percorso immersivo e narrativo. Un universo di colori conduce il visitatore in uno scroll senza fine che valorizza in pieno il nuovo sistema di catalogazione cromatica del brand.

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Roberto Botto, ceo Libera Brand Building Group


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LIVING BRANDS, NAPOLI DIVENTA UN’OPRA D’ARTE PER VOIELLO_

Francesco Antinolfi, presidente e direttore creativo Living Brands

è che la capacità di reazione nei confronti della crisi non sia legata alle dimensioni o all’appartenenza a grandi gruppi - che in qualche modo ‘coprono le spalle’ - ma alla flessibilità dell’organizzazione. Come spiega chiaramente Diego Lifonti, presidente The Story Group: “Penso il tema di fondo non sia la dimensione, ma il modello di business che si è deciso di perseguire già negli scorsi anni. Certo, contano anche la serietà e la solidità, che talvolta (ma non sempre) sono collegate alla dimensione. L’aspetto dirimente ritengo che sia soprattutto la capacità di adattarsi all’evoluzione del mercato. La flessibilità, nella struttura e negli strumenti e nelle professionalità a cui si è in grado di attingere credo sia uno dei fattori decisivi. Sicuramente chi non si è attrezzato per interpretare le esigenze della comunicazione contemporanea rischia di rimanere indietro”. L’essere indipendenti, però può favorire questi atteggiamenti, perché, è convinto Roberto Botto, ceo Libera Brand Building: “Essere un’azienda indipendente spesso significa essere liberi di sperimentare, e in un settore come quello della comunicazione l’innovazione e l’originalità sono chiavi vincenti. È stato un evento che nessuno poteva prevedere: abbiamo dovuto rivedere le nostre priorità, ripensare i modelli di organizzazione aziendale in tempi rapidissimi e chiedere un grande commitment ai nostri collaboratori”. In un mercato però sempre più affollato, avere un ambito di specializzazione può essere

Scaramantica è una campagna ibrida, on/off line, di brand activation, grazie alla quale Voiello è riuscita ad ‘accendere’ le festività natalizie della sua città d’origine, Napoli, con un festival di video installazioni artistiche che, grazie alla tecnica del videomapping, hanno trasformato la facciata di Castel dell’Ovo, monumento simbolo della città, in una straordinaria tela, dando vita a uno straordinario evento che è stato raccontato costantemente attraverso i social di marca, le pr e digital pr.

un elemento che fa la differenza. È il caso di Green Media Lab Srl SB, agenzia specializzata dal 2012 nel settore della sostenibilità, oggi più che mai al centro delle attenzioni dei clienti. “Questo è un argomento che oggi non può più essere ignorato dalle aziende e che richiede non solo una capacità comunicativa specifica, ma anche un network e delle strategie che seguono dinamiche completamente diverse da quelle unicamente orientate al business - spiega il ceo & founder Daniele Denegri -. La combinazione di know how e specializzazione ci ha permesso di chiudere sopra alle aspettative un anno difficile: non solo i nostri brand partner hanno scelto di non ridurre in modo significativo l’investimento in PR e social media, ma abbiamo attirato e portato a casa nuove interessanti opportunità di business”. L’acceleratore sul digitale Dal canto loro, le agenzie hanno dovuto adottare diverse strategie per rispondere alle rinnovate necessità delle aziende: soluzioni diverse, in linea con il posizionamento di ogni realtà, accomunate però, inutile dirlo, da un’accelerazione sul digitale. Come spiega Giancarlo Sampietro, chief strategy officer Uniting Group: “la pandemia ha enormemente velocizzato la digitalizzazione del nostro settore, a favore di format e nuove tipologie di servizi basati su tecnologie all’avanguardia e sull’utilizzo di nuovi media. Come Gruppo, il nostro lavoro è stato cercare di trasferire le attivazioni offline in online,

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sfruttando al meglio aspetti come i social media, l’influencer marketing o le piattaforme esperienziali”. Per un’agenzia specializzata in campagne integrate di engaging communication, on/ off line, in/out of store come Living Brands, la pandemia ha portato a dovere ripensare a tutte le modalità classiche di live communication, attraverso le quali era solita far interagire le marche con le proprie audience. “Dalle grandi animazioni dei punti vendita agli eventi, di colpo, tutto ciò che contemplava un’interazione fisica diretta con i consumatori/shopper ha visto un immediato stop - spiega il presidente e direttore creativo Francesco Antinolfi -. Ma la necessità dei nostri clienti di continuare a ingaggiare le persone per orientarne le preferenze di consumo e acquisto ha continuato a essere un need primario, senza dubbio più ancora di prima. Ed è così che abbiamo lavorato in tempo reale a soluzioni alternative, soprattutto digitali o di comunicazione punto vendita alternativa, per continuare a ingaggiare le audience dei nostri clienti”. “Il Covid-19 ha messo a nudo molte lacune digitali dei reparti commerciali e ha fatto capire ancora di più come sia essenziale che ci sia allineamento tra sales e area marketing - aggiunge Sergio Brizzo, ceo Across -. In questa fase pensiamo possa essere essenziale per un cliente avere un unico fornitore che lo supporti nelle differenti esigenze in ambito digital marketing. Per questa ragione la nostra scommessa è la fornitura di soluzioni all-in-one di Marketing


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XISTER REPLY AVVICINA LOACKER ALLE FAMIGLIE_ All’indomani del traumatico lockdown del 9 marzo scorso, xyster Reply si è preoccupata di fornire soluzioni di svago per le famiglie che si trovavano nella inedita situazione a dover gestire i propri figli lontani dalle scuole. È nata così una linea di servizi ad hoc per i brand più ‘familiari’ che hanno sentito l’esigenza di contribuire ad alleggerire il peso di quella drammatica fase. Per il cliente Loacker, brand da sempre vicino alle famiglie, è stato realizzato il progetto ‘#RestiamoACasa’ volto a supportare le mamme e i papà con attività pensate per rendere più piacevole il tempo da passare in casa con i bambini e scatenare la loro manualità e fantasia.

Riccardo Zamurri, partner xister Reply

e Sales. In tal modo l’attività di marketing diventa davvero funzionale alla vendita, in un processo integrato e rapido che abbatte notevolmente i costi di investimento e i tempi di conversione degli utenti in clienti”. Nel caso di Caffeina, il 2020 è stato l’anno di consolidamento di un grande percorso di cambiamento intrapreso due anni fa in direzione di una visione omnicanale e dell’integrazione di competenze dove il digitale è un nuovo layer che permette di evolvere ogni attività di marketing e comunicazione. “Quest’anno abbiamo proseguito nel percorso su cui avevamo investito, capitalizzando l’esperienza, le cose giuste e gli errori fatti spiega il ceo Tiziano Tassi -. In questo senso siamo stati in grado di evolvere e sviluppare

i nostri servizi con maggiore efficacia e con la capacità di rispondere più efficacemente e velocemente ai bisogni dei nostri clienti, in un momento di cambiamento veloce, continuo e repentino”. Per un’agenzia come Find, che si occupa di performance marketing legato alle vendite online, è stato elemento chiave il puntare sul supporto consulenziale alle aziende per aiutarle a concretizzare meglio i loro investimenti online. “Lo abbiamo fatto aiutandole a strutturarsi meglio per gestire la crescita dell’e-commerce; a comprendere meglio le esigenze e i timori dei possibili loro clienti; in alcuni casi a comunicare meglio - spiega Marco Loguercio, fondatore Find -. Inoltre sono state fondamentali tutte le analisi di

Marco Loguercio, fondatore Find

Una creatività utilizzata da Find nelle campagne 2020 per ActionAid, che hanno consentito alla Onlus di continuare a finanziare i progetti nonostante la crisi

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scenario che abbiamo portato avanti per motivare le proprietà o i fondi di investimento che controllano i vari brand a non bloccare gli investimenti nei momenti più critici del primo lockdown e della pandemia nel suo complesso; ma, anzi, a osare investendo, per acquisire quello che potrebbe essere un vantaggio competitivo per questo 2021”. “Abbiamo sfruttato il vantaggio tecnologico di gruppo - testimonia Riccardo Zamurri, partner xister Reply - per offrire tutto ciò che fino a un giorno prima si considerava ancillare nei servizi al marketing e all’indomani delle misure di contenimento della pandemia diventano cruciali: in home entertainement, virtual events (ibridi e immersivi, ndr), soluzioni e-sports, ecc.”. nc



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IL FUTURO È GIÀ QUI. E NON SI TORNA INDIETRO SEBBENE ACCELERATA DALLA CRISI SANITARIA, LA DIGITALIZZAZIONE DELLA COMUNICAZIONE È DE-STINATA A DIVENTARE LA NUOVA NORMALITÀ: EVENTI ONLINE, CAMPAGNE SOCIAL E DI INFLUENCER MARKETING PER INTERAGIRE CON IL TARGET, ESPLOSE DURANTE LA PANDEMIA, RIMARRANNO DELLE STRADE DA PERCORRERE ANCHE IN UN FUTURO COVID FREE. E LE AGENZIE, SEMPRE PIÙ CONSULENTI DELLE MARCHE DI STRATEGIE MULTICANALI. DI ILARIA MYR

Se è vero che mai come ora il futuro è incerto, una cosa è chiara a tutti gli operatori del settore: una volta usciti dalla crisi sanitaria, il digitale continuerà ad avere un ruolo importante nelle strategie di comunicazione. La pandemia ha infatti fortemente accelerato la digitalizzazione del settore, e su questo difficilmente si tornerà indietro. Conferenze online e webinar, iniziative social per creare engagement, spesso anche coinvolgendo influencer, e, quando era possibile, operazioni phygital, sempre nel rispetto delle norme sanitarie: questi formati sono diventati di fatto delle alternative consolidate, che

offrono dei vantaggi importanti - primo fra tutti il raggiungimento di un’audience molto estesa - e consentono di proseguire nell’attività di dialogo con il target. “Dall’inizio della situazione di emergenza, ci siamo presto adeguati alle necessità del momento - testimonia Daniele Denegri, ceo & founder Green Media Lab -. Abbiamo organizzato nostri webinar sul tema del business sostenibile, abbiamo ideato, per tutti i nostri clienti, progetti social per interagire in modo divertente con le community - ad esempio le dirette con gli atleti, le sessioni di fitness casalingo e i consigli degli esperti nei diversi

settori. Abbiamo proposto alle community dei nostri clienti contenuti social originali e dal forte engagement, consci di una maggior presenza online delle persone, vista la costrizione a rimanere presso le abitazioni. Abbiamo spinto di più, rispetto ai mesi precedenti, i progetti di influencer marketing, convinti della necessità di una comunicazione il più diretta e autorevole possibile. Nelle occasioni di eventi dal carattere più istituzionale, abbiamo optato per il format phygital, sfruttando il meccanismo della diretta streaming: grazie ad una rete di fornitori che ci ha supportato a livello tecnico, abbiamo avuto

GREEN MEDIA LAB INSIEME A CORTILIA_

Daniele Denegri, ceo & founder Green Media Lab

Durante la prima fase dell’emergenza sanitaria Cortilia, celebre food tech company che, attraverso un’innovativa piattaforma di e-commerce, consente di ricevere direttamente a domicilio prodotti a filiera corta di alta qualità, ha scelto Green Media Lab per le attività di comunicazione, advisory e consulenza strategica nell’ambito della responsabilità socio-ambientale. L’agenzia ha affiancato l’azienda in un periodo estremamente complicato e oggi prosegue il percorso di collaborazione per raggiungere importanti obiettivi di comunicazione e non solo.

