e.Magazine n. 6 - 2012

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N .6

- 2012

magazine

Il primo Magazine dedicato al panorama della nuova editoria digitale. Notizie e retroscena del mondo degli eBook e dell'editoria digitale. Un modo diretto per aumentare il grado di “informazione� dei lettori sulle tematiche editoriali che li interessano e riguardano direttamente.



N .6

- 2012

magazine

Il primo Magazine dedicato al panorama della nuova editoria digitale. Notizie e retroscena del mondo degli eBook e dell'editoria digitale. Un modo diretto per aumentare il grado di “informazione� dei lettori sulle tematiche editoriali che li interessano e riguardano direttamente.



N .5

- 2012

Editoriale I D RAGOMANNI

CLASSIFICHE E RECENSIONI

Breve ma intenso

SCOPRI LE TOP 5,
 
 I PERCORSI E I LIBRI DEL MESE I NTERVISTA AL T ROPICO DEL L IBRO

sopravvivere a un momento storico in cui ci si mette di mezzo anche la crisi a far sì che la gente legga sempre di meno? Come sempre succede, si adatta. È così che da una costola del Gruppo Editoriale L’Espresso nasce storiebrevi.it , la narrativa a misura di smartphone, la narrativa in tasca e la narrativa da leggere dove e quando

Q UANDO L A NARRATIVA DIVENTA A PORTATA DI

“ TOUCH ” NASCE

S TORIEBREVI . IT

Moreno Scorpioni

libro che trovava la propria raison d’être in

C’era una volta il romanzo, oggetto caratterizzato da una struttura della storia più o meno complessa e da una varietà di personaggi più o meno ampia che dava vita a un tessuto unico, tangibile e corposo. C’era una volta l’immagine del librone che trasudava l’intensità della storia dalla sua voluminosità. 
 C’era quella volta, e oggi non più, l’oggetto

storie intense, lunghe e consistenti.
 
 2012, tempo di digitale, tempo di twitter, tempo di sintesi estrema dettata dai canoni dei nuovi social e dalla fretta che prima o poi finirà per farla da padrone nella vita di ogni singolo individuo, sempre immerso in una frenetica corsa contro cosa e verso dove non si sa. Come si adegua la letteratura a twitter e alla fretta? Come fa il romanzo, la narrativa, a

A PRE R.E.D. F ELTRINELLI

vuoi.
 
 Storie brevi è un sito web costruito su misura per leggere narrativa dagli smartphone. Un contenitore di storie nel giusto formato

narrativo che si possono leggere e gustare in pochi minuti tramite un sito facile e veloce da navigare. Il tutto a partire da una selezione rigorosa della qualità delle storie, con un catalogo centrato sulla narrativa italiana contemporanea. E tante storie sempre nuove.
 Niente di nuovo sotto al sole, visto che da quando il libro digitale ha fatto FOCUS ON capolino nel panorama Un pinguino 
 editoriale 
 fra gli autori
 italiano, le 
 fai-da-te piccole realtà si sono affollate per lanciare questo o quel progetto legato 2


N .5

- 2012

Editoriale I D RAGOMANNI

CLASSIFICHE E RECENSIONI

Breve ma intenso

SCOPRI LE TOP 5,
 
 I PERCORSI E I LIBRI DEL MESE I NTERVISTA AL T ROPICO DEL L IBRO

sopravvivere a un momento storico in cui ci si mette di mezzo anche la crisi a far sì che la gente legga sempre di meno? Come sempre succede, si adatta. È così che da una costola del Gruppo Editoriale L’Espresso nasce storiebrevi.it , la narrativa a misura di smartphone, la narrativa in tasca e la narrativa da leggere dove e quando

Q UANDO L A NARRATIVA DIVENTA A PORTATA DI

“ TOUCH ” NASCE

S TORIEBREVI . IT

Moreno Scorpioni

libro che trovava la propria raison d’être in

C’era una volta il romanzo, oggetto caratterizzato da una struttura della storia più o meno complessa e da una varietà di personaggi più o meno ampia che dava vita a un tessuto unico, tangibile e corposo. C’era una volta l’immagine del librone che trasudava l’intensità della storia dalla sua voluminosità. 
 C’era quella volta, e oggi non più, l’oggetto

storie intense, lunghe e consistenti.
 
 2012, tempo di digitale, tempo di twitter, tempo di sintesi estrema dettata dai canoni dei nuovi social e dalla fretta che prima o poi finirà per farla da padrone nella vita di ogni singolo individuo, sempre immerso in una frenetica corsa contro cosa e verso dove non si sa. Come si adegua la letteratura a twitter e alla fretta? Come fa il romanzo, la narrativa, a

A PRE R.E.D. F ELTRINELLI

vuoi.
 
 Storie brevi è un sito web costruito su misura per leggere narrativa dagli smartphone. Un contenitore di storie nel giusto formato

narrativo che si possono leggere e gustare in pochi minuti tramite un sito facile e veloce da navigare. Il tutto a partire da una selezione rigorosa della qualità delle storie, con un catalogo centrato sulla narrativa italiana contemporanea. E tante storie sempre nuove.
 Niente di nuovo sotto al sole, visto che da quando il libro digitale ha fatto FOCUS ON capolino nel panorama Un pinguino 
 editoriale 
 fra gli autori
 italiano, le 
 fai-da-te piccole realtà si sono affollate per lanciare questo o quel progetto legato 2


ilmiolibro.it , la più grande comunity di webwriting italiana, calderone con nuovi contenuti in continuo fermento.

a storie talmente brevi che non avrebbero potuto trovare altro modo d’esistere se non sotto forma di byte. Ma si sa, fintanto che sono i piccoli a giocare, il prodotto passa quasi inosservato. Ora tocca ai grandi mettere le mani su quel piccolo giocattolo e trasformarlo in qualcosa di grandioso. E gli strumenti ci sono tutti, dalla potenza di un grande gruppo editoriale, alla Scuola Holden di Alessandro Baricco che si occuperà della scrematura dei testi pervenuti (da un minimo di 1.000 battute a un massimo di 20.000 battute) a

magazine

Mensile on line di informazione libraria
 
 Registrazione presso il Tribunale Civile di Roma
 n° 269/2011 del 20-09-2011

Copia digitale gratuita

C’è solo una nota stonata in questa nuova manifestazione del libro, ed è la seconda parte dello slogan scelto da storiebrevi.it che recita “Leggere sarà un piacere”. Perché, quando la storia superava le cinque pagine, non lo era?

Edito da Absolutely Free

via Roccaporena, 44 00191 Roma

IN REDAZIONE

Daniele Azzolini 
 direttore responsabile 
 Moreno Scorpioni 
 inchieste

Gianluca Comuniello recensioni 
 Nicoletta Azzolini 
 Oscar Mancini
 interviste e rubriche 
 Ivan Pasquariello 
 segreteria redazione Francesca Cicchitti pubblicità

visita il sito absolutelyfree.it 3


ilmiolibro.it , la più grande comunity di webwriting italiana, calderone con nuovi contenuti in continuo fermento.

a storie talmente brevi che non avrebbero potuto trovare altro modo d’esistere se non sotto forma di byte. Ma si sa, fintanto che sono i piccoli a giocare, il prodotto passa quasi inosservato. Ora tocca ai grandi mettere le mani su quel piccolo giocattolo e trasformarlo in qualcosa di grandioso. E gli strumenti ci sono tutti, dalla potenza di un grande gruppo editoriale, alla Scuola Holden di Alessandro Baricco che si occuperà della scrematura dei testi pervenuti (da un minimo di 1.000 battute a un massimo di 20.000 battute) a

magazine

Mensile on line di informazione libraria
 
 Registrazione presso il Tribunale Civile di Roma
 n° 269/2011 del 20-09-2011

Copia digitale gratuita

C’è solo una nota stonata in questa nuova manifestazione del libro, ed è la seconda parte dello slogan scelto da storiebrevi.it che recita “Leggere sarà un piacere”. Perché, quando la storia superava le cinque pagine, non lo era?

Edito da Absolutely Free

via Roccaporena, 44 00191 Roma

IN REDAZIONE

Daniele Azzolini 
 direttore responsabile 
 Moreno Scorpioni 
 inchieste

Gianluca Comuniello recensioni 
 Nicoletta Azzolini 
 Oscar Mancini
 interviste e rubriche 
 Ivan Pasquariello 
 segreteria redazione Francesca Cicchitti pubblicità

visita il sito absolutelyfree.it 3


I NTERVISTA

Tropico del libro:Chi legge trova Una bussola online per non perdere l'orientamento nella vastità del panorama editoriale italiano e non solo
 www.tropicodellibro.it

Moreno Scorpioni

“Chi legge trova!” è il motto di Tropico del Libro. Ma il lettore che si imbatte nel vostro portale, cosa trova? Tropico del Libro ha come unico mandante un atteggiamento ostinatamente critico, dove informarsi è solo l’humus necessario per riflettere. Il nostro tentativo è guardare quello che succede intorno al libro, ombelico del sapere umano, perché perdersi tra le sue pagine non deve bastare. Tutt’intorno ci sono forze che premono su di noi per spremerci, e solo un organico esercizio del dubbio può smascherarle e salvarci dal

destino di spremuta. 
 Di più: vorremmo che Tropico del Libro mettesse in rilievo gli ingredienti per una ricetta ricostituente di questo paziente malaticcio che nel nostro Paese è la passione per la lettura.

Chi sono i tropicani e a quale pubblico parlano? I tropicani potrebbero

essere definiti scarti del sistema, se non fosse che si sono scartati da soli perché sono loro che vogliono scartare un sistema che non gli appare più sensato. Per questa loro natura legata a un margine (l’esercizio del dubbio approssima chiunque all’idea di un confine) vivono in un tempo e in un luogo di passaggio, unici momenti nei quali le rivelazioni sono possibili: questo varco lo può aprire una corretta informazione che non esaurisca in se stessa la propria energia, ma faccia da innesco per unire e mettere in circolo nuovi progetti di beneficio collettivo.

I L CORTOMETRAGGIO P ROMOZIONALE : N ON TI DIMENTICAR LE MIE PAROLE

Tropico del Libro, Dispàrte, Images Hunters
 hanno creato un corto dedicato al piacere contagioso
 della letteratura da un soggetto di Sergio Calderale (Tropico del Libro), Tomaso Vimercati, Edoardo Becattini, con la regia di Riccardo Rabacch e la partecipazione di Luca Di Giovanni e Tiziano Scrocca. Il filmato è visibile on-line sul canale del tropico del Libro su You Tube.

Affinché questo accada, Tropico del Libro si rivolge agli addetti ai lavori del mondo editoriale (editori, librai, biblioteche, associazioni, istituzioni), con i quali sta ponendo le basi per un dialogo proficuo. E si lascia ascoltare anche dai semplici appassionati della lettura, per i quali nella versione rinnovata del sito che @tropicodellibro metteremo

online a fine settembre ci sono molte sorprese: la prima mappa delle librerie italiane commentabile; un calendario geolocalizzato degli eventi editoriali, appuntamenti in biblioteca compresi; una rassegna delle recensioni letterarie attinte dal web che ci paiono più meritevoli. 
 
 Ma questi sono solo esempi, Tropico del Libro si è dimostrato tanto ben accolto e utile che noi ci siamo trovati a inventare via via traguardi sempre più ambiziosi. 4


I NTERVISTA

Tropico del libro:Chi legge trova Una bussola online per non perdere l'orientamento nella vastità del panorama editoriale italiano e non solo
 www.tropicodellibro.it

Moreno Scorpioni

“Chi legge trova!” è il motto di Tropico del Libro. Ma il lettore che si imbatte nel vostro portale, cosa trova? Tropico del Libro ha come unico mandante un atteggiamento ostinatamente critico, dove informarsi è solo l’humus necessario per riflettere. Il nostro tentativo è guardare quello che succede intorno al libro, ombelico del sapere umano, perché perdersi tra le sue pagine non deve bastare. Tutt’intorno ci sono forze che premono su di noi per spremerci, e solo un organico esercizio del dubbio può smascherarle e salvarci dal

destino di spremuta. 
 Di più: vorremmo che Tropico del Libro mettesse in rilievo gli ingredienti per una ricetta ricostituente di questo paziente malaticcio che nel nostro Paese è la passione per la lettura.

Chi sono i tropicani e a quale pubblico parlano? I tropicani potrebbero

essere definiti scarti del sistema, se non fosse che si sono scartati da soli perché sono loro che vogliono scartare un sistema che non gli appare più sensato. Per questa loro natura legata a un margine (l’esercizio del dubbio approssima chiunque all’idea di un confine) vivono in un tempo e in un luogo di passaggio, unici momenti nei quali le rivelazioni sono possibili: questo varco lo può aprire una corretta informazione che non esaurisca in se stessa la propria energia, ma faccia da innesco per unire e mettere in circolo nuovi progetti di beneficio collettivo.

I L CORTOMETRAGGIO P ROMOZIONALE : N ON TI DIMENTICAR LE MIE PAROLE

Tropico del Libro, Dispàrte, Images Hunters
 hanno creato un corto dedicato al piacere contagioso
 della letteratura da un soggetto di Sergio Calderale (Tropico del Libro), Tomaso Vimercati, Edoardo Becattini, con la regia di Riccardo Rabacch e la partecipazione di Luca Di Giovanni e Tiziano Scrocca. Il filmato è visibile on-line sul canale del tropico del Libro su You Tube.

Affinché questo accada, Tropico del Libro si rivolge agli addetti ai lavori del mondo editoriale (editori, librai, biblioteche, associazioni, istituzioni), con i quali sta ponendo le basi per un dialogo proficuo. E si lascia ascoltare anche dai semplici appassionati della lettura, per i quali nella versione rinnovata del sito che @tropicodellibro metteremo

online a fine settembre ci sono molte sorprese: la prima mappa delle librerie italiane commentabile; un calendario geolocalizzato degli eventi editoriali, appuntamenti in biblioteca compresi; una rassegna delle recensioni letterarie attinte dal web che ci paiono più meritevoli. 
 
