Agosto/Settembre 2012

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • AGOSTO/SETTEMBRE 2012 • numero 69 • anno VIII • www.abruzzoimpresa.it • Copia Omaggio

numero

69


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2° MEETING

FARE IMPRESA GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO

Premio Aquila Reale

IL PREMIO PIÙ AMBITO DA CHI FA IMPRESA.

Riconoscimento alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa

23 NOVEMBRE 2012

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2° MEETING 2° MEETING


FARE IMPRESA

il meeting degli operatori economici abruzzesi

Promosso dalla redazione di Abruzzo Impresa e coordinato da Assoimpresa. È l’evento organizzato per gli imprenditori, i manager e tutti i professionisti del mondo economico abruzzese che si terrà il prossimo 23 novembre dalle ore 20:00 presso il Grand Hotel Adriatico a Montesilvano. Durante la serata di gala verranno premiate le ultime 12 copertine del mensile Abruzzo Impresa con il premio Aquila Reale.

un’immagine del meeting FARE IMPRESA 2011

L’EVENTO FARE IMPRESA

L’obiettivo del meeting è organizzare un’esclusiva serata di gala che nasce con l’ambizione di affermarsi come immancabile appuntamento annuale per tutti i protagonisti del tessuto economico e politico abruzzese. Nel corso della serata, alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa, verrà consegnato il premio Aquila Reale, un riconoscimento all’impegno dimostrato nel lavoro e nello sviluppo della propria azienda. Il premio Aquila Reale, alla sua 5a edizione, ha come mission quella di continuare a valorizzare gli imprenditori protagonisti dello sviluppo del nostro territorio.

IL PANORAMA ESPOSITIVO

All’interno della sala meeting, verrà allestita una galleria espositiva dove gli imprenditori e i protagonisti dell’evento potranno relazionarsi creando nuovi progetti e sinergie d’impresa.

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LA LOCATION

Fare Impresa si terrà presso il Grand Hotel Adriatico di Montesilvano, una struttura altamente attrezzata che dispone di una sala meeting di oltre 1200 metri quadrati, accogliente, confortevole e facilmente raggiungibile dall’uscita autostradale A14 Pescara Nord. L’hotel è situato nel complesso dei grandi alberghi a Montesilvano in via Carlo Maresca 10.

COME ARRIVARE

Il Grand Hotel Adriatico è situato nel complesso dei grandi alberghi a Montesilvano in via Carlo Maresca, 10 a 2 Km dall’uscita Pescara Nord A14 a 6 Km dalla stazione ferroviaria e ad 8 km dal locale Aeroporto.


FARE IMPRESA PARTNERSHIP

L’evento prevede il supporto di due categorie di partner, la SILVER per dare visibilità alla vostra azienda e la GOLD per diventare parte dell’evento grazie ad un vostro desk point che potrete utilizzare a piacimento. Per informazioni e adesioni: tel. 085.9508164 _ email: info@assoimpresaitaliana.it

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Pubblicazione del logo aziendale sul backdrop delle interviste.

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Proiezione della durata di 20 sec. (in Loop) del logo aziendale sul mega schermo posto sul palco durante l’evento.

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Stampa del logo aziendale sulla copertina del block notes distribuito durante l’evento Fare Impresa.

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Partecipazione alla serata di Gala dell’evento Fare Impresa per 2 persone.

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numero

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in copertina I G.I. di Confindustria Abruzzo foto di Pietro Ferrante

AGO/SET 2012 n°69 anno VIII numero chiuso in redazione il 31 AGOSTO 2012

direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, MARCELLA PACE EDITORIALISTI Mauro Di Pietro hanno collaborato a questo numero Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Antonio Teti, Filippo Paolini, Alessio Pelusi, ANDREA BONANNI, martina luciani, Pietro campanaro, Chiara Strozzieri, Piero Vittoria, piergiorgio greco, giulio carlone, lorenzo pierfelice

art director

Marcello Starinieri _ visualadv.it

ufficio grafico

Gianluigi Tiberi

ufficio fotografico

Pietro Ferrante

Coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

D’AURIA PRINTING SPA - AP

editore

Fabio De Vincentiis _ f.devincentiis@gruppoimpresa.eu

sito WEB

www.abruzzoimpresa.it

e-mail:

redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it commerciale@abruzzoimpresa.it

indirizzo

Gruppo Impresa srl Corso Vittorio Emanuele, 408 65121 Pescara

telefono

085 9508161

fax

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servizio abbonamenti e servizio arretrati

Tel. 085 9508161 e-mail: abbonamenti@abruzzoimpresa.it e-mail: arretrati@abruzzoimpresa.it

Abruzzo Impresa è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2012 tutti i diritti riservati. GRUPPO IMPRESA srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. GRUPPO IMPRESA S.r.l. Corso Vittorio Emanuele, 408 - 65121 Pescara

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capitano d’impresa

Mauro Barnabei

Passione

Sono innamorato del mio lavoro, e specie in questo momento difficilissimo per le nostre imprese, cerco di dare tutto me stesso per l’azienda che ha creato mio padre.

MAURO BARNABEI CARISMA DA VENDERE Pragmatico, determinato, carismatico e con uno spiccato senso dell’ironia. Queste sono le caratteristiche di Mauro Barnabei, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Abruzzo che è giunto al termine del suo mandato. Ma Mauro prima di essere un uomo di Confindustria è innanzitutto un imprenditore, innamorato del proprio lavoro e ci tiene ad evidenziarlo. Barnabei è infatti titolare del Gruppo Barnabei di Teramo, tra le aziende leader in Abruzzo per la produzione di mobili d’ufficio. Classe 1971, Mauro è nato e vive a Teramo. Dopo la laurea in Giurisprudenza e un Master in Marketing alla Bocconi di Milano, torna nella sua città per affiancare il papà, il cavaliere Alfiero Barnabei nella storica attività di famiglia. L’azienda infatti sorge per merito di Alfiero negli anni ’60, e si orienta nella produzione dei mobili di metallo, 10 anni dopo, nasce un altro ramo che avvia la lavorazione del legno. Attualmente il Gruppo produce mobili per arredo ufficio in tutte le versioni, esporta fuori i confini europei, mettendo sempre al centro la qualità del prodotto, e l’attenzione ed il rispetto per il cliente. Barnabei junior, entra in Confindustria giovanissimo, a soli 18 anni, seguendo le orme del padre che con grande orgoglio lo inizia alla vita associazionistica facendogli conoscere di persona i grandi nomi dell’imprenditoria italiana. (Il papà è stato presidente degli imprenditori della Provincia di Teramo per 10 anni). Nel 2006 Mauro viene eletto presidente dei G.I. di Confindustria Teramo, e nel 2010 diventa presidente regionale prendendo il posto di Fabio Spinosa Pingue, attuale presidente degli industriali aquilani, e diventa tesoriere dell’Interregionale del Sud. In questi anni di presidenza, Barnabei ha guidato con entusiasmo e grinta una squadra formidabile affiancando i suoi presidenti provinciali, Riccardo D’Alessandro di Chieti, Pierluigi Panunzi di L’Aquila, Alessandro Addari di Pescara, Luca Verdecchia di Teramo, e Alessandra Rossi, componente della Commissione nazionale G.I. Verifica Poteri e grazie alle sua grandi capacità relazionali è riuscito a mettere in luce l’Abruzzo nel sistema nazionale di Confindustria. Il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria vive a Teramo con la sua compagna Alessandra e il loro figlio di 4 anni Alfiero e i figli di lei Lorenza e Marco ai quali Mauro è legatissimo. Mauro ha anche una sorella Claudia che lavora nell’azienda di famiglia. Come tutti gli imprenditori, il tempo libero è sempre poco e il presidente lo trascorre tutto in famiglia in compagnia del figlioletto Alfiero.

Sport

Ovviamente il basket, lo pratico da quando ho 14 anni, da noi nel teramano c’è una grande trazione per questo sport. Ancora oggi gioco con i miei amici.

Tempo libero

La sera quando torno a casa, adoro guardare i film rilassandomi comodamente sul mio divano. Il mio film preferito resta “C’era una volta in America” e la canzone del cuore è “canzoni stonate”.

Famiglia

Cerco di trascorrere il poco tempo libero che mi resta con la mia famiglia, in particolare con mio figlio Alfiero di cui sono letteraralmente innamorato!

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sommario _ anno VIII n°69_ agosto/settembre 2012

opinioni&rubriche editoriale

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Gocce d’inchiostro

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Tendenze fatti persone

il punto

27

Fattore G

lavoro in corso messa in sicurezza

71 77

Le Riforme del lavoro e la certezza del diritto Le nuove procedure per la prevenzione incendi: d.P.R. n. 151/2011

28

in primo piano economia

28

ambiente

31

«Non chiediamo il grano ma di restituirci le zappe» Goletta verde approda in Abruzzo e passa al setaccio mari e coste regionali

turismo

37

Tassa di soggiorno, le ragioni del no di Assoturismo

territorio

39

Riordino delle Province, braccio di ferro per la riduzione degli enti abruzzesi

sociale

43

Nuova vita in fattoria

39

in copertina GI Confindustria Abr.

46

Giovani imprenditori riprendiamoci il futuro!

incarichi&carriere Germano, Di Cristoforo, Scanno

53

43

Scuole, ACA, Comunali

tematiche d’impresa Beni assegnati ai soci, cosa accade?

fisco

55

ict

59

creatività

63

Dalla Luna alla conquista dell’universo: una viaggio senza fine Premio Confindustria Abruzzo Green, Si può ancora partecipare!

norme&leggi

67

Al via la società semplificata ad 1 euro

59

credito&finan a bcc

73

Il nuovo volto BCC

63

73 15


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Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


sommario _ anno VIII n°69_ agosto/settembre 2012

finanza

79

Green Economy e finanza computazionale

fondazione aria

82

Territorio abruzzo premio fondazione Aria 2011/2012

cultura

85

Roma incontra L’Aquila

seminari&convegni sport

89

79

Sale incontra lo sport

eventi sociale

91

Meeting di Rimini, l’unione fa la forza

territorio

95

Don juan, 40 anni e non dimostrarli...

trasporti

99

Sangritana: 100 di questi giorni

territorio

101

Montepagano, borgo di...vino

gastronomia

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Tour Primograno 2012

tempo libero

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Nasce ad Ortona la A.s.d. Fishing Team

109

Associazione delle imprese italiane

segue a pagina

115

la vita è bella

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91

101

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editoriale

/ gocce d’inchiostro

Eleonora Lopes _ direttore

I

l colosso del mobile svedese è approdato in Abruzzo. I numeri sono rilevanti: 60 milioni di euro per realizzare il negozio, 206 dipendenti più 80 esterni e la certezza di avere 1 milione e 800mila clienti in un anno. Tante e variegate le polemiche scoppiate prima dell’apertura. Partiamo dall’occupazione, secondo i dati dell’azienda ci sono 206 dipendenti di cui il 74% abruzzesi, di questi il 74% è part-time ed i contratti “abruzzesi” sono tutti a tempo determinato. L’imprenditoria locale, i nostri commercianti del mobile sono preoccupati per la fetta di mercato che gli verrà sottratta. Viabilità, non è mancata la discussione per il rischio di intasamento della viabilità ordinaria e autostradale. Ma il giorno dell’inaugurazione, nonostante le previsioni parlassero di 15mila visitatori attesi, in pochi hanno raggiunto il negozio svedese. Ed infine i cittadini contrari all’Ikea, i componenti del Comitato Paese Comune, hanno protestato contro l’insediamento della multinazionale in Abruzzo, facendo volantinaggio davanti alla nuova struttura: “L’Ikea produrrà inquinamento, traffico, lavoro precario e mercificazione della vita”. Siamo in Italia e le polemiche sono all’ordine del giorno.

È

morto a 72 anni per un malore improvviso il procuratore capo dell’Aquila, Alfredo Rossini. Prossimo alla pensione, Rossini aveva guidato le inchieste più importanti del post terremoto del 6 aprile 2009. Si era occupato anche delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti per la ricostruzione degli edifici, un uomo che ha saputo garantire legalità e rispetto delle regole senza mezze misure: le sue indagini ne sono la prova. I cittadini abruzzesi e non solo, lo ricorderanno per la determinazione con la quale ha perseguito l’obiettivo giustizia sempre e solo attraverso la ricerca della verità. Serio, equlibrato ed integerrimo, così lo descrivono i colleghi, ha portato avanti senza mai scendere a compromessi, il processo a carico dei sette componenti della Commissione Grandi Rischi accusati di omicidio colposo, lesioni personali colpose e cooperazione nel delitto colposo. L’auspicio è che L’Aquila saprà tenerne viva la memoria e far tesoro dei suoi insegnamenti, con le dovute onorificenze e riconoscimenti.

P

arliamo ancora del capoluogo di regione, ma questa volta si tratta di una buona notizia. L’oramai ex commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, ha firmato il suo ultimo provvedimento da delegato del Governo: la ratifica del tanto atteso piano di ricostruzione del Comune dell’Aquila, approvato a gennaio di quest’anno. Uno strumento da molti miliardi di euro, circa 6,5 miliardi, 4,4 solo per il centro storico, cui bisogna aggiungere altri 2,1 miliardi per le 49 frazioni. «Da questo momento –ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialentesi può finalmente partire, senza più gli ostacoli, veri o pretestuosi, che hanno rallentato la nostra ricostruzione. Con l’aiuto fondamentale del Governo, che dovrà al più presto assicurare le risorse per la ricostruzione degli edifici pubblici e privati dei centri storici, e, soprattutto, mettendoci nelle condizioni di accelerare l’approvazione dei progetti, possiamo riguadagnare il tempo perduto». E ora si apre il dibattito sul concorso pubblico, tramite il quale dovrà essere selezionato il nuovo personale che dovrà proseguire il lavoro della ricostruzione, lasciando non si sa a quale sorte, gli attuali 450 precari che hanno operato dall’emergenza ad oggi. direttore@abruzzoimpresa.it

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BUROCRAZIA, NUOVA PROCEDURA PER ATTIVITÀ ARTIGIANALI Sarà semplificata la procedura per aprire le attività artigianali di acconciatore, estetista e tintolavanderie. Lo prevede la delibera della Giunta regionale, proposta dall’assessore alle Riforme Istituzionali, Carlo Masci, in sinergia con l’assessore alle Attività produttive, Alfredo Castiglione. «É una risposta importante -spiega Masci- per le imprese artigianali in lotta con la burocrazia, soprattutto con la frammentazione degli adempimenti amministrativi. Questo provvedimento, dopo quello sul Commercio e sul Turismo, pone in atto una necessaria semplificazione amministrativa per chi vuol fare imprenditoria sul territorio abruzzese, avviando o amplificando la propria impresa artigiana». In questa cornice, l’assessorato, con il supporto della propria struttura amministrativa, ha da tempo costituito un gruppo di lavoro con la partecipazione di responsabili suap, ordini professionali, associazioni di categoria e CCIAA, perché si proceda ad un lavoro di verifica dei procedimenti amministrativi più significativi e delle relative modulistiche gestiti proprio dai Suap, tenendo come obiettivo la creazione di un vantaggio per imprese e tecnici professionisti.

LAVORO, 4MLN EURO A “COOPERARE 2012” E “LAVORO-FORMAZIONE PER IMPRESE” «La Regione Abruzzo investe nuove risorse destinate a incentivare e sostenere il sistema imprenditoriale e l’occupazione. Oggi -commenta l’assessore al Lavoro, Paolo Gatti- puntiamo altri 4 mln di euro, grazie alla programmazione del Fondo Sociale Europeo 2007/13, per incentivi assunzionali a favore dei lavoratori delle società cooperative e per sostenere l’occupazione attraverso la riqualificazione formativa degli occupati delle imprese medie e grandi». Due gli avvisi pubblicati sul sito della Regione Abruzzo “Cooperare 2012” e “Lavoro e formazione per imprese medie e grandi”. Per l’attuazione del primo sono stati destinati 2 mln di euro per l’assunzione di disoccupati/inoccupati che diventino soci lavoratori di società cooperative con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con l’impegno da parte della società cooperativa a non licenziare il socio lavoratore interessato nei primi 24 mesi successivi all’assunzione, pena il recupero dell’intero importo dell’incentivo erogato. L’altro avviso, finanziato con altri 2 mln, è finalizzato all’incremento e alla salvaguardia dei livelli occupazionali regionali, con riferimento alle medie e grandi imprese che intendono incrementare la propria base occupazionale nell’ambito di sedi e/o di unità operative locali ubicate nelle “Aree di crisi” della regione Abruzzo, anche attraverso l’attivazione di strategie volte a sostenere la formazione continua, l’aggiornamento professionale e la riqualificazione dei lavoratori occupati, utilizzando la leva della formazione per accrescere la produttività e, più in generale, la qualità del lavoro ed il benessere degli occupati.

LA PERDONANZA CELESTINIANA CANDIDATA AD ENTRARE NELLA LISTA DEI BENI IMMATERIALI TENUTA DALL’UNESCO Presentato all’Unesco il dossier di candidatura della Perdonanza Celestiniana, primo giubileo della cristianità istituito nel 1294 da papa Celestino V, per il riconoscimento come “bene culturale immateriale patrimonio dell’Umanità”. È stato un autorevole Comitato promotore presieduto dal presidente onorario dell’Accademia della Crusca, l’abruzzese prof. Francesco Sabatini, ad elaborare il dossier inviato all’Unesco per l’inserimento dell’evento nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Insieme a lui il presidente della Società Geografica Italiana, prof. Franco Salvatori. Il documento, presentato a L’Aquila durante la settimana celestiniana, è ora al vaglio di Parigi.

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tenden e fatti persone

AGRICOLTURA, “PIAZZE DEL BIO” APPRODA A PESCARA Mostra, mercato, percorsi del gusto e convegni sull’agricoltura biologica abruzzese, questi gli ingredienti principali della manifestazione “Piazze del Bio” riproposta anche quest’anno a Pescara. L’iniziativa è promossa dal Ministero delle Politiche agricole e organizzata dall’Assessorato all’Agricoltura. «È una vetrina preziosa per le produzioni regionali -sottolinea l’assessore Mauro Febbo- che rappresentano un’importante risorsa per il settore agricolo abruzzese. Il biologico è un tema sempre attuale e sul quale bisogna puntare affinché le nostre produzioni possano consolidarsi sui mercati dando anche un contributo indispensabile alla promozione del “Made in Abruzzo”. Da noi circa 32 mila ettari sono dedicati al biologico, con quasi 1.600 aziende. Di queste 48 hanno partecipato alla manifestazione, esponendo vino, olio, miele, pasta, ortaggi, succhi di frutta, formaggi, pane, biscotti, marmellate, legumi e gelati. Le aziende biologiche abruzzesi nascono dove i “nostri giacimenti gastronomici” resistono grazie alle particolarità pedo-climatiche del territorio, alla rusticità ed adattabilità delle varietà vegetali autoctone, alle tradizioni nell’elaborazione dei trasformati e, non ultime, alle capacità imprenditoriali degli operatori. L’Agricoltura biologica in Abruzzo è anche sinonimo di un nuovo patto tra agricoltura e territorio, di un nuovo rapporto che va al di là dell’introduzione di tecniche produttive eco-compatibili, ma che vede allargare la funzione produttiva anche alle capacità degli agricoltori di gestione attiva del territorio, sino alla conservazione del paesaggio rurale, al ripristino delle nicchie agro-ambientali».

UN SEMINARIO PER IMPARARE A CONVINCERE Su iniziativa della Sezione Giovani, il prossimo 15 settembre presso la sede di Confindustria Pescara si terrà il seminario intensivo “Comunicare per conVincere”, organizzato dalla Performance Strategies. Il seminario è un evento formativo full-immersion, che sarà tenuto dal professor Felix B. Lecce, docente universitario di Comunicazione Non Verbale, Comunicazione ed Analisi Comunicazionale Forense e Tecniche di Comunicazione e strategie extraverbali per l’accertamento della menzogna. Il professor Lecce è considerato uno dei massimi esperti in tale ambito soprattutto per quanto riguarda le “Applicazioni di Programmazione Neuro-Linguistica” in ambito Forense e le “Lie to me Skills” in ambito investigativo. L’iniziativa è aperta a tutti gli associati di Confindustria Pescara e si terrà dalle ore 8.30 alle 13.00.

SICUREZZA SCUOLE, DEL CORVO «PROVINCIA DELL’AQUILA VIRTUOSA NELLA SPESA» Nel punto fatto dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore sui fondi stanziati dal Cipe per mettere in sicurezza le scuole italiane emerge il lavoro svolto dall’amministrazione provinciale di L’Aquila nel reperimento ed utilizzo delle somme destinate agli istituti scolastici. Dai dati rilevati si nota che dei 1,188.000 miliardi di euro stanziati dal Cipe negli ultimi due anni in tutta Italia ne sono stati spesi solo 73 mln. «È qui che si inserisce il dato virtuoso relativo alla Provincia di L’Aquila: -comunica il presidente Antonio Del Corvo- sull’intero importo impiegato per la messa in sicurezza delle scuole, 55 mln sono quelli spesi dalla nostra Provincia. Un risultato inconfutabile del grande lavoro che questo Ente ha messo in campo per risanare le condizioni strutturali degli istituti scolastici superiori del territorio. Interventi che tutelano e mettono in sicurezza gli studenti, in un luogo dove si svolge gran parte della loro vita. Confrontarsi con i dirigenti scolastici, con i rappresentanti degli studenti e dei genitori, interfacciarsi con i tecnici e le ditte, affrontare ogni tipo di situazione che si crea nel corso d’opera, richiedeno la massima attenzione ed impegno, ma se in gioco c’è la tranquillità delle famiglie e la sicurezza dei ragazzi è giusto e doveroso esserci e farlo al meglio».

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GLI IMPRENDITORI TORNANO A LEZIONE CON FIVE Oltre 50 imprenditori abruzzesi hanno partecipato al progetto FIVE - Formazione per l’Innovazione e la Valorizzazione delle Eccellenze imprenditoriali – organizzato da API Pescara-Chieti e da EUROBIC Abruzzo e Molise. L’iniziativa, che ha visto una nutrita presenza dell’area Vestina, finanziata dalla Regione Abruzzo nell’ambito delle attività POR-FESR 2007-2013, ha riscosso un enorme successo tra i partecipanti. I percorsi formativi proposti agli imprenditori partecipanti hanno permesso loro di confrontarsi e fare sinergia anche tra aziende apparentemente concorrenti. Cinque i diversi ambiti nei quali si sono articolati i corsi: la gestione di impresa, lo sviluppo dell’innovazione in relazione al fisco e al credito, l’ambiente, l’internazionalizzazione e la gestione delle risorse umane. «E’ proprio nei momenti più difficili che l’imprenditore deve trovare le energie per investire, anche sulla propria formazione, per affrontare le insidie e sfruttare le opportunità, che in un mercato ormai globalizzato in quasi tutti i settori, bisogna non lasciarsi scappare», ha sottolineato il direttore dell’API Pescara-Chieti, Ernesto Petricca, soddisfatto della partecipazione degli imprenditori ai corsi pratici proposti dal progetto. E dopo questa esperienza, l’API PescaraChieti ha già in cantiere iniziative simili a breve, affinché gli imprenditori delle piccole e medie imprese del territorio possano continuare a trovare nell’associazione le opportunità di crescita.

SEXTANTIO, L’ALBERGO DIFFUSO DI SANTO STEFANO DI SESSANIO VOLA A VENEZIA Sextantio Ospitalità Diffusa e Restauri Italiani approda a Venezia. Il progetto, iniziato con il recupero del borgo di Santo Stefano di Sessanio verrà presentato alla Biennale di Venezia nel Padiglione Italia, nella sezione “Made in Italy”. Dopo la prima esperienza nel borgo aquilano, dotato originariamente di una sola struttura alberghiera con 4/6 stanze e che ora può vantarsi di 20 strutture, il progetto dell’albergo diffuso si è realizzato con l’acquisto di altri 10 borghi siti nell’Appennino del Meridione d’Italia. Proprio per la capacità di riscoperta delle identità nazionali e di realizzare un modello di crescita italiana, nel perfetto rapporto tra crisi economica, architettura e territorio, Sextantio risponde perfettamente all’appello di Luca Zevi, curatore del Padiglione Italia 13 della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. «E’ curioso come sia stato un progetto culturale e filosofico di tutela, - si legge in una nota a firma di Daniele Kihlgren, presidente Sextantio - quello iniziato con il recupero del borgo di S. Stefano di Sessanio, a creare l’esperienza turistica con più valore aggiunto sul territorio dalla nascita del turismo moderno. Questo nostro Paese, caratterizzato dalla Storia e che difficilmente potrà competere con Silicon Valley sulle nuove tecnologie o con la Cina sulle economie di scala, ha un patrimonio minore dimenticato – conclude Kihlgren - che però, in un mondo sempre più serializzato o “globalizzato”, può rappresentare una risorsa per territori ancora autentici ma fino ad oggi marginalizzati».