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UNITING GROUP, ATTIVITÀ ‘PHYGITAL’ PER PRINGLES_

Giancarlo Sampietro, chief strategy officer Uniting Group

ottimi feedback relativi alla fruizione dei contenuti proposti. La grande sfida sarà trovare il miglior modo per non perdersi nella rete, di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dai vari tool e piattaforme, e di individuare la più idonea modalità di interazione con il target per ogni specifico progetto”. “Questo nuovo approccio prenderà sempre più piede anche nel futuro prossimo - aggiunge Giancarlo Sampietro, chief strategy officer Uniting Group -. Un esempio su tutti: gli eventi di employer branding o le convention per dipendenti e forza vendita, che a mio avviso saranno già dai prossimi anni spostate quasi totalmente su canali digitali”. Una delle conseguenze dirette di questa digitalizzazione è la maggiore affermazione di un approccio multicanale, che sarà sempre più predominante. Come spiega Sergio Brizzo, ceo Across: “L’indispensabilità dell’online è una delle principali lezioni che le aziende

Per il progetto ‘Che tubo facciamo?’, ideato per Pringles, Uniting Group è partita sviluppando la campagna in collaborazione con i The Jackal e i più famosi TikToker italiani, per presidiare al meglio tutti i canali social, ‘atterrando’ poi sul territorio con attività mirate e assolutamente sicure dal punto di vista sanitario con l’obbiettivo di coinvolgere in sicurezza il target di riferimento e farlo interagire col prodotto. Una campagna premiata nella categoria ‘Digital/Hybrid Brand Experience’ al Bea Italia 2020.

hanno imparato in questo difficile periodo, ma già nei mesi precedenti era evidente come ogni azione mirasse a un unico punto d’arrivo: abbattere il muro tra online e offline. È importante, di conseguenza, che le aziende perseguano una vera omnicanalità integrando tutti i touchpoint, sia fisici che digitali”. “Questo periodo è servito mettere a servizio delle imprese un contenuto mirato sulla piattaforma giusta con il tono di voce più opportuno - aggiunge Diego Lifonti, presidente The Story Group -. E anche pensare a nuovi paradigmi, senza farsi guidare da quanto accaduto in passato. Per quanto ci riguarda ci stiamo attrezzando per rafforzare le sinergie che si possono creare tra earned, owned e paid media utilizzando i tre linguaggi della comunicazione contemporanea: testo, visual e video. L’importante è generare coinvolgimento dell’audience sapendo toccare i tasti giusti. Stimolare le emozioni è importante,

ma sempre con sobrietà”. Creare engagement e mantenere il rapporto con il consumatore: ecco quello di cui avranno sempre più bisogno le aziende. Come spiega Tiziano Tassi, ceo Caffeina: “Per il 2021 i manager con cui lavoriamo ci chiedono progetti che li aiutino a instaurare una relazione con i propri clienti e di sviluppare delle piattaforme che li abilitino a creare dei dati di prima parte. Con l’avvento della cookiepocalypse, molte aziende si stanno strutturando per capitalizzare gli investimenti fatti e creare degli asset propri da utilizzare in futuro. Nei prossimi anni il marketing digitale è destinato a cambiare moltissimo, e diventare un terreno molto più sfidante per tutta la nostra industry”. A monte, però, rimarrà un trend emerso con forza in questi mesi, e cioè il bisogno delle aziende di veri partner di consulenza, che, come spiega Marco Loguercio, fondatore Find: “necessitano veramente di

THE STORY GROUP ‘UNPLUGGA’ L’EVENTO MPS_

Diego Lifonti, presidente The Story Group

A caratterizzare l’edizione ’2020 dell’evento annuale del wealth management della Banca Monte dei Paschi di Siena, quest’anno intitolato ‘Uniti, interpreti del futuro’, è stato il nuovo format ‘Mps Private Unplugged’, ideato da The Story Group con la collaborazione tecnica e produttiva di Uevents. Una tre giorni virtuale, a elevato impatto emotivo grazie ai numerosi momenti di interazione. Condotto dai giornalisti televisivi Andrea Cabrini e Jole Saggese (Class Cnbc), l’evento ha visto intervenire il nuovo ad, Guido Bastianini, i top manager, e Luciano Floridi, uno dei principali interpreti dell’impatto di Internet. Numerosi i supporti video, culminati in una produzione ad hoc: il reportage-documentario ‘Il Fattore Ascolto’ realizzato dalla social content factory dell’agenzia, che nelle sue tre puntate ha fornito spunti di dibattito e riflessione.

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Caffeina ha sviluppato con Nutella l’activation ‘Ti Amo Italia’, che ha avuto un impatto positivo su milioni di famiglie e sul brand

grande supporto su molti fronti, a partire dall’organizzazione interna, per cogliere al meglio le opportunità del commercio elettronico. E noi ci stiamo strutturando per aiutarle anche in questo modo”. Across, i trend del digital marketing Le tendenze emerse dalle agenzie interpellate sono confermate anche da una recente ricerca di Across sui trend del 2021 nel digital marketing. L’accelerazione nella digitalizzazione ha prima di tutto contribuito all’incremento del traffico online destinato ad aumentare ancora nel corso del 2021: sempre più aziende sono online e soprattutto sempre più utenti ricercano informazioni tramite il web. Per rispondere a questa esigenza, nel 2021 il canale Native Advertising, dove qualità e performance si incontrano, continuerà a crescere. La forza del Native sta nella sua non invasività: grazie a

Tiziano Tassi, ceo Caffeina

una combinazione accattivante di titoli e immagini l’annuncio pubblicitario si mimetizza tra i contenuti editoriali di importanti portali di informazione e magazine online, ma allo stesso tempo attira l’attenzione dell’utente. La qualità raggiunta da questo canale è molto alta, perché l’annuncio viene visto solo da persone interessate al prodotto/servizio. Il Native Advertising si confermerà uno dei migliori modi per ottenere ottime performance e aumentare la brand awareness. Un altro trend è legato alla personalizzazione della consulenza virtuale, con l’affermazione del Virtual Assistant. Questa evoluzione è legata, da un lato, all’esplosione della nascita di nuovi e-shop; da un altro, al Covid che ha velocizzato molto l’approccio delle aziende alla digitalizzazione in assenza di personale fisico in lockdown. Nel 2021, quindi, poiché la connessione tra online e negozio fisico diven-

terà ancora più importante, bisognerà puntare sulla personalizzazione offerta da un virtual shopper; ad esempio proponendo prodotti specifici che l’utente ha già provato in store. Sarà poi necessario guardare agli investimenti social e all’influencer marketing a 360 gradi, con particolare attenzione a TikTok, che sta segnalando una crescita particolarmente repentina. I social hanno sviluppato criteri di targetizzazione sempre più specifici, grazie ai quali, per emergere, sarà sempre più importante creare inserzioni che verranno visualizzate da un’audience selezionata. Per utilizzare i social media a scopo di marketing, soprattutto nei prossimi tempi si assisterà a un approccio più autentico e basato sui contenuti di qualità, così da coinvolgere il giusto target di clienti e generare lead su Instagram e altri social. Inoltre, la parola d’ordine del 2021 sarà ‘integrazione’, sia attraverso l’utilizzo di nuove soluzioni Crm (Customer Relationship Management) per avere servizi più strutturati, sia attraverso una cooperazione differente tra i reparti interni. Nel 2021, il digital avrà sempre più bisogno di sistemi integrati, che consentano di finalizzare gli obiettivi di business con tempi e costi di investimento dimezzati. Last but not least, la propensione all’omnicanalità. L’indispensabilità dell’online è una delle principali lezioni che le aziende hanno imparato in questo difficile periodo. È importante, di conseguenza, che le aziende perseguano una vera omnicanalità integrando tutti i touchpoint, sia fisici che digitali. Nel 2021, quindi, essere omnichannel non sarà più un plus ma un requisito fondamentale, inteso come una nc sinergia totale tra online e offline.

ACROSS, UNA DIGITAL SOLUTION COMPANY CON CHETARIFFA.IT_ Chetariffa.it, comparatore online di tariffe sviluppato da Across nel 2018, ha consentito all’agenzia di fare un salto di qualità. Integrando il contact center interno nelle strategie di lead generation, ha ricevuto un’importante conferma: richiamando un utente entro dieci minuti da quando ha lasciato i suoi contatti, si ha il 500% di possibilità in più che diventi un cliente. Questo è il risultato di una strategia integrata, che comprende sia i canali tradizionali del marketing sia quelli del sales. Dopo due anni di test e sviluppi su questo comparatore di tariffe, oggi Across è una digital solution company.

Sergio Brizzo, ceo Across

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NENNA (UNA): “IL PLUS DELL’INDIPENDENZA È L’IMPRENDITORIALITÀ” LA CAPACITÀ DI INVESTIRE SU NUOVE AREE DI BUSINESS E DI SEGUIRE UN’INTUIZIONE PRIMA CHE DIVENTI CONSOLIDATA È, SECONDO IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE CHE RIUNISCE LE AZIENDE DELLA COMUNICAZIONE, IL VERO VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE REALTÀ INDIPENDENTI, CHE DEVONO SAPERE FARE LEVA SU QUESTO APPROCCIO PER MANTENERE UN RUOLO CENTRALE IN UN MERCATO IN CUI SOPRAVVIVE CHI È CAPACE DI REAGIRE. DI ILARIA MYR

“L’agilità e la capacità di reazione non sono legate alla dimensione e all’appartenenza o meno a grandi strutture”. “Il valore aggiunto dell’indipendenza? Lo spirito imprenditoriale”. “La ricerca del purpose sarà il trend dominante del mercato”. Parole di Emanuele Nenna, che, dal suo osservatorio di presidente Una - Aziende della Comunicazione Unite, ha una visione ampia del mercato italiano della comunicazione, che ha subìto, come tanti altri ambiti, un forte impatto dalla pandemia. Una visione, la sua, per certi versi contrapposta a quella delle agenzie interpellate nelle pagine precedenti - soprattutto sull’idea che la velocità di reazione dipenda dall’indipendenza -, che dà una chiave di

lettura molto interessante sul settore e sul suo ruolo di interlocutore privilegiato delle istituzioni, che ad oggi è ancora però troppo debole. “Quello che è successo con la campagna sui vaccini è emblematico di come manchi al nostro sistema la cultura della comunicazione (…) Ma bisogna cambiare le cose attraverso il dialogo, la politica e le relazioni istituzionali”. Qui l’intervista a Emanuele Nenna, presidente Una.

Emanuele Nenna, presidente Una

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Qual è stato l’impatto della pandemia sulle strutture italiane e indipendenti? La pandemia ha avuto sulle imprese un forte impatto finanziario, e quindi il tema centrale è la loro capacità finanziaria. Le agenzie hanno costi fissi e se gli incassi ritardano diventa un problema, soprattutto per quelle più piccole, che hanno bisogno di un cashflow costante per potersi reggere. Proprio perché la liquidità è un tema importante da quando è scoppiata la pandemia, noi di Una siamo intervenuti a difesa delle strutture con maggiore difficoltà chiedendo ai clienti di anticipare dei pagamenti e ottenendo esiti positivi. Per quanto riguarda l’agilità, senz’altro essa aiuta, ma non è legata alla dimensione e all’appartenenza o meno a grandi strutture. Non esiste l’equazione ‘grande gruppo = lentezza, agenzia indipendente = velocità’: ci sono strutture multinazionali che nella pandemia sono cresciute per essere riuscite a reagire prontamente e altre indipendenti che sono rimaste al palo. È quindi solo questione di capacità di reazione e di gestione del lavoro.