 Ma questi sono solo esempi, Tropico del Libro si è dimostrato tanto ben accolto e utile che noi ci siamo trovati a inventare via via traguardi sempre più ambiziosi. 4


La disillusione nei confronti del panorama editoriale italiano che molti hanno avuto modo di provare sulla loro pelle gioca sicuramente un ruolo importante nell’aggregazione di esperti del settore. Dal disclaimer “Tropico in trasparenza” si legge di una pregevole iniziativa che va sotto il nome di “equo-profit”. Può parlarcene? Era la rivoluzione più facile da pensare, l'equità. L'impegno per ora è in prospettiva, dato che in questo sforzo iniziale stiamo tutti mettendo in circolo le nostre forze senza un ritorno immediato. L’intasamento che si è creato nel mondo del lavoro è molto forte e per stapparlo non si può partire che da una spinta condivisa. Oggi poi – a livello di senso comune – c'è una confusa distinzione binaria tra no-profit e for-profit, che subordina a una dimensione assistenziale molti centri propulsori della cultura in Italia, o fa dei

suoi lavoratori disperati al soldo del miglior offerente, che non offre più abbastanza. Noi vogliamo alimentare una diversa mentalità, che portando a condividere sforzi impegni e obiettivi sancisca la nascita di un'impresa dal basso, capace di restituire in forma di remunerazione, ma anche di progetto di vita, le energie apportate da ognuno. “Lavorare nell’editoria” è, di fatto, l’unico contenitore aggiornato sul

web sempre ricco di nuove proposte selezionate e verificate per tutti quelli che lavorano nel settore o che desiderano entrare a farne parte. Da quale esigenza nasce questa sezione? Dalla nostra esperienza di luoghi di lavoro che generano proposte di lavoro sempre meno logiche: l’unico obiettivo è quello di pagare poco, indifferenti alla qualità di quanto viene offerto in cambio.

Il sito è diviso in tre sezioni: a sinistra le categorie; al centro la rassegna stampa quotidiana e a destra la bacheca di annunci di lavoro in ambito editoriale

Un simile atteggiamento ha deprezzato una grande parte delle attività legate all’editoria, e più in generale alla cultura, spingendo in parallelo verso il basso anche le aspettative di chi vorrebbe farne una professione e migliorarsi 5


La disillusione nei confronti del panorama editoriale italiano che molti hanno avuto modo di provare sulla loro pelle gioca sicuramente un ruolo importante nell’aggregazione di esperti del settore. Dal disclaimer “Tropico in trasparenza” si legge di una pregevole iniziativa che va sotto il nome di “equo-profit”. Può parlarcene? Era la rivoluzione più facile da pensare, l'equità. L'impegno per ora è in prospettiva, dato che in questo sforzo iniziale stiamo tutti mettendo in circolo le nostre forze senza un ritorno immediato. L’intasamento che si è creato nel mondo del lavoro è molto forte e per stapparlo non si può partire che da una spinta condivisa. Oggi poi – a livello di senso comune – c'è una confusa distinzione binaria tra no-profit e for-profit, che subordina a una dimensione assistenziale molti centri propulsori della cultura in Italia, o fa dei

suoi lavoratori disperati al soldo del miglior offerente, che non offre più abbastanza. Noi vogliamo alimentare una diversa mentalità, che portando a condividere sforzi impegni e obiettivi sancisca la nascita di un'impresa dal basso, capace di restituire in forma di remunerazione, ma anche di progetto di vita, le energie apportate da ognuno. “Lavorare nell’editoria” è, di fatto, l’unico contenitore aggiornato sul

web sempre ricco di nuove proposte selezionate e verificate per tutti quelli che lavorano nel settore o che desiderano entrare a farne parte. Da quale esigenza nasce questa sezione? Dalla nostra esperienza di luoghi di lavoro che generano proposte di lavoro sempre meno logiche: l’unico obiettivo è quello di pagare poco, indifferenti alla qualità di quanto viene offerto in cambio.

Il sito è diviso in tre sezioni: a sinistra le categorie; al centro la rassegna stampa quotidiana e a destra la bacheca di annunci di lavoro in ambito editoriale

Un simile atteggiamento ha deprezzato una grande parte delle attività legate all’editoria, e più in generale alla cultura, spingendo in parallelo verso il basso anche le aspettative di chi vorrebbe farne una professione e migliorarsi 5


I L S UPER L ETTORE

La lettura è in pericolo. Tanti nemici suadenti e chiassosi (con Capitan Tivù in prima fila) vorrebbero cancellarla dalla faccia della Terra per creare un esercito di Disco-boy e Disco-girl asserviti alla loro dittatura. Basteranno i lettori a difenderla? Meglio non correre il rischio e andare sul sicuro. Meglio affidarsi a Super Lettore!

che ha fallito la sua missione. Nuovi modelli che mirano a ottimizzare le energie piuttosto che strapazzarle hanno attirato la nostra attenzione e ora stiamo cominciando a sviluppare un progetto che sia un'opportunità reale per chi “fa” il Tropico e una possibilità di contagio per tutti quelli che lo seguono. Last, but not the least: in tempo di profonda crisi, con la cultura, si mangia?

passando per un’esperienza costruttiva. La strage delle ambizioni è la cosa più grave in questo processo. Chi non si adegua a questo andazzo, merita che la sua offerta trovi un’eco. Tra le righe del sito si parla di una factory, di un luogo dove lavorare insieme, dove adottare un sistema di vita rilassato, ecologico e solidale. Cos’è Tropico del Libro, nelle sue aspirazioni più grandi?

Un progetto di vita, perché dare valore a quanto ci circonda è un modo di porsi valido in generale, non solo in ambito editoriale. Noi viviamo a Roma, ma proveniamo da altri luoghi. Così è stato più facile accorgersi che la sua forza centripeta attrae energie che per la maggior parte sbriciola e rigetta nell’atmosfera circostante, avvilite. È una scena che abbiamo visto ripetersi spesso, negli anni. Con i suoi pregi e i suoi difetti, questa città rappresenta un modello di società, quindi di socialità,

Sì, e possibilmente qualcosa di sano che nutra corpo e spirito allo stesso tempo. Chi non ci crede, semplicemente non ha voglia di fare la fatica necessaria a ripensare molte cose che vanno ripensate. Il potere d’acquisto è un concetto relativo: meno sprechi, una migliore gestione del tempo e dell’energia, già di per sé sono in grado di farlo crescere sensibilmente. Per aiutare le istituzioni, ormai schizofreniche, a fare le scelte giuste, occorre dare per primi l’esempio dal basso. L’esperienza del Teatro Valle, a Roma, sta provando a costituire un faro in questa direzione. E non è un caso che Tropico del Libro sia nato nel 2011 e non prima: i tempi sono maturi. Riprendiamoci le responsabilità.

I T ROPICANI Francesca Santarelli
 ideazione e coordinamento
 Sergio Calderale
 ideazione e comunicazione Cecilia Martini
 redazione
 
 Gli autori
 C. Guidotti, C. Storti, D. Picardi, E. Becattini E. Arzillo, E. Marzi, E. Mujcic, F. D’Alessio, F. Romana Buffetti,
 I. Mozzi, L. Facondi, L. Orrico, M. Pancot, M. Ponte, M. Dupuis, M. Nisticò, P. D’Amico, R. Migliaccio, S. Bernardi, S. Bartezzaghi, S. Pacifico, V. Gorla Illustrazioni
 Robert Shadboldt e Joshua Brent Nume tutelare
 Super Lettore.

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I L S UPER L ETTORE

La lettura è in pericolo. Tanti nemici suadenti e chiassosi (con Capitan Tivù in prima fila) vorrebbero cancellarla dalla faccia della Terra per creare un esercito di Disco-boy e Disco-girl asserviti alla loro dittatura. Basteranno i lettori a difenderla? Meglio non correre il rischio e andare sul sicuro. Meglio affidarsi a Super Lettore!

che ha fallito la sua missione. Nuovi modelli che mirano a ottimizzare le energie piuttosto che strapazzarle hanno attirato la nostra attenzione e ora stiamo cominciando a sviluppare un progetto che sia un'opportunità reale per chi “fa” il Tropico e una possibilità di contagio per tutti quelli che lo seguono. Last, but not the least: in tempo di profonda crisi, con la cultura, si mangia?

passando per un’esperienza costruttiva. La strage delle ambizioni è la cosa più grave in questo processo. Chi non si adegua a questo andazzo, merita che la sua offerta trovi un’eco. Tra le righe del sito si parla di una factory, di un luogo dove lavorare insieme, dove adottare un sistema di vita rilassato, ecologico e solidale. Cos’è Tropico del Libro, nelle sue aspirazioni più grandi?

Un progetto di vita, perché dare valore a quanto ci circonda è un modo di porsi valido in generale, non solo in ambito editoriale. Noi viviamo a Roma, ma proveniamo da altri luoghi. Così è stato più facile accorgersi che la sua forza centripeta attrae energie che per la maggior parte sbriciola e rigetta nell’atmosfera circostante, avvilite. È una scena che abbiamo visto ripetersi spesso, negli anni. Con i suoi pregi e i suoi difetti, questa città rappresenta un modello di società, quindi di socialità,

Sì, e possibilmente qualcosa di sano che nutra corpo e spirito allo stesso tempo. Chi non ci crede, semplicemente non ha voglia di fare la fatica necessaria a ripensare molte cose che vanno ripensate. Il potere d’acquisto è un concetto relativo: meno sprechi, una migliore gestione del tempo e dell’energia, già di per sé sono in grado di farlo crescere sensibilmente. Per aiutare le istituzioni, ormai schizofreniche, a fare le scelte giuste, occorre dare per primi l’esempio dal basso. L’esperienza del Teatro Valle, a Roma, sta provando a costituire un faro in questa direzione. E non è un caso che Tropico del Libro sia nato nel 2011 e non prima: i tempi sono maturi. Riprendiamoci le responsabilità.

I T ROPICANI Francesca Santarelli
 ideazione e coordinamento
 Sergio Calderale
 ideazione e comunicazione Cecilia Martini
 redazione
 
 Gli autori
 C. Guidotti, C. Storti, D. Picardi, E. Becattini E. Arzillo, E. Marzi, E. Mujcic, F. D’Alessio, F. Romana Buffetti,
 I. Mozzi, L. Facondi, L. Orrico, M. Pancot, M. Ponte, M. Dupuis, M. Nisticò, P. D’Amico, R. Migliaccio, S. Bernardi, S. Bartezzaghi, S. Pacifico, V. Gorla Illustrazioni
 Robert Shadboldt e Joshua Brent Nume tutelare
 Super Lettore.

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di vini e alimenti di eccellenza con serate enogastronomiche a tema.

L A N OVITÀ

Una libreria in rosso Nicoletta Azzolini

Il mantra non è più “mangia, prega, ama” ma “leggi, mangia, sogna”.
 Il Gruppo Feltrinelli rinnova la sua proposta libraria con i megastore RED.

“Con la cultura non si mangia" tuonava circa un anno fa un nostro noto ex-ministro. Sarà per smentire questa ennesima massima politica (che ha, purtroppo, un amaro fondo di verità un vero e proprio settore nel nostro paese) che il gruppo gastronomico alternato alle Feltrinelli ha deciso di scaffalate di libri e un ristorantino rivoluzionare il proprio settore che ti permette di gustare raffinate librario. Leggi, Mangia e Sogna. Questo il nuovo diktat, L E C IFRE IN R OSSO colore di preferenza il rosso, o meglio il RED, •Superficie di vendita ………….. 650 mq quello della catena •Assortimento di libri …………… 20.000 Feltrinelli ovviamente. •Cartoleria, accessori da viaggio e da Il "leggi", già lo sanno cucina (referenze) ……………….... 2500 ben trattare in casa F, il "sogna" sta un po' al •Numero addetti ……………………….. 16 cliente. La vera novità •Ristorante e food
 sta nel "mangia". Coperti ……………………………………... 40
 Un'evoluzione del caffè Reparto Food (referenze) ……………. 700
 letterario, un po' di Numero addetti ………………………….. 18 sana concorrenza al •Gli orari di apertura:
 colosso Eataly (almeno Lunedì / Domenica 09.00 - 22.00 a Roma), il "mangia" è

pietanze mentre si ragiona se acquistare o meno l'ultimo bestseller. L'idea è quella di prendersi il proprio tempo, girare fra gli scaffali, sedersi per uno spuntino, insomma un'esperienza fuori dalla frenesia quotidiana. Il tutto condito da eventi, happening e occasioni che hanno l'intento di rendere RED un luogo vivace, dove incontrare persone, scoprire nuovi libri o alimenti particolari: dalle tradizionali presentazioni di libri a incontri dedicati all'attualità culturale e artistica cittadina, da momenti di scambio di esperienze fra viaggiatori a incontri con produttori

Il 5 luglio ha aperto la prima sede, in via del Corso a Roma, con una serata che ha visto coinvolti, oltre a molti vip, anche i due capi del colosso editoriale, Inge Feltrinelli (Presidente di Giangiacomo Feltrinelli Editore) e Carlo Feltrinelli (Presidente di Librerie Feltrinelli). Anche 1500 romani hanno deciso di fare capolino per gustarsi le novità, editoriali o gastronomiche che fossero. E hanno trovato un assortimento di circa 20.000 titoli, scelti con il preciso intento di creare interessanti percorsi bibliografici, che alternano novità e vecchi glorie, con un occhio di particolare attenzione per la piccola editoria e le collane di maggior pregio dei grandi editori. 
 Alcuni ambiti hanno goduto di una specifica attenzione, come la produzione editoriale legata al 7


di vini e alimenti di eccellenza con serate enogastronomiche a tema.

L A N OVITÀ

Una libreria in rosso Nicoletta Azzolini

Il mantra non è più “mangia, prega, ama” ma “leggi, mangia, sogna”.
 Il Gruppo Feltrinelli rinnova la sua proposta libraria con i megastore RED.