LUTTO NEL PESCARA CALCIO. MUORE DINO D’ANTONIO Dino D’Antonio, socio della società di costruzioni Imar insieme a Gianni Pagliarone, è morto. D’Antonio avrebbe compiuto 54 anni. Lascia così prematuramente la moglie Tiziana e due figli di 22 anni. Con la sua azienda, La Lanza Costruzioni, nel 1994 entrò insieme ad altre nella Imar, un consorzio di imprese nate per costruire l’Auditorium di Roma. Dopo qualche anno, fu proprio D’Antonio a spiengere il suo socio Gianni Pagliarone all’ingresso nel club Delfino Pescara. Parte attiva del sodalizio adriatico da tempo si era dovuto allontanare a causa della malattia che lo aveva colpito. «Era un carissimo amico. Ho un bellissimo ricordo di Dino – ha dichiarato il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani -. E’ stato un fantastico compagno di viaggio e ritengo la sua morte una gravissima perdita».

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tenden e fatti persone

E’ MORTO ALFREDO ROSSINI, IL MAGISTRATO DEL SISMA È stato il magistrato che ha guidato tutte le inchieste sui crolli dovuti al tragico sisma del 6 aprile. Ora Alfredo Rossini, il Procuratore della Repubblica de L’Aquila non c’è più. È morto all’improvviso, ucciso da un infarto mentre era in vacanza in Piemonte. Il magistrato romano, 72 anni, si era insediato all’Aquila nel 2004, durante l’estate, distinguendosi da subito per alcune indagini per la tutela dell’ambiente valorizzando il ruolo del Corpo forestale. Dopo il terremoto, Rossini dichiarò guerra aperta alle possibili infiltrazioni malavitose nella ricostruzione post sisma. Fu lui ad aprire ben 200 filoni investigativi sul terremoto. E ora quei processi sono in dirittura di arrivo. Il mandato di Rossini era scaduto lo scorso 5 agosto, ma a tutti i pm aveva detto che sarebbe rientrato dopo le ferie e sarebbe rimasto fino al nuovo fine anno, così da effettuare il passaggio di consegne. Ora spetterà al pm di anzianità maggiore, Stefano Gallo. Immediato il messaggio di cordoglio del presidente della Regione Gianni Chiodi: «Tra me e lui c’era stata qualche incomprensione, ma poi Rossini si era rivelato un magistrato di grande equilibrio. Ha fatto un lavoro egregio che indubbiamente gli ha regalato uno stress incredibile. Rossini è stato quel magistrato inquirente che tutti si augurano di avere: cioè di alta figura e che mai ha sfruttato in modo mediatico le inchieste delicate alle quali si dedicava anima e corpo».

MODA, DIECI AZIENDE ABRUZZESI VOLANO A MOSCA La moda d’Abruzzo vola in Russia. Dieci aziende abruzzesi hanno partecipato dal 5 all’8 settembre alla CPM (Collection Premier Moscow), la XIX Fiera Internazionale dell’Abbigliamento, Intimo ed Accessori, presso il Centro Espositivo Internazionale EXPOCENTER, a Mosca. Si tratta della più importante fiera specializzata di moda nell’Europa Orientale, che ospita due volte l’anno oltre 1000 partecipanti e 550 aziende espositrici nei segmenti della moda donna, uomo, moda giovane, maglieria, abbigliamento, tempo libero, abbigliamento pelli e pellicce, moda sposa e sera, lingerie e accessori. «Dopo l’ottimo bilancio della passata edizione per le aziende italiane ed abruzzesi - ha commentato il presidente del Centro Estero della Camera di Commercio di Pescara, Daniele Becci - quest’anno le aspettative si alzano. CPM è un appuntamento indispensabile per chi vuole consolidare e far crescere i rapporti commerciali con la Russia e con i Paesi dell’ex Unione Sovietica. L’aumento della partecipazione delle nostre aziende è per noi un’indicazione molto significativa».

IKEA APRE IN ABRUZZO Ikea, il colosso svedese del settore mobiliare low cost ha aperto il suo punto vendita in Abruzzo lo scorso 29 agosto. Dopo una colazione a base di aringhe e salmone, l’intervento delle autorità presenti, la visita ai due piani del punto vendita e il discorso dello store manager ai dipendenti al gran completo, c’è stato il taglio del tronco in perfetto stile svedese, che ha sostituito il tradizionale taglio del nastro, con la successiva apertura delle porte al pubblico. Tra le autorità intervenute alla cerimonia di inaugurazione oltre all’amministratore delegato di Ikea Italia, Lars Pettersson, il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, quello della Provincia di Pescara, Guerino Testa, il sindaco del capoluogo adriatico, Luigi Albore Mascia, e il vicepresidente del Consiglio comunale di San Giovanni Teatino, Massimiliano Bronzino. Il negozio abruzzese - 60 milioni di investimento, ventesimo in Italia - si estende su una superficie di 32mila metri quadrati e, secondo le previsioni, attirerà un milione e 800mila visitatori in un anno. Duecentosei i nuovi assunti con contratto diretto, 153 dei quali abruzzesi. Nonostante le previsioni parlassero di 15 mila presenze, il temuto assalto in realtà non c’è stato. L’apertura del punto vendita Ikea non ha paralizzato il traffico né sull’autostrada A14, né tantomeno sulle strade limitrofe. «Ikea rappresenta un nome blasonato che riesce ad attrarre centinaia di migliaia di persone: sono certo che coloro che usciranno dall’autostrada per visitare questo negozio – ha dichiarato il presidente Di Giuseppantonio - saranno attirati anche dalle bellezze del nostro territorio. Dunque, Ikea va visto anche come uno strumento per richiamare turismo e dunque come un volano per l’economia». Parallelamente alla cerimonia si è sviluppata anche una protesta. Il Comitato Paese Comune, operante all’interno di Abruzzo Social Forum, ha manifestato contro “inquinamento, traffico, lavoro precario e mercificazione della vita”, che la multinazionale porterebbero sul territorio abruzzese.

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il punto

Mauro Di Pietro giornalista

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Fattore G

opo l’Abruzzo conteso tra nord e sud Italia, ecco che si dibatte, animatamente, del fattore G e ci si interroga sul ruolo dell’avvocato di Gissi scomparso più di un anno fa. Ma su una cosa possiamo concordare tutti, Remo Gaspari si è occupato a vario titolo dell’Abruzzo fino al 19 luglio 2011. Un lasso di tempo che gli ha consentito di essere dieci volte deputato e sedici volte Ministro della Repubblica. La polemica, esplosa in questi giorni sulla validità o meno delle scelte compiute da questo longevo e caratterizzante uomo politico, certamente rivela l’esistenza di un “Fattore Gaspari” che permea di sé tutto il processo di modernizzazione di questa regione. Quanto bene e che tipo di bene abbia fatto questa eredità all’Abruzzo non è ancora chiaro: si fronteggiano posizioni del tutto strumentali e interessate. Se si descrive un Remo Gaspari motore di tutto quanto è avvenuto in Abruzzo negli ultimi cinquant’ anni, vorrebbe dire che senza l’avvocato di Gissi l’Autostrada A14 non sarebbe transitata per l’Abruzzo, oppure che l’Abruzzo sarebbe rimasto fuori da una infrastrutturazione di base, anche di tecnologia industriale, che si andava finanziando con l’immensa ricchezza della Cassa per il Mezzogiorno. Assurdità. Al tempo stesso è indiscutibile che la sua azione, svolta con efficacia a Roma, abbia avuto un effetto moltiplicatore sulla strategia delle grandi opere in Abruzzo, realizzate anzitutto per servire l’esigenza di Modernità di un intero Paese, uscito devastato e sanguinante dalla Grande guerra. In quel periodo, quindi, il progresso e lo sviluppo dell’Abruzzo, in massima parte, scatutirono dal bisogno di crescita Nazionale, la quale, a sua volta, doveva per forza stare dietro alla veloce dialettica di potenze economiche mondiali. Dentro questa cornice, Gaspari ha avuto vita piuttosto facile, anche sapendo spendere, nei tavoli decisori, la centralità geografica dell’Abruzzo lungo le direttrici Est-Ovest e Nord-Sud e diffondendo come un verbo l’azzeccato claim “Abruzzo isola felice”. Poi, e parliamo anche di noi, ci sono stati gli abruzzesi che hanno saputo capitalizzare indubbie qualità. Tra le tante, lo smisurato senso di sacrificio che ci ha sospinto, prima in Europa, fuori da quell’Obiettivo 1, che inglobava le regioni con Pil da sottosviluppo. Accanto alle inaugurazioni di opere pubbliche, a cui il decorato Ministro ha partecipato senza risparmiarsi, tagliando nastri blu in lungo e in largo per le quattro provincie abruzzesi, dietro i suoi

scuri occhiali da sole, per onestà di ricostruzione storica va pure indagato il “sistema del battesimo”, che a Gaspari si associa inesorabilmente, non per stigmatizzarlo come da aborrire in sé, quanto piuttosto per valutare la reale capacità di selezionare le risorse umane, e, quindi, l’efficacia e l’efficienza dei vari apparati di governo locale che, approfittando del processo di rinascita nazionale, avrebbero dovuto delineare, fin da allora, un Abruzzo con basi solide e durevoli, sul piano delle grandi opere. In sostanza, la classe dirigente abruzzese è frutto di gigantismo o di nanismo politico? Punto di qualche interesse se lo stesso figlio del Ministro, Achille Lucio Gaspari, rispondendo a tono al giudizio tranciante del presidente della Giunta regionale sull’epopea gaspariana, nella lettera indirizzata al direttore del “Il Centro”, commenta così l’azione del padre: «Il più grande errore penso sia stato credere nelle qualità di Chiodi e sostenerlo nella sua campagna elettorale per la regione». Insomma, checché abiuri Chiodi, ritagliando per il suo profilo curriculare una versione meritocratica e senza dipendenza partitica, il battesimo gaspariano riemerge come una Nemesi, e segna per lungo e per largo la storia dell’Abruzzo, e dei suoi figliocci, come il taglio dei suoi nastri, ma a quanto pare con non troppa voglia di memoria tra gli stessi “testimoni”. Ecco allora che per il “Fattore Gaspari”, oltre che all’associato modello clientelare, finalizzato all’ossessiva produzione di voti e tesserati, è essenziale un rodato apparato fatto di poteri locali, dove l’organizzazione impone pesi e contrappesi da appoggiare, in maniera sapiente, sulle spalle dei prescelti Capipopolo. Guardando oggi, all’Abruzzo che è, punto dal quale è partito il presidente Chiodi nella sua analisi, se sia il “Fattore Gaspari” la matrice dell’esasperato campanilismo in tutti i settori, dalla gestione delle risorse idriche, al sistema bancario regionale a quello della formazione universitaria e della sanità, converrà capirlo al più presto, perché in Abruzzo esiste davvero una “emergenza classe dirigente” ed una paralisi gestionale ad ogni livello. Del resto, vale la pena ricordare cosa toccò all’allora ministro Mammì, malcapitato successore di Gaspari al Dicastero delle Poste, il quale per trovare un capo di gabinetto di area laica dovette ripiegare sul socialdemocratico, Lorenzo Sansalone, l’unico dirigente in servizio, fortunosamente scovato ad Ancona, non democristianizzato dal “Fattore G”

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» di Laura Tinari

«Non chiediamo

il grano ma di restituirci le zappe»

Infocamere rileva che in Abruzzo nel primo trimestre 2012 ci sono state più cessazioni di attività dell’intero 2011, una tendenza che se dovesse proseguire da qui a fine anno ci potrebbe far trovare di fronte alla chiusura di circa 4.000 attività con la perdita di potenziali 14mila posti di lavoro. A spiegarci la situazione dei piccoli imprenditori è Celso Cioni, direttore Confcommercio Abruzzo e L’Aquila

Celso Cioni, direttore Confcommercio Abruzzo e L’Aquila

«I

l mondo è cambiato: oggi il settore terziario è il più importante. Pensate che nella nostra regione costituisce più del 60% del Pil e dell’occupazione». Ci tiene a sottolinearlo il direttore Celso Cioni, che nell’intervista ci illustra i programmi di Confcommercio Abruzzo e L’Aquila e le criticità del settore che rappresenta. Assicurare una presenza costante sui territori, lavorare sulla legge sul commercio attraverso un asse Confcommercio-sindacati-Confesercenti riguardo a chiusure domenicali e festive, la riforma dei confidi e il credito.

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E poi L’Aquila, che altro non è che lo specchio amplificatore di quelli che sono i problemi dell’Abruzzo e dell’Italia, «Abbiamo dovuto istituire un telefono verde per assistere psicologicamente i nostri associati, –ci ha detto Cioni– l’85% delle segnalazioni che arrivano riguardano il territorio aquilano». E con la frase «Non chiediamo il grano ma di restituirci le zappe per portare questa Città ad essere meglio di come era» vuole ristabilire un clima di fiducia nei piccoli imprenditori aquilani che con difficoltà cercano di guardare al futuro.


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intervista a Celso Cioni

direttore Confcommercio Abruzzo e L’Aquila É da poco diventato direttore di Confcommercio Abruzzo, su quali priorità sta lavorando? «Sul fronte interno puntiamo a rafforzare la nostra organizzazione sui territori: abbiamo completato un primo giro di assemblee in tutte le province per conoscere meglio le problematiche locali. Sul fronte istituzionale, invece, lavoriamo soprattutto per riportare all’attenzione della Regione le criticità di questa categoria». Nello specifico? «Prima di tutto il riequilibrio di rapporti oggi falsati tra la Grande distribuzione organizzata e i piccoli esercizi commerciali. Non vogliamo andare contro qualcosa o qualcuno, ma riteniamo che per dare il miglior servizio al consumatore bisogna raggiungere una soglia ideale tra le due modalità di distribuzione. Siamo tra le regioni italiane ed europee che hanno il più ampio rapporto tra superficie Gdo e abitanti. L’altro tema per le pmi e microimprese è il sistema creditizio, perché queste non hanno la forza patrimoniale per tenere in equilibrio questo rapporto. Negli ultimi mesi le difficoltà si sono accentuate e noi stiamo cercando di sostenerle soprattutto con i confidi». I confidi, tema caldo in questo 2012 in Abruzzo. «Stiamo portando avanti con i sindacati un’azione nei confronti dell’assessore Alfredo Castiglione, perché purtroppo l’ultima riforma parte dal presupposto che solo i grandi confidi sono in grado di assistere le imprese. In realtà la nostra storia dimostra che non è così: siamo sempre stati

capaci di stare accanto alla base. Siamo convinti che la via degli accorpamenti sia da favorire, ma non condividiamo la coercizione, il doverli fare per forza». È davvero strategico per la nostra Regione il Patto per lo sviluppo? «Finora abbiamo condiviso il percorso e partecipato in tutte le sedi, pur rappresentando in alcuni casi delle criticità su quanto si sta facendo. Contrariamente ad altre associazioni di categoria che si erano defilate, noi continuiamo a sollecitare la Regione e a dare seguito al tavolo. Riteniamo che questa sia un’opportunità per l’Abruzzo e ci auguriamo che ora si vada oltre il principio della consultazione, dando concretezza e realizzando azioni». L’Aquila, quali sono le più grandi difficoltà che le attività attraversano? «L’Aquila e il cratere vivono un momento drammatico, inserendosi comunque in un quadro più generale di arretramento pesante dei consumi sia quantitativo che qualitativo. Di fronte a scarsità di risorse, i consumatori riducono gli acquisti e li modificano, orientandosi su una scelta meno di qualità. Dopo il terremoto i veri penalizzati sono stati i piccoli commercianti e artigiani, soprattutto quelli del centro storico per i quali c’è stata una shoa: hanno dovuto lasciare un centro recintato senza assicurazioni sul dove e come ripartire e per essere presi in giro da tutta la classe politica sulla zona franca. Molti non possono programmare il loro futuro, perché non hanno la prospettiva

di una ricostruzione che tarda a partire: il 2010 e 2011 sono stati spesi malissimo, responsabilità che pongo in capo sia al Comune che alla Regione. Per il resto vale quanto già detto: primo un credito in difficoltà, che a volte non ce la fa ad assistere le imprese. Io dico che bisognerebbe “bombardare Basilea” (sorride, ndr), perché non si può giudicare un piccolo imprenditore solo sulla base di dati di bilancio, dimenticando la sua storia». Oggi sul tavolo c’è anche il tema del turismo….. «Durante il periodo di accoglienza degli sfollati gli albergatori hanno dovuto trascurare il lavoro di stimolo verso l’incoming, trasformando le strutture per un lungo periodo in centri di accoglienza o sociali. Una vicenda che ha riguardato marginalmente L’Aquila, dove invece sono in difficoltà perché non capiscono che tipo di turismo si possa offrire qui. Ci vorrebbe una strategia di medio e lungo periodo per ridare l’opportunità a questi albergatori di ricostituire un vero volano per ripartire, condizioni minime di economicità gestionale per un settore strategico, che necessità di politiche attive promozionali. Chiediamo di costituire un gruppo di lavoro che si concentri su questo, perché il turismo è una delle carte che il nostro territorio deve giocare. Mi rendo conto che la Regione affronta tanti problemi ma credo che vada riscritta l’agenda delle priorità: occuparsi di edilizia e industria sì, ma anche di commercio e turismo, settori che creano maggior Pil e occupazione»

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» di Marcella Pace | foto concesse da Legambiente

Goletta verde approda in Abruzzo e passa al setaccio mari e coste regionali Sotto processo finisce anche il porto di Pescara e la vicenda dragaggio

La Goletta Verde di Legambiente

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appa abruzzese per Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente, giunta al suo ventisettesimo anno di attività, realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati. Anche quest’anno l’imbarcazione ambientalista ha toccato, in due mesi di navigazione, le coste italiane, monito-

rando lo stato di salute di mari e litorali dello stivale. Undicesima regione interessata dal tour 2012, anche l’Abruzzo è finito sotto la lente d’ingrandimento della nave del cigno verde che è approdata prima a Pescara e poi a Giulianova. A Pescara l’associazione ha eseguito un vero e proprio blitz ambientalista, tornando prepotentemente a denunciare, a distanza di 12 anni,

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La conferenza stampa di Legambiente Il prelievo delle acque di Vasto Marina a Fosso Marino

la preoccupante situazione del porto del capoluogo adriatico. Era il 2000 quando per la prima volta insieme all’Associazione Borgo Marino ed ai circoli locali di Legambiente, Goletta verde denunciò l’inadeguatezza della diga foranea, quel “tappo di cemento” che comprometteva la balneabilità, l’agibilità, la sicurezza dei pescherecci e lo sviluppo del traffico merci e passeggeri. Oggi, a distanza di 12 anni, agli occhi degli ambientalisti nulla sembra cambiato. «La vicenda del Porto di Pescara è un esempio eclatante della patologia tutta italiana legata alla gestione delle opere pubbliche progettate e costruite, a prescindere dall’utilità effettiva e dal destino dell’opera -ha commentato Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo-. Le conseguenze negative di questi interventi, come nel caso della diga foranea sono evidenti, con ricadute pesanti per l’economia locale e per l’ambiente». Della stessa opinione, Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale, che ha parlato del porto del capoluo-

go adriatico come di «uno sbalorditivo caso, scuola di insipienza umana, un intervento che in soli 10 anni ha già manifestato i suoi effetti nefasti. Sarebbe bastata un po’ più di lungimiranza ed una capacità tecnicoscientifica di più largo respiro -prosegue il numero uno dell’associazione ambientalista- per evitare di cadere in questi circoli viziosi che, con notevole dispendio di denaro pubblico, generano nuovi errori per riparare a quelli commessi nel passato. Per questo la Goletta Verde durante il blitz ha assegnato la Bandiera Nera al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Provveditorato interregionale per le opere pubbliche, perché primo responsabile di quella mancanza di competenza lungimirante che ha finito per aggravare i problemi piuttosto che risolverli». Una vicenda più che decennale, insomma, quella del porto di Pescara. Legambiente individua addirittura nel 1984, l’anno di rottura per la sanità marina del capoluogo adriatico. È proprio 28 anni fa, infatti, che sono iniziati quei lavori di lisciamento delle palafitte a sostegno dei moli guardiani che hanno causato gravi feGoletta verde nomeni di risacca all’interno fa tappa al porto del bacino vecchio tali da di Pescara compromettere la sicureze consegna za della navigazione e che la bandiera nera al poi portarono, nel 1997, Ministero alla realizzazione della diga delle Infrastrutture foranea, oggi causa dell’ine dei Trasporti sabbiamento del porto. «Al “perché primo momento -ha proseguito responsabile Di Matteo- la priorità redi quella mancanza sta comunque il dragaggio di competenza che deve vedere lo Stato, la lungimirante Regione, la Provincia ed il che ha finito Comune impegnati nel troper aggravare vare le risorse economiche, i problemi tecniche ed ambientali adepiuttosto guate». che risolverli” Risolta l’emergenza dragaggio, attraverso la caratterizzazione e lo smaltimento dei fanghi contenuti nell’attuale vasca di colmata, l’allestimento di una cassa di colmata in banchina e la programmazione di un ciclo di dragaggio annuale per la manutenzione ordinaria del porto, Legambiente indica anche i passi successivi. La Regione dovrebbe dotarsi di una programmazione specifica sulla portualità, ovvero una normativa che chiarisca i ruoli e le strutturazioni degli scali e definisca il quadro

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delle infrastrutture necessarie per la sua integrazione nel sistema adriatico e in quello nazionale di settore, senza cadere in tentazioni fantasiose sul traffico commerciale e crocieristico. «La soluzione -ha spiegato Cogliati Dezza- sta nell’adottare criteri di scelta razionali, ponderati su basi tecniche e scientifiche orientate ai principi dell’efficacia e dell’efficienza, in modo tale da garantire al contempo sostenibilità ambientale, economica e sociale per i territori coinvolti». Di altro respiro la visita di Goletta Verde a Giulianova. Dopo un’accoglienza a “due ruote” da parte di una delegazione del circolo di Giulianova, giunta a bordo delle biciclette del bikesharing, servizio inaugurato da Legambiente e dalla scuola vela 42° parallelo della cittadina teramana, la nave del cigno verde si è spostata al molo turistico, dove insieme a Federpesca, e ad un gruppo di bambini, sono andati alla scoperta di cavallucci e stelle marine. Eppure anche nella provincia di Teramo, la fotografia scattata dalle rilevazioni eseguite dall’equipe dei tecnici di Goletta Verde non è delle migliori. Sono addirittura 5 i punti con valori batteriologi superiori alla norma di Legge, di cui, 4 fortemente inquinati ed uno inquinato: a Silvi Marina, sulla spiaggia alla foce del fiume Cerrano, nel comune di Pineto, presso la foce del torrente Calvano e a Giulianova lido, dove il campionamento è stato eseguito presso il Fosso su lungomare Zara. In cattive acque anche la Foce Vibrata, che insiste nel comune di Martinsicuro, attorniata da scarichi e rifiuti. Quattro, di cui tre fortemente inquinati ed uno inquinato, i punti preoccupanti per la provincia di Chieti. A Vasto Marina, il campione analizzato presso il Fosso Marino è stato prelevato all’interno del canale; alti valori batteriologici

anche a Torino Di Sangro, in località Lago Dragoni; e nel comune di Rocca San Giovanni, al fosso Valle Grande. Campionamenti negativi anche nel comune di Francavilla al Mare, in località Foro via Tosti, presso il Fosso San Lorenzo.