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Dopo la fusione con Assorel, avvenuta ad aprile 2020, Una ha lanciato la 23° edizione del premio dedicato al mondo delle relazioni pubbliche

A suo avviso che valore ha oggi l’indipendenza sul mercato italiano? Le agenzie indipendenti hanno caratteristiche diverse, che non sono per forza flessibilità e velocità, che spesso non mancano anche in altre di grandi gruppi. Quello che però hanno in più è l’impren-

ditorialità, intesa come capacità di investire su nuove aree di business, di seguire un’intuizione prima che diventi consolidata. Dal canto loro, i grandi gruppi per mantenere la loro competitività devono fare proprio questo spirito, ma per loro è più difficile.

L’anno scorso ci aveva parlato di due trend contrapposti: la richiesta di progetti ‘end to end’ e di una maggiore specializzazione. Conferma questi fenomeni anche per quest’anno? La pandemia ha congelato l’evoluzione in questo senso e quindi sono convinto che nel 2021 ci sarà ancora una polarizzazione fra agenzie verticali specializzate e quelle a servizio completo. La pandemia ha fatto però emergere un altro trend, più legato alla capacità delle agenzie di essere consulenti dei clienti, aiutandoli a raccontare storie ancorate al loro modo di agire. Il tema del purpose si è notevolmente rafforzato, acquisendo una consapevolezza diversa: mentre prima era abbastanza chiaramente un espediente di comunicazione, ora diventa un obiettivo strategico. Sono le stesse aziende oggi a chiedere alle agenzie di aiutarle a individuare il purpose e storie credibili da raccontare, andando in profondità nei processi aziendali. Questa è una bella occasione che la crisi ci sta dando per migliorare il rapporto fra agenzie e aziende.

IL 2020? NONOSTANTE TUTTO, DINAMICO E DIGITALE_ Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, quello passato è stato un anno molto intenso per l’associazione, che si era posta come obiettivo di trasformarsi, diventando un interlocutore ancora più autorevole. Per questo, ha messo in atto un nuovo assetto digitale, rivisitando il sito corporate, rafforzando la propria presenza sui social media, con contenuti ingaggianti. Sul fronte della formazione ha portato avanti webinar e seminari (di cui uno dedicato alle gare), che hanno raggiunto più di 2.000 persone, e in partnership con Google ha lanciato ‘Una+’, un innovativo progetto di digital transformation rivolto alle piccole e medie agenzie presenti sul territorio, con il supporto di Confindustria Intellect, di cui è entrata a far parte. Inoltre, per mantenere gli associati e gli stakeholder costantemente aggiornati durante la crisi, ha ideato il ‘Bollettino per la ripresa’. Fra i successi del 2020, sono da segnalare poi la fusione con Assorel, che ha rafforzato l’Hub delle relazioni pubbliche e l’ingresso di nuovi associati. Fra i premi e gli eventi organizzati da Una, gli Effie Awards, Co.Do. e If!

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Il team di Una all’If! Festival 2020, organizzato con l’Adci a metà novembre

Quali consigli si sente di dare alle agenzie italiane indipendenti che aderiscono a Una per affrontare al meglio la ripartenza? Guardare la situazione contingente come un’opportunità e pensarla davvero come una ripartenza, come momento in cui si ricomincia a correre. Sono molti i motivi che rendono il 2021 pieno di occasioni: come si è detto più volte, da un punto di vista di investimenti pubblicitari è un anno dispari che suona come uno pari, grazie alla presenza degli Europei di calcio, delle Olimpiadi, e di altri grandi eventi che, sep-

pure gestiti in maniera diversa, sono grandissime opportunità. I creativi in generale hanno un vantaggio competitivo in una situazione come questa: per loro la novità è la normalità, perché devono sempre cercare l’inedito. Per questo, in una situazione di ‘new normal’ come quella che stiamo vivendo, sono più attrezzati per evolversi. In generale, quali sono a suo avviso i pilastri per fare ripartire il mercato e il sistema Paese? Quali progetti ha per l’Associazione? Il paese deve convincersi una volta per tut-

La conduttrice Victoria Cabello, insieme a Emanuele Nenna (Una) e Lorenzo Sassoli de Bianchi (Upa), alla premiazione dell’edizione 2020 del Premio Effie Italia

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te che la comunicazione è un’alleata del business delle imprese, del turismo e del rilancio dei consumi. Il Paese deve comunicare tanto, bene e in maniera intelligente e strategica e non estemporanea e tattica come talvolta si vede fare. Dal canto suo, Una vuole sempre di più entrare nei meccanismi che consentono al governo di avere un partner di comunicazione con cui confrontarsi per definire delle linee guida giuste. Quest’anno fra i principali obiettivi dell’associazione, e anche mio personale, c’è quello di premere l’acceleratore sul tema delle gare, private e soprattutto pubbliche, da cui passano le comunicazioni del Paese, ma che oggi ancora non si svolgono in maniera corretta. Per questo come associazione, sono convinto che si debba un po’ ‘alzare la voce’ per costruire, mettersi a disposizione, ma anche farsi ascoltare e arrabbiarsi anche se le logiche che vengono utilizzate sono contrarie alla professionalità. Quello che è successo con la campagna sui vaccini è emblematico di come manchi al nostro sistema la cultura della comunicazione, ma non serve a nulla gridare allo scandalo. Dobbiamo invece prenderci la nostra parte di responsabilità, che vogliamo colmare lavorando a fianco delle istituzioni nella convinzione che una migliore orchestrazione e un approccio più strategico possano portare nel lungo periodo a risultati migliori. Stiamo già collaborando con le realtà politiche e Confindustria, impiegando le nostre forze per arrivare ad avere un’interlocuzione di alto profilo e una forte credibilità. Fare gli offesi e grandi proclami sui giornali non serve a nulla: bisogna cambiare le cose attraverso il dialogo, la politica e le relazioni istituzionali. Solo così si costruirà qualcosa di buono. nc


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CASIRAGHI GRECO&, IL SEGRETO È LA COERENZA PER AVERE IMPATTO, LA COMUNICAZIONE DEVE ESSERE IN LINEA CON LA STRATEGIA E IL DNA DEL MARCHIO. E CIÒ È ANCORA PIÙ VERO DA QUANDO È SCOPPIATA LA PANDEMIA, DURANTE LA QUALE SI SONO RESI ANCORA PIÙ NECESSARI MESSAGGI CHIARI E TRASPARENTI, SVILUPPATI IN TEMPI VELOCI. COSA PER LA QUALE UN’AGENZIA INDIPENDENTE E DI MEDIE DIMENSIONI COME QUELLA GUIDATA DA CESARE CASIRAGHI HA UN VANTAGGIO COMPETITIVO. DI DALIA PACE

“La pandemia è arrivata all’improvviso. Il fatto di non essere grandi è stato sicuramente un vantaggio. È stato facile adattarsi, dare direttive precise e controllare che fossero attuate. La difficoltà è stata quella di rispondere alle nuove esigenze e alle ansie dei clienti dettate dalla situazione. Pensate ad Autogrill, cliente per il quale seguiamo tutto, dal media, ai social, ai menu. In questo caso i social sono diventati un vero e proprio strumento d’informazione, con messaggi studiati per risolvere situazioni critiche come la possibilità che qualcuno tentasse di organizzare il veglione di Capodanno in Autogrill, aperti sempre, essendo un servizio necessario a chi per lavorare deve viaggiare, camionisti e agenti di commercio in primis”. Ecco il primissimo plus dell’essere una realtà indipendente di dimensioni con tenute in tempi di pandemia secondo Cesare Casiraghi,

amministratore delegato e direttore creativo casiraghi greco&, da più di 20 anni uno degli emblemi della italianità e indipendenza nella comunicazione. Come si sono evoluti per voi questi due aspetti in questi anni di vita? Sono ormai convinto che l’italianità sia un argomento di cui molti si riempiono la bocca e poi finisce lì. A parte tutta la solita retorica, esplosa nei periodi di lockdown, alla fine sia purtroppo un motivo d’orgoglio per noi e poca

Cesare Casiraghi, ceo e direttore creativo casiraghi greco&

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roba per gli altri. Il grande gruppo mette sicurezza. Noi ci siamo evoluti diventando sempre più digital, ma mantenendo quella linea creativa, con i piedi per terra, che ci ha permesso di creare dal niente marchi come Conto Arancio, CheBanca!, Pittarosso, e che oggi è la nostra forza quando lavoriamo con il Consorzio del Parmigiano Reggiano o Curtiriso. Appunto, il digitale: quali soluzioni avete ideato in questi mesi per continuare a fare comunicare i vostri clienti in modo coerente con l’emergenza? Le ‘campagne lockdown’ sono state il trionfo dell’appiattimento sull’onda della retorica e dell’emotività gratuite, spesso slegate dal prodotto, ma solo per dire ‘ci siamo anche noi’. Il nostro spot per Parmigiano Reggiano è stato uno dei primi, citato come esempio positivo, per la chiarezza del messaggio, raccontato dal presidente del Consorzio, legato alla situazione contingente nella richiesta di non fare inutili scorte, perché la produzione di Parmigiano Reggiano non poteva fermarsi, per i cittadini e per le mucche che sono da mungere ogni giorno nonostante la pandemia.


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A sx: nella campagna ideata da casiraghi greco& per il Consorzio Parmigiano Reggiano durante il primo lockdown il presidente del consorzio ha dato un messaggio chiaro legato alla situazione contingente. A dx: per il cliente Autogrill, l’agenzia segue tutto, dal media, ai social. In questo caso i social sono diventati un vero e proprio strumento d’informazione soprattutto durante la pandemia

Qual è il ruolo della comunicazione nella diffusione di atteggiamenti sostenibili e trasparenti? Sono le aziende, i prodotti che devono essere sostenibili e trasparenti. La pubblicità arriva di conseguenza. Guardate come è cambiato il mercato dell’energia. Tutti a parlare di energia verde, ma sappiamo che se il consumatore non vede un benefit preciso, personale, è una battaglia persa, sceglierà sempre la tariffa più bassa, soprattutto in questo momento di crisi generalizzata. Fino a che la ‘gente’ butta i mozziconi per strada o non può vivere senza sparare i fuochi d’artificio, hai voglia a parlare di sostenibilità. Occorre un progetto di edu-

cazione a monte, nella scuola, in famiglia, è una questione di cultura. Allora entra in scena la pubblicità, che diventa un ulteriore strumento informativo, con la possibilità di raccontare ed emozionare per vendere il prodotto migliore. Un bilancio di questo difficile anno per la sua agenzia? E che previsioni avete per il 2021? Alla fine, è stato un anno positivo, abbiamo perso Kia Auto che, come previsto da tempo, è entrata nella house agency del gruppo, ma abbiamo preso due nuovi clienti importanti come Baldiflex e Curtiriso. Previsioni non ne facciamo, la situazione è

Lo spot sviluppato per il rilancio di Curtiriso fonde tradizionalità e nuovi linguaggi, strizzando l’occhio ai target più giovani

