Aprile 2014

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 88 • aprile 2014 • anno IX • Copia Omaggio

numero

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direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, Marcella Pace hanno collaborato a questo numero Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Alessandra Rossi, Antonio Teti, Filippo Paolini, Lorenzo Pierfelice, Alessio Pelusi, piergiorgio greco, Andrea Bonanni Caione, Monica Carugno, Elena Prizzi, Elisa Antonioni, NICOLA BOSCHETTI, Pietro campanaro ufficio grafico

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

CLIZIA FORCELLA

Coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

D’Auria printing SPA

editore

Fabio De Vincentiis

Abruzzo Impresa il mensile del manager

aprile 2014 n°88

anno IX

numero chiuso in redazione il 26 aprile 2014

in copertina L’ambasciatore dell’Azerbaijan Vaqif Sadıqov e i fratelli Francesco e Paolo Spoltore foto di Vincenzo Sulpizio

sito WEB

www.abruzzoimpresa.it

e-mail:

redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it commerciale@abruzzoimpresa.it

indirizzo

Abruzzo Impresa SP. Lungofino complesso Ibisco B5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

telefono e fax

t. 085 9508161 / f. 085 9508157

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono e Bello”, dove si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2014 tutti i diritti riservati abruzzO IMPRESa - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di ABRUZZO IMPRESA. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio spedizioni Per informazioni scrivi a ABRUZZO IMPRESA servizio spedizioni SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara o invia una mail a spedizioni@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo della spedizione dei 12 numeri del mensile ABRUZZO IMPRESA per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 38,00. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “SPEDIZIONE ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, ABRUZZO IMPRESA garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

MEETING

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dal mensile ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA.

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio

Abruzzo ImpresA il mensile del manager • numero 85 • gennaio 2014 • Anno VIII • CopIA omAggIo

ISSN 1973-5383

Abruzzo ImpresA il mensile del manager • Gennaio 2013 • numero 73 • anno Viii • www.AbruzzoImpresA.It • CopIA omAggIo

73

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3° MEETING

FARE IMPRESA GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO

Premio Aquila Reale

IL PREMIO PIÙ AMBITO DA CHI FA IMPRESA.

Riconoscimento alle ultime 16 copertine di Abruzzo Impresa

30 maggio 2014

Auditorium Petruzzi ore 17:30 Pescara

con il patrocinio di

Meeting coordinato da COMUNE DI MONTESILVANO

La scorsa edizione è stata patrocinata da

INFO • tel. 085.9508161 _ fax 085 9508157 _ info@assoimpresaitaliana.it _ www.assoimpresaitaliana.it


3° MEETING

FARE IMPRESA GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO

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30 maggio 2014

Auditorium Petruzzi ore 17:30 Pescara

Programma del 3° Meeting Fare impresa 30 maggio 2014 Auditorium Petruzzi - Pescara H. 17:30 Welcome, registrazione dei partecipanti H. 18:00 Saluti delle autorità H. 18:15 Dibattito sullo sviluppo del settore Agroalimentare H. 19:00 Premio Aquila Reale riconoscimento alle ultime 16 copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA H. 20:30 Visita al Museo delle Genti d’Abruzzo accompagnato da un aperitivo cenato

La scorsa edizione è stata patrocinata da:

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Il meeting fare impresa ha l’impegno di far conoscere e crescere tutto il tessuto economico Abruzzese «La terza edizione del meeting FARE IMPRESA 2014 ha come obiettivo quello di far confluire tutti gli imprenditori e i manager del tessuto socio economico politico e formativo regionale affinchè durante l’arco della serata possano confrontarsi e stringere nuove relazioni. A seguire ci sarà un dibattito incentrato sui settori food e wine, i veri motori della nostra economia. I nostri ospiti avranno la possbilità di ascoltare la testimonianza di imprenditori di fama nazionale che ci racconteranno la storia della loro azienda. Appena dopo il dibattito sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, riconoscimento alle ultime copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA. Il gran finale sarà la visita al “Museo delle Genti d’Abruzzo” accompagnato da un aperitivo cenato».

L’editore Fabio De Vincentiis

3° Meeting Fare impresa per il futuro del vostro business

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per il futuro del vostro business

Gli associati

Edimac srl Via Raiale, 289 65128 Pescara (PE) tel. 085.4462641 - fax 085.4460535 info@edimac.it www.edimac.it

CEIT srl via Custoza, 26/A 66100 Chieti Scalo (CH) tel. 0871.564947 - fax 0871.565034 ceit@ceit.it www.ceitsrl.it

Le dichiarazioni dell’associato ing. Luciano Ardingo

TORRICELLA ETTORINO srl Via S. Pertini Zona Comm. c/o Centro Lainet 66050 San Salvo (CH) tel. 0873.54154 - fax 0873.341887 info@torricellaettorino.it www.torricellaettorino.it

«L’impresa che non innova è un impresa che ha i giorni contati, perché di sicuro nel tempo non sarà più competitiva. Ci tengo ad evidenziare che l’innovazione non deve essere identificata solo con le nuove tecnologie ma è più un processo culturale, che ci permette di uscire indenni da una crisi di questa portata».

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sommario _ anno IX n°88 _ aprile 2014

opinioni&rubriche finoaquituttobene editoriale ctrl s

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Abruzzo che produce lavoro in corso messa in sicurezza a tutta formazione

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Abbandoni Gocce d’Inchiostro Tendenze fatti persone Le proposte di Abruzzo Moderno per una regione di nuovo attrattiva Dall’Unione Europea novità per le aziende L’attrezzatura di lavoro e gli obblighi del datore di lavoro Dall’istruzione alla formazione, un percorso no stop

primo piano

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Speciale Vinitaly sisma elezioni

24 32 34

Vinitaly 2014, un Abruzzo protagonista La mostra “L’Aquila silenziosa” Elezioni, l’altro Abruzzo di Maurizio Acerbo

cover story Saf Design

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Azerbaijan, il futuro dell’Abruzzo

incarichi&carriere Confindustria Teramo/Slow Food/Beach Games 2015

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Cordivari / D’Orazio / Pescante

BPER L’Aquila/ASM Giovani di Confindustria

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Vandelli / Tordera / Tinari

Edilconfidi L’Aquila/GI

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Cicchetti / Ballone

storie&persone Gabriele Gravina

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Gabriele Gravina: «La condivisione di un obiettivo è la chiave per la crescita»

Marco Sciarra

52

Marco Sciarra: «Pescara come Valencia»

tematiche d’impresa

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fisco ict creatività norme&leggi

141 00 86

54 56 58 60

La deducibilità dei costi infragruppo Effetto social network sul sesso: facilitano il tradimento e incrementano il sex-selfie! Comprendere il turismo in Italia attraverso l’analisi “semantica” Scatta nelle aziende il “certificato antipedofilia”

credito&finanza BCC Sangro Teatina

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Bcc Sangro Teatina, 30 milioni di euro per imprese e famiglie del territorio

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sommario _ anno IX n°88 _ aprile 2014

innovazione sanità economia

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economia economia emergenze food food musica

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La Ricerca & Sviluppo non può essere un optional La sanità integrativa un benefit sempre più richiesto «Giustizia civile, stabilità politica e formazione sono l’essenza del futuro dell’Italia» L’Italia della ripresa passa dalle startup Progetto C.A.S.CO. L’Abruzzo della Protezione civile, un’eccellenza internazionale Food Making Good Verde Abruzzo, la qualità senza compromessi L’Orchestra Ambasciatrice della cultura

seminari&convegni pari opportunità fiere risorse umane

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“Donne, management, leadership: un nuovo modo di governare le aziende”

89 90 93

Tutto pronto per il Salone dei prodotti tipici “Il Gusto”. Quando la forma supera la sostanza

eventi sisma startup risorse umane turismo

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focus 70 72 74 77 79 81 83 84 86

riconoscimenti segue a pagina

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“3:32” ricordo e rinascita Il Treno delle Idee Orario di lavoro e progresso: è ora di cambiare qualcosa? Ad Ecotur il turismo sostenibile di ADRIMOB “Premio Teramo che Lavora” si riconferma un successo

109            PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

a cura di Denia Di Giacomo

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119 Ortona a tutela dei suoi vini DOC

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Verrigni e Valentini, matrimonio riuscito!

Black Maya, una birra che è la fine del mondo

111 Ma il Sole dov’è?! 113 Traparentesi 123 Pranzi e ceni tardi? Dimagrisci di meno!

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125 Bollicine abruzzesi: quale futuro? 127 Lo straordinario talento di Manuel Cini

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La differenza che vedi STRATEGIA CREATIVA

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fino a qui tutto bene Âť di Lorenzo Pierfelice

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gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes, direttore

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ara Marcozzi, Luciano D’Alfonso e Maurizio Acerbo. Sono questi i nomi dei tre candidati alla Regione Abruzzo che sfideranno il prossimo 25 maggio il presidente uscente Gianni Chiodi. Alle elezioni manca meno di un mese ed è scattato come da copione il toto sondaggio e anche in questo turno non bisognerà escludere il partito degli indecisi e del non voto. Sarebbe fondamentale capire, però, quanti di questi siano effettivamente indecisi e quanti non abbiano nessuna intenzione di recarsi alle urne. La sfiducia e il malcontento dei cittadini nei confronti della politica sono ancora alti. Al nuovo governo regionale, al di là dello schieramento di appartenenza e del nome del candidato che sarà chiamato a reggere il timone della presidenza, quello che tutti i cittadini chiedono è onestà, correttezza e trasparenza. E non solo, il cittadino vuole essere parte attiva del governo e vuole risposte concrete e immediate soprattutto per il lavoro, la vera piaga sociale della nostra nazione.

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ella classifica del Censis spunta anche Pescara tra le province del sud ad avere più vigore economico. “Nel 2013, l’anno peggiore della crisi, sono nate 1.053 imprese al giorno a fronte di 1.018 che hanno chiuso. Di start-up innovative se ne contano circa 2mila: ne sono nate 4 nuove al giorno”. Lo rende noto il Censis nella sua ricerca “Una prospettiva di vigore per uscire dalla depressione”, realizzata in collaborazione con Eni. Per quanto riguarda le province con maggiore vigore economico sono Prato, Monza e Brianza. Nei primi venti posti della classifica territoriale del vigore ci sono 9 province del Centro (Prato, Livorno, Pisa, Firenze, Terni, Lucca, Arezzo, Viterbo, Ancona), 7 del Nord-Est (Trento, Bolzano, Pordenone, Gorizia, Belluno, Padova, Trieste), 3 del Nord-Ovest (Monza e Brianza, La Spezia, Milano), una del Sud (Pescara). È un dato positivo che ci fa ben sperare e ci da conferma che startup e innovazione sono imprescindibili per la crescita economica.

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i siamo, manca poco alla terza edizione di Fare Impresa, il meeting organizzato dal nostro mensile. Durante l’evento, come di consueto, verranno consegnati, con il premio “Aquila Reale” che si avvia alla sua sesta edizione, dei riconoscimenti agli imprenditori più meritevoli dell’industria abruzzese. Il premio ha come mission quella di valorizzare i capitani d’impresa protagonisti dello sviluppo del nostro territorio che con fatica, tenacia e coraggio portano avanti le proprie realtà imprenditoriali affrontando ogni giorno nuove sfide. Quest’anno abbiamo scelto di incentrare il dibattito, che aprirà l’evento, sui settori food e wine, veri motori della nostra economia. Quello del 30 maggio a Pescara sarà un appuntamento immancabile per tutti gli attori del tessuto economico abruzzese che durante il pomeriggio avranno la possibilità di condividere e confrontarsi su tematiche fondamentali per la crescita della nostra regione.

direttore@abruzzoimpresa.it

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NASCE CLUSTER TRASPORTI ITALIA 2020, PROMOSSO ANCHE DAL POLO AUTOMOTIVE D’ABRUZZO

C’è anche il Polo Innovazione Automotive d’Abruzzo, rete di operatori del settore automotive, con sede

a Santa Maria Imbaro tra gli enti promotori di “Cluster Trasporti Italia 2020”, l’associazione costituita a Roma, presso la sede di ANFIA, con la missione di favorire il recupero della competitività del “made in Italy” nelle filiere della mobilità su gomma, su rotaia, su vie d’acqua e dei “trasporti intelligenti”. Oltre sessanta i neoassociati, in rappresentanza dei maggiori player italiani, industriali e scientifici, tra cui Fiat, Ansaldo Breda ed Ansaldo STS, Rete Ferroviaria Italiana, Fincantieri, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Politecnico di Milano e di Torino. Cluster Trasporti Italia 2020 nasce da un progetto del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca che, con il “Bando Cluster tecnologici”, ha voluto sostenere, per la prima volta su scala nazionale, nelle aree strategiche per il Paese, la nascita e lo sviluppo di aggregazioni organizzate pubblico-private “da identificare quali propulsori della crescita economica sostenibile dei territori e dell’intero sistema economico nazionale”, con particolare riferimento allo sviluppo innescato dalle attività di Ricerca e Innovazione. I cardini su cui la neonata associazione farà leva sono le sinergie fra Industria, Enti di ricerca e Pubblica Amministrazione, così come il trasferimento di best practice e di tecnologie e la formazione specialistica a tutto campo. Il Cluster farà entrare in gioco, su tre dimensioni, ambientale, economica e sociale, alcune tematiche prioritarie quali la decarbonizzazione, l’impiego di nuovi materiali, la connettività finalizzata al miglioramento della sicurezza, lo sviluppo dell’intermodalità, la gestione intelligente del ciclo vita del prodotto attraverso strategie manutentive intelligenti ed avanzate per la riduzione del “life cycle cost” dei sistemi di trasporto collettivi

BANCA DELL’ADRIATICO, LA FILIERA ALIMENTARE RAGGIUNGE LIVELLI STORICI

Nell’intero 2013 sono in calo le esportazioni complessive dei cinque distretti industriali abruzzesi (-10% rispetto al 2012), anche se registrano nuovi massimi storici i distretti della filiera alimentare. I dati del quarto trimestre, tuttavia, vedono i distretti abruzzesi chiudere l’anno in sostanziale stabilità (+0,1%) dopo cinque trimestri consecutivi di contrazione: la performance negativa dell’export dell’abbigliamento sud abruzzese (-30,6%) è stata controbilanciata dai buoni risultati conseguiti dai distretti dell’abbigliamento nord abruzzese (+12,7%), del mobilio abruzzese (+3,1%), dei vini di Montepulciano (+11,6%) e della pasta di Fara (+13,5%). Continua ad avere invece difficoltà il polo ICT dell’Aquila (-65,3%). Sono questi i principali risultati che emergono dal Monitor dei distretti dell’Abruzzo curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell’Adriatico. A destare le maggiori preoccupazioni è il distretto dell’abbigliamento sud abruzzese che, secondo quanto commentato da Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico «nel quarto trimestre 2013 perde terreno non solo sui principali mercati di riferimento europei (Germania, Francia, Regno Unito, Spagna), ma anche su alcuni mercati emergenti (Russia, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti)». Incrementi per l’export della pasta di Fara che con 123 milioni di euro registra livelli di massimo storico e quello dei vini di Montepulciano che raggiunge il picco storico di 114 milioni di euro. Mostrano un’accelerazione le export dell’abbigliamento nord abruzzese (+10,4%), dopo la flessione del 2012, e consegue discrete performance il mobilio abruzzese (+2,1%) anche se ancora lontane dai livelli del 2007-2008. LA CANONIZZAZIONE DI PAPA GIOVANNI PAOLO II COINVOLGE ANCHE L’AQUILA

Un’aria di emozione e commozione si è respirata domenica 27 aprile, giornata della canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II e Papa Giovanni XXIII, a San Pietro della Ienca. Un luogo simbolo per Karol Wojtyla che da Papa ha amato molto e frequentato spesso le montagne aquilane. Un luogo che oggi è interamente dedicato a lui. Le celebrazioni, avvenute in Vaticano, sono state seguite dai tantissimi fedeli e turisti radunatisi a San Pietro della Ienca attraverso un maxischermo, che ha permesso loro di vivere un’emozione fortissima come fossero a Roma. Su queste montagne Giovanni Paolo II sciava e si raccoglieva in preghiera in forma privata. L’evento è stato organizzato da Pasquale Corriere, presidente dell’associazione “San Pietro della Ienca”, «È un grande giorno – ha detto - una data importantissima non solo per me e per il nostro territorio, tanto amato dal Papa, ma anche per tutto il mondo. A San Pietro è arrivata gente dalla Polonia, dalla Svizzera, addirittura dalla Finlandia. Per me è una grossa soddisfazione, inizialmente non ci credevano in molti, invece il mio progetto si è realizzato». La canonizzazione potrà avere sul borgo e sul santuario dedicato al Papa un importante eco, tanto che intorno ad esso si sta già lavorando su due progetti di sviluppo turistico-religioso. 18


tendenze fatti persone

OLTRE 16 MLN DI EURO PER IL TURISMO DI QUALITA’

Oltre 16 milioni di euro per il miglioramento qualitativo delle strutture ricettive e balneari e per la costituzio-

ne di nuove attività ricettive. È questo il risultato del nuovo bando della Regione Abruzzo presentato dall’assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio. Le risorse finanziarie stanziate prevedono un fondo di più di 16 milioni di euro, provenienti da risorse regionali (€ 1.650.000.000) e in massima parte da economie derivanti dalle annualità pregresse giacenti presso la FIRA (€ 14.500.000). «Questo bando costituisce un’opportunità eccezionale per l’Abruzzo, poiché contribuisce a dare un incisivo impulso economico ad una Regione dalla forte connotazione turistica - spiega Rocco Micucci, presidente di FIRA -. Il nostro ruolo, oltre che tecnico, sarà quello di supportare l’assessorato nella divulgazione delle opportunità previste dal bando tramite l’organizzazione di infoday nelle principali città abruzzesi». Gli interventi prioritariamente ammessi a finanziamento sono quelli che alla data di presentazione della domanda sono già cantierabili, ovvero, sono già in possesso del permesso a costruire e di tutte le autorizzazioni necessarie per l’inizio lavori. «E’ una grande opportunità – ha commentato Di Dalmazio - un intervento in grado di dare un sostegno fondamentale alle strutture ricettive e balneari che consentirà il miglioramento di quelle esistenti e la creazione di nuova ricettività di qualità. Da un punto di vista tecnico, recependo le istanze unanimi provenienti dagli operatori, la novità più rilevante è che non si tratterà più di un bando a sportello con sorteggio, ma verrà stilata una graduatoria sulla base di criteri indicati nel programma». Le domande in bollo dovranno essere inoltrate per racc. AR alla Regione Abruzzo – Direz. Sviluppo Economico e del Turismo – Pescara, dal giorno successivo alla pubblicazione del bando sul BURA e non oltre il 60° giorno.

ANFFAS ONLUS TERAMO, ACQUISTATE 3 LIM GRAZIE AL “SENSO DEL GELATO”

Si è conclusa nella giornata Mondiale sulla consapevolezza dell’Autismo, nel Centro “La Piazzetta” di Sant’Atto, sede distaccata della Fondazione Anffas Onlus Teramo, l’iniziativa legata al volume “Il senso del gelato”, ideata dall’azienda teramana Ali d’Oro con il progetto A³: Abilità, Autonomia, Apprendimento che ha permesso una raccolta fondi con la quale, come ha spiegato il direttore operativo Idetta Galvani, sono state acquistate tre Lavagne Interattive Multimediali, complete di accessori software e hardware necessari al funzionamento. «Una delle 3 LIM acquistate - ha spiegato Paolo D’Angelo, direttore amministrativo della Fondazione Anffas Onlus - verrà ubicata presso il Centro Psico Educativo per i Disturbi Generalizzati dello Sviluppo, struttura gestita dalla Fondazione Anffas Onlus Teramo per la cura dei disturbi dello spettro autistico. Ringraziamo di cuore “Ali d’Oro” nelle persone di Antonella e Vanni Di Giosia, la curatrice del libro Antonella Gaita, gli editori Paolo Ruggieri e Paola Vagnozzi dalla Duende Edizioni per l’impegno preso che si è concretizzato nell’arco di quattro mesi qualificando, ulteriormente, la nostra struttura». «La straordinarietà di tutto ciò – hanno dichiarato Vanni e Antonella Di Giosia – è stata possibile grazie alla collaborazione degli scrittori e dei giornalisti Francesca Bonafini, Nicola Catenaro, Lorenzo Colantonio, Giovanni Di Iacovo, Antonella Formisani, Sandro Galantini, Dorotea Mazzetta, Catia Napoleone, Alberto Piccinini e Luciano Ragno e anche del Rotary Club Teramo presieduto da Bernardo Cardinale. Per fare impresa c’è bisogno di energia. Quello che riceviamo da iniziative come questa è ciò che possiamo desiderare di più dal nostro lavoro quotidiano che acquista un altro significato. Un grazie, infine, a tutte quelle persone che hanno appoggiato questa piccola grande idea acquistando il libro». A FINE MAGGIO I PRIMI VOLI L’AQUILA-MILANO

Solo un’ora e mezzo di tempo dividerà L’Aquila e Milano dal prossimo 26 maggio. L’annuncio dell’inizio

dei voli di linea e della definitiva messa in funzione dell’Aeroporto dei Parchi, gestito dalla società Xpress e dal Comune capoluogo è stato dato nel corso di una conferenza stampa-evento nell’auditorium del Parco del Castello dell’Aquila. Tre voli diretti settimanali per circa 20 posti messi a disposizione dalla compagnia Twin Jet, azienda di trasporto pubblico francese e quattro tipi di tariffe, da 139 a 349 euro. L’amministratore di Xpress, Giuseppe Musarella, ha annunciato di voler puntare anche su altre rotte come Tolosa, Nizza e Marsiglia. Le prenotazioni sono iniziate il 6 maggio. Insieme a Musarella, erano presenti il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, l’assessore comunale con delega all’Aeroporto, Emanuela Iorio, il direttore marketing e commerciale di Xpress, Ignazio Chiaramonte, il direttore generale di Twin Jet, Yvan Herve, e la responsabile comunicazione e marketing della Twin Jet, Alice Bourbetra.

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OLTRE CINQUECENTO MILIONI DI EURO IN SETTE ANNI PER IL COMPARTO AGRICOLO E AGROALIMENTARE ABRUZZESE

Quasi due miliardi di euro in sette anni per la crescita dell’Abruzzo è quanto messo a disposizione per

la regione nei prossimi sette anni tra fondi comunitari e fondi nazionali ex Fas (oggi fondi di sviluppo e coesione). Di questi, quasi 600 milioni di euro saranno destinati a sostenere il comparto agricolo e agroalimentare attraverso specifici programmi tra i quali assumerà un ruolo preponderante il Piano di Sviluppo Rurale. Al fine di spendere utilmente queste risorse, sarà strategica la fase della programmazione che vedrà impegnati gli attori istituzionali e il mondo economico-produttivo. Se ne è parlato nell’incontro organizzato dal Polo di innovazione Agire dal titolo “I Poli di innovazione e le prospettive dell’agroalimentare d’Abruzzo nella nuova programmazione comunitaria”. Ad introdurre i lavori William Di Carlo, presidente di AGIRE Scarl, che ha illustrato lo stato delle iniziative e i risultati ottenuti in questi anni dal Polo di innovazione dell’agroalimentare abruzzese, «Un consorzio - ha spiegato - che conta attualmente 120 imprese e cresce costantemente con nuove adesioni rappresentando ormai oltre il 70% del comparto in Abruzzo. La programmazione delle risorse vincolerà la nostra regione per i prossimi anni, con ricadute importanti nel nostro settore, ed è quindi fondamentale che le scelte siano effettuate nella direzione di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva». A seguire l’intervento di Antonio Sorgi, direttore del Servizio Programmazione, Sviluppo e Attività Comunitarie della Regione Abruzzo e le conclusioni di Dino Mastrocola, prorettore vicario dell’Università degli Studi di Teramo.

