Marzo 2012

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • MARZO 2012 • numero 64 • anno VII • www.abruzzoimpresa.it • Copia Omaggio

numero

64


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2° MEETING 2° MEETING



numero

64

in copertina Giacomo Ortolano foto di Pietro Ferrante

MARZO 2012 n°64 anno VII numero chiuso in redazione il 30 MARZO 2012

direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, MARCELLA PACE EDITORIALISTI Giuseppe Mauro, Mauro Di Pietro, Piero Carducci hanno collaborato a questo numero Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Antonio Teti, massimiliano pian, luciano fratocchi, Filippo Paolini, Alessio Pelusi, alessandra vallera, marzia aquilio, luca pace, ANDREA BONANNI, raffaele mauro, claudia pelagatti, mauro di cola, valentina faricelli, martina luciani, Anna Cutilli Di Silvestre, Pietro campanaro, Nicola Boschetti, Chiara Strozzieri, Marco Sciame, Piero Vittoria, isabella marianacci

art director

Marcello Starinieri _ visualadv.it

ufficio grafico

Gianluigi Tiberi

ufficio fotografico

Pietro Ferrante

Coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

D’AURIA PRINTING SPA - AP

editore

Fabio De Vincentiis _ f.devincentiis@gruppoimpresa.eu

sito WEB

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e-mail:

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indirizzo

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servizio abbonamenti e servizio arretrati

Tel. 085 9508164 e-mail: abbonamenti@abruzzoimpresa.it e-mail: arretrati@abruzzoimpresa.it

Abruzzo Impresa è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2012 tutti i diritti riservati. GRUPPO IMPRESA srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. GRUPPO IMPRESA S.r.l. Corso Vittorio Emanuele, 408 - 65121 Pescara

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capitano d’impresa

Giacomo Ortolano

Passione

Il calcio è la mia passione di sempre ma ho anche un debole per l’arte contemporanea: mi affascina cercare il significato che c’è dietro ogni opera e scoprire il percorso di vita di ogni autore.

Viaggi

GIACOMO ORTOLANO TRA CORAGGIO E TALENTO “Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Si apre così il sito di Argon Energia s.r.l., azienda pescarese specializzata nel settore delle energie rinnovabili che, in soli tre anni, ha affrontato con tenacia e determinazione l’onda della crisi e delle lungaggini burocratiche per approdare, con grande soddisfazione, tra le prime aziende leader del Centro Sud. Al timone un ragazzo giovane, Giacomo Ortolano, che con passione, spirito d’avventura e tanti sogni, si è destreggiato con talento tra studio ed esperienze sul campo, per realizzare il suo progetto. A 23 anni consegue una brillante laurea in Bocconi, specializzandosi in Gestione delle Imprese Industriali e Finanza con la tesi: “Flessibilità operativa in un impianto per la generazione di energia elettrica”. Tra il 2002 ed il 2003 lavora presso Sorgenia (Gruppo CIR)- Milano, occupandosi della valutazione di progetti di investimento ed acquisizione. L’anno successivo si sposta a Ravenna, presso la DNT Offshore, per gestire lo studio “Sviluppo e fattibilità: progetto per centrale eolica off-shore nel Mar Mediterraneo” in collaborazione con ENI R&M. Segue una più lunga esperienza (2004-2007) nell’area consulenza direzionale e strategica presso Ernst&Young - Roma e Milano, in cui Ortolano si distingue nello sviluppo di progetti nel settore energetico. Ma come ogni buon capitano, anche lui, ad un certo punto, decide di scoprire nuovi orizzonti, sbarcando nel 2008 a Sidney, in Australia, dove, per circa un anno, ha vestito i panni di manager nell’area business development. E’ lì, tra una natura ancora incontaminata ed un sistema di vita eco-compatibile, che prende forma il desiderio di tornare nella città in cui è nato e cresciuto, Pescara, per fondare la sua azienda, Argon Energia, capace, in pochissimo tempo, di distinguersi per innovazione, flessibilità e lungimiranza. Vivace osservatore della realtà imprenditoriale ed istituzionale del suo territorio e grande appassionato di sport, Giacomo Ortolano, oltre ad essere Vice presidente della sezione energia di Confindustria Pescara e membro del comitato nazionale energia confindustria giovani, diventa azionista della Pescara Calcio. Audace e coraggioso nell’anticipare le correnti, ogni giorno Giacomo Ortolano intraprende un nuovo viaggio, senza mai dimenticare la meta ma seguendo quella fortuna che, come sosteneva Seneca, esiste nel momento in cui il talento incontra l’occasione.

Quando posso, prendo il primo volo che mi porti a scoprire mete lontane, a contatto con la natura e con uno stile di vita più rilassato. Nel resto del mio tempo libero, non perdo occasione per stare con gli amici e la famiglia: adoro le cene in casa, di fronte ad un buon bicchiere di vino.

Tempo libero

Amo andare a vela: il mare mi trasmette pace ed una gran voglia di superare i confini prefissati. E poi considero la barca ed il suo equipaggio un piccolo microcosmo dove è il gioco di squadra ad avere la meglio su tutto, anche sulle peggiori intemperie.

Amici

Frequento ancora gli amici del liceo, con loro è un legame indissolubile capace di darmi la forza per superare i momenti no.

Letture

Sono letteralmente un divoratore di quotidiani. mi piace essere aggiornato ed informato su tutti gli aspetti dell’economia e della politica nazionale ed internazionale.

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sommario _ anno VII n°64 _ marzo 2012

opinioni&rubriche editoriale

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Gocce d’inchiostro

ctrl s

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Tendenze, fatti e persone

nonsoloeconomia

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Segno + per i dati dell’export

il punto

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Un Abruzzo differente

52

lavoro in corso

75

Uno sguardo altrove, in attesa che il nuovo avanzi

sport management

77

Impresa e sport: un binomio vincente per affrontare la crisi?

messa in sicurezza

83

Modelli di organizzazione e gestione della sicurezza

la terra di Piero

103

Ricostruzione: dal governo Monti una concreta speranza speranza

in primo piano

54

politica

22

L’Abruzzo risanato

fiere

26

Vinitaly, il vino che fa storia

storie

33

Addio a Dino Di Vincenzo “costruttore” d’Abruzzo

storie

35

Vasto in lutto per Mario Argirò

storie

37

L’ultimo saluto ad un imprenditore illuminato

in copertina argon energia

38

79

Argon Energia, dal fotovoltaico alla green economy

incarichi&carriere di sante/crudo/rosci

45

Banca dell’Adriatico/Prefettura/Atour

vicaretti/d’eusanio/ ballone

47

Ordine ingegneri/slow food/Fiavet

rapino/chiavaroli/ magliocco

49

GD/Pdl/Pdl

tancredi/cieri/sospiri

53

Pdl/Pdl/Pdl

storie&persone riccardo d’alessandro

52

New generation

Riccardo D’Alessandro

storie&persone rosanna di michele

54

94

Rosanna Di Michele: «Con la cucina abruzzese seduco gli americani

99

tematiche d’impresa fisco

57

Contributi regionali per la stabilizzazione occupazionale

ict

60

Vuoi un lavoro? Ti verifico su Facebook!

creatività& innova ione

63

Un signor nessuno che cambiò il volto tecnologico del Novecento

104 7


Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


sommario _ anno VII n°64 _ marzo 2012

norme&leggi

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Al via la mediazione tributaria

ricerca& innova ione

68

Rispondere alla crisi facendo rete

gestione d’impresa

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Innovatori non si nasce, si diventa!

credito&finan a banca tercas bcc valle del trigno

79 81

“Da banca del territorio a banca bella” La Bcc della Valle del Trigno orienta i giovani

finanza

84

Gli algoritmi nel futuro della finanza

cultura d’impresa

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L’Italia non è un paese per giovani

fondazione aria

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Aria: primo bilancio del premio Territorio Abruzzo

gi confindustria pe

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Confindustria fa impresa in accademia

territorio

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Lo sviluppo del territorio al centro dell’Api

turismo

94

Autobus mon amour

turismo

97

Il gruppo Baltour potenzia la sua offerta

agroalimentare

99

Continua l’espansione del Gruppo Sabelli

agroalimentare

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Conad Adriatico: cresce la leadership in Abruzzo e Molise

seminari&convegni magna carta abruzzo

104

La Winter school scommette sui giovani

gi confindustria te

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I giovani e la sfida di fare impresa oggi

confindustria l’aq

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La crescita è donna

cultura & impresa

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Impresa e cultura, un’unione vincente

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121

eventi l’aquila

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L’Aquila rinasce con Roma capitale

l’aquila

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L’Aquila città per le donne

gi confindustria ch

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I giovani industriali visitano il Consiglio Regionale

istruzione

125

Istituto tecnico superiore, nuove tecnologie per il made in Italy

sicurezza

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La sicurezza sul lavoro si chiama Torricella Ettorino srl

premi

128

L’etica, come leva per un nuovo sviluppo

aidp

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L’Aidp si interroga sul futuro della direzione del personale

editoria

133

Un’altra storia, un’altra editoria

fiere

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I sapori d’Abruzzo protagonisti a “La Dolce Vita” di Londra

web

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L’invasione dei Cybernauti

motori

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Citroën DS5. Un auto ad arte

141

114

Il “modello L’Aquila” della legalità

bandi regionali

segue a pagina

113

la vita è bella

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editoriale

/ gocce d’inchiostro

Eleonora Lopes _ direttore

L

a crisi ha fatto un’altra vittima: un imprenditore del pescarese di 40 anni, alle prese con una difficile situazione finanziaria della sua attività di fabbricazione di infissi, si è impiccato giorni fa nei locali della sua azienda di Cepagatti. Il corpo è stato scoperto proprio dai suoi dipendenti. I carabinieri di Pescara hanno appurato, anche dalle testimonianze degli operai, che l’imprenditore negli ultimi tempi era preoccupato e depresso proprio per le difficoltà economiche. Troppi debiti, troppe tasse, le banche non erogano credito, poco lavoro e pochi soldi. Non si riesce più ad andare avanti, e allora si decide di farla finita. In Italia, la crisi economica sta producendo un massacro tra le piccole e medie imprese. Un massacro che non è solo economico, ma che coinvolge anche le persone, sia gli imprenditori che vedono crollare la propria azienda, sia i lavoratori che perdono l’impiego. Questo è l’effetto di una gravissima mancanza di fiducia e di speranza nel futuro a cui il Governo, ma anche le banche, sono chiamati a dare una risposta immediata.

«M

ai l’Abruzzo è stato in avanzo nella spesa sanitaria e mai si è avvicinato così tanto ai livelli essenziali di assistenza richiesti come bench mark dal ministero». Lo ha affermato il presidente della Regione Abruzzo e commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, nel corso di una conferenza stampa indetta per illustrare i dati relativi alla certificazione del bilancio 2011 della sanità, che ha fatto registrare un avanzo di 60 milioni di euro ed un utile di esercizio pari a 5 milioni. Nell’immediato, secondo Chiodi, grazie a questi risultati, sarà possibile investire in nuove tecnologie e assumere medici, aumentando così il livello professionale del personale. «Il prossimo obiettivo - ha concluso il presidente - è quello di ridurre le addizionali fiscali che gli abruzzesi sono costretti a pagare dal 2007 a causa della dissennata gestione del sistema sanitario, operata dalla precedente amministrazione». E’ quello che chiede fortemente l’opposizione e che desiderano i cittadini. Staremo a vedere.

A

ddio alla “ragazza rossa”, così veniva chiamata Miriam Mafai, signora scomoda e polemica della Sinistra e attenta osservatrice dei cambiamenti della società italiana, ci ha lasciati all’età di 86 anni. La giornalista e scrittrice era molto legata alla nostra regione. Nel 1948, giovane funzionaria del Pci, sposa Umberto Scalia, segretario della Federazione del Pci dell’Aquila. È stata assessore nel capoluogo adriatico dal 1951 al 1956 con la giunta di sinistra guidata da Chiola, mentre nel ’94 è stata eletta alla Camera in un collegio abruzzese con i Progressisti. La sua vita politica e professionale è stata segnata dalla Resistenza, dalla lunga militanza nel Partito Comunista e dall’attività giornalistica fino all’arrivo a Repubblica, che contribuì a fondare nel 1976. Donna coraggiosa, colta e moderna, sempre in difesa della dignità delle donne, ha messo al centro della sua vita la libertà delle proprie idee. I cittadini italiani sentiranno la mancanza della sua voce battagliera e della sua onestà intellettuale, doti ahimè, sempre più rare da trovare.

direttore@abruzzoimpresa.it

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FIAVET ABRUZZO-MOLISE: GLI OBIETTIVI PER IL PROSSIMO TRIENNIO Il rilancio del settore incoming per aumentare i flussi turistici d’ingresso in Abruzzo e la lotta all’abusivismo. Nel prossimo triennio, la Fiavet Abruzzo e Molise, la Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo, ha deciso di puntare su questi due grandi obiettivi secondo quanto deciso nel corso dell’assemblea, che ha visto anche la riconferma di Agostino Ballone alla presidenza regionale e l’elezione del consiglio Nazionale, per la prima volta riunitosi a Teramo. «Nel passato triennio -ha dichiarato il presidente Agostino Ballone- abbiamo ottenuto risultati molto importanti per la nostra categoria: i tour operator non sono più esclusi dai bandi di finanziamento della Regione Abruzzo e, inoltre, abbiamo assicurato la nostra presenza ai tavoli istituzionali dove si programmano le strategie per il rilancio dell’incoming». Proprio negli ultimi giorni, infatti, l’assessore al turismo Mauro Di Dalmazio ha annunciato un bando regionale per operazioni di comarketing al quale potranno accedere le agenzie di viaggio e i tour operator. Presente all’assemblea anche il presidente della Fiavet, Fortunato Giovannoni, che ha posto l’attenzione sull’abusivismo dei flussi turistici, che danneggia al contempo consumatori e fisco italiano.

TURISMO, LEGGE 77: DI DALMAZIO INCONTRA LA FEDERALBERGHI In occasione della pubblicazione del 6° Bando della L.R. 77/2000 “Interventi di sostegno al settore turismo” Federalberghi Abruzzo ha organizzato a Roseto un incontro informativo al fine di rendere note a tutte le imprese turistiche della regione le opportunità previste e fornire ogni adeguata informazione per accedere al contributo regionale. Presenti all’incontro: il presidente regionale di Federalberghi Giammarco Giovannelli, l’assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio, il presidente regionale di Confcommercio Giandomenico Di Sante, il direttore regionale Celso Cioni e il presidente di Federalberghi Chieti, Andrea Sebastiani. Il nuovo bando della Legge 77 presenta una dotazione finanziaria di 8 milioni e 850 mila euro. «E’ stato spostato al 20 aprile –ha detto Di Dalmazio- il termine ultimo per la presentazione delle domande per l’ammissione ai benefici della legge 77/2000 (attività ricettive, stabilimenti balneari). Altra novità è che non si provvederà più secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse con indicazione dell’orario di spedizione, ma con il sorteggio pubblico integrale delle domande spedite nel medesimo giorno».

IL ROAD SHOW DEL CVP GROUP A PESCARA Farà tappa anche in Abruzzo, il ROAD SHOW sulla Sicurezza sul Lavoro, la campagna di informazione della SQE Association, organizzata dal CVP GROUP, nata sulla base dell’idea che attraverso la corretta interpretazione ed applicazione dei sistemi di gestione aziendale si può davvero dare una mano all’economia. Il 18 aprile presso l’hotel “Miramare” a Marina di Città Sant’Angelo, a partire dalle 9, gli associati SQE, le istituzioni, le aziende ed i professionisti affronteranno insieme ai partecipanti tutte le novità su temi legati alla Sicurezza, all’Ambiente, alla Qualità e alle Risorse Umane: dalle certificazioni delle competenze alle applicazione del Sistri, dai reati ambientali alle novità sull’accordo Stato-Regioni, fino alla formazione per la sicurezza. L’incontro è gratuito e consente ai partecipanti di ricevere 6 crediti formativi validi per l’aggiornamento professionale obbligatorio per RSPP e ASPP per tutti i settori ATECO, e per il mantenimento della certificazione delle competenze in base alla norma ISO 17024. Per partecipare all’evento è richiesta la registrazione obbligatoria, sul sito dedicato http://sqeshow.blogspot.it/

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tenden e fatti persone

DUE INTERVENTI DI TERNA COINVOLGONO L’ABRUZZO Coinvolgeranno anche l’Abruzzo gli interventi principali per il riammodernamento della rete elettrica nazionale. Terna, nel presentare il nuovo piano strategico 2012-2016, ha annunciato che dei 14 interventi previsti su territorio nazionale, l’interconnessione ItaliaMontenegro e il collegamento Gissi-Foggia interesseranno la nostra regione. Il primo, che ha già concluso l’iter autorizzativo, è l’investimento più elevato del nuovo Piano e costituisce più di un terzo degli investimenti complessivi di Terna per le reioni del centro Italia, pari a 2 miliardi di euro. Con i progetti di Terna sarà possibile realizzare una “Super Smart Grid”, una nuova rete all’avanguardia, con la quale sarà possibile trasportare energia pulita a basso costo. L’operazione garantirà all’Abruzzo una produzione di energia più efficiente, una drastica riduzione di emissione di CO2, un notevole risparmio energetico, costi minori oltre a produrre ricadute occupazionali significative. Ai due interventi strategici ne vanno aggiunti altri, come lo smantellamento di 103 tralicci dal Parco Gran Sasso-Laga, nelle province di Teramo e L’Aquila, e la realizzazione della nuova stazione di Collarmele.

A PESCARA APRE UN NUOVO SPORTELLO DI CONSULENZA DEL LAVORO Nuovo servizio presso l’Assessorato alle Politiche del Lavoro della Provincia di Pescara. Al terzo piano di via Passolanciano 75, è stato attivato uno sportello gratuito di consulenza del lavoro. Il servizio consentirà a cittadini, imprenditori, famiglie e a tutti coloro che devono entrare nel mondo del lavoro, di raccogliere informazioni su problematiche fiscali, adempimenti, misure anticrisi, richieste di sussidi, ammortizzatori sociali, cassa integrazione ordinaria e straordinaria, mobilità in deroga, contratti collettivi, previdenza, legislazione sociale e tributaria e ovviamente tutte le novità previste dalle leggi di riforma del settore. Lo sportello, attivo ogni giovedì pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30, è gestito dal Settore Lavoro della Provincia, con la collaborazione di professionisti consulenti del lavoro. L’assessorato ha attivato, in parallelo allo sportello, anche una serie di laboratori gratuiti rivolti a gruppi di 20 persone, dove specialisti della Provincia affronteranno ogni giovedì temi di consulenza del lavoro. Per partecipare basta inviare nome+cognome+cellulare alla mail: laboratori@provincia.pescara.it.

RISCHIO CHIUSURA PER 5 MILA PMI. L’ALLARME DI CONFESERCENTI ABRUZZO Anche l’Abruzzo ha deciso di aderire alla giornata nazionale a difesa delle piccole e medie imprese. Secondo un’indagine condotta dal Centro studi di Confesercenti Abruzzo, solo nel 2011 nella nostra regione, hanno chiuso i battenti 10.225 PMI e il rischio è che entro i primi sei mesi del 2012 –ne chiuderanno almeno altre 5mila. La Provincia che ha pagato il prezzo più alto è Chieti con oltre 3 mila chiusure, seguita da quella di Pescara, poi Teramo con 2 mila 292 chiusure e infine L’’Aquila con 1.867 chiusure. Di fronte all’allarme lanciato da Confesercenti, le aziende abruzzesi hanno detto sì alla mobilitazione, affiggendo una locandina sulle vetrine e organizzando assemblee ed incontri nei mercati e nelle aziende. Secondo i vertici provinciali di Confesercenti, a soffocare maggiormente le casse delle imprese abruzzesi sarebbero la pressione fiscale e contributiva unita alla crisi dei consumi e alla massiccia presenza della grande distribuzione. A questo, denuncia sempre la Confesercenti, si aggiunge la mancanza di un progetto di sviluppo, stilato dalle istituzioni, per le piccole imprese.

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FORMAZIONE DA CASA O DALL’UFFICIO: IN ARRIVO I CORSI ON-LINE DI CONFARTIGIANATO Pedagogia, competenze, sanità, lingue, informatica, sicurezza sui luoghi di lavoro, business skill, temi giuridico-amministrativi. Sono queste le grandi aree tematiche sulle quali verteranno i 500 corsi di formazione on-line lanciati da Confartigianato Chieti, grazie all’innovativa piattaforma e-learning. L’iniziativa, prima in Abruzzo, permetterà ai partecipanti di specializzarsi da casa o dai loro uffici, semplicemente di fronte ai loro pc o i-pad su tutto ciò che concerne le principali pratiche funzionali e manageriali. «In questo modo- ha dichiarato Marcella Tunno, responsabile dell’Area Formazione di Confartigianato Chieti- ampliamo sensibilmente l’offerta formativa di Confartigianato in un momento storico particolare dove i ritmi serrati di lavoro spesso non permettono la frequenza di corsi di specializzazione». «La formazione rappresenta l’arma vincente per superare le criticità economiche attuali e affrontare il mondo del lavoro - spiega Daniele Giangiulli, direttore provinciale Confartigianato Chieti- in maniera differente rispondendo a quanto chiede il mercato che, specie adesso, predilige le professionalità altamente qualificate e diversificate in più ambiti».

35MLN PER AIUTI A GRANDI AZIENDE DEL CRATERE È partito il confronto Regione-imprenditori per attivare tempestivamente il bando di aiuti alle imprese produttive che hanno sede nelle aree del cratere. Sul piatto dei finanziamenti ci sono 43,8 milioni di euro che rappresentano risorse aggiuntive previste nell’Opcm 3959/2011 in favore del Commissario delegato, Gianni Chiodi, il quale ha indicato la direzione Affari generali della Regione quale soggetto attuatore. «È una importante dotazione finanziaria – ha detto Chiodi - che ha l’obiettivo di prevedere linee di contribuzione utili a sostenere le medie e grandi imprese che hanno subito danni dal terremoto del 2009 e che hanno consolidato e incrementato l’occupazione. La collaborazione delle imprese beneficiarie, tramite il partenariato economico-sociale dovrà ora indicarci il modo migliore per definire un bando quanto più possibile condiviso con il duplice scopo di ridurre al minimo rischi di ingiustificate esclusioni e di permettere agli aventi diritto di beneficiare tempestivamente delle relative risorse», ha affermato il presidente della Regione. 35mln saranno messi a bando esclusivamente in favore delle grandi imprese, mentre gli altri 8,8 serviranno a far scorrere la graduatoria del precedente bando Por del 2010 che si riferiva agli aiuti alle piccole e medie imprese danneggiate dal sisma. Entro maggio è prevista la pubblicazione del bando.

ABRUZZO MODELLO IN ITALIA PER FONTI RINNOVABILI «I dati forniti da Legambiente al Ministro Clini sulle fonti energetiche rinnovabili confermano quanta strada ha percorso l’Abruzzo sul fronte dell’energia pulita», ha detto l’assessore all’Ambiente e Energia, Mauro Di Dalmazio, commentando il rapporto 2012 sulle fonti energetiche rinnovabili che colloca l’Abruzzo tra le regioni più virtuose del Paese. Con il Patto dei sindaci è stato raggiunto l’obiettivo della disseminazione su tutto il territorio regionale di esempi concreti di efficientamento energetico che ha permesso l’apertura di 650 cantieri in Abruzzo. In questo filone la nostra regione, già leader e capofila sull’eolico off-shore con il progetto europeo Powered, guida anche il programma See Europe Effect, finalizzato a definire linee per inserire nei bandi pubblici la valutazione dell’efficienza energetica.

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tenden e fatti persone

OLTRE 20MLN DI EURO IN AGRICOLTURA PER GIOVANI IMPRENDITORI La Regione Abruzzo ha messo a disposizione altri 10mln 538 mila euro per integrare la dotazione finanziaria del secondo bando della MISURA 112 del Programma di sviluppo rurale, destinata all’insediamento dei giovani agricoltori. Una cifra superiore ai 20 milioni di euro che permetterà di soddisfare le aspettative di un numero maggiore di giovani imprenditori finanziando ancora oltre 580 aziende. Una misura, che favorendo il ricambio generazionale e l’ingresso dei giovani, darà un ulteriore impulso al comparto agricolo che resta un fattore chiave per la ripresa della nostra regione. «Il ruolo degli under 40 - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Mauro Febbo, - è prezioso perché consente a tutto il comparto di beneficiare di nuova linfa, vitale per la modernizzazione. Questo avviene anche grazie all’apporto di idee innovative che guardano con occhi nuovi al futuro, ma forti di una tradizione millenaria. Grazie a questa Misura è possibile dare continuità alle attività agricole che passano di padre in figlio e questo significa che i terreni coltivati non vengono abbandonati a tutto vantaggio del mondo rurale e della qualità dell’ambiente».

IN ABRUZZO 507MILA OCCUPATI, +2,7% RISPETTO AL 2010

WALTER TOSTO RAFFORZA IL BUSINESS CON L’AMERICA LATINA

L’Abruzzo del lavoro nel 2011 ha resistito alla crisi occupazionale e ha registrato il miglior dato nazionale di incremento in termini percentuali della forza lavoro, passando dai 494mila lavoratori occupati nel 2010 ai 507mila del 2011, con un +2,7%, a fronte del +0,4% del dato nazionale e del +0,2% del Mezzogiorno. Un incremento dovuto soprattutto alla forte crescita delle donne abruzzesi entrate nel mercato del lavoro che hanno portato nel 2011 la forza lavoro femminile a quota 200mila occupate. «La foto scattata dall’Istat - ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, - al mercato del lavoro regionale del 2011, dimostra la capacità dell’Abruzzo, del suo tessuto imprenditoriale e sociale e delle sue Istituzioni di aver saputo reagire bene al termine della prima recessione del biennio 2009/10. Sappiamo bene che la nuova fase recessiva nella quale l’Italia è entrata probabilmente porterà ad un peggioramento di questi dati nei prossimi mesi».

Walter Tosto, leader mondiale nei grandi impianti di caldareria per l’Oil&Gas (ricavi consolidati 2011: 80 milioni; previsioni 2012: 85 milioni), rafforza la sua posizione in America Latina con due incarichi di prestigio del valore complessivo di 46 milioni di dollari. Il primo arriva da Ecopetrol, la maggiore compagnia petrolifera della Colombia; il secondo da Braskem e Idesa, i leader della petrolchimica rispettivamente di Brasile e Messico. Altra affermazione importante in Russia, con la fornitura di apparecchiature per oltre 30 milioni di euro al gigante statale Rosneft, impegnato in un progetto di modernizzazione delle sue raffinerie. Nel 2012 Walter Tosto investirà 30 milioni ed effettuerà 30 assunzioni.

ANNIVERSARIO TERREMOTO, IL MINISTRO BARCA AI SINDACI: “I SOLDI CI SONO” Per la prima volta un ministro partecipa alla fiaccolata in ricordo delle vittime del sisma. Fabrizio Barca, ministro per la Coesione territoriale e inviato speciale per la ricostruzione del Governo Monti, ha celebrato con gli aquilani la terza ricorrenza del terremoto. Nei due giorni trascorsi all’Aquila il ministro ha incontrato anche i sindaci dei comuni del cratere in una riunione a Rocca di Mezzo. Qui Barca ha ricordato che il vero problema «non sono le risorse. I 5 miliardi e 700 milioni di euro non ancora assegnati alla ricostruzione - ha detto - sono assolutamente adeguati per l’avvio della ricostruzione dei centri storici. Quando il processo sarà più avanti scopriremo ovviamente che avremo bisogno di altre risorse, anche se questo lo sappiamo fin da oggi non dobbiamo fasciarci la testa». Ai sindaci, che hanno presentato la fotografia del territorio, alle prese con problematiche relative alla ricostruzione, al lavoro, alle scuole, al sociale, Barca ha risposto: «Ognuna di queste voci da sola rischia di produrre, sovrapponendosi con le altre, del rumore». Il ministro ha parlato di condivisione di beni e di servizi collettivi, della necessità di armonizzare e organizzare tutto quanto si ha bisogno. Infine, Barca ha chiesto di iniziare a parlare di fiducia e non più di speranza.

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nonsoloeconomia

Giuseppe Mauro Economista e Ordinario di Politica Economica

Segno +

per i dati dell’export

L’

Istat ha pubblicato i dati sull’export riferiti all’anno 2001. I dati non sono omogenei fra le quattro province, ma l’indicatore aggregato è abbastanza confortante. L’Abruzzo è cresciuto del 14,66 per cento contro l’11,41 per cento dell’Italia. I valori manifestano un andamento superiore alle altre circoscrizioni italiane, come ad esempio il Nord-Est, e si collocano nelle primissime posizioni fra tutte le regioni italiane. L’export conferma tutta la sua importanza strategica all’interno del panorama economico abruzzese evidenziando alcune situazioni settoriali che vale la pena riprendere. In primo luogo la capacità competitiva delle nostre grandi e medie imprese non subisce alcun arretramento nonostante l’elevato livello di concorrenzialità che la globalizzazione impone. Non solo, ma si può anche affermare che ogni qualvolta l’economia internazionale riparte, i flussi esportativi della regione si caratterizzano per dinamismo e penetrazione nei mercati. Quali sono le eccellenze della regione? I mezzi di trasporto sono quelli che assorbono circa la metà dell’export: oltre 3 miliardi di euro su un totale complessivo di 7,2 miliardi. A questo già considerevole valore bisogna aggiungere il comparto dei macchinari che direttamente o indirettamente si collegano al comparto dell’automotive. Significativo e da non trascurare è e il settore tessile- abbigliamento che storicamente ha ricoperto una funzione fondamentale nell’attività produttiva della regione. Ancora oggi è il quarto settore per le vendite all’estero, ma è ancor più importante per le sue caratteristiche endogene. Nella provincia di Teramo, dove è piuttosto alta

la presenza di piccole e medie imprese, la filiera del tessile-abbigliamento esprime una vitalità meritevole di attenzione e ancora oggi occupa la prima posizione tra tutti i comparti produttivi considerati. La concorrenza della Cina ha indubbiamente contribuito a rallentarne l’importanza, ma il settore riesce a stare sul mercato,sia pure con un profilo più basso rispetto al passato. Se è vero che la performance dell’Abruzzo trova essenzialmente riscontro nelle attività tipicamente industriali e collocazione soprattutto nelle imprese esogene, è altresì vero che sta emergendo con grande capacità di insediamento nei mercati mondiali un settore tipicamente abruzzese, i cui imprenditori stanno curando in maniera oltremodo innovativa la qualità del prodotto. Il riferimento va all’industria agroalimentare che nel corso del 2012 ha registrato una crescita del 12,3 per cento e che anche nei periodi di crisi ha sperimentato un trend espansivo. Il settore, presente in particolare nelle province di Chieti e Teramo, contribuisce all’attività di esportazione con circa 376 milioni di euro, non conosce crisi e tende ulteriormente a espandersi. Per esempio, l’interesse per il vino abruzzese aumenta di fiera in fiera , come testimonia la presenza e il successo a Vinitaly di questi giorni. Attraverso costanti interventi qualitativi, è stato possibile posizionare il vino della nostra regione nei più importanti ristoranti mondiali, così contribuendo a innalzare le esportazioni, l’occupazione e tracciare un percorso endogeno di sviluppo unitamente ad altri comparti produttivi. I dati sull’export dimostrano ampiamente la vitalità della nostra industria alimentare

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il punto

Mauro Di Pietro giornalista

Un Abruzzo

differente

R

iagganciare la ripresa non sarà facile, specialmente per l’Abruzzo che non può vantare una sua specifica identità del sistema industriale e produttivo. Si continua così ad assistere a fasi economiche altalenanti, ma che sono solo il frutto dei riflessi della congiuntura internazionale. Quindi non ha sorpreso più di tanto il dato Istat sulla ripresa dell’export che, immancabilmente, ha prodotto qualche ripercussione positiva nella quota Abruzzo, con un più 15 per cento e un conseguente incremento del 2,6 per cento di occupati rispetto al 2010. Ma il dato è circoscritto alle sole attività della Val di Sangro, dove si colloca il grosso dei quasi 160 mila lavoratori del settore industria. Tutto questo, mentre la percezione di tutti è che l’Abruzzo sia bloccato, in balia delle tempeste internazionali. La prova provata, anche in termini mediatici, è quella dell’Aquila dove, a distanza di tre anni dal sisma, la ricostruzione è ferma al palo. Se queste sono le condizioni generali non è un rebus, quindi, poter individuare la strada della ripresa che passa esclusivamente attraverso nuovi investimenti. Ma è proprio su questo fronte che la politica regionale gioca un ruolo fondamentale e non deve sfuggire alle sue responsabilità. Creare le condizioni favorevoli per la ripresa è un impegno al quale nessuna forza politica può sottrarsi. Il risanamento dei conti della sanità ci consente, oggi, di non essere più considerata una “regione canaglia”, ma è solo un punto di partenza. Per l’Abruzzo di domani c’è bisogno di trovare un’unità di intenti che favorisca l’avvento delle riforme strutturali. La contrapposizione tra le parti non può trasformarsi nel consueto “teatrino” all’italiana. In Abruzzo non arriveranno i professori alla Mario Monti e il conseguente Governo dei “tecnici” per compiere scelte impopolari e rimet-

terci in carreggiata. Guai allora a inseguire la demagogia a scopi elettoralistici. Più che di cortei e sit-in c’è bisogno di coraggio e di onestà intellettuale con cui affrontare il proprio elettorato. Dal confronto tra le parti più che dei “No” ci sarà bisogno di scelte utili all’interesse generale. Se è vero come diceva Maynard Keynes che, nel lungo periodo, tutti saremo morti, e sulla “Teorie dei giochi” di Nash che dovremo rivedere il confronto tra le parti sociali. Per i Fondi FAS ci sarà bisogno di sfornare progetti cantierabili, dove non ci potranno essere né vincitori né vinti nel nome del localismo, ma dovranno emergere unanimi vantaggi per l’intero Abruzzo. La stessa cosa è auspicabile per le tante auspicate riforme, dai Consorzi Industriali ai Confidi, alle nuove leggi di riordino del commercio. La politica vecchia è quella della contrapposizione ad ogni costo e per l’Abruzzo questa triste dialettica rappresenta un male da curare. Le condizioni dello sviluppo richiedono un nuovo impegno che agevoli, da subito, il dialogo tra le banche e le piccole e medie imprese abruzzesi. E’ sulla liquidità del sistema, con la pronta disponibilità di denaro, che si giocherà la creazione di nuove imprese e il sostentamento di quelle attive. Così come l’intervento pubblico dovrà premiare le opere infrastrutturali in grado di sviluppare la ricchezza di tutti, perché in grado di svolgere un effetto moltiplicatore. Un dato su tutti deve farci riflettere, l’Abruzzo è la nona regione in Italia per il numero di imprese fallite. In due anni, dal 2009 al 2011, hanno lasciato 19 ogni 10 mila aziende, con la provincia di Teramo che addirittura occupa l’ottavo posto, in classifica nazionale, con un tasso di insolvenza pari a 28,6. Prima di chiudere per default. L’impegno di tutti deve essere di costruire le basi per un Abruzzo differente

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in primo piano

» di Eleonora Lopes

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intervista del 23 marzo 2012

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foto concesse dall’ufficio stampa Regione Abruzzo

L’Abruzzo risanato A tu per tu con il presidente della Regione Gianni Chiodi che traccia un bilancio dei suoi tre anni e mezzo di Governo…

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ostegno alle imprese e al sistema sociale, grande attenzione al ridimensionamento della spesa pubblica, al risanamento della sanità e alla rinascita della città dell’Aquila, queste le priorità di Gianni Chiodi. Ce ne parla in questa lunga intervista rilasciata in esclusiva ad Abruzzo Impresa.

