Luglio 2012

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • LUGLIO 2012 • numero 68 • anno VIII • www.abruzzoimpresa.it • Copia Omaggio

numero

68


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2° MEETING

FARE IMPRESA GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO

Premio Aquila Reale

IL PREMIO PIÙ AMBITO DA CHI FA IMPRESA.

Riconoscimento alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa

23 NOVEMBRE 2012

Grand Hotel Adriatico Montesilvano (PE)

con il patrocinio con il patrocinio di di

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2° MEETING 2° MEETING


FARE IMPRESA

il meeting degli operatori economici abruzzesi

Promosso dalla redazione di Abruzzo Impresa e coordinato da Assoimpresa. È l’evento organizzato per gli imprenditori, i manager e tutti i professionisti del mondo economico abruzzese che si terrà il prossimo 23 novembre dalle ore 20:00 presso il Grand Hotel Adriatico a Montesilvano. Durante la serata di gala verranno premiate le ultime 12 copertine del mensile Abruzzo Impresa con il premio Aquila Reale.

un’immagine del meeting FARE IMPRESA 2011

L’EVENTO FARE IMPRESA

L’obiettivo del meeting è organizzare un’esclusiva serata di gala che nasce con l’ambizione di affermarsi come immancabile appuntamento annuale per tutti i protagonisti del tessuto economico e politico abruzzese. Nel corso della serata, alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa, verrà consegnato il premio Aquila Reale, un riconoscimento all’impegno dimostrato nel lavoro e nello sviluppo della propria azienda. Il premio Aquila Reale, alla sua 5a edizione, ha come mission quella di continuare a valorizzare gli imprenditori protagonisti dello sviluppo del nostro territorio.

IL PANORAMA ESPOSITIVO

All’interno della sala meeting, verrà allestita una galleria espositiva dove gli imprenditori e i protagonisti dell’evento potranno relazionarsi creando nuovi progetti e sinergie d’impresa.

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LA LOCATION

Fare Impresa si terrà presso il Grand Hotel Adriatico di Montesilvano, una struttura altamente attrezzata che dispone di una sala meeting di oltre 1200 metri quadrati, accogliente, confortevole e facilmente raggiungibile dall’uscita autostradale A14 Pescara Nord. L’hotel è situato nel complesso dei grandi alberghi a Montesilvano in via Carlo Maresca 10.

COME ARRIVARE

Il Grand Hotel Adriatico è situato nel complesso dei grandi alberghi a Montesilvano in via Carlo Maresca, 10 a 2 Km dall’uscita Pescara Nord A14 a 6 Km dalla stazione ferroviaria e ad 8 km dal locale Aeroporto.


FARE IMPRESA PARTNERSHIP

L’evento prevede il supporto di due categorie di partner, la SILVER per dare visibilità alla vostra azienda e la GOLD per diventare parte dell’evento grazie ad un vostro desk point che potrete utilizzare a piacimento. Per informazioni e adesioni: tel. 085.9508164 _ email: info@assoimpresaitaliana.it

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Pubblicazione del logo aziendale sul backdrop delle interviste.

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Proiezione della durata di 20 sec. (in Loop) del logo aziendale sul mega schermo posto sul palco durante l’evento.

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Stampa del logo aziendale sulla copertina del block notes distribuito durante l’evento Fare Impresa.

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Partecipazione alla serata di Gala dell’evento Fare Impresa per 2 persone.

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numero

68

in copertina Daniele Giangiulli foto di Pietro Ferrante

LUGLIO 2012 n°68 anno VIII numero chiuso in redazione il 31 luglio 2012

direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, MARCELLA PACE EDITORIALISTI Mauro Di Pietro hanno collaborato a questo numero Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Antonio Teti, massimiliano pian, Filippo Paolini, Alessio Pelusi, ANDREA BONANNI, martina luciani, Pietro campanaro, Nicola Boschetti, Chiara Strozzieri, Piero Vittoria, piergiorgio greco, PAOLA LOPES, DANIELA DI CECCO, PINA MANENTE, MAURO DI COLA

art director

Marcello Starinieri _ visualadv.it

ufficio grafico

Gianluigi Tiberi

ufficio fotografico

Pietro Ferrante

Coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

D’AURIA PRINTING SPA - AP

editore

Fabio De Vincentiis _ f.devincentiis@gruppoimpresa.eu

sito WEB

www.abruzzoimpresa.it

e-mail:

redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it commerciale@abruzzoimpresa.it

indirizzo

Gruppo Impresa srl Corso Vittorio Emanuele, 408 65121 Pescara

telefono

085 9508164

fax

085 9508157

servizio abbonamenti e servizio arretrati

Tel. 085 9508164 e-mail: abbonamenti@abruzzoimpresa.it e-mail: arretrati@abruzzoimpresa.it

Abruzzo Impresa è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2012 tutti i diritti riservati. GRUPPO IMPRESA srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. GRUPPO IMPRESA S.r.l. Corso Vittorio Emanuele, 408 - 65121 Pescara

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capitano d’impresa

Daniele Giangiulli

Passione

Adoro suonare la chitarra sia classica che acustica. Il genere che mi piace di più è quello italiano. La musica è un elemento che ha sempre accompagnato la mia vita.

DANIELE GIANGIULLI, IL DIRETTORE PIÙ GIOVANE D’ITALIA E’ il direttore più giovane d’Italia, a 26 anni diventa direttore di Confartigianato Chieti, a 29 anni viene nominato direttore di Confartigianato Abruzzo, numeri da record per Daniele Giangiulli. Determinazione, studio e passione per il proprio lavoro, hanno fatto si che Daniele bruciasse le tappe. Classe 1979, è nato e vive a Chieti con sua moglie Francesca e la loro figlia Daniela di 6 anni. Dopo aver conseguito il diploma in Ragioneria con il massimo dei voti, Giangiulli vince il concorso della Banca Carichieti spa, ma nonostante un lavoro a tempo pieno, la sua voglia di crescere lo porta ad iscriversi ai corsi serali di Economia e Management presso l’Università G. D’Annunzio di Pescara e a laurearsi discutendo una tesi in bilancio, amministrazione e controllo delle amministrazione pubbliche. Nel 2005 entra in Confartigianato per ricoprire l’incarico di direttore della Provincia di Chieti, nello stesso anno assume anche il ruolo di direttore generale di Creditfidi, la società di Confartigianato che si occupa di credito alle imprese. Nel 2006 diventa amministratore della società Artigianservice Chieti srl, occupandosi di consulenza aziendale nonché di formazione professionale essendo Artigianservice un Organismo di Formazione accreditato dalla Regione Abruzzo per la formazione continua e superiore. Ma non è finita qui, il suo grande interesse per l’informazione e il voler essere sempre aggiornato sui temi di attualità, lo portano ad iscriversi all’Ordine dei Giornalisti in qualità di pubblicista. La competenza professionale, uno spiccato spirito d’iniziativa e particolari capacità organizzative, gli consentono nel 2008 di diventare direttore regionale di Confartigianato, diventanto così, il direttore più giovane d’Italia. Costituita nel 1946, Confartigianato è la prima associazione di rappresentanza delle imprese e annovera oggi più di 700.000 imprese e imprenditori appartenenti a 870 settori di attività, che nella Confederazione sono organizzati in 120 Associazioni territoriali, 20 Federazioni regionali, 12 Federazioni di categoria, 74 Gruppi di mestiere. Con i suoi 1.215 sportelli territoriali e un patrimonio professionale di 14.000 collaboratori, Confartigianato si propone alle imprese come un partner per nascere, competere e crescere in un mercato in continua evoluzione grazie a un sistema di servizi integrati e personalizzati. Lavoratore instancabile, ragazzo riservato, Daniele trascorre il poco tempo libero che gli resta con la moglie e la loro figlia. Oltre al lavoro, la sua grande passione è suonare la chitarra e cantare.

Sport

Scio da quando sono bambino, vado sempre sulle montagne di Passolanciano alle quali sono molto legato anche perché sono originario di Pretoro. Durante il week end, mi piace anche fare jogging.

Attualità

Mi piace tenermi informato su tutto, infatti leggo molti quotidiani e anche libri di attualità e di politica che è un’altra mia grande passione.

Tempo libero

Il poco tempo che resta lo trascorro con mia moglie Francesca e mia figlia Daniela. Alcune sere non appena la bimba si addormenta, per rilassarmi, leggo o passeggio in compagnia di un buon sigaro. E’ un modo per staccare dalla quotidianità.

Ama definisi

Come D’Annunzio definisce gli abruzzesi: “Taciturni dalle spalle quadre”

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sommario _ anno VIII n°68_ luglio 2012

opinioni&rubriche editoriale

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Gocce d’inchiostro

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Tendenze fatti persone

il punto

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La crisi a detta del Cresa

lavoro in corso

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messa in sicurezza

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Lavoro: prime riflessioni sulle novità in materia di flessibilità in uscita La formazione sul lavoro: una risorsa indispensabile per le aziende

23

in primo piano territorio

20

Dragaggio, parola all’esperto

turismo

23

Turismo, l’Abruzzo è mobile

turismo

25

A cena sui Trabocchi

turismo

29

Le reti di impresa per il turismo

storie

31

25

Lutto nel mondo del vino. Addio a Camillo De Iuliis

in copertina confartigianato

34

Confartigianato, un gruppo per nascere, competere e crescere

incarichi&carriere d’annuntiis / caserta / pesci

39

ibarra / scuteri

41

29

Unione dei Comuni Val Vibrata - WWF - Polo alta moda Finanziaria Regionale - Wind - Ruzzo Spa

storie&persone Claudio Vecchio

42

Claudio Vecchio, editore di successo, “interattivo e multimediale”

tematiche d’impresa fisco

45

ict

48

Imposta sugli immobili e sulle partecipazioni detenute all’estero Da Google, una rete neurale per simulare il cervello di un gatto

creatività

53

Studiare con i cuscini e rinunciare alle pareti

norme&leggi

57

Riforma del lavoro, cosa cambia

credito&finan a bcc

63

42

63

Buona Impresa: finanziamenti agevolati a giovani imprenditori

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


sommario _ anno VIII n°68_ luglio 2012

aziende

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Carbotech, parola d’ordine innovazione

premi

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Fira vince il Green Globe Banking Award L’energia del sole per i mangimi Dell’Aventino

green economy

71

fondazione aria

72

Razza Umana di Oliviero Toscani a Pescara

management

74

Manag-jam session

formazione

76

Parte dall’Abruzzo, il futuro verbale per i balbuzienti

83

seminari&convegni edilizia

79

Edilizia sostenibile: presentato “poloedilizia.it”

economia & sport

83

Il mondo sportivo dilettantistico e quello dei dottori commercialisti sempre più vicini

eventi compagnia delle opere

86

CDO “protagonisti del cambiamento possibile”

riconoscimenti

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Farnese trionfa alle olimpiadi di Londra

91

Le associate Api conquistano altri premi

premi ristorazione

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Dieci chef stellati per l’estate al Cafè Les Paillotes

enogastronomia

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Speciale Abruzzo sul magazine “La cucina italiana”

101

La sartoria Che fa storia

moda associazionismo

segue a pagina

103

Liberamente: buona la prima!

105

Associazione delle imprese italiane

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la vita è bella

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editoriale

/ gocce d’inchiostro

Eleonora Lopes _ direttore

L

a nostra regione ha perso un altro grande imprenditore, in particolare il mondo del vino e quello dello sport piangono la scomparsa di Camillo De Iuliis, fondatore e presidente del colosso Farnese Vini. Una breve e dura malattia lo ha portato via, ad 80 anni, alla sua famiglia, proprio nei giorni in cui il suo vino trionfa alle Olimpiadi di Londra e il ciclista della squadra Farnese Vini conquistava il Trofeo Matteotti. Dopo anni trascorsi a lavorare nel settore della ristorazione in Inghilterra, ormai in pensione, De Iuliis intraprende, con passione e coraggio, la grande avventura enologica della Farnese Vini che diventa, in meno di 20 anni, leader nelle esportazioni tra le aziende del sud Italia con oltre 50 milioni di euro di fatturato. Per chi come noi ha avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo, il ricordo è di un manager di successo, ma soprattutto di un gentiluomo, di una persona perbene e distinta, un vero signore nell’animo e nello stile. Sempre in prima linea nei progetti di solidarietà a sostegno delle persone bisognose. Camillo De Iuliis se ne va lasciando un’impronta indelebile su tutto l’Abruzzo. Da parte di tutta la redazione, va il nostro abbraccio alla grande famiglia di Farnese Vini.

L

a normativa più attesa da tutti gli imprenditori abruzzesi è finalmente stata approvata. Si tratta della nuova Legge per la promozione e lo sviluppo del sistema economico regionale, più conosciuta come Legge sull’Industria. Il decreto prevede un sostegno al sistema economico pari a circa 130 milioni di euro. Si tratta, secondo l’assessore regionale alle Attività Produttive, Alfredo Castiglione, di un atto politico di grande rilevanza capace di racchiudere modifiche importanti al nostro sistema economico (Legge Artigianato, Legge Confidi, Riforma dei Consorzi Industriali, Legge Cooperazione, Poli d’innovazione, Reti d’impresa, nuovo ruolo di Abruzzo Sviluppo SpA e della Finanziaria Regionale Abruzzese SpA), ma soprattutto in grado di garantire stabilità, consolidamento e rafforzamento alla nuova geografia economico-industriale del nostro territorio. L’obiettivo di questo dettato normativo è stabilire rapporti fra i diversi attori regionali dello sviluppo economico, di individuare ruoli, responsabilità e finalità di quei soggetti che sono stati, sono e saranno destinatari di risorse. Gli industriali ripongono molte aspettative nei riguardi di questo decreto, l’auspicio è che non vengano disattese.

T

ra Imu, Tarsu, caro benzina e l’incertezza per il futuro, 6 italiani su 10 hanno scelto di rimanere a casa. L’estate all’insegna della spending review, rischia di trascinare il turismo verso il baratro. Vacanze ridotte all’osso, con il 29,5% di italiani in meno in partenza ad agosto per le ferie, rispetto allo stesso mese del 2011. Una fotografia allarmante quella scattata da Federalberghi. E l’Abruzzo non se la passa meglio di altre regioni, anzi. La provincia che soffre di più è Pescara, da sempre legata ad un turismo più business che balneare. A peggiorare la situazione ci si metteno (oltre ai noti problemi legati alla mancanza di infrastrutture), la direttiva Bolkestein, la perdita del collegamento con la Croazia, l’emergenza acqua e il mancato dragaggio. Turismo, lo ricordiamo per l’ennesima volta, non vuol dire soltanto viaggi e alberghi, ma comprende anche l’attività dei cosidetti “pubblici esercizi” (stabilimenti, ristoranti, pizzerie, bar) che si trovano con questa crisi, a pagare un prezzo insostenibile. L’attività turistica è un industria che va tutelata e sostenuta al pari di quella economica produttiva, e questo la classe politica non lo ha ancora percepito. Buone vacanze, per i fortunati che le faranno! direttore@abruzzoimpresa.it

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I GIOVANI IMPRENDITORI CONFINDUSTRIA L’AQUILA: «CREARE UN INCUBATORE D’IMPRESA AFFIDANDONE LA GESTIONE A PROFESSIONISTI DI COMPROVATA ESPERIENZA» «Oggi più che mai le decisioni prese condizioneranno la rinascita di L’Aquila, -scrivono in una nota i GI Confindustria L’Aquila intervenendo sulla destinazione dell’area ex Italtel- pertanto ogni scelta deve essere legata a quella che la precede o la segue da un filo che disegni una visione strategica. Non è più tempo di pensare al contingente, la fase dell’emergenza è terminata, dobbiamo iniziare necessariamente a progettare il futuro. L’ex Italtel è stata scelta e acquistata dal Comune di L’Aquila con un preciso obiettivo: farne un incubatore d’impresa. Il nostro intervento da seguito anche all’incontro organizzato per far conoscere sul nostro territorio l’eccellenza che l’incubatore H-Farm rappresenta. Quell’area infatti dovrebbe essere messa a disposizione di chi, con idee chiare, possa gestirla e farne un uso che sia davvero utile alla città, alla sua economia, ma soprattutto ai giovani che hanno voglia di mettersi in gioco e fare impresa. Ci rivolgiamo anche al sindaco Cialente, ricordandogli che un incubatore d’impresa non è solo un luogo fisico, una sede dove le aziende possano insediarsi, ma sono risorse, know how, formazione, che vengono messi a disposizione di quanti, preferibilmente giovani, vogliano investire su se stessi e su L’Aquila. Lo stesso Ministro Passera, prima di emanare il Decreto Sviluppo, si è recato presso la sede trevigiana di H-Farm per cercare di capirne le ragioni del successo e, forse, la presenza del co-fondatore Maurizio Rossi nella nostra città, poteva essere ancor di più un’occasione per confrontarsi e per far sì che le esperienze tracciate da H-Farm e da altri incubatori italiani potessero essere la base per rafforzare l’idea di realizzare un incubatore innovativo in città. Alla politica aquilana chiediamo anche di guardare con attenzione ai fenomeni che si sono sviluppati nella realtà internazionale, come nel piccolo stato di Israele dove, da più di 20 anni, le istituzioni sono vicine e partecipano al lancio di iniziative innovative, facendo poi avvicinare investitori privati e fondi internazionali. Noi GI chiediamo pertanto alla nostra città di intraprendere questa strada e di essere il locomotore in grado, col tempo, di attrarre giovani, imprenditori-investitori e mondo accademico. Pensare in grande è la nostra ricetta e dare spazio ai giovani è la nostra soluzione».

GRAN SASSO SCIENCE INSTITUTE, L’ECCELLENZA NELLA RICERCA ARRIVA ANCHE IN ABRUZZO Presentato il “Gran Sasso Science Institute”, il primo centro di ricerca realizzato nel centrosud Italia. Partirà proprio dai Laboratori dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare costruiti nella pancia del Gran Sasso. Il piano strategico è stato presentato alla presenza dei ministri Francesco Profumo (Istruzione, Università e Ricerca) e Fabrizio Barca (Coesione territoriale) e del governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi. L’idea è creare un polo d’eccellenza nella ricerca e formazione in grado di attrarre cervelli da tutto il mondo con l’intento di creare alleanze con le imprese e dare vita a start-up innovative sul territorio aquilano. La lingua ufficiale sarà l’inglese. «Questo laboratorio è unico – ha detto il ministro Profumo – gli Stati Uniti che avevano intenzione di farne uno hanno deciso di rinunciarci, questo vuol dire che avremo maggiore capacità di attrarre ricercatori giovani ed esperti provenienti da tutto il mondo». Un progetto fortemente voluto dal Governo e che potrà contare su 36 milioni per tre anni stanziati dal decreto sulle semplificazioni della primavera scorsa: metà delle risorse saranno a valere sui fondi per la ricostruzione dell’Abruzzo e l’altra su quelli sempre destinati alla Regione nel fondo per lo sviluppo e la coesione. I corsi partiranno nel 2013 e a pieno regime ospiterà un centinaio di studenti e una cinquantina tra docenti e ricercatori.

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tenden e fatti persone

L’ECONOMIA E LA SOCIETÀ IN ABRUZZO NEL RAPPORTO CRESA 2011 «Il 2011 è stato, per l’economia abruzzese, un anno dai risultati deludenti: al recupero osservato nella prima parte dell’anno ha fatto seguito, infatti, una fase di recessione che l’ha completamente assorbito, determinando così un lieve calo del Pil, in controtendenza rispetto al risultato italiano». E’ quanto emerge nella pubblicazione “Economia e Società in Abruzzo – Rapporto 2011”, elaborata dal Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali (CRESA), istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo. Il direttore del CRESA, Francesco Prosperococco, ha spiegato «il sistema produttivo mostra segnali di una certa vitalità: al lieve incremento delle imprese attive, si accompagna il consolidamento del processo di rafforzamento della struttura imprenditoriale locale, testimoniato dall’aumento delle società con forme giuridiche più complesse, come quelle di capitale». In merito all’occupazione, l’analisi per settori evidenzia l’incremento degli occupati nell’industria che si accompagna ad un calo di quelli nell’agricoltura e nei servizi, mentre sotto il profilo territoriale tutte le province mostrano un andamento positivo degli occupati totali.

AGRICOLTURA, LA REGIONE VARA L’ALBO DEI CONSULENTI La giunta regionale ha approvato il Ricorso ai servizi di consulenza agricola e forestale. L’intervento contiene la selezione pubblica per l’accreditamento e l’iscrizione nell’Albo regionale degli organismi che erogano servizi di consulenza agricola e forestale. Per l’attuazione della misura è previsto, fino al 2013, un finanziamento di un milione di euro. Il sostegno previsto dalla misura è legato all’utilizzo dei servizi di consulenza erogabili, solo ed esclusivamente, da soggetti riconosciuti preliminarmente come organismi di consulenza dalla Regione. «La misura 114 del Psr -spiega l’assessore Mauro Febbo- è stata programmata per promuovere un apposito servizio di consulenza aziendale agli imprenditori agricoli e ai detentori di aree forestali e boschive al fine di favorire il rispetto dell’applicazione dei criteri di gestione obbligatori, delle buone condizioni agronomiche e ambientali, della sicurezza sul lavoro, nonché di manutenzione, conservazione e valorizzazione dei suoli e dei terreni».

ROMA INCONTRA L’AQUILA IN OCCASIONE DELLA 718ª PERDONANZA CELESTINIANA Tra i 100 documenti appartenenti agli Archivi Segreti Vaticani, che dopo oltre 400 anni hanno potuto valicare le mura leonine per essere esposti nella mostra “Lux in arcana” nei Musei Capitolini a Roma, ce ne era uno di particolare interesse per L’Aquila. Si tratta della missiva inviata dagli 11 cardinali, che costituivano il conclave di Perugia del 1294, a Pietro Angelerio da Morrone nella quale si chiedeva al Santo eremita di ascendere al soglio pontificio. Un documento che, grazie ad una condivisione di intenti e ad un vero gioco di squadra, dove tutti hanno esercitato il loro ruolo (istituzioni, imprenditori illuminati e operatori culturali), sarà esposto a L’Aquila dal 27 al 29 agosto. L’iniziativa chiamata “Roma incontra L’Aquila in occasione della 718° Perdonanza celestiniana” conferisce alla Perdonanza celestiniana una profondità e uno spessore che raramente hanno raggiunto le precedenti edizioni. L’evento assume una caratterizzazione ancora maggiore poiché oggi il valore più importante su cui lavorare è l’identità, il solo che potrà permettere di trovare il punto di equilibrio tra la ricostruzione materiale, quella sociale ed economica.

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IL VINO DI CHIUSA GRANDE SALE IN PASSERELLA Nove modelle hanno sfilato interpretando le sensazioni evocate da nove vini diversi dell’azienda Chiusa Grande. La particolarissima manifestazione si è svolta giovedì 9 agosto a Piazza Salotto. L’evento, patrocinato dal Comune di Pescara e dalla Provincia di Pescara, senza oneri per l’Amministrazione locale, diventa così la tappa più originale del concorso Miss Grand Prix, targato Claudio Marastoni Communication. L’azienda vinicola Chiusa Grande è riuscita ad impreziosire la serata affidando a nove top model l’interpretazione delle sensazioni evocate dai nove vini. Si tratta di un arricchimento del Diwine Jazze, il progetto di degustazione multisensoriale creato da Franco D’Eusanio, già applaudito a Tokyo, Singapore, New York e Montreal. Le caratteristiche organolettiche descritte in etichetta sono state trasformate in brani jazz, recitate da una voce e, per la prima volta, saranno interpretate durante una suggestiva sfilata presentata dalla giornalista Jenny Viant Gómez.

L’AVEZZANESE ALBERTO DI FABIO AL PREMIO TERNA Alberto Di Fabio, avezzanese di 46 anni, parteciperà al “Premio Terna” nella categoria Terawatt. L’artista che opera tra Roma e New York, ha esposto anche alla Gogosian Gallery, alla Cosmospolitan Almada di Londra e alla galleria Pack di Milano. Di Fabio e gli altri 30 artisti invitati dovranno ideare un intervento artistico su una linea elettrica d’alta tensione, di raccordo della produzione elettrica da fonti rinnovabili, in costruzione nel sud Italia tra Foggia e Benevento. L’iniziativa rappresenta un’occasione in più per Terna di progettare nuove soluzioni di infrastrutture elettriche in armonia con il paesaggio e dal minor impatto ambientale. Ma ci sono anche altri 9 abruzzesi che partecipano al Premio Terna in altre categorie. Si tratta di Alberto Cicerone, di Avezzano, Elvezio Sfarra, Claudio Di Francesco e Leonid Dutov de L’Aquila, Alessandro Coticchia di Giulianova, Giampiero Marcocci, Luigi Maria Feriozzi, Maria Luisa Sanzavio e Marco Appicciafuoco di Teramo. Tutti appartengono alla categoria Megawatt, riservata agli artisti over 35. Per le altre categorie in concorso, ad iscrizione gratuita, il bando è aperto fino al 1° ottobre e il tema cui ispirarsi è “Dentro e Fuori Luogo. Senza Rete. Il Territorio per l’Arte”.

“VENETI IN ABRUZZO”: UN’ALLEANZA PER LA CRESCITA L’Abruzzo si allea con il Veneto e lo fa grazie al progetto “Veneti in Abruzzo”. L’iniziativa, presentata dall’associazione nata grazie all’unione di imprenditori e professionisti veneti residenti nella nostra regione, ha l’obiettivo di creare nuove occasioni di lavoro e di affari per le imprese, collegando i mercati della Regione Abruzzo e della Regione Veneto. In Abruzzo esistono, infatti, almeno 700 imprenditori veneti, impegnati tutti i settori economici ed in particolare nella filiera agroalimentare. Si tratta, dunque, di una vera e propria alleanza tra imprenditori così da moltiplicare le relazioni e i contatti finalizzati alla crescita dell’economia e dell’occupazione. Alla presentazione, tenutasi presso la sala convegni di Confindustria di Pescara, sono intervenuti il presidente Enrico Marramiero, il presidente Confidi Mutualcredito, Giorgio Di Rocco, Pierluigi Malandra, amministratore Emporio dei Servizi Srl, Nicola Mattoscio, professore Ordinario di Economia Politica- Università di Chieti-Pescara, l’assessore regionale Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione e Christian Sabelli, responsabile filiale Pescara Banca IFIS. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Confidi Mutualcredito, il patrocinio della Confindustria di Pescara ed è stato sponsorizzato dalla Banca IFIS.

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tenden e fatti persone

IL CONCORSO OSCAR GREEN PREMIA IL CHILOMETRO Ø Sono sei le aziende agricole vincitrici del prestigioso concorso Oscar Green, promosso dalla Coldiretti. Si tratta di imprese, gestite da under 40, che si sono distinte per aver creduto nell’innovazione o per aver consolidato una metodologia tradizionale con progetti particolarmente curiosi. Per la categoria “Esportare il territorio”, il premio è stato vinto dall’azienda vinicola di Chiara Ciavolich per la vineria al centro di Miglianico in cui degustare, con sottofondo di musica jazz, prodotti del territorio abruzzese e vini della sua cantina; “Stile e cultura d’impresa” ha premiato il pescarese Giovanni D’Alesio, per la particolare produzione di cioccolatini all’olio di oliva e all’impegno nel marketing aziendale; l’aquilano Alfonso Papaoli si è aggiudicato il premio “In-filiera”, per la produzione ultracentenaria dell’apprezzatissimo Zafferano di Navelli; “Ideando” ha premiato il chietino Quirino Galante, per l’inizio dell’attività dell’azienda di Atessa ad indirizzo ortofrutticolo con particolare riferimento alla creazione di una fungaia aziendale; “Campagna Amica” ha premiato il pescarese Giuseppe Scorrano, che si è distinto nonostante la giovane età e l’impegno universitario, per la presenza dell’azienda ad indirizzo olivicolo nel mercato di campagna amica di via Paolucci a Pescara; infine, ha vinto il premio per la categoria “Non solo agricoltura”, il teramano produttore di ortofrutta Gianluca Zarroli per la diversificazione aziendale con particolare riferimento all’allevamento delle lepri e all’attività di caccia sostenibile, che si affiancano alla produzione ricercata di particolari marmellate a base di cipolle o zucchine. Insomma, tra i premiati emerge lo scenario di un’agricoltura che guarda al futuro e si mette in discussione investendo sempre di più nel concetto di “chilometro zero”, ormai sinonimo di sicurezza alimentare e genuinità.

CRISTINA ISACCO PRESENTA “CHARME” Prima sfilata per il nuovo marchio “Charme” ideato dalla pescarese Cristina Isacco, stilista, ma anche insegnante di danze orientali, e direttrice della prima scuola professionale di Burlesque & Pin Up d’Abruzzo. Lo scorso 21 luglio, nell’ambito della rassegna “L’angolo dell’arte” nell’aeroporto d’Abruzzo, è stata presentata al pubblico la collezione “I colori del cielo” della stilista dall’esperienza ventennale. La sfilata è stata aperta da due abiti da sposa di Simone Racioppo e ha continuato, sulle note di canzoni degli anni ‘50, con gli otto modelli “I colori del cielo”. Giallo, arancio, bianco, nero e colori fluo hanno acceso la passerella allestita sotto la cupola dell’aeroporto internazionale d’Abruzzo. «Nel progetto del marchio Charme – ha spiegato Cristina Isacco – rientra un concetto di rivalutazione del lavoro artigianale, fatto di dedizione e cura del cliente, con abiti su misura e in pochi pezzi. Uno stile che trae ispirazione dall’alta moda americana degli anni ’40 e ’50, ma che sa essere rappresentativo della donna moderna romantica, sensuale e attenta ai dettagli. Anche per questo, la serata di lancio del marchio è stata impreziosita da due abiti ex tempore, non cuciti ma realizzati con i tessuti direttamente sulle modelle, poco prima di percorrere la passerella». La serata è stata condotta dalla presentatrice Beatrice De Tullio e ha goduto della collaborazione di Roberta Massimi, Aldo Pino Di Vito, Doriana Roio, Davide Camplone e Silvia Di Luzio.

PROTESTA DEI BALNEATORI, OMBRELLONI CHIUSI il 3 AGOSTO Sono circa 800 le imprese balneari abruzzesi che hanno aderito allo sciopero indetto per il 3 agosto contro il silenzio del Governo di fronte alla questione della direttiva Bolkestein. Ombrelloni chiusi fino alle 11 in tutte le spiagge italiane. A proclamare lo sciopero la Fiba-Confesercenti, l’associazione più rappresentativa in Abruzzo, assieme a Sib-Confcommercio, Cna-Balneatori e Assobalneari-Confindustria. «La protesta mira a dire no alle aste degli stabilimenti previste dall’Unione Europea a partire dal primo gennaio 2016 – ha spiegato il presidente regionale e vice presidente nazionale di Fiba-Confesercenti Antonio La Torre. In Abruzzo sono a rischio oltre 800 aziende familiari sane, che fanno un servizio utile alla collettività, rappresentano la caratterizzazione italiana del turismo costiero e soprattutto danno occupazione. Chiediamo all’esecutivo la riapertura del tavolo di confronto per redigere un documento condiviso con le misure da mettere in campo per superare la condizione di difficoltà che sta paralizzando il settore balneare già fortemente provato dagli effetti della crisi economica».

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il punto

Mauro Di Pietro giornalista

La crisi

a detta del Cresa

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uando il Cresa, qualche mese fa, annunciò la “ripresina” più di qualcuno storse il naso. Noi tra questi. Quei dati, se pure frutto di un serio studio, andavano interpretati, sicuramente, in maniera diversa. Così è accaduto che lo stesso CRESA, Centro regionale di Studi e Ricerche economico-sociali, che fa capo alle Camere di commercio dell’Abruzzo, abbia dovuto fare outing. Il 2011, per l’economia abruzzese, è stato un anno deludente. L’iniziale recupero è stato praticamente annientato dall’andamento fortemente negativo dell’economia regionale che, al pari di quella mondiale, fa i conti con una fortissima recessione. Anzi in Abruzzo la crisi si avverte di più e i dati statistici fanno registrare un calo del Pil pari allo 0,2 percento, contro un +0,4 su scala nazionale. E se l’export colleziona risultati positivi, trainato dal settore auto, i consumi restano improntati alla cautela, condizionati dalla debolezza del reddito disponibile, dalle incerte prospettive occupazionali e dalle difficoltà di accesso al credito. Tutto questo mentre la politica regionale sembra stordita e incapace di mettere in campo una pronta reazione. O meglio, di iniziative ne sono state avviate tante, ma sono i tempi di attuazione che potrebbero non rendere plausibili ora le tanto attese “scosse” al sistema produttivo e economico locale. Al solito, si è troppo impegnati a parlare e polemizzare su tutto e, quasi sempre, in maniera strumentale e populista, più che ad unire le forze e puntare su obiet-

tivi comuni. Accade questo, solo per fare alcuni esempi, per la legge di riordino dei Consorzi industriali, per il riordino della spesa sanitaria o per l’accorpamento delle Provincie. Viene quasi da chiedersi se chi parla sia davvero in buona fede per le sorti di una regione dalla patologica fragilità, e che, sul piano della previdenza sociale, il 45 percento dei pensionati percepisce meno di 500 euro al mese, e con la bellezza del 77,1 percento costretto a far quadrare i conti, con meno di mille euro al mese. Una soglia di povertà diffusa che, accanto al tasso di disoccupazione che pone l’Abruzzo sopra la media nazionale, potrebbe dar luogo ad un combinato esplosivo. Su questi temi , e sulla capacità di proporre soluzioni concrete, si gioca la partita della campagna elettorale che, in Abruzzo, è ormai già bella che partita. Per il momento si assiste solo al giochetto delle parti, surriscaldato dal torrido clima estivo. Sarà per questo che la Regione con montagne, fiumi e laghi che, fino a qualche anno fa, si proponeva di vendere l’acqua alla Puglia, oggi è più assetata che mai, con le condotte vuote e i sindaci in Procura. La politica farebbe bene a ripensare al suo ruolo e quello che ha fatto, o meglio, a cosa è riuscita a disfare in questi anni. Più che un problema di destra o sinistra, si pone una questione di capacità. Saper fare e voler fare non ha colore politico e, cosa ancora più improbabile, è che la soluzione si trovi sotto l’ombrellone, magari propiziata da libri dai titoli impegnativi

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» di Marcella Pace | foto di Lucia Perricone

Dragaggio, parola all’esperto Giovanni Damiani, direttore tecnico dell’Arta, fa luce sulla situazione del Porto di Pescara

Il mestiere del fiume è quello di erodere a monte e depositare a valle. Ora, il punto è che la sedimentazione a cui stiamo assistendo è di una quantità imponente ed eccezionale. Bisognerebbe quindi, prima di tutto capirne le cause

Il porto canale di Pescara e in fondo la diga foranea

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essuna processione in mare per la consueta Festa di Sant’Andrea di Pescara; nessun collegamento diretto con la Croazia, prima possibile grazie alle navi Snav. Queste sono solo alcune delle notissime conseguenze della vicenda dragaggio del Porto di Pescara. Vicenda che ha ormai portato all’esasperazione tutta la marineria della città, mettendo in ginocchio un intero settore. Ma se le conseguenze sono visibili agli occhi di tutti, ciò che a molti forse risulta poco chiaro sono le cause e le possibili soluzioni. Per capirne di più, abbiamo intervistato Giovanni Damiani, biologo ed esperto in ecologia ambientale, direttore tecnico dell’Arta, l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente.

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intervista a Giovanni Damiani biologo e direttore tecnico Arta

Dottor Damiani, procediamo a ritroso. Nelle scorse settimane, il Ministero ha dato l’ok per lo smaltimento di 200.000 metri cubi di sedimenti, attraverso una gara d’appalto internazionale, con procedura d’urgenza. In cosa consiste esattamente e, secondo lei, si tratta di una soluzione che risolve pienamente e definitivamente la questione? «Lo fa pienamente ma solo a brevemedio termine. Attraverso la gara d’appalto prodotta dai Ministeri competenti e dagli organismi tecnici, si cercherà un sito di smaltimento a norma dove poter stoccare i 200.000 metri cubi di sedimenti che verranno prelevati. Nel frattempo si procederà anche allo svuotamento della cassa di colmata, che è una grande vasca il cui compito è quello di contenere la sabbia dragata dal fondale di un porto e non compatibile con il ripascimento dell’arenile, attraverso il cosiddetto soil washing, ovvero una tecnica di bonifica che prevede il recupero della parte pregiata del mezzo mediante un procedimento di separazione fisica dell’inquinante. Consideriamo, comunque, che i sedimenti attualmente contenuti nella vasca, si trovano lì da diversi anni e dunque hanno già subito un processo di ripulitura naturale». Il problema centrale nella questione del dragaggio è stato cau-

sato dalla possibile presenza del ddt nei fanghi del porto. Mentre le analisi effettuate dall’Arta hanno sempre escluso la presenza del pesticida, le controanalisi effettuate per conto del Noe e della Procura de L’Aquila dicevano il contrario. Come stanno quindi le cose? «Non è possibile stabilire quali analisi fatte in passato dicano la verità. Ecco perché a partire dal 17 settembre prossimo, preleveremo nuovi sedimenti tra i 73mila metri cubi che si trovano nella darsena e li analizzeremo, per stabilire o meno la presenza del ddt. Un’altra analisi sarà quella che faremo sui sedimenti che sono nella zona della Madonnina, a nord del porto. Quei fanghi dovrebbero essere particolarmente puliti e quindi riutilizzabili per il ripascimento, una volta concluse le operazioni di dragaggio. Infine dovrà iniziare la campagna di caratterizzazione. Poiché parliamo di grandi quantità, questo lavoro finirebbe con l’impegnare tutti i 4 laboratori provinciali dell’Arta. Ecco perché è stato deciso di affidare le operazioni agli enti per la tutela ambientale di altre regioni». Sembrerebbe un piano molto articolato. Perché, allora, parla di una soluzione solo a breve-medio termine? «I problemi da risolvere e legati al dragaggio sono essenzialmente tre. Il primo è l’emergenza attuale di cui abbiamo parlato; il secondo è connesso all’assetto strutturale dato dalla diga foranea, che crea un vero e proprio tappo al fiume Pescara. Se questo tappo non viene tolto, il problema dei sedimenti si ripresenterà

già tra due anni. La terza questione è data invece da un fatto: il mestiere del fiume è quello di erodere a monte e depositare a valle. Ora, il punto è che la sedimentazione a cui stiamo assistendo è di una quantità imponente ed eccezionale. Bisognerebbe quindi, prima di tutto capirne le cause». Si è fatto un’idea? «Innanzitutto bisognerebbe “indagare” sugli scarichi che producono i solidi in sospensione; quindi appurare il funzionamento degli scolmatori di piena delle fogne – quelli che si riempiono quando piove – e infine controllare tutti i cantieri lungo l’asta fluviale, che producono crolli di terreno nell’alveo del fiume. In secondo luogo bisognerebbe accertare le competenze, prendere provvedimenti, riducendo così la frequenza di dragaggio e i conseguenti oneri economici. Non dimentichiamoci che in passato esisteva la polizia fluviale, o le guardie del fiume ed esistevano delle discipline su quanto era concesso a monte e quanto a valle. Su questo punto ho preparato uno studio che presenterò a breve a Regione e Ministeri, così da approntare un piano definitivo nel rispetto di quanto chiede l’Unione Europea in materia: ovvero prevenzione, precauzione e correzione a monte. Sono convinto che c’è una collezione di abusi lungo il fiume. Invece sarebbe necessario puntare al ripristino ecologico: un fiume non è costituito solo dal suo corso d’acqua. La vegetazione presente lungo le fasce riparie ha un ruolo fondamentale per la pulizia e lo stato di salute di un fiume e va preservata»

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opo l’App Ski Abruzzo dedicata alla montagna invernale abruzzese, prosegue il posizionamento dell’Abruzzo nel settore mobile con Abruzzo Rai Local e Abruzzo Events, le due nuove applicazioni di grande effetto e utilità, pensate per i turisti e per gli abruzzesi. A presentare il progetto, durante una conferenza stampa, l’assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio e l’amministratore delegato di Rainet, Piero Caffuri. «L’evoluzione del marketing territoriale va di pari passo con quella tecnologica -spiega l’assessore Mauro Di Dalmazio-, ecco perché l’Assessorato al Turismo della Regione Abruzzo ha pensato di entrare nel mercato in maggiore espansione, quello dei dispositivi mobili, con ben tre applicazioni compatibili con i più diffusi sistemi operativi per smartphone, in grado di fornire tutte le informazioni al turista in materia di sci, eventi, tradizioni e di conoscenza del territorio, grazie anche all’enorme sforzo dell’Aptr che è stato in grado di costruire una redazione apposita per monitorare e aggiornare i contenuti costantemente. Con le App che presentiamo oggi si conclude la triade di applicazioni gratuite utili a scoprire le peculiarità della nostra regione e avere aggiornamenti in tempo reale su tutto quello che succede in determinate aree di interesse turistico, con un servizio di informazioni disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7». Particolare attenzione va riconosciuta al prezioso accordo stipulato con la Rai Radiotelevisione Italiana poiché, grazie a questo progetto pilota primo e unico in Italia, sarà possibile valorizzare le bellezze dell’Abruzzo utilizzando il patrimonio presente nelle teche della Rai. Abruzzo Rai Local è molto più di una “semplice” applicazione: si tratta di una piattaforma che ha anche una sua declinazione web (l’indirizzo è www.abruzzorailocal.rai.it), una sorta di “ecosistema” che permette di conoscere il territorio attraverso i filmati degli archivi Rai e i contenuti inizialmente inseriti da Abruzzo Promozione Turismo, ma che può essere arricchito dai turisti con propri contributi filmati, foto, suggerimenti ed esperienze di viaggio in Abruzzo. L’App Abruzzo Events consente di avere informazioni sempre aggiornate sugli eventi in programma in Abruzzo e direttamente sul telefonino. Grazie alla geolocalizzazione si possono conoscere gli eventi di maggior rilievo nel raggio di 30 chilometri, o fare ricerche per categorie e per tema; ogni evento scelto può essere salvato in agenda e condiviso con i

» a cura della redazione

TURISMO, L’ABRUZZO È MOBILE Abruzzo Rai Local e Abruzzo Events: due nuove App per una regione a portata di mano

propri contatti su Facebook e Twitter. È inoltre possibile conoscere i principali eventi tradizionali divisi per mese e per ricorrenza e conservare offline le ultime informazioni. Le descrizioni degli eventi sono fornite in lingua italiana e in lingua inglese e sono sempre aggiornate in tempo reale

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» di Daniela Di Cecco | foto concesse da Daniela Di Cecco

Nuova frontiera del turismo abruzzese o trappola per i clienti?

A CENA SUI TRABOCCHI Da antiche macchine da pesca a moderne macchine… da soldi

Trabocco Pesce Palombo

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a novità della stagione 2012 è di riservare l’intero locale (se così si può definire quella palafitta di cinquanta metri quadrati sospesa sul mare) per dichiarare amore eterno alla promessa sposa. Oppure, per chi la fede al dito l’ha appena messa, è un’occasione per sorprendere parenti e amici con una festa insolita, in un’ambientazione davvero mozzafiato. La cena sui trabocchi, che negli ultimi anni è una meta irrinunciabile per chiunque visiti la Costa frentana, da Ortona a Vasto, sta diventando la nuova frontiera del turismo abruzzese. Eppure, c’è chi la considera una “trappola” per la salute e sicurezza dei clienti, alle prese con leggi antisismiche e norme igienico-sanitarie che è difficile applicare alla lettera su quelle strutture di legno, che un tempo servivano ad assicurare ai pescatori-contadini il cibo per sé e per la propria famiglia, e che ora sono diventate un business a cinque zeri.

“Una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simile a un ragno colossale”

«Per quasi tre generazioni i trabocchi hanno rappresentato il mezzo di sostentamento dei miei antenati -racconta Bruno Verì, traboccante storico e artefice di questa idea che sta rivoluzionando il turismo locale- Mio nonno, e prima di lui il mio bisnonno, con il pescato locale riuscivano a sfamare tutta la famiglia». E’ proprio questa, infatti, la funzione originaria dei trabocchi. Palafitte di legno dove sono montate reti che vengono calate in acqua, per poi essere sollevate con il pesce intrappolato tra le maglie di corda. D’altra parte, lo stesso Gabriele D’Annunzio nel “Trionfo della Morte” parla del trabocco (o trabucco, com’era chiamato un tempo) come di “una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simile a un ragno colossale”. Quella del trabocco, però, è una

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Imbottigliamo la natura.

Questa è la storia di un Lui e una Lei. Lui è un idealista, innamorato a tal punto di lei da assecondare ogni suo capriccio. Lei detta le regole: vuole andare in collina, mentre gli altri vanno al mare; vuole vento e passione mentre gli altri dormono; ma soprattutto vuole cure e attenzioni solo da lui. Lui è Franco D’Eusanio, ideatore di vini. E lei? È la natura, ovviamente.

Vini Chiusa Grande: alla natura si comanda solo ubbidendole.

www.chiusagrande.com Az. Agr. Chiusa Grande • C.da Casali 65010 Nocciano • Pescara (Italy) • Tel. 085847460


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tradizione contadina, più che marinara; gli agricolto- guadagno è presto detto. ri che vivevano nei pressi della costa, spaventati dal mare e incapaci di nuotare, hanno inventato questi L’accusa lanciata dai ristoratori: marchingegni proprio per riuscire è concorrenza sleale a pescare senza dover affrontare Sarà per questo che l’idea di l’acqua. Bruno Verì è stata ripresa e coE sempre il Vate, forse precorrenpiata da molti suoi colleghi ed è do i tempi, aggiunge: “La macdiventata, dal 2004, il motore di china pareva vivere d’una vita una manifestazione che in breve propria, avere un’aria e un’effigie tempo ha portato in Abruzzo tudi corpo animato”. Un corpo aniristi da tutto il mondo. La mamato che, col tempo, ha svestito nifestazione in questione è “Cala i panni di macchina da pesca per Lenta”, il cui nome richiama proindossare quelli di macchina… prio il movimento dei traboccanda soldi. ti che calano lentamente le reti «Da qualche anno a questa parte per pescare. «Dal nostro punto -riprende Verì- le condizioni del di vista -spiega Raffaele Cavallo, mare hanno reso estremamente presidente di Slow Food Abruzzo, povero il pescato locale, quindi promotore dell’evento- è un’opela funzione dei trabocchi si stava razione pensata per valorizzare Il trabocchista Bruno Verì esaurendo. Proprio per non abla costa e, contemporaneamente, bandonarli a loro stessi, e per soddisfare la richiesta ridare vita ai trabocchi, assicurando loro un futuro; i di qualche amico eccentrico, dieci anni fa ho iniziato risultati sono andati ben oltre la nostra immaginazioa usarli per organizzare cene tra amici». ne e la ristorazione sui trabocchi è diventata volano per il turismo di tutta la costa».

Un giro d’affari a cinque zeri

E’ nata proprio così quest’idea che oggi, oltre a generare uno straordinario indotto turistico, rappresenta anche una fonte di guadagno non irrisorio per i proprietari. Una cena ha un costo tra i 35 e i 50 euro e sono sette i trabocchi – concentrati nella costa che abbraccia i Comuni di Fossacesia, Rocca San Giovanni e San Vito, tutti in provincia di Chieti – che durante la stagione balneare (da aprile a ottobre) restano aperti la sera e, su richiesta, anche a pranzo, per sfornare manicaretti di tradizione marinara. Piatti caserecci e poveri, preparati nella piccola cucina della struttura, con i pesci che gli stessi traboccanti catturano con le reti (alici, seppie, cefali, marmore) o comunque con il pescato locale. Basta qualche calcolo improvvisato (nessuno ti fornisce i dati ufficiali) per affermare, senza timore di smentita, che ogni trabocco riesce a fatturare facilmente 200mila euro a stagione; considerando che le spese vive sono davvero minime, il

Le leggi (quasi) equiparate

Non a tutti, però, è piaciuta l’idea di valorizzare le antiche macchine da pesca come moderni ristoranti. Non hanno gradito gli altri ristoratori della costa che, supportati dalla Confcommercio, hanno intrapreso per anni una battaglia tesa a denunciare alcuni privilegi che secondo loro venivano dati ai trabocchi, rispetto alle norme antisismiche e igienico-sanitarie: «Non siamo mai stati contrari alla ristorazione sui trabocchi – precisa al proposito Angelo Allegrino, presidente provinciale di Confcommercio - Abbiamo detto e continuiamo a dire che le istituzioni devono dare una mano per la manutenzione di queste strutture, che rappresentano un valore aggiunto per il turismo abruzzese, e abbiamo sostenuto che il ristoratore vero e proprio lo può fare chi ha il ristorante. Non ci turba la presenza di clienti e di cucine sui trabocchi, a patto che non si faccia concorrenza sleale ai ristoratori»

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» di Martina Luciani

LE RETI DI IMPRESA PER IL TURISMO Workshop di presentazione delle opportunità sulle reti di impresa nel settore turistico

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l prodotto, nel turismo, non può più essere considerato semplicemente la camera d’albergo o una cena al ristorante, ma si tratta di un prodotto complesso che si compone di tanti elementi. E la questione si fa sempre più articolata perché quello che oggi si vende, non è più un pacchetto turistico ma un’emozione, un’esperienza. Ed è proprio su questo che gli operatori turistici devono lavorare per puntare ad un servizio che sia al passo coi tempi e con le esigenze di chi viaggia. Ed è da queste semplici ma importanti considerazioni che è partito il workshop promosso dalla Camera di Commercio di Chieti e dal Comune di Lanciano, tenutosi presso la Sala Consiliare del Comune di Lanciano, dal titolo “Le reti di impresa nel turismo”. Durante il dibattito, sono intervenuti il sindaco di Lanciano Mario Pupillo, l’assessore al turismo ed alle attività produttive di Lanciano Pino Valente e Paola Sabella segretario generale della CCIAA di Chieti. I temi specifici, riguardanti il contratto di rete, sono stati trattati da Massimiliano Di Pace, esperto di reti di impresa, giornalista pubblicista su temi economici e ricercatore di politica economica e International

Alcune immagini del workshop

business all’Università G. Marconi. Di Pace ha approfondito gli aspetti tecnico-legali del contratto di rete ed il suo utilizzo nel turismo. L’iniziativa, parte del programma di diffusione delle reti di impresa promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e da Unioncamere, è stata un ulteriore passo nella diffusione della conoscenza delle opportunità e dei vantaggi offerti dal contratto di rete, della normativa che lo regola e delle agevolazioni fiscali e per l’accesso al credito. Evento diretto agli imprenditori del turismo e dei settori collegati, alle associazioni imprenditoriali ed agli enti territoriali. È stato inoltre presentato il progetto, promosso da Camera di Commercio, Comune di Lanciano e BLS, dei 150 mila euro stanziati per favorire l’avviamento di nuove attività commerciali e artigianali nel centro storico di Lanciano. La Camera di Commercio di Chieti, come ricordato da Paola Sabella, sta infatti portando avanti, attraverso un piano di marketing dei centri storici, la riqualificazione dei luoghi più significativi delle città della provincia di Chieti per valorizzarli e dar loro una nuova vita

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» di Marcella Pace | foto concesse da Farnese Vini

Lutto nel mondo del vino. Addio a Camillo De Iuliis Scompare un imprenditore tenace, coraggioso e amante della sua terra

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l mondo del vino, quello dello sport. Sono in tanti a piangere la scomparsa di Camillo De Iuliis, fondatore e presidente della Farnese Vini. De Iuliis se n’è andato il giorno dell’ultima vittoria del team professionistico Farnese Vini. È stato, infatti, un atleta della sua squadra a trionfare al 66° Trofeo Matteotti. E proprio a De Iuliis, il vincitore della gara ciclistica, Pierpaolo De Negri, ha dedicato il suo successo. «A lui va la dedica più sentita per questa mia prima vittoria -ha dichiarato. Sono da sette anni con questa squadra e non è una cosa da poco. Qui mi sento in famiglia, ho la possibilità di imparare e crescere e spero di averli ripagati con questa vittoria». Una breve e dura malattia ha portato via alla sua azienda, ai suoi soci ed amici Valentino Sciotti e Filippo Baccalaro, un uomo tenace e coraggioso. De Iuliis nasce a Cermignano in provincia di Teramo, ottanta anni fa, ma gli inizi della sua carriera li costruisce in Inghilterra. Oltremanica, colleziona i suoi primi, grandi successi nel mondo della ristorazione. Ma le vere conquiste arrivano al suo ritorno in Italia, nella sua amatissima terra, l’Abruzzo. Nei primi anni Novanta, ormai in pensione, Camillo De Iuliis intraprende, con passione, coraggio e intuizione la sua grande avventura enologica. De Iuliis e i suoi soci, grazie allo smisurato amore per la loro terra e per il mondo del vino, costruiscono un vero impero di Bacco, con un Montepulciano d’Abruzzo ormai conosciuto in

tutto il mondo e con il vino dei cinque autoctoni. Tutti prodotti che raccontano l’intera regione. La “Farnese Vini” diventa in meno di 20 anni leader nelle esportazioni tra le aziende di tutto il sud Italia, con 74 mercati di sbocco in tutti i continenti, e con l’acquisizione di stabilimenti e aziende in 5 regioni d’Italia con oltre 50 milioni di euro di fatturato consolidato. Soprannominato “il centurione di fiducia dei vini italiani”, Camillo De Iuliis viene scelto a rappresentare l’Italia di fronte al Principe Carlo d’Inghilterra. Ma De Iuliis è stato più di un manager di successo. Per chi lo ha conosciuto, ha saputo essere una guida, portatore sano di valori umani e sociali. Questo presidente è sempre stato in prima linea, con la sua azienda, nei progetti di solidarietà a sostegno delle persone bisognose e per l’avvio di iniziative di valorizzazione delle produzioni di pregio che hanno portato un netto innalzamento del reddito in tutte quelle aziende agricole che sono entrate a far parte del network Farnese. Camillo De Iuliis se ne va lasciando un’impronta indelebile su tutto l’Abruzzo. Ad Ortona, città nella quale ha ristrutturato l’antico castello Caldora, attuale sede di Farnese e divenuta opera monumentale per la città. E poi a Roseto, dove si sono svolti i suoi funerali e dove ha rilevato e ristrutturato gli immobili della ex cantina Casal Thaulero dando così grande continuità al mondo vitivinicolo della provincia di Teramo

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Il gruppo di Confartigianato Chieti

» di Eleonora Lopes

Confartigianato

un PARTNER per nascere, competere e crescere Credito, formazione e servizi qualificati alle imprese, sono tre dei numerosi servizi che la Confartigianato Chieti eroga per i suoi associati. Alla guida della storica associazione, ci sono il presidente Roberto Mancini e il giovanissimo direttore Daniele Giangiulli

L

a Confartigianato è l’espressione unitaria della rappresentanza delle imprese artigiane, delle micro, piccole e medie imprese, dei settori industriali, commerciali e dei servizi, nonché di tutte le forme del lavoro autonomo, indipendente e cooperativo, che la costitui-

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scono ai sensi dell’ordinamento giuridico italiano e dell’Unione europea. La rappresentanza della Confartigianato Chieti si estende alle forme di lavoro parasubordinato ed ai pensionati, proponendosi inoltre alle imprese come un partner per nascere, competere e crescere in un mercato in continua


I presidenti del sistema Confartigianato

Roberto Mancini presidente Confartigianato Chieti

Mario Gasbarri presidente Creditfidi Scarl

evoluzione grazie a un sistema di servizi integrati e personalizzati. Sul fronte della cultura d’impresa, dello sviluppo dei mercati, della ricerca e dell’innovazione, Confartigianato è parte attiva di una vasta rete di istituzioni pubbliche e private a livello territoriale, nazionale e internazionale. Confartigia-

» foto concesse da Confartigianato Chieti

Gherardo Corti presidente Artinvest

nato promuove e accompagna inoltre i processi organizzativi e aggregativi che, facendo sistema, proiettano il tessuto produttivo diffuso verso le nuove opportunità di sviluppo dettate dall’evoluzione dei mercati. La Confartigianato Chieti negli anni ha ampliato la sua

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in copertina

struttura ed oggi conta cinque uffici: Chieti, Francavilla al Mare, Giuliano Teatino, Lanciano, Vasto ed una rete di contatti operativi radicati nei territori di Ortona, Tollo, Atessa, Casoli, e San Salvo. La Confartigianato Chieti, fermo restando il suo ruolo di associazione di categoria sempre attenta ai bisogni delle

imprese, ha sviluppato al suo interno più anime che coprono diversi settori riuscendo ad offrire un ampio ventaglio di servizi: Area Credito imprese, Area Credito privati, Area Fiscale e Tributaria, Area Formazione, Area Qualità – Ambiente – Sicurezza, Area Sociale, Area Internazionalizzazionee Assicurazioni.

Artigianservice Chieti Srl

Creditfidi Scarl

Artigianservice Chieti Srl è una società di emanazione di Confartigianato Chieti nata nel 2006 con l’intento di offrire servizi qualificati alle PMI nella formazione professionale e sulle tematiche fiscali e del lavoro. Dal 2007 effettua consulenza contrattuale e societaria, nonché guida i processi di start-up d’impresa garantendo l’assistenza tecnica per l’accesso a finanziamenti a fondo perduto tramite bandi regionali, nazionali e comunitari. Dal 27 luglio 2010 è iscritta nell’elenco degli organismi di formazione accreditati dalla Regione Abruzzo per gli ambiti della Formazione Continua e Superiore. Negli anni si è specializzata anche in corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo e in corsi finanziati dai Fondi interprofessionali per la formazione continua (l. 388/2000). Artigianservice Chieti Srl infine è una società certificata ISO 9001:2000 per la progettazione ed erogazione di servizi di formazione. Area Fiscale e Tributaria: tributario@confartigianato.ch.it caaf@confartigianato.ch.it Area Formazione: formazione@confartigianato.ch.it

Creditfidi è il Confidi di Confartigianato Chieti nato nel 1975 e da sempre pronto a facilitare l’accesso al credito delle imprese e dei professionisti. La mission Creditfidi è tutelare l’interesse delle imprese nei rapporti bancari e parabancari: fornire una consulenza finanziaria puntuale e sicura che accompagni le imprese nelle scelte economiche e negli investimenti, rispondendo al meglio alle esigenze di liquidità aziendale e alle necessità relative alle forme di credito. Creditfidi è dunque molto di più di un semplice Confidi, è uno strumento fondamentale per artigiani, commercianti e pmi che intendono migliorarsi e perfezionare il loro business affidandosi ad un partner affidabile e competente. Lo scorso maggio Creditfidi ha incorporato il Confidi Ascom Fidi Vastese, che conta al suo interno 300 commercianti di Vasto e dintorni. E-Mail: credito@confartigianato.ch.it

Daniele Giangiulli insieme all’ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi

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Una riunione della Confartigianato Chieti Foto di Pietro Ferrante

Le sedi

Confartigianato Chieti Artinvest Artinvest è la società di mediazione creditizia ed assicurativa nata nel 2009 che si occupa di consulenza qualificata per: » Mutui per Acquisto e Ristrutturazione casa alle migliori condizioni di mercato » Presiti Personali » Cessioni Quinto Stipendio e Pensione » Polizze Assicurative » Fideiussioni E-Mail: finanziamenti@confartigianato.ch.it

Patronato Inapa L’Inapa è il Patronato della Confartigianato ed ha il compito di risolvere i problemi che i pensionati, i lavoratori dipendenti ed autonomi quotidianamente incontrano nei confronti della Previdenza Sociale, dell’Inail, delle Aziende Sanitarie e di tutti gli altri enti pubblici di previdenza ed assistenza. L’Inapa offre i propri servizi gratuitamente presso la sede provinciale di via Madonna degli Angeli, 186 a Chieti e presso le sedi zonali di Confartigianato di Francavilla al Mare, Lanciano e Vasto. E-Mail: patronatoinapa@confartigianato.ch.it

Direzione Provinciale Chieti Piazza Borsellino, 3 Tel. 0871.330270 - Fax 0871.322456 E-Mail: info@confartigianato.ch.it Ufficio di Vasto Via delle Gardenie, 16 Tel. 0873.380447 0873.366186 Fax 0873.344600 E-Mail: asaic.vasto@virgilio.it vasto@confartigianato.ch.it Ufficio di Lanciano Via Del Mancino, 54 Tel. e Fax 0872.700315 E-Mail: lanciano@confartigianato.ch.it Ufficio di Francavilla al Mare Via Zara, 31 (trav. Viale Nettuno) Tel. e Fax 085.816479 E-Mail: francavilla@confartigianato.ch.it Ufficio di Giuliano Teatino Via Piane, 49 Tel. e Fax 0871.718145 E-Mail: giulianoteatino@confartigianato.ch.it

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in copertina

a tu per tu con Daniele Giangiulli In questo momento così critico, quale iniziative ha intrapreso la Confartigianato per stare vicino ai suoi associati? «Sono fortemente convinto e a dirlo non sono io, ma illustri economisti, che questo difficile periodo di crisi durerà diversi anni, quindi è necessario che le imprese percepiscano che per salvarsi devono avere la capacità di rinnovarsi e puntare su nuove opportunità e nuovi mercati. Bisogna trovare nuove strade per lo sviluppo, è impensabile crescere senza questa prerogativa. Ma dobbiamo essere noi i primi a divulgare questo pensiero, non ha futuro una rappresentanza imprenditoriale che non si renda disponibile a cambiare e ad evolvere. La Confartigianato, è una sorta di laboratorio chimico in costante cambiamento, viviamo di stimoli sempre nuovi e sempre diversi che ci vengono trasmessi dai nostri imprenditori e dal contesto socio economico in cui operano. Evolvere e innovarsi sapendo dove e come si vuole andare, questo è il nostro obiettivo. E proprio in questi momenti che la Confartigianato deve anticipare i bisogni delle imprese, saperle guidare nei percorsi migliori per renderle competitive e ottimizzare le loro performance. Noi siamo loro partner e il nostro compito è di affiancarli, erogare sempre servizi innovativi e dare assistenza a 360°». L’artigianato è un settore in forte difficoltà, quali strumenti occorrono per ripartire? «La crisi non ha certo facilitato il nostro compito di rappresentanza e di erogazione dei servizi. Ma è anche grazie all’impegno della nostra associazione se le imprese hanno resistito e se il modello italiano della

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piccola impresa è tornato d’attualità come valore positivo. L’artigianato nella nostra cultura e tradizione è una peculiarità, tutte le imprese artigianali abruzzesi rappresentano una eccellenza e una garanzia di qualità e per questo vanno tutelate e sostenute. Oggi anche l’artigiano deve puntare su nuovi strumenti quali l’internazionalizzazione e le reti d’impresa per poter resistere e superare la crisi. Un altro aspetto sul quale la Confartigianato sta investendo molto è certamente la formazione professionale. Infatti, grazie ad Artigianservice, la società che si occupa di formazione e consulenza aziendale, abbiamo organizzato, attingendo dal fondo sociale europeo e dai fondi interprofessionali, diversi corsi altamente qualificati consapevoli del ruolo strategico che riveste la risorsa umana per lo sviluppo e la crescita dell’azienda». A suo avviso, quali sono i problemi che vanno affrontati per primi? «Purtroppo i problemi sono diversi, ma quelli più immediati sono sicuramente l’accesso al credito, la riduzione della pressione fiscale che in Italia risulta essere tra le più alte d’Europa e politiche più attente e più mirate nei riguardi delle micro imprese, quelle con meno di 10 addetti per capirci, che costituiscono oltre il 95% del nostro tessuto economico. Invece molto spesso, sono proprio le piccole aziende quelle lasciate da sole. Ci tengo a ricordare che il 23,8% delle aziende abruzzesi sono artigiane. Sul credito, Creditfidi ha stretto partneriati con le più importanti banche del territorio che hanno messo in campo misure concrete e alla portata di tutti. Ultima iniziativa in ordine di tempo è Credito Subito, uno strumento per

ottenere un credito immediato. Sul fronte della cultura d’impresa, dello sviluppo dei mercati, della ricerca e dell’innovazione, Confartigianato è parte attiva di una vasta rete di istituzioni pubbliche e private a livello territoriale e nazionale, promuove e accompagna i processi organizzativi e aggregativi che, facendo sistema, proiettano il tessuto produttivo diffuso verso le nuove opportunità di sviluppo dettate dall’evoluzione dei mercati». Come considera l’operato di questo Governo? «Questo Governo a causa della tragedia che ha travolto L’Aquila tre anni fa, ha dovuto impiegare molto tempo e fatica alla risoluzione di questo grande problema che è la ricostruzione trascurando spesso altre priorità. Altro grande tasto dolente è la sanità, ma dopo anni critici, oggi l’Abruzzo è tornata ad essere una regione virtuosa con un avanzo di 26 miliardi di euro nel 2011, merito di una gestione attenta e rigorosa e di un piano di rientro del disavanzo certamente encomiabile. Restano tuttavia delle criticità sulle code degli sportelli e sulla mobilità interregionale dove siamo tra le regioni peggiori d’Italia. Ma sul “Patto per lo Sviluppo” ad esempio devo esprimere il mio disappunto, perché ci aspettavamo risposte certe e rapide, che però non sono mai arrivate, una macchina troppo complessa nemica delle aspettative delle micro e piccole imprese. L’auspicio è che il presidente Chiodi mantenga la promessa di abbassare le aliquote Irap e Irpef che sono tra le più alte rispetto la media nazionale. Infine un plauso va riconosciuto all’operato dell’Assessorato di Paolo Gatti che ha promosso iniziative concrete specialmente nei riguardi dei giovani e delle donne e che hanno dato


risposte tangibili, non a caso i dati riferiti al primo trimestre 2012 danno la Regione Abruzzo al primo posto in Italia come aumento dell’occupazione con un + 2,4%». Lei è il direttore più giovane d’Italia, quale consiglio si sente di dare ai giovani artigiani? «Ai giovani voglio dire di mettere passione in tutto quello che fanno, e ai giovani artigiani che si apprestano ad intraprendere il mestiere del padre o ad avviarlo per la prima volta, dico di non rassegnarsi alla mediocrità e al “basta che sia fatto”, ma di impegnarsi con tutto loro stessi per inseguire il sogno di vedere realizzata una propria aspirazione personale fatta di arte, genialità, intelligenza, sapienza manuale. Come Confartigianato puntiamo molto a sostenere i giovani e lo start up d’impresa con una consulenza ed un affiancamento qualificati anche per garantire loro l’accesso a finanziamenti a fondo perduto. Abbiamo partecipato al bando “Giovani Protagonisti” indetto dall’Assessorato al Lavoro della Regione Abruzzo che punta proprio alla riscoperta e alla rivalutazione di attività artigianali in via di estinzione, alla creazione di nuova occupazione giovanile nell’ambito dei mestieri tradizionali di diffusione locale, peculiari nella loro unicità, ma a rischio di estinzione per inadeguato ricambio generazionale. I giovani avranno così la possibilità di fare tirocini formativi di 6 mesi presso aziende del territorio. Infine abbiamo siglato con la BCC Sangro Teatina un importante accordo denominato “Buona Impresa” finalizzato a sostenere l’accesso al credito dei giovani imprenditori con età inferiore ai 35 anni per importi fino a 100.000 euro»

» foto di Pietro Ferrante

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incarichi&carriere

UMBERTO D’ANNUNTIIS ELETTO PRESIDENTE DELL’UNIONE DEI COMUNI VAL VIBRATA

Umberto D’Annuntiis, sindaco di Corropoli è il presidente dell’Unione di Comuni Val Vibrata nel Teramano. Eletto all’unanimità dai dodici sindaci dell’organismo intercomunale, il neo presidente ha dichiarato: «Sono contento che all’interno dei sindaci non si siano generate fratture e che ci sia stata convergenza. Qui siamo uniti nel segno del fare amministrativo senza appartenenze a casacche ed e’ con questo spirito che si opererà». La carica di vicepresidente è stata affidata al sindaco di Controguerra, Mauro Scarpantonio. Soddisfatto anche il sindaco di Nereto, Stefano Minora, che alla vigilia delle votazioni aveva presentato la propria candidatura. «L’ho fatto pensando che intorno a me, dopo una serie di frizioni, si coagulassero i sindaci stessi, non avendo io tessere di partito. Ma sono contento di come sono andate le cose. Attorno al nome di Umberto c’è stata piena condivisione ed io non posso che esserne felice. Ora, finalmente, si potrà lavorare in unità. Non rinuncio, ovviamente, alla candidatura a presidente che riproporrò, nello spirito del turn over, il prossimo anno».

WWF: DANTE CASERTA VICE PRESIDENTE NAZIONALE

L’abruzzese Dante Caserta è stato eletto vicepresidente del WWF Italia. Caserta, esperto in diritto e procedure ambientali con particolare esperienza nel settore dei rifiuti, si affianca al presidente Stefano Leoni e all’altro vice presidente Raniero Maggini, entrambi confermati. Con la nomina, decisa dal rinnovato Consiglio Nazionale dell’associazione ambientalista, arriva, dunque, un riconoscimento per l’intensa attività svolta in questi anni dal WWF Abruzzo, del quale Caserta è stato a lungo presidente prima di diventare, tre anni fa, consigliere nazionale. «La scelta di un esponente di punta del WWF Abruzzo, tuttora sempre presente nelle nostre battaglie -dichiara l’attuale presidente regionale Luciano Di Tizio- rappresenta un premio per l’impegno delle donne e degli uomini della nostra associazione, nelle strutture locali, nelle oasi e nelle mille iniziative che il WWF porta avanti».

POLO ALTA MODA AREA VESTINA, PESCI È IL NUOVO PRESIDENTE

Francesco Pesci è stato nominato presidente del Contratto di Rete “Polo Alta Moda Area Vestina”. L’amministratore delegato della Brioni Spa, verrà affiancato dal riconfermato vicepresidente esecutivo Marco Belisario, amministratore unico della Belisario Srl. Sono state inoltre confermate le cariche di componenti il Comitato di Gestione a Francesca Cretarola, amministratrice della Dea Fashion Srl, a Sandro Rabottini, amministratore della Ties Club Srl, e a Lucio Marcotullio, presidente delle Fondazioni Fonticoli e Formoda. Nella stessa seduta del Comitato di Gestione sono stati presi importanti provvedimenti di carattere gestionale ed è stata avviata una strategia di posizionamento e pianificazione industriale che si focalizzerà prevalentemente sulla storia, la cultura e la tradizione sartoriale del nostro territorio.

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incarichi&carriere

NOVITA’ E CONFERME NELLA FINANZIARIA REGIONALE ABRUZZESE

Nuovi nomi si inseriscono nel Consiglio di Amministrazione della Finanziaria Regionale Abruzzese, affiancando cariche riconfermate. Rinominati il presidente uscente Rocco Micucci, Giacomo Agostinelli, vice presidente, e i consiglieri Giordano Albanese, Nicola Di Marco e Andrea Di Prinzio: «La Regione approva appieno la linea adottata per rilanciare la Finanziaria Abruzzese, è per questo che intende dare continuità al processo di rinnovamento avviato dal precedente CdA» ha spiegato il vicepresidente della Regione Alfredo Castiglione. Entrano nel consiglio di Amministrazione Giuseppe Mauro presidente del CdA della Banca Caripe, Dario Pilla, direttore Generale di Banca Tercas; per Carichieti, il presidente Tito Codagnone; e Raffaele Marola, vice presidente di Carispaq. «Sono onorato di guidare un consiglio d’amministrazione così qualificato, con rappresentanti capaci che sapranno certamente, con il proprio apporto, contribuire al processo di riqualificazione della Società già avviato dal precedente CdA -ha dichiarato il presidente Rocco Micucci. -Oggi la Fira sta rafforzando la propria competitività per offrire al territorio un servizio qualificato. Ringrazio il governatore della Regione Abruzzo Gianni Chiodi per averci dato nuovamente fiducia, dimostrando così di apprezzare e condividere il nostro operato e ringrazio le banche socie che stanno scommettendo sulla rinascita della Società, mettendo a disposizione le più alte cariche: una gratifica che sarà ricompensata continuando a lavorare instancabilmente per coadiuvare la Regione nelle operazioni di rilancio e sviluppo economico dell’Abruzzo». Una intensa attività quella svolta dal direttivo Fira negli ultimi tre anni, che ha cercato di invertire le tendenze negative e le gravi difficoltà ereditate dal passato, riposizionandosi sul mercato e cercando una collocazione strategica all’interno della filiera del credito, persino orientandosi verso nuove prospettive di sviluppo con la costituzione del comparto Fira Green Bank. Ha inoltre cercato di intensificare rapporti con le istituzioni e gli organismi pubblici nazionali, europei e locali, in particolare attraverso l’adesione al Coordinamento tra finanziarie e banche regionali, a capitale misto pubblico e privato.

IL SULMONESE IBARRA AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA WIND

Il sulmonese Maximo Ibarra è diventato il nuovo amministratore delegato della Wind Telecomunicazioni S.p.A. Ibarra, già direttore della Business Unit Consumer di Wind, ha dichiarato: «Wind è una società giovane, innovativa e in rapida espansione. Sono lieto di esserne diventato amministratore delegato in un momento così significativo dal punto di vista della competizione. Wind si contraddistingue, da sempre, per un servizio di qualità eccellente e per il miglior rapporto qualità-prezzo del mercato. Questo posizionamento verrà ulteriormente rafforzato in modo da continuare ad avere la migliore performance e una quota di mercato sempre in crescita». Ibarra è stato nominato anche membro del Management Board di VimpelCom, una delle società di telecomunicazioni più grandi al mondo, della quale la Wind fa parte.

VITTORIO SCUTERI PRESIDENTE DELLA RUZZO SPA

Vittorio Scuteri, ex dirigente Asl di Teramo, è stato eletto presidente della Ruzzo spa, l’azienda acquedottistica di Teramo. Scuteri, nominato dall’assemblea dei sindaci, guiderà la società acquedottistica in sostituzione di Claudio Strozzieri, che si era dimesso a maggio. Temporaneamente al timone dell’azienda è stato posto il vice presidente Carlo Ciapanna.

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storie&persone

Q di Marcella Pace foto concesse da Gulliver srl

Gulliver Center, la sede della casa editrice

La scommessa del futuro risiede nel formato digitale e nella multimedialità, da affiancare comunque all’emozione di sfogliare un libro, su cui puoi ancora sentire l’odore di stampa

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uando si parla del proprio lavoro come di un hobby e di una passione, i risultati d’eccellenza sono assicurati. E questo è esattamente il caso di Claudio Vecchio, proprietario, amministratore, editore delle “Edizioni Didattiche Gulliver S.r.l”. Nata per gioco, come racconta lui stesso, nel 1994, questa casa editrice vastese, specializzata nel campo della didattica per l’aggiornamento e la formazione degli insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria, scuola secondaria di primo grado e sostegno, è ormai un punto di riferimento per le scuole di tutta Italia. «Dopo essermi laureato in Economia e Commercio all’Università “La Sapienza” di Roma, ho iniziato la professione di commercialista -spiega Vecchio- prima con un gruppo di colleghi e poi aprendo un mio studio a Roma. Proprio come commercialista mi sono avvicinato al mondo delle case editrici, seguendone alcune di livello nazionale». Ed è così, per passione e con l’obiettivo di realizzare strumenti didattici innovativi adeguati a una scuola in continua evoluzione, che Claudio, oggi quarantanovenne e suo fratello maggiore Raffaele Vecchio, per un periodo allontanatosi dall’azienda e ora district manager, si lanciano in questa nuova sfida. «Inizialmente portavo avanti parallelamente la professione di commercialista e il progetto della casa editrice. Poi qualche anno fa -precisa l’editore- ho deciso di concentrarmi sempre più a pieno ritmo sulla “Gulliver”. A facilitare la mia scelta sono stati senza dubbio i risultati più immediati che ne sono derivati: la soddisfazione che provi sfogliando le pagine di un libro che hai realizzato, quando senti l’odore della stampa...». C’è passione ed orgoglio nelle parole di Claudio Vecchio. E proprio grazie a questo, le “Edizioni Didattiche Gulliver” oggi possono vantare un portfolio di 60.000 clienti in tutta Italia e una rete di 150 autori su tutta la Penisola. La prima opera di questa casa editrice è stata una collana di guide didattiche di 15.000 pagine, poi «da buon commercialista -scherza Vecchio- ho capito che per sfondare bisognava far coincidere domanda con offerta. Ecco perché puntiamo molto sul contatto con i nostri lettori, ovvero con gli insegnanti. Ed è così che abbiamo diversificato la produzione, realizzando collane dai costi più bassi, ma con una diffusione più capillare. Siamo stati i primi ad introdurre il colore nelle riviste didattiche, perché pensiamo che deve essere un piacere sfogliarle. Ed evidentemente avevamo ragione». Insomma non ha nemmeno 20 anni di vita, eppure questa casa editrice, grazie alla determinazione di Claudio Vecchio e di sua moglie Manuela Ranieri, responsabile di redazione, è riuscita a dare del filo da torcere ai suoi competitors diretti. «Il punto di forza della Gulliver è senz’altro che il potere decisionale è racchiuso in due persone, ma soprattutto nei progetti innovativi che io e mia moglie stiamo portando avanti». Non si ferma alle edizioni di riviste mensili o alla pubblicazione di testi parascolastici, il campo d’azione della “Gulliver”. Nel 2007 è stato, infatti, inaugurato a Vasto, il “Gulliver Center”, una sede dove ospitare i corsi di aggiornamento e le attività di formazione promosse dal gruppo editoriale ed è proprio da quell’anno che è iniziata la grande scalata di queste Edizioni Didattiche. «Abbiamo realizzato corsi di formazione sulla matematica, sul bullismo -aggiunge


Claudio Vecchio, editore della Gulliver srl

Claudio Vecchio, editore di successo, “interattivo e multimediale” La rapida scalata della “Gulliver srl”, la casa editrice vastese per la didattica, punto di riferimento per scuole di tutta Italia Vecchio. Per il prossimo anno abbiamo in progetto l’idea di promuovere i “Venerdì della didattica”, ovvero giornate di formazione multidisciplinare». E sono ancora moltissimi i progetti in programma per la “Gulliver”. Convinti che il futuro risiede nella multimedialità e nell’interattività, «strumenti sempre più necessari per catturare l’attenzione degli alunni», Vecchio e la sua squadra hanno avviato il progetto “Lim in classe”, distribuendo le lavagne interattive multimediali, prodotte dalla “Smart Technology” nelle scuole primarie di

Abruzzo e Molise e attivando dei corsi di formazione per gli insegnanti. Prossimo passo, per questa ambiziosa casa editrice, è la costituzione di una grandissima biblioteca on line multimediale, dove gli insegnanti potranno letteralmente sfogliare i libri digitali, riviste o percorsi didattici e tutti i materiali all’avanguardia messi a disposizione dalla “Gulliver”. «La scommessa del futuro -conclude l’editore- risiede nel formato digitale e nella multimedialità, affiancandoli al libro e al potere che ha nello sfogliarlo materialmente»

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e m a r fer


fisco » di Luigi Carunchio

Imposta sugli immobili e sulle partecipazioni detenute all’estero Ivie, Ivafe, trattamento fiscale, immobili situati all’estero e attività finanziarie detenute all’estero, scopriamo cosa cambia

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partire dalla dichiarazione dei redditi relativa all’annualità 2011 i contribuenti sono tenuti a versare, oltre alle normali imposte, anche un’imposta sugli immobili detenuti all’estero da persone fisiche residenti in Italia (IVIE) e un’imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE). L’IVIE è dovuta, a partire dal periodo di imposta relativo al 2011, dalle persone fisiche che hanno immobili all’estero a titolo di proprietà o di altro diritto reale. Sono considerate persone fisiche residenti coloro che per almeno 183 giorni in un anno sono iscritte all’anagrafe delle persone residenti o hanno un domicilio o la residenza nel territorio italiano. Sono inoltre considerati residenti i cittadini italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all’Este-

ro) e trasferiti in Paesi Black List. Tali soggetti sono considerati italiani e pertanto soggetti all’IVIE salvo la prova contraria a loro carico dell’effettività della residenza estera. L’aliquota impositiva è pari allo 0,76% sul valore dell’immobile. Non si paga nulla qualora l’ammontare è inferiore a euro 200. L’imposta viene calcolata sul costo dell’immobile come risulta dal rogito o da altri contratti nei quali si stabilisce il diritto reale. Va detto che in mancanza dell’indicazione del costo di acquisto la base imponibile IVIE è stabilita dal valore di mercato dell’immobile. Per gli immobili situati in paesi europei o White List il valore di riferimento è quello catastale. Nel caso in cui l’immobile sia detenuto indirettamente per il tramite di società fiduciaria o altre forme giuridi-

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fisco

che interposta mentre l’effettiva disponibilità dell’immobile è in capo alla persona fisica residente, non verrà applicata l’imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE) ma bensì la più onerosa IVIE. L’art. 19 del D.L. 201/2011 stabilisce che dall’IVIE da pagare si possa scomputare l’imposta patrimoniale eventualmente già versata nell’anno del Paese estero, fino a concorrenza dell’IVIE dovuta. Gli immobili situati all’estero devono in ogni caso essere inclusi nella dichiarazione dei redditi oltre che nel modello RW anche nel quadro dichiarativo RM dell’UNICO persone fisiche. In caso di mancato versamento saranno applicate delle sanzioni pari al 30% dell’imposta non versata, fatte salve le sanzioni per infedele dichiarazione. In ogni caso è sempre possibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso ex art 13 del D.lgs 472/97. Il termine del pagamento dell’imposta coincide con quello del pagamento del saldo delle normali imposte sui redditi e non sono previsti i pagamenti degli acconti mentre invece la stessa può essere rateizzata come tutte le altre imposte. Passando invece all’imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero da persone fisiche residenti in Italia va detto che rientrano tra le attività detenute all’estero anche quelle oggetto di emersione mediante la regolarizzazione, mentre non vi rientrano quelle rimpatriate giuridicamente o fisicamente. In sostanza l’IVAFE è dovuta sulle attività detenute all’estero, emesse da soggetti italiani o esteri. I soggetti passivi dell’imposta sono gli stessi soggetti passivi dell’IVIE. Sono soggetti passivi anche gli eredi o i donatari di tali attività. La base imponibile dell’IVAFE è determinata sul valore di mercato al termine dell’anno solare o alla data di cessione se le stesse sono cedute durante l’anno. Il valore di mercato si evince o dalla documentazione in mano all’intermediario estero oppure dalla quotazione di mercato a fine anno per i titoli quotati. Nel caso (molto frequente) di attività finanziarie non quotate si fa riferimento al valore nominale e qualora non siano disponibili i valori nominali il riferimento è il valore di acquisto dei titoli. L’imposta è calcolata in via proporzionata ai giorni di detenzione applicando alla base imponibile le seguenti aliquote: l’1 per mille per gli anni 2011 e 2012 e l’1,5 per mille per gli anni successivi. Come per l’IVIE anche per l’IVAFE è prevista la possibilità di detrarre le imposte patrimoniali pagate all’estero sulle medesime attività nell’anno di riferimento e fino a concorrenza dell’IVAFE dovuta in Italia. Le date di versamento e le sanzioni sono le stesse dell’IVIE

e-mail: info@valoreassociati.it

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ict » di Antonio Teti

Da Google, una rete neurale per simulare il cervello di un gatto È l’ennesimo annuncio del gigante di Mountain View, Google, che ha sperimentato una rete neurale composta da migliaia di microprocessori in grado di elaborare un complesso sistema di conoscenza, grazie alle informazioni raccolte in Rete

L

a notizia è di fine giugno e ci giunge dai laboratori di ricerca e sviluppo di Google. L’annuncio è della realizzazione di un sistema di rete neurale che si basa sull’utilizzo di 1.000 computer, per un totale di circa 16.000 microprocessori, in grado di simulare un sistema autonomo di conoscenza. Questo poderoso cervellone informatico, si basa essenzialmente sulla capacità di “riconoscere” persone, cose e oggetti in funzione di un processo di acquisizione continuo di informazioni presenti in Internet. In pratica, il sistema è in grado di selezionare, filtrare e incrociare dati e notizie, per creare una sorta di organismo artificiale e autonomo di riconoscimento e conoscenza, molto simile al sistema cerebrale di un essere vivente. In soli tre giorni ha esaminato, senza alcun interven-

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to umano, circa dieci milioni di video su YouTube, a cui si aggiungono ulteriori decine di milioni di informazioni fruibili in Rete, tutte interconnesse tra loro. Come asserito dagli stessi ricercatori di Mountain View, dopo quasi una settimana il sistema era giunto a una condizione di cognizione simile a quella di un essere vivente. Il laboratorio cui è stata affidata questa sperimentazione è conosciuto con il nome di Google X, e può contare su finanziamenti di grande rilevanza, grazie alla grande considerazione di cui gode da parte dei vertici dell’azienda statunitense. Il centro di ricerche e sviluppo segreto Google X, si era già reso protagonista per un’altra realizzazione, pubblicizzata ad inizio anno, che ha avuto anch’essa un grande impatto per le implicazioni che potrebbe avere sul mercato dei prodotti ad alta tecnologia. A


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ict

gennaio c’era stato l’annuncio della realizzazione de- Delle immagini più frequenti su Youtube, l’algoritmo gli occhiali Android (che dovrebbero essere commer- ha riconosciuto con un’accuratezza dell’81.7% i volti cializzati per fine anno), muniti di display integrati umani, 76.7% per le parti del corpo, e 74.8% nell’inelle lenti e in grado di fornire connettività 3G e 4G e dentificazione dei gatti. dotati di molteplici sensori (GPS incluso) e fotocame- Secondo molti ricercatori e studiosi, il procedimento ra incorporata. Le funzioni dell’occhiale cibernetico, secondo cui l’algoritmo ha dimostrato di “ragionare” è sarebbero attivate tramite piccoli movimenti della simile a quello indicato da una nota teoria scientifica testa e con comandi vocache considera alcuni neuroli. Lo scopo degli occhiali ni umani capaci di identifidi Google è di estremizzacare oggetti considerati imre il concetto di realtà auportanti. Inoltre, nel mondo mentata, cioè consentire di scientifico di riferimento, raggiungere una consapeesiste la convinzione che in volezza della gestione degli caso di riscontro nella realeventi e delle azioni reali tà d’immagini o suoni che vissute quotidianamente da hanno assunto importanza ogni individuo. nella vita dell’individuo, ci Tuttavia, la peculiarità sarebbe un particolare neumaggiore del progetto di rone in grado di attivarsi rete neurale consiste nella per riconoscere l’evento o sua capacità di apprendere l’informazione che si sta conoscenza autonomamenosservando. È un processo te e di eseguire elaboradi apprendimento che nel zioni diverse in funzione sistema neurale di Google di interconnessioni neurali sembra essere presente. che avvengono in totale liFinora sono stati i gatti ed bertà. essere “riconosciuti” e clasIl cuore del sistema si basa sificati, ma domani potrebsu di un algoritmo matebe toccare agli individui matico che ha il compito di che popolano l’intero piaIl filosofo inglese Thomas Henry Huxley regolare l’intero sistema di neta. Poi sarebbe la volta rete neurale. Esso ha l’indei paesi, delle città, delle carico di gestire il funzionazioni e poi della storia namento del sistema in maniera analoga a quello di dell’uomo. Al termine di questo poderoso processo una mente analitica. In altri termini, esso è capace di di assimilazione di conoscenza, il sistema potrebbe selezionare le informazioni e di categorizzarle tra le cominciare a riconoscere e misurare situazioni po20.000 “forme” sottoposte al riconoscimento. Dopo litiche, condizioni sociali, scenari ad alto rischio e alcuni giorni di meticoloso esame e categorizzazione perfino prevedere possibili future minacce. Potrebbe dei dati acquisiti in Rete, il sistema, tra le ventimila essere di grande aiuto per la valutazione degli scenaforme proposte, ne ha riconosciuta una, molto diffu- ri futuri, a qualsiasi livello e nei più diversi settori, sa in Internet: il gatto. ma potrebbe anche rivelarsi uno strumento in grado Grazie alle immagini e alle informazioni accumulate, di condizionare eccessivamente la mente e quindi il la rete neurale di Google è riuscita a definire il suo pensiero dell’uomo. Il quesito è sempre lo stesso: qual personale concetto di gatto, risultato di grande im- è il limite da porre sul potere delle scoperte scientiportanza scientifica per una duplicità di motivi: la fiche in funzione dell’influenza che le stesse possono capacità di imparare autonomamente a definire un avere sulla vita dell’uomo? concetto (tipico di un essere vivente) e l’essere in Forse la risposta è nella citazione del filoso inglese grado di riconoscere e classificare un “oggetto” o un Thomas Henry Huxley “La scienza compie un suicidio “soggetto” sconosciuto. quando adotta un credo”

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creatività » di Simone D’Alessandro

STUDIARE CON I CUSCINI E RINUNCIARE ALLE PARETI È quanto accade in una scuola in Danimarca dove si lavora all’aria aperta per permettere a “tutti di osservare tutti” in modo da aumentare il tasso di interazione tra studenti e insegnanti

Il filosofo Aristotele

È

Il sacerdote insegnante Don Milani

possibile migliorare la didattica stravolgendo i luoghi in cui essa, normalmente, si pratica? Seguendo le indicazioni scientifiche della prossemica, disciplina semiologica che studia la relazione comunicativa attraverso la gestione strategica dello spazio, è possibile influenzare il comportamento anche in base ai vincoli posti dalla forma di un edificio. Questo gli architetti lo sanno da sempre (da prima che esistesse il concetto stesso di prossemica, direi), ma anche i filosofi e, più in generale, gli educatori. Aristotele era solito passeggiare con i suoi allievi e discutere, approfonditamente, di un argomento. Un modo per incamminarsi verso insolite vie del sapere proiettandosi a tutto tondo, mettendo in gioco corpo e spirito. Prima di lui i fisici presocratici facevano della contemplazione all’aperto il primo strumento di osservazione scientifica della natura, finalizzato all’inferenza di leggi precise. Questa “paideia destrutturata” è stata riscoperta più

La pedagogista, Maria Montessori

volte e altrettanto dimenticata. Recentemente è tornata in auge nella scuola superiore di Ørestad a Copenaghen, ma opportunamente ricontestualizzata. Non potendo fare a meno di un luogo chiuso per poter esercitare lezioni e soprattutto proteggersi da un clima rigido, i dirigenti scolastici hanno commissionato allo studio 3xN Architects un progetto architettonico in linea con la riforma scolastica danese attuata nel 2005. Si tratta di un edifico open space a quattro piani. Ogni piano è a forma di boomerang ed è unito agli altri per mezzo di uno scalone di raccordo. L’obiettivo di questa forma particolare è quello di permettere a “tutti di osservare tutti” in modo da aumentare il tasso di interazione tra studenti e insegnanti e fare lezioni flessibili, in piccoli gruppi o singolarmente, seduti su normali sedie o sdraiati su enormi cuscini. Abolite le pareti, in questa scuola si riafferma in primo luogo la “relazione”, ossia la vera vittima della modernità, schiacciata dalle logiche efficientistiche della didattica passiva e da prestazione, tipica di

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creatività

Un’immagine della scuola superiore di Ørestad a Copenaghen

una logica mercantilistica che ha creato solo danni. La formazione è prima di tutto riconoscimento dell’altro. La conoscenza si sviluppa attraverso la scoperta della diversità. La rinuncia alle pareti è un segnale metaforico che richiama la “libertà di movimento” cara agli antichi, ma anche la volontà di abbattere confini troppo stretti tra le discipline. Questa libertà non significa assenza di regole, né incapacità di gestione. Gli insegnanti, attraverso dispositivi tecnologici, hanno la possibilità di controllare ogni singolo studente che, pur da sdraiato, deve seguire la lezione prendendo appunti sul suo computer. Ogni computer è direttamente controllato in remoto dal docente che può sapere, in tempo reale, cosa sta facendo il discente. Autonomia e rigore si fondono in una pratica sperimentale dove spazi, tecnologie, formazione e persone si intrecciano in modo diverso rispetto al passato. Le finalità sono quelle di sempre: educare,

formare, motivare. Non possiamo dire, oggi, quali risultati produrrà questo modo di fare scuola. Certo è che in Italia abbiamo avuto esempi similari illustri: dalle provocazioni della Montessori, che faceva fare il bucato ai suoi allievi, alle letture libere di Don Milani capace di collegare i classici con la lettura dei quotidiani, al chiuso e all’aria aperta o sperimentando il metodo della scrittura collettiva. Il passato italiano era coniugato al futuro, mentre il presente sembra fatto di tagli mal concepiti e modelli unilaterali imposti dall’alto. Se ci affidassimo all’autonomia di soggetti locali preparati (ossia insegnanti e dirigenti scolastici), potremmo scoprire che è addirittura possibile risparmiare denaro (gli open-space prevedono meno materiale), ridurre l’impatto ambientale e riaccendere, attraverso l’insolito, l’amore per il sapere senza rinunciare alle regole

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norme&leggi » di Filippo Paolini

Elsa Fornero, ministro del Lavoro

RIFORMA DEL LAVORO, COSA CAMBIA Alcune delle novità principali del ddl di riforma del mercato del lavoro

È

entrata in vigore a fine luglio la riforma del mercato del lavoro, di cui avevamo dato alcune anticipazioni, nei numeri scorsi, per quel che riguarda la nuova disciplina dei contratti di lavoro. Per quanto riguarda “l’uscita dal lavoro”, invece, la riforma ha dovuto fare consistenti passi indietro rispetto al testo presentato in Parlamento. Semplificando, premesso che da oggi ogni licenziamento deve obbligatoriamente essere accompagnato dalla relativa motivazione, abbiamo quattro discipline del recesso datoriale individuale dal rapporto di lavoro. Per i “licenziamenti economici”, fondati su un giustificato motivo oggettivo (mutate esigenze aziendali),

le novità sono sia procedurali che sostanziali, ma si applicano solo alle aziende medio-grandi (con più di quindici dipendenti). Viene introdotto un tentativo di conciliazione: il datore di lavoro, prima di procedere, deve attivare la convocazione delle parti presso la competente Direzione Provinciale del Lavoro, dove saranno “rispolverate le commissioni provinciali di conciliazione che il famigerato “Collegato Lavoro” del 2010 aveva di fatto reso inoperose; queste commissioni avranno 20 giorni di tempo per tentare un componimento condiviso, eventualmente anche ragionando di soluzioni alternative al recesso. In caso di accordo si avrà la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e si apriranno le porte dell’ASpI (Assicurazione Socia-

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norme&leggi

le per l’Impiego), diversamente potrà essere irrogato il licenziamento. Se il licenziamento economico possa essere ritenuto ingiustificato a seguito di un processo, le conseguenze sarebbero di due tipi: 1) liquidazione al lavoratore di un’indennità risarcitoria, esente da contribuzione previdenziale, compresa tra 12 e 24 mensilità dell’ultima retribuzione globale, tenendo conto tra l’altro “delle iniziative assunte dal lavoratore per la ricerca di una nuova occupazione”, salvo che il Giudice accerti la natura discriminatoria o disciplinare del recesso, nel quale caso si applicano le regole relative; 2) reintegro del lavoratore nel posto di lavoro, liquidazione di un’indennità risarcitoria per l’intera durata del recesso e fino ad un massimo di 12 mensilità e versamento dei contributi previdenziali: si applica solo in caso di a) “manifesta infondatezza” del motivo economico addotto, b) licenziamento comminato in relazione allo stato di inidoneità psichica o fisica all’espletamento delle mansioni, c) licenziamento intimato prima della scadenza del periodo di comporto in caso di infortunio, malattia o gravidanza. Per i “licenziamenti disciplinari” (giusta causa – giustificato motivo soggettivo) non sono previste modifiche procedurali e, ove venissero cassati dal Giudice (il fatto contestato non sussiste o non è stato commesso oppure prevede in base al CCNL sanzioni conservative e non espulsive), le conseguenze, solo per le aziende che occupano più di 15 dipendenti, sarebbero: reintegrazione ed indennità risarcitoria fino a un massimo di 12 mensilità, nonché versamento dei contributi previdenziali per l’intero periodo del recesso. Nelle ipotesi di “licenziamenti discriminatori”, di licenziamenti intimati in conco-

mitanza di matrimonio, di licenziamenti in violazione delle norme a tutela della maternità e della paternità, di licenziamenti nulli per legge o determinati da motivi illeciti ed, infine, di licenziamenti orali, è prevista la tutela più piena e cioè: reintegrazione (anche per le piccole aziende, con meno di 15 dipendenti), indennità risarcitoria commisurata a tutte le mensilità maturate tra il recesso e l’effettiva reintegrazione e comunque in misura non inferiore a cinque mensilità, versamento dei contributi previdenziali. Infine ci sono i “licenziamenti inefficaci” perché non recano motivazione o perché frutto di procedimenti disciplinari illegittimi o infine perché resi senza rispettare la procedura di conciliazione prevista per i licenziamenti economici. In tal caso, il datore che occupa più di 15 dipendenti potrà subire la condanna al pagamento di un’indennità risarcitoria compresa tra 6 e 12 mensilità, almeno ché il Giudice non accerti comunque l’assenza di giustificazione nel quale caso si applicano le normali tutele sopra descritte. In tutti i casi in cui è prevista la reintegrazione il prestatore ha diritto di optare, in alternativa, per un’indennità sostitutiva pari a 15 mensilità. Per le imprese di dimensioni piccole (meno di 15 dipendenti), come detto, si applica soltanto la nuova normativa inerente i licenziamenti discriminatori, mentre per tutte le altre ipotesi rimane ferma la precedente. Per tutti le ipotesi di recesso, rimane immutato l’onere del lavoratore di impugnazione scritta entro 60 giorni dall’intimazione, mentre il termine per il successivo ricorso giudiziale si riduce da 270 a 180 giorni

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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione*

lavoro: prime riflessioni sulle novità in materia di flessibilità in uscita

U

n lungo dibattito, durato molti mesi se si pensa all’urgenza che ha indotto il Governo tecnico a prendere in mano, tra gli altri, anche un intervento strutturale in materia di diritto del lavoro e di mercato del lavoro. Una legge che raggiunge il traguardo in grande fretta e che già subito dopo la sua entrata in vigore è nuovamente al vaglio del Governo mediante la previsione di modifiche e aggiustamenti. L’attesa riforma è tuttavia divenuta la Legge 28 giugno 2012, n. 92 e spicca soprattutto per la profonda revisione dell’art. 18 L. n. 300/1970, norma applicabile alle aziende con più di 15 dipendenti, che ha garantito per quaranta anni il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento in assenza di giusta causa o giustificato motivo. Al di fuori dell’ipotesi del licenziamento discriminatorio, che gode della tutela piena della reintegrazione e del risarcimento del danno nella misura delle retribuzioni perse dalla data del licenziamento alla pronuncia giudiziale, la parte più importante della riforma e della novella consiste, essenzialmente,

nell’introduzione di un sistema di modulazione della sanzione secondo la gravità del vizio che affligge il licenziamento dichiarato illegittimo: reintegrazione ovvero liquidazione di un’indennità risarcitoria “sostitutiva” della reintegrazione, ferma restando la intervenuta cessazione del rapporto di lavoro nei casi di licenziamento disciplinare e di licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Infatti, in assenza di reintegrazione, è prevista solo una condanna al pagamento di una somma di denaro, il cui importo è compreso tra un minimo di dodici e un massimo di ventiquattro mensilità. La realtà è che, pur nella sua complessità, l’intervento riformatore rimette una gran parte della propria efficacia alla diversa interpretazione che, dell’articolato, darà il singolo Giudice. Ne deriva la concreta possibilità che l’obiettivo perseguito non venga raggiunto, non per l’incapacità del provvedimento a conseguirlo, ma per le diverse scelte che la magistratura di merito opererà. In attesa che, come in altre occasioni, la Cassazione, trascorso qualche anno, intervenga a chiarire la reale portata della Riforma

*Avvocato - managing partner LabLaw

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credito&finan a » a cura della redazione

Buona Impresa: finanziamenti agevolati a giovani imprenditori Confartigianato e Bcc Sangro Teatina lanciano “Buona Impresa”: un accordo per favorire le nuove imprese

U Piergiorgio Di Giacomo, presidente della Bcc Sangro Teatina

Daniele Giangiulli, direttore Confartigianato Chieti e Abruzzo

n’importante convenzione rientrante nell’accordo quadro nazionale, la prima in Abruzzo, firmata per garantire finanziamenti a tassi agevolati a giovani fino a 35 anni che vogliono avviare una nuova impresa sul territorio. Confartigianato, attraverso il suo consorzio fidi Creditfidi, ha siglato un accordo con l’istituto di credito Bcc Sangro Teatina. Il frutto concreto della solida alleanza tra l’associazione degli artigiani e la Bcc è il progetto “Buona Impresa” rivolto a imprenditori di età compresa tra i 18 e i 35 anni che potranno chiedere prestiti agevolati fino a 100 mila euro. Come se non bastasse la futura impresa sarà assistita per la redazione del business plan, per tutto quanto concerne la documentazione da presentare per ottenere il finanziamento a tasso agevolato con il progetto imprenditoriale ideato che, infine, verrà monitorato nei primi 24 mesi dello start-up. Insom-

ma un aiuto reale in un periodo di oggettiva crisi economica e di cronica stretta creditizia. «È importante sostenere la nascita di nuove imprese in un momento del genere. Ancor meglio se l’investimento -afferma Daniele Giangiulli direttore di Confartigianato Chieti e di Creditfidi- è realizzato da giovani imprenditori che hanno difficoltà enormi ad ottenere crediti per avviare nuove aziende o rilanciare le attività esistenti. Peraltro tutti i neo-imprenditori beneficiari del progetto avranno la possibilità di ricevere contributi in conto interesse messi a disposizione dalle normative vigenti». Soddisfatto del patto stretto con la Confartigianato Piergiorgio Di Giacomo, presidente della Bcc Sangro Teatina. «Il progetto “Buona impresa” rappresenta un deciso segnale di vicinanza alle imprese e ai giovani -sottolinea Di Giacomo- interessati a fare impresa in un periodo storico decisamente complesso specie per chi vuole investire»

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messa in sicure

a

» di Alessio Pelusi

La formazione sul lavoro: una risorsa indispensabile per le aziende

Spesso la si trascura, ma in realtà rappresenta un passaggio fondamentale per la sicurezza aziendale, vediamone insieme alcuni risvolti in particolare contenuti nell’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012

L

a formazione sul lavoro è un argomento che non può e non deve essere trascurato. E’ uno strumento indispensabile per evitare infortuni e morti sul lavoro; ma anche danni alle attrezzature e rallentamenti della produzione. Inoltre, l’investimento sulla formazione ci offre la misura di quanto un’azienda creda nella sicurezza sul lavoro. Non basta e spesso non è sufficiente rispettare leggi e regolamenti per evitare incidenti, infortuni, malattie professionali o peggio. Non basta perché qualcosa può andare storto, qualcosa può sfuggirci. È compito di chi è responsabile, ad ogni livello, della sicurezza di una azienda diffondere una cultura orientata alla prevenzione, dunque alla formazione. La conoscenza, infatti, è l’unico scudo vero contro l’imponderabile. I lavoratori devono assimilare e fare propri i concetti di Prevenzione e Protezione e le modalità per attuarli. Detto ciò, in questo articolo ci occuperemo dell’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012: “Individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori (art. 73, comma 5, d.lgs. 81/2008)”. Quest’ultimo entrerà in vigore 12 mesi dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, che è avvenuta il 12 marzo 2012, quindi fra alcuni mesi. I datori di lavoro dovranno adempiere a quanto previsto dall’Accordo, entro 24 mesi dall’entrata in vigore. C’è tempo dunque, ma è meglio anticipare i

tempi ed essere pronti. L’Accordo riguarda “L’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione”. Abbiamo così l’elenco delle attrezzature per le quali è obbligatorio avere una formazione specifica: piattaforme di lavoro mobili elevabili; gru a torre, mobile e su autocarro; carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo; trattori agricoli o forestali; macchine movimento terra e pompa per calcestruzzo. Segue un elenco dei soggetti abilitati ad effettuare la formazione; i requisiti minimi per docenti; il programma dei corsi; le modalità per il rilascio degli attestati. Sono elencati, inoltre, i requisiti per il riconoscimento della formazione pregressa e la durata dell’abilitazione, che va rinnovata dopo cinque anni. Nell’Allegato II viene regolamentata la formazione a distanza: “Via e-Learning”. Infine negli allegati che seguono sono indicati i “Requisiti minimi dei corsi di formazione teorico-pratico”, in base alla tipologia di attrezzatura. Insomma, ci sono tutte le indicazioni utili per le aziende, al fine di inquadrare la propria condizione e mettersi in regola, già da ora, attraverso i corsi formazione più adatti

pelusi.alessio@gmail.com

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» di Pina Manente

CARBOTECH, PAROLA D’ORDINE INNOVAZIONE

L’azienda di Martinsicuro, guidata dal giovane ad Lorenzo Dattoli produce spazzole per motori elettrici. Grazie a investimenti, ricerca e sviluppo in pochi anni è stata in grado di raddoppiare dipendenti e fatturato

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rasparente, luminoso, elegante e resistente come un diamante oppure opaco, tozzo, un po’ inquietante, ma tanto duttile come la grafite. Il carbonio assume molte forme, tutte però ugualmente preziose e se per procurarsi un diamante, ammesso che abbiate soldi per acquistarlo, basta entrare nella gioielleria sotto casa, per comprare grafite bisogna guardare lontano e attraversare Paesi e Continenti. Un materiale relativamente povero, la grafite, ma al centro di ricerche e sperimentazioni, alcune molto innovative, come quella del grafene, una molecola della grafite, che è valsa il Premio Nobel per la fisica ai due ricercatori russi che l’hanno inventata. Alla Carbotech di Martinsicuro di grafite se ne intendono perché fanno spazzole per motori elettrici e nella ricetta base il minerale

abbonda ma è la “mescola” – la percentuale e la tipologia delle diverse componenti che associ - a fare la differenza, a creare un prodotto che deve essere sempre più duttile, sempre più resistente e possibilmente sempre meno costoso. La “mescola” della Carbotech è brevettata e segreta e gli ha consentito, in controtendenza con il panorama produttivo italiano, di raddoppiare fatturato e dipendenti in tre anni diventando un’azienda leader del settore. Ora stanno studiando la possibilità di realizzare e verificare il funzionamento di nuove tipologie di spazzole per motori elettrici basate su componenti innovative come i nano tubi di carbonio da miscelare sempre con mamma grafite e leganti di altro tipo. “Investimento, ricerca, sviluppo, sicurezza”: oltre alla “mescola” usata in produzione, alla Carbotech ne esiste un’altra,

Il team

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tutta manageriale e Lorenzo Dattoli, l’amministratore delegato, in questo caso, svela la sua ricetta: «Con la tecnologia abbassiamo i costi di produzione e aumentiamo la qualità, questo solo ci può distinguere dai nostri competitori dei paesi emergenti, agguerritissimi sul prezzo; ma la nostra reputazione, la reputazione del prodotto italiano, è legata tutta all’affidabilità e alla qualità che in un settore come il nostro è determinante». La ricetta sta funzionando: sono stati scelti dalla Bosch, dalla Brose, dalla Johnson Electric, dalla Buhler, per citare alcuni dei moloch del settore elettromeccanico, ma è sulla capacità di penetrazione di nuovi mercati che si connota la storia aziendale. Solo il 20% del prodotto è collocato in Italia; il 34% si vende in Europa; il 24% in Sud America; l’8% in nord America e poi ci sono l’Asia con una fetta del 12% e l’Africa con il 2%. Nuovi mercati per il settore auto motive dell’azienda si sono aperti in Asia, con l’India e la Cina, e in Russia. La Carbotech nasce sulle ceneri di quel che rimaneva del settore elettrico della Elettrolitica Basso Nera, finita nelle mani di multinazionali, prima inglesi e poi americani e che, come la maggior parte delle multinazionali, ha scelto di “delocalizzare” le produzioni in aree del mondo dove il costo del lavoro è di molto inferiore al nostro. Dattoli ha fatto quello che nessun americano o inglese può essere motivato a fare: scommettere sulla reputazione e sulle risorse professionali e produttive italiane. Ha cercato dei capitali e ha comprato un ramo d’azienda della Energy Conversion System recuperando parte del management. Ma ha fatto un’altra cosa che pochi imprenditori italiani fanno: reinvestire gli utili in azienda per rafforzare la struttura patrimoniale e renderla sempre meno esposta alle turbolenze dei mercati finanziari e del credit crunch. «Continuo a crederci. Da imprenditore –spiega Dattoli- anch’io penso ad investimenti in altri paesi, ma per un presidio commerciale o per l’ultima fase della produzione. Il cuore, la progettazione, la mescola, deve rimanere qui perchè è sulla valorizzazione di questa filiera italiana che costruisco buona parte delle mie strategie commerciali. Anche con i fornitori, ci siamo guardati attorno, abbiamo sperimentato e valutato, e oggi l’80% è tornato ad essere italiano». Se non si può abbassare il costo del lavoro, allora bisogna revisionare la spesa di produzione: «Per questo –continua l’ad-investiamo continuamente in ricerca ed è significativa e strategica la collaborazione con la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università dell’Aquila. Dallo scambio di esperienze fra il professor Sandro Santucci del corso di laurea in Scienze e tecnologie chimiche e dei materiali e i nostri referenti aziendali è nata la prima tesi sperimentale sui nanotubi di carbonio di Giovanni Ianni. Siamo di fronte a dei risultati molto interessanti, abbiamo bisogno di materiali innovativi che possano sostituire il rame, materiale nobile ma sempre più costoso». E il 10% del fatturato, l’anno scorso 11 milioni di euro (quando hanno iniziato quest’avventura, nel 2009, erano 5), è arrivato da nuovi prodotti; motivo d’orgoglio come la sala prove a disposizione del cliente che prima di comprare può testare l’acquisto; come quello staff tecnico/amministrativo con un’età media

» Foto concesse da Carbotech

Il forno

I reparti

Un particolare della produzione

Un’immagine dell’azienda

di 34 anni; come il nuovo deposito a Mosciano Sant’Angelo; come i dipendenti che da 50 sono passati a 83. Diamante, grafite: due forme del carbonio. Non dimentichiamo che questa area viene indicata in tutti i documenti di programmazione regionale e locale come possibile sede di un Polo del carbonio: cosa chiede un giovane imprenditore abruzzese come Dattoli che con le sue scelte ha sicuramente caratterizzato e valorizzato questo territorio? Non ci pensa due volte: «Meno burocrazia, ho superato ostacoli enormi e aspetto da anni l’autorizzazione per mettere un cancello!». Meno burocrazia…in fondo una cosa da poco!

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» di Denia Di Giacomo

FIRA VINCE IL GREEN GLOBE BANKING AWARD Nelle precedenti edizioni, questo prestigioso riconoscimento “verde” era stato assegnato a Citi Bank e a Banca Intesa Sanpaolo, ma il 2012 è la volta della Fira, grande orgoglio e soddisfazione da parte del presidente Rocco Micucci

L

a Fira mette a segno una bella vittoria. Parliamo del prestigioso riconoscimento del Green Globe Banking Award 2012, il primo premio italiano rivolto alle banche e agli istituti finanziari impegnati nella realizzazione di prodotti, attività ed investimenti ecoefficienti e ambientalmente sostenibili. Presso la Sala delle Colonne di Palazzo Corio Casati di Milano sede storica della Banca Popolare di Milano, sono state premiate due best practice italiane: UBI Banca con il progetto “Policy ambientale” per il Green Globe Banking Award 2012 e la Finanziaria Abruzzese con il progetto “FIRA: la finanziaria che pensa ECOlogicamente” per il Premio Speciale Impatti Diretti. La motivazione del comitato scientifico rivolta a Fira è particolarmente lusighiera: “Il Progetto di FIRA Green Bank è una dimostrazione eccellente di come il “pensare green” possa trasformarsi in maggiore produttività ed efficienza nei luoghi di lavoro. Un ottimo caso in cui pubblico e privato si incontrano per dare l’esempio a un’intera regione, provandolo sulle proprie procedure e attività, di come la Green Economy rappresenti un formidabile bacino di sviluppo per il territorio. Il Progetto di FIRA Green Bank è quindi encomiabile e meritevole proprio perché dà forza ad una presenza sul mercato credibile e ambientalmente orientata”. Ma la squadra capitanata dal presidente Micucci oltre ad aver vinto il premio speciale, si è aggiudicata anche il 3° posto per gli Impatti Indiretti, a dimostrazione che lavorare bene porta sempre i suoi frutti. A ritirare i premi il presidente della FIRA Rocco Micucci, presente a Milano insieme con alcuni collaboratori che hanno lavorato ai progetti: «Una notizia che premia non solo la Finanziaria, ma l’intera Regione Abruzzo, per una volta di un unico colore: green! -dichiara con soddisfazione Micucci- Aver ottenuto questo riconoscimento, competendo con istituti bancari e finanziari di rilievo nazionale ed internazionale come BPM, Banco Trevigiano, Banca

» Foto concessa da FIRA

Rocco Miccucci Fira con Marco Fedeli fondatore GGB e Giancarlo Nicola Comitato Scientifico

di Credito Cremonese, ci incoraggia a proseguire sulla strada intrapresa». L’idea Fira Green Bank, il comparto all’interno della Finanziaria dedicato all’economia sostenibile, ha positivamente impressionato la giuria per la sua capacità di orientare ad una cultura green non solo i dipendenti della struttura, ma l’intera community regionale e le istituzioni. «La green economy rappresenta oggi una nuova opportunità di progresso -spiega ancora Micucci- e la Finanziaria Abruzzese abbraccia appieno questo momento di transizione energetica». Il fondatore del Premio, il prof. Marco Fedeli, al termine della manifestazione ha dichiarato: «La sesta edizione del Green Globe Banking ha contribuito ad ampliare in modo ancora più significativo il panorama del green banking italiano. Si è delineato lo stato dell’arte attraverso contributi e relazioni di eccellente livello e grazie anche al vivace confronto e alla discussione dei partecipanti. Sono particolarmente contento dell’esito della giornata che ha contribuito a far crescere la cultura della salvaguardia e della sostenibilità ambientale nel mondo bancario e nell’intero Paese»

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» a cura della redazione

L’ENERGIA DEL SOLE PER I MANGIMI DELL’AVENTINO Svolta green per la Dell’Aventino Mangimi, fra le prime industrie nazionali nel settore della produzione di alimenti zootecnici. L’azienda ha installato un impianto fotovoltaico EDF ENR Solare in sostituzione della vecchia copertura contenente amianto

L’impianto fotovoltaico Dell’Aventino Mangimi

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iventare un’azienda “green”, trasformando il proprio tetto in una centrale di produzione di energia pulita. Questo il senso del progetto che la Dell’Aventino Mangimi di Fossacesia, in provincia di Chieti, fra le più importanti realtà industriali del Mezzogiorno e che dal 1964 produce mangimi per tutte le specie animali, ha realizzato insieme a EDF ENR Solare, azienda fotovoltaica italiana che si occupa della progettazione, installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici su tetti e strutture per clienti residenziali e business. L’azienda, guidata da Nereo Dell’Aventino, dopo quasi cinquant’anni di attività è oggi molto nota e occupa un posto di prestigio fra le prime industrie nazionali nel settore zootecnico, frutto di un intenso lavoro di ricerca e sviluppo e di una strategia lungimirante. Accanto ad essa la filiale italiana del Gruppo EDF, che propone impianti fotovoltaici chiavi in mano seguendo il cliente in tutte le fasi del progetto, dall’installazione alla gestione delle pratiche amministrative, dalla richiesta degli incentivi fino alla manutenzione post-vendita. La decisione di dotarsi di un impianto fotovoltaico si inserisce a pieno titolo nel progetto denominato “Dell’Aventino - Percorso Verde”. Da tempo, infatti, l’azienda ha accolto le tematiche ambientali quale parte integrante dei propri progetti di sviluppo. Spiega Nereo Dell’Aventino, amministratore unico dell’azienda: «EDF ENR Solare è risultato il partner ideale per noi. Ha sposato in pieno la filosofia aziendale, che tende con progetti mirati allo

» Foto concessa da Dell’Aventino

sviluppo del business con attenzione al rispetto e alla salvaguardia dell’ecosistema». EDF ENR Solare ha realizzato un impianto fotovoltaico da 469,2 kWp integrato al tetto dello stabilimento produttivo di Fossacesia, coprendo con 1840 moduli una superficie fotovoltaica totale di 3012 metri quadari. Questa recentissima installazione produrrà oltre 553 MWh per il primo anno, tutta energia pulita che proviene da una fonte rinnovabile come il sole. I kWh prodotti con tecnologia fotovoltaica evitano l’immissione in atmosfera di più di 200 t di CO2 l’anno. L’impianto fotovoltaico è stato installato in sostituzione della vecchia copertura in cemento-amianto, operazione che ha consentito non solo di bonificare un’area aziendale, ma anche di ottenere la premialità aggiuntiva prevista dal IV Conto Energia per installazioni di questo tipo. «Il fotovoltaico -spiega Andrea Sasso, AD di EDF ENR Solare- offre un’opportunità importante in questo campo, prevedendo bonus aggiuntivi per chi installa un impianto di produzione di energia pulita in sostituzione di coperture contenenti amianto. Grazie a forme di incentivazione di questo tipo, peraltro presenti in forma diversa anche nella quinta edizione del Conto Energia, che entrerà in vigore il 27 agosto 2012, i costi di smaltimento vengono coperti in pochi anni dal guadagno derivante dagli incentivi. Inoltre si trasforma il proprio immobile in una centrale di produzione di energia pulita»

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» a cura della redazione / In collaborazione con Fondazione ARIA

RAZZA UMANA DI OLIVIERO TOSCANI A PESCARA Fino al 20 ottobre, Piazza Salotto animata dalla mostra promossa da Fondazione ARIA

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RIA nasce con l’obiettivo di trovare spazio per l’arte nel quotidiano. Uno spazio che sappia essere discreto, ma ineludibile. Uno spazio dell’arte che sappia interagire con la vita che intuisce e anticipa, per riaccendere il pensiero comune, il senso di appartenenza alla società. Il luogo storicamente deputato alla costruzione del pensiero comune, da cui deriva l’identità dei singoli è la greca agorà, che si è evoluta nei secoli interpretando di volta in volta il pensiero delle civiltà che la esprimevano; la piazza che nei momenti più bui delle società ridiventa luogo d’incontro, di protesta ove rimettersi in gioco come cittadini e non più, solo come individui. Allora il luogo ideale per questa prima esposizione di Fondazione ARIA: Razza Umana, è la piazza nel senso della greca agorà. Così l’arte esce dal museo e ritorna con forza e prepotenza nel suo vero spazio vitale». Così la presidente del Comitato Tecnico Scientifico, Mariantonietta Firmani, descrive l’anima della mostra “Razza Umana” di Oliviero Toscani, che dallo scorso 20 luglio, ha ridato vita al cuore di Pescara. È infatti a Piazza Salotto che i “giganti” del maestro della fotografia osservano i passanti e dialogano tra di loro. I volti, in mostra in questa galleria a cielo aperto, sono il frutto di un vero «studio socio-politico, culturale e antropologico - così come lo stesso Oliviero Toscani definisce il suo viaggio attraverso l’Italia, ma anche in Israele e in Guatemala-. Fotografiamo la morfologia degli esseri umani, per vedere come siamo fatti, che faccia abbiamo, per capire le differenze. Prendiamo impronte somatiche e catturiamo i volti dell’umanità». «Con Razza Umana -ha commentato il critico d’arte Achille Boni-

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to Oliva, anche curatore della mostra- Toscani riesce a stabilire un rapporto quasi socratico con le persone di strada, dove allestisce un piccolo set fotografico con panno, come si faceva una volta, ma senza regressione o gioco di estetismo antiquariale, Toscani segue la necessità del momento, dello scatto della fotografia con la quale coglie, ferma, fotografa per costruire questa enciclopedia al plurale dell’umanità ma per farla coesistere. Non per tratteggiare differenze fisiognomiche, ma per dimostrare che queste differenze arricchiscono l’umanità». L’esposizione, che rimarrà allestita fino al 20 ottobre, è un vero banco di prova per questa Fondazione che in un solo anno è riuscita a promuovere un progetto ambizioso, quale il “Premio Territorio Abruzzo”. «Il premio è partito a novembre scorso, i ragazzi che hanno partecipato sono stati tanti e lo hanno fatto con grande entusiasmo anche grazie ai docenti che li hanno seguiti e ai fotografi che hanno collaborato con noi -ha commentato la presidente della Fondazione Elena Petruzzi. La mostra di Toscani è un evento importante per la nostra regione, ma sono ancora tanti gli appuntamenti importanti per ARIA. Nei giorni scorsi sono iniziate le mostre espositive delle foto dei ragazzi che hanno partecipato al concorso e riprenderanno a fine agosto». Ma la Fondazione guarda al futuro e pensa già ai prossimi progetti. «Pensiamo di replicare questo premio con la seconda edizione -ha proseguito la Petruzzi- e stiamo comunque selezionando altri progetti in altri campi e in altre discipline artistiche. La Fondazione ha approvato una serie di criteri di selezione per i progetti che chiunque può presentare, purché rispondano a determinati requisiti che prevedono un coinvolgimento della società e una levatura internazionale».


Incontriamo Achille Bonito Oliva, critico e storico dell’Arte, curatore di “Razza Umana” di Oliviero Toscani e direttore artistico del “Premio Territorio Abruzzo”  Fondazione ARIA è riuscita a portare a Pescara, nel cuore della città, “Razza Umana” di Oliviero Toscani. Qual è secondo lei il punto di forza di questa mostra? «Il punto di forza sta nel fatto che si tratta di un primo momento di un progetto, che consiste nella possibilità di creare una scuola superiore della fotografia che si estenda su tutto il territorio abruzzese e che possa permettere un’educazione e un’alfabetizzazione ad un uso estetico di un mezzo altamente democratico qual è la foto, che oggi è alla portata di tutti. “Razza Umana” vuole in qualche modo valorizzare la coesistenza delle differenze e quindi ha un suo valore etico oltre che estetico. In linea dunque, non con un’alfabetizzazione tecnica, quanto piuttosto culturale».

A proposito di educazione, la Fondazione ARIA ha promosso il Premio Territorio Abruzzo, concorso fotografico rivolto agli studenti delle scuole superiori della regione, quanto secondo lei è valorizzata l’arte nelle scuole italiane? «Molto poco. È per questo motivo che le iniziative come questa che abbiamo promosso hanno un valore educativo importante per le istituzioni e anche per il Ministero dell’Istruzione che dà molto poco spazio all’arte anche nei Licei Classici».

 Che ruolo ha la fotografia oggi nel mondo dell’arte? «Intanto è un mezzo espressivo e non solo di documentazione. Ci sono grandi artisti che usano la fotografia e non sono solo dei fotografi. Direi che Toscani è un fotografo che utilizza il mezzo in termini espressivi e quindi è da considerarlo un vero e proprio artista, già nella Biennale che ho diretto a Venezia nel ‘93, gli dedicai un’intera sala personale». Questa mostra è una vera galleria a cielo aperto. E’ questo secondo lei il futuro del sistema museale italiano? (Spiritosamente il grande critico si congeda) «All’aperto se non piove»!

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» di Massimiliano Pian

Manag-jam session La community PLAN People stimola riflessioni sul connubio management e jazz

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ollocato all’interno della 40° edizione del Pescara Jazz Festival, nella suggestiva cornice dell’Aurum, l’evento “Jazz & Management: cosa li accumuna…”, organizzato da PLAN People, in collaborazione con Cantina Tollo, ha favorito spunti di riflessione sulle opportunità di migliorare la gestione d’impresa a partire da alcune caratteristiche tipiche del Jazz. Si tratta di un abbinamento originale e stimolante, ma non del tutto casuale, fondato su alcuni elementi concreti, tanto che esiste una bibliografia specifica sull’argomento. La community PLAN (People, Local, Action, Network) People, nata pochi mesi fa su LinkedIn e con già oltre 300 iscritti, si pone l’obiettivo di “stimolare il territorio attraverso le energie dei

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partecipanti, la loro crescita personale e professionale e la loro capacità di generare e condividere le idee” (www.planpeople.it). Proprio nel rispetto di tale obiettivo si concretizza l’incontro “Jazz & Management”: ad alternarsi sul palco, guidati da Gianni Carchiolo, interventi e testimonianze dal mondo imprenditoriale e brani eseguiti dal G.M. Trio, giovane band abruzzese, reduce da una partecipazione di successo ad Umbria Jazz. Tra l’introduzione e i saluti finali ad opera di Francesco Travisonni e Luigi Pirozzi e i ringraziamenti anche a Claudio Bonasia (che per un impegno imprevisto dell’ultimo minuto non ha potuto essere presente), tre sono le riflessioni chiave che si possono sintetizzare, grazie anche al contributo dato da Riccardo Brighigna (enologo di Cantina Tollo) e Antonio Pentina (responsabile tecnico


e risorse umane di Disinfest Control).

Individuo e Squadra (o Band): ciò che sorprende nell’assistere ad un brano eseguito da una jazz band è la coesistenza, in modo coerente ed equilibrato, dello spirito di squadra e della esaltazione delle individualità: il singolo mette tutto il suo talento a disposizione del gruppo, il gruppo, per primeggiare, utilizza al meglio i talenti di cui dispone. Nelle organizzazioni è ormai frequente sentire parlare della “ricerca dei talenti”, come una delle vie per arrivare al successo: il valore generato dall’impresa è anche frutto delle cosiddette componenti “soft”, cioè delle conoscenze, delle esperienze, della motivazione e della condivisione degli obiettivi di tutte le persone che vi lavorano. Spesso, però, nelle aziende l’individuo è guidato da gelosia, sospetto, diffidenza nei confronti degli altri e del resto dell’organizzazione: tale atteggiamento riduce drasticamente la possibilità che l’impresa ha di operare con la massima efficienza ed efficacia; la somma del valore del gruppo deve essere superiore al valore dei singoli. Improvvisazione (o reazione agli imprevisti): durante l’esecuzione di un brano jazz l’estro, la passione, lo spirito di uno dei componenti del gruppo può divagare sul tema: allora la band segue, asseconda, capisce, per poi ritornare all’interno della struttura del brano: l’effetto è di assoluta armonia, il risultato strappa gli applausi. Nella gestione d’impresa oggi, sempre più, le variabili di contesto esterne, ma anche interne possono cambiare rapidamente e soprattutto in modo non prevedibile, tanto che alcune discipline di management sono arrivate ad estremizzare, affermando che pianificare non serve. È un fatto, però, che la velocità di reazione al cambiamento e la flessibilità mentale nel saper mettere in discussione i propri assunti rappresentano due caratteristiche chiave del manager moderno. Questo è un atteggiamento che deve diventare patrimonio e cultura dell’impresa: non ci devono essere ostacoli legati alla burocrazia interna, al rispetto di “tradizioni” procedurali, alla prassi operativa per saper

Gianni Carchiolo

cambiare rotta e cogliere sempre il massimo da ogni cambiamento (anche all’apparenza solo negativo). Innovazione: è inutile ricordare quanto il tema dell’innovazione sia ai vertici nell’agenda degli imprenditori; può essere, però, utile riflettere su quali siano i componenti dell’innovazione e come si possa imparare ad essere innovatori; la musica jazz si basa su brani scritti a partire dagli anni 20: eppure ogni brano può essere ripensato, arrangiato, elaborato ogni volta con la capacità di trasmettere nuove emozioni e nuovi stimoli. Non bisogna pensare che l’innovazione sia solo quella “epocale”, anche piccoli aggiustamenti e miglioramenti possono produrre effetti positivi significativi. E poi, come nella musica jazz, sperimentare, lasciandosi guidare dal cuore e dalla passione, anche quando la ragione direbbe il contrario. Grazie a PLAN People per l’occasione d’incontro, gli spunti interessanti e l’ottima musica a contorno

Il pubblico presente all’evento

» Foto di Matteo Francavillese per Plan People

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Parte dall’Abruzzo, il futuro verbale per i balbuzienti

La storia e i metodi di Marco Santilli e dell’associazione “La Nuova Parola”, per la cura dei disturbi del linguaggio

Un momento dei corsi dell’associazione La Nuova Parola

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ristotele, Albert Einstein, Alessandro Manzoni. E poi Winston Churchill, il re d’Inghilterra Giorgio VI, e persino Marilyn Monroe. Cos’hanno in comune questi importanti nomi? Oltre alla genialità, che hanno dimostrato ciascuno nel proprio campo, questi personaggi sono stati tutti balbuzienti. «Chi balbetta ha una estrema sensibilità, una marcia in più nell’arte o nella matematica. Si tratta di persone intuitive, irregolari». E’ questo l’identikit delineato dal professor Marco San-

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tilli, che da oltre 20 anni opera in questo settore. Lui, insieme alla sua équipe, è un vero pioniere nella cura dei “disturbi del linguaggio e dell’apprendimento”. Grazie all’associazione italiana “La Nuova Parola” di cui Santilli è presidente, con sede centrale a Roma, ma presente in ben 23 città italiane, dalla Lombardia alla Sicilia, questo abruzzese sta diffondendo, in tutta la penisola, una nuova tecnica motorio-verbale. «La balbuzie, o anche disfluenza verbale, -spiega Santilli- è un


modello continuo di apnea fonica ogni volta che si presenta una prestazione di ansia. In pratica è la manifestazione di una situazione di difficoltà, attraverso un comportamento asimmetrico». Insomma si tratta di una perdita del ritmo verbale, quando subentra uno stato di agitazione. Ecco perché i balbuzienti non tartagliano sempre, ma solo in talune situazioni. Ed ecco perché la balbuzie può manifestarsi in tutte quelle persone più sensibili. «Il fattore ereditario è una grande componente nella balbuzie: secondo le ultimissime ricerche, il 75% dei balbuzienti ha parenti che balbettano – spiega ancora Santilli. Ma ci sono anche altre cause alla base della balbuzie: le famiglie prestazionali, le famiglie iper-ansiose o un trauma che può colpire i bambini». Partendo da questi presupposti, l’associazione “La Nuova Parola” ha attivato una serie di corsi, anzi percorsi, che coinvolgono i balbuzienti in gruppo. «Nei nostri corsi costituiamo dei gruppi di 25 persone circa, di tutte le età, dai bambini agli anziani. L’intento -racconta Santilli- è quello di ricreare non un “laboratorio di studio”, ma un gruppo sociale a tutti gli effetti dove si instaurino relazioni sociali reali». Ed è proprio la relazione uno dei segreti di questo nuovissimo metodo. «Il balbuziente evita sempre la relazione e la prestazione verbale -precisa il professore-. Nel gruppo che invece costituiamo, tutti condividono un problema comune. Tutti sono protagonisti». I corsi, che nella prima fase hanno una durata di 14 giorni di lavoro intensivo, per poi riunirsi una volta al mese e successivamente ogni 5 mesi, si articolano in due grandi cicli. Il primo, più tecnico, si sviluppa attraverso una serie di esercizi che consentono di impostare la nuova parola con un ritmo ben definito e con le giuste pause, una corretta respirazione, mediante l’eliminazione dei blocchi e dell’apnea fonica restituendo così alla parola la totale normalità. La seconda fase, invece, è più psicologico-comporta-

mentale per gestire l’ansia da prestazione, l’emotività, la tensione nervosa e tutte quelle problematiche legate al disturbo. «L’obiettivo, per noi, è raggiungere una disfluenza normale ed equilibrata. Bisogna comprendere -precisa Santilli- che è la memoria cognitiva del balbuziente a dirgli che balbetterà. Il nostro compito, quindi, è quello di creare una memoria nuova. E lo facciamo attraverso la lettura pentagrammata, che restituisce il giusto ritmo alle parole o attraverso l’imitazione. Imitando i movimenti delle labbra, che rappresentano il movimento dei suoni, si acquisisce il giusto modo di articolare le parole». E poi c’è tutto l’aspetto psicologico. «La balbuzie ha dei tratti di fobia sociale, poiché la paura di non farcela, la paura verbale diventa anche la paura di proporsi. Ed è proprio su questo che interveniamo con i nostri corsi: ciò che prima era paura per il balbuziente deve diventare sicurezza. E’ all’interno della dimensione di gruppo che il balbuziente può balbettare. E’ la vita sociale che viene colpita dalla balbuzie ed è proIl professor Marco Santilli prio la vita sociale che deve rinascere». Il balbuziente che sceglie i corsi della “Nuova Parola”, si incammina in un percorso di crescita umana e di riacquisizione della propria identità. Ecco che diventa fondamentale, per il recupero del balbuziente, il coinvolgimento della famiglia e della scuola. Marco Santilli, ogni anno, va in visita, per questo motivo, in 170 scuole in tutta Italia. «E’ fondamentale che il bambino balbuziente venga stimolato, oltre che nei nostri corsi, anche a scuola e a casa». Proprio a questo scopo, Santilli ha appena redatto un libro “La balbuzie a scuola”, che traccia le linee guida per permettere alle famiglie, ma soprattutto ai docenti, di relazionarsi correttamente con i ragazzi balbuzienti. L’associazione “La Nuova Parola”, in Abruzzo, è presente in due sedi, a Pescara e a Vasto. Per ottenere maggiori informazioni, è possibile consultare il sito www.marcosantilli.it

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seminari&convegni » di Mauro Di Cola

EDILIZIA SOSTENIBILE: PRESENTATO “poloedilizia.it” Il presidente del Polo, Domenico Tronca: «Le imprese abbiamo il coraggio di innovare per essere competitive»

I relatori che hanno preso parte al convegno

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timolare iniziative di ricerca nel settore delle costruzioni, promuovere l’incremento delle collaborazioni tra imprese, enti di ricerca e di innovazione, favorendo lo scambio di informazioni e la nascita di progetti di filiera, investire sulla innovazione dei prodotti per intercettare nuove risorse italiane e comunitarie da destinare allo sviluppo del territorio. Questa è la sfida che nei prossimi cinque anni attende “poloedilizia.it”, che a sei mesi dall’inizio delle attività si è presentato ufficialmente a tutti gli stakeholders abruzzesi a Pescara, all’Auditorium Petruzzi. La giornata di studi, che si è

Foto concesse da Apiedil Abruzzo

svolta, è stata anche l’occasione per confrontare modelli di gestione ed organizzazione dei Poli di Innovazione italiani, e per cominciare a parlare di internazionalizzazione, argomento sul quale le imprese aderenti al Polo dovranno misurarsi nel futuro. «Le imprese abbiano il coraggio di innovare per competere -ha affermato nella sua introduzione il presidente del Polo Domenico Tronca- perché per superare l’attuale congiuntura economica occorrono modelli e strumenti diversi dal passato». «Il Polo dell’Edilizia Sostenibile costituisce uno strumento straordinario di sviluppo del territorio abruzzese, -ha spiega-

to l’assessore alle Attività Produttive della Regione, Alfredo Castiglione- perché l’edilizia rappresenta oltre il 12% del Pil abruzzese. Confidiamo in questo polo, perché dovrà offrire ad una parte significativa del sistema regionale azioni e strumenti per riprendere il cammino». Le relazioni introduttive sono state affidate proprio a Roberto Mavilia, docente di Innovation and Industrial Dynamics della Bocconi, e a Massimiliano Ferrara, direttore Generale Dipartimento XI - Istruzione Ricerca Innovazione Cultura della Regione Calabria. «Tutte le regioni italiane stanno ripensando i propri modelli

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seminari&convegni

di sviluppo e di organizzazione del sistema imprenditoriale, -ha affermato Mavilia- e la Regione Abruzzo bene ha fatto a puntare sul modello dei Poli

Chieti-Pescara, Christian Corsi, della facoltà di Scienze della Comunicazione di Teramo, Davide Damosso, direttore del Cluster Polight della Regione Piemonte, Marco Savoia, direttore CIRI Edilizia e Costruzioni dell’Università di Bologna. Ha chiuso la seconda parte dei lavori Ennio Marcozzi, consigliere del cda di “poloedilizia.it”. L’intervento di Marco Rosati, responsabile Progetti Speciali

damentale che il Polo rafforzi la propria rete per competere fuori dai nostri confini. Il mercato interno nel settore edile è asfittico, e non ci sono alternative per le imprese che vogliono restare sul mercato. Per competere all’estero però c’è bisogno di

Domenico Tronca

di Innovazione, che insieme con le reti di imprese costituiscono l’unica alternativa possibile per costruire nuove opportunità sul territorio». La seconda parte dell’evento pescarese, dal titolo Il Polo si presenta, ha avuto come protagonisti alcuni dei rappresentanti degli organismi partner del Polo. Dopo la relazione introduttiva di Elisabetta Palumbo, direttore generale di “poloedilizia.it”, ci sono stati i contributi di Antonio Basti, della facoltà di Architettura dell’Università

Ernesto Petricca

Elisabetta Palumbo

della Simest Spa, la società del Ministero dello Sviluppo Economico che si occupa di finanziare le imprese che investono all’estero, ha chiuso la giornata di lavori. «L’estero è diventato prioritario anche per le Pmi, -ha affermato Rosati- ed è fon-

organizzazione e innovazione». È l’inizio della fase di cosiddetta “piena operatività”, ha rimarcato con soddisfazione Ernesto Petricca, coordinatore di “polo edilizia.it”, infatti da questo momento potremo concentrarci per porre in essere, in “rete” con gli altri portatori di interessi, tutti gli “strumenti” che istituzionalmente sono a disposizione per “entità complesse”, quali sono i Poli di Innovazione

Un’immagine della platea

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seminari&convegni » di Luca Pace

IL MONDO SPORTIVO DILETTANTISTICO E QUELLO DEI DOTTORI COMMERCIALISTI

SEMPRE PIÙ VICINI

La Commissione di Studio dei Dottori Commercialisti di Pescara ha organizzato un evento di importanza nazionale sul no profit sportivo

Il tavolo dei relatori

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ome anticipato dall’intervista doppia1 pubblicata sullo scorso numero di ‘Abruzzo Impresa’ gli scorsi 13 e 20 Luglio si è tenuto a Pescara, nella prestigiosa cornice dell’Aurum, il convegno dal titolo “IL RUOLO DEL DOTTORE COMMERCIALISTA NELLA CONSULENZA AL MONDO SPORTIVO DILETTANTISTICO”, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed

Esperti Contabili di Pescara e dal C.O.N.I. di Pescara. Si è trattato di un evento molto importante, oltre che dal punto di vista scientifico, anche e soprattutto per il suo significato simbolico: è stata, infatti, ufficialmente ribadita l’assoluta importanza del settore della consulenza giuridico fiscale ai sodalizi sportivi dilettantistici. Non si tratta di qualcosa di scontato, tanto per capirci, neanche per la categoria professio-

nale cui appartengo, quella dei dottori commercialisti appunto, che infatti solo a maggio di quest’anno ha siglato un protocollo di intesa a livello nazionale con il C.O.N.I. per:“…Individuare principi di comportamento volti a definire gli aspetti caratterizzanti l’organizzazione delle attività sportive dilettantistiche incluse le iniziative didattiche e di promozione finalizzate alle medesime, da parte di sodalizi iscritti al Registro Nazio-

1 - Al presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pescara, dott. Paolo Tracanna, e al presidente del Comitato Provinciale C.O.N.I. di Pescara, prof. Enzo Imbastaro.

Foto concesse da Luca Pace

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seminari&convegni

nale delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche...”; “…Mettere a disposizione degli iscritti al CNDCEC e degli operatori ed amministratori delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche linee guida di riferimento per l’esercizio delle rispettive attribuzioni…” e “… Valutare forme di informazione e coinvolgimento dei rispettivi rappresentanti e iscritti promuovendo giornate di studio, corsi formativi e divulgazioni di comunicati attinenti le materie…”.

Tra il pubblico, il presidente delle Provincia Guerino Testa

A riprova dell’attualità di questi argomenti e della sensibilità verso questi temi da parte dell’attuale Consiglio Nazionale di Categoria e anche, lasciatemelo dire, della qualità scientifica del Convegno2, è giunto dal presidente Claudio Siciliotti il graditissimo saluto ufficiale per i colleghi presenti alla due giorni di lavori. Come testimoniato dalle fotografie a corredo di questo articolo, durante le due giornate del convegno si sono avvicendati, per portare il loro saluto, i rappresentanti degli Enti locali territoriali di riferimento (Regione, Provincia e Comune) nonché dei partners istituzionali coinvolti nell’iniziativa (Guardia di

Un altro momento del convegno

Finanza di Pescara, Direzione Provinciale di Pescara dell’Agenzia delle Entrate e S.I.A.E. di Pescara) oltre, ovviamente, ai presidenti dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Pescara, Paolo Tracanna, e del C.O.N.I. provinciale di Pescara, il prof. Enzo Imbastaro. Ad ulteriore riprova della vicinanza tra il mondo sportivo dilettantistico e quello dei consulenti, sono intervenuti nella giornata di apertura dei lavori il consigliere nazionale C.O.N.I., Ugo Salines, ed il consigliere nazionale dei dottori commercialisti, Felice Ruscetta, entrambi, tra l’altro, espressione di eccellenza del territorio regionale abruzzese. Il convegno è stato accreditato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ai fini della formazione professionale continua, che rappresenta un obbligo deontologico per la nostra categoria, per cui tutti i colleghi partecipanti3 hanno avuto la possibilità di maturare, gratuitamente, sei crediti formativi. Non posso, infine, non menzionare il fondamentale apporto degli sponsor dell’iniziativa che, con il loro contributo, hanno reso possibile la copertura dei

costi di noleggio della struttura e delle attrezzature necessarie, di iscrizione e partecipazione per i convegnisti, delle hostess di sala, di catering e di pubblicità. In ordine alfabetico il ringraziamento, a nome sia dell’Ordine dei Dottori Commercialisti che del C.O.N.I. di Pescara, che in questa occasione mi onoro entrambi di rappresentare, va a : A.S.D. Mens Sana in Corpore Sano – Corrado Pace – www. parliamoneinsieme.it; AXA Assicurazioni - Agente Generale Mauro Marrone - Filiale di Pe-

L’assessore regionale allo Sport Carlo Masci

scara Aereoporto; Comune di Pescara – prof. Nicola Ricotta - Assessorato allo Sport; CSEN Abruzzo –Ugo Salines; Gruppo Impresa – Fabio De Vincentiis – Abruzzo Impresa; E-Editing – Donatella Astolfi – Passione Ciclismo e Quotazioni. Grazie a tutti e a presto

2 - Gli atti del convegno sono pubblicati sui siti istituzionali del C.O.N.I. (www.coni.pescara.it) e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pescara (www.odcec.pescara.it). 3 - La partecipazione al Convegno è stata aperta, per le numerose richieste, anche ai Colleghi degli altri Ordini abruzzesi.

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eventi » di Piergiorgio Greco

Due immagini di In Opera

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“Protagonisti del cambiamento possibile”

L’iniziativa organizzata dalla Compagnia delle Opere Abruzzo Molise, ha visto la partecipazione di 150 imprenditori – non solo profit ma anche non profit – che si sono incontrati per mettere a tema le sfide del momento attuale

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l migliore di noi non è meglio di tutti noi messi insieme”. Lavorare insieme, concepirsi insieme ad altri come fattore di crescita, personale e aziendale: è stato questo il giudizio emerso a In Opera, l’evento promosso dalla Compagnia delle Opere Abruzzo Molise, che si è svolto a Francavilla al Mare, nell’accogliente cornice dell’Hotel Villa Maria. Un’intera giornata di gruppi di lavoro, confronto, amicizia, che ha visto la partecipazione di 150 imprenditori – non solo profit ma anche non profit -, che si sono incontrati per mettere a tema le sfide del momento attuale, paradossalmente fertile per nuove opportunità di sviluppo, se si è disposti a cambiare. Non a caso, titolo della giornata è stato proprio “Protagonisti del cambiamento possibile”, a rimarcare la necessità di abbandonare vecchie logiche e aprirsi a nuovi scenari.

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Forte della sua impostazione incentrata sulla persona prima ancora che sull’impresa, a In Opera erano presenti operatori dei più diversi settori merceologici – dall’automotive alle costruzioni, passando per i servizi e la formazione – accanto a varie realtà del terzo settore, come cooperative, fondazioni, associazioni di volontariato, scuole, ma anche esponenti del mondo delle professioni. In mattinata si sono svolti tre gruppi di lavoro, sui temi della finanza e dell’impresa, dell’educazione e del welfare. Come è emerso nel corso dei tre resoconti che si sono tenuti in un’animata assemblea finale – resoconti a cura di Lorenzo Di Flamminio (gruppo welfare), Carlo Di Michele (gruppo educazione) e Michele Ianniello (gruppo finanza e impresa) - il problema di fondo è il concepirsi da soli: ognuno fa per sé, senza sentire la


necessità di confronto, sinergia, rete. Già nel corso dei gruppi di lavoro, però, è emersa anche la grande ricchezza dell’incontrarsi: nuovi spunti, nuove idee, nuovo supporto. Al punto che non è mancato chi ha proposto nuovi incontri sui temi trattati. In questo contesto, allora, In Opera rappresenta solamente un punto di partenza, che si ripeterà a ottobre con una nuova giornata di lavoro, come hanno annunciato Giuseppe Ranalli e Antonio Dionisio, rispettivamente presidente e direttore generale della Compagnia delle Opere Abruzzo Molise. All’evento ha partecipato anche Bernhard Scholz, presidente nazionale di Compagnia delle Opere, che nel corso del suo intervento conclusivo ha spiegato che «questa crisi che stiamo vivendo è una sfida enorme, che ci invita a riscoprire la nostra identità culturale, fatta di solidarietà, e non certo di competizione senza regole. Mi sembra del tutto evidente che tutti si devono impegnare per scoprire nuovi mercati, ideare nuovi prodotti in un contesto sempre più internazionale. Per ripartire -ha aggiunto- non si può riscoprire il nostro assetto culturale, che è quello cristiano, dove la persona e la sua dignità è al centro di tutto. Io non so quanto durerà questa crisi: so, di certo, che ci vuole positività, e ci vuole coraggio per riniziare a pensare in termini di medio e lungo periodo. E, soprattutto, le piccole e medie imprese devono riscoprire il coraggio di mettersi insieme, perché da soli non si va più da nessuna parte».

L’edizione 2012 di In Opera, la numero sette, è stata rinnovata rispetto al passato, con incontri più snelli su temi definiti, per favorire al massimo le relazioni tra gli iscritti. «Quello che stiamo vivendo è un momento di crisi -hanno detto gli organizzatori- e, dunque, si tratta di un tempo favorevole alla persona, chiamata a cambiare di fronte a circostanze che mutano. Cambiamento vuol dire soprattutto cambiare metodo di lavoro: da soli non si va da nessuna parte, ed è indispensabile mettersi insieme per lavorare insieme. A In Opera abbiamo suggerito proprio questo metodo nuovo, fatto di conoscenza del contesto, condivisione di idee, progetti e problematiche, e sviluppo delle relazioni. Questo evento, così, si candida ad essere il primo Think Tank abruzzese: un vero e proprio “pensatoio” dove gli spunti che sono emersi nella giornata rappresentano l’avvio di un percorso di confronto tra imprenditori destinato a durare tutto l’anno»

» Foto di Piergiorgio Greco

L’Open House del Banco Alimentare dell’Abruzzo

L’Open House con l’intervento di Bernhard Scholz, presidente nazionale di Compagnia delle Opere

“Voi, con la vostra opera, ricordate a tutti che la gratuità è ciò che muove il mondo: in questo tempo di crisi, dite a tutti che il profitto è un fattore, non un fine, perché tutto si fa con uno scopo più grande. E questo è indispensabile per ripartire”. Le parole di Bernhard Scholz, presidente nazionale della Compagnia delle Opere, hanno ben sintetizzato il senso della quarta edizione dell’Open House del Banco Alimentare dell’Abruzzo, che si è svolto al magazzino di via Celestino V. Una serata di gala ideata per aprire le porte al mondo dell’imprenditoria locale: hanno risposto all’appello Alleanza Assicurazioni (Area Manager Pescara), Biblos, Banco di Solidarietà di Teramo, Al Discount di Canosa Sannita, Bcc Sangro Teatina, Alma C.I.S., Cdo Abruzzo Molise, Emsar, Sapi, M&N Service, Immobiliare Colanzi, LP Labanca Pasquale, 3G, Vega Prefabbricati, Mea Vigila, Istituto Mecenate, Start People, Team Service, Ti Teknimpianti, Open Job Metis, Adriacar Iveco, Piemme Elettroimpianti, Gtm, Sangritana, Fater, GDM. Tra i presenti, anche il presidente Bernhard Scholz, che ha partecipato alla serata insieme alla Cdo Abruzzo Molise. A fare gli onori di casa, il presidente del Banco dell’Abruzzo, Luigi Nigliato, che ha ringraziato i presenti “per aver accolto con entusiasmo il nostro invito, soprattutto in un tempo di difficoltà come quello attuale: la crisi morde sempre di più, ma noi non ci arrendiamo, e vogliamo coinvolgervi nel nostro lavoro quotidiano che, oltre a donare cibo a chi non ne ha, vuole rappresentare una speranza per tutti”.

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eventi » di Denia Di Giacomo

FARNESE TRIONFA

ALLE OLIMPIADI DI LONDRA La Farnese Vini è stata scelta come fornitore ufficiale di Casa Italia Coni alle Olimpiadi di Londra 2012, 4 i vini che l’azienda vitivinicola di Ortona ha presentato al mondo, tra questi il pluripremiato Edizione 5 Autoctoni Valentino Sciotti direttore commerciale Farnese Vini

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arnese porta nella Londra Olimpica dinnanzi a tutto il mondo la qualità made in Abruzzo. La cantina di Ortona ha infatti superato la rigida selezione prevista per i fornitori dell’evento sportivo più noto al mondo, acquisendo lo status di Fornitore Ufficiale di Casa Italia Coni alle Olimpiadi di Londra 2012 che hanno avuto inizio il 27 luglio scorso e dureranno fino al 12 agosto. La premiata cantina di casa nostra si conferma dunque una vera punta di diamante nella produzione vitivinicola abruzzese, segno tangibile che anni di ricerca, cura dei dettagli e tanta passione hanno portato i loro frutti sperati, facendo diventare Farnese Vini l’azienda vinicola più premiata d’Abruzzo. Tutti a Londra dunque, dove vip, politici, opinion leader e tutti coloro i quali vorranno degustare le eccellenze della qualità enologica italiana e apprezzare il made in Italy nel bicchiere potranno farlo all’insegna di 4 referenze scelte nella “scuderia” Farnese, ovvero: Edizione 5 Autoctoni, Opi Riserva DOCG Colline Teramane, DOCG Colline Teramane 2008 e Casale Vecchio Pecorino 2011. Naturalmente il vino Edizione 5 Autoctoni è l’emblema dell’azienda, al suo collo oltre 20 le medaglie d’oro conquistate nelle più importanti competizioni del mondo e 4 trofei ottenuti come Miglior Vino Rosso d’Italia, un vero orgoglio per il nostro territorio. Sede prescelta per l’eccellenza enologica di Casa Italia Coni è il Queen Elizabeth II Conference Centre: una struttura di 6 mila metri quadrati che si sviluppa su 6 piani collocata in pieno centro. Al terzo piano si trova il True Italian Food & Wine Restaurant, dove i vini delle aziende selezionate (Farnese Vini, unica in Abruzzo) saranno le star della carta del ristorante. Le proposte del menù, realizzate da chef stellati saranno elaborate anche per

esaltare e sposare perfettamente la piacevolezza delle proposte vinicole scelte da Luca Maroni, enologo di fama mondiale autore dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani ed organizzatore dell’evento Sensofwine. Il 1 Agosto i vini italiani sono stati i protagonisti di un’intera giornata a Casa Italia CONI e Luca Maroni, ha presentato, in degustazione guidata, i vini Farnese, un momento di grande importanza per casa Farnese che si è vista sotto i riflettori di tutto il mondo, uscendone vincitrice e soddisfatta. Ed è Valentino Sciotti, direttore commerciale di Farnese e promotore di una innovativa filosofia imprenditoriale che sostiene e che applica con impegno costante, a credere nel valore di prodotti autentici come quelli che Farnese propone: «È quello che cerchiamo di fare dal 1994, quando è nata l’azienda. Da allora non ci siamo mai stancati di cercare sempre nuove sfide e soprattutto di divulgare il tipico fare italiano, e abruzzese nello specifico, con assoluta qualità, in Italia e all’estero. È proprio questa passione che sta all’origine di questa grande opportunità che ci viene data di accompagnare l’Italia e gli Azzurri alle Olimpiadi di Londra e di essere il vino ufficiale di Casa Italia Coni -afferma Valentino Sciotti- Lavoriamo con una meticolosa ricerca della qualità assoluta e quando un vino lascia un’impronta indelebile nel ricordo di chi lo beve diventa un prodotto trainante per la terra cui appartiene e il nostro vino, come ad esempio l’Edizione 5 Autoctoni…Abbiamo posizionato i nostri vini in 74 Paesi di tutti i continenti, ma la nostra sfida è nel pensare a come conquistare quei mercati in cui non siamo ancora presenti. I nostri valori: passione, lavoro, squadra, determinazione, ricerca qualitativa e spirito vincente, sono gli stessi dei nostri atleti per cui siamo davvero onorati e fieri di poter rappresentare l’Italia da bere in queste Olimpiadi»

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eventi » di Mauro Di Cola

Il numeroso pubblico intervenuto alla CCIAA di Chieti

LE ASSOCIATE API CONQUISTANO ALTRI PREMI Premio per la Fedeltà al Lavoro e al progresso economico della CCIAA di Chieti per l’azienda Evangelista Liquori. Colle del Sole si è invece resa protagonista alla 11ª edizione della IFE, la fiera dell’import alimentare a Guangzhou in Cina

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ncora importanti riconoscimenti e prestigiose partecipazioni ad eventi fieristici di portata mondiale per alcune aziende di Api Pescara-Chieti, gruppo AgroAlimentare. Grande partecipazione di pubblico, alla cerimonia di premiazione della diciottesima edizione del Premio per la Fedeltà al Lavoro e al Progresso Economico. Un susseguirsi di commercianti, artigiani, dipendenti, piccole imprese dei settori dell’edilizia, dell’agricoltura, della cooperazione, 96 in totale, espressione della più sana imprenditoria, quella che, ha sottolineato Silvio Di Lorenzo presidente della Camera di Commercio di Chieti, rappresenta l’ossatura dell’economia, del sociale, del vissuto quotidiano, quella silenzioso e non abituato ai prosceni e alle grandi manifestazioni. Tra le categorie protagoniste del riconoscimento camerale, nella sezione Premi ad aziende artigiane iscritte all’Albo che abbiano più di 25 anni di ininterrotta attività, tra le imprese premiate, c’è

» Foto concesse da Api Pescara-Chieti

stata anche Evangelista Liquori, produzione e commercializzazione liquori a San Giovanni Teatino, che da ben 104 anni opera nel settore, ormai assoluto punto di riferimento del comparto nella nostra regione. «E’ stato un momento davvero entusiasmante per tutta la nostra azienda -ha sottolineato con orgoglio Claudio Cosanni, che insieme a sua moglie Ascensina e al loro figlio, guidano l’azienda con la stessa passione dei fondatori dell’azienda in quel di Borrello, oltre un secolo fa.- Un attestato che da lustro alla mia azienda, ma anche a tutte le nostre associate in Api Pescara-Chieti, questa volta in veste di presidente del gruppo AgroAlimentare». Un’altra azienda associata in Api Pescara-Chieti, gruppo AgroAlimentare, l’Azienda Agricola Colle del Sole, di Fabio di Prinzio e Cinzia Santoferrara, è stata invece protagonista all’11ª edizione dell’International Food Exhibition & Guangzhou Import Food Exhibition, IFE 2012 che si è svolta in Cina a Guangzhou.

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eventi

L’imponente evento fieristico è stata sostenuto dalla China Nutriment Industry International Communication Association e Guangzhou Health Care Food, e si è tenuto negli grandi padiglioni dello Guangzhou Jinhan Exhibition Center. In IFE 2011, le aree per gli espositori avevano un’estensione pari a 21.200 metri

Santoferrara-. Abbiamo stretto diversi accordi per poter essere presenti algi eventi che loro organizzano anche nelle loro filiali in Changsha e di Nanchang». Nel corso degli anni, Guangzhou Yifan Exhibition Service Co., Ltd ha creato una straordinaria “cerniera” con il supporto dei dipartimenti governativi e in collaborazione con varie associazioni industriali, camere di commercio e di altri istituti di settore, in particolare nel food, basandosi sulla fine di rafforzare gli scambi, promuovere la cooperazione, ampliare i mercati, creando un mutuo vantaggio, essendo al fianco ed aperti e disponibili con i loro vari clienti. «Va dato atto, -ha

Claudio Cosanni titolare di Evangelista Liquori (il primo da sinistra) riceve il Premio

quadrati. Lo spazio interno era di circa 13.300 metri quadrati e l’area, cosiddetta “d’oltremare”, era di circa 7.900 metri quadrati. Cinzia Santoferrara ha riportato le sue personali impressioni in merito all’apparato organizzativo dell’evento. Ben 685 espositori hanno preso parte al Cina (Guangzhou) International Food Exhibition & Guangzhou Import Food Exhibition (IFE), 487 espositori nazionali e 198 espositori esteri, posti nel padiglione “d’oltremare”. Oltre 40 mila visitatori hanno visitato la mostra, di cui circa 36 mila visitatori nazionali e 4 mila stranieri, mentre

Cinzia Santoferrara con un ospite e la mascotte della Fiera

Fabio di Prinzio e Cinzia Santoferrara presso il loro stand

573 delegazioni di rappresentanza hanno frequentato la fiera. A ben vedere c’erano 381 aziende cinesi e 192 aziende provenienti dall’estero. «Guangzhou Yifan Exhibition Service Co., Ltd, la struttura che ha curato l’organizzazione dell’evento ha avuto modo di apprezzare i nostri prodotti, -ha sottolineato Cinzia

concluso Cinzia Santoferrara- che le loro fiere coinvolgono molti settori, dalla sicurezza industriale, alla protezione ambientale, alimentare, agricoltura, alimentazione, macchinari, medicina e così via, e ha permesso così ai prodotti delle aziende presenti, tra cui i nostri vini di Colle del Sole e ad Api Pescara-Chieti, gruppo AgroAlimentare di avere una vasta notorietà, come associazione di categoria, anche da parte di una organizzazione e dei vari operatori di settore abituati a muoversi su economie di scala, davvero imponenti, e anche così diverse rispetto ai numeri che esprime la nostra economia regionale»

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eventi » di Marcella Pace

Dieci chef stellati

per l’estate al CafE’ Les Paillotes Heinz Beck, Andrea Ribaldone, Enrico Cerea. Alcuni dei grandi maestri, ogni venerdì dietro ai fornelli del ristorante pescarese

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l “Café Les Paillotes” di Pescara è sempre stato sinonimo di eccellenza e di alta cucina. E in questa estate 2012, diventa a dir poco stellare, anzi stellato. Dallo scorso 6 luglio, infatti, il ristorante del cavaliere Filippo Antonio De Cecco ha inaugurato un’autentica parata di stelle in cucina. Ogni venerdì, uno chef di un locale premiato con le stelle della Guida Michelin, si avvicenda dietro ai fornelli del ristorante di piazzale Le Laudi di Pescara, affiancando lo chef padrone di casa, Davide Pezzuto. Ad aprire la rassegna gastronomica più prelibata dell’estate, è stato il pluripremiato Heinz Beck. Primo chef in Italia, per la classifica stilata da Trip Advisor, secondo in Europa e sesto nel mondo, nel suo ristorante “La Pergola” di Roma e non solo, questo cuoco tedesco si è sempre distinto per la sua creatività e per la massima attenzione nella selezione degli ingredienti. Ed è proprio quest’ultima dote che ha favorito la felice unione con la famiglia De Cecco e il loro ristorante. «Sono trascorsi 12 anni da quando è nata la mia amicizia con Filippo Antonio De Cecco -racconta Beck- . Stavo lavorando ad un libro sulla pasta e ovviamente ho visitato lo stabilimento “De Cecco”, dove ho subito potuto apprezzare la cura del dettaglio. Poi, quando 8 anni fa, Filippo Antonio mi ha chiesto di affiancarlo nell’esperienza del “Café Les Paillotes”, non ho potuto dire di no. Seguo il ristorante e la sua cucina che spesso “ospita” i miei allievi con molta attenzione - l’ultimo in ordine di tempo, proprio Davide Pezzuto, su chef a “La Pergola” per 5 anni - e appena ho saputo dell’iniziativa ho voluto partecipare per il piacere del confronto e della novità che è il vero motore della nostra professione. L’idea di questa rassegna è un’occasione per conoscere la cucina italiana da nord a sud, di scoprire come cambia -ha concluso lo chef- e di avvicinare sempre più gli appassionati dell’arte culinaria a questo ristorante». Secondo chef che ha allietato i palati dei venerdì sera a “Les Paillotes”, è stato il milanese Andrea Ribaldone, volto noto del piccolo schermo, con la sua rubrica fissa nel programma “La prova del cuoco” su Rai Uno. Lo chef del ristorante “La Fermata” di Alessandria, 1 stella Michelin, per l’occasione ha rivisitato l’agnello, piatto tipico abruzzese. Lo scettro dei fornelli è poi passato allo stellato Michele Biagiola, “prestato” al locale del

cavalier De Cecco, dall’enoteca “Le Case” di Macerata. Ha concluso il primo mese della rassegna Stefano Masanti, da 19 anni alla guida del ristorante “Il Cantinone” di Madesimo, Sondrio. Primo venerdì di agosto affidato a Gennaro Esposito del Risto-

Da sinistra il direttore di sala Andrea La Caita, il cav. Filippo Antonio De Cecco, lo chef Heinz Beck e lo chef Davide Pezzuto

rante Torre del Saracino, amico di vecchia data del “Café Les Paillotes”. Allievo di Vissani e di Ducasse, è ormai uno degli esponenti di punta della nuova generazione di chef italiani. Per la serata che precede il Ferragosto, il ristorante pescarese gioca in casa con il suo chef, Davide Pezzuto, con una cena dedicata all’aragosta. Si vola in Spagna, invece, con Olivier Balteo, “Chef formador” con una passione per la pasta, mentre si torna a giocare in casa con Martino Ruggieri, chef cresciuto proprio tra i fornelli di Heinz Beck, che per l’occasione si dedicherà ad una cucina Fusion Orientale. La serata del baccalà sarà guidata da un altro chef spagnolo, Arrieta Quintela Andoni, che punterà a valorizzare i sapori della tradizione attraverso metodi di alta cucina e tecniche innovative. Infine l’ultimo appuntamento, previsto per il 7 settembre è consegnato ad un altro pluristellato, Enrico Cerea, 3 Stelle Michelin, a capo di una squadra con più di venti collaboratori nel ristorante “Da Vittorio” a Brusaporto, vicino a Bergamo, indirizzo imperdibile per gourmet e critici gastronomici

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eventi » a cura della redazione

Speciale Abruzzo sul magazine “La cucina italiana” Si è concluso a Cupello il tour dei giornalisti della rivista americana ospiti dell’associazione “Abruzzo in tavola” guidata dalla dinamica Rosanna Di Michele

I giornalisti a Cantina di Porta Romana dallo chef Marcello Schillaci

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Una tappa del tour presso l’azianda Feudo Delle Ginestre

i è chiuso a Cupello (Ch) il tour di quattro giorni in cui tre rappresentanti americani de “La Cucina Italiana” hanno conosciuto le peculiarità enogastronomiche dell’Abruzzo. Il progetto nasce da un’idea di Rosanna Di Michele, presidente dell’associazione culturale “Abruzzo in tavola”, che da alcuni anni sta portando con grande successo la cucina e i prodotti abruzzesi negli Stati Uniti d’America. I tre corrispondenti Sabrina Notarnicola, Michael Wilson e Ian Wolf hanno visitato, alcune aziende delle quattro province, alla scoperta delle tradizioni culinarie regionali e dei migliori prodotti locali. Il loro tour si è concluso a Cupello, con una conferen-

» Foto concesse da Abruzzo in tavola

La tappa all’azienda di confetti William Di Carlo

za stampa dedicata all’iniziativa e voluta dal sindaco di Cupello Angelo Pollutri. Si è parlato del valore che le piccole e medie aziende hanno per l’economia e la conservazione delle peculiarità del territorio, cercando di far capire che sono ancora loro, grazie al valore aggiunto dell’artigianalità, il volano per far ripartire l’economia locale, attraverso azioni mirate e sinergiche degli enti, come i Comuni, che facciano da capofila e sostegno economico e nella comunicazione. A fine conferenza sono state offerte degustazioni di prodotti delle aziende Antenucci, Peschetola e Coop San Rocco ed è stata svolta una visita allo storico Trabocco Pesce Palombo di Fossacesia.

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eventi

“La cucina italiana” è un magazine enogastronomico italiano fondato nel 1929, diffuso in Usa e Canada e che vanta oltre 500 mila di lettori. Rosanna Di Michele, vastese dall’innata passione per la cucina, si è fatta apprezzare a New York per l’entusiasmo e l’emozione con cui porta avanti le sue iniziative di promozione della cucina abruzzese, oltre che per l’alta qualità dei prodotti e

Le tappe dei giornalisti americani Provincia dell’Aquila: IRC William Di Carlo - Sulmona, Parco Produce - Coop Asca Nunzio Marcelli - Anversa degli Abruzzi, Gentile Vini - Ofena. Provincia di Teramo: Ristorante Porta Romana - Teramo, Hotel Sporting - Teramo, Hotel Mion - Silvi Marina.

La visita all’azienda Peschetola di Cupello

dei piatti che sempre propone nelle degustazioni, dalle polpette cacio e ove alla pasta fatta in casa con i ceci, fino alle scrippelle in brodo, sempre attenta a salvaguardare l’originalità di prodotti e ricette tipiche. «Lo “Speciale Abruzzo” sulla rivista “La cucina italiana” -spiega Rosanna Di Michele, presidente dell’associazione “L’Abruzzo in tavola”- è adesso un primo passo verso una rete di connessioni a doppio senso, che da un lato faciliti l’incoming turistico in

La tappa ad Anversa degli Abruzzi da Nunzio Marcelli

Abruzzo e dall’altro possa ampliare l’export di prodotti locali in America, perché la rivista promuoverà le bellezze paesaggistiche e architettoniche e allo stesso tempo indicherà le aziende abruzzesi e cosa producono, nonché il loro relativo importatore in

Provincia di Pescara: Agrozootecnica Di Mascio - Loreto Aprutino, Birrificio artigianale Golden Rose – Pianella. Provincia di Chieti: ADI Apicoltura Iacovanelli - Tornareccio, Azienda Feudo Delle Ginestre - Rocca San Giovanni, Azienda Vinicola Fratelli De Luca - Mozzagrogna, Azienda La Selvotta - fratelli Sputore - Vasto, Coop San Rocco - Cupello, Antenucci confetture le colline di evagrio - Cupello, Peschetola Ventricina Salumi - Cupello, Filippo Marchesani - Cupello, Lido Racciatti - Casalbordino, Villaggio Poker – Casalbordino, Baja - Vasto, Bed and Breakfast Al Teatro - Vasto, La Ciucculella - Vasto, Ristorante Castello di Aragona - Vasto.

Usa e dove trovarlo, diffondendo queste informazioni tra i lettori e facilitandone così la vendita. Si punta sulle piccole e medie aziende e sul valore aggiunto dell’artigianalità, con importanti ricadute concrete». «Gli americani non conoscono la costa abruzzese e ancor meno l’entroterra -spiega Sabrina Notarnicola, direttore commerciale de “La cucina italiana”- tramite questo viaggio enogastronomico vogliamo, appunto, promuovere questo territorio attraverso la cucina. Cosa ci ha colpiti di Rosanna e perché abbiamo scelto lei? La sua immagine di donna di casa e mamma di famiglia, una figura d’altri tempi che in America non c’è più. Lei mette passione in ciò che fa ed è brava a trasmetterlo, e quindi anche a trasmettere la cultura e la tradizione della sua terra»

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eventi » di Denia Di Giacomo

LA SARTORIA CHE FA STORIA Proclamati a Penne nuovi giovani Maestri Sarti frutto di un qualificante corso organizzato dalla Fondazione ForModa. Tra gli ospiti anche il governatore Gianni Chiodi che ha ricordato la grande tradizione sartoriale del territorio vestino

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enne conferma la sua grande vocazione per la moda e in particolare la sua propensione per l’eccellenza sartoriale. Lo scorso 23 luglio infatti, presso la sede della Fondazione ForModa ha avuto luogo la Cerimonia di consegna degli attestati di qualifica professionale agli studenti del Corso denominato “Operatore dell’abbigliamento - Sarto Confezionista di alta moda maschile”. Alla manifestazione erano presenti numerosi ospiti, tra i quali Rocco D’Alfonso, sindaco di Penne, Enrico Marramiero, presidente di Confindustria Pescara, Mario Morelli, responsabile Risorse umane Brioni, e del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi che ha dichiarato: «Considero l’esperienza sartoriale pennese straordinaria, unica e importante per la crescita e lo sviluppo economico del nostro territorio. ForModa e Brioni sono eccellenze che dobbiamo preservare. Ringrazio il prof. Marcotullio per ciò che ha fatto: lo considero un imprenditore dal volto umano, legato alle sue radici». L’incontro è stato una valida occasione per riflettere sulla tradizione sartoriale del territorio vestino, da sempre fornace di grandi maestri di moda, e naturalmente per tornare a parlare di qualità made in Italy. Il corso “Sarto Confezionista di alta moda maschile”, organizzato dalla Fondazione ForModa, in collaborazione con Brioni Roman Style SpA, è un percorso professionale altamente qualificante e grazie al finanziamento regionale gratuito per i 16 studenti ammessi. La qualifica professionale rilasciata al termine del percorso di studi consente agli allievi anche la possibilità di essere reintegrati nel sistema dell’istruzione per il conseguimento del

» Foto concesse da ForModa

diploma quinquennale, grazie agli accordi che la Fondazione ForModa ha stretto con gli Istituti Professionali “Pomilio” di Chieti e “Bellisario” di Avezzano. Il corso - istituito nel 1985 da Lucio Marcotullio, in qualità di ad Brioni Roman Style SpA - ha formato in questi anni ben 80 sarti, tutti apprezzati maestri a livello internazionale, come ha avuto modo di evidenziare anche Marcotullio, ha rivolto ai nuovi Maestri sarti l’esortazione all’impegno e alla passione nei confronti di un mestiere che dal 1500 ha reso il territorio vestino patria dell’eccellenza sartoriale. Al termine della proclamazione per la prima volta sono stati consegnati gli attestati a 4 Maestre sarte, le prime proclamate dall’istituzione della scuola. Cigliegina sulla torta della manifestazione è stata una live performance di tecnica sartoriale. Gli allievi hanno infatti riprodotto le fasi di lavorazione di una giacca “made to measure”, dal taglio alla picchettatura della tela, per arrivare all’imbastitura finale fino allo stiro del capospalla. In contemporanea sono stati esibiti gli abiti realizzati dagli studenti del corso all’interno del Laboratorio di sartoria

L’elenco dei nuovi Maestri sarti

Marco Azzola, Tatiana Cabral, Jonny D’Intino, Sonia De Simone, Tony Dell’Orso, Gabriele Delli Castelli, Angela Di Camillo, Lorenzo Di Costanzo, Francesca Di Donato, Denny Di Quinzio, Juri Di Silverio, Davide Di Tillio, Alex Frasca, Alex Iezzi, Emanuele Pomante, Dario Zicola.

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eventi

Un’immagine della serata

» di Martina Luciani

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e avete costruito castelli in aria, il vostro lavoro non deve andare perduto; è quello il luogo dove devono essere. Ora il vostro compito è di costruire a quei castelli le fondamenta”. È con questa frase del filosofo statunitense ottocentesco Thoreau, che i ragazzi dell’associazione culturale LiberaMente hanno dato il via alla loro avventura. E nella serata di venerdì 13 luglio, il Polo Museale di Lanciano si è affollato di più di 200 persone per i loro primo evento: Artisticamente, moda, arte e fotografia. LiberaMente è neonata nel panorama associativo frentano, ma ha già le idee chiare su cosa vuole essere e come raggiungere i proprio obiettivi. I soci, tutti ragazzi al di sotto dei 30 anni, si propongono come “liberi” dagli schemi precostituiti, dalla politica e dalle idee, obsolete, di come oggi s’intende la cultura. Quella che LiberaMente, attraverso le sue iniziative, vuole proporre è una visione della cultura dal basso. In cui i giovani stessi possano corciarsi le maniche e dimostrare che non sono tutti “bamboccioni”. Ed Artisticamente è stata la dimostrazione chiara e concreta di tutto ciò. Una serata interamente dedicata alle giovani eccellenze locali. Il chiostro del Polo Museale ha infatti ospitato una mostra fotografia in collaborazione con l’associazione Social Photography Street 6212, due punti di arte live con Giulia Porreca impegnata in un disegno e Matteo Giardino nell’affascinante arte del body painting. Ma il clou della serata si è raggiunto con una sfilata di moda riservata ai giovani stilisti ed artisti locali. Hanno sfilato i modelli di Aua Couture, Bustler, Marti Couture e Sara Arrizza Sartoria Creativa. Ragazzi che con tenacia, coraggio e talento, hanno fatto della loro passione il loro lavoro, meritando una vetrina come quella del Polo Museale. «La forza di LiberaMente sta nella ferma convinzione che sia necessario dare il giusto spazio a tutte le nostre giovani eccellenze, promuovere una nuova forma di cultura e di partecipazione e nella totale condivisione di intenti e progetti di tutti gli associati», queste le parole di Rocky Mariano, presidente dell’associazione

LIBERAMENTE: BUONA LA PRIMA! Una nuova associazione di ragazzi a Lanciano si propone di portare una ventata di freschezza nella cultura giovane frentana

Gli organizzatori della serata

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www.assoimpresaitaliana.it

Rubrica di informazione

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IL COMITATO CULTURALE SCIENTIFICO DIVENTA REALTÀ

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rande fermento per la scelta dei nominativi di imprenditori e manager che faranno parte del Comitato Culturale e Scientifico dell’associazione ASSOIMPRESA. La selezione dei nominativi, partita già da qualche tempo, è ormai arrivata agli sgoccioli, sono molte le realtà che hanno chiesto di far parte di questa nuova fucina di idee, dalla quale partiranno tutte le iniziative più concrete volte alla strutturazione di piani di azione e sviluppo di numerosi settori del tessuto economico abruzzese, oltre che dedicati alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, alla divulgazione di eventi culturali e formativi e molto altro ancora. Fabio De Vincentiis, presidente di ASSOIMPRESA, è personalmente impegnato nell’incontro di tutti

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coloro che si sono mostrati interessati a far parte di questa nuova sfida ma per adesso sui nominativi c’è ancora massimo riserbo. Sono ben 24 i settori che l’associazione ASSOIMPRESA raccoglie e attualmente tra i più partecipativi al Comitato Culturale - Scientifico vi sono ambiente, commercio, edilizia, industria, servizi professionali, turismo e infrastrutture, ogni settore potrà ospitare al massimo sette rappresentanti, compreso il presidente di riferimento. Ricordiamo che il Comitato Culturale - Scientifico è previsto dall’articolo 21 dello statuto associativo e rappresenta un importante organo con funzioni consultive che affiancherà il presidente di ASSOIMPRESA in tutte le sue attività. Attendiamo con ansia questa nuova partenza!


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oderna, innovativa e spaziosa è la sede di ASSOIMPRESA, con uffici creati appositamente per ricevere gli associati e sviluppare insieme la crescita di tutti. All’interno della struttura si trovano anche gli studi televisivi totalmente digitalizzati e la sala convegni intitolata ad “Enzo Biagi”. Una location completa, che guarda al futuro in modo innovativo, pronta a dare concrete risposte e soprattutto servizi a tutti gli associati di ASSOIMPRESA. ASSOIMPRESA, nasce infatti con il preciso intento di agevolare la creazione e lo sviluppo di una rete dedicata al business, grazie alla sua esperienza, alla sua professionalità e al dinamismo che metterà in moto con le più svariate iniziative.

UNA SEDE ALL’AVANGUARDIA

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ww.assoimpresaitaliana.it è questo il portale internet che l’associazione ASSOIMPRESA dedica a tutti i suoi associati. Notizie sugli associati, servizi e contatti, video, approfondimenti, e poi tanti altri progetti in via di sviluppo, con novità quotidiane, per un portale che promette di essere sempre più fruibile, sempre più ricco ma soprattutto sempre più utile al vostro business! Che rete sarebbe senza un collegamento diretto 24 ore su 24, perennemente disponibile e monitorato e costantemente attento ad accogliere ogni vostro suggerimento o iniziativa? Inoltre su assoimpresaitaliana.it accedendo con le proprie credenziali nell’area riservata potrete direttamente contattare tutte le aziende associate ad ASSOIMPRESA, creando così un immediato filo diretto con i vostri potenziali partners. Cosa aspettate allora? www.assoimpresaitaliana.it, crea conoscenza e business!

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Inizia il percorso ASSOIMPRESA e con essa partono le presentazioni dei nostri associati, cominciamo con tre robuste aziende del nostro tessuto economico, che hanno saputo regalare al mercato grandi vittorie e progetti e oggi intendono continuare a crescere e fare business anche con ASSOIMPRESA. Torricella, non chiamatela ferramenta!

Un vero impero costruito con la passione e l’attenzione che solo una famiglia può trasmettere. Oltre mezzo secolo di esperienza, 30 categorie merceologiche, 80 mila referenze, 6 mila metri quadrati di magazzino, 1600 metri quadrati di show room, 2 ampie sale di formazione complete di ogni comfort e una grande spinta all’innovazione. Questi non sono soltanto numeri, ma rappresentano il cuore della Torricella Ettorino s.r.l.di San Salvo, una ferramenta industriale che ha deciso di superare il concetto di ferramenta arricchendo le proprie competenze con nuove aree e tematiche, quali ad esempio la sicurezza sui luoghi di lavoro. La loro sede, LIANET, è un’avveniristica struttura completa di ogni comfort e capace di accogliere ogni genere di attività, dai corsi di formazione ai convegni, un luogo dove la famiglia Torricella ha in mente di portare avanti molti progetti, all’insegna dello sviluppo e dell’innovazione.

Ceit, tecnologia che punta in alto

La loro mission punta molto in alto e la qualità del loro lavoro non lascia dubbi, parliamo della CEIT, azienda specializzata nella commercializzazione dei componenti elettronici ed elettromeccanici per l’automazione industriale. Il loro obiettivo è quello di diventare il punto di riferimento del loro settore per Costruttori, System Integrator, Quadristi, Manutentori di impianti industriali, End-user, offrendo un servizio sempre più professionale ed in linea con le aspettative della clientela. CEIT è presente sul mercato da oltre 30 anni e da oltre 10 è certificata ISO 9001-2008, fin dall’inizio si è focalizzata in quello che ancora oggi rappresenta il loro core business, mettendo in campo sempre la stessa attenzione e professionalità ma con uno sguardo attento ai cambiamenti del mercato. Questo stretto connubio tra esperienza e innovazione, ha portato l’azienda di Chieti Scalo ad acquisire un grande know-how tecnologico, che viene costantemente monitorato e aggiornato grazie alla collaborazione con i più importanti fornitori mondiali del questo settore.

Work Group: migliorare la vita

Operante nel settore delle pulizie e della sanificazione, WORK Group è un’azienda che offre servizi specialistici e integrati in grado di soddisfare ogni esigenza, che si tratti di enti pubblici o di privati. Molto attenta alle vigenti normative in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro e dei lavoratori, di ecologia e tutela dell’ambiente, questa dinamica azienda di Santa Teresa di Spoltore, possiede una grande ed efficace organizzazione del lavoro, con una spiccata propensione alla formazione del personale ed all’impiego di metodologie professionali e tecnologie all’avanguardia. Elementi fondamentali che consentono all’azienda di implementare sistemi di gestione dell’igiene adeguati alle esigenze tecniche ed economiche delle strutture da trattare. Ecco quindi Work Accademy, la scuola professionale interna all’azienda ideata per selezionare e qualificare tecnici e operatori delle pulizie da inserire nell’organizzazione e avviare al lavoro. Perché la formazione è alla base di tutto e WORK Group ne è promotore.

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hanno collaborato

Luigi Carunchio

Alessio Pelusi

norme&leggi | pag. 57

messa in sicurezza | pag. 65

Socio fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria e per questo attualmente ricopre, tra le altre, la carica di presidente nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed esperti contabili, principale sindacato di riferimento dei commercialisti italiani. Presidente altresì della Fondazione Nazionale Centro Studi UNGDC il cui comitato scientifico è presieduto dal prof Lupi.

Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Alessio Pelusi è nato a Chieti 32 anni fa, ha una Laurea quinquennale in Scienze della Comunicazione con indirizzo “Comunicazione istituzionale e d’impresa”, presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Si è laureato con una Tesi sperimentale sul Knowledge Management. Durante gli studi ha lavorato all’Ufficio Centrale Orientamento e Formazione Professionale dei Lavoratori (UCOPFL), del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nel 2005 è tornato a Chieti. Attualmente si occupa di Sicurezza e Qualità alla Edilmet Srl, azienda di edilizia metallica e frequenta il Master in prevenzione dei rischi e gestione della sicurezza del lavoro, presso l’Università di Modena e Reggio Emila.

Antonio Teti ict | pag. 48 È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Laureato in Economia e Management delle Imprese, ha conseguito tre specializzazioni in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È Accademico Ordinario della Pontificia Accademia Tiberina, prestigioso Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori e Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche (SISIT). Ha avuto incarichi di docenza in diverse università italiane e ha collaborato per attività di alta formazione con la facoltà di Informatica dell’Università Politecnica di Valencia e di Madrid.

Simone D’Alessandro creatività | pag. 53 È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del premio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.

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Filippo Paolini

fisco | pag. 45

Massimiliano Pian focus | pag. 74 È laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano nel 1989, ha lavorato per 20 anni in Accenture, società leader nei servizi di consulenza manageriale, tecnologica e organizzativa, ricoprendo il ruolo di Client Partner per importanti società multinazionali, nonchè di Responsabile della consulenza strategica in ambito “finance” per il settore dell’energia. Dottore Commercialista e Revisore Contabile dal 1992, è iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti di Pescara. Dalla metà del 2009 opera come libero professionista, collabora con lo studio N&CA- Nicolini Commercialisti Associati, con particolare attenzione alla consulenza gestionale e strategica per le medie imprese.

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso | pag. 61 Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Chiara Strozzieri In cornice | pag. 123 Laureata in Tecnica Pubblicitaria presso la Lumsa di Roma, svolge attività di critico d’arte e copywriter. Ha curato significative rassegne nazionali e mostre d’arte contemporanea e redatto saggi critici per cataloghi. Ha tenuto conferenze in luoghi pubblici di prestigio quali l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, il Collegio Raffaello di Urbino, il Lavatoio Contumaciale di Roma. Nel 2010 fa parte della commissione inviti al XXXVII Premio Sulmona insieme a Vittorio Sgarbi, presidente.


A R T E C U LT U R AC I N E M A L E T T ER AT U R A M U S I C A M O DAV I AG G I T U R I S M O G A S T R O N O M I A A R T I G I A N ATO

» a cura di Denia Di Giacomo

113traparentesi News in pillole 117divinoenonsolo I VINI PER L’ESTATE... 121train de vie Ferie e divertimento 137Musicamania OVEREXPOSED OCEANIA

133Arte&CO.

40 ANNI DI PESCARA JAZZ 126Arte&co. 119salus, cibo per vivere meglio 123Arte&co. / IN CORNICE Il Sentimento della 129Arte&co. LA CIPOLLA... ARTURO AVOSSA E LE Natura al Museo Vittoria L’OMAGGIO DEL FLAIANO ALTRO CHE LACRIME! SUGGESTIONI DEL TEMPO Colonna di Pescara A BILLY WILDER

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traparentesi eventi

L’Orco, il Mite, l’Imaginifico. Carducci, Pascoli e d’Annunzio in cartolina Nella splendida sede del Circolo Ater

nino a Pescara dal 1° al 20 agosto è in scena la mostra L’Orco, il Mite, l’Imaginifico. Carducci, Pascoli e d’Annunzio in cart olina dedicata alle tre corone della letteratura italia na tra Ottocento e Novecento. Si tratt a di un altro appuntamento culturale che rende ricco il programma del D’Annunzio International Arts Festival, organizzato dal Comune di Pescara attraverso l’assessorato alla Cultura e in collaborazione con l’Ente Manifest azioni Pescaresi sotto la direzione di Giordano Bruno Guerri. L’esposizione, aperta tutti i giorni dalle 18 alle 24 con ingresso gratuito, è curata da Marco Formato. Info: Aurum 085/4549508 – www .dannunziofestival.it – info@dannun ziofestival.it

ambiente

PROGETTO “IO AMO LANCIANO” Si è svolto in due giornate – il 27 luglio e il 3 agosto - il progetto “Io amo Lanciano”, promosso dall’Assessorato alla Sanità, all’Ambiente e all’Energia, in collaborazione con l’Assessorato ai Lavori pubblici e trasporti. I cittadini sono stati invitati a partecipare attivamente alla pulizia e alla riqualificazione dei luoghi simbolo della città per salvaguardia del patrimonio ambientale e architettonico partendo da semplici interventi di manutenzione… Tra le associazioni che hanno aderito all’iniziativa ci sono LiberaMente, LancianoLab, Puntidisvista?, Lanciano in comune e Oriente immaginario. Al termine del lavoro è stato offerto un piccolo ristoro.

AMANTE SCARESE, PUNTA DI DI la sua OLIO DOP APRUTINO PE mercati di interesse e consolidare realtà Dop Aprutino Pescarese sui

AGRICOLTURA

Affermare la so obiettivo del per il territorio di origine. È l’ambizio immagine di prodotto d’eccellenza Aprutino PeDOP Olio dell’ la dal Consorzio di Tute Programma di promozione avviato ciali dell’Olio mer com e nali ozio prom alte potenzialità scarese per valorizzare a pieno le Politiche delle o cui, grazie al contributo del Minister DOP della Provincia di Pescara. Per rmare affe per ne ozio di inter venti di prom sorzio ha avviato un corpus integrato Con il , uziostali prod Fore la e ri cui enta tra Alim , ità, cole attiv e Agri . In programma numeros esse inter di cati mer sui e ne ares uzio erta dei luoghi di prod la realtà Dop Aprutino Pesc izzazione di un press tour alla scop real la ue, tiling mul con nale zzo” ozio Abru prom te ne di materiale ta Conviviale “DOPpiamen e l’organizzazione a Roma della Sera lia. dell’Olio DOP Aprutino Pescarese ciazioni identitarie più antiche d’Ita asso delle li Abruzzesi a Roma, una deg ione ciaz Asso dell’ io ocin patr il

SVILUPPO

ItaliaViva, per un Paese migliore

E’ partito il 15 luglio ItaliaViva, il progetto di Prima Persona volto a far luce su alcune delle esperienze umane, sociali e imprenditoriali più significative del Paese. Il 27 luglio è stato a Bellante per ascoltare l’esperienza di Ariadne GPS e del suo sviluppatore, Giovanni Luca Ciaffoni. L’app, funzionale per calcolare e monitorare spostamenti, è particolarmente utile per non vedenti. Grazie a un particol are sistema di “mappe parlanti”, cambierà la vita di milioni di persone. L’associazione, voluta da Gianni Pittella, cede la parola agli attori di un cambiamento già in atto, del quale ognuno può essere protagonista. Il viaggio di Prima Persona è iniziato in Umbria e proseguirà per molte regioni italiane, obiettivo prioritario del viaggio è stimolare il confronto, dando voce a chi si impegna per se stesso e per il proprio Paese, e trarre indicazioni di pratiche utili da trasferire anche sul piano politico. Le differenti si raccolgono per portare un messag gio di fiducia e speranza. ItaliaViva nasce per mostrare come l’azione concreta e la sperimentazione di nuove soluzioni sia la chiave per reagire a condizioni sociali ed economiche sfavorevoli. Per seguire l’iniziativ a: www.primapersona.eu/italiaviva

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traparentesi

olani tra sport c c to , verdi e an m Setti o dedicati allo e natura con IlDal Bfiumoess Majella, fino a momenti Tirino ai boschi della a in corpore sano”.

INIZIATIVE

s san l corso dell’attività “Men sport e alla natura, ne da Casauria, dai 6 ai 13 co Toc di i ini e i ragazz Set timane Verdi, Sono in tut to 72 i bamb tate 2012, di aderire alle l’es r pe lto, sce o nn ha anni, che unale con l’ausilio del dall’amministrazione com ssi mo pro ivi est s pu cam una società cooperativa bientale (Cea) Il Bosso, 10 Centro di Educazione Am Dal 23 luglio e fino al dell’ambiente dal 1999. coli pic ai lte rivo che opera nel set tore e ich att ersificate le attività did agosto, sono tante e div ità e della sensibilizil tema della sostenibil no an ter ron aff surache i an toccol lti in campionamenti, mi oratori e saranno coinvo lab e rt spo , chi gio e.it o ravers passeri.p zazione ambientale att mpa@comune.torrede analisi. INFO: addetto.sta ed ti da te col rac vi, rilie zioni,

SPORT

TROFEO MAT TEOT TI, VINCE DE NEGRI (FARNESE VINI) Matteot ti. Il corri-

Pier Paolo De Negri (Farnese Vini) ha vinto la 66ª edizione del Trofeo e il pescarese dore genoano ha battuto allo sprint lo sloveno Marko Kump (Adria Mobil) di silenzio minuto un to osserva a, partenz della Prima ). Sapone (Acqua& Fabio Taborre scorso 28 lo rso scompa per la morte del presidente della Farnese Vini, Camillo De Juliis, izcaratter ), partenti 126 su 51, in arrivati luglio. Corsa dura e difficile (al traguardo sono difficoltà tra così, a conclus è Si ma. program in giri 13 dei zata da una lunga fuga di 21 corridori, partita al primo e successi, la storica manifestazione sportiva.

ARTE

CONDIVISIONE D’AFFETTI, UN AMORE DURATURO

Si rinnova l’iniziativa “condivisione di affetti”, svolta tra Firenze e Santo Stefano di Sessanio. Dal 7 luglio al 30 settembre 2012, una nuova mostra di opere d’arte dalla Galleria degli Uffizi nel borgo abruzzese dedicata ai temi del paesaggio e della pastorizia. La mostra, promossa dagli Uffizi, aspira - come è ormai nell’uso della Galleria - a indirizzare l’attenzione del pubblico verso opere meno celebra te di artisti pur sempre noti e verso creazioni di maestri di minor fama, ma non per questo meno poetici. La scelta delle opere ha un filo conduttore legato a elementi antropologici ma soprattutto celebra l’integrità paesaggistica caratteristica della montagna abruzzese e in particol are di questo piccolo borgo montano, difesa da tempo dall’amministrazione comunale, dagli enti e dai privati che hanno creduto nella tutela e nella cultura come risorse fondamentali dell’economia locale.

EVENTI

Loretoview, non solo foto

Quest ’estate fino al 30 set tembre Loreto si anim a di foto con Loretoview, stival di Fotografia del il primo FePaesaggio promosso da lla Fondazione dei Musei Comune di Loreto Aprut Civici e dal ino. Cinque sezioni, ott o mostre, venti fotografi percorsi inediti all’interno disegnano del centro storico di Lor eto, svelandone campi panorami segreti, orizzo nascosti, nti emozionanti: la fotog rafia vissuta dal borgo, suto attraverso la fotog il bo rgo visrafi a. E poi Workshop e Let tur amatori, itinerari alla sco e portfolio per fotografi perta di una città d’arte e fotoe molto altro ancora fino protagonisti musica e cap a tarda sera, quando arr olavori culinari ed enolo iveranno gici del territorio.

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RICOSTRUZIONE

LA SOLIDARIETA’ POST-SI SMA CONTINUA

A 8 Comuni della Pro vincia di Teramo sar anno destinati comple 221.426,69 Euro raccolti ssivamente dalla rete Montepasch i di Siena grazie alla ge clienti del Gruppo nei con ne rosità dei fronti delle popolazion i colpite dal sisma del ter venti finanziati e le mo 2009. Gli indalità di scelta sono sta ti illustrati nella sede de strazione Provinciale di ll’AmminiTeramo. L’intera somma è sta ta destinata ai Comuni tere e grazie ad essa son del Crao già state realizzate alc une opere che hanno con lungo percorso verso la tribuito al normalità di un territorio ferito. «Siamo molto org così importante e così bru ogliosi del fat to che qu talmente esti fondi siano utilizzati particolare attenzione ai per progetti con finalità bambini e agli anziani -ha sociali, con una detto Alessandro De Bo Siena-. L’iniziativa di sol nis della Banca Monte de idarietà in favore dei com i Paschi di uni teramani, colpiti da una volta l’at tenzione e l terremoto del 2009, con la sensibilità che, storica ferma ancora mente, il Gruppo Monte paschi ha verso il territo rio».

ENOGASTRONOMIA

TELA DEL DOP LA PROVINCIA DI CHIETIdiAChieTU ine del giorno ti ha approvato all’unanimità un Ord

Il Consiglio provinciale Giunta ad oni che impegna il presidente e la proposto dal consigliere Franco Mor made in il lare tute nza della Provincia per adottare tutte le iniziative di compete cauatto l’imp ire defin a e informazioni utili Italy agro-alimentare. E ad assumer e filier sulle ne italia ri enta -alim uzioni agro sato dai prodotti che imitano le prod inli deg la provinciale, anche ai fini della tute agricole ed alimentari del territorio italiano, io arginare l’avanzata, sul mercato ssar gi è più che mai nece quelle pio esem ad teressi della stessa Provincia. «Og e com italiane, che imitano le produzioni tipiche no la cola osta cato dei prodotti agroalimentari esteri mer sul esse lità -dice Moroni- e che imm qua la né ine l’orig né ne aver a Dop, senz entari di origine italiana». diffusione dei prodotti agricoli e alim

TURISMO

WWOOFING, IL TURISTA CONTADINO Si chiama Wwoofing ovvero world wide opportunities on organic farms e rappresenta una nuova idea di turismo sostenibile, grazie al quale il turista diventa a tutti gli effetti un agricoltore a breve termine. Funziona in questo modo: chi vuol imparare un mestiere o chi vuole scoprire un nuovo rapporto con la terra viene ospitato in fattorie e in cambio del proprio lavoro fisico ricevere vitto e alloggio. Il nome di questa vacanza alternativa deriva da Woof, l’associazione internazionale nata per sostenere una nuova idea di turismo (e di agricoltura). Come? Mettendo in contatto gli aspiranti contadini con le imprese agricole disposte ad ospitarli. L’Italia si sta imponendo come uno dei luoghi prediletti per il Woofing sarà per la grande tradizione agricola che ci contraddistingue o per la possibilità di godere di paesaggi incantevoli, fatto sta che molti stranieri cominciano a desiderare la vacanza sostenibile soprattutto per le tasche, anche a costo di zappare!

AMBIENTE

UE L’ITALIA E LE SUE ACQUE REFL scarico delle acque reflue enti la raccolta, il trattamento e lo

L’Italia non rispetta “le norme iner adeguato. E’ quanto non hanno un sistema fognario urbane”, In altre parole: alcune città razione partita nel d’inf ra pea, al termine di una procedu stabilito dalla Corte di Giustizia euro bbe rispettato gli avre non lia L’Ita lità. un centinaio di loca 2009 e che, in origine aveva coinvolto ichi fognari con il solo 271/91, che impone norme sugli scar dicembre obblighi imposti dalla direttiva Ue avrebbero dovuto adeguarsi, il 31 scadenza entro la quale i comuni La te. bien dovrebl’am anti lare abit tute mila di 15 ttivo di obie I centri con più così l’Europa è passata alle sanzioni. rmente icola part e izion cond 2000, è stata superata da tempo e na o. U in tutte le stagioni dell’ann ta” gua ade nto “ ltime sma nte il di dura rete ode bero dotarsi di una inzita in inverno, espl e turistica, la cui popolazione, strim zion voca forte a uni com i per impegnativa . te naturalmente c’è anche l’Abruzzo periodo estivo. Tra le regioni interessa

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Chieti


divinoenonsolo » di Nicola Boschetti

I VINI PER L’ESTATE... Cosa bere con il grande caldo di questa estate? Come abbinare le nostre pietanze? Piccoli consigli per grandi serate in compagnia…

automatico e storico, quando il gran caldo si fa sentire, ogni essere umano va alla ricerca di refrigerio, sia esterno che interno. Cerchiamo luoghi freschi, cibi leggeri e piacevoli, ma soprattutto vini leggeri e ghiacciati, cadendo molte volte nell’errore che bere freddo ci disseti, senza tener conto del fatto che tutti i liquidi che ingeriamo freddi li esterniamo sotto effetto sudorazione, aumentando alla fine solo la sensazione di calore. Non basta che i vini siano freddi e leggeri, ma bisogna sempre dare un occhio alla qualità vera del prodotto, senza assecondare il gioco delle multinazionali, che con un buon marketing comunicativo e visivo, ci propina prodotti dozzinali e di basso pregio, facendoceli pagare tanto, solo per la grande forza psicologica che essi sviluppano. Aspetto molto importante per contrastare la calura estiva, è rappresentato dall’abbinamento cibo\vino. Con dei piccoli accor-

gimenti possiamo gustare un buon calice di vino rosso anche con 30° all’ombra. Innanzitutto va ricordato che tutti i vini sono composti da percentuale alta di acqua, ma soprattutto la sensazione di freschezza è data dal connubio acidità\alcol, è quindi su questi fattori va lavorato, maggiore è la componente alcolica, maggiore sarà la sensazione di calore e pesantezza, in opposto invece, maggiore sarà la piacevole acidità, più alto sarà il piacere di freschezza e digeribilità di un vino, senza distinzioni che sia esso un Pecorino fruttato o un possente Montepulciano. Fattore molto importante è dato dai cibi che ingeriamo, in estate sarà preferibile poco sale, pochi grassi, poche spezie, facendo così diminuirà la sensazione di sete, e potremmo tranquillamente goderci un buon bicchiere di rosso intenso. Quindi nelle vostre serate estive, scegliete i vini in base ai cibi che avete intenzione di consumare, alcuni esempi? Crudi di pesce marinati, o frutti di mare al vapore: bianchi giovani in acciaio (pecorini, trebbiani, chardonnay, cartizze). Primi e secondi piatti di pesce: rosati di

corpo o rossi morbidi serviti sui 12° (cerasuolo, merlot, morellino, rosati del Salento, Pinot Nero). Salumi, formaggi, verdure arrosto: bianchi di media struttura (trebbiani in botte, sauvignon, bollicine di Franciacorta o Trento). Primi piatti vegetariani, carni bianche, arrosticini: rossi delicati in acciaio (Cabernet, Lagrein, Nero d’Avola, Montepulciano giovane). Insalatone, frutta, dolci freschi e gelati: bollicine rosè, moscato d’Asti, passiti delicati e anche qualche buona birra bionda, sia artigianale che più conosciuta, mantenendosi sempre ad una gradazione medio\bassa. Spero che questi piccoli consigli vi possano dare sollievo nelle serate bollenti di questa anomala estate 2012, ma di una cosa continuerò ad essere portavoce: divertirsi ad abbinare, non crea danni o umiliazioni, ma accresce solo il nostro sapere enogastronomico, e soprattutto ci diverte a prezzi giusti, che non guasta mai. Di seguito vi fornisco alcune etichette che mi stanno dando tante soddisfazioni e sono particolarmente apprezzati dai visitatori di fuori regione. BUONE VACANZE

YAMADA PECORINO 2011, AZ. ZACCAGNINI BOLOGNANO (PE) fresco e di buon corpo - € 12 CERASUOLO F.S. 2011 VALLE REALE POPOLI (PE) di montagna, sapido e minerale - € 12 CASTELLO DI SEMIVICOLI ROSSO 2009 AZ. MASCIARELLI. elegante, morbido e fruttato - € 16 SOGNO DI ULISSE BIANCO 2011 TENUTA ULISSE CRECCHIO (CH). FRUTTATISSIMO - € 12 NIRO’ ROSSO 2011 CITRA VINI ORTONA (CH). Grande piacevolezza nella beva - € 10 COCOCCIOLA BIANCO 2011 FARNESE VINI ORTONA (CH). FRESCHEZZA NUOVA - € 10 CERASUOLO TIBERIO 2011 AZ. TIBERIO CUGNOLI (PE) Sapori e profumi veri - € 12

info_ Nicola Boschetti sommelier professionista c/o ristorante Villa Maiella. boschettin@yahoo.it - mod. 3483107727

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Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista

salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

LA CIPOLLA... ALTRO CHE LACRIME! Quante volte pensando alla cipolla abbiamo immediatamente accomunato l’idea delle lacrime? Ma la cipolla non è solo lacrime, è molto di più! Versatilissima in cucina ha tante proprietà nutrizionali e terapeutiche. Scopriamole insieme in questo mini viaggio su questo incredibile ortaggio

o n o s c i u t a già 5000 anni fa la sua origine sembra sia dell’Egitto insieme a porro ed aglio, alcuni documenti storici riporterebbero che cipolle e ravanelli facevano parte della dieta degli schiavi che eressero le piramidi egizie, gli atleti dell’antica Grecia ne mangiavano grandi quantità perché ritenevano che alleggerisse il sangue, i gladiatori romani si strofinavano il corpo con cipolle per rassodare i muscoli, nel medioevo le cipolle avevano grande importanza come cibo, tanto che erano usate per pagare gli affitti e come doni, Cristoforo Colombo la introdusse in America, nel suo viaggio ad Haiti del 1493. I medici prescrivevano le cipolle per alleviare il mal di capo, per curare i morsi di serpente, per la perdita dei capelli e come cura per l’infertilità, non solo nelle donne, ma anche negli animali domestici. Fin qui le nozioni storiche ma scientificamente che cosa sappiano della cipolla? Tante cose, a cominciare dal motivo per cui fa piangere. Quando si taglia la cipolla si liberano alcune sostanze volatili (acidi solfenici) che a contatto con gli occhi liberano l’acido solforico che è un irritante del bulbo oculare per cui si ha una immediata reazione di difesa da parte dell’occhio, consistente nella produzione di lacrime. Per ovviare a questo inconveniente, come tutte le brave massaie sanno, basta tagliare le cipolle facendole scorrere sotto l’acqua, in questo modo l’acido solfenico non si libera. Scientificamente denominata Allium Cepa, appartiene alla famiglia delle Alliaceae come l’aglio, lo scalogno, il porro e l’asparago. Ne esi-

stono tante varietà tra le quali la cipolla ramata di Montoro, le rosse di Tropea, Acquaviva delle Fonti e Certaldo, la cipolla dolce, la borrettana e quella di Brunate. Molto ricca di minerali tra cui calcio, fosforo, iodio, ferro, fluoro e potassio contiene anche diverse vitamine tra le quali A, B1, B2, B5, PP, C, E, carboidrati come glucosio, saccarosio e fruttosio e diverse sostanze antiossidanti come i flavonoidi. Veramente tante e notevoli le proprietà: anti-tumorale, anti aggregante piastrinico per la prevenzione della formazione di trombi, favorisce la riduzione di colestreolo e trigliceridi, migliora la pressione sanguigna grazie alla sua azione diuretica, combatte le infezioni delle vie urinarie, la calcolosi renale e le prostatiti, ha spiccate proprietà antidiabetiche per la presenza di glucochinina che abbassa lo zucchero nel sangue. Grazie alle sue molecole solforate stimola la funzione disintossicante del fegato e normalizza la flora batterica intestinale, alcuni suoi enzimi stimolano la produzione dei globuli rossi e insieme al ferro che contiene risulta molto utile nelle anemie. Consumata cruda elimina i batteri patogeni presenti nello stomaco e nell’intestino, favorendo la secrezione biliare ma proprio per la presenza di sostanze solforate è sconsigliata in coloro che soffrono di acidità o ulcera gastrica. Veramente tanti modi per consumare la cipolla sia cruda che cotta e tra i tanti perché no durante il periodo estivo la cipollata abruzzese (la cipullat) con cipolle in abbondanza, un uovo a testa e pecorino grattugiato; pratica, rapida, nutriente completa e soprattutto buonissima. E pensare che ce chi considera la cipolla soltanto come la “regina” del soffritto!

info_ Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina

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traindevie » di Carolina Pierfelice

Ferie e divertimento

Troppo spesso durante il tempo libero ci ritroviamo a rincorrere il tempo o, peggio, a lasciarci trasportare dagli eventi senza la giusta consapevolezza… riflettiamoci un po’ insieme

gosto, tempo di ferie, per chi può, in questo gramo momento. Tempo di avere del tempo. Tempo di avere del tempo per affannarsi a cercare un modo per riempire ogni ora delle nostre vacanze per fare cose che ci piacciono, per rincorrere il divertimento a cui abbiamo dovuto rinunciare per troppo tempo, per fare un viaggio, per rivedere gli amici, per dedicare qualche ora in più alla famiglia, alla casa… Insomma ferie in cui “zippare” tutto quello che avremmo voluto fare durante il resto del tempo e non siamo riusciti a fare. Risultato: stress da ferie, con postumi da scontare nel difficile periodo di ripresa lavorativa; tempo letteralmente volato, sfumato in un batter d’occhi, con la consistenza quasi di un sogno interrotto bruscamente dall’odioso suono della sveglia. Forse non sarà così per tutti, ma credo lo sia per molti. E forse sarà il caso, allora, di riflettere sul senso delle ferie e, soprattutto, sul nostro rapporto col tempo, in particolare il tempo libero, e il divertimento. La nostra società ci impone un modello di tempo libero da riempire con una infinità di proposte di ogni genere, ovviamente tutte con dei costi più o meno accessibili: d’estate basta prendere qualche brochure con i programmi delle iniziative promosse dai vari enti per rendersi conto di quante sono le cose da poter fare, per trascorrere il tempo in modo spensierato. Un’infinità di proposte di divertimento, per tutti i gusti. Se analizziamo la parola “divertimento” scopriamo che viene dal latino “divertere” e il suo significato è “volgere altrove, allontanarsi”; Blaise Pascal usa l’espressione “divertissement”- in senso etimologico, appunto, “distrazione, diversione”- per indicare quella sorta di info_ Carolina Pierfelice Psicologa - psicoterapeuta CarolinaPierfelice@libero.it

stordimento di sé, di fuga da sé che l’uomo mette in atto, dedicandosi alle più diverse occupazioni quotidiane (il gioco, il lavoro, gli intrattenimenti sociali), per esorcizzare l’angoscia che deriverebbe dal meditare sulla precarietà creaturale e per distogliere la mente dalle domande essenziali dell’esistenza. Ma questa continua fuga da noi stessi, da quel che siamo, dalle domande ultime che dovrebbero abitarci in tutta la loro fecondità, questa continua “distrazione” della nostra anima finisce solo di impedirci di vivere veramente, di confrontarci con noi stessi in modo costruttivo. In realtà Pascal non critica il divertimento in quanto tale, ma il credere che questo corrisponda al vero bene, a qualcosa che deve essere cercato per aiutarci a crescere. Sin dalla giovinezza, tempo di divertimento per eccellenza e tempo a cui risale il mio primo approccio ai “pensieri” di Pascal, ricordo che queste considerazioni mi avevano turbato e, nello stesso tempo, fatto riflettere, e mi auguro che ora sortiscano in tutti questo effetto. In realtà sono assolutamente d’accordo sul fatto che il divertimento vada scelto e vissuto in modo consapevole; la consapevolezza di ciò che facciamo e scegliamo di fare credo sia la chiave di volta del nostro benessere, della nostra felicità, a maggior ragione quando si tratta del nostro tempo libero, nella fattispecie delle nostre ferie. Troppe volte ci troviamo a non scegliere quello che facciamo, troppe volte lasciamo che gli eventi o gli altri scelgano per noi, troppe volte ci troviamo a uscire, nel tempo libero, “tanto per”, magari annoiandoci o, comunque, facendo qualcosa che non ci dà particolare piacere; sarebbe molto meglio, in quei casi, fermarsi per riflettere un po’ su noi stessi, per fare un piccolo bilancio in modo che le nostre scelte, foss’anche leggere e amene, siano veramente una risposta ad un nostro bisogno, a una nostra esigenza e ci facciano davvero stare bene. In sostanza il mio è un invito a rifuggire il “lasciarsi vivere”, così da poter dire, nei tanti momenti di bilancio che la vita ci impone: “Confesso di aver vissuto”. Anche se un breve frammento del nostro tempo libero

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arte&co.

/ incornice

» di Chiara Strozzieri

ARTURO AVOSSA E LE SUGGESTIONI DEL TEMPO

A Ortona uno studio-laboratorio dove apprendere idee originali sul tempo nell’arte

» Foto concesse dall’artista

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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.

Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it

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arte&co.

a necessità di rendere l’arte più accessibile a qualsiasi tipo di pubblico, spesso timoroso di non comprendere appieno il significato delle linee di ricerca contemporanee, dovrebbe portare alla moltiplicazione delle occasioni di approfondimento dell’argomento a tutti i livelli. Bisogna rendere merito ad artisti come Arturo Avossa, che

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da anni organizza nelle scuole laboratori e lezioni d’arte, incentrate sull’insegnamento di alcune tecniche, qual è quella dell’incisione. Lui stesso è partito proprio dal bulino, scoperto alla Scuola Professionale Orafi di Torino per la lavorazione dei gioielli e poi sfruttato nella stampa, col risultato che oggi egli ha a disposizione nel suo studio a Villa Caldari di Ortona un piccolo torchio per la propria produzione di calcografie d’arte. I ragazzi che hanno seguito i suoi insegnamenti hanno avuto il vantaggio di essere a contatto con un autore poliedrico, che nella

sua vita si è dedicato non soltanto all’incisione, ma anche alla pittura, la scultura, la computer art. Se la curiosità spinge a informarsi sulla sua ricerca, si può ripercorre una crescita professionale, che ha portato Avossa a elaborare un pensiero creativo del tutto originale, concentrato sul concetto di tempo. Durante la fase creativa di un’opera l’idea, prima di essere riportata sulla superficie piana, salta alla mente come una verità che appartiene solo all’artista, frutto di una sovrapposizione di ricordi, suggestioni momentanee e prospettive. Questo comporta una fusione ideale tra passato, presente e futuro, che anticipa la realizzazione di dipinti scomposti, i cui frammenti appartengono a flash spaziotemporali diversi. Di fatto nessun soggetto può dirsi preso dalla memoria, né del tutto costruito nel presente: la verità è che si tratta del risultato estetico di un pensiero elaborato e non condizionato dal tempo. Il dipinto che ha costituito per Arturo Avossa questa scoperta ha il titolo indicativo Sicurezza del passato proiettata nel futuro e la prova che l’autore abbia fatto una riflessione sull’unione di momenti differenti sta nel fatto che il passato non segue l’ordinaria direzione dello sguardo da sinistra verso destra, ma resta cristallizzato nella parte destra del foglio, anticipato da un futuro cromaticamente ricco. Per capire quest’idea basta ammirare l’ultima produzione di dipinti e collage su carta, arricchiti di frammenti di vita vissuta, metabolizzata e proiettata nel futuro. Sono opere conturbanti, prodotte da uno spirito inquieto, che sa come coinvolgere profondamente l’altro

/ incornice

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1 - Speranza, 2012, acrilico su carta, 100 x 70 cm 2 - Equilibri, 2012, inchiostro calcografico su carta, 100 x 70 cm 3 - Sicurezza del passato proiettata nel futuro, 2001, tecnica mista su carta, 100 x 70 cm

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arte&co. » di Marcella Pace

Il Sentimento della Natura al Museo Vittoria Colonna di Pescara L’esposizione è stata ideata e promossa dal Comune di Pescara e dalla Fondazione Paparella Treccia Devlet, curata dalla Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, Lucia Arbace con la collaborazione della Fondazione Pescarabruzzo per la realizzazione del catalogo

Da sinistra: Raffaello Celommi - Gregge al pascolo / Francesco Paolo Michetti - I morticelli / Pasquale Celommi - Saluto all’aurora Giuseppe Palizzi - Bosco a Cava dei Tirreni

mmirando “Il ciabattino” di Pasquale Celommi ci si immerge direttamente nel piccolo laboratorio di questo anziano artigiano, tra i ferri del mestiere. Si può respirare lo stato di attesa angosciante di una moglie e un figlio che aspettano, straziati dal dolore, che il medico senta le ultime “Pulsazioni e palpiti” del loro familiare, di fronte al capolavoro di Teofilo Patini. Grazie a Michetti, si potrebbe persino seguire la triste processione per portare i corpicini dei suoi “Morticelli”. C’è tanto realismo ne “Il Sentimento della Natura. Grandi Pittori

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abruzzesi al tempo dell’Italia Unita”, la mostra pittorica allestita al Museo “Vittoria Colonna” di Pescara. L’esposizione ha aperto i battenti lo scorso 7 luglio, in occasione del decennale dall’inaugurazione del Museo d’Arte Moderna. Era, infatti, il 7 luglio 2002 quando i dipinti di Marc Chagall tennero a battesimo il museo del capoluogo adriatico. «La mostra -ha sottolineato il presidente della Commissione Cultura al Comune di Pescara Augusto Di Luzio, ideatore e promotore della mostra insieme a Carlo Di Properzio, direttore scientifico della Fondazione Paparella


Treccia Devlet, - ci offre l’occasione per celebrare il decennale del Museo, raccogliendo la proposta del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Paparella-Treccia di onorare la tradizione pittorica abruzzese del XIX secolo. Sono esposte ben 105 opere, distribuite tra i due livelli del Museo Colonna -ha spiegato ancora il presidente- , tra cui capolavori dei fratelli Palizzi, di Teofilo Patini, Michetti, Pasquale Celommi, Basilio Cascella e altri autori anche meno noti, ma non per questo di minore valenza storicoartistica, avendo tutti contribuito a diffondere la conoscenza della natura, delle tradizioni e dei costumi della nostra terra». L’esposizione, che ripercorre un secolo di pittura abruzzese, dai moti rivoluzionari del 1821 fino alla Prima Guerra Mondiale, attraverso 105 dipinti di 26 artisti diversi, è stata curata dalla Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, Lucia Arbace, ed è stata organizzata dal Comune di Pescara, dalla Fondazione Paparella Treccia

Un momento della presentazione del catalogo della mostra. Da sinistra Augusto Di Luzio, Nicola Mattoscio, il sindaco Luigi Albore Mascia e la Soprintendente Lucia Arbace

Da sinistra: Basilio Cascella - Corpus Domini / Teofilo Patini - L’angelo custode / Valerico Laccetti - Fanciullo che prega

Devlet e con la collaborazione della Fondazione Pescarabruzzo che ha finanziato la produzione di un ampio e articolato catalogo «frutto -come ha spiegato Lucia Arbace- dell’attenta documentazione di studiosi che hanno dato il massimo». «Molte opere provengono da collezioni private o dal Museo Nazionale de L’Aquila, oltre che dalle stanze di alcuni palazzi istituzionali che ci hanno accordato il prestito. La Mostra è divisa in sezioni, il Ritratto, il Paesaggio, una sezione dedicata solo a Patini, la quarta sezione “Una finestra della Natura”, quindi tre sezioni dedicate

rispettivamente a Michetti, Cascella e Paolo De Cecco abbinato a Vincenzo Rosati. E il fil rouge che lega fra loro le tematiche ci dimostrano e testimoniano l’esistenza di una Scuola Pittorica abruzzese che troppo spesso viene sommariamente ricondotta sotto l’ala della Scuola Napoletana dalla quale invece si discosta decisamente, si differenzia e si distingue». La mostra rimarrà aperta fino al 16 settembre, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 24.00 e poi dal 17 settembre al 25 novembre dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 20.00

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arte&co. » di Paola Lopes

L’OMAGGIO DEL FLAIANO A

BILLY WILDER

Alla 39 edizione del Flaiano Film Festival a Pescara si celebra un Dio del cinema, una di quelle stelle che costellano il cielo di Hollywood: Billy Wilder

Il regista Billy Wilder

urante la trentanovesima edizione del Flaiano Film Festival, tra i vari omaggi, uno anche al Dio del cinema, il regista Billy Wilder. A dieci anni dalla scomparsa dell’emigrante più irriverente d’America scopriamo, attraverso due personaggi a lui molto vicini, alcuni segreti sull’europeo che, arrivato nel nuovo mondo per vincere la fame più che alla ricerca di fama, inventa e impone un genere, e diventerà il simbolo del sistema cinematografico statunitense del dopoguerra. L’incontro, si apre con un filmato del 1999, nel quale vediamo un non più giovane, ma lucidissimo Wilder, ricevere all’età di novantatre anni il Pegaso d’oro per la carriera dei Premi Internazionali Flaiano e ringraziare, con l’umiltà che solo i grandi hanno, il presidente del Premio Flaiano, Edoardo Tiboni. A consegnargli il premio nella sua casa di Los Angeles, fu Deborah Young. La Young, cittadina americana anche se da anni residente a Roma, è un nome conosciuto nel mondo del cinema. E proprio come membro della commissione del Premio Flaiano, Debora Young ha svelato, durante il Flaiano Film Festival, i retroscena di quella giornata che definisce “memorabile”. Nell’intervista, Wilder consegna subito una pillola di saggezza ai giovani che, spinti dalla passione, desiderano lavorare nell’industria cinematografica: le sue parole mostrano la concretezza di un

mestiere, lasciandoci intuire come mai il maestro si stato sempre estraneo dal definirsi, seppur legittimamente, un genio, una star della settima arte. Tornando ai giovani, sembra il consiglio di un noto amministratore delegato anch’esso emigrato dall’Italia verso

Il presidente del Premio Flaiano Edoardo Tiboni

l’America, quello che viene da Wilder verso chi vorrebbe lavorare nel settore: “una buona dose di talento e altrettanta fortuna e una buona sceneggiatura, una storia da raccontare”. La ricetta, apparentemente semplice, nasconde un pregresso personale di valenza storica: “Se non ci fosse stato Hitler, se non fossi

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arte&co.

iezione dei suoi film in lingua originale e sottotitolati, ospitando nella serata a lui dedicata un altro ”grande” capace, con la sua intelligenza, unita alla ineguagliabile competenza, di stimolare il pubblico a riflettere sul regista da un’altra prospettiva, forse meno nota, ma sicuramente fondamentale nella comprensione dell’autore e delle caratteristiche del sistema cinematografico statunitense, allora radicalmente in “fieri” e oggi ancora in debito nei confronti degli anni in cui Wilder si impose sul mercato. Enrico Magrelli infatti, parla del ruolo di sceneggiatore di Wilder, raccontandoci che, prima di intraprendere la fortunata carriera nel cinema, aveva iniziato a lavorare come giornalista in Austria e Germania. Magrelli ricorda anche il suo ruolo di scrittore di cronaca nera, che porterà avanti in molti film, tra cui il celeberrimo Viale del tramonto (1950), con l’altera Gloria Swanson (1899-1983).

Wilder con Marlyn Monroe

stato ebreo e se la storia sui libri fosse diversa, sarei rimasto senza dubbio in Europa, nel mio paese “. Dalle sue parole si percepisce un senso di nostalgia verso quel passato, che lo ha costretto a lasciare la Polonia per raggiungere prima Parigi e poi Los Angeles in cerca di lavoro. “La mia migrazione mi ha permesso di lavorare con i miei attori preferiti -continua nell’intervista Wilder- Jack Lemmon, diventato mio “compare”, amico di sempre e compagno nel set”. Deborah Young riporta la lucidità con la quale Wilder le raccontò la scena “del treno”, girata ben quaranta volte da Marylin in A qualcuno piace caldo (1959). Quaranta ciack dopo i quali il regista chie-

Enrico Magrelli

deva se lei avesse bisogno di riposare, e la Monroe rispondeva che non vedeva il motivo per riptere la scena, visto che non le sembrava ci fossero errori nella sua breve battuta. Solamente dopo aver rivisto il film montato, il regista austriaco si rese conto della perfezione della scena, dovuta (anche) alle adorabili imperfezioni della protagonista. Il Flaiano Film Festival ha proposto agli amanti di Wilder la pro-

Deborah Yang

Ancora oggi il suo stile è riconoscibile in molti registi che inevitabilmente ne hanno subito le conseguenze. Woody Allen, classe 1935, è spesso messo a confronto con Billy Wilder. Tredici nomination agli oscar per il newyorkese, dodici per il ragazzo di Sucha Beskidzka. E’ immediato intuire il legame tra i due, inutile e noioso scegliere il migliore. Prendere in giro i cardini dell’istituzione americana, non scadere nella volgarità, giocare con le ambiguità, i drammi e le paure e sorridere di tutto ciò, nonostante la serietà degli argomenti trattati. Billy Wilder inventa un genere che cambia il modo di fare cinema. In arte esistono due categorie di cineasti che arrivavano nel nuovo mondo provenienti dal vecchio continente: gli artisti, che nonostante il passaporto da immigrati e delle volte anche clandestini, pretendevano il trattamento da star, e tutti gli altri, quelli che semplicemente erano alla ricerca di un lavoro. Billy Wilder, dove si collocava? Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso. Avrebbe risposto Ennio Flaiano

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arte&co.

Chick Corea e Stefano Bollani

» di Chiara Strozzieri

40 ANNI DI PESCARA JAZZ Un’edizione storica che sarà ricordata per l’estro italiano e la genialità internazionale

l Pescara Jazz Festival arriva alla sua 40a edizione confermandosi come uno degli eventi più longevi nel suo genere in Italia (peccato per quei tre anni di interruzione alla fine dei ’70) e lo fa in grande stile, con un programma ricco di presenze internazionali e di genialità del nostro paese. A goderne sono soprattutto gli appassionati delle collaborazioni ben assortite, da Chick Corea e Stefano Bollani, le cui ricerche al pianoforte si compenetrano in un dialogo esuberante e appassionato, fino a Joe Lovano e Dave Douglas, che recuperano un pezzo di storia del jazz newyorkese. Esaltante la serata che vede protagonisti ben 4 piano-

forti, ai quali si siedono Kenny Barron, Benny Green, Eric Reed e Mulgrew Miller, per ricordare il trentennale della scomparsa del grande Thelonious Monk, singolare compositore che conclamò un nuovo modo di suonare jazz. Tutto il sapore della sperimentazione, che fa di questo un genere musicale unico, rivive nelle note di Wayne Shorter, che già da tempo ha superato la sua produzione classica con suoni travolgenti e pieni di energia creativa. Tra i nostri come non citare Enrico Rava, che sta portando avanti un progetto ambizioso: quello di estrapolare melodie dai brani dell’indimenticato Michael Jackson e di trasformarle

Due immagini dello Shorter quartet

» Foto di Paolo Iammarrone

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arte&co.

in jazz insieme al suo talentuoso gruppo di fiati e non solo. Menzione speciale per l’unica donna di questa stagione, Roberta Gambarini, presente per la prima volta a Pescara per cantare tutta la sua italianità, che non le ha impedito di sfondare in America. Chiude il festival la voce inconfondibile di Paolo Conte, che regala brividi grazie a brani storici che non si finirebbe mai di ascoltare e quel piglio sensuale ed evocativo che da sempre lo contraddistingue. Accanto ai musicisti già citati un elenco di autentiche perle del jazz che questa storica edizione del Pescara Festival ci regala: Gianluca Esposito feat. Maurizio Giammarco, Mario Romano Quartet feat. Pat La Barbera, Tony Pancella Quintet, Alain Caron Quartet, Al Di Meola feat. Gonzalo Rubalcaba. Va ricordato infine che il Festival pescarese non si ferma alla serie straordinaria dei concerti già citati, ma porta avanti un progetto di formazione delle nuove generazioni di jazzisti, che, grazie all’organizzazione presieduta da Lucio Fumo, avranno la possibilità di frequentare gli ambiti corsi del Columbia College di Chicago. E speriamo di vedere, come è successo in passato, alcuni di questi talenti proprio sul palco del Pescara Jazz in una delle prossime edizioni, cresciuti come artisti e con loro cresciuto anche il nostro patrimonio musicale

Roberta Gambarini

Lovano Douglas 5tet

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musicamania » di Piero Vittoria

“OVEREXPOSED”

“OCEANIA”

Quarto lavoro discografico per la band di Adam Levine

Il tentativo di ritorno al passato degli Smashing Pumkins

Quarto lavoro discografico dei Maroon 5. Per stessa ammissione del leader della band statunitense Adam Levine, è il più commerciale della loro decennale carriera. Reduci dal successone “divora classifiche” dello scorso anno Moves like Jagger, i Maroon 5 non sfuggono alla loro capacità di fare musica godibile e creare canzoni fruibili: un male? Dipende. Qui si trova dell’ottimo pop e dunque ben venga. Sonorità ben curate che sfociano nell’elettronica e nella dance fanno capolinea nelle dodici tracce. Nessuno griderà al capolavoro e non si rimarrà stupiti da questo album, ma sicuramente Levine e soci sanno come fare buona musica. Si parte con la reggaeggiante One More Night, scelta come secondo singolo. Payphone ha proiettato il disco in cima alle classifiche di mezzo mondo ed un perfetto esempio di come si possa oggi scrivere una hit mondiale che convinca tutti. Daylight è un raffinato “mid tempo” dal sapore malinconico. Lucky strike torna a far battere i piedi, ma non colpisce. Love somebody fa centro: è il brano che meglio si lascia ascoltare dell’intero cd. Ladykiller è invece l’episodio più debole: Levine sconfina in un falsetto poco riuscito ed anche il sound non convince. Sad è la ballad più bella mai pubblicata finora dai Maroon 5: niente elettronica, solo il piano ad accompagnare la voce di Levine che qui si esalta. Tickets lascia l’amaro in bocca, sembrando quasi un riempitivo. Beautiful goodbye, dai ritmi soft e più raffinati, chiude l’edizione standard del disco. Nella deluxe trovano spazio altri tre pezzi: l’ottima Wipe your eyes (mistero sul perché sia rimasta fuori dalla versione standard), la trascurabile Wasted years e la tremenda cover di Kiss di Prince. Nel complesso Overexposed è un album senza infamia e senza lode che nulla aggiunge alla storia di una band capace come poche di sfornare grandi hit, ma al momento forse troppo timorosa di osare.

Tornano gli Smashing Pumpkins o almeno ciò che resta di loro: ormai il marchio è infatti da anni di proprietà del solo Billy Corgan. Oceania è il primo lavoro con la line up che lo vede in compagnia di Nicole Fiorentino al basso, Mike Byrne alla batteria e Jeff Schroeder all’altra chitarra. Già è un avvenimento avere finalmente la sensazione che questo sia un disco di una band e non uno solista di Corgan. Zeitgeist, precedente lavoro in studio che aveva sancito la pseudo reunion della band, aveva lasciato infatti tutti insoddisfatti da questo punto di vista. Oceania riesce, almeno in parte, a risollevare le sorti delle “zucche”: in alcuni tratti sembra di ritornare a respirare quelle atmosfere che avevano fatto la fortuna di album come Gish o Siamese Dream, sempre con le dovute proporzioni ovviamente. Sono soprattutto i primi minuti a regalare questa impressione in canzoni quali Quasar o Panopticon in cui le sonorità riconducono proprio a quell’irripetibile epoca. Anche le ballate presenti sanno di “antico”: ascoltare The Celestials e Violet Rays per ritrovare il lato più melodico e soft dei Pumpkins alla Disarm. Ma la domanda sorge spontanea: è giusto suonare come venti anni fa? Sinceramente questo disco non risponde in pieno alla domanda, anche perché le successive tracce (My Love Is Winter e One Diamond, One Heart) non rinnovano certo i fasti di un passato così glorioso. L’elettronica di Pinwheels sembra voler offrire qualche buon nuovo spunto, ma lo scopo non viene pienamente raggiunto. La lunga title track, che offre sprazzi di prog, è piuttosto noiosa e fin troppo artificiosa. È indubbio che i tempi d’oro siano lontani, ma questa miscela di prog, hard rock, grunge e un tocco di elettronica qua e là ci regala quantomeno un discreto album. Chiudete gli occhi e dimenticate il passato: gli Smashing Pumpkins di oggi sono quelli di Oceania, prendere o lasciare.

VOTO 6

VOTO 7

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abru

ocool

Speciale 4a festa abruzzesi nel Mondo - Nocciano

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foto concesse da Mario Marrone Top Dee Jay


Abruzzo impresa LUGLIO 2012 n째68 anno VIII in copertina DANIELE GIANGIULLI

SesSANTOTTO volte abruzzo impresa da maggio 2006 il mensile del manager


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