ORIENTAMENTO, GRANDE SUCCESSO PER L’EVENTO DELLA BCC VALLE DEL TRIGNO

Si è conclusa con la partecipazione di 600 ragazzi la quarta edizione dell’evento “Orientati, Formati al Futuro” promosso dalla BCC della Valle del Trigno, dedicato all’Orientamento post diploma e organizzato dalla società Comma Srl. Lo spazio espositivo suddiviso in due aree, orientamento al lavoro e orientamento universitario, ha visto la partecipazione delle principali associazioni di categoria del territorio, le Agenzie per il lavoro, il Centro per l’impiego, lo sportello Europe Direct della Provincia di Chieti e le Forze dell’ordine rappresentate dai Carabinieri. Nella sala orientamento universitario presenti numerosi rappresentanti di Atenei di tutta Italia provenienti da Università del Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia che hanno colloquiato in modo diretto con i ragazzi fornendo loro tutte le informazioni sulle varie offerte formative. «La nostra Banca di Credito Cooperativo, è una banca locale che investe nello sviluppo del territorio – ha dichiarato il presidente della BCC Nicola Valentini -. La crescita sociale, economica e culturale del territorio passa dai giovani che ne rappresentano il futuro. Affinché si crei questo sviluppo, è importante che i giovani possano crescere professionalmente grazie anche a scelte post diploma che siano consapevoli e che portino all’arricchimento della persona che potrà poi concorrere al miglioramento de contesto in cui vive». Importanti i momenti formativi del prof. Marco Santarelli, che ha presentato ai ragazzi i rischi della rete con alcuni esempi pratici sull’effetto amplificatore della rete sui messaggi che vengono in essa inseriti; di Josè Sergio Santoro, counseler professionale, esperto di teatroarteterapia, musicista, attore di teatro che ha dato alla platea una forte spinta motivazionale incitando innanzitutto a lavorare sull’autostima; e infine di Annalisa Michetti responsabile dello sportello Europe Direct della Provincia di Chieti che ha illustrato ai ragazzi le molteplici ed interessanti opportunità offerte ai giovani dall’Europa. ABRUZZO LIVE IN LONDON, I VINI REGIONALI PROTAGONISTI IN UK

“Abruzzo live in London”. È questo l’importante evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo in collaborazione con Gambero Rosso che ha visto i vini della nostra regione protagonisti dal 13 al 15 aprile. Molti gli appuntamenti speciali che si sono susseguiti nella capitale inglese. L’evento ha portato a Londra i vini regionali, facendoli apprezzare dal pubblico inglese con degustazioni speciali e un incontro con la redazione dell’autorevole wine magazine Decanter nel prestigioso museo d’arte “Tate Modern”. La manifestazione si è aperta il 13 aprile con una cena con i componenti del circolo del vino (Circle of Wine Writers). Il 14 aprile è stata la volta delle degustazioni con Gambero Rosso, di seminari e masterclass. Oltre 40 produttori abruzzesi, capitanati dal presidente del Consorzio, Tonino Verna, hanno presentato i loro migliori vini nella storica location della Gibson Hall, a Bishopsgate, nel cuore pulsante della City. Per tutto il pomeriggio oltre un migliaio di persone si sono avvicendate ai banchi d’assaggio, alla scoperta del Montepulciano d’Abruzzo e delle altre perle enologiche della regione. Il gran finale si è svolto al museo “Tate Modern” dove si è tenuta una degustazione con con la redazione del magazine Decanter, alla quale hanno preso parte Graham Mitchell, la BBC e Theo Randall, ristoratore londinese d’eccellenza. 20


tendenze fatti persone

IN ABRUZZO NELL’ULTIMO ANNO INSTALLATO UN IMPIANTO SOLARE AL GIORNO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIE RINNOVABILI

Aumenta in Abruzzo la superficie residenziale adibita alla produzione di energia termica ed elettrica da fonti solari, complice l’ottima latitudine e gli incentivi statali. In risposta a quest’esigenza, ha aperto la prima filiale del Centro Italia di Solar Energy Group, colosso del fotovoltaico 100% made in Italy, che punta ad ampliare la propria rete di vendita sul territorio e che soltanto nell’ultimo anno ha registrato nella zona una media di quasi un impianto solare installato ogni giorno. Questo conferma l’Abruzzo una regione virtuosa per il rispetto dell’ambiente. Dopo l’interesse mostrato nell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili da parte delle grandi strutture, residenziali e non, nell’ultimo anno si è rilevato anche quello delle famiglie che hanno scelto di produrre energia elettrica e acqua calda sanitaria attraverso l’utilizzo del Sole. Il fattore critico di successo è rappresentato dagli incentivi statali, soprattutto il recente Conto Energia Termico, l’incentivo che permette di rientrare fino al 70% dell’investimento effettuato. Ma l’ottima latitudine in cui è posizionata la regione Abruzzo, il clima mite e la morfologia del territorio giocano un ruolo altrettanto fondamentale. In funzione di questa nuova esigenza, è nata la nuova filiale di Solar Energy Group, azienda leader in Italia nella produzione, vendita e installazione diretta di pannelli solari fotovoltaici e termici made in Italy e a km zero. SOLIS GREENLOG, NUOVO PRESTITO OBBLIGAZIONARIO

Un nuovo prestito obbligazionario è stato emesso dalla Solis Spa per il grande e innovativo progetto industriale Solis GreenLog, il primo polo logistico del freddo alimentato da energie rinnovabili. Dopo il successo della prima emissione, l’azienda abruzzese che, partendo dall’esperienza del settore fotovoltaico ha sviluppato soluzioni tecnologiche innovative per tutte le tipologie di energia rinnovabile, per soddisfare le numerose richieste di chi vuole investire con convenienza e in sicurezza, ha emesso un prestito obbligazionario nuovo, molto conveniente e competitivo sia per il piccolo risparmiatore e sia per chi ha fondi da investire. Il prestito Solis darà un rendimento elevato considerando anche le ultime variazioni intervenute in materia di rendite finanziarie con la nuova legge del Governo Renzi. Investendo in Solis GrennLog permetterà di prendere parte ad un progetto seguito dal Ministero dell’Economia e dal Ministero dell’Ambiente, selezionato e inserito, nel rapporto annuale del Settore Energia e Clima di Legambiente, come “Buona Pratica” ossia come realtà concreta che porta benefici economici ed ambientali, ma anche qualità di vita e miglioramento dei sistemi energetici e premiato come Migliore Impresa Green da Confindustria Abruzzo. CONFINDUSTRIA, GENNARO ZECCA, «OGGI LE NOSTRE INFRASTRUTTURE NON SONO ADEGUATE AL LIVELLO DI INDUSTRIALIZZAZIONE CHE PRESUMIAMO DI AVERE»

«Il rincorrersi delle notizie sull’interruzione della fornitura di Gas nel Comune di Teramo – si legge in una nota di Gennaro Zecca, consigliere incaricato per le Politiche energetiche di Confindustria Abruzzo - trasferisce un senso di stupore e sgomento della classe politica che si indigna e insorge a difesa del consumatore per la prolungata assenza di erogazione del gas metano dovuta ad un guasto sulla rete. Per questo oltre al danno dell’interruzione di produttività le imprese interessate dal disservizio devono anche subire questa corsa dei politici a portare solidarietà e vicinanza senza il minimo accenno di autocritica. È intollerabile che in un paese industrializzato la fornitura di gas ad un così importante bacino di utenze sia affidata ad un’unica rete e non correttamente dimensionata. La presenza di almeno un’altra interconnessione con la rete regionale di trasporto del gas avrebbe garantito la continuità del servizio e con essa la regolare prosecuzione delle attività economiche. Pertanto sarebbe stato sicuramente più apprezzato un cenno di biasimo della classe politica verso i tempi della burocrazia autorizzativa per realizzare un’infrastruttura energetica che a volte sono decennali. Le lungaggini che il mondo imprenditoriale e tutti gli abitanti abruzzesi sono costretti a subire per infrastrutture quali il metanodotto e la centrale di spinta a Sulmona o l’elettrodotto a Gissi non sono normali in un paese moderno. E parliamo di infrastrutture che si conciliano ampiamente con il territorio e con l’ambiente, di cui già disponiamo ma che evidentemente non bastano più. Quanto accaduto a Teramo è l’evidenza di come oggi le nostre infrastrutture non siano adeguate al livello di industrializzazione che presumiamo di avere. Di fatto, nostro malgrado abbiamo avuto la riprova che sotto il profilo dell’approvvigionamento energetico l’Abruzzo non è al sicuro». 21



abruzzo che produce

Alessandra Rossi, presidente di Abruzzo Moderno

Le proposte di Abruzzo Moderno per una regione di nuovo attrattiva

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a gravità della crisi che sta interessando l’economia mondiale, colpendo in modo drammatico l’Italia e, per quanto ci riguarda l’Abruzzo, è il motivo per cui Abruzzo Moderno, attraverso una serie di dibattiti e incontri, ha voluto fare il punto sulla situazione e illustrare le sue posizioni sulle iniziative da intraprendere per la crescita, sul ruolo della politica e delle parti sociali. Io sono fortemente convinta che la crisi attuale, infatti, può e deve essere anche una grande occasione, una opportunità per affrontare e risolvere, finalmente, le tante questioni di carattere strutturale, innanzitutto, e settoriali, che hanno frenato e ostacolano tuttora la crescita e la modernizzazione della nostra Regione. Occorre sviluppare la mancata elaborazione di una nuova visione alta del sistema regionale attraverso l’individuazione di assets di sviluppo, il recupero di competitività del sistema ed il superamento di quei costi esterni che rendono il territorio non più attrattivo per gli investimenti. Abruzzo Moderno, attraverso questi incontri ha elaborato gli ambiti chiave dove intervenire e le azioni prioritarie da intraprendere con urgenza per imprimere un ritmo diverso allo sviluppo all’Abruzzo. Alcuni interventi possono essere attuati subito e senza costi. Altri richiedono un’azione duratura, costante e coerente nel tempo. Queste azioni non hanno colore politico, non sono né di de-

stra né di sinistra, come senza colorazione politica è il traguardo della crescita del nostro territorio. Pretendiamo un territorio credibile, e competitivo, in grado di favorire l’espressione delle progettualità esistenti e, soprattutto, capace di attrarre investimenti e risorse esogene che da troppo tempo mancano in Abruzzo. Ma per fare questo abbiamo bisogno di una classe dirigente, non solo politica, che abbia capacità di leadership, che abbia il coraggio di fare scelte politiche forti, che mettano le nostre imprese, i nostri cittadini nelle condizioni di ripartire, crescere ed innovarsi e dunque rilanciare il territorio, perché un territorio che non è conscio dei propri bisogni è destinato ad arroccarsi su sé stesso a favore dell’emergere di altre realtà. In ultimo, ma non sicuramente per importanza, vorrei porre l’attenzione sulla necessità di fare in modo che le decisioni che riguardano questa Regione debbano essere prese con “lo sguardo rivolto verso il futuro” e da questo sguardo non può non essere presa in considerazione la visione di coloro per cui il futuro è l’unica ricchezza: i giovani, e che a mio avviso sono i grandi assenti di tutto il discorso di sviluppo dei nostri territori e che invece rappresentano la spina dorsale del Paese. Se noi continuiamo a penalizzare le nuove generazioni, le loro forze, i loro talenti, sarà impossibile ottenere una robusta crescita economica ed uno sviluppo sostenibile, condizione indispensabile per garantire un avvenire sereno e duraturo alla nostra Regione •

www.abruzzomoderno.it

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Lo stand Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo

Vinitaly 2014, un Abruzzo protagonista Un Abruzzo trionfante quello presente alla 48ª edizione del Salone internazionale del vino. Diversi i premi conquistati e gli eventi svolti durante la kermesse » a cura di Eleonora Lopes

«U

n Vinitaly 2014 straordinario che è andato oltre le più rosee aspettative per l’Abruzzo e si chiude con cifre e numeri da record». Queste le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo sulla 48ª edizione del Salone internazionale del vino che si è svolto come di con-

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sueto a Verona. «Un comparto in costante fermento, -ha dichiarato Febbo- che mostra grande entusiasmo, voglia di crescere e soprattutto di aprire nuovi orizzonti». Grande successo anche per le numerose presenze di operatori del settore e appassionati registrate nei padiglioni abruzzesi come confermano anche gli oltre


Primo piano

2000 pasti che il servizio ristoro, allestito dal Movimento del Turismo del Vino, sfornava ogni giorno. Distribuite più di 25000 brochure turistiche e promozionali con un’affluenza costante di visitatori, che ha visto tante persone giunte da fuori regione e rimaste letteralmente affascinate delle nostre ricchezze enogastronomiche e non solo. Ma come previsto, il ruolo da grande protagonista lo ha ricoperto il vino. Le 92 aziende abruzzesi partecipanti sono state capaci di conquistare numerosi riconoscimenti, confermando la qualità del nostro vino, e hanno avuto la concreta possibilità di instaurare rapporti commerciali utili sia per consolidare la posizione sui mercati

tradizionali che su quelli emergenti. Folta infatti la presenza dei buyer giunti da oltre 120 nazioni per quello che è sicuramente il più importante salone internazionale del vino al quale quest’anno hanno partecipato oltre 4000 aziende. 5 i riconoscimenti complessivamente conquistati al 21° Concorso Enologico Internazionale di Vinitaly, un risultato importante nell’arco delle 73 medaglie totali conferite ai circa 3000 vini iscritti in gara dagli oltre 100 esperti internazionali, per la maggior parte stranieri. Il premio speciale denominazione d’origine è andato al Montepulciano d’Abruzzo Dop “Murelle” 2012

Tra le eccellenze d’Abruzzo anche il Montonico Ad inaugurare la sala degustazione del padiglione Abruzzo al Vintaly 2014 la degustazione guidata di Montonico condotta da Antonietta Mazzeo e Antonio Lamona, che ha avuto, tra il generale consenso, il protagonista assoluto vincitore del premio AUTOCHTONA 2013 Award “Autoctoni che Passione!” per il miglior Vino Bianco, l’Abruzzo DOP Montonico Superiore 2012 Santapupa prodotto da Vini La Quercia di Morro D’Oro. Nell’occasione è stato presentato Pathos, l’atteso frutto della spumantizzazione con metodo classico dalle uve Montonico. Fresco, armonico e profumato di meravigliosi fiori e frutti, ma su tutti una meravigliosa e dominante mela cotogna, ha sicuramente soddisfatto tutte le aspettative, a conferma del titolo di “le petit champagne” che gli diedero i francesi durante l’invasione del 1798-99.

Citra celebra le sei gran menzioni del concorso enologico internazionale e presenta le nuove etichette Prestigioso riconoscimento per sei vini Citra, premiati al 21° Concorso enologico Internazionale Vinitaly 2014. Il Niro Passerina 2013 e il Palio Pecorino 2013 hanno infatti ottenuto la Gran Menzione nella categoria “Vini Bianchi prodotti nella vendemmia 2013”. Stesso riconoscimento, ma nella categoria “Vini rossi dai 3 ai 4 anni dalla vendemmia 2013” è stato conseguito dall’Aulicus Montepulciano d’Abruzzo 2011, il Niro Montepulciano d’Abruzzo 2011, il Palio Montepulciano d’Abruzzo 2011 e il Quis Montepulciano d’Abruzzo 2011. Oltre a celebrare i premi ottenuti, al Vinitaly è stato presentato il nuovo packaging delle linee Solchi, Sistina, Palio e Caroso. Dal look moderno ed elegante, grazie al restyling le nuove etichette rappresentano al meglio il legame dell’azienda abruzzese con il suo territorio. Nel corso dell’appuntamento veronese Citra Vini ha lanciato inoltre la nuova campagna stampa “Di vite in vita, uniti da un unico Dna”. La campagna verrà veicolata sulle principali testate nazionali e abruzzesi e sulla stampa enogastronomica. Il vino rosso versato in un calice prende la forma di un’elica di Dna e simboleggia la tradizione dei soci vignaioli Citra che da generazioni producono grandi vini all’insegna di un codice genetico, etico e produttivo fatto di valori autentici come il rispetto per la natura e per il territorio abruzzese.

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abruzzo cool SPECIALE Vinitaly

 Chiusa Grande 

 Farnese Vini 

 Marramiero  26


Primo piano

della Cantina Miglianico. Lo stes“Benemerito alla Vitivinicoltura so vino conquista anche una medaItaliana 2014” è andato ad Emiglia di bronzo per il Montepulciadio Pepe. La storica cantina si sta no d’Abruzzo dop “Murelle” 2012. preparando per i festeggiamenti Altri riconoscimenti per l’Abruzzo del 50esimo anniversario a maggio sono quelli della gran medaglia nella Grande Mela. d’oro tributata al Pecorino Igp 26 le aziende abruzzesi al Sol che Terre di Chieti “Civitas” 2012 delhanno confermato le nostre indubla Cantina Orsogna che aggiunge bie qualità dell’olio d’oliva tanto da poi la medaglia d’oro per il Ceraconquistare diversi premi al Concorso internazionale Sol d’Oro 2014: suolo d’Abruzzo Doc “Mallorio” il Sol D’Oro, vinto dagli Oli mo2013. Una medaglia d’argento innovatietali dell’azienda agricola vece va al Cerasuolo d’Abruzzo L’assessore regionale Mauro Febbo La Quagliera di Spoltore. Il Sol Doc “Contesa” 2013, dell’Azienda di Bronzo è andato invece al Fruttato Leggero agricola Contesa di Collecorvino. dell’azienda Tommaso Masciantonio di Casoli. Per Il premio speciale Gran Medaglia di Cangrande

Sol d’Oro per la Tenuta Sant’Ilario Tra i protagonisti indiscussi della kermesse la Tenuta Sant’Ilario, il frantoio pinetese noto sul mercato nazionale ed estero per i suoi pregiati oli aromatizzati e non solo. La Tenuta è stata infatti insignita del celebre riconoscimento “Sol d’Oro”, vera e propria “Olimpiade” dell’olio extravergine d’oliva, che è andato all’“Elio Gran Cru”, giudicato il miglior olio fruttato medio. L’azienda era già reduce di un altro prestigioso premio, quello relativo a ‘L’Orciolo d’Oro’, nel quale il frantoio ha ottenuto la distinzione nella categoria fruttato leggero. «Un premio significativo che gratifica il nostro lavoro e la nostra passione per l’olio - ha commentato il titolare dell’azienda Roberto Cerquitelli - perché ottenuto a una importantissima manifestazione ai cui organizzatori va riconosciuta una grande professionalità e una capillare e attenta selezione dei campioni iscritti». I due oli fanno parte della Linea Oro, con la quale, assieme agli aromatizzati, il frantoio ha scelto di affiancare la produzione più tradizionale per soddisfare in questo modo ogni tipo di palato. Ma non è tutto. Due importanti novità sono state infatti presentate nell’ambito della kermesse veronese: l’aceto aromatizzato Passion Fruit, realizzato dall’infusione naturale dell’aceto e di vari frutti e il sale aromatizzato, proposto nelle due versioni in granuli e liquido e in diverse varianti. L’olio Elio Gran Gru ha inoltre ottenuto il prestigioso riconoscimento “Immagine e Innovazione” nell’ambito del concorso Premio Qualità Abruzzo 2014.

Ursini e Niko Romito Formazione insieme per una nuova linea di oli Ursini si è presentata al Vinitaly con grandi novità, in primis connesse all’Olio Extravergine. Consapevoli che l’olio extravergine non ha caratteristiche aromatiche adattabili indifferentemente ad ogni piatto, seppur frutto della spremitura di olive cultivar differenti, la Ursini ha coinvolto l’equipe della Niko Romito Formazione di Castel di Sangro per creare una nuova generazione di oli assolutamente innovativa: sei Oli Assoluti, tre Oli Combinati. La base è un olio extra vergine monovarietale proposto da Ursini, utilizzando alternativamente il Leccino, il Gentile di Chieti o la Peranzana. Lo staff di Niko Romito, attraverso l’applicazione di alcune tecniche di cucina conosciute dal grande cuoco, estrae a temperature lievi, controllate, e sempre diverse in funzione dell’extravergine e della spezia adottata, i sentori principali dagli aromi e dalle spezie per trasferirli negli oli monovarietali, ovviamente senza modificarne le caratteristiche originali. In questo modo Ursini ci consegna una nuova generazione di oli in grado di esaltare qualsiasi preparazione in cucina, facendole diventare uniche. Le versioni proposte sono due: Oli Assoluti e Oli Combinati. E poi la succosa novità quella di presentare tutti gli oli nella nuova ed elegante bottiglia Ursini, frutto di un disegno tracciato dallo stesso Giuseppe Ursini.

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abruzzo cool SPECIALE Vinitaly

 Cantina Tollo 

 Codice Citra 

 Cantina Miglianico  28


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sidente del Consorzio Tutela quanto riguarda il riconoscidei Vini d’Abruzzo – abbiamo mento della Gran menzione, è riscontrato una grande soddiandata all’azienda De Antonis sfazione di tutti i partecipanti, Adele di Garrufo. Sono invenon solo dell’area consortile. ce due le imprese che si sono Abbiamo avuto apprezzamenmeritate una Gran Menzione ti per la logistica, il layout e la oli con fruttato medio: la Tecomunicazione. In particolare nuta Sant’Ilario di Pineto e c’è stato apprezzamento per le l’azienda agricola La Selvotta manifestazioni che abbiamo di Vasto, in provincia di Chierealizzato per destare più cuti. Una Gran Menzione oli con riosità attorno al nostro stand. fruttato intenso è stata guadaDal punto di vista degli incongnata dal Frantoio Hermes di tri B2B – ha aggiunto Verna Penne. Infine, una Gran Menc’è stato un interesse crescente zione oli biologici è andata per i vini d’Abruzzo e anche i di nuovo all’azienda casolana giornalisti di settore hanno diTommaso Masciantonio. mostrato notevole attenzione in Oltre a premi e riconoscimenti particolare al Montepulciano hanno avuto grande succesper il vino rosso e per il Pecoso gli eventi che si sono tenuti rino per il bianco». L’Abruzzo presso lo stand del Consorzio Emidio Pepe riceve il premio speciale Gran Medaglia di rientra pertanto da Verona con di Tutela dei Vini d’Abruzzo: Cangrande “Benemerito alla Vitivinicoltura Italiana 2014” un lotto consistente di riconola presentazione del cioccoscimenti e una serie di potenziali contatti che potreblatino al Montepulciano d’Abruzzo dello chef Dabero innalzare ulteriormente i bilanci di un settore vide Oldani e la presentazione della mostra d’arte, che sta facendo segnare numeri positivi malgrado la “L’Abruzzo dei grandi maestri”. crisi economica a livello internazionale «Da una prima analisi – spiega Tonino Verna, pre-

Feudo Antico presenta il Tullum Dop Spumante Grande novità per Feudo Antico, che al Vinitaly ha presentto l’ultimo nato della Dop Tullum, una Dop concentrata in un areale ben delimitato, ospitata dal 2009 nel comune di Tollo. Il Tullum Dop Spumante Brut Metodo Classico, ottenuto da uve 100% Chardonnay coltivate sui terreni collinari che circondano il comune del teatino, si inserisce in un trend positivo per le bollicine italiane. «Dopo tre anni di attenta cura –ha dichiarato Andrea Di Fabio, direttore generale di Feudo Antico- è venuto alla luce questo spumante di grande eleganza. Nasce con la nostra filosofia, il credo della DOP Tullum, e cioè piccole quantità ed un posizionamento decisamente alto. Le 1600 bottiglie prodotte rappresentano una chicca nel panorama abruzzese che non ha timore di confrontarsi con le più importanti bollicine italiane». «È uno spumante che ha la classe e l’eleganza –ha aggiunto Riccardo Brighigna, enologo di Feudo Antico- dei blanc de blanc da uve chardonnay unite ad una struttura e ad una consistenza tipica del nostro territorio abruzzese. La scelta di indicare il millesimo è stata effettuata per rafforzare il concetto di cru che ha dato origine a questo spumante, nel quale non sono state utilizzate cuvée di annate diverse».

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 Casal Thaulero 

 Orsogna Winery 

 Col del Mondo 

 Pasetti  30

 Tenuta Priore 

 Cantina Frentana 

 Barba 

 Cantina di Ortona 

 Ausonia 

 Emidio Pepe 

 Cantine Dragani 

 Casal Bordino 


abruzzo cool SPECIALE Vinitaly

 Vini San Lorenzo 

 Colline Teramane 

 Associazione Vignaioli in Abruzzo 

 Enoteca Regionale d’Abruzzo 

 Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo 

 Vittorio Festa tra gli stand  31


L’Aquila, Piazza Duomo

La mostra “L’Aquila silenziosa” A cinque anni dal sisma, il ricordo della città attraverso le foto di Marco Equizi » a cura della redazione - foto concesse da Marco Equizi

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ra lascerò che le fotografie sussurrino qualcosa e che la bellezza della mia città torni ad essere padrona del vostro sguardo», con queste parole di Marco Equizi, giovane e appassionato fotografo aquilano, intendiamo aprire le nostre due pagine che vogliono ricordare L’Aquila. Perché pensiamo che le immagini più di tante parole possano qui raccontare una città. Il progetto “L’Aquila silenziosa”, ideato proprio da

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Equizi, e in esposizione a L’Aquila durante i giorni che ogni anno ricordano all’Italia di quanto accaduto quella notte del 2009, nasce quasi per caso nell’agosto 2012 per iniziare a documentare il letargo della città, interdetta alla normale vita dei suoi residenti e isolata da una barriera più forte delle sue possenti mura. Dopo ogni disastroso evento sismico, come già era accaduto nel 1703, il capoluogo d’Abruzzo ha vissuto lunghe pause, in attesa della sua ricostruzione. In ogni epoca, vie e piazze sono rimaste deserte, senza che ani-


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ma viva passasse tra di esse. L’obiettivo grandangolare di Equizi riprende quiete e desolazione in diversi punti della città, fingendosi tanti occhi aperti in un’unica, lunga, notte d’estate; sottolineando l’assenza di persone, di autovetture e motocicli. I fontanili proiettano le loro ombre sui palazzi danneggiati e messi in sicurezza da tiranti e puntelli, l’acqua non scorre nelle vasche e nei campanili delle chiese non si scorgono le campane. C’è solo un avvolgente silenzio e qualche lieve e isolato scricchiolio: è come il fotogramma di un home video, bloccato in pausa fino a quando lo spettatore non si deciderà a premere di nuovo “play”. Alcune immagini mostrano linee di entrata e punti di

fuga, altre nascondono indizi di geometria; alberi e lampioni spezzano la continuità spaziale di opere architettoniche di diversi stili ed epoche. Tutte, però, vogliono mostrare l’anima di L’Aquila, città immota dove, cinque anni fa, morivano sogni ed esistenze. Nei suoi angusti vicoli e nelle sue piazze non si percepisce alcun segno di vita, ma cresce uno stato d’animo: la spasmodica, ansiosa attesa di un nuovo inizio. Marco Equizi sta già lavorando ad una seconda edizione del progetto “L’Aquila rinasce”, che sposta questa volta il focus sui luoghi già restituiti alla città, «Ogni storia che si rispetti – ci dice - prevede un seguito, che di solito non è all’altezza. Il tema però promette bene!»

Via Fortebraccio

Parte dell’allestimento della mostra

Il fotografo Marco Equizi Nato a L’Aquila nel 1978, avvocato dal 2009, si appassiona alla fotografia appena ventenne. Seguendo il consiglio di un fotografo professionista, inizia a scattare con una reflex a esposizione manuale, nonostante il mercato già offra corpi a elevata automazione; studia quindi, da autodidatta, le opere e le tecniche di artisti come Ansel Adams e delle firme della National Geographic Society, quali James L. Stanfield, Jodi Cobb e Steve McCurry. Nel 2009, dopo aver conseguito l’abilitazione professionale, si dedica nel tempo libero alla fotografia digitale, riprendendo quanto appreso e affinando le sue capacità, appassionandosi al minimalismo e scattando con poca luce o in notturna. Nel 2012 alcuni suoi scatti realizzati nel centro storico di L’Aquila compaiono sulla rivista MU6. Nel 2013 alcune sue fotografie vengono selezionate per essere inserite nell’opera collettiva “L’Aquila d’Amare”. “L’Aquila silenziosa” è la sua prima mostra fotografica e sarà replicata a fine giugno a Poggio Picenze.