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troppo instabile. Stiamo alla finestra, anzi al balcone. Ci può raccontare una case history significativa sviluppata quest’anno? Abbiamo lavorato tanto e prodotto tanto. Mi piace segnalare una campagna con un target più ‘popolare’, allargato, in questo caso soprattutto la massaia. Curtiriso, marchio storico italiano, che vuole mantenere il suo carattere tradizionale, ma vuole anche ringiovanire, senza esagerare. Per loro cureremo tutto, dalla campagna tv ai social, al media off line e online. E grazie a questo abbiamo potuto mettere in campo una strategia totale che dalla televisione arriva alla presenza dominante su GialloZafferano per tutto quanto riguarda il mondo del riso. Il primo passo era quello di rendere memorabile il marchio. Nello spot tv la testimonial Laura Torrisi prepara alcune ricette a base di riso, cambiando più volte look e contesto per dimostrare la versatilità dei prodotti Curtiriso, fino a trasformarsi nella mondina dello storico marchio, ma rimanendo reale e viva in una rappresentazione animata del logo. Uno spot volutamente tradizionale, ma che ha nei passaggi tra una scena e l’altra la principale particolarità. Infatti, le transizioni sono state realizzate utilizzando i ‘trucchi magici’ tipici del linguaggio di Tik Tok, per dare una strizzatina d’occhio anche ai più giovani. Sembra che funzioni. nc


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COMUNICO, TRASFORMARE POSSIBILITÀ IN REALTÀ PROFONDAMENTE ITALIANA NELL’IMMAGINARE ‘ALTRE VIE’, L’AGENZIA RIVENDICA CON ORGOGLIO LA PROPRIA INDIPENDENZA, PREMESSA FONDAMENTALE PER IDEARE LIBERAMENTE SOLUZIONI PER I PROPRI CLIENTI. UN APPROCCIO, QUESTO, PERSEGUITO ANCHE DURANTE LA PANDEMIA, CHE, NONOSTANTE LE OGGETTIVE DIFFICOLTÀ, LE HA CONSENTITO DI EVOLVERE ED ESSERE ANCORA PIÙ PROATTIVA, CAVALCANDO ANCHE IL DIGITALE, DA SEMPRE NEL SUO DNA. DI ILARIA MYR

“Comunico è l’agenzia che immagina possibilità. Immaginare possibilità significa approcciare i progetti con una visione aperta, che ci permette di realizzare scenari che uniscono creatività e strategia di business innovativi, per ampliare la portata e la rilevanza di una campagna”. Così Antonino Zito sintetizza la mission dell’agenzia torinese nata nel 2002 di cui è amministratore delegato.

Marco Polo, da Volta a Fermi, da Meucci alla Olivetti e ce ne sarebbero molti altri. Ispirati da questi illustri compatrioti, anche noi crediamo di non dover mai limitarci a ‘fare il compito’ ma, anzi, crediamo sia doveroso tentare di immaginare altre vie. Che però siano percorribili e proficue e non solo velleitarie o cosmetiche. E qui ci si collega con l’indipendenza, che è un valore

Che cosa significano per voi italianità e indipendenza? L’italianità per noi è proprio il nostro ‘Immaginiamo possibilità’: dal basso medioevo al Rinascimento, dall’età moderna ai giorni nostri gli italiani hanno sempre aperto scenari nuovi per il mondo: da Giotto a Dante, da Cristoforo Colombo a

Antonino Zito, amministratore delegato Comunico

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fondamentale per poter immaginare con libertà. In questo senso l’ottimizzazione delle risorse parte sempre dall’ottimizzazione della visione, dunque sia benvenuta in qualunque organizzazione si realizzi. Come avete affrontato la sfida della pandemia? Quali strategie avete adottato e come questa ha impattato sul business? La pandemia è costata molto sul piano economico, inutile negarlo, ma è stato come affrontare un investimento. Abbiamo avuto modo di riflettere, di cambiare e di cambiarci. Chi ci ha seguito in questi mesi ha avuto modo di vedere quanto profondamente abbiamo trasformato la nostra organizzazione e il nostro posizionamento. Nel frattempo abbiamo anche seguito i clienti supportandoli nel trovare nuove strade per essere efficaci e rilevanti anche in questo scenario nuovo. Abbiamo realizzato attivazioni che hanno connesso le persone da un capo all’altro della penisola, abbiamo organizzato sales convention non come conference call, ma in forma di uno show televisivo che ha tenuto incol-


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A marzo 2021 partirà la campagna per Urmet pianificata sul circuito Grandi Stazioni che trasformerà le 12 grandi stazioni ferroviarie italiane in un grande videocitofono nazionale

ben chiaro e curiamo sempre questi aspetti nella comunicazione che facciamo.

lati allo schermo del pc e coinvolto sul ‘palco’ tutti i livelli della rete commerciale di una grandissima azienda italiana, abbiamo portato all’estero startup senza muoverci dal salotto di casa, abbiamo portato al successo su Amazon aziende tipicamente B2B. Abbiamo immaginato possibilità, insomma. E le abbiamo trasformate in realtà. Come è cambiato in questi mesi il vostro approccio al digitale e il suo utilizzo nella creatività? Il nostro approccio al digitale non è cambiato durante questi mesi. Eravamo già pronti prima, dunque non abbiamo dovuto riorganizzarci o ricercare nuove progettualità con l’avvento della pandemia. Noi

abbiamo sempre avuto il digital nel sangue e le strade che apre per la creatività ci sono estremamente chiare. Sostenibilità e trasparenza sono diventate con questa crisi ancora di più parole chiave per la comunicazione. Come affrontate questi aspetti con i brand? Alcuni brand, non tutti, hanno capito che il target di comunicazione non è mai solo quello dei prospect, ma è la società nel suo complesso. In quest’ottica non occorre sottolineare come sostenibilità e trasparenza abbiano compiuto la metamorfosi da valori ad asset, che quindi devono essere sostenuti attraverso l’agire quotidiano e poi anche comunicati. Noi ce l’abbiamo

Comunico ha firmato nel maggio 2020 il debutto in tv della Bresaola Bordoni

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Un bilancio di questo difficile anno per la sua agenzia: come chiuderete? E che previsioni avete per il 2021? Abbiamo pagato un pedaggio molto pesante a questa pandemia, che ci riporta ai livelli del 2016. Chiuderemo però molto bene dal punto di vista della solidità operativa, dell’organizzazione e di know-how in quanto agenzia. E questo ci permetterà senz’altro di rispondere in maniera diversa a questa domanda tra un anno. I progetti, le opportunità e il fermento di mercato intorno a noi di certo non mancano, tanto è vero che tra novembre e dicembre abbiamo vinto tre consultazioni su quattro e ottenuto un affidamento diretto. Ci può raccontare una case history significativa sviluppata quest’anno dall’agenzia? Urmet è un’azienda storica italiana: dalle schede telefoniche di una volta, quelle da 5.000 e 10.000 lire, fino ai citofoni, tutti gli italiani ci hanno avuto a che fare. Per ridare rilevanza al brand abbiamo progettato una campagna che sarà pianificata a marzo sul circuito Grandi Stazioni che ha trasformato le dodici grandi stazioni ferroviarie italiane in un grande videocitofono nazionale, dove si potranno lasciare videomessaggi di augurio e speranza per il futuro, oppure si potrà videochattare in tempo reale con chi si trova davanti a uno dei totem collocati nelle varie stazioni. Sarà una grande operazione di awareness e di engagement per una delle più illustri marche italiane, che infatti ci è valsa anche la vittoria nel nc contest creativo di IF! 2020.


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MIYAGI, EXPERIENCE PHILOSOPHY L’AGENZIA EMERGENTE 2020, HA COME FOCUS LA CREAZIONE DI CONTENUTI E TRE PILLAR: STRATEGIA, CREATIVITÀ E PRODUZIONE, CHE SI MUOVONO IN UN PROCESSO TOTALMENTE INTEGRATO, DOVE OGNI PARTE ARRICCHISCE L’ALTRA. CON L’IMMINENTE LANCIO DELLA UNIT DEDICATA ALL’EXPERIENCE DIGITALE A 360 GRADI, IL TEAM, CHE OGGI CONTA 45 PROFESSIONISTI, RENDERÀ LA PROPRIA OFFERTA ANCORA PIÙ RICCA E INTEGRATA. DI MARINA BELLANTONI

Creative content marketing agency attiva dal 2013, Miyagi ha nel proprio core business la communication strategy, le campagne di comunicazione integrata, i social media, la content creation, la retail experience e gli eventi. Tutti elementi con un minimo comun denominatore: il contenuto. Un fil rouge che l’agenzia indipendente declina con grande attenzione ai dettagli, analisi attente e proposte creative mirate al raggiungimento di obiettivi tangibili. Un approccio vincente che le ha consentito di salire sul palco, quest’anno ‘virtuale’, degli NC Digital Awards 2020 per ricevere il premio quale migliore ‘Agenzia Emergente’. A Giuseppe Azzone il compito di raccontarci i punti di forza della società nella quale ricopre il ruolo di managing partner.

Vi è stato assegnato il premio quale migliore ‘Agenzia Emergente’ 2020. Qual è la marcia in più che ha contribuito a farvi raggiungere questo traguardo? Riteniamo da sempre che un approccio ‘copy & paste’ in creatività non sia mai premiante. Ogni progetto è una storia a sé, con esigenze ben precise e sfumature che non devono essere mai trascurate. Attenzione ai dettagli, analisi attente e

Giuseppe Azzone, managing partner Miyagi

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proposte creative mirate al raggiungimento di obiettivi tangibili questi sono gli elementi che ci hanno sempre contraddistinto. Insieme a passione, flessibilità e tanta voglia di mettersi in gioco. Che cosa significano per voi italianità e indipendenza? Come si sono evoluti questi due aspetti negli anni? Partiamo dalla seconda parola: indipendenza. In questo momento è sicuramente un punto di forza più che di debolezza, un valore aggiunto per i clienti e che per noi significa libertà d’azione, flessibilità che per altre strutture sarebbe impensabile. D’altro canto far parte di un gruppo ti dà spessore ‘politico’, cosa che purtroppo in Italia ha ancora un valore non trascurabile. Ma grazie all’impegno e al nostro approccio siamo riusciti a compensare bene questa mancanza. Italianità: da un punto di vista emotivo vuol dire tantissimo e mai come nel 2020, con tutte le difficoltà che ci sono state, ci siamo sentiti italiani. Occhio però a non gongolare troppo comodi in questo concetto di italianità, perché non sempre nel mondo della comunicazione o dell’adver-


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Danone e Miyagi hanno trionfato agli NC Digital Awards 2020 grazie a ‘HiPro - Conquistatelo’, progetto 100% digital realizzato per il lancio della bevanda proteica dedicata agli sportivi amatoriali

tising (soprattutto con clienti internazionali, ndr) l’approccio italiano è sinonimo di eccellenza. Mettere a disposizione di un contesto e di un approccio internazionale l’estro, la ‘cura sartoriale’ e la creatività unica dell’essere italiani è invece un grandissimo valore, sempre vincente. Come ha affrontato la vostra agenzia la sfida della pandemia? Quali strategie

avete adottato e come questa ha impattato sul business? Smartworking fin da subito, perché la salute di tutti è la cosa più importante. Protocolli chiari e sicuri per le produzioni video. La tecnologia che ha dato la possibilità ai nostri clienti di seguire gli shooting da remoto, stando comodamente seduti a casa. Speriamo presto di poter tornare in ufficio in totale sicurezza. Facciamo un

lavoro bellissimo, farlo insieme è decisamente meglio che farlo stando da soli a casa, davanti al Mac. Lato clienti abbiamo adattato sostanzialmente tutto l’approccio. Abbiamo inventato campagne full digital, puntato tantissimo sul concetto di condivisione, abbiamo cercato di far parlare i brand con le community e di scendere allo stesso livello delle persone in modo da fare squadra. Penso a progetti come HiPro di Danone, con la campagna ‘HiPro Supports Trainers’ o le iniziative ‘Together we can’ fatte con Aperol, tutti progetti che vedevano l’utente al centro coinvolto insieme al brand nello sviluppare una comunicazione utile da un punto di vista sociale, con un livello di concretezza altissimo, inattaccabile anche dagli hater più incalliti.