“Con la cultura non si mangia" tuonava circa un anno fa un nostro noto ex-ministro. Sarà per smentire questa ennesima massima politica (che ha, purtroppo, un amaro fondo di verità un vero e proprio settore nel nostro paese) che il gruppo gastronomico alternato alle Feltrinelli ha deciso di scaffalate di libri e un ristorantino rivoluzionare il proprio settore che ti permette di gustare raffinate librario. Leggi, Mangia e Sogna. Questo il nuovo diktat, L E C IFRE IN R OSSO colore di preferenza il rosso, o meglio il RED, •Superficie di vendita ………….. 650 mq quello della catena •Assortimento di libri …………… 20.000 Feltrinelli ovviamente. •Cartoleria, accessori da viaggio e da Il "leggi", già lo sanno cucina (referenze) ……………….... 2500 ben trattare in casa F, il "sogna" sta un po' al •Numero addetti ……………………….. 16 cliente. La vera novità •Ristorante e food
 sta nel "mangia". Coperti ……………………………………... 40
 Un'evoluzione del caffè Reparto Food (referenze) ……………. 700
 letterario, un po' di Numero addetti ………………………….. 18 sana concorrenza al •Gli orari di apertura:
 colosso Eataly (almeno Lunedì / Domenica 09.00 - 22.00 a Roma), il "mangia" è

pietanze mentre si ragiona se acquistare o meno l'ultimo bestseller. L'idea è quella di prendersi il proprio tempo, girare fra gli scaffali, sedersi per uno spuntino, insomma un'esperienza fuori dalla frenesia quotidiana. Il tutto condito da eventi, happening e occasioni che hanno l'intento di rendere RED un luogo vivace, dove incontrare persone, scoprire nuovi libri o alimenti particolari: dalle tradizionali presentazioni di libri a incontri dedicati all'attualità culturale e artistica cittadina, da momenti di scambio di esperienze fra viaggiatori a incontri con produttori

Il 5 luglio ha aperto la prima sede, in via del Corso a Roma, con una serata che ha visto coinvolti, oltre a molti vip, anche i due capi del colosso editoriale, Inge Feltrinelli (Presidente di Giangiacomo Feltrinelli Editore) e Carlo Feltrinelli (Presidente di Librerie Feltrinelli). Anche 1500 romani hanno deciso di fare capolino per gustarsi le novità, editoriali o gastronomiche che fossero. E hanno trovato un assortimento di circa 20.000 titoli, scelti con il preciso intento di creare interessanti percorsi bibliografici, che alternano novità e vecchi glorie, con un occhio di particolare attenzione per la piccola editoria e le collane di maggior pregio dei grandi editori. 
 Alcuni ambiti hanno goduto di una specifica attenzione, come la produzione editoriale legata al 7


viaggio, si tratti di guide turistiche, memorialistica, letterature dal mondo, proposti in un reparto a sé che ospita anche accessori per il viaggiatore. Un altro ambito ovviamente molto curato è quello dell’enogastronomia: dai libri di ricette ai profili di grandi chef agli atlanti dei vini, il meglio di questa produzione editoriale viene affiancato da strumenti per la cucina pratici ma di design. In ultimo, l'assortimento sarà mano a mano condito da tutti i titoli che riguarderanno gli eventi maggiori della città, rassegne teatrali o musicali, festival o grandi mostre. Ma, come abbiamo già detto, il "read" è una garanzia. La novità dell' "eat" è quella che ha attirato folle di curiosi. La base

è l'accordo di Feltrinelli con un marchio storico nella gastronomia, la siciliana "Antica Focacceria S. Francesco" di Vincenzo Conticello, aperta nel 1834 di Palermo e da sempre forte combattente nel movimento anti-pizzo (il fratello di Vincenzo, Fabio, rifiutò di pagare il pizzo e riuscì a far condannare gli estorsori). La scommessa sarà di sorprenderci “attraverso” la tradizione, con l’“Hamburger di tonno all’incontrario” o il “Riso acquarello pensando alla carbonara”, una “Minestra della nonna” dagli inediti accostamenti o lo “Spaghetto Mancini con vongole veraci e colatura di alici di Cetara”, per non parlare di tutte le declinazione delle carni, provenienti dalla cooperativa La

Granda, pioniere nell’allevamento sostenibile. Tutto creato dal giovane chef Massimiliano Sepe (omonimo del Sepe ex Salotto Culinario e chef per RED Roma) e l'executive chef Davide Castoldi, (che, una volta avviata l'operazione, si dedicherà alle altre aperture di Red). Il ristorante è aperto dalla mattina fino alle 23 alternando donuts e cornetti per la colazione, salumi, formaggi e tapas per il pranzo, un aperitivo ricco di sfizi e una cena alla carta.

Lo spazio dedicato ai prodotti gastronomici avrà tutti gli ingredienti per ricreare le pietanze del ristorante anche a casa. In definitiva, RED sembra sottolineare con forza la propria fisicità di libreria, luogo di incontro, di assaggio e di scoperte, rispetto all'andamento generale di destrutturazione dei negozi e dei servizi. Ma non si dimentica della modernità dell'offerta digitale: tutti i 650 metri quadri della libreria sono

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viaggio, si tratti di guide turistiche, memorialistica, letterature dal mondo, proposti in un reparto a sé che ospita anche accessori per il viaggiatore. Un altro ambito ovviamente molto curato è quello dell’enogastronomia: dai libri di ricette ai profili di grandi chef agli atlanti dei vini, il meglio di questa produzione editoriale viene affiancato da strumenti per la cucina pratici ma di design. In ultimo, l'assortimento sarà mano a mano condito da tutti i titoli che riguarderanno gli eventi maggiori della città, rassegne teatrali o musicali, festival o grandi mostre. Ma, come abbiamo già detto, il "read" è una garanzia. La novità dell' "eat" è quella che ha attirato folle di curiosi. La base

è l'accordo di Feltrinelli con un marchio storico nella gastronomia, la siciliana "Antica Focacceria S. Francesco" di Vincenzo Conticello, aperta nel 1834 di Palermo e da sempre forte combattente nel movimento anti-pizzo (il fratello di Vincenzo, Fabio, rifiutò di pagare il pizzo e riuscì a far condannare gli estorsori). La scommessa sarà di sorprenderci “attraverso” la tradizione, con l’“Hamburger di tonno all’incontrario” o il “Riso acquarello pensando alla carbonara”, una “Minestra della nonna” dagli inediti accostamenti o lo “Spaghetto Mancini con vongole veraci e colatura di alici di Cetara”, per non parlare di tutte le declinazione delle carni, provenienti dalla cooperativa La

Granda, pioniere nell’allevamento sostenibile. Tutto creato dal giovane chef Massimiliano Sepe (omonimo del Sepe ex Salotto Culinario e chef per RED Roma) e l'executive chef Davide Castoldi, (che, una volta avviata l'operazione, si dedicherà alle altre aperture di Red). Il ristorante è aperto dalla mattina fino alle 23 alternando donuts e cornetti per la colazione, salumi, formaggi e tapas per il pranzo, un aperitivo ricco di sfizi e una cena alla carta.

Lo spazio dedicato ai prodotti gastronomici avrà tutti gli ingredienti per ricreare le pietanze del ristorante anche a casa. In definitiva, RED sembra sottolineare con forza la propria fisicità di libreria, luogo di incontro, di assaggio e di scoperte, rispetto all'andamento generale di destrutturazione dei negozi e dei servizi. Ma non si dimentica della modernità dell'offerta digitale: tutti i 650 metri quadri della libreria sono

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coperti da wi-fi gratuito e iPad saranno sparsi su tavoli e pareti, in parte con funzioni di info point dedicati alla ricerca nell’assortimento e nei menu e in parte invece destinati a libera navigazione per i clienti. Inoltre grandi schermi sia su strada sia all'interno, presenteranno le attività che hanno luogo in Red e i nuovi servizi che vanno ad aggiungersi a quelli tradizionalmente proposti nelle librerie Feltrinelli (lo “Special order”, con consegna a casa di quanto ordinato, e il “Metti da parte”, che consente di

Lo chef del RED di Via del Corso di Roma, il 31enne Massimiliano Sepe "bloccare" un libro presente in poche copie finché non sarà possibile ritirarlo). In attesa delle aperture degli altri RED (Parma e dal 2013, Milano, Bologna e Firenze), il gruppo Feltrinelli ci anticipa le sue prossime mosse: l’avvio del nuovo sito di librerie Feltrinelli, che all’ormai consolidato ambito di e-commerce affiancherà un rinnovato impegno sul fronte dell’informazione e dell’animazione culturale, con articoli, rubriche, video, contributi dal mondo delle librerie e una serie di importanti ricadute su tutti i principali social network, da Twitter a Facebook e You Tube. Insomma leggi, mangia, sogna anche in digitale.

visita il sito absolutelyfree.it 9


coperti da wi-fi gratuito e iPad saranno sparsi su tavoli e pareti, in parte con funzioni di info point dedicati alla ricerca nell’assortimento e nei menu e in parte invece destinati a libera navigazione per i clienti. Inoltre grandi schermi sia su strada sia all'interno, presenteranno le attività che hanno luogo in Red e i nuovi servizi che vanno ad aggiungersi a quelli tradizionalmente proposti nelle librerie Feltrinelli (lo “Special order”, con consegna a casa di quanto ordinato, e il “Metti da parte”, che consente di

Lo chef del RED di Via del Corso di Roma, il 31enne Massimiliano Sepe "bloccare" un libro presente in poche copie finché non sarà possibile ritirarlo). In attesa delle aperture degli altri RED (Parma e dal 2013, Milano, Bologna e Firenze), il gruppo Feltrinelli ci anticipa le sue prossime mosse: l’avvio del nuovo sito di librerie Feltrinelli, che all’ormai consolidato ambito di e-commerce affiancherà un rinnovato impegno sul fronte dell’informazione e dell’animazione culturale, con articoli, rubriche, video, contributi dal mondo delle librerie e una serie di importanti ricadute su tutti i principali social network, da Twitter a Facebook e You Tube. Insomma leggi, mangia, sogna anche in digitale.

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F OCUS O N

Un pinguino tra gli autori fai-da-te

sempre quest'ultime hanno fatto da filtro fra autori e lettori, con l'obiettivo, sulla carta, di portare avanti un preciso progetto culturale. Scavalcarle completamente

editrice continuerà a filtrare e a spingere quelli che riterrà davvero validi. Una doppia vittoria, in questo senso, per gli editori, che guadagneranno sia dagli autori che

comporterebbe il rischio di vedere il mercato definitivamente ingolfato di titoli e, soprattutto, per quanto ora molte case editrici sembrano aver perso il loro interesse culturale ed aver sposato solo e soltanto una logica ferocemente commerciale, di titoli spesse volte di peggiore qualità.

avrebbero in ogni caso pubblicato, sia da quelli che non avrebbero mai preso in considerazione. Ma una vittoria, questa, anche per il lettore, che non viene abbandonato nel mare magnum di pubblicazioni senza neanche un faro. E direi anche una vittoria per lo scrittore, che prima veniva spesso ignorato dalle case editrici, troppo assorbite dai loro autori bestseller o dai vip che ormai non possono non avere almento in libro all'attivo.

L’ammodernamento della storica casa
 editrice Penguin passa per l’auto-pubblicazione
 di Author Solutions grazie a un accordo milionario

Nicoletta Azzolini

Amato e odiato, non preso sul serio da alcuni, rivoluzione allo stato puro per altri: il self publishing è ormai al centro del dibattito editoriale, grazie soprattutto alle cifre da capogiro che alcuni autori hanno ottenuto dalle vendite sui grandi portali di ecommerce. Non c'è dubbio alcuno che il mondo editoriale stia subendo grosse trasformazioni, al punto che fra qualche anno, quando si saranno stabilizzate, lo troveremo profondamente cambiato. Uno dei maggiori protagonisti di questo restyling, il self publishing

ondeggia fra il rischio della vanity press e la democratica possibilità di permettere ad autori, che non riescono a fare breccia nel cuore degli editori, di passare direttamente per il giudizio del pubblico. Anche questo fronte si sta però assestando e le case editrici non ci stanno a essere messe da parte. Da

Negli ultimi tempi, però, si sta creando un interessante ibrido: il self-publishing curato dagli editori. Tutti possono pubblicare, ma la casa

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F OCUS O N

Un pinguino tra gli autori fai-da-te

sempre quest'ultime hanno fatto da filtro fra autori e lettori, con l'obiettivo, sulla carta, di portare avanti un preciso progetto culturale. Scavalcarle completamente

editrice continuerà a filtrare e a spingere quelli che riterrà davvero validi. Una doppia vittoria, in questo senso, per gli editori, che guadagneranno sia dagli autori che

comporterebbe il rischio di vedere il mercato definitivamente ingolfato di titoli e, soprattutto, per quanto ora molte case editrici sembrano aver perso il loro interesse culturale ed aver sposato solo e soltanto una logica ferocemente commerciale, di titoli spesse volte di peggiore qualità.

avrebbero in ogni caso pubblicato, sia da quelli che non avrebbero mai preso in considerazione. Ma una vittoria, questa, anche per il lettore, che non viene abbandonato nel mare magnum di pubblicazioni senza neanche un faro. E direi anche una vittoria per lo scrittore, che prima veniva spesso ignorato dalle case editrici, troppo assorbite dai loro autori bestseller o dai vip che ormai non possono non avere almento in libro all'attivo.

L’ammodernamento della storica casa
 editrice Penguin passa per l’auto-pubblicazione
 di Author Solutions grazie a un accordo milionario

Nicoletta Azzolini

Amato e odiato, non preso sul serio da alcuni, rivoluzione allo stato puro per altri: il self publishing è ormai al centro del dibattito editoriale, grazie soprattutto alle cifre da capogiro che alcuni autori hanno ottenuto dalle vendite sui grandi portali di ecommerce. Non c'è dubbio alcuno che il mondo editoriale stia subendo grosse trasformazioni, al punto che fra qualche anno, quando si saranno stabilizzate, lo troveremo profondamente cambiato. Uno dei maggiori protagonisti di questo restyling, il self publishing

ondeggia fra il rischio della vanity press e la democratica possibilità di permettere ad autori, che non riescono a fare breccia nel cuore degli editori, di passare direttamente per il giudizio del pubblico. Anche questo fronte si sta però assestando e le case editrici non ci stanno a essere messe da parte. Da

Negli ultimi tempi, però, si sta creando un interessante ibrido: il self-publishing curato dagli editori. Tutti possono pubblicare, ma la casa

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Abbiamo già parlato di molti esempi di autopubblicazioni e già sappiamo che progetti del genere ibrido sbarcheranno definitivamente in Italia sotto l'egida del gruppo Mondadori. E' di questi ultimi giorni, invece, la notizia che anche un gruppo editoriale storico come l'inglese Penguin abbia deciso di adottare la stessa strada. Il colosso editoriale Pearson, proprietario dei marchi Penguin e Financial Times,

ha assorbito la Author Solution Inc (ASI), uno dei leader del settore del self-publishing in lingua inglese. La storica casa editrice inglese, creata nel 1935 da Allen Lane, e leader mondiale scavalcata solo da Random House, si integrerà perfettamente con la start-up ASI, che nel 2011 ha visto i propri incassi salire vertiginosamente e sfondare il tetto dei 100 milioni di dollari: da una parte il gruppo Penguin metterà in campo tutta la propria esperienza in termini di lavorazione editoriale e, naturalmente, la forza del marchio; dall'altra ASI aggiungerà, oltre alla propria piattaforma di pubblicazione, una forte componente qualitativa di online marketing e analisi del nuovo mercato, che non erano il punto forte della casa del pinguino.

Self-publishing ha B OOK - TO -S CREEN , DA LIBRI A SCENEGGIATURE fatto il salto dalle retrovie alla scena principale del mondo editoriale negli ultimi tre anni. Ha dato nuovo spazio agli Uno dei servizi più interessanti di ASI è l'opzione Book-to-Screen, autori, aumentato il un'opportunità unica per gli autori di entrare in contatto con i volume dei titoli produttori esecutivi televisivi e di Hollywood, sempre a caccia di disponibili e si è nuovo materiale da adattare per il piccolo e il grande schermo. rivelata un'interessante gruppo Pearson. Kevin Weiss, capo fonte di nuovi contenuti per le case esecutivo di ASI, sottolinea: “Come editrici." Insomma, era solo parte del gruppo Penguin, saremo in questione di tempo perché le case prima linea come promotori di editrici volessero la loro fetta di questa trasformazione editoriale, mercato e un controllo più attento mettendo a disposizione il più ampio sui contenuti pubblicati. In fondo i carnet di servizi di nuovi autori di qualsiasi editore successo in un a oggi. Questo modo o significa più nell'altro opportunità per devono essere gli scrittori e più scoperti. scelta per i

Il capo esecutivo del gruppo Penguin, John Makinson, dice: “Il

Anche alla Asi, però, sono contenti, complici i 116 milioni ottenuti dal

E dove meglio se non in Author Solutions, più di 100,000 autori pubblicati e di di 170,000 titoli disponibili.

lettori.” Vanity press o meno, il self publishing potrebbe essere la valanga che, dopo la rivoluzione digitale, spazza definitivamente la vecchia editoria per fare spazio alla nuova.

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Abbiamo già parlato di molti esempi di autopubblicazioni e già sappiamo che progetti del genere ibrido sbarcheranno definitivamente in Italia sotto l'egida del gruppo Mondadori. E' di questi ultimi giorni, invece, la notizia che anche un gruppo editoriale storico come l'inglese Penguin abbia deciso di adottare la stessa strada. Il colosso editoriale Pearson, proprietario dei marchi Penguin e Financial Times,

ha assorbito la Author Solution Inc (ASI), uno dei leader del settore del self-publishing in lingua inglese. La storica casa editrice inglese, creata nel 1935 da Allen Lane, e leader mondiale scavalcata solo da Random House, si integrerà perfettamente con la start-up ASI, che nel 2011 ha visto i propri incassi salire vertiginosamente e sfondare il tetto dei 100 milioni di dollari: da una parte il gruppo Penguin metterà in campo tutta la propria esperienza in termini di lavorazione editoriale e, naturalmente, la forza del marchio; dall'altra ASI aggiungerà, oltre alla propria piattaforma di pubblicazione, una forte componente qualitativa di online marketing e analisi del nuovo mercato, che non erano il punto forte della casa del pinguino.

Self-publishing ha B OOK - TO -S CREEN , DA LIBRI A SCENEGGIATURE fatto il salto dalle retrovie alla scena principale del mondo editoriale negli ultimi tre anni. Ha dato nuovo spazio agli Uno dei servizi più interessanti di ASI è l'opzione Book-to-Screen, autori, aumentato il un'opportunità unica per gli autori di entrare in contatto con i volume dei titoli produttori esecutivi televisivi e di Hollywood, sempre a caccia di disponibili e si è nuovo materiale da adattare per il piccolo e il grande schermo. rivelata un'interessante gruppo Pearson. Kevin Weiss, capo fonte di nuovi contenuti per le case esecutivo di ASI, sottolinea: “Come editrici." Insomma, era solo parte del gruppo Penguin, saremo in questione di tempo perché le case prima linea come promotori di editrici volessero la loro fetta di questa trasformazione editoriale, mercato e un controllo più attento mettendo a disposizione il più ampio sui contenuti pubblicati. In fondo i carnet di servizi di nuovi autori di qualsiasi editore successo in un a oggi. Questo modo o significa più nell'altro opportunità per devono essere gli scrittori e più scoperti. scelta per i

Il capo esecutivo del gruppo Penguin, John Makinson, dice: “Il

Anche alla Asi, però, sono contenti, complici i 116 milioni ottenuti dal

E dove meglio se non in Author Solutions, più di 100,000 autori pubblicati e di di 170,000 titoli disponibili.

lettori.” Vanity press o meno, il self publishing potrebbe essere la valanga che, dopo la rivoluzione digitale, spazza definitivamente la vecchia editoria per fare spazio alla nuova.

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L’ INTERVISTA A D RAGOMANNI

Lost in Translation Intervista a Daniele A. Gewurz, fondatore di “Dragomanni”, l’innovativo progetto per traduttori indipendenti pronti a mettersi in gioco con i grandi classici della letteratura e non.

Oscar Mancini

Cos’è Dragomanni e da quale esigenza nasce?

È un progetto che raccoglie vari traduttori che hanno deciso di provare, parallelamente ai loro altri impegni editoriali, ad autopubblicare le loro traduzioni. Questa è un'occasione per dedicarsi alla traduzione di un classico amato o di un autore contemporaneo che magari si conosce di persona. Abbiamo scelto, almeno per ora, di pubblicare le traduzioni solo sotto

forma di ebook, anche per minimizzare gli investimenti; ma la cura delle traduzioni e delle relative revisioni non ha nulla da invidiare a una vera casa editrice. Puntiamo anzi a farci conoscere e riconoscere proprio per l'attenzione e quasi l'amore che mettiamo nei nostri testi, dalla scelta iniziale fino alla redazione dell'ebook vero e proprio. Nonostante il vostro impegno nel panorama editoriale, non vi definite né vi siete costituiti come casa editrice. Da cosa deriva questa scelta? Non siamo imprenditori: qui ognuno di noi agisce in completa autonomia.

da Wikipedia: Il dragomanno (dal greco moderno dragūmánus, derivato dall'arabo targiumān, "interprete"), era originariamente una funzionari degli antichi stati crociati fondati
 in Palestina addetto alle relazioni tra il signore franco e i Musulmani e le altre popolazioni indigene che si trovavano sotto la sua giurisdizione. Ognuno sceglie che cosa tradurre, con i suoi tempi e modi. E anche la messa in vendita finale è gestita da ogni autore personalmente. L'attività collettiva consiste nell'aiutarsi a vicenda, nella revisione

reciproca delle traduzioni, nel darsi assistenza per gli aspetti più propriamente tecnici, e in genere nel comunicare, scambiarsi consigli e darsi un'immagine e un'aspirazione a un livello elevato comuni. 12


L’ INTERVISTA A D RAGOMANNI

Lost in Translation Intervista a Daniele A. Gewurz, fondatore di “Dragomanni”, l’innovativo progetto per traduttori indipendenti pronti a mettersi in gioco con i grandi classici della letteratura e non.

Oscar Mancini

Cos’è Dragomanni e da quale esigenza nasce?

È un progetto che raccoglie vari traduttori che hanno deciso di provare, parallelamente ai loro altri impegni editoriali, ad autopubblicare le loro traduzioni. Questa è un'occasione per dedicarsi alla traduzione di un classico amato o di un autore contemporaneo che magari si conosce di persona. Abbiamo scelto, almeno per ora, di pubblicare le traduzioni solo sotto

forma di ebook, anche per minimizzare gli investimenti; ma la cura delle traduzioni e delle relative revisioni non ha nulla da invidiare a una vera casa editrice. Puntiamo anzi a farci conoscere e riconoscere proprio per l'attenzione e quasi l'amore che mettiamo nei nostri testi, dalla scelta iniziale fino alla redazione dell'ebook vero e proprio. Nonostante il vostro impegno nel panorama editoriale, non vi definite né vi siete costituiti come casa editrice. Da cosa deriva questa scelta? Non siamo imprenditori: qui ognuno di noi agisce in completa autonomia.

da Wikipedia: Il dragomanno (dal greco moderno dragūmánus, derivato dall'arabo targiumān, "interprete"), era originariamente una funzionari degli antichi stati crociati fondati
 in Palestina addetto alle relazioni tra il signore franco e i Musulmani e le altre popolazioni indigene che si trovavano sotto la sua giurisdizione. Ognuno sceglie che cosa tradurre, con i suoi tempi e modi. E anche la messa in vendita finale è gestita da ogni autore personalmente. L'attività collettiva consiste nell'aiutarsi a vicenda, nella revisione

reciproca delle traduzioni, nel darsi assistenza per gli aspetti più propriamente tecnici, e in genere nel comunicare, scambiarsi consigli e darsi un'immagine e un'aspirazione a un livello elevato comuni. 12


Daniele A. Gewurz,romano, conduce una doppia vita
 di matematico e di traduttore. In questa seconda veste ha tradotto tre romanzi di Jasper Fforde e vari libri e articoli, soprattutto di divulgazione scientifica.

Qual è la situazione dei traduttori nel panorama editoriale contemporaneo? Quale peso hanno in Dragomanni? Qui e oggi, ma non solo qui e non solo oggi, i traduttori sono soprattutto poco visibili. Accade troppo spesso che nelle recensioni dei libri il traduttore non venga neppure menzionato, quando invece una recensione accurata dovrebbe entrare anche nel merito della traduzione, per mostrarne i meriti e i limiti. Si leggono spessisimo citazioni in italiano, anche estese, di

testi stranieri senza che si dica chi è il traduttore; ma ogni singola parola riportata (tranne, seppure, qualche nome proprio) è del traduttore. Nel bene e nel male è il traduttore a creare l'esperienza di lettura di un testo tradotto. Nel nostro - per ora - piccolo cerchiamo di contribure alla visibilità dei traduttori, a partire dalla copertina in cui autore e traduttore sono indicati con la stessa evidenza. Per la diffusione della cultura Dragomanni sceglie l’ebook. Cosa ne pensano i traduttori del libro digitale e delle sue potenzialità? Come molte innovazioni tecnologiche, l'ebook ha pregi e limiti. Ovviamente non c'è una posizione unica dei “traduttori”: si va dai più scettici ai più aperti. Ma nel complesso lo si guarda con molta curiosità, per ora valendosi dei suoi vantaggi per l'autopubblicazione (la versatilità, l'economicità) e cercando di tenersi pronti agli sviluppi futuri. @dragomanni

visita il sito absolutelyfree.it 13


Daniele A. Gewurz,romano, conduce una doppia vita
 di matematico e di traduttore. In questa seconda veste ha tradotto tre romanzi di Jasper Fforde e vari libri e articoli, soprattutto di divulgazione scientifica.

Qual è la situazione dei traduttori nel panorama editoriale contemporaneo? Quale peso hanno in Dragomanni? Qui e oggi, ma non solo qui e non solo oggi, i traduttori sono soprattutto poco visibili. Accade troppo spesso che nelle recensioni dei libri il traduttore non venga neppure menzionato, quando invece una recensione accurata dovrebbe entrare anche nel merito della traduzione, per mostrarne i meriti e i limiti. Si leggono spessisimo citazioni in italiano, anche estese, di

testi stranieri senza che si dica chi è il traduttore; ma ogni singola parola riportata (tranne, seppure, qualche nome proprio) è del traduttore. Nel bene e nel male è il traduttore a creare l'esperienza di lettura di un testo tradotto. Nel nostro - per ora - piccolo cerchiamo di contribure alla visibilità dei traduttori, a partire dalla copertina in cui autore e traduttore sono indicati con la stessa evidenza. Per la diffusione della cultura Dragomanni sceglie l’ebook. Cosa ne pensano i traduttori del libro digitale e delle sue potenzialità? Come molte innovazioni tecnologiche, l'ebook ha pregi e limiti. Ovviamente non c'è una posizione unica dei “traduttori”: si va dai più scettici ai più aperti. Ma nel complesso lo si guarda con molta curiosità, per ora valendosi dei suoi vantaggi per l'autopubblicazione (la versatilità, l'economicità) e cercando di tenersi pronti agli sviluppi futuri. @dragomanni

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90 giorni di tentazione di L. Carrington 
 Newton Compton
 ePub/mobi € 4,99

I P ERCORSI

Il sottile gioco della seduzione Il genere soft erotico spopola; gli Harmony
 e la letteratura rosa è subito corsa ai ripari, rendendo più piccanti le proprie storie.
 E sotto gli ombrelloni il libro più “avvistato” è stato l’ormai famosissimo
 “Cinquanta sfumature di grigio”.

Nicoletta Azzolini

La trilogia delle sfumature è rimasta saldamente ai vertici delle classifiche per tutta la stagione e il ritorno alla letteratura soft erotica ha reso quest'estate piuttosto bollente. Per la maggior parte, a comprare questi libri sono state le donne. Questo non stupisce, considerando che in molte classifiche dei libri preferiti dalle lettrici già risultavano classici della letteratura erotica quali "Fanny Hill. Memorie di una donna di piacere" di Cleland e "L’amante di Lady Chatterley" di Lawrence.

I tre romanzi di E.L. James, casalinga non troppo disperata adesso, hanno sdoganato il genere, togliendolo dai recessi di edicole e Le età di Lulu di A. Grandes - Tea; ePub/mobi € 6,99 Per Lulù l'erotismo ha i caratteri di un'ossessione: conseguenza di una prima, violenta e tenera esperienza avuta a 15 anni con Pablo, di 12 anni più vecchio di lei, e del rapporto che i due hanno coltivato nella lontananza e nel desiderio fino a ritrovarsi e a sposarsi.

Genevieve lavora per un'agenzia pubblicitaria a Londra. È una donna sicura di sé, di successo. 90 giorni di tentazione non sono affatto quello che aveva in mente per accaparrarsi un nuovo cliente. Ma l'arrogante e affascinante James non le lascia scelta.

Lezioni di Seduzione di E. Wildes
 Leggereditore
 ePub/mobi € 4,99 Londra 1850. Brianna scopre un libro scandaloso, pieno di parole che una dama come lei non dovrebbe nemmeno pronunciare. Ma Brianna intravede fra quelle pagine la possibilità di dare una veste nuova alla sua vita e al suo matrimonio...

Monsieur di E. Becker - Dalai Editore, ePub/mobi € 7,99 Ellie, vent'anni, conduce un'esistenza leggera e spensierata fino al giorno in cui incontra Monsieur, un chirurgo sposato sulla cinquantina, amante della letteratura erotica quanto lei. All'inizio in forma epistolare, la loro relazione prende il volo nella camera di un hotel.

50 sbavature di Gigio di R. Calabrò
 Sperling & Kupfer
 ePub/mobi €2,99 Mr Grey è bello, ricco, sensibile, misterioso e sexy. E il protagonista del caso letterario dell'anno: la trilogia "Cinquanta sfumature". Ha solo un problemino: non esiste. E il Gigio? Il Gigio esiste eccome. Laddove il Grey conversa garbatamente con l'amata, il Gigio snocciola l'intero alfabeto ruttando. Quando Mr Grey assume il comando, il Gigio impugna il telecomando. Gigio, insomma, è il nostro compagno-marito-amante. Meno fascinoso, ma molto più divertente, per almeno cinquanta motivi raccontati in questo esilarante libro. E poi Gigio ha qualcosa che a Mr Grey manca: riesce a farsi amare strappandoci un sorriso.

librerie e mettendolo in prima linea. A seguito, infatti, sono subito arrivati titoli simili, erotici ma romantici, ricchi di descrizioni di rapporti piccanti e sadomaso, ma senza esagerare. Molti critici hanno sottolineato quanto "le sfumature" siano mediocri, ripetitive e anche un po' banali. Di sicuro, però, hanno avuto il pregio di ricordare a molte persone che c'è del "piacere" nella lettura! 14


90 giorni di tentazione di L. Carrington 
 Newton Compton
 ePub/mobi € 4,99

I P ERCORSI

Il sottile gioco della seduzione Il genere soft erotico spopola; gli Harmony
 e la letteratura rosa è subito corsa ai ripari, rendendo più piccanti le proprie storie.
 E sotto gli ombrelloni il libro più “avvistato” è stato l’ormai famosissimo
 “Cinquanta sfumature di grigio”.