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Elezioni, l’altro Abruzzo di Maurizio Acerbo Dopo aver intervistato Sara Marcozzi e Luciano D’Alfonso, diamo spazio a Maurizio Acerbo, terzo sfidante di Gianni Chiodi, attuale governatore, ricandidato per il centrodestra alla prossima competizione del 25 maggio » di Marcella Pace

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on la presentazione presso gli Uffici della Corte d’Appello delle liste sono state ufficializzate le candidature in corsa alle prossime elezioni. Il 25 maggio saranno quattro i candidati, supportati da un totale di 14 liste, a sfidarsi per la Presidenza della Regione Abruzzo in occasione del voto per il rinnovo della Assemblea regionale che darà vita alla X legislatura abruzzese. Il governatore uscente Gianni Chiodi candidato per il centrodestra sarà sostenuto da Forza Italia, Nuovo Centro Destra – Unione di Centro, Abruzzo futuro-

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Chiodi Presidente, Fratelli d’Italia. Il Movimento 5 Stelle sarà rappresentato da Sara Marcozzi. Mentre le candidature per il centrosinistra saranno due: Luciano D’Alfonso sostenuto da Pd, Regione facile e veloce, Valore Abruzzo, Idv, Sel, Psi, Centro Democratico e Abruzzo Civico; e Maurizio Acerbo per Un’altra Regione con Acerbo. Nello scorso numero abbiamo intervistato Sara Marcozzi e Luciano D’Alfonso che ci hanno illustrato i punti principali del loro programma. Spazio ora al candidato presidente Maurizio Acerbo.


a tu per tu con Maurizio Acerbo  Quali sono i punti chiave del suo programma? «La legalità è al primo posto, perché la questione morale è il centro del problema abruzzese. Non usciremo dal declino e dalla crisi se non creiamo un quadro di regole certe per cittadini e imprese e ci liberiamo di politicanti clientelari, affaristi, corrotti, e purtroppo anche impreparati, improvvisati e ignoranti. In secondo luogo l’ambiente. La Regione verde non può essere vissuta come un peso, deve essere una risorsa con cui lavorare in maniera intelligente con un progetto di sviluppo locale e regionale che tenga conto delle vocazioni dei nostri territori. L’incompetenza delle classi dirigenti che si sono alternate alla Regione fa sì che abbiamo procedure farraginose, poco trasparenti, troppo discrezionali che riproducono costantemente conflitti tra cittadini, comitati ambientalisti e imprese. Noi dobbiamo e possiamo puntare ad avere normative serie come quelle del Nord Europa, dove si è trovato il modo di contemperare l’attività economica e industriale con il massimo rigore ambientale».

nato in un gioiello, tutelando il paesaggio e fermando il consumo di suolo».

Nel caso divenisse governatore, quale sarà il primo provvedimento che prenderebbe per la Regione? «Oltre a dimezzare gli stipendi di presidente, assessori e consiglieri – provvedimento che peraltro già applico personalmente da quando sono consigliere regionale e comunale - perché in questo modo si candiderebbero solo persone che sentono la reale necessità di un impegno civile a servizio della comunità e dunque si restituirebbe credibilità alle Istituzioni, bonificherei la legge elettorale, introducendo il collegio unico elettorale. Il consiglio regionale è un’assemblea legislativa che ha il compito di fare leggi su scala regionale, in grado di unire l’Abruzzo e non, come accade oggi, di coltivare il giardino di casa propria. Infine istituirei

il reddito minimo garantito regionale. Oggi viviamo in un’emergenza sociale. E’ necessario, quindi, un welfare regionale serio, collegato ad un’ottica di inserimento lavorativo, che ci liberi da una classe dirigente che non garantisce servizi efficienti e al contrario specula sulle necessità della gente».

Cosa invece non farebbe assolutamente? «Ritengo inaccettabile che ci si occupi della cosa pubblica come un bottino da spartirsi dopo le elezioni. Ad esempio le nomine di competenza regionale vanno affidate a persone qualificate: l’Arta ad uno scienziato; così come la Fira. Le società dell’acqua andrebbero abolite e sostituite con aziende di diritto pubblico, perché le Spa hanno creato un ecomostro che ha prodotto inquinamento ambientale e politico allo stesso tempo»

E per quanto riguarda l’economia? «L’economia si connette ai due punti precedenti. Le faccio qualche esempio: quanto danneggia l’economia regionale il pessimo stato dei fiumi e purtroppo del mare causato della pessima gestione di tutti quei politici, signori delle preferenze, che si sono occupati della cosa pubblica per fini personali? E ancora, per uscire dalla crisi dell’edilizia, poiché abbiamo migliaia di appartamenti invenduti, una quota consistente può essere acquistata dalla regione e immessa sul mercato a disposizione di giovani coppie, o persone che ne hanno bisogno, ma diversificando l’offerta della residenzialità sociale. Credo anche che sia fondamentale che la Regione, rimodulando i fondi Fas, concentri una quantità di risorse consistenti in un piano casa che possa trasformare il patrimonio abbando-

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Al centro l’ambasciatore dell’Azerbaijan Vaqif Sadıqov, insieme ai due fratelli Spoltore, Francesco (a sinistra) e Paolo (a destra)

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Azerbaijan, il futuro dell’Abruzzo I fratelli Spoltore con la loro Saf Design hanno ottenuto una commessa in questo Paese in espansione

» Marcella Pace - foto di Vincenzo Sulpizio e concesse da SAF Design

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a sede a Lanciano ma lavora in tutto il mondo. Saf Design è una perla abruzzese nata da una costola di Saf Allestimenti, azienda creata da due fratelli, Paolo e Francesco Spoltore, che oggi conta tre stabilimenti per un totale complessivo di 13.000 mq. Dopo anni di esperienza accumulati negli allestimenti fieristici per le più grandi aziende italiane e del mondo, i due instancabili fratelli hanno deciso di cimentarsi in una nuova sfida, che oggi sta dando loro importanti soddisfazioni. Con l’intento di esportare il gusto italiano in tutto il mondo, Paolo e Francesco Spoltore sono approdati in Azerbai-

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L’incontro dei fratelli Spoltore con il primo ministro del Bahrain

Il sopralluogo presso il Bahrain Financial Harbour dove la Saf Design ha realizzato la BHF Art Gallery

jan, Paese situato nel Caucaso, ricco di gas e petrolio. In questo Stato dall’economia in espansione, la Saf Design ha ottenuto un’importante commessa. Unici imprenditori italiani, i fratelli Spoltore stanno realizzando una costruzione nell’ambito delle Isole di Khazar, il futuristico progetto di una città sull’acqua che vedrà la luce a Baku, la capitale dell’Azerbaijan, nel 2025. Questo progetto è solo il primo passo di una fitta rete di relazioni che i due imprenditori di Lanciano sono riusciti a tessere con lo Stato dell’Azerbaijan e nella quale hanno coinvolto altre aziende del territorio e il governo regionale. Grazie a loro abbiamo intervistato, presso la sede dell’Ambasciata azerbaigiana a Roma, Vaqif Sadıqov, ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaijan presso la Repubblica

Italiana, nomina del 29 ottobre 2010 dal presidente Ilham Aliyev, per conoscere più a fondo un Paese in continua crescita che sta avviando relazioni commerciali con l’Italia e con l’Abruzzo in particolare sempre più intense e fruttuose. Eccellenza, tracciamo un quadro macroeconomico dell’Azerbaijan. «L’Azerbaijan, si sviluppa su una superficie di 86.000 km² e conta oltre 9 milioni di abitanti, ha vissuto uno sviluppo economico molto rapido, grazie ad un’importante industrializzazione e alla sensibilità ed intelligenza di alcune persone a cui sta a cuore il bene del Paese. L’Azerbaijan può contare su molte risorse naturali: in particolare petrolio e gas, ma anche oro, carbone e altri

I due imprenditori insieme ad una parte del loro team in una fase di progettazione

Lo staff della Saf Design al lavoro


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Vaqif Sadıqov durante l’intervista presso l’ambasciata azerbaigiana

minerali. Abbiamo anche un’agricoltura molto forte. Ed è per questo che il governo azero sta cercando di sviluppare non solo il settore petrolifero, ma anche gli altri comparti. Il fattore di sviluppo economico nel 2013 è stato del circa 6%, ma se analizziamo i dati nei differenti settori, questo indicatore sale notevolmente. Ad esempio nel settore costruzioni l’indicatore di crescita è di circa il 20%, nelle telecomunicazioni dell’11%, mentre in quello dell’agricoltura del 5%. Dati positivi arrivano anche dal livello di povertà che nel 2013 è sceso del 6%, così come il tasso di disoccupazione che negli ultimi dieci anni ha vissuto una decrescita dal 47% al 5%. Per quanto riguarda gli investimenti, lo scorso anno sono stati circa 27 miliardi; di questi, circa 17.5 miliardi provengono da fondi governativi, mentre 10.5 miliardi sono investimenti diretti stranieri. Per tutti questi motivi, le principali agenzie di rating internazionali valutano molto positivamente il quadro economico del nostro Paese». L’Italia è uno dei principali partner commerciali dell’Azerbaijan per importazioni di petrolio. Nelle esportazioni, invece, quali sono i settori sui quali l’Italia potrebbe investire? «Il 23-24% delle esportazioni dell’Azerbaijan è diretto proprio in Italia. Lo scambio commerciale si aggira intorno ai 6.24 miliardi di dollari, cifra superiore a quella che

l’Italia ha anche con alcuni paesi dell’Unione Europea. Dopo la Libia e l’Arabia Saudita, il nostro è il terzo Paese fornitore in Italia di petrolio. Entro il 2019 realizzeremo un gasdotto che porterà il gas direttamente sulla costa pugliese. L’Azerbaijan esporta in Italia, più di quello che non faccia l’Italia in Azerbaijan. Attualmente l’Italia esporta sulle coste del Mar Caspio prodotti agricoli, tessili, medicinali e attrezzature elettrotecniche. Ma dob-

Un altro momento dell’intervista che l’ambasciatore ha rilasciato ad Abruzzo Impresa

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VIAGGI DI GRUPPO IN ITALIA E ALL’ESTERO MAGGIO / AGOSTO 2014

VIAGGI DA UN GIORNO

EVENTI E MOSTRE

PARTI IN FAMIGLIA

PONTI E WEEK END

DESTINAZIONE

MAG

Roma / Mostra Museo D’Orsay

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Roma / San Pietro / Musei Vaticani

24

Assisi

25

GIU

Lago di Garda / Sirmione

31 / 1

Trenino del Bernina

31 / 2

Cilento

1/2

Ravello / Amalfi

1

Siena

2

Castelli Romani / Castel Gandolfo

8

Milano / Stadio San Siro

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Procida

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Torino / Juventus Stadium

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Costiera Amalfitana

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Infiorate di Spello / Foligno

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GRAN TOUR

LUG

AGO

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TUTTI I SABATO DAL 28 GIU AL 27 SET Twitter


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Un rendering delle Khazar Islands che verranno realizzate sul Mar Caspio

biamo ampliare la gamma di prodotti. Ed è per questo che vogliamo creare le migliori opportunità per gli investitori italiani e per incrementare le importazioni. Il nostro obiettivo è quello di permettere alle imprese italiane di stanziare gli stabilimenti delle loro produzioni nel nostro Paese. Solo così possiamo creare una cooperazione a lungo termine». Cosa sta facendo l’Azerbaijan per incentivare il turismo, anche alla luce di un problema che purtroppo interessa il Mar Caspio, ovvero l’inquinamento generato proprio dalle estrazioni petrolifere? «L’inquinamento del Mar Caspio interessa solo una pic-

colissima parte: su 600 km di costa del Mar Caspio, la parte inquinata è di circa 30 km. Il governo azero sta investendo moltissimi fondi per risolvere tale problema e incentivare il turismo sotto ogni punto di vista: realizzando le infrastrutture turistiche necessarie, avviando degli accordi con l’Unione Europea per facilitare l’ottenimento dei visti per entrare nel nostro Paese. Abbiamo attivato voli settimanali diretti da Milano e Roma per Baku. Il governo azero ha la fortuna di avere molte risorse, da investire nel turismo ma anche nella cultura, nel sociale e nell’istruzione, per creare un Paese sempre più ricco e moderno».

Una veduta dall’alto delle Khazar Islands

Rendering complesso sale ristoranti all’interno delle Khazar Islands

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a tu per tu con Paolo e Francesco Spoltore

Come nasce Saf Allestimenti? «Saf Allestimenti nasce nel 1998 come azienda dedicata alla realizzazione di stand fieristici. Siamo giovani, ma la passione e la cura che da sempre investiamo nel nostro lavoro ci hanno permesso di guadagnare credibilità, contatti in continua ascesa e di acquisire esperienze e competenze che oggi rappresentano il nostro primo biglietto da visita. Il nostro lavoro è basato su quello che noi italiani, grazie alla creatività che ci contraddistingue, sappiamo fare meglio: il design. Non realizziamo allestimenti convenzionali, di massa per intenderci, ma creiamo di volta in volta allestimenti personalizzati, gestendo al meglio lo spazio espositivo. Cerchiamo di rappresentare le aziende che si rivolgono a noi, interpretandone lo spirito e la personalità, rendendo ancora più unici i loro prodotti. Nel corso del tempo abbiamo iniziato a lavorare con le più importanti imprese italiane e di tutto il mondo: dal Nord America all’Europa, dal Nord Africa e al Medio Oriente, fino in Australia. Abbiamo poi deciso di far fronte alla sempre crescente richiesta del mercato italiano ed estero di opere permanenti. Per questo abbiamo scelto di ampliare i nostri servizi, dedicandoci alla progettazione e alla realizzazione di design per interni ed esterni. Ed è così che nasce la SAF DESIGN».   Qual è la mission principale e la filosofia di fondo di questa giovane azienda che in pochissimo tempo ha già ottenuto notevoli riconoscimenti? «L’Italia può vantare una tradiPaolo e Francesco Spoltore titolari della Saf Design

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zione e una storia di oltre duemila anni. In ogni parte del mondo il gusto italiano è apprezzato e riconosciuto. La nostra missione è riuscire a trasmettere la cultura, il gusto, la raffinatezza e la qualità del design italiano, coniugandoli con culture ed esigenze dei paesi stranieri. Una fase fondamentale del nostro lavoro è quella dedicata allo studio e alla ricerca dei luoghi, delle storie, delle tradizioni dei Paesi in cui andremo ad operare. Solo così il servizio e l’innovazione, le chiavi della competitività, si attueranno in pieno. Ci aggiorniamo continuamente, siamo curiosi, dedichiamo molto tempo alla ricerca di soluzioni innovative, sia nel campo tecnologico che nei sistemi di produzione. Il personale che ci circonda condivide questo spirito. Al cliente cerchiamo di dare sempre il massimo, andando oltre la semplice progettazione che qualsiasi esperto del mestiere potrebbe fare: quando possibile, specialmente per il mercato estero, forniamo la “prototipizzazione” degli elementi di design, ovvero spieghiamo praticamente come realizzare il progetto. Saf Design è un’azienda al passo con i tempi, grazie all’ausilio di software tridimensionali e stampanti 3D siamo in grado di creare render realistici, curati nei dettagli. Il committente può così avere una visione precisa dell’allestimento dello spazio espositivo. Utilizziamo materiali all’avanguardia, in grado di adattarsi ad ogni tipo di settore, ma anche il legno, materiale che preferiamo, accanto al ferro, all’acciaio, ai laminati e all’alluminio. Per comunicare con efficacia il mes-

saggio aziendale ci serviamo di materiale grafico e decorativo, combinato con quello audio e visivo. C’è quindi una copertura integrale del ciclo di vita del prodotto. Aumenta cosi il valore della nostra Azienda: più credibile e più affidabile. La presenza, poi, in azienda Saf di una falegnameria, di un settore per la lavorazione del materiale ferroso e di un’area stampa, rende unica questa realtà lancianese. I nostri progetti prendono corpo sulle fondamenta della cultura, della creatività e del design, quel Made in Italy così apprezzato nel mondo e davvero difficile da imitare».   Quando è arrivata la svolta per Saf Design? «Nel 2012 abbiamo ottenuto una commessa in Bahrain. Abbiamo realizzato la BFH Art Gallery, all’interno del Bahrain Financial Harbour, complesso commerciale e residenziale di Manama. La galleria, commissionata dalla Casa Reale del Bahrain, è fatta in acciaio e vetro. Abbiamo scelto materiali leggeri e snelli, poiché la struttura, di 300 mq, è situata nel punto di incontro di due grattacieli al quarantesimo piano. Abbiamo realizzato tutto in Abruzzo e successivamente trasportato in Bahrain».   E dopo il Bahrain, le isole di Khazar in Azerbaijan. «Esattamente. Quest’anno siamo impegnati in un lavoro molto importante. Siamo stati chiamati per progettare e realizzare una piccola parte nell’ambito dell’imponente progetto delle Isole di Khazar, la mega città sull’acqua a Baku. Entro novem-

bre dovremmo completare 4000 mq contenenti una grande sala polifunzionale, due ristoranti, uffici direzionali e un’area esterna, all’interno di una struttura a forma di manta. L’edificio è circondato dal mar Caspio e quindi abbiamo scelto un design, dall’arredamento alle rifiniture, tale da riprodurre un grande acquario. Anche questo progetto è prodotto interamente in Abruzzo. Abbiamo scelto di coinvolgere altre imprese del territorio. In questo modo cerchiamo di valorizzare le grandi potenzialità della nostra Regione e di intensificare le relazioni con l’Azerbaijan, paese fortemente in crescita, in grado di rappresentare una risorsa per le nostre aziende e per il turismo del nostro territorio».   Ormai capita sempre più spesso che riusciate ad ottenere importanti incarichi in ogni parte del mondo, qual è stata sino ad oggi la vostra più grande soddisfazione? «Con il tempo abbiamo costruito una credibilità fondata su risultati oggettivi e testimoniata dall’affezione dei nostri clienti, che di anno in anno, continuano ad aumentare e a rivolgersi a noi. Riuscire a tramutare in realtà le idee e le esigenze dei nostri clienti è senza dubbio la nostra più grande soddisfazione, perché significa che siamo riusciti a comprendere pienamente le loro richieste. Ciò non sarebbe possibile senza amore per questo lavoro e rispetto di tutte le persone con cui veniamo in contatto e con cui operiamo»

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La soluzione al rebus del manager

numero

Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 88 • aprile 2014 • anno IX • Copia Omaggio

88

La copertina numero 88 di ABRUZZO IMPRESA con i fratelli Spoltore, Francesco e Paolo con l’ambasciatore dell’Azerbaijan Vaqif Sadıqov

La serata di gala di FARE IMPRESA e il matching durante il meeting di FARE IMPRESA.

Informazione • Comunicazione • Matching

ASSOIMPRESA propone una duplice soluzione alle realtà imprenditoriali che vogliono crescere e mettersi in gioco: ABRUZZO IMPRESA, il mensile dell’informazione dedicato alle realtà economiche regionali e il meeting “FARE IMPRESA” ideato per favorire nuove e proficue relazioni.


incarichi & carriere

CONFINDUSTRIA TERAMO, DELEGHE DI PRESIDENZA A CORDIVARI

Dopo la prematura scomparsa di Salvatore Di Paolo, il Consiglio Direttivo di Confindustria Teramo ha

conferito al vice presidente vicario, Ercole Cordivari, il ruolo di presidente facente funzioni dell’Associazione con la rappresentanza legale e le deleghe. Ercole Cordivari è titolare dell’omonima azienda, fondata nel 1972, con sede e stabilimenti produttivi a Morro d’Oro. Oggi la Cordivari è un’azienda riconosciuta come leader nella lavorazione dell’acciaio, con oltre 450 dipendenti e un indotto locale superiore a 200 unità. La decisione si è resa fondamentale per garantire, a norma di statuto, l’operatività necessaria per lo svolgimento delle attività dell’Unione degli industriali della provincia di Teramo fino alla scadenza naturale del mandato che avverrà nel 2015.

SLOW FOOD, RINNOVATI I VERTICI DI ABRUZZO E MOLISE

N

uovo gruppo dirigente per Slow Food Abruzzo e Molise. Il rinnovo è stato deciso a Pescara nel corso del congresso regionale che ha designato i componenti del comitato esecutivo. Si tratta del presidente Eliodoro D’Orazio, il segretario Raffaele Cavallo, Silvia De Paulis, Loredana Pietroniro e Giorgio Chiarini. D’Orazio subentra a Raffaele Cavallo che, dopo due mandati, come stabilito dallo statuto di Slow Food, non può candidarsi nuovamente alla guida dell’associazione regionale. Avvocato di Chieti, sposato, con una figlia, D’Orazio era già membro del coordinamento regionale dell’associazione nonché fiduciario della Condotta di Chieti. «In un mondo che cambia velocemente - ha dichiarato D’Orazio - dobbiamo essere maggiormente attenti a non perdere di vista la qualità della vita, del cibo, delle relazioni seguendo un percorso pluriennale che vede una proposta programmatica ambiziosa sia per il necessario incremento del numero di soci sia, e soprattutto, per la progettualità che Slow Food Abruzzo-Molise intende realizzare per censire nuovi prodotti per l’Arca del Gusto, tutelare territori e culture, favorendo la nascita di nuove comunità del cibo e del sapere, educare, promuovere i prodotti d’eccellenza e tutto ciò che è buono, pulito e giusto nelle due regioni, rafforzando le relazioni con le istituzioni». È stato, inoltre, eletto il nuovo comitato scientifico dell’associazione che sarà composto da Marcello Borrone, Aurelio Manzi, Giuseppe Cavaliere, Simone Angelucci, Paolo De Cristofaro e Angela Natale.

BEACH GAMES 2015, FORMATO IL COMITATO ORGANIZZATORE

Si è ufficialmente costitutivo il Comitato organizzatore della prima edizione dei Giochi del Mediterra-

neo sulla Spiaggia 2015, in programma a fine agosto del prossimo anno a Pescara. Presidente onorario del Comitato è Mario Pescante, mentre Luigi Albore Mascia rivestirà la carica di presidente, in qualità di sindaco. Vicepresidenti, il presidente del Coni e il presidente della Regione Abruzzo. Il Comitato, che sarà affiancato da un cda, avrà lo status di fondazione di diritto privato, con sede presso l’Aurum, avrà lo scopo di curare l’organizzazione e lo svolgimento dei Beach Games e di raccogliere le risorse necessarie. Responsabile dell’organizzazione dei Giochi sarà Isidoros Kouvelos. I Beach Games vedranno la partecipazione di mille atleti per circa 10 discipline sportive, con la partecipazione dei 24 paesi aderenti al Comitato. E il prossimo 25 aprile verranno individuate e ufficializzate anche le 10 discipline sportive dei Beach Games 2015.

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incarichi & carriere

BPER L’AQUILA, VANDELLI NUOVO AD

A

lessandro Vandelli è il nuovo amministratore delegato della Banca popolare dell’Emilia Romagna de L’Aquila. Vandelli è modenese; laureato in Economia e Commercio, è entrato nel 1984 in Banca popolare dell’Emilia Romagna, assumendo incarichi di crescente responsabilità, prima nella stessa e poi in banca quotata del gruppo, dove ha ricoperto l’incarico di direttore generale. La Bper ha reso noto che Luigi Odorici ha rimesso al consiglio tutte le deleghe operative a lui attribuite, cessando conseguentemente dalla funzione di amministratore delegato per favorire un’immediata assunzione del governo degli indirizzi strategici da parte di chi avrà la responsabilità di elaborare e successivamente di attuare il nuovo piano industriale di gruppo. Odorici è stato designato vicepresidente della banca, e va ad affiancare, nella stessa carica, i colleghi Alberto Marri e Giosuè Boldrini.

ASM, RINALDO TORDERA NOMINATO AMMINISTRATORE UNICO

L’assemblea dei soci dell’Asm de L’Aquila (Aquilana società multiservizi) l’azienda che si occupa di rac-

colta e spazzatura dei rifiuti nel territorio comunale ha nominato Rinaldo Tordera amministratore unico dell’Asm (Aquilana società multiservizi). «Ringrazio il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente – ha dichiarato Tordera – per la fiducia che ha voluto accordarmi. Darò il massimo per rendere l’azienda più efficiente e più vicina alle esigenze dei cittadini, contando sulla collaborazione di tutti i dipendenti, che costituiscono una risorsa preziosa. Un ringraziamento – ha concluso Tordera– va all’avvocato Francesco Rosettini che, in questi mesi, ha traghettato lodevolmente l’azienda, lavorando con competenza, professionalità e motivazione». Un plauso al sindaco Cialente per la nomina di Tordera giunge anche da Confindustria L’Aquila. «Ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale – si legge in una nota - non faccia mancare tutta la forza ed il sostegno incondizionato al difficile lavoro che il manager Tordera dovrà fare, per riportare la Municipalizzata ad una gestione manageriale coerente con il suo mercato e non con altre logiche».

LAURA TINARI, LA PRiMA IMPRENDITRICE AQUILANA NELLA PRESIDENZA NAZIONALE DEI GIOVANI DI CONFINDUSTRIA

31 anni, aquilana, dal 6 maggio è componente della squadra di Presidenza nazionale del Gruppo Giova-

ni di Confindustria. Laura Tinari, la prima giovane imprenditrice aquilana a ricoprire questo importante ruolo, sarà presidente della Commissione Responsabilità Sociale d’Impresa e Politiche di genere. Laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Teramo e una tesi dal titolo “Dalle pari opportunità alle donne al potere”, mentre ancora studiava ha intrapreso l’attività imprenditoriale nel campo della comunicazione, aprendo uno studio di consulenza Studio Comunico, di cui sono socia e il cui portfolio clienti conta progetti di comunicazione ideati per aziende, istituzioni, enti e privati, che vogliono creare o potenziare la propria immagine. L’avventura nel Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria L’Aquila inizia nel 2007 e dopo un mandato nel Direttivo, dal febbraio 2012 ne diventa vice-presidente. A fine 2011 inizia anche il percorso tra i senior, dove ancora oggi è componente sia del Comitato di Presidenza che del Consiglio direttivo. Durante l’ultima Presidenza nazionale ha partecipato alle attività della Commissione Organizzazione, Sviluppo del movimento e Relazioni interne, dove ha seguito i progetti inerenti la comunicazione come l’ideazione del Welcome kit e l’organizzazione della IV Edizione del Premio Marketing Associativo.

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incarichi & carriere

Adolfo Cicchetti nuovo presidente Edilconfidi L’Aquila

40 anni, imprenditore aquilano, già presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Edili Ance, Adolfo

Cicchetti è stato eletto alla guida di Edilconfidi L’Aquila. Il nuovo presidente va a sostituire l’uscente Gianni Cirillo, recentemente passato alla guida del Comitato paritetico territoriale (Cpt) dell’Aquila. Edilconfidi L’Aquila, Società Cooperativa Garanzia Fidi fra Costruttori Edili ed Imprese Affini, è nata nel 1976 per volontà della Associazione Provinciale Costruttori Edili dell’Aquila e conta oggi 158 soci iscritti. Cicchetti, dopo aver maturato una lunga esperienza nell’attività associativa giovanile, passa ad incarichi dirigenziali negli organismi strumentali di settore. Al momento dell’insediamento ha indicato gli obiettivi di prossima realizzazione, puntando in maniera particolare sul potenziamento degli strumenti e metodologie di accesso al credito da parte delle imprese locali. “L’accesso al credito - ha sottolineato - è la spina nel fianco dell’edilizia e insieme all’eccessiva burocrazia e ai ritardati pagamenti è tra le maggiori cause della difficoltà di sviluppo delle imprese locali”. Cicchetti ha promesso di intensificare gli sforzi per favorire la competitività dei propri associati, in un momento in cui si trovano a misurarsi in casa con grandi marchi dell’edilizia nazionale richiamati dalle opportunità di mercato. In merito alle future strategie ha posto l’accento anche sulla formazione degli addetti del settore e la divulgazione di una maggiore familiarità con la cultura finanziaria e le sue applicazioni operative nel settore.