DANONE, ‘HIPRO - CONQUISTATELO’_ HiPRO è la bevanda proteica di Danone dedicata agli sportivi amatoriali, che vivono lo sport con la passione dei veri professionisti. Per far conoscere al target il prodotto Miyagi ha deciso di realizzare un lancio totalmente digital, partendo da un profilo Instagram tutto da costruire e dall’aiuto dei testimonial più logici per la nostra audience: i fitness influencer. Così ha, di fatto, trasformato la ricerca dell’influencer perfetto nella campagna di lancio vera e propria. E assecondando il tono di voce sfidante e bold del prodotto, ha lanciato loro una sfida: i partecipanti hanno dovuto battersi a colpi di contenuti social per conquistarsi il ruolo di primo ambassador ufficiale italiano del brand. Il social è stato il principale media utilizzato per lanciare il nuovo prodotto sul mercato italiano. L’idea creativa è quindi nata per sfruttarne al massimo le caratteristiche. Un canale Instagram con zero follower è stato utilizzato per costruirci una reputazione, e la partnership con i giusti influencer ha aiutato a guadagnare la credibilità necessaria agli occhi del target. Anche dopo la campagna di lancio, Instagram è rimasto il principale canale, e si è cercato di sfruttare al meglio tutti i suoi asset per creare una comunicazione coerente e interattiva. Questi ha permesso di schierarsi dalla parte degli sportivi e sostenere i loro allenamenti grazie a tanti contenuti dedicati. La scelta è stata ripagata con un’ottima fan base che ha permesso di ottenere più di 10 milioni di interazioni e un engagement rate dell’8% durante il lancio, e volumi di vendita che hanno ampiamente superato le previsioni, segnando un +28% sui volumi e un +32% sulle net sales. A dicembre 2020, infine, è stata lanciata l’iniziativa ‘HiPro Support Trainers’ dove HiPro di fatto dona concretamente visibilità a tutti i personal trainer professionisti che stanno vivendo un momento difficile a causa delle chiusure di palestre e centri sportivi. Non potendo contribuire concretamente con emolumenti in denaro è stata realizzata una piattaforma di comunicazione che dà a loro la visibilità necessaria per poter aumentare la propria ‘awareness personale’ e potenzialmente il volume d’affari. Premi vinti agli NC Digital Awards 2020: 1° premio assoluto ‘NC Digital Award’; 1° premio assoluto ‘Ima - influencer marketing awards’; 2° premio ‘Alimentari/dolciumi e merendine’ (Ima); 2° premio assoluto ‘Premio Facebook e Instagram’.

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APEROL_TOGETHER WE CAN Una musica può farci sentire più vicini, più uniti. Anche se lontani, insieme possiamo ridere, cantare una canzone, condividere emozioni e soprattutto fare del bene. Questo è quello che è stato realizzato con Rockin’1000 e 1.200 musicisti uniti virtualmente da tutto il mondo per sostenere la Protezione Civile, impegnata in prima linea per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Alla chiamata hanno risposto cantanti, chitarristi, bassisti, batteristi, tastieristi e fiati. Ognuno di loro ha registrato da casa un video con la sua versione di ‘Una musica può fare’ di Max Gazzè. Per ogni video ricevuto Aperol e Rockin’1000 hanno donato 50€ e, superati i 1.000 partecipanti, Aperol ha raddoppiato la donazione fino ad arrivare a 100.000€. Quello che la musica può fare è il risultato di questa iniziativa: un emozionante video corale realizzato con tutti i contributi audio e video ricevuti. Premi vinti agli NC Digital Awards 2020: 1° premio ‘Bevande’.

Come è cambiato in questi mesi il vostro approccio al digitale e il suo utilizzo nella creatività? Digital, mi chiedo spesso se valga ancora la pena di parlare di ‘digital’ come categoria o come ambito di comunicazione. Oggi, tutto è digital. Ci sono ancora davvero dei momenti della nostra vita che non hanno al suo interno uno strumento, un elemento, un’interazione realmente non digital? Dubito, o probabilmente si contano sulle dita di una mano… È proprio da qui che partiamo nei nostri ragionamenti, per ogni progetto o campagna che facciamo, perché alla base di tutto non c’è solo più un messaggio di comunicazione, ma c’è l’esperienza. E allora crediamo sia più giusto parlare di Experience, dove contenuti, messaggi di comunicazione e touchpoint (digital e non, ndr) coesistono in maniera armoniosa. Proprio in questa direzione che stiamo lavorando guardando al futuro anche di Miyagi con la creazione di una nuova unit dedicata all’experience.

Con questa crisi, sostenibilità e trasparenza sono diventate ancora di più parole chiave per la comunicazione. Come affrontate questi aspetti con i brand? Mai come in questo periodo tutti i nostri clienti sono attentissimi a tematiche di trasparenza e sostenibilità. Noi siamo assolutamente allineati da questo punto di vista e siamo sempre entusiasti nel proporre progetti che valorizzano tematiche legate alla sostenibilità ambientale e sociale, all’inclusione, alla trasparenza. Quest’anno probabilmente a causa della pandemia ci siamo focalizzati molto su di noi, sulle persone, sull’individuo. Ma sono ormai diversi

Cocktail di social, a partire da Instagram, per il concorso dal ‘tone of voice’ sfidante e bold alla ricerca dell’ambassador perfetto

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anni che la terra ci manda segnali allarmanti, delle vere e proprie richieste di aiuto. È il momento per tutti di rimboccarsi le maniche e lavorare creando progetti concreti che lavorino in questa direzione in maniera preponderante. Viviamo in un mondo bellissimo, dobbiamo agire prontamente, fare, oltre che comunicare progetti sostenibili. Qual è il bilancio del 2020? Quali previsioni e progetti avete per il 2021? Dopo 4 anni di grandissima crescita che ci ha portati a una struttura di 45 persone, con un fatturato di oltre 3,5 milioni è evidente che quest’anno, a causa della contrazione del mercato, anche i nostri risultati ne hanno risentito un pochino. Ma grazie al duro lavoro, alla nostra capacità di adattamento e reazione e a una gestione economico-finanziaria oculata abbiamo assorbito egregiamente il colpo, abbiamo chiuso in attivo il 2020 e siamo riusciti a trasformare questa occasione complessa in un’opportunità per riorganizzare l’agenzia e guardare al futuro. Come già anticipato, lanceremo tra gennaio e febbraio sul mercato una nuova unit dedicata all’experience, dove tecnologia e contenuto si fondono perfettamente, amplificandosi a vicenda. Per realizzare tutto questo abbiamo fatto nuove assunzioni importanti in modo da portare competenze specifiche all’interno di Miyagi e costruire, partendo da queste, un nuovo modello d’offerta per nc i nostri clienti.



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PIANO B, EVENTI IBRIDI PER UN MONDO CHE CAMBIA GRAZIE A UNA RAPIDA CAPACITÀ DI REAZIONE, L’AGENZIA DI EVENTI, VINCITRICE DI NUMEROSI PREMI CON PROGETTI DI ALTISSIMO LIVELLO, HA SVILUPPATO DURANTE LA PANDEMIA NUOVE SOLUZIONI E SCOPERTO NUOVE STRADE, SFRUTTANDO AL MASSIMO IL DIGITALE. A MONTE, LA CONVINZIONE CHE LA PERMEABILITÀ TRA LIVE E DIGITALE È, E SARÀ, SEMPRE PIÙ FORTE, E CHE LE FRONTIERE TRA LE DUE DIMENSIONI SI SPOSTANO DI CONTINUO. DI ILARIA MYR

“Essere un’agenzia indipendente dai grandi gruppi, e soprattutto essere una struttura snella, ci consente di essere agili e con un discreto margine di libertà di scelta e di sperimentazione. Se nel concetto di italianità vogliamo includere quegli elementi che tipicamente ci rappresentano all’estero - lo stile, il design, il patrimonio artistico e culturale, la bellezza - direi che sono fonte di ispirazione anche del nostro modo di costruire i progetti. Credo che tutti noi costruiamo la nostra identità principalmente dialogando con ciò che ci sta attorno, con la collettività con cui siamo in relazione”. Parola di Stefano Losco, partner e direttore commerciale Piano B, agenzia di ideazione e produzione di progetti speciali operante sul mercato da più di vent’anni e riconosciuta per il suo Dna flessibile e

creativo e la sua attitudine innovativa. “La nostra azione non riguarda tanto il cosa (eventi, spot, campagne, concorsi, sfilate, concerti, workshop, convention, ndr) e il dove (dal vivo, in remoto, nelle città, sulle spiagge, nei parchi, nelle sale riunioni, ndr) ma il come, in particolare come stare nel presente di un mondo che sta cambiando e dove stanno cambiando le esigenze delle persone e di conseguenza le strategie, i media e i codici per raggiungerle”.

Stefano Losco, partner e direttore commerciale Piano B

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La pandemia ha impattato fortemente sul mondo degli eventi in cui operate. Come avete affrontato questa sfida? Abbiamo affrontato la situazione in modo coerente con la nostra attitudine, ovvero con rapida capacità di reagire per reinterpretare i progetti e offrire nuove soluzioni ai clienti. Tentare di risolvere i problemi fa parte del nostro lavoro in fondo… Ne avevamo bisogno noi come professionisti, per non fermarci e trovare nuove strade, ed è stato utile per i nostri clienti che ci hanno trovati pronti. Aver vinto al Bea Italia il premio per la migliore creatività con l’evento ‘Prendiamola con filosofia-Lockdown Festival’ (andato online il 21 marzo) è stato un riconoscimento significativo. Insieme ai nostri partner, i Plesh, abbiamo ideato una piattaforma digitale che abbiamo inaugurato il 25 aprile 2020 con ‘Liberi tutti’: un evento digitale in cui il pubblico non è più solo spettatore del momento digitale, ma diventa protagonista in prima persona con il suo volto sempre presente insieme a quello dei relatori e l’opportunità di partecipare in prima persona.