Intervista a Gianni Chiodi presidente della Regione Abruzzo

Lei, Presidente, ha ereditato una regione indebitata, commissariata per la sanità e che durante il suo mandato ha subito diverse catastrofi naturali, quali il terremoto, l’alluvione e in ultima la neve. Tracciamo un bilancio di quanto è stato fatto e quanto c’è ancora da fare… «La prima cosa che mi verrebbe da dire è che “non mi sono fatto mancare niente”. Ma, al di là della facile battuta, amministrare un territorio non è la cosa più semplice di questo mondo, soprattutto quando chi ha governato prima di te lo ha fatto in maniera scriteriata, dissipando

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risorse preziose. Quanto alle calamità naturali, beh! quelle nessuno se le cerca. Il bilancio di questo triennio di mandato è comunque decisamente positivo. Avevamo la maglia nera per indebitamento, una sanità alla sbando e con i conti in rosso che ci era valso il commissariamento e per di più eravamo la regione con la più alta pressione fiscale. Grazie ad una politica di risanamento accorta, lungimirante, parsimoniosa, siamo usciti da questo tunnel, pareggiando il deficit sanitario, non facendo un euro di debito in più, diventando una delle regioni con meno tasse. E questo senza calcoli esclusivamente ragionieristici, con un occhio puntuale sui saldi ma anche programmando investimenti per la crescita e lo sviluppo. Gli effetti si vedranno soprattutto nel medio-lungo termine. Quanto alle catastrofi naturali, il sisma dell’Aquila è stato devastante. Siamo riusciti a fronteggiare

egregiamente l’emergenza e con la ricostruzione, dopo qualche incomprensione, stiamo andando avanti spediti. Recuperati gli edifici danneggiati più lievemente, ora si sta dando una sterzata anche per quelli colpiti in maniera più grave. Grazie alla collaborazione col ministro Fabrizio Barca ed alla sensibilità del premier Mario Monti, la questione dell’Aquila ha di nuovo catalizzato su di sé l’attenzione nazionale. Anche per l’alluvione e l’emergenza neve siamo state tra le prime Regioni ad adottare provvedimenti ad hoc ed a portare le nostre istanze sui tavoli romani. Ma c’è ancora tanto da fare. Per la ricostruzione dell’Aquila ci vorranno anni ed un impegno enorme di energie. Lo stesso necessario per portare avanti quel percorso virtuoso che la Regione ha già impreso, riconosciuto da voci autorevoli, nella sanità, nell’economia, nella produzione, nell’innovazione e nella tecnologia. Siamo ben


determinati». Visti i recenti casi di cronaca, secondo lei, esiste una “questione etica” in Abruzzo? «La questione etica c’è dappertutto, in Italia, in Europa, nel Mondo. Non è purtroppo un problema riferibile ad un delineato territorio, ma una degenerazione derivante dal crollo di valori ed ideali e dal modo di interpretare la politica non nel senso più alto di gestione della cosa pubblica, ma dell’interesse personalistico più egoistico e riprovevole. Per quanto mi riguarda, dell’etica ho fatto un modo di vivere e di operare. Non a caso, è stata tra le linee fondanti del mio programma di governo. Credo che i recenti casi di cronaca debbano invitare tutti, politici e cittadini, ad un maggior rispetto, ad una più alta moralità, ad uno più spiccato senso della giustizia e della legalità». Cosa è cambiato per la nostra regione, considerando anche il suo ottimo rapporto con Gianni Letta, da quando a livello nazionale è subentrato un Governo tecnico? «Con Gianni Letta abbiamo sempre avuto un rapporto preferenziale. Da aquilano e da abruzzese, si è speso, e si spende tuttora, per il nostro territorio. E lo ha fatto ancora di più quando siamo stati colpiti dal tragico evento del terremoto. Per noi continuerà ad essere fonte inesauribile di saggezza e competenza. Con l’attuale Governo Monti si è instaurata subito un’intesa. L’Esecutivo nazionale, che forse in maniera limitativa viene definito “tecnico”, ha subito capito le necessità dell’Abruzzo, dimostrando, con l’incarico

specifico al ministro Fabrizio Barca, di voler dare centralità alla vicenda sisma. Non potrebbe essere diversamente quando ci si confronta con lealtà, serietà, collaborazione, interesse per la causa comune».

cardine, senza eccessive ed improduttive parcellizzazioni». Veniamo al Patto per lo Sviluppo. Doveva essere uno strumento per unire le forze sostenendo le realtà produttive del sistema Abruzzo ed invece

Susanna Camusso, Gianni Chiodi, Emma Marcegaglia alla Convention delle Imprese 2011

Sui Fondi Fas, c’è ancora tanta confusione, proviamo a fare un po’ di chiarezza. Quando arriveranno e come verranno gestiti? «E’ vero c’è stata tanta fumosità sull’argomento, ma questo perché molti hanno strumentalmente operato per vanificare l’azione ed i risultati di questo governo regionale. Siamo gli unici in Italia cui la Corte dei conti ha assegnato per intero la quota Fas di circa 607 milioni di euro. Somma cui si aggiunge il cofinanziamento regionale di 110 milioni di euro, derivante dall’alienazione di beni immobili, e che porta il totale di risorse pubbliche disponibili ad oltre 717 milioni di euro. Abbiamo optato per concentrarne l’utilizzo su poche, ma essenziali, azioni

è diventato la valvola di sfogo degli imprenditori abruzzesi e delle associazioni di categoria contro la politica. Cosa è accaduto? «Semplicemente che qualcuno non ha capito lo spirito innovativo di questo strumento. Chi erroneamente vi ha aderito pensando si trattasse del solito, obsoleto ed anacronistico, tavolo di concertazione è rimasto deluso e ne è uscito. Ma il nucleo fondante, istituzioni, forze politiche (anche di opposizione) mondo produttivo, continua nel suo percorso di crescita. Non dimentichiamo che il Patto per lo sviluppo Abruzzo è stato antesignano anche a livello nazionale». Che ruolo occupano per l’economia abruzzese, i Poli

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d’Innovazione? «Rappresentano il futuro. Oggi la sopravvivenza di ogni sistema economico non può non prescindere da fattori di sviluppo quali la ricerca, la tecnologia, l’innovazione. Non si può pensare di crescere, socialmente, economicamente e culturalmente puntando solo sulla manodopera. E’ necessario un salto di qualità che solo i Poli di innovazione sono in grado di assicurare». Solitamente la classe imprenditoriale la assale di richieste, per una volta faccia lei una richiesta agli imprenditori abruzzesi… «Il mio sollecito è di continuare ad assecondare le politiche di risanamento e sviluppo intraprese da questa Giunta regionale. Ho sempre detto che, se l’Abruzzo ha saputo meglio di tante altre regioni contrastare gli effetti negativi della crisi in atto, gran parte del merito va proprio al tessuto imprenditoriale locale. Reattivo, vivace, intraprendente. Che mai si è lasciato fiaccare dalle difficoltà ma che ha sempre reagito con grande coraggio, non bloccando gli investimenti ma indirizzandoli verso la ricerca e le nuove tecniche. Ecco, ai

Luigi Albore Mascia, Gianni Chiodi, Guerino Testa

nostri imprenditori chiedo di dare continuità ad un modus operandi che finora è stato vincente e che lo sarà ancor più in prospettiva». Lei crede che per crescere economicamente e creare occupazione, l’Abruzzo debba ancora puntare solo sul settore industriale o, come hanno fatto le vicine Marche o Umbria, considerare come volano settori quali, turismo, enogastronomia e cultura? «Non è necessario guardare in casa altrui. Sappiamo bene che l’Abruzzo va inteso come un unicum in cui ogni ambito è legato alle sorti dell’altro. Del resto, da tempo abbiamo sposato l’idea di “sistema Abruzzo”.

Gianni Chiodi con il presidente degli USA Barack Obama durante il G8 svoltosi a L’Aquila

Quando pensiamo alla crescita ed allo sviluppo del nostro territorio, lo facciamo in toto, non per settori. Non può esserci turismo senza l’apporto sinergico di una valida offerta enogastronomica e culturale e viceversa. L’Abruzzo, come ogni altra realtà, deve produrre ricchezza in un campo per reinvestirla in altri, dando origine così ad un circolo virtuoso di risorse che può significare solo benessere per tutti. Rientra in questo discorso anche la valorizzazione del patrimonio industriale esistente ed il sostegno a nuovi insediamenti produttivi». Per concludere, c’è qualcosa che non rifarebbe in questi quasi 4 anni di Governo? «Non sarebbe umano pensare di aver fatto tutto bene. So per certo di aver fatto scelte che in quel momento, in quella circostanza, ritenevo le più giuste e migliori possibili per la mia gente e per la mia terra. Poi, margini di miglioramento ci sono sempre. Credo comunque che nell’impegno politico, come nella vita, ogni esperienza aiuta a crescere. L’importante è che si agisca con coscienza, onestà e lealtà. Verso se stessi e verso gli altri»

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in primo piano Âť di Denia Di Giacomo

Vinitaly

il vino che fa storia

Dal 25 al 28 marzo Verona si è tinta nuovamente di Vinitaly. Edizione 2012 rinnovata nei giorni e nelle affluenze, qualche bella novità e ottimi riscontri sul fronte delle presenze estere

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Alcune aziende vitivinicole abruzzesi presenti al Vinitaly

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enza dubbio un Vinitaly diverso, a partire dalle sue giornate, che da 5 si sono ridotte a 4, tagliando fuori il fine settimana, quindi da domenica a mercoledì invece che da giovedì a lunedì. Conseguenze? Padiglioni comunque pieni, curiosi ridotti quasi al minimo, e una maggiore presenza di visitatori professionali e addetti del settore. In particolare è risultata molto forte l’affluenza di ristoratori, titolari di enoteche e wine bar e commercianti in genere. Moltissimi i visitatori stranieri per un totale complessivo di oltre 140 mila presenze provenienti da 120 paesi esteri. L’affluenza è stata quindi un vero successo confermata ulteriormente anche dalla presenza di stand di operatori esteri “con un grande ritorno di Stati Uniti e Canada – dice Ettore Riello, presidente di Veronafiere – oltre che da tutti i Paesi consumatori emergenti asiatici con la Cina che entra nella nostra top 10, dalla Russia, dal Nord Europa, dalla Francia, ma anche massicciamente dalla Germania” 46esima edizione all’insegna dei buoni auspici dunque, che trovano riscontro in un più 35 per cento di operatori stranieri e per la prima volta produttori provenienti addirittura da Uzbekistan, Moldavia, Azerbaijan e Armenia oltre ai “tradizionali” espositori sloveni, americani, spagnoli e argentini. Pare quindi che, nonostante il suo declino, il mercato italiano riesca ancora ad attirare l’attenzione forse grazie all’opportunità che il Vinitaly offre di incontrare i buyer provenienti da oltre cento paesi in quella che viene ormai ritenuta una delle manifestazioni di settore più importanti d’Europa. «E’ stato il Vinitaly dell’export -afferma Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini e in effetti, dopo i numeri dell’export registrati nel 2011 – con un +12% e 24 milioni di ettolitri esportati - non ci si poteva che aspettare un interesse molto forte da parte del mercato estero. La riforma dell’Ocm vino – osserva ancora Lamberto Vallarino Gancia – ha spinto gli imprenditori italiani a mettersi insieme e fare squadra. Gli interessi particolari sono stati superati dalla voglia di centrare i grandi obiettivi sui mercati internazionali. E questo spiega la grande evoluzione degli ultimi anni delle società vitivinicole». E così 4.200 piccoli e grandi produttori, si sono nuovamente cimentati in una full immersion dagli odori inconfondibili, dove tra presentazioni, spettacoli, assaggi e proposte l’importante non è vincere – anche se alla fine si ci prova comunque – ma partecipare. Non hanno fatto eccezione le aziende abruzzesi,

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L’Abruzzo a Verona

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che nonostante la mancanza della Regione Abruzzo hanno partecipato numerose garantendo anche il servizio ristorante in “autogestione”, ovvero la gestione del punto ristoro è stata affidata al movimento Turismo del Vino Abruzzo, un’associazione che riunisce oltre 40 produttori e i riscontri positivi, come ogni anno, non sono mancati. L’assessore all’Agricoltura Mauro Febbo è intervenuto alla kermesse, soprattutto evidenziando l’importantissimo protocollo d’intesa raggiunto tra il Consorzio del Vino nobile di Montepulciano e il Consorzio di tutela vini di Abruzzo per «Condividere un percorso finalizzato a eliminare ogni possibile elemento di confusione nei consumatori del Nobile di Montepulciano e del Montepulciano d’Abruzzo». In linea di massima il Vinitaly è un evento collaudato che riesce sempre, a prescindere dall’investimento regionale (e parlo soprattutto per l’Abruzzo), ma forse questo periodo di difficoltà è riuscito ad aumentare la coesione tra le aziende e la condivisione di obiettivi comuni, sembra infatti che finalmente stia mettendo radici l’idea che da soli non si va da nessuna parte e che solo facendo gruppo si può davvero crescere. Piccole vene stonate in un Vinitaly di grande e rinnovato interesse ci sono comunque state, in alcuni stand i bicchieri non avevano un buon odore, in un’area è saltata la luce, non c’è a disposizione internet gratuito, cosa di cui molti giornalisti si sono lamentati e fuori dalla grande fiera ci si trova a confrontarsi con una città che accoglie con molta fatica un numero così alto di automobili, costringendo a lunghe attese nei parcheggi (a pagamento, non asfaltati e pieni di buche), senza considerare che se si parcheggia fuori dalle aree sorvegliate, al ritorno in macchina si rischia di trovare brutte sorprese, come ad esempio in vetro rotto e i bagagli rubati! Ma anche questo è Vinitaly!

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umerosa la compagine dei vignaioli e olivicoli abruzzesi presenti in questa edizione del Vinitaly. 87 cantine e 28 aziende olearie presenti al Sol, unite in un unico obiettivo “comunicare la natura unica della nostra regione e dei suoi interpreti”, come ha ribadito Tonino Verna presidente del Consorzio di tutela vini d’Abruzzo, durante la presentazione della partecipazione dell’Abruzzo alla 46ª edizione del Vinitaly. Ad accogliere i visitatori nel padiglione numero 11 della fiera veronese è stata, come di consueto, l’Enoteca regionale d’Abruzzo con il servizio gestito dai sommelier dell’Ais Abruzzo, mentre nelle sala degustazione si sono susseguiti numerosi appuntamenti dedicati alle eccellenze regionali dalla forte e nota identità: Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina, Cococciola, Montonico, Malvasia e Moscatello. Tra gli appuntamenti più seguiti c’è da evidenziare quello dedicato ai 40 anni di vita del Trebbiano d’Abruzzo, un momento di grande interesse dove sono state ripercorse le tappe più importanti di questo prodotto di punta della nostra tradizione vitivinicola. Tra novità proposte e prodotti riconfermati, le nostre cantine hanno avuto modo di presentare al meglio la loro produzione, e in generale si sono dette soddisfatte anche del cambiamento di giorni di fiera. «In effetti abbiamo notato la presenza di molti professionisti del settore – dichiara Stefania Bosco della Cantina Bosco Nestore – e questo ci ha permesso di proporre i nostri vini in modo più completo e dettagliato». «Il Vinitaly è un momento di fondamentale importanza sia per la regione Abruzzo che per i nostri prodotti – ha affermato Roberta Accardo, responsabile vendite della Farnese Vini – bisogna presentarsi al meglio e non promuovere semplicemente dei vini, ma la filosofia che c’è dietro di essi, evidenziando ad esempio il grande lavoro in vigna, fatto di selezione e spesso di notevoli abbassamenti delle rese per ettaro grazie alle quali creare sempre maggiore qualità». La Farnese Vini ha presentato l’etichetta dedicata al Giro d’Italia, un vino non vendibile nel nostro paese, nato per onorare il famoso evento sportivo.


Alcune aziende olearie abruzzesi presenti al SOL

Numerose le novità presentate dall’Azienda Agricola Angelucci, tra cui il Leonate, sia in versione Montepulciano d’Abruzzo DOP che Pecorino Colline Pescaresi IGP, il Vigna Mè nella veste Trebbiano d’Abruzzo DOP, il Collefiori ottimo Moscatello Passito Colline Pescaresi IGT, Giogaia, Moscatello Spumante dolce e infine, ma non per importanza il Travertine, originale versione secca di Moscatello ottenuto dall’autentico clone “biotipo Casauriense”. L’azienda Marramiero ha invece confermato i suoi cavalli di battaglia e si è presentata al pubblico con la solita eleganza «Siamo molto soddisfatti di come sia andata questa edizione del Vinitaly – dichiara Enrico Marramiero – è importante partecipare e farlo sempre al meglio». Ma il mondo del vino è legato a novità sempre più interessanti, come “UVA NOVA”, la prima linea cosmetica che sfrutta le proprietà dell’uva creata grazie alla grande ricerca dell’Azienda Agricola Agriverde, e sempre da questa realtà innovativa nasce il connubio con la scuderia FERRARI, che ha scelto l’azienda ortonese come partner d’eccellenza nei Gran Premi di Formula 1, questo significa che tappa dopo tappa, Agriverde seguirà il team Ferrari affiancandolo nella presentazione della nuova Ferrari Verde, la 599 Hybrid Kers, che dire, un connubio senza dubbio originale! Ma anche i rappresentanti del SOL, il Salone Internazionale dell’olio extravergine di qualità, hanno dato dimostrazione di come la nostra regione sia sempre più nota per i suoi straordinari prodotti oleari, spesso accompagnati da novità di grande interesse, come ad esempio le straordinarie praline extrafondenti all’olio di oliva presentate in anteprima dalla Masseria Erasmi di Castelenti oppure gli accattivanti packaging da regalo degli olii aromatizzati della Tenuta Sant’Ilario di Pineto, un incanto per la vista oltre che per il palato, per concludere con i nuovi prodotti e le conserve proposti dall’azienda agricola Piacere Abruzzese sempre della bella Pineto. Insomma un Vinitaly ricco, purtroppo non di premi, visto che le premiazioni sono state rimandate a novembre, ma l’importante è partecipare e soprattutto fare bella figura perché non basta avere dei buoni prodotti, bisogna anche che il mondo li conosca.

L’ingresso dell’Abruzzo nel padiglione SOL

Vivit, il biologico si fa strada Tra le novità più apprezzate del Vinitaly c’è stato Vivit, un salone interamente dedicato ai vini naturali. Vivit è stato uno spazio aperto ai viticoltori biologici e biodinamici che hanno potuto raccontare e promuovere i loro prodotti ad un pubblico sempre più attento e numeroso anche se spesso poco preparato per questo genere di produzioni, proprio per questo le degustazioni sono state effettuate sotto la guida esperta di un Master of Wine che ha saputo introdurre i visitatori in un mondo che vede anche l’ambiente, e non solo il vino, al centro di ogni discorso. Al Vivit hanno partecipato ben 127 produttori, provenienti da Italia, Francia, Svizzera, Austria e Slovenia.

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1° Premio Decanter Ceramiche Città di Castelli

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ella spettacolare cornice della 46° edizione di Vinitaly, nell’ambito dell’area degustazione dell’Enoteca Regionale Abruzzo, si è svolta la premiazione del 1° Premio Decanter Città di Castelli. L’iniziativa dal titolo “Il millenario legame tra la forma e la sostanza – Il vino si decanta in ceramica”, legata al territorio teramano e alla Città di Castelli, nota per la tradizione ceramista dal 1500, è stata sviluppata da Giorgio Pistocchi presidente del Centro Ceramico Castellano, dal sindaco Enzo De Rosa e da Antonietta Mazzeo, sommelier editorialista enogastronomia, in collaborazione con l’AIS Abruzzo. Il premio, di natura culturale e dedicato alle personalità, che si sono particolarmente distinte, per la divulgazione della conoscenza e il relativo sviluppo dell’enogastronomia, in questa prima edizione è stato assegnato alla trasmissione “Decanter“ di Rai Radio2 e ai suoi conduttori Fede e Tinto, che sono stati premiati da Mauro Febbo, assessore delle Politiche Agricole Regione Abruzzo, e da Antonio Prospero, consigliere Regione Abruzzo, presenti tra gli altri anche Gaudenzio D’Angelo, presidente AIS Abruzzo, Tito Cieri, presidente Enoteca Regionale Abruzzo e Tonino Verna, presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo Ma cerchiamo di scoprire come nasce il legame tra il vino e la ceramica. La tradizione ceramica si è sviluppata a Castelli già in epoca etrusca e i primi reperti datati risalgono al XV secolo, ma è dalla seconda metà del 1500 che questa arte vive il suo periodo di massimo splendore, fino a divenire l’unica vera economia della città, tanto che ancora oggi la maggior parte della popolazione risulta dedita a questa nobile arte. L’attenNella foto in alto la premiazione con il “Decanter” di Città di Castelli ai conduttori di Rai Radio2 Fede e Tinto

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zione e il rispetto delle forme “della tradizione” hanno sempre contraddistinto gli artigiani della ceramica di città di Castelli, sempre attenti nella ricerca, lo studio e la creazione degli oggetti dell’artigianato artistico e tradizionale. Da questi valori, nasce una modalità particolare di decantare il vino, ossia in Decanter di ceramica, dove Vino e Ceramica, si ritrovano nel millenario legame tra la forma e la sostanza. Il vino non si beve, ma si “gusta”, e la degustazione può avvenire soltanto dopo una corretta “ossigenazione”, nel rispetto del tempo necessario che deve intercorrere, tra l’apertura della bottiglia e l’assaggio, perché il vino è un frutto “vivo” della terra, della fatica e della passione, ed è consigliabile, per rispetto, “farlo respirare”. Il decanter esalta le virtù e le caratteristiche del vino in maniera ottimale e funzionale alla miglior degustazione possibile, versato nel decanter il vino si “ossigena” e diffonde tutta la sua fragranza, permettendo di percepire il suo bouquet di sensazioni aromatiche e profumate. Sono i grandi vini rossi, i rossi invecchiati, i rossi caldi, strutturati o corposi a richiedere la decantazione, è inutile decantare vini freschi e giovani e i vini bianchi a meno che questi ultimi non possano essere annoverati tra i … superblasonati. La forma particolare ricorda quella di un’anfora: molto larga la base dalla quale si diparte la materna superficie panciuta che va via via stringendosi verso il collo per poi riallargarsi nella bocca. Il vetro e cristallo sostituiti, per la ricerca dell’eccellenza e dell’equilibrio, dalla ceramica, dalle sue tradizionali caratteristiche e peculiarità di forma per la sostanza.


L’Olio Champagne Fantasia

L’azienda aquilana premiata con il bronzo al concorso Sol D’Oro

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l Sol D’Oro, il più importante e selettivo concorso internazionale dedicato all’olio extravergine di oliva, vince la qualità abruzzese. L’azienda aquilana Fantasia con il suo olio champagne ha infatti conquistato il Sol di bronzo nella categoria oli con fruttato leggero. Con oltre duecento anni di storia nel settore olivicolo, a Raiano, nello splendido scenario della Valle Peligna, la famiglia Fantasia preserva la tradizione grazie all’amore e alla passione di Francesco e della figlia Sandra per la loro terra. Gestita dalla giovane ventitreenne Sandra Fantasia, l’attività di imbottigliamento è iniziata solo un anno fa e ha già portato a questo lusinghiero risultato. E’ la prima volta infatti che un’azienda abruzzese riesce a conquistare il podio. L’olio extravergine di oliva bio Fantasia è frutto di un’attenta selezione della produzione delle varietà rustica e gentile dell’Aquila. All’olfatto si pone in modo suadente con profumi di erba e di pomodori. Al palato si presenta appena amaro, con delicata sensazione di piccante e avvolgenti note di pomodoro. Piacevolissima bocca dolce nel finale. «Fantasia nasce dal desiderio di rompere una tradizione nel rispetto della tradizione stessa. Realizzare una bottiglia di olio come mai era stato fatto prima. Sorprendere con la bellezza del contenitore, sorprendere ancora di più con la qualità del contenuto -.sottolinea Sandra Fantasia -. Ci siamo così ispirati allo cham-

Foto di Alberto Castorina

pagne, prodotto di qualità e simbolo dell’eleganza. L’unicità del nostro olio e l’innovativo design si sono così uniti per perseguire la nostra cosiddetta via del lusso». L’azienda vanta tra l’altro la proprietà di un antico e suggestivo frantoio del 1700 riportato allo splendore iniziale per la fruibilità culturale pubblica a testimonianza di una secolare tradizione familiare.

scheda tecnica Origine: italiana Varietà: rustica e gentile dell’Aquila Raccolta: a mano Estrazione: a freddo Piantagione: secolare Esposizione: soleggiata Altitudine: da 250 mt a 400 mt s.l.m

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Imbottigliamo la natura.

Questa è la storia di un Lui e una Lei. Lui è un idealista, innamorato a tal punto di lei da assecondare ogni suo capriccio. Lei detta le regole: vuole andare in collina, mentre gli altri vanno al mare; vuole vento e passione mentre gli altri dormono; ma soprattutto vuole cure e attenzioni solo da lui. Lui è Franco D’Eusanio, ideatore di vini. E lei? È la natura, ovviamente.

Vini Chiusa Grande: alla natura si comanda solo ubbidendole.

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in primo piano » di Marcella Pace

Addio a

Dino Di Vincenzo “costruttore” d’Abruzzo

Con la scomparsa del titolare della Igefi, l’imprenditoria regionale perde un vero pioniere della crescita

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mprenditore, pioniere dello sviluppo, industriale. Ci sono moltissimi modi per definire Dino Di Vincenzo, scomparso a Chieti lo scorso 24 febbraio, all’età di quasi 89 anni. Ma l’espressione che forse racchiude maggiormente una personalità di così alto spessore è “costruttore”. Costruttore della “Sevel”, costruttore dell’Abruzzo post guerra, ma soprattutto costruttore di relazioni. Il cordoglio per la sua scomparsa è arrivato da ogni angolo d’Abruzzo, da ogni personalità della regione, perché Di Vincenzo entrava nel cuore di chiunque lo conoscesse. Era un uomo sincero, di un’umanità sconfinata, profondamente attaccato alla sua terra, dove - ricordava spesso – poteva vantarsi di aver persino portato l’acqua in almeno metà dei comuni abruzzeDino Di Vincenzo si. La sua tenacia e la sua voglia di fare lo hanno portato a vivere una vita intensa, piena di successi. Di Vincenzo era imprenditore, ma anche marito della signora Maria Di Pasquale e padre attaccatissimo ai suoi quattro figli, Maria Antonietta, medico – dietologo, Giovanni, ingegnere, che ha proseguito l’attività professionale del padre, Roberto, antropologo e imprenditore della comunicazione e Valerio, medico – chirurgo. Conseguito il diploma di geometra, Di Vincenzo ha iniziato la sua attività nel 1949, senza mai lasciarla fino allo scorso Natale, quando aveva festeggiato la ricorrenza insieme ai suoi dieci nipoti. E’ stato lui, insieme al ministro Remo Gaspari, uno degli artefici di tutte le opere pubbliche più importanti che hanno trasformato l’Abruzzo da terra di pastori ad economia industriale

avanzata. E’ stato fondatore di un gruppo industriale diversificato, oggi raccolto sotto il nome di Igefi S.r.l., holding di partecipazione che occupa nelle varie attività oltre 1200 dipendenti. Per dieci anni, fino al 2009 è stato presidente della Camera di Commercio di Chieti, dotandola, dopo una ristrutturazione da lui fortemente voluta, dei saloni dell’ex Foro Boario. Ma sono molte altre le cariche ricoperte dall’imprenditore teatino: presidente Nazionale del Comitato Medio Imprese A.N.C.E; vice presidente dell’A.N.C.E; presidente del Sindacato dei Costruttori della Provincia di Chieti; presidente della Consulta Regionale dei Costruttori Abruzzesi; presidente del Gruppo di Lavoro per il Mezzogiorno dell’A.N.C.E; consulente tecnico della Curia Metropolitana Chieti – Vasto per i danni di guerra alle Chiese e opere parrocchiali; membro del Comitato per l’Albo Nazionale Costruttori presso il Provveditorato OOPP de L’Aquila in rappresentanza di Confindustria. Poi, l’ultima delle sue intuizioni. Quella dell’Interporto “Val Pescara”, del quale era anche presidente. Ma Dino Di Vincenzo, già insignito del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana nel 1989 e di Cavaliere del Lavoro nel 2002, era tra i personaggi più stimati anche per il suo impegno nel sociale, a favore dei più deboli. Molte le opere di beneficenza a sostegno degli Istituti religiosi della Chiesa Cattolica in Albania, delle diocesi Pescara – Penne e la partecipazione alla costruzione di una Chiesa in India. Con lui l’Abruzzo ha perso sì un industriale, ma soprattutto un vero pezzo di storia

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in primo piano » di Denia Di Giacomo

Vasto in lutto per

Mario Argirò

Ricordiamo la scomparsa di Mario Argirò, fondatore dell’omonima azienda di San Salvo, figura insostituibile dell’imprenditoria abruzzese

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n altro importante simbolo della nostra imprenditoria è scomparso. Lo scorso 2 marzo a San Salvo è infatti venuto a mancare Mario Argirò, storico imprenditore del gruppo omonimo nonché padre di Giuseppe Argirò,vice presidente del Comitato Piccola Industria e Nicola Argirò, presidente della Commissione Industria della Regione Abruzzo. Mario Argirò era nato a Bovalino in provincia di Reggio Calabria nel maggio 1916, trasferitosi a Torino a soli 3 anni, conseguì nella città piemontese il diploma magistrale, specializzandosi poi come meccanico di precisione. Lavorò per l’Areonautica Militare da 18 a 26 anni e in seguito venne chiamato dalla Saab Aeronautica come istruttore di formazione operai a Linkoping in Svezia, dove dimorò per tre anni, e poi in Sud Africa, per Mario Argirò svolgere la stessa mansione. In quegli anni svolse un lavoro encomiabile e al suo rientro in Italia venne nominato cavaliere per meriti areonautici, così nel 1956 fonda la Mario Argirò con sede a Torino. Gli anni 60 videro una forte espansione per la Mario Argirò, tanto che tra i suoi migliori clienti si annoveravano la RAI e la FIAT, fino a che nel 1976 l’azienda aprì una succursale nel centro Sud, scegliendo l’area industriale di Vasto, che offriva e ancora oggi offre, notevoli opportunità non solo nel poter raggiungere le aziende Fiat del Sud, ma anche importanti industrie come la Pilkington e la Denso, alle quali dare un servizio qualificato e tecnologicamente all’avanguardia.

La storia racconta il resto, oggi la Argirò Group è leader nel settore della progettazione e costruzione con la formula “Chiavi in Mano” di macchine e di linee di produzione completamente automatiche ad altissima tecnologia, una realtà che ha creato uno sviluppo enorme nella nostra regione, sia in termini occupazionali che economici. Tutta San Salvo e aree limitrofe sono fortemente legate alla figura di Mario Argirò, uomo che in molti descrivono lungimirante e sempre al passo con i tempi, parole che utilizzò anche il ministro Gaspari rivolgendosi a lui. Quelle aree del nostro territorio che lui scelse per vivere con la sua famiglia, non potranno mai dimenticare la benevolenza e il rispetto che Mario Argirò diede sempre a tutti. I suoi figli, Nicola e Giuseppe Argirò, rimpiangeranno senz’altro un genitore esemplare, i suoi concittadini ricorderanno un amico e una figura importante nell’ambito della comunità, ma l’Abruzzo intero non potrà far altro che sperare in un futuro in cui uomini, del suo stesso stampo, rendano grande la nostra regione, esattamente come Mario Argirò è riuscito a fare, non solo con la sua azienda, ma anche con l’esempio della sua stessa condotta di vita. La redazione di Abruzzo Impresa e tutti i suoi collaboratori, sempre impegnati nel portare avanti la valorizzazione delle figure migliori dell’imprenditoria abruzzese, non potevano esimersi dal ricordare questa importante figura, che senza dubbio mancherà a molti

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in primo piano » di Marcella Pace

L’ultimo saluto

ad un imprenditore illuminato L’Abruzzo perde Luigi Saquella, il re del caffè

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on l’aroma del suo caffè aveva conquistato l’Italia, l’Europa, il Canada e persino Israele. Ma soprattutto con la sua umanità e serietà riusciva a conquistare chiunque. Con la scomparsa di Luigi Saquella, amministratore unico della Saquella 1856, la casa pescarese nota nel mondo per la produzione di caffè, guidata insieme al fratello Enrico, l’Abruzzo perde un altro imprenditore di altissimo valore. Un imprenditore “illuminato”, come lo ha definito il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, “dotato di quella grande dose di lungimiranza che gli ha permesso di contribuire a scrivere un capitolo importante dello sviluppo economico della regione”. Avrebbe compiuto 72 anni quest’anno, ma si è spento nella notte tra domenica e lunedì 2 aprile, dopo un infarto e un disperato intervento chirurgico. Già il giovedì precedente, Luigi Saquella aveva accusato un malore, proprio nella sua storica azienda, dove stava lavorando come sempre, ma solo in un secondo momento è arrivato il ricovero in ospedale, prima a Pescara e poi a Chieti. Laureato in Economia e Commercio, Saquella era entrato giovanissimo nella secolare azienda di famiglia, fondata da Clemente Saquella nel 1856, come impresa abruzzese dedita al commercio di spezie e coloniali, the, orzo, cacao delle più svariate provenienze e qualità, divenuta poi, società commerciale per volere di Luigi e Alfonso Saquella. Nel 1969, Luigi ed Enrico subentrano al padre Arnaldo e danno vita alla nuova ditta Luigi & Enrico Saquella S.n.c., che con gli anni riuscirà ad imporre il suo caffè in tutto il mondo. “La morte di Luigi lascia un vuoto incolmabile nella storia della Saquella 1856 Srl al cui sviluppo ha di certo contribuito in modo determinante”. Con queste parole l’azienda ha dato notizia della scomparsa del suo stimatissimo amministratore. “Il suo apporto all’as-

sociazionismo di categoria è stato fondamentale per lo sviluppo del caffè espresso in Italia e nel mondo – ha dichiarato la famiglia. Il suo nome si lega Luigi Saquella alle più importanti associazioni di settore nelle quali ha rivestito sempre ruoli da protagonista”. Saquella è stato, infatti, fondatore e presidente dell’Associazione nazionale torrefattori, presidente del Comitato italiano caffè, advisor dell’International Coffee Organization e presidente in carica del Consorzio promozione caffè. E la sua attività non si fermava a questo. Non a caso, il direttore generale di Confindustria Luigi Di Giosaffatte lo descrive come “uomo capace di interpretare lo spirito associativo degli imprenditori ed inesauribile esempio di dedizione al lavoro”. Saquella rivestiva, infatti, importanti incarichi anche all’interno di Confindustria. Attualmente era vice presidente della sezione agroalimentare e del Cifap, la società consortile per la formazione. In passato era stato presidente della piccola industria e vice presidente di Confindustria Pescara. Alla fine degli anni ottanta fu anche presidente del primo Consorzio export dell’Unione industriali. Ma sono soprattutto le sue eccezionali doti umane a farlo ricordare. “E’ per la sua grande apertura verso gli altri e verso i propri collaboratori in particolare – continua la sua azienda - che il suo ricordo rimarrà per sempre vivo nel cuore di chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo come uomo e come imprenditore acuto”


in copertina » di Eleonora Lopes

ARGON ENERGIA

dal fotovoltaico alla green economy

Nata nel 2009, la Argon Energia è una delle aziende leader in Abruzzo nel settore della green economy. Innovazione, ricerca e uno staff giovane e competente, sono le caratteristiche vincenti dell’azienda pescarese capitanata da Giacomo Ortolano

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rgon Energia si affaccia sul territorio nel 2009 ed in soli tre anni riesce a ritagliarsi una fetta di mercato considerevole nel settore della green economy. Nonostante la congiuntura economica abbia giocato, a volte, un ruolo avverso (basti pensare ai ritardi nell’emanazione del Quarto Conto Energia o alle inadempienze nell’uscita di nuovi decreti sulle altre fonti rinnovabili), Argon Energia è sempre riuscita a mantenere la cresta dell’onda, differenziandosi per serietà e professionalità dagli abili speculatori che hanno popolato, soprattutto all’inizio, questo business. Oggi è un partner dinamico ed efficiente per la costruzione di impianti di risparmio energetico chiavi in mano ed un affidabile compagno di viaggio

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verso uno stile di vita più sano e pulito. In linea con le tendenze di mercato (nel 2011 sono stati installati in Italia oltre 9000 MW di pannelli solari, quasi 4 volte di più del 2010) è il fatturato di Argon, composto perlopiù dalla realizzazione di impianti fotovoltaici sia per il mondo industriale che per quello residenziale. Ma il sole non rappresenta l’unica fonte di energia, oltre che di guadagno: la carica di Argon investe anche il settore delle biomasse e dell’eolico. Grazie ad un’area ricerca e sviluppo giovane, dinamica e qualificata, ogni giorno si cercano nuove soluzioni per offrire ai propri clienti, siano essi imprenditori, agricoltori o semplici cittadini, un sistema di vita alternativo, basato sull’idea di un’umanità che


Giacomo Ortolano, amministratore di Argon Energia

Âť foto di Pietro Ferrante

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in copertina

Impianto fotovoltaico 200 kW - L’Aquila

Impianto a biogas

sappia vivere in armonia con il mondo. Per quanto riguarda le biomasse, Argon Energia è stata capace di mettere a frutto anche le quantità di scarti più ridotte. Gli impianti realizzati ad oggi in Italia sono principalmente di grande taglia, 1 MW, e dislocati nelle regioni del Nord in cui si ha maggiore disponibilità di biomassa. In questo panorama Argon Energia si differenzia dalla concorrenza offrendo ai suoi clienti, aziende agricole medio-piccole, impianti di piccola taglia (100-200 kW), confermando così la sua attenzione al territorio. Si tratta, infatti, di soluzioni ottimali sia per il limitato ingombro, che per la quantità di materie prime necessarie, permettendo dunque di valorizzare al meglio anche porzioni di terreno limitate. Unica nel seguire il vento dell’innovazione, Argon propone anche soluzioni di piccola taglia per l’eolico, convinta che il futuro di questo comparto in Italia, in

Impianto fotovoltaico 100 kW - Oleggio (NO)

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grado di offrire lavoro a 30.000 persone ed assicurare il 5% della produzione di energia elettrica nazionale, sia lo sviluppo di impianti tra i 10 e i 200 kW. Sposando l’idea di un futuro più verde e fiorente, Argon Energia lancia nel mercato l’ennesima sfida, quella dell’efficienza energetica, oggi sviluppata con partner industriali, team per audit ed in modalità ESCO, grazie alla quale è capace di prendere in gestione grandi spazi e strutture, rimodularli nell’ottica del risparmio energetico, ottimizzandone costi e consumi, e riconsegnarli, rinnovati ed efficienti, all’impresa partner. In questo modo il numero delle emissioni si riduce notevolmente, assicurando ricadute economiche ed istituzionali più che positive e permettendo al tessuto imprenditoriale di assorbire nuova linfa vitale per gli investimenti. Sia che si tratti di sole che di acqua, vento o terra,


LO STAFF DI ARGON ENERGIA

“Abbiamo chiesto ad alcuni componenti del suo staff perché hanno deciso di lavorare in Argon Energia. Scopriamo cosa ci hanno risposto…” MARA (Amministrazione) “Sono stata tra le prime ad arrivare. Era ancora tutto da fare e da costruire ma le sfide mi piacciono e Giacomo mi ha trasmesso la voglia di affrontarle con tenacia e determinazione”. VALERIO (Ricerca & Sviluppo) “Sin dal primo momento ho pensato che Argon avesse una chance in più: Giacomo è riuscito a trasmettermi un pensiero aperto ed un respiro internazionale … niente a che vedere con le altre realtà del territorio con le quali ero entrato a contatto”. GILDA (Ricerca & Sviluppo) “Da quando sono arrivata, Giacomo non fa altro che ripetermi 1+1+1 fa 4. Ogni mattina facciamo brainstorming e tutti ci confrontiamo sulle nuove soluzioni: lo spirito di squadra, accompagnato ad un forte senso di autonomia e responsabilità, mi stimolano a crescere e a fare sempre di più e meglio”.

Argon Energia veste un unico ruolo, quello del System Integrator/EPC: studia la tecnologia più idonea, effettua il processo di installazione, individua la forma di finanziamento più remunerativa e garantisce un’assistenza stabile nel tempo. In sintesi, Argon offre un servizio di risparmio energetico chiavi in mano, capace di garantire all’imprenditore maggiori risorse da investire in azienda e, alle famiglie, bollette meno care ed una voce d’entrata in più nel bilancio di casa. Accanto allo sviluppo di queste business units, Argon sta lavorando alla creazione di un fondo di investimento per la realizzazione e gestione di impianti (fotovoltaici, hydro, eolici e a biomasse) medio-grandi, sia in Italia che all’estero. Si tratta di un’iniziativa attraverso cui verranno sviluppati e realizzati nuovi impianti, generando cash flow da investire in ulteriori progetti.

FRANCO (Progettazione) “Penso che Argon sia una situazione ottimale per dare il proprio contributo allo sviluppo economico ed ambientale del nostro paese: è un’isola giovane, basata su un’ organizzazione sana che si prefigge principi sani”. ETTORE (Acquisti) “Apprezzo moltissimo la flessibilità di Argon accompagnata dal suo forte radicamento nel territorio. Sono convinto che ci siano moltissime potenzialità da sfruttare per un sistema di vita migliore”. GIOVANNA (Marketing) “Sono stata all’estero per molti anni e, stranamente, qui mi sento a casa. Mi piace l’impronta che Argon Energia vuole dare a questo settore e la voglia che mi mette di uscire dagli schemi provinciali”. LUCA (Marketing) “In Argon vedo la possibilità di crescere e soprattutto una grande voglia di puntare sui giovani. Sento che qui ho spazio per sviluppare le mie idee”. MARCO (Commerciale) “Giacomo riesce a trasmettermi sicurezza e voglia di fare bene: cosa non facile da trovare presso le altre aziende, soprattutto in questo difficile momento economico.”

ARGON ENERGIA s.r.l. www.argonenergia.com Sala inverter di impianto fotovoltaico 200kW - Otranto (LE)

Impianto fotovoltaico 15 kW - Spoltore (PE)

» foto concesse da Argon Energia

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in copertina Impianto fotovoltaico 600 kW - Broccostella (FR)

a tu per tu con Giacomo Ortolono Come nasce l’idea di lavorare nel mondo della Green Economy? «Sono sempre stato curioso ed attento a quelle che erano le possibilità offerte dal mercato e dall’ambiente per vivere meglio e così, dopo una laurea con una tesi sulla flessibilità nella generazione dell’energia elettrica, ho deciso di avvicinarmi alle fonti alternative di energia pulita. La sfida che abbiamo deciso di intraprendere in Argon che più ci appassiona, è quella di passare da operatore attivo nel campo energie rinnovabili a protagonista della green economy nella sua accezione più completa, il che significa accompagnare al mondo energie rinnovabili quello dell’efficienza energetica, dell’ambiente e dell’eco sostenibilità». Quant’è rilevante, per salvaguardare il nostro ambiente, l’utilizzo delle energie rinnovabili? «I vantaggi sono duplici: i primi sono a beneficio dei paesi industrializzati che necessitano, il prima possibile, di ridurre le emissioni di gas serra e di inquinamento atmosferico, oltre che di assicurarsi un approvvigionamento energetico stabile nel tempo. I secondi rappresentano una speranza per i paesi in via di sviluppo che, percorrendo strade eco-sostenibili, riuscirebbero ad accedere ad un sistema di vita migliore».