CONFINDUSTIA, ANTONELLA BALLONE ENTRA NEL CONSIGLIO CENTRALE GI

Incarico nazionale nei Giovani Industriali per Antonella Ballone, vicepresidente del gruppo Baltour, da

oltre 60 anni nel settore del trasporto pubblico di media e lunga percorrenza in autobus. Classe 1981, l’imprenditrice teramana, laureata in Lingue e letterature straniere con indirizzo manageriale, è divenuta componente del Consiglio Centrale del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria. Dopo aver perfezionato i suoi studi di lingua russa a Mosca presso il Puskin Institut e aver frequentato l’University College Embassy in UK, nella città di Londra, Antonella è entrata nell’azienda di famiglia, dove si è occupata di numerosi reparti, a cominciare dalla divisione turismo. Dal 2010, dopo le acquisizioni del 100% dei pacchetti azionari della Sena e della Eurolines Italia, l’imprenditrice ha iniziato a gestire i centri direzionali dell’intero Gruppo con particolare attenzione ai rapporti con i partner internazionali, i rapporti interni con la dirigenza aziendale ed a sovraintendere il reparto commerciale con particolare attenzione alla rete vendita. «Sono entrata ufficialmente nel febbraio 2010 in Confindustria nel gruppo giovani di Teramo - ricorda la Ballone che nel 2013 è divenuta vicepresidente di Confindustria Giovani di Teramo-. La mia prima importante esperienza nazionale e internazionale a livello associativo è stata la partecipazione, nel 2011 al Summit G20 di Nizza. In seguito sono entrata nella Commissione Rapporti Internazionali YES (Young Entrepreneurs’ Alliance). Inoltre, assieme ad altri 12 colleghi provenienti da tutta Italia, ho fatto parte come delegata della missione G20 a Città del Messico nel giugno 2012. A giugno 2013 sono stata presente in qualità di delegata della commissione internazionalizzazione Confindustria Nazionale al G20 Summit che si è tenuto a Mosca e attualmente sono iscritta al G20 di Sydney del prossimo luglio».

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» di Eleonora Lopes - foto concesse da Gruppo Gravina

«M «Qualsiasi progetto vincente non appartiene al singolo, ma alla collettività»

Un render della “Cittadella dello Sport”

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i piace trasformare ciò che è un sogno in realtà, infatti come diceva il poeta Ezra Pound “L’uomo muore nel momento in cui i ricordi prendono il posto dei sogni”». Parole decise, concrete, e insieme romantiche quelle di Gabriele Gravina, fondatore del Gruppo Gravina, imprenditore dunque, ma anche un grande appassionato di sport e di cultura. Dotato di una sensibilità e una signorilità che spesso mancano al mondo degli affari, tutto quello che fa ha un unico comune denominatore: la responsabilità sociale. Nato a Castellaneta, Gabriele studia dai Dehodiani «questa scuola –ci dice- mi ha dato un’impronta molto forte», si laurea in Giurisprudenza a Napoli e arriva in Abruzzo per amore. Nel 1979 nasce l’azienda, oggi protagonista nel campo dell’edilizia. Il Gruppo Gravina opera in diversi settori dell’imprenditoria pubblica e privata. Attualmente l’impresa, che si articola in diverse società, ha un fatturato complessivo di circa 20 milioni di euro e può contare sulla collaborazione di circa 100 dipendenti presenti nelle 5 sedi di: Roma, Castel di Sangro, L’Aquila, Pescara e Civitanova Marche, e si sta proiettando verso i mercati esteri. Accanto al presidente Gravina ci sono i suoi due figli, Francesco di 35 anni e Leonardo di 34 dei quali il papà è orgogliosissimo e che l’hanno già reso nonno. «I miei figli sono stati capaci –spiega il fondatore- di apportare in azienda qualità e spessore, in questi anni abbiamo avuto una crescita costante, perchè ci siamo diversificati. Infatti, le opere realizzate, spaziano dal settore immobiliare a quello degli edifici pubblici, tutte sempre caratterizzate dalla stessa passione, dalla cura dei dettagli, dall’attenzione e dal rispetto verso la sicurezza e l’ambiente. Questo ha fatto sì che oggi il Gruppo Gravina sia indissolubilmente legato alla qualità dell’abitare». Ma come dicevamo, Gravina non è solo un capitano d’impresa, è impegnato in vari fronti. Ha ricoperto incarichi in cda di diversi istituti bancari, è docente di Economia Aziendale all’Università di Teramo, è membro del consiglio federale e capo delegazione della nazionale under 21, ad di Federcalcio srl. È stato capo delegazione della squadra olimpica ad Atene 2004 e a Pechino 2009. Il suo nome infatti, oltre che al mondo dell’impresa è legato a quello del calcio, chi non si ricorda il famoso miracolo di Castel Di Sangro? Negli anni ’90 il club sportivo sotto la presidenza Gravina passò dalle categorie dilettantistiche alla Serie B. Un traguardo che sembrava


storie & persone

Gabriele Gravina al centro con i suoi due figli Leonardo (a sinistra) e Francesco

Gabriele Gravina: «La condivisione di un obiettivo è la chiave per la crescita» A tu per tu con il fondatore del Gruppo Gravina, imprenditore, docente universitario e soprattutto amante dello sport e della cultura. Fu lui l’artefice del miracolo calcistico del Castel Di Sangro impensabile per un team che rappresentava una cittadina di neppure 6.000 abitanti. «Quello dell’Epica Sangrina – ci racconta Gravina – inizialmente fu un progetto nato per veicolare l’immagine del territorio, poi passione e determinazione ci portarono allo straordinario successo che rimase nella storia. Ci tengo ad evidenziare però che il risultato agonistico è importante, ma quello sociale lo è ancora di più. Per me è fondamentale la dimensione sociale e culturale dello sport come fenomeno di aggregazione di un territorio». Le elezioni sono alle porte. Cosa auspica per l’Abruzzo? «Vedo i nostri politici poco lungimiranti, non hanno un progetto chiaro per questo territorio. Abbiamo bisogno di testimoni, -dice Gravinanon di protagonisti. I politici devono mettere al centro dei loro progetti il cittadino, solo in questo modo la gente tornerà a votare con convinzione. Nutro molta fiducia nei riguardi dei giovani e delle loro capacità, e li incito a non essere sudditi di nessuno, specie del potente di turno». Ultimo progetto in ordine di tempo la Cittadella dello Sport... «Si, la Cittadella dello Sport –ci spiega- prevede un centro sportivo, un polo didattico e una struttura ricettiva con immobili residenziali destinati alla vendita.

Castel Di Sangro è una cittadina che ha sempre partecipato attivamente alle sue attività, per questo è cresciuta nello sport, nell’impresa, nel turismo e naturalmente nell’enogastronomia. Ogni progetto vincente non appartiene al singolo, ma alla collettività. La condivisione di un obiettivo è la chiave della crescita, questo vale per la mia azienda e per tutti i settori in cui siamo impegnati». E infatti, l’impegno di Gravina approda anche nel mondo della cultura... «La motivazione che ci spinge a sostenere l’arte e la cultura è la stessa dello sport, e cioè il risvolto in termini sociali. Per dare maggior supporto alle manifestazioni culturali, il Gruppo Gravina ha dato origine alla FONDAZIONE ARTEMUSICOLTURA, che promuove e organizza iniziative culturali. Quella più importante è stata senz’altro la creazione di “La Divina Commedia” prima opera musicale basata sul poema di Dante Alighieri, con la collaborazione del 3 volte Premio Oscar Carlo Rambaldi». E a proposito di cultura, c’è una cosa a cui Gravina tiene particolarmente, e che ci nomina più volte, la sua collezione di libri sullo sport. Circa 2000 volumi che vanno dal 1470 ai giorni d’oggi. Una delle collezioni private più importanti al mondo •

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» di Denia Di Giacomo - foto concesse da Sciarra Costruzioni s.r.l.

Q «Pescara ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo modello per tutti, bisognerebbe però incentivare l’edilizia, abbattere il vecchio per lasciare spazio al nuovo, riqualificare con formule architettoniche innovative che facciano di Pescara una città all’avanguardia…»

La sede di Sciarra Costrzioni

uando si decide di puntare sulla qualità e di colpire un target molto attento a determinate caratteristiche, fare il costruttore diventa ancora più complesso perché è necessario saper fare molto bene il proprio lavoro ma soprattutto riuscire a distinguersi per la passione e l’impegno con cui lo si svolge. Parliamo dell’azienda Sciarra Costruzioni di Pescara e del suo titolare Marco Sciarra. Laureato in giurisprudenza, 48 anni, pescarese doc, Marco Sciarra è felicemente sposato da ben 25 anni e ha 3 figli dell’età di 16, 22 e 25, gli chiediamo se si aspetta che i figli seguano le sue orme ma risponde con franchezza: «Voglio solo la loro felicità, devono seguire la propria strada ed essere pronti a scegliere ciò che li fa stare meglio. Io sono molto orgoglioso di essere italiano, ma nonostante questo alcune volte mi vedo costretto di consigliare ai miei figli di guardarsi intorno, mi riferisco alla possibilità di andare all’estero, questo perché nel nostro paese le professionalità non vengono premiate abbastanza». Oltre che titolare della Sciarra Costruzioni e di altre società ad essa collegate, Marco Sciarra è anche presidente e amministratore delegato delle Iniziative Immobiliari Abruzzesi S.p.a., la società impegnata nella realizzazione de La City a Pescara, un nuovo concept di centro direzionale studiato seguendo i più moderni standard architettonici. Ma Sciarra è anche consigliere della BCC Abruzzese ed è membro del direttivo dell’ANCE Abruzzo. Un uomo particolarmente impegnato dunque, che dedica la sua vita, oltre alla sua famiglia, a rendere migliori le condizioni nelle quali operano le imprese. «Io sono un ottimista di natura, ma oggi è davvero difficile guardare al futuro con obiettivi precisi. Quello che senza dubbio ritengo importante è non abbandonare la strada della qualità che da sempre ci contraddistingue come azienda. I nostri clienti sono persone che spesso hanno già un’abitazione, ed è quindi nostro compito dare loro qualcosa in più, soluzioni diverse, migliori e ovviamente con standard qualitativi sopra la media».

Uno sguardo al futuro da tre generazioni Marco Sciarra è la terza generazione di un’azienda molto longeva. Nata nel dopoguerra dal Cav. Alfredo Sciarra, questa lungimirante impresa edile

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storie & persone

Marco Sciarra a lavoro nel suo ufficio

Marco Sciarra: «Pescara come Valencia» Intervista al titolare della Sciarra Costruzioni, l’azienda che da tre generazioni “ fa abitare” i pescaresi è stata una delle protagoniste della ricostruzione post-bellica nel pescarese. Al Cavaliere è succeduto suo figlio Alfio, che sin dai primi anni ’60 ha rappresentato un valido erede della serietà e onestà che contraddistingueva anche suo padre e così continua ad essere per Marco Sciarra, che porta sulle spalle la responsabilità di proseguire un cammino impegnativo ben tracciato dalla sua famiglia e fondato sui valori dell’onestà, dell’impegno e della passione per il proprio lavoro. «Io sono nato con questo mestiere nelle vene e lavoro sin da giovanissimo – ci racconta Marco - all’inizio avevamo un ufficio sotto casa, aiutavo mio padre nell’amministrazione dell’azienda ma ricordo bene che mi piaceva molto fare anche il piastrellista!». Sincero e moderato, proviamo ad accenderlo con qualche domanda sulla politica e risponde: «Oggi il mercato è cambiato, il mondo corre veloce e i politici dovrebbero fare altrettanto, cambiare, dare risposte immediate alle imprese, accorciare i tempi della bu-

rocrazia, creare norme chiare senza dubbi, insomma la politica dovrebbe darci gli strumenti per lavorare bene, cosa che ancora non accade». E cosa si potrebbe fare a Pescara? Gli chiedo… «Pescara è una città dalle mille potenzialità, che spesso però si ritrova vittima di logiche politiche poco costruttive. Io ho avuto la fortuna di viaggiare molto e dunque di confrontarmi con molte realtà diverse dalla nostra, ebbene, Pescara ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo modello per tutti, bisognerebbe però incentivare l’edilizia, abbattere il vecchio per lasciare spazio al nuovo, riqualificare con formule architettoniche innovative che facciano di Pescara una città all’avanguardia, come è successo per Barcellona o per Valencia oppure per Città del Capo in Sud Africa. Sono tutti esempi che potremmo seguire. Quando si realizzò il Ponte del Mare, a prescindere dalle ideologie politiche, tutti lo criticarono, oggi non c’è cartolina di Pescara che non lo ritragga, ecco cosa voglio intendere, bisognerebbe osare!» •

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» di Luigi Carunchio

La deducibilità dei costi infragruppo Quando è verificata l’utilità per la società

L I costi per i servizi infragruppo devono essere suddivisi fra le varie consociate, in relazione ai benefici che ciascuna di esse può ottenere dalla loro utilizzazione

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a Commissione Tributaria romana con sentenza n. 1767/38/14 si è occupata della deducibilità delle prestazioni infragruppo. Per tali operazioni le società regolano la suddivisione delle spese per mezzo di scritture private, in base alle quali una di esse si impegna a eseguire una serie di servizi nei confronti delle altre. Nei casi di accertamento per tali spese occorre produrre la documentazione giustificativa pena l’indeducibilità del costo con onere della prova a carico del contribuente. La fattispecie in esame rientra nei cosiddetti rapporti di service infragruppo che si possono regolare due modi: service agreement con un corrispettivo per la fruizione di un servizio, senza la correlazione diretta dello stesso con i costi sostenuti dalla società fornitrice e cost-sharing agreement basato su di una suddivisione diretta del costo sostenuto dalla società fornitrice fra tutte le società fruitrici. Tali costi debbono essere inerenti certi e congrui secondo i dettami della normativa tributaria. Inerenza. Implica la necessità che sussista non solo un rapporto fra i servizi forniti e quelli necessari alla gestione della singola società, ma anche un collegamento alla specifica attività economica esercitata e ai redditi prodotti. Per determinare la rilevanza fiscale è necessario

provare che il servizio offerto genera un’utilità per la società fruitrice e per il gruppo in generale. La C.M. 32/1980 poneva in luce la necessità che le società fruitrici di servizi conseguissero un vantaggio reale, effettivo e misurabile, distinto dall’attività di controllo e di coordinamento, tipico della funzione di azionista capogruppo. Quindi, nel caso in cui la holding del gruppo fornisca servizi connessi direttamente alle esigenze sue proprie di direzione generale, non si può parlare in realtà di service infragruppo, e tanto meno si può ammettere la deducibilità dei relativi costi. Certezza. In merito alla certezza dell’onere sostenuto, spetta alla società fruitrice fornire la dimostrazione della sussistenza. Al tal fine non basta avere contratti con certa anteriore ma occorre produrre documentazione che attesti l’effettività delle prestazioni. Congruità. I costi per i servizi infragruppo devono essere suddivisi fra le varie consociate, in relazione ai benefici che ciascuna di esse può ottenere dalla loro utilizzazione, individuando i seguenti fattori, rilevanti ai fini della congruità dei corrispettivi: inclusione del corrispettivo nel prezzo dei beni ceduti, effettiva utilizzazione del servizio da parte della consociata, effettiva incidenza del servizio sulla riduzione dei costi per l’affiliata, rapporto tra l’utile di esercizio,


fisco

In merito alla certezza dell’onere sostenuto, spetta alla società fruitrice fornire la dimostrazione della sussistenza

la riduzione dei costi e il corrispettivo pagato e vantaggi per l’affiliata in relazione alla prestazione del servizio. Per poter soddisfare tutti i requisiti previsti dall’art. 109 del TUIR ai fini della deducibilità di detti costi, è necessario che la società che riceve i servizi intercompany detenga adeguata documentazione probatoria a supporto delle operazioni. Di ciò si è occupata recentemente anche la C.T. Reg. di Aosta, con la sentenza n. 24/1/13, nella quale e’ stata stabilita che la fattura, con il contratto e la documentazione sulle operazioni svolte, consentono la deduzione dei costi in oggetto, realizzando i presupposti fiscali a tal fine necessari. Naturalmente, però, deve trattarsi di costi relativi a servizi necessari e attinenti all’attività svolta dalla società che li riceve, atteso che, diversamente, la mancanza di correlazione all’attività della controllata, ovvero l’assenza di effettiva utilità per la società, rende tali costi indeducibili per difetto di inerenza (cfr. C.T. Reg. Milano n. 93/1/08). Nella sostanza la CTR di Roma, ha analizzato il caso di una società che aveva ricevuto servizi sulla base dei soliti agreement sopra citati. A fronte delle fatture ricevute tale società aveva prodotto, a seguito di contestazione delle operazioni da parte del Fisco, gli accordi commerciali sottoscritti con la capogruppo fornitrice dei predetti

servizi. Per l’Amministrazione la mancanza nel contratto della statuizione preventiva dei costi in termini quantitativi, comportava l’inesistenza del presupposto della determinabilità previsto dal già citato art. 109 del TUIR e, quindi, l’impossibilità di dedurre detti costi. La CT ha osservato, che la contestazione non riguardava l’assenza integrale di un criterio predeterminato per il calcolo dei costi scaturenti dal contratto, ma la mancanza di un “prezzo in numerario” già prefissato nell’accordo tra le società, essendo quest’ultimo, secondo l’Amministrazione, un presupposto essenziale ed indefettibile affinché possa rinvenirsi il requisito della “oggettiva determinabilità” previsto dall’art. 109 del TUIR per la deducibilità del costo. La Commissione rileva che il contratto conteneva già tutti gli elementi essenziali idonei a produrre i suoi effetti ed a desumere “sia pure per implicito” l’oggetto negoziale e, quindi, il relativo costo. In conclusione dalle rilevazioni della commissione Tributaria si può desumere il principio per cui non sia rilevante, ai fini della deduzione del costo scaturente da un cost sharing agreement, la predeterminazione quantitativa del suo ammontare, essendo sufficiente l’esistenza di un criterio logico e razionale, con cui poter addivenire, anche a posteriori, alla quantificazione effettiva del componente di reddito

Per poter soddisfare tutti i requisiti previsti dall’art. 109 del TUIR ai fini della deducibilità di detti costi, è necessario che la società che riceve i servizi intercompany detenga adeguata documentazione probatoria a supporto delle operazioni

e-mail: info@valoreassociati.it

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» di Antonio Teti

Effetto social network sul sesso: facilitano il tradimento e incrementano il sex-selfie! Secondo alcuni studi condotti di recente, anche la vita sessuale dell’individuo del terzo millennio sta subendo delle modificazioni di non poca rilevanza. Ma forse è solo il principio di una mutazione sociale inarrestabile cui non possiamo o non vogliamo sottrarci…

S il Cyberspazio consente il massimo e libero sfogo a tutti i blocchi psicologici che l’individuo subisce nella vita reale, eliminando buona parte delle proprie insicurezze, delle proprie paure, dei propri limiti, facilitando, nel contempo, l’esibizionismo, l’edonismo, il desiderio di essere desiderabile a tutti i livelli

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econdo un recente studio realizzato da Twitter, sembra che i suoi utilizzatori siano più colpiti da separazioni e divorzi. L’utilizzo continuo e partecipativo di questo social, produrrebbe, tra le coppie sposate o conviventi, un incremento del desiderio di intrecciare nuovi rapporti sentimentali, che condurrebbero, in breve tempo, ad inevitabili tradimenti. La scoperta è parte integrante di una pubblicazione dal titolo “The Third Wheel: The Impact of Twitter Use on Relationship Infidelity and Divorce”, ed è stata realizzata da Russel B.Clayton, un ricercatore del Dipartimento di giornalismo dell’Università del Missouri-Columbia. La ricerca punta il dito non solo su Twitter, ma anche sull’immancabile e onnipresente social network più gettonato: Facebook. E non è certamente un caso se la relazione si conclude con la seguente affermazione: “Results from the current study demonstrate that Twitter and Facebook use can have damaging effects on romantic relationships”. Sulle conseguenze dell’utilizzo massiccio dei social si dibatte quotidianamente e ininterrottamente da diversi anni, ipotizzando discutibili teoremi e idealizzando assurdi concetti sulla liberalizzazione dei sentimenti e delle pulsioni amorose. Di certo, possiamo riconoscere che i social hanno con-

tribuito notevolmente a sviluppare i cosiddetti “sentimenti online”, inducendo gli esponenti di entrambi i sessi, a rivolgersi alla Rete per facilitare l’instaurazione di nuove “amicizie intime” e “rapporti interpersonali virtuali”. È altresì vero che il Cyberspazio consente il massimo e libero sfogo a tutti i blocchi psicologici che l’individuo subisce nella vita reale, eliminando buona parte delle proprie insicurezze, delle proprie paure, dei propri limiti, facilitando, nel contempo, l’esibizionismo, l’edonismo, il desiderio di essere desiderabile a tutti i livelli, mascherando tutti i difetti e le limitazioni oltremodo visibili nella vita reale. Ma la digitalizzazione dei sentimenti e delle pulsioni amorose sta producendo anche dei nuovi comportamenti sessuali nell’individuo virtuale, che si manifestano in un nuovo modo di concepire il sesso online: il sexting. Secondo il sondaggio Global Sex Survery 2014, condotto da AshleyMadison.com, su ben 74.000 utenti di 26 diversi Paesi, in Italia il 45% degli uomini e oltre il 53% delle donne, praticherebbero il sexting dalle sette alle dieci volte a settimana, limitando i rapporti sessuali “normali” ad una sola volta al mese. Qualcuno potrebbe definirle “cifre da capogiro”, ma questa non è altro che l’inesorabile fotografia di una mutazione sociale in atto. Nel Belpaese,


ICT

Internet diventerà come la corrente elettrica, meno visibile ma più profondamente radicata nella vita delle persone, sia nel bene sia nel male

il talamo nuziale e i sensuali e frizzanti incontri consumati nelle auto nascoste in improbabili nascondigli naturali, sembrano ormai aver definitivamente lasciato il posto alle “eccitazioni virtuali” prodotte da smartphone, notebook e tablet. E non è un’affermazioni eccessiva, se consideriamo che complessivamente, ben l’88% degli italiani si concede al sesso virtuale superando la media mondiale che si attesta al 73%. Oltre al sexting, un altro fenomeno, esploso da poco, sta rivoluzionando le abitudini sessuali a livello mondiale: il suo nome è Sex-Selfie. Diffusosi soprattutto in Gran Bretagna, consiste nel filmare o fotografare se stessi mentre si sta facendo sesso. ”Il Selfie è diventato una pratica sociale ormai” afferma Christoph Kraemer, direttore della comunicazione di AshleyMadison.com. Ma ciò che stupisce maggiormente è la normalità degli individui nel ritenere che non sia poi un problema pubblicare le immagini dei propri rapporti intimi su un social. Sempre secondo Global Sex Survery 2014, il 71% degli italiani e il 66% delle italiane scelgono, come altra fonte di piacere, la più “popolare”, ma non meno discutibile, pornografia. Video e immagini dal contenuto sempre più forte e trasgressivo, assumono un ruolo privilegiato nel rapporto di coppia attuale, soprattutto per quanto concer-

ne le relazioni extraconiugali (89%). Per dirla in altri termini, i baci e le carezze sembrano non riuscire più a offrire stimoli e stati di eccitazioni utili per pungolare la fantasia durante il rapporto sessuale. L’individuo digitale ha nuove esigenze, dettate dalla mutazione della propria esistenza, sempre più condizionata dalle tecnologie innovative. Il documento Digital Life in 2025, contiene una relazione elaborata dal Pew Research Center’s Internet Project, in collaborazione con la Elon University, e condotta con il coinvolgimento di 2.558 esperti di tecnologie e Internet. A questi esperti è stato chiesto di formulare delle previsioni sullo “stato di vita digitale”, cui si arriverà entro il 2025. La risposta è stata quasi unanime: Internet diventerà come la corrente elettrica, meno visibile ma più profondamente radicata nella vita delle persone, sia nel bene sia nel male. Di là da come sarà il mondo nel 2025, possiamo sicuramente affermare, senza adottare alcun criterio scientifico, che la tecnologia e la Rete stanno cambiando il nostro modo di vivere e di interpretare il nostro rapporto con la società. In questo nuovo ecosistema di valori e linguaggi di comunicazione evoluti, il Cyberspazio ha mutato la concezione stessa delle relazioni umane e della vita dell’uomo

Di là da come sarà il mondo nel 2025, possiamo sicuramente affermare, senza adottare alcun criterio scientifico, che la tecnologia e la Rete stanno cambiando il nostro modo di vivere e di interpretare il nostro rapporto con la società

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» di Simone D’Alessandro

Comprendere il turismo in Italia attraverso l’analisi “semantica” Questo tipo di indagine coglie aspetti direi “pragmatico-esistenziali” riferiti a scelte prodotte da sensazioni e vincoli presenti nel territorio in cui si trascorre la vacanza

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La facilità di collegamenti crea soluzioni inaspettate. Ad esempio, il pacchetto delle città d’arte Firenze/Roma/ Venezia da visitare in pochi giorni, nasce dalla facilità con la quale tali città vengono collegate tra loro e prescinde dal fatto che queste tre città siano posizionate in regioni differenti