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Promosso da Snaitech e lanciato durante la Milano Design Week 2019, il Leonardo Horse Project (vincitore del Bea Italia 2019) si è sviluppato nel corso di 7 mesi e ha visto i 13 Cavalli di Design viaggiare per l’Italia

Come è cambiato in questi mesi il vostro approccio al digitale e il suo utilizzo nella creatività? La componente digitale è parte dei nostri progetti da tempo. Certamente nella fase in cui è stata l’unica strada percorribile abbiamo potuto fare molta esperienza. Cerchiamo di trasferire ai nostri clienti l’obiettivo di non vivere il digitale come una soluzione forzata alternativa all’evento live ma come una dimensione con caratteristiche proprie, che garantisce un’interazione importante e che offre opportunità nuove. La permeabilità tra live e digitale è ciò che ci aspetta, le frontiere tra le due dimensioni si spostano di continuo, sono dimensioni che convivono, l’aspetto ne-

vralgico è l’osservazione del target per capire come coinvolgerlo e colpirlo indipendentemente dal mezzo. Quanto è importante per voi lavorare su un tema oggi sempre più centrale come la sostenibilità? È difficile che manchi la parola sostenibilità in un brief negli ultimi anni. Certamente è positivo che oggi ci sia la consapevolezza di dover lavorare su questi obiettivi, sull’impatto ambientale e sull’inclusione sociale, perché sono necessità reali, investimenti sul futuro che possono avere ricadute positive anche sul business, non solo sui consumatori. Ciò che possiamo fare noi per i clienti è aiutarli a veicolare

‘STOKKE VICINO ALLE FAMIGLIE’_ Per Stokke, Piano B ha realizzato il progetto ‘Stokke vicino alle famiglie’, un corso di disostruzione pediatrica online in pieno lockdown. La mission del brand è stata tradotta in un evento educational costruito intorno alle esigenze e alle emergenze del pubblico delle giovani famiglie. Anche la user experience ha contribuito alla riuscita dell’evento, perché tutta l’esperienza è stata costruita scegliendo soluzioni tecnologiche familiari al target mettendo in atto un’idea di digital che mette l’utente al centro e vede la tecnologia come uno strumento per un’esperienza di brand autentica. Piano B lavora con Stokke da sei anni in modo continuativo: i progetti partono da una profonda conoscenza del brand e da una fiducia reciproca che permettono di sperimentare e lavorare in maniera sinergica su più fronti (educational, grandi eventi, campagne, digital PR e 2019, evento ‘Trip Trapp’ a Villa Borghese social media) ottimizzando i risultati.

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al meglio i messaggi in quest’ambito, a fare cultura in modo coerente con il target di riferimento sviluppando progetti che facciano leva su questi valori. Sono temi importanti anche per la nostra industry, è nostra responsabilità continuare a fare ricerca e trovare soluzione per rendere gli eventi più sostenibili, è un obiettivo che sentiamo profondamente. Come è stato per voi il 2020? Che previsioni avete per il 2021? Innegabilmente il 2020 è stato difficile, nonostante abbiamo ricevuto ben pochi aiuti riusciamo però a chiudere l’anno senza gravi perdite. Ci stiamo impegnando per sottolineare il valore sociale ed economico del nostro settore, quello degli eventi e dello spettacolo, in cui le società sono rallentate e molti professionisti completamente fermi da mesi: per questo abbiamo sostenuto il progetto ‘Bauli in Piazza’ di cui abbiamo curato la comunicazione social, perché anche le istituzioni si occupino attivamente del nostro settore. L’evento in piazza del 10 ottobre ha avuto un’enorme visibilità sui social e sulla stampa: ora l’attenzione non deve calare. Pianificare il 2021 non è semplice, le previsioni sono solo a breve raggio, perché le aziende sono ancora disorientate, ma sono convinto che si presenteranno molte opportunità nuove. Noi proporremo soluzioni digitali, restando sempre pronti a trovare risposte veloci e con il forte desiderio di tornare anche sul territorio con format di eventi che possiamo strutturare in modo flessibile, per poterci adattare al contesto che troveremo e per incrociare live e digital sempre di più. nc


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GRUPPO RONCAGLIA, DA STORYTELLING A STORYDOING DA QUARANT’ANNI IL GRUPPO INNOVA METODOLOGIE E COMPETENZE PER ESSERE AL PASSO CON I TEMPI E ANTICIPARE LE TENDENZE. UN APPROCCIO, QUESTO, ANCORA PIÙ EVIDENTE NEL DIFFICILE 2020, IN CUI HA ADOTTATO UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE INTERNA VERSO UNA MAGGIORE IBRIDAZIONE DI KNOW-HOW E APPLICATO UN NUOVO MODELLO CREATIVO. IL TUTTO ACCENTUANDO SEMPRE LA SUA VOCAZIONE NEL MAR-TECH, GRAZIE A NUOVE PIATTAFORME TECNOLOGICHE. DI ILARIA MYR

“Innovare significa percepire il futuro e immaginare nuovi scenari. In quarant’anni di storia abbiamo aiutato le imprese a innovare il marketing e la comunicazione per interpretare il presente e immaginare il loro futuro. Oggi, continuiamo a supportare le imprese per immaginare insieme il futuro prossimo venturo. Certo, il futuro prossimo non sembra facile. Ma, dopotutto, quando mai lo è stato?”. Con questo messaggio il Gruppo Roncaglia, a maggio del 2020, in piena crisi pandemica, comunicava al mercato il proprio impegno nel cercare soluzioni innovative di marketing e di comunicazione anche in un momento così difficile. “Questo è diventato il nostro manifesto - spiega Paolo Roncaglia, pre-

sidente del Gruppo - che ha guidato, in questi mesi, ma ormai direi in quest’anno, la nostra evoluzione per affrontare un mercato già in veloce cambiamento prima della pandemia e che, con essa, si è mu-

Paolo, Camilla e Giulia Roncaglia, rispettivamente presidente, cmo e ceo

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tato rapidissimamente e secondo linee di sviluppo imprevedibili”. Da fine 2019, infatti, il Gruppo ha avviato un profondo ridisegno della struttura, delle competenze e delle metodologie di


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INCESSANTE EVOLUZIONE_ La case-history più interessante che il Gruppo Roncaglia ha sviluppato nel 2020 è stata proprio quella che ha come protagonista la società stessa: è stato cambiato il logo e l’identità visuale ed è stato ridisegnato il sito, adeguandolo ai nuovi paradigmi pretesi dal mercato. Il Gruppo, inoltre, si è raccontato, per la prima volta in 40 anni di storia, in uno spot, ha totalmente rivisto la struttura delle varie aziende, fondendole in un’unica entità, le cui varie anime sono ora totalmente interconnesse. “Infine, - spiega Paolo Roncaglia, presidente del Gruppo - abbiamo sperimentato nuove metodologie di lavoro, forzate dalle abitudini create dal lavoro a distanza, per velocizzare la risposta ai quesiti posti dal mercato e dalle imprese, riportando al centro del villaggio la strategia e la creatività”.

lavoro, che hanno subito durante la pandemia una sorta di stress-test utile per individuarne i possibili punti deboli e adattarsi a quella che sembra essere una situazione oramai definitiva, dove molte cose non torneranno più a essere come erano prima. “La volontà di avviare una analisi puntuale degli skill professionali dei nostri gruppi di lavoro ha trovato una forte, quanto inaspettata, accelerazione proprio nell’emergenza pandemica - spiega Giulia Roncaglia, ceo del Gruppo -. Prima di tutto, nonostante le perplessità generali, tutta la struttura si è adeguata velocemente al lavoro a distanza, e la necessità di riunirsi spesso in call allargate ha portato a un maggior dialogo tra le diverse competenze iniziando quel processo di ibridazione che avevamo messo al primo posto tra gli obiettivi da raggiungere a novembre del 2019. I flussi di lavoro sono ora più che mai improntati a questa modalità che si tramuta in maggior velocità di apprendimento del brief, maggior condivisione degli insight strategici e soprattutto in decisa accelerazione degli output creativi e produttivi”. Proprio in ambito creativo, il Gruppo ha deciso di applicare in ogni momento del processo di analisi, strategia, creatività e

realizzazione dei progetti di comunicazione il modello del Creative Relationship Marketing. “La sua finalità è quella di creare azioni che abbiano un alto tasso di ingaggio in grado di generare non solo il ricordo, ma di far emergere le similitudini tra brand e audience, di cogliere gli approcci comuni nel fare le cose - afferma Geo Ceccarelli, direttore creativo del Gruppo -. Questo metodo evolve definitivamente lo storytelling in storydoing: il racconto del fare della marca si identifica con quello dell’audience”. Anche sul fronte finanziario il 2020 è stato un anno di cambiamenti per il Gruppo Roncaglia, che ha visto modificarsi la tipologia di clienti, le richieste specifiche di intervento e l’entità

Geo Ceccarelli, direttore creativo Gruppo Roncaglia

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dei budget. “Abbiamo avuto più clienti, provenienti anche da nuovi territori geografici, con problematiche molto diverse tra loro e con budget più limitati - racconta Camilla Roncaglia, Cmo del Gruppo -. Il più facile accesso a media un tempo non proponibili a questi livelli ha portato alla riscoperta dell’atl, ma sempre strettamente connessa a tutte le componenti del marketing: dalla individuazione del corretto insight strategico alle attività in store passando per i programmi di loyalty”. La vocazione da Mart-Tech del Gruppo si è ulteriormente palesata nel grande sforzo di arricchimento della raccolta e analisi dei dati che si è poi concentrato sulla produzione in casa di nuove piattaforme particolarmente innovative, la più importante delle quali è Aylin. “Questa piattaforma predittiva sul mondo digitale è una logica evoluzione del nostro mercato - spiega Paolo Roncaglia -. Dove comunicazione, creatività e tecnologia convergono rafforzandosi dai luoghi di relazione (social network) fino a quelli di transazione (eCommerce) e in generale in ogni ambito digitale elaborando milioni di dati in real time con un’avanzatissima tecnologia di Intelligenza Artificiale. Ailyn analizza i comportamenti degli utenti su varie piattaforme al fine di predire e anticipare i trend di ogni singolo individuo, così da costruire insieme all’uomo contenuti per ottenere un ingaggio migliore con le audience di riferimento e la massima percentuale di conversion rate. Ailyn rappresenta in sostanza un vero e proprio booster per chi lavora sul digital”. nc


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IL 2020 DEL BRANDED ENTERTAINMENT SECONDO I DATI DEL MONITOR OBE 2020, LA MAGGIOR PARTE DEI PROGETTI DI BE RIGUARDANO IL SETTORE FOOD&BEVERAGE, SEGUITO DAL TECH E DAL NON PROFIT/ISTITUZIONI. LA TV MANTIENE UN RUOLO DI PRIMO PIANO, ANCHE SE L’USO DELLE PRINCIPALI PIATTAFORME WEB È IN CRESCITA. FOCUS SUI CONTENUTI, VOLTI A INFORMARE, EDUCARE O INTRATTENERE UN PUBBLICO PROFONDAMENTE TOCCATO DALL’EMERGENZA SANITARIA.