Ben 11 su 13 punti di campionamento sulle coste abruzzesi, eseguiti dai tecnici di Legambiente, sono risultati fuori legge: 9 fortemente inquinati e due inquinati

Falle nel sistema depurativo anche nel pescarese. La prima delle tre analisi è stata svolta in Viale Primo Vere, presso il Fosso Vallelunga, nelle vicinanze della spiaggia libera; carico batterico molto elevato anche sul Lungomare Matteotti incrocio via Balilla. Infine a largo della diga foranea, è stato realizzato il terzo prelievo a circa 400 metri dalla linea di battigia, dove le acque sono risultate inquinate. «Il nostro monitoraggio -ha dichiarato Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente- conferma quanto già emerso dai dati dell’Istat secondo cui l’Abruzzo, con il 53,8% è tra le peggiori regioni d’Italia per percentuale di popolazione servita da un efficiente servizio di depurazione. Si tratta di un dato inferiore alla già modesta media nazionale del 76% e ben più basso del 78,9% su cui si attestano le altre regioni del Centro Italia». E proprio di fronte a questi dati Legambiente chiede un intervento deciso su tutto l’impianto di depurazione regionale

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» di Marcella Pace

Tassa di soggiorno, le ragioni del no di Assoturismo Il presidente regionale Daniele Zunica spiega i motivi della mancata sottoscrizione dell’intesa “No alla tassa di soggiorno, sei nostro ospite”

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irremovibile Daniele Zunica, presidente del consorzio albergatori Abruzzo Relax, ribadiscono le regionale di Assoturismo – Confesercen- ragioni della loro posizione -. Non ci è mai piaciuta la ti. La tassa di soggiorno non va applicata tassa di soggiorno, figuriamoci se possiamo accettare né tantomeno scaricata sulle tasche degli di farla pagare agli imprenditori. Assieme alle altre asimprenditori. Assoturismo, insieme al consorzio di al- sociazioni di categoria ci siamo battuti in molti Comubergatori Abruzzo Relax, nato al suo interno, è l’unica ni abruzzesi affinché nel 2012 non venisse introdotta associazione di categoria che ha rifiutato, ad inizio questa tassa ingiusta – ricordano Zunica e Colelli – ed stagione, la sottoscrizione dell’intesa “No alla tassa di in moltissimi casi ci siamo riusciti». soggiorno, sei nostro ospite”. Tante le polemiche nate attorno alla decisione di AsSecondo il documento, firmato dall’assessorato al Tu- soturismo, etichettata da Federturismo Abruzzo, come rismo della Regione Abruzzo, insieme “populistica e demagogica”. Ma è lo ad Anci, Federalberghi, Faita, Fiavet stesso Zunica a rispedire la palla al e Federturismo, il balzello, disposto mittente. «E’ questo protocollo ad esnel decreto legislativo 23/2011, che sere demagogico e senza alcuna base normalmente sarebbe a carico degli concreta. Cerchiamo di attendere priospiti che alloggiano nelle strutture ma i dati di questa stagione estiva, ricettive, da pagare per notte di sogvista la vertiginosa riduzione della giorno secondo criteri di gradualità in capacità di spesa dei turisti e poi afproporzione alla loro classificazione, a frontiamo il discorso di una tassa che partire dal 2013 nei comuni abruzzesi va certamente condivisa con gli enti che decidessero di inserirlo, sarebbe locali». invece a carico degli operatori turiE senza mezzi termini Zunica risponstici, e cioè albergatori o titolari di de anche alle dichiarazioni di Ernesto strutture ricettive, in una percentuaPaolo Alba, past president di FedertuDaniele Zunica, presidente le concordata con l’amministrazione rismo Abruzzo, che si interrogava sulle Assoturismo Abruzzo stessa. «Nella premessa dell’intesa è assenze di Assoturismo dagli incontri chiarita la contrarietà a questa tassa promossi da Giammarco Giovannelli, delle associazioni – spiegano i rappresentanti di ca- presidente Federalberghi Abruzzo e dai vari tavoli retegoria aderenti all’intesa – ma di fronte alla facoltà gionali. «Noi siamo sempre stati presenti a tutti gli di ogni singolo comune di istituire il balzello a loro incontri. Anzi direi spesso capofila. Forse i miei coldiscrezione, si è reso necessario optare per una diver- leghi delle associazioni, più che pensare alla tassa di sa applicazione dell’imposta, attraverso un esempio soggiorno –conclude Zunica- dovrebbero concentrarsi di condivisione formale con le sigle regionali». sul fenomeno della petrolizzazione dell’Abruzzo, che Nemmeno questa soluzione convince Assoturismo. senza dubbio è il primo antagonista del turismo del «Non abbiamo firmato e non firmeremo l’intesa, perché territorio. Assoturismo ha sempre combattuto contro riteniamo questa imposta ingiusta, superata dai fatti, la scellerata politica regionale degli ultimi 6 anni, che pericolosa per la competitività delle nostre destinazio- ha prodotto il rischio dell’invasione di ricercatori e di ni –. Così Daniele Zunica e Gustavo Colelli, presidente piattaforme a mare»

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» di Marcella Pace

Riordino delle Province, braccio di ferro per la riduzione degli enti abruzzesi

Il mondo della politica locale si divide tra i numerosi progetti avanzati, per ridisegnare il territorio regionale

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n minimo di 350.000 abitanti; una superficie di almeno 2.500 kmq, oppure il capoluogo di regione all’interno di quel territorio. Sono questi i requisiti per la salvezza delle province dalla scure della legge 135 sulla spending review, ovvero quella norma che prevede il riordino del sistema degli enti italiani. Entro la fine di ottobre ciascuna Regione dello stivale dovrà trasmettere al Governo una proposta di riordino delle province ubicate nel proprio territorio, nel rispetto di quei requisiti minimi stabiliti dalla legge, ma tenendo conto di tutte quelle eventuali iniziative comunali volte a modificare le circoscrizioni provinciali esistenti. L’Abruzzo si trova così a scegliere se adeguarsi a quanto stabilito dalla legge, confermando le province di L’Aquila e Chieti, dotate dei requisiti necessari, e tagliando, quindi, Pescara e Teramo, o trovare un accordo per un nuovo piano di riordino. Sono tante le proposte contrastanti che arrivano dal mondo della politica. Il progetto che riscuote il maggior numero dei consensi porta la firma di Andrea Pastore. Il piano del senatore del Pdl consiste nell’accorpamento delle attuali Province di Pescara, Chieti e Teramo, costituendo, così, la Provincia Adriatica-Appenninica. «Si tratta di una proposta fatta sulla base di un mo-

dello di sviluppo e di efficientamento della pubblica amministrazione -ha spiegato Pastore che ha messo in evidenza che in Abruzzo- non ci sono province di serie A, cioè Chieti e L’Aquila, e province di serie B, cioè Pescara e Teramo. In questo riassetto dobbiamo tener conto dell’intero territorio e non si può pensare di mantenere 4 Province. La scelta più logica è farne due».

Il senatore pdl Andrea Pastore ha proposto la Provincia Appenninico-Adriatica, attraverso l’accorpamento di Pescara, Chieti e Teramo, riducendo di fatto a due il numero delle Province abruzzesi L’idea, fortemente caldeggiata dal sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, dal presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, il cui obiettivo primario è «far prevalere il senso di responsabilità e non il campanilismo nella convinzione, però, che Pescara è il capoluogo economico dell’Abruzzo», dal consigliere regionale Pdl Alessandra Petri, che ritiene la proposta «una sintesi di tutte le necessità», dal consigliere regionale del Pdl Lorenzo Sospiri, che considera il progetto «la strada più naturale», non convince pienamente il vicepresidente della Regione, Alfredo Castiglione. «Qualsi-

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in primo piano

Valter Catarra presidente Provincia Teramo

Antonio Del Corvo presidente Provincia de L’Aquila

asi ipotesi di riforma non può assolutamente mettere a rischio il territorio regionale e la sua capacità di accedere a finanziamenti, europei o statali, legati ad alcuni parametri che solo le aggregazioni territoriali possono esprimere. L’idea di individuare una zona appenninica ed una adriatica -ha aggiunto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico- anche se in prima battuta può essere condivisibile, potrebbe celare un disequilibrio territoriale con una provincia di serie A ed una di serie B, tra province dunque che producono ricchezza di diversa entità. Qualsiasi riassetto territoriale delle due realtà abruzzesi deve avvenire con la necessità di mettere in condizioni le nostre imprese, le nostre famiglie e i nostri giovani di poter accedere agli stessi servizi ed alle stesse opportunità di sviluppo sull’intero territorio regionale e agli stessi costi». Di tutt’altra scuola di pensiero, il capogruppo Pd al comune di Pescara Moreno Di Pietrantonio che definisce «irrealizzabile la proposta di Pastore» e allo stesso tempo si dice consapevole che la fusione Chieti-Pescara «può incontrare degli ostacoli». Ma è proprio questo accorpamento a convincere di più Enrico Marramiero, presidente dell’Unione degli Industriali, che vede nel capoluogo adriatico e in quello teatino, «due territori senza soluzione di continuità». Decisamente sul piede di guerra, invece, il presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra che ha preannunciato il ricorso al Tar contro la spending review. Insieme al sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, e ai sindaci di Roseto e Pineto, Enio Pavone e Luciano Monticelli, Catarra ha ribadito al tavolo istituzionale delle autonomie locali il suo aperto dissenso al metodo e al percorso individuato dal decreto 135 e ha annunciato che la Provincia di Teramo, insieme ad altre come Benevento e Rovigo, presenterà il ricorso. «Sostengo e non da oggi che il provvedimento va impugnato perché

Enrico Di Giuseppantonio presidente Provincia di Chieti

Guerino Testa presidente Provincia Pescara

è incostituzionale e di fatto sottrae ogni ruolo alle comunità locali. La dimostrazione di quanto sia dannoso è sotto gli occhi di tutti: ha già innescato una guerra fra territori che indebolirà tutta la regione. Detto questo il Cal dovrà deliberare sulla base delle proposte che verranno avanzate e il sindaco Brucchi ha annunciato che formalizzerà quella già discussa con gli altri sindaci teramani, il 23 agosto scorso, che prevede la conferma di tre Province con Pescara città-metropolitana». Ed è questa la proposta che sembra conI sindaci di Teramo vincere maggiormene Chieti spingono per te anche il sindaco l’opzione a tre province, di Chieti Umberto L’Aquila, Chieti Di Primio. «L’Aquila e Teramo, con Pescara non può essere incittà metropolitana debolita - spiega Di Primio - e Chieti è l’unica ad avere tutti i parametri richiesti per il mantenimento della provincia, quindi credo che debba conservare la propria autonomia e identità di provincia capoluogo, magari ampliandosi con i Comuni del Pescarese». Se Teramo acquisisse Penne e i centri limitrofi, rientrerebbe nei limiti governativi, mentre Pescara diventerebbe, con l’estensione a Francavilla, città metropolitana. Ora tutte queste proposte dovranno, però, trovare una comunione di intenti e dovranno essere consegnate al Cal, il Consiglio delle Autonomie, guidato dal presidente della Provincia de L’Aquila, Antonio Del Corvo, che dovrà approvare un’ipotesi di riordino degli Enti provinciali e inviarla alla Regione Abruzzo entro il giorno successivo

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in primo piano

» di Denia Di Giacomo

NUOVA VITA IN FATTORIA

È nato in Provincia di Teramo un Forum permanente sulle Fattorie Sociali, un nuovo modo di stare in campagna per il rilancio di un’agricoltura sostenibile e l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati

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na nuova forma imprenditoriale, che parte dalla campagna, dalla natura e dall’ecosostenibilità, per approdare a concetti ancora più nobili come riabilitazione e inserimento lavorativo per persone svantaggiate. Parliamo delle Fattorie Sociali, una rete nazionale della quale fanno parte agricoltori, operatori sociali e culturali, ricercatori, dirigenti di cooperative e di associazioni, animatori di sviluppo locale. La bella iniziativa nata ormai da molto tempo è finalmente approdata in Abruzzo, dove grazie alla L.R. n. 18 del 06/06/2011, presentata dal consigliere Ricardo Chiavaroli, si detta la disciplina in tema di agricoltura sociale. La legge individua i requisiti per iscriversi al

Registro delle Fattorie Sociali, istituito dalla Regione Abruzzo e disciplinato dal Regolamento approvato lo scorso maggio. Capofila di questa iniziativa in ambito regionale è la Provincia di Teramo, che grazie alla collaborazione con la rete nazionale delle Fattorie Sociali, nella persona del suo presidente Marco Berardo Di Stefano, ha istituito un forum permanete sull’argomento, istituito presso il settore Politiche sociali dell’Ente, al quale aderiscono cooperative sociali, consorzi, associazioni di volontariato, organizzazioni del settore agricolo ed altri. Abbiamo intervistato Renato Rasicci, vice presidente e assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Teramo, per comprendere meglio l’iniziativa.

intervista a Renato Rasicci

vice-presidente e assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Teramo

Come e quando nasce l’idea di creare un Forum dedicato alle Fattorie Sociali? «Il “Forum Provinciale delle Fattorie Sociali” nasce dall’esigenza di

istituire sul territorio un organismo che promuova progetti in tema di agricoltura socialmente responsabile, favorendo la complementarietà delle iniziative promosse in tal senso da una pluralità di istituzioni. L’idea del Forum emerge a seguito del convegno “Forum Provinciale sull’Agricoltura Sociale”, tenutosi a Teramo il 23 Marzo 2010 per volontà dell’Assessorato provinciale alle Politiche Sociali, in collaborazione con la

» Foto di Luca Boschi, concessa da Renato Rasicci

Rete Nazionale delle Fattorie Sociali e su ispirazione del Consigliere del Direttivo Nazionale, dott. Carnessale. Nell’agosto 2010 con delibera di Consiglio, la Provincia istituisce formalmente il Forum, approvando il relativo Regolamento e da alcuni mesi l’organismo ha fattivamente dato il via ai suoi lavori». Quali sono i soggetti coinvolti? «Le associazioni di volontaria-

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in primo piano

to, i soggetti del terzo settore, le cooperative sociali e i loro consorzi, le aziende agricole, i rappresentanti degli ordini professionali di settore (come l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Teramo ed il Collegio dei Periti Agrari di Teramo) e i rappresentanti di enti pubblici e privati i cui scopi sociali e/o attività rientrano in quelli perseguiti dal Forum (ad es. l’Azienda Sanitaria Nazionale, l’Istituto Agrario - “Di Poppa Rozzi”, lo Zooprofilattico ed il GAL…).Il Forum prevede anche la partecipazione dell’Assessorato Provinciale alle Politiche del Lavoro e degli Assessorati provinciali all’Agricoltura, alla Cultura e Pubblica Istruzione, all’Ambiente e all’Urbanistica». Quanto conta tornare a puntare su agricoltura e politiche sociali in questo periodo? «Le esperienze di agricoltura socialmente responsabile rappresentano una chiave per la soluzione dei problemi sociali e offrono un contributo al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale, oltre che una risposta alla crisi economica. L’agricoltura assume un carattere “multifunzio-

nale”: la campagna diventa infatti il luogo in cui “coltivare valori” e dove le modalità di produzione non sono viste in una logica “industrialista”, ma in un’ottica che pone al centro la persona. L’espansione delle agricolture sociali è una prospettiva che consente di superare la visione tradizionale dell’agricoltura, che considera lo sviluppo economico e quello sociale come due variabili indipendenti e mostra invece la possibilità di promuovere un efficiente sistema di welfare locale, che promuova lo sviluppo territoriale. Si attua così il passaggio dal modello di “Welfare state” al modello di “Welfare society”». Quali sono gli obiettivi del Forum? «Il relativo Regolamento approvato dal Consiglio provinciale prevede un programma di lavoro annuale che deve essere approvato dalla Giunta provinciale. Di norma il Forum si riunisce a cadenza trimestrale e può articolarsi in gruppi di lavoro tematici, per l’approfondimento di problematiche specifiche; gli obiettivi che si propone sono quelli di sviluppare e promuovere iniziative e progetti di agricoltura sociale sostenibile che

utilizzi anche percorsi terapeutici, riabilitativi e di integrazione sociale di persone svantaggiate e disabili, valorizzando le risorse agricole, ambientali e socio-culturali del territorio». Quali sono le previsioni di sviluppo per queste nuove attività nella Provincia di Teramo? «Le attività proposte dal Forum prevedono di soddisfare in modo integrato le esigenze degli agricoltori, dei consumatori e quelle di soggetti svantaggiati, attraverso un incremento della produzione agricola, il consumo del prodotto etico e al tempo stesso il recupero ed il reintegro delle categorie più deboli. I progetti di agricoltura sociale prevedono inoltre l’utilizzo, economicamente sostenibile, di beni immobili inutilizzati appartenenti a vari Enti, che acquisiscono in tal senso un valore sociale per la collettività. Con la nascita delle Fattorie Sociali, inoltre, si verrebbero a creare posti di lavoro non solo per le categorie svantaggiate, ma anche per i soggetti impiegati in tali strutture, si pensi ad esempio agli operatori socio-sanitari»

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in copertina Âť di Eleonora Lopes Luca Verdecchia

Pierluigi Panunzi

Alessandra Rossi

Riccardo D’Alessandro Mauro Barnabei

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Alessandro Addari

Giovani imprenditori

riprendiamoci il futuro! Gli industriali under 40 di Confindustria Abruzzo, si raccontano in questi 2 anni e mezzo di presidenza targata Mauro Barnabei. Accesso al credito, meritocrazia, diminuzione della pressione fiscale e vantaggi per le start up sono i fattori fondamentali per la ripresa economica

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uesto mese in copertina non c’è la classica azienda, ma il gruppo giovani imprenditori di Confindustria Abruzzo che ha deciso di raccontare in queste pagine i due anni e mezzo della presidenza guidata da Mauro Barnabei. Mauro e suoi presidenti provinciali, Riccardo D’Alessandro di Chieti, Pierluigi Panunzi di L’Aquila, Alessandro Addari di Pescara, Luca Verdecchia di Teramo, e Alessandra Rossi, componente della Commissione nazionale G.I. Verifica Poteri e già presidente dell’Aquila, hanno vissuto un’avventura straordinaria che li ha uniti come imprenditori, ma soprattutto come amici. Tanti progetti, convegni, iniziative, eventi, corsi di formazione hanno caratterizzato questa presidenza, ma Barnabei, noto per il suo pragmatismo, si è concentrato molto nel far crescere l’immagine della nostra regione a Roma rafforzando le relazioni con i numeri uno di Confindustria nazionale. Va ricordato infatti che l’Abruzzo, sotto il mandato Barnabei, è stata la prima regione che ha sostenuto l’attuale presidente Morelli quando era candidato alla presidenza, riuscendo così ad entrare nella squadra, e ottenendo la direzione della rivista nazionale dei G.I. “Quale Impresa” che è stata affidata ad Alessandro Addari e nominando Alessandra Rossi, nella Commissione nazionale G.I. Verifica Poteri, due traguardi molto importanti. Ma non è finita qui, grazie anche al sostegno degli amici delle Marche, in particolare il vice presidente nazionale Simone Mariani, il gruppo sta concludendo le pratiche per lasciare l’Interregionale del Sud ed entrare in quello del Centro. Ma andiamo a scoprire dalla voce dei presidenti stessi come sono cresciuti e quali proposte gli industriali under 40 intendono fare alle istituzioni.

» foto di Pietro Ferrante

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in copertina

ALESSANDRA ROSSI

già presidente G.I. Confindustria L’Aquila, componente della Commissione nazionale G.I. Verifica Poteri Durante il mio mandato da presidente dei Giovani di Confindustria L’Aquila il tema al centro dei nostri dibattiti e delle nostre azioni è stato il futuro della nostra Città e del nostro territorio. Abbiamo, infatti, ideato una serie di incontri dal titolo: “L’Aquila come è, come sarà. Scenari presenti e futuri per una città in movimento”. L’Aquila non come era, perché quello che è stato è stato, ma L’Aquila come è oggi e come sarà domani, ossia una città in evoluzione. Incontri che hanno visto coinvolti le istituzioni, i politici, i sindacati e le associazioni locali al fine di fare una fotografia dell’Aquila e della sua provincia e sviluppare idee e progetti per il futuro. Da quel 6 aprile 2009 si sono aperti milioni di scenari, tanto si è parlato, ma non dobbiamo smettere di farlo, perché solo attraverso il confronto e il dibattito costruttivo riusciremo a guardare oltre e ad avere una Città che torni ad essere il cuore pulsante dell’Abruzzo. Come Giovani Imprenditori vogliamo guardare avanti: noi abbiamo sempre ribadito con forza che la ricostruzione dell’Aquila può diventare un’opportunità per tutto l’Abruzzo e per il rilancio di tutto il sistema produttivo. Investire nella ricostruzione e farne un’occasione di ripresa economica è la sola possibilità che abbiamo. Capiamo che questi sono discorsi facili da fare e molto più difficili da realizzare, ma come diceva oltre duemilacinquecento anni fa Aristide il Giusto «Non sono le case dai bei tetti né le pietre di mura ben costruite, né i canali o i cantieri navali che fanno la città, bensì gli uomini capaci di usare le occasioni che si offrono loro».

ALESSANDRO ADDARI

PRESIDENTE G.I. CONFINDUSTRIA PESCARA E DIRETTORE DI QUALE IMPRESA, HOUSE ORGAN DEI GIOVANI IMPRENDITORI In questi anni alla guida dei GI di Pescara ho cercato di lavorare su un tema che ritengo cruciale per il futuro della regione, l’anello di congiunzione tra Scuola, Università e Lavoro. Grazie ad un intenso lavoro di squadra, sono nati tre progetti principali: Da una passione all’impresa per studenti degli istituti Superiori; Impresa IN Accademia di recente annoverata tra le buone prassi di Confindustria Nazionale, e Start Impresa, per chi intende scommettere sull’inventarsi un lavoro, che prevede 100 ore di formazione gratuita per passare da una

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semplice idea ad un vero progetto imprenditoriale “bancabile”, che ha coinvolto ad oggi circa cento aspiranti imprenditori, fino ad ora tutti i vincitori del concorso hanno aperto nuove aziende, tuttora sul mercato, usufruendo dei Premi messi a disposizione dalle imprese madrine e dai due main sponsor: la Federazione delle BCC Abruzzo e Molise e la Ufficiarredati.it di Modena. Due proposte per il rilancio dei nostri territori? investire sulle Politiche Attive del lavoro rivoluzionando e efficientando i centri per l’impiego, mettendoli in rete fra loro, con le associazioni datoriali, le Università e le società di somministrazione private, potenziando l’orientamento, l’incontro tra “domanda e offerta di lavoro”, il reinserimento e la formazione continua. Alleggerire il peso della burocrazia, in particolare per le piccole imprese, un costo occulto divenuto insostenibile. Da quando ho assunto la direzione dell’House Organ Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria ho cercato di rendere questi temi centrali al fine di raccogliere e diffondere modelli positivi.

RICCARDO D’ALESSANDRO PRESIDENTE G.I. CONFINDUSTRIA CHIETI

Siamo un Paese che ha accumulato nel corso dei decenni gravi squilibri e in uno scenario del genere non è facile fare impresa, soprattutto per un giovane imprenditore. Chi governa (e ha governato) tende a prendere decisioni miranti più all’orizzonte breve delle prossime elezioni che all’orizzonte lungo dell’interesse del Paese. Ed è anche per questo che oggi i giovani italiani fanno fatica a trovare lavoro, che abbiamo squilibri territoriali così rilevanti tra Nord e Sud, un debito pubblico insostenibile ed una preoccupante pressione fiscale. Il Paese sta sempre più trascurando i pilastri dello sviluppo: competenza, merito, concorrenza, coraggio. Anche per questo noi giovani imprenditori sosteniamo i giovani talenti e vogliamo lanciare delle proposte: 1) Prevedere procedure e incentivi per introdurre i giovani di talento, oggi all’estero, in posizioni medio-alte della Pubblica amministrazione, degli Enti locali, delle aziende. 2) Un’altra idea è modulare le aliquote delle imposte sul red-


dito in funzione dell’età abbassando le tasse per i più giovani: questo aumenterebbe il reddito disponibile dei giovani e li renderebbe più indipendenti e più impiegabili. 3) Scudo fiscale per il rientro dei talenti - un beneficio fiscale per chi decide di tornare in Italia per avviare un’impresa, per intraprendere un lavoro autonomo o dipendente. 4) Un credito d’imposta per ragazzi residenti all’estero che decidono di venire a studiare in Italia e di intraprendere poi un’attività d’impresa o di lavoro autonomo. 5) Un credito d’imposta per chi investe in formazione qualificata all’estero e torna a lavorare in Italia. 6) Scudo fiscale Nord - Sud - per agevolare il rientro nel Mezzogiorno dei giovani emigrati nelle regioni settentrionali. 7) un pacchetto di agevolazioni fiscali per gli italiani che vivono all’estero che decidono di finanziare nuove attività nel nostro Paese.

Pierluigi Panunzi

presidente G.I. Confindustria L’Aquila Essere il portavoce delle imprese in questo momento di difficoltà è sicuramente un compito molto severo e lo è ancora di più per le imprese composte da giovani che operano nel territorio aquilano, dove emerge un panorama molto debole del sistema imprenditoriale. Il gruppo dei giovani imprenditori dell’Aquila, ha cercato di comprendere le dinamiche della crisi analizzando quei temi che stimolano maggiormente le imprese: il tema del credito con il nodo della liquidità con prestiti sempre più in calo e a costi maggiori. Abbiamo sensibilizzato le nostre imprese giovani e le start up a cercare nuove forme di capitalizzazione come venture capital e incubatori di imprese, riscontrando, però, con rammarico la scarsa attenzione da parte delle istituzioni sia regionali che locali. Da tempo chiediamo alla Regione di mettere in piedi delle iniziative, già promosse da altri governi regionali per facilitare l’accesso al circolante con strumenti che non siano solo i Consorzi Fidi per i quali da tempo attendiamo una riforma e un forte rafforzamento.

maggiormente sono i giovani, che faticano a trovare un impiego e a seguire un percorso di crescita professionale. La Regione Abruzzo ha messo in campo molte risorse a favore dell’occupazione giovanile, ma occorre fare di più e aiutare i giovani a costituire nuove imprese, affiancandoli sia nello startup che nel periodo successivo di avviamento, per almeno tre anni. Alle difficili condizioni attuali, noi di Confindustria Teramo rispondiamo con White Information, il più grande evento del centro-sud in una località montana, che proponendo esempi concreti di start-up di successo a livello nazionale, si pone come punto di incontro e di confronto tra l’imprenditoria giovanile ed esperta, la politica e i principali fondi di investimento. Siamo alla terza edizione e ci apprestiamo a crescere ancora: il nuovo obiettivo è premiare il miglior progetto di start-up per poi attuarlo concretamente. Nella certezza che solo puntando sui giovani sia possibile cogliere le opportunità che anche un momento di crisi sa offrire.

LUCA VERDECCHIA

Presidente G.I. Confindustria Teramo È tangibile la situazione di crisi che attanaglia tanto l’economia europea e nazionale quanto quella locale, con ripercussioni pesanti in termini di perdita di posti di lavoro. A soffrirne La locandina dell’assise regionale dei giovani imprenditori che si è svola a Martinsicuro

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in copertina

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a tu per tu con Mauro Barnabei Presidente, facciamo un exursus di questi quasi tre anni di presidenza…. «Seguendo le orme paterne, sono 23 anni che vivo il mondo confindustriale. La mia presidenza dei giovani imprenditori, prima di Teramo e poi quella regionale, è stata un’avventura splendida, mi sono confrontanto e sono cresciuto accanto a ragazzi capaci e determinati. E intendo ringraziarli tutti, in primis i miei presidenti. Nello specifico, durante la presidenza regionale, insieme alla mia squadra abbiamo raggiunto traguardi importanti. Siamo entrati nel gruppo del presidente Morelli che abbiamo sostenuto da subito, ottenendo così la direzione della rivista “Quale Impresa” che è stata affidata ad Alessandro Addari e riuscendo a far entrare Alessandra Rossi, nella Commissione nazionale G.I. Verifica Poteri. E ancora, stiamo concludendo le procedure burocratiche affinchè l’Abruzzo entri a far parte del

» foto di Pietro Ferrante

Comitato Interregionale del Centro poiché riteniamo di essere industrialmente più vicini alle Marche o al Lazio rispetto alle regioni del Sud Italia». Che momento vivono i giovani imprenditori di oggi? «Gli imprenditori in generale stanno vivendo un momento difficilissimo, si svegliano tutte le mattine non sapendo se riescono ad arrivare ai traguardi che si sono posti. Spesso i giovani imprenditori sono visti, anche dalla politica, come ragazzi che giocano a fare gli industriali godendosi quello che hanno ereditato dal papà, ed invece sono uomini coraggiosi che scommettono del proprio e lottano tutti i giorni contro questa dannata crisi. A chi si avvia a far nascere una nuova impresa dico di metterci tanta passione, ma anche di arrivare già con delle competenze alle spalle e di avvicinarsi alle reti d’impresa, strumenti oggi utilissimi. E alla politica chiedo di sostenerci, di affiancarci e di raccogliere le nostre proposte:

l’accesso al credito, più attenzione sulla meritocrazia, diminuzione della pressione fiscale e vantaggi per le start up, fattori fondamentali per la ripresa economica». Quali sono i suoi progetti per il futuro? «Sono un imprenditore, so fare questo e continuerò a farlo con determinazione. Oggi mi trovo a gestire l’azienda (il Gruppo Barnabei) che mio padre ha fondato con tanti sacrifici, non senza difficoltà. A volte sono stato costretto a prendere scelte poco piacevoli, ma obbligate e vi assicuro che non è affatto facile. Intendo anche sostenere la mia regione e il mio terriotorio, contribuire con entusiasmo alla sua crescita come privato cittadino, sviluppare insieme ai miei colleghi imprenditori progetti utili e concreti. Quello che auspico è che in futuro la politica recuperi la credibilità e la fiducia nei riguardi dei cittadini e si avvicini di più a loro eliminando il divario che esiste da sempre».

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incarichi&carriere

SCUOLE, IL GIORNALISTA NINO GERMANO, COMMISSARIO PER IL PRIMO COMPRENSIVO

Nino Germano, giornalista Rai, già presidente del Consiglio d’istituto della Chiarini-De Lollis- Vicentini, e presidente del Primo Circolo di Chieti, è stato nominato commissario del Primo Comprensivo di Chieti. Il commissario, d’intesa con la dirigente scolastica, la professoressa Serafina D’Angelo, svolgerà i compiti previsti dagli organi collegiali che andranno ricostituiti dopo la nascita del nuovo Istituto Comprensivo. In particolare il neo commissario Nino Germano, la cui nomina è stata comunicata all’Ufficio Scolastico Provinciale, avrà il compito di coordinare e convocare l’elezione del nuovo Consiglio d’Istituto entro la prima metà di novembre. L’istituto, composto da 1.300 studenti ed un centinaio di docenti, è classificato di Prima Fascia ed è costituito dalle scuole Secondarie (ex medie) Chiarini - De Lollis, dalle scuole Primarie Cesarii, Nolli, Sant’Andrea e Brecciarola e da otto scuole dell’infanzia.

EZIO DI CRISTOFORO E’ ANCORA PRESIDENTE DELL’ACA

L’assemblea dei sindaci dell’Aca, ha riconfermato Ezio Di Cristoforo quale presidente. Non poche le polemiche legate a questa nomina. Il braccio di ferro è stato, infatti, tra piccoli, che hanno confermato il loro voto a Di Cristoforo e grandi comuni, che, alla luce dei disagi subiti negli ultimi giorni, erano pronti a cambiare. Dei 10 candidati alla presidenza 1 voto è andato a Giovanni D’Andrea, 1 per Tonino Di Berardino, 2 per Paolo Palombo. L’assessore al comune di Pescara Marcello Antonelli e Domenico Pettinari dell’associazione Codici si sono detti pronti a ricorrere contro questa nomina.

SCANNO, NOMINATO COMMISSARIO PREFETTIZIO

Dopo le dimissioni in massa di sette consiglieri comunali su dodici al Comune di Scanno, dei quali tre di maggioranza, che hanno sancito la fine dell’amministrazione guidata dal sindaco Patrizio Giammarco, eletto nel 2008, la Prefettura dell’Aquila ha disposto la sospensione del Consiglio Comunale, provvedendo alla nomina del dottor Luciano Giuseppe Conti, vice prefetto aggiunto in servizio presso la Prefettura di Chieti, quale Commissario per la provvisoria amministrazione dell’Ente. A causare le dimissioni la decisione del sindaco di ritirare le deleghe all’assessore Roberto Pizzacalla, che per tutta risposta ha firmato le sue dimissioni da consigliere insieme ad Amedeo Fusco, Aldo Tarullo, Maria Pia Silla, Amato Silla, Domenico Mastrogiovanni e Luca Silvani, facendo mancare il numero legale in consiglio comunale.

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ste e v ia

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e m a r fer


fisco » di Luigi Carunchio

BENI ASSEGNATI AI SOCI,

COSA ACCADE?

Approfondiamo la comunicazione dei beni concessi in godimento ai soci e familiari e dei finanziamenti effettuati o ricevuti da questi alla società

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cade il 15 ottobre prossimo la comunicazione da effettuare all’Amministrazione Finanziaria da parte delle società e delle imprese individuali in merito: ai beni concessi in godimento ai soci o ai familiari dell’imprenditore; e ai versamenti in denaro effettuati a qualsiasi titolo dai soci alla società e per quelli ricevuti dalla stessa.

La normativa, introdotta dal D.L. 138/2011 convertito in Legge con la L. 148/2011 il 14 settembre 2011, ha lo scopo di assoggettare a tassazione separata in capo alle persone fisiche (soci e familiari) il reddito diverso prodotto nell’utilizzo dei beni concessi in godimento e quello di effettuare un controllo sistematico nei confronti degli stessi, mediante il redditometro, nel

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fisco

caso in cui il socio o il familiare abbia finanziato o capitalizzato la società/azienda. L’obiettivo è quello di disincentivare l’utilizzo di schermi societari per l’intestazione di beni che pur risultando formalmente dell’impresa sono, di fatto, utilizzati a fini privati dai soci o dai familiari. In concreto gli effetti finali nell’applicazione del disposto: » per il socio saranno quelli di assoggettare a tassazione separata ai sensi dell’articolo 67 del TUIR la differenza tra il valore normale del bene avuto in godimento e l’eventuale corrispettivo annuale pagato per tale uso; » per l’impresa l’indeducibilità dei costi collegati ai beni concessi in godimento ai soci e familiari, per un importo inferiore al valore normale dei beni concessi in uso. La normativa non chiarisce cosa si intenda per valore normale del bene, ma l’Amministrazione Finanziaria è intervenuta precisando che per valore normale deva intendersi il valore di mercato ai sensi del comma 3 dell’articolo 9 del TUIR. La comunicazione deve essere effettuata da tutte le imprese individuali, le società di persone e le società di capitali, siano esse in contabilità semplificata o ordinaria. Nel caso delle società sono interessati tutti i soci, indifferentemente dalla loro quota di partecipazione, mentre per familiare dell’imprenditore individuale il riferimento è al coniuge, ai parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado così come disposto dall’articolo 5 del TUIR. L’obbligo di comunicazione interviene anche nel caso di bene concesso in godimento ai soci di società appartenenti al medesimo gruppo, ad esempio ai soci della controllata. La normativa è intervenuta classificando i beni in sei macro categorie: autovetture, altri veicoli, unità di diporto, aeromobili, immobili, altri. La comunicazione interessa tutti quei beni concessi in godimento a qualsiasi titolo e di valore superiore ad € 3.000,00. La nuova disciplina non trova applicazione nel caso in cui il TUIR preveda in capo al soggetto concedente specifiche norme che limitano la deducibilità dei costi relativi ai beni concessi in godimento e che assoggettino ad imposizione il relativo reddito in capo al soggetto utilizzatore , in pratica la normativa non trova applicazione nel caso in cui il bene sia concesso in godimento al socio che rivesti anche la carica di amministratore e/o dipendente poiché già assoggettato a

specifica normativa TUIR. A titolo di esempio alcuni dati che dovranno essere comunicati riguardano in caso di veicoli il numero di telaio, nel caso di unità di diporto la lunghezza espressa in metri, nel caso di immobili i dati catastali. Più problematica è la comunicazione delle somme di denaro versate per capitalizzare e/o finanziare la società e la comunicazione delle somme di denaro ricevute in prestito dalla stessa. L’Agenzia delle Entrate, a precisazione del disposto normativo che parla solo di finanziamenti o capitalizzazione effettuata nei confronti della società, ha precisato che vanno comunicati i finanziamenti ed i versamenti effettuati o ricevuti dai soci, per il loro intero ammontare, indipendentemente dal fatto che tali operazioni siano strumentali all’acquisizione dei beni concessi successivamente in godimento ai soci. Nel caso delle capitalizzazioni vi è il problema di una doppia comunicazione, infatti per via della registrazione dei relativi atti di capitalizzazione, l’Amministrazione Finanziaria è già in possesso di tali dati, si presuppone la violazione dell’articolo 7 dello Statuto del Contribuente secondo il quale i contribuenti non sono tenuti a fornire informazioni che siano già in possesso dell’Amministrazione Finanziaria, degli Enti Previdenziali o che possano essere acquisite direttamente da altre Amministrazioni. La scadenza ormai vicina del 15 ottobre, (ricordiamo che la scadenza originaria era il 2.04.2012 e prorogata al 15.10 ad opera del provvedimento n° 2012/37049 dell’Agenzia delle Entrate motivata nella particolare difficoltà di attuazione e della assoluta novità dell’obbligo in parola), fa riferimento all’anno di imposta 2011 e dovrà essere ripetuta annualmente entro il 31 marzo segnalando i beni concessi in godimento durante il precedente periodo di imposta. Solo per la prima comunicazione, quindi quella del 15.10, dovranno essere comunicati i finanziamenti ed i versamenti che risultano ancora in essere nel periodo d’imposta in corso al 17 settembre 2011, pur se realizzati in periodi d’imposta precedenti. La mancata o incompleta comunicazione comporta l’applicazione di sanzioni che variano a seconda che vi sia o meno la presenza di un reddito da sottoporre a tassazione. Infatti nel caso vi sia un reddito da sottoporre a tassazione la sanzione è pari al 30% dello stesso, nel caso non vi sia un reddito da sottoporre a tassazione la sanzione è pari ad € 258,00

e-mail: info@valoreassociati.it

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ict » di Antonio Teti

Dalla Luna alla conquista dell’universo: una viaggio senza fine La scomparsa di Neil Armstrong ci riporta indietro negli anni, in quel fatidico 1969, quando la tecnologia ci appariva come la salvezza del mondo e che forse consentì veramente di ridurre i pericoli del passaggio da una “guerra fredda” ad una “guerra calda”

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l 2012 sarà ricordato per una molteplicità di eventi che hanno caratterizzato, e per certi versi tormentato, la vita economica e sociale di una buona parte dei paesi che popolano il nostro pianeta. Certamente sarà ricordato anche come l’anno in cui è venuto a mancare un uomo che ha incarnato, per molti decenni, l’evoluzione della scienza e delle capacità straordinarie dell’intelligenza umana: Neil Armstrong, l’astronauta più famoso della NASA, la cui immagine rimarrà sempre legata alle storiche riprese televisive della prima discesa dell’uomo sul suolo lunare. Se n’è andato a 82 anni, come nel suo stile, nella più assoluta riservatezza e silenziosità, elementi che avevano sempre contraddistinto il suo carattere, quello di un uomo che preferiva stare lontano dai riflettori e dalle luci della celebrità. Eppure

non gli mancavano di certo le ragioni per essere orgoglioso di ciò che aveva realizzato. In quella notte del 1969, riuscì ad ottenere un successo che andava ben oltre l’immaginabile, un record assoluto, evidenziato solo dalle centinaia di milioni di facce che rimasero incollate alle immagini in bianco e nero degli schermi televisivi, per 25 ore ininterrotte, per assistere alle confuse immagini che ritraevano Armstrong scendere dalla scaletta della navicella, per conquistare il pianeta più discusso e misterioso dell’intero universo: la Luna. Tuttavia, alla luce delle informazioni raccolte nel corso dei decenni e sulla base delle testimonianze raccolte nello stesso periodo, la missione Apollo 11 la si potrebbe considerare come una vera e propria operazione azzardata. In considerazione delle

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ict

tecnologie dell’epoca e dei tempi di preparazione alla lavoro di ben 24 Kbps!!! missione, che risentì non poco dell’eccessiva veloci- I calcoli che servivano per l’orbita complessa di andatà con cui fu organizzata, attualmente sarebbe giu- ta e ritorno, furono eseguiti dal computer della IBM, dicata anche dalla più inefficiente agenzia spaziale, in cui era possibile addirittura visionare transistor come “improponibile” o addirittura “folle”. Ma l’allora saldati qua e là e implementazioni hardware aggiunpresidente J.F.Kennedy, sollecitato dalla crescente tive (richieste per la missione Apollo), di dubbia afcompetizione tecnologica con il “demone sovietico” fidabilità. e dall’inquietante condizione di terrore generato dal- L’inserimento dei dati avveniva grazie all’utilizzo di la “guerra fredda”, decise di provocare una reazione schede perforate; ogni scheda conteneva una singola di spinta emozionale sul istruzione scritta in Aspopolo americano, per sembler (un software che L’astronauta Neil Armstrong fare in modo che l’intetrasforma le istruzioni ra nazione lo seguisse in mnemoniche dell’Assemquella che sarebbe divenbly in linguaggio macchitata la più grande vittoria na) o in un altro linguagdegli Stati Uniti a livello gio utilizzato all’epoca mondiale: la conquista (solitamente il Fortran). della Luna. E così fu. Ma La “scrittura” delle scheanche se il progetto prede avveniva mediante sentava incognite e rischi specifiche macchine perdi ogni genere, il giovane foratrici, molto simili alle presidente americano pocomuni macchine da scriteva contare su uno staff vere. Una volta realizzato tecnico di grande eccelil “pacchetto” di schede, lenza, in cui primeggiaesse venivano inserite in va quello che fu definito un apposito lettore, che come il padre della missiprocedeva alla fase di listica mondiale: lo scienelaborazione delle istruziato tedesco Werner Von zioni. Braun. Resosi tristemente In sostanza, per compiefamoso per lo sviluppo re tutti i calcoli necessari delle V1 e successivaper mandare l’uomo sulmente della V2 (che sarà la luna, fu utilizzato un considerato il primo vero computer che aveva una missile della storia e su cui si baserà tutta la ricerca potenza di calcolo molto più ridotta di una comunise lo sviluppo della missilistica della NASA), Von Braun sima playstation di oggi… .nApollo Guidance Compudiventerà il progettista principale nel settore della ter era il suo nome e aveva una memoria da 64Kbyte, missilistica dell’agenzia spaziale statunitense. con un clock di funzionamento di 0.043MHz, una veLo scienziato tedesco non deluse le aspettative degli locità che al giorno d’oggi provocherebbe incredulità, americani (che gli avevano perdonato i “trascorsi al stupore e ilarità anche al più piccolo ragazzino appasservizio del terzo Reich”), e fu così che nel giro di sionato di videogiochi. Ciononostante, Armostrong, pochi anni sviluppò il vettore che avrebbe condotto Collins e Aldrin riuscirono a compiere, con mezzi e l’uomo sulla luna: Saturn V, un gigante altro 110 me- strumentazioni non eccelse, quella che è considerata tri, largo 10 e pesante 3 milioni di chili. Attualmente ancora oggi la più straordinaria avventura dell’uomo rimane il più grande vettore a razzo mai costruito. Ma e che rimarrà tale ancora per molti anni. Forse, tra l’aspetto più inquietante, sempre da un punto di vista qualche decennio l’uomo si renderà ancora protagonitecnologico, rimane quello dell’utilizzo del sistema di sta assoluto in nuove missioni volte ad esplorare altri calcolo utilizzato per la missione. Tutte le elaborazio- pianeti, con una tecnologia attuale che ci sbalordisce ni furono condotte da un computer ritenuto all’epoca quotidianamente per le sue potenzialità, ma un giora dir poco avveniristico: l’IBM System/360, una mac- no, non troppo distante, potrebbe anch’essa essere china presentata nel 1964, munito di una memoria di definita “preistorica”…

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creatività » di Simone D’Alessandro

PREMIO CONFINDUSTRIA ABRUZZO GREEN, SI PUÒ ANCORA PARTECIPARE! Fino al 1 ottobre è possibile ancora isciversi al Premio Confindustria Abruzzo Green che assegna un riconoscimento alle imprese del territorio che sono entrate nella logica della Green Economy

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l Premio Confindustria Abruzzo Green assegna un riconoscimento alle imprese del territorio che sono entrate nella logica della Green Economy. Da quando l’iniziativa è stata lanciata ufficialmente, il 17 Febbraio 2012 in occasione della Convention, sono molte le imprese che hanno deciso di partecipare, presentando schede-progetto in cui si dimostra di saper coniugare innovazione e sostenibilità in termini di servizio, prodotto o processo; e c’è ancora tempo, fino al 1 ottobre, per presentare la propria candidatura, collegandosi al sito di Con-

findustria Abruzzo e cliccando sul banner “Premio Confindustria Abruzzo Green”. Fra le imprese che, ad oggi, hanno deciso di candidarsi ve ne sono alcune che hanno introdotto un sistema integrato processo/prodotto/servizio nel settore degli imballaggi, altre che hanno anticipato i tempi, rispetto al settore, migliorando prodotti classici come i laterizi; o introducendo tecniche che hanno cambiato il modo di invecchiare un tessuto evitando di utilizzare prodotti inquinanti che causano la silicosi; ve ne sono altre ancora che hanno

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creatività

costruito un percorso di riduzione dell’impatto ambientale estendendo il loro processo di gestione alla catena dei fornitori e dei clienti; ve ne sono altre, infine, che hanno raggiunto primati ineguagliati costruendo, nel tempo e a livello internazionale, una cultura d’impresa orientata alla sostenibilità totale. Queste realtà sono abruzzesi ovvero operanti in Abruzzo in modo stabile da decenni. L’iniziativa è strategica ed ha già raggiunto i seguenti obiettivi: » tranne piccole eccezioni le aziende che hanno finora aderito si pongono come pionieri del loro settore specifico, capaci di inventare o introdurre, per primi, nuove soluzioni e originali iniziative di sensibilizzazione green oriented nei confronti del proprio territorio o dei propri dipendenti, attuando modelli virtuosi di responsabilità sociale e d’impresa; » al premio stanno partecipando realtà di tutti i settori e di tutte le dimensioni; » una serie di imprese abruzzesi “insolite ed eccellenti”, trovano un risalto inconsueto grazie a un percorso “relazionale” e “di “informazione” mirata che ha consentito di rilevare ciò che le normali indagini di carattere quali-quantitativo non riescono a far emergere. Ciò, nei fatti, significa che il Premio promosso da Confindustria Abruzzo sta dando un reale servizio che non si limita ai suoi associati, ma tocca l’intero

comparto produttivo. Questo dovrebbe rappresentare motivo di orgoglio e spingere tutti gli attori, coinvolti nel processo, a creare un luogo di riflessione sulla Green Economy in Abruzzo, al di là dei singoli riconoscimenti che sicuramente ci saranno e daranno ulteriore lustro all’iniziativa. Ricordo che le schede-progetto delle aziende confluiranno in una pubblicazione cartacea che sarà stampata in occasione della Cerimonia di Premiazione che verrà organizzata tra la fine di Novembre e gli inizi di Dicembre in data e luogo ancora da stabilire. In Abruzzo l’economia verde rappresenta un fattore strategico, in grado di rigenerare interi comparti del manifatturiero di punta e non solo. L’innovazione, infatti, non dipende semplicemente da coloro che inventano qualcosa di nuovo, ma anche da coloro che decidono di implementare l’innovazione, dando suggerimenti di tipo operativo, in alcuni casi declinando l’innovazione su altri comparti produttivi. Questi processi di applicazione e miglioramento dell’innovazione vengono spesso ignorati perché sono sommersi. Bisogna, quindi, cercare di portarli alla luce valorizzando tutto il tessuto industriale in grado di costruire periodicamente, per tentativi ed errori, l’innovazione sostenibile. Affinché le imprese green emergano e facciano sistema fra loro ci vogliono iniziative come il Premio Confindustria Abruzzo Green

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norme&leggi » di Filippo Paolini

AL VIA LA SOCIETÀ SEMPLIFICATA AD 1 EURO La nuova forma societaria prevista dalla legge sulle liberalizzazioni per i giovani sotto i 35 anni di età entra in vigore dal 29 agosto

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a “vecchia” società a responsabilità limitata (SRL) acquisisce definitivamente due nuove “sorelle”, la SRLS (società a responsabilità limitata semplificata) e la SRLCR (società a responsabilità limitata con capitale ridotto). Già nel numero 63 di Abruzzo Impresa, avevamo dato delle anticipazioni sulla Srls, nata allora con il decreto legge sulle liberalizzazioni (n. 1/2012); successivamente, il cosi detto decreto sviluppo (DL 83/2012), ha introdotto pure la Srlcr e le rispettive leggi di conversione e decreti attuativi (L. 27/2012, L. 134/2012, DM Giustizia 138/2012) hanno definitivamente plasmato i due nuovi tipi di società a responsabilità li-

mitata. Partendo dalla Srls, l’elemento fortemente caratterizzate è l’età dei soci: tutti obbligatoriamente under 35. Quindi, al superamento di questa soglia, anche da parte di un solo socio, non ci sono alternative: o si trasforma la società in una normale Srl oppure si cedono le quote a persone fisiche con meno di trentacinque anni di età. Il capitale sociale potrà variare da 1 euro a 9.999,99 euro: pertanto, laddove fosse necessaria una maggiore capitalizzazione, fin dall’inizio o strada facendo, questo modello societario non sarebbe idoneo. Inoltre, il capitale sociale va versato interamen-

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norme&leggi

te, in denaro e direttamente agli amministratori, non essendo ammessi versamenti parziali e conferimenti in natura. Sicuramente, dunque, ci troviamo di fronte ad una concreta misura a favore dell’imprenditoria giovanile, specie se si considera che la costituzione di questo tipo di società non comporterà costi: nessun onorario notarile per l’atto costitutivo e nessun diritto di bollo e di segreteria per l’iscrizione al Registro delle Imprese, mentre sarà regolarmente dovuta l’imposta di registro e la tassa annuale camerale. Il contenuto dell’atto costitutivo dovrà essere “standard”, cioè perfettamente conforme al modello approvato con DM 138/2012, in vigore da fine agosto; infine, gli amministratori potranno essere scelti solo ed esclusivamente tra i soci, rimanendo preclusa la possibilità di nominare terze persone. Passando alla società a responsabilità limitata con capitale ridotto, bisogna subito notare come il requisito anagrafico sembri in questo caso capovolto: anche qui i soci possono essere soltanto persone fisiche, ma che abbiano compiuto i trentacinque anni di età. In realtà, tale previsione non sembrerebbe tassativa nel senso di escludere in radice gli infra trentacinquenni, atteso che, in sede di conversione del decreto, è stata inserita la possibilità che il Ministero dell’economia e delle finanze promuova accordi con l’associazione bancaria italiana (ABI), per fornire credito a condizioni agevolate proprio ai giovani di età inferiore a trentacinque anni, che intraprendano un’attività imprenditoriale attraverso la costituzione di una società a responsabilità limitata a capitale ridotto. E, peraltro, non esiste un espresso vincolo circa la trasferibilità delle quote di partecipazione sociale anche a soggetti di età inferiore a quella prevista. La normativa relativa al capitale sociale è identica a quella delle Srls e, pertanto, anche con un solo euro si potrà dar vita alla Srlcr. Invece, a differenza della società a responsabilità limitata semplificata, l’amministrazione della società potrà essere affidata anche una persona terza, estranea alla compagine sociale. Non sembra prevista l’adozione di un modello standard per l’atto costitutivo ed, infine, non v’è traccia delle agevolazioni sui costi: pertanto, chi vorrà costituire una Srlcr dovrà sostenere, come per una normale Srl, sia gli oneri notarili, sia gli esborsi previsti per l’iscrizione nel registro delle imprese. Da ultimo, va notato come il legislatore abbia voluto in un certo senso “tutelare” i terzi che verranno in fu-

turo a relazionarsi con questi due nuovi tipi di società, facendo sì che gli stessi saranno resi edotti della forma societaria adottata; infatti, negli atti, nella corrispondenza delle società e nello spazio elettronico destinato alla comunicazione collegato con la rete telematica ad accesso pubblico, sia la Srls sia la Srlcr dovranno obbligatoriamente indicare la ragione sociale con la specificazione di società a responsabilità limitata semplificata ovvero società a responsabilità limitata con capitale ridotto, nonché l’ammontare del capitale sociale, la sede della società e l’ufficio del registro delle imprese presso cui questa è iscritta

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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione*

Le Riforme del lavoro e la certezza del diritto

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a Riforma del lavoro, come è ormai universalmente noto, è finalmente Legge dello Stato. Occorre ora verificare che il provvedimento, letto alla luce del complessivo sistema giuridico nel quale si inserisce, abbia l’attitudine a rispondere agli ambiziosi obiettivi che si è posto. Ne deriva, pertanto, l’esigenza di tentare una prima lettura che dia conto delle recenti novità, e che si preoccupi di coordinare queste ultime con il “decennio caldo” del diritto del lavoro. L’interregno normativo tra le due riforme – la “legge Biagi” e la “legge ForneroMonti” – ha infatti visto il maturare di una diversa impostazione, fondata sul maggior rilievo assegnato alla autonomia collettiva quale strumento di regola del caso concreto: una regola tanto più adeguata alla fattispecie reale, rispetto alla norma di matrice legale, quanto più vicina, sotto il profilo della genesi, al conflitto di interessi che mira a comporre. In questa ottica, le “specifiche intese” introdotte dall’art. 8 della legge 148/2011 costituiscono una novità la cui esatta portata deve ancora essere indagata. La legge Fornero-Monti, letta sotto quest’ultima lente esegetica, appare peraltro una sorta di controriforma, in quanto incentrata su di una tecnica normativa che torna a porre al centro del sistema la legge generale ed astratta. Volendo azzardare una lettura sistematica del decennio appena trascorso, può ritenersi che cinque appaiano i pilastri che fondano la revisione dell’ordinamento giuslavoristico: 1) individuazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato come tipologia

dominante, pur nell’ambito di una maggiore scelta di schemi contrattuali; 2) facoltà di adeguamento delle tutele al contesto specifico, mediante la stipula di contratti collettivi di secondo livello; 3) allentamento delle rigidità in materia di licenziamento individuale; 4) universalizzazione delle tutele contro la disoccupazione, con conseguente attenuazione del dualismo insito in meccanismi di protezione che vedano nella dimensione aziendale il presupposto di attivazione della norma; 5) definizione delle Agenzie per il lavoro quali attori di primo piano del sistema. Tali presupposti sono stati tradotti in precetti normativi coerenti e, conseguentemente, in opzioni adeguate alle esigenze dell’attuale contesto economico, che scontano però una lettura giurisprudenziale non sufficientemente univoca. Quest’ultimo è infatti il vero nodo che deve essere sciolto, affinché gli operatori possano compiere le proprie scelte in un contesto normativo stabile. In questa ottica, una maggiore attenzione da parte degli stessi operatori deve essere accordata al meccanismo di certificazione introdotto dall’art. 75 del d.lgs. n. 276/2003, rivitalizzato dalle previsioni introdotte dall’art. 30 della legge n. 183/2010 che consentono la tipizzazione “certificata” in sede di contratto di lavoro delle nozioni di giusta causa e giustificato motivo di licenziamento. Una procedura che, se correttamente utilizzata, è in grado di assegnare ai cinque pilastri sopra evidenziati uno spazio operativo più sicuro e, in definitiva, più rispondente alle esigenze di certezza che tutte le Riforme mirano a perseguire

*Avvocato - managing partner LabLaw

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credito&finan a » di Denia Di Giacomo Simone Di Giampaolo neo direttore BCC di Castiglione Messer Raimondo e Pianella

IL NUOVO VOLTO BCC

Intervista a Simone Di Giampaolo, nuovo giovane direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella

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imone Di Giampaolo, è il nuovo direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella. Un nome che per molti non rappresenta una novità, ma anzi, una gradita conferma, visto che Di Giampaolo ha ricoperto il ruolo di vice direttore per ben sette anni al fianco di Paolo Mingione. Originario di Pianella, dove ancora vive con sua moglie e i suoi due figli, Di Giampaolo ha 44 anni e rappresenta in pieno la filosofia della sua BCC, giovane, competente e profondamente attaccato a questa banca. «Professionalmente parlando

Foto di Pino Ciavattella

io nasco nella Cassa Rurale – ci racconta con orgoglio – sono 24 anni infatti che lavoro in questa BCC …». Concreto, cordiale e molto preparato, Simone Di Giampaolo è stato scelto, nel segno della continuità, per dirigere questo istituto di credito in un momento di profondo cambiamento e di crescita; scelta di cui sente tutta la responsabilità ma della quale è profondamente riconoscente al presidente, al consiglio di amministrazione ed al collegio sindacale, con i quali è legato da solida e reciproca fiducia». Questa BCC rappresenta oggi una delle banche più solide del territorio. Come

si spiega questo risultato? «La BCC nella sua storia ha fatto le scelte giuste, anche quando sembravano controcorrente e sembrava che al momento ci penalizzassero, ma oggi ne stiamo raccogliendo i frutti. Ad esempio nel 2000, proprio durante lo sviluppo dei mercati finanziari, la BCC ha scelto di centrare la propria attività sull’intermediazione creditizia tradizionale a sostegno dell’economia locale e reale, a scapito di una finanza quasi fine a se stessa. Il Consiglio è stato al tempo stesso prudente e lungimirante, con buon senso e concretezza ha voluto concentrarsi sull’attività tradizio-

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credito&finan a

nale e oggi i risultati ci danno ragione». Nata nel 1956, oggi la Banca di Credito Cooperativo di Castiglione M.R. e Pianella ha 56 anni di storia alle spalle, quali sono gli aspetti positivi di questo passato? «Oltre alla solidità costruita nel tempo, la nostra BCC può contare su tutta quella forza che viene dalla memoria storica: qualsiasi cosa accada nel nostro territorio e tessuto economico difficilmente ci coglie di sorpresa. In 56 anni abbiamo visto nascere tante aziende locali, le abbiamo accompagnate nel corso della loro crescita e spesso le abbiamo affiancate anche durante il delicatissimo momento del loro cambio generazionale. Questo significa conoscere bene i nostri clienti, il territorio nel quale operiamo, la sua gente le sue prospettive. Ritengo sia un vantaggio competitivo importante». In quale fase di crescita si trova attualmente la vostra BCC? «Negli ultimi anni abbiamo avuto un percorso di sviluppo molto rapido, con l’apertura di 3 filiali in 3 anni. Per cui adesso, conclusa questa fase di espansione territoriale, siamo in un periodo di consolidamento e sviluppo della crescita conseguita. E’ necessario comunque verificare nel continuo la nostra organizzazione per adeguarla alle dimensioni raggiunte, ai tempi e al contesto normativo». Nel periodo che stiamo attraversando l’accesso al credito è sempre più difficile. Voi nascete con

l’intento di sostenere soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Ma oggi come riuscite a mantenere questa promessa? «Attualmente abbiamo prestiti alla clientela per 350 milioni di euro complessivi di cui circa 324 milioni di nuovo credito erogati nel corso degli ultimi quattro anni; questo è un dato alla luce del quale si può affermare che la promessa è stata mantenuta. Ci tengo ad evidenziare che anche in periodi congiunturali avversi c’è la possibilità di fare credito e di fare del buon credito: oltre a finanziare la parte sana dell’economia reale, occorre selezionare le aziende e le famiglie che, anche se in temporanea difficoltà,nproprio grazie al sostegno della banca, possono superare il momento difficile e tornare ad essere produttive. Per quanto riguarda le imprese, inoltre, è importante l’acquisizione della garanzia dell’imprenditore per un principio molto semplice: nell’azienda dobbiamo crederci in due, se ci crede la banca che la finanzia ci deve credere altresì l’imprenditore che deve garantire personalmente». La aspetta un duro lavoro…quali sono i suoi primi obiettivi? «La strada principale è tracciata dalle strategie del Consiglio d’Amministrazione, strategie che ho condiviso in pieno o che ho visto formulare, ma ne sono stato reso comunque partecipe. Il mio obiettivo adesso è quello di calare nella realtà e attuare tali strategie, facendo in modo che queste

direttive, già risultate vincenti, diventino concrete e continuino a produrre i risultati attesi. Con me lavora una grande squadra, per lo più giovane - ma anche se meno giovane, caratterizzata da una ricca esperienza - comunque formata, ciascuno nel proprio settore, da professionalità eccellenti. Questa è una delle certezze su cui so di poter contare e che mi hanno incoraggiato ad assumere questo incarico così impegnativo, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo». Oggi nel mondo si parla della necessità di un drastico cambio nelle regole, a suo avviso come dovranno essere le banche del domani? «Nel futuro piuttosto che fare banca “in modo diverso” io credo ci sia bisogno di tornare a “fare banca” quella vera, ovvero tornare a riconoscere ed applicare i valori fondamentali della banca, che non appartengono al passato, ma sono senza tempo, e che vedono nel sostegno al territorio, alle famiglie, alle piccole e medie imprese il vero cardine della propria attività. Questo non significa tornare indietro, sarebbe impensabile, ma ritengo vincente tornare a fare banca in modo tradizionale, con buon senso e concretezza, a sostegno dell’economia reale, con uno sguardo al futuro nel quale opereremo. Naturalmente i principi fondamentali della banca devono essere contestualizzati nel tempo e nel sistema in cui viviamo; nuove regole serviranno semmai ad evitare gli errori del recente passato»

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messa in sicure

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» di Alessio Pelusi

Le nuove procedure per la prevenzione incendi: d.P.R. n. 151/2011

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uale stagione migliore, se non quella estiva, per parlare del rischio incendi?! In particolare dell’ultima novità: il Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151; in vigore dal 7 ottobre 2011. Il d. P. R. in questione “individua le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi e disciplina: per il deposito dei progetti, per l’esame dei progetti, per le visite tecniche, per l’approvazione di deroghe a specifiche normative, la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio che, in base alla vigente normativa, sono attribuite alla competenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco”(Art. 2). Nell’ambito di applicazione del Decreto rientrano tutte le attività, soggette ai controlli di prevenzione incendi, riportate nel suo Allegato I. Le attività sono distinte in tre categorie A, B e C, in relazione alla dimensione dell’impresa, al settore, alla esistenza di specifiche regole tecniche, alle esigenze di tutela della pubblica incolumità. Nella categoria A rientrano le attività a basso a rischio e standardizzate; in quella B le attività a medio rischio e nell’ultima le attività ad elevato rischio. Nei casi A e B, il Comando provinciale dei vigili del fuoco, entro 60 giorni dal ricevimento dell’istanza, effettua un controllo a campione e rilascia,

solo su richiesta, una copia del verbale della visita tecnica. Se, invece, si appartiene alla fascia C, il Comando effettua un sopralluogo entro 60 giorni dal ricevimento dell’istanza. Inoltre, viene rilasciato, in caso di esito positivo della verifica, il certificato di prevenzione incendi (CPI). La richiesta del rinnovo periodico di conformità si fa ogni 5 anni, ma non per tutte le attività. Per quelle indicate con i numeri: 6, 7, 8, 64, 71, 72, e 77 dell’Allegato I, invece, si può fare ogni 10. Bisogna tenere un registro per le manutenzioni, controlli ed interventi sugli impianti di sicurezza antincendio. È possibile chiedere una deroga se non si riesce ad adempiere a tutte le regole tecniche di prevenzione. Si può chiedere un nulla osta di fattibilità, cioè un esame preliminare del proprio progetto (solo cat. B - C). Così come si possono richiedere verifiche in corso d’opera. Sul d. P. R. in oggetto sono presenti altre importanti informazioni sul nuovo regolamento prevenzione degli incendi. Inoltre, per inquadrare in maniera precisa la situazione della propria azienda, nell’ottica della nuova disciplina, ci sono le pubblicazioni successive al Decreto: circolari, manuali e linee guida, reperibili con una ricerca generica su Google o specifica sui siti istituzionali.ti

pelusi.alessio@gmail.com

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» di Giulio Carlone*

Green Economy e finanza computazionale Alcune riflessioni sulla delicata tematica della sostenibilità ambientale

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a politica in ambito nazionale ed internazionale attribuisce molta importanza al tema della sostenibilità ambientale. La sostenibilità ambientale impone ad ogni governo nazionale, vincoli , obiettivi e priorità. Identifichiamo questo tema con il modello della Green Economy che

affronta come discorso economico il tema della sostenibilità ambientale. Tale modello prevede l’introduzione di varie misure, fra le quali quelle dell’ambito economico, quelle dell’ambito legislativo e quelle relative alle tecnologie ed all’educazione. Tutte hanno come obiettivo comune il promuovere modelli di produzione

*Consulente informatico

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e di consumo sostenibili. Uno di questi è relativo all’abbattimento delle emissioni di gas serra. Da un punto di vista della finanza computazionale è necessario un processo di calcolo che preveda l’inserimento di un insieme di dati di input che, sulla base di regole predefinite, restituisca in output delle previsioni per definire, comprendere e stimare l’evoluzione dei prezzi di prodotti finanziari innovativi. Per esaminare l’argomento del commercio in ambito finanziario prendiamo in considerazione le seguenti risorse: il biossido di carbonio equivalente o carbonio e l’acqua. Un certificato negoziabile di carbonio rappresenta il diritto di emettere una tonnellata di carbonio. A livello mondiale viene definito un valore massimo di emissioni di carbonio nell’atmosfera, successivamente avviene fra le nazioni e le aziende una suddivisione in diritti di emissione. A seconda di quante sono le quote che verranno assegnate bisogna garantire il corrispondente di emissioni. Naturalmente in questa circostanza possono generarsi degli eccessi o degli scompensi da parte degli attori protagonisti contribuendo ad un movimento di mercato con obiettivo finale quello di rispettare il quorum stabilito. Per quanto riguarda l’acqua è un oggetto di scambio a scala mondiale nel mercato finanziario. I diritti d’acqua vengono negoziati come tutte le merci. In un siffatto scenario il funzionamento del mercato dell’acqua è equivalente al funzionamento del mercato del carbonio. Se un venditore detiene un diritto di acqua in eccedenza rispetto al suo fabbisogno lo vende, altrimenti, se un compratore ha un deficit nel suo fabbisogno acquista un diritto d’acqua. Avere diritti di acqua significa avere una attività finanziaria in grado di generare reddito. Nel momento in cui vengono trattati gli investimenti ambientali bisogna considerare la gestione del rischio di tali investimenti. Due fra i più comuni parametri di rischio sono il “Conditional Value at Risk” e il “Conditional Cash Flows at Risk”. Considerando che il Value at Risk rappresenta la misura di rischiosità relativa alla massima perdita prevista ad uno determinato livello di probabilità, il CVaR è la media dei rendimenti che assumono valori inferiori al VaR, mentre il CCFaR , estensione del CVaR , viene considerato in funzione di un contesto di flusso di cassa. Descriviamo un modello matematico di programmazione in conformità delle emissioni di carbonio con costi ridotti al minimo delle opzioni di carbonio per ogni periodo. Il flusso di cassa è anche definito come il risparmio dei costi in conformità degli

investimenti ambientali del progetto e delle opzioni finanziarie di carbonio. Con questo modello vogliamo identificare il prezzo minimo che si ottiene dopo un periodo prefissato ed è dato dal minimo dei costi per l’acquisto delle opzioni di carbonio all’inizio nel periodo prefissato , considerando anche il tasso di interesse libero da rischi, il risultato deve essere aggiunto alla somma di tutte le probabilità di transizione di quel periodo moltiplicate per i costi di adempimento per l’esercizio delle opzioni di carbonio e i costi delle operazioni di mercato in cui viene trattato questo bene di investimento per una consegna immediata.

Calcolo algoritmico del prezzo del carbonio

L’architettura algoritmica relativa a suddetta formalizzazione equivale ad un ciclo che scorre tutti gli stati probabili appartenenti all’intervallo di tempo in esame e che quindi calcola ad ogni stato il valore dei costi menzionati. Tale tecnica algoritmica costituisce un modello relativo all’identificazione di un prezzo minimo di carbonio in un determinato periodo di tempo. Il procedimento algoritmico parte da una fase di inizializzazione e cattura di dati di input generando un vettore iniziale di dati di partenza dando origine ciclicamente a un insieme crescente di dati che va a sostituire quelli che, secondo un criterio di estrazione, vengono eliminati fino ad giungere ad un vettore soluzione per poi eseguire la compravendita di tali strumenti finanziari. Astraendo da questa rappresentazione algoritmica, considerando i coefficienti variabili che prevedono in modo statistico l’andamento del mercato è possibile generare delle approssimazioni a lungo raggio considerando più intervalli di tempo. Trattasi di trading algoritmico applicato al mercato finanziario del carbonio

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» a cura della redazione / In collaborazione con Fondazione ARIA

TERRITORIO ABRUZZO PREMIO FONDAZIONE ARIA 2011/2012 Quattro mostre in quattro bellissimi centri storici

C

ittà Sant’Angelo, Tagliacozzo, Lanciano e Teramo sono le quatto location ospiti delle mostre fotografiche di ARIA. Sono 252 le fotografie scattate dai giovani partecipanti al Premio Territorio Abruzzo, il primo concorso fotografico lanciato da ARIA. Oggetto degli scatti, prodotti dai ragazzi delle scuole superiori della regione, i mestieri vecchi e nuovi abruzzesi. Si chiama “Razza Abruzzo: 1001 lavori”, il tema scelto per la prima edizione, ispirato a “Razza Umana” di Oliviero Toscani. Ora le foto scelte da una giuria d’eccezione composta da Oliviero Toscani, Elio Fiorucci (stilista), Mario Botta (Architetto), Anna Mattirolo (MAXXI Roma), Silvia Evangelisti (Artefiera Bologna), Marisa Galbiati (Politecnico Milano) e Carmen Andriani (Università Pescara), sono le protagoniste di quattro preziose mostre allestite in altrettanti gioielli del territorio abruzzese. In tutte le esposizioni, le foto dei ragazzi sono state affiancate da alcuni scatti che i fotografi che hanno collaborato al Premio hanno realizzato nelle aziende partner della Fondazione. Le esposizioni sono state allietate da degustazioni tipiche di prodotti regionali offerti dalle aziende “Marramiero” e “San Tommaso”.

CITTA’ SANT’ANGELO Ad aprire la nutritissima serie di eventi promossi dalla Fondazione, è stato uno dei “Borghi più Belli d’Italia”. Dal 16 al 29 luglio, in concomitanza con l’evento “Dall’Etna al Gran Sasso”, l’Istituto “B.Spaventa” di Città Sant’Angelo ha ospitato 63 scatti partecipanti al concorso. L’istituto nato il 1 maggio 1878, con la qualità di magistrale, nel settembre 1888, divenne Scuola Normale Superiore. La scuola ebbe molti “ospiti” illustri come addirittura Luigi Pirandello, che nella sessione d’esame dell’anno scolastico 1905/1906 fu presidente di commissione. In tutti gli indirizzi sono previsti inse gna menti approfonditi di Storia e Geografia, Filosofia, Matematica, Informatica, Fisica, Scienze Naturali, Disegno e Storia dell’Arte, Scienze Motorie e Sportive, Religione Cattolica o attività alternative; per le classi prime sono attivi, oltre al normale orario curricolare di 27 ore, laboratori gratuiti antimeridiani settimanali delle seguenti discipline: Teatro, Musica, Danza, Cinese Mandarino, Russo, Spagnolo, Attività motorie e sportive. L’Istituto offre un’ampia scelta nell’ambito di diversi percorsi formativi: Liceo Scientifico (opzione scienze applicate); Liceo Linguistico; Liceo delle Scienze Umane (opzione economico-sociale). Tutti offrono piani formativi efficaci ed efficienti, in continuo aggiornamento per garantire il meglio rapporto formativo tra capacità tecnico scientifiche ed umanistiche. L’esposizione è stata affiancata anche da due appuntamenti musicali, di genere diverso. Il primo è stato un concerto di musica hardrock, con i “The Strangers”. Mentre gli amanti della musica lirica sono stati allietati dal maestro Maria Gabriella Ciaffarini che ha accompagnato al pianoforte la soave voce del soprano Martina Capasso.

TAGLIACOZZO Il secondo appuntamento dell’esposizione, ha aperto i battenti il 26 agosto nell’istituto turistico “A. Argoli” di un altro dei “Borghi più Belli d’Italia”, Tagliacozzo, in concomitanza con la manifestazione cinema-

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tografica “Tagliacozzo Film Festival”, e il prestigiosissimo “Festival Internazionale di Mezza Estate” che prevede spettacoli di danza, musica e teatro. Ad ospitare la mostra è stato l’Istituto Turistico “A. Argoli” nato nell’anno scolastico 2001/2002. Si tratta di una scuola moderna in un territorio dotato di rilevanti potenzialità di sviluppo turistico e pertanto bisognoso di figure professionalmente qualificate nel settore. Conseguire il Diploma di Perito per il turismo vuol dire non solo ottenere l’opportunità di iscriversi a qualsiasi facoltà universitaria ma anche avere significative possibilità di accedere rapidamente al mondo del lavoro. L’Istituto per il Turismo, che ha visto crescere in modo considerevole il numero dei suoi iscritti negli ultimi anni, propone lo studio approfondito delle lingue Inglese, Francese e Spagnolo, avvalendosi del contributo di docenti qualificati ed esperti madrelingua, oltre che di viaggi d’istruzione e stages formativi all’estero diretti all’arricchimento dell’esperienza giovanile e al miglioramento delle competenze linguistiche. L’alternanza scuola-lavoro è un’occasione unica offerta agli alunni per sperimentare sul campo le conoscenze apprese sui banchi di scuola: una vera palestra di formazione che permetterà a ciascun ragazzo di diventare fin da subito protagonista del proprio futuro.

TERAMO In una città storica come Teramo, non poteva che essere la più antica istituzione scolastica della città a dare spazio alla terza delle quattro mostre del Premio Territorio Abruzzo. L’Istituto d’Istruzione Superiore “Delfico–Montauti” di Teramo, che affonda le sue origini nel 1813, come “Reale Collegio e Liceo”, offre oggi un’ampia


INCONTRI CON GLI AUTORI

Razza umana

17 ottobre 2012 ore 10.30 Università Teramo di Oliviero Toscani incontro con Elio Fiorucci, Silvia Evangelisti a cura di Achille Bonito Oliva 18 ottobre 2012 ore 10.30 Università, L’Aquila 20 settembre 20 ottobre incontro con Marisa Galbiati, Carmen Andriani Piazza della Rinascita Pescara 18 ottobre 2012 ore 18.00 Aurum, Pescara Premiazione edizione 2011/12 incontro con Achille Bonito Oliva, Oliviero Toscani, Mario Botta, Elio Fiorucci, Silvia Evangelisti, Anna Mattirolo, Marisa Galbiati, Carmen Andriani, Gabriele Basilico 19 ottobre 2012 ore 10.30 Università Pescara incontro con Mario Botta, Anna Mattirolo 19 ottobre 2012 ore 16.00 Università Chieti Presentazione edizione 2012/13 Achille Bonito Oliva incontra Gabriele Basilico proposta formativa: Liceo Classico tradizionale, radice forte dell’impianto curricolare e metodologico della scuola; Liceo della Comunicazione e Liceo Europeo, prestigiosa maxi sperimentazione dal vasto respiro culturale, centrata sullo studio quinquennale della lingua inglese e francese. Dall’anno scolastico 2011/2012 la scuola ha arricchito e rinnovato la sua identità, confluendo con il Liceo Artistico cittadino, nell’Istituto di Istruzione Superiore “Delfico-Montauti”. A curare la mostra fotografica legata al Premio della Fondazione Aria è l’indirizzo della Comunicazione dell’Istituto. La mostra, aperta fino al 15 settembre, è stata anche teatro di una ricca serie di appuntamenti musicali e teatrali.

LANCIANO Cornice della quarta ed ultima mostra del concorso fotografico, il Teatro Diocleziano, dal 5 all’11 settembre, parallelamente a “Il Settembre lancianese”, appuntamento pregno di attività dal sapore ludico e insieme sacro. L’esposizione è stata allestita ed arricchita da eventi musicali e teatrali, dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Vittorio Emanuele II” di Lanciano, scuola nata dalla fusione, nel 2012, del Liceo Artistico e di quello Classico. Il Liceo Artistico ha già celebrato il centenario della sua fondazione come “Regia Scuola di Arti e Mestieri”, trasformata in “Istituto d’Arte, nel 1972, in Liceo Artistico nel 2010. Nell’istituto sono attivi un corso “Ordinamentale” e due corsi sperimentali “Michelangelo”. Nelle classi prime e seconde è avviato il corso di studi del Liceo Artistico, con gli indirizzi di Architettura Ambiente, Design Moda, Design del gioiello. Il Liceo Classico, dal 2010 ha elaborato un piano di studi che consente di incrementare le ore di Matematica previste dal nuovo ordinamento, potenziare lo studio della Storia dell’Arte ed introdurre quella di Diritto ed Economia

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» di Laura Tinari

U

n importante risultato, raggiunto grazie ad un lavoro congiunto portato avanti dalle istituzioni laiche e religiose, dagli operatori culturali e dalle imprese aquilane, a cui si è aggiunta l’attenzione e la sensibilità dimostrate nei confronti di L’Aquila dal sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, e dal prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, mons. Sergio Pagano. La pergamena con cui gli unidici cardinali del Conclave di Perugia annunciavano all’eremita Pietro Angelerio dal Morrone l’elezione al soglio pontificio è giunta così a L’Aquila per la prima volta, tornando in Abruzzo dopo circa 400 anni: fino al 1602, anno in cui è entrata nell’Archivio Segreto Vaticano, era custodita nel monastero di Santo Spirito a Sulmona. L’esposizione del prezioso documento, che per il capoluogo abruzzese ricopre un interesse particolare, è stata possibile in quanto la pergamena era già fuori dalle mura leonine perché ospitato nella mostra Lux in arcana nei Musei Capitolini a Roma. Un aspetto a cui mons. Pagano ha tenuto a sottolineare più volte. Un evento, dunque, di portata storica che si è potuto realizzare soprattutto grazie alla disponibilità di quanti hanno voluto dare un segno di speranza e di rinascita alla città attraverso Celestino V, aiutando L’Aquila nel riportare al centro lo spirito vero della Perdonanza celestiniana. La missiva è stata esposta nel salone della Filiale di L’Aquila della Banca d’Italia e anticipata con la lectio magistralis sulla figu-

» Foto di Andrea Del Cotto

Roma incontra L’Aquila

Torna in Abruzzo dopo oltre 400 anni l’importante documento con cui gli undici cardinali del Conclave di Perugia del 1294 comunicarono a Pietro Angelerio dal Morrone, passato alla storia come papa Celestino V, l’elezione al soglio pontificio

Da sinistra: Antonio Del Corvo, Salvatore Santangelo, mons. Sergio Pagano, Massimo Cialente, Luigi Bettoni, Angelo Taffo

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Il pubblico che ha partecipato alla lectio magistralis

Mons. Giuseppe Molinari e mons. Sergio Pagano durante la lectio magistralis

ra di Celestino V tenuta nella Chiesa di San Giuseppe Artigiano proprio dal prefetto Pagano e moderata da Massimiliano Niccoli, giornalista di Tv2000. Diversi gli attori di questo successo: il giornalista e saggista Salvatore Santangelo, ideatore dell’iniziativa, Massimo Cialente, sindaco di L’Aquila, mons. Giuseppe Molinari, arcivescovo di L’Aquila, e Angelo Taffo, presidente di Confartigianato Abruzzo e L’Aquila, insieme a illuminati imprenditori del tessuto aquilano. «Il carattere speciale dell’iniziativa, che ha preso il nome di “Roma incontra L’Aquila” -afferma Santangelo- le conferirà una cadenza annuale, finalizzata alla valorizzazione di eventi o opere d’arte che leghino le due città. L’Aquila deve ripartire dalla cultura, per questo bisogna lavorare tutti insieme per valorizzare la nostra Perdonanza anche a livello internazionale. Questo evento assume

una caratterizzazione ancora maggiore poiché oggi il valore più importante su cui lavorare è l’identità, il solo che potrà permetterci di trovare il punto di equilibrio tra la ricostruzione materiale, sociale ed economica». Il vescovo Molinari si è, invece, soffermato sulla necessità di recuperare il vero spirito del Papa eremita e della Perdonanza «Solo cinque i mesi di pontificato, ma Celestino V ha lasciato un segno indelebile nella cristianità e a noi aquilani il dono della Perdonanza. Dopo la tragedia del terremoto siamo stati quasi “costretti” a cercare una maggiore sobrietà, recuperando a pieno lo spirito del Santo eremita». Dell’importanza della storia e di quanta ne racconti questo documento ha parlato il sindaco Cialente, mentre Angelo Taffo, parlando a nome di tutti gli sponsor, ha lanciato un segno di speranza verso il futuro: «Gli artigiani e le piccole imprese porteranno l’Italia fuori dalla crisi»

Il documento con cui i cardinali invitavano Pietro dal Morrone ad ascendere al soglio pontificio, comprensivo degli undici sigilli cardinalizi

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seminari&convegni » di Martina Luciani

SALE INCONTRA LO SPORT

In una calda serata estiva, prima uscita pubblica per l’associazione SALE

Gli ospiti intervenuti al dibattito

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esi fa vi avevamo presentato in anteprima la nuovissima, ed ambiziosissima, associazione SALE, incubatore di idee e di personaggi di spicco nel mondo dell’economia, dell’imprenditoria, cultura e Università della regione Abruzzo. E lo scorso 9 agosto, sfidando il caldo asfissiante tipico di Pescara, abbiamo partecipato alla prima iniziativa organizzata dal presidente Filiberto Mastrangelo e dai suoi soci. Sulla scia di “Cortina incontra…”, il dibattito con titolo SALE incontra lo sport, presso lo stabilimento Il Tartarughino, ha coinvolto i molti presenti in un interessante confronto su sport, economia,

futuro in Abruzzo. Oltre al presidente Mastrangelo, sono intervenuti Michele Russo, Umberto Capozucco e Duca Donofrio raccontando le loro esperienze rispettivamente su Iron Man, Trofeo Matteotti e Basket Giovanile. Appoggio, risorse da parte delle istituzioni, ma soprattutto una cabina di regia qualificata sono le principali richieste degli operatori del settore. Le istituzioni, dal canto loro, chiedono progettualità e idee concrete. Necessarie anche infrastrutture e continuità con gli interlocutori istituzionali, visto il riordino delle province ed il futuro rinnovo delle cariche regionali. Chi è intervenuto ha più volte ribadito che non tutto

può basarsi solo sull’iniziativa e determinazione dei singoli. Serve un progetto condiviso che miri a fare di sport e turismo, un solo grande obiettivo dell’Abruzzo. Una serata interessante, piena di spunti utili ed importanti per contribuire alla crescita della nostra regione. E la rilevanza di ciò che è stato detto, come ha ricordato anche Mastrangelo, non è stata data dalle qualifiche e dalle cariche pubbliche dei molti intervenuti, ma dai contenuti pregnanti toccati. Grande visibilità e successo dell’iniziativa, ma soprattutto convinzione e determinazione in un rinnovato e forte impegno di SALE per la nostra città e regione

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eventi

Lo stand al Meeting

» di Piergiorgio Greco

Meeting di Rimini, l’unione fa la forza Grande successo per gli stand abruzzesi allestiti all’iterno dell’evento organizzato da Comunione e Liberazione e giunto alla XXXIII edizione

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n principio fu l’arrosticino a incantare i visitatori del Meeting di Rimini, il festival di incontri, dibattiti, mostre, spettacoli e altro che ogni fine estate richiama sulla riviera romagnola centinaia di migliaia di persone: per sei edizioni, i volontari della scuola Domus Mariae di Pescara hanno proposto la cucina abruzzese come veicolo promozionale delle bellezze nostrane, incontrando migliaia e migliaia di persone. Da due anni, a Rimini l’Abruzzo ha anche il volto affascinante del Cammino dell’Apostolo Tommaso, il progetto di turismo religioso ideato e promosso dall’associazione temporanea “Culto e Cultura in Abruzzo” formata da un network di ben diciannove realtà istituzionali come Comuni, Province, Diocesi, e coordinato da Infiera: un vero e proprio pellegrinaggio di ben 400 chilometri, di cui 137 interamente percorribili a piedi, che tocca tutte le ricchezze religiose, culturali e naturalistiche della nostra regione. Così, grazie a questo progetto, il pellegrino del terzo millennio può scoprire in una settimana il Volto Santo di Manoppello e il santuario di San

» Foto di Piergiorgio Greco

Camillo a Bucchianico, la Scala Santa a Campli e il santuario di San Gabriele, la basilica di Collemaggio con le spoglie di Celestino V, Sulmona e la Badia Morronese, il Miracolo Eucaristico a Lanciano, il santuario di Casalbordino, la cattedrale con le spoglie di San Tommaso a Ortona, e molto altro. All’ultimo Meeting, che si è svolto dal 19 al 25 agosto facendo registrare in totale 800 mila presenze, lo stand abruzzese è stato letteralmente preso d’assalto: in una settimana, sono state oltre 8 mila le persone che si sono fermate per chiedere informazioni, conoscere il Cammino, ma anche assaggiare i prodotti tipici proposti, o lasciarsi incantare dai prodotti di artigianato artistico esposti, come maioliche di Castelli o oreficeria di Lanciano. Quest’anno i promotori dello stand hanno voluto dare visibilità ad alcuni dei partner del progetto, che di giorno in giorno si sono alternati a Rimini per far conoscere questa o quella bellezza della nostra regione. Così, i visitatori hanno conosciuto il santuario della Madonna dei Miracoli di Casalbordino, le ricchezze di

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eventi

rino – ma anche di divulgazione dell’iniziativa possiamo dirci pienamente soddisfatti: si sono interessati del Cammino sia il quotidiano Avvenire sia Radio Maria, contribuendo non poco a favorire la comprensione dell’iniziativa presso un pubblico particolarmente sensibile come quello del Meeting». Esprime la sua soddisfazione anche Pino Valente, vicesindaco di Lanciano, “per il grande riscontro ottenuto in luogo come il Meeting, che rappresenta la giusta vetrina del nostro territorio. Rimaniamo convinti che la promozione rappresenti sempre di più una carta

Visitatori che chiedono informazioni

Guardiagrele – l’artigianato artistico insieme alle figure di San Nicola Greco e del grande Nicola da Guardiagrele -, la straordinaria arte delle ceramiche di Castelli – per l’occasione sono state create maioliche con i santi che costellano il Cammino -, il santuario di San Gabriele, Lanciano con il suo Miracolo Eucaristico e il Mastrogiurato, le ricchezze della costa dei Trabocchi grazie alla Provincia di Chieti e all’Unione dei Comuni Città della Frentania e Costa dei Trabocchi, e infine Ortona, dove riposano le spoglie di San Tommaso, che dà il nome a tutto il Cammino. «Gli apostoli – spiega Enzo Giammarino, presidente di Infiera – sono stati i primi pellegrini della storia, portando in ogni dove la buona novella. Ecco perché abbiamo pensato di intitolare a Tommaso, le cui spoglie sono in Abruzzo dal 1252, la nostra proposta di turismo religioso nata per riscoprire il valore del pellegrinaggio, in tutte le sue sfaccettature, anche e soprattut-

Le maioliche esposte allo stand al Meeting

to culturali. Quale occasione migliore del Meeting, allora, per promuovere questa nostra iniziativa?». E infatti è stato un vero successo: «Non solo in termini di contatti – aggiunge Giamma-

Gabriella Tiberi, del desk Recultivatur nello stand abruzzese

indispensabile, che crea economia a vantaggio di tutti. E il Cammino dell’Apostolo Tommaso è uno strumento indispensabile che favorisce un lavoro comune contro il campanilismo. Al Meeting, l’unione ha fatto davvero la forza”. Durante la settimana, inoltre, si è svolto anche l’info day del progetto transnazionale Recultivatur, di cui il Comune di Lanciano, ente capofila del programma “Culto e Cultura in Abruzzo”, rappresenta uno dei quattro partner italiani: «Il programma – hanno spiegato i promotori – mira a realizzare un modello comune di turismo religioso tra i partner aderenti, a partire dalla considerazione che il patrimonio culturale dell’Europa rappresenta da sempre una ricchezza da sfruttare al meglio. Al Meeting, allora, abbiamo presentato ai visitatori, alle autorità e alla stampa i risultati finora ottenuti dal programma, parlando anche di prospettive future». Il tema dell’edizione 2012 del Meeting è stato “La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito”, con la partecipazione di numerose personalità del mondo della cultura, della politica, dell’economia e della società. L’appuntamento, per il 2013, è dal 18 al 24 agosto, per un Meeting che avrà per titolo “Emergenza uomo”

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eventi » di Eleonora Lopes

Antonio Oliveri con sua moglie Sandra Scibilia

DON JUAN, 40 ANNI E NON DIMOSTRARLI... Spegne 40 candeline il Grand Hotel Don Juan di Giulianova oggi gestito dal patron del Gruppo Oliveri, Antonio Oliveri. Per l’occasione, i titolari hanno voluto organizzare una grande festa per amici, cittadini, clienti, imprenditori, politici, ma soprattutto per i collaboratori, la vera forza di questa struttura

C

ompie 40 anni il Grand Hotel Don Juan di Giulianova. La prestigiosa struttura, inaugurata il 1° giugno 1972, in questi anni di attività, ha registrato più di un milione di presenze e ha dato lavoro a diverse migliaia di dipendenti, apportando in modo significativo un contributo allo sviluppo turistico ed economico della cittadina e di tutta la regione. Ma torniamo al 1972. Allora si trattava della realizzazione di un complesso alberghiero che sia sul piano strutturale che su quello della funzionalità operativa, rappresentava una svolta decisiva nel campo della ricettività di elevato valore qualitativo lungo la fascia costiera adriatica. Il nome “Don Juan” viene scelto in onore di Don Giovanni Nocera, suo ideatore che scomparso prematuramente, lascia ai membri della sua famiglia il compito di portare avanti la gestione di questa grande impresa. A prendere le redini dell’azienda, è proprio sua moglie Donna Dina Migliori, che grazie alle sue spiccate capacità negli anni fa crescere la struttura rendendola un’eccellenza per tutta la regione. Oggi la storia continua con la famiglia Oliveri che acquista la struttura nel 2006 il cui proposito, in linea con le politiche del

» Foto concesse da Grand Hotel Don Juan

Gruppo, è quello di perseguire l’obiettivo di privilegiare il massimo rendimento qualitativo di tutti i suoi servizi. Per questo sono state apportate con il loro ingresso significative opere di ristrutturazione e ammodernamento. Un continuo work in progress finalizzato al totale rinnovamento di impianti, arredi e attrezzature. Dallo stesso anno Antonio Oliveri, chairman del Gruppo, affida la direzione generale della struttura a Brunella Cinquegrana. Oggi come ieri, la parola d’ordine è qualità. Lo staff infatti, è costantemente impegnato a migliorare la qualità, la sicurezza e il comfort del soggiorno dei propri ospiti che non mancano di testimoniare il proprio attaccamento a questo albergo. Le celebrazioni di questo importante anniversario sono state il tema conduttore delle iniziative intraprese dal Don Juan durante tutta la stagione estiva e sono culminate il 23 agosto in una serata di gran galà. Presenti all’evento tutta la famiglia Oliveri, amici, imprenditori, politici ed esponenti illustri del panorama economico abruzzese, quali il senatore Antonio Franchi, il cavaliere del lavoro Giandomenico Di Sante, il sindaco di Giulianova Francesco Mastro-

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eventi

IL GRUPPO OLIVERI

Il patron Antonio Oliveri con il presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra

mauro, il presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra, il consigliere regionale Claudio Ruffini, il presidente regionale di Federalberghi Giammarco Giovannelli, il console del Touring Club Italiano Gabriele Rossi e tanti altri. Prima dell’inizio della cena, il patron Oliveri ha voluto salutare tutti gli ospiti presenti e, con le parole rotte dalla commozione, ha dichiarato: «Oggi per me e tutta la mia famiglia è una giornata memorabile, sono contento di festeggiare con tutti voi questo importante traguardo. Mi auguro di aver contribuito in questi 6 anni alla crescita di questo storico albergo. Il mio grazie va a tutti i collaboratori, perché questo successo è merito di un gruppo leale, competente e affiatato». Dopo i saluti istituzionali dei politici presenti, ha preso la parola il direttore dell’albergo Brunella Cinquegrana. «Io ho iniziato questa’avventura –ha detto commossa- grazie ad Antonio Oliveri che mi ha dato fiducia, in questi anni sono cresciuta insieme allo staff

Il direttore del Don Juan Brunella Cinquegrana

che ringrazio di cuore, dall’ultimo inserviente ai miei più stretti collabotori, oramai siamo una grande famiglia e siamo orgogliosi di contribuire alla crescita di questa impresa». La prossima sfida della dinamica direttrice sarà quella di aprire l’albergo al territorio, rendere tutti i servizi fruibili anche dalla popolazione locale e regionale che potrà finalmente leggere la struttura in chiave nuova: per un trattamento di bellezza, per gustare un drink a bordo piscina, per un light lunch al fresco dei palmoni in spiaggia o per trascorrere una piacevole serata tra amici al ristorante. La serata si è conclusa con uno spettacolo del comico Nduccio, grande amico della famiglia Oliveri che non è voluto mancare all’evento

Nasce dall’esperienza e dalla lungimiranza di una famiglia di imprenditori illuminati la grande avventura della famiglia Oliveri nel mondo dell’ospitalità. Già leader nazionali nel settore oleario e nella produzione dei prodotti della gelateria industriale, ha allargato i suoi orizzonti ed investito nel turismo. Oggi il Gruppo si presenta sul mercato con una nuova sfida, che si preannuncia vincente, conquistando un’importante fetta di mercato nel settore alberghiero. Alta professionalità, qualità nel servizio, strutture pluristellate e ricettività tra le più quotate, sono solo alcune delle caratteristiche degli Oliveri Hotels, che

dall’Abruzzo alla Calabria offrono con buongusto ed ospitalità. Il “Buongusto dell’ospitalità” diventa la nuova mission del Gruppo Oliveri, che con l’acquisizione e la qualificata direzione di quattro Hotel pluristellati, il Grand Hotel Don Juan a Giulianova, l’Hotel Carlton a Pescara, l’Hotel Villa Fiorita a Giulianova, il Resort Feudo degli Ulivi a Borgia vicino Catanzaro. Per il Gruppo anche un’importante parentesi nel mondo del calcio, Oliveri infatti ha affiancato suo suocero, Pietro Scibilia nell’avventura del Pescara Calcio, diventando vice presidente della società che gestirono insieme per 18 lunghi anni.

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eventi

Il palco allestito per l’occasione

» di Martina Luciani

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00 candeline non sono roba da tutti. E sono proprio 100 le candeline che la Sangritana ha spento il 1° agosto 2012. Esattamente cento anni fa, infatti, il 1° agosto 1912, veniva inaugurata la tratta San Vito Marina – Lanciano. Un progetto ambizioso che prevedeva la realizzazione di una ferrovia capace di collegare il mare Adriatico al Tirreno con lo sbocco diretto su Napoli. Ed oggi che si parla di riduzione di costi della logistica per aiutare la competitività delle aziende in Val di Sangro, il progetto risulta essere ancora di estrema attualità. In occasione di festeggiamenti, è stata intitolata la piazza antistante la stazione vecchia di Lanciano all’ingegner Camillo Dellarciprete, tecnico ferroviario che spinse Ernesto Besenzanica a redigere il progetto definitivo della nuova linea ferroviaria Sangritana nel 1912. Durante questi anni, la Sangritana è cresciuta in maniera esponenziale. È una Spa il cui capitale è interamente partecipato dalla Regione Abruzzo e mira a diventare un punto di riferimento dei trasporti, non solo in Abruzzo, ma su tutta la costa adriatica, dalla Puglia all’Emilia Romagna. «Siamo orgogliosi di presentare una vecchia signora, così come abbiamo scherzosamente rinominato questa azienda, come una realtà ancora in grado di porsi delle sfide e di vincerle», ha esordito il presidente Pasquale Di Nardo, «siamo un’azienda antica che guarda al futuro». E nel futuro della Sangritana c’è innanzitutto la fusione nell’azienda unica di trasporto regionale, una proposta che ha trovato riscontri positivi da parte dell’assessore regionale ai trasporti, Giandonato Morra, intervenuto anche lui ai festeggiamenti. In più c’è il tram-treno, la metropolitana che collegherà Lanciano alla Marina di San Vito. Un momento importante il 1° agosto 2012 quindi per la Sangritana. Un momento di congiuntura tra il passato ed il futuro, a cui hanno voluto partecipare tutti, amministratori locali, esponenti politici e cittadini comuni. In tanti, infatti, hanno molti ricordi legati al meraviglioso percorso del Treno della Valle, purtroppo soppresso nel 2005 e per questo non si sarebbero persi per nulla al mondo l’occasione di partecipare ad una festa tanto attesa. E la Sangritana è pronta a tirare il fuori il coniglio dal cilindro, o meglio L’Aquilotto, il nuovo diesel che sta già facendo le prove e presto tornerà a viaggiare nel tratto che va da Bomba a Lanciano. Un tuffo nella storia, un passo nel futuro

SANGRITANA: 100 di QUESTI GIORNI

Festeggiamenti per i 100 anni della Sangritana, con l’intitolazione di una piazza, sbandieratori e personaggi di spicco

La nuova targa della Piazza della Stazione Vecchia di Lanciano I cittadini intervenuti ai festeggiamenti

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eventi » di Marcella Pace

Montepagano, borgo di...vino

Edizione completamente rinnovata per l’appuntamento estivo dedicato all’enologia delle colline rosetane

“I Uno scorcio del belvedere Montepagano

di

l vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e… se ne parla”. Sembra aver preso spunto dalle parole del re d’Inghilterra Edoardo VII la rinnovatissima manifestazione di Montepagano, Borgo Divino. Giunto alla sua 41esima edizione, il tradizionale appuntamento dell’estate abruzzese e teramana dedicato all’enologia, si è rifatto il look, aggiungendo al caratteristico percorso di degustazione offerto dalle aziende vitivinicole, all’interno dei fondaci dell’antico borgo sulle colline di Roseto, una serie di appuntamenti gourmet, tra mostre fotografiche e talk show, con critici, giornalisti ed enologi. Dal 3 al 5 agosto, 35 aziende vitivinicole abruzzesi hanno offerto degustazioni e cene tematiche. Se 21 della provincia di Teramo, grazie alla collaborazione con il Consorzio di Tutela Colline

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eventi

Teramane, l’unica Docg abruzzese, hanno allestito un proprio spazio espositivo, le altre 14, del resto della regione, si sono unite in un’area degustativa promossa dall’Enoteca regionale, con due sommelier professionisti. «Montepagano costituisce per il Comune uno dei momenti più importanti dell’estate rosetana -ha dichiarato Maristella Urbini, assessore al turismo del Comune di Roseto-. Questa edizione vuole simbolicamente riunire le eccellenze dell’enogastronomia abruzzese e teramana. Montepagano vuole candidarsi a diventare un punto di riferimento di qualità nel turismo del vino». «Il nostro intento era quello di rilanciare la mostra, puntando sulla qualità dell’offerta -ha sottolineato Enio Pavone, sindaco di Roseto- e i risultati ci hanno dato ragione. Per 3 giorni siamo diventati la capitale simbolica del vino in Abruzzo, con dibattiti, degustazioni, interventi di altissimo profilo, che hanno qualificato la nostra offerta e fatto da traino a migliaia di presenze, che hanno scelto di venire a Montepagano». Ogni sera, all’interno del chiostro di uno splendido palazzo dell’Ottocento, si sono svolti tre appuntamenti animati da tecnici, professionisti, aziende, semplici appassionati. A dare il via alla ricca serie di iniziative è stato il critico delle Guide Espresso, Antonio Paolini, che ha condotto il “Talking on wine”, una sorta di salotto al quale hanno preso parte critici e specialisti del settore. La prima degustazione, “Portrait in wine”, è stata guidata da Alessandro Bocchetti, critico enogastronomico e responsabile dell’Abruzzo per le Guide del Gambero Rosso, che ha tracciato un suo specialissimo ritratto dell’Abruzzo attraverso 8 vini esemplari. Degustazioni tutte al femminile quelle del 4 e del 5 agosto, con l’iniziativa “Orizzonti rosa”. Protagoniste, due giovani professioniste: Cristina Mosca, giornalista, ideatrice e co-editor della rivista C-Magazine, che ha illustrato il mondo del vino attraverso la comunicazione e Dalila Lanci, brillante enologa, impegnata in una degustazione alla scoperta della Denominazione di origine geografica controllata Colline Teramane. Ogni degustazione è stata seguita da cene tematiche curate dai ristoranti di Qualità Abruzzo, La Bandiera di Civitella Casanova, Zunica 1880 di Civitella del Tronto e Villa Maiella di Guardiagrele. Ciliegina sulla torta dell’aggiornata edizione, la mostra fotografica dedicata al mondo del vino. Lungo le vie di uno dei “Borghi più belli d’Italia” sono state proiettate e affisse 30 fotografie di Mario e Gino Di Paolo, che così hanno raccontato vigne e colline della provincia di Teramo

Un momento della degustazione

Un’immagine di una cena

Un vicolo di Montepagano

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eventi » di Antonietta Mazzeo

I partecipanti a Primograno Tour 2012

Tour Primograno 2012 Resoconto di una esperienza gastronomica d’eccellenza grazie all’azienda Rustichella d’Abruzzo

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al 27 al 31 luglio ho avuto l’onore ed il privilegio, con altri 16 fortunati, provenienti da diverse parti del mondo, di partecipare al Primograno Tour 2012, un percorso nelle terre della Rustichella d’Abruzzo per festeggiare il raccolto dell’anno, momento al tempo stesso promozionale e pedagogico per celebrare le eccellenze gastronomiche di questa prestigiosa azienda. Primograno nasce da un progetto di interazione e sinergie con l’area Vestina, una zona dell’Abruzzo conosciuta da pochi, che prende vita nella vallata del Fiume Tavo, un tempo ricca di mulini. Definita da Mamilio “mammella che dispensa latte e miele”. Non v’è cereale, frutto, foraggio che non vi cresca. Al progetto Primograno aderiscono ogni anno alcuni coltivatori agricoli di Pianella, Moscufo e Loreto Aprutino. Cento ettari, sono destinati alla semina di queste varietà di grano duro; S. Carlo, Varano e Mongibello. Tutti i procedimenti, dalla semina al raccolto, sono monitorati da alcuni esperti aziendali con la collaborazione e il controllo di istituti di ricerca nazionali ed internazionali, al fine di ottenere un grano duro con un alto potere proteico fondamentale per la qualità della pasta. Il primo giorno del tour è iniziato con il Corso di Formazione per Olio Extra Vergine di Oliva, per poi proseguire con il Corso di Formazione per la Pasta all’uovo di

cui siamo stati partecipanti “attivi”, preparando personalmente la famosa pasta alla chitarra, che ci è stata poi cucinata e servita per pranzo con altre delizie gastronomiche locali. Il secondo giorno è stato caratterizzato dalla visita in Puglia al Mulino di Casalnuovo (FG) e dal Corso di Formazione sulla produzione della semola, seguito dal pranzo nella straordinaria cornice della Masseria di Puglia con prodotti tipici di questa regione. Il terzo giorno è stato prevalentemente dedicato all’arte, alla cultura e alle tradizioni del territorio, con la visita al Museo Delle Genti d’Abruzzo a Pescara e la sosta a Pianella per le Feste Patronali, immancabile la cena con arrosticini e bruschetta. Il quarto è stato il giorno della visita al pastificio di Moscufo, dove abbiamo assistito alla produzione di pasta con i grani provenienti dal raccolto e poi il mitico pranzo “Pasta Worlds”, degustazione di pasta fatta con tutti i cereali (farro, Kamut, etc.). Un ringraziamento particolare va ai titolari dell’azienda, i fratelli Gianluigi e Maria Stefania Peduzzi e l’amministratore delegato Giancarlo D’Annibale, squisiti ospiti, sempre presenti e attenti, a Veronica Lario, Antonietta D’Amico, Lucia Di Caro, nonché al nostro “cicerone”, Giovanni Intilla, export manager, che con grande competenza e incredibile pazienza ci ha condotto per mano in questa fantastica esperienza

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eventi » a cura della redazione

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a A.s.d. Fishing Team, nasce a Ortona nel 2011 con lo scopo di promuovere e diffondere la passione e la pratica della pesca sportiva tra i giovani; a distanza di pochi mesi sono già oltre 50 i soci che la sostengono e la vivono attivamente. La società è stata fondata da membri giovani e il direttivo è composto dal presidente Fabio Paolini, dal vicepresidente Stefano Cauti, dal segretario Luca Caraceni, dal direttore tecnico Lorenzo Montebello, dal responsabile traina costiera e drifting Emidio Pascucci, dal responsabile surfcasting Cosimo Sparapano e in fine i responsabili acque interne Davide Cavallo e Stefano Sivo. La fishing Team è associata Fipsas (Federazione Italiana pesca sportiva e attività subaquee) e fa parte della sezione di Chieti. Già appena costituita, nel 2011 ha partecipato al campionato provinciale di Traina costiera, ottenendo il primo posto con l’imbarcazione Cladony e l’equipaggio composto da Emidio Pascucci, Lorenzo Montebello e Fabio Paolini guadagnandosi l’ammissione al campionato Italiano di Traina costiera 2012 che hanno disputato nel mese di maggio a Roccella Jionica (Rc), arrivando al nono posto su 30 imbarcazioni partecipanti. Nel 2012 le emozioni continuano, infatti l’equipaggio dell’imbarcazione Cladony, composto da Emidio Pascucci, Lorenzo Montebello e Fabio Di Giulio, conquista il titolo di Campione Provinciale di Drifting, guadagnandosi anche questa volta il primo posto nella selezione ai prossimi campionati Italiani che si disputeranno nel 2013. Inoltre la Fishing Team è gia ai primi tre posti in classifica generale nel campionato provinciale traina costiera con tre delle sue imbarcazioni e nel prossimo mese di settembre disputerà l’ultima prova. Tante sono le idee del direttivo, che sta pensando di diffondere nelle scuole della provincia di Chieti la notizia dell’esistenza di una realtà capace di far scoprire uno sport sano come la pesca sportiva. Inoltre durante il mese di agosto, attraverso la diffusione di volantini sul porto di Ortona, promuoveranno il rispetto per l’ambiente e del mare da parte dei pescatori sportivi. La Asd Fishing team sta ancora attendendo che il Comune di Ortona gli doni una sede per poter svolgere le numerose attività in programma, ma ad oggi tutto è fermo, in attesa di sviluppi. Appena si otterrà una sede idonea, il primo sogno di questa società è di creare una scuola di pesca, dove poter svolgere attività di didattica a ragazzi e adulti in modo da diffondere le esperienze di molti veterani del settore. Un grande ringraziamento da parte del direttivo va a tutti gli sponsor che nel 2012 hanno contribuito economicamente a sostenere questa nuova realtà. La passione per il mare e la consapevolezza di goderla nel massimo rispetto è una delle prerogative su cui Fishing team si basa e ne continuerà la promozione, con la speranza che in numerosi aderiscano a questa società e contribuiscano al raggiungimento di questi obiettivi

» Foto concesse dalla Asd Fishing Team

Nasce ad Ortona la A.s.d. Fishing Team La società di pesca sportiva conta più di 50 giovanissimi soci

Alcune immagini della società di pesca

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www.assoimpresaitaliana.it

Rubrica di informazione

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Matching

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gni impresa è originale e unica nel suo genere e riesce ad esprimere le proprie potenzialità e qualità solo ponendosi a confronto con le altre realtà che la circondano. Parole come competizione, confronto, alleanza o sinergia, non sono semplici contenitori senza contenuto, ma per le imprese rappresentano un universo di opportunità, dove poter crescere in piena armonia con il mercato circostante, sia esso fatto di clienti, di concorrenti o di alleati.

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Crescere significa partecipare attivamente a tutto ciò che ci circonda, apportando in proprio originale bagaglio di conoscenze per fare in modo che dalla condivisione nascano preziosi momenti di confronto. Ecco perché l’importanza del matching, perché solo incontrandosi e conoscendosi possono nascere nuove opportunità di business e di sviluppo. Assoimpresa è pienamente consapevole dell’importanza di questo aspetto ed è per questo che riunisce in sé numerosi settori merceologici e


ha come primario obiettivo quello di renderli protagonisti di una strada fatta di confronto costruttivo e crescita comune. Espandere le proprie prospettive dunque, perché il futuro di ogni azienda dipende dalla sua capacità di fare rete e ASSOIMPRESA ha come intento quello di agevolare la creazione e lo sviluppo di questa rete, grazie alla sua professionalità e al dinamismo che metterà in moto con le più svariate iniziative. ASSOIMPRESA è una nuova realtà nata per allar-

gare i confini della vostra attività e stabilire proficui e nuovi contatti con altre realtà utili all’attività dell’impresa. Di ASSOIMPRESA faranno parte tutti i settori merceologici e questo permetterà uno scambio e una collaborazione a 360 gradi, da cui tutti sapranno trarre benefici. Matching, ovvero incontri diretti, strette di mano, rapporti di collaborazione, sono queste le cose che rendono forte una rete, e ASSOIMPRESA è il primo concreto passaggio verso questa formula vincente di sviluppo.

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a formazione è la chiave del futuro. Parlare di formazione significa affrontare con serietà e impegno la concreta crescita dell’azienda, che passa attraverso le sue risorse umane, vero motore di ogni attività. Ecco perché ASSOIMPRESA ha nei suoi progetti un ramo interamente dedicato ai corsi di formazione e aggiornamento. La strutturazione dei corsi avverrà seguendo le

reali esigenze degli associati, grazie alle loro richieste e seguendo le loro esigenze verranno strutturati percorsi formativi completi e professionalizzanti, dove, con il supporto di docenti specializzati e ogni tipologia di materiale didattico occorrente, si svilupperanno programmi creati ad hoc per ogni singola esigenza. Visita il sito www.assoimpresaitaliana.it e scopri tutte le opportunità di questa nuova squadra.

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La logistica è LOG ISLAND

Esiste un’azienda che porta nel suo core business il cuore di ogni altra azienda: la logistica, ovvero l’insieme di tutte quelle attività organizzative, gestionali e strategiche che regolano i flussi di materiali, dall’acquisto di materie prime presso i fornitori fino alla consegna dei prodotti ed a al servizio post-vendita. Log Island s.n.c. di Moscufo, grazie alla sua decennale esperienza nel settore riesce a proporre un sistema integrato di servizi altamente personalizzati e creati su misura per le esigenze di ogni cliente. E così, grazie al supporto di Log Island i costi totali delle attività vengono minimizzati pur mantenendo la qualità del servizio da garantire e gli obiettivi d’impresa. Log Island è organizzata in 4 divisioni ognuna con competenze differenti: Log.Stock per lo stoccaggio e il deposito conto terzi delle merci; Log.Form per la formazione logistica e di supply chain con nozioni di strategie di marketing; Log.Doc, per la logistica documentale e la dematerializzazione e infine Log.Box per la gestione dell’intero processo di distribuzione dalla gestione delle merci in magazzino fino alla consegna. Divisioni gestite da un affiatato team di professionisti che sapranno affiancarvi in ogni momento, seguendo procedure testate e standardizzate per fare i modo che gli obiettivi vengano raggiunti con la massima soddisfazione.

SAPI, nel cuore dell’informatica

SAPI, Società Adriatica per l’Informatica s.r.l è una grande realtà aziendale, che opera a livello nazionale nel settore della Commercializzazione ed assistenza di prodotti hardware e software, configurazione ed installazione reti e sistemi informatici, sviluppo e personalizzazione di software nonché erogazione di corsi di formazione nel settore ICT. Certificata EN ISO 9001 BVQI e con sede a San Giovanni Teatino nella zona industriale di Pescara – Chieti, SAPI opera da oltre 20 anni con passione e indubbia professionalità in un settore estremamente delicato, perché con i suoi servizi tocca direttamente non solo il cuore delle aziende, ma anche quello di ogni ente territoriale, mercato quest’ultimo, che SAPI ha saputo conquistare con attenzione e cura del dettaglio, perfezionando negli anni le proprie procedure interne, ampliandole e rendendole più facilmente fruibili da parte di operatori esterni. Servizi software, hardware, assistenza a supporto, sono questi i cardini della sua attività, in un mercato che richiede personale sempre più qualificato e competitivo, strategie, processi e strumenti in continuo mutamento così come un gran utilizzo dell’informatica, un elemento, oggi imprescindibile, che deve costituire un valido strumento di crescita.

PUBLIGRAFIKA, parola d’ordine creatività!

20 anni di colori, slogan, layout, loghi, gadget aziendali e molto altro ancora. Publigrafika vanta una grande esperienza nell’ambito del settore pubblicitario, dove l’idea giusta può cambiare il corso storico di un’azienda, dove la creatività è una parola all’ordine del giorno e la competenza è la solida base a cui si accompagna sempre. L’azienda di Sambuceto di San Giovanni Teatino (CH) vanta clienti di livello nazionale, ma non smette mai di seguire con la stessa attenzione anche le piccole realtà locali, sempre pronta a sfornare nuove idee che possano far crescere il business dei propri clienti nel migliore dei modi. La pubblicità è l’anima del commercio, anche la saggezza popolare ne è consapevole, ed è per questo che Publigrafika riserva ai sui clienti tutta l’attenzione che la strutturazione della propria immagine merita, affidando il compito solo ai migliori professionisti che seguono il cliente passo dopo passo. I servizi di Publigrafika sono: studio grafico, serigrafia e litografia, partecipazioni, stampa digitale, cartelloni e striscioni, decorazioni di automezzi e allestimenti e infine, tappeti personalizzati, gadgets, targhe, timbri e oggettistica per premiazioni. Un mondo di possibilità, all’insegna della fantasia made in Publigrafika

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hanno collaborato

Luigi Carunchio

Filippo Paolini norme&leggi | pag. 57

messa in sicurezza | pag. 65

Socio fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria e per questo attualmente ricopre, tra le altre, la carica di presidente nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed esperti contabili, principale sindacato di riferimento dei commercialisti italiani. Presidente altresì della Fondazione Nazionale Centro Studi UNGDC il cui comitato scientifico è presieduto dal prof Lupi.

Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Alessio Pelusi è nato a Chieti 32 anni fa, ha una Laurea quinquennale in Scienze della Comunicazione con indirizzo “Comunicazione istituzionale e d’impresa”, presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Si è laureato con una Tesi sperimentale sul Knowledge Management. Durante gli studi ha lavorato all’Ufficio Centrale Orientamento e Formazione Professionale dei Lavoratori (UCOPFL), del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nel 2005 è tornato a Chieti. Attualmente si occupa di Sicurezza e Qualità alla Edilmet Srl, azienda di edilizia metallica e frequenta il Master in prevenzione dei rischi e gestione della sicurezza del lavoro, presso l’Università di Modena e Reggio Emila.

Andrea Bonanni Caione Antonio Teti ict | pag. 48 È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Laureato in Economia e Management delle Imprese, ha conseguito tre specializzazioni in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È Accademico Ordinario della Pontificia Accademia Tiberina, prestigioso Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori e Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche (SISIT). Ha avuto incarichi di docenza in diverse università italiane e ha collaborato per attività di alta formazione con la facoltà di Informatica dell’Università Politecnica di Valencia e di Madrid.

Simone D’Alessandro creatività | pag. 53 È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del premio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.

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Alessio Pelusi

fisco | pag. 45

lavoro in corso | pag. 61 Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Chiara Strozzieri In cornice | pag. 123 Laureata in Tecnica Pubblicitaria presso la Lumsa di Roma, svolge attività di critico d’arte e copywriter. Ha curato significative rassegne nazionali e mostre d’arte contemporanea e redatto saggi critici per cataloghi. Ha tenuto conferenze in luoghi pubblici di prestigio quali l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, il Collegio Raffaello di Urbino, il Lavatoio Contumaciale di Roma. Nel 2010 fa parte della commissione inviti al XXXVII Premio Sulmona insieme a Vittorio Sgarbi, presidente.


A R T E C U LT U R AC I N E M A L E T T ER AT U R A M U S I C A M O DAV I AG G I T U R I S M O G A S T R O N O M I A A R T I G I A N ATO

» a cura di Denia Di Giacomo

117traparentesi News in pillole 121salus, cibo per vivere meglio LE DOMANDE DEI LETTORI

123Arte&CO. / in cornice

IL MUSEO DELLA BATTAGLIA DI ORTONA 127Arte&co. LA LEVITÀ DELLO SPIRITO 135Arte&co. ALEGGIA NELLA GRAVITÀ 131Arte&co. LoretoVIEW, DELLA PIETRA L’Arte in tempo di crisi PAESAGGI IN VISTA

137Musicamania “YESTERDAY; TODAY” “LA GRANDE MADRE”

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traparentesi GRANDI OPERE

Riapre il ponte he c ollega la Val Vibrata a cTeramo

Si sono conclusi lo scorso agosto i lavori di ristrut tur azione dell’opera simbolo della ricostr uzione post-alluvione, realizzata con fondi della Provincia di Teram o per un importo di circ a 1 milione di euro. Parliamo della riapertu ra del ponte sul Salinello sulla Sp 17, tra Villa Ricci di Sant’Omero e Flo riano di Campli, che col lega la Val Vibrata con Teramo. L’inauguraz ione dell’opera è avven del presidente Valter Ca uta alla presenza tarra, dell’assessore pro vinciale ai lavori pubblici ni, delle autorità region , Elicio Romandiali, dei parlamentari ter amani, dei sindaci dei Sant’Omero e di tut ta la Comuni di Campli, Val Vibrata.

ARTE

MO TERRITORIO ABRUZZO SBARCA A TERA ospitato, a partire dal 1 settembre fino

L’istituto d’istruzione superiore Delfico-Montauti ha primo concorso fotoal 15, la terza delle quattro mostre del “Premio Territorio Abruzzo”, il studenti della reagli to destina a, Adriatic le Industria grafico lanciato da ARIA, Fondazione partecipanti al giovani dei scatti Gli Oliva. Bonito Achille di artistica e gione, con la direzion e scelti Toscani Oliviero di concorso “Razza Abruzzo: 1001 lavori”, ispirato a “Razza Umana” Botta Mario (stilista), Fiorucci Elio da una giuria d’eccezione composta da Oliviero Toscani, ico (Politecn Galbiati Marisa ), Bologna a (Artefier isti (Architetto), Anna Mattirolo (MAXXI Roma), Silvia Evangel della ca scolasti ne istituzio antica più nella esposti saranno ), Pescara Milano) e Carmen Andriani (Università città, che affonda le sue origini nel 1813, come “Reale Collegio e Liceo”.

ARTE

39 VOLTE PREMIO SULM ONA

Torna il prestigioso Pre mio Sulmona, la Rasse gna Internazionale d’A temporanea giunta alla rte Consua XX XIX edizione. Il Premio e la relativa mo aperta fino al 29 set tem stra, bre, si tiene presso il Polo Museale Civico Dio Ex Convento di Santa Ch cesano iara, in Piazza Garibald i a Sulmona, oltre 100 le partecipanti e quindi esp opere oste, in rappresentanza gli altri artisti è presente di 30 nazioni. Quest ’an anche una giovanissim no tra a pit trice, che molti hann bambina”, si tratta di Isa o già ribattezzato come belle, una tredicenne ira la “pittrice niana invitata all’evento no che ha scelto l’opera da Giorgio Di Genova, crit dal titolo “Infinito”, dedic ico romaandole particolare atten l’edizione 2012 vede pre zione nel testo in catalo siedere la rassegna Vit go. Anche torio Sgarbi, mentre gli C. Fabrizio Carli, Toti Ca altri membri della com rpentieri, Giorgio Di Ge missione sono nova, Giorgio Seveso, Ch iara Strozzieri, Duccio Tro mbadori.

CENCY O NAZIONALE DI EMER A L’AQUILA L’INCON6TR rgency. A tre anni dal a sabato 8 settembre a L’Aquila Eme

ATTUALITÀ

Da giovedì ila, dal 6 all’8 settembre ha ospitato devastante terremoto la città dell’Aqu taConferenze, dibattiti, musica e spet l’Incontro nazionale di Emergency. cy, rgen Eme di e do mon nel e in Italia coli hanno affrontato i dirit ti disattesi e zion ocia l’ass per che civile o egn imp una storia di progetti umanitari e de Pino Don , Mannoia o Mineo, Vauro, Lella Costa, Fiorella dura da 18 anni. Tra gli ospiti Corradin . stini nio Cele Masi, Gino Strada, Erri de Luca, Asca

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traparentesi

MARCHE LE EL N E R O N ’O D E IT SP O O i sot terranei del mondo, LUCIA VOTANora , i più grandi laborator sso Sa n ta Gra l de li na zio tori Na premiazione. Questa vol

AT TUALITÀ

I Lab imonia di i protagonisti di una cer lla provincia sono stati nuovamente degli istituti superiori de 0 /10 diplomati con 100 i rda ua all’occhiello e rig e fior on azi stro mi no il la pre . A rappresentare 012 1/2 201 tico las sco o ite d’onore della giorna di Urbino nell’ann ia Votano, che come osp Luc co in fisi e) il on , uzi ore ett istr dir lica è stato il suo (assessorato Pubb vincia di Pesaro e Urbino alini”, ha ta, promossa dalla Pro dazione “Giuseppe Occhi Fon la e niversità di Urbino l’U zo. e, ruz rch Ab Ma a e cas ion di Reg le ziona collaborazione con la questo grande vanto na portare alto il nome di magistralmente saputo

AMBIENTE

LA MINACCIA DEL PETROLIO «Il ministro Passera vuole portare dal 10% al 20 % l’autonomia energetica nazionale e rilanciare le estrazioni del Petrolio. Ha intenzione di eliminare il limite delle 12 miglia dalla costa per impianti estrattivi off-shore ... E dunque l’adriatico – afferma Walter Caporale, Capogruppo dei VERDI Abruzzo al Consiglio regionale - dalle Marche passando per l’Abruzzo e fino alla Puglia, e poi il mare di Sicilia sarà caratterizzato da una sterminata presenza di impianti di estrazione di Petrolio off-shore. E sulla terraferma dell’intero territorio italiano sono previste migliaia di trivelle e centri di trattamento del petrolio». E’ questa la grande preoccupazione del mondo ambientalista che continua la sua battaglia contro le indiscriminate estrazioni petrolifere che rischiano di deturpare il paesaggio e creare danni ingenti ad ecosistemi ed economie locali. Nuovo allarme dunque che non rimarrà inascoltato.

ATTUALITÀ

AUTO BLU: ANCORA TROPPE IN ABRU ZZO Maglia nera

all’Abruzzo per la percentuale di “aut o blu” tagliate dalle amministrazio cali. Lo afferma una nota della Cna ni loabruzzese, secondo cui la riduzion e realizzata (-6,9%), stando ai dati diffusi dal Minister o della Funzione Pubblica, è larg amente inferiore ai risparmi effettuati in altre regioni italia ne, dove le percentuali sono state superiori al 20%. Dichiara Italo Lupo, presidente della confederazione artigiana: «Stando ai dati che emergevano dal censimento effettuato prima di lanciare la campagna di tagli… in Abruzzo le cosiddette “auto blu” erano ben 1.32 9…di fronte a questa montagna di partorire nulla più che un modestis mezzi si è riusciti a simo topolino di tagli, a dimostrazio ne che proprio nella cultura delle amministrazioni si cela la più totale Pubbliche mancanza di consapevolezza della drammatica situazione finanziaria il nostro Paese, e spesso la più acca in cui versa nita resistenza nella lotta agli spre chi, che gravano sulle tasche dei cont ribuenti».

ESA IN ABRUZZO? ipermercati e QUANTO CI COSTA LAconsSP i, umo su 950 insegne di supermercat

SOCIETÀ

Un’indagine di Altro regioni ci parla di un Abruzzo che è tra le hard discount in 61 località italiane a fare o and dove si risparmia di meno and più care d’Italia, ovvero tra quelle bria, Cala a, licat Basi Trentino A.A.,Aosta, la spesa, insieme a Lazio, Marche, lall’u tre men re, rmia rispa e dove è più facil Sicilia e Sardegna. Arezzo è la città da ita segu o, post 32° al uila L’Aq troviamo timo posto c’è Aosta, per le nostre Superpunti vendita, la classifica vede U2 39 Su 39°. al ti Chie e 35° al ara Pesc DOC da ito segu i, acquistat carrello con i prodotti di marca più pate occu mercato tra i più convenienti per il sono i zion posi tre i prodotti a basto costo le prime e al terzo posto da Iper, mentre per nti. enie conv più oni vicino Molise è tra le regi da Eurospin, L.D. e Prix Discount. Il

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EVENTI

“D’Annunzio International Arts Festival” Terzo anno per il “D’Annunzio International Arts Festival”, che vede in programma una lunga serie di eventi la maggior parte dei quali con ingresso gratuito, che si sono svolti a partire da luglio e proseguiranno fino al 25 settembre a Pescara. Grandi personalità dello spettacolo, artisti, mostre, musica e balli, in alcuni dei luoghi più rappresentativi della città. Tra i prossimi eventi: i “Notturni d’Autore” (dal 13 al 27 settembre presso la Casa di d’Annunzio), interviste e incontri di Giordano Bruno Guerri con personaggi della cultura italiana e il 25 settembre (ore 16,30, Sala Consiliare Comune di Pescara), presentazione del “Comitato 150° Anniversario della nascita di Gabriele d’Annunzio” e del progetto “L’Italia del Novecento all’alba della modernità: d’Annunzio e le strategie di comunicazione di massa” curato dalla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università “G. d’Annunzio” che prevede workshop. Ancora da definire la data della cerimonia di Dono degli ulivi della Fondazione del Vittoriale alla Città di Pescara.

CINEMA

A SULMONA IL CINEMA È DI CASA

Sono iniziate il 3 settembre a Sulmona le riprese di “Natale coi fiocchi”, film di Sky, prodotto da Wilside Srl di Roma. La città è stata letteralmente blindata e una folla di curiosi si è accalcata per vedere da vicino i protagonisti della pellicola, Alessandro Gassma n e Silvio Orlando. «Non so nulla del film - ha dichiarato Gassman - solo che sarà trasmesso la sera di Natale su Sky Cinema. Ripetiamo l’esperienza dell’anno scorso con Brignano, che ha avuto un buon successo». La protagonista femminile della pellicola è Valentina Lodovini, nota al grande pubblico grazie alla partecipazione nel film “Benvenuti al sud” con Claudio Bisio. Sulmon a ospiterà la troupe per ben due settimane. Ma per la città peligna non sarà l’unica apparizione nelle sale cinematografiche, Sulmona sarà infatti presente anche nel telepanettone «Nati Stanchi» con Ficarra & Picone.