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ociometrica, sulla base della tecnologia Cogito© di Expert System, ha realizzato una ricerca utilizzando per la prima volta in Italia una complessa analisi semantica, prendendo in considerazione 218 mila post presenti sui social network e misurando il web sentiment prodotto dal brand Italia. La ricerca si intitola: “218 mila post: gli occhi del mondo sull’Italia. Analisi semantica delle destinazioni turistiche”. L’analisi semantica permette una meta-lettura delle impressioni dei turisti che hanno visitato il nostro paese. Mentre altre tipologie di analisi restituiscono una categorizzazione idealtipica dei turisti, i quali vengono classificati in “culturali”, “balneari”, “sportivi”, “passivi”, “amanti della natura” etc., questo tipo di indagine coglie aspetti direi “pragmatico-esistenziali” riferiti a scelte prodotte da sensazioni e vincoli presenti nel territorio in cui si trascorre la vacanza. Inoltre, in questa ricerca non si parte da una teoria, cercando facili asseverazioni sul campo, ma da analisi di contenuto per costruire modelli temporanei di conoscenza, evitando auto-inganni: non la realtà secondo un punto di osservazione pre-dato, ma secondo la percezione di chi viag-

gia; non l’ipotesi pre-costituita, ma quella che scaturisce da informazioni provviste di “senso compiuto”. L’analisi semantica si differenzia anche rispetto alla ricerca per parole di Google, in quanto procede per concetti e gruppi di parole (non per parole chiave tra loro collegate soltanto con operatori logici) stabilendo connessioni significative nel contesto in cui tali parole vengono utilizzate. Ovviamente non sostituirà mai le ricerche tradizionali svolte attraverso analisi campionarie, interviste e/o dati statistici, ma può inserirsi in modo complementare ad esse. La prima cosa che emerge da questo tipo di ricerca che analizza i post, è un modo differente di gerarchizzare i valori e le preferenze del viaggiatore. Stando ai dati della ricerca, ad esempio, la cosa più importante è il mezzo/ mezzi di trasporto da utilizzare. La maggior parte delle tappe turistiche - che poi si trasformano in pacchetti turistici consolidati - viene influenzata dalla questione della mobilità. La facilità di collegamenti crea soluzioni inaspettate. Ad esempio, il pacchetto delle città d’arte Firenze/Roma/Venezia da visitare in pochi giorni, nasce dalla facilità con la quale


creatività

La prima cosa che emerge da questo tipo di ricerca che analizza i post, è un modo differente di gerarchizzare i valori e le preferenze del viaggiatore. Stando ai dati della ricerca, ad esempio, la cosa più importante è il mezzo/mezzi di trasporto da utilizzare

tali città vengono collegate tra loro e prescinde dal fatto che queste tre città siano posizionate in regioni differenti. La seconda priorità dei turisti è rappresentato dalla cultura, dall’arte e dall’entertainment. Al terzo posto ci sono le questioni legate al lavoro, al commercio e allo shopping, al quarto posto c’è la “facilità di reperimento delle informazioni attraverso il web e le app”. Sempre stando alla ricerca, il sentiment sulla qualità percepita del bel paese è buono: gli stereotipi positivi che correlano l’Italia ai concetti di “ottima cucina”, “qualità della vita elevata”, “bellezza e felicità”, “moda eccellente”, sopravanzano gli stereotipi negativi come “paese della malavita”, “inaffidabile”, “disorganizzato”, “lento”. Per quanto riguarda i giudizi su alcuni elementi di offerta del nostro territorio il primato spetta alla ristorazione, ai bar, alle piazze e alla pasticceria. Infine, le città considerate “emblematiche”,

sono quelle piccole dove tutto è a portata di mano, dove il centro storico è chiuso al traffico e si respira un’atmosfera da città-stato organizzata, calda, accogliente, quasi fuori dalla realtà di tutti i giorni: Siena, Lucca, Sorrento, Taormina, vengono preferite alle più grandi e caotiche città d’arte come Venezia, Verona, Roma, Napoli, Firenze. Questa tipologia di ricerca, pur con i dovuti limiti, restituisce un altro punto di osservazione rispetto al tema. Le impressioni e il pragmatismo dei commenti dei turisti, stimolano nuovi modi di costruire pacchetti d’offerta in base alle esigenze più disparate. Il turista, lasciando i suoi commenti, influenza la catena relazionale dei fornitori d’offerta, determinando cambiamenti repentini sul gradimento dei pacchetti turistici. In futuro non si ragionerà in termini di distretto turistico, ma di interessi da intercettare a prescindere dalle localizzazioni provinciali, regionali o nazionali

La seconda priorità dei turisti è rappresentato dalla cultura, dall’arte e dall’entertainment. Al terzo posto ci sono le questioni legate al lavoro, al commercio e allo shopping, al quarto posto c’è la “facilità di reperimento delle informazioni attraverso il web e le app”

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» di Filippo Paolini

SCATTA NELLE AZIENDE IL “CERTIFICATO ANTIPEDOFILIA” La nuova normativa, che dà attuazione alla direttiva Ue contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile, impone, quindi, ai datori di lavoro di richiedere il certificato penale della persona da impiegare per lo svolgimento di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori

L Solo la pubblica amministrazione o i gestori di pubblico servizio potranno evitare l’acquisizione del certificato facendosi consegnare dal lavoratore una dichiarazione sostitutiva di certificazione circa l’assenza a suo carico di condanne ovvero di sanzioni interdittive

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o scorso sei aprile è entrata in vigore una norma che sta creando subbuglio in parte del mondo imprenditoriale a causa delle dirette implicazioni sui rapporti di lavoro: l’obbligo del così detto “certificato antipedofilia”. Vediamo di cosa si tratta. La norma in questione è l’art. 2 del D.Lgs. 39/2014 che, inserendo l’art. 25 bis al DPR 313/2002, così dispone: 1.” Il certificato penale del casellario giudiziale di cui all’articolo 25 deve essere richiesto dal soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, al fine di verificare l’esistenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l’irrogazione di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori”.. 2.”Il datore di lavoro che non adempie all’obbligo di cui all’articolo 25-bis del decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre, n. 313, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 10.000,00 a euro 15.000,00”. La nuova normativa, che dà attuazione alla diret-

tiva Ue contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile, impone, quindi, ai datori di lavoro di richiedere il certificato penale della persona da impiegare per lo svolgimento di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori. Ciò, ovviamente, deve avvenire prima di stipulare il contratto di lavoro ed al fine di verificare, come detto, se il potenziale dipendente si sia macchiato dei reati di prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione di materiale pornografico minorile, iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile e di adescamento di minorenni. Come chiarito dal Ministero della Giustizia, l’obbligo riguarda solo le nuove assunzioni (restano, quindi, esclusi i rapporti già esistenti alla data di entrata in vigore) e - si badi - solo per l’ipotesi in cui si abbia l’instaurazione di un rapporto di lavoro, perché al di fuori di questo ambito non può dirsi che il soggetto, che si avvale dell’opera di terzi, assuma la qualità di “datore di lavoro”. Peraltro, solo la pubblica amministrazione o i gestori di pubblico servizio potranno evitare l’acquisizione del certificato facendosi consegnare dal lavoratore una dichiarazione sostitutiva


norme & leggi

L’obbligo riguarda solo le nuove assunzioni e - si badi - solo per l’ipotesi in cui si abbia l’instaurazione di un rapporto di lavoro, perché al di fuori di questo ambito non può dirsi che il soggetto, che si avvale dell’opera di terzi, assuma la qualità di “datore di lavoro”

di certificazione circa l’assenza a suo carico di condanne ovvero di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori. Viceversa, per i privati, questa facilitazione non ci sarà. Tuttavia, sempre secondo le prime interpretazioni fornite dal Ministero della Giustizia, una volta richiesto il certificato, nelle more dell’acquisizione dello stesso dall’ufficio del Casellario Giudiziale, si dovrebbe poter procedere all’assunzione acquisendo dal lavoratore una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà riportante lo stesso contenuto sopra specificato. Nel susseguirsi di chiarimenti ed interpretazioni da parte dei vari enti preposti, sembra assodato che non rientrino nell’obbligo le società e le associazioni sportive dilettantistiche ove non sia configurabile un rapporto di lavoro autonomo o subordinato, né i datori di lavoro domestico per le assunzioni di

babysitter o comunque di persone impiegate in attività che comportino contatti con i minori. Per tutti gli altri datori di lavoro privati (asili e scuole private, parchi giochi, palestre, piscine, scuole di calcio, sale giochi, ludoteche, cinema, ecc.), invece, non ci saranno scuse e l’omesso rispetto della norma comporterà sanzioni pecuniarie molto molto pesanti, da un minimo di diecimila euro ad un massimo di quindicimila euro. Peraltro, bisogna evidenziare che, a prescindere all’aspetto meramente sanzionatorio, il datore di lavoro inadempiente potrebbe andar incontro a ben più gravi responsabilità: lo stesso, infatti, non avrebbe adottato le misure preventive idonee a prevenire la commissione di abusi sessuali a danno dei minori e, pertanto, laddove gli stessi si verificassero, proprio ad opera di un dipendente pregiudicato (ma non “controllato” dal datore), le conseguenze sarebbero molto pesanti

Peraltro, bisogna evidenziare che, a prescindere all’aspetto meramente sanzionatorio, il datore di lavoro inadempiente potrebbe andar incontro a ben più gravi responsabilità

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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

DALL’UNIONE EUROPEA NOVITA’ PER LE AZIENDE La Corte di Giustizia dell’Unione europea riscrive la normativa italiana in materia di procedure di mobilità e trasferimenti d’azienda

C

on due recenti sentenze, in grado di condizionare in maniera vincolante sia il Legislatore che gli operatori, la Corte Europea di Giustizia si è pronunciata su temi di preminente rilevanza nella gestione dei rapporti di lavoro. Con pronuncia C-596/2012 del 13 febbraio 2014, la Corte ha dichiarato l’illegittimità della normativa italiana sui licenziamenti collettivi, per contrasto con la Direttiva 98/59, nella parte in cui esclude l’applicabilità della procedura alla categoria dirigenziale. La Corte ha affermato che a tale esclusione consegue una lesione dalle garanzie procedurali legate all’informazione e alla consultazione dei rappresentanti dei lavoratori sul posto di lavoro. L’attuale quadro normativo italiano, secondo la statuizione della Corte, non solo rappresenterebbe una discriminazione nei confronti della categoria dirigenziale, ma determinerebbe anche un indebolimento ingiustificato della tutela di altre categorie di lavoratori, rendendo, ad esempio, più difficile raggiungere la soglia numerica di licenziamenti richiesta dalla legge per attivare la procedura di informazione e consultazione. Lo Stato Italiano è, pertanto, obbligato ad un adeguamento della normativa nazionale ai princìpi comunitari, normativa particolarmente complessa e resa ancor più problematica da orientamenti giurisprudenziali spesso contrastanti. Con una seconda pronuncia resa su remissione del Tribunale di Trento, la Corte Europea di Giustizia ha affrontato il tema della conformità alla Diret-

tiva comunitaria 2001/23 dell’art. 2112 c.c., nella parte in cui qualifica il “ramo d’azienda” come articolazione funzionalmente autonoma di un’attività economica organizzata, identificata come tale dal cedente e dal cessionario al momento del suo trasferimento. Sulla base di quanto disposto dal “considerando” n. 3 della citata Direttiva – a mente del quale esiste la necessità di tutelare i lavoratori dinanzi al rischio di mutamento imprenditoriale – con la sentenza C- 458/12 del 6 marzo 2014, la Corte ha evidenziato come l’ordinamento comunitario non contenga alcun divieto a che gli Stati membri ritengano applicabile il regime del trasferimento di ramo di azienda a parti dell’attività produttiva che diventino funzionalmente autonome con il trasferimento. Con la conseguenza che si può prevedere il mantenimento dei diritti dei lavoratori anche nell’ipotesi in cui il ramo di azienda venga identificato come tale dal cedente e cessionario al momento del suo trasferimento (così recita anche l’art. 2112, al comma 5, come modificato dall’art. 32 del d.lgs. 276/2003). Alla luce di tale previsione, l’originaria mancanza di autonomia funzionale dell’entità trasferita non può costituire ostacolo a che uno Stato membro garantisca, anche a tale ipotesi, l’applicabilità della disciplina in materia di trasferimenti d’impresa, con tutti i benefici che ciò comporta in tema di circolazione del complesso dei rapporti di lavoro riferibili all’entità ceduta

Lo Stato Italiano è, pertanto, obbligato ad un adeguamento della normativa nazionale ai princìpi comunitari, normativa particolarmente complessa e resa ancor più problematica da orientamenti giurisprudenziali spesso contrastanti

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MESSA IN SICUREZZA » di Alessio Pelusi

L’attrezzatura di lavoro e gli obblighi del datore di lavoro La collaborazione in Azienda da parte di tutti e la tendenza al miglioramento continuo degli standard di sicurezza sono elementi fondanti anche del Titolo III - Capo I - articoli da 69 a 74 delD.Lgs 81/2008, riguardanti l’uso e la manutenzione delle attrezzature di lavoro

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n base all’Art. 71, Il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori attrezzature “Conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto”. Al contrario, se le attrezzature sono state costruite in assenza, o messe a disposizione dei lavoratori prima dell’emanazione delle disposizioni di cui sopra, verifica che le stesse siano “Conformi ai requisiti generali di sicurezza di cui all’Allegato V”. Inoltre, “All’atto della scelta delle attrezzature di lavoro, il datore di lavoro prende in considerazione: le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro da svolgere; i rischi presenti nell’ambiente di lavoro; i rischi derivanti dall’impiego delle attrezzature stesse; i rischi derivanti da interferenze con le altre attrezzature già in uso”. “Il datore di lavoro, al fine di ridurre al minimo i rischi connessi al loro uso e per impedire che dette attrezzature possano essere utilizzate per operazioni e secondo condizioni per le quali non sono adatte, adotta adeguate misure tecniche ed organizzative, tra le quali quelle dell’allegato VI”. In base al comma 4, poi, il DL prende le misure necessarie affinché le attrezzature siano: installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso; oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza; assoggettate alle misure di aggiornamento della produzione, dell’organizzazione o in generale del progresso tecnologico; sia curata

la tenuta di unregistro di controllo delle attrezzature. Non solo, provvede affinché i lavoratori dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una formazione e un addestramento adeguati, in rapporto alla sicurezza relativamente: alle condizioni di impiego delle attrezzature ed alle situazioni anormali prevedibili”. Infine, il DL provvede affinché le attrezzature, la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione, siano sottoposte a un controllo iniziale e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto. Le attrezzature, inoltre, devono essere mantenute con interventi di controllo periodicie, se il caso lo richiede, straordinari. Tali interventi sono effettuati da persona competente ed i risultati devono essere riportati per iscritto e conservati. Oltre a quanto specificato da questo comma dell’art. 71, il Dl ha l’obbligo di sottoporre all’attenzione degli organi competenti per verifiche periodiche o di messa in esercizio, le tipologie di macchinari presenti nell’allegato VII del D.Lgs 81/2008. Insomma, le cose da fare sono tante e non sono solo quelle brevemente descritte di sopra. Il datore di lavoro, poiché alla fine dei conti è responsabile di tutto o quasi, prima di acquistare un macchinario nuovo, dovrebbe consultarsi col suo Servizio di Prevenzione e Protezione, al fine di avere ben presentiquelli che saranno i suoinuovi obblighi in merito alla sicurezza sul lavoro

Infine, il DL provvede affinché le attrezzature, la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione, siano sottoposte a un controllo iniziale e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto

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A tutta Formazione » di Elisa Antonioni

Dall’istruzione alla formazione, un percorso no stop Il Coaching non è una terapia, non scava nel passato, ma si concentra sulle possibilità future. È la relazione che si instaura tra una persona e il suo coach

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i eravamo lasciati nel numero di gennaio ad analizzare la formazione continua. Una seconda area è quella della formazione sulle soft skill, e mi riferisco ai percorsi di sviluppo del personale, sempre di breve durata ma molto efficaci, che vanno dal lavoro in team alla leadership, dal problem solving alla negoziazione, alla gestione del tempo. In quest’area la vera innovazione è stata dettata dalle metodologie didattiche. In pochi anni si è passati dalla presentazione di slide sempre più intuitive, ricche di grafica, e rappresentative dei modelli di comunicazione aziendale, alle esperienze più estreme, più vicine a sistemi incentivanti che ad un approccio formativo, per giungere oggi al modello “no slide”, in cui non è la location a dettare le regole, ma le attività formative, di tipo esperienziale: attraverso l’uso di metafore, simulazioni, esercitazioni progettate e finalizzate all’obiettivo formativo da raggiungere. A dare corpo a tutto questo è la successiva attività di debriefing, che necessariamente segue ogni momento esperienziale, e che guida il partecipante nella lettura dei suoi comportamenti, delle dinamiche

d’aula, conoscendo meglio se stesso e come viene percepito dai suoi interlocutori. Per i manager la metodologia formativa più efficace è il coaching. Nata negli Stati Uniti verso la metà degli anni ‘80 si è progressivamente sviluppata in Europa, in Sudamerica, in Giappone. Ad oggi è il metodo più veloce per sviluppare il potenziale degli individui e per raggiungere obiettivi specifici. Il Coaching non è una terapia, non scava nel passato, ma si concentra sulle possibiAnche le piccole lità future. È la relazione che e micro imprese sentono oggi si instaura tra una persona e il bisogno di il suo coach, per passare dalla aggiornarsi, ma per situazione attuale alla situaloro l’investimento zione desiderata, sviluppando richiesto non si processi decisionali. limita al costo del personale nelle ore di Anche le piccole e micro imformazione prese sentono oggi il bisogno di aggiornarsi, ma per loro l’investimento richiesto non si limita al costo del personale nelle ore di formazione, perché i sistemi di finanziamento spesso non danno risposta a chi deve formare un numero esiguo di partecipanti. Questa è una vera barriera per la crescita delle nostre aziende, per chi ha comunque ancora voglia di rischiare. Sarebbe opportuno cambiare le regole, se queste danneggiano le nostre imprese!

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» di Piergiorgio Greco

Il Cda della Bcc Sangro Teatina

Bcc Sangro Teatina, 30 milioni per imprese e famiglie del territorio L’istituto di credito con sede centrale ad Atessa è presente in Abruzzo e Molise con sedici filiali

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e l’attuale contesto di crisi finanziaria sta producendo effetti preoccupanti sull’economia locale, con ripercussioni sia sul tessuto produttivo sia sulle famiglie, c’è una banca che non si tira indietro, e vuole fare con convinzione la sua parte: Bcc Sangro Teatina, l’istituto di credito con sede centrale ad Atessa presente in Abruzzo e Molise con sedici filiali, ha scelto promuovere una serie di iniziative a sostegno dell’economia del territorio con interventi a favore delle imprese e delle famiglie. “Una mano per la ripresa” è il senso di queste azioni che, del resto, rientrano proprio nella mission di una banca fondata 111 anni fa (il più antico istituto di credito cooperativo delle due regioni) e dare credito “a famiglie e imprese - dice Fabrizio Di Marco, direttore generale Bcc Sangro Teatina - è il modo migliore per svolgere al meglio

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il ruolo di banca locale. Anche se la situazione oggettiva dell’economia è difficile, non ci siamo tirati indietro, e cerchiamo di incoraggiare una domanda di imprese e famiglie ancora fragile”. Così, ammontano a 30 milioni di euro i fondi che il consiglio di amministrazione ha deliberato per famiglie, privati e imprese del territorio per sostenere l’acquisto della prima casa, la ristrutturazione o manutenzione di abitazioni e il finanziamento della piccola e media impresa. Il plafond è articolato in tre parti da 10 milioni ciascuna. La prima tranche offre un sostegno ai giovani e alle famiglie del territorio che hanno intenzione di costruire, ristrutturare o acquistare la prima abitazione mettendo a disposizione tassi più bassi, finanziamenti fino a 25 anni e per l’80 per cento del valore dell’immobile. La seconda tranche del plafond


credito & finanza

è riservata al sostegno dell’economia tal modo si consente a chi lo desidera locale e in particolare della piccola e di realizzare interventi di recupero media impresa, la prima vittima dele migliorie della propria abitazione, la crisi ancora in corso. “L’intenziocon il risvolto positivo del rispetto ne - aggiunge Di Marco - è quella di ambientale e della ripresa del settodare respiro finanziario alle attività re edilizio”. Commenta Pier Giorgio artigianali, commerciali, agricole Di Giacomo, presidente Bcc Sangro e di servizio, corredate di garanzia Teatina: “Il plafond di 30 milioni di Confidi, finanziando interventi di lieuro è un impegno importante che il quidità ed investimento da realizzare cda della nostra banca ha deliberato o in corso di realizzazione nell’aziencon la chiara consapevolezza che di da”. Gli aiuti consistono, in concreto, fronte a una crisi di questo genere, in mutui chirografari disponibili fino occorrono interventi concreti e non ad esaurimento del tetto stabilito. Si slogan di facile presa. Siamo una tratta di un plafond di 10 milioni di banca che guarda al proprio territoIl presidente Pier Giorgio Di Giacomo euro messi a disposizione per imprerio come parte di sé, pertanto non abse che aderiscono ai Confidi. Questo biamo mai esitato a metterci in gioco denaro servirà per finanziare commesse, ordini, investicon decisione. In tal senso Bcc Sangro Teatina svolge una menti per lo sviluppo e la ricerca, come anticipo fatture, funzio­ne anticiclica”. Aggiunge infine Di Marco: “Con per creare scorte. Infine, l’ultima tranche punta a favorire questa operazione, forte della sua solidità patrimoniale, l’accesso di famiglie e privati agli incentivi fiscali promosequilibrio finanziario, riusciamo ad offrire condizioni ansi dallo Stato per interventi effettuati su immobili resicora migliori, più favorevoli per soci, clienti e tutti coloro denziali, con detrazioni fino al 65 per cento della spesa che intendono investire a livello locale. Siamo una grande sostenuta. “Lo strumento - spiega il direttore generale - è realtà del territorio e nonostante la crisi continuiamo a laquello dell’attivazione di mutui a condizioni agevolate per vorare sempre con grande impegno e coerenza. Per queristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica. In sto, possiamo dire che noi ci siamo!”

Il direttore generale Fabrizio Di Marco

Un’immagine della zona industriale della Val Di Sangro

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» a cura delle redazione - foto concesse da Atertek srl

Da sinistra seduto, Carmine Cimini e Pietro Febo in piedi

La Ricerca & Sviluppo non può essere un optional

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È la convinzione della Atertek Srl di Pescara che cura tutta la parte di ricerca e sviluppo di Teknoweb Srl

asta analizzare per un attimo la velocità con cui la Teknoweb Srl di Palazzo Pignano è cresciuta, per immediatamente realizzare quali siano stati gli elementi che hanno favorito questa crescita. La Teknoweb Srl ha sede a Palazzo Pignano ed è un’azienda leder nel settore dello sviluppo e commercializzazione di macchinari per la produzione di salviettine detergenti. È stata fondata da Piero Mandotti e Fabio Zampollo nel 2004 e nonostante l’entrata in un mercato completamente nuovo, in brevissimo tempo ha conquistato la leadership di mercato e in un segmento che ogni hanno fa registrare volumi di crescita “double digit”. Oggi Teknoweb oltre a continuare a sviluppare tecnologie per wipes, grazie ad un connubio rivelatosi poi strategico, si sta muovendo su scenari molto più ampi e che stanno

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aprendo scenari di business molto stimolanti. Probabilmente vi chiederete perché trattiamo di Teknoweb su un mensile focalizzato a industrie e imprenditori abruzzesi. È presto detto. Infatti sono ormai circa due anni che la Atertek Srl di Pescara cura tutta la parte di ricerca e sviluppo di Teknoweb e grazie a questa partnership si sono individuate nuove prospettive di business in segmenti completamente nuovi che sta portando la Teknoweb a muoversi molto velocemente dalla dimensione di Small/Medium enterprise e a operare su settori di business molto diversi rispetto al core business. La collaborazione era partita nell’ambito dello sviluppo della nuova tecnologia Arvell, già ormai commercializzata e che grazie alla forte impronta di sostenibilità ha permesso di essere insigniti del Premio dei


focus

Premi edizione 2013 sponsorizvincente e la possibilità di mettere zato dalla Presidenza del Consia disposizione il suo know how glio e del Premio dell’innovazione per conto di un’azienda dinamica sempre dell’edizione 2013 sponcome Teknoweb ha consentito di sorizzato da Confindustria. presentarsi sullo scenario interLe nuove prospettive di business nazionale senza timori. Un altro stanno richiedendo di increaspetto strategico è stata quella mentare il supporto di Ricerca di instaurare una collaborazione & Sviluppo e quindi Teknoweb e strategica tra Teknoweb, Atertek e Atertek hanno definito come riorPNO/Ciaotech con sede a Pescara. ganizzarsi per essere pronti alle Quest’ultima è un’organizzazione nuove sfide che i nuovi scenari che da supporto alle imprese per di business stanno prospettando. l’ottenimento di finanziamenti a L’intento e di riorganizzarsi in vari livelli, regionali, nazionali ed maniera da creare un assetto più Europei. Il lavoro è stato portato forte, con il beneficio di conavanti con Ron Weerdmeester, solidare i segmenti di business persona molto professionale e attuali ma anche entrare in nuovi molto competente nel supportare segmenti dove le competenze del le aziende a trovare fondi alterPietro Febo e Carmine Cimini alla fiera gruppo possono portare innovanativi per finanziare la Ricerca internazionale di Ginevra Index 2014 zione e opportunità. & Sviluppo. “Negli ultimi anni La maniera è quella di creare un gruppo di Ricerca & anche in Abruzzo abbiamo sentito solo di notizie reSviluppo che si occuperà di sviluppare nuove tecnolative a delocalizzazione e chiusura di aziende. Siamo logie di materiali per settori come il baby, adult e fem molto contenti del fatto che anche se a piccoli passi care, personal care ma si guarderà anche a settori riportiamo competenze in Abruzzo e lo facciamo in nuovi come il medicale. Ci sarà poi un altro gruppo collaborazione con un’azienda dinamica e che guarda tecnico che si occuperà di sviluppare su scala indumolto lontano” dicono Pietro Febo e Carmine Cimini. striale anche le relative tecnologie di produzione. E soprattutto che si garantisce lo sviluppo di domani Quindi due poli tecnologici dove in uno il gruppo si grazie agli investimenti in Ricerca & Sviluppo, che occuperà dei materiali/prodotti e avrà sede a Pescara non viene considerato un’opzional o un supporto che e sarà realizzato in partnerhsip con gli amministraviene fornito “on demand”. tori di Atertek, Carmine Cimini e Pietro Febo, mentre «Stiamo facendo azioni sul mercato che trasformeil centro tecnico che si occuperà dello sviluppo della ranno Teknoweb e tutto quello che ruota intorno a tecnologia di produzione si realizzerà a Palazzo Teknoweb in una organizzazione a carattere multinaPignano grazie all’ampliamento dell’attuale struttura. zionale, ma il nostro obiettivo è quello di preservare In quest’ultimo verrà installata anche una linea pilota tutti i benefici di una piccola azienda in termini di per tutti i nuovi sviluppi. velocità di esecuzione. A breve dovremmo essere nella È uno step importantissimo per Teknoweb ma anche posizione di comunicare queste novità e quindi conper Atertek, a conferma che il cammino intrapreso dividere come e cosa cambierà per Teknoweb», dice il solo due anni fa come start-up è stata la decisione Ceo Fabio Zampollo