ANNA GAVAZZI direttore generale Obe Osservatorio Brandend Entertainment

Alla fine dell’anno, si sa, è tempo di bilanci. E i bilanci si fanno a partire dai numeri. Cominciamo, quindi, con il dare uno sguardo al Monitor Obe, il database proprietario dell’Osservatorio Brandend Entertainment. Nel 2020 Obe ha registrato e classificato 550 progetti, di cui 373 italiani e 177 internazionali. La valutazione delle categorie merceologiche suggerisce che, ad avere un ruolo predominante (26,4% del totale progetti), è stato il settore del Food&Beverage, seguito dal Tech (11,1%) e dal Non Profit/ Istituzioni (9,4%), particolarmente proli-

fico, quest’ultimo, di progetti a basso budget produttivo e distributivo. Rispetto agli anni scorsi, si registra una diminuzione del numero dei progetti del comparto Automotive (6,8%), verosimilmente riconducibile all’emergenza sanitaria che ha frenato gli investimenti in comunicazione del settore. Guardando solo all’Italia, più della metà dei progetti prevedono, esclusiva o affiancata ad altri mezzi, una distribuzione

Nel 2020 il ruolo predominante (26,4% su 550 progetti) è del settore del Food&Beverage, seguito dal Tech (11,1%) e dal Non Profit/Istituzioni (9,4%). Fonte: Monitor OBE

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sul web, dove, a farla da padrone (48% del totale progetti digital) sono le piattaforme social più diffuse, YouTube, Facebook e Instagram, con TikTok che inizia ad affacciarsi come quarto soggetto. Resta comunque rilevante (35%) il ruolo delle testate editoriali on line e lo sfruttamento delle own properties dei brand, unito agli altri canali distributivi (24%). La televisione mantiene un peso di primo


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Una scena di Tema in classe, prodotto da Ohga per Napisan, con i piccoli alunni in collegamento da remoto con la loro maestra

piano, con 140 progetti individuati, di cui 18 programmi originali e 122 iniziative di brand integration suddivise tra 32 programmi. Ma forse, più che attraverso i numeri, vale la pena guardare al 2020 in ottica qualitativa: provare a ripercorrere quello che è successo e tracciare una linea di demarcazione tra quello che è stato e quello che sarà, tra quello che è rimasto, quello che si è modificato, quello che abbiamo abbandonato e quello che è nato, di nuovo e inatteso. A marzo, già pochi giorni dopo il primo lockdown, le aziende hanno iniziato, consapevolmente o meno, a reinventare il proprio ruolo a livello comunicativo. È diventato chiaro e palese quello di cui tutti gli addetti

ai lavori parlavano oramai da mesi: i brand sono attori sociali importanti, fanno parte della collettività, hanno un proprio vissuto storico e valoriale, che li fa percepire dalle persone come soggetti reali, dai quali ci si aspetta un contributo, anche e soprattutto in caso di grave crisi. Il famigerato purpose del brand, laddove il legame con le necessità stringenti lo richieda, è emerso attraverso le azioni di solidarietà messe in campo, ma anche con i messaggi trasmessi o con la sola “presenza”. La ricerca “La comunicazione di brand in tempo di crisi”, presentata a giugno 2020 dall’Osservatorio Branded Entertainment, conferma come, a trarre maggior beneficio in termini di ricordo,

The Rooftop Match, Barilla, agosto 2020

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reputazione e trust, siano stati proprio quei brand che non hanno mai smesso di comunicare, mettendo in atto anche azioni concrete a beneficio della collettività (donazioni, riconversione della produzione, omaggi, etc.). Guardando al branded entertainment, nel panorama italiano si incontrano esempi interessanti di contenuti prodotti dai brand proprio nei mesi del primo lockdown, per informare, educare o intrattenere un pubblico profondamente toccato dall’emergenza. È il caso di ‘Tema in classe’, il progetto di Ohga per Napisan, premiato anche al Bcma Global Lockdown Showcase: un video distribuito su web e social media per sensibilizzare alunni, genitori e insegnanti ai comportamenti igienici più corretti da adottare nel far fronte all’emergenza Coronavirus. Della durata di 3’51”, il video racconta attraverso le voci dei bambini come sono cambiate le abitudini durante la pandemia, trascorrendo molto più tempo in casa. In una sorta di ‘tema in classe’, si ripassa insieme alla maestra quali sono le regole da seguire, le precauzioni e le norme igieniche che andranno adottate e mantenute anche una volta fatto ritorno in classe. Insieme a questo video, il brand ha offerto anche una serie di contenuti ludico-didattici, per intrattenere i più piccoli e aiutare i genitori con la didattica a distanza, unitamente al supporto di professori e consulenti scientifici della Scuola di Specializzazione di Igiene e Medicina Preventiva del San Raffaele di Milano. Altra iniziativa degna di nota e legata alle tematiche dell’emergenza sanitaria è ‘Connessi, l’Italia riparte dal digitale’, un progetto realizzato da The Show per celebrare il digitale e che è riuscito a trasmet-


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Il lavoro da remoto è il protagonista di The whole working-from-home thing, rivisitazione aggiornata del cortometraggio The Underdogs

tere un grande senso di unità e comunità nei mesi di lockdown. Con la partecipazione di alcuni volti noti (The Jackal, Filippo Tortu, Bruno Barbieri, Marco Montemagno, Roberto Vecchioni e Fedez), i The Show hanno dato vita a un esperimento sociale: provare a instaurare una connessione umana tra due sconosciuti, a distanza, senza parlarsi, ma solo guardandosi negli occhi per un minuto. C’è anche chi ha saputo innestare il proprio racconto di brand nell’attualità, senza creare una nuova narrazione, ma amplificando un testimonial già importante. È il caso di Barilla che, lo scorso agosto, ha lanciato ‘The Rooftop match with Roger Federer’. Il progetto, realizzato in collaborazione con We Are Social e Omd, prende avvio da una delle tante storie quotidiane diventate virali durante il lockdown: Vittoria e Carola, due ragazze, entrambe giocatrici di tennis, amiche e vicine di casa, non si sono fatte

fermare dalla situazione e, trasformando i tetti delle loro abitazioni confinanti in un campo da gioco, hanno continuato ad allenarsi e a giocare insieme. Barilla, colpita dall’iniziativa e forte del suo brand ambassador Roger Federer, già da qualche tempo volto pubblicitario dell’azienda, ha deciso di sorprendere Vittoria e Carola su quegli stessi tetti. Nei giorni della ripartenza in Italia, l’azienda ha reso possibile un incontro speciale: le due ragazze, che si aspettavano soltanto di registrare una intervista sul loro video virale, hanno invece avuto l’opportunità di conoscere e giocare una partita di tennis con il loro idolo, proprio lì, sui tetti della loro Finale Ligure, dove tutto è iniziato. Un altro progetto lanciato nei mesi del lockdown, questa volta internazionale, e che vale la pena qui citare, è ‘The whole working-from-home thing’ di Apple: caso rilevante, non solo perché bene interpreta

INFLUENCER MARKETING_ Una ricerca quali-quantitativa di Publicis Groupe, condotta tra gennaio e marzo 2020, ha dimostrato come l’Influencer Marketing sia ormai un mercato vicino alla maturità. Instagram rimane il social media preferito dai brand (62%), seguito da Facebook (11%) e YouTube (9%). La platea di soggetti è molto frammentata: si va dai Vip con migliaia di follower (34%), ai Vertical, a chi, cioè, è specializzato in una tematica particolare (16%), dalle community (9%) ai cosiddetti micro-influencer (26%). Guardando ai settori merceologici, Fmcg (39%), Beauty (24%) e Fashion/Luxury (16%) sono i tre comparti che più investono in questo mercato, che si attesta ormai sui 247 milioni di euro, circa l’8,3% del totale digital adv (dati riferiti a dicembre 2019). “L’analisi fatta dimostra come ad oggi il mezzo abbia tutte le carte in regola per superare brillantemente il 2020 - afferma Marco Sorrentino, head of content & product development -. Il futuro più probabile è una messa a fattor comune, con i brand, della vicinanza con gli utenti: gli influencer dovranno dimostrare di essere in grado di sfruttarla per garantire performance sempre più vicine alla vendita”.

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il contesto mutato in cui le persone si trovano a vivere e lavorare, ma anche perché il brand ha avuto l’intelligenza di capitalizzare una storia già lanciata nel 2019 con il cortometraggio The Underdogs. Ritroviamo, infatti, gli stessi protagonisti, un gruppo di colleghi, alle prese con un nuovo progetto lavorativo da consegnare in pochi giorni, questa volta lavorando tutti da remoto, ognuno dalla propria casa. Con quasi 7 minuti di video, Apple diverte e riesce, al contempo, a raccontare tutti i prodotti e servizi che mette a disposizione per svolgere il lavoro al meglio, anche da remoto. Ma non solo. Con questo secondo episodio, il brand crea un rimando coerente ed efficace con quanto lanciato un anno prima, dando di fatto vita a una serie, una property editoriale che può tornare utile anche per future narrazioni. Il tema della creazione di property e dell’orizzonte di medio/lungo periodo su cui investire in progetti di branded entertainment è centrale: tra le case history prese in esame, le più efficaci risultano sempre legate a progetti la cui narrazione temporale prosegue oltre il primo anno di programmazione, progetti su cui il brand investe e capitalizza. È ormai molto raro incontrare operazioni stand-alone e una tantum: i progetti vanno pensati come inseriti sempre di più all’interno di campagne di comunicazione transmediali (e non solo crossmediali) più ampie, e devono permettere di creare un valore editoriale che continui a vivere nel tempo. Parlando di trend, impossibile non citare anche i due comparti della industry dell’en-


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tertainment che, già in crescita negli scorsi anni, nel 2020 sono letteralmente esplosi: gaming e podcast. Nel primo caso, sempre più brand iniziano a sfruttare la propria presenza nei mondi virtuali per parlare con audience numericamente elevate. Il caso che ha fatto scuola nel 2020 è ‘Astronomical’, il concerto del rapper Travis Scott ‘Astronomical’ all’interno del videogioco Fortnite, nel quale è stata data, tra l’altro, visibilità al brand di abbigliamento del cantante, Cactus Jack, realizzato in collaborazione con Nike. Lo show virtuale, pensato come alternativa al tour di concerti che il rapper avrebbe dovuto tenere in giro per il mondo, è riuscito a raggiungere, in tutte le sue repliche, più di 12 milioni di utenti. E, per il 2021, si prevede una ulteriore crescita del settore: le nuove reti 5G, la realtà virtuale, la realtà aumentata e, in gene-

rale, tutte le innovazioni tecnologiche in roadmap sono destinate a far aumentare il numero di consumatori interessati al gioco elettronico, una platea che, considerando i videogiocatori occasionali, già oggi conta quasi 3 miliardi di persone al mondo (17 milioni in Italia, soprattutto giovani tra gli 11 e i 24 anni). Guardando, invece, al mondo del podcast, secondo gli ultimi dati Ipsos, le persone in Italia che dichiarano di aver ascoltato almeno un podcast nell’ultimo mese sono circa 8,5 milioni, il 30% della popolazione (nel 2019 erano il 26%). Ma il 2020, parlando di podcast, è stato anche l’anno che ha visto l’affermarsi definitivo dei progetti branded. Tante le categorie merceologiche che si sono affacciate in questo mondo: Food, Beverage, Automotive, Finance, Tech. Per citare uno degli ultimi casi presentati sul mercato, Bper Banca ha lanciato a fine novembre

EDITORI E BRANDED CONTENT_ Da un’indagine svolta da Obe su 186 progetti di branded content realizzati e pubblicati da parte di testate editoriali nel 2020, emerge innanzitutto come il settore sia ancora caratterizzato da una presenza considerevole (51%) di progetti riconducibili al modello del native advertising di stampo pubblicitario, con i brand in primo piano, protagonisti del contenuto e spesso richiamati già nel titolo. Solo nel 49% dei casi c’è, invece, un contenuto editoriale più forte, che vive al di là della presenza del brand. Le categorie merceologiche più presenti risultano essere Health&beauty (19%), Food&Beverage (14%), Technology (12%) e Fashion&Clothes (10%). Per quanto riguarda le tipologie di formato, possono essere individuati quattro gruppi principali: progetti video (19%), composti solo da uno o più elementi video; articoli (76%), sia nella forma di singolo articolo sia di insieme di più articoli dai formati diversi (reportage, long form, breve news); evento live (2%), trasmesso in diretta streaming o in differita su una pagina/properties di proprietà dell’editore; mini-sito (3%), ambiente web creato appositamente per il brand e comprendente sezioni diverse.