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A chi è rivolto il vostro business? «Lavoriamo soprattutto per il settore industriale nei panni di System Integrator, occupandoci di tutti gli aspetti relativi alla realizzazione di sistemi a risparmio energetico ed offrendo un servizio chiavi in mano efficiente e duraturo. La nostra più grande soddisfazione è vedere il cliente felice e sicuro, sapendo di poter contare su un partner che non lo abbandonerà mai nel tempo ma che, anzi, sarà capace di offrirgli soluzioni ancora più efficienti. Ci occupiamo anche degli impianti residenziali: in fondo la nuova corrente di pensiero che mi aspetto dal futuro deve partire dalle piccole cose». Quali sono i vantaggi per chi realizza un impianto fotovoltaico? «Il vantaggio oggi appare solo l’incentivo, ma il vero guadagno è la possibilità di autoprodursi l’energia per tutta la vita utile dell’impianto. Il kilowattora prodotto da fonte rinnovabile, infatti, oltre che garantirci un rapido recupero dell’investimento attraverso gli incentivi statali, ci consente un risparmio notevole in bolletta. Non va trascurato poi, il fatto che si tratta di un’abitudine di vita eco-sostenibile». La Argon Energia, in pochi anni è cresciuta in modo esponenziale. Che progetti avete in serbo per il futuro? «Tanti anzi tantissimi. Argon ha un’area ricerca & sviluppo giovane in

continua crescita e strutturazione. La cosa che più mi piace è il poter dare ai ragazzi che escono dalle nostre università, la possibilità di trovare anche qui, in provincia, l’opportunità di lavorare in ambienti stimolanti e innovativi. Quest’area si sta occupando di studiare le soluzioni più efficienti in tema di biomasse, idrico ed eolico. La natura è talmente sorprendente che sarebbe anacronistico fermarsi al fotovoltaico: mi aspetto, però, un maggior appoggio dalla politica e dalle istituzioni». Che intende dire? «Il Governo ha chiuso il cerchio sulle rinnovabili ridisegnando il sistema degli incentivi con il Quinto Conto Energia per il fotovoltaico e il decreto sulle altre rinnovabili. Siamo pronti a studiare la nuova normativa e ad affrontare con ottimismo l’ennesima sfida che ci spinge ancor più ad allargare l’orizzonte verso la green economy in senso lato. Non nascondiamo la delusione verso le istituzioni e le continue marce indietro che fanno perdere credibilità al sistema Paese contribuendo alla fuga di investitori e finanziatori». Ci racconti la sua passione per il calcio... «Come imprenditore voglio investire nel mio territorio e sono convinto che lo sport, ed in particolare il calcio, siano un volano di sviluppo e di crescita impareggiabile. Quando ho deciso di diventare azionista era perché non potevo e non volevo tirarmi indietro»


“Carica sportiva” Argon Energia scende in campo, nel 2010, come sponsor ufficiale del campionato nazionale di beach-soccer. Ancora prima, si mette alla guida del rally incentivando l’attività del pilota Pino De Dominicis e dispiega le vele del suo amore per il mare nella competizione velica “Be Wind”. Ma è nel 2011, il risultato più grande: Argon Energia indossa la maglia della sua città e diventa azionista della Pescara Calcio.

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incarichi&carriere

GIANDOMENICO DI SANTE CONFERMATO PRESIDENTE DELLA BANCA DELL’ADRIATICO

L’assemblea dei soci della Banca dell’Adriatico ha rinnovato le cariche per il prossimo triennio. Confermato alla presidenza il teramano Giandomenico Di Sante, confermate anche le altre cariche. Banca dell’Adriatico, che fa parte del gruppo Banca Intesa, è uno degli istituti di credito leader in Abruzzo con 92 filiali sparse sul territorio, circa 800 dipendenti e 160 mila clienti. Il Cav. Di Sante è presidente di Banca dell’Adriatico dal 2006, molto impegnato nella vita associativa ricopre anche altre importanti cariche. Esponente storico di Confcommercio, è attualmente presidente della Confcommercio Abruzzo, vice presidente della Camera di Commercio di Teramo ed è stato vice presidente dell’Unione Industriali della provincia di Teramo. E ancora: vice presidente regionale dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) e consigliere della Fondazione università degli Studi di Teramo. «L’obiettivo che ci prefiggiamo- ha dichiarato il presidente Di Sante- come Istituto di credito, è il continuo sostegno allo sviluppo delle piccole e medie imprese che rappresentano la struttura portante del sistema produttivo abruzzese».

VALTER CRUDO E’ IL NUOVO PREFETTO DI TERAMO

Si è appena insediato il nuovo prefetto di Teramo Valter Crudo, che ha sostituito Eugenio Soldà trasferito, dal 5 marzo scorso a Frosinone. Crudo, 54 anni, sposato e padre di due figli, è laureato in Giurisprudenza e nel corso della carriera ha ricoperto diversi incarichi di responsabilità: è stato direttore della prima Divisione del Servizio Impianti Tecnici e Telecomunicazioni, dirigente dell’Ufficio Studi e Legislazione, svolgendo funzioni vicarie di direttore dell’Ufficio, direttore della prima Divisione del Servizio Immigrazione e Polizia di frontiera, capo ufficio di staff dell’Ufficio Affari Generali della Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, Postale, di Frontiera e dell’Immigrazione, capo Ufficio Staff dell’Ufficio Affari Generali e Giuridici della Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, capo Ufficio Staff dell’Ufficio per gli Affari della Polizia Amministrativa e Sociale. Inoltre, ha gestito i risarcimenti danni conseguenti ai fatti accaduti durante le manifestazioni del G8 di Genova nel luglio 2001 nonchè quelli conseguenti all’uccisione del giovane Stefano Aldrovandi e del tifoso Gabriele Sandri.

WILLIAM ROSCI PRESIDENTE DEL CONSORZIO ATOUR

E’ William Rosci il nuovo presidente del Consorzio Atour. E’ stato nominato nell’ultima seduta del CdA del consorzio che si occupa di valorizzazione turistica del territorio regionale. Il neo-presidente è un imprenditore alberghiero, 30 anni, di Avezzano. Vive e lavora a Cappadocia (L’Aquila). Il suo obiettivo, con il Consorzio Atour, è di riuscire a contribuire fattivamente allo sviluppo del turismo dei territori locali e della promozione della regione Abruzzo. Il Consorzio Atour, iniziativa promossa da Confcooperative Abruzzo, riunisce 30 realtà imprenditoriali rappresentative delle 4 province abruzzesi, ed è rivolta sia al sistema cooperativo del settore sia ad ogni piccola–media impresa, associazione, struttura operante in campo turistico o nell’indotto. Il primo importante progetto realizzato è la guida turistica “Abruzzo” (tradotta in due lingue) che, oltre a dare informazioni sulle specificità del territorio, riserva un adeguato spazio anche alla promozione di percorsi turistici tematici, alla conoscenza delle strutture associate e alla costruzione di pacchetti.

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incarichi&carriere

ORDINE DEGLI INGEGNERI DI PESCARA, MAURIZIO VICARETTI RAPPRESENTA L’ABRUZZO NEL DIRETTIVO

Maurizio Vicaretti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Pescara, è stato eletto, dall’Assemblea dei presidenti, nel Consiglio Direttivo del Centro Studi del Consiglio Nazione degli Ingegneri. Per il prossimo quinquennio rappresenterà quindi l’Abruzzo nell’importante istituto di categoria. L’ingegnere Vicaretti, componente della Consulta Centro che rappresenta Abruzzo, Molise, Lazio e Umbria, farà parte di un consesso di 8 consiglieri. È la prima volta che un consigliere del Centro Studi non supera i 50 anni di età. «È una bellissima opportunità per puntare ad un approccio alla professione più propositivo ed operativo – commenta Maurizio Vicaretti – e per far convergere le esperienze abruzzesi nel panorama nazionale. Cercherò infatti di introdurre uno spirito che mi è molto caro, quello della partecipazione e della collaborazione tra organismi diversi quali ad esempio Ordini, associazioni ed Enti o Istituzioni pubbliche, che ha dato già i suoi frutti nel post-terremoto».

SLOW FOOD PESCARA, ANNAMARIA D’EUSANIO NUOVO FIDUCIARIO

In Slow Food da circa vent’anni, da sempre impegnata nella promozione di iniziative legate alla cultura del cibo ed all’enogastronomia, Annamaria D’Eusanio è il nuovo fiduciario della Condotta di Pescara, la più numerosa d’Abruzzo. Eletta all’unanimità, è la prima donna delegata a rappresentare a Pescara il movimento internazionale di Carlo Petrini. Il nuovo fiduciario ha condiviso la passione e l’interesse per Slow Food con il fratello Domenico, già fiduciario della Condotta Slow Food nel territorio spagnolo dell’Extremadura e con la sorella Rosaria, scomparsa prematuramente, molto attiva nel sostenere iniziative di respiro nazionale quali Cala Lenta e Figli di un Bacco minore?Annamaria D’Eusanio prende il testimone da Remo Bellucci, fiduciario dal 2007 ad oggi, in procinto di trasferirsi all’estero per motivi di lavoro ed è chiamata a gestire nei prossimi anni una Condotta partita con 20 soci che oggi ne conta circa 200. Rinnovato anche il Comitato di Condotta Slow Food Pescara. Undici i membri: oltre ad Annamaria D’Eusanio ne fanno parte Francesco Agostini, Simone Angelucci, Marco Cirillo, Averino Di Campli, Daniela Di Fonzo, Tommaso Di Rino, Mimmo Morra, Andrea Paci, Annalisa Paolini, Giacomo Sinibaldi.

AGOSTINO BALLONE CONFERMATO PRESIDENTE REGIONALE FIAVET ABRUZZO-MOLISE

Agostino Ballone è stato confermato per il prossimo triennio presidente regionale della Fiavet Abruzzo e

Molise. Al termine delle votazioni, avvenute nel corso dell’assemblea tenutasi a Teramo, il presidente ha nominato la giunta, composta da Maurizio Amoroso, Roberto Napoleone e Luigi Baiocco. Elezione anche per il Consiglio Nazionale composto da Agostino Ballone, Piero Di Renzo, Angelita De Renzis, Davide Ballone, Irene Coccaro, Sandro Chiacchiaretta. «Il nostro settore è in leggera ripresa – ha dichiarato Ballone - ma c’è ancora tanto da lavorare. Alle istituzioni chiediamo di sostenere le iniziative che stiamo portando avanti per conquistare nuovi mercati, in particolare i flussi che provengono dall’Est Europa e dai Paesi in forte sviluppo quali Brasile, Russia, India e Cina, sui quali peraltro è molto concentrata l’attenzione dell’Enit».

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incarichi&carriere

MARCO RAPINO RICONFERMATO ALLA SEGRETERIA REGIONALE GD

Marco Rapino è stato riconfermato Segretario Regionale dei Giovani Democratici, il movimento giovanile del Pd. L’elezione è avvenuta domenica 18 marzo, nel corso del primo congresso regionale GD. Riconfermato anche il consigliere comunale di Chieti Alessandro Marzoli, nella carica di presidente della direzione regionale. Il segretario Rapino ha, inoltre, nominato vicesegretario Alessio Di Masci, mentre in segreteria regionale sono stati incaricati Emilio Longhi, Antonio Caroselli, Claudia Tatone, Corrado Greco, Valeria Scotucci, Gianluca Cervale, Francesco Tribuiani, Vincenzo D’Ercole, Mirko Rossi, Valentina Galli Cosenza e Jacopo Arpetti. Alle segreterie provinciali sono stati nominati: Luigi Di Marco, Pescara; Stefano Albano, L’Aquila; Edoardo Quarti, Chieti; Matteo Sabini, Teramo.

FEDERICA CHIAVAROLI ELETTA COORDINATRICE CITTADINA PDL

Federica Chiavaroli, già consigliera regionale e comunale, è stata eletta nuova coordinatrice cittadina del Pdl di Pescara. La nomina è stata decretata durante il primo congresso per il capoluogo adriatico svoltosi all’Aurum a fine febbraio. La Chiavaroli, che a seguito della nomina, si è dimessa dal suo incarico di presidente della Commissione Consiliare Statuto al Comune di Pescara, si è aggiudicata il 65,69% dei voti, superando la lista del presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano.

ALFONSO MAGLIOCCO NEO COORDINATORE PROVINCIALE PDL L’AQUILA

E’ Alfonso Magliocco, il nuovo coordinatore provinciale del Pdl de L’Aquila, che va dunque a sostituire il segretario uscente Gianfranco Giuliante. Circa 2000 iscritti hanno partecipato al congresso. «Le diverse sensibilità espresse e presenti nell’esecutivo – ha commentato Magliocco - avranno pari legittimità e considerazione perché un partito che vuole rappresentare le istanze della maggioranza dei cittadini deve sapersi confrontare continuamente e senza timore».

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incarichi&carriere

PDL TERAMO: TANCREDI SI CONFERMA AL COORDINAMENTO PROVINCIALE

Il 57,2% degli iscritti al Pdl di Teramo ha riconfermato Paolo Tancredi, al coordinamento provinciale. Il senatore continua a sedere sulla sua poltrona, battendo il suo sfidante, Emiliano Di Matteo, sostenuto dall’assessore regionale Paolo Gatti. Vice-coordinatore provinciale, la poco più che trentenne Valeria Misticoni. «Un grande successo di partecipazione -ha commentato Tancredi all’indomani della rielezione- a dispetto di chi ci definiva un partito morto. Prendiamo atto della divisione – ha dichiarato il senatore – ma il coordinamento ne esce rafforzato, perché è giusto che in un partito convivano diverse sensibilità».

LUCIO CIERI NUOVO COORDINATORE PROVINCIALE DEL PDL ChiETINO

Il Pdl provinciale di Chieti ha un nuovo coordinatore. Si tratta di Lucio Cieri, vice sindaco di Ortona, già componente del coordinamento che fino alla fine di febbraio era diretto da Mauro Febbo. Cieri ha conquistato il consenso di quasi il 90% dei 3.647 iscritti che hanno votato al congresso del Pdl teatino. Sostenuto da Fabrizio Di Stefano e dall’ex coordinatore provinciale e assessore regionale Mauro Febbo, Cieri l’ha spuntata sulla cordata che candidava il vice coordinatore uscente Pasquale Di Nardo.

LORENZO SOSPIRI NOMINATO COORDINATORE PROVINCIALE PDL DI PESCARA

Il congresso della Provincia di Pescara del Pdl ha rieletto Lorenzo Sospiri quale coordinatore provinciale. Sospiri è stato confermato con 1.735 voti, pari al 65,55 per cento, contro i 912 (34,45%) di Lucio Petrocco, candidato dell’altra lista sostenuta dal senatore Andrea Pastore e dal presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano. Con la sua rielezione si consolida l’asse Sospiri-Masci che aveva già comportato consistenti spaccature all’interno del partito. Ad appoggiare la candidatura di Sospiri oltreché Masci, anche il vice presidente della Regione Alfredo Castiglione, il presidente della Provincia Guerino Testa e il vice coordinatore regionale Fabrizio Di Stefano.

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storie&persone » di Denia Di Giacomo

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difficile stilare un ritratto completo delle persone che hanno tanti interessi, perché spesso portano dentro sé stesse un universo molto variegato, dove valori, competenze e cultura si intrecciano indissolubilmente fino a renderle non convenzionali. Questo forse potrebbe essere un degno riassunto di Riccardo D’Alessandro persona concreta, colta e dai valori semplici, ma assolutamente non convenzionale e non per ciò che indossa o che dice, ma per la sua ricchezza interiore. Laureato in Chimica presso l’Università degli Studi di Perugia, Riccardo D’Alessandro è anche consulente e revisore ambientale EMAS, un regolamento europeo che consiste nell’applicazione di tecnologie, strumenti e comportamenti volti al massimo impegno per la tutela dell’ambiente. Attualmente è amministratore della società Galeno Engineering Srl, una delle 3 società del Gruppo Galeno, indirizzata verso la consulenza direzionale nei settori dell’ambiente, sicurezza, qualità e formazione.

Galeno Engineering Srl Galeno Engineering srl è una solida realtà del grande Gruppo Galeno, nata per offrire consulenza nei delicati settori inerenti l’ambiente, la sicurezza, la qualità e la formazione, settori di grande importanza soprattutto nel complesso sistema legislativo attuale. Grazie ad un esperto team di tecnici e professionisti offre un servizio di alta competenza e supporto per il costante miglioramento e la puntuale e precisa soluzione delle problematiche correlate alla sicurezza nei luoghi di lavoro e all’ambiente. Galeno Engineering srl si trova nella zona industriale di Ortona (Chieti), e tra i servizi offerti, oltre a quelli di ingegneria ambientale, svolge attività di progettazione di impianti di depurazione e disinquinamento di acqua e aria e di abbattimento delle emissioni in atmosfera. Galeno Engineering si dedica anche a consulenze specifiche in ambito direzionale (gestione rifiuti, scarichi idrici, V.I.A., A.I.A., pratiche per emissioni in atmosfera), di sicurezza (valutazione dei rischi industriali in accordo alla normativa vigente D.Lgs n.81 del 09/04/2008) e implementazione di sistemi di gestione per la qualità conformi alle norme ISO 9001, ISO 14001, EMAS, OHSAS 18001, SA 8000, BRC, IFS. Questa dinamica azienda svolge infine servizi di formazione con una particolare attenzione alla sicurezza (corsi per squadre antincendio e pronto soccorso, corsi per RLS, corsi per RSPP) e alla corretta gestione ambientale.

le parole di Riccardo D’Alessandro «Il mondo del vino è ancora un universo da scoprire, soprattutto in Abruzzo, dove ci sono realtà fantastiche che purtroppo non vengono valorizzate abbastanza. Per fortuna ci sono numerosi imprenditori che portano in giro per l’Italia e per il mondo la nostra Regione»

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«Una delle più belle esperienze della mia vita è quella dei 4 mesi a Boston dopo la laurea. Ho dovuto seguire un progetto importante, ma a parte questo ho scoperto un Paese che per certi versi è molto vicino al nostro, ma per altri è anni luce avanti! E inoltre ho potuto apprezzare il bello della contaminazione a livello culturale, stringendo legami con persone di ogni continente»


Riccardo D’Alessandro, 33 anni di Ortona, oltre ad assolvere i numerosi impegni della sua Galeno Engineering porta avanti numerose attività a interessi. Da giugno 2010 è presidente del gruppo giovani imprenditori di Confindustria Chieti, è inoltre membro del Comitato Ambiente-Energia dei Giovani Imprenditori di Confindustria nazionale e del consiglio interregionale di Lazio-Umbria-Abruzzo e Molise dell’Ordine dei Chimici (in particolare delegato di Abruzzo e Molise). Ancora single, ma non per scelta, come direbbero in tanti per darsi un tono, lui è sincero: “Mi piacerebbe sposarmi e avere una famiglia, ma bisogna trovare la persona giusta e poi non amo i matrimoni di facciata, deve esserci vero amore”. Idealista? No, un ragazzo con dei valori importanti “L’amicizia, così come l’amore, è basata sul rispetto reciproco” e come dargli torto? Appassionato della storia d’Italia e delle tradizioni d’Abruzzo, Riccardo ogni mattina fa incetta di quotidiani, e infatti altra sua grande passione è il giornalismo, che spesso ha praticato (alcuni di voi ricorderanno la rubrica sull’ambiente che scriveva per Abruzzo Impresa!). Ama il suo lavoro, ma da persona poliedrica qual è non rinuncia a qualche sogno nel cassetto e ammette

Riccardo D’Alessandro “Mi piacerebbe molto occuparmi di turismo, potrebbe essere interessante abbinare in modo concreto il nostro invidiabile patrimonio paesaggistico-culturale, che però resta ancora sottostimato, con le potenzialità legate al mondo del vino”. Ebbene sì, anche il vino è una sua grande passione, diplomato sommelier, Riccardo ritiene che il vino debba essere inteso “non solo come momento di convivialità e di incontro fra amici, ma anche e soprattutto come occasione per conoscere ed esplorare la cultura e le tradizioni dei territori”. Riccardo D’Alessandro potrebbe definirsi un giovane imprenditore che della sua stessa vita fa un’impresa!

«Una delle citazioni che preferisco in assoluto è di Steve Jobs, tratta dal famoso discorso che fece ai neo-laureati dell’Università di Stanford,”Stay hungry, stay foolish” ovvero “siate affamati, siate folli” . E’ un’esortazione costante a non perdere mai di vista la curiosità e un pizzico di sana follia nel fare le cose. Se questi ingredienti mancano meglio fermarsi un momento e riflettere con se stessi!»

» foto di Marcello Starinieri

«Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza” (Dante Alighieri - Inferno vv. 112-120). E’ una frase che amo e che, a mio giudizio, sintetizza la differenza sostanziale che passa tra l’uomo e gli altri esseri viventi e cioè la conoscenza, che però va coltivata quasi come un dovere che abbiamo con noi stessi»

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storie&persone

Q di Eleonora Lopes foto concesse da Rosanna Di Michele

«L’entusiasmo degli americani nell’assaggiare le tipicità abruzzesi è stato talmente grande che ho capito che potevo trasformare questa mia dote in un progetto lavorativo»

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uesta è la storia di una donna energica e coraggiosa che ha lasciato un lavoro sicuro per inseguire il suo sogno. Parliamo di Rosanna Di Michele, 45 anni, nata ad Atessa, ma vive da sempre a Vasto; la sua più grande passione è la cucina, ed è per questo che qualche anno fa lascia il suo lavoro e mette tutta se stessa in un grande progetto, promuovere la cucina abruzzese a New York. Ma perché proprio la Grande Mela? «E’ nato tutto per caso –ci racconta Rosanna- una mia amica americana che era in vacanza a Vasto è rimasta incantata dalla mia cucina tanto da chiedermi di andare a New York per cucinare per i suoi amici. Da qui è iniziata la mia avventura, l’entusiasmo degli americani nell’assaggiare le tipicità abruzzesi è stato talmente grande che ho capito che potevo trasformare questa mia dote in un progetto lavorativo». Eh si, perché la mission della vulcanica Rosanna non è solo deliziare i palati degli americani con le sue prelibatezze, ma di invogliare, anche attraverso le nostre specialità enogastronomiche, a visitare la nostra splendida, ma poco conosciuta regione. Rosanna è sposata, ha due splendide figlie di 18 e 12 anni e i famigliari sono i suoi primi fan. «Fin da bambina, -ci spiega- adoravo cucinare. Infatti da sempre con mio marito a Vasto organizziamo grandi feste dove io cucino per tutti gli ospiti. Sono legatissima al mio territorio e quando le mie figlie sono cresciute, ho deciso di lasciare il mio lavoro di attrezzista di sala operatoria, per inseguire questo incredibile sogno!». Passione, determinazione e un pizzico di follia, sono gli ingredienti segreti della signora vastese che dopo il successo avuto Oltreoceano ha deciso nel 2011 di fondare l’associazione “Abruzzo in tavola” di cui lei è diventata presidente. L’associazione è composta da un gruppo di persone che unite dall’amore per la cucina abruzzese, hanno come obiettivo quello di promuoverla in giro per il mondo. «Dopo le prime serate informali -continua Rosanna- a casa di amici, ho organizzato una serie di eventi in delle location ad hoc, sono stata nella famosissima enoteca newyorkese Di Palo, uno dei principali punti di smistamento dei prodotti italiani di alta qualità, sono stata ad Arthur Avenue, nel Bronx, regione con una grande presenza di italiani, ho allestito eventi in alcune scuole, ad esempio nella Marymount School, ho avuto contatti con diversi magazine di cucina italiana e nel giorno di San Valentino ho realizzato un evento speciale in collaborazione con la Whole Foods, catena alimentare americana molto attenta alla qualità dei prodotti commercializzati e al benessere alimentare, aspetti che si sposano alla perfezione con i principi della dieta mediterranea che io propongo». Ma non è finita qui, in aprile la dinamica Rosanna organizzerà “Abruzzo Week in New York City”, un contenitore di promozione dei prodotti tipici abruzzesi. Reduce dal recente successo mediatico e di pubblico incontrato nella metropoli americana, la Di Michele ha tenuto una conferenza stampa a Pescara, durante la quale ha illustrato il calendario degli eventi che, la vedrà impegnata nelle istituzioni pubbliche italiane presenti in New York, per la promozione del “made in Abruzzo” enogastronomico. Ma quali aziende abruzzesi stanno sostenendo questo progetto?


Rosanna di michele: «CON LA CUCINA ABRUZZESE SEDUCO GLI AMERICANI» Presidente dell’associazione “Abruzzo in tavola”, la vulcanica signora vastese sta spopolando nella Grande Mela deliziando gli americani con le nostre tipicità

Rosanna Di Michele al Consolato italiano

con Lucia e Madeleine, moglie e figlia dell’ economista Dominique Salvatore

«Ad oggi il numero delle aziende coinvolte è in continua evoluzione. Abbiamo già nella nostra lista i vini dell’azienda “Sergio Del Casale”, l’olio dell’azienda “La Selvotta”, i cantucci prodotti artigianalmente dal panificio “Lo Sfizio”, ma l’auspicio è di stringere partnership importanti con aziende che già esportano o che comunque intendono farlo». Durante la nostra piacevolissima chiacchierata, Rosanna è un fiume in piena, ci racconta dei personaggi che ha conosciuto durante i suoi eventi culinari, e tra i tanti simpatici aneddoti, il più singolare che le è capitato è quando sull’aereo di ritorno New York-Roma ha scoperto, dall’annuncio del hostess, che il comandante era di origini vastesi! «Una coincidenza che capita una volta nella vita, quando gli ho consegnato (il nome del pilota è Gianni Bevilacqua) al termine del volo la mia brochure e gli ho raccontato del mio lavoro, è rimasto entusiasta e da allora è diventato un mio grande sostenitore!». In questa bella avventura, anche le istituzioni la stanno sostenendo. «In America ho avuto una bellissima accoglienza, gli enti con i quali mi sono confrontata sono stati molto disponibili,

con la giornalista Letizia Airos

in particolare mi riferisco all’Enit, al Consolato Italiano e all’Istituto di Cultura di New York. Anche in Abruzzo le istituzioni, nelle quali io credo moltissimo (e ci tiene a dirlo) e gli assessorati, hanno posto attenzione al mio progetto e a tal proposito ne approfitto per ringraziarle tutte perché hanno intuito che nel mio operato ci sono tutte le potenzialità per promuovere l’enogastronomia e soprattutto il turismo abruzzese nel mondo. Questo lavoro mi ha portato ad incontrare persone splendide, in particolare il mio è un percorso “rosa” dove ho avuto e ho la fortuna di confrontarmi con donne davvero in gamba che sono rimaste incantate da questo progetto»

al Park Avenue

all’enoteca Di Palo

La specialità di Rosanna, paccheri al pomodoro

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» di Luigi Carunchio

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a Regione Abruzzo, attraverso la pubblicazione della seconda edizione del progetto “Lavorare in Abruzzo”, incentiva la creazione di nuova occupazione mettendo a disposizione ulteriori 10 milioni di euro che si aggiungono a quanto già finanziato attraverso i progetti “Lavorare in Abruzzo 1”, “Welfare to Work”, “Lavorare in Abruzzo 2 (prima edizione)” . L’ente, nell’ambito del Programma Operativo FSE Abruzzo 2007-2013 denominato “Competitività Regionale e Occupazione”, approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2007) 5495 dell’8/11/2007, ha pubblicato un avviso per datori di lavoro, imprenditori al fine di finanziare le azioni volte ad incrementare il livello occupazionale nel territorio regionale. A tale scopo, attraverso la seconda edizione del Progetto “Lavorare in Abruzzo 2”, sono state destinate risorse finanziarie per complessivi 10.000.000,00 di euro così suddivisi: Intervento 1 denominato “Crisi/Poli di innovazione”, euro 7.000.000,00; Intervento 2 denominato “Grandi Investimenti”, euro 3.000.000,00. Nell’area di Intervento 1 i beneficiari dell’agevolazione sono le imprese con sede legale e/o unità operative site nel territorio della Regione Abruzzo con priorità riconosciuta a quelle con sede nelle aree di crisi (Area D.P.CM del 16/4/2009, Valle Peligna e AltoSangro, Val Vibrata e Val del Tronto Piceno, Val Sinello, ValPescara) oppure a quelle imprese operanti in settori innovativi quali agroalimentare, automotive, elettronica, energia, edilizia sostenibile, chimico – farmaceutico, servizi avanzati, tessile –abbigliamento-calzaturiero, turismo, mobili arredamento, settori economico sociali. Nella seconda area di intervento, denominata Grandi Investimenti, le imprese beneficiarie risultano esse-

Paolo Gatti

Contributi regionali per la stabilizzazione occupazionale I Progetti “Lavorare in Abruzzo 1”, “Welfare to Work” e “Lavorare in Abruzzo 2” dell’assessorato regionale di Paolo Gatti, hanno contribuito alla creazione di nuovi posti di lavoro...

re quelle operanti al di fuori delle aree di crisi e di nuova costituzione, oppure che decidono di istituire una nuove sede operativa all’interno del territorio regionale, e che prevedano l’assunzione di almeno 50 dipendenti. L’avviso pubblico prevede un contributo di: 10.000,00 euro per ogni nuova assunzione a

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fisco tempo pieno e indeterminato di soggetti svantaggiati, molto svantaggiati o disabili, a condizione che l’importo costituisca almeno il 50% dei costi salariali dei successivi 12 mesi dall’assunzione nel primo caso; il 50% dei costi salariali dei successivi 24 mesi nel caso di assunzione di soggetti molto svantaggiati; il 75% dei costi salariali dei successivi 24 mesi nel caso di assunzione di soggetti disabili; e 5.000,00 euro per ogni trasformazione a tempo indeterminato e pieno dei rapporti riconducibili a contratti flessibili di cui al d.lgs. 276/2003 (cd. Legge Biagi) come ad esempio contratti a progetto, job on call, apprendistato professionalizzante, contratti di inserimento, oppure trasformazione a tempo indeterminato e pieno da contratti a termine di cui al d.lgs. 368/2001, da contratti part-time. Una somma pari al prodotto tra massimo erogabile (5.000,00 euro) e rapporto fra ore incrementate e ore max previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro nei casi di semplice incremento delle ore contrattuali garantendo comunque un minimo di 24 ore settimanali. In caso di assunzioni o trasformazioni di contratti a orario ridotto rispetto a quello pieno settimanale previsto dal CCNL applicato al rapporto di lavoro, il contributo erogato sarà ridotto con modalità direttamente proporzionali. In ogni caso il contratto a tempo parziale deve prevedere almeno un impegno lavorativo non inferiore a 24 ore settimanali. I lavoratori svantaggiati sono definiti tali al verificarsi di almeno una delle seguenti ipotesi: a)non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; b)non possiedono un diploma di scuola media superiore o professionale; c)hanno superato i 50 anni di età; d)vivono soli con una o più persone a carico; e)sono occupati in settori caratterizzati da alto tasso di disparità uomo-donna; f)sono membri di minoranze nazionali all’interno di uno Stato membro. I lavoratori molto svantaggiati sono coloro che da almeno 24 mesi non possiedono una occupazione. I lavoratori disabili si intendono coloro riconosciuti tali dall’ordinamento nazionale poiché possiedono impedimenti fisici, mentali e psichici accertati. I contributi ottenuti per le assunzioni di soggetti svantaggiati, molto svantaggiati e disabili sono concessi a titolo di Aiuto di Stato, come da Reg. 800/2008 artt. 40 e 41 e pertanto possono essere erogati fino ad un importo massimo per ciascuna impresa di euro 1.000.000,00. Gli stessi limiti sussistono per le trasformazioni e gli incrementi di orario destinati a lavoratori svantaggiati e disabili; negli altri casi i contributi potranno essere concessi solo in regime di “de minimis” come previsto dal Reg. CE del 15 dicembre 2006, num. 1998, per un importo complessivo non superiore a 200.000,00 negli ultimi tre esercizi finanziari. Per le imprese di trasporto merci

su strada tale limite si riduce a 100.000,00 di aiuto massimo concedibile sempre verificato negli ultimi tre esercizi finanziari. Le assunzioni, le trasformazioni e gli incrementi di orario dovranno avvenire, pena l’esclusione dal beneficio, solo successivamente alla pubblicazione nel sito istituzionale della Regione Abruzzo delle graduatorie di ammissione al contributo regionale. Il termine per la presentazione delle domande scade il prossimo 20 Aprile 2012. Le istanze verranno esaminate e valutate da appositi nuclei individuati con atto direttoriale. Ciascun progetto inerente la specifica Area di Intervento, verrà valutato sulla base di griglie di valutazione i cui termini sono già indicate all’interno dell’apposita area del sito istituzionale della Regione Abruzzo dedicata all’Avviso Pubblico. Una volta ottenuto il contributo, l’impresa si impegna a non licenziare i soggetti per i quali ha ottenuto il beneficio finanziario, per i successivi 24 mesi. Sulle somme erogate non si applicherà la ritenuta fiscale del 4% di cui all’art. 28 del Dpr 600/73, così come previsto dall’art. 80 del Regolamento CE nr 1083/2006 per l’erogazione di contributi in ambito di Programmi Operativi Comunitari. Non si applicherà, inoltre, la disciplina della tracciabilità dei flussi finanziari in quanto non riconducibili a forniture, servizi o lavori pubblici

e-mail: info@valoreassociati.it

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» di Antonio Teti

Vuoi un lavoro? Ti verifico su Facebook! I criteri di selezione del personale, adottati dalle società di reclutamento, si basano su di una molteplicità di fattori che possono concorrere all’identificazione di tutte le caratteristiche personali dei candidati. Anche in questo caso la tecnologia può aiutarci a scoprire molto di più, ma a discapito della tutela della privacy…

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er molti paesi, la crisi del lavoro, rappresenta il maggiore dei problemi da affrontare e risolvere in tempi relativamente stretti. In tempi di confusione economica e finanziaria globalizzata e di crisi occupazionale diffusa, la ricerca di un nuovo posto di lavoro può trasformarsi per le masse, in un vero e proprio “calvario” esistenziale, soprattutto quando l’offerta di professionalità e competenze supera enormemente la richiesta del mercato del lavoro. In uno scenario come questo, il gravoso compito di intercettare le figure più indicate o idonee a ricoprire un determinato ruolo all’interno di un’organizzazione, viene sempre più spesso affidata a delle società di recruitment (collocamento) specializzate. In funzione dell’importanza del colloquio, che può assumere il valore di un passaggio storico dell’esistenza di un individuo, le domande che possono sorgere, sono molteplici. Quali sono i criteri di valutazione di un candidato? Che comportamento bisogna adottare durante un colloquio di lavoro? Secondo un sondaggio effettuato nel 2011 da CareerBuilder.it, eseguito su un campione di 547 manager di Italia, Germania, Svezia, Francia e Regno Unito, è stato chiesto di identificare i primi 10 errori di linguaggio del corpo che possono compromettere le possibilità di

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assunzione. Le tipologie e le percentuali calcolate in termini di incidenza negativa sul giudizio degli esaminatori, sono stati i seguenti: 1. Mancato sguardo diretto (62%) 2. Stretta di mano debole (58%) 3. Muoversi troppo sulla sedia (39%) 4. Cattiva postura (38%) 5. Incrociare le braccia (36%) 6. Giocherellare con qualche oggetto sul tavolo (27%) 7. Gesticolare troppo con le mani (25%) 8. Toccarsi i capelli o il viso (25%) 9. Non sorridere (21%) 10. Stretta di mano troppo forte (9%) Naturalmente sono stati evidenziati anche dei fattori che possono aiutare ad ottenere il posto per il quale si concorre. Gli elementi positivi emersi dalla ricerca, sono stati i seguenti: 1. Il candidato che parla più lingue (36%) 2. Il candidato con il più spiccato senso dell’umorismo (19%) 3. Il candidato più attivo socialmente (19%) 4. Il candidato che è al corrente delle ultime notizie (14%) 5. Il candidato meglio vestito (12%) 6. Il candidato che ha maggiore conoscenza dei social media (11%) 7. Il candidato in migliore forma fisica (8%)


Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook

Corrado Tirassa, managing director di CareerBuilder, afferma che “C’è molta tensione associata ai colloqui di lavoro, durante i quali i candidati tentano di dare un’impressione positiva e duratura” aggiungendo che “I datori di lavoro non fanno solo attenzione a cosa dici, ma anche a come lo dici”. In sostanza, lo scopo principale del recruiter è di cercare di indagare in profondità nella personalità del candidato, nel tentativo di comprenderne gli aspetti caratteriali e psicologici. Pertanto non è più sufficiente esaminare un curriculum vitae o verificare, mediante un colloquio, quali siano le peculiarità della persona esaminata. Occorre andare più a fondo, scavare nella mente dell’individuo nel tentativo di scoprire quali siano le sue reali convinzioni, idee, pulsioni, peculiarità, comportamenti e le reali attese sul lavoro che andrebbe a svolgere. Nell’era digitale, in cui le nostre stesse esistenze si sviluppano nel doppio binario del mondo reale e di quello virtuale, è il Cyberspazio a fornirci uno strumento utile che può consentirci di approfondire in maniera esponenziale, la conoscenza del candidato. Il mezzo è un social network e allo stesso tempo rappresenta il più diffuso e utilizzato contenitore informativo del pianeta: Facebook. Non è una semplice ipotesi o un ipotetico scenario che potrebbe delinearsi a breve, ma si tratta di una pratica che viene già attuata negli USA, per l’esattezza in alcuni Stati in cui le amministrazioni locali, che sono alla ricerca di figure da inserire in organico. In sostanza essi basano la verifica delle attitudini degli aspiranti in base alla valutazione del profilo Facebook e della casella di posta elettronica, analizzate non dall’esterno ma attraverso le credenziali dei diretti interessati. Ciò si traduce nel fatto che la persona sottoposta a valutazione è sostanzialmente costretta a fornire la username e la password, del proprio profilo sul social

network. al reclutatore di turno, per fare in modo che possa analizzare tutte le informazioni personali in modo da poterne ricavare un profilo psicologico-caratteriale completo. Sembra che l’indisponibilità a fornire le proprie credenziali di accesso a Facebook, sia un motivo sufficiente per essere esclusi dalla selezione. Questa metodologia investigativa, che rappresenta una vera e propria violazione della privacy, oltre a costituire una forma di discriminazione in termini di disponibilità manifestata, ha già sollevato un coro di proteste, in particolare dall’American Civil Liberties Union, l’associazione statunitense garante delle libertà civili. Sembra peraltro che questa pratica sia particolarmente diffusa anche nelle scuole e nelle università. Alla University of North Carolina, per essere inseriti all’interno dell’associazione sportiva dell’università, è obbligatorio permettere allo staff di monitorare i propri movimenti sui social network grazie all’utilizzo di alcuni software ideati per questa forma di sorveglianza e controllo. Anche il portavoce di Facebook, Frederic Wolens si è espresso in termini negativi sulla leicità di questa forma di spionaggio personale. “Secondo le nostre regole solo il possessore dell’indirizzo di posta elettronica e della password è considerato il proprietario dell’account Facebook. Noi vietiamo a chiunque di richiedere le informazioni di accesso che appartengono a un altro soggetto”, ha affermato Wolens. In Italia non si hanno segnalazioni di utilizzo di questa pratica, ma è noto che un numero crescente di aziende si affida alla rete per la ricerca di informazioni su persone che dovrebbero essere assunte all’interno della propria organizzazione. Forse siamo giunti al punto in cui la reputazione virtuale vale più di quella personale? O un profilo su un social network ha un valore diverso da un curriculum professionale? Può darsi, ma com’è possibile distinguere la verità dalla falsità nel cyberspazio?