Pietro Febo in Video presentazione allo stand di Ginevra Index 2014

Carmine Cimini in presentazione all’ auditorium di Ginevra Index 2014

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» a cura dell’ ufficio stampa MBA - foto concesse da Mutua MBA

La sede centrale di Mutua Basis Assistance a Formello

La sanità integrativa un benefit sempre più richiesto Con Mutua Basis Assistance ecco un welfare aziendale che piace a dipendenti e aziende

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al welfare statale a quello aziendale il processo è in corso ed è dettato dai tagli alla spesa sanitaria pubblica che hanno indotto molte persone, soprattutto negli ultimi quattro o cinque anni, a rinunciare loro malgrado a curarsi per l’impossibilità di sostenerne il costo. Questo ha creato una grande insicurezza e ha motivato molti a scegliere forme alternative di assistenza. E le aziende, con un rinnovato “paternalismo di fabbrica” ecco che decidono di fornire ai propri dipendenti proprio ciò che può contribuire a fare la differenza tra un lavoratore sereno e uno insoddisfatto: la sicurez-

za di poter accedere alle cure sanitarie, di riuscire a far fronte a spese mediche impreviste per sé e la propria famiglia. Mutua Basis Assistance dialoga da molti anni con aziende e professionisti per elaborare sussidi mutualistici che siano una risposta alle esigenze dei dipendenti, tanto che l’assistenza sanitaria mutualistica di MBA è diventata un benefit richiesto e apprezzato. Molte le convenzioni stipulate con importanti realtà come ad esempio il brand del lusso Salvatore Ferragamo, Thai Airways, Tech Data Italia oppure la scelta di inserire l’assistenza sanitaria di MBA nei CCNL di lavoro della Cisal. Manager e capitani

La formazione per i promotori mutualistici

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focus

d’industria che ad un sistema hanno capito di gestione le opportumoderno e ben nità date dal sperimentato, contemplare agli associati nei contratti viene garantito aziendali anche un corretto e l’assistenza saveloce accesso nitaria, e come alle informaciò si traduca zioni ed alla in soddisfadiagnosi prezione, senso di coce, vera nota appartenenza dolente del serGli uffici di Mutua Basis Assistance a Formello all’azienda e fivizio sanitario delizzazione. Oltre 300.000 le persone che hanno nazionale. MBA è una organizzazione non profit, scoperto Mutua Basis Assistance e che sono divenregolamentata dalla normativa che si fonda sulla tante socie, accedendo così a prestazioni mediche legge del 15 Aprile 1886 n°3818 e opera nel terzo a costi agevolati. Ciò che contraddistingue l’operasettore con approccio manageriale, come attestano to di questa mutua, è l’ottica innovativa dei servizi le certificazioni di qualità sugli alti standard di offerti e la forte enfasi sulla prevenzione. Prevede efficienza per tutta l’organizzazione. ad esempio check-up personalizzati, Home test di I promotori mutualistici di MBA, oltre 2000 su prevenzione da fare a casa, fino a sussidi partutto il territorio nazionale, informano sui sussidi ticolari, per esempio per la conservazione delle sanitari e diffondono la cultura della mutualità cellule staminali dei cordoni ombelicali. Grazie accanto a quella della prevenzione

Cosa fa Mutua Basis Assistance per le imprese? Le convenzioni previste da MBA per le imprese, permettono all’imprenditore di predisporre un pacchetto di assistenza medica complementare per i dipendenti. La possibilità di estendere i benefici dell’assistenza anche ai propri famigliari, dà ai lavoratori una grande sicurezza. Recenti aggiornamenti di legge, consentono alle aziende importanti deduzioni fiscali. L’Art. 51 del TUIR sancisce i termini per cui un’azienda che versa un contributo ad un fondo sanitario, a favore del suo dipendente, ha la deduzione completa dei contributi. Inoltre tali versamenti non concorrono a formare il reddito del lavoratore fino a € 3.615,20. L’azienda dovrà versare un solo importo aggiuntivo pari al 10% della contribuzione, quale contributo di solidarietà. I vantaggi sono riservati anche al singolo associato il quale, se aderisce volontariamente, può detrarre dal reddito il 19% (Art. 15 TUIR) dei contributi versati alla mutua (fino ad un massimo di € 1.291,14), quindi ad esempio, nel caso di una contribuzione di 600 euro annui, il vantaggio fiscale si concretizza in 114 euro.

Cosa fa Mutua Basis Assistance per gli sportivi? Le spese mediche in relazione ad attività sportive sono contemplate nei sussidi di MBA, a partire dai check-up annui, alle attività di prevenzione per le malattie cardiovascolari. I soci hanno accesso a costi ridotti a esami come l’elettrocardiogramma, anche sotto sforzo, o a visite specialistiche fino all’ Eco-color-doppler carotideo. Particolarità della prevenzione di MBA è l’Home Test, strumento di prevenzione immediata da fare a casa che consente, tra l’altro, di rilevare il livello di colesterolo nel sangue, causa spesso di malattie cardiovascolari. www.mbamutua.org

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» di Eleonora Lopes

Salvatore Santangelo

«Giustizia civile, stabilità politica e formazione sono l’essenza del futuro dell’Italia» Il futuro del nostro Paese dipende da pochi semplici elementi, capaci di renderlo però competitivo e in grado di sviluppare un modello basato sulla valorizzazione delle sue ricchezze ambientali e culturali. Insieme a Salvatore Santangelo abbiamo delineato i temi e i passaggi giusti per raggiungere questo comune obiettivo

S

alvatore Santangelo, giornalista, saggista e blogger. Appassionato di comunicazione, politica, nuova imprenditorialità e creatività. Tutte parole che possiamo definire “chiave” per il futuro della nostra regione e del nostro paese. Ci ha parlato di progetti pensati per rilanciare il brand L’Aquila e quello Abruzzo nel mondo.

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Nel post terremoto si è distinto per essere stato il promotore dell’associazione “L’Aquila che rinasce” e l’ideatore del ciclo di incontri “L’Aquila rinasce da…” che ha saputo catalizzare l’attenzione su alcuni temi fondamentali per la ripresa del capoluogo e dei comuni del cratere: giovani, sport, start up e mondo cooperativo, questi gli asset su cui puntare per vedere L’Aquila rinascere.


focus

a tu per tu con Salvatore Santangelo

Recentemente sei stato invitato in una scuola di Roma - il Convitto nazionale - per parlare di startup e creatività. In sintesi, di quella che potrebbe essere la formula per sfuggire al “declino” che rischia di attanagliare il nostro futuro. In questo senso, che messaggio hai voluto lasciare ai ragazzi (e oggi ai nostri lettori)?  «Sono convinto che quella che molti definiscono una crisi di leadership è tale perché manca un chiaro progetto per uscire dalla crisi e che il progetto è assente perché manca una reale analisi delle ragioni della crisi stessa. Quello che dobbiamo comprendere è che nel nostro Paese la stagnazione economica ha assunto una drammatica peculiarità: sta coincidendo con una delle periodiche, lunghe fasi in cui l’Italia si è fermata e ha smesso di confrontarsi col mondo. Si trascurano i temi fondamentali: l’energia, la ricerca e lo sviluppo tecnologico, i tre elementi strettamente connessi che costituiscono “ la spina dorsale” di un Paese industriale. Questi temi, oggetto di confronto quasi esclusivamente nell’ imminenza delle consultazioni politiche, ora sono addirittura scomparsi dalla discussione pubblica, sovrastati dall’emergenza di far ripartire un sistema soffocato da una politica di rigore che ha peggiorato tutti gli indicatori economici e ci ha tolto la fiducia nel futuro, accelerando la marcia verso il declino economico e culturale. Le poche proposte concrete si concentrano su provvedimenti di corto respiro, certamente necessari nell’ immediato, ma privi della loro efficacia se non accoppiati a strategie volte a restituire competitività nel lungo termine. Penso che ciò di cui oggi abbiamo bisogno non sono altre “sicurezze”, altre “reti di protezione”: occorre creare le condizioni per tornare a “ intra-

prendere”, contaminare la realtà con quelle atmosfere che accompagnano le nuove iniziative imprenditoriali, lo spirito di avventura e di sfida... Tutte quelle caratteristiche che si ritrovano attorno all’espressione “startup”».   Proviamo a fare qualche proposta un po’ più specifica… «In primo luogo, è fondamentale agire sulla giustizia: assicurare rapidità di decisione sulle controversie civili è vitale per attirare investimenti. In secondo luogo, l’Italia ha bisogno di stabilità politica, quindi di una legge elettorale che permetta di avere una maggioranza in grado davvero di governare per un periodo ragionevole di tempo. E poi occorre intervenire sull’università, che non è più in grado di attrarre i migliori. Investire nella formazione dei lavoratori e degli imprenditori favorisce l’adattamento a un ambiente in profondo cambiamento dal punto di vista socio-economico, sostiene l’ imprenditorialità e valorizza i talenti. La sfida che dovremo affrontare saranno quelle di costruire nuove formule di coesione sociale appropriate al nostro tempo per perseguire una visione comunitaria in grado di generare un futuro migliore e più prospero; un modello di sviluppo che ci permetta di sostenere la competitività del sistema-Paese e delle imprese, valorizzando le ricchezze ambientali e culturali, mettendo al centro le nostre città, con le loro istituzioni e infrastrutture sociali e materiali, che sono essenziali per massimizzare i vantaggi delle innovazioni e creare relazioni nell’ intera area metropolitana».   Sei stato tra i promotori dell’inserimento della Perdonanza nell’elenco dei Beni immateriali dell’Unesco. Come si inserisce que-

sta iniziativa nella promozione della nostra regione? «Quella della Perdonanza è la candidatura che l’Italia ha portato di fronte al Comitato mondiale dell’Unesco per il 2015. Un percorso che ha un padre nobile: il presidente onorario dell’Accademia della Crusca, Francesco Sabatini. Insieme a lui, anche Franco Salvatori della Società geografica italiana. Autorevoli studi hanno rilevato che il brand Unesco è tra i più forti: grazie a esso notorietà e identità possono crescere anche del 90%. Dato che la nostra regione non ha un’ identità particolarmente forte, l’ inserimento della Perdonanza nella lista dell’Unesco può essere un punto di partenza. E il fatto che il nome “Perdonanza” sia stato inventato da Gabriele D’Annunzio, in una sorta di operazione di marketing ante litteram in grado di unire tutto l’Abruzzo, suggerisce che questa unione può funzionare. Per far questo occorre fare sistema: evitare le sovrapposizioni e lavorare sulla complementarietà degli eventi, non temere di chiudere altre manifestazioni che, seppur blasonate, hanno perso la propria spinta. O si cambia si muore».   Anche in questo senso sarebbero utili degli esempi... «Nel caso della Perdonanza, occorre istituzionalizzare un Comitato che lavori tutto l’anno seguendo un preciso programma. Mi sembra giunto il momento di cogliere l’ invito che ci fece monsignor Sergio Pagano, il prefetto dell’Archivio segreto vaticano, in occasione dell’evento “Roma incontra L’Aquila”: pubblicare tutti gli atti di cancelleria di Papa Celestino V e l’ intero Corpus celestiniano. Quella fu un’ iniziativa che ci ha dimostrato l’ importanza di dialogare con le regioni limitrofe»

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focus » di Eleonora Lopes - foto concesse da Luca Verdecchia

Luca Verdecchia

L’Italia della ripresa passa dalle startup Tseed e Italia Venture, queste le ultime iniziative manageriali dell’imprenditore Luca Verdecchia sul mondo startup. Una sfida coraggiosa per la nostra regione

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arola d’ordine per crescere innovazione. E lo sa bene Luca Verdecchia, imprenditore sempre al passo con i tempi. Titolare della struttura sanitaria di Roseto degli Abruzzi Radiosanit, Luca è stato tra i primi in Abruzzo a credere in questo nuovo modo di fare impresa: le startup. Già tre anni fa infatti, quando guidava i Giovani Imprenditori di Confindustria Teramo, organizzò insieme al suo gruppo un evento di due giorni White Information incentrato sul mondo delle startup. Oggi due sono i progetti in cantiere che Verdecchia sta portando avanti insieme ad un team competente e determinato: Tseed e Italia Venture. Tseed è un incubatore-acceleratore per lo sviluppo delle imprese che avrà sede a Mosciano Sant’Angelo. Un edificio di 1000 metri quadrati su 3 ettari di terreno, nei quali l’esercito delle startup potrà mettersi in moto. La struttura che verrà inaugurata a settembre, sarà una delle più grandi e innovative del centro Sud Italia. Italia Venture è invece un Comitato Promotore, appena nato, che ha realizzato il progetto per la costituzione di un fondo e/o di una società di investimenti, capace di finanziare le nuove idee, le start up ed il trasferimento di tecnologie, nella fase di “early/late stage management”. Co-promotore e co-fondatore del progetto Italia Venture, insieme a Luca Verdecchia, è l’esperto di “corporate finance”, finanza innovativa e di international expansion Alessandro Massacesi. «Ho sempre creduto nella

formula delle startup –ci spiega Luca Verdecchia, presidente di Tseed- per la ripresa della nostra economia e così insieme ad altri 4 imprenditori abbiamo deciso di intraprendere questa nuova avventura imprenditoriale. Ma per far crescere le startup, è fondamentale un venture capital, ecco da quale esigenza nasce Italia Venture. Abbiamo già stretto importanti partnership nazionali con Università, Centri di Ricerca, società specializzate e adesso ci rivolgiamo al mondo della finanza e dell’impresa, perchè la sfida che ci attende è di carattere nazionale ed internazionale. Il nostro occhio è puntato allo sviluppo di nuove idee, di nuove tecnologie che nascano in Abruzzo, ma siano valide all’estero o attratte dall’estero». Dunque, innovazione, tecnologia e qualità, saranno questi i tre elementi che si ritroveranno in Tseed. La struttura sarà in stile “college americano”, i ragazzi potranno dormire, mangiare, formarsi, “contaminarsi” e condividere tutte le attività tramite le postazioni messe a loro disposizione. Già costituito il comitato tecnico scientifico che vedrà i più grandi esperti del settore. «In questo momento –conclude Verdecchia- le startup sono soggette ad importanti agevolazioni fiscali e questo è importante perchè anche il governo ha capito quale direzione intraprendere. Credo molto in questo progetto e sono convinto che l’Abruzzo potrà dare un contributo importante in termini di idee e innovazione. Solo in questo modo si tornerà a crescere»

Il rendering di Tseed

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focus » a cura della redazione

Azioni formative per provincia (Figura 1)

Imprese coinvolte nelle azioni formative per settore produttivo (Figura 2)

Progetto C.A.S.CO.

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Lavoro organizzato al centro dell’interesse per la prevenzione

omportamenti Aziendali Sicuri e Competenti, questo il nome del progetto realizzato da SIA Abruzzo Srl, SIPE Srl, Assindustria Servizi Srl, SMILE Abruzzo, IAL Nazionale, ENFAP Abruzzo, Formedil Pescara, e la collaborazione di OSA Srl società di servizi di Confindustria L’Aquila, per un impegno comune nella realizzazione di interventi per il conseguimento di risultati concreti e duraturi nel cammino verso una effettiva cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. Si è da poco concluso il progetto C.A.S.CO. – Comportamenti Aziendali Sicuri e Competenti, finanziato da Fondimpresa (Fondo bilaterale costituito da Confindustria e CGIL, CISL e UIL) e realizzato dall’associazione temporanea d’impresa composta da soggetti espressione del mondo dei servizi alle imprese e delle Parti Sociali con la SIA Abruzzo Srl (in qualità di capofila). Coerentemente con le priorità individuate nell’avviso, il progetto realizzato è scaturito da un attento lavoro di analisi delle problematiche che le aziende si trovano quotidianamente ad affrontare nell’applicazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Le finalità perseguite dal progetto C.A.S.CO. sono state: • Favorire la cultura della prevenzione, per l’innalzamento dei livelli di salute e sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro, specie nei settori maggiormente a rischio, mediante una formazione finalizzata ad indurre nei soggetti coinvolti, comportamenti consapevoli e collaborativi; • Migliorare la capacità delle aziende di individuare, valutare e controllare in modo continuativo e “sistematico” i rischi presenti sul luogo di lavoro; • Rispondere allo sforzo che i soggetti pubblici e privati

stanno compiendo nella diffusione di nuovi approcci (non solo di tipo normativo e tecnico/procedurale ma soprattutto di tipo organizzativo) al tema della prevenzione; • Proseguire nel processo di diffusione di un “sistema” che consenta di mettere al centro del modo di operare dell’azienda e dei singoli lavoratori la cultura della salute, del benessere nei luoghi di lavoro e del rispetto dell’ambiente, anche quali strumenti per una sana competitività delle imprese. Il progetto finanziato da Fondimpresa nell’ambito dell’Avviso 1/2013 ambito “A” Sicurezza si è posto l’obiettivo di porre attenzione alla sicurezza del Capitale Umano e alle competenze e conoscenze strategiche in materia di sicurezza che fungano da supporto all’attenzione verso le tematiche di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

I risultati di progetto • 4 province coinvolte (figura n. 1) • 435 lavoratori coinvolti • 740 ore di formazione erogate • 50 azioni formative realizzate • 22 aziende coinvolte • 7930 ore di presenza azioni valide e concluse • partecipazione per provincia (figura 1) • settori produttivi coinvolti (figura n. 2)

Prospettive future Fondimpresa ha promosso nuovi avvisi sul tema della sicurezza per la realizzazione di Piani formativi. Le aziende coinvolte nel Piano concluso hanno già dichiarato l’interesse a partecipare ad altri progetti avendo compreso l’opportunità che Fondimpresa offre a chi crede in una formazione continua di qualità

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focus » a cura della redazione / foto concesse da CFA Abruzzo

Il dott. Antonio Iovino responsabile del CFA Abruzzo sigla il contratto di acquisto del miniradar per il progetto AdriaRadnet

Il miniradar del progetto AdriaRadnet

L’Abruzzo della Protezione civile, un’eccellenza internazionale

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Grazie al progetto AdriaRadnet il sistema della Protezione civile abruzzese si dota di una tecnologia all’avanguardia in grado di favorire la previsione e la risposta in caso di emergenze idrometereologiche

DRIARadNet, progetto europeo che vede tra i suoi diversi attori la Regione Abruzzo, è in fase operativa: sta arrivando infatti un miniradar per un valore di 222 mila euro che verrà installato entro il mese di luglio nel territorio del comune di Tortoreto (zona colpita, negli scorsi anni, da gravi fenomeni alluvionali). Antonio Iovino, responsabile del procedimento per la Regione Abruzzo e del Centro Funzionale d’Abruzzo, ha così commentato questo importante passo in avanti «Finalmente la nostra regione avrà una copertura radar al cento per cento del proprio territorio. Grazie a questa nuova tecnologia e a un innovativo supporto informatico per l’interscambio e l’elaborazione dei dati, saremo in grado non solo di fornire previsioni meteo a brevissima scadenza sempre più attendibili, ma “allarmi” tempestivi con conseguente riduzione dei tempi di reazione da parte del nostro sistema di protezione civile. Tra l’altro, proprio in questa fase in cui si parla delle lentezze della burocrazia, mi piace sottolineare come i nostri uffici ci hanno messo in condizione di essere il primo Ente a concludere i diversi adempimenti amministrativi e ad acquistare questa strumentazione all’avanguardia». Il progetto ADRIARadNet nasce proprio al fine di migliorare la previsione e la gestione degli eventi idro-

meteorologici disastrosi, infatti prevede lo sviluppo e l’implementazione di un sistema composto da miniradar, moderni sensori e modelli numerici di previsione idrometeorologica avanzati, integrati verso differenti tipologie di utenza. L’assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, di fronte a questo importante risultato, ha affermato «Il sistema della protezione civile della nostra regione è un vero e proprio modello d’eccellenza in grado di coniugare il fattore umano, la dimensione del volontariato, cresciuta esponenzialmente dopo il terremoto di L’Aquila, e delle tecnologie leader a livello nazionale e internazionale. Presto saremo in grado, sul versante delle emergenze idrometereologiche, di produrre previsioni e notizie sempre più congruenti alle popolazioni e agli operatori, in modo da mettere in campo azioni tempestive». Il soggetto leader è il Centro d’Eccellenza dell’Università di L’Aquila Cetemps. Il progetto - cofinanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliero IPA Adriatico - si avvale della partnership di diversi enti italiani e stranieri, quali la protezione civile della Regione Marche, la Beep Innovation Srl, il Branch of CIMA Research Found (Albania), l’Institute of Geosciences IGEWE (Albania), il ministero degli interni Albanese e la regione di Dubrovnik e Neretva (Croazia)

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focus » a cura della redazione / foto concesse da Food Making Good

Uno degli eventi organizzati da Food Making Good

Food Making Good Aprire nuovi mercati e creare opportunità lavorative per le aziende italiane del settore enogastronomico, attraverso il B2B tra clienti e buyers

«L’

agroalimentare italiano ha delle potenzialità riconosciute in tutto il mondo, ma perché siano espresse al meglio questo settore deve raggiungere un obiettivo primario: completare la filiera, trovando un buon mercato di destinazione per i prodotti, luoghi strategici in cui i consumatori curiosi e consapevoli possano trovarli». Un obiettivo chiaro quello che Antonio Bruno, titolare di Branmedia, si è dato aprendo una nuova divisione nella sua azienda. “Food Making Good” è infatti proprio il nome di un progetto che coinvolge diverse iniziative finalizzate a trovare mercati esteri di sbocco per i prodotti enogastronomici italiani. «Secondo le principali associazioni di categoria del settore, - continua Bruno - una significativa percentuale del fatturato del comparto è costituito dall’export, che oggi si conferma un volano fondamentale per le imprese italiane. Questa nuova divisione che opera nell’agroalimentare nasce dall’idea di mettere a frutto la decennale esperienza sia mia che della mia socia nelle vendite estero, quindi

ci siamo detti perché non offrire un export manager alle aziende agroalimentari?». Già l’anno scorso Branmedia ha co-prodotto due eventi a Dublino e a Vilnius in Lituania, per i quali è stato creato un format basato sul mettere in contatto clienti e buyers. Da qui sono nate opportunità commerciali con clienti che hanno dato loro mandato di vendita e per i quali Branmedia approfondisce e segue l’attività nel territorio assegnato. Nuovi progetti stanno coinvolgendo anche il 2014: il 6 marzo è stato realizzato un evento B2B in una location importante come l’Astoria Hotel di San Pietroburgo. L’evento ha visto la partecipazione di 9 aziende italiane Food e Wine e altre 8 nel settore turismo, tutte grandi strutture alberghiere. «La collaborazione con una società romana che si occupa di turismo, l’assistenza del ICE di San Pietroburgo e la partecipazione di oltre 100 buyers russi selezionati (tra Food/ Wine e turismo), sono stati gli ingredienti giusti per il successo dell’iniziativa. Purtroppo nessuno dei clienti è abruzzese!» ha concluso Bruno

Un momento di una degustazione

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» di Marcella Pace - foto concesse da Verde Abruzzo

Gianni Fragassi, titolare di Verde Abruzzo insieme a sua moglie Ester

Verde Abruzzo, la qualità senza compromessi Nata nel 2000 a Città Sant’Angelo questa azienda lavora con cura le materie prime, trasformandole in prodotti genuini e di alta qualità

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ssolate distese fiorite circondano una piccola azienda a conduzione familiare ma dalla distribuzione industriale, il cui nome dice tutto. «Verde Abruzzo nasce nel 2000 per volontà di Gianni Fragassi e di sua moglie Ester– racconta Alessandro Paltera, da sette anni export manager dell’azienda di Città Sant’Angelo -. Gianni lavorava come magazziniere in un centro commerciale e nel frattempo, per hobby, si dedicava alla coltivazione di olive di sua proprietà. Poi ha deciso di trasformare questa passione in una professione e ha creato Verde Abruzzo». L’avventura inizia con la produzione di olio extravergine di oliva, alla quale ben presto si affianca quella di Olio Dop, di oli aromatizzati, condimenti per bruschette, patè, verdure in olio extra vergine e sughi pronti. A seconda delle diverse segmentazioni di mercato, Verde Abruzzo diffonde i suoi prodotti attraverso tre

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brand: “Tenuta Fragassi” per la Grande Distribuzione, mentre per i mercati specializzati “Terra Nostra” e “Conte di Bellomonte”, in omaggio a Luigi, il nonno di Gianni, chiamato con questo soprannome. «Il più grande motivo di vanto di quest’azienda– spiega Paltera – è rappresentato dal nostro olio “DOP AprutinoPescarese” che ci ha permesso di ottenere numerosi riconoscimenti, come le prestigiose “Tre Olive” di Slow Food, e che è stato scelto dalle catene distributive italiane ed internazionali, come i gruppi Auchan, Finiper, Pam e Conad, con le quali collaboriamo in private labeling per la linea “Sapori & Dintorni”. Anche gli oli aromatizzati sono il nostro core business. Le prime ricette, create da Gianni, sono state quelle al limone e al peperoncino. Oggi vantiamo 20 aromi differenti. L’idea è stata quella di unire un tocco di novità all’altissima qualità del nostro olio extravergine». E la qualità è il principale ingrediente di ogni prodot-


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Lo stabilimento a Città Sant’Angelo