EVENTI

Jazz Festival Ottobre è Avezzano ione di “Avezzano Jazz Festival”. 5 al 7 ottobre pronti per la terza ediz

Dal i, acpartecipazione di Simona Molinar L’evento verrà inaugurato con la 5, 20,4 alle rto, d. Il concerto sarà ape compagnata dalla Mosca Jazz ban inter io Prem il vinto ha tet, il gruppo che dall’esibizione dei Five Coast Quin della e à ersit Univ dell’ o ister MIUR (Min nazionale delle arti organizzato dal con de di Avezzano già dalla mat tina stra nelle nno pera irrom G NKIN P-FU i ce, inve la bre, sarà otto poi 6 g, ato chin Ricerca). Sab rivisitata in chiave mar o music, jazz, rhythm’n’blues e soul disc , vi funk di allie a gli osiv 18, espl dalle ela ire misc una a 7, ottobre a part gli His Blue Four e infine, domenic ire segu a che iani Dam lo volta del musicista Lino Patruno con Pao il Maestro erto di apertura della serata con della Masterclass terranno il conc ncer tazioneventi.com t@co ticke o 82 7027 3391 :TEL lli. INFO duetterà con la pianista Rita Marcotu

EVENTI

Festa della Terra a Casalincontrada

Dal 17 al 23 settembre Casalincontr ada (CH) sarà la regina della vivere e abitare sano, con la XVI edizione della Festa della Terra. Si tratta di un even to molto particolare dove al clima di festa si aggiung eranno dibattiti e workshop sulle proprietà della Terra crud a e sulle tecniche di restauro e recupero in modo sostenib ile. A questi incontri si aggiungeranno le visite guidate alle case di terra dislocate nel paese e in serata musica, danze e intrattenimenti di ogni gen ere. L’evento è organizzato dall’Associazione Terra e onlus. Info: www.casediterra.it

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Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista

salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

LE DOMANDE DEI LETTORI n questo numero vorrei riportare alcune risposte su argomenti di interesse comune tra le tante domande che mi sono state poste dai lettori di Abruzzo Impresa alla email info@fitomedicina.it. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che spendono qualche minuto per leggere gli articoli pubblicati nella rubrica che curo e li invito a continuare a porre domande a cui come mio solito rispondo personalmente.

Problemi di ritenzione alle gambe D. Salve dottore, mi chiamo Paola e durante il periodo estivo mi si accentua molto il problema della ritenzione di liquidi e della cellulite. Ho provato a mettere creme per la cellulite ma non ho notato molti miglioramenti e la pesantezza delle gambe la sera si fa sentire molto (faccio un lavoro molto sedentario), specialmente le caviglie sono molto gonfie e la pelle è molto tirata e lucida. Esiste qualche rimedio naturale per questo mio problema? La ringrazio per l’attenzione. R. Salve Paola, dai sintomi che riferisci mi sembra di capire che hai una insufficienza venosa agli arti inferiori abbastanza marcata con la presenza di edema alle caviglie. I prodotti cosmetici che hai utilizzato sono stati poco efficaci in quanto non riescono a penetrare molto in profondità per cui sono scarsamente drenanti. Sicuramente sarebbe più efficace un azione drenante e rinforzante dei vasi “dall’interno”. Un ottimo rimedio naturale per il problema della ritenzione è l’estratto del gambo di ananas titolato in bromelina che ha azione antiedemigena ed antinfiammatoria, specie se

associato a vitamina C e mirtillo. In questa maniera avrai gambe e caviglie meno gonfie e pesanti e anche la cellulite migliorerà. Attenzione al corretto dosaggio nell’utilizzo del gambo di ananas (generalmente riportato sulla confezione) e a non associarlo con altri antinfiammatori o antidolorifici (aspirina e similari) per il pericolo di irritazioni gastriche o problemi alla coagulazione del sangue. Saluti Succo di mirtilli per la circolazione D. Gentili esperti di Fitomedicina, sono soggetta a linfedema e ad una lenta circolazione periferica alle gambe specie adesso che è finita l’estate, ho letto che il succo di mirtilli potrebbe aiutare: quanto succo è utile assumere in una giornata? Ho acquistato un succo di mirtilli biologico (senza acqua e senza zucchero), e una bottiglietta è abbastanza cara, se ne dovessi bere un bicchiere al giorno, dopo due-tre giorni sarebbe finito e la spesa sarebbe eccessiva. Ho letto che un’alternativa potrebbe essere l’estratto secco di mirtilli; ma le sostanze contenute nell’estratto secco sono ugualmente efficaci a quelle che si trovano nel succo? Grazie per l’aiuto, cordiali saluti. Milena

R. Salve Milena, per quanto riguarda il succo di mirtilli per avere un effetto terapeutico efficace per i suoi problemi dovrebbe berne circa 3 litri al giorno! Sicuramente molto meglio l’estratto secco titolato e standardizzato di mirtillo che al dosaggio di 80mg due volte al giorno è già molto efficace. Con le moderne tecniche di estrazione dei principi attivi contenuti nelle piante il contenuto nell’estratto secco è sicuramente efficace come nel prodotto fresco. Saluti Prevenzione delle malattie da raffreddamento e Rosa Canina D. Salve, avrei una breve domanda da fare, come posso aiutare in maniera naturale il sistema immunitario a prevenire le malattie da raffreddamento tipiche dell’autunnoinverno? Saluti. Luca R. Salve Luca, sicuramente un buon aiuto per il sistema immunitario viene dalla vitamina C che solitamente è presente in frutta e verdura. Una bella carica di questa vitamina la troviamo nella Rosa Canina e nella Acerola che ha il vantaggio di contenere vitamina C altamente biodisponibile (cioè facilmente assimilabile) rispetto a quelle di sintesi farmacologia. Saluti

info_ Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina

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arte&co.

/ incornice

Âť di Chiara Strozzieri

IL MUSEO DELLA BATTAGLIA DI ORTONA Un luogo della memoria aperto anche a iniziative contemporanee

Âť Foto concesse dal Museo della Battaglia di Ortona

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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.

Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it

Via Torretta, 21 · 65128 Pescara Sede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749 Uff. Trafco: Tel. 085.4465099 www.ctvlogistica.it - info@ctvlogistica.it

Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807 Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807 www.pierangelotrasporti.it · info@pierangelotrasporti.it


arte&co.

ntrando nel comune di Ortona si sente subito vivo il ricordo dei combattimenti durante la II Guerra Mondiale: il cimitero canadese nella frazione di San Donato raccoglie le spoglie dei soldati che attraversarono il fiume Moro e affrontarono quella che è ricordata come “la battaglia di Ortona”; avvicinandosi invece al centro cittadino

ci si imbatte in un carro armato, che fu donato alla città dai veterani canadesi. Dal 2002 anche il Museo della Battaglia (MUBA), allestito presso l’ex convento di Sant’Anna, rende omaggio alle oltre 1300 vittime del secondo conflitto mondiale e crea un momento di riflessione sul concetto di guerra, affrontandolo sotto ogni punto di vista. Le sale tematiche, ricche di

pubblicazioni, foto, armi, uniformi militari, attrezzature originali e quant’altro, analizzano i due schieramenti dei nazisti e degli alleati. Dall’altra parte si dà tuttavia particolare rilievo a quella popolazione che, pur essendo stata coinvolta nel conflitto, non ne ha compreso le profonde motivazioni ed è per questo esempio della scelleratezza di qualunque guerra venga messa in atto dai popoli. Infine un’intera sezione è dedicata alle strategie militari, partendo dalle mappe utilizzate storicamente dai militari, fino agli studi, le ricerche, i disegni effettuati dagli strateghi per pianificare la battaglia. Per gli appassionati si tratta di un’occasione unica per ammirare reperti storici e analizzare la guerra dal punto di vista più tecnico, cercando di conoscere i ragionamenti che sono stati fatti dietro ogni decisione strategica. Il plauso non va solo al direttore del Museo della Battaglia di Ortona, Tito Vezio Viola, ma anche alla responsabile dott.ssa Diva Santorelli, con cui il progetto museale si sta ampliando per comprendere nuove iniziative che coinvolgano il polo. Il Museo è stato infatti aperto a eventi collaterali, quali mostre d’arte e convegni, che affrontano il tema della battaglia in maniera originale e soprattutto attualizzandolo. Sono in calendario tutta una serie di occasioni di incontro che riguarderanno l’intero anno 2012, fino ad arrivare alla data del 28 dicembre, giorno della Liberazione di Ortona. Avvicinare gli abruzzesi e non solo alla propria storia è fatto importante, perché “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”, come scrisse Primo Levi.tro

/ incornice

In queste pagine alcune immagini del museo

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arte&co. » di Anna Cutilli Di Silvestre

LA LEVITÀ DELLO SPIRITO ALEGGIA NELLA GRAVITÀ DELLA PIETRA

Raccontiamo l’attività di Concetta Palmintesta, scultrice di grande levatura che svolge la sua opera a Miglianico

onostante l’imponenza dei massi scultorei, opere di Concetta Palmitesta, le figure che ne emergono sono delicate, dolcissime a volte quasi diafane. È il caso della scultura Angelo: lineamenti regolari, composti, ma non accentuati, anzi attenuati, quasi soffusi, risplendono nel chiarore della pietra della Maiella e rendono l’essenza di una figura soprannaturale. La delicatezza contraddistingue anche la scultura Ninfa, fanciulla di rara bellezza sotto un gran manto di capelli fluenti e aggiunge va-

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ghezza all’insieme la caratteristica del non finito. Il monumento che è nel camposanto di Miglianico (CH), Nel coro degli angeli è l’armonia, si caratterizza anch’esso per la tenerezza e la serenità che emana. Concetta Palmitesta preferisce sorvolare sul dolore che di solito accompagna la morte, dandoci piuttosto un’immagine del godimento eterno cui aspira ogni buon cristiano. Di fini umanitari e bellezza commovente è la raffigurazione dei visi di due bambini, uno di pelle bianca e l’altro di pelle nera, La

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comunicazione aziendale

» Farnese vini

Edizione, cinque autoctoni V

ino di grande struttura, morbido, ricco di tannini vellutati, molto persistente e con finale lungo con note speziate di vaniglia e cioccolato. Pronto per essere bevuto subito ma sopporta bene un invecchiamento di 8/10 anni. Temperatura di servizio: 18-20° C circa. Abbinamenti gastronomici: Carni rosse, selvaggina, sughi robusti. Vino da meditazione. Vitigni: Montepulciano, Primitivo, Sangiovese, Negroamaro e Malvasia Rossa. Area di produzione: Comuni di Colonnella, Ortona, Sava e San Marzano. Caratteristiche sensoriali: colore rosso granato molto intenso e persistente con sentori di ciliegia, prugna, ribes maturi, tabacco e nota tostata finale.

I

«Nascono i nostri frutti»

vini Farnese riflettono tutti i colori della terra d’Abruzzo, dipingono incantevoli paesaggi di gusto e vivono della passione per i vigneti sconfinati che la Majella domina e protegge con le sue rotondità materne. Potete osservarli scivolare dalle colline fino al mare, distendersi alla ricerca delle esposizioni ottimali e godere di un microclima invidiato dall’Europa intera. Ecco perché i frutti di questa terra crescono bene e invecchiano ancora meglio.

FARNESE vini s.r.l. Castello Caldora - 66026 Ortona (Ch) tel. 085 9067388 - fax 085 9067389 - www.farnese-vini.com


arte&co.

preghiera non ha colore. Invece fosco è il complesso scultoreo La Veronica. Qui l’autrice si volge alla tragedia. La figura femminile non è più angelica, innocente. È raffigurata con un viso stravolto dal dolore e il fisico virile che l’affianca è quello rude di un fedele che si nasconde in un corpo rozzo; ma la Veronica

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regge il lenzuolo con l’immagine di Cristo: lineamenti delicati appena emergenti dalla materia. Troviamo una simile delicatezza nelle sculture di carattere religioso, canonico, dei più moderni grandi scultori. Concetta Palmitesta è stata affascinata dall’arte greca, quella cultura da cui fu sedotta l’arte di Roma tanto che produsse copie di originali greci, che ora abbelliscono i musei italiani. La nostra artista non si è lasciata commuovere dalle innovazioni che hanno entusia5 smato e sconvolto il mondo

dell’Arte nel secolo da poco trascorso. L’unica concessione alla modernità è la tecnica del non finito, omaggio a Medardo Rosso. Il superamento della scultura tutta costruita e precisa permette meglio di modulare le gradazioni della luce e forse è più consona all’attuale società frettolosa, tormentata e caratterizzata da

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una maggiore instabilità della psiche. Anima tranquilla invece quella di Concetta Palmitesta, donna volitiva e lavoratrice che non rifugge dal cimentarsi con le grosse pietre della Maiella e con le precauzioni necessarie per non soffrirne nella salute. È una necessità interiore che le viene dal profondo, della sua coscienza di vera artista che comprende che solo l’attiva magìa dell’arte può condurre alla rimeditazione del la vita

1. Nel coro degli angeli è l’armonia, cm 230,180x180 2. Adolescenza, cm 60x40x40 3. Afrodite, bronzo cm 40x27x25 4. La preghiera non ha colore, cm 80x50x70 5. La Veronica, cm 220,x180x120

BREVE BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

Concetta Palmitesta lavora per modellare un masso della Maiella

Concetta Palmitesta è nata a Miglianico (CH). Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Chieti e ha completato la sua formazione scolastica presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera (MI). Quale docente di ruolo, ha insegnato disegno presso l’ITIS di Lodi. Ora vive e lavora nella pace della campagna di Miglianico. Da quando nel 1975 ha cominciato a esporre in mostre collettive e personali le sue opere di scultura e pittura, ha riscosso sempre consensi di critica e premi. Sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche, private e museali. Ad esempio, la scultura L’adolescenza nel 2000 fu acquistata dal Museo d’Arte Barbella di Chieti, mentre l’opera la Veronica è nel complesso di S. Giovanni in Venere (CH). Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti nel corso della sua attività artistica, da evidenziare quello del 2004, quando, in seguito alla III Biennal Internazional d’Art Grafic, due sue opere sono state esposte in permanenza nei rispettivi Musei degli Enti organizzatori, il MuMi di Francavilla al Mare e il Museo Pavellò de la Ràpita in Spagna. INFO: Concetta Palmitesta www.concettapalmitesta.it cell.: 348-7439011

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arte&co. » di Marco Sciame

L’Arte in tempo di crisi 50 euri in trasparenza - disegno di Marco Sciame

ella mia attività di pittore ho incontrato diverse realtà. All’inizio del mio cammino artistico, con positivo stupore appresi che c’era un mercato d’arte contemporanea che rivolgeva le proprie attenzioni sulla pittura e sulla scultura. Pensare che nel duemila, dopo le dissacranti avanguardie artistiche, le istallazioni, la videoarte, l’arte concettuale e body art, le performance e le stampe da computer, potesse esserci ancora la fetta del quadro dipinto e della scultura figurativa, sembrava un’ipotesi alquanto azzardata. Invece le gallerie vivono di pittura e le tele svettano in circuiti televisivi e online come non mai. Vedere un’opera d’arte in vetrina è come vederci un libro, oppure una locandina teatrale o anche un evento di musica classica. Sapere che persone sfogliano, ammirano, ascoltano, comprano arte e cultura fa sperare che l’uomo pensi ancora e abbia bisogno di pensare con la propria testa. Non abbiamo bisogno di quadri in casa o non abbiamo bisogno di libri o dischi importanti. Non ci rendono la casa migliore, ma rendono noi stessi migliori. La vera arte non è arredamento ma cuore della casa che diventa custodia e scrigno d’un gioiello da ammirare e da indossare sulla nostra emotività e qualità. Nel mercato dell’arte se ne sentono tante e solo se confrontate con il proprio vivere in esso, si trova la verità dei cambiamenti. Un mercante di recente mi disse che l’arte povera non si vende più, un gallerista a maggio mi confidò di voler rinviare due

Gallerie che chiudono e artisti che non dipingono, il mondo dell’arte segue l’andamento della crisi economica, ma è giusto che avvenga questo?

mostre ad ottobre perché la gente in galleria non entra. Alcuni venditori ad agosto hanno chiuso per l’intero mese consapevoli di non aver visitatori, altri si sono rifugiati in lidi balneari con possibili aste o vendite serali. Ricordo nomi di pittori romani che quando nel 1998 varcai la

soglia del mercato dell’opera d’arte, apprendendo influssi e percorsi, avevano la precedenza ed un richiamo invidiabile. Pittori bravi e di cammino con mostre, fiere ed eventi alle spalle. Molti di loro ora non ci sono più nel settore, non si vendono e le loro quotazione sono scese a livelli del costo delle mie opere.

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arte&co.

In questa pagina due opere di Marco Sciame

Opere di un autore emergente. Non credo nell’economia dell’arte. Un quadro non è un titolo di stato, un investimento fine a se stesso, un gioiello con pietre preziose valutabili a secondo del periodo. L’arte non si può mettere al servizio dell’economia ma dovrebbe sfruttare il mezzo dell’economia per la propria evoluzione. Una volta un vero pittore mi disse che tutta la produzione artistica di qualità, dovrebbe essere finanziata solo dallo stato che comprerebbe tutto per allestire continui musei aperti a tutti i cittadini. Comprare arte in un momento di crisi è far da avventurieri. È agire da pensiero senza compromesso e libero dal tempo dal quotidiano. Il vero artista non smette la propria produzione se l’economia scende. C’è sempre un modo. C’è sempre la possibilità di selezionare il meglio per noi stessi, anche quando si è in difficoltà. Ma le gallerie vanno in ferie, le arte fiere sono in ribasso, le vendite procedono in difficoltà. Il settore dell’Arte deve chiudere? Niente più pittura, scultura, basta libri, teatro, musica, cultura? Vogliamo un mondo così? Attenzione, non si può amare senza la presenza di una verità da amare. Non possiamo star bene senza pensare, non si può viver bene senza bellezza. L’Arte ha il compito di migliorarci la vita nel gusto immateriale. Il denaro lo fa nel senso materiale. Ci si batte tutta la vita per rendere noi stessi oltre un valore economico, non siamo soldi,

non siamo oggetti. Un urlo rompe il silenzio delle cose immobili del quotidiano, la routine. L’urlo è la nostra capacità di rendere l’oggi migliore ed il domani sempre diverso. Forse siamo malati di stabilità giornaliera, forse malati nella difficoltà di star meglio. Il nostro farmaco è l’arte e la cultura.

Non ha prezzo un pensiero che ci fa star meglio da un momento all’altro. Non ha prezzo un appagamento conoscitivo, un valore che alberga in noi con il respiro della sapienza. Affidatevi all’arte e alla cultura, il denaro non paga, l’opera sì

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arte&co. » di Denia Di Giacomo

LoretoVIEW, PAESAGGI IN VISTA

Fino al 30 settembre Loreto Aprutino ospiterà Loretoview, festival di fotografia dove il paesaggio è il protagonista indiscusso delle opere, con Franco Fontana e Michael Kenna tra gli ospiti speciali

Michael Kenna

Franco Fontana

Luciano D’Angelo

n festival di fotografia che animerà Loreto Aprutino fino al 30 settembre, si tratta di Loretoview, un evento curato da Vincenzo de Pompeis, Gaetano Carboni e Giorgio D’Orazio. Dedicato interamente al paesaggio Loretoview si divide in cinque sezioni di mostre fotografiche per un totale di otto esposizioni firmate da venti autori. Le sezioni sono: “Guest”, a cura di Sandro Parmiggiani, che ospita le personali dell’inglese Michael Kenna, uno dei più apprezzati paesaggisti della fotografia internazionale, e del maestro italiano Franco Fontana; “Site Specific” nella quale si riuniscono le opere di Luciano D’Angelo, Gino Di Paolo e Stefano Schirato esposte per le vie dell’antico borgo; “Storica” dove trovano posto immagini tratte dagli album dei diplomatici Giovanni e Mario de Riseis fino a quelle scelte dall’archivio di Olinto Cipollone, il fotografo del Cenacolo michettiano, passando per la collezione di un raffinato fotoamatore come Ivo Tomassini; “Young” dove dodici giovani promettenti fotografi come Simone Cerio, Iacopo Pasqui, Paolo Angelucci e Daniela

Stefano Schirato

Olinto Cipollone

Gino Di Paolo

d’Arielli espongono i loro dittici ed infine “Unconventional”, dove l’emiliana Francesca Bertolini offre una sua personale dal titolo “Città invisibile”. Ma Loretoview non vuole essere solo una mostra, bensì anche uno stimolo all’approfondimento della fotografia, obiettivo portato avanti grazie a numerosi incontri tematici sulla fotografia del paesaggio, workshop, letture portfolio per fotografi e fotoamatori e numerose altre iniziative, il tutto fatto in un clima di festa alla scoperta dell’antica Loreto Aprutino, cornice d’eccezione per questa bella e originale iniziativa. Oltre a queste imperdibili mostre, Loretoview offre incontri sulle tematiche della fotografia e del paesaggio, workshop e letture musei (Museo Acerbo di antiche Ceramiche di Castelli e Museo dell’Olio nell’ottocentesco frantoio di Raffaele Baldini Palladini), il tutto sviluppato in location esclusive, aperte per la prima volta al pubblico, che disegnano suggestivi percorsi nel centro storico. INFO: www.loretoview.it

Ludovica Cauti

Simone Cerio

In questa pagina alcune opere esposte a Loreto con i rispettivi autori

» Foto concesse da ufficio stampa Loretoview

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musicamania » di Piero Vittoria

“YESTERDAY; TODAY”

“LA GRANDE MADRE”

Passato e presente nel nuovo doppio cd di Umberto Tozzi

Il primo lavoro da indipendente di Pino Daniele

Dopo sette lunghi anni torna Umberto Tozzi con un doppio cd dal non casuale titolo Yesterday, Today. Il primo disco contiene infatti dieci inediti ed una cover, mentre nel secondo trovano posto diciassette grandi successi riarrangiati per l’occasione. Dopo alcuni lavori discografici poco convincenti, ecco di nuovo il “marchio di fabbrica” dei tempi migliori: una giusta miscela di rock, ballate, un po’ di blues qua e là e soprattutto pop di alta scuola nelle nuove canzoni con richiami al suo glorioso passato ed un tocco di modernità che non guasta. Le canzoni suonano fresche ed immediate, l’amore è sempre grande protagonista, ma si trattano anche i problemi della società di oggi, quelli della crisi economica. Apre la serie di inediti la coinvolgente Sorridi amore. Il bel singolo di lancio, Se tu non fossi qui, è così energico e solare da ricordare i tanti successi estivi del cantautore. Il blues Donna richiama fortemente la celeberrima Gente di mare. Niente per te è un ottimo rockettone in cui la voce si erge a grande protagonista. E adesso sei, stupenda ballata, ricorda vagamente atmosfere alla Eagles riportando al periodo in cui ci si lasciava andare ai lenti “cheek to cheek”. Stessa atmosfera per Neve rosa, brano però forse fin troppo mieloso. Si chiude con la cover di Here there and everywhere dei Beatles introdotta da un sensualissimo sax. Per quanto riguarda i rifacimenti delle hit storiche, nella maggior parte dei casi si fa attenzione a non stravolgere eccessivamente le versioni originali, ma con nuovi elementi melodici che in molti casi ne accrescono la bellezza. Molto toccante Donna amante mia. Ti amo e Gloria si discostano ben poco dai capolavori che fecero il giro del mondo. Tu guadagna in vivacità grazie a sonorità più attuali. Eva è il brano più riuscito in questa sua nuova veste, molto più acustica e minimale. Anche Immensamente e Gli altri siamo noi centrano l’obiettivo di rinnovarsi ma senza sconvolgimenti. Yesterday, Today ci restituisce dunque un Tozzi in ottima salute che guarda con orgoglio al suo passato, ma con la consapevolezza di aver finalmente trovato la strada giusta per essere ancora grande protagonista nel nostro panorama musicale.

La grande madre è un lavoro poco immediato, ma ricco di grande fascino ed è anche il primo pubblicato da Pino Daniele per l’etichetta discografica indipendente da lui fondata. Questa sua scelta, fatta per combattere in prima persona la crisi del mercato, gli ha giovato moltissimo: nelle dodici tracce ritroviamo un autore che torna finalmente a brillare per creatività ed idee. Il “melo-rock”, e il suono della chitarra tornano grandi protagonisti. Si perde l’immediatezza e il lato troppo pop delle sue ultime produzioni, per lasciare spazio ad una maggiore attenzione agli arrangiamenti, in cui riecheggiano blues, suoni mediterranei, funky, ritmi latini e qualche punta di rock. Salta all’occhio è una nuova libertà musicale senza compromessi. Si comincia con il singolo Melodramma, nel quale è chiaro l’intento di fondere il mondo della lirica e quello del blues. Fra le altre canzoni emergono Niente è come prima, morbida ballata popblues, l’intensa Due scarpe, la title track che sembra voler riportare ai primi inarrivabili lavori di fine anni ’70 ed inizio ’80. Il rifacimento di Wonderful tonight di Eric Clapton potrebbe apparire fuori luogo, invece Pino Daniele ha rivestito lo storico brano di nuovi suoni ed un testo in italiano che, a detta del grande musicista inglese, hanno riportato in vita una vecchia canzone. Poco più di tre minuti di autentica magia nello strumentale The lady of my heart. Searching for the water of life, scritto per l’organizzazione mondiale Save te Children, è cantato interamente in inglese. Coffee time convince in pieno nella sua struttura quasi da jam session improvvisata che sconfina in O’ Fra. Si chiude con I still love you, uno struggente brano chitarra e voce impreziosito da tocchi sporadici di archi. Da segnalare la copertina che racchiude un piccolo libro tascabile: 80 pagine con i testi delle canzoni, alcuni spartiti dei nuovi inediti, foto promozionali ed altre che ritraggono Pino Daniele in azione durante le registrazioni nel suo studio, più una biografia.

VOTO 8

VOTO 8

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abru

ocool

Speciale Ambasciatori abruzzesi nel mondo

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foto concesse da Mario Marrone Top Dee Jay


Abruzzo impresa AGOSTO / SETTEMBRE 2012 n째69 anno VIII in copertina I G.I. di Confindustria Abruzzo

SesSANTANOVE volte abruzzo impresa da maggio 2006 il mensile del manager


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