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creatività&innova ione » di Simone D’Alessandro

Un signor nessuno che cambiò il volto tecnologico del Novecento Ci riferiamo ad Alan Mathision Turing, uno dei più grandi matematici del ’900, logico e cripto-analista

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ovesciamo alcuni luoghi comuni. Spesso sono gli ignoti a fare la storia e sono i noti a trarne beneficio. Quest’anno ricorre il centenario della nascita di Alan Mathison Turing (Londra, 23 giugno 1912 - Wilmslow, 7 giugno 1954), un genio conosciuto dagli addetti ai lavori, ma non dalle folle che plaudono ai successi di Gates o Jobs. Tuttavia questi ultimi, al cospetto di Turing, altro non sono che abili assemblatori dal grande intuito commerciale. Turing è stato uno dei più grandi matematici del ’900, logico e cripto-analista. Il suo genio ha permesso di sconfiggere Enigma, la macchina codificatrice dei nazisti. Egli può essere considerato il vero padre dei calcolatori. Il suo lavoro ha fondato la moderna scienza dei computer, ponendo le basi dell’Intelligenza Artificiale. Negli anni ‘50 fu perseguitato per la sua omosessualità e costretto alla castrazione chimica dal “civilissimo Regno Unito”. Fu un trattamento crudele, a base di ormoni, che lo rese impotente e gli fece crescere il seno. Nel ‘54, esasperato e corroso dalle violenze subite, si suicidò mangiando una mela intrisa di cianuro: da questo episodio Apple ha tratto lo spunto per il suo logo (Jobs si è dimostrato abile “copiatore” in tutto, a dimostrazione che l’adagio di Einstein - creatività è l’arte di saper nascondere le proprie fonti - si dimostra sempre vero). Solo dopo 55 anni, esattamente nel 2009, il governo britannico ha presentato le sue scuse ufficiali, formulate dal primo ministro Gordon

Brown, alla vittima brillante. Ma chi era Turing? Innanzitutto, come dicevamo, il genio meno noto del suo tempo e quello che lo ha segnato più marcatamente di tutti. Nel 1936 con l’articolo “On computable numbers, with an application to the Entscheidungsproblem” immaginò, in astratto, una macchina grazie alla quale dimostrò la possibilità di eseguire qualsiasi algoritmo. Ma cos’è un algoritmo? È, sostanzialmente, un metodo per risolvere un problema «disponendo di un elenco finito di istruzioni tali che: a partire dai dati iniziali, le istruzioni sono applicabili in maniera rigorosamente deterministica, in maniera cioè che a ogni passo sia sempre possibile stabilire univocamente qual è l’istruzione che deve essere applicata al passo successivo; si dispone di un criterio univoco per stabilire quando si è raggiunto uno stato finale, quando cioè il processo deve considerarsi terminato e il risultato, se esiste, è stato ottenuto; uno stato finale deve sempre essere raggiungibile in un numero finito di passi1» Una funzione, quindi, si dice calcolabile in modo algoritmico se esiste un algoritmo che permette di calcolarne i valori per tutti gli argomenti. Ad esempio, l’insieme delle regole che permettono le quattro operazioni fondamentali di calcolo aritmetico (addizione, divisione, sottrazione e moltiplicazione) è un algoritmo. Il metodo delle tavole della verità, in logica,

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creatività&innova ione

è un algoritmo. Da certi punti di vista un algoritmo è una meta-regola, ossia una regola che regola insiemi di regole. La Macchina di Turing va oltre, ponendosi come meta-meta-regola, ossia come metodo che organizza le regole che regolano gli insiemi di regole. La macchina di Turing universale simula qualsiasi altra macchina calcolante ed è in grado di simulare anche la propria evoluzione. Gli studi di Turing si inseriscono all’interno di quel settore della logica matematica che è stato definito teoria della computabilità effettiva o teoria della ricorsività. Negli anni ‘30, accanto a Turing, ci furono altri grandi (e “sconosciuti” ai più) studiosi tra i quali Gödel, Church, Post, Kleene che affrontarono da angolazioni differenti lo stesso tema. Ancora oggi, soluzioni e dilemmi posti da questi “signor nessuno” orientano il pensiero di tutti noi: i limiti del ragionamento umano;

la capacità di calcolare della macchina unita alla sua incapacità di averne coscienza; l’apprendimento del vivente e quello del calcolatore etc. Turing, infine, è noto anche per il test di Turing, un criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare. Tale criterio è stato esposto nell’articolo Computing machinery and intelligence, apparso nel 1950 sulla rivista Mind ma era già stato delineato da Cartesio nel Discorso sul metodo del 1637. Resta da Capire se Philipp Dick nel suo romanzo Ma gli Androidi sognano pecore elettriche? (che ha ispirato il regista Ridley Scott nel concepimento del cult Blade Runner) abbia attinto da Turing o da Cartesio. Una cosa è certa: nessuna innovazione è autenticamente innovativa, così come nessuna persona può diventare nota senza trarre ispirazione da eminenti ignoti (non da giganti come sosteneva Newton)

1. Tratto da Algoritmi, Macchine di Turing, Computabilità di Marcello Frixione, presente anche nel volume Informatica di Gianni Vercelli e Renato Zaccaria, Editoriale Scientifica, Napoli, 1998.

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norme&leggi » di Filippo Paolini

Al via la mediazione tributaria Offrirà ai contribuenti la possibilità di chiudere in modo agevolato le contestazioni fino alla soglia di 20mila euro

Dopo la mediazione civile e commerciale, tocca adesso alla mediazione tributaria. Dal primo aprile 2012, chiunque avrà da discutere con l’Agenzia delle Entrate, per liti non superiori a ventimila euro, dovrà obbligatoriamente attivare una procedura di mediazione prima di rivolgersi al Giudice tributario, così come previsto dal nuovo articolo 17bis del decreto legislativo 546/1992. La mediazione obbligatoria sarà necessaria non soltanto per gli avvisi di accertamento - per i quali rimane peraltro ancora praticabile la via dell’accertamento con adesione - ma anche per gli avvisi di liquidazione, provvedimenti sanzionasvolta dall’Agenzia delle Entrate. Per quanto concerne il limite di valore al di sopra del quale la mediazione si trasforma da obbligatoria in facoltativa, vale a dire euro ventimila, va osservato come questo si calcoli con riferimento l’importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate. Secondo il chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate con la circolare 9/E del 19 marzo 2012, se l’atto impugnato si riferisce a più tributi (IRPEF, IRAP, ecc.) bisogna procedere alla sommatoria delle singole imposte, mentre se con una sola impugnazione si intenda contestare una pluralità di atti, il valore della lite va individuato in relazione a ciascun singolo atto. A differenza della mediazione civile e commerciale, la mediazione tributaria rimane nel “solco” della pubblica amministrazione: l’istanza, infatti, deve essere proposta alla stessa Agenzia delle Entrate e darà vita

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ad una fase amministrativa di pre-contenzioso, gestita da pubblici funzionari, tesa a verificare la concreta possibilità di evitare il procedimento giudiziario. Quanto al contenuto dell’istanza, è pacifico che dovrà in pratica coincidere con il contenuto di un vero e proprio ricorso, tant’è vero che, in caso di esito negativo, l’istanza potrà produrre gli effetti del ricorso giurisdizionale. Nell’istanza, inoltre, può essere formulata una motivata proposta di mediazione, completa della rideterminazione dell’ammontare della pretesa. E sempre nell’ottica di consentire all’ufficio impositore un esame completo ed approfondito, è previsto l’obbligo di produrre anche i documenti che il contribuente intenderebbe eventualmente depositare con il ricorso. L’istanza va notificata, anche a mezzo del servizio postale, alla Direzione provinciale o alla Direzione regionale che ha emanato l’atto entro il termine perentorio di giorni sessanta dalla ricezione dell’atto che si intende impugnare. Ovviamente, se il contribuente optasse, laddove possibile, per la previa presentazio-

ne dell’istanza di accertamento con adesione, il suddetto termine per proporre la mediazione rimarrebbe sospeso per un periodo di novanta giorni. E’ bene ribadire che la notifica dell’istanza produce il medesimo effetto del ricorso giurisdizionale e, quindi, interrompe il termine di decadenza per l’impugnazione senza sospendere l’esecuzione dell’atto. Di lì, decorrono novanta giorni entro i quali l’Agenzia deve emettere un provvedimento conclusivo della fase di mediazione: se non lo fa ovvero se il provvedimento è negativo, nei successivi trenta giorni il contribuente deve depositare il ricorso dinanzi alla commissione tributaria provinciale, avviando in tal modo la vera e propria fase giudiziaria. Viceversa, l’accoglimento dell’istanza comporta, ovviamente, la soddisfazione del reclamo e, quindi, la sottoscrizione della mediazione proposta dal contribuente con l’istanza o comunque raggiunta tra le parti nel corso del procedimento. In tal caso, le sanzioni amministrative si applicano nella misura del quaranta per cento delle somme irrogabili

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ricerca&innovazione » di Luciano Fratocchi

Rispondere alla crisi facendo rete

E’ quanto ha fatto l’impresa di Tortoreto Faraone srl, specializzata in accessori per architetture in vetro, che ha promosso un’importante iniziativa per le aziende del territorio

L

a crisi iniziata nel 2009 dall’altra parte dell’Atlantico per motivi strettamente finanziari, si è trasformata, come è noto, in una crisi economica che ha investito i mercati globali, ed in particolare quelli dei paesi occidentali. Nel primo semestre del 2011 molti si erano illusi che fosse finalmente iniziata la risalita dopo aver toccato il punto più basso. I dati statistici delle ultime settimane dimostrano invece che il nostro Paese è nuovamente in recessione tecnica. Prima della cer-

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tificazione ISTAT, la ricaduta la si poteva ben vedere limitandosi ad attraversare le aree industriali da Nord a Sud e vedendo sempre più spesso capannoni chiusi o “silenziosi” per due turni su tre. Se gli anni tra il 2009 ed il 2011 sono stati un periodo terribile per le imprese italiane, il 2012 si prospetta ancora peggiore, anche perché il perpetuarsi – ed anzi l’acuirsi – della crisi ha – specialmente nel caso delle piccole imprese – portato all’esaurimento di quelle “energie di scorta” che hanno permesso di


andare avanti fino al 31 dicembre scorso. Il numero di procedure concorsuali (fallimenti e concordati preventivi) è esploso, sia in Abruzzo che nel resto d’Italia. Le difficoltà di incasso dei crediti – primi fra tutti quelli verso la Pubblica Amministrazione – costituiscono la lamentela principale di imprenditrici ed imprenditori, insieme ai rubinetti del credito bancario sostanzialmente chiusi. Come reagire? Fiumi di parole sono stati scritti e pronunciati su questo tema da economisti, consulenti, opinionisti e policy maker. Non voglio quindi aggiungere un ulteriore albero a questa già fitta giungla di proposte, molto spesso affascinanti dal punto di vista teorico, ma difficili da implementare. Voglio piuttosto soffermarmi su risposte efficaci che vengono “dal basso”, ovvero da singoli imprenditori ed imprenditrici che hanno il coraggio di credere che – come ho già avuto modo di sottolineare su queste pagine nei mesi scorsi – l’ideogramma della parola “crisi” in cinese è costituito da due parole, di cui la seconda è opportunità. Un interessante esempio della rilettura della crisi in termini di opportunità è rappresentato dal I meeting del Club Expert Faraone tenutosi a Tortoreto tra il 15 ed il 17 Marzo scorsi. Il Club Expert Faraone coniuga i vantaggi della cooperazione tra imprese della filiera con il mantenimento dell’indipendenza delle singole realtà imprenditoriali, nell’ottica di un gioco win-win che superi quella del gioco “a somma zero”, in cui qualcuno vince e qualcuno perde. Alle aziende aderenti al club – che sono state attentamente selezionate da Sabatino Faraone e dai suoi collaboratori in base alle loro capacità – l’impresa di Tortoreto mette a disposizione la propria esperienza ed i propri prodotti di punta (balaustre, ringhiere, pensiline, facciate e scale in vetro), su cui darà anche l’esclusiva nella zona di riferimento dell’aderente al club. L’iniziativa è stata organizzata da Faraone Srl – azienda specializzata in accessori per architetture in vetro - che ha promosso la costituzione di una rete di 100 tra vetrerie e serramentisti italiani, che è previsto salgano a 200 nel prossimo futuro. Una scelta strategica che ha portato l’azienda abruzzese a sacrificare sull’altare di questo progetto la partecipazione al Made Expo del 2012, l’evento fieristico più importante del settore a cui l’azienda ha deciso di partecipare ogni due anni. L’incontro tenutosi nelle scorse settimane a Tortoreto

non è però assimilabile ad un semplice e tradizionale “evento promozionale” per i clienti target. Non ci si è infatti limitati a presentare i nuovi prodotti, ma si è promosso lo sviluppo di una cultura orientata alla qualità del prodotto e del servizio con un occhio anche al prezzo. In tal senso, ampio spazio è stato dedicato all’illustrazione delle novità relative alla normativa tecnica, spesso di non facile interpretazione anche da parte degli “addetti ai lavori”. Enfasi è stata posta sulla necessità di affidarsi a prodotti certificati a norma di legge, evitando di rischiare di porre in opera materiali meno costosi per assecondare clienti che guardano solo al prezzo. Allo stesso tempo, si sono affrontate tematiche legali come la responsabilità civile e penale del serramentista e del vetraio, nonché l’importanza di una corretta gestione del credito. Un evento che ha permesso di iniziare a diffondere una comune cultura di rete in un gruppo di imprenditori artigiani, focalizzati sul lavoro e sulla necessità di sopravvivere in un mercato sempre più competitivo. In altri termini, non una semplice presentazione di nuovi prodotti, ma il pieno coinvolgimento in un processo teso ad elevare la qualità del costruire perché anche in tempi di crisi c’è sempre l’opportunità di clienti attenti alla qualità tecnica ed estetica

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gestione d’impresa » di Massimiliano Pian

Innovatori non si nasce,

si diventa!

Riflessioni sulle capacità manageriali che contraddistinguono chi sa innovare

“D

obbiamo, però, uscire dalla logica dell’emergenza e saper guardare lontano proprio perche la crisi ha e avrà grandi effetti strutturali. … Stanno reagendo meglio le imprese che avevano anticipato il cambiamento, cioè: che avevano già fatto un salto sostanziale nelle propria attività innovativa, che avevano affrontato la sfida dell’internazionalizzazione produttiva e della crescita dimensionale, che avevano sviluppato soluzioni sostenibili per i propri utilizzatori.” (Giorgio Squinzi – responsabile per l’Europa di Confindustria).

“Per ricavarsi una fetta di mercato in un periodo di crisi prolungata, le imprese devono necessariamente rimodellarsi e puntare sugli asset intangibili, fonte di vantaggi competitivi: innovazione, organizzazione aziendale, ricerca e sviluppo, creatività, nuove tecnologie” (Bruno Ermolli – presidente Promos). Sono solo due tra gli innumerevoli autorevoli esempi di come oggi l’innovazione sia considerata dal mondo imprenditoriale, politico, associativo una delle chiavi che le nostre imprese hanno a disposizione per riuscire a superare la crisi economica. Ma come si fa ad innovare? Quale imprenditore o

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gestione d’impresa

manager può dirsi innovatore e perché? Ci viene incontro l’ultimo lavoro di Clay Christensen1, “guru” della tematica dell’innovazione nelle imprese, professore della Harward Business School, che traccia un identikit dell’innovatore: “Creatività e pensiero innovativo non sono tratti genetici. Ciò che rende innovatori non è il patrimonio genetico, ma un insieme di abilità e comportamenti. La buona notizia è che chiunque può imparare, praticare e padroneggiare le abilità necessarie per diventare un innovatore dirompente.” Dopo aver intervistato oltre 3.000 imprenditori e manager che dall’innovazione hanno tratto il successo delle loro imprese, Christensen individua 5 caratteristiche mentali, attitudini, modi di pensare e agire che accomunano il loro modo di fare business. 1. Associazione: l’innovatore ha la capacità di connettere tra loro cose apparentemente distanti e farne una novità di successo; attingere conoscenze ed esperienze dai campi più svariati per creare qualcosa di nuovo è, forse, la principale delle caratteristiche dell’innovatore. 2. Domande: l’innovatore si chiede sempre perché una cosa non può essere fatta in modo diverso; non cerca risposte giuste, ma domande giuste. 3. Osservazione: l’innovatore non si distrae mai, osserva sempre tutto con la massima attenzione e curiosità; si concentra nell’analizzare i comportamenti dei consumatori, per capirne bisogni e priorità, ma anche dei clienti, dei fornitori, dei concorrenti per trovare spunti di miglioramento. 4. Networking: l’innovatore non vive solo, morbosamente affascinato dalla sua ricerca, ma è aperto a stabilire quante più relazioni possibile, ama confrontarsi, discutere, condividere idee; stimola gli altri ed è stimolato a sua volta. 5. Sperimentazione: l’innovatore è uno sperimentatore continuo, prova, verifica analizza i risultati, anche attraverso

prototipi o casi pilota; non è un teorico, ma bada al sodo: una buona idea deve essere facilmente applicabile ed i suoi risultati facilmente misurabili. Essere innovatori, quindi, è possibile per tutti: bisogna applicarsi a sviluppare queste 5 caratteristiche. Spesso le urgenze, gli imprevisti nella gestione quotidiana di un’impresa, la routine del day-by-day hanno il sopravvento nell’assorbire tempo ed energie di imprenditori e manager; così, però, si perde di vista la costruzione del futuro della propria impresa e la conduzione del presente ha il sopravvento. Questo, però, non deve essere un alibi: l’opportunità di cambiare, anche gradualmente, il proprio modo di fare business ed avvicinarsi allo spirito dell’innovatore deve rimanere una priorità nell’agenda di chi vuole trovare il successo nel futuro

1. Clay Christensen, Jeff Dyer, Hal Gregersen “The Innovator’s DNA”, Harward Business Press, 2011

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Diamo il via ad una nuova rubrica che si occuperà di diritto del lavoro

lavoro in corso

» di Andrea Bonanni Caione*

Un sguardo altrove, in attesa che il nuovo avanzi

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n attesa che il Governo e le Parti sociali si ac- indeterminato, che consente l’apposizione del patto cordino sulla riforma del mercato del lavoro, può di prova per la durata di un anno, qualora il lavoratoessere interessante svolgere un parallelo con re assunto abbia una età inferiore a trenta anni. Non quanto sta nascendo in una economia – quel- piace, di questa impostazione, l’assoluta estraneità la spagnola - che vive un disagio strutturale non al contratto di ogni profilo formativo, dovendosi riinferiore al nostro. Con il Real Decreto Ley 3/2012 tenere più efficace la scelta del Legislatore italiano l’esecutivo ha anticipato i temi della futura riforma, di produrre effetti simili sul piano della flessibiliavviando un percorso tà tramite lo strumento di soluzione di probledel contratto di lavoro a matiche che somigliano tempo indeterminato in molto a quelle sul tavolo apprendistato. della negoziazione itaInteressante l’opzione liana. spagnola in tema di liIl Legislatore spagnolo cenziamenti illegittiha innanzitutto tradotto mi: l’esistenza di indici una premessa universalaziendali negativi (permente condivisa - lo studite attuali e/o potendio e la formazione sono ziali ovvero diminuzione l’unico strumento che stabile del fatturato e/o favorisce l’impiego ed il degli ordinativi) avrà reimpiego dell’uomo nel l’attitudine di riqualifimondo del lavoro – in care in termini di giusta un vero e proprio diritto causa un licenziamento Elsa Fornero, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali soggettivo del lavoratooriginariamente illegitre alla formazione. C’è da timo. In questa ipotesi augurarsi che il Legislatore italiano, che su questo al lavoratore sarà quindi dovuta esclusivamente una tema pare intenzionato a muoversi, raccolga questa indennità aggiuntiva pari a 20 giorni di retribuzione sfida. per anno di anzianità, per un massimo di dodici mesi. In un ottica di migliore funzionalità del mercato, un Mentre scriviamo, l’esecutivo italiano è impegnato a plauso va al proposto ampliamento del ruolo delle comporre le lotte ideologiche intorno all’art. 18, la Agenzie per il lavoro, quali strumento di incontro tra cui revisione è necessaria per poter negoziare un inla domanda e l’offerta. In questo ambito, la proposta tervento realmente incisivo. È chiaro come si debba italiana di recepimento della direttiva 104/2008/CE far proprio il pragmatismo dimostrato dal Legislatore contiene solo qualche timido accenno ad uno svi- spagnolo nel fornire una risposta nuova ad un tema luppo dello strumento negoziale nel senso invocato che non può essere più sottovalutato. dal Legislatore comunitario. Su questo tema, sareb- La sfida delle aziende sul mercato globale è totale: è be normativamente lecito attendersi una maggiore sfida normativa, ancor prima che di prodotto. Non si apertura sul campo della acausalità del contratto, può rimanere ancorati nelle pastoie di una polemica legata più a precisi percorsi formativi che al mero ideologica antistorica, mentre i nostri vicini di casa impiego di manodopera “svantaggiata”. si apprestano a compiere un salto di qualità che riLa funzione di ingresso al mercato viene assegnata schia di lasciare il nostro sistema indietro, anche nei ad una nuova tipologia di rapporto di lavoro a tempo confronti degli altri attori del Vecchio continente

* Avvocato - managing partner LabLaw

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sport management

» di Luca Pace*

“Il buon manager, sportivo o d’azienda, deve mirare alla massimizzazione delle entrate ed alla minimizzazione delle uscite, nel rispetto della legalità”

Impresa e sport:

un binomio vincente per affrontare la crisi?

“S

port Management” è un nuovo spazio trimestrale di approfondimento pensato per e dedicato a tutti gli imprenditori che, per pura passione o per lucida strategia di diversificazione e/o di investimento, o per entrambe queste componenti, ricoprono ruoli di responsabilità anche all’interno di società o associazioni sportive dilettantistiche o entrano in contatto a vario titolo con questi sodalizi sportivi. Da questo numero, infatti, Abruzzo Impresa si connota sempre più come rivista di servizio per il suoi lettori, dal momento che sarà possibile inoltrare quesiti, in redazione o direttamente al sottoscritto, ai più interessanti dei quali verrà data risposta su queste colonne. Come primo numero la prima domanda me la faccio da solo, anche se in realtà è una preoccupazione riportatami, sempre più frequentemente, dagli imprenditori italiani, a ciò contribuendo il clima di tensione e di incertezza che da qualche tempo si respira nel nostro Paese. In molti ci hanno sconsigliato operazioni di sponsorizzazione a società e associazioni sportive perché nel 2012 ci saranno molti controlli ed il rischio di ricevere multe salate per aver intrattenuto rapporti commerciali con questi soggetti è molto alto. Qual è la sua posizione? Come ho avuto occasione di ribadire anche di recente in un intervento pubblico organizzato dalla Scuola regionale dello Sport del C.O.N.I. Veneto1 e sulle colonne di alcune riviste sportive, ritengo non più rimandabile fare chiarezza su un settore che, oggi più che mai sotto la lente di ingrandimento dell’Amministrazione Finanziaria, viene ritenuto privo di una sua dignità sportiva e, nel migliore dei casi, utilizzato come strumento di elusione fiscale: l’associazione sportiva dilettantistica (e, ovviamente, la sua sorella maggiore, la società sportiva dilettantistica). Non è così e non è lecito pensarlo, soprattutto se questa presunzione è fatta propria da chi istituzionalmente è chiamato ad esercitare attività di controllo. Oggi lo sport in Italia, per numeri e diffusione sul territorio,

è sport dilettantistico2 e lo strumento giuridico attraverso il quale esso viene organizzato, regolato e gestito nel nostro Paese è quello dell’associazionismo sportivo, con ciò intendendo sia le forme giuridiche dell’associazione sportiva dilettantistica (A.S.D.) che della società sportiva dilettantistica (S.S.D. a R.L.) Le norme che regolano, disciplinano e suffragano quanto diciamo sono infatti riportate nella Costituzione della Repubblica Italiana, nel Codice Civile e nel Testo Unico delle Imposte dei Redditi, oltre che in numerose leggi speciali dello Stato. Chi sconsiglia l’utilizzo3 di associazioni e società sportive, o lo giudica prima di indagarlo nel merito, dovrebbe citare le fonti di legge e le norme su cui fa riposare le sue convinzioni. La norma di legge, d’altronde, è l’arma comune a controllori e controllati: chi la conosce, la interpreta e la applica correttamente non ha nulla da temere, né potrebbe essere altrimenti in uno Stato che è, fino a prova contraria, di diritto. Di sicuro non possiamo neanche nasconderci dietro un dito e far finta di ignorare il fenomeno dell’abuso di diritto: si tratta in sostanza dell’applicazione corretta di norme di legge finalizzate però al raggiungimento di un fine illecito, fosse anche di risparmio di imposta: è quel che accade in tutti i casi in cui imprenditori poco onesti, attirati o sedotti dalle importanti agevolazioni fiscali, utilizzano lo strumento dell’associazionismo sportivo in modo distorto e contra legem. Ma questo è, ovviamente, un altro discorso. Ciò che mi preme sottolineare è che oggi più che mai un imprenditore che desideri investire in strategie di marketing avanzato non può permettersi di non cogliere le opportunità che il mondo del no profit sportivo gli offre: colpire il proprio bersaglio, e cioè “arrivare” con il messaggio promo-pubblicitario al cliente intermediario professionale o consumatore finale, in modo più efficace del solito: il bersaglio, infatti, ha le difese straordinariamente affievolite dal fatto di essere in quel momento fruitore di un momento sportivo con cui ha empatia

1. Informazioni e foto disponibili al link http://www.studiopace.net/ materiale/convegni/SRSVENETO20120317.pdf. 2. La maggior parte delle discipline sportive, infatti, non vede regolato al proprio interno un settore professionistico e quelle Federazioni Sportive Nazionali che invece hanno un settore professionistico vivono di una enorme sproporzione tra il numero di iscritti che esercitano sport a livello dilettantistico e quello degli atleti professionisti. 3. Normato dal Legislatore civilistico ed incentivato dal Legislatore fiscale.

*Dottore commercialista, docente universitario, consulente C.O.N.I., pubblicista

Inviate commenti o quesiti all’indirizzo lucapace@studiopace.net

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credito&finan a » di Eleonora Lopes

“Da banca del territorio a banca bella” È con questo claim che il direttore di Banca Tercas Dario Pilla ha presentato agli studenti di Economia, l’istituto bancario che dirige da soli due mesi….

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n seminario per illustrare agli studenti il modello Banca Tercas. Con questo obiettivo si è svolto l’incontro all’Università d’Annunzio di Pescara, facoltà di Economia, organizzato dal prof. Di Politica Economica Pino Mauro e dal prof. Di Finanza Aziendale Alfredo D’incecco. Ospite d’onore il neo direttore generale di Banca Tercas, Dario Pilla. Nel 2012 Tercas, con l’ingresso di Pilla, ha voluto avviare una piccola rivoluzione che mette al primo posto un contatto più diretto e semplificato con la clientela. «Abbiamo scelto un modello divisionale- ha spiegato davanti alla numerosa platea il manager lombardo- e intendiamo accorciare la filiera tra la testa della banca e le sue basi sul territorio; in questo modo saremo in grado di garantire servizi più snelli». Tercas è il primo Gruppo bancario indipendente abruzzese, presente con 160 sportelli nelle regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche e Molise. Nel 2010 ha realizzato una raccolta totale appena superiore ai 6.200 milioni di euro ed impie-

Dario Pilla, direttore generale Banca Tercas

ghi di 4.500 milioni di euro. «I vecchi “reggenti” delle filiali, -ha spiegato Pilla- adesso diventano a tutti gli effetti direttori. In questo modo gli utenti, avranno meno persone con cui parlare e meno passaggi da fare. Quindi, ci auguriamo, tempi di risposta più sostenibili. Per essere vicini al territorio, è necessario dare risposte rapide ai cittadini». Il 2011 è stato un anno nero per il sistema bancario, gli istituti italiani hanno dovuto fare molta attenzione nell’erogare credito, ed anche per la banca che nasce a Teramo, il percorso è stato questo. In termini pratici il nuovo modello Tercas prevede un effi-

cientamento di tipo: comunicativo, economico, organizzativo, organizzativo, e operativo. «Quello che vogliamo sicuramente potenziare è il crm, la gestione delle relazioni con i clienti che per noi resta fondamentale». Un gruppo bancario dinamico e giovane che però mette la prudenza sempre al primo posto. «Tercas –conclude il managervuole essere: banca semplice, banca delle persone, banca del metodo, banca del fare, banca utile». L’incontro si è concluso con un acceso dibattito tra gli studenti e il direttore Pilla che ha risposto con piacere alle domande che gli studenti gli hanno posto

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credito&finan a » a cura della redazione

La BCC della Valle del Trigno orienta i giovani Boom di presenze per la seconda edizione dell’evento dedicato alle scuole “Orientati, Formati al Futuro”

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nche quest’anno la Banca di Credito Cooperativo della Valle del Trigno ha invitato le 18 scuole superiori della propria area di competenza all’evento di orientamento post diploma dal titolo “Orientati, formati al futuro 2012” . Le scuole di Abruzzo e Molise hanno aderito con interesse alla seconda edizione dell’evento con oltre 400 ragazzi presenti presso il business center del Palace Hotel a Vasto. Due le aree attrezzate per i ragazzi: una dedicata alle esposizioni ed una dedicata ai workshop. L’area espositiva divisa a sua volta in una sala dedicata all’Orientamento Universitario ed una dedicata all’Orientamento al lavoro e all’avvio di impresa. Nella sala Orientamento Universitario erano presenti numerosi rappresentanti di Atenei di tutta Italia (da Trieste a Napoli, Macerata, Camerino, Università Iulm, Bocconi, ChietiPescara, Università del Molise, Federico II di Napoli, Consorzio Universitario Piceno) che hanno colloquiato in modo diretto con i ragazzi fornendo loro tutte le informazioni richieste sulle varie Università. Nella sala Orientamento al lavoro e all’avvio di impresa presenti tutte le associazioni di categoria del territorio (quelle dell’impresa, commercio, artigianato,

Un momento della giornata

agricoltura), l’Ufficio Sviluppo della Camera di Commercio, le agenzie per il lavoro, il Centro per l’Impiego e la Provincia di Chieti con lo sportello Europe Direct. Relatori nei due workshop consecutivi il presidente della BCC Nicola Valentini ed il direttore della BCC Gabriele Puglielli che hanno presentato l’evento, la dottoressa Margherita Barone, psicoterapeuta, che ha risposto alle moltissime domande dei ragazzi sulla consapevolezza di sé, la motivazione e la focalizzazione delle proprie attitudini, Annalisa Michetti dello sportello Europe Direct della Provincia di Chieti che ha presentato il programma di volontariato europeo come vera opportunità per i ragazzi diplomati. Infine due testimonianze di giovani abruzzesi ricercatori che sono riusciti attraverso il percorso di studi e la forte volontà a raggiungere importanti traguardi

professionali. Si tratta di Nicola Canci, ricercatore in ambito fisica nucleare presso il Laboratorio Internazionale del Gran Sasso e Sandro Colagioia ricercatore in ambito chimicofarmaceutico presso l’azienda Dompé dell’Aquila che ha da poco ottenuto un riconoscimento per un importante brevetto farmaceutico. «L’evento Orientati – afferma il presidente della BCC Nicola Valentini - nasce dalla volontà di rispondere ad una esigenza del territorio cioè quella di orientare al meglio le scelte dei nostri ragazzi dopo il diploma, scelte che segnano la loro vita lavorativa ma non solo. La nostra cooperativa di credito, da sempre attenta alle esigenze del territorio, ha organizzato questa giornata di Orientamento proprio per fornire ai ragazzi alcuni strumenti utili per prendere le loro decisioni in maniera più consapevole e serena»

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messa in sicure

Diamo il via ad una nuova rubrica che si occuperà di sicurezza sul lavoro, una materia tanto vasta quanto fondamentale da cui oggi non si può prescindere

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» di Alessio Pelusi

Modelli di organizzazione e gestione della sicurezza. Come dispensare la propria azienda dalla responsabilità amministrativa

I

l titolo ha sicuramente tratto in inganno qualche datore di lavoro, che pensava di cavarsela con poco. Magari pensava di poter delegare obblighi e responsabilità ad un sistema di gestione o a qualche consulente. Non è così, poiché impiegare un SGSL, vale a dire un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, significa integrare obiettivi e politiche per la sicurezza nell’organizzazione aziendale a tutti i livelli: dall’amministrazione alla produzione, fino alla vendita. Dunque per i datori di lavoro è un impegno in più, poiché non cogente, ma volontario. Premesso ciò, questa volta parliamo dell’art. 30 del D.Lgs. 81/2008, vale a dire dell’applicazione di “Modelli di organizzazione e gestione” nel Testo Unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (TUSL). L’articolo in questione al comma 1 recita: “Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge; relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b) ...” Il comma prosegue con una lista di tali obblighi. Il Decreto 231/2001, appena citato, ha infatti introdotto la responsabilità delle società per i reati

commessi da soggetti che operano nel suo interesse o a suo vantaggio e all’art. 5 ci dice una cosa molto interessante. In particolare, afferma che l’ente in caso di reato non risponde se prova: l’attuazione e la gestione di un modello di organizzazione in grado di prevenire reati della stessa specie di quello verificatosi; la costituzione di un Organismo di Vigilanza (ODV) a cui è stato affidato il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del modello e al quale sono stati attribuiti autonomi poteri di iniziativa e controllo; l’elusione fraudolenta del modello; la sufficienza e completezza della vigilanza; infine, l’esistenza di un sistema disciplinare specifico. Scorrendo l’art. 30, invece, al comma 5 troviamo i modelli di organizzazione e gestione, che D.lgs. 81/2008 considera efficaci: “In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all’articolo 6.” Dunque, ricapitolando: il TU Sicurezza sul Lavoro agevola, in caso di dolo, le aziende che applicano, alle condizioni suddette, un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, conformi alle Linee guida UNI-INAIL 2001 oppure British Standard OHSAS 18001:2007

pelusi.alessio@gmail.com

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» di Raffaele Mauro

Gli algoritmi nel futuro della finanza

Se vogliamo governare, invece che subire, i mutamenti legati alla crisi mondiale, è utile affrontare in modo consapevole l’interazione del sistema finanziario globale con la tecnologia. Cerchiamo di capire come…

L’

evoluzione dei mercati finanziari, dopo la crisi globale, è sempre più al centro del dibattito sociale e politico. La finanza è infatti il sistema nervoso del capitalismo, una struttura estesa, astratta e dinamica che accompagna il funzionamento di un’economia mondiale sempre più interconnessa. Nonostante la grande attenzione dedicata al settore, nel dibattito attuale non sono messi in luce alcuni elementi fondamentali che ne stanno guidando l’evoluzione. In particolare, possiamo notare come oggi le tecnologie informatiche

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non abbiano soltanto una valenza infrastrutturale, di supporto all’esecuzione delle decisioni di investimento, ma sono sempre più il centro della dinamica del settore. Algoritmi e agenti virtuali sono coinvolti nel trading, producendo ed eseguendo in modo autonomo importanti movimenti di titoli e di capitali. Il trading algoritmico o “algotrading” è l’utilizzo evoluto di programmi e sistemi automatici per la definizione del prezzo, della quantità e del timing degli ordini. In misura crescente accade che tali operazioni siano svolte senza l’intervento umano, che spesso


si riduce alla gestione delle emergenze e ad un potere di veto sulle posizioni più rischiose. Un caso di successo esemplare è quello di Renaissance Technologies, il fondo creato dal leggendario Jim Simons, che, con 23 miliardi di dollari di “assets under management”, vale a dire di fondi affidati da terzi, è uno dei principali hedge fund al mondo. In realtà, strutture come Renaissance Technologies non assomigliano tanto alle tradizionali istituzioni finanziarie, quanto a dei centri di ricerca: una porzione significativa dei dipendenti è infatti costituita da “quants”, persone con una formazione avanzata in matematica, fisica e metodi quantitativi che hanno l’obiettivo di costruire modelli e algoritmi sempre più avanzati, affrontando le tematiche finanziarie con modalità simili a quelle con cui si svolgono ricerche nell’ambito delle scienze naturali. Negli ultimi anni ha assunto una particolare rilevanza l’high frequency trading, la negoziazione di operazioni ad alta frequenza, una forma particolare di trading algoritmico, legata alla capacità dei programmi automatizzati di produrre ed eseguire decisioni di investimento ad un ritmo molto superiore a quello umano. L’impatto di queste tecnologie è già molto importante: soltanto dal 2005 al 2009, l’incidenza dell’HFT nei mercati azionari è cresciuta del 164% e, negli Stati Uniti, questa forma di gestione delle operazioni governa, in volume, oltre il 70% delle transazioni. Secondo delle stime recenti l’high frequency trading nel 2010 ha mosso il 56% del valore delle negoziazioni di titoli azionari negli Stati Uniti, il 38% in Europa e dal 10 al 30% in Asia. Singole aziende come

Getco, fondata poco più di 10 anni fa, ora possono arrivare a gestire il 10% delle transazioni su alcune piazze. In particolare quest’ultimo trend sta modificando la configurazione dei mercati, causando mutamenti le cui conseguenze non sono ancora pienamente comprensibili. Ad esempio ci sono stati alcuni episodi, come il “flash crash” del 6 Maggio 2010, il più elevato crollo intra-day dell’indice Dow Jones mai verificatosi, nel corso del quale si è manifestata una discesa di 900 punti recuperata dopo pochi minuti. L’interpretazione di questo evento è tuttora controversa. Un’indagine della Securities and Exchange Commission e della Commodity Futures Trading Commission ha affermato alcune responsabilità degli attori legati all’high frequency trading nell’aumentare la volatilità. Numerosi studi empirici sono giunti a conclusioni diverse, ad esempio uno studio della Kauffman Foundation, che ha attribuito la responsabilità sugli exchange traded funds. Alcuni sostengono anche che l’HFT abbia un ruolo principalmente sano dentro i mercati, dato che gli attori che utilizzano queste tecniche aggiungono liquidità e rendono più efficiente la struttura dei prezzi. Il dibattito è ancora aperto e, con il diffondersi di queste tecnologie, probabilmente si acuirà nei prossimo anni. Il futuro della finanza è quindi meno prevedibile di quanto si pensi: l’impatto del trading algoritmico e dell’high frequency trading è visibile solo da pochi anni e le traiettorie di evoluzione sono molteplici. Se vogliamo governare, invece che subire, i mutamenti legati alla crisi mondiale, è utile affrontare in modo consapevole l’interazione del sistema finanziario globale con la tecnologia

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» di Laura Tinari

L’Italia non è un paese per giovani Agire sulla leva fiscale per creare una nuova cultura d’impresa non più legata al concetto di rischio, ma a quello di opportunità

L’

Italia non è un Paese per giovani. Ci vuole un cambiamento di mentalità che scalfisca quella sorta di “egoismo generazionale” che ha bloccato le politiche di welfare finora. È necessario fare un patto tra generazioni che porti a considerare seriamente i giovani, che oggi, benché vengano definiti una priorità, continuano ad essere una categoria marginale in queste politiche. Tempo fa il premier Monti pronunciò una frase che fece scalpore «Il posto fisso è monotono». La mia generazione, soprattutto quella parte che è figlia di genitori dipendenti statali, è cresciuta con il mito di questo posto fisso, del lavoro sicuro. Oggi questa è forse una categoria sorpassata, da ‘900, mentre il “fare impresa” appare l’unica strada percorribile. Di fatto non è più pensabile tutelare solo il posto di lavoro, la priorità deve essere il lavoro in sé, perché troppo spesso oggi il lavoro è diventato per i giovani un privilegio e non è giusto che sia così. Come ci ricorda anche la nostra Costituzione nell’art. 1 “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”. La logica che deve ispirare le politiche del lavoro deve avere dunque basi inclusive verso i giovani e non solo. E la nostra Regione sta andando in questa direzione: molte risorse sono state stanziate negli ultimi due anni per incentivare le start up giovanili e femminili, ma non basta, bisogna sempre fare di più. Anche dal Ministero dello Sviluppo Economico sta arrivando una spinta in tal senso, dall’aumento degli importi deducibili per le imprese che assumono giovani e donne alle misure alle ormai famose Srl ad

1€. Noi Giovani Imprenditori di Confindustria abbiamo fatto delle proposte, ne voglio ricordare una soltanto: detassare le nuove imprese che nascono in aree svantaggiate come il cratere sismico, abbattere l’IRAP sulle start up incentiverebbe sicuramente l’imprenditoria giovanile. Agire sulla leva fiscale è fondamentale per creare una nuova cultura d’impresa non più legata al concetto di rischio ma a quello di opportunità. Ad esempio, la Legge Meloni prevede sgravi per gli under 35 con una tassazione al 5% fino al compimento del 35esimo anno di età dell’imprenditore. A questo vantaggio si oppone però un limite in termini di fatturato, l’impresa secondo questa misura non può superare i 30mila euro e questo blocca un’azienda che intende nascere per crescere. In una situazione quale quella attuale, con una congiuntura economica così difficile, per un giovane abruzzese o italiano è diventato complesso avviare in autonomia un progetto di vita e di lavoro. Devono, dunque, essere create le condizioni per permettergli di provare. Non ci stancheremo mai di ripetere che i giovani sono il futuro della nostra Regione e del nostro Paese. È un senso patriottico quello che deve spingerci a impegnarci per il nostro territorio, ognuno per la propria competenza e specificità. La qualità della democrazia si vede dall’impegno di tutte le sue componenti, uomini, donne, giovani. Einstein disse: “Mi interessa il mio futuro perché è il posto in cui vivrò”. Tocca a noi pensare al nostro domani e alle future generazioni

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» a cura della redazione

ARIA: PRIMO BILANCIO DEL PREMIO TERRITORIO ABRUZZO Tutti i numeri del concorso fotografico della Fondazione Industriale Adriatica

È

ormai entrato nella fase clou il “Premio Territorio Abruzzo”, il concorso fotografico promosso da ARIA. A tre mesi dal suo lancio ufficiale, presso la facoltà di Architettura dell’Università D’Annunzio di Pescara, alla presenza del critico d’arte Achille Bonito Oliva, direttore artistico del premio e del fotografo internazionale Oliviero Toscani, autore di riferimento del concorso, la Fondazione Industriale Adriatica ha stilato un primo bilancio della sua attività. Sono 910 gli studenti che hanno deciso di aderire al Premio e che, alla fine del percorso di formazione, prima con i loro docenti e poi attraverso i laboratori fotografici, offerti gratuitamente da ARIA, grazie alla collaborazione dei fotografi professionisti FIAF, produrranno gli

scatti sui mestieri d’Abruzzo. Il Premio Territorio Abruzzo, ampiamente illustrato presso tutte le scuole della regione, ha saputo attivare oltre 70 collaborazioni su tutto il territorio, di cui 40 docenti delle scuole, e 21 fotografi che hanno avviato, all’interno delle scuole che hanno aderito al progetto, i laboratori gratuiti per gli studenti con oltre 240 ore di lezioni teoriche e pratiche di fotografia. Gli oltre 900 ragazzi, che frequentano 32 istituti scolastici superiori su 92 totali e rappresentano quindi oltre il 30% di tutte le scuole d’Abruzzo coinvolte il primo anno, sono così distribuiti: 377 provengono dalla provincia di Pescara, 346 dal territorio di Chieti, 123 dalla provincia di L’ Aquila e 62 da quella di Teramo.

Alcuni Soci ARIA

“Condividendo, sinergicamente le nostre, proprie, distinte peculiarità. Questo sappiamo fare. Questo vorremmo fare”. Adina Pugliese

“Fondazione Aria rappresenta la possibilità di creare un sistema culturale regionale basato sulle sinergie e sulla cooperazione”. Elena Petruzzi

“Fondazione ARIA: una riflessione che si fonda sulla cultura di una civiltà, per rispondere all’inquietudine della società.” Dino Di Vincenzo

Alcuni fotografi FIAF partner del Premio

“Flaiano disse di avere “i piedi ben piantati sulle nuvole”. Eleggo la frase a modello di ogni moderna attività culturale”. Marisa De Filippis

“Penso che l’impresa debba occuparsi oltre che del business del domani anche della società del domani, e del tessuto socio-culturale nel quale opera. ARIA è uno strumento adatto per formare la cultura d’impresa del domani”. Gennaro Zecca

Corpo docenti di fotografia

“All’Abruzzo con passione/ Rivolgiamo l’attenzione/ Invitando gli studenti/ A ritrarre i residenti. Fotografico è il lavoro / Importante e fatto in coro. / Alla fin l’impegno dato / Farà grande il risultato”. Enrico Maddalena

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“La nostra partecipazione è caratterizzata dalla esperienza che ben volentieri mettiamo a disposizione dei giovani e giovanissimi. Gli uomini di domani”. Bruno Colalongo

Mauro Bologna, Andrea Buccella, Luigi Bucco, Simone Cerio, Bruno Colalongo, Pietro Cocco, Federico Deidda, Lorenzo Delfino, Paolo Dell’Elce, Gianfranco Di Donato, Giuseppe Di Padova, Enzo Dossi De Gregoris, Pierfrancesco Fimiani, Giovanni Iovacchini, “Lavorare con ragazzi di 14/18 anni non ha prezzo. Antonio Iubatti, Massimo Losacco, La fotografia ha bisogno di Enrico Maddalena, Luigi Marcucci, essere insegnata nella maniera più corretta e responsabile Davis Medori, Ottavio Perpetua, possibile perchè è un mezzo Pierpaolo Serini. a disposizione dell’uomo troppo importante”. Simone Cerio


» In collaborazione con Fondazione ARIA

PREMIO TERRITORIO ABRUZZO: PAROLA ALLE SCUOLE Queste le scuole che hanno aderito al concorso e che andremo a conoscere mese per mese, più da vicino: I.P.S.I.A. “Pomilio”, Chieti, Liceo Scientifico “A. Volta”; Francavilla al Mare, Liceo Artistico “Palizzi”; Lanciano; Liceo Scientifico Tecnologico “L. Da Vinci”, Lanciano; Liceo Classico “V. Emanuele II”, Lanciano; Istituto Ragioneria, Lanciano; I.T.C.G. Fermi, Lanciano; Liceo Scientifico, Guardiagrele; Istituto Professionale Industria e Artigianato “G.Marconi”, Ortona; ITIS “Majorana”, Avezzano; Liceo Scientifico Onnicomprensivo Statale, Carsoli; I.T.C. per Geometri “Patini-Liberatore”, Castel di Sangro; I.T.I.S. “D’Aosta”, L’Aquila ;Istituto Onnicomprensivo “L. Da Vinci” (IPSIA)/Istituto d’Arte-Liceo Artistico “Fulvio Muzi”, L’Aquila; Liceo Classico “D. Cotugno”, L’Aquila; Liceo Scientifico “E. Fermi”, Sulmona; Istituto Tecnico Commerciale “A. Argoli”, Tagliacozzo; Istituto Professionale Agricoltura e Ambiente “Serpieri”, Avezzano; Istituto di Istruzione Superiore “Bertrando Spaventa”, Città Sant’Angelo; Liceo Scientifico “D’Ascanio”, Montesilvano; Istituto d’Arte “M. dei Fiori”, Penne; Liceo Scientifico “L. da Penne”, Penne; I.T.C. per Geometri “Tito Acerbo”,Pescara; Liceo Statale “G. Marconi”, Pescara; Liceo Scientifico “Da Vinci”, Pescara; I.P.S.S.A.R. F. De Cecco (Alberghiero), Pescara; Liceo ArtisticoIstituto D’Arte “Bellisario-Misticoni”, Pescara; Liceo Classico “G. D’Annunzio”, Pescara; Liceo Scientifico “G. Galilei”, Pescara; I.T.C.G. “Aterno-Manthonè”, Pescara; Istituto Onnicomprensivo “Comi-Forti”, Teramo; Liceo Classico-Artistico “Delfico-Montauti”, Teramo; I.I.S. “Alessandrini-Marino”, Teramo; Liceo Scientifico “A. Einstein”, Teramo.

TERRITORIO ABRUZZO

Premio Fondazione Industriali Adriatica Tema edizione 2011/2012 Razza Abruzzo 1001 Lavori Direzione artistica Achille Bonito Oliva Autore internazionale 2011/2012 Oliviero Toscani Giuria artistica Mario Botta Elio Fiorucci Silvia Evangelisti (Arte Fiera Bologna) Anna Mattirolo (Maxxi Roma) Marisa Galbiati (Politecnico Milano) Carmen Andriani (Università Pescara)

L’Ipsia “Umberto Pomilio” di Chieti Realizzare la formazione dell’uomo e del cittadino nel rispetto delle caratteristiche individuali, culturali e sociali di tutti gli studenti, prendere coscienza della propria identità di uomo e cittadino e acquisire le competenze professionali. Questa è la mission dell’Istituto Professionale di Stato “Umberto Pomilio” di Chieti, diretto dalla professoressa Anna Maria Giusti. Ed è in quest’ottica che l’Istituto ha aderito al concorso indetto da Fondazione ARIA. Perchè condivide il principio che “più cultura nella società, nelle scuole come nei processi di produzione economica, sia utile per il progresso sociale con la determinazione di un maggiore senso civico dei singoli individui”. Ed è anche per questo motivo che l’istituto ha ottenuto, attraverso un progetto del Fondo Sociale Europeo, un finanziamento da 60.000 euro, di cui 10.000 circa per la Fondazione. Nel 2011 l’Ipsia “Umberto Pomilio” è stato scelto anche come scuola attrice, in occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico svoltasi presso il cortile d’onore del Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. L’evento ha visto la partecipazione di docenti e studenti provenienti dalle scuole che si sono maggiormente distinte nella realizzazione di progetti sui 150 anni dell’Unità d’Italia, sulla legalità, la solidarietà e l’integrazione, la cittadinanza consapevole, l’ambiente e la Costituzione. Gli undici studenti dell’Ipsia, accompagnati dal dirigente scolastico Anna Maria Giusti e dalle professoresse Giovanna Perfetti e Marta Di Biase, hanno presentato al capo dello Stato il Progetto Italia Tricolore, con abiti ispirati all’Unità d’Italia, tra cui il meraviglioso abito “Bandiera”, modellato sui colori e sulla forma della Bandiera Italiana, progettato e realizzato dai docenti e dagli studenti dell’Ipsia, indirizzo Moda. E questo è solo un esempio dell’attività pratica svolta nel nostro Istituto, con i suoi corsi di studio che permettono ai suoi studenti fin dal primo anno, di usare nei vari laboratori, macchine, strumenti e attrezzature

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» di Claudia Pelagatti

Confindustria

fa impresa in accademia Grande successo per la presentazione della seconda edizione del progetto “Impresa in Accademia”, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Pescara che intende avvicinare i giovani studenti al mondo imprenditoriale

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ltre trecento studenti hanno partecipato alla presentazione della seconda edizione del progetto Impresa in Accademia, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Pescara. La progettazione della seconda edizione, grazie al supporto del comitato Scuola, Università e Formazione di Confindustria Pescara, ha tenuto conto degli esiti dei questionari somministrati ai partecipanti della prima edizione. Gli studenti, hanno espresso un elevato livello di soddisfazione per le tematiche affrontate e per le opportunità di confronto scaturite e hanno espresso l’esigenza di coinvolgere un numero maggiore di aziende e di dare continuità al progetto, aspetti implementati nella nuova edizione. La presentazione ufficiale alla stampa, si è svolta nella sede di Confindustria Pescara e nel pomeriggio nella sede dell’Ateneo G. d’Annunzio di viale Pindaro. Il direttore generale di Confindustria Pescara, Luigi Di Giosaffatte, che ha concluso i lavori, ha dichiarato: «Il progetto segna una nuova ed importante tappa del sodalizio tra Confindustria ed il mondo accademico, riducendo il

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gap tra le imprese e la formazione. Un sistema valido per far sì che le intelligenze e i saperi personali divengano reali fattori di innovazione». Sono intervenuti alla presentazione il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Pescara e direttore della rivista nazionale GI di Confindustria “Qualeimpresa” Alessandro Addari, il vice presidente Nicola Di Marcoberardino, i presidi della facoltà di Scienze Manageriali, Giuseppe Paolone, della facoltà di Scienze della Formazione, Gaetano Bonetta, di Lingue e Letterature straniere, Carlo Consani e Michele Rea, presidente del Corso di Laurea Magistrale in Economia Aziendale della Facoltà di Economia. Il percorso formativo si articolerà in tre workshop trasversali e in nove Laboratori di approfondimento tematico che si svolgeranno nella sede di Confindustria Pescara e presso le aziende partner del progetto. Il primo workshop “Realizza i tuoi sogni”, si è svolto nell’aula Magna dell’ateneo il 21 marzo, con l’intervento di Claudio Bonasia, amministratore di Increase People Value e presidente di crealavorogiovani, con le testimonianze di Paolo Verrocchio


Alcune immagini della prima lezione di Impresa in Accademia

e Rodolfo D’Angelantonio, rispettivamente presidente e vice presidente della Sezione Meccatronica di Confindustria Pescara. Al secondo workshop “La tua professionalità in azienda”, del 28 marzo, hanno partecipato i manager e gli imprenditori delle aziende eccellenti del territorio, espressione della vivacità economica e produttiva abruzzese nelle quali si svolgeranno i laboratori tematici (Autelcom, Cantina Zaccagnini, Casa Giulia, C.I.R., Cobo SUD, DECO, Gran Guizza, Italcoel, Oma Group, Rustichella d’Abruzzo, Saitem, Saquella 1856). Il terzo workshop “Imprenditore di te stesso” previsto per il 12 aprile sarà tenuto da Alessandro Addari e da Nicola Di Marcoberardino, quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di far interagire managers e studenti per offrire percorsi formativi innovativi e creativi che tengano conto di esperienze importanti, reali, in continua evoluzione. In questa direzione va il corso di formazione specialistica per lo sviluppo della nuova imprenditoria, Start Impresa, www.startimpresa.org, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Pescara, giunto alla sua quarta edizione e volto

a diffondere la cultura d’impresa e favorire la nascita di nuove imprese in Abruzzo. Con i laboratori, che si svolgeranno in Confindustria Pescara nei mesi di aprile e maggio, gli studenti avranno la possibilità di conoscere il mercato del lavoro, impareranno a redigere un curriculum ed una lettera motivazionale e vivranno concrete esperienze di selezione con simulazioni di colloqui e assesment. In questa fase del percorso ci sarà la partecipazione di altre importanti aziende tra le quali Adecco, Gi Group, Sinergie Education e Randstad. «Le aziende sono circa il doppio dello scorso anno –ha detto Alessandro Addari- e questo permetterà agli studenti di avvicinarsi alla professione con maggiore consapevolezza delle proprie competenze e capacità e con una conoscenza più approfondita del tessuto imprenditoriale del territorio. Quest’anno inoltre, viene offerta ai quattro studenti più meritevoli l’opportunità di svolgere uno stage di tre mesi presso le aziende che hanno aderito all’iniziativa, le informazioni sui progetti, sono disponibili sul portale www.confindustria.pescara.it e sulla pagina facebook impresainaccademia»

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» di Mauro Di Cola

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nche le Piccole e Medie Imprese del comparto edile, associate in Api Pescara-Chieti, si sono incontrate nei giorni scorsi con il management di Forest Oil, al fine di confrontarsi in merito ai progetti che la multinazionale statunitense sta sviluppando, per la gestione dell’impianto di estrazione e produzione del gas, nei pressi del Monte Pallano, nel Comune di Bomba. Erano presenti all’incontro con il general manager di Forest Oil, Giorgio Mazzenga, ed il suo staff, il presidente di Apiedil PescaraChieti, Mario Palumbo, il delegato per la provincia di Chieti, Corrado Adezio, e diversi componenti dello comitato direttivo di Apiedil Pescara-Chieti. E’ stato illustrato alla nutrita platea di imprenditori presenti il progetto che Forest Oil andrà a realizzare nel sito indicato e lo “sviluppo”, in termini economico-finanziari e di creazione di posti di lavoro, che ricadrà sul territorio interessato. Forest CMI, è stato detto nell’incontro, punta a selezionare quanto più possibile imprese locali, così facendo verrà in questo modo incentivato lo sviluppo economico del territorio, grazie al loro coinvolgimento diretto e al ritorno occupazionale che ne deriverà. Le attività oggetto del business di Forest CMI prevedono la collaborazione e la richiesta di servizi di fornitura erogati da grandi aziende, ma soprattutto anche da imprese di piccole e medie dimensioni, che rappresentano la maggior parte del tessuto imprenditoriale locale, per questo Apiedil Pescara-Chieti è stata “sondata” da Forest Oil, per saggiarne il potenziale interesse al progetto nell’area del Monte Pallano. «Questi incontri sono molto importanti, -ha dichiarato il presidente Palumbo-, perché ci permettono di comprendere meglio cosa si vuole andare a realizzare sul nostro territorio. Apiedil PescaraChieti sta seguendo con vivo interesse l’evoluzione relativa alla realizzazione del progetto attinente al sito di Monte Pallano – continua ancora Palumbo – apprezzandone il contributo che potrà fornire allo sviluppo dell’economia locale e al turismo d’affari, nel pieno rispetto del territorio. Siamo fortemente interessati a collaborare con Forest CMI con le nostre aziende associate, e soprattutto tenendo anche conto delle esigenze poste in essere dal “territorio” in cui tali progetti si andranno a sviluppare». «La politica del confronto è quella che noi privilegiamo, -sottolinea il delegato per la provincia di Chieti di Apiedil Pescara-Chieti, Corrado Adezio, per cui ben vengano questi incontri. Siamo aperti al confronto con tutte le “parti” che intendono ascoltare anche il nostro contributo di idee, oltre che di supporto alla realizzazione dei progetti sul territorio abruzzese»

Mario Palumbo, presidente Apiedil Pescara - Chieti

Lo sviluppo del territorio al centro dell’Api Apiedil Pescara-Chieti e Forest CMI si sono recentemente confrontate in merito alle possibili sinergie sui progetti nel sito di Monte Pallano, a Bomba

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» di Denia Di Giacomo

Autobus mon amour

Le ultime tendenze del viaggio low cost vedono l’autobus in pole position, un mezzo di trasporto comodo e rassicurante tornato in auge con la crisi grazie a itinerari organizzati di notevole interesse. Ne parliamo con la Satam Viaggi

È necessario avere più tempo a disposizione, non è un viaggio adatto a chi non riesce a rilassarsi fino in fondo, e poi bisogna amare la condivisione, solo in questo modo si può davvero assaporare il gusto della nuova frontiera del viaggio low cost: l’autobus. E’ comodo, rilassante, conveniente e arriva anche dove altri mezzi non possono, l’autobus è la nuova – vecchia conoscenza che

Le Cinque Terre in Liguria

la crisi ci ha fatto rivalutare e le tendenze europee in questo parlano chiaro. Sempre più persone, soprattutto giovani e famiglie, scelgono questo mezzo per le loro vacanze, sia brevi che lunghe, nella convinzione che oltre al risparmio economico ci siano anche tanti altri vantaggi, come ad esempio quello di poter fare facilmente amicizia con altri compagni di viaggio.

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Il fenomeno low cost aereo, a cui ci aveva abituati soprattutto Ryanair, è ormai nella sua fase di tramonto, non che sia finito, ma comincia a diventare sempre più difficile trovare biglietti a bassissimo prezzo, a meno che non si decida di viaggiare in mezzo alla settimana (questione abbastanza delicata da affrontare con il nostro capufficio!)…ecco quindi la corsa sfrenata ai pochi biglietti low cost che di tanto in tanto vengono proposti, ultimo baluardo di un periodo felice dove con 30 euro andata e ritorno si visitava una qualsiasi città europea! Un altro mito è tramontato, quello dell’interail, che rispetto a 20 anni fa in proporzione costa il doppio, con notevoli difficoltà di utilizzo e di prenotazione, infatti non tutti i paesi accettano prenotazioni dall’estero, e questo spesso porta a molti disagi in termini di tempo impiegato per organizzare gli spostamenti… Va bene, i tempi cambiano, ma spesso i cambiamenti portano con sé la rivisitazione di vecchie abitudini che non solo fanno bene alle nostre tasche, ma anche allo spirito. E allora la mente torna facilmente alle gite scolastiche, dove bastava un bel paesaggio fuori dal finestrino dell’autobus ed era già vacanza, il caro vecchio autobus, mezzo sicuro e famigliare che non si lamenta se portiamo qualche chiletto di bagaglio in più, e che ci lascia gustare in tranquillità paesaggi incantevoli che dal cielo senza dubbio non vedremmo. L’autobus, dimensione più intima di una viaggio che ci lascia anche il tempo di pensare cosa faremo nel momento della discesa o di gustare il CD che non ascoltavamo da tempo. Ecco alcuni dei tanti vantaggi che l’hanno fatto tornare in auge, senza dimenticare il lato economico, che negli ultimi tempi è forse l’aspetto più rilevante.


«Sempre più giovani, anche tra i 18 e 20 anni, scelgono i viaggi organizzati in autobus, questo non solo per la loro indubbia convenienza, ma anche perché sono molto ben organizzati, addirittura anche con l’accompagnamento di una guida turistica». Questo dichiara Camillo Chiarieri, addetto alle vendite della Satam, azienda viaggi, bus e tour operator, di San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti. La Satam opera nel settore del turismo da oltre 30 anni e tra i servizi proposti c’è anche quello di bus operator, con l’organizzazione di itinerari di gruppo sia in Italia che all’estero,verso le mete più disparate. «Solo nel 2011 nel comparto dei viaggi in autobus abbiamo registrato un incremento del 15 per cento”. Ma come mai, mentre tutto il paese arretra, il settore del turismo in bus registra un incremento così sostanziale? Perché in un periodo di crisi la gente preferisce investire su sé stessa – analizza Camillo Chiarieri – forse l’idea è che acquistare un oggetto porterà solo ad una soddisfazione temporanea, mentre il viaggio è un’emozione che ci rimarrà dentro per sempre, regalandoci nuove esperienze e bei ricordi».

“Ma quali sono le mete preferite dagli abruzzesi?” Chiediamo ancora al gentilissimo Camillo, «Lo scorso anno è stata la Sicilia, una meta davvero ambita, anche se bisogna ammettere che la scelta è talmente vasta che il gradimento delle persone si suddivide in modo omogeneo». In effetti ormai con l’autobus si arriva proprio ovunque, Parigi, Berlino, Slovenia, Costa Azzurra e molti altri ancora, senza considerare che, in abbinamento ad altri mezzi di trasporto è anche possibile raggiungere New York, oppure le Isole Eolie o l’Isola del Giglio. Una scelta che non si limita all’estero, ma offre la possibilità anche di conoscere il nostro splendido paese raggiungendo sia i luoghi più blasonati che quelli meno noti ma altrettanto straordinari, anche solo per vivere il sogno di un giorno. Insomma, quando qualcuno lavora per noi, proponendoci dei viaggi già completi, nei posti più belli del mondo, non possiamo far altro che sederci comodamente nel nostro autobus e attendere la partenza, il paesaggio che scorre sul nostro finestrino ci farà sognare.

La città di Vienna

» Foto concesse da Satam Viaggi

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» di Marcella Pace

Il Gruppo Baltour potenzia la sua offerta Nuovi orari e nuove corse dall’Abruzzo verso Liguria, Toscana, Puglia, Sicilia ed estero

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ria di primavera, tempo di viaggi. L’azienda Baltour, il a Lisbona e Casablanca, oltre a tutte le destinazioni classiche gruppo abruzzese di autolinee, ha deciso di potenziadel continente, da Londra a Parigi, da Amsterdam a Madrid, da re, proprio dal 21 marzo, la sua offerta, inserendo per Berlino a Barcellona». i suoi autobus nuove destinazioni e nuove fasce orarie. «La nostra rete è sempre più ampia – ha affermato il consigliePer chi volesse andare in Toscana, ad esempio, da ora sarà posre d’amministrazione Antonella Ballone – e ne siamo orgogliosi sibile partire di notte e raggiungere alle 6 del mattino Siena, poi perché questo grande impegno organizzativo e di investimenti Firenze, Empoli, Pisa, Prato, Pistoia e Montecatini. Viaggi notturni sta avvenendo nel pieno di una delicata fase che caratterizza in anche per arrivare a La Spezia e Genova, in Liguria, entro le particolare il nostro settore, come noto colpito dall’eccezionale 10,30 del mattino successivo. Linee potenziate anche verso sud, incremento del costo del carburante». in Puglia, dove i collegamenti giungono fino a Brindisi. Tra le tante novità della nuova stagione, Baltour ha attivato anche «L’obiettivo che ci poniamo i collegamenti giornalieri – ha spiegato il presidente con importanti città del del Gruppo Baltour, Agonord Italia come Mantova, stino Ballone - è quello di Verona, Brescia, Bergamo, realizzare servizi sempre Palmanova e Trieste, che più capillari, garantendo vanno ad aggiungersi alle soluzioni vantaggiose in terclassiche destinazioni. Il mini di orari, di qualità e di gruppo teramano ha inoltre economicità per la mobilità potenziato anche i collegadell’utenza». menti giornalieri da GiuliaIl Gruppo Baltour, dopo nova, Teramo, L’Aquila ed l’acquisizione della Sena, Avezzano per la Campania Da sinistra, Antonella Ballone, Agostino Ballone, l’assessore leader senese nella dorsae la Basilicata. E infine per regionale ai Trasporti Giandonato Morra e Alessandro Pratesi le tirrenica e del gruppo di chi volesse andare a Messiautolinee internazionali Euna, Catania, Siracusa, Agrirolines, può vantare ormai gento, Enna, Caltanissetta e della più estesa rete di trasporti con autobus in Italia e in Europa, Palermo, le corse settimanali salgono a tre ed è previsto già un muovendo oltre 4 milioni di passeggeri in più di 500 destinazioni ulteriore incremento. nazionali ed internazionali, percorrendo circa 15 milioni di chiIl nuovo piano di potenziamento delle linee Baltour, è stato polometri all’anno. sitivamente accolto dall’assessore regionale ai Trasporti e alla «Grazie alla realizzazione di un unico gruppo imprenditoriale Mobilità, Giandonato Morra che ha affermato: «In un momento Baltour-Sena-Eurolines – ha dichiarato il direttore commerciacome quello che stiamo vivendo, parlare di nuove linee e di nuovi le, Alessandro Pratesi - le principali località abruzzesi vengono investimenti è sicuramente un fatto positivo. Salutiamo dunque giornalmente inserite, mediante collegamenti con Roma, Bologna con piacere i nuovi servizi e gli sforzi messi in campo da un’aziene Milano, nell’ambito della rete internazionale Eurolines, che coda che, nell’affermarsi a livello nazionale e internazionale, offre pre l’intero territorio europeo da Mosca e San Pietroburgo fino servizi moderni, utili e capillari»

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» a cura della redazione

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ontinua l’espansione del colosso Sabelli. Si è conclusa ad Ascoli Piceno una importante operazione strategica tra due storiche aziende del settore caseario. Da una lato il caseificio O’Hara, importante realtà artigianale di produzione locale di caciotte, formaggio pecorino e altri formaggi freschi, ubicato nella provincia di Teramo, dall’altro la Sabelli S.p.A., storica industria casearia ascolana, impegnata da quasi un secolo nella produzione di formaggi freschi che distribuisce in Italia e all’estero.

Continua l’espansione del Gruppo Sabelli

La Sabelli S.p.A., storica industria casearia ascolana, ha rilevato il caseificio O’Hara, importante realtà artigianale della provincia di Teramo Dall’incontro di queste due aziende è nato un importante progetto in cui Sabelli S.p.A. ha rilevato le attività del caseificio O’Hara mettendo a disposizione la propria esperienza e consolidata professionalità nel settore. «Un accordo reso possibile dalla condivisione di obiettivi e di valori tra le due aziende – afferma Simone Mariani della Sabelli spa - che diffonde un segnale positivo nel territorio e che segna l’avvio di un nuovo percorso di crescita e sviluppo». Sabelli S.p.A. ha scritto pagine importanti nella storia dell’industria casearia e nonostante negli anni abbia assunto dimensioni considerevoli per fatturati e livelli occupazionali, continua a fondare la propria filosofia di gestione su qualità di prodotto senza compromessi e sul rispetto di valori umani. Spinta da questo spirito ha intrapreso l’integrazione del caseificio O’Hara attraverso un piano di valorizzazione e rivalutazione delle realtà produttive locali e dei prodotti tipici del territorio. Dal 2 aprile 2012 il caseificio O’Hara è entrato ufficialmente a far parte del Gruppo Sabelli. Il marchio O’Hara sarà valorizzato dalla rete commerciale di Sabelli S.p.A. e Sabelli Distribuzione che vantano una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. Al caseificio abruzzese saranno estese e trasferite la tecnologia, il Know how, le procedure gestionali ed operative del gruppo Sabelli, innalzando ulteriormente gli standard qualitativi mantenendo strettamente una produzione di filiera a km zero

Simone Mariani, amministratore delegato Sabelli

Un’immagine dell’azienda di Ascoli Piceno » Foto concesse da Sabelli Spa

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» di Marcella Pace

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li abruzzesi scelgono la Conad. E non solo come catena di grande distribuzione dove andare a fare la spesa, ma anche nella selezione dei prodotti da acquistare. Sembra inarrestabile la crescita della rete bolognese di ipermercati, che quest’anno festeggerà i suoi 40 anni. Conad Adriatico è ormai sempre più leader in Abruzzo e in Molise e i numeri emersi dal bilancio 2011 parlano chiaro. I 144 punti vendita della cooperativa – 124 in Abruzzo – per una superficie complessiva di vendita di 97 mila metri quadrati, hanno sviluppato un fatturato di 530,8 milioni di euro, in crescita del 2,9 per cento rispetto al 2010. La cooperativa adriatica guadagna la propria leadership, attestandosi su una quota di mercato del 24,5 per cento nel territorio abruzzese. La presenza capillare della cooperativa nei due territori regionali trova espressione anche nel numero dei Conad City e Margherita, tipici negozi di vicinato presenti anche nei centri storici più piccoli. Commentando i dati del 2011, l’amministratore delegato della Conad Adriatico, Antonio Di Ferdinando, ha dichiarato che questi sono: «Risultati che rendono ragione dell’impegno che abbiamo messo nello sviluppo in queste due regioni attraverso i nostri soci, - in Abruzzo e Molise se ne contano 132 e 2.267 addetti alla rete di vendita - che meglio di chiunque altro sono in grado di recepire i reali bisogni dei cittadini e adoperarsi per dare le migliori e più efficaci risposte». Ottimi risultati anche per i prodotti Conad considerati tra i più apprezzati, oltre che convenienti visto che hanno prodotto un risparmio, nelle tasche dei consumatori, di ben 171,6 milioni di euro. Un prodotto venduto su cinque è proprio del marchio adriatico, registrando così un’incidenza di 17,4 punti percentuali sulle vendite totali in Abruzzo, con un aumento dell’1,4%, rispetto al 2010. «I risultati ottenuti in Abruzzo e in Molise- ha proseguito Di Ferdinando - confermano che i clienti riconoscono e apprezzano sempre più ciò che i soci e la cooperativa fanno per andare incontro alle loro esigenze, oltre all’offerta di qualità e convenienza dei prodotti Conad, sempre più vicini a quelli leader di mercato». E le prospettive per il 2012 sono più che rosee. Nell’arco dell’anno del quarantennale dalla fondazione, è previsto un piano di investimenti di 11,3 milioni di euro, con la creazione di 190 posti di lavoro e l’inaugurazione di 7 punti di vendita tra aperture e acquisizioni, con un fatturato a budget di 42 milioni di euro. Obiettivo per quest’anno anche l’innovazione dei servizi ai propri clienti. Conad Adriatico aprirà una nuova parafarmacia a Chieti, che si va ad aggiungere alle 6 già presenti negli iper e nei supermercati del territorio abruzzese che hanno fatto già risparmiare ai consumatori 762 mila euro con uno sconto medio del 20 per cento nei primi e del 10 nei secondi. Insomma, la cooperativa festeggia in grande, regalando ai suoi clienti abruzzesi anche il primo distributore di carburanti di Conad Adriatico

Conad Adriatico: cresce la leadership in Abruzzo e Molise L’amministratore delegato della Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando

Bilancio positivo per il 2011 per la cooperativa adriatica. E quest’anno per festeggiare il suo quarantennale, il Gruppo stila un ambizioso piano di sviluppo

» Foto concessa da Conad Adriatico

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la terra di piero

idee per lo sviluppo delle aree interne » di Piero Carducci*

Ricostruzione: dal Governo Monti una concreta speranza

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l ministro Barca ha annunciato in Parlamento le priorità del Governo Monti per avviare la ricostruzione “pesante”, quella vera riguardante gli edifici gravemente danneggiati ed il centro storico. In primo luogo, secondo il Governo, occorre migliorare la trasparenza, ovvero potenziare il sistema informativo sullo stato di attuazione fisica e finanziaria degli interventi e stabilire un flusso di comunicazione esauriente e tempestiva tra i cittadini e le istituzioni. Poi snellire il sistema della governance, accelerando i tempi di lavorazione delle pratiche da parte della burocratica “filiera” e favorire la comunicazione e la sinergia tra i (troppi) soggetti istituzionali addetti alla ricostruzione. Infine elaborare previsioni sulle esigenze di spesa nei prossimi anni ed accrescere il rigore nella gestione delle risorse e nella realizzazione degli interventi. Priorità indubbiamente importanti, alle quali vanno aggiunte necessariamente ulteriori misure: interventi per lo sviluppo economico e la creazione di nuovi posti di lavoro, rivalutando il ruolo dell’Aquila come località centrale al servizio di un territorio vasto; misure urgenti per contrastare i fenomeni di crescente marginalità e disagio sociale; un piano per uscire dall’emergenza, che non può certamente terminare “per decreto”. L’assistenza, in verità, può terminare soltanto con la ricostruzione ed occorrono quindi misure sia per rifinanziare l’emergenza, sia per superare la fase straordinaria consentendo il rientro nelle procedure ordinarie. Il ministro ha pure confermato, sfatando una leggenda metropolitana, che i soldi per la ricostruzione ci sono, almeno per i prossimi 3 anni, ma non vengono spesi. La ricostruzione è bloccata da una burocrazia asfissiante e da una esasperata conflittualità, e “le carte relative al terremoto - ha detto Barca - ri-

stagnano troppo a lungo sui tavoli dei tecnocrati”. L’eccessiva e continua litigiosità del Comune, aggiungiamo noi, ha fatto perdere credibilità alla Città ed ha costituito un ulteriore ostacolo alla creazione di un clima istituzionale di fattiva collaborazione e quindi alla soluzione dei problemi. Pro futuro, il principale impegno del Governo è lo snellimento del sistema della governance: occorre semplificare drasticamente i troppi passaggi tra la moltitudine di soggetti che si occupano della ricostruzione ed accelerare i tempi. E poi una importante prescrizione, sperando non si tratti di una promessa politica fatta da un governo tecnico: entro il 31 agosto prossimo sarà conclusa, da parte della “filiera”, l’istruttoria di tutte le domande di contributo per la ricostruzione delle abitazioni private. In estate, se la promessa sarà mantenuta, dovrebbero partire centinaia di cantieri relativi alla ricostruzione pesante nelle aree periferiche. Nessuna novità purtroppo sui centri storici, perché molti comuni hanno presentato con enorme ritardo, o non hanno ancora presentato, il Piano di Ricostruzione. A tale proposito ricordiamo che il Comune dell’Aquila, ahimé, ha elaborato il Piano di Ricostruzione soltanto da poche settimane ed a ridosso della campagna elettorale, quindi con un forte ed ingiustificabile ritardo rispetto ai tempi fissati dalla legge. Il ministro Barca ha concluso con un auspicio ed un impegno: “Ora bisogna accelerare per restituire L’Aquila agli aquilani e per tornare alla normalità, puntando allo sviluppo”. Seppure con ritardo, il governo Monti ha dunque aperto il “dossier L’Aquila”. Per gli aquilani la concreta speranza di un reale cambio di passo sulla ricostruzione, considerata pure l’ormai prossima elezione del nuovo sindaco (6 maggio). Il Sindaco della ricostruzione

* Economista

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seminari&convegni » di Valentina Faricelli

La Winter school scommette sui giovani La terza edizione della scuola di formazione politica organizzata da Magna Carta Abruzzo ha messo al centro del dibattito i giovani e il loro futuro

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aria frizzante al punto giusto e le montagne aquilane a fare da sfondo sono state il migliore saluto di benvenuto ai ragazzi, anche quest’anno numerosi, che hanno partecipato alla terza edizione della Winter School, la scuola di formazione politica organizzata da Magna Carta Abruzzo ed ospitata a L’aquila dal 30 marzo al 1 aprile. Tanti i temi sul tappeto, ma un unico comune denominatore: i giovani ed il loro futuro. Perché oltre alle lezioni, ai dibattiti, al confronto, prezioso, con alcune delle personalità più autorevoli nel panorama politico ed intellettuale nazionale, i ragazzi hanno sperimentato il valore dell’impegno attivo, sul campo. E ancora, i modi migliori in cui dispiegarlo e i risultati che è possibile raggiungere con l’impegno e la preparazione. Ad aprire i lavori, che nella mattina di sabato si sono svolti all’Hotel Fiordigligli di Assergi,

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Alcuni ospiti intervenuti al dibattito

è stato Francesco Forte, che ha tenuto una lezione su “Le scelte politiche della politica economica”. Subito dopo un tema accattivante: “la rappresentanza politica e la legge elettorale” spiegate da Tommaso Edoardo Frosoni. Poi un vivace dibattito su: “Donne e politica: una questione di rappresentanza”, con la parola a Erminia Mazzoni e Paola Pelino. Nel pomeriggio si è entrati più nel vivo della politica. Cambia-

ta la location – la sala Ance nel centro dell’aquila -a dare il benvenuto ai ragazzi è stato il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo. Ed il suo è stato un intervento tutto rivolto ai giovani: a loro il presidente ha chiesto di non allontanarsi dalla politica, ma di continuare a credere in esse. Perché la politica è scuola, è formazione, è preparazione, dai quali non è possibile prescindere. Poi la scena è stata


rubata da Maurizio Sacconi. Una provocazione il titolo del suo intervento: “l’Italia può essere un Paese per giovani?”. Una domanda che, a sorpresa, Sacconi capovolge: i giovani di oggi, sono fatti per l’Italia? Per questa Italia, è doveroso aggiungere. Una premessa per ribadire l’importanza di luoghi di formazione: «Lo richiede il tempo – spiega Sacconi -, abbiamo bisogno di chi, domani, saprà svolgere funzioni di rappresentanza e di organizzazione del bene comune». Ma anche per introdurre una considerazione di fondo, che riguarda i “maestri” che hanno avuto questi giovani. Famiglia, insegnanti, non fa distinzione. Conta il fatto che tali maestri si sono formati negli anni ’70 e di quella cultura è risultata permeata la scuola, la società, i luoghi in cui doveva realizzarsi una robusta educazione morale. La prima giornata si avvia così alla conclusione, nel modo in cui si conviene alle grandi occasioni. Sul palco ci sono Gaetano Quagliariello, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri. In platea, in una significativa immagine, gran parte del Pdl regionale: dal coordinatore Filippo Piccone, al senatore Paolo Tancredi. E ancora, la consigliera regionale Federica Chiavaroli, il senatore Sabatino Aracu, gli assessori regionali Carlo Masci, Gianfranco Giuliante, Lanfranco Venturoni. E tanti altri. Il dibattito è importante, si parla della politica dopo Monti. Tanti i temi affrontati anche nella seconda giornata. Dai

nuovi network comunicativi agli approfondimenti più tecnici. E quindi le riforme istituzionali, al centro della lezione di Raffaele Perna, dedicata a “Bipolarismo e presidenzialismo, le riforme necessarie”. Poi un momento molto sentito dai ragazzi. Un incontro che si è trasformato in dialogo, carico di speranze e di aspettative. Quello con il consigliere regionale Federica Chiavaroli, tra le maggiori promotrici di queste giornate di studio dedicate ai giovani. Ai quali la consigliera regionale ha raccontato la sua

riguarda proprio il capoluogo e il suo futuro amministrativo. Ne hanno parlato Gianfranco Giuliante, Antonio Del Corvo, Filippo Piccone e Gianni Chiodi, sotto lo sguardo attento di Gaetano Quagliariello. Ci si avvicina alla chiusura con un intervento che cattura l’attenzione dei ragazzi: Eugenia Roccella parla dei cattolici in politica e lo fa con un taglio sottile, quello dei diritti indisponibili e delle questioni bioetiche. Infine, un commosso ricordo ed un doveroso omaggio: i ragazzi della Winter decidono di intito-

I ragazzi della Winter School insieme agli organizzatori

esperienza, i suoi inizi nell’associazionismo e poi la decisione di scendere in campo. E a lei i ragazzi hanno confessato il loro disagio, di fronte a una politica che sentono a volte lontana, distaccata dalla loro quotidianità. E la promessa reciproca a cercare un punto di incontro, per spezzare questo circolo vizioso. Infine, i riflettori si sono centrati su L’Aquila. Nel pomeriggio i lavori si spostano di nuovo all’Ance e il dibattito

lare la scuola a Maurizio Cornelio, il giovane collaboratore del presidente Del Corvo, morto tragicamente qualche settimana fa, proprio mentre praticava una delle sue più grandi passioni: un’escursione in montagna. Ultimo atto, la cerimonia di chiusura e la consegna degli attestati. E la consapevolezza di aver fatto qualcosa di buono. Perché giovani migliori, rappresentano un futuro migliore per tutti

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seminari&convegni » di Eleonora Lopes

I giovani e la sfida di fare impresa oggi Grande successo per White Information, l’evento di 2 giorni organizzato dal gruppo under 40 di Confindustria Teramo guidato dal presidente Luca Verdecchia. Al centro del dibattito, start up e imprese giovanili

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i è aperto con il ricordo e l’applauso per Eugenio Febbo, l’imprenditore morto suicida a Villanova di Cepagatti, l’evento White Information che ha visto giungere a Roccaraso più di 150 imprenditori da tutto il centro Italia. Giunta alla sua seconda edi-

tà del fare impresa”. E’ questo l’appello forte e chiaro lanciato dal palco di “White Information”. Imprenditori, professionisti e semplici curiosi, sono giunti a Roccaraso da Marche, Lazio, Molise, Campania, Sicilia e Puglia per discutere di start up e imprese giovanili.

aperta con i saluti del sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato e del vice Alessandro Amicone, di Luca Verdecchia, Mauro Barnabei, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Abruzzo e Pierluigi Panunzi, presidente Giovani Imprenditori Confindustria L’Aquila.

I protagonisti delle tre tavole rotonde di White Information

zione, la convention è stata organizzata dal gruppo giovani di Confindustria Teramo guidato dal presidente Luca Verdecchia. “Non lasciamo soli giovani e imprenditori di fronte alla sfida e alle difficol-

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Anche quest’anno, nulla è stato lasciato al caso, l’organizzazione impeccabile e l’impegno del presidente Verdecchia e della sua squadra, hanno determinato il successo della kermesse. La convention si è

«I giovani devono essere la chiave di volta per rispondere alla crisi, senza l’apporto e il sostegno delle nuove generazioni è impensabile puntare ad un superamento di questa fase congiunturale -ha spiega-


La foto di gruppo al termine del convegno

to Luca Verdecchia- Oggi chiediamo sostegno per i giovani imprenditori che non devono essere abbandonati di fronte agli ostacoli. Quelli più importanti rimangono l’eccesiva burocrazia, una tassazione troppo alta e le difficoltà di accesso al credito. Quest’ultimo è un tema centrale e per

to è il primo passo per creare una collaborazione più stabile e costruttiva per i giovani». All’interno del dibattito, articolato su tre tavole rotonde, centrale è stato il tema del credito e della necessità di capitali a disposizione dei giovani e delle imprese innovative. Alla prima tavola sono in-

manager “Atlante Ventures Mezzogiorno” Intesa San Paolo, Luciano Fratocchi, professore associato Università dell’Aquila, Francesca Mazzolari, Centro Studi Confindustria Roma e Rocco Micucci presidente Finanziaria Abruzzese SpA. Il presidente della Fira, ha

questo oggi abbiamo deciso di affrontarlo con banche, fondi d’investimento e istituzioni alle quali chiediamo una collaborazione maggiore per poter far crescere le nuove imprese. Invitarli oggi qui al confron-

tervenuti: Luca Balestrieri, direttore digitale Terrestre Rai, presidente “Tivù srl”, Augusto Bandiera, direttore Large&Multinational Accounts “Vodafone Italia”, Giovanni De Caro, investment

annunciato in particolare l’arrivo di 9 milioni di euro proprio per lo start up d’impresa. «Stiamo preparando i bandi –ha detto Micucci- che dovrebbero uscire prima dell’estate, vogliamo preparare il ter-

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Investire per Passione.

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seminari&convegni

ritorio e capire quali sono le esigenze delle imprese e dove e come far nascere le start up. Finora ci si è preoccupati solo di spendere i soldi pubblici, ma c’è bisogno anche di pensare alla reale utilità che devono generare». «In Abruzzo sono pochi –ha spiegato De Caro- i progetti di creazione d’impresa sul fronte dell’innovazione e delle tecnologie rispetto alle altre regioni del centro sud come Puglia e Campania, mentre ancora alto rimane il numero di progetti nel campo manifatturiero». Nuove tecnologie e nuove idee per uscire dalla crisi. Queste le necessità del mondo delle imprese secondo Augusto Bandera che ha dichiarato: «Le tecnologie, in particolare quelle relative alla comunicazione possono aiutare ad efficientare i processi all’interno delle imprese e creare i benefici da reinvestire, ma dall’altra parte servono giovani e imprese fresche per costruire il mercato che ancora non c’è, bisogna anticipare i tempi per costruire le premesse per l’uscita dalla crisi». Hanno preso parte al secondo dibattito: Alessandro Addari, direttore della rivista “Quale Impresa”, Mattia Mor, presidente “Blomor srl”, Giuseppe Mozzillo, presidente “Exito Gourmet Pvt. Ltd”, Dario Pil-

Il pubblico intervenuto all’evento

la, direttore generale Banca Tercas, Davide Romano, project manager “Associazione Italian Business Angels” e Niko Romito, chef dell’anno 2012, “Ristorante Casadonna Reale”. Forse per i giovani presenti, questo è stato il confronto che ha destato più attenzione nel quale i relatori hanno riportato la propria esperienza di imprenditori. Romito ha raccontato che ha addirittura rinunciato ad un incarico da manager super retribuito, pur di inseguire il suo sogno: aprire un’attività tutta sua. Più istituzionale è stata la terza tavola rotonda che ha visto intervenire: il senatore del Pd, Giovanni Legnini e l’assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Paolo Gatti che si sono confrontati con Virman Cusenza, direttore de “Il Mattino” anche sul tema della riforma del lavoro e dell’articolo 18. Sul tema delle imprese giovanili Gatti ha voluto ricordare, inoltre, i bandi per l’imprenditorialità attraverso cui la Regione ha permesso la nascita di oltre 150 nuove imprese, 60 delle quali femminili, e i nuovi tre milioni di euro di incentivi a fondo perduto disponibili per la creazione di nuove attività da parte di donne abruzzesi. A portare il suo messaggio, anche il presidente della Regione, Gianni Chiodi. «Le

Luca Verdecchia, presidente GI Confindustria Teramo

imprese di giovani –ha detto Chiodi- possono funzionare se c’è coraggio, spirito e preparazione, per questo è necessario che ci sia un cambio di mentalità: i giovani devono avere il coraggio di osare, ormai non possono più pensare che il loro futuro lavorativo sia basato sul pubblico impiego, ma sarà sempre più legato alla loro capacità di farsi da soli». La chiusura della convention è stata affidata a Simone Mariani, vice presidente nazionale Giovani Imprenditori Confindustria. «Quello delle start up è un tema che sta molto a cuore ai giovani confindustriali -ha spiegato- crediamo che sia un elemento indispensabile per la crescita e il rilancio del paese se pensiamo che, ad esempio, negli Stati Uniti ogni anno le nuove start up sono in grado di creare 3 milioni di posti di lavoro»

Da sinistra: Simone Mariani, Virman Cusenza, Luca Verdecchia e Gianni Chiodi

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seminari&convegni » di Laura Tinari

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rriva al termine di un percorso durato diversi mesi e che ha visto l’Associazione provinciale degli Industriali e il prefetto dell’Aquila, Giovanna Maria Iurato, lavorare fianco a fianco per giungere alla firma di un Protocollo di Legalità sulla scia di quanto fatto a livello nazionale da Emma Marcegaglia e dall’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni. «Questo protocollo - ha spiegato il prefetto - rientra in un disegno normativo nato all’indomani del terremoto, quando il legislatore ha voluto creare il “modello L’Aquila” concentrando nel prefetto il coordinamento dell’attività di sorveglianza in materia di legalità». «La legalità - ha esordito il presidente Fabio Spinosa Pingue - è il valore dei valori per l’imprenditore. In casa nostra vogliamo essere ancora più rigidi con l’espulsione degli associati che non rispettano le regole. Con questo Protocollo non vogliamo sostituire chi è deputato ad assolvere il ruolo di controllo, ma aiutarlo». Per gli imprenditori questa scelta è anche un modo in più per dare fiducia alle istituzioni giudiziarie. Un plauso è giunto anche dal presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, Lorenzo Santilli, secondo cui con questa decisione le imprese si fanno educatrici per i cittadini e soprattutto per i giovani. «L’impresa funziona se riesce a coniugare bene profitto, rispetto delle regole e persone», ha detto Anna Maria Casini, delegata all’Etica e responsabilità

da sinistra Anna Maria Casini, Ivan Lo Bello, Giovanna Maria Iurato, Fabio Spinosa Pingue e Lorenzo Santilli

Il “modello L’Aquila” della legalità La prevenzione e non la repressione al centro del Protocollo di Legalità firmato da Confindustria L’Aquila e dalla Prefettura del Capoluogo

sociale d’impresa per Confindustria L’Aquila, che sottolinea «la legalità come rispetto delle regole è alla base, ma noi ambiamo all’etica degli affari». A tenere le conclusioni è stato Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia, alla cui forza e perseveranza nel perseguire questa strada si è sempre ispirato il presidente Spinosa Pingue. «Il tessuto imprendito-

riale di questa realtà è sano ha detto Lo Bello - e per questo va tutelato con misure di prevenzione, in fondo questo è lo scopo del Protocollo, perché la repressione di comportamenti scorretti è compito delle forze dell’ordine. La scelta che avete fatto dimostra un mondo economico forte e consapevole del suo ruolo con istituzioni preparate»

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seminari&convegni » a cura della redazione

La crescita è donna

All’Aquila un seminario organizzato dai Giovani Imprenditori Confindustria e dall’Ufficio della Consigliera provinciale di Parità per presentare le opportunità offerte dal nuovo bando regionale per la promozione dell’occupazione femminile

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Paolo Gatti, assessore regionale al Lavoro

iamo convinti che il problema dell’occupazione femminile e giovanile possa essere affrontato soltanto con politiche ispirate da una logica inclusiva verso le due categorie deboli del mercato del lavoro», ha esordito così Laura Tinari, vice-presidente Giovani Imprenditori Confindustria L’Aquila, aprendo i lavori del seminario “La crescita è donna” tenutosi nella sala conferenze dell’Associazione degli industriali dell’Aquila. Alla presentazione del bando regionale hanno partecipato l’assessore regionale alle Politiche attive del lavoro, Paolo Gatti, la consigliera di Parità della Provincia dell’Aquila, Anna Maria Paradiso, la presidente del Comitato Imprenditoria femminile della Camera di Commercio dell’Aquila, Francesca Pompa, e la consulente d’impresa, Marianna Centi Pizzutilli. Tre le linee di finanziamento previste, su cui la Regione ha stanziato 3milioni di euro: Più imprenditrici, dedicata alle donne che vogliono fare impresa; Più professioniste (la vera novità di questa misura), riservata alle aziende che stipulano contratti di consulenza specialistici con professioniste

donne; “Voucher Family” destinata alle donne lavoratrici per favorire la conciliazione vitalavoro. «Scopo dell’iniziativa - ha detto l’assessore Gatti - è valorizzare il ruolo delle donne nell’economia della Regione Abruzzo, tenendo in considerazione i potenziali effetti positivi che la crescita regionale potrebbe avere sull’industria nazionale». Secondo uno studio della Banca d’Italia se l’Italia riuscisse a raggiungere l’Obiettivo di Lisbona dell’occupazione femminile al 60% crescerebbe del +7%. Lo stesso nome del bando risponde a questa logica: il lavoro femminile innesca un effetto moltiplicatore che si riverbera su occupazione, redditi e consumi. Della conciliazione dei tempi vita-lavoro ha parlato la consigliera Paradiso, analizzando le difficoltà che incontrano le donne-madri-lavoratrici quotidianamente divise tra famiglia e lavoro; parole, parole, parole invece secondo Francesca Pompa hanno sempre riempito i discorsi sulle donne, ora è il momento di passare ai fatti. È spettato poi alla consulente d’impresa Centi Pizzutilli entrare nel dettaglio del bando per spiegare i punti di forza delle tre linee di finanziamento previste

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seminari&convegni » di Eleonora Lopes

Impresa e cultura, un’unione vincente

Di questo e molto altro si è parlato al convegno “CulturAttiva” organizzato dall’associazione culturale Big Match

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appuntamento per il seminario era a Teramo, al Museo Archeologico “F.Savini”, una location ideale per snodare l’argomento. Il tema trattato è insolito e piacevole, ma sviscerarlo diventa difficile. Ci sono riusciti gli organizzatori dell’associazione culturale Big Match guidata dal presidente Alfredo Natali. Ecco cos’è successo a Culturattiva. L’incontro ha analizzato esempi concreti di realtà che hanno legato l’imprenditoria alla cultura intesa in senso lato. Testimonianze dirette di casi di successo, che spingono il dibattito verso possibilità future per il territorio locale, sempre più interessato al binomio arte e cultura. Sono state affrontate tematiche legate agli effetti positivi che la cultura può ave-

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re sulle imprese, apportando benefici alla produzione, alle risorse umane, all’ambiente lavorativo nel suo complesso. Alessandro Crociata, ricercatore in Economia della cultura presso il Dipartimento di metodi quantitativi e teoria economica dell’Università di Pescara, ha moderato l’incontro introducendo i relatori e stimolando il dibattito tra di loro e con il pubblico. La prima testimonianza è stata quella di Michele Trimarchi, professore di Economia della cultura presso l’università di Catanzaro e l’università di Bologna. Partendo da una definizione di cultura, Trimarchi ha posto l’attenzione su un nuovo modello relazionale tra cultura e privati, questi ultimi da considerare non come i vecchi “mecenati”, ma soggetti facenti

parte del sistema cultura e impresa, che creano relazioni bidirezionali, dalle quali ottengono vantaggi non solo d’immagine, ma anche di ritorno economico concretizzabili. Si lega al discorso del mecenatismo anche Francesco Cascino, consulente d’arte contemporanea, presidente associazione culturale Arteprima. Per descrivere la sua idea di relazione tra cultura e impresa, usa un caso concreto, un evento da lui ideato e curato, per l’inaugurazione di nuove filiali in Italia di Deutsche Bank. Il principio essenziale rimane lo stesso: scompare il vecchio concetto di mecenatismo e l’attenzione dell’impresa è rivolta sull’evento da realizzare. Il tema su cui si sofferma maggiormente è il discorso promozionale, campo sul quale è impegnato diret-


Alcune immagini del convegno “CulturAttiva” svoltosi al Museo Archeologico di Teramo

tamente e leva fondamentale per instaurare rapporti con i privati, oggi sempre di più consapevoli del valore aggiunto apportato dalla promozione sul territorio. Deborah Carè, brand marketing manager presso Elica Spa e direttrice Fondazione Ermanno Casoli ha illustrato l’esperienza della Fondazione che dirige, che fa del dialogo fra arte e impresa la base delle attività dell’azienda, creando valore aggiunto e nuova conoscenza che si diffonde tra i dipendenti, coinvolti direttamente nella realizzazione degli eventi, e gli attori esterni, gli artisti, coinvolti di volta in volta secondo l’evento costruito. Lo scambio di conoscenze porta all’innovazione, stimolando i privati ad interagire, ancora una volta per ottenere un ritorno concre-

» Foto concessa da associazione Big Match

to che permetta all’azienda di crescere sul mercato. Innovato per l’appunto, è il progetto che realizza Mara Di Bartolomeo, formatrice e collaboratrice presso Teatro d’Impresa. Questa volta si parla di spettacolo dal vivo, il teatro. Il binomio tra live performance e impresa sembra ancor più distante rispetto ai casi precedentemente trattati e invece ci si stupisce ascoltando il racconto: il progetto di Teatro d’Impresa, punta alla creazione ad hoc di sceneggiature sulla realtà imprenditoriale, stese insieme ai collaboratori, e poi messe in scena dagli attori professionisti o dai dipendenti stessi. A condire il tutto, un pizzico d’ironia. La ricetta è vincente, sono sempre di più, grandi realtà, quali la Goodyear, che ricorrono a questi metodi per creare valore

aggiunto all’impresa, intensificare le relazioni e i rapporti tra i dipendenti e rafforzare l’identità e il senso di appartenenza di tutti i soggetti che fanno parte del progetto. A chiudere il giro d’interventi, Mauro Di Dalmazio, assessore allo sviluppo del Turismo, Ambiente, Energia della Regione Abruzzo che si è detto molto felice di partecipare ad un incontro dalle “tematiche cosi piacevoli”. Ben preparato sull’argomento, Di Dalmazio ha raccontato che quando era stato assessore alla cultura al comune di Teramo, aveva creato un team apposito per la sviluppare progetti di economia della cultura, tra i quali Teramo Cult. Al termine degli interventi, si è aperto un acceso dibattito al quale hanno preso parte molti degli ospiti presenti

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eventi » a cura della redazione

L’Aquila rinasce con Nel comune più alto dell’intero Appennino, Rocca di Cambio, si è tornati a parlare di territorio, turismo, montagna e sostenibilità nell’ottica di una integrazione sempre più forte tra le regioni dell’Italia centrale. Un incontro a cui ha partecipato anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno

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inasce L’Aquila, riparte l’Italia” questo lo slogan coniato per sintetizzare la spinta propulsiva che, quello che auspichiamo diventi più grande cantiere d’Europa, potrà dare alla ripresa economica dell’intero Paese e la presenza di Gianni Alemanno qui testimonia proprio questo», Salvatore Santangelo ha così aperto il pomeriggio di studio “L’Aquila rinasce con Roma Capitale”, organizzato dall’associazione di volontariato “L’Aquila che rinasce” insieme alla Pro-loco di Rocca di Cambio. Uno slogan che sottolinea ancora di più quanto già lo stesso sindaco capitolino ha sempre evidenziato con la sua vicinanza e le sue parole «L’Aquila è stata, è e dovrà restare una priorità nazionale». Un rapporto quello che lega Roma


da sinistra il giornalista Salvatore Santangelo, il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, e il sindaco di Rocca di Cambio, Gennaro Di Stefano

Roma capitale e L’Aquila ormai storico, ma che, come rimarcato da Antonio Centi, responsabile per il Turismo ANCI regionali, «con Gianni Alemanno è andato oltre il semplice “Roma sorella dell’Aquila”, perché la presenza costante del sindaco, i progetti in cantiere e le prospettive che si vanno configurando stanno dando finalmente concretezza a questo rapporto». L’iniziativa si inserisce nel percorso che il capoluogo abruzzese e la sua provincia hanno intrapreso insieme alla città di Roma: dopo i due incontri tenuti a Roccaraso nell’inverno scorso e all’Aquila a luglio, questo pomeriggio si è rivelato una nuova occasione per tornare a parlare di territorio, turismo, cultura, valore sociale dello sport, montagna e sostenibilità nell’ottica di una integrazione

sempre più forte tra le regioni dell’Italia centrale. A tal fine fondamentale è stato anche il tema della costituzione di una macro-area Abruzzo-Lazio capace di affrontare le sfide importanti del futuro: razionalizzare e ottimizzare risorse e funzioni in un’area baricentrica per la vita della penisola restano l’obiettivo di un discorso, che secondo il sindaco Alemanno «deve essere visto anche in direzione del progetto di Roma Capitale, una metropoli con dimensione nazionale e internazionale. Una Capitale che deve e riesce a trovare un punto di equilibrio con le zone circostanti, affinché queste le permettano di dare risposte migliori agli oltre 3milioni di persone che nei prossimi anni vivranno sul suo territorio». Una grande città, dunque, che dialoga con un territorio fatto di

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eventi

da sinistra Antonio Centi, Salvatore Santangelo, Gianni Alemanno, Gennaro Di Stefano

tantissimi piccoli comuni, che possono costituire un punto di forza e sostegno per la metropoli e ai quali approcciare con un atteggiamento basato sul rispetto reciproco e sullo scambio di interessi. Ma la stessa L’Aquila deve imparare a contare di più sul proprio comprensorio, guardando alla città-territorio come una vera e propria risorsa. A sottolinearlo è stato anche il sindaco di Rocca di Cambio, Gennaro Di Stefano, che ha espresso direttamente al sindaco capitolino la propria intenzione a «entrare nel progetto di Roma Capitale con L’Aquila città-territorio, L’Aquila che rinasce. Vogliamo farlo con un turismo di sostanza fatto di progetti, presenze e visibilità». La scelta della location di questo incontro, ma anche dei precedenti, risponde proprio all’importanza della cittàterritorio, quell’importanza che il comprensorio ricopre per la rinascita del capoluogo. Altro tema toccato, sempre nell’ottica di una ricostruzione che sappia essere un’opportunità, è quello dello spopolamento di queste zone montane per le quali è fondamentale trovare modelli di sviluppo economico basati su turismo, ambiente e attenzione ai giovani. «Lavorate sul turismo sociale e ambientale, - ha detto Alemanno ai sindaci e agli amministratori locali presenti in sala - innescando una piattaforma che guardi al mercato romano prima di tutto. Anche se viviamo un tempo di crisi, non possiamo limitarci a ragionare solo per rimettere a posto i conti, ma dobbiamo farlo in termini di spinta per lo sviluppo futuro. Per questo dobbiamo tornare a scommettere sulla imprenditorialità giovanile e questi modelli di sviluppo devono dare un’offerta ai giovani

il giornalista Salvatore Santangelo che ha moderato il pomeriggio di studio

perché non lascino il proprio territorio». Un annuncio importante è stato poi fatto da Franco Salvatori, presidente della Società Geografica Italiana, il cui costante impegno a favore dell’Aquila segna in questi giorni il primo traguardo: è, infatti, pronto il dossier di candidatura per il riconoscimento della Perdonanza celestiniana come Patrimonio immateriale dell’Unesco. Un dossier che proprio a Rocca di Cambio il sindaco di Roma Capitale ha sottoscritto, firmandolo di fronte a tutti i presenti. Di qui anche la presenza in sala di Fabrizia Aquilio, nominata dall’ex ministro Franco Frattini responsabile dei rapporti con i Paesi esteri in merito alla disponibilità che ciascuno di loro ha dato per l’adozione dei monumenti aquilani distrutti. In un momento in cui i veri competitor nel mercato turistico sono le città e non più le nazioni, L’Aquila deve vedere riesaltata la sua funzione di un capoluogo di provincia e di regione, ritrovando o riscoprendo una identità che altrimenti rischia di disperdersi. Al pomeriggio di studio hanno portato il proprio contributo non solo tecnici come solo Livio De Santoli, delegato per l’energia e ambiente “Sapienza” Università di Roma, Gianfranco Giuliante, assessore regionale alla Montagna, Luca Lallini, a.d. Campo Felice SpA, Mauro Vegni, direttore generale del Giro d’Italia, ma anche alcune autorità politiche del locali quali Francesco Bizzarri, presidente CUS L’Aquila, Antonio Del Corvo, presidente Provincia dell’Aquila, il sen. Enzo Lombardi, già sindaco della città dell’Aquila, Luca Ricciuti, consigliere regionale dell’Abruzzo

il pubblico presente all’incontro

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ome viene gestita oggi la quotidianità di una donnanale di Parità, l’arch. Sandra Bonfiglioli, ordinaria di Pianificamadre-lavoratrice e come sarà domani in una città che zione territoriale e urbana al Politecnico di Milano, l’arch. Ileana fino a tre anni fa era a misura di donna e di uomo? Santone, ordine degli Architetti della provincia dell’Aquila, l’ing. Nasce da questa domanda il momento di riflessione Carmela Morisi, ordine degli Ingegneri della provincia dell’Aquila. “L’Aquila, città per le donne. Uno sguardo rosa sulla ricostruzioL’arch. Bonfiglioli ha dato l’occasione per estendere lo sguardo ne” promosso dall’assessorato alle oltre le mura del Capoluogo per capire Pari opportunità della Provincia meglio cosa significhi un’urbanistica atdell’Aquila. La ricostruzione della tenta agli stili di vita delle donne in Italia, Città vista attraverso gli occhi delriportando esperienze di altre città italiale donne e pensata secondo uno ne che hanno già sperimentato queste sviluppo urbanistico più attento e tematiche. «Non è possibile dividere il consapevole alle reali esigenze territorio da chi lo vive, - ha sottolineadelle cittadine e dei cittadini. «Mito l’arch. Santone - non solo in termini glioramento della qualità della vita abitativi, ma anche sociali e culturali». una volta che ci si riapproprierà Mentre l’ing. Morisi, ultimo intervento dei propri luoghi, sicurezza degli tecnico, ha concentrato l’attenzione sulla edifici pubblici che torneranno nel sicurezza in un centro storico antichiscentro storico e conciliazione dei simo. A tenere le conclusioni è stata la tempi vita-lavoro - ha affermato la professoressa Isabella Rauti, consigliemoderatrice Laura Tinari - sono i re della Regione Lazio, «Nell’immediato temi al centro della lettura femmipost terremoto, quando ancora si era Donne che nile della ricostruzione», temi fornelle tendopoli, ho visto le donne aquitemente interconnessi tra loro che lane ricostruire la loro vita, la famiglia, quotidianamente hanno fatto da filo conduttore a la casa nel niente. All’Aquila affrontare si dividono tra lavoro tutti gli interventi. All’incontro hanquesta tematica si impone come bisogno e famiglia. Donne che, no partecipato l’on. Paola Pelino, ancor più che in altre realtà. Studiare il membro del Comitato per le Pari tema dello sviluppo urbanistico della città ieri dal nulla, hanno opportunità Camera dei Deputati, secondo un’ottica di genere deve essere rimesso insieme Anna Maria Paradiso, consigliera per voi un’opportunità. Un’opportunità le proprie vite e quelle di Parità della Provincia dell’Aquila, che, pur nascendo da una emergenza, Letizia Marinelli, consigliera regiova letta come prospettiva» dei propri cari.

L’Aquila città per le donne

Donne che oggi vogliono essere protagoniste nella ricostruzione della città dell’Aquila

Alcuni momenti del convegno

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eventi » a cura della redazione

I giovani industriali visitano il Consiglio Regionale Visita del gruppo giovani di Confindustria Chieti presso la Regione Abruzzo con Nicola Argirò

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ell’ambito delle iniziative promosse dal Gruppo Giovani Imprenditori di Chieti dell’anno 2012, particolarmente rilevante è stato il confronto avvenuto presso il Consiglio regionale a L’Aquila lo scorso 13 marzo. L’incontro, in collaborazione con Nicola Argirò, imprenditore di San Salvo, consigliere regionale e presidente della Commissione Consiliare delle Attività produttive, ha consentito ai partecipanti di presenziare alla IV Commissione Industria della Regione Abruzzo, primo appuntamento settimanale per la politica dell’Emiciclo aquilano. All’ordine del giorno la discussione sulla modifica di alcuni provvedimenti contenuti nella Legge Finanziaria regionale 2012 oltre all’espressione di pareri della Giunta riguardanti, tra gli altri, alcuni progetti di sviluppo destinati a

prodotti turistici regionali e la costituzione, con relativo riconoscimento, dei Sistemi Turistici Locali. Nel pomeriggio è seguita la visita del gruppo giovani di Confindustria alla sede del Consiglio Regionale. «Il mondo politico ed industriale –ha dichiarato Riccardo D’Alessandro, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Chieti- richiede un contatto reciproco ed un confronto costante. Gli imprenditori hanno bisogno di interagire con chi fa politica per promuovere l’eccellenza regionale anche attraverso lo sviluppo di norme per la competitività, di iniziative per la detassazione degli investimenti volti alla creazione di posti di lavoro e di misure per alleggerire il carico fiscale delle imprese; diversamente è improponibile il confronto con i competitors nazionali e internazionali. Ecco perché insieme ai ragazzi abbiamo deciso di fare questo incontro che abbiamo trovato utilissimo»

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Chieti


eventi » di Martina Luciani

Istituto tecnico superiore nuove tecnologie per il made in Italy Il sottosegretario all’istruzione Elena Ugolini presenta l’ITS ed elogia l’importanza del polo industriale in Val di Sangro

Gli ospiti presenti al dibattito

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n workshop di due giorni per discutere di ricerca e innovazione e per presentare ufficialmente il primo corso corrispondente alla figura nazionale di riferimento di Tecnico superiore per l’innovazione di processi e prodotti meccanici. Così a Lanciano, il Polo Automotive ha inaugurato l’ITS - istituto tecnico superiore – ribadendone ancora una volta gli scopi e le peculiarità. A tagliare simbolicamente il nastro, è stato il sottosegretario al Ministero dell’istruzione, università e ricerca, Elena Ugolini, seduta al tavolo dei relatori insieme al prof. Mario Calderini, consigliere del ministro Profumo, a Silvio Di Lorenzo vicepresidente Honda Italia e presidente della Camera di Commercio di Chieti e della Fondazione ITS. In termini economici, il sistema delle imprese automotive occupa circa 30 mila addetti di cui 25 mila in provincia di Chieti. Il fatturato è di circa 8 miliardi di euro, pari al 20% del settore manifatturiero dell’Abruzzo e rappresenta circa il 50% dell’export della nostra regione. Le imprese, visto anche il particolare momento storico ed economico, hanno ritenuto necessaria l’introduzione di innovazioni tecnologiche radicali, che possano essere ricondotte ad un salto di qualità nelle prestazione dell’azienda per renderla parte attiva nella costruzione del prodotto finale, in quanto detentrice di conoscenze specifiche ed esclusive, all’avanguardia per garantire

Il pubblico intervenuto

qualità ed efficienza. Ed è proprio da queste premesse che è stato predisposto il Programma Innovazione Automotive che si propone di sviluppare un sistema capace di rafforzare e consolidare la filiera, per migliorare la competitività e per favorire il radicamento delle grandi imprese, fortemente internazionalizzate. Considerando la dimensione del settore automotive e le iniziative già prese sul territorio, la Regione Abruzzo ha previsto la sperimentazione di un ITS su nuove tecnologie made in Italy - sistema meccanica, in provincia di Chieti. «Tanti attori che di solito sono separati, si sono messi insieme per costruire questo ITS. Per cambiare occorre muoversi tutti nella stessa direzione, che è quella della positività», queste le parole del sottosegretario, che ha inoltre ribadito la fortuna di avere un polo industriale come quello della Val di Sangro, «Attorno alle grandi aziende nazionali – ha continuato la Ugolini – sono nate tante piccole aziende locali, ed è proprio questa la forza di questo sistema di imprese». Il sottosegretario ha concluso il suo intervento facendo un grande in bocca al lupo ai 25 ragazzi che parteciperanno al corso «Voi ci metterete alla prova, perché vedrete se le nostre promesse saranno mantenute; ma dovrete mettervi alla prova anche voi e sfruttare ogni secondo di questa importante occasione, per trarne tutti i benefici possibili»

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eventi

Âť Denia Di Giacomo

Simulazione di un intervento di salvataggio in un cantiere confinato, organizzata durante il corso tenuto da Torricella Ettorino srl

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o scorso 1° marzo presso il centro LIANET della Ferramenta Torricella si è svolto il corso “La Sicurezza negli Ambienti Confinati e Sospetti di Inquinamento”. Alla presenza di numerosissimi intervenuti, il corso di formazione, della durata di 4 ore, si è svolto in un clima di interesse e partecipazione, segno che la Torricella Ettorino ha colto nel segno. I docenti, l’ingegnere Giuseppe Giardinelli dello Studio Tecnico di Ingegneria Giardinelli, l’ingegnere Marco Sarotto e la dottoressa Elena Piccinini esperti tecnici Honeywell, altamente preparati e competenti, hanno saputo trasmettere con semplicità e completezza l’importanza dell’argomento, nonostante alcuni

I partecipanti al corso assistono alla simulazione

La sicurezza sul lavoro si chiama Torricella Ettorino Srl Si è svolto con successo un importante corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro presso la moderna struttura LIANET dell’azienda Torricella Ettorino Srl di San Salvo. Evento riuscito, il primo di una lunga serie aspetti altamente tecnici. L’obiettivo era quello di informare e formare il personale di aziende che operano all’interno di luoghi confinati e inquinati, per assolvere agli obblighi richiesti dalla legge e in particolare alle novità introdotte dal D.P.R. 177/2011. Per cui alla parte teorica, ben sviluppata e argomentata, si è accostata una interessante simulazione organizzata negli ampi spazi della struttura LIANET, dove per l’occasione è stata costruita una struttura in ferro che fungesse da area di simulazione per un intervento di salvataggio di una ipotetica persona all’interno di un cantiere definibile come “confinato”. Ma cos’è uno spazio confinato? Citiamo la legge: “Un qualsiasi ambiente limitato, in cui il pericolo di morte o di infortunio grave è molto elevato, a causa di condizioni di pericolo dovute dalla carenza di aerazione e dalla possibile presenza di sostanze tossiche, infiammabili, asfissianti o nocive”. Un luogo dunque, dove salvare una vita umana potrebbe rivelarsi alquanto complesso se non si seguono alla perfezione le norme previste dalla sicurezza sui luoghi di lavoro. La formazione del personale è uno degli elementi più importanti per il futuro di una realtà aziendale, di qualsiasi dimensione essa sia, e quando si parla di formazione in primis si parla di sicurezza, un discorso tanto importante quanto delicato che la Torricella Ettorino intende affrontare sempre più caparbiamente per il bene dell’intera comunità. Aziende più sicure e lavoratori più consapevoli significano un sostanziale abbassamento degli infortuni sul lavoro, quindi famiglie e persone felici. Anche questo è cultura d’impresa

Carmine Torricella, titolare di Torricella Ettorino srl i docenti del corso l’ingegnere Marco Sarotto e la dottoressa Elena Piccinini

» foto di Denia Di Giacomo

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eventi » di Isabella Marianacci

L’etica, come leva per un nuovo sviluppo Questo il leitmotiv della prima edizione dell’Oscar Pomilio Forum organizzato dalla Pomilio Blumm di Pescara all’Aurum. Vincitore del premio, il tedesco Wolfgang Schauble

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osa rappresenta l’etica nel credo Kantiano? E’ concepita come la risposta più semplice alla domanda “cosa dobbiamo fare”. Etica e morale, due facce della stessa medaglia, quella dell’agire onesto e responsabile nel business imprenditoriale, del linguaggio della comunicazione, delle dinamiche politiche e dell’interazione sociale in genere. Dai polverosi tomi della filosofia il tema-costante di una vita di riflessione e ricerca- torna più che mai attuale, trovando rinnovato slancio e colore nell’analisi dell’attuale congiuntura storica, come leitmotiv della prima edizione dell’Oscar Pomilio Forum “Il valore dell’etica. La riscoperta della morale come leva per un nuovo sviluppo”, organizzato dalla Pomilio Blumm di Pescara all’Aurum.

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Impresa, politica, media, giustizia, pubblica amministrazione, ars culinaria - mondi a confronto in un vivace dialogo interattivo per scoprire il ruolo dell’etica nelle professioni. Fra i relatori del Forum, moderato dal giornalista Rai Carlo Fontana, nomi illustri, Vincenzo Boccia (presidente Piccola industria Confindustria), Michele Ainis (costituzionalista e professore ordinario di istituzioni di diritto pubblico all’Università Roma Tre), Pasquale Fimiani (sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione), Umberto Zumballi ( Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale), Gianluigi Nuzzi (giornalista), Patrzia Rutiglione (presidente Ferpi) e Niko Romito (chef stellato). Il sociologo Renato Manhaimer-collegato in conference call - ha polarizzato l’attenzione della platea col suo curioso sondaggio “Gli


italiani e l’etica”, snocciolando dati interessanti. Nella classifica del rapporto fiduciario che lega gli italiani ad istituzioni e mondo delle professioni, politici e giornalisti figurano agli ultimi posti, ottenendo uno scarso livello di fiducia. In cima spiccano invece il presidente della Repubblica seguito da presidente del Consiglio, forze dell’ordine e forze armate. Anche l’Ue -storico punto di riferimento- ha perso posizioni nella scala di affidabilità nel cuore degli italiani. «Negli ultimi tempi-secondo il sociologo - il senso dell’etica degli italiani è aumentato, ma non abbastanza». Fiore all’occhiello dell’Oscar Pomilio Forum 2012, la lectio magistralis di Nils Ole Oermann, consulente del ministro dell’interno del Governo Merkel, Wolfgang Schauble, direttore del Programma di ricerca su “Religione, politica ed economia” all’Università Humboldt di Berlino e vincitore del premio Oscar Pomilio 2012 per aver interpretato l’inscindibile binomio etica-morale con spirito originale ed innovativo. Dopo aver esordito con una dolente constatazione, che i dati relativi al sondaggio sul Bel Paese riflettano, in buona sostanza, anche lo status quo della Germania, ossia una progressiva perdita di fiducia della popolazione nelle storiche figure-guida, Oermann ha replicato al quesito kantiano “cosa devo fare”, considerando come unica risposta plausibile quella di assumere un comportamento onestamente etico. «Essere onesti è assolutamente normale e non significa agire da eroi- spiega Oermann- una condotta onesta é richiesta a tutti perché ognuno di noi ha le proprie responsabilità. Non occorre compiere una scelta fra etica ed economia perché etica e business non sono affatto in contrasto fra loro, è bene ricordarlo». «La Germania è il paese che al momento eroga più degli altri regole e condizioni per gli stati membri in Europa ed Oermann -in qualità di esperto in materia- ci è sembrato una figura interessante»- ha spiegato Franco Pomilio al momento della consegna del premio. «Anche la pubblicità deve essere onesta, veritiera e corretta -ha spiegato Massimo Pomilio, ad della Pomilio Blumm. Che dire del giornalismo? E’ stato Gianluigi Nuzzi- conduttore de “Gli intoccabili”, programma televisivo in onda su La7 -ad affrontare il deficit di credibilità in cui versa il mondo del giornalismo assieme alla sua vera sfida: quella d’introdurre codici etici anche all’interno dei giornali, “staccando le scarpe dal chiodo per cercare- come una volta, ai tempi del giornalismo sano-fatti e notizie da raccontare”. Ed infine, per concludere il dibattito, una nota “stellata” per palati sopraffini, i riflessi dell’etica sull’arte culinaria con lo chef Niko Romito che ha sottolineato il legame inscindibile fra etica ed estetica - l’una non avendo senso di esistere senza l’altra- è l’ingrediente immancabile di qualsiasi piatto di successo, la continuità tra sapori e gusti di ieri ed aspettative frenetiche dei tempi moderni, fra tradizione ed innovazione quale fattore vincente di un’ars culinaria di tutto rispetto. A chiudere il sipario, la consegna dell’Art Award 2012, rivolto a giovani spiriti di talento del mondo delle arti visive che, sbrigliando la propria fantasia, hanno riformulato il “concetto”

» foto concesse da Pomilio Blumm

Wolfgang Schauble, vincitore del premio Oscar Pomilio 2012

Gli ospiti intervenuti al dibattito

I giovani vincitori del concorso Art Award 2012

di rinoceronte, simbolo della storia imprenditoriale della Pomilio Blumm dalla sua nascita ad oggi. I vincitori, tre giovani studenti del Liceo Artistico Misticoni: Paolo Ferramosca, Giovanni Paolo Fedele e Lorenzo Giannandrea,con premio speciale a Gioele Pomante

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eventi » a cura della redazione

L’AIDP si interroga sul futuro della Direzione del Personale E lo fa invitando il prof. Domenico De Masi che ha presentato, durante il convegno organizzato da AIDP, il suo nuovo volume: “HR 2020. Storie e prospettive”

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el 2020 le imprese impiegheranno una forza lavoro del tutto diversa, per cultura e skill. Useranno tecnologie e metodi gestionali più evoluti, dedicandosi a business che oggi appena si intravedono. Di questo e molto altro hanno discusso diversi relatori ospiti al convegno organizzato da AIDP. Ospite d’onore, Il prof. Domenico De Masi che ha presentato alla platea il suo ultimo volume “HR 2020. Storie e prospettive”. Ed ecco la staffetta di alcuni interventi dell’incontro. Per Raffaele Credidio, presidente AIDP Abruzzo e Molise e HR operations manager in Micron Technology Italia, è importante sottolineare come con questo convegno i direttori HR abruzzesi si siano messi in discussione, analizzando le nuove capacità a loro richieste, per competere nel 2020. Credidio ha proseguito con un’interessante metafora con il dipinto “La Vocazione di San Matteo”, opera del Caravaggio e copertina del volume di De Masi “HR 2020. Storie e prospettive” (edito da Guerini, autori Domenico De Masi e Stefano Palumbo, ndr), che ha dato il titolo al convegno, ed ha evidenziato come «la luce (la soluzione, la via di fuga dalla crisi) non viene dalla finestra (sarebbe scontato) ma è una nuova via (nel quadro la grazia divina) e quindi un vero e proprio cambio di paradigma. Nel passaggio dalla società industriale alla società postindustriale, dobbiamo rimettere in discussione tutto, persino che la luce provenga dalla finestra!». Filippo Abramo, presidente nazionale AIDP e presidente europeo

Il tavolo dei relatori

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EAPM ha esortato l’associazione ad essere «agente di cambiamento insieme agli stakeholders, in primis le imprese e le pubbliche amministrazioni locali». Nella tavola rotonda a rappresentare le imprese c’era Riccardo Martorelli, direttore di stabilimento Micron Technology Italia, che ha dato un messaggio incoraggiante «Micron ha già implementato molte delle previsioni emerse dallo studio per il 2020, negli ultimi 10 anni ha investito 1.300.000.000 di dollari nello stabilimento di Avezzano, seguendo e a volte anticipando l’evoluzione del mercato, che richiede oggi una forte customizzazione, un nuovo modo di interpretare il lavoro nel quotidiano, una forte valorizzazione del capitale umano. La sfida che come azienda dobbiamo affrontare è quella di fare leva sull’evoluzione organizzativa e sulla gestione dei talenti». Marcello Vinciguerra, HR manager Honda Italia Industriale, ha proposto ai presenti un personaggio immaginario, Henry Romano (le iniziali non sono casuali, ndr) direttore del personale nel 2020, intuendo che la leva più forte per innescare un percorso virtuoso è ascoltare le persone: «in azienda come nella vita è importante instaurare relazioni basate sulla fiducia, sul confronto quotidiano fatto di ascolto e suggerimenti, anziché problemi e soluzioni». La conclusione è toccata a Roberto Zecchino, direttore risorse umane Bosh Italia, che ha proposto un concetto semplice quanto strategico: «conosciamo le nostre aziende e il territorio sul quale


Il prof. Domenico De Masi e Raffaele Credidio

insistono, troveremo tante opportunità». Il professor De Masi ha terminato il dibattito con l’evocazione di una decrescita felice, una decrescita che porterà a riscoprire valori perduti, a ritrovare un gusto estetico, a credere in una maggiore responsabilizzazione etica, a vivere una nuova affettività, a godersi la propria esistenza. Il profilo hr 2020 di Carlo Pettinelli, direttore del personale e organizzazione Fater. Usa la metafora del calcio Carlo Pettinelli, per delineare il profilo HR 2002. «A volte il direttore HR è come l’allenatore della Nazionale: tutti pretendono di saper fare il suo mestiere, ma sarà lui il parafulmine se il risultato non fosse la vittoria! Scherzi a parte, oggi il direttore HR riveste un ruolo di business partner, a cui sono richieste nuove competenze, soprattutto di natura organizzativa. Le nostre parole chiave sono diventate innovare, semplificare, connettere. Se guardo al futuro, dovremo sempre più cogliere in anticipo i segnali di cambiamento e fornire risposte rapide e funzionali alle esigenze aziendali. Parte delle nostre persone svolgerà sempre più la sua attività fuori sede (telelavoro, homeworking, ecc.), per cui dovremo sviluppare nuovi modi di mantenere l’integrazione interna. In questo la comunicazione interna rappresenterà un’attività basilare e dovrà essere sostenuta da soluzioni informatiche all’avanguardia. Nel contempo dovremo mantenere il presidio delle competenze giuslavoristiche: qualcuno le ritiene superate, ma il nostro Paese è ancora

troppo turbolento e incerto in questo campo. Nel nostro ruolo le conoscenze tecniche devono essere sostenute da forti capacità relazionali. Siamo e saremo ancora quelli che dialogano con tutti, specie nelle situazioni conflittuali. Continueremo a promuovere motivazione e sviluppo nelle nostre persone, che sono la vera ricchezza di un’azienda. Per queste ragioni chi abbraccia il mestiere di HR, deve essere capace di auto-motivarsi ed essere disponibile ad un multitasking spinto. Credo che nel tempo diminuiranno i ruoli di specialista HR, mentre aumenteranno i profili polivalenti di business partner»

Riccardo Martorelli, direttore di stabilimento Micron Technology

Il pubblico intervenuto all’evento

» foto concesse da AIDP

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eventi » di Martina Luciani

Un’altra storia un’altra editoria

Due giorni dedicati all’editoria non convenzionale e alla promozione dei giovani scrittori

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iornalismo d’inchiesta, editoria non convenzionale, messa in discussione della verità precostituita, sviluppo di un nuovo modo di fare cultura tra i giovani e promozione delle giovani “penne”. Questi i temi e lo scopo di Un’altra storia, un’altra editoria, due giorni dedicata al mondo della cultura e dei libri, visti dal punto di vista dei ragazzi, organizzata dalla Fondazione Cantiere Abruzzo Italia, a Civitella del Tronto, per il secondo anno consecutivo. La Fondazione, presieduta dal senatore Fabrizio Di Stefano, ha come obiettivo quello di creare un laboratorio di idee, da far sfociare poi in azioni concrete. E nello specifico, l’appuntamento di Civitella del Tronto si è mostrato interessante e pieno di spunti concreti, partendo da racconti e testimonianze di giovani autori. La rassegna è iniziata con la presentazione di tre volumi affascinanti, Fiume dannunziana. Tra irredentismo e fantasia di Domenico Rosa; Auro D’Alba di Un momento del convegno Alessandro Tucci, Filologia romanza in Ramon Llull di Federica D’Amato; Il mezzogiorno e lo sviluppo negato di Piero Carducci. Le pubblicazioni sono state presentate dagli stessi autori ed il dibattito è stato moderato da Massimo Pamio, insignito nel 2007 del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica per meriti culturali. Durante la serata è stata poi la volta del divertente spettacolo teatrale “Il malato immaginario” di Molière con l’attore frentano Stefano Angelucci Marino. Il giorno successivo abbiamo assistito alla presentazione dei libri

Le rose di Axum e Altri Risorgimenti di Giorgio Ballario e Contropotere. La notte della Repubblica e i giornalisti che cercarono di fare luce di Massimiliano Griner e Lilly Viccaro Theo. I relatori si sono confrontati sul tema della ricerca della verità, sul ruolo del giornalismo d’inchiesta e su come negli anni, via via, questo ruolo sia andato scemando per lasciare spazio ad un giornalismo fatto solo di veline e comunicati da cui fare un semplice copia-incolla. «Il giornalismo che ci piace è quello che aveva il coraggio di mettere in discussione ciò che veniva indicato come verità. Oggi invece è molto più conformistico, aderire a ciò che ci si aspetta dai giornalisti conta di più della verità stessa». Questo il punto di vista di Massimiliano Griner, sceneggiatore studioso di storia contemporanea. Il dibattito è poi proseguito con l’intervento del rettore dell’Università di Teramo Rita Leali Tranquilli. Il rettore ha rimarcato l’importanza dello sviluppo di una cultura fuori dagli schemi e non assoggetta al potere costituito, per la formazione dei giovani dei nostri giorni, portando ad esempio anche la sua esperienza di insegnante. «Oggi ci nutriamo di pane e spread e sappiamo parlare solo di finanza ed economia, ma non è su questo che si basa la nostra società. - ha detto il rettore - una cultura condivisa non poggia su leggi finanziarie». Una visione un po’ troppo romantica? Forse sì. Ma si può dare torto a chi cerca di promuovere la cultura e di dare una visione un po’ meno economicistica della nostra società? Le famiglie mangiano bread, non spread

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eventi » di Mauro Di Cola

I sapori d’Abruzzo protagonisti a “La Dolce Vita” di Londra Api Pescara-Chieti, gruppo AgroAlimentare, è stao presente all’evento fieristico londinese con alcune delle aziende associate, capitanate da Evangelista Liquori, portando ancora più in alto il gradimento dei prodotti “made in Abruzzo”

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ono tornati i tempi della “Swinging London” grazie al successo di partecipazione delle nostre aziende abruzzesi a “La Dolce Vita”, kermesse fieristica che si è conclusa lo scorso 11 marzo e che si è sviluppata nel cuore di Islington, il Business Design Centre che si è dimostrato essere la giusta sede per la fiera del made in Italy. Molto elegante e distribuito su due livelli ha ospitato le numerose aziende presenti senza risultare eccessivamente dispersivo. Tra le imprese presenti a Londra, alcune aderenti ad Api Pescara-Chieti, gruppo AgroAlimentare, tra cui Evangelista Liquori,

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l’azienda Agricola Margiotta Vini di Pratola Peligna e Masseria Erasmi di Castilenti. La Dolce Vita - featuring The Taste of Italy, e’ l’unico evento dedicato al Made in Italy in Inghilterra e costituisce un imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati del nostro paese. La nascita della manifestazione risale al 2005 e già nel 2006 era considerato il festival italiano per antonomasia. La Dolce Vita e’ la migliore occasione per conoscere e farsi conoscere nel mercato inglese, rimarcano gli organizzatori dell’evento fieristico. Oggi questa fiera rappresenta il meglio dell’Italia racchiuso


in una stupenda Avenue al centro di Londra per tre giorni all’insegna dell’”Italianità”. “Il festival 2012 è stato costruito come una vera e propria esperienza sensoriale per migliaia di visitatori appassionati di tutto quanto e’ autenticamente firmato Made in Italy!”, così nella nota degli organizzatori, a margine della conclusione dell’evento fieristico, e così si è rivelato, alla prova dei fatti. La Dolce Vita ha sempre goduto, sin dalla nascita, dell’appoggio della Camera di Commercio Italiana ed industria per il Regno Unito, partner ufficiale per la promozione della manifestazione. Numerosi gli espositori italiani del comparto food, dagli agrumi e liquori siciliani alle specialità liguri. Enorme interesse hanno suscitato i prodotti delle aziende abruzzesi dai più famosi ed affermati liquori della ditta Evangelista Liquori, alla pasta e ai sott’oli di Masseria Erasmi, fino ai vini della cantina Margiotta di Pratola Peligna. Per Carlo Margiotta, «La fiera è stata una grande opportunità per le aziende agroalimentari e dell’intero comparto “food” italiano per far apprezzare alla gente di oltremanica le produzioni tipiche della nostra penisola». Tutti i vini sono stati apprezzati, in particolar modo i rossi che viste le caratteristiche pedoclimatiche della zona di produzione rispecchiano al meglio la tipologia delle uve Montepulciano. Oltre a suscitare interesse per i prodotti presenti in fiera, ha suscitato altresì interesse nei numerosissimi visitatori, la zona di produzione, ricadente nell’entroterra aquilano, negli splendidi scenari della Valle Peligna. «Con questo appuntamento fieristico, -rimarca Margiotta, componente del direttivo Api, gruppo AgroAlimentare- si aprono scenari molto interessanti per la creazione e la valorizzazione di nuovi scenari che “puntano” decisamente verso l’eno-turismo nell’intera area Peligna».

La sede londinese delle fiera La dolce Vita

» foto concesse da Api Pescara-Chieti

La Dolce Vita 2011 ha coinvolto oltre 14,000 visitatori, mentre l’edizione 2012 completamente rinnovata si è rivolta non solo ai visitatori, ma anche ad una consistente gruppo di ristoratori, distributori ed importatori di prodotti italiani nel mercato inglese. Inoltre, per rendere questo show una vera esperienza italiana il team di marketing ha organizzato diverse attività in fiera, tra cui The Taste of Italy – il piu’ grande momento di degustazione di cibo e bevande italiane a Londra. La Dolce Vita 2012 aveva l’obiettivo di coinvolgere oltre 15,000 visitatori appassionati di prodotti italiani, e dall’affluenza registrata durante i gironi di fiera, gli organizzatori sono davvero soddisfatti e alquanto certi di aver centrato l’obiettivo che si erano prefissati. Claudio Cosanni, con i prodotti della Evangelista Liquori, è di casa nelle terre d’albione, infatti il suo stand è stato tra i più visitati dai numerosi visitatori. «Siamo ormai presenti a Londra –ha raccontato- e nell’intero mercato del Regno Unito da diversi anni, tant’è che mia moglie è conosciuta, per la costante promozione del nostro brand e dei nostri prodotti, come “Lady Limoncello”. Per il gruppo AgroAlimentare di Api Pescara-Chieti, di cui sono il presidente, La Dolce Vita - featuring The Taste of Italy, appuntamento fieristico di riferimento a Londra per il food, è stato un banco di prova molto importante, che testimonia come la strada intrapresa dall’inizio della mia presidenza, ovvero fare “squadra” tra le Pmi associate per “selezionare” eventi fieristici ad hoc, stia cominciando a dare i “frutti” attesi». «I riscontri avuti per il gradimento dei prodotti della Evangelista Liquori, della Margiotta Vini e per Masseria Erasmi, del resto attestano quanto di buono stiamo facendo per partecipare, organizzando con oculatezza, missioni all’estero a “misura” di Pmi», conclude soddisfatto Claudio Cosanni

Carlo Margiotta

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eventi

» di Denia Di Giacomo

in queste pagine: alcune immagini dei siti più belli presentati in precedenti edizioni del

WebFest

L’invasione dei Cybernauti A maggio l’Aurum di Pescara ospiterà WebFest, il festival internazionale dell’arte digitale, uno degli eventi più importanti d’Europa per gli amanti del web, che quest’anno festeggia il suo decimo compleanno

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hi sa vivere il web sa bene che esso può diventare un pozzo di fortuna e di esperienze, dove emozioni e affari corrono velocissimi creando certamente un universo parallelo alla realtà, ma spesso altrettanto concreto. C’è una manifestazione, ormai giunta al suo decimo compleanno, che festeggia i cybernauti, i grafici, i creativi e insomma tutto il mondo legato al web: WebFest, il festival internazionale dell’arte digitale, che ogni anno, ormai da un decennio, con il Premio

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Web Italia è considerato il più autorevole evento sul web italiano. Quest’anno la location è davvero speciale, il WebFest si terrà infatti presso l’Aurum di Pescara, dal 9 all’11 maggio, per una tre giorni di incontri che promette fuochi d’artificio per tutti gli appassionati. Sono infatti numerosissimi gli eventi, i workshop, gli incontri e gli ospiti previsti, più di 1000 invitati tra creativi, professionisti, titolari e autori di siti web, bloggers, esperti nei vari campi di


applicazione, pensatori, artisti, sognatori, opinion leader e imprenditori di successo che sono stati mobilitati. Ma la manifestazione promette molto altro ancora con l’arrivo da oltreoceano e dal resto d’Europa di ospiti internazionali appartenenti ad alcune delle agenzie più importanti al mondo e dalle migliori organizzazioni italiane. Le tre giornate si apriranno con un evento Multi-Talk, una sorta di convegno in perfetto stile “web” (più sintetico e frizzante) e si concluderanno con un suggestivo talk-show con le agenzie internazionali. Numerosi altri momenti collaterali ed artistici arricchiranno l’evento e durante la serata finale di Gala avverrà la cerimonia di assegnazione degli Italian Web Awards arricchita dalla Notte Bianca. Ma per festeggiare alla grande l’evento quest’anno si è spinto anche oltre, proponendo WiLAB: il laboratorio del web italiano. Si tratta di un nuovo progetto di Web Italia Onlus finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù, che permetterà a 60 giovani selezionati in tutta Italia di vivere un’esperienza formativa non convenzionale e molto concreta. La filosofia che sta dietro questa iniziativa è “Il modo migliore per imparare un mestiere è farlo”, quindi i giovani talenti del web, tra i 18 e i 30 anni, si sfideranno nella realizzazione di un Project Work per un importante cliente, tanto per prendere confidenza

» immagini concesse da Ufficio Stampa WebFest

con la realtà del mondo del lavoro e vedere chi la spunta. WiLAB è pensato per coniugare formazione ed esperienza con 15 giorni di laboratorio full-immertion (dal 7 al 21 maggio) che permetterà ai ragazzi, selezionati nelle nove tappe dei casting che si svolgeranno in tutta Italia, di vivere un’esperienza reale di vita lavorativa in una Web Agency, in una Web Company o da FreeLance. Trenta incontri con esperti e con i numeri uno del mondo online, per scoprire e potenziare i loro talenti e, per uno di loro, tutto il supporto necessario per concretizzare un sogno: creare il proprio “Start up”. Al termine del WiLAB infatti, a 6 dei 60 ragazzi saranno offerte altrettante proposte di lavoro presso le web agency partner del progetto, mentre uno di loro sarà riconosciuto come il “miglior talento del web 2012” e porterà a casa Il Premio Finale (WiLab Prix): 100 mila euro in beni e servizi da investire nel proprio progetto di “Start up”. Una bella opportunità, non c’è dubbio e soprattutto, a prescindere dal vincitore, un alto momento di formazione. Dunque non ci resta che attendere questo evento, cercando di scoprire questa parte di Italia meno nota che vive e lavora dietro lo schermo di un computer e che spesso è molto più importante e soprattutto vivace e di quello che chiunque di noi possa lontanamente immaginare INFO: www.webfest.it

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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.

Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it

Via Torretta, 21 · 65128 Pescara Sede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749 Uff. Trafco: Tel. 085.4465099 www.ctvlogistica.it - info@ctvlogistica.it

Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807 Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807 www.pierangelotrasporti.it · info@pierangelotrasporti.it


eventi

» di Marcella Pace

CITROËN DS5.

UN’AUTO AD ARTE Presentazione ufficiale per la nuova berlina francese presso lo showroom di Pescara CITROËN AUTOEPI

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os’hanno in comune gli splendidi versi di Gabriele D’Annunzio, recitati e approfonditi dalla eclettica Franca Minnucci, le appassionanti note di un tango e l’arte contemporanea del pittore argentino Juan Carlos? Queste tre differenti espressioni artistiche sono state le originalissime performance scelte per presentare, lo scorso 15 marzo, presso il rinnovato showroom di via Tiburtina a Pescara, la nuovissima DS5, la berlina di lusso della gamma distintiva CITROËN. Un modo insolito per lanciare un’auto, ma che ha delineato le fasi di uno spettacolo sorprendente che ben si sposa con il dinamismo, l’innovazione e l’elegante design di questa nuova vettura. Insomma una nuova frontiera nel lancio di auto, per una nuova fase nello sviluppo della linea DS, che con questa vettura propone canoni all’avanguardia in termini di stile e architettura, benessere e raffinatezza. Il terzo modello della linea DS propone una gamma motori articolata su cinque proposte. La DS5 offre due benzina turbo a iniezione diretta Euro 5, il 1.6 THP da 155 CV e quello più potente da 200 CV. Ad affiancarli, due motori turbo diesel: il 1.6 HDi da 110 CV e il 2.0 HDi 160 CV FAP, disponibili anche in cambio automatico. Ma la vera novità di questa nuova berlina della casa automobilistica francese sta nell’innovativa tecnologia Hybrid4 della Marca, una catena di trazione full-hybrid che associa le prestazioni del motore Diesel 2.0 HDi 160 FAP all’efficacia della propulsione elettrica. Questa tecnologia vanta diversi punti di forza: 200cv, 4 ruote motrici, la modalità elettrica in città, la funzione boost in accelerazione, basse emissioni di Co2 che si aggirano sui 99 g/km e i consumi più bassi della categoria, ovvero 3,8l/100km. A rendere quest’auto sorprendente, però, non è solo l’Hibrid4. Basta guardarla per percepire sensazioni dinamiche, con la sua linea sportiva che ottimizza gli spazi interni. La DS5 coniuga la

La CITROËN DS5

Il pittore Juan Carlos durante la

I ballerini di tango argentino

sua performance

compattezza dei suoi 4.53 m ad una buona quantità di spazio, data dalla disposizione di 5 posti veri e un volume del bagagliaio generoso, che misura ben 468 litri ed è caratterizzato da un ottimo livello di finitura, anche nei dettagli meno in vista. L’abitacolo, ispirato al mondo dell’aeronautica, è a dir poco innovativo, con un tetto Cockpit, un Color Head Up display e comandi specifici disposti nella console del tunnel centrale e in quella del sottotetto. Il tutto poi diventa assolutamente raffinato, grazie alla particolare ricercatezza dei materiali nobili utilizzati per le 7 possibilità di rivestimenti, di cui 5 in pelle pieno fiore a lavorazione artigianale. Il benessere dato dall’eleganza dell’abitacolo si fortifica infine grazie alla tecnologia di cui la DS5 è dotata: dal Keyless Access & Start, al sistema di navigazione eMyWay con telecamera di retromarcia, alla commutazione automatica fari abbaglianti /anabbaglianti, fino alla tecnologia CITROËN eTouch. Insomma non resta che provare l’esperienza di guida unica che può offrire la neonata in casa CITROËN presso Autoepi

» foto concesse da Autoepi

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hanno collaborato Giuseppe Mauro

Alessio Pelusi

norme&leggi | pag. 66

messa in sicurezza | pag. 83

È professore Ordinario di Politica Economica presso la facoltà di Economia dell’Università G.d’Annunzio di Chieti-Pescara. Ha seguito tutta la carriera accademica da borsista a assistente ordinario, a professore incaricato, a professore associato sino a professore ordinario. Ha insegnato Economia Monetaria e Creditizia, Economia Politica, Economia del Lavoro, Economia Industriale ed Internazionale presso le università LUISS di Roma, Teramo e Pescara. È stato Visiting Scholar presso l’Università di York (G.B.) e attualmente collabora con la London School of Economics. Attualmente ricopre la carica di presidente del Corso di Laurea in Economia e Commercio. È Membro della Società Italiana degli Economisti.

Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Alessio Pelusi è nato a Chieti 32 anni fa, ha una Laurea quinquennale in Scienze della Comunicazione con indirizzo “Comunicazione istituzionale e d’impresa”, presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Si è laureato con una Tesi sperimentale sul Knowledge Management. Durante gli studi ha lavorato all’Ufficio Centrale Orientamento e Formazione Professionale dei Lavoratori (UCOPFL), del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nel 2005 è tornato a Chieti. Attualmente si occupa di Sicurezza e Qualità alla Edilmet Srl, azienda di edilizia metallica e frequenta il Master in prevenzione dei rischi e gestione della sicurezza del lavoro, presso l’Università di Modena e Reggio Emila.

Luigi Carunchio fisco | pag. 57 Socio fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria e per questo attualmente ricopre, tra le altre, la carica di presidente nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed esperti contabili, principale sindacato di riferimento dei commercialisti italiani. Presidente altresì della Fondazione Nazionale Centro Studi UNGDC il cui comitato scientifico è presieduto dal prof Lupi.

Antonio Teti ict | pag. 60 È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Laureato in Economia e Management delle Imprese, ha conseguito tre specializzazioni in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È Accademico Ordinario della Pontificia Accademia Tiberina, prestigioso Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori e Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche (SISIT). Ha avuto incarichi di docenza in diverse università italiane e ha collaborato per attività di alta formazione con la facoltà di Informatica dell’Università Politecnica di Valencia e di Madrid.

Simone D’Alessandro creatività&innovazione | pag. 63 È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del premio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.

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Filippo Paolini

nonsoloeconomia | pag. 19

Luciano Fratocchi ricerca & innovazione | pag. 68 È professore associato di Ingegneria economico gestionale presso la facoltà di Ingegneria dell’università dell’Aquila dove insegna Economia ed organizzazione aziendale, Sistemi di controllo di gestione e Gestione aziendale. Dopo la laurea in Economia e commercio presso la LUISS di Roma ha conseguito il Dottorato di ricerca in Direzione aziendale presso l’università di Bologna. Docente in diversi corsi Master, svolge attività di ricerca in tema di internazionalizzazione delle imprese minori, sistemi di supporto alle decisioni aziendali e management dell’innovazione, con particolare attenzione a quella organizzativa e gestionale. Ha pubblicato su questi temi articoli su riviste nazionali ed internazionali e con case editrici nazionali ed internazionali.

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso | pag. 75 Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Luca Pace sport management | pag. 77 Classe 1972, Luca Pace è Dottore commercialista e revisore contabile, docente universitario di “Diritto dei contratti nelle attività sportive”, consulente C.O.N.I., pubblicista, esperto della Scuola dello Sport C.O.N.I. Abruzzo e C.O.N.I. Veneto. Sposato, con una figlia di sette anni, è socio fondatore dello Studio Pace, con sede a Pescara (2001) e Roma (2007). Dopo studi umanistici e Laurea in Economia e Commercio si abilita alla professione di dottore commercialista e si specializza con Master in Luiss Business School e Scuola Nazionale dello Sport del C.O.N.I., pubblicando il “Progetto Nassa”, innovativo schema di gestione manageriale dedicato ai sodalizi sportivi. Da anni consulente del C.O.N.I., di Federazioni Sportive nazionali, di Enti di Promozione Sportiva, di Enti Pubblici, è considerato oggi uno dei maggiori esperti nella consulenza giuridico fiscale a società e associazioni sportive dilettantistiche.

Piero Carducci la terra di Piero | pag. 103 Economista, consulente direzionale e docente universitario, è specializzato in sistemi per il controllo di gestione e modelli di sviluppo territoriale. È stato direttore della scuola di formazione manageriale-tecnica del Gruppo Telecom Italia (ex Reiss Romoli) e presidente dell’Agenzia di Sviluppo della Provincia di Potenza. Ha insegnato per molti anni programmazione e controllo di gestione ai dirigenti della carriera prefettizia presso la Scuola Superiore di Amministrazione dell’Interno (SSAI) ed ha diretto la collana di management del Ministero degli Interni. È presidente dell’Organismo Indipendente di Valutazione della Provincia dell’Aquila (OIV). Ha pubblicato cinque volumi su discipline manageriali e numerosi articoli su riviste scientifiche e divulgative. Ultimo volume pubblicato: “150 anni di Unità d’Italia. Il Mezzogiorno e lo sviluppo negato” (2011).

Nicola Boschetti Di vino e non solo | pag. 149 Nato a Guardiagrele l’8 maggio 1971, sposato con un figlio di 10 anni, affianca da oltre 22 anni Angela e Peppino Tinari nel ristorante Villa Maiella, con la piacevole responsabilità di occuparsi di una ricca cantina. Molto conosciuto nel mondo del vino, ha ricevuto riconoscimenti sia regionali che nazionali, tra cui la 1° Edizione 2005 del premio “Francesco Di Cintio” dell’Associazione Italiana Sommeliers. Collaboratore di varie riviste del settore (Gambero Rosso, Cucina e Vini, Slow Food), docente dei master sul vino Slow Food, organizzatore di serate a tema. Coadiuvante nei progetti sull’alimentazione riservati ai bambini delle scuole elementari. Fuori dal suo mondo si rifugia nel ciclismo, sport che pratica con passione.

Chiara Strozzieri In cornice | pag. 155 Laureata in Tecnica Pubblicitaria presso la Lumsa di Roma, svolge attività di critico d’arte e copywriter. Ha curato significative rassegne nazionali e mostre d’arte contemporanea e redatto saggi critici per cataloghi. Ha tenuto conferenze in luoghi pubblici di prestigio quali l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, il Collegio Raffaello di Urbino, il Lavatoio Contumaciale di Roma. Nel 2010 fa parte della commissione inviti al XXXVII Premio Sulmona insieme a Vittorio Sgarbi, presidente.


A R T E C U LT U R AC I N E M A L E T T ER AT U R A M U S I C A M O DAV I AG G I T U R I S M O G A S T R O N O M I A A R T I G I A N ATO

» a cura di Denia Di Giacomo

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LA SPIRITUALITÀ oltre la materia

143traparentesi News in pillole 149divinoenonsolo Il Vinitaly al tempo della crisi 151salus, il cibo per vivere meglio Gli alimenti che aiutano il sonno 165Musicamania Roses Wrecking Ball

147itinerari d’Abruzzo PIETRACAMELA E IL MISTERO DEL CAMMELLO

153train de vie INCONTRI IMPORTANTI

155Arte&co. / IN CORNICE IL BESTIARIO DI RITA IPPASO

161Arte&co. LA POLIEDRICA MANUELITA IANNETTI

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traparentesi INFORMAZIONE

“Finanzia la tua idea” nasce un maga zine per i finanziamenti europei

Una bel progetto, made in Abr uzzo e completamente gratuito , parliamo di “Finanzia la tua idea” un periodic o mensile in forma elettronica, nato per parlare di incentivi e finanziamenti disponib ili, dal livello comunitario a quello locale, e per diffondere informazioni su nuove idee d’impresa, opportunità di busi ness e professioni emergenti, raccontando anch e le esperienze di chi ce l’ha fatta consigli pratici e strumenti per elab e offrendo orare progetti validi. La rivista, edita da Civica Srl, è consultabile gratuita mente iscrivendosi all’indirizzo www .finanzialatuaidea.it. L’Abruzzo rima ne ancora una delle regioni italia agli ultimi posti per l’accesso ai fina ne nziamenti europei, colpa della scar sa informazione? Della difficoltà nella strutturazione delle richieste? Fors e entrambi, ma si può sempre mig liorare.

CULTURA

EVENTI

o A Roma la musica made in Abru3 zz aprile

Grande ovazione, lo scorso g a Roma, per il Requiem di Wolfgan e’orch dall uito Amadeus Mozart eseg ”, stra abruzzese “Benedetto Marcello De a nell Anto stro mae dal diretta Angelis. Circa mille e duecento spet del sa Chie la tatori hanno affollato del Gesù, tra i quali vari ministri del za piaz in a, Rom Gesù di L’evento, inserito nell’ambito Governo e personalità pubbliche. i più attesi della rassegna tra stato è del 15° Festival di Pasqua, a internazionale acclamati di musica sacra con artisti di fam do. nei più grandi teatri di tutto il mon ttrice d’orchestra già conGrande soddisfazione per una dire della sua generaziottori dire nti essa siderata “tra i più inter Orchestra Femminile del ne” (Donato Renzetti), fondatrice dell’ ti di chiara fama, che ha Mediterraneo e collaboratrice di artis pera di grande potenza un’o eseguito in maniera ineccepibile teramana, e da due stra rche un’o da ta musicale, accompagna vive e lavora a Pescara, cori amatoriali abruzzesi. Per lei, che con quanti fanno apprezzauna soddisfazione da condividere i fuori dai confini regionali. zzes re la qualità dei musicisti abru

A LANCIANO C’è ARIA DI CULTURA Dal 14 al 22 aprile a Lanciano “C’è aria di cultura”, è questo lo sloga n per una bellissima iniziativa volta alla riscoperta e valorizzazione dei beni cul turali della città, che per una set timana vedrà aperti tut ti i suoi musei, siti arche ologici e culturali, monumenti, chiese e quant’altro, per celebrare la 14esima ed izione della set timana della cultura. Pe r cui tra laboratori, percorsi di scoperta, dib attiti e seminari, l’antica città frentana sve lerà tut ti i suoi segreti, non mancando di offrire piccole sorprese dedicate all’Ab ruzzo in genere. INFO: ww w.lancianocul tura.eu

DEI POPOLI DEI POPsaOràLteI atro della quarta edizione della FEmSTomA en A T S E F A L I T to culmiIE H C i il A ole essere aggio Chiet Il prossimo 20 m manifestazione vu ione ed

EVENTI

ta migraz o il mondo”. Ques si occupano di im dal titolo “Abiti-am tutte le realtà che n rale e di senco ltu so cu ivi ne nd zio co ra rso ento di integ om m nante di un perco un lienza. in i, iet ll’a al tema de ccog provincia di Ch colare at tenzione rti ia di integrazione nella pa igl a m un Fa n do co on à, la diversit erculturale M Int ro nt Ce l r il da pe sibilizzazione verso a ri ideat ità Volonta li è un iniziativa tes, CVM Comun an igr M ro e nt a La Festa dei Popo Ce an I es CS del comune, ta da: Caritas Dioc Servizi Immigrati ro nt Chieti e organizza Ce to, li. ria cia ta So litiche ro Servizi Volon sessorato alle Po ruzMondo, CSV Cent mune di Chieti - As Co l unità Eritrea in Ab de m Co ico A om CE on a, ec ini o iss ut Ab rib , le nt ra co il rid ltu n a, ACA Cu di dentro, Lib ine Spor tivo Italiano co mbini visti dalla lun o, Diapason, Voci Ba zz I ru ni: so Ab zio rri in cia So ni so ca so as ini m el, Espres Collaborano le ssuno Escluso, Do igrati, Auser-Unit e. rale Italia-Cina, Ne , AGI Giovani Imm ba itata a partecipar Cu – inv è lia za Ita zo, ConPaz, Cultu an e, Senza Frontier l’intera cit tadin ra tto tu ttu at ite pr ch so Ar e F tà AS Gespa, i presenti in cit c. Tutti gli stranier Onlus, Melodie, ec

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traparentesi

TINGE DI VELA protagonista di uno sport sempre più GIULIANOVA SI Giu nte lianova sarà nuovame b Velico Co-

SPORT

asd Clu In calendario a cura dell’ seguito: la vela d’altura. veleggiata storica e ata edizione della reg ma esi l’11 tti infa c’è logna in traversata sull’isoil 25 aprile e si dirigerà che partirà da Giulianova circa .La partenza in r un totale di 100 miglia la di Vis in Croazia pe mitato al seguito tra 11: 00 con 2 barche co flot ta è prevista per le ore to un programma tut à 26 metri. Essa avr di cco cai e ilia Sic Rex cui il ortisti per la traversata cieristico dei velisti e dip cro to en im con ert div ro pu al rno successivo e la sera articolato in buona parte tra Vis e Hvar per il gio rso La rco a. pe azi con Cro ata lla eg de a r ri ristoranti di pesce e anche con una piccol no aggi in uno dei miglio sso po uip vi eq e gli r ova pe a lian cen Giu la premiazione e Lega Navale Italiana di cinata dall’Ente Porto e r la vela d’altura. manifestazione è patro sicurezza necessarie pe di i ion taz do con a vel a e partecipare tut te le barch mail.com e-mail: Giulianova.vis@g o 56 2.8 0.5 5.6 33 al Info

CONCORSI

A CARAMANICO La MUSICA IMPERA

FIERE

Pratola Peligna in fiera

Dal 17 al 20 maggio Caramanico Terme (Pe) darà voce all’11esimo concorso Musicale Internazionale “Paolo Barrasso”, che si svolgerà all’interno dell’auditorium San Domenico. Il concorso è suddiviso in specifiche sezioni e categorie, e la partecipazione è a pagamento con iscrizione da far pervenire entro il 16 maggio. Sono previsti 13mila euro di premi complessivi con diplomi e premi speciali per docenti e scuole. INFO: info@marinodacaramanico.it tel. +39 3478193260

A Pratola Peligna (AQ), il 5 e 6 mag gio sarà la volta della XXXI edizione della Fiera Reg ionale dell’agricoltura, artigianato e commercio. Partiti per rappresentare le produttività locali, alla fiera partecipano ormai operatori da tutto l’Abruzzo , arrivando ad ospitare circa 80 espositori in svar iati settori. La fiera si svolge regolarmente negli spazi messi a disposizione dalla locale vitivinicola Valp eligna e nell’area antistante il pastificio Masciarelli.

PERSONE

SCOMPARSA MARIA PIA

CASILIO

Lo scorso 10 aprile a Ro ma è morta l’at trice aq uilana Maria Pia Casilio, all’età di 76 anni. Ha debuttato giovanissima nel cinema ottenendo un immediato suc cesso nel ruolo della gio vane ser vet ta del vecchio professore nel drammatico Umberto D. (1952) di Vit torio De Sica. Molto apprezzata ha interpretato numeros i ruoli in famose commedie all’italiana com e Pane, amore e fantas Comencini, Il medico de ia (1953) di Luigi i pazzi (1954) di Mario Ma ttoli, insieme a Totò, e Roma (1954) di Steno, ne Un americano a l ruolo della fidanzata di Alberto Sordi. Montesilv il “Moschettiere del Lav ano nel ricevere oro” ricordò le sue um ili origini e il legame ind deboli ed in particolare iss olu bile con i più con i lavoratori.

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ARTE

BULTRINI IN MOSTRA AL MICHET TI

Dal 7 al 29 aprile il Museo Michetti di Francavilla al Mare ospiterà la mos tra “Lesioni speculari”, di Mat teo Bultrini. I lavori dell’artista abruzzese in espo sizione appartengono al ciclo “Stanze della Memoria” e “Prospet tive”, di rece ntissima realizzazione, tutte improntate sull’ arte contemporanea, esistenziale e sulla tecnica della combustione. I temi ricor renti nei soggetti di Bultrini sono le apparenza, il dissidio dell’io, i para illusioni, l’ digmi del non-tempo. Lo stile dell’artis ta abruzzese trova elementi di ispirazione in alcuni dei più gran di maestri dell’arte moderna e cont emporanea: Modigliani, Burri, Pollock, Rauschenberg ed in pensato ri del calibro di Nietzsche, Kierkega ard e Freud.

TERREMOTO AQUILANO

L’AQUILA VIVE ANCORA

Una triste ricorrenza, quella del terzo anno dal terremoto aquilano, che però si trasforma in un momento di condivisione e di riscoper ta della città. Sono state numerose infatti le iniziative volte a ricordare quel brutto momento, con le sue vittime e i suoi dolori, ma anche organizzate per guardare presentaavanti, nella ricerca di un futuro in cui l’Aquila crede ancora. Per cui ancora altro molto e incontri te, fiaccola , progetti di zioni di opere pubbliche, ancora che sfera un’atmo in , distrutto ancora go capoluo al vita hanno ridato ha del surreale.

POLITICA

FEDERICO MOCCIA CANDIDATO SINDA CO PER ROSELLO

Il Comune di Rosello, in provincia di Chieti, ha tra i candidati a sind aco, un nome sicuramente ben noto al pubblico , soprattutto dei più giovani: Fede rico Moccia… Ebbene sì, il noto scrit tore, scenegg iatore e regista ha deciso di partecip are alle elezioni di Rosello candidandosi al di fuori di ogni schieramento politico. «Una candidatura - dice Di Giuseppantonio - «che sa di cultura, di notorietà e di app rezzamento, per un personaggio che è anche un assiduo frequentatore di un piccolo centro della Provincia di Chieti, Rosello, a cui lo scrit tore è molto legato anche dall moglie, Giorgia Luzi, originaria della ’unione con la cittadina situata nell’entroterra chie tino». «Grande soddisfazione» è stata espressa da dal sindaco usce nte del Comune di Rosello, Alessio Monaco.

ENOGASTRONOMIA

CONFINI NEW GUSTO: IL CIBO NO,NnataHA possibili per coinvolgere quante più persone

Una bellissima iniziativa o.it, e in casa! Parliamo del sito newgust amanti dell’enogastronomia … mad otron gas eno e izion trad di ti ona tre appassi un’idea tutta abruzzese, nata da e part i lsias osi a NewGusto.com, da qua mica, di territorio e di viaggi. Iscrivend sito) al tti iscri gli liendo tra zo o una cena (naturalmente sceg del mondo si può prenotare un pran ity allargata dunque, fatta mun com Una o! lcun qua di a casa non in un ristorante, ma direttamente accolti, magari facendosi re esse , che amano accogliere ed solo non e na cuci di ti ona assi di app e proprio scambio cultunze anche dai propri ospiti…Un vero aiutare nella preparazione delle pieta .newgusto.com issime persone in tutto il mondo! www rale che vede iscritte già numeros

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itinerari d’Abru

o

» di Alessandra Vallera

Una suggestiva veduta del Gran Sasso (Aq)

pietracamela e IL MISTERO DEL CAMMELLO poco più di 1000 metri sul livello del mare, sulle pendici del Gran Sasso, sorge Pietracamela, caratteristico paese in provincia di Teramo. Totalmente immerso nella natura abruzzese questo antico borgo riecheggia nel proprio nome quello di un animale che non è affatto tipico della zona, il cammello, anche raffigurato nello stemma del comune stesso. Tante sono le leggende sorte intorno a questo animale, così poco presente nella nostra regione, ma più probabilmente questo nome potrebbe richiamare la conformazione di una grande roccia che sovrasta il paese. Molti sono i caratteristici borghi della nostra regione e Pietracamela è sicuramente tra essi, con il suo centro storico inaccessibile alle automobili per via degli stretti vicoli che molto spesso sono sormontati da archetti, chiamati dalle persone del luogo anche sporti. Le strade e gli edifici sono maggiormente in pietra, e questi ultimi spesso sono acquistati e ristrutturati dai turisti che, soprattutto in estate, giungono ad affollarne le vie. Il Rio Porta divide il centro storico, la Terra, dalla parte relativamente più recente, la Villa. Nonostante l’origine pastorale di questo antico

un motivo in più_ Ai piedi della montagna

Cosa si nasconderà dietro il nome di questo incantevole borgo montano? Solo visitandolo potrete scoprirne qualcosa in più e godere del suo spettacolare contesto naturale borgo, è possibile ammirare chiese rinascimentali come quella di San Rocco, di San Donato o di San Giovanni, risalente alla prima metà del 1400, ma attenti a non dimenticare di osservare i palazzi storici ed i loro stemmi. E se Pietracamela ed i suoi cittadini sono fieri della propria storia e della propria architettura, sono ancora più orgogliosi della vista panoramica che si può godere dai punti strategici del borgo, una visuale che lascia davvero senza fiato. Così, giungendo in questo posto sarà opportuno fare una visita al quartiere posto sopra il roccione più alto, lo Sopratore, da cui si gode di una vista meravigliosa che arriva fino al mare. Salendo sempre più in alto si raggiunge la riserva in cui è stato avviato, da qualche anno, un progetto di ripopolamento per il camoscio d’Abruzzo, che quindi sarà possibile ammirare nel suo ambiente naturale

Il piccolo borgo di Pietracamela

Questo suggestivo borgo è un’ottima meta turistica anche in inverno, infatti, da qui è possibile giungere con facilità a Prati di Tivo, una delle località di turismo, invernale ed estivo, più attrezzate del Gran Sasso d’Italia. Una zona della nostra regione particolarmente frequentata nei periodi invernali dagli amanti della neve per i suoi sei impianti di risalita, i suoi dodici chilometri di piste di discesa e quattro di piste di fondo, senza dimenticare le scuole di sci, le guide ed il soccorso alpino presenti sul luogo. Da qui è possibile arrivare, attraverso l’ausilio della seggiovia, a duemila metri di altezza da cui si possono percorrere sentieri di varia difficoltà, alcuni dei quali conducono alla cima del maestoso Gran Sasso.

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divinoenonsolo » di Nicola Boschetti

IL VINITALY IN TEMPO DI CRISI i siamo: la più rinomata kermesse enologica mondiale si è conclusa, e con essa speranze e ambizioni di tutti quei micro/grandi produttori che vi partecipano. La grande crisi italiana non lascia spazio a illusioni, ma allo stesso tempo la speranza che qualcosa possa cambiare accomuna tutte quelle nostre piccole aziende regionali, che con grandi sforzi fisici ed economici, si impegnano al massimo per rilanciare i nostri vini simbolo in un complesso

ormai comandato più dal marketing che dalla qualità stessa. Molte novità presenti nell’edizione 2012: prima volta in assoluto che la grande fiera apre di domenica e chiude di mercoledì, con tanto di critiche da parte del comparto alberghiero di Verona e dintorni, vista l’impossibilità di vendere posti letto a dir poco sufficienti a prezzi da 5 stelle; almeno un lato positivo in un momento di crisi. Altro cambiamento, a parer mio positivo, è stato quello di dedicare la giornata del lunedì ai soli operatori del settore, in modo da ridare lustro ad una manifestazione che a monte dovrebbe essere

solo per i medesimi, visto che sono loro a dover proporre ai propri clienti determinati prodotti, solo così si potrà tornare a separare quelle categorie, purtroppo non sempre tutelate, soprattutto negli ultimi anni, ovvero quella dei professionisti del settore. Sono solo piccoli passi in un deserto di incertezze, ma noi italiani abbiamo superato momenti ancora più duri, l’importante è che ci venga dato un punto di partenza, il resto lo farà la nostra volontà e il nostro orgoglio di essere italiani, e il mondo del vino è uno dei veri simboli del made in Italy nel mondo

SCELTO PER VOI > I piaceri della “carne” Guardiagrele è uno dei borghi dell’entroterra Chietino più visitati, per tanti motivi. Montagna, enogastronomia, storia, arte orafa e del ferro, ma forse non tutti sanno che questa ridente cittadina è anche una storica scuola di esperti macellai. Carne equina, ovina e pollame, erano una grande risorsa negli anni settanta/ottanta, e intere generazioni si tramandavano il mestiere e la bottega di padre in figlio. Ormai i centri commerciali hanno costretto a chiudere bottega a tanti operatori, ma uno dei pochi a resistere al progresso che vuole togliere i sapori dalle nostre bistecche è rappresentato dalla macelleria “Ferrari Arsaceo”. Situata proprio nel cuore della città, ogni giorno con costanza e passione, questo baluardo della nostra tradizione serve la clientela locale e non solo, con la stessa bontà e materia prima che hanno reso il loro “cognome” famoso anche fuori regione da diverse generazioni. Maestria e selezione nel cercare e proporre solo carni locali, grande spirito di comunicazione e simpatia, fanno di “Geo Ferrari” un vero “Artista della fettina”. Il suo negozio è sempre frequentatissimo e anche se si ha fretta, si rimane volentieri a sentire i suoi discorsi “di vita” mentre serve il cliente di turno. Posti così andrebbero tutelati di più, perché danno la possibilità di non perdere quel passato recente fatto di umanità e di fidelizzazione tra cliente e negoziante. Un processo che la globalizzazione ha cancellato per sempre, ma noi che siamo sentimentali vogliamo conservare a favore delle generazioni future.

info_ La bottega delle Carni Via Roma 66016 Guardiagrele (Ch) Tel 0871 82497 chiuso lunedì, giovedì pomeriggio e domenica pomeriggio

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Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista

salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

GLI ALIMENTI CHE AIUTANO IL SONNO

La primavera è arrivata con il suo carico di profumi, di belle giornate e … di piccoli disturbi del sonno! Vediamo quali alimenti possono aiutarci ad affrontarla al meglio

d eccola di nuovo la primavera con quell’aria frizzante e quel tepore che rinnova la natura e “ridesta” anche il nostro corpo con una serie di cambiamenti che l’organismo attua come adattamento al cambio di stagione. Purtroppo in questo periodo avviene una sorta di risveglio metabolico ed è anche molto frequente che il sonno si turbi a causa dei riadattamenti conobiologici e allora la stanchezza si fa sentire di più e l’irritabilità è alle stelle. Il riposo è fondamentale per ristorare il corpo dalle fatiche quotidiane e per ripartire con un giusto carico di energia il giorno seguente e se già si soffre di difficoltà ad addormentarsi o addirittura di insonnia il periodo del cambio di stagione primaverile diventa una vera e propria tortura. Vediamo allora come si può cercare di migliorare questa situazione in maniera naturale, senza ricorrere a farmaci per favorire il sonno, semplicemente introducendo nella dieta quotidiana alcuni alimenti adatti a migliorare il riposo notturno. Diversi studi scientifici hanno dimostrato da tempo che per favorire il sonno si ha bisogno di una giusta produzione di melatonina da parte del cervello e ci sono molti alimenti che contengono direttamente questa sostanza oppure aiutano a produrla. Un consiglio sempre valido è quello di non caricare troppo il pasto serale, solitamente una abbondanza di cibi grassi o ricchi in zuccheri semplici affaticano la digestione e turbano il sonno. Fondamentale per la produzione di melatonina è la vitamina B6 presente ad esempio nel salmone, tonno, fiocchi di cereali, muesli con frutta secca, pistacchi, e banane; uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha scoperto che il riso a chicco lungo, condito con salsa alle verdure o al pomodoro, favorisce il sonno in

quanto stimola la produzione di triptofano, un aminoacido che stimola la sintesi della serotonina. Ricchi di triptofano sono ancora: latte, fagioli, ceci, fave lenticchie e piselli, frumento integrale, fette biscottate, spinaci, arachidi, mandorle, nocciole, datteri, formaggi stagionati, uova, avocado, ananas, carne, pesce e cioccolato. Direttamente ricchi di melatonina sono il succo di ciliegia, l’avena e le mandorle. Altri elementi fondamentali per favorire il sonno sono il magnesio e il calcio, il primo è contenuto in tantissimi alimenti e in particolare uno studio apparso sul Journal of Orthomolecular Medicine ha messo in evidenza come l’utilizzo di orzo e altri cereali integrali ricchi di magnesio siano direttamente correlati con il miglioramento del sonno; per quanto riguarda il calcio diversi sono gli alimenti che lo contengono e tra questi yogurt, latte e latticini, verdure a foglia verde, cavoli e frutta secca. Ovviamente tutti gli alimenti potenzialmente utili per favorire il sonno non devono essere inseriti esclusivamente a cena ma già a partire dalla colazione per permettere al nostro organismo di farne una scorta utile alla produzione di melatonina quando serve. Iniziare la giornata con latte o yogurt, cereali integrali, muesli o fette biscottate e un po’ di frutta secca tipo noci o mandorle, consumare pasta o riso integrale o zuppe con legumi con verdure a pranzo e cenare con carne, pesce, uova o formaggi senza esagerare nelle porzioni è sicuramente un valido aiuto alla produzione di melatonina e per avere quell’aiutino in più un bicchiere di latte o uno yogurt con cereali prima di coricarsi o un bicchiere di succo di ciliegia o ancora un po’ di cioccolato appagano molto, risollevano lo spirito e favoriscono i... sogni d’oro

info_ Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina

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traindevie » di Carolina Pierfelice

incontri importanti Ogni persona necessita di un punto di riferimento e l’imprenditore o datore di lavoro, può facilmente diventarlo per i suoi collaboratori, ma per questo non basta essere bravi sul lavoro

l 10 di febbraio, esattamente nel bel mezzo della bufera di neve che si è abbattuta su gran parte del nostro paese, ho ricevuto la notizia della morte del parroco con cui, assieme a molti amici del mio paese, sono cresciuta e che ha segnato positivamente la mia esistenza, dandomi la possibilità di maturare e conoscere realtà diverse dal mio piccolo mondo e aprendomi così nuovi orizzonti. Accanto al dolore per la perdita, nella mia mente si è fatto largo un sentimento di gratitudine perché so che la mia vita non sarebbe stata quella che è senza di lui, molte scelte sono state illuminate da lui, persino la laurea in psicologia la devo ad un suo consiglio. In sostanza non sarei quella che sono se non ci fosse stato lui, insieme alla mia famiglia, a guidarmi nel periodo della giovinezza. Nel tumulto di sentimenti ed emozioni che ho provato, nella mia mente ha preso corpo un pensiero, una riflessione profonda e ponderata sulla necessità che le persone che hanno di un punto di riferimento, a qualsiasi livello, non solo per questioni pratiche ma, soprattutto, per “questioni di vita”, e con questa espressione intendo tutto ciò che fa parte dell’esistenza di una persona, cioè scelte, valori, modo di essere e di agire… Prendiamo un datore di lavoro, uno qualsiasi, titolare di una piccola o grande azienda: con la sua impresa dà la dignità e la possibilità di vivere a diverse persone, la possibilità di sostenere una famiglia, e sicuramente questo è encomiabile. Eppure a un imprenditore non basta creare lavoro per essere considerato e ricordato positivamente dai suoi dipendenti e da tutti quelli che, per motivi vari,

entrano in contatto con lui. È necessario avere altre caratteristiche per suscitare negli altri sentimenti positivi e di gratitudine, per lasciare un segno. Qui entrano in gioco aspetti della nostra personalità che a volte fanno parte del nostro carattere, altre volte sono una conquista alla fine di un percorso di crescita voluto e cercato per diventare persone migliori. Un datore di lavoro viene considerato positivamente nel momento in cui accanto all’efficienza e alla serietà nel dare il giusto ai dipendenti, ha anche doti umane quali empatia, energia, saggezza, equilibrio, determinazione che fanno sì che gli altri possano vederlo come un punto di riferimento. A fermarsi un attimo forse ognuno di noi riesce a ricordare una persona che ha rivestito un ruolo importante in un momento particolare della sua vita, e può, da questo ricordo, far nascere l’esigenza di essere importanti per qualcuno che in un dato momento ha bisogno di riferimenti. Tornando in una azienda, questo è ancora più calzante con dipendenti giovani, con cui è ancora più evidente la possibilità di guidare, sostenere e promuovere le scelte formative. Magari un dipendente cambierà lavoro, per motivi vari, ma non cesserà in lui il ricordo di una persona importante che, in un momento particolare della sua vita, ha saputo dargli non solo un impiego, ma molto di più. E la sua gratitudine sarà il nostro biglietto da visita

A un imprenditore non basta creare lavoro per essere ricordato positivamente dai suoi dipendenti

info_ Carolina Pierfelice Psicologa - psicoterapeuta CarolinaPierfelice@libero.it

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arte&co.

/ incornice

» di Chiara Strozzieri

IL BESTIARIO DI RITA IPPASO Dalle ceramiche a una pittura felice, passando attraverso esperienze poliedriche 1

» foto concesse dall’artista

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arte&co.

l viaggio intrapreso da Rita Ippaso negli anni ’70 ha portato quest’artista siciliana prima in Inghilterra, dove ha frequentato i corsi di ceramica presso l’Università di Loughborough, Rawlins e Burleigh Colleges, poi di nuovo nella sua terra natia, per seguire i corsi di tecnica incisoria presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Eppure la sua ricerca artistica non si esaurisce nella scultura e nella grafica, bensì si completa con un’assidua attività di pittrice, di cui ultimamente ha fatto mostra in alcune sedi prestigiose in Abruzzo, la regione che l’ha accolta a partire dagli anni ’90. Nonostante il suo trascorso umano e professionale sia stato burrascoso, basti appunto pensare ai numerosi trasferimenti e immaginare a quali cambiamenti abbiano portato, lo stile di Ippaso è talmente fresco e gioioso, da sembrare quello di una ragazza. Forse perché rispecchia completamente lo spirito dell’autrice o forse perché si arricchisce di una gamma di colori brillanti, stesi in pennellate veloci e vigorose. Le tonalità sono quelle ricercate nella natura e poi mescolate per raccontare un mondo animale fatto di mastodontici elefanti, ironici struzzi che vantano il proprio piumaggio, leoni e tigri dallo sguardo ipnotico. Da qui comincia il racconto dei molti viaggi intrapresi e del confronto avvenuto sempre con realtà molto lontane dalla nostra, dove solo le cose essenziali sono quelle che contano. Ben presto però tutto si trasforma in un racconto di vita e allora compaiono significativi personaggi, come un viaggiatore silenzioso che porta con sé la sua bicicletta su una barca e di nuovo la bicicletta su cui siede un’enigmatica sposa nera. Sono tutte Memorie, come recita il titolo di una delle tele, in parte introiettate per vederle sbocciare sotto forma di opera d’arte e in parte donate allo spettatore, a cui lasciano un forte senso di avventura. Viene spontaneo immedesimarsi in qualche modo nel percorso di Rita Ippaso e allora cresce il desiderio di vedere di più, approfondire il suo interessante modo di dipingere, decifrare la simbologia che alcuni elementi nel quadro portano con loro. È un lato inedito quello che l’autrice svela attraverso la pittura, che, affiancato alla produzione plastica, rende bene l’idea della sua preparazione. Infatti sono note soprattutto le sue ceramiche, che certo non possono essere dimenticate in un discorso approfondito sulla sua ricerca. Nelle eleganti statuine, dove il tema affrontato maggiormente è quello degli angeli, il colore è completamente assente e il candore delle superfici bianche restituisce un’atmosfera quasi diafana e spiritualizzante. La caratteristica più apprezzabile è la porosità della materia, volutamente mantenuta, così che le forme non vengono del tutto definite e danno un’idea della tempestività dell’ispirazione che le hanno generate. Ogni figura nasce spontanea e mantiene all’occhio di chi osserva l’immediatezza giusta per carpire l’attenzione, per attrarne il senso critico. E di critiche positive Rita Ippaso ne ha ricevute davvero tante nell’arco di una vita, che sembra non voler mai cedere il passo alla noia e alla ripetitività

/ incornice

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1. Da una riva all’altra, 2011, olio su tela, 150 x 150 cm 2. Sott’acqua, 2010, olio su tela, 150 x 150 cm 3. Elefante, 2010, olio su tela, 100 x 150 cm 4. Struzzi, 2010, olio su tela, 150 x 150 cm 5. Memorie, 2010, olio su tela, 100 x 150 cm

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arte&co. » di Marco Sciame

la spiritualita’ oltre la materia Conversazione con l’artista Mariantonietta Sulcanese

illimitato è il desiderio di tornare a casa...” Arrivo nello studio di Mariantonietta Sulcanese e con eleganza e socievolezza vengo accolto più come pittore che come scrittore venuto per un’intervista. Cioccolatini e succo d’ananas mentre le domando del suo lavoro pittorico, la ascolto, ma senza guardarla. Gli occhi sono sui quadri così importanti nelle pareti e nelle stanze. “Un’opera è come un figlio, tutto il bello che puoi creare fuori da te.” A queste sue parole non posso che soffermarmi nel domandare sull’esecuzione dei lavori che sono quasi indecifrabili nell’insieme. Mi spiega che adopera resine acriliche, pomici, sabbia, legno e carta, il tutto stabilizzato con colle e resine. Lavora a velature, con colori a sovrapposizione fino a far sorgere uno strato di luce che viene da sotto, mentre con la materia “scrive” sulla tela con gestualità imponente. In effetti avvicinandosi alle tele, ci si accorge di strati e coperture quasi da far pittore classico, con un brillare che da impressioni materiche, emerge una superficie di forte contenuto per la luce dell’opera. Come uno scomporsi nel profondo ed un ricomporsi a chi osserva l’esito finale del quadro. La tela arricchita è un nuovo terreno di forme, il cerchio prediletto come ciclo di vita e simbolo perfetto sembra proporsi come inizio e fine della narrazione pittorica. Figure rotte, a volte geometricamente incomplete, spiegano una mancanza assoluta di confini, come se l’opera continuasse anche a fuoriuscire dai suoi margini. Le visioni prodotte hanno la capacità di descrivere mondi o territori mai giunti ad occhi umani, forse neanche CU-ORI - NEL SEGNO DEL ROSSO-2010 così lontani, forse addirittura in noi stessi.

CU-ORI - NEL SEGNO DELL’ORO

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Il cuore dei santi (A) 2009 installazione

Nel segno del tre 2006 150x150


Perché, in verità, la Sulcanese è una persona profondamente spirituale, profondamente privata, riservata ed immensa. Le sue parole trovano nell’aria un accompagnamento quasi sonoro e giungono con mistica riservatezza, di chi conversa realmente solo con persone in grado di prestare attenzione, pensiero e cuore. E spianano le proprie incertezze al fine di diradare le imperfezioni che rendono spesso difficoltosi pensieri di rinnovamento e conoscenza. “Dove andrai con il tuo cammino artistico?”, le chiedo. “Sempre più vicina a me stessa, con desiderio di continuità.” Un ritorno alle origini con una maturità migliore, prendere quello che si è fatto di buono e ripartire. I grigi ed i rossi, i blu, i neri ed i bianchi si ricompongono sulle tele dell’artista come se fossero colori naturali di terreni inesplo-

Sette 2008 120x80 dittico

L’artista Mariantonietta Sulcanese

KOSMOS 2009-2011 (installazione)

rati, ma da sempre raccontati. Spesso si resta perplessi a dover spiegare delle nostre sensazioni perché non tutto ha una definizione geometrica o figurativa. Un cerchio, un cuore, sono per la Sulcanese qualcosa di meglio, di più completo, della terra, del cielo, dell’aria. Il fuoco, la natura, la bellezza, vengono spogliate e rese semplici ed immediate solo ad occhi che sanno osservare, solo a chi desidera interpretare la propria esistenza. Solo in chi è in cerca di una propria consistenza spirituale. Una parte spirituale incastrata nel corpo, dove il corpo non è un limite, ma un mezzo vissuto e capace di costruire al di fuori di esso interpretazioni significative di materie oltre le materie. Di proiezioni oltre i colori ed i limiti. Come quando tra persone parlano corpi ed accadono incontri e fusioni d’animo. Di emozione e spiritualità. Le tele si rendono nemiche alla pochezza dell’uomo in cui si getta continuamente. Generano la possibilità di smuovere, di stimolare una riflessione in una essenzialità che salva dalla violenza e dalla sofferenza umana. Mariantonietta Sulcanese sa essere corpo e magia, forza e sensibilità, determinazione e frattura. Ogni pittore e scultore creano

in base a quello che sono, chi sarà gestuale è un istintivo, chi è fortemente descrittivo e attento ai particolari, sarà psicologico, cervellotico. L’artista è libera, desiderosa di ripartire, volenterosa nel costruire e sollevare le doti umane. Cosciente delle possibilità, invita, conforta e traccia una possibile evoluzione. Una volta entrai in un museo e vidi un’opera del Quattrocento. Sembravo ammaliato, avvinto, rubato da quella visione. Dietro un’apparente figura principale della Madonna che sorreggeva Gesù bambino, vi era un Angelo. Un Angelo. Dipinto in modo puro, leggero, luminoso, soave, confortante. Ad alcuni amici sopraggiunti dissi che semmai l’angelo esiste, ha sicuramente le fattezze descritte in quell’opera. Se una verità spirituale esiste, avrà terra e luce nella ricerca della Sulcanese. Chiudo con un pensiero che le ho rubato: “Spero di essere arrivata all’età della prima infanzia matura.” Amici lettori, l’Arte è solo un mezzo per donare concretezza alle nostre possibilità. Le nostre migliori capacità, connubio di intelletto e vitalità. Alla prossima

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“Made in Abruzzo”

I nostri prodotti di qualità sono sempre più apprezzati nel mondo.

www.psrabruzzo.it

Sinonimo di qualità

La loro promozione viene finanziata con il contributo della misura 133 del Programma di Sviluppo Rurale 20072007-2013 della Regione Abruzzo .

Abruzzo, Terra di Eccellenze

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - FEASR: L'Europa investe nelle zone rurali


arte&co.

L’artista Manuelita Iannetti a lavoro

» di Anna Cutilli Di Silvestre

la poliedrica

manuelita

iannetti L’arte concettuale nella trasparenza e leggerezza dei nuovi materiali

Corolla dal non senso del dire

Mille mani per la pace - Perugia

a ricchezza di produzione di un artista rivela all’osservatore attento non solo le scelte fatte ma anche gli aspetti del suo carattere. Dinanzi alla poliedrica varietà di espressioni artistiche di Manuelita Iannetti, l’osservatore si rende conto della vivacità di spirito di questa artista, della sua infaticabile voglia di imparare e rinnovarsi sperimentando i diversi linguaggi dell’arte che variamente ha coniugato, dalla pittura alla scultura, dall’acquerello alla grafica, alle installazioni con nuovi materiali. L’osservatore coglie che il dinamismo delle scelte è dovuto alle intime conquiste della nostra artista, al suo animo vibratile, ai suoi intensi entusiasmi. Figurativo è stato il suo inizio sia pittorico che scultoreo. Espressivi e materici con uso di spatola, i primi dipinti a olio raffiguranti fiori e, nell’acquerello, un infuocato ed espressionistico intrico di rami e foglie rossicce, in Autunno (1995). Linee stilizzate e spoglie ma vigorose per i diversi bronzi e per le terrecotte, tutti ricchi di significato. Ancora figurative le opere ispirate al corpo femminile e al suo misterioso fascino poiché esso rivela sempre una innata poesia. Quando Manuelita Iannetti si serve della pittura per ritrarre il corpo femminile, non mira tanto alla dimensione plastica dell’espressione, quanto piuttosto a quella tonale. Il colore variamente sfumato, distribuito a macchie, è modellato con raffinatezza. Ma il corpo femminile viene utilizzato per dire altro. Manuelita ormai ha fatto una scelta, quella del concettualismo, la corrente che accentua la dimensione mentale dell’opera d’arte che è vista soprattutto come idea. E ciò che Manuelita Iannetti prende di mira in queste opere, sono gli imbonimenti dei mass-media come anche della stampa, che inducono il popolo ad acquistare, anche senza un’intima convinzione. Il motivo del “ciarlare inutile”, caratteristica anche questa della società attuale, ispira diverse installazioni come quella di Oltre l’involucro n. 19 (2009) in cui una figura di donna accovacciata, resa con leggerezza mediante la rete zincata e la plastica trasparente, custodisce al suo interno, lettere staccate, non parole a significare che nella nostra società il parlare si

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comunicazione aziendale

» Farnese vini

Edizione, cinque autoctoni V

ino di grande struttura, morbido, ricco di tannini vellutati, molto persistente e con finale lungo con note speziate di vaniglia e cioccolato. Pronto per essere bevuto subito ma sopporta bene un invecchiamento di 8/10 anni. Temperatura di servizio: 18-20° C circa. Abbinamenti gastronomici: Carni rosse, selvaggina, sughi robusti. Vino da meditazione. Vitigni: Montepulciano, Primitivo, Sangiovese, Negroamaro e Malvasia Rossa. Area di produzione: Comuni di Colonnella, Ortona, Sava e San Marzano. Caratteristiche sensoriali: colore rosso granato molto intenso e persistente con sentori di ciliegia, prugna, ribes maturi, tabacco e nota tostata finale.

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«Nascono i nostri frutti»

vini Farnese riflettono tutti i colori della terra d’Abruzzo, dipingono incantevoli paesaggi di gusto e vivono della passione per i vigneti sconfinati che la Majella domina e protegge con le sue rotondità materne. Potete osservarli scivolare dalle colline fino al mare, distendersi alla ricerca delle esposizioni ottimali e godere di un microclima invidiato dall’Europa intera. Ecco perché i frutti di questa terra crescono bene e invecchiano ancora meglio.

FARNESE vini s.r.l. Castello Caldora - 66026 Ortona (Ch) tel. 085 9067388 - fax 085 9067389 - www.farnese-vini.com


arte&co.

riduce a esteriorità, senza costrutto. E la trasparenza dei materiali in questa installazione, sta ad indicare la volontà di arrivare al profondo dell’anima per stimolare l’introspezione e prendere coscienza di se stessi. . Da alcuni anni Manuelita, che si rinnova di continuo, si è dedicata a dipinti di forme geometriche sobrie ed eleganti, strisce nitide variamente intrecciate Grate mentali (2008) che ricordano l’estetica che si affermò negli anni Quaranta, il M.A.C. che divenne sinonimo di arte astratta. E l’artista continua sulla via dell’astrazione con grossi pannelli geometrici, Stanze metafisiche, caratterizzate da una fissità enigmatica. Manuelita è riuscita in un compito piuttosto difficile: coniugare l’arte concettuale con la bellezza. Scenografiche, di notte sull’erba del parco di Giulianova , le trasparenze delle sue Corolle (2010), vaporose installazioni a forma di un grande fiore che si va aprendo, puntellate di lettere staccate, e illuminate. Vibrante di spiritualità e particolarmente suggestiva nella sua imponenza (m 3 x 2,50) l’installazione di una Crocefissione (2005) nella Torre Strozzi di Perugia: ma non appare una carne disfatta. Gesù Cristo conserva un’eleganza sublime, una trasparenza astrale che ci commuove, ci persuade e ci soggioga. E Manuelita, non contenta del già ottenuto, continua a lavorare per la trasparenza dei materiali, per produrli in maniera atossica. Le sue opere interessano anche l’arredamento: non solo lampade trasparenti, totem ornamentali, porte scorrevoli artistiche e lavabili, anche altro. Tutto per realizzare la Bellezza oltre che l’Idea

Riflessioni

Oltre l’involucro 1

Grate mentali

CHI È MANUELITA IANNETTI Manuelita Iannetti, classe 1965, è pittrice, scultrice, acquerellista e grafica. Risiede a Villanova di Cepagatti (PE) e da poco ha aperto un luminoso studio a Pescara, in via Vespucci n. 20, in cui maturano le alchimie della sua arte e in cui vuole creare sinergie con altri artisti per costruire nuovi linguaggi. Diverse le esposizioni delle sue opere. A Palazzo Re Enzo a Bologna una mostra-mercato e poi nel 1992 a Piacenza. Nel 1997 a Pescara una mostra in Piazza Primo Maggio e nel 1998-99 a Chieti. Nel 1999 a Ferrara e nel 2004 a Perugia. Manuelita Iannetti ama definirsi “creatrice di libertà” e indomito è il suo spirito di innovazione.

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Abruzzo impresa marzo 2012 n째64 anno VII in copertina GIACOMO ORTOLANO

SesSANTAQUATTRO volte abruzzo impresa da maggio 2006 il mensile del manager


musicamania » Piero Vittoria

CRAMBERRIES ROSES

BRUCE SPRINGSTEEN WRECKING BALL

Dopo dieci anni tornano i Cranberries

L’album più politico di Bruce Springsteen

La lunga pausa ha giovato ai Cranberries: la band di Dolores O’ Riordan torna dopo dieci anni con un album di inediti, “Roses”, sicuramente il migliore dai tempi dell’inarrivabile “No need to argue”. Non poteva esserci modo migliore per ripartire da dove il discorso si era stato interrotto. Sound immutato, stesse fascinose atmosfere rock semi acustiche, ma più serene e spensierate rispetto ai precedenti lavori. Undici tracce, nulla di stravolgente, ma è proprio questo il bello: i Cranberries hanno trovato una formula giusta, quella cioè di proporre canzoni più immediate, che arrivano subito all’ascoltatore, forse meno rock del solito, ma più dolci, intime e melodiche. Un uso degli archi più accentuato rispetto al passato regala ancora maggiore bellezza e profondità alla musica del gruppo. Si ha la sensazione che i Cranberries si siano finalmente liberati dall’assillo di dover riscrivere un’altra grande hit alla “Zombie”, ma che abbiano invece trovato una loro precisa strada, fatta di melodie giuste, ballate semplici ed intriganti al tempo stesso. “Tomorrow”, singolo di lancio, sembra uscire direttamente dai primi stupendi dischi della band. “Fire soul” e “Losing my mind” hanno un tocco di vellutata elettronica che ne accresce la bellezza. “Raining in my heart”, attualmente nelle radio, è una ballad elegante che si fa subito amare. “Show me” è forse la traccia che risulterà più coinvolgente nei live, ma i veri gioielli del cd sono le conclusive “So good” (morbidamente suadente) e “Roses” (la chitarra acustica accompagna la magnifica ed inconfondibile voce di Dolores chiudendo alla grande il disco). “Roses” dividerà i fans: quelli più avvezzi al rock di “Zombie” non lo ameranno particolarmente, mentre gli altri si lasceranno conquistare da un lavoro avvolgente pur nella immediatezza dei suoi arrangiamenti. La versione deluxe contiene un disco aggiuntivo con l’intero concerto di Madrid del 12 marzo 2010 che testimonia a pieno lo stato di salute ritrovato da Dolores e soci.

Diciamolo subito: “Wrecking ball” è un gran disco. Bruce Springsteen ha messo tutta la sua rabbia e passione in questo nuovo lavoro, il suo più politico dai tempi di “The Rising”. Regnano la voglia di riconquistare un sogno americano che ormai appare lontano, la delusione e l’amarezza, ma anche l’odio verso il consumismo eccessivo degli ultimi anni. Il rock torna dunque a dare stangate, a quel piglio tagliente e duro che negli ultimi lavori il Boss aveva invece lasciato per dare spazio ad un ottimismo ora andato deluso. Le sonorità spaziano nel rock intriso di country folk, troviamo influenze irlandesi, ma anche una “pericolosa” incursione nell’hip hop, territorio decisamente lontano dai canoni di Springsteen. Tanti i musicisti coinvolti nel progetto: oltre all’inseparabile E Street Band, sessionmen di fama internazionale, ospiti d’eccezione (ricordiamo fra tutti Tom Morello chitarrista dei Rage Against the Machine ed Audioslave). Si comincia con l’azzeccato singolo “We take care of our own”, un invito a farcela da soli, a prenderci cura di noi stessi senza cercare aiuti esterni. “Easy money” è una ballata country con incursioni celtiche. Il brano più emozionante e toccante è però “Jack of all trades”, un lento impreziosito dalla chitarra di Tom Morello. “Death to my hometown” testimonia l’amore del Boss per il folk rock. “This depression”, nel suo crescendo lento e pacato, è quasi una confessione alla propria donna. La già nota titletrack è una delle due canzoni impreziosite dal sax del compianto “Big Man” Clarence Clemmons (l’altra è “Land of hope and dreams”, la più springsteeniana del disco). “You’ve got it” è un bel soul gospel che sembra uscito dalla migliore tradizione americana. In “Rocky ground” Bruce ha voluto sperimentare, sorprendendo tutti con il rap di Michelle Moore inserito nel mezzo della canzone. La conclusiva “We are alive” ha echi di Johnny Cash. La special edition contiene altri due brani, “Swallowed up” e “American land”, quest’ultima già nota ai fans per essere stata suonata live. “Wrecking ball” è un album convincente, intenso e trascinante, tutto cuore e passione, ci mostra un Boss in vero stato di grazia. Lo attendiamo in Italia per i tre concerti previsti in giugno a Milano, Firenze e Trieste.

VOTO 8

VOTO 9

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abru

ocool

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SPECIALE VENEZUELA 1 Giovanni Mammoli - Mario Guzzi

6 Angiolina Michelena Rodriguez - Maira Urbina Paredes - Maxi Cana

2 Mario Marrone - Juliàn Isaiàs Rodriguez - Nazario Pagano Edwin Yannez

7 Alessia Romano - Silvana e Gabriella Bucciarelli

3 Maxi Cana - Mario Marrone 4 Edwin Yanez - Juliàn Isaiàs Rodriguez - Stefania Moschella Angiolina Michelena Rodriguez

8 Serata Criolla Nettuno 9 Laura Lameletto -Paolo Neri - Marina Bucciarelli

5 Juliàn Isaiàs Rodrìguez - Nazario Pagano

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foto concesse da Mario Marrone Top Dee Jay



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GRUPPO IMPRESA S.r.l. Corso Vittorio Emanuele, 408 - 65121 Pescara Tel. 085 9508164 - Fax 085 9508157 Abruzzo Impresa il mensile del manager Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara 1a pubblicazione mensile: maggio 2006.

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