Alessandro Paltera, export manager dell’azienda

to ottenuto con cura e passione dal lavoro di Gianni, Ester e del loro staff. «In azienda lavorano quattro addetti alla produzione, selezionati dopo un percorso di formazione molto intenso. Moltissime fasi della nostra produzione – dice ancora questo giovane export manager - vengono gestite manualmente. Sebbene manteniamo numeri industriali, soprattutto per ciò che riguarda la distribuzione che tocca per il 35% il mercato italiano oltre ai principali mercati esteri, come quelli della Danimarca, Belgio, Olanda, Spagna, Paesi Baltici, Marocco, Libano, Emirati Arabi Uniti e Singapore, la produzione è di tipo artigianale. Gianni, Ester e gli addetti controllano le olive una ad una, seguendo ogni singolo momento della loro lavorazione, dalla raccolta, al trasporto, alla produzione vera e propria». Ed è proprio l’altissima qualità e l’affidabilità dei suoi prodotti che stanno contribuendo ad una sempre maggiore espansione dell’azienda. «Abbiamo avviato dei contatti in Giappone e in Canada, ma vogliamo concentrarci molto anche sul locale». I progetti di ampliamento per Verde Abruzzo non riguardano solo il campo della distribuzione. Proprio nel corso della fiera Cibus di Parma alla quale ha appena preso parte, l’azienda di Città Sant’Angelo ha presentato una nuova serie di oli aromatizzati. Nel frattempo le energie di questa impresa sulle colline aprutine sono concentrate su un altro fiore all’occhiello. Si tratta della Passata di

Pomodoro Pera d’Abruzzo, la cui produzione è stata avviata lo scorso anno. «Ci siamo accorti che ciò che i clienti ricercano continuamente – racconta Alessandro – è il prodotto naturale senza compromessi. Così abbiamo deciso di partire da una materia prima d’eccellenza che arriva dalla nostra terra, il pomodoro pera, appunto, per produrre una passata secondo la ricetta tipica tradizionale. Partendo dai pomodori coltivati in un campo a soli 2 km dal nostro stabilimento, controlliamo quotidianamente la loro crescita per assicurare che siano dolci, con pochi semi e che arrivino a fine stagione senza difetti. Al momento di perfetta maturazione, i pomodori vengono raccolti a mano. Giunti nello stabilimento, dopo un attento trasporto, questi vengono lavati e poi scelti a mano da occhi attenti e nasi fini. Solo i pomodori che rispettano le nostre specifiche organolettiche, come colore, forma, odore e gusto, vengono sbollentati fino a quando raggiungono la giusta consistenza e poi trasformati in passata. Viene aggiunto il sale, solo lo 0,4%, e poi subito imbottigliata passando per un sistema di tubi in acciaio che evitano il contatto del prodotto con l’aria. Ora stiamo cercando di creare un vero consorzio con altri produttori – conclude Paltera – per ottenere la denominazione di origine protetta anche per il pomodoro pera»

I terreni coltivati dall’azienda agricola

Il ciclo di produzione della passata di Pomodoro Pera d’Abruzzo

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» di Denia Di Giacomo - foto concesse dall’ Istituzione Sinfonica Abruzzese

L’Orchestra Sinfonica Abruzzese durante il concerto Sala della Regina alla Camera dei Deputati il 4 Aprile 2014

L’Orchestra Ambasciatrice della cultura L’Istituzione Sinfonica Abruzzese, una delle 13 ICO - Istituzioni Concertistico Orchestrali riconosciute dallo Stato compie ben quarant’anni e il suo compleanno coincide con il periodo di maggiore impegno degli ultimi anni dell’Ente. Conosciamo da vicino una delle più importanti istituzioni culturali della nostra regione

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a sede storica è all’Aquila, in piazza del Teatro. L’ISA – Istituzione Sinfonica Abruzzese - grazie ad un difficile e intenso lavoro, nel dicembre del 2009, ha fatto tornare a vivere il Ridotto del Teatro Comunale, una struttura da 350 posti che ha ospitato e ospita le maggiori attività culturali cittadine. Da allora, forte della sua storia, l’Orchestra è stata ambasciatrice dell’eccellenza musicale dell’Abruzzo, in Italia e all’estero e oltre alla regolare programmazione, l’Ente ha ideato e realizzato importanti progetti: un concerto alla Scala di Milano; La Musica Costruisce, sostenuto dal Museo Casa Ferrari di Modena, 9000 dischi donati ai cittadini emiliani colpiti dal sisma nel 2012. Due dischi incisi per la prestigiosa casa discografica Amadeus di Milano e lo scorso 4 Aprile il Concerto alla Camera

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dei Deputati - Sala della Regina, alla presenza della presidente Laura Boldrini, per commemorare i 5 anni dal sisma dell’Aquila, città della cultura abruzzese. Insomma, una lunga storia di manifestazioni che evidenziano l’impegno costante dell’ente abruzzese verso la ricostruzione immateriale della propria comunità, fondamentale per l’identità sociale di un luogo. Tutto questo realizzato nella piena consapevolezza di come la cultura possa e debba essere vettore e strumento di aggregazione soprattutto nei momenti di difficoltà di un popolo.

Impresa Culturale L’Istituzione Sinfonica Abruzzese inizia la sua attività nel 1970, ma è il 1974 l’anno della completa realizzazione della prima programmazione. È una impresa


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culturale formata da cinquanta professionisti occupati stabilmente che sviluppa oltre 13.000 giornate lavorative l’anno, creando un indotto di assoluta rilevanza anche a livello regionale. Mission delle ICO è l’educazione del pubblico alla musica classica sinfonica, ma l’Orchestra si distingue anche nella programmazione lirica e di contaminazione. Negli ultimi anni si è registrato un aumento del pubblico pari al 20% con conseguente accrescimento dell’attività commerciale che si attesta sui 300 mila euro l’anno, business legato ad eventi, concerti, dischi e progetti speciali che hanno accresciuto la visibilità e la reputazione di

uno degli Enti di produzione musicale più “longevi” d’Abruzzo, con un 15% di attività commerciale pari alla media italiana degli altri enti insistenti su ben altri territori. Purtroppo, come in ogni cosa, c’è un tasto dolente e in questo caso si tratta della la scure che si è abbattuta senza distinzione alcuna tra enti di produzione e di distribuzione, da parte della Regione e della Provincia dell’Aquila,la prima con un taglio che ha raggiunto l’incredibile soglia del 70% dei contributi e la seconda che dal 2012 non ha erogato fondi già programmati in bilancio, con conseguenti pesanti disagi gestionali - amministrativi.

a tu per tu con Antonio Centi, presidente dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese  Presidente Centi, l’Abruzzo punta sulle eccellenze e sulla qualità, ormai fondamentali per il rilancio dell’economia, la Cultura che ruolo ha? «Nell’attuale fase storica nella quale si è in competizione su tutto, non c’ è dubbio che un territorio che si rende riconoscibile sulla base della qualità complessa dei propri insediamenti dispone già in partenza di un formidabile fattore di posi-

zionamento. La cultura diventa un asse portante della riconoscibilità e la cultura musicale in particolare, per sua natura, raggiunge più direttamente e rapidamente il giusto livello di attenzione».

La cultura razionalizzi offerta e prodotto, si sente sempre più spesso. L’Isa è già sulla buona strada ma serve una politica territoriale lungimirante.

L’Opera Lirica Tosca al Teatro Marrucino

«Serve affermare una diversa

Strategia abruzzese. Una Strategia generale di sviluppo su basi nuove, capace di accostare i profili delle proposte economiche avanzate in ogni campo con i valori della cultura, questi quasi a garanzia di un identità complessivamente competitiva che, come i vasi comunicanti, sia in grado di trasferire qualità, bellezza e gradevolezza in permanenti coinvolgimenti reciproci»

L’Orchestra alla Scala di Milano - foto di Vico Chamla

La direzione artistica Ettore Pellegrino è Direttore Artistico dell’ISA dal 2011 e del Teatro Marrucino dal 2012, forte della convinzione che il concetto di rete sia vincente soprattutto per la cultura, ha avviato una solida collaborazione con enti di produzione e distribuzione musicale del centro Italia aumentando la presenza dell’Orchestra nei teatri.

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seminari & convegni » a cura della redazione - foto concesse da “L’Aquila città per le donne”

Il tavolo dei relatori

“Donne, management, leadership: un nuovo modo di governare le aziende” “L’Aquila città per le donne” continua a dare mezzi e strumenti alle donne aquilane

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per inventare e progettare un futuro lavorativo in autonomia

alla costruzione di un piano di impresa allo start up, l’organizzazione, il marketing e la comunicazione, la leadership femminile e la valorizzazione delle differenze. Questi sono i temi oggetto del percorso per neo imprenditrici dal titolo “Donne, management, leadership: un nuovo modo di governare le aziende”, promosso dal Progetto “L’Aquila città per le donne” in partnership con la Camera di Commercio, per incentivare e

sostenere la voglia di fare impresa delle donne aquilane. Come valorizzare il proprio talento e le proprie potenzialità nella guida della propria azienda? Il corso ha inteso dare da un lato nozioni tecniche di gestione e dall’altro definire un nuovo modello di governance e management al femminile. L’iniziativa, rivolta a giovani, donne uscite dal mercato del lavoro, ma che vogliono rientrarvi intraprendendo un percorso imprenditoriale e professionale auto-

nomo, ha riscosso subito un grande successo: 20 i posti disponibili, oltre 60 le adesioni pervenute, tanto che si è dovuto ipotizzare di replicarla in nuove edizioni. Le docenze sono state tenute da due professionisti aquilani Stefano Miconi, consulente d’azienda, e Salvatore Santangelo, esperto di leadership e coaching e blogger, a seguire la testimonianza di Augusta Robimarga, ex direttore dell’Agenzia delle Entrate dell’Aquila e di Teramo •

Donne, impresa, leadership e… ricostruzione Sempre di leadership e imprenditoria femminile si è parlato alla IV edizione del Salone della Ricostruzione “Le imprese delle donne. Nuova leadership nella ricostruzione” è stata l’ultima iniziativa pubblica promossa dal Progetto “L’Aquila città per le donne” questa volta insieme al Gruppo Giovani Imprenditori Edili dell’Ance. Un evento che ha voluto, attraverso la presenza dei giovani costruttori, disegnare una possibile ricostruzione intorno al tema della leadership femminile. Si è parlato di creatività nella progettazione, differenza nell’impostare la gestione di un’impresa, dei numeri sempre in crescita delle aziende guidate da donne e di leadership femminile. Il tutto nell’ottica di una ricostruzione della città dell’Aquila indirizzata alla creazione di una città più viva e vivibile per tutti. Al dibattito aperto dai saluti del presidente dei Giovani Imprenditori Edili dell’Ance, Adolfo Cicchetti, e dell’assessore comunale alle Politiche sociali, Emanuela Di Giovambattista, hanno partecipato Fausta Clementi, segretario Camera di Commercio dell’Aquila, Federica Di Vincenzo, architetto, Marzia Frattale, imprenditrice edile, Laura Tinari, imprenditrice e promotrice Progetto “L’Aquila città per le donne”. A moderare Michela Corridore, giornalista de Il Centro. «Nell’immaginario collettivo l’ambiente imprenditoriale edile è sembrato sempre maschile, ma oggi nel nostro territorio, forse perché spinte dal vento della ricostruzione, più donne iniziano a entrare in questo settore». Nel 2013 nella nostra regione sono state 26mila le donne disoccupate e 219mila le inattive, 196mila quelle occupate. Un Abruzzo che spicca per intraprendenza anche tra le regioni italiane, essendo secondo soltanto al Molise. I settori trainanti risultano essere quello agricolo, artigianale e dei servizi. «Oggi quando si parla di occupazione femminile non si tocca solo il tema delle pari opportunità, bensì quello della crescita economica di un Paese e dello stato di salute del mondo del lavoro di quel Paese» ha commentato Laura Tinari. Gradito l’inaspettato arrivo del sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini, che ha poi preso parte anche al dibattito.

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» a cura della redazione - foto concesse da Carsa

Tutto pronto per il Salone dei prodotti tipici

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Torna a L’Aquila, dal 16 al 19 maggio la mostra-mercato dedicata alle produzioni enogastronomiche delle aree protette italiane. Tante le novità della II edizione

opo lo straordinario successo della prima edizione, torna a L’Aquila, dal 16 al 19 maggio, il Salone dei prodotti tipici dei Parchi d’Italia, mostra-mercato dedicata alle produzioni enogastronomiche delle aree protette italiane. La prima edizione, che si svolta nel maggio 2013, ha ottenuto importanti riscontri dagli addetti ai lavori, ma soprattutto ha incontrato il favore del pubblico e delle aziende che hanno partecipato. Cifre da record anche se si trattava solo della prima edizione: oltre 30.000 visitatori e 150 espositori provenienti dall’Abruzzo e da diverse regioni italiane. Centinaia di prodotti tipici promossi e venduti in stand con allestimenti e arredi dall’anima green

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che hanno fatto del Salone il primo evento fieristico d’Italia completamente sostenibile. La manifestazione disegna una mappa dei sapori tipici e tradizionali dei parchi italiani per sottolineare le potenzialità economiche di una “nuova industria”: quella della sostenibilità e della valorizzazione delle produzioni di qualità. Qualità che, certo, contribuiscono a un più armonico sviluppo turistico ed econonimo dei territori italiani. Un’industria che vede l’Abruzzo in prima linea, proprio grazie alle iniziative di promozione territoriale legate al sistema dei parchi e alle eccellenze enogastronomiche che questi territori esprimono. Il Salone dei Prodotti Tipici dei

Parchi d’Italia, nato su iniziativa della Camera di Commercio dell’Aquila e promosso dal Comitato Promoexpò, anche quest’anno, oltre alla esposizione e vendita di prodotti tipici, propone, con il suo programma culturale, idee che coniugano qualità, tipicità e ambiente e conferma la formula di promozione a chilometro zero. Una formula vincente che ha incontrato il favore di tanti sia tra il pubblico sia tra gli addetti ai lavori. Il successo della prima edizione è valso al Salone il riconoscimento di Fiera Nazionale, sottolineato e accompagnato con grande interesse dalla stampa specializzata e non. “Ringrazio i parchi italiani che hanno condiviso questo percorso e ringrazio


seminari & convegni

Alcune immagini della passata edizione

tutti quei produttori che a scatola chiusa hanno aderito lo scorso anno alla manifestazione – così Lorenzo Santilli, presidente della Camera di Commercio dell’Aquila – L’interesse nei confronti del Salone sta crescendo e vogliamo far sì che diventi un evento di riferimento per le tipicità dei nostri territori e un appuntamento importante per le aziende che con tanti sacrifici stanno ridando immagine e fiducia alla nostra economia. L’Ente camerale da me presieduto ha ritenuto di dover sostenere il Salone non solo economicamente, ma anche con l’impegno complessivo della struttura e attivandosi per il coinvolgimento del sistema produttivo”. Tipici dei Parchi 2014 investe dunque sulla possibilità di rilanciare definitivamente il sistema delle aree protette italiane per affermare con più forza le potenzialità non espresse compiutamente soprattutto in termini turistici e di promozione delle produzioni di qualità. Anche quest’anno la formula è quella della mostra-mercato con stand, degustazioni, show cooking e commercializzazione dei prodotti, in una visione totalmente integrata tra territorio, economia rurale, sostenibilità e turismo. “Il Salone dei prodotti tipici dei Parchi d’Italia 2014 si presenta con

tante novità – commenta Roberto Di Vincenzo, presidente di Carsa, partner organizzativo della manifestazione. La prima è che è diventata anche formalmente una manifestazione nazionale. La seconda novità è l’organizzazione di una importante azione di incoming dagli Stati Uniti distributori e buyer del mercato Gourmet. Proprio in tema di commer-

Lo chef stellato William Zonfa

cializzazione, verrà infatti realizzato all’interno del Salone un focus sull’internazionalizzazione dei prodotti, con la presenza di 12 tra distributori e buyer dagli USA, il cui scopo è quello di offrire un’opportunità di avviare o sviluppare l’esportazione dei prodotti

esposti, nel mercato statunitense”. L’evento si carica anche di un importante valore antropologico, come spiega il giornalista, scrittore e autore televisivo Carlo Cambi, nonché animatore culturale del Salone “Partiamo dal concetto che il consumo alimentare è un atto economico, politico, culturale e sociale insieme. Tipici dei Parchi, con il suo progetto, narra i cibi e la cucina, mettendo insieme quattro aspetti: agricolo, territoriale-ambientale, nutrizionale e gastronomico-culturale. Lo scopo dichiarato è educativo e di riacculturazione. In particolare gli operatori sono coinvolti in un’azione di narrazione dei prodotti, dei luoghi e delle prassi gastronomiche affinché diventino diffusori di cultura agroambientalegastronomica. L’ambizione è quella di collocare la cucina domestica in un ambito di estrema qualificazione. Gli show cooking, nello spazio Verrigni, sono preparati da chef stellati e sarà interessante verificare come la gastronomia sia appannaggio delle aree rurali”. L’altra grande novità di questa seconda edizione è PARKonSTAGE, festival musicale dedicato ai parchi. Saranno premiati testi, composizioni e strumenti musicali in grado di valorizzare il grande patrimonio legato alla natura esistente in Italia •

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seminari & convegni » di Elena Prizzi - foto concesse da AIDP

Marco Dau durante il suo intervento

Il gruppo AIDP

“Il Gusto”. Quando la forma supera la sostanza

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Protagonista del quinto evento AIDP: “HR in tutti i sensi”, Marco Dau, nelle doppie vesti di general director della 3G Spa e cuoco

i chiamano sapori le sensazioni specifiche dettate dal senso del gusto” ed AIDP Abruzzo e Molise fa assaporare il gusto del ruolo dell’HR d’impresa, mixando l’arte del fare le cose con gusto in azienda con quella dei cuochi in cucina. Fare l’HR dunque non è solo questione di sostanza, ovvero di gestione efficace degli uomini di un’azienda ma anche di gusto nel proprio lavoro, di forma! Come ricorda il presidente di AIDP Raffaele Credidio, il termine gusto ricorre spesso nel nostro frasario quotidiano: avere gusto, levarsi il gusto, per il gusto di, ecc. eppure spesso chi deve comunicare questa positività del fare, non la lascia percepire o non la sa stimolare negli altri, mancando nella comunicazione. Il gusto del fare e la capacità di trasmettere motivazione e positività, è il primo ingrediente per un HR di successo. Tuttavia è indiscutibile che ciò che è bello, accattivante nella forma, espressione di arte e di armonia delle linee, non conosce confini geografici.

Il gusto del bello e l’attenzione per l’aspetto estetico hanno veramente valore se abbinati alla sostanza, all’efficienza del prodotto o servizio: lo sapeva bene Steve Jobs. Vivere circondati dal bello, da paesaggi stimolanti è un altro fattore di forza del senso del gusto. Chi ha il compito di valorizzare le persone, continua Credidio, deve avere anche il coraggio di scegliere il bello, soprattutto se questo può impattare sul benessere e conseguentemente sulla produttività delle persone. Noi italiani inseguiamo la bellezza e abbiamo gusto, lo sa per esperienza diretta Marco Dau, general director della 3G Spa e chef di cucina. Coniugare l’arte del management e del risultato con il gusto richiede doti da chef stellato “Serve ordine, capacità di delega, -dice Dausincronismo, rapporti funzionali e gerarchici tanto nella brigata di cucina quanto nel team aziendale”. Il verbo gustare, secondo l’esimia Enciclopedia Treccani, significa “avvertire e distinguere il sapore di qualcosa”.

L’assaggio è sicuramente il momento più importante, più delicato, che coinvolge tutti i sensi e dà il via alla percezione del mondo esterno, di ciò che sentiamo ed immaginiamo. Il gustare in azienda, secondo Marco Dau, è da intendersi come attenzione al piacere, come attenzione agli equilibri, all’armonia dell’ambiente, delle relazioni e dei colori. La sua passione per la cucina gli ha insegnato a coniugare arte e bellezza, colori e profumi, occhio e gusto. Per Marco Dau la sensibilità al gusto porta all’evoluzione, al bene sociale. Lo dimostra la storia e lo evidenziano gli esempi lungimiranti di grandi aziende come TOD’S, NESTLE e GLASSDOOR che hanno fatto del welfare d’impresa il loro punto di crescita e “Chi comprende che è in atto questo cambiamento può ancora competere”.L’augurio quindi di AIDP non può che essere quello di assaggiare, di testare le vostre realtà d’impresa e di vita quotidiana, cercando di recuperare il senso del gusto e la piacevolezza del bello •

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eventi » a cura della redazione

Nathalie Dompé, responsabile Corporate Social Responsibility Gruppo Dompé

“3:32” ricordo e rinascita A cinque anni dal sisma che ha sconvolto il capoluogo abruzzese, la magia del lavoro degli allievi della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia dell’Aquila, con il sostegno di Dompè, ha permesso di rivivere i momenti che hanno segnato la vita della città, il suo orgoglio e la sua voglia di ricominciare

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orologio digitale, che si ferma quando quei drammatici secondi hanno minato le basi della terra aquilana. L’Aquila è oggi il simbolo della voglia di recuperare la propria vita e veder rinascere la propria città. A raccontare i momenti del terremoto, la paura, il ritorno alla normalità e la speranza in una ricostruzione strutturale, economica e sociale sono i fotogrammi del cortometraggio “3:32”, realizzato dagli allievi della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia dell’Aquila, grazie all’impegno di Dompé. L’iniziativa è stata presentata proprio in occasione delle celebrazioni del quinto anniversario del terremoto alla presenza di Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila, la senatrice Stefania Pezzopane, Marcello Foti, direttore generale del Centro Sperimentale di Cinematografia, e Nathalie Dompé, responsabile Corporate Social Responsibility Gruppo Dompé. «L’idea del progetto 3:32 ha visto la partecipazione dei collaboratori Dompé che operano nel sito produttivo e nel Centro di Ricerca dell’Aquila. Loro sono la vera anima del cortometraggio, offrendo le proprie testimonianze per realizzarne la sceneggiatura - spiega Nathalie Dompé -. Dalle loro parole traspare l’orgoglio di una città e di un’azienda che non ha voluto fermarsi, proprio grazie alla forza di volontà di chi vi lavora e

che a poche settimane dal sisma ha ripreso appieno la propria attività. Anche grazie a questa comunione d’intenti, che ha visto coinvolti tutti i collaboratori Dompé, il sito continua a crescere in un settore, quello delle biotecnologie, di grande potenziale per lo sviluppo economico e per l’affermazione dei talenti professionali di questo territorio». Il film nasce, dunque, dal ricordo di chi ha vissuto quella notte, dall’immediato desiderio di ripresa, dal ritorno al lavoro in una coralità d’intenti che vede protagonisti le persone e l’azienda. Ad aprire e chiudere la pellicola è un nonno, che parla con un bambino, quasi a testimoniare quanto sia importante passare tra le generazioni il testimone della speranza e dell’orgoglio. A prestare la propria voce al nonno è stata un’icona del cinema italiano come Giancarlo Giannini. Il progetto di Corporate Social Responsibility “3:32” vede la macchina da presa diventare lo strumento più efficace per recuperare le sensazioni, le emozioni e l’onore di una comunità che ha trovato la forza di reagire. «Desidero ringraziare Dompé – ha dichiarato Marcello Foti – per averci resi partner di questa esperienza straordinaria. I nostri giovani talenti hanno rielaborato le sceneggiature dei collaboratori Dompé con professionalità e un’emozione palpabile in ogni scena»

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eventi » di Denia Di Giacomo - foto concesse da FIRA – Finanziaria Regionale Abruzzese

Il Treno delle Idee in partenza dalla stazione di Pescara Centrale

Il Treno delle Idee Grande e rinnovato successo per l’iniziativa “Il treno delle idee”, per lo sviluppo ed il sostegno delle StartUp. Rocco Micucci, presidente della FIRA, dichiara: «Il Treno delle Idee è un messaggio di speranza»

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l treno come metafora del viaggio, come sinonimo di percorso verso la crescita e come mezzo di unione tra realtà differenti che però possono fungere da sostegno a nuove iniziative. Parliamo dei “Il treno delle idee”, iniziativa targata Fira (Finanziaria Regionale Abruzzese), in collaborazione con la Regione Abruzzo e Ferrovia Adriatico-Sangritana, per la disseminazione sul territorio del bando StartUp StartHope e la ricerca di nuove idee da trasformare in imprese. Questo è quanto presentato lo scorso 20 marzo in Regione dal vice presidente ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, e dal presidente della Fira, Rocco Micucci. “Il treno delle idee” è alla sua seconda edizione e lo scorso anno portò a bordo oltre 300 partecipanti, un successo davvero importante che quest’anno si è ripetuto in un clima di energia e entusiasmo. L’evento è avvenuto lo scorso 6 aprile, e si è trattato di un laboratorio mobile in viaggio per 480 chilometri lungo la tratta ferroviaria Pescara-Rom con arrivo previsto presso la Luiss EnLabs. Una giornata di circa dodici ore alla ricerca di idee nuove su cui investire. A bordo del treno ospiti d’eccezione,

investitori ed esperti dell’ecosistema startup, con i quali i partecipanti hanno fatto networking, si sono confrontati e hanno avuto la possibilità di ottenere utili suggerimenti per ampliare la propria prospettiva di business. Cento i partecipanti e 5 le startup sul palco: «L’anno scorso i partecipanti erano venuti per curiosità, quest’anno invece la maggior parte conosceva già il programma ed è venuta con uno scopo» raccontano Rita e Carlotta di Fira, la Finanziaria Regionale Abruzzese che ha organizzato il Treno. «La scorsa edizione è servita per contaminare, per avvicinare la gente al settore startup questa invece è stata più utile per gli startupper». «Il prossimo anno ci potremo permettere di fare selezione. Già quest’anno abbiamo dovuto respingere un centinaio di richieste» dice soddisfatto il presidente di Fira, Rocco Micucci. «L’idea è stata importata da Vancouver, dove esisteva già un treno delle startup. L’abbiamo replicato prima solamente in Abruzzo, poi abbiamo pensato di portarlo a Roma. Ci separano solo tre ore di viaggio e Roma offre alle startup molte opportunità. Vogliamo aprire un incubatore a Pescara e cercare di creare ecosistema, anche se so che non è una cosa facile»

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eventi » di Elisa Prizzi - foto concesse da AIDP

Andrea Bonanni Caione ed Elisa Antonioni

L’intervento di Andrea Bonanni Caione

Orario di lavoro e progresso: è ora di cambiare qualcosa? Aidp AeM risponde con l’evento “Viaggio nel tempo”

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l tempo è una variante strategica che fa la differenza nelle scelte professionali. Ne è convinta Cinzia Rossi, amministratore della Cross Srl, che con il fattore tempo si confronta ogni giorno, occupandosi di outplacement e di consulenza alla carriera. “Più tempo utilizzi, più tempo acquisti”, questo il suo monito per tutti quei ragazzi che vivono la crescita come tappe sequenziali e non simultanee, non riuscendo a conciliare studio e lavoro. «La concezione del tempo da dedicare al lavoro -sostiene Elisa Antonioni, vicepresidente AIDP AeM- è fortemente cambiata da quando nel 1870 si riteneva che si dovesse lavorare ‘dal sole al sole’ ovvero dall’alba al tramonto. L’irrompere del progresso industriale, lo sviluppo del mondo informatico, hanno completamente trasformato il fattore tempo. Prima chiedevamo ai nostri dipendenti di lasciare a casa i problemi personali, oggi chiediamo loro di pensare, al di là del tempo e del luogo». Ne è convinto Raffaele Credidio, presidente AIDP AeM, che analizzando da HR manager i bisogni dei lavoratori e dell’azienda, evidenzia: «Oggi un direttore del Personale deve inventare nuovi schemi. Il cambio di paradigma che proponiamo con questo evento richiede manager preparati a valutare gli obiettivi raggiunti e non a misurare il tempo lavoro. L’informatizzazione ha dato al lavoro duttilità ed autonomia gestionale, relegando al luogo fisico un’importanza secondaria». Ma il diritto del lavoro come risponde a questa nuova necessità? Andrea Bonanni Caione, managing partner di LabLaw, spiega come oggi la retribuzione prevista dal CCNL paghi sostanzialmente il tempo. «Ciò che oggi serve alle imprese –sostiene l’avvocato– è la trasformazione del lavoro in fattore di produzio-

ne! Ad oggi la contrattazione di prossimità è l’unica che legittimi la formulazione dei singoli contratti di lavoro in base alle reali necessità produttive». Tutto questo lo stanno già sperimentando Fater e Tetra Pak Packaging Solution, qui rappresentate dai loro HR director, Gianluca Nardone e Gianmaurizio Cazzarolli. Il miglioramento della qualità della vita lavorativa e del senso di “ingaggio” all’azienda sono i risultati ottenuti da Fater in seguito all’abolizione della timbratura dei cartellini nell’Headquarter e dall’introduzione di un nuovo orario flessibile nei turni di produzione. «Senso di fiducia - afferma Nardone –ed elevata responsabilizzazione sono ingredienti necessari per creare un clima nel quale è più facile conseguire risultati eccellenti». L’esperienza riportata da Cazzarolli conferma la validità di un sistema di lavoro flessibile, in cui una visione lungimirante di Tetra Pak nella gestione del personale, ha generato una forte responsabilizzazione dei dipendenti, un controllo informatico dei lavori eseguiti dal personale e l’introduzione del tele-working. «È indubbio –spiega Cazzarolli- che un controllo degli obiettivi raggiunti a fronte delle ore di lavoro utilizzate, richieda un’elevata competenza da parte dei dirigenti, chiamati a valutare i risultati». Il lavoro flessibile non è solo prerogativa d’impresa, perché come evidenzia il critico d’arte Luca Beatrice la duttilità del lavoro è sempre appartenuta al mondo dell’arte e della cultura. I tempi dell’artista quindi potrebbero diventare quelli dell’impresa, con una nuova concezione del bello. Prossimo appuntamento AIDP, il Congresso Nazionale “Persone: Risorsa della Terra”, Bergamo 22/24 maggio 2014

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eventi » a cura della redazione

Il B2B tra gli operatori

Ad Ecotur il turismo sostenibile di ADRIMOB Presentati alla Borsa Internazionale del Turismo Natura gli itinerari turistici di ADRIMOB, Adriatic Multimodal System. Partner del progetto, la Provincia di Pescara

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ue giorni per parlare di Turismo Natura. Ecotur si è rivelata la fiera ideale per presentare agli operatori e alla stampa di settore gli obiettivi di ADRIMOB, Adriatic Multimodal System. Il progetto nasce con lo scopo di rafforzare e di integrare la rete dei trasporti a terra per consentire ai passeggeri, una volta sbarcati, di muoversi liberamente alla scoperta di territori. Ed è proprio in quest’ottica che la Provincia di Pescara, partner del progetto ADRIMOB, ha deciso di partecipare con uno proprio stand alla Borsa Internazionale del Turismo Natura che si è tenuta a Lanciano dal 31 marzo al 1 aprile. Nel corso della fiera sono stati presentati i pacchetti turistici realizzati dalla Provincia di Pescara nell’ambito delle attività del progetto. Lo spirito è stato quello di promuovere nuove opportunità di mobilità multimodale tra le coste adriatiche collegando le principali città italiane e i Balcani. Erano disponibili presso lo stand (allestito totalmente con materiale ecosostenibile) tutti gli itinerari turistici che promuovono il trasporto sostenibile, (tra i vari servizi è stato presentato anche quello di bike sharing), diversi opuscoli promozionali del sistema multimodale Adriatico e brochure dettagliate che descrivono i circuiti multimodali e i pacchetti turistici. In particolare la brochure “MAGICO ADRIATICO” con i tour

Adriatico da costa costa, Dalle terme al mare, Tour dell’Alto, Medio e Basso Adriatico e Dai Vestini agli Illiri. Soddisfatto l’Assessore alle Politiche Comunitarie della Provincia di Pescara Valter Cozzi che ha dichiarato: «Il tema della mobilità sostenibile è stato sempre prioritario per la Provincia di Pescara. E infatti grazie ai Fondi Europei intercettati, siamo riusciti a promuovere insieme ad ADRIMOB il primo servizio di bike sharing sul nostro territorio». Il progetto ADRIMOB, in linea con gli obiettivi perseguiti dall’Asse 3, Misura 3.2 del Programma di cooperazione transfrontaliero IPA Adriatic CBC 2007/2013, è finalizzato a favorire lo sviluppo del sistema di trasporto sostenibile lungo e tra le coste dell’Adriatico. Attraverso l’integrazione delle infrastrutture e lo sviluppo dei servizi di trasporto, il progetto ha tra i principali obiettivi quello di favorire il movimento di coloro che viaggiano per motivi di lavoro, turismo e affari. Tra gli appuntamenti di Ecotur, molto rilevante per ADRIMOB e Provincia di Pescara è stato quello del 31 marzo nel quale si è tenuto il 24° Nature Tourist Workshop, dove è stato possibile contattare operatori della domanda italiani ed esteri, interessati ai prodotti turistici che riguardano il turismo e il trasporto sostenibile

Lo stand di Adrimob ad Ecotur

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» a cura della redazione - foto concesse da Teramo che Lavora

La foto di gruppo al termine della serata

“Premio Teramo che Lavora” si riconferma un successo Sul palco del ristorante Sayonara a Tortoreto, si è svolta la 12^ edizione del Premio che ha visto la soddisfazione del patron Patrizio Panichi

A

ncora una volta l’Associazione “Premio Teramo che Lavora” riesce a fare il miracolo, sì perché di vero miracolo si tratta; nonostante il difficile momento economico, anche quest’anno il patron Federico Panichi è riuscito ad allestire una serata di grande successo. La XII edizione ha visto il patrocinio di: Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Abruzzo, Università degli Studi di Teramo, Amministrazione Provinciale, Comune di Crognaleto, Comune di Castelli, Confindustria Teramo, Federalberghi, Confcommercio, Banca Picena Truentina, Abruz-

zo Impresa, Banca dell’Adriatico e Fondazione Umberto Veronesi. Anche in questa edizione, numerosi sono stati i riconoscimenti ad imprese ed imprenditori di vari settori dell’economia regionale e non solo. Impeccabile anche il servizio messo in campo dall’Istituto Alberghiero Di Poppa- Rozzi di Teramo e dai suoi ragazzi che, con grande professionalità, guidati dalla loro preside prof. ssa Silvia Manetta e dai docenti, hanno servito pietanze di eccezionale pregio preparate dallo chef del ristorante Sayonara di Tortoreto e

Un momento dello spettacolo

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eventi

Patrizio Panichi tra Francesca Chillemi e Veronica Maya

accompagnate dai vini della Cantina Orsogna. A condurre la serata, i due collaudatissimi presentatori di mamma RAI Amedeo Goria e la bellissima Veronica Maya che hanno introdotto gli artisti alla folta platea di imprenditori. A Franco Guzzo, maresciallo d’Italia di “La Sai L’Ultima”? di Canale 5 è stato affidato il momento di cabaret, alla cover ufficiale di Adriano Celentano il momento canoro, alla fascinosa Francesca Chillemi la figura di madrina, al duo “Sabbia sulle Note” lo spettacolo canoro-figurativo, per concludere con la bellissima Sofienne e il suo gruppo di conturbanti danzatrici del ventre . Come ogni anno gli organizzatori non sono venuti meno al loro credo di unire al momento ludico anche quello dedicato

Il sindaco di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo con Veronica Maya

alla solidarietà, ed infatti il presidente Patrizio Panichi, ha assunto l’impregno di consegnare nei prossimi giorni una fornitura di pasta ad una casa famiglia vibratiana e una bacheca al parroco della Chiesa San Nicola di Tortoreto. Numeroso il pubblico di imprenditori, politici, amministratori e personalità che hanno fatto da cornice ad una serata diventata oramai un appuntamento fisso per molti. Soddisfatto anche il patron Panichi che ha dichiarato: «Chi attribuisce alla crisi tutte le sue difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato… perchè non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose». L’appuntamento è per il prossimo anno

I premiati dell’Edizione 2014 Massimo Di Francesco Produttore, impresario di alcuni più importanti nomi del panorama canoro Italiano Delfino Viaggi Agenzia di viaggio con pullman propri ed autonoleggio di automezzi con e senza conducente Fracassa Salumi Azienda produttrice di formaggi e salumi di qualità con carni dei propri allevamenti Donato Colonnelli Funzionario del Ministero dell’Agricoltura e Foreste, con incarico presso l’Ispettorato Centrale per la tutela della Qualità dei Prodotti Alimentari e repressione frodi Giorgio D’Ignazio Assessore comune di Teramo e volontario UNITALSI e Croce Rossa Italiana Cantina Orsogna Winery Cantina del Chietino produttrice di vini particolari più volte

vincitrice di importanti riconoscimenti, tra cui “Miglior Cantina D’Italia” Vincenzo Orsatti Architetto specializzato in recuperi, risanamento e restauro di edifici pubblici e privati, con esperienza anche in campo archeologico Cristiano Artoni Imprenditore che opera nel settore distributivo stampa, dove è azienda di primaria importanza nazionale Cosimo Callari Medico chirurgo specializzato in chirurgia Laparoscopica, dirigente del reparto di Chirurgia Endocrina e Metabolica presso il Policlinico Gemelli di Roma Maestro Enrico Melozzi Compositore, direttore d’orchestra, produttore discografico ed arrangiatore Walter Nanni Regista di cortometraggi e lungometraggi

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Anno 1¡ n. 1 - maggio 2006 - € 3,50 ,50 (o omaggio)

Anno 2° n. 5 _ maggio 2007

(copia omaggio)

- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

Anno 1¡ n. 2 - giugn no 2006 - (copia om m aggio)

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Anno 1¡ n. 3 - luglio/a agosto 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 1¡ n. 4 - settemb bre 2006 - (copia oma aggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 1¡ n. 5 - ottobre e 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 1¡ n. 6 - novembr re 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

Anno 1¡ n. 7 - dicembre 2006 - (copia omag ggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 2¡ n. 2 - febbraio o 2007 - (copia omag ggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

Anno 2¡ n. 3 - marzo 2007 - (copia omaggio o) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

Anno 2° n. 4 _ aprile 2007

(copia omaggio)

Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • GENNAIO 2013 • NUMERO 73 • ANNO VIII • www.ABRUZZOIMPRESA.IT • COPIA OMAGGIO

NUMERO

73

ISSN 1973-5383

numero

numero

da maggio 2006 per 88 volte

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio

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Scrivi la tua storia con noi

numero

Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 88 • aprile 2014 • anno IX • Copia Omaggio

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Il primo e unico mensile dedicato Al Manager Per i protagonisti dell’economia regionale. Nelle 130 pagine della rivista trovano spazio le storie dei capitani d’impresa, gli articoli di attualità, quelli dedicati a innovazione, marketing, lavoro e sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative più rilevanti organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono&Bello”, dove si parla di enogastronomia, turismo, territorio, cultura, tradizioni, arte, musica e moda.

Diventa artefice della tua crescita insieme ad ABRUZZO IMPRESA



Contributors

Antonio Teti ict

Alessandra Rossi Abruzzo che Prouce

Filippo Paolini norme&leggi

È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. D’Annunzio” di ChietiPescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Sposata con tre figli, è nata a L’Aquila nel 1973. Laureata in Economia e Commercio presso l’Università degli studi di L’Aquila, Dottore Commercialista e revisore contabile, cultore della materia, Facoltà di Economia dell’Aquila. Attualmente direttore amministrativo del Gruppo di famiglia Rossi Edilizia srl, già presidente dei Giovani di Confindustria L’Aquila e presidente di Abruzzo Moderno.

Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Luigi Carunchio fisco Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Simone D’Alessandro creatività È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente.  Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo. it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

Alessio Pelusi messa in sicurezza Il dott. Alessio Pelusi si occupa di sicurezza sul lavoro e gestione della qualità da 8 anni. Ha un Master in Safety Management presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, dove ha conseguito le qualifiche di RSPP per i macrosettori B4-B5-B6-B7-B9. Ha un Master in giornalismo, presso la Eidos Communications di Roma; la qualifica di Valutatore di sistemi di gestione della qualità del RINA training factory ed una Laurea quinquennale in Scienze della comunicazione, presa all’Università “La Sapienza” di Roma. È autore del romanzo “La moleskine nera” (Tracce 2009).

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “CarboniPaolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Nicola Boschetti Di vino e non solo Nicola Boschetti Maitresommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala /bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola.

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PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

a cura di Denia Di Giacomo

119 Ortona a tutela dei suoi vini DOC

121 Black Maya, una birra che è la fine del mondo

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Verrigni e Valentini, matrimonio riuscito!

111 Ma il Sole dov’è?! 113 Traparentesi 123 Pranzi e ceni tardi? Dimagrisci di meno! 125 Bollicine abruzzesi: quale futuro?

127 Lo straordinario talento di Manuel Cini



PAPILLE

» di Denia Di Giacomo

Ma il Sole dov’è?!

È

molto strano vivere una primavera fatta di pioggia e freddo, strano per la natura, strano per i bambini che non vedono l’ora di scendere in strada a giocare e soprattutto strano per la vita sociale in genere, le persone infat“Assai ti, piuttosto che incontrarsi all’aperto, scelgono location al chiuso, ancora infreddolite nei propri giubbini… Ma la voglia di sole è tanta ecco il perché dell’utilissimo contributo del nostro nutrizionista Pietro Campanaro, che affronta il problema dell’orario migliore per i pasti… è bene non tardare, ne va della linea! Se invece non abbiamo nessun problema di linea e siamo intenditori di buon cibo allora ci conviene correre a visitare il “Verrigni temporary store”, un vero

di mettere insieme i propri intenti per ricominciare a distinguersi e creare ottimi vini, il Consorzio si è costituito nel 2013 ed ha anche debuttato al Vinitaly, ospite dello stand del Comune di Ortona. “Birra dell’anno 2014”, premio Qualità Abruzzo, seconacquista chi perdendo impara” do posto nel campionato “Migliori birre dell’anno (Michelangelo) 2013”…questi non sono premi ricevuti da chissà quale enogastronomica, ovvero Francesco super-birra a noi lontana, ma sono Valentini e Francesca Petrei Verrii tanti riconoscimenti ottenuti da gni, questo amabile posto raccoglie un prodotto made in Abruzzo e per i migliori vini Valentini accostati ai la precisione dalla birra artigiagenuini prodotti del nobile pastifinale creata da Melania Chiappini, cio rosetano Verrigni appunto. titolare di Golden Rose, birrificio Sempre di buon vino si parla ma in agricolo di Pianella, un posto modo diverso nell’articolo dedicato assolutamente da scoprire di cui ci alla nascita del Consorzio di tutela parla Marcella Pace. Ortona doc, un’aggregazione di Buona lettura allora, sperando che cantine e aziende agricole del teril sole ci accompagni! ritorio ortonese che hanno deciso e proprio scrigno di prelibatezze rigorosamente made in Italy, anzi, made in Abruzzo – che è meglio! – nato proprio al centro di Pescara, nella nota Piazza Salotto. Sorto dall’incontro tra due eccellenti rappresentanti della nostra tradizione

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TRAPARENTESI

EVENTI

Il 6° Raduno Nazionale della Majella Il prossimo 15 giungo a Casoli si svolgerà il sesto raduno Nazionale della Majella. Un evento storico, di spettacolo, natura e gastronomia dedicato in particolare alle care FIAT 500. Il ritrovo è a Casoli in Piazza della Majella per poi snodarsi in varie tappe, come la Chiesa della Madonna Del Carmine, il Trappeto Caprafico, il Lago di Casoli con un pranzo e poi mille altre sorprese. INFO e moduli per la partecipazione: www.500acastello.it/ majella2014.html

SOLIDARIETA’

L’Avis promuove l’integrazione

Creato un protocollo di Intesa tra l’Avis Abruzzo (Associazione Volontari Italiani Sangue) e la Comunità Islamica Abruzzese, avvenuta il 30 marzo a Roseto degli Abruzzi. «I processi di integrazione rappresentano un interesse comune: l’inserimento dei cittadini stranieri nelle organizzazioni di volontariato facilita il processo di integrazione individuale e delle loro comunità», queste le parole del presidente Avis Abruzzo Giulio Di Sante. La firma è stata apposta nell’ambito del convegno “Volontariato, solidarietà, integrazione”, realizzato grazie alla collaborazione del CSV di Teramo e del Comune di Roseto, moderato dal giornalista Nicola Catenaro, a cui sono intervenuti Massimo Pichini, presidente CSV Teramo e Mustapha Baztami, Imam segretario della Comunità Islamica abruzzese.

RICONOSCIMENTI

Giovane viticoltore teatino conquista la Germania

Due importanti riconoscimenti per un giovane viticoltore abruzzese. Pier Carmine Tilli, 28 anni, titolare dell’aziende agricola Tilli di Casoli, ha ottenuto due importanti premi nell’ambito del Prowein di Dusseldorf, l’importante rassegna enologica che si è conclusa in Germania coinvolgendo oltre 4.700 espositore provenienti da oltre 50 Paesi. L’azienda casolana, fondata dal giovane titolare nel 2009, si è imposta nella categoria “Beste qualitat, bester preis” (miglior rapporto qualità prezzo) con il Lupus Montepulciano d’Abruzzo Doc e il Concetto Merlot Igt 2011, entrambi ottenuti con metodi biologici. Grande la soddisfazione del giovane Pier Carmine, laureando in scienze agrarie e recentemente eletto delegato regionale di Giovani impresa Coldiretti Abruzzo, e della sorella gemella Sara, ingegnere gestionale che lo aiuta nella gestione aziendale.

TECNOLOGIA

La tecnologia accende il Sole Alla scienza non c’è confine, è il caso di dirlo per COELUX, l’innovativo progetto finanziato dalla Unione Europea, che riproduce nell’architettura indoor gli effetti fisici e ottici della luce in natura, simulando la diffusione e la trasmissione dei raggi solari attraverso l’atmosfera. Alla guida il progetto, presentato fra i dodici progetti tecnologicamente innovativi presentati alla Innovation Convention del marzo 2014 a Bruxelles, c’è una PMI italiana e ora questo grande sogno luminoso è pronto per conquistare una quota dei 58 miliardi di euro del mercato mondiale dell’illuminotecnica.

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EVENTI

Si riparte con il Maggio Teatino

A Chieti ha preso il via il Maggio Teatino, cartellone di eventi culturali, sociali, istituzionali, sportivi, di solidarietà e d’intrattenimento, che ha visto il suo inizio lo scorso giovedì 1 maggio, con il Concerto per la Festa dei Lavoratori in piazzale Marconi, a Chieti Scalo, e vedrà la sua conclusione domenica 22 giugno prossimo con l’Infiorata dedicata al Corpus Domini. Oltre cento eventi, organizzati con la partecipazione di Enti e di associazioni cittadine che, per l’occasione, hanno regolarmente partecipato alla selezione di un avviso pubblico, si susseguiranno nel corso dei mesi di maggio e giugno, nel capoluogo teatino, con il preciso scopo di valorizzare la storia e il patrimonio della città e quello delle tradizioni del Maggio Teatino. RICONOSCIMENTI

Il Premio Qualità Abruzzo a venticinque specialità della nostra regione

Sono venticinque i prodotti che entrano a pieno titolo nell’Olimpo dell’eccellenza gastronomica abruzzese. A stabilirlo, sono state le varie giurie di esperti del Premio Qualità Abruzzo, ideato dalla Scuola di Alta Formazione e Perfezionamento “Leonardo” di Qualiform, la cui prima edizione si è conclusa sabato 12 aprile 2014 nella splendida cornice del teatro comunale di Città Sant’Angelo. Nel corso di una intensa mattinata, presentata dal giornalista Gianluca Marchesani, sono intervenute varie personalità tra cui Loriano Di Sabatino, coordinatore delle giurie tecniche, Mauro Pallini, ideatore del premio, e Gabriele Florindi, sindaco di Città Sant’Angelo, concordi nel risaltare il grande valore dei prodotti che hanno partecipato al concorso, che parlano di storie aziendali, territori, tradizioni, sapienze, conoscenze tecniche e culturali, oltre che necessarie passioni capaci di rendere la nostra regione seconda a nessuna per quanto riguarda l’eccellenza a tavola.

MODA

Una scuola per la moda

Advanced Fashion Training, una formazione per chi durante o dopo un percorso accademico intende farsi strada nel mondo della moda. E’ questo il nuovo progetto ideato da Doriana Roio, stilista pescarese titolare del marchio omonimo di linee lusso, in Italia, Brasile e Corea del Sud, da pochi mesi brand emergente nel circuito delle grandi firme internazionali, Vincenzo Di Giamberardino della GetGoing Consulting, da 15 anni nella formazione, da più di 15 anni nel settore della formazione e comunicazione, con competenze specifiche nelle strategie di marketing internazionale, in particolare nei settori web e social media. Per informazione e iscrizioni: info@uniquestudio.it - info@dorianaroio.com

RICONOSCIMENTI

Il Premio Antonilli

È importante riflettere sui tempi del giornalismo e del precariato, soprattutto in questo buio momento storico. A questo è dedicato il Premio Paolo Antonilli, il cronista del quotidiano il Centro scomparso nel febbraio del 2007. Giunto alla sua seconda edizione, quest’anno il premio è andato a Silvia Bencivelli, pisana di nascita e romana d’adozione, 34 anni, laureata in medicina e chirurgia, collaboratrice di Repubblica e della rivista Scienze. La giornalista è stata premiata presso il Teatro Comunale di Città Sant’Angelo, soprattutto per il suo libro “Perchè ci piace la musica” (Sironi editore, tradotto in Francia, Spagna e Stati Uniti), con la seguente motivazione: «Per il suo ammirevole libro sulla musica: un percorso tra le diverse ipotesi che la scienza sta percorrendo per dare un significato razionale a una delle più misteriose abitudini umane». Al giornalista scomparso è attualmente dedicato anche un libro “Può una cornacchia catturare una pantera”, curato da Pierpaolo De Simone.

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TRAPARENTESI

La cultura moltiplicatore di ricchezza

CULTURA

La cultura presenta una “bilancia commerciale” in attivo anche in Abruzzo. L’investimento in attività culturali ha un forte valore aggiunto sugli investimenti, gli 80 miliardi prodotti dal sistema culturale italiano nel suo complesso producono 133 miliardi di euro: il 15,3% dell’economia nazionale. L’Abruzzo poi, presenta valori superio rispetto alla media nazionale per quanto riguarda le imprese giovanili del settore cultura (13,9% rispetto al 10,8%) e le imprese culturali al femminile (28,9% rispetto al 23,1). Cifre, però, che non si traducono in un progetto riconoscibile per mancanza di un coordinamento e la frammentazione dei centri di iniziativa. Spunti di riflessione significativi per costruire un “nuovo manifesto per la cultura abruzzese” da consegnare ai candidati alla Regione: un obiettivo emerso nel corso della giornata che si è svolta all’Università di Teramo “Tesoro cultura” organizzata in collaborazione con Provincia e Fondazione Tercas.

Il rilancio dei treni storici

EVENTI

Il 17 e il 18 maggio, in occasione della riapertura all’esercizio turistico della Sulmona – Castel di Sangro, sono previste delle manifestazioni nelle stazioni attraversate da questa storica tratta ferroviaria con degustazione di prodotti tipici locali. L’iniziativa è della Fondazione Fs Italiane, con il contributo del Parco Nazionale della Majella e l’evento inaugura l’attività di Fondazione Fs Italia su quattro linee storiche che, a livello nazionale, costituiranno un vero e proprio museo dinamico della storia delle nostre ferrovie. Info e prenotazioni e locandina dell’evento: http://www.fondazionefs.it

Vittorito in festa

FOLKLORE

Il 21 e 22 maggio prossimi a Vittorito si festeggia la Madonna del Borgo. Questa festa veniva chiamata la Sacra, dal termine consacrazione della chiesa della Madonna, infatti, la chiesa parrocchiale di Vittorito era la chiesa di Santa Maria ad Nives, la Madonna della Neve. Nonostante la festa del 22 maggio avveniva in un periodo particolarmente duro per i contadini, era comunque una celebrazione molto sentita da tutti con una banda ed una processione che attraversavano tutte le contrade del paese. Oggi viene celebrata ancora con molto entusiasmo con l’aggiunta dei fuochi d’artificio e dell’orchestra.

EVENTI ENOGASTRONOMICI

Salone Prodotti Tipici

Da quest’anno il Salone dei prodotti tipici dei parchi d’Italia, in programma all’Aquila dal 16 al 19 maggio, sarà riconosciuto come una tappa verso Expo 2015. L’evento è organizzato dall’agenzia pescarese Carsa nei capannoni dell’ex Agriformula a Bazzano. Gli espositori arriveranno anche dalla regione spagnola della Catalogna, mentre i produttori italiani avranno la possibilità di far conoscere le proprie eccellenze a un gruppo di 13 importatori agroalimentari statunitensi, che arriveranno al salone il 17 e il 18. Una mostra-mercato di vini, oli, salumi, formaggi e prelibatezze provenienti dai parchi di ogni parte dello stivale, che delizieranno tutti i presenti con show cooking, degustazioni guidate, laboratori del gusto e fattorie didattiche anche per bambini.

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STORIE & SAPORI » di Denia Di Giacomo

» Francesco Valentini e Francesca Petrei Castelli Verrigni (foto concessa da F. Verrigni)

Verrigni e Valentini, matrimