e.Magazine 01 - 2013

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IN QUESTO NUMERO: •WORLD BRAIN, LA PROFEZIA DI H.G. WELLS E DI GOOGLE •LA CULTURA 
 ITALIANA POPOLA 
 IL WEB

•CENSURA 
 O NON CENSURA? 
 QUESTO È IL PROBLEMA

•LA RUBRICA “ROBA DA READER” •LA RECENSIONE 
 DI “LA VALIGIA 
 DELLO SPORT ” 
 DI ALESSANDRO 
 MASTROLUCA •TUTTE LE NEWS DI “INTO THE NET”

magazine N.01 2013


N .01

- 2013

e.Magazine

Il primo Magazine dedicato al panorama della nuova editoria digitale. Notizie e retroscena del mondo degli eBook
 e dell'editoria digitale. Un modo diretto per aumentare il grado di “informazione” dei lettori sulle tematiche
 editoriali che li interessano e riguardano direttamente.


N .01

- 2013

e.Magazine

Il primo Magazine dedicato al panorama della nuova editoria digitale. Notizie e retroscena del mondo degli eBook
 e dell'editoria digitale. Un modo diretto per aumentare il grado di “informazione” dei lettori sulle tematiche
 editoriali che li interessano e riguardano direttamente.


N .01

- 2013

Editoriale L A G UERRA DEI M ONDI

World Brain,
 la profezia di H.G. Wells e Google

CLASSIFICHE E RECENSIONI SCOPRI LE TOP 5, LA RECENSIONE
 DE “La valigia dello Sport” di Alessandro Mastroluca, IL PERCORSO DI LETTURA E I LIBRI DEL MESE

GOOGLE È ORMAI
 PROSSIMO A REALIZZARE
 IL “WORLD BRAIN”
 PRONOSTICATO NEI
 RACCONTI DI FANTASCIENZA

H.G. WELLS NEL 1937. 
 E I L PROGETTO 
 DIVENTA SUBITO UN FILM . DI

Moreno Scorpioni

Vi siete mai chiesti come sarà il futuro? Sicuramente la domanda ha da sempre incuriosito registi e scrittori che si sono cimentati nell’ardua (e non sempre riuscita) impresa di descrive un futuro futuribile piuttosto che uno solamente immaginabile. Quasi un secolo fa, nel lontano 1937, lo scrittore britannico H.G. Wells durante il World

Documentation Congress (una conferenza di bibliografi e bibliotecari parigini) profetizzò l’avvento del “World Brain”, una sorta di gigantesca biblioteca universale in grado di contenere tutto lo scibile umano, accessibile da chiunque in qualsiasi modo e in qualsiasi luogo che potesse dar luce a una nuova forma di entità superiore: il World Brain.

C ENSURA O N ON C ENSURA ?

Oggi, nel 2013, quella che era una profezia prima che sul World Brain sul concetto stesso di rete, sta per avverarsi grazie a Google e al progetto più ambizioso mai intrapreso: Google Books. Ogni rivoluzione che si rispetti porta con sé delle conseguenze e mentre Google scannerizzava un quantitativo incredibile di libri (20 milioni di volumi digitalizzati, secondo le dichiarazioni della società risalente al marzo del 2012) l’enorme mannaia delle leggi sul

I NTO T HE N ET

copyright, controversie legali e implicazioni socio-culturali hanno decretato un arresto forzato alla rivoluzione del sapere condiviso. Mentre le controversie legali fermavano il progetto di Google, la coscienza collettiva sentiva però crescere l’esigenza del sapere dando vita così a progetti paralFOCUS ON leli in tutto e per tutto idenLa cultura italiana tici a Google popola il web Books (sebbene con un numero inferiore di titoli a disposizione, basti ricordare l’Internet 2


N .01

- 2013

Editoriale L A G UERRA DEI M ONDI

World Brain,
 la profezia di H.G. Wells e Google

CLASSIFICHE E RECENSIONI SCOPRI LE TOP 5, LA RECENSIONE
 DE “La valigia dello Sport” di Alessandro Mastroluca, IL PERCORSO DI LETTURA E I LIBRI DEL MESE

GOOGLE È ORMAI
 PROSSIMO A REALIZZARE
 IL “WORLD BRAIN”
 PRONOSTICATO NEI
 RACCONTI DI FANTASCIENZA

H.G. WELLS NEL 1937. 
 E I L PROGETTO 
 DIVENTA SUBITO UN FILM . DI

Moreno Scorpioni

Vi siete mai chiesti come sarà il futuro? Sicuramente la domanda ha da sempre incuriosito registi e scrittori che si sono cimentati nell’ardua (e non sempre riuscita) impresa di descrive un futuro futuribile piuttosto che uno solamente immaginabile. Quasi un secolo fa, nel lontano 1937, lo scrittore britannico H.G. Wells durante il World

Documentation Congress (una conferenza di bibliografi e bibliotecari parigini) profetizzò l’avvento del “World Brain”, una sorta di gigantesca biblioteca universale in grado di contenere tutto lo scibile umano, accessibile da chiunque in qualsiasi modo e in qualsiasi luogo che potesse dar luce a una nuova forma di entità superiore: il World Brain.

C ENSURA O N ON C ENSURA ?

Oggi, nel 2013, quella che era una profezia prima che sul World Brain sul concetto stesso di rete, sta per avverarsi grazie a Google e al progetto più ambizioso mai intrapreso: Google Books. Ogni rivoluzione che si rispetti porta con sé delle conseguenze e mentre Google scannerizzava un quantitativo incredibile di libri (20 milioni di volumi digitalizzati, secondo le dichiarazioni della società risalente al marzo del 2012) l’enorme mannaia delle leggi sul

I NTO T HE N ET

copyright, controversie legali e implicazioni socio-culturali hanno decretato un arresto forzato alla rivoluzione del sapere condiviso. Mentre le controversie legali fermavano il progetto di Google, la coscienza collettiva sentiva però crescere l’esigenza del sapere dando vita così a progetti paralFOCUS ON leli in tutto e per tutto idenLa cultura italiana tici a Google popola il web Books (sebbene con un numero inferiore di titoli a disposizione, basti ricordare l’Internet 2


Archive di Brewster con 500.000 volumi all’attivo). La controversa vicenda è stata ripresa dal regista britannico Ben Lewis che ha deciso di dar vita a un documentario presentato al Sundance Film Festival 2013 dal titolo “World Brain” che solleva domande di ordine, oltre che economico, etico e socio-culturale. Nel 2005 Google, l’Authors Guild e l’Association of American Publishers raggiunsero un accordo che, se fosse stato realizzato, avrebbe conferito all’azienda di Mountain View un monopolio sulla maggior parte dei libri del secolo scorso. Accordo che si trasformò in un nulla di fatto grazie a una sentenza contraria all’Authors Guild senza la quale, afferma Pamela Samuelson (professo-

magazine

Mensile on line di informazione libraria
 
 Registrazione presso il Tribunale Civile di Roma
 n° 269/2011 del 20-09-2011

Copia digitale gratuita

ressa alla U.C. Berkeley) nel documentario, «Google avrebbe potuto tenere in ostaggio il mondo». Che l’intelligenza superiore pronosticata da Wells assuma infine i connotati di un’entità predominante tanto a livello culturale quanto a livello economico? Che la coscienza collettiva sia inevitabilmente orientata alla creazione di un archivio di massa, onnipresente e onnisciente nello spazio e nel tempo? Che questo porti all’inevitabile e definitivo declino delle biblioteche? E che, se accentrato in un’unica entità, il dominio culturale possa diventare controllo economico e sociale? Finale ancora da scrivere per una vicenda per cui non ci sarà bisogno di odissee nello spazio ma basterà, forse, attendere solo qualche mese.

Edito da Absolutely Free

via Roccaporena, 44 00191 Roma

IN REDAZIONE

Daniele Azzolini 
 direttore responsabile 
 Moreno Scorpioni 
 inchieste

Gianluca Comuniello recensioni 
 Nicoletta Azzolini 
 Oscar Mancini
 interviste e rubriche 
 Ivan Pasquariello 
 segreteria redazione Francesca Cicchitti pubblicità

visita il sito absolutelyfree.it 3


Archive di Brewster con 500.000 volumi all’attivo). La controversa vicenda è stata ripresa dal regista britannico Ben Lewis che ha deciso di dar vita a un documentario presentato al Sundance Film Festival 2013 dal titolo “World Brain” che solleva domande di ordine, oltre che economico, etico e socio-culturale. Nel 2005 Google, l’Authors Guild e l’Association of American Publishers raggiunsero un accordo che, se fosse stato realizzato, avrebbe conferito all’azienda di Mountain View un monopolio sulla maggior parte dei libri del secolo scorso. Accordo che si trasformò in un nulla di fatto grazie a una sentenza contraria all’Authors Guild senza la quale, afferma Pamela Samuelson (professo-

magazine

Mensile on line di informazione libraria
 
 Registrazione presso il Tribunale Civile di Roma
 n° 269/2011 del 20-09-2011

Copia digitale gratuita

ressa alla U.C. Berkeley) nel documentario, «Google avrebbe potuto tenere in ostaggio il mondo». Che l’intelligenza superiore pronosticata da Wells assuma infine i connotati di un’entità predominante tanto a livello culturale quanto a livello economico? Che la coscienza collettiva sia inevitabilmente orientata alla creazione di un archivio di massa, onnipresente e onnisciente nello spazio e nel tempo? Che questo porti all’inevitabile e definitivo declino delle biblioteche? E che, se accentrato in un’unica entità, il dominio culturale possa diventare controllo economico e sociale? Finale ancora da scrivere per una vicenda per cui non ci sarà bisogno di odissee nello spazio ma basterà, forse, attendere solo qualche mese.

Edito da Absolutely Free

via Roccaporena, 44 00191 Roma

IN REDAZIONE

Daniele Azzolini 
 direttore responsabile 
 Moreno Scorpioni 
 inchieste

Gianluca Comuniello recensioni 
 Nicoletta Azzolini 
 Oscar Mancini
 interviste e rubriche 
 Ivan Pasquariello 
 segreteria redazione Francesca Cicchitti pubblicità

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F OCUS O N

La cultura

italiana popola il web Gli italiani, si ribadisce spesso,
 sono sempre un passo indietro
 nell’ambito dell’utilizzo dei nuovi media. Soprattutto quando cerca
 di coniugare cultura e digital.
 Qualcosa, però, si muove anche
 Nicoletta Azzolini

È tempo di campagna elettorale e fra i vari temi dibattuti dalla politica si vorrebbe sentir parlare un po' di più di cultura, digitalizzazione, banda larga e tutto quello che può servire a riportare l'Italia a essere un centro attivo e un portatore sano di idee, arte, design, letteratura, innovazione, così come lo è stata per tanti anni. Non tutto è fermo. Innanzitutto è bene ricordare che il 13 dicembre passato è stato definitivamente approvato dal parla-

nel Bel Paese. E con ottimi risultati. mento il decreto Sviluppo proposto dal governo Monti, il cosiddetto Crescita 2.0. In esso si esplicita la tanto declamata Agenda digitale, sebbene, come ogni volta accade, sforbiciata, rattoppata, modificata, colpita da cento e più emendamenti. Si tratta, però, di un primo, chiaro segnale di interessamento dello Stato verso questi nuovi temi , di apertura verso un mondo che va sempre più veloce.

Tra le novità dell'agenda digitale si va dalle prime carte d’identità elettroniche all’introduzione definitiva della PEC, la Posta elettronica certificata, che tanto l'anno scorso ha fatto penare aziende e amministrazioni pubbliche ma che dovrebbe portare a un considerevole risparmio di carta negli uffici statali e a un velocizzarsi delle pratiche burocratiche. Si accorciano i tempi dei pagamenti delle amministrazioni e si pretendono pagamenti in formato elettronico; si conferma-

no le agevolazioni per le start-up digitali; si tocca anche la Giustizia - l’iter processuale potrà essere avviato per via telematica - e la Sanità, con le cartelle di ogni paziente che verranno mano a mano sostituite dal fascicolo unico sanitario, che conterrà tutto lo storico clinico. 
 
 E ancora nelle scuole, sebbene con alcune proroghe, i libri cartacei che potranno essere adottati devono per forza prevedere una controparte digitale. Gli editori 4


F OCUS O N

La cultura

italiana popola il web Gli italiani, si ribadisce spesso,
 sono sempre un passo indietro
 nell’ambito dell’utilizzo dei nuovi media. Soprattutto quando cerca
 di coniugare cultura e digital.
 Qualcosa, però, si muove anche
 Nicoletta Azzolini

È tempo di campagna elettorale e fra i vari temi dibattuti dalla politica si vorrebbe sentir parlare un po' di più di cultura, digitalizzazione, banda larga e tutto quello che può servire a riportare l'Italia a essere un centro attivo e un portatore sano di idee, arte, design, letteratura, innovazione, così come lo è stata per tanti anni. Non tutto è fermo. Innanzitutto è bene ricordare che il 13 dicembre passato è stato definitivamente approvato dal parla-

nel Bel Paese. E con ottimi risultati. mento il decreto Sviluppo proposto dal governo Monti, il cosiddetto Crescita 2.0. In esso si esplicita la tanto declamata Agenda digitale, sebbene, come ogni volta accade, sforbiciata, rattoppata, modificata, colpita da cento e più emendamenti. Si tratta, però, di un primo, chiaro segnale di interessamento dello Stato verso questi nuovi temi , di apertura verso un mondo che va sempre più veloce.

Tra le novità dell'agenda digitale si va dalle prime carte d’identità elettroniche all’introduzione definitiva della PEC, la Posta elettronica certificata, che tanto l'anno scorso ha fatto penare aziende e amministrazioni pubbliche ma che dovrebbe portare a un considerevole risparmio di carta negli uffici statali e a un velocizzarsi delle pratiche burocratiche. Si accorciano i tempi dei pagamenti delle amministrazioni e si pretendono pagamenti in formato elettronico; si conferma-

no le agevolazioni per le start-up digitali; si tocca anche la Giustizia - l’iter processuale potrà essere avviato per via telematica - e la Sanità, con le cartelle di ogni paziente che verranno mano a mano sostituite dal fascicolo unico sanitario, che conterrà tutto lo storico clinico. 
 
 E ancora nelle scuole, sebbene con alcune proroghe, i libri cartacei che potranno essere adottati devono per forza prevedere una controparte digitale. Gli editori 4


sentire la loro voce e le iniziative si moltiplicano.

stanno facendo non poca fatica ad adeguarsi a questo impegno, ma di certo l'insegnamento ne beneficerà parecchio. Anche il portafoglio dei genitori, che potranno acquistare aggiornamenti e singoli percorsi di studio in base alle richieste dei docenti. Il paese ci metterà un po' ad adeguarsi, considerando anche che più di un terzo della popolazione è costituita da persone anziane. Con il decreto sviluppo, però, si parla solo di digitalizzazione. Certo, questa porterà effetti positivi anche in ambito culturale, anche per il semplice snellimento della burocrazia previsto in ogni ambito, ma agli italiani non basta. Dopo anni di silenzio, gli elettori, le associazioni, culturali e non, gli enti, fanno finalmente

Fra le più interessanti e recenti spiccano le Primarie della Cultura. Sponsorizzate dai giovani del FAI, il Fondo Ambientale Italiano, e declinate in ben 15 diverse proposte, le Primarie hanno avuto come obiettivo principale non solo la sensibilizzazione dell'elettorato allo sviluppo culturale del Paese, ma anche quello di avere una base, un sondaggio, da portare alle forze politiche che dicesse forte e chiaro quello che gli italiani vorrebbero veder migliorare in ambito culturale. Per promuovere le 15 proposte sono state "scomodate" le grandi figure della cultura italiana: Giotto, Leonardo da Vinci, Dante, Federico Fellini e Giuseppe Verdi, ognuno rappresentante di una disciplina diverse.
 
 Le proposte da votare erano piuttosto eterogenee, dalla quota obbligatoria dell’1% di finanziamento pubblico della cultura a una maggiorazione delle ore di storia dell’arte nelle scuole (nel box a fianco l’elenco di

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.

NON 1 DI MENO: QUOTA MINIMA dell’1% DEI SOLDI PUBBLICI PER LA CULTURA;
 CHI TOCCA IL SUOLO MUORE: STOP AL CONSUMO DEL PAESAGGIO;
 IO NON DISSESTO: PIANI CERTI PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO;
 IO CENTRO: DIFENDERE I CENTRI STORICI e RENDERLI A MISURA DI CITTADINO;
 BASTA LEGGI MANCIA, PIANI TRIENNALI PER LE RISORSE DELLA CULTURA;
 AGRI-CULTURA: PIÙ LAVORO E BENESSERE A KM ZERO;
 LEGGE SPECIALE PER IL TERZO SETTORE CHE OPERA NEI BENI CULTURALI;
 NO PROFIT, NO TASSE: INCENTIVI PER CHI OPERA NEI BENI CULTURALI;
 RICOMINCIO DA TRE (ORE): PIÙ STORIA DELL’ARTE A SCUOLA;
 MI RICORDO, SÌ, IO MI RICORDO: SALVIAMO LE BIBLIOTECHE;
 PROGETTO MIBAC 2.0;
 PIÙ START-UP PER TUTTI: VERE AGEVOLAZIONI PER I GIOVANI;
 MENO ITALIALAND, PIÙ ITALIA: POLITICHE INTEGRATE PER IL TURISMO;
 RESTAURO, RESTA CON NOI: TUTELARE L’ARTIGIANATO DI QUALITÀ;
 DIRITTO ALLO STUDIO, DOVERE DI FINANZIARLO.

tutte e 15 le proposte).
 Attraverso la promozione on-line e il passaparola, le Primarie hanno avuto un successo strepitoso con più di

che con la speranza che possano coglie-

100,000 votanti.

voti sono:

La top 5 delle proposte sarà quella alla fine messa in mano alle varie forze politi-

1. Non 1 di meno: quota minima 1% dei soldi pubblici per la cultu-

re il chiaro messaggio che lanciano.
 Le 5 proposte che hanno ottenuto più

5


sentire la loro voce e le iniziative si moltiplicano.

stanno facendo non poca fatica ad adeguarsi a questo impegno, ma di certo l'insegnamento ne beneficerà parecchio. Anche il portafoglio dei genitori, che potranno acquistare aggiornamenti e singoli percorsi di studio in base alle richieste dei docenti. Il paese ci metterà un po' ad adeguarsi, considerando anche che più di un terzo della popolazione è costituita da persone anziane. Con il decreto sviluppo, però, si parla solo di digitalizzazione. Certo, questa porterà effetti positivi anche in ambito culturale, anche per il semplice snellimento della burocrazia previsto in ogni ambito, ma agli italiani non basta. Dopo anni di silenzio, gli elettori, le associazioni, culturali e non, gli enti, fanno finalmente

Fra le più interessanti e recenti spiccano le Primarie della Cultura. Sponsorizzate dai giovani del FAI, il Fondo Ambientale Italiano, e declinate in ben 15 diverse proposte, le Primarie hanno avuto come obiettivo principale non solo la sensibilizzazione dell'elettorato allo sviluppo culturale del Paese, ma anche quello di avere una base, un sondaggio, da portare alle forze politiche che dicesse forte e chiaro quello che gli italiani vorrebbero veder migliorare in ambito culturale. Per promuovere le 15 proposte sono state "scomodate" le grandi figure della cultura italiana: Giotto, Leonardo da Vinci, Dante, Federico Fellini e Giuseppe Verdi, ognuno rappresentante di una disciplina diverse.
 
 Le proposte da votare erano piuttosto eterogenee, dalla quota obbligatoria dell’1% di finanziamento pubblico della cultura a una maggiorazione delle ore di storia dell’arte nelle scuole (nel box a fianco l’elenco di

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15.

NON 1 DI MENO: QUOTA MINIMA dell’1% DEI SOLDI PUBBLICI PER LA CULTURA;
 CHI TOCCA IL SUOLO MUORE: STOP AL CONSUMO DEL PAESAGGIO;
 IO NON DISSESTO: PIANI CERTI PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO;
 IO CENTRO: DIFENDERE I CENTRI STORICI e RENDERLI A MISURA DI CITTADINO;
 BASTA LEGGI MANCIA, PIANI TRIENNALI PER LE RISORSE DELLA CULTURA;
 AGRI-CULTURA: PIÙ LAVORO E BENESSERE A KM ZERO;
 LEGGE SPECIALE PER IL TERZO SETTORE CHE OPERA NEI BENI CULTURALI;
 NO PROFIT, NO TASSE: INCENTIVI PER CHI OPERA NEI BENI CULTURALI;
 RICOMINCIO DA TRE (ORE): PIÙ STORIA DELL’ARTE A SCUOLA;
 MI RICORDO, SÌ, IO MI RICORDO: SALVIAMO LE BIBLIOTECHE;
 PROGETTO MIBAC 2.0;
 PIÙ START-UP PER TUTTI: VERE AGEVOLAZIONI PER I GIOVANI;
 MENO ITALIALAND, PIÙ ITALIA: POLITICHE INTEGRATE PER IL TURISMO;
 RESTAURO, RESTA CON NOI: TUTELARE L’ARTIGIANATO DI QUALITÀ;
 DIRITTO ALLO STUDIO, DOVERE DI FINANZIARLO.

tutte e 15 le proposte).
 Attraverso la promozione on-line e il passaparola, le Primarie hanno avuto un successo strepitoso con più di

che con la speranza che possano coglie-

100,000 votanti.

voti sono:

La top 5 delle proposte sarà quella alla fine messa in mano alle varie forze politi-

1. Non 1 di meno: quota minima 1% dei soldi pubblici per la cultu-

re il chiaro messaggio che lanciano.
 Le 5 proposte che hanno ottenuto più

5


ra (17,5%),
 2. Chi tocca il suolo muore: stop al consumo del paesaggio (14,9%),
 3. Io non dissesto: piani certi per la sicurezza del territorio (9,5%),
 4. Agri-cultura: più lavoro e benessere a km zero (8,8%),
 5. Diritto allo studio, dovere di finanziarlo (7,8%), sottolineando quanto il problema del territorio sempre più rovinato dalla cementificazione e il continuo ridursi dei fondi per la cultura siano tra le prime preoccupazioni di questo paese.

E se sommiamo il decreto sviluppo alle proposte delle Primarie della Cultura e ci aggiungiamo un pizzico di iniziativa sul fronte della diffusione della banda larga su tutto il territorio e una sana alfabetizzazione informatica per i più piccoli e per i più grandi, si avrà un'ottima ricetta per un sano e attivo sviluppo culturale in un paese che della cultura dovrebbe farne il primo vanto.

La strada è ancora in salita, ma i segnali sono forti e chiari.

visita il sito absolutelyfree.it 6


ra (17,5%),
 2. Chi tocca il suolo muore: stop al consumo del paesaggio (14,9%),
 3. Io non dissesto: piani certi per la sicurezza del territorio (9,5%),
 4. Agri-cultura: più lavoro e benessere a km zero (8,8%),
 5. Diritto allo studio, dovere di finanziarlo (7,8%), sottolineando quanto il problema del territorio sempre più rovinato dalla cementificazione e il continuo ridursi dei fondi per la cultura siano tra le prime preoccupazioni di questo paese.

E se sommiamo il decreto sviluppo alle proposte delle Primarie della Cultura e ci aggiungiamo un pizzico di iniziativa sul fronte della diffusione della banda larga su tutto il territorio e una sana alfabetizzazione informatica per i più piccoli e per i più grandi, si avrà un'ottima ricetta per un sano e attivo sviluppo culturale in un paese che della cultura dovrebbe farne il primo vanto.

La strada è ancora in salita, ma i segnali sono forti e chiari.

visita il sito absolutelyfree.it 6


F OCUS

Censura o

prevede un passaggio in più sulla scala della totale rinuncia all'etica, ma sembrerebbe essere non solo pratica comune ma anche più efficace del semplice incensare questo o quel libro. Agli occhi dell'utente, infatti, il voto di una stella su cinque e una recensione che grida alla noia e all'inutilità della storia, rimarrà molto più impressa di dieci voti massimi e di persone che assicurano divertimento e alta letteratura. Al punto che alcuni esponenti della filiera editoriale sottolineano come, nell'avallare il malcostume delle false recensioni, più che mettere da parte l'etica cercano di mettere una toppa alla sfilza di recensioni negative.

non censura?

Questo è il problema Nicoletta Azzolini

La storia comincia a luglio, quando l'autore Stephen Leather fa pubblica ammissione di aver creato false e lusinghiere recensioni dei suoi libri (con gli account cosiddetti sock-puppet) su Amazon.com con l'ovvio intento di fare della selfpromotion. Se questa dichiarazione ha creato shock e scompiglio nel mondo della letteratura,

Dopo lo scandalo delle recensioni
 “sock-puppet”, ovvero quelle fatte
 da profili falsi, le grandi aziende
 del web corrono ai ripari.

Nel gergo di Internet, con
 il termine inglese sockpuppet (la cui traduzione letterale
 è calzino fantoccio, in italiano reso a volte con fantasmino
 o clone) si intende un account aggiuntivo creato da un membro già iscritto ad una comunità
 di Internet. (da Wikipedia)

ha anche dato il via a un forte esame di auto-coscienza in cui molti si sono chiesti se davvero valga la pena di forzare la propria mamma a scrivere una recensione. È bene notare che il business funziona anche al contrario ed è ancora più maligno: scrivere e pubblicare recensioni negative volte al sabotaggio di un determinato prodotto a favore di un prodotto in concorrenza

C'è chi si era spinto ancora più in là e ne aveva fatto un vero e proprio business: Todd Jason Rutheford, al pari di chi vende like su facebook e follower su twitter, aveva creato un'azienda, gettingbookreviews.com, che si occupava di recensioni un tanto al chilo. L'azienda è ora fallita a causa, soprattutto, del blocco di Google, che non permetteva più pubblicità di questo business così sospetto. 
 E proprio qui sta il nodo. I grandi monopoli di Internet avrebbero reagito o sarebbe stata alla sola coscienza degli autori, editori e tutti gli altri componenti della filiera 
 
 editoriale di evitare recensioni false?

Sette mesi dopo possiamo dire di sì, i colossi del web reagiscono, nel bene e nel male. 
 Amazon, al centro effettivo di questo scandalo (quasi tutte le recensioni erano infatti postate sul circuito dello store online) ha preso l'iniziativa e, sullo store americano (quello italiano non ha nulla a che vedere con questa situazione) cancellato moltissime recensioni, tra cui quelle realizzate dall'azienda di Rutheford. Qual è, però, la logica dietro? Molti hanno accusato Amazon di non lavorare sufficientemente sul proprio algoritmo nei termini in cui, per citarne uno, lo fa Google. Google non solo punta a una ricerca sempre migliore, più accurata, ma anche a migliorare la sicurezza dell'utente, a non farlo arrivare a notizie false, postate da chi punta solo a promuovere il proprio lavoro o a screditare quello di un diretto concorrente. 7


F OCUS

Censura o

prevede un passaggio in più sulla scala della totale rinuncia all'etica, ma sembrerebbe essere non solo pratica comune ma anche più efficace del semplice incensare questo o quel libro. Agli occhi dell'utente, infatti, il voto di una stella su cinque e una recensione che grida alla noia e all'inutilità della storia, rimarrà molto più impressa di dieci voti massimi e di persone che assicurano divertimento e alta letteratura. Al punto che alcuni esponenti della filiera editoriale sottolineano come, nell'avallare il malcostume delle false recensioni, più che mettere da parte l'etica cercano di mettere una toppa alla sfilza di recensioni negative.

non censura?

Questo è il problema Nicoletta Azzolini

La storia comincia a luglio, quando l'autore Stephen Leather fa pubblica ammissione di aver creato false e lusinghiere recensioni dei suoi libri (con gli account cosiddetti sock-puppet) su Amazon.com con l'ovvio intento di fare della selfpromotion. Se questa dichiarazione ha creato shock e scompiglio nel mondo della letteratura,

Dopo lo scandalo delle recensioni
 “sock-puppet”, ovvero quelle fatte
 da profili falsi, le grandi aziende
 del web corrono ai ripari.

Nel gergo di Internet, con
 il termine inglese sockpuppet (la cui traduzione letterale
 è calzino fantoccio, in italiano reso a volte con fantasmino
 o clone) si intende un account aggiuntivo creato da un membro già iscritto ad una comunità
 di Internet. (da Wikipedia)

ha anche dato il via a un forte esame di auto-coscienza in cui molti si sono chiesti se davvero valga la pena di forzare la propria mamma a scrivere una recensione. È bene notare che il business funziona anche al contrario ed è ancora più maligno: scrivere e pubblicare recensioni negative volte al sabotaggio di un determinato prodotto a favore di un prodotto in concorrenza

C'è chi si era spinto ancora più in là e ne aveva fatto un vero e proprio business: Todd Jason Rutheford, al pari di chi vende like su facebook e follower su twitter, aveva creato un'azienda, gettingbookreviews.com, che si occupava di recensioni un tanto al chilo. L'azienda è ora fallita a causa, soprattutto, del blocco di Google, che non permetteva più pubblicità di questo business così sospetto. 
 E proprio qui sta il nodo. I grandi monopoli di Internet avrebbero reagito o sarebbe stata alla sola coscienza degli autori, editori e tutti gli altri componenti della filiera 
 
 editoriale di evitare recensioni false?

Sette mesi dopo possiamo dire di sì, i colossi del web reagiscono, nel bene e nel male. 
 Amazon, al centro effettivo di questo scandalo (quasi tutte le recensioni erano infatti postate sul circuito dello store online) ha preso l'iniziativa e, sullo store americano (quello italiano non ha nulla a che vedere con questa situazione) cancellato moltissime recensioni, tra cui quelle realizzate dall'azienda di Rutheford. Qual è, però, la logica dietro? Molti hanno accusato Amazon di non lavorare sufficientemente sul proprio algoritmo nei termini in cui, per citarne uno, lo fa Google. Google non solo punta a una ricerca sempre migliore, più accurata, ma anche a migliorare la sicurezza dell'utente, a non farlo arrivare a notizie false, postate da chi punta solo a promuovere il proprio lavoro o a screditare quello di un diretto concorrente. 7


né nessuno in qualche modo connesso al libro o che ha interessi sul migliorare la vendita del prodotto possa recensire l'oggetto in questione. Fin qui niente fuori dall'ordinario.

Amazon finora ha lavorato sul proprio algoritmo con il solo fine di affinare la ricerca dell'utente e di migliorare il "se ti è piaciuto/hai acquistato questo forse vorresti anche…" che è uno dei cardini della vendita del portale. C'è chi giustamente sottolinea che Amazon è di fatto uno store, il cui ovvio e basilare obiettivo è vendere. Quindi poteva non esserci interesse da parte del colosso di Jeff Bezos di migliorare questo frangente. Invece l'iniziativa è stata presa, le linee guida per pubblicare una recensione sullo store rese più chiare, migliaia di recensioni sono state cancellate e, addirittura, migliaia di recensioni non sono neanche mai apparse sullo store, perché bloccate sul nascere. 
 Il nuovo algoritmo prevede che né l'autore, né l'editore,

Ma negli ultimi mesi molti utenti hanno lamentato di non essere riusciti a pubblicare la propria recensione o, peggio, si sono visti cancellare le molte recensioni che prima avevano avuto via libera. Ai fan dell'autrice Michelle Gagnon non è stato possibile pubblicare neanche una recensione del suo ultimo libro perché ritenuti "troppo vicini" all'autrice. Alle insistenti domande della Gagnon e dei suoi fan pare che Amazon abbia risposto che, se continuavano a importunare, lo staff avrebbe cancellato i suoi libri dal sito.

L' autore "indie" Renée Pawlish fa notare che la maggior parte delle recensioni cancellate siano su libri di autori, per l'appunto, indipendenti o di piccole case editrice mentre Amazon non trova, stranamente, sospetto, che nel primo giorno di pubblicazione di un libro di una delle Big SIx, le grandi case editrici americane, già sia possibile trovare sul portale anche 40-50 recensioni con 4 o 5 stelle. In altri casi, gli scrittori si sono visti cancellare recensioni che loro stessi avevano scritto sui libri di altri autori, non per forza autori amici. Insomma, in breve, il nuovo algoritmo delle recensioni avrebbe l'intento di bloccare le recensioni false ma sembra fare di tutta l'erba un fascio e rischia di essere una cattiva pubblicità per il colosso di Seattle.
 Inoltre sarà un banco di prova interessante, per vedere se una potenza come Amazon deciderà di non prendersela solo con i pesci piccoli e si sdoganerà dalla logica distorta del mondo editoriale in cui si pagano recensioni, spazi in vetrina, blurb di autori famosi (quelle frasi messe sulle fascette dei libri) e quant'altro, a discapito del pensiero genuino dei lettori o dei fan che con dedizione seguono un autore.

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né nessuno in qualche modo connesso al libro o che ha interessi sul migliorare la vendita del prodotto possa recensire l'oggetto in questione. Fin qui niente fuori dall'ordinario.

Amazon finora ha lavorato sul proprio algoritmo con il solo fine di affinare la ricerca dell'utente e di migliorare il "se ti è piaciuto/hai acquistato questo forse vorresti anche…" che è uno dei cardini della vendita del portale. C'è chi giustamente sottolinea che Amazon è di fatto uno store, il cui ovvio e basilare obiettivo è vendere. Quindi poteva non esserci interesse da parte del colosso di Jeff Bezos di migliorare questo frangente. Invece l'iniziativa è stata presa, le linee guida per pubblicare una recensione sullo store rese più chiare, migliaia di recensioni sono state cancellate e, addirittura, migliaia di recensioni non sono neanche mai apparse sullo store, perché bloccate sul nascere. 
 Il nuovo algoritmo prevede che né l'autore, né l'editore,

Ma negli ultimi mesi molti utenti hanno lamentato di non essere riusciti a pubblicare la propria recensione o, peggio, si sono visti cancellare le molte recensioni che prima avevano avuto via libera. Ai fan dell'autrice Michelle Gagnon non è stato possibile pubblicare neanche una recensione del suo ultimo libro perché ritenuti "troppo vicini" all'autrice. Alle insistenti domande della Gagnon e dei suoi fan pare che Amazon abbia risposto che, se continuavano a importunare, lo staff avrebbe cancellato i suoi libri dal sito.

L' autore "indie" Renée Pawlish fa notare che la maggior parte delle recensioni cancellate siano su libri di autori, per l'appunto, indipendenti o di piccole case editrice mentre Amazon non trova, stranamente, sospetto, che nel primo giorno di pubblicazione di un libro di una delle Big SIx, le grandi case editrici americane, già sia possibile trovare sul portale anche 40-50 recensioni con 4 o 5 stelle. In altri casi, gli scrittori si sono visti cancellare recensioni che loro stessi avevano scritto sui libri di altri autori, non per forza autori amici. Insomma, in breve, il nuovo algoritmo delle recensioni avrebbe l'intento di bloccare le recensioni false ma sembra fare di tutta l'erba un fascio e rischia di essere una cattiva pubblicità per il colosso di Seattle.
 Inoltre sarà un banco di prova interessante, per vedere se una potenza come Amazon deciderà di non prendersela solo con i pesci piccoli e si sdoganerà dalla logica distorta del mondo editoriale in cui si pagano recensioni, spazi in vetrina, blurb di autori famosi (quelle frasi messe sulle fascette dei libri) e quant'altro, a discapito del pensiero genuino dei lettori o dei fan che con dedizione seguono un autore.

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F OCUS O N

La guerra dei mondi Lo scontro tra Nook e Kindle, i due grandi player dell’editoria digitale, continua con l’acquisto da parte
 di Pearson del 5% delle azioni di Nook Moreno Scorpioni

L’universo digitale ha visto l’assestarsi progressivo del Grande Impero di Amazon, con il predominio dell’ebook reader Kindle su tutti gli altri. Il Grande Impero però è costantemente sotto attacco e se l’anno appena trascorso ha visto nascere in Italia il sodalizio tra Mondadori e Kobo, attestando il suddetto reader tra i più venduti del 2012, un nuovo attacco sembra

Media. Knock-out in vista per Kindle? provenire dagli U.S.A. La Pearson, società proprietaria della casa editrice Penguin e del Financial Times, ha da poco speso 89.5 milioni di dollari per acquistare il 5% delle azioni del gruppo Nook Media, la compagnia spin off di Barnes&Noble
 (il più grande venditore al det-

taglio di libri degli Stati Uniti dal 1873), il 16.8% della quale è già stato ceduto a Microsoft. Partner effettivi da ormai decenni, Pearson e Barnes&Noble hanno investito considerevoli somme di denaro sul mercato dei libri scolastici, per poter offrire un’esperienza di lettura e apprendimento digitale coinvolgente ed efficace. Proprio da questo investimento nasce l’accordo con Nook Media che farà da trait

F ILMATO 1.4 N OOK G LOWLIGHT VS .

d’union tra le due società permettendo così non solo ai fruitori di avere esperienze di lettura fluide e innovative ma soprattutto aiutando la compagnia di vendita di libri al dettaglio a fare quel passo in avanti nel campo dell’e-reading che non è mai riuscita a fare.

K INDLE P APERWHITE

Rinnovamento sembra essere la parola chiave anche oltre oceano per la sussistenza di un’azienda 9


F OCUS O N

La guerra dei mondi Lo scontro tra Nook e Kindle, i due grandi player dell’editoria digitale, continua con l’acquisto da parte
 di Pearson del 5% delle azioni di Nook Oscar Mancini

L’universo digitale ha visto l’assestarsi progressivo del Grande Impero di Amazon, con il predominio dell’ebook reader Kindle su tutti gli altri. Il Grande Impero però è costantemente sotto attacco e se l’anno appena trascorso ha visto nascere in Italia il sodalizio tra Mondadori e Kobo, attestando il suddetto reader tra i più venduti del 2012, un nuovo attacco sembra provenire dagli U.S.A. La Pearson, società proprietaria della casa editrice Penguin e del Financial Times, ha da poco speso 89.5 milioni di

Media. Knock-out in vista per Kindle? dollari per acquistare il 5% delle azioni del gruppo Nook Media, la compagnia spin off di Barnes&Noble
 (il più grande venditore al dettaglio di libri degli Stati Uniti dal 1873), il 16.8% della quale è già stato ceduto a Microsoft. Partner effettivi da ormai decenni, Pearson e Barnes&Noble hanno investito considerevoli somme di denaro sul mercato dei libri scolastici, per poter offrire un’esperienza di lettura e apprendimento digitale coinvolgente ed efficace. Pro-

prio da questo investimento nasce l’accordo con Nook Media che farà da trait d’union tra le due società permettendo così non solo ai fruitori di avere esperienze di lettura fluide e innovative ma soprattutto aiutando la compagnia di vendita di libri al dettaglio a fare quel passo in avanti nel campo dell’ereading che non è mai riuscita a fare. Rinnovamento sembra essere la parola chiave anche oltre oceano per la sussistenza di un’azienda storica quale Barnes&Noble che ha annunciato una contrazione notevole delle vendite (-10.9% nelle vendite effettuate sia attraverso il

sito sia nei negozi tradizionali), attestate sotto le aspettative durante il periodo natalizio. I cali delle vendite hanno interessato proprio e soprattutto il Nook che, dopo un’iniziale fiammata in corrispondenza del lancio avvenuto durante il Black Friday, ha vsto crollare i propri introiti del 12.6% in meno rispetto a dicembre 2011 in favore del già consolidato Kindle (e Kindle Fire) di Amazon. Per queste ragioni, a fronte del grande investimento, l’azienda è pronta a rimboccarsi le maniche, analizzare le cause del fallimento e sferrare un attacco frontale all’azienda di Bezos ancora non troppo radicata nel campo della scolastica. 9


L A R ECENSIONE

Il Bignami dello Sport

“La valigia dello Sport”
 è una carrellata appassionante
 sulle storie di sport che hanno superato
 i confini della cronaca e sono diventate Storia con la S quella grande.
 Raccontate con il gusto di farlo. re o buttato fuori o bocciato. Ecco in un momento del genere, vedetevelo lì con la testa appoggiata al muro dello spogliatoio maschile della palestra (queste scene vengono meglio negli impianti sportivi delle scuole, ce lo insegnano fior di mediocri registi americani di commediole adolescenziali).

Gianluca Comuniello

Immaginate una scuola in cui si studi, fra le altre materie, qualcosa del tipo "Storia e storiografia dello sport applicate alla politica". Una bella scuola. Io mi iscriverei in un posto così. Immaginate ora che, nonostante la scuola sia parecchio cool, ci sia qualche studente che proprio non riesce a studiare, e che i suoi voti ne risentano pesantemente. Per completare il quadro dovete quindi ora immaginarvi una specie di crisi di momento da dentro o fuori, momento in cui il suddetto studente svogliato rischi seriamente di esse

È appoggiato lì e smadonna in tutte le lingue che conosce perché il giorno dopo ha un'interrogazione in “Storia e storiografia dello sport applicate alla politica” e se prende un'insufficienza se ne torna a lavorare nell'officina del padre,

che fra l'altro sta per chiudere perché ci sono la crisi e i mariomonticonl'imueperoancheilpdleilp dchetantosonotuttiuguali. Bene, lui ha questa crisi e smadonna e gli passa accanto un amico rilassato e in pace con il mondo che gli dice: “ma guarda che per far bene all'interrogazione basta che ti leggi La valigia dello Sport di Mastroluca” Lui se lo legge, vince l'interrogazione e dopo può ridere felice magari mangiando un kinder bueno. Ecco, tutto questo pippone per spiegarvi che veramente il libro di Alessandro Mastroluca potrebbe essere considerato una specie di Bignami del rapporto storico fra sport e politica. Un bignami gustoso però, non di quelli tetri in cui c'è solo l'ansia della nozione da mandare a memoria. No, qui c'è il gusto pieno del racconto, c'è la leggenda che si fa storia e poi, per dirlo alla Vendola, narrazione. Ho la fortuna di conoscere Mastroluca da qualche anno ormai come scrittore prestato al tennis. Ottimamente prestato, direi. I suoi articoli hanno sempre quel gusto del raccontare più che la didascalia del report che ne fanno una penna sempre gradevole da leggere. Solo una volta mi ha fatto incazzare nella sua vita di scrittore prestato al tennis: quando nel 2008 ha definito tennista Obamiano Mur-

ray. Ecco, una volta in cinque anni tutti possono sbagliare. 
 Scherzi a parte, “La valigia dello sport” è un libro che entra nelle pieghe storiografiche di eventi sportivi che non tutti conoscono benissimo ma anche di altri arcinoti (le quattro medaglie d'oro di Owens, la maglietta rossa di Panatta) e ne fa una summa essenziale ma anche illuminante per rimettere a fuoco gli accadimenti nel loro contesto e nel loro giusto ordine cronologico. Si capisce la storia e si capisce l'uomo, leggendo questo libro, come spesso succede osservando lo sport. Gli episodi che personalmente ho trovato più convincenti nel libro sono quelli che

Alessandro Mastroluca è scrittore e giornalista
 specializzato in giornalismo sportivo. Potete leggere i suoi articoli sul mensile Matchpoint Tennis Magazine, sul sito Ubitennis.com e seguirlo sul suo blog “La valigia dello sport”: http://lavaligiadellosport.blogspot.it/ 10


L A R ECENSIONE

Il Bignami dello Sport

“La valigia dello Sport”
 è una carrellata appassionante
 sulle storie di sport che hanno superato
 i confini della cronaca e sono diventate Storia con la S quella grande.
 Raccontate con il gusto di farlo. re o buttato fuori o bocciato. Ecco in un momento del genere, vedetevelo lì con la testa appoggiata al muro dello spogliatoio maschile della palestra (queste scene vengono meglio negli impianti sportivi delle scuole, ce lo insegnano fior di mediocri registi americani di commediole adolescenziali).

Gianluca Comuniello

Immaginate una scuola in cui si studi, fra le altre materie, qualcosa del tipo "Storia e storiografia dello sport applicate alla politica". Una bella scuola. Io mi iscriverei in un posto così. Immaginate ora che, nonostante la scuola sia parecchio cool, ci sia qualche studente che proprio non riesce a studiare, e che i suoi voti ne risentano pesantemente. Per completare il quadro dovete quindi ora immaginarvi una specie di crisi di momento da dentro o fuori, momento in cui il suddetto studente svogliato rischi seriamente di esse

È appoggiato lì e smadonna in tutte le lingue che conosce perché il giorno dopo ha un'interrogazione in “Storia e storiografia dello sport applicate alla politica” e se prende un'insufficienza se ne torna a lavorare nell'officina del padre,

che fra l'altro sta per chiudere perché ci sono la crisi e i mariomonticonl'imueperoancheilpdleilp dchetantosonotuttiuguali. Bene, lui ha questa crisi e smadonna e gli passa accanto un amico rilassato e in pace con il mondo che gli dice: “ma guarda che per far bene all'interrogazione basta che ti leggi La valigia dello Sport di Mastroluca” Lui se lo legge, vince l'interrogazione e dopo può ridere felice magari mangiando un kinder bueno. Ecco, tutto questo pippone per spiegarvi che veramente il libro di Alessandro Mastroluca potrebbe essere considerato una specie di Bignami del rapporto storico fra sport e politica. Un bignami gustoso però, non di quelli tetri in cui c'è solo l'ansia della nozione da mandare a memoria. No, qui c'è il gusto pieno del racconto, c'è la leggenda che si fa storia e poi, per dirlo alla Vendola, narrazione. Ho la fortuna di conoscere Mastroluca da qualche anno ormai come scrittore prestato al tennis. Ottimamente prestato, direi. I suoi articoli hanno sempre quel gusto del raccontare più che la didascalia del report che ne fanno una penna sempre gradevole da leggere. Solo una volta mi ha fatto incazzare nella sua vita di scrittore prestato al tennis: quando nel 2008 ha definito tennista Obamiano Mur-

ray. Ecco, una volta in cinque anni tutti possono sbagliare. 
 Scherzi a parte, “La valigia dello sport” è un libro che entra nelle pieghe storiografiche di eventi sportivi che non tutti conoscono benissimo ma anche di altri arcinoti (le quattro medaglie d'oro di Owens, la maglietta rossa di Panatta) e ne fa una summa essenziale ma anche illuminante per rimettere a fuoco gli accadimenti nel loro contesto e nel loro giusto ordine cronologico. Si capisce la storia e si capisce l'uomo, leggendo questo libro, come spesso succede osservando lo sport. Gli episodi che personalmente ho trovato più convincenti nel libro sono quelli che

Alessandro Mastroluca è scrittore e giornalista
 specializzato in giornalismo sportivo. Potete leggere i suoi articoli sul mensile Matchpoint Tennis Magazine, sul sito Ubitennis.com e seguirlo sul suo blog “La valigia dello sport”: http://lavaligiadellosport.blogspot.it/ 10


riguardano la vera storia di Rubin volte analizzati ultimi secondi del “Hurricamatch vale da ne” Carter solo l'acquie la leggensto del libro. daria sconMa se siete fitta del appassionati basket amedi sport, di ricano per qualsiasi mano di sport, troverequello ruste in questo so in piena libro ingreguerra freddienti per da olimpitutti i palati, ca. In quedalla geniasto ultile mano de mo episodios di Madio speradona, allo cialmente sport come il finale di strumento partita è politico di intrecciaMussolini. to magiLo sport è stralmenl'uomo che te alla si racconta spiegazioattraverso la ne geopoDue degli eventi narrati in “La valigia dello Sport” di Effepi simulazione litica delLibri Editore. In alto Adriano Panatta con la provocatoria manon violenla situaglietta rossa durante la finale di Coppa Davis contro il Cile di zione e Pinochet. In basso la fiamma olimpica di Mosca 1980, boicotta- ta della guerra. La par di torta dall’America e a seguito da altre 65 nazioni. valigia di nare a ricordi sporquel temtivi che Mastroluca ci propone è quindi po in cui c'erano due campi e non erauna valigia che ci dice chi siamo stati no previste posizioni terze. Il racconto nel passato recente e non. degli ultimi convulsi, ripetuti e mille

visita il sito oktennis.it 11


riguardano la vera storia di Rubin volte analizzati ultimi secondi del “Hurricamatch vale da ne” Carter solo l'acquie la leggensto del libro. daria sconMa se siete fitta del appassionati basket amedi sport, di ricano per qualsiasi mano di sport, troverequello ruste in questo so in piena libro ingreguerra freddienti per da olimpitutti i palati, ca. In quedalla geniasto ultile mano de mo episodios di Madio speradona, allo cialmente sport come il finale di strumento partita è politico di intrecciaMussolini. to magiLo sport è stralmenl'uomo che te alla si racconta spiegazioattraverso la ne geopoDue degli eventi narrati in “La valigia dello Sport” di Effepi simulazione litica delLibri Editore. In alto Adriano Panatta con la provocatoria manon violenla situaglietta rossa durante la finale di Coppa Davis contro il Cile di zione e Pinochet. In basso la fiamma olimpica di Mosca 1980, boicotta- ta della guerra. La par di torta dall’America e a seguito da altre 65 nazioni. valigia di nare a ricordi sporquel temtivi che Mastroluca ci propone è quindi po in cui c'erano due campi e non erauna valigia che ci dice chi siamo stati no previste posizioni terze. Il racconto nel passato recente e non. degli ultimi convulsi, ripetuti e mille 11


I P ERCORSI DI L ETTURA

La fantasia dei baby scrittori Scrittori da migliaia di copie
 a 12 anni? Si può e i casi editoriali recenti, come quello di Filippo Torrini o su scala internazionale, come
 il caso di Christopher Paolini,
 ne sono la dimostrazione. Nicoletta Azzolini

Rimbaud era un poeta sopraffino già in giovanissima età; Jane Austen si dedicava alla scrittura con buoni risultati nella prima adolescenza. Ce ne sono di autori illustri a ricordarci che l'età, forse, non conta poi molto in ambito letterario. Certo, una ricerca sul web farebbe emergere al momento che di scrittori adolescenti ce ne sono fin troppi (più di quelli che possano definirsi lettori) e molti infarciscono i forum dedicati alla scrittura o alle fan fiction (storie originali con protagonisti personaggi di fumetti/serie tv/libri/film che sono un'otti-

mo banco di prova per gli scrittori in erba) con una lunga serie di xché, ke, cmq e strafalcioni non solo grammaticali. I baby scrittori, però, quelli, sostanzialmente, che sono riusciti a pubblicare un La Porta dei Misteri di Filippo Torrini - Polistampa - 240 pagine - NO eBook Frey è un ragazzo con una vita normale, con amici normali, ma un pomeriggio in una vecchia cantina, un'antica porta aprirà a lui e ai suoi amici un nuovo mondo dove il male e il bene si scontrano in un susseguirsi di luoghi e di tempi talvolta lontanissimi, ma sempre collegati, come in un eterno movimento circolare.

libro prima di raggiungere la maggiore età, sono parecchi e sono anche un fenomeno in crescita. Tanto in Italia quanto all'estero. L'ultimo arrivato a infoltire questa schiera ha solo 13 anni, è italiano e ha scritto, come molti baby scrittori, un fantasy. Filippo Torrini di copie del suo "La porta dei misteri" ne sta vendendo parecchie (la prima tiratura di 5000 copie è già esaurita), grazie a una storia appassionante e arricchita da tinte di giallo. Certo, che la sinossi ci faccia subito ricordare la saga de "Le Cronache di Narnia" poco importa. A uno dei più famosi baby-scrittori, Christopher Paolini, ora ventenne, è stato subito imputata una certa similitudine fra la saga de "Il Signore degli Anelli" e la sua quadrilogia "L'Eredità", protagonisti il giovane e inizialmente sprovveduto Eragon e la dragonessa Saphira. Ma, tutto sommato, non è incorretto dire che tutto il fantasy nasce proprio dalle saghe di Tolkien e del suo amico C.S. Lewis. E che questi baby scrittori, sebbene possano mancare di esperienza (di vita quanto di scrittura) nella resa, a volte un po' piatta, dei loro personaggi e delle ambientazioni, partono proprio dalle pagine dei loro libri preferiti e, con uno scatto di immaginazione e fantasia, riescono ad aggiungere un pezzetto di storia e di originalità alla letteratura. Leggere per credere!

Il libro del destino di Elisa Rosso Piemme - 468 pagine - eBook disponibile Il tradimento di Bedwyr, l'erede di Ahina Sohul, lascia atterriti i membri della Compagnia delle Cinque Razze Libere, ma la speranza si riaccende al rivelarsi di un secondo erede al trono degli uomini.

Eragon di Christopher Paolini - Rizzoli - 592 pagine eBook disponibile Quando Eragon trova una liscia pietra blu nella foresta, è convinto che gli sia toccata una grande fortuna: potrà venderla e nutrire la sua famiglia per tutto l'inverno. Ma la pietra in realtà è un uovo di drago e, quando si schiude, Eragon scopre che gli è toccato in sorte un'eredità antica come l'Impero

Bryan di Boscoquieto nella terra dei mezzi demoni di Federico Ghirardi - Newton Compton Editore - 407 pagine - NO eBook Elias l'alchimista è condannato a morte e 600 anni dopo, il suo spirito inquieto arriva a possedere gli abitanti di Boscoquieto. Il tutto accade sotto gli occhi di Bryan, un quattordicenne a cui è stato concesso il dono di muoversi lungo il sottile confine che separa il naturale dal soprannaturale.

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I P ERCORSI DI L ETTURA

La fantasia dei baby scrittori Scrittori da migliaia di copie
 a 12 anni? Si può e i casi editoriali recenti, come quello di Filippo Torrini o su scala internazionale, come
 il caso di Christopher Paolini,
 ne sono la dimostrazione. Nicoletta Azzolini

Rimbaud era un poeta sopraffino già in giovanissima età; Jane Austen si dedicava alla scrittura con buoni risultati nella prima adolescenza. Ce ne sono di autori illustri a ricordarci che l'età, forse, non conta poi molto in ambito letterario. Certo, una ricerca sul web farebbe emergere al momento che di scrittori adolescenti ce ne sono fin troppi (più di quelli che possano definirsi lettori) e molti infarciscono i forum dedicati alla scrittura o alle fan fiction (storie originali con protagonisti personaggi di fumetti/serie tv/libri/film che sono un'otti-

mo banco di prova per gli scrittori in erba) con una lunga serie di xché, ke, cmq e strafalcioni non solo grammaticali. I baby scrittori, però, quelli, sostanzialmente, che sono riusciti a pubblicare un La Porta dei Misteri di Filippo Torrini - Polistampa - 240 pagine - NO eBook Frey è un ragazzo con una vita normale, con amici normali, ma un pomeriggio in una vecchia cantina, un'antica porta aprirà a lui e ai suoi amici un nuovo mondo dove il male e il bene si scontrano in un susseguirsi di luoghi e di tempi talvolta lontanissimi, ma sempre collegati, come in un eterno movimento circolare.

libro prima di raggiungere la maggiore età, sono parecchi e sono anche un fenomeno in crescita. Tanto in Italia quanto all'estero. L'ultimo arrivato a infoltire questa schiera ha solo 13 anni, è italiano e ha scritto, come molti baby scrittori, un fantasy. Filippo Torrini di copie del suo "La porta dei misteri" ne sta vendendo parecchie (la prima tiratura di 5000 copie è già esaurita), grazie a una storia appassionante e arricchita da tinte di giallo. Certo, che la sinossi ci faccia subito ricordare la saga de "Le Cronache di Narnia" poco importa. A uno dei più famosi baby-scrittori, Christopher Paolini, ora ventenne, è stato subito imputata una certa similitudine fra la saga de "Il Signore degli Anelli" e la sua quadrilogia "L'Eredità", protagonisti il giovane e inizialmente sprovveduto Eragon e la dragonessa Saphira. Ma, tutto sommato, non è incorretto dire che tutto il fantasy nasce proprio dalle saghe di Tolkien e del suo amico C.S. Lewis. E che questi baby scrittori, sebbene possano mancare di esperienza (di vita quanto di scrittura) nella resa, a volte un po' piatta, dei loro personaggi e delle ambientazioni, partono proprio dalle pagine dei loro libri preferiti e, con uno scatto di immaginazione e fantasia, riescono ad aggiungere un pezzetto di storia e di originalità alla letteratura. Leggere per credere!

Il libro del destino di Elisa Rosso Piemme - 468 pagine - eBook disponibile Il tradimento di Bedwyr, l'erede di Ahina Sohul, lascia atterriti i membri della Compagnia delle Cinque Razze Libere, ma la speranza si riaccende al rivelarsi di un secondo erede al trono degli uomini.

Eragon di Christopher Paolini - Rizzoli - 592 pagine eBook disponibile Quando Eragon trova una liscia pietra blu nella foresta, è convinto che gli sia toccata una grande fortuna: potrà venderla e nutrire la sua famiglia per tutto l'inverno. Ma la pietra in realtà è un uovo di drago e, quando si schiude, Eragon scopre che gli è toccato in sorte un'eredità antica come l'Impero

Bryan di Boscoquieto nella terra dei mezzi demoni di Federico Ghirardi - Newton Compton Editore - 407 pagine - NO eBook Elias l'alchimista è condannato a morte e 600 anni dopo, il suo spirito inquieto arriva a possedere gli abitanti di Boscoquieto. Il tutto accade sotto gli occhi di Bryan, un quattordicenne a cui è stato concesso il dono di muoversi lungo il sottile confine che separa il naturale dal soprannaturale.

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Le promozioni
 da tenere d’occhio

I BESTSELLER

Le Classifiche

dei libri digitali La top 5 dei maggiori eBook Store italiani nella settimana 21-27/1/13

1. La preda
 Irène Némirovsky, Adelphi

1. Limonov
 Emmanuel Carrère, Adelphi

2. Amazzonia
 James Rollins,
 Casa Editrice
 Nord

2. La biblioteca
 di RepubblicaL'Espresso
 La versione eBook della fortunata
 collana Short Stories , 12 ebooks
 in promozione

3. La grande storia del tempo. Guida ai misteri del cosmo
 S. Hawking,
 L. Mlodinow ,
 BUR - Rizzoli 4. Quando parla
 Gaber. Pensieri
 e provocazioni
 per l'Italia di oggi
 Guido Harari
 Chiarelettere 5. L'ex avvocato
 John Grisham,
 Mondadori

La casa editrice Adelphi è entrata tardi nel mondo degli eBook, ma, grazie al suo ricco catalogo, tiene spesso testa nelle classifiche.

5. La preda
 Irène Némirovsky, Adelphi

1. Moby Dick
 Herman
 Melville,
 Adelhpi

2. L'ex avvocato
 John Grisham,
 Mondadori

2. Il giorno
 della civetta
 Leonardo
 Sciascia,
 Adelhpi

3. Ti prego
 lasciati odiare
 Anna Premoli,
 Newton Compton Editori

3. La grande storia del tempo. Guida ai misteri del cosmo
 S. Hawking,
 L. Mlodinow ,
 BUR - Rizzoli 4. Vita di Pi
 Yann Martel, Piemme

1. Amazzonia
 James Rollins,
 Casa Editrice
 Nord

Venne fondata a Milano nel giugno 1962 da Luciano Foà e Roberto Olivetti. Il successo della casa editrice è legato soprattutto alla capacità di introdurre presso il pubblico opere letterarie e filosofiche di notevole impegno. Particolare è l'attenzione dedicata alla cultura mitteleuropea. (da Wikipedia)

4. I custodi
 della biblioteca
 Glenn Cooper,
 Casa Editrice
 Nord 5. Incontri proibiti. La tentazione
 Indigo Bloome,
 Newton Compton Editori

3. Devi
 tacere
 per sempre
 Lisa Unger,
 Giunti Editore 4. Amazzonia
 James Rollins,
 Casa Editrice
 Nord 5. Il bambino
 senza nome
 Mark Kurzem,
 Piemme

Così come già fece l’anno scorso, la casa editrice ISBN promuove il suo autore Shane Jones. Nel 2012 lo fece con “Io sono febbraio” e indisse un concorso di racconti dal titolo “Storie di febbraio”. Quest’anno il concorso s’ispira a “Daniel contro l’uragano” e i racconti selezionati sono stati raccolti nell’eBook gratuito “Storie di amore e di follia”. Un ottimo modo per scoprire questa bella casa editrice. 13


Le promozioni
 da tenere d’occhio

I BESTSELLER

Le Classifiche

dei libri digitali La top 5 dei maggiori eBook Store italiani nella settimana 21-27/1/13

1. La preda
 Irène Némirovsky, Adelphi

1. Limonov
 Emmanuel Carrère, Adelphi

2. Amazzonia
 James Rollins,
 Casa Editrice
 Nord

2. La biblioteca
 di RepubblicaL'Espresso
 La versione eBook della fortunata
 collana Short Stories , 12 ebooks
 in promozione

3. La grande storia del tempo. Guida ai misteri del cosmo
 S. Hawking,
 L. Mlodinow ,
 BUR - Rizzoli 4. Quando parla
 Gaber. Pensieri
 e provocazioni
 per l'Italia di oggi
 Guido Harari
 Chiarelettere 5. L'ex avvocato
 John Grisham,
 Mondadori

La casa editrice Adelphi è entrata tardi nel mondo degli eBook, ma, grazie al suo ricco catalogo, tiene spesso testa nelle classifiche.

5. La preda
 Irène Némirovsky, Adelphi

1. Moby Dick
 Herman
 Melville,
 Adelhpi

2. L'ex avvocato
 John Grisham,
 Mondadori

2. Il giorno
 della civetta
 Leonardo
 Sciascia,
 Adelhpi

3. Ti prego
 lasciati odiare
 Anna Premoli,
 Newton Compton Editori

3. La grande storia del tempo. Guida ai misteri del cosmo
 S. Hawking,
 L. Mlodinow ,
 BUR - Rizzoli 4. Vita di Pi
 Yann Martel, Piemme

1. Amazzonia
 James Rollins,
 Casa Editrice
 Nord

Venne fondata a Milano nel giugno 1962 da Luciano Foà e Roberto Olivetti. Il successo della casa editrice è legato soprattutto alla capacità di introdurre presso il pubblico opere letterarie e filosofiche di notevole impegno. Particolare è l'attenzione dedicata alla cultura mitteleuropea. (da Wikipedia)

4. I custodi
 della biblioteca
 Glenn Cooper,
 Casa Editrice
 Nord 5. Incontri proibiti. La tentazione
 Indigo Bloome,
 Newton Compton Editori

3. Devi
 tacere
 per sempre
 Lisa Unger,
 Giunti Editore 4. Amazzonia
 James Rollins,
 Casa Editrice
 Nord 5. Il bambino
 senza nome
 Mark Kurzem,
 Piemme

Così come già fece l’anno scorso, la casa editrice ISBN promuove il suo autore Shane Jones. Nel 2012 lo fece con “Io sono febbraio” e indisse un concorso di racconti dal titolo “Storie di febbraio”. Quest’anno il concorso s’ispira a “Daniel contro l’uragano” e i racconti selezionati sono stati raccolti nell’eBook gratuito “Storie di amore e di follia”. Un ottimo modo per scoprire questa bella casa editrice. 13


I L LIBRO IN ANTEPRIMA

Uomo morde cane Da leggere con animo leggero.
 Per lamentele e cagnare di ogni genere, l’autore scrive a tutt’oggi sul suo blog:
 www.uomomordecane.it PREMESSA Innanzitutto volevo ringraziarti personalmente: non ci conosciamo ma stai leggendo qualcosa di mio e a meno che non sia il tatuaggio sul culo di mia moglie ti dico che apprezzo tantissimo. Ti bacerei personalmente ma l’editore non richiede questo plus. Quantomeno nella prima tiratura.

meno che tu non sia un marinaio, amante delle miniature e molto, ma molto piccolo) e quel che so fare meglio non viene considerato “hobby” se non in Vaticano;
 - Provare a cambiare la pur piacevole tonalità di rosso del mio conto;
 - Ora non ricordo ma lo sapevo.

Queste righe son state scritte per tre motivi:
 - Incapacità di dedicarmi ad un hobby diverso: non mi piacciono i francobolli, non so niente di farfalle, mettere navi in bottiglia è cosa malata (a

Molto rapidamente intendo precisare alcune cose: in queste pagine troverai anche alcune figure. Sono dedicate prevalentemente a quelle persone che non hanno un buon rapporto con la parola scritta (neonati, laureati in leg-

TITOLO

UOMO MORDE CANE

AUTORE

MASSIMILIANO ZULLI

FORMATO EBOOK

EPUB/MOBI

PREZZO

€ 4,99

PAGINE

367

COLLANA

OFF TOPIC

ge, Gasparri) e a mio parere danno un tocco grafico carino al tutto. 
 Avevo pensato anzi di metterne di più ma poi sarebbe venuto fuori davvero un libro di Gasparri e non potevo sputtanarmi così.
 Già da queste prime righe avrai notato l’orientamento del libro: Gasparri citato già due volte… Ecco, è chiaro che non si parlerà di politica. Cosa troverai invece: la mia personale filosofia su vita, religione e sesso, ciò che l’esperienza mi ha insegnato e che adesso voglio condividere con te, che hai speso questi spiccioli e confidi saggiamente in me. Io non so se queste pagine valgano il prezzo pagato (non so a quanto stiano al kg) ma son sicuro che potrai trarne validi spunti di riflessione o almeno un discreto succedaneo della Diavolina. Mal che vada lo puoi sempre regalare a qualcuno. Accertati solo che non sia l’autore. O Gasparri.

Per dare una prima chiave di lettura a te che sai ancora cercando la motivazione interiore per tenere in mano un mio libro piuttosto che uno di Faletti o di un altro autore con altrettanto validi ghostwriter ti chiarisco subito un paio di cosine: - quello che leggi l’ho scritto davvero io e tutto da solo. Nessun negro è stato sfruttato. Non per questo; - se però qualcosa non ti piace sappi che il negro stasera soffrirà. Molto. Come vedi qui non si fa uso delle parole in modo politically correct: se c’è da dire pane al pane e vino al vino lo si fa tranquillamente e senza remore: se devo nominare oscenità come “Carlo Conti” non starò a cercar complicate perifrasi. AVVERTENZA: il linguaggio è esplicito: per intendersi, niente caratteri cuneiformi. Magari qualcuno nelle note. Farò gran uso di riferimenti sessuali (se non si pratica almeno se ne parla). Quando avrò da raccontare del 14


I L LIBRO IN ANTEPRIMA

Uomo morde cane Da leggere con animo leggero.
 Per lamentele e cagnare di ogni genere, l’autore scrive a tutt’oggi sul suo blog:
 www.uomomordecane.it PREMESSA Innanzitutto volevo ringraziarti personalmente: non ci conosciamo ma stai leggendo qualcosa di mio e a meno che non sia il tatuaggio sul culo di mia moglie ti dico che apprezzo tantissimo. Ti bacerei personalmente ma l’editore non richiede questo plus. Quantomeno nella prima tiratura.

meno che tu non sia un marinaio, amante delle miniature e molto, ma molto piccolo) e quel che so fare meglio non viene considerato “hobby” se non in Vaticano;
 - Provare a cambiare la pur piacevole tonalità di rosso del mio conto;
 - Ora non ricordo ma lo sapevo.

Queste righe son state scritte per tre motivi:
 - Incapacità di dedicarmi ad un hobby diverso: non mi piacciono i francobolli, non so niente di farfalle, mettere navi in bottiglia è cosa malata (a

Molto rapidamente intendo precisare alcune cose: in queste pagine troverai anche alcune figure. Sono dedicate prevalentemente a quelle persone che non hanno un buon rapporto con la parola scritta (neonati, laureati in leg-

TITOLO

UOMO MORDE CANE

AUTORE

MASSIMILIANO ZULLI

FORMATO EBOOK

EPUB/MOBI

PREZZO

€ 4,99

PAGINE

367

COLLANA

OFF TOPIC

ge, Gasparri) e a mio parere danno un tocco grafico carino al tutto. 
 Avevo pensato anzi di metterne di più ma poi sarebbe venuto fuori davvero un libro di Gasparri e non potevo sputtanarmi così.
 Già da queste prime righe avrai notato l’orientamento del libro: Gasparri citato già due volte… Ecco, è chiaro che non si parlerà di politica. Cosa troverai invece: la mia personale filosofia su vita, religione e sesso, ciò che l’esperienza mi ha insegnato e che adesso voglio condividere con te, che hai speso questi spiccioli e confidi saggiamente in me. Io non so se queste pagine valgano il prezzo pagato (non so a quanto stiano al kg) ma son sicuro che potrai trarne validi spunti di riflessione o almeno un discreto succedaneo della Diavolina. Mal che vada lo puoi sempre regalare a qualcuno. Accertati solo che non sia l’autore. O Gasparri.

Per dare una prima chiave di lettura a te che sai ancora cercando la motivazione interiore per tenere in mano un mio libro piuttosto che uno di Faletti o di un altro autore con altrettanto validi ghostwriter ti chiarisco subito un paio di cosine: - quello che leggi l’ho scritto davvero io e tutto da solo. Nessun negro è stato sfruttato. Non per questo; - se però qualcosa non ti piace sappi che il negro stasera soffrirà. Molto. Come vedi qui non si fa uso delle parole in modo politically correct: se c’è da dire pane al pane e vino al vino lo si fa tranquillamente e senza remore: se devo nominare oscenità come “Carlo Conti” non starò a cercar complicate perifrasi. AVVERTENZA: il linguaggio è esplicito: per intendersi, niente caratteri cuneiformi. Magari qualcuno nelle note. Farò gran uso di riferimenti sessuali (se non si pratica almeno se ne parla). Quando avrò da raccontare del 14


mio rapporto con la vagina non avrò peli sulla lingua.
 (Come mai quest’ultima frase mi suona così male?) Saranno trattati temi delicatissimi come sesso anale, cunnilingus, pedofilia, pratiche automobilistiche. 
 Attaccherò violentemente il clero, il Vaticano, la Chiesa, il Papa.
 Ma me la prenderò anche con chi crede davvero in Dio.
 Ti sto avvertendo: poi non dire “guarda che porcherie scrive questo”. Non lo accetterei. A meno che tu non stia parlando dell’ultimo di Vespa. Politicamente scorretto: questo intendo essere. A partire dall’azzeramento di ogni ipocrisia. Se c’è da prendere per il culo un down lo farò.
 Ma deve essere particolarmente passivo e attraente. Insomma, qui troverai un excursus della mia vita, con particolare riferimento alle mie esperienze sessuali. E perché le tue robe dovrebbero interessarmi? Obiezione lecita ma un po’ idiota visto che mi stai già leggendo. Si parte con la mia infanzia, le scuole, le prime esperienze e le persone incontrate sul mio cammino. Si arriva poi all’età matura, il lavoro, i problemi, il fist fucking.

Già questo ha fatto metter da parte il libro all’80% di quelli che lo spulciavano in libreria, ma a te, che davvero pratichi il fist fucking, il mio plauso per non averlo ancora infilato tra Guerra e Pace e La vita di Franco Baresi. Ci stai provando, mi stai dando fiducia, ne son contento. Spero il tuo entusiasmo permanga anche dopo aver capito che questo non è un fottuto manuale di fist fucking, anche se finora l’ho nominato più volte di Gasparri. Ancora grazie.
 Sei il miglior lettore che potessi permettermi. Ed è tutto dire. UomoMordeCane

1. Primo impatto sessuale: la nascita

La mia vita – me ne rendo conto ora – è rimasta semplice.

Sono nato in un ospedale abruzzese 1 (se non fossi stato così piccolo mi sarei preoccupato di avere come prima immagine medici sporchi di sangue affannarsi intorno a me: per fortuna non capivo granché).

«Ngueeeee!»
 «Che c’è bello tesoro della mamma?»
 «Ngueeeeeee!»
 «Dimmi! Hai fame? Ti fa male il pancino?»
 «Ngueeeeeee!»
 «Tesoro, sei il mio amore ma i nostri dialoghi sono di una monotonia allucinante, dunque non lamentarti se mi sfaccio di Caipiroska.»

Amo la mia terra, l’Abruzzo. Poco conosciuta per i più, possiede una millenaria tradizione di pastorizia che D’Annunzio ha raccontato tramite le sue meravigliose parole (Settembre, andiamo. È tempo di migrare…). I pastori e la loro transumanza da e verso le montagne, primo vero esempio di turismo sessuale (le pecore hanno le loro responsabilità, va precisato). 1-

Era il 1970. 14 aprile 1970 Grave guasto alla navicella Apollo 13: si rischia il disastro spaziale. Sventato grazie ad una grande improvvisazione di Tom Hanks.

Mi è pure andata di lusso perché son uscito da una vagina e non da uno squarcio in una pancia. La cosa mi conferiva un discreto vantaggio conoscitivo, che mi sarei giocato di lì a breve. La mia vita allora era davvero semplice: mangiare, dormire, cacare.

Aveva ragione. Nonostante i miei limiti dialettici e il senso di colpa per aver dato la spinta decisiva all’alcolismo di mia madre posso riconoscermi dei meriti: ero una sorta di bambino-prodigio. All’età di sei mesi smisi di far uso dei pannolini. Avevo imparato a farla nel momento stesso in cui mi venivano tolti gli slippini, una sorta di automatismo pavloviano fantastico ed estremamente vantaggioso per una famiglia che non doveva sostenere questa voce di spesa 2. Mi son sempre chiesto una cosa sui pannolini: ma farli direttamente marroni per camuffare un po’? 2

La verità è che il pannolino mi mortificava. Era come annunciare al mondo: 15


mio rapporto con la vagina non avrò peli sulla lingua.
 (Come mai quest’ultima frase mi suona così male?) Saranno trattati temi delicatissimi come sesso anale, cunnilingus, pedofilia, pratiche automobilistiche. 
 Attaccherò violentemente il clero, il Vaticano, la Chiesa, il Papa.
 Ma me la prenderò anche con chi crede davvero in Dio.
 Ti sto avvertendo: poi non dire “guarda che porcherie scrive questo”. Non lo accetterei. A meno che tu non stia parlando dell’ultimo di Vespa. Politicamente scorretto: questo intendo essere. A partire dall’azzeramento di ogni ipocrisia. Se c’è da prendere per il culo un down lo farò.
 Ma deve essere particolarmente passivo e attraente. Insomma, qui troverai un excursus della mia vita, con particolare riferimento alle mie esperienze sessuali. E perché le tue robe dovrebbero interessarmi? Obiezione lecita ma un po’ idiota visto che mi stai già leggendo. Si parte con la mia infanzia, le scuole, le prime esperienze e le persone incontrate sul mio cammino. Si arriva poi all’età matura, il lavoro, i problemi, il fist fucking.

Già questo ha fatto metter da parte il libro all’80% di quelli che lo spulciavano in libreria, ma a te, che davvero pratichi il fist fucking, il mio plauso per non averlo ancora infilato tra Guerra e Pace e La vita di Franco Baresi. Ci stai provando, mi stai dando fiducia, ne son contento. Spero il tuo entusiasmo permanga anche dopo aver capito che questo non è un fottuto manuale di fist fucking, anche se finora l’ho nominato più volte di Gasparri. Ancora grazie.
 Sei il miglior lettore che potessi permettermi. Ed è tutto dire. UomoMordeCane

1. Primo impatto sessuale: la nascita

La mia vita – me ne rendo conto ora – è rimasta semplice.

Sono nato in un ospedale abruzzese 1 (se non fossi stato così piccolo mi sarei preoccupato di avere come prima immagine medici sporchi di sangue affannarsi intorno a me: per fortuna non capivo granché).

«Ngueeeee!»
 «Che c’è bello tesoro della mamma?»
 «Ngueeeeeee!»
 «Dimmi! Hai fame? Ti fa male il pancino?»
 «Ngueeeeeee!»
 «Tesoro, sei il mio amore ma i nostri dialoghi sono di una monotonia allucinante, dunque non lamentarti se mi sfaccio di Caipiroska.»

Amo la mia terra, l’Abruzzo. Poco conosciuta per i più, possiede una millenaria tradizione di pastorizia che D’Annunzio ha raccontato tramite le sue meravigliose parole (Settembre, andiamo. È tempo di migrare…). I pastori e la loro transumanza da e verso le montagne, primo vero esempio di turismo sessuale (le pecore hanno le loro responsabilità, va precisato). 1-

Era il 1970. 14 aprile 1970 Grave guasto alla navicella Apollo 13: si rischia il disastro spaziale. Sventato grazie ad una grande improvvisazione di Tom Hanks.

Mi è pure andata di lusso perché son uscito da una vagina e non da uno squarcio in una pancia. La cosa mi conferiva un discreto vantaggio conoscitivo, che mi sarei giocato di lì a breve. La mia vita allora era davvero semplice: mangiare, dormire, cacare.

Aveva ragione. Nonostante i miei limiti dialettici e il senso di colpa per aver dato la spinta decisiva all’alcolismo di mia madre posso riconoscermi dei meriti: ero una sorta di bambino-prodigio. All’età di sei mesi smisi di far uso dei pannolini. Avevo imparato a farla nel momento stesso in cui mi venivano tolti gli slippini, una sorta di automatismo pavloviano fantastico ed estremamente vantaggioso per una famiglia che non doveva sostenere questa voce di spesa 2. Mi son sempre chiesto una cosa sui pannolini: ma farli direttamente marroni per camuffare un po’? 2

La verità è che il pannolino mi mortificava. Era come annunciare al mondo: 15


Ehi, guardate, non la so tenere! Attenti o vi smerdo!. No, non andava. E comunque la mia silhouette ne risentiva pesantemente (e già che non ero slanciatissimo). Comunque sono sempre stato molto orgoglioso della dismissione immediata del pannolino e della capacità di urinare non appena mi veniva liberato l’oggetto, anche se a tutt’oggi il riflesso permane e mia moglie non ne è così contenta. Almeno fino a quando non imparerà ad apprezzare il pissing come Dio comanda. Diciamo che se tutti i bambini fossero stati svegli come me il mondo avrebbe risparmiato tonnellate di carta. Per capirsi: ero talmente intelligente che al mio confronto il sole sembrava un talebano, talmente vispo che il mio vicino di casa neppure lavava più la macchina, talmente orgoglioso di questa cosa che non ho mai perso tempo nell’imparare a costruire similitudini sensate. Altro plus: imparai a fare a meno del ciuccio prestissimo. Fui – devo ammettere – aiutato dal fatto che nei primi anni ’70 le norme CEE relative alla fabbricazione di oggetti destinati all’infanzia erano molto diverse dalle attuali. Per capirsi, il mio

ciuccio era sì “ergonomico”, come da etichetta, ma solo se te lo ficcavi su per il culo. Altrimenti era dolorosissimo per il palato. A quell’età non si capisce molto: ho delle foto che mi ritraggono persino sorridente. Si deve ancora fare i conti con la vita, che sarà ben diversa dall’avere una donna a tua completa disposizione, devota, con occhi solo per te, che ti cerca per metterti una tetta in bocca e si affanna in ogni modo a soddisfare ogni tua esigenza. Gratis. La pacchia – lo sappiamo tutti – ha una durata nel tempo limitata e coincide esattamente col periodo nel quale non possiamo renderci conto della fortuna che abbiamo. Quando poi proviamo a ricreare lo stesso habitat, tramite quella assurda rappresentazione scenica denominata “matrimonio”, siamo persino capaci di sorprenderci nel constatare che no, proprio è un’altra cosa. A partire dalla disponibilità di quella donna che di tua madre 3 non possiede nulla. Invece è lei che ha te. Completamente. E dunque i primi due-tre anni scorrono via che è una meraviglia.

Il rapporto madre-figlio è certamente quanto di più forte possa esistere. È notizia recente quella di una madre che ha donato alla figlia malata il proprio utero. Al marito invece la solita cravatta. 3-

Poi si comincia a dover lavorare, confrontarsi, socializzare. Ma la testa resta alla tetta 4. Se riuscite a pronunciarla cinque volte velocemente avete tutte le carte in regola per condurre il Tg1, non tanto per la capacità con gli scioglilingua quanto per l’assoluta idiozia che dimostrate nel cimentarvi in questa prova. 4-

30 novembre 1974 Etiopia: i paleoantropologi 
 Donald Johanson e Tom Gray scoprono i resti fossili di Lucy, una femmina di Australopithecus afarensis straordinariamente ben conservata, ma con delle infradito veramente demodé.

2. Il contatto con la realtà 
 (e immediato allontanamento) All’età di poco più di quattro anni imparai a leggere 5. Il Censis rileva che in Italia si legge sempre meno. La ricerca è non solo allarmante ma altresì noiosa in quanto priva di figure. 5-

La mia era un’abilità per lo più innata, ma anche coltivata tramite una corposa pratica quotidiana: fumetti 6. Ho letto che la Walt Disney ha acquisito la Marvel. Ma credo solo sulla carta. 6-

Del resto avevo molto tempo libero e la maggior parte di questo lo passavo così, visto che allora l’alcol lo reggevo pochissimo e comunque in casa durava niente (sapete già di mia madre).
 
 Tra le mani mi capitò anche qualche “Lando il montatore”: figure confuse, per me. Grandi intrecci, missili che entravano dentro hangar. Il tutto attaccato a delle persone. “Il montatore”: imparai solo più tardi il significato di “doppio senso”... 16


Ehi, guardate, non la so tenere! Attenti o vi smerdo!. No, non andava. E comunque la mia silhouette ne risentiva pesantemente (e già che non ero slanciatissimo). Comunque sono sempre stato molto orgoglioso della dismissione immediata del pannolino e della capacità di urinare non appena mi veniva liberato l’oggetto, anche se a tutt’oggi il riflesso permane e mia moglie non ne è così contenta. Almeno fino a quando non imparerà ad apprezzare il pissing come Dio comanda. Diciamo che se tutti i bambini fossero stati svegli come me il mondo avrebbe risparmiato tonnellate di carta. Per capirsi: ero talmente intelligente che al mio confronto il sole sembrava un talebano, talmente vispo che il mio vicino di casa neppure lavava più la macchina, talmente orgoglioso di questa cosa che non ho mai perso tempo nell’imparare a costruire similitudini sensate. Altro plus: imparai a fare a meno del ciuccio prestissimo. Fui – devo ammettere – aiutato dal fatto che nei primi anni ’70 le norme CEE relative alla fabbricazione di oggetti destinati all’infanzia erano molto diverse dalle attuali. Per capirsi, il mio

ciuccio era sì “ergonomico”, come da etichetta, ma solo se te lo ficcavi su per il culo. Altrimenti era dolorosissimo per il palato. A quell’età non si capisce molto: ho delle foto che mi ritraggono persino sorridente. Si deve ancora fare i conti con la vita, che sarà ben diversa dall’avere una donna a tua completa disposizione, devota, con occhi solo per te, che ti cerca per metterti una tetta in bocca e si affanna in ogni modo a soddisfare ogni tua esigenza. Gratis. La pacchia – lo sappiamo tutti – ha una durata nel tempo limitata e coincide esattamente col periodo nel quale non possiamo renderci conto della fortuna che abbiamo. Quando poi proviamo a ricreare lo stesso habitat, tramite quella assurda rappresentazione scenica denominata “matrimonio”, siamo persino capaci di sorprenderci nel constatare che no, proprio è un’altra cosa. A partire dalla disponibilità di quella donna che di tua madre 3 non possiede nulla. Invece è lei che ha te. Completamente. E dunque i primi due-tre anni scorrono via che è una meraviglia.

Il rapporto madre-figlio è certamente quanto di più forte possa esistere. È notizia recente quella di una madre che ha donato alla figlia malata il proprio utero. Al marito invece la solita cravatta. 3-

Poi si comincia a dover lavorare, confrontarsi, socializzare. Ma la testa resta alla tetta 4. Se riuscite a pronunciarla cinque volte velocemente avete tutte le carte in regola per condurre il Tg1, non tanto per la capacità con gli scioglilingua quanto per l’assoluta idiozia che dimostrate nel cimentarvi in questa prova. 4-

30 novembre 1974 Etiopia: i paleoantropologi 
 Donald Johanson e Tom Gray scoprono i resti fossili di Lucy, una femmina di Australopithecus afarensis straordinariamente ben conservata, ma con delle infradito veramente demodé.

2. Il contatto con la realtà 
 (e immediato allontanamento) All’età di poco più di quattro anni imparai a leggere 5. Il Censis rileva che in Italia si legge sempre meno. La ricerca è non solo allarmante ma altresì noiosa in quanto priva di figure. 5-

La mia era un’abilità per lo più innata, ma anche coltivata tramite una corposa pratica quotidiana: fumetti 6. Ho letto che la Walt Disney ha acquisito la Marvel. Ma credo solo sulla carta. 6-

Del resto avevo molto tempo libero e la maggior parte di questo lo passavo così, visto che allora l’alcol lo reggevo pochissimo e comunque in casa durava niente (sapete già di mia madre).
 
 Tra le mani mi capitò anche qualche “Lando il montatore”: figure confuse, per me. Grandi intrecci, missili che entravano dentro hangar. Il tutto attaccato a delle persone. “Il montatore”: imparai solo più tardi il significato di “doppio senso”... 16


L ETTORI E T ABLET

Lettori
 in pillole

L'offerta dei tablet si sta diversificando sempre di più. Tra le proposte più interessanti di quest'ultimo periodo vale la pena citare il tablet dedicato ai bambini prodotto da Polaroid, che sta tentando di recuperare una fetta di mercato aggredendo i nuovi settori invece di stagnarsi sul solo mercato delle fotocamere. Sette pollici di schermo, un design accattivante, un sistema operativo superlativo come il Google Android 4.0 e 8 gb di memoria, il Polaroid Kids Tablet prevede alcune funzioni dedicate anche ai genitori come il pulsante per attivare o disattivare il touchscreen.

Roba da reader

Amazon e Mondadori sono stati i protagonisti di questa sfida, sebbene non siano i soli (ricordiamo IBS.it fra i primi a produrre e a vendere eReader in Italia). Amazon è arrivata in Italia a fine 2010 e dopo pochi mesi propone il Kindle e il Kindle Touch. Il 2012 invece è stato l’anno che ha visto l’arrivo del Kobo in Italia grazie all’accordo con il gruppo Mondadori.

Le aziende hanno prodotti e strategie che si assomigliano più di quanto vorrebbero: il Kindle e la sua controparte Kobo Mini hanno lo stesso prezzo e vantano caratteristiche similari (per informazioni più accurate è possibile vedere il box con la comparazione dei prodotti).
 Il Kindle Paperwhite, l’ereader Amazon con lo schermo retroilluminato ha un solo vero grande concorrente, ovvero il Kobo Glo.

Si parla molto di declino
 degli eBook Reader, spesso soppiantati
 dai tablet. Ma ne siamo così sicuri?
 In Italia la lotta fra i vari produttori,
 in particolare l’Amazon di Kindle
 e la Mondadori del Kobo non è mai
 stata così accesa. Nicoletta Azzolini

Il sopravanzare sempre più veloce e, forse, sempre più imbloccabile dei tablet potrebbe apparire evidente, ma la guerra non si è ancora conclusa e, a discapito dei detrattori, gli eBook reader appaiono più in forma che mai. In Italia la sfida si è esacerbata in particolare nell’anno appena trascorso. 17


L ETTORI E T ABLET

Lettori
 in pillole

L'offerta dei tablet si sta diversificando sempre di più. Tra le proposte più interessanti di quest'ultimo periodo vale la pena citare il tablet dedicato ai bambini prodotto da Polaroid, che sta tentando di recuperare una fetta di mercato aggredendo i nuovi settori invece di stagnarsi sul solo mercato delle fotocamere. Sette pollici di schermo, un design accattivante, un sistema operativo superlativo come il Google Android 4.0 e 8 gb di memoria, il Polaroid Kids Tablet prevede alcune funzioni dedicate anche ai genitori come il pulsante per attivare o disattivare il touchscreen.

Roba da reader

Amazon e Mondadori sono stati i protagonisti di questa sfida, sebbene non siano i soli (ricordiamo IBS.it fra i primi a produrre e a vendere eReader in Italia). Amazon è arrivata in Italia a fine 2010 e dopo pochi mesi propone il Kindle e il Kindle Touch. Il 2012 invece è stato l’anno che ha visto l’arrivo del Kobo in Italia grazie all’accordo con il gruppo Mondadori.

Le aziende hanno prodotti e strategie che si assomigliano più di quanto vorrebbero: il Kindle e la sua controparte Kobo Mini hanno lo stesso prezzo e vantano caratteristiche similari (per informazioni più accurate è possibile vedere il box con la comparazione dei prodotti).
 Il Kindle Paperwhite, l’ereader Amazon con lo schermo retroilluminato ha un solo vero grande concorrente, ovvero il Kobo Glo.

Si parla molto di declino
 degli eBook Reader, spesso soppiantati
 dai tablet. Ma ne siamo così sicuri?
 In Italia la lotta fra i vari produttori,
 in particolare l’Amazon di Kindle
 e la Mondadori del Kobo non è mai
 stata così accesa. Nicoletta Azzolini

Il sopravanzare sempre più veloce e, forse, sempre più imbloccabile dei tablet potrebbe apparire evidente, ma la guerra non si è ancora conclusa e, a discapito dei detrattori, gli eBook reader appaiono più in forma che mai. In Italia la sfida si è esacerbata in particolare nell’anno appena trascorso. 17


Inoltre tutti i prodotti della linea Kobo e della famiglia Kindle sono facilmente recuperabili non solo online ma anche nei negozi: il Kobo è veduto in tutte le sue declinazioni nelle tante librerie Mondadori, così come Amazon, per non ritrovarsi indietro su questo fronte, ha intanto stretto un accordo con la storia libreria Hoepli di Milano perché i vari Kindle siano acquistabili con l’opportunità di provarli prima.

Addirittura sul fronte tablet i prodotti sono facilmente messi a confronto: Kindle Fire e Kobo Arc sono ottimi tablet dal prezzo concorrenziale.

Un vantaggio per noi acquirenti? Forse saremo un po’ frastornati dalle molte pubblicità che ultimamente abbiamo visto tanto in tv quanto per strada ma sicuramente sì, il vantaggio c’è. La lotta per la supremazia fra i due colossi porta a iniziative e sconti frequenti. Appena ieri, per tutta la giornata, è stato possibile acquistare il Kindle a soli €59,00, un prezzo pressoché imbattibile.

E se alcuni utenti hanno ottenuto il loro reader grazie all’apertura di un nuovo conto in banca e altri si sono fatti convincere dalla possibilità di avere alcuni eBook gratuiti da scegliere tra i bestseller del 2012, come capire alla fine dei conti quale prodotto ci convince di più fra i due? Forse, in un caso come questo, vale davvero la pena “sfruttare” il capitalismo al massimo delle sue possibilità e attendere l’offerta migliore!

visita il sito absolutelyfree.it 18


Inoltre tutti i prodotti della linea Kobo e della famiglia Kindle sono facilmente recuperabili non solo online ma anche nei negozi: il Kobo è veduto in tutte le sue declinazioni nelle tante librerie Mondadori, così come Amazon, per non ritrovarsi indietro su questo fronte, ha intanto stretto un accordo con la storia libreria Hoepli di Milano perché i vari Kindle siano acquistabili con l’opportunità di provarli prima.

Addirittura sul fronte tablet i prodotti sono facilmente messi a confronto: Kindle Fire e Kobo Arc sono ottimi tablet dal prezzo concorrenziale.

Un vantaggio per noi acquirenti? Forse saremo un po’ frastornati dalle molte pubblicità che ultimamente abbiamo visto tanto in tv quanto per strada ma sicuramente sì, il vantaggio c’è. La lotta per la supremazia fra i due colossi porta a iniziative e sconti frequenti. Appena ieri, per tutta la giornata, è stato possibile acquistare il Kindle a soli €59,00, un prezzo pressoché imbattibile.

E se alcuni utenti hanno ottenuto il loro reader grazie all’apertura di un nuovo conto in banca e altri si sono fatti convincere dalla possibilità di avere alcuni eBook gratuiti da scegliere tra i bestseller del 2012, come capire alla fine dei conti quale prodotto ci convince di più fra i due? Forse, in un caso come questo, vale davvero la pena “sfruttare” il capitalismo al massimo delle sue possibilità e attendere l’offerta migliore!

visita il sito absolutelyfree.it 18


N EWS

Il New York Times 
 si appresta a seguire l’esempio Newsweek

Into the net

Dopo un anno che ha visto passare in pole position il ricavato ottenuto dalla distribuzione rispetto a quello delle pubblicità, fotografando così la colata a picco degli insersionisti sui giornali, il New York Times si appresta a seguire l’esempio Newsweek e comincia tagliando circa 300 dipendenti.

Uno, nessuno 
 e centomila... autori 
 È il titolo del concorso letterario indetto dalla casa editrice Autori Ebook per opere inedite. L’iniziativa, rivolta a tutti i cittadini (italiani e non) che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, si pro-

pone di incentivare la diffusione dell’arte della scrittura, favorendo gli autori meri-

tevoli che non hanno ancora conosciuto la notorietà presso il grande pubblico. 
 
 Viaggi ai confini 
 del mondo, grandi 
 storie d'amore, coinvolgenti avventure e colpi di scena, sono questi gli ingredienti per 
 poter partecipare al concorso.

Stephen King, 
 eBook e armi

Il celebre scrittore americano Stephen King è entrato con la forza di un tuono nel dibattito sull'uso delle armi negli Usa. Lo ha fatto pubblicando Guns (armi) un pamphlet di 25 pagine su Kindle del sito Amazon, pronto per essere scaricato ad un prezzo simbolico.

Editoria e informazione locale, 
 la proposta del PD È stata presentata lo scorso 25 gennaio a Firenze una proposta di legge del gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale a supporto del mondo dell’informazione. L’obiettivo è quello di arginare la crisi delle imprese locali e l’aumento del fenomeno del

precariato nella professione giornalistica. 
 La proposta prevede interventi di sostegno da attuare attraverso strumenti di programmazione a favore della “stabilizzazione e formazione 
 del personale”, oltre a disposizioni per “agevolare e garantire l’accesso al credito".

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N EWS

Il New York Times 
 si appresta a seguire l’esempio Newsweek

Into the net

Dopo un anno che ha visto passare in pole position il ricavato ottenuto dalla distribuzione rispetto a quello delle pubblicità, fotografando così la colata a picco degli insersionisti sui giornali, il New York Times si appresta a seguire l’esempio Newsweek e comincia tagliando circa 300 dipendenti.

Uno, nessuno 
 e centomila... autori 
 È il titolo del concorso letterario indetto dalla casa editrice Autori Ebook per opere inedite. L’iniziativa, rivolta a tutti i cittadini (italiani e non) che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, si pro-

pone di incentivare la diffusione dell’arte della scrittura, favorendo gli autori meri-

tevoli che non hanno ancora conosciuto la notorietà presso il grande pubblico. 
 
 Viaggi ai confini 
 del mondo, grandi 
 storie d'amore, coinvolgenti avventure e colpi di scena, sono questi gli ingredienti per 
 poter partecipare al concorso.

Stephen King, 
 eBook e armi

Il celebre scrittore americano Stephen King è entrato con la forza di un tuono nel dibattito sull'uso delle armi negli Usa. Lo ha fatto pubblicando Guns (armi) un pamphlet di 25 pagine su Kindle del sito Amazon, pronto per essere scaricato ad un prezzo simbolico.

Editoria e informazione locale, 
 la proposta del PD È stata presentata lo scorso 25 gennaio a Firenze una proposta di legge del gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale a supporto del mondo dell’informazione. L’obiettivo è quello di arginare la crisi delle imprese locali e l’aumento del fenomeno del

precariato nella professione giornalistica. 
 La proposta prevede interventi di sostegno da attuare attraverso strumenti di programmazione a favore della “stabilizzazione e formazione 
 del personale”, oltre a disposizioni per “agevolare e garantire l’accesso al credito".

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Financial Times: 
 la carta taglia 35 cronisti, il sito ne assume 10

Junk food 
 e junk literature? in questione verrà pubblicato per Kindle il 12 Febbraio.

Lionel Barber, direttore del quotidiano finanziario, ha annunciato che il nuovo piano 'digital first' dovrebbe portare a un risparmio di 1,6 milioni di sterline solo nel 2013. La criticità resta la raccolta pubblicitaria e la sopravvivenza. "Transizione non facile ma obbligata".

Bioshock Infinite: 
 il prequel in ebook Verrà pubblicato il prossimo mese un

ebook che fungerà da prequel agli eventi narrati nel gioco Bioshock Infinite. Dopo aver letto l’ebook i giocatori acquisiranno una maggiore comprensione del mondo di Bioshock Infinite, le lotte tra le sue fazioni e le motivazioni di certi personaggi chiave, come il leader ribelle Daisy Fitzroy, senza svelare nulla dei misteri di Bioshock Infinite. L’ebook

Digital Book World Conference Si è tenuta lo scorso 16 gennaio la più importan-

te conferenza sull’editoria digitale a mondo, al suo secondo anno di vita, che ha visto la partecipazione di oltre un milione di professionisti. 
 Molte le tematiche affrontate, dalla stuazione attuale alle innovazioni e crescita con i cicli di dibattito How to per confrontarsi e acquisire strumenti per creare infrastrutture veloci ed efficaci.

Mal comune
 nessun gaudio(?)

La crisi dell'editoria è una vera e propria guerra che, per affrontarla e vincerla, richiede nuove strategie. Il 21 gennaio il Sole 24 Ore così
 scriveva: "Inauguriamp la nuova era dell'informazione digitale. Al via la nuova organizzazione integrata carta e digitale e il nuovo
 sito ilsole24ore.com, punto di partenza per la rinnovata offerta multipiattaforma del Gruppo". Cambiare si può, cambiare si deve, visto che i numeri del presente sono estremamente difficili. "I dati dell'ultimo trimestre 2012 sono peggiori rispetto alle attese. Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2012 in perdita e per l'ultimo trimestre le previsioni sono anche peggiori". L'azionista Confindustria dovrà ricapitalizzare
 la società entro febbraio/marzo. A questo punto Confindustria sarà chiamata a decidere su cosa sia meglio fare. La crisi attanaglia tutti i media italiani e non solo Il Sole 24 Ore. Mondadori chiude 5 testate e pensa di collocare in pensione 100 giornalisti. Rcs periodici medita una mossa simile; entro fine mese gli azionisti dovranno ricapitalizzare Rcs Media Group sborsando almeno 400 milioni di euro. Le redazioni del Corriere e della Gazzetta dello Sport dovrebbero subire una sforbiciata di 100/150 posti.
 In verità le edicole piangono e la pubblicità è crollata in base agli ultimi dati di Fcp (il calo è del 16% nei primi dieci mesi del 2012. Sulle vendite e sui bilanci delle società editrici di quotidiani quotate in Borsa si impone, però, una grande "operazione verità". I dati delle vendite sono circondati dal mistero più fitto. La diffusione è una realtà, le vendite in edicola sono un'altra realtà. È il momento di pensare a una autorità (l'Agcom?) col potere di condurre accertamenti penetranti.

McDonald’s ha appena lanciato in America la campagna "Happy Readers" con la quale si impegna a regalare 15 milioni di libri ai bambini che compreranno l'Happy Meal nei prossimi due anni. Dal 9 gennaio al 12 febbraio, il pasto felice conterrà uno dei sei libri della Amazing World Series edita da DK Books. Fino al 2014 inoltre, sempre comprando un Happy

Meal, si riceverà un buono sconto per acquistare un libro a una sola sterlina scegliendo tra una selezione di titoli messi a disposizione dalla libreria W H Smith.

Ebook Rizzoli premiati in America Rizzoli è il primo editore italiano a conquistare il certificato QED (Quality, Excellence, Design) alla conferenza Digital Book World 2013. I libri certificati sono Il museo immaginato di Philippe Daverio (ne abbiamo parlato qui)e Sic di Rossella e Paolo Simoncelli nell’edizione in ePub, pubblicati nel 2012.

@AFeditore 21


Financial Times: 
 la carta taglia 35 cronisti, il sito ne assume 10

Junk food 
 e junk literature? in questione verrà pubblicato per Kindle il 12 Febbraio.

Lionel Barber, direttore del quotidiano finanziario, ha annunciato che il nuovo piano 'digital first' dovrebbe portare a un risparmio di 1,6 milioni di sterline solo nel 2013. La criticità resta la raccolta pubblicitaria e la sopravvivenza. "Transizione non facile ma obbligata".

Bioshock Infinite: 
 il prequel in ebook Verrà pubblicato il prossimo mese un

ebook che fungerà da prequel agli eventi narrati nel gioco Bioshock Infinite. Dopo aver letto l’ebook i giocatori acquisiranno una maggiore comprensione del mondo di Bioshock Infinite, le lotte tra le sue fazioni e le motivazioni di certi personaggi chiave, come il leader ribelle Daisy Fitzroy, senza svelare nulla dei misteri di Bioshock Infinite. L’ebook

Digital Book World Conference Si è tenuta lo scorso 16 gennaio la più importan-

te conferenza sull’editoria digitale a mondo, al suo secondo anno di vita, che ha visto la partecipazione di oltre un milione di professionisti. 
 Molte le tematiche affrontate, dalla stuazione attuale alle innovazioni e crescita con i cicli di dibattito How to per confrontarsi e acquisire strumenti per creare infrastrutture veloci ed efficaci.

Mal comune
 nessun gaudio(?)

La crisi dell'editoria è una vera e propria guerra che, per affrontarla e vincerla, richiede nuove strategie. Il 21 gennaio il Sole 24 Ore così
 scriveva: "Inauguriamp la nuova era dell'informazione digitale. Al via la nuova organizzazione integrata carta e digitale e il nuovo
 sito ilsole24ore.com, punto di partenza per la rinnovata offerta multipiattaforma del Gruppo". Cambiare si può, cambiare si deve, visto che i numeri del presente sono estremamente difficili. "I dati dell'ultimo trimestre 2012 sono peggiori rispetto alle attese. Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2012 in perdita e per l'ultimo trimestre le previsioni sono anche peggiori". L'azionista Confindustria dovrà ricapitalizzare
 la società entro febbraio/marzo. A questo punto Confindustria sarà chiamata a decidere su cosa sia meglio fare. La crisi attanaglia tutti i media italiani e non solo Il Sole 24 Ore. Mondadori chiude 5 testate e pensa di collocare in pensione 100 giornalisti. Rcs periodici medita una mossa simile; entro fine mese gli azionisti dovranno ricapitalizzare Rcs Media Group sborsando almeno 400 milioni di euro. Le redazioni del Corriere e della Gazzetta dello Sport dovrebbero subire una sforbiciata di 100/150 posti.
 In verità le edicole piangono e la pubblicità è crollata in base agli ultimi dati di Fcp (il calo è del 16% nei primi dieci mesi del 2012. Sulle vendite e sui bilanci delle società editrici di quotidiani quotate in Borsa si impone, però, una grande "operazione verità". I dati delle vendite sono circondati dal mistero più fitto. La diffusione è una realtà, le vendite in edicola sono un'altra realtà. È il momento di pensare a una autorità (l'Agcom?) col potere di condurre accertamenti penetranti.

McDonald’s ha appena lanciato in America la campagna "Happy Readers" con la quale si impegna a regalare 15 milioni di libri ai bambini che compreranno l'Happy Meal nei prossimi due anni. Dal 9 gennaio al 12 febbraio, il pasto felice conterrà uno dei sei libri della Amazing World Series edita da DK Books. Fino al 2014 inoltre, sempre comprando un Happy

Meal, si riceverà un buono sconto per acquistare un libro a una sola sterlina scegliendo tra una selezione di titoli messi a disposizione dalla libreria W H Smith.

Ebook Rizzoli premiati in America Rizzoli è il primo editore italiano a conquistare il certificato QED (Quality, Excellence, Design) alla conferenza Digital Book World 2013. I libri certificati sono Il museo immaginato di Philippe Daverio (ne abbiamo parlato qui)e Sic di Rossella e Paolo Simoncelli nell’edizione in ePub, pubblicati nel 2012.

@AFeditore 21


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