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A sx: la locandina di Fornelli e Finanza, la nuova serie podcast di Bper Banca con protagonista lo chef Locatelli. A dx: Chiara Ferragni e BabyK protagoniste dello spot Pantene e del singolo ‘Non mi basta più’

Fornelli e Finanza, una serie podcast di 12 puntate da 7 minuti ciascuna in cui si alternano le voci e i racconti della professoressa Barbara Alemanni e dello chef stellato Giorgio Locatelli, per spiegare in maniera chiara ed esaustiva le complesse tematiche legate al Wealth Management. Non sono poi mancati i progetti di influencer marketing anche nel mondo del branded entertainment. Tra quelli che hanno avuto maggiore eco c’è senza dubbio il progetto di Pantene con Chiara Ferragni e BabyK. Protagoniste del nuovo spot e di una campagna PR, entrambe hanno preso parte al videoclip della canzone scritta in esclusiva da BabyK per l’iniziativa e diventata hit dell’estate: ‘Non mi basta più’. Da sempre molto presente in comunicazione nel periodo estivo, tradizionalmente considerato come un periodo particolarmente delicato per la cura dei capelli, non è dunque un caso che, affacciandosi al mondo del branded entertainment, Pantene abbia scelto di essere protagonista di uno dei ‘tormentoni musicali’ più attesi, sfruttando al meglio l’intreccio tra la sua testimonial, già a contratto, e la cantante. nc


nc_area strategica_primo piano Interviste video su AdvexpressTV

BEST BRANDS 2021: SPAZIO A SOSTENIBILITÀ, TESTA E CUORE CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SERATA DI GALA DEDICATA ALLA PRESENTAZIONE DELLE CLASSIFICHE DELLE MARCHE PIÙ FORTI IN ITALIA. IL 30 MARZO, IN DIRETTA WEB DAGLI STUDI RAI DI MILANO, AD AFFIANCARE GFK E SERVICEPLAN ITALIA, SARANNO PARTNER STORICI COME RAI PUBBLICITÀ, 24ORE SYSTEM, IGP DECAUX E ADC GROUP, CON IL PATROCINIO DI UPA. TRA LE NOVITÀ, LA CLASSIFICA BEST SUSTAINABILITY BRAND. DI FRANCESCA FIORENTINO

Per il sesto anno GfK e Serviceplan Italia, affiancati dai partner storici (Rai Pubblicità, 24Ore System, Igp Decaux e Adc Group, con il patrocinio di Upa) presenteranno le conclusioni della ricerca che misura le performance delle Marche, durante una serata di Gala (30 marzo), in live streaming, condotta come le ultime edizioni da Filippa Lagerbäck. “Una cosa è certa - afferma Giovanni Ghelardi, ceo Serviceplan Group Italia -: oggi più che mai costruire una Marca vuol dire impegnarsi a diventare un riferimento non solo nella scelta di un prodotto, ma anche e sempre di più nella rappresentazione di un mondo valoriale che ha a che fare con la vita di tutti noi”. Ciò premesso, prosegue Ghelardi, l’edizione 2021 sarà sicuramente speciale perché speciale è stato il 2020: “Le Marche hanno

dovuto dimostrare da un lato la loro capacità di essere compassionevoli, e dall’altro la loro forte capacità di resilienza. È stato un anno in cui la richiesta di scendere in campo su temi sociali e ambientali è cresciuta, come abbiamo visto tutti, in maniera esponenziale”. Per questo, tra le novità c’è proprio la nuova classifica ‘Best Sustainability Brand’.

Giovanni Ghelardi, ceo Serviceplan Group Italia

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Per la prima volta, Best Brands Italia 2021 si allinea temporalmente con le altre edizioni internazionali (Germania, Francia, Belgio, Cina, Russia) mantenendo per il resto inalterato l’impianto che ne ha decretato il successo in pochi anni nel nostro Paese: ricerca, classifiche, innovation award, serata di gala.


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Tra le novità della sesta edizione della classifica delle Marche anche una nuova e accattivante veste grafica

La Ricerca La particolarità che caratterizza Best Brands dalle origini è che non si limita ad analizzare o a stimare la forza delle Marche sulla base di dati economici come la quota di mercato e il posizionamento di prezzo, ma ne rileva il portato emotivo ed esperienziale attraverso le risposte di 6.500 consumatori intervistati da GfK a fine 2020. Grazie a un algoritmo, nato diciotto anni fa dalla collaborazione fra GfK e Serviceplan in Germania e validato nel corso degli anni nei sei Paesi in cui è attiva la classifica Best Brands, queste due dimensioni vengono integrate per restituire quella che oggi si può considerare la fotografia più veritiera del valore delle Marche. La metodologia della ricerca rappresenta uno dei due motivi principali per i quali Upa ha deciso di riconfermare il patrocinio al progetto, come ha precisato il presidente Lorenzo Sassoli

de Bianchi, durante una recente intervista rilasciata ad advexpress.it: “La prima motivazione è la metodologia che mette in gioco contemporaneamente sia gli aspetti economici sia quelli emozionali sui quali sostanzialmente si fonda la forza di una Marca. Le Marche si costruiscono con metodo, e prima ancora di essere una classifica direi che anche Best Brands è un metodo: essere premiati per questo è ciò che ha attirato la nostra attenzione. Il secondo motivo è che per noi la Marca è il fulcro del nostro lavoro: quindi un riconoscimento che conferisce al Brand la sua centralità nell’operato delle aziende è per definizione interessante. In una fase come questa, in cui non solo le Marche ma l’intero Paese hanno mostrato resilienza, l’iniziativa assume ancora più valore. Oggi le persone hanno bisogno di agganci forti ai valori anche nella quotidianità spicciola, nella scelta di una

TREEDOM VINCE L’INNOVATION AWARD_ L’Innovation Award è un riconoscimento, promosso dai partner di Best Brands, alla Marca che meglio rappresenta l’innovazione nell’idea e nei fatti. Consiste in un assegno da 100mila euro in spazi pubblicitari. L’edizione 2021 assegna il riconoscimento a Treedom, la prima piattaforma web al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010 a Firenze, sono stati piantati - in Africa, America Latina, Asia e Italia - più di 1.700.000 alberi, in grado di assorbire oltre 473milioni di Kg di CO2. Treedom è cresciuta nel tempo e oggi impiega oltre 50 persone di 10 diversi paesi, che fanno parte di un team giovanissimo, ma di grande esperienza e professionalità e il cui management è formato all’80% da donne. Oggi rappresenta una community di 525.000 persone da tutto il mondo, con un unico obiettivo: rendere il pianeta più verde.

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caramella, di un ristorante o di un provider telefonico... Lo abbiamo visto anche dagli investimenti pubblicitari (a parte alcuni settori particolari): una chiusura a -12%, come sarà probabilmente quella del 2020, non è così drammatica e soprattutto testimonia il fatto che le aziende hanno capito che investire sulla Marca è la strada giusta proprio per dare degli agganci e dei punti di riferimento alle persone”. Le Classifiche Best Brands coinvolge oggi più di 300 grandi Marche attive in Italia e già preselezionate in base alla notorietà e ai risultati economici. Un bacino quindi estremamente rappresentativo. La ricerca misura la forza delle Marche in modo trasversale alle categorie e classificandole fra prodotto (Best Product Brand), corporate (Best Corporate Brand) e quelle che di anno in anno crescono più velocemente in termini di numeri e di ‘cuore’ (Best Growth Brand). Alle classifiche base ogni edizione accosta delle classifiche speciali, ‘segno dei tempi’. Ha fatto il suo esordio l’anno scorso e verrà ripetuta quest’ anno per l’attualità e il favore che ha riscontrato ‘Best Digital Life Brand’, dedicata alle Marche che più ci accompagnano nella nostra evoluzione digitale, misurate per qualità riconosciuta dai consumatori e per quantità di citazioni sul web. Le novità L’edizione 2021 amplia le indagini di rito a due ambiti di grande attualità: l’analisi di un purpose come la sostenibilità, divenuto parte integrante dei progetti di moltissime Marche, e la misurazione della forza di testa e cuore di queste ultime sotto la lente della pandemia.


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Mai come nel corso dell’anno che si è appena concluso le Marche sono state chiamate a prendere posizione nei confronti di temi che hanno a che fare con la società e spesso con la politica. Una scelta che richiede sensibilità, capacità innovativa e l’assunzione di rischi imprevedibili. ‘Best Sustainability Brand’, dunque, indagherà la forza delle Marche in una prospettiva estremamente attuale: quella della sostenibilità nelle sue diverse componenti. L’attenzione particolare ai temi di maggiore attualità della ricerca è sottolineato da Enzo Frasio, presidente GfK Italia: “Dalle nostre ricerche emerge chiaramente come

gli stravolgimenti dell’ultimo anno abbiano portato ad un ripensamento dei valori e dei consumi e ci aspettiamo che le classifiche possano mettere in luce i Brand che sono riusciti a rispondere meglio ai nuovi bisogni dei consumatori. Non solo: le classifiche speciali restituiranno bene lo spirito del tempo, premiando da un lato le Marche che hanno saputo accompagnare meglio gli italiani durante l’accelerazione digitale che c’è stata nell’ultimo anno, dall’altro quelle che si sono impegnate di più per costruire un futuro più sostenibile” commenta. Altra importante novità di quest’anno è

BEST BRANDS_LE SHORTLIST 2019 BEST CORPORATE BRAND 1. Ferrero 2. Ferrari 3. Bmw 4. Volkswagen 5. Barilla 6. Pirelli 7. L’Oréal 8. Eni 9. Lidl 10. Toyota

BEST PRODUCT BRAND 1. Coca-Cola 2. Nutella 3. Dash 4. Mulino Bianco 5. Findus 6. Lego 7. Algida 8. Rio Mare 9. Samsung 10. Nike

BEST GROWTH BRAND 1. Jbl 2. Farchioni 3. Heineken 4. Baileys 5. Müller 6. Yamamay 7. Activia 8. Dove 9. Sant’Anna 10. Pepsi

BEST DIGITAL LIFE BRAND 1. Amazon 2. Samsung 3. PayPal 4. WhatsApp 5. Google 6. Apple 7. Booking.com 8. YouTube 9. GoPro 10. Sony

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Come nelle scorse edizioni, sarà Filippa Lagerbäck a condurre la serata di gala di Best Brands 2021 per la prima volta in live streaming

il lancio del Best Brands Club, anch’esso sostenuto da Upa. “Il confronto fra le aziende su come si costruiscono le Marche, e anche il riferimento a quelli che sono stati i campioni di Best Brands in questi ultimi 5 anni, è di estremo interesse per tutti - precisa Sassoli -: perché è vero che esistono manuali e scuole, milioni di dati su cui basarsi quando si lavora nel marketing, ma è altrettanto vero che l’esperienza conta soprattutto per quello che riguarda il metodo più del merito, perché naturalmente ogni settore e ogni Marca ha i suoi clienti, le sue problematicità, le sue opportunità. Ma come dicevo prima e come tengo a sottolineare, è il metodo che conta. Il Club ci aiuterà a comprendere, a conoscere, ad avere anche dei benchmark per quel che riguarda l’onc perato dei campioni”.




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