Nicoletta Azzolini

La trilogia delle sfumature è rimasta saldamente ai vertici delle classifiche per tutta la stagione e il ritorno alla letteratura soft erotica ha reso quest'estate piuttosto bollente. Per la maggior parte, a comprare questi libri sono state le donne. Questo non stupisce, considerando che in molte classifiche dei libri preferiti dalle lettrici già risultavano classici della letteratura erotica quali "Fanny Hill. Memorie di una donna di piacere" di Cleland e "L’amante di Lady Chatterley" di Lawrence.

I tre romanzi di E.L. James, casalinga non troppo disperata adesso, hanno sdoganato il genere, togliendolo dai recessi di edicole e Le età di Lulu di A. Grandes - Tea; ePub/mobi € 6,99 Per Lulù l'erotismo ha i caratteri di un'ossessione: conseguenza di una prima, violenta e tenera esperienza avuta a 15 anni con Pablo, di 12 anni più vecchio di lei, e del rapporto che i due hanno coltivato nella lontananza e nel desiderio fino a ritrovarsi e a sposarsi.

Genevieve lavora per un'agenzia pubblicitaria a Londra. È una donna sicura di sé, di successo. 90 giorni di tentazione non sono affatto quello che aveva in mente per accaparrarsi un nuovo cliente. Ma l'arrogante e affascinante James non le lascia scelta.

Lezioni di Seduzione di E. Wildes
 Leggereditore
 ePub/mobi € 4,99 Londra 1850. Brianna scopre un libro scandaloso, pieno di parole che una dama come lei non dovrebbe nemmeno pronunciare. Ma Brianna intravede fra quelle pagine la possibilità di dare una veste nuova alla sua vita e al suo matrimonio...

Monsieur di E. Becker - Dalai Editore, ePub/mobi € 7,99 Ellie, vent'anni, conduce un'esistenza leggera e spensierata fino al giorno in cui incontra Monsieur, un chirurgo sposato sulla cinquantina, amante della letteratura erotica quanto lei. All'inizio in forma epistolare, la loro relazione prende il volo nella camera di un hotel.

50 sbavature di Gigio di R. Calabrò
 Sperling & Kupfer
 ePub/mobi €2,99 Mr Grey è bello, ricco, sensibile, misterioso e sexy. E il protagonista del caso letterario dell'anno: la trilogia "Cinquanta sfumature". Ha solo un problemino: non esiste. E il Gigio? Il Gigio esiste eccome. Laddove il Grey conversa garbatamente con l'amata, il Gigio snocciola l'intero alfabeto ruttando. Quando Mr Grey assume il comando, il Gigio impugna il telecomando. Gigio, insomma, è il nostro compagno-marito-amante. Meno fascinoso, ma molto più divertente, per almeno cinquanta motivi raccontati in questo esilarante libro. E poi Gigio ha qualcosa che a Mr Grey manca: riesce a farsi amare strappandoci un sorriso.

librerie e mettendolo in prima linea. A seguito, infatti, sono subito arrivati titoli simili, erotici ma romantici, ricchi di descrizioni di rapporti piccanti e sadomaso, ma senza esagerare. Molti critici hanno sottolineato quanto "le sfumature" siano mediocri, ripetitive e anche un po' banali. Di sicuro, però, hanno avuto il pregio di ricordare a molte persone che c'è del "piacere" nella lettura! 14


Le promozioni da tenere d’occhio

I BESTSELLER

Le Classifiche dei libri digitali

Dopo che le forti promozioni dell’estate per molti store si sono rivelate un successo, si punta
 a replicare già in autunno:
 Amazon dal 16 al 30 settembre proporrà una pioggia di titoli in offerta a € 0,99 e a € 1,99 con la selezione di “Un autunno di

La top 5 dei maggiori eBook Store italiani nella settimana
 10-17 /09/12

1. La donna in gabbia - Jussi Adler-Olsen, Marsilio 2. Le mie migliori ricette. Giallo Zafferano - Sonia Peronaci, Mondadori 3. Cinquanta sfumature di Grigio - E. L. James, Mondadori 4. Cinquanta sfumature di nero E. L. James, Mondadori 5. Cinquanta sfumature di rosso E. L. James, Mondadori

1. Il volo del calabrone - Ken Follett, Mondadori

Grazie alle promozioni torna in classifica Ken Follett con il suo bestseller “Il volo del Calabrone”. Molti utenti ne hanno approfittato e hanno ripescato anche altri suoi titoli.

letture”.
 1. La donna in gabbia - Jussi Adler-Olsen, Marsilio

1. Il volo del calabrone - Ken Follett, Mondadori

2. Ti prego, lasciati odiare - Anna Premoli, Narcissus Self Publishing

2. L'enigmista John Verdon, Piemme

3. L'inverno del mondo - Ken Follett, Mondadori

3. Lentamente prima di morire Patrick Fogli, Piemme

4. Andrea. Le parole di una passione - Francesca Mazzucato, Narcissus Self Publishing

3. La storia di Christine Elizabeth von Arnim, Bollati Boringhieri

4. Cinquanta sfumature di nero E.l. James, Mondadori

4. L'inverno del mondo - Ken Follett, Mondadori

2. La storia di Christine Elizabeth von Arnim, Bollati Boringhieri

5. Fisica del futuro Kaku Michio, Codice Edizioni

Ken Follett è uno scrittore britannico molto prolifico. Molti suoi libri sono stati in vetta alle classifiche, fra cui ricordiamo “Il Codice Rebecca” e “Mondo senza fine”. Ha venduto più di 100 milioni di copie nel mondo.

5. Cinquanta sfumature di grigio - E.l. James, Mondadori

5. Cinquanta sfumature di Grigio - E. L. James, Mondadori

L’editore Newton Compton, sempre attento alla sua politica di prezzo a messo in sconto tutta la collana “I Mammut”: le opere omnie dei grandi autori classici per tutto il mese di settembre costano solo € 3,99. Le opere sono scontate anche in versione cartacea (25%)
 
 L’editore Il Maestrale offre per tutto il mese di settembre i 60 titoli del proprio catalogo digitale con uno sconto del 20%. 15


Le promozioni da tenere d’occhio

I BESTSELLER

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La top 5 dei maggiori eBook Store italiani nella settimana
 10-17 /09/12

1. La donna in gabbia - Jussi Adler-Olsen, Marsilio 2. Le mie migliori ricette. Giallo Zafferano - Sonia Peronaci, Mondadori 3. Cinquanta sfumature di Grigio - E. L. James, Mondadori 4. Cinquanta sfumature di nero E. L. James, Mondadori 5. Cinquanta sfumature di rosso E. L. James, Mondadori

1. Il volo del calabrone - Ken Follett, Mondadori

Grazie alle promozioni torna in classifica Ken Follett con il suo bestseller “Il volo del Calabrone”. Molti utenti ne hanno approfittato e hanno ripescato anche altri suoi titoli.

letture”.
 1. La donna in gabbia - Jussi Adler-Olsen, Marsilio

1. Il volo del calabrone - Ken Follett, Mondadori

2. Ti prego, lasciati odiare - Anna Premoli, Narcissus Self Publishing

2. L'enigmista John Verdon, Piemme

3. L'inverno del mondo - Ken Follett, Mondadori

3. Lentamente prima di morire Patrick Fogli, Piemme

4. Andrea. Le parole di una passione - Francesca Mazzucato, Narcissus Self Publishing

3. La storia di Christine Elizabeth von Arnim, Bollati Boringhieri

4. Cinquanta sfumature di nero E.l. James, Mondadori

4. L'inverno del mondo - Ken Follett, Mondadori

2. La storia di Christine Elizabeth von Arnim, Bollati Boringhieri

5. Fisica del futuro Kaku Michio, Codice Edizioni

Ken Follett è uno scrittore britannico molto prolifico. Molti suoi libri sono stati in vetta alle classifiche, fra cui ricordiamo “Il Codice Rebecca” e “Mondo senza fine”. Ha venduto più di 100 milioni di copie nel mondo.

5. Cinquanta sfumature di grigio - E.l. James, Mondadori

5. Cinquanta sfumature di Grigio - E. L. James, Mondadori

L’editore Newton Compton, sempre attento alla sua politica di prezzo a messo in sconto tutta la collana “I Mammut”: le opere omnie dei grandi autori classici per tutto il mese di settembre costano solo € 3,99. Le opere sono scontate anche in versione cartacea (25%)
 
 L’editore Il Maestrale offre per tutto il mese di settembre i 60 titoli del proprio catalogo digitale con uno sconto del 20%. 15


I L LIBRO IN ANTEPRIMA

L’estate è finita Una casa nella campagna siciliana per ricordare quello che è stato e per fare i conti con il presente. L'estate è finita, ma la vita va avanti.

TITOLO

L’ESTATE È FINITA

FORMATO EBOOK

EPUB, MOBI, PDF

PREZZO

€ 4,99

216

COLLANA

PENELOPE

PAGINE

AUTORE

RITA MASSARO

Ci sono momenti in cui vorrei che, con una siringa, mi aspirassero tutti i pensieri. Questa frase non è mia, eppure, mai come adesso sento che mi appartiene. In effetti, questo è uno di quei momenti in cui preferirei non pensare. È per questo che sono qui. Ma non credo ce la farò. I pensieri, in verità, sono indipendenti da noi. Vengono e vanno indifferenti al nostro volere o ai nostri desideri e si può fare poco per fermarli.

non varcavo questo cancello.
 I treni sporchi, gli ostelli più simili a delle caserme, le lunghe camminate con zaino in spalla per le strade d’Europa. Tutto era meglio che venire qui. Ma ora, stranamente, sento che questo è

Per esempio, mi sta tornando in mente, all’improvviso, un’estate di dieci anni fa. Anche allora ero una che si poneva troppe domande. Mi chiedevo se, nella vita, era meglio inseguire i propri sogni o vivere con i piedi per terra. Io, per la mia natura irrimediabilmente idealista e, probabilmente, anche per l’età, ero portata a pensare che avrei scelto di essere me stessa e non quello che la vita e soprattutto il mondo esterno mi imponevano di diventare. Oggi, invece, la domanda che mi faccio è un’altra. Veramente abbiamo una scelta o siamo tutti schiavi della necessità?

l’unico posto che possa accogliermi, l’unico posto dove ho voglia di venire a nascondermi.
 Fuggire. A volte non è vigliaccheria. A volte è sopravvivenza. E ho imparato, anche, che non serve allontanarsi di molti chilometri, mettere miglia di distanza fra noi e il “nostro” mondo. Ci sono tanti modi di fuggire. Uno di questi è fare un percorso all’indietro, nei luoghi lontani e

A ogni modo, avevo diciassette anni e passavo la maggior parte del mio tempo a leggere romanzi e riviste per adolescenti, ascoltare i Duran Duran, i Queen, i Police e gli U2, scrivere i miei pensieri su fogli vaganti, torturare i miei delicati capelli biondi con permanenti, lacca e pinzoni con enormi fiocchi, organizzare feste di compleanno in casa mia o dei miei compagni

Ed eccomi nuovamente qui. Chi l’avrebbe mai detto che questo posto, che avevo odiato per tanto tempo, sarebbe divenuto il mio rifugio? Saranno stati almeno cinque o forse sei anni che

nascosti della memoria. Si può fuggire nel passato, e può anche capitare di ritrovarsi.
 Ho un legame con questa casa, ma fin’ora non lo sapevo. Sto riflettendo su questo, mentre scarico le valigie dall’auto e mi accingo a percorrere il vialetto pieno di erbacce. Sto anche pensando che bisognerà ripulire un po’ il giardino. Dovrei chiamare quel contadino che chiamava sempre mio padre, ma forse lo ripulirò io, tanto per fare qualcosa. Ho una necessità impellente di adoperare le mani, come se il flusso di energia, che mi sento esplodere nel cervello, avesse bisogno di fuoriuscire da qualche parte del mio corpo.

di scuola.
 Tutto sommato, per me, l’adolescenza fu un periodo sereno. I problemi c’erano, ma non erano mai insormontabili. Ricordo che vivevo intensamente ogni attimo delle mie giornate. Avevo la sensazione di vivere una parte irripetibile della mia esistenza e, quindi, cercavo di imprimere nella mia memoria il maggior numero di ricordi possibile. Ci sono persone che riempiono il proprio conto in banca di denaro, per paura di rimanere a secco. Altri riempiono i propri cassetti di gioielli o i propri armadi di vestiti. Io cercavo di riempire vorticosamente la mia vita di momenti bellissimi, come se avessi saputo che un giorno o l’altro avrei avuto 16


I L LIBRO IN ANTEPRIMA

L’estate è finita Una casa nella campagna siciliana per ricordare quello che è stato e per fare i conti con il presente. L'estate è finita, ma la vita va avanti.

TITOLO

L’ESTATE È FINITA

FORMATO EBOOK

EPUB, MOBI, PDF

PREZZO

€ 4,99

216

COLLANA

PENELOPE

PAGINE

AUTORE

RITA MASSARO

Ci sono momenti in cui vorrei che, con una siringa, mi aspirassero tutti i pensieri. Questa frase non è mia, eppure, mai come adesso sento che mi appartiene. In effetti, questo è uno di quei momenti in cui preferirei non pensare. È per questo che sono qui. Ma non credo ce la farò. I pensieri, in verità, sono indipendenti da noi. Vengono e vanno indifferenti al nostro volere o ai nostri desideri e si può fare poco per fermarli.

non varcavo questo cancello.
 I treni sporchi, gli ostelli più simili a delle caserme, le lunghe camminate con zaino in spalla per le strade d’Europa. Tutto era meglio che venire qui. Ma ora, stranamente, sento che questo è

Per esempio, mi sta tornando in mente, all’improvviso, un’estate di dieci anni fa. Anche allora ero una che si poneva troppe domande. Mi chiedevo se, nella vita, era meglio inseguire i propri sogni o vivere con i piedi per terra. Io, per la mia natura irrimediabilmente idealista e, probabilmente, anche per l’età, ero portata a pensare che avrei scelto di essere me stessa e non quello che la vita e soprattutto il mondo esterno mi imponevano di diventare. Oggi, invece, la domanda che mi faccio è un’altra. Veramente abbiamo una scelta o siamo tutti schiavi della necessità?

l’unico posto che possa accogliermi, l’unico posto dove ho voglia di venire a nascondermi.
 Fuggire. A volte non è vigliaccheria. A volte è sopravvivenza. E ho imparato, anche, che non serve allontanarsi di molti chilometri, mettere miglia di distanza fra noi e il “nostro” mondo. Ci sono tanti modi di fuggire. Uno di questi è fare un percorso all’indietro, nei luoghi lontani e

A ogni modo, avevo diciassette anni e passavo la maggior parte del mio tempo a leggere romanzi e riviste per adolescenti, ascoltare i Duran Duran, i Queen, i Police e gli U2, scrivere i miei pensieri su fogli vaganti, torturare i miei delicati capelli biondi con permanenti, lacca e pinzoni con enormi fiocchi, organizzare feste di compleanno in casa mia o dei miei compagni

Ed eccomi nuovamente qui. Chi l’avrebbe mai detto che questo posto, che avevo odiato per tanto tempo, sarebbe divenuto il mio rifugio? Saranno stati almeno cinque o forse sei anni che

nascosti della memoria. Si può fuggire nel passato, e può anche capitare di ritrovarsi.
 Ho un legame con questa casa, ma fin’ora non lo sapevo. Sto riflettendo su questo, mentre scarico le valigie dall’auto e mi accingo a percorrere il vialetto pieno di erbacce. Sto anche pensando che bisognerà ripulire un po’ il giardino. Dovrei chiamare quel contadino che chiamava sempre mio padre, ma forse lo ripulirò io, tanto per fare qualcosa. Ho una necessità impellente di adoperare le mani, come se il flusso di energia, che mi sento esplodere nel cervello, avesse bisogno di fuoriuscire da qualche parte del mio corpo.

di scuola.
 Tutto sommato, per me, l’adolescenza fu un periodo sereno. I problemi c’erano, ma non erano mai insormontabili. Ricordo che vivevo intensamente ogni attimo delle mie giornate. Avevo la sensazione di vivere una parte irripetibile della mia esistenza e, quindi, cercavo di imprimere nella mia memoria il maggior numero di ricordi possibile. Ci sono persone che riempiono il proprio conto in banca di denaro, per paura di rimanere a secco. Altri riempiono i propri cassetti di gioielli o i propri armadi di vestiti. Io cercavo di riempire vorticosamente la mia vita di momenti bellissimi, come se avessi saputo che un giorno o l’altro avrei avuto 16


bisogno di riaprire il cassetto dei ricordi e volevo essere certa di trovarlo pieno. Oltre l’età, anche il periodo storico mi aiutava. Io, che sono sempre stata particolarmente sensibile agli umori della gente, mi sentivo addosso l’euforia di quegli anni. Credo che chiunque abbia vissuto la sua adolescenza negli anni Ottanta ricordi la spensieratezza, la fiducia, l’ottimismo che si respirava nell’aria. Parole come crisi, disoccupazione, inquinamento, licenziamento, fallimento, cambiamenti climatici, desertificazione, disastro ambientale non facevano parte del vocabolario comune. Persino la guerra fredda pareva un male necessario per i film di James Bond! Al massimo, fra i più “alternativi”, facevano capolino, ogni tanto, la fame nel mondo e il neonato buco nell’ozono. È anche vero che in tutta quell’ostentazione di benessere c’era qualcosa di esagerato e mistificante, che, forse, avrebbe dovuto aprirci gli occhi su quello che sarebbe venuto dopo, ma chi ci pensava allora? Eravamo talmente occupati a divertirci, che non rimaneva molto tempo per pensare. In ogni caso, così come in quegli anni tutto era facile e sicuro e, ovunque, si respirava quella certa aria rassicurante, oggi, a soli dieci anni di distanza, tutto è difficile, precario, insicuro. Ma non voglio parlare di questo, ora. C’è una grande
 opera di pulizia da fare anche all’interno della casa. Polvere e ragnatele hanno preso il sopravvento ovunque. Saranno un paio d’anni che i miei non vengono, neppure in estate, e quindi nessuno ha più pulito. C’è anche odore di chiuso e persino le tracce dell’ultimo capodanno che mio fratello Nicola ha organizzato qui con i suoi amici. Lui, con la scusa che era il più piccolo, si è sempre risparmiato. Ricordo le litigate che ci facevamo perché non voleva mai aiutare in casa. Mia nonna diceva che eravamo “lagnusi”. Lei, a ottant’anni suonati, era ancora una matrona, dura e forte come una roccia. Mi ero sempre chiesta dove prendesse tutta quell’energia che, poi, elargiva a piene mani a tutta la famiglia. “Voi non avete fatto la guerra”, ci diceva e ci guardava quasi con disgusto, come se fossimo stati tutti robetta che si poteva spezzare con un grissino. E aveva ragione. Mentre mio nonno era in guerra, aveva allevato, da sola, quattro figli, pur avendo dovuto lasciare la casa e tutte le sue cose per sfollare in un paese delle Madonie. Faceva la ricamatrice da quando era bambina, poi era diventata sarta. Dopo che il nonno era tornato, avevano avuto

altri due figli, di cui l’ultima affetta da un grave ritardo mentale. Insieme avevano lavorato, comprato una casa, fatto studiare tutti i figli e pagato le cure e l’assistenza di cui aveva bisogno mia zia. Ancora oggi, che ha raggiunto i novant’anni, quasi tutta la famiglia, per qualsiasi problema, si rivolge a lei. L’anno scorso, quando zia Caterina, la sorella maggiore di mia madre, voleva separarsi dal marito, riuscì a farla desistere. “Tu ci devi dare l’illusione che è iddu ca cumanna”, le diceva, “però ha fari chiddu ca rici tu. Na fimmina bona sapi comi teniri l’omo in pugnu”. Cara nonna, non ci sono più le donne di una volta, e neppure gli uomini. Oggi tutti vogliamo fare quello che ci passa per la testa, ma nessuno ha la spina dorsale per farlo veramente e diamo sempre la colpa agli altri quando non ci riusciamo. Ci vogliamo sentire liberi di fare le nostre scelte, ma poi dobbiamo andare da uno psicologo per capire cosa veramente vogliamo. Parliamo molto di più di quanto non facevate voi, ma non ci capiamo. Dovremmo essere più felici, ma non lo siamo. A volte, le vorrei dire tutto questo, ma poi rinuncio, perché so che non capirebbe. Anche quell’estate, non ero per niente contenta di venire qui. Trovavo la campagna noiosa e desolante e mi importava veramente poco dei sacrifici che aveva fatto la mia famiglia per realizzare quella casa. In quel periodo era scoppiata la moda della villeggiatura e, dal momento che costruire dal nulla non costava troppo e non necessitava di una licenza edilizia, tanto prima o poi sarebbe arrivata la sanatoria, si costruiva abusivamente praticamente ovunque, senza ritegno, rispetto e tanto meno estetica. File di baracche di cemento sorgevano dall’oggi al domani in riva al mare, ma anche in montagna o in collina, seppure meno gettonate, non mancavano le seconde case a distruggere senza pietà paesaggi bellissimi.
 La legalità era considerata un hobby che pochi potevano permettersi, per certi versi, anche stupido e inutile. Se ne parlavi, e ti andava bene, venivi etichettato come idealista. Quando crescerai ti renderai conto che nella vita queste cose contano poco. Era sottinteso che contavano i soldi e bisogna riconoscere che, finché ci furono, si stava abbastanza bene. Quando cominciarono a scarseggiare iniziarono anche i problemi e fu in quel momento che qualcuno si accorse che si erano persi di vista i valori più importanti e bisognava recuperarli. Secondo me era già troppo tardi. 17


bisogno di riaprire il cassetto dei ricordi e volevo essere certa di trovarlo pieno. Oltre l’età, anche il periodo storico mi aiutava. Io, che sono sempre stata particolarmente sensibile agli umori della gente, mi sentivo addosso l’euforia di quegli anni. Credo che chiunque abbia vissuto la sua adolescenza negli anni Ottanta ricordi la spensieratezza, la fiducia, l’ottimismo che si respirava nell’aria. Parole come crisi, disoccupazione, inquinamento, licenziamento, fallimento, cambiamenti climatici, desertificazione, disastro ambientale non facevano parte del vocabolario comune. Persino la guerra fredda pareva un male necessario per i film di James Bond! Al massimo, fra i più “alternativi”, facevano capolino, ogni tanto, la fame nel mondo e il neonato buco nell’ozono. È anche vero che in tutta quell’ostentazione di benessere c’era qualcosa di esagerato e mistificante, che, forse, avrebbe dovuto aprirci gli occhi su quello che sarebbe venuto dopo, ma chi ci pensava allora? Eravamo talmente occupati a divertirci, che non rimaneva molto tempo per pensare. In ogni caso, così come in quegli anni tutto era facile e sicuro e, ovunque, si respirava quella certa aria rassicurante, oggi, a soli dieci anni di distanza, tutto è difficile, precario, insicuro. Ma non voglio parlare di questo, ora. C’è una grande
 opera di pulizia da fare anche all’interno della casa. Polvere e ragnatele hanno preso il sopravvento ovunque. Saranno un paio d’anni che i miei non vengono, neppure in estate, e quindi nessuno ha più pulito. C’è anche odore di chiuso e persino le tracce dell’ultimo capodanno che mio fratello Nicola ha organizzato qui con i suoi amici. Lui, con la scusa che era il più piccolo, si è sempre risparmiato. Ricordo le litigate che ci facevamo perché non voleva mai aiutare in casa. Mia nonna diceva che eravamo “lagnusi”. Lei, a ottant’anni suonati, era ancora una matrona, dura e forte come una roccia. Mi ero sempre chiesta dove prendesse tutta quell’energia che, poi, elargiva a piene mani a tutta la famiglia. “Voi non avete fatto la guerra”, ci diceva e ci guardava quasi con disgusto, come se fossimo stati tutti robetta che si poteva spezzare con un grissino. E aveva ragione. Mentre mio nonno era in guerra, aveva allevato, da sola, quattro figli, pur avendo dovuto lasciare la casa e tutte le sue cose per sfollare in un paese delle Madonie. Faceva la ricamatrice da quando era bambina, poi era diventata sarta. Dopo che il nonno era tornato, avevano avuto

altri due figli, di cui l’ultima affetta da un grave ritardo mentale. Insieme avevano lavorato, comprato una casa, fatto studiare tutti i figli e pagato le cure e l’assistenza di cui aveva bisogno mia zia. Ancora oggi, che ha raggiunto i novant’anni, quasi tutta la famiglia, per qualsiasi problema, si rivolge a lei. L’anno scorso, quando zia Caterina, la sorella maggiore di mia madre, voleva separarsi dal marito, riuscì a farla desistere. “Tu ci devi dare l’illusione che è iddu ca cumanna”, le diceva, “però ha fari chiddu ca rici tu. Na fimmina bona sapi comi teniri l’omo in pugnu”. Cara nonna, non ci sono più le donne di una volta, e neppure gli uomini. Oggi tutti vogliamo fare quello che ci passa per la testa, ma nessuno ha la spina dorsale per farlo veramente e diamo sempre la colpa agli altri quando non ci riusciamo. Ci vogliamo sentire liberi di fare le nostre scelte, ma poi dobbiamo andare da uno psicologo per capire cosa veramente vogliamo. Parliamo molto di più di quanto non facevate voi, ma non ci capiamo. Dovremmo essere più felici, ma non lo siamo. A volte, le vorrei dire tutto questo, ma poi rinuncio, perché so che non capirebbe. Anche quell’estate, non ero per niente contenta di venire qui. Trovavo la campagna noiosa e desolante e mi importava veramente poco dei sacrifici che aveva fatto la mia famiglia per realizzare quella casa. In quel periodo era scoppiata la moda della villeggiatura e, dal momento che costruire dal nulla non costava troppo e non necessitava di una licenza edilizia, tanto prima o poi sarebbe arrivata la sanatoria, si costruiva abusivamente praticamente ovunque, senza ritegno, rispetto e tanto meno estetica. File di baracche di cemento sorgevano dall’oggi al domani in riva al mare, ma anche in montagna o in collina, seppure meno gettonate, non mancavano le seconde case a distruggere senza pietà paesaggi bellissimi.
 La legalità era considerata un hobby che pochi potevano permettersi, per certi versi, anche stupido e inutile. Se ne parlavi, e ti andava bene, venivi etichettato come idealista. Quando crescerai ti renderai conto che nella vita queste cose contano poco. Era sottinteso che contavano i soldi e bisogna riconoscere che, finché ci furono, si stava abbastanza bene. Quando cominciarono a scarseggiare iniziarono anche i problemi e fu in quel momento che qualcuno si accorse che si erano persi di vista i valori più importanti e bisognava recuperarli. Secondo me era già troppo tardi. 17


Fatto sta che anche quell’anno mi dovetti rassegnare e la prima notte che ci dormii, rifeci un sogno che facevo spesso. Camminavo, reggendo con le mani un vassoio che conteneva dei bicchieri di cristallo, molto preziosi. Cercavo di stare molto attenta, perché avevo paura di romperli. A un certo punto inciampavo, ma mi svegliavo sempre prima di sapere se i bicchieri si erano rotti o se ero riuscita a salvarli. Anche quella volta mi svegliai, in preda all’angoscia, chiedendomi cosa fossero mai quei bicchieri che avevo tanta paura di rompere.

una parola o una figura geometrica. Quando vedevo Marta e Valerio non potevo fare a meno di pensare a due alberi. Lui era una quercia grande, maestosa e, pur essendo giovane, resistente e con le radici ben piantate nel terreno. Marta, invece, era un albero più piccolo e colorato, forse un mandorlo in fiore, ma ben piantato nella terra, come l’albero Valerio. Io, che ero l’indecisione fatta persona e avevo sempre dubbi su tutti e tutto, invidiavo da sempre la loro sicurezza e le loro inequivocabili certezze.

E rieccomi nella mia stanza, nel mio mondo, in quelle quattro mura che ti segnano una vita. Anche adesso la prima cosa che faccio è aprire le persiane e uscire sul terrazzo. Quante volte ho visto l’alba da quassù. La sensazione visiva del sole che usciva dall’acqua facendo strani colori nel cielo era straordinaria. Ma, da queste parti, probabilmente si è tanto abituati ai colori forti che, spesso, non se ne apprezza la bellezza fino in fondo, almeno fino a quando non si è costretti ad andare via.

Tutto sommato, però, non si può dire che non mi piacessi. Ero una che voleva sempre capire di più e, in fondo, trovavo giusto farsi delle domande. Quando pensavo a me, vedevo un arcobaleno colorato, sospeso fra terra e cielo, sempre proteso verso il mondo delle mie fantasie e, al tempo stesso, sempre pronto a tornare alla realtà. Alla fine, era come avere a disposizione uno di quegli album di disegni che ci regalavano da bambini. Io lo coloravo a mio piacimento. Per me Valerio era sempre stato come un fratello maggiore. Ma qualcosa era cambiato dopo che avevo compiuto il mio tredicesimo compleanno. Valerio ne aveva sedici e io avevo notato in lui un mutamento, che è difficile notare nelle persone che ci stanno vicine e che, tuttavia, in lui era straordinario. Lo vedevo dal modo in cui mi guardava e con cui, certe volte, mi sfiorava, quasi per caso. All’inizio ero infastidita da quelle sue nuove, strane e improvvise attenzioni. Più di una volta glielo feci capire, poi arrivai a dirglielo apertamente.

La cosa che mi dava maggior piacere erano i suoni della campagna che si sveglia, che mi facevano pensare alla vita che si sveglia. Non era soltanto la natura, ma anche i contadini che si alzavano presto per andare a lavorare la terra. Mi sembrava, nella mia visione romantica e adolescenziale delle cose, che uomini e animali si fossero dati appuntamento a una data ora e iniziassero a suonare tutti insieme, come in una grande orchestra. La bellezza è armonia, pensavo, e io, in quel momento, per il solo fatto di essere lì a guardare ed ascoltare quello spettacolo, mi sentivo parte del tutto. Probabilmente se fossi stata io a dovermi alzare alle cinque del mattino per andare a lavorare la terra, l’avrei pensata diversamente.
 Amavo la mia terra e mi sentivo legata a essa in modo quasi viscerale. Con il tempo, questo sentimento si è trasformato in amore-odio, proprio come tutti quei sentimenti troppo forti che finiscono per procurarci molto dolore, per cui, se adesso mi fosse data la possibilità di andarmene, so che farei la valigia domani mattina per poi vivere di nostalgia altrove, il giorno dopo.
 Tornando a quell’estate, la campagna mi annoiava profondamente, perché come tutti quelli che avevano la mia età, ero alla disperata ricerca di emozioni e sensazioni forti. Nonostante ciò, c’erano due ottimi motivi che mi rendevano quei mesi estivi sopportabili, si chiamavano Marta e Valerio. Con i figli della nostra vicina eravamo cresciuti insieme ed eravamo diventati un trio quasi inseparabile. Una cosa che mi divertiva moltissimo era paragonare le persone a degli oggetti o a degli animali. Talvolta mi venivano in mente anche entità astratte come un numero,

Preferivo stare con Marta, e io e lei, a poco a poco, tendemmo a escluderlo. Vivevamo nel nostro mondo fatto di sogni, in cui Valerio, così reale e concreto, era un intruso. Noi volevamo un ideale, non un ragazzo vero, e lui disturbava le nostre fantasie. Lui, però, non si arrese mai. Con i suoi modi pratici e sicuri, ci imponeva la sua presenza, prendendoci in giro e distruggendo tutti i nostri castelli in aria con quel suo terribile sorrisetto ironico. E, a onor del vero, devo ammettere che non era facile escluderlo, perché sapeva anche come rendersi adorabile.
 Continuò a insistere con quelle sue invadenti manifestazioni d’affetto nei miei riguardi. Iniziai a ritrovarmi le sue mani dappertutto, la sua presenza ovunque. Cominciò una specie di lotta ideale ma anche fisica fra me e lui, durante la quale arrivai persino a schiaffeggiarlo e a fargli male, ma era tutto inutile. Lui non se la prendeva e mi rispondeva con una carezza o con un bacio. 
 Alla fine, quello che era iniziato come uno scontro finì per diventare uno strano gioco che ci portava inevitabilmente verso la naturale scoperta dei nostri corpi e del loro potere... 18


Fatto sta che anche quell’anno mi dovetti rassegnare e la prima notte che ci dormii, rifeci un sogno che facevo spesso. Camminavo, reggendo con le mani un vassoio che conteneva dei bicchieri di cristallo, molto preziosi. Cercavo di stare molto attenta, perché avevo paura di romperli. A un certo punto inciampavo, ma mi svegliavo sempre prima di sapere se i bicchieri si erano rotti o se ero riuscita a salvarli. Anche quella volta mi svegliai, in preda all’angoscia, chiedendomi cosa fossero mai quei bicchieri che avevo tanta paura di rompere.

una parola o una figura geometrica. Quando vedevo Marta e Valerio non potevo fare a meno di pensare a due alberi. Lui era una quercia grande, maestosa e, pur essendo giovane, resistente e con le radici ben piantate nel terreno. Marta, invece, era un albero più piccolo e colorato, forse un mandorlo in fiore, ma ben piantato nella terra, come l’albero Valerio. Io, che ero l’indecisione fatta persona e avevo sempre dubbi su tutti e tutto, invidiavo da sempre la loro sicurezza e le loro inequivocabili certezze.

E rieccomi nella mia stanza, nel mio mondo, in quelle quattro mura che ti segnano una vita. Anche adesso la prima cosa che faccio è aprire le persiane e uscire sul terrazzo. Quante volte ho visto l’alba da quassù. La sensazione visiva del sole che usciva dall’acqua facendo strani colori nel cielo era straordinaria. Ma, da queste parti, probabilmente si è tanto abituati ai colori forti che, spesso, non se ne apprezza la bellezza fino in fondo, almeno fino a quando non si è costretti ad andare via.

Tutto sommato, però, non si può dire che non mi piacessi. Ero una che voleva sempre capire di più e, in fondo, trovavo giusto farsi delle domande. Quando pensavo a me, vedevo un arcobaleno colorato, sospeso fra terra e cielo, sempre proteso verso il mondo delle mie fantasie e, al tempo stesso, sempre pronto a tornare alla realtà. Alla fine, era come avere a disposizione uno di quegli album di disegni che ci regalavano da bambini. Io lo coloravo a mio piacimento. Per me Valerio era sempre stato come un fratello maggiore. Ma qualcosa era cambiato dopo che avevo compiuto il mio tredicesimo compleanno. Valerio ne aveva sedici e io avevo notato in lui un mutamento, che è difficile notare nelle persone che ci stanno vicine e che, tuttavia, in lui era straordinario. Lo vedevo dal modo in cui mi guardava e con cui, certe volte, mi sfiorava, quasi per caso. All’inizio ero infastidita da quelle sue nuove, strane e improvvise attenzioni. Più di una volta glielo feci capire, poi arrivai a dirglielo apertamente.

La cosa che mi dava maggior piacere erano i suoni della campagna che si sveglia, che mi facevano pensare alla vita che si sveglia. Non era soltanto la natura, ma anche i contadini che si alzavano presto per andare a lavorare la terra. Mi sembrava, nella mia visione romantica e adolescenziale delle cose, che uomini e animali si fossero dati appuntamento a una data ora e iniziassero a suonare tutti insieme, come in una grande orchestra. La bellezza è armonia, pensavo, e io, in quel momento, per il solo fatto di essere lì a guardare ed ascoltare quello spettacolo, mi sentivo parte del tutto. Probabilmente se fossi stata io a dovermi alzare alle cinque del mattino per andare a lavorare la terra, l’avrei pensata diversamente.
 Amavo la mia terra e mi sentivo legata a essa in modo quasi viscerale. Con il tempo, questo sentimento si è trasformato in amore-odio, proprio come tutti quei sentimenti troppo forti che finiscono per procurarci molto dolore, per cui, se adesso mi fosse data la possibilità di andarmene, so che farei la valigia domani mattina per poi vivere di nostalgia altrove, il giorno dopo.
 Tornando a quell’estate, la campagna mi annoiava profondamente, perché come tutti quelli che avevano la mia età, ero alla disperata ricerca di emozioni e sensazioni forti. Nonostante ciò, c’erano due ottimi motivi che mi rendevano quei mesi estivi sopportabili, si chiamavano Marta e Valerio. Con i figli della nostra vicina eravamo cresciuti insieme ed eravamo diventati un trio quasi inseparabile. Una cosa che mi divertiva moltissimo era paragonare le persone a degli oggetti o a degli animali. Talvolta mi venivano in mente anche entità astratte come un numero,

Preferivo stare con Marta, e io e lei, a poco a poco, tendemmo a escluderlo. Vivevamo nel nostro mondo fatto di sogni, in cui Valerio, così reale e concreto, era un intruso. Noi volevamo un ideale, non un ragazzo vero, e lui disturbava le nostre fantasie. Lui, però, non si arrese mai. Con i suoi modi pratici e sicuri, ci imponeva la sua presenza, prendendoci in giro e distruggendo tutti i nostri castelli in aria con quel suo terribile sorrisetto ironico. E, a onor del vero, devo ammettere che non era facile escluderlo, perché sapeva anche come rendersi adorabile.
 Continuò a insistere con quelle sue invadenti manifestazioni d’affetto nei miei riguardi. Iniziai a ritrovarmi le sue mani dappertutto, la sua presenza ovunque. Cominciò una specie di lotta ideale ma anche fisica fra me e lui, durante la quale arrivai persino a schiaffeggiarlo e a fargli male, ma era tutto inutile. Lui non se la prendeva e mi rispondeva con una carezza o con un bacio. 
 Alla fine, quello che era iniziato come uno scontro finì per diventare uno strano gioco che ci portava inevitabilmente verso la naturale scoperta dei nostri corpi e del loro potere... 18


L ETTORI E T ABLET

Roba da reader

Lettori in pillole

Quanto leggono i lettori digitali e quelli tradizionali? 70 Attualità Studi Intrattenimento Interessi personali

52,5 35 17,5

Finalmente il Kindle Fire arriva anche in Italia, non in una ma in ben due versioni!
 È di oggi il definitivo annuncio del lancio italiano del tablet di casa Amazon. Il Kindle Fire è un tablet piccolo e non particolarmente potente, ma di ottima qualità e soprattutto di prezzo particolarmente competitivo: 
 la versione base costa 159 euro mentre la versione HD, ovvero la novità appena annunciata con uno schermo ad alta definizione (risoluzione 1280x800 con filtro polarizzante e tecnologia anti-riflesso) sarà venduto a 199 euro (16 gb di memoria) o 249 euro (32 gb).

Siamo diventando sempre più digitali? Quest’estate di novità, sondaggi e letture in spiaggia sembra esserne la riprova.

***
 Tra le indiscrezioni che circolano sul web figura anche un’interessante novità per il Microsoft Surface presentato sulla nostra rubrica nel numero precedente. L’azienda di Bill Gates ha deciso di entrare nel mercato dei tablet in grande stile: 3 milioni, infatti, sarebbe la cifra delle unità che la Microsoft metterà in produzione dal 26 ottobre.

La prima, e più interessante, è più che altro una conferma: leggere con gli ebook reader porterebbe, secondo un sondaggio Ofcom, a leggere di più.

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Nicoletta Azzolini

Tante le notizie che quest'estate ci ha portato per tenerci sempre aggiornati su tutti i device con i quali è possibile leggere comodamente libri.

Di primo acchito potrebbe sembrare

Lettori digitali

Lettori Tradizionali

In aggiunta allo studio OfCOm segnaliamo questo studio del 2011 del Pew’s Research Center che già dimostrava come, messi di fronte a un’offerta più variegata e a una maggiore facilità di reperimento dei materiali, i lettori digitali leggano in media più di quelli tradizionali. strano a dirlo, ma, dalla mia esperienza, posso annoverarmi io stessa fra i "campioni" di questo sondaggio che hanno ammesso di leggere di più grazie al proprio ebook reader. L’insieme di caratteristiche di un lettore di eBook permette all’utente una maggiore facilità nel trovarsi il proprio tempo e spazio di lettura: grazie alla sua trasportabilità, grazie alle possibilità di social networking e alle proposte degli store (ormai nel 90% dei casi visibili direttamente sul proprio device) è più facile che un lettore si incuriosisca

davanti a nuovi libri e autori, aumentando così il proprio interesse nella lettura. Il catalogo sempre più espanso rende più semplice la

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L ETTORI E T ABLET

Roba da reader

Lettori in pillole

Quanto leggono i lettori digitali e quelli tradizionali? 70 Attualità Studi Intrattenimento Interessi personali

52,5 35 17,5

Finalmente il Kindle Fire arriva anche in Italia, non in una ma in ben due versioni!
 È di oggi il definitivo annuncio del lancio italiano del tablet di casa Amazon. Il Kindle Fire è un tablet piccolo e non particolarmente potente, ma di ottima qualità e soprattutto di prezzo particolarmente competitivo: 
 la versione base costa 159 euro mentre la versione HD, ovvero la novità appena annunciata con uno schermo ad alta definizione (risoluzione 1280x800 con filtro polarizzante e tecnologia anti-riflesso) sarà venduto a 199 euro (16 gb di memoria) o 249 euro (32 gb).

Siamo diventando sempre più digitali? Quest’estate di novità, sondaggi e letture in spiaggia sembra esserne la riprova.

***
 Tra le indiscrezioni che circolano sul web figura anche un’interessante novità per il Microsoft Surface presentato sulla nostra rubrica nel numero precedente. L’azienda di Bill Gates ha deciso di entrare nel mercato dei tablet in grande stile: 3 milioni, infatti, sarebbe la cifra delle unità che la Microsoft metterà in produzione dal 26 ottobre.

La prima, e più interessante, è più che altro una conferma: leggere con gli ebook reader porterebbe, secondo un sondaggio Ofcom, a leggere di più.

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Nicoletta Azzolini

Tante le notizie che quest'estate ci ha portato per tenerci sempre aggiornati su tutti i device con i quali è possibile leggere comodamente libri.

Di primo acchito potrebbe sembrare

Lettori digitali

Lettori Tradizionali

In aggiunta allo studio OfCOm segnaliamo questo studio del 2011 del Pew’s Research Center che già dimostrava come, messi di fronte a un’offerta più variegata e a una maggiore facilità di reperimento dei materiali, i lettori digitali leggano in media più di quelli tradizionali. strano a dirlo, ma, dalla mia esperienza, posso annoverarmi io stessa fra i "campioni" di questo sondaggio che hanno ammesso di leggere di più grazie al proprio ebook reader. L’insieme di caratteristiche di un lettore di eBook permette all’utente una maggiore facilità nel trovarsi il proprio tempo e spazio di lettura: grazie alla sua trasportabilità, grazie alle possibilità di social networking e alle proposte degli store (ormai nel 90% dei casi visibili direttamente sul proprio device) è più facile che un lettore si incuriosisca

davanti a nuovi libri e autori, aumentando così il proprio interesse nella lettura. Il catalogo sempre più espanso rende più semplice la

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reperibilità dei titoli e la leggerezza dell’oggetto fa sì che lo si tenga sempre nella borsa. Insomma, per quanto il libro di carta sia sempre una sicurezza, le caratteristiche aggiuntive dei device in e-ink non sono solo dei fuochi fatui che servono a convincere un utente a spendere circa 100 euro per averli, ma aggiungono davvero della qualità al proprio tempo dedicato alla lettura.

Attenzione, però, che se anche lo stesso dovesse valere per i tablet, soprattutto grazie alla loro connessione a internet e al sistema cloud, leggere sempre con un tablet potrebbe non essere una buona idea. Il fatto che a oggi i tablet abbiano schermi potentemente retroilluminati, paragonabili a quelli del computer, li rende nemici del sonno. Uno studio condotto da un team americano del Rensselaer Polytechnic Institute’s Lighting

Research Center e pubblicato su Applied Ergonomics segnala, infatti, che i vari candidati a cui è stato richiesto di leggere la sera, prima di coricarsi, con il proprio tablet, hanno subito un crollo della melatonina (che regola il nostro ciclo sonno-veglia) assolutamente eccessivo, rischiando anche di portare insonnia. Spesso queste ricerche possono sembrarci ovvie, ma sono invece importanti conferme soprattutto ora che le abitudini degli utenti si stanno trasformando. Meglio subito prendere le giuste misure e assicurarsi di andare a dormire con un ebook reader o un libro in mano, lasciando la teconologia del tablet alle ore diurne.

Si potrebbe pensare che sia arrivata l’ora per i tanto attesi ebook reader a colori che sembrano la perfetta via di mezzo fra i due oggetti. Eppure i primi dati non sono incoraggianti. Il Kyobo

prezzi accessibili e a campagne pubblicitarie molto agressive (penso, casualmente, ad Amazon)? Oppure, più semplicemente, perché il vero target dell’ebook reader è il lettore forte o lo Confronto fra schermi: il classico eInk bianco e nero e il nuovo studioso e, in entrambi eInk a colori i casi, l’interesse più forte di queste due proposto in Corea del Sud è stato categorie è il fluire delle parole, che non ritirato e la produzione bloccata a causa necessita di alcun colore se non quello delle scarse vendite. 
 dell’immaginazione. Anche la Qualcomm non è riuscita più a portare avanti il suo Mirasol. Io per prima ero convinta che sarebbero stati prodotti di sicuro successo e una bella evoluzione rispetto agli ebook reader in scala di grigi che hanno il sapore di una tecnologia ancora ai primi stadi. Invece pare che siano prodotti già morti sul nascere. Che sia per l’aumento spropositato dei proprietari di tablet sul globo? Che sia perché gli ebook reader “classici” hanno saputo vendersi bene, grazie a 20


reperibilità dei titoli e la leggerezza dell’oggetto fa sì che lo si tenga sempre nella borsa. Insomma, per quanto il libro di carta sia sempre una sicurezza, le caratteristiche aggiuntive dei device in e-ink non sono solo dei fuochi fatui che servono a convincere un utente a spendere circa 100 euro per averli, ma aggiungono davvero della qualità al proprio tempo dedicato alla lettura.

Attenzione, però, che se anche lo stesso dovesse valere per i tablet, soprattutto grazie alla loro connessione a internet e al sistema cloud, leggere sempre con un tablet potrebbe non essere una buona idea. Il fatto che a oggi i tablet abbiano schermi potentemente retroilluminati, paragonabili a quelli del computer, li rende nemici del sonno. Uno studio condotto da un team americano del Rensselaer Polytechnic Institute’s Lighting

Research Center e pubblicato su Applied Ergonomics segnala, infatti, che i vari candidati a cui è stato richiesto di leggere la sera, prima di coricarsi, con il proprio tablet, hanno subito un crollo della melatonina (che regola il nostro ciclo sonno-veglia) assolutamente eccessivo, rischiando anche di portare insonnia. Spesso queste ricerche possono sembrarci ovvie, ma sono invece importanti conferme soprattutto ora che le abitudini degli utenti si stanno trasformando. Meglio subito prendere le giuste misure e assicurarsi di andare a dormire con un ebook reader o un libro in mano, lasciando la teconologia del tablet alle ore diurne.

Si potrebbe pensare che sia arrivata l’ora per i tanto attesi ebook reader a colori che sembrano la perfetta via di mezzo fra i due oggetti. Eppure i primi dati non sono incoraggianti. Il Kyobo

prezzi accessibili e a campagne pubblicitarie molto agressive (penso, casualmente, ad Amazon)? Oppure, più semplicemente, perché il vero target dell’ebook reader è il lettore forte o lo Confronto fra schermi: il classico eInk bianco e nero e il nuovo studioso e, in entrambi eInk a colori i casi, l’interesse più forte di queste due proposto in Corea del Sud è stato categorie è il fluire delle parole, che non ritirato e la produzione bloccata a causa necessita di alcun colore se non quello delle scarse vendite. 
 dell’immaginazione. Anche la Qualcomm non è riuscita più a portare avanti il suo Mirasol. Io per prima ero convinta che sarebbero stati prodotti di sicuro successo e una bella evoluzione rispetto agli ebook reader in scala di grigi che hanno il sapore di una tecnologia ancora ai primi stadi. Invece pare che siano prodotti già morti sul nascere. Che sia per l’aumento spropositato dei proprietari di tablet sul globo? Che sia perché gli ebook reader “classici” hanno saputo vendersi bene, grazie a 20


N EWS

incontri con esperti del settore digitale, la piattaforma Cubo libri e l rivista PreTesti per parlare di ebook e, ciliegina sulla torta, il biblet Wi-Fi&Touch in offerta speciale a 79€.

di software imposti dai produttori, assicura una certa flessibilità di gestione e, tra le “modifiche consigliate”, c’è la possibilità di caricare un emulatore di PSX con tanto di giochi in azione.

Play “Nook” Station

Kindle “di carta”

Mantova

Into the net

in Live Streaming

#FOCUS
 
 Durante un incontro avvenuto lo scorso 10 settembre a Bruxeles, Confindustria Digitale ha fatto notare che “nel vecchio continente ci sono più tipologie di IVA che lingue. Il ritardo nella realizzazione di un mercato unico digitale penalizza fortemente gli investimenti delle imprese europee rispetto ai loro concorrenti americani, avvantaggiati da un forte mercato interno regolato in modo aperto e favorevole ai contenuti digitali”.

Si è conclusa la 16° edizione del Festival della letteratura di Mantova. Telecom Italia è stata main partner per portare il digitale all’interno della manifestazione. Otto appuntamenti in live streaming con gli autori, ventidue

Su Nook Touch da oggi su può giocare alla Play. Il dispositivo, che usa android e non ha vincoli

Amazon lancia il nuovo Kindle. Si chiamerà Kindle Paperwhite e grazie a uno schermo di nuova concezione con il 25% di contrasto in più e il 62% di pixel aggiuntivi, renderà ad alta definizione la lettura di libri digitali. La sensazione sarà quella di tenere tra le mani un vero libro, parola di Bezos.

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N EWS

incontri con esperti del settore digitale, la piattaforma Cubo libri e l rivista PreTesti per parlare di ebook e, ciliegina sulla torta, il biblet Wi-Fi&Touch in offerta speciale a 79€.

di software imposti dai produttori, assicura una certa flessibilità di gestione e, tra le “modifiche consigliate”, c’è la possibilità di caricare un emulatore di PSX con tanto di giochi in azione.

Play “Nook” Station

Kindle “di carta”

Mantova

Into the net

in Live Streaming

#FOCUS
 
 Durante un incontro avvenuto lo scorso 10 settembre a Bruxeles, Confindustria Digitale ha fatto notare che “nel vecchio continente ci sono più tipologie di IVA che lingue. Il ritardo nella realizzazione di un mercato unico digitale penalizza fortemente gli investimenti delle imprese europee rispetto ai loro concorrenti americani, avvantaggiati da un forte mercato interno regolato in modo aperto e favorevole ai contenuti digitali”.

Si è conclusa la 16° edizione del Festival della letteratura di Mantova. Telecom Italia è stata main partner per portare il digitale all’interno della manifestazione. Otto appuntamenti in live streaming con gli autori, ventidue

Su Nook Touch da oggi su può giocare alla Play. Il dispositivo, che usa android e non ha vincoli

Amazon lancia il nuovo Kindle. Si chiamerà Kindle Paperwhite e grazie a uno schermo di nuova concezione con il 25% di contrasto in più e il 62% di pixel aggiuntivi, renderà ad alta definizione la lettura di libri digitali. La sensazione sarà quella di tenere tra le mani un vero libro, parola di Bezos.

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Cartello eBook #1 Finisce in un patteggiamento la causa USA fra editori e il Dipartimento di Giustizia sul prezzo degli ebook. HarperCollins, Hachette e Simon & Schuster rinunciano così ai contratti stipulati secondo il famigerato “agency model” e consentono ai rivenditori maggiore libertà d’azione quanto ai prezzi degli ebook.

Cartello eBook #2
 A pochi giorni dall'accordo tra gli editori Hachette, Simon & Schuster e HarperCollins e il Ministero di Giustizia USA sul cartello ebook, i prezzi di listino stanno già iniziando a scendere. Una lezione importante per tutti i mercati europei, italiano in primis.

CARTELLO EBOOK #3
 UNA SENTENZA STORICA... Stabilita la cifra che gli editori Hachette, HarperCollins e Simon & Schuster dovranno rimborsare ai consumatori. Gli editori pagheranno un totale di 69 milioni di dollari e la procedura di rimborso sarà avviata entro 30 giorni dall'approvazione da parte del giudice federale di New York: possono farne richiesta coloro che hanno acquistato un ebook tra il primo aprile 2010 e il 21 maggio 2012. Durante questo periodo gli editori hanno adottato il cosiddetto modello di agenzia, che gli permette di mantenere il controllo sulla decisione del prezzo finale, non affidandolo ai rivenditori come faceva invece il modello wholesale precedentemente imposto da Amazon: un cambio di rotta che ha coinciso, seconda l'accusa, con l'ingresso sul mercato di iPad e con un aumento dei prezzi, fino a quel momento tenuti bassi dalla strategia adottata dal produttore di Kindle. Pur rifiutando sempre le accuse, Simont&Schuster, HarperCollins e Hachette Book Group hanno accettato di sottoscrivere un compromesso con Washington in base al quale accettano di rimborsare gli utenti e correggono i prezzi annullando gli accordo vigenti con Apple, che per questo ha protestato ufficialmente.

eBook

Biblioteca “open”

tra i banchi di scuola

per gli studenti

Rientro a scuola 2012: contro il caro libri (100 euro in più è la spesa prevista per ogni famiglia rispetto al 2011), arrivano gli eBook. Stando a quanto detto dal Ministro dell’Istruzione Profumo, con l’acquisto di testi digitali si andrà a risparmiare fino al 50% del totale. Ma a

L’idea di una biblioteca digitale open source è quasi realtà in California, paese in cui lo Stato è sul punto di varare una legge che permetta agli studenti universitari di accedere a testi digitali gratuiti per 50 fra i corsi più frequentati dei college.

Tablet’R’Us 
 Il colosso dei giocattoli Toy ‘R’ US entra nel mercato dei tablet. Il 21 ottobre verrà lanciato Tabeo, tavoletta pensata appositamente per i bambini. Il prezzo si aggirerà sui 149,99€

Centro del Protagonismo Giovanile “Cartiera” di via Fossano 8.

Italia a rapport 
 Il rapporto Coop 2012 sulla situazione economica dell’Italia diventa un eBook. Scaricabile direttamente dal sito www.e-coop.it si tratta di una fotografia della difficile situazione in cui verte il nostro paese.

Evento DoraTo

scolastica italiana, oltre a latitare in digitale, mantiene prezzi ancora decisamente elevati.

Da un’idea di Miraggi Edizioni nasce DoraTo, Festival di editoria e musica. La manifestazione si terrà a Torino dal 21 al 23 settembre presso il

@OkBook_

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Cartello eBook #1 Finisce in un patteggiamento la causa USA fra editori e il Dipartimento di Giustizia sul prezzo degli ebook. HarperCollins, Hachette e Simon & Schuster rinunciano così ai contratti stipulati secondo il famigerato “agency model” e consentono ai rivenditori maggiore libertà d’azione quanto ai prezzi degli ebook.

Cartello eBook #2
 A pochi giorni dall'accordo tra gli editori Hachette, Simon & Schuster e HarperCollins e il Ministero di Giustizia USA sul cartello ebook, i prezzi di listino stanno già iniziando a scendere. Una lezione importante per tutti i mercati europei, italiano in primis.

CARTELLO EBOOK #3
 UNA SENTENZA STORICA... Stabilita la cifra che gli editori Hachette, HarperCollins e Simon & Schuster dovranno rimborsare ai consumatori. Gli editori pagheranno un totale di 69 milioni di dollari e la procedura di rimborso sarà avviata entro 30 giorni dall'approvazione da parte del giudice federale di New York: possono farne richiesta coloro che hanno acquistato un ebook tra il primo aprile 2010 e il 21 maggio 2012. Durante questo periodo gli editori hanno adottato il cosiddetto modello di agenzia, che gli permette di mantenere il controllo sulla decisione del prezzo finale, non affidandolo ai rivenditori come faceva invece il modello wholesale precedentemente imposto da Amazon: un cambio di rotta che ha coinciso, seconda l'accusa, con l'ingresso sul mercato di iPad e con un aumento dei prezzi, fino a quel momento tenuti bassi dalla strategia adottata dal produttore di Kindle. Pur rifiutando sempre le accuse, Simont&Schuster, HarperCollins e Hachette Book Group hanno accettato di sottoscrivere un compromesso con Washington in base al quale accettano di rimborsare gli utenti e correggono i prezzi annullando gli accordo vigenti con Apple, che per questo ha protestato ufficialmente.

eBook

Biblioteca “open”

tra i banchi di scuola

per gli studenti

Rientro a scuola 2012: contro il caro libri (100 euro in più è la spesa prevista per ogni famiglia rispetto al 2011), arrivano gli eBook. Stando a quanto detto dal Ministro dell’Istruzione Profumo, con l’acquisto di testi digitali si andrà a risparmiare fino al 50% del totale. Ma a

L’idea di una biblioteca digitale open source è quasi realtà in California, paese in cui lo Stato è sul punto di varare una legge che permetta agli studenti universitari di accedere a testi digitali gratuiti per 50 fra i corsi più frequentati dei college.

Tablet’R’Us 
 Il colosso dei giocattoli Toy ‘R’ US entra nel mercato dei tablet. Il 21 ottobre verrà lanciato Tabeo, tavoletta pensata appositamente per i bambini. Il prezzo si aggirerà sui 149,99€

Centro del Protagonismo Giovanile “Cartiera” di via Fossano 8.

Italia a rapport 
 Il rapporto Coop 2012 sulla situazione economica dell’Italia diventa un eBook. Scaricabile direttamente dal sito www.e-coop.it si tratta di una fotografia della difficile situazione in cui verte il nostro paese.

Evento DoraTo

scolastica italiana, oltre a latitare in digitale, mantiene prezzi ancora decisamente elevati.

Da un’idea di Miraggi Edizioni nasce DoraTo, Festival di editoria e musica. La manifestazione si terrà a Torino dal 21 al 23 settembre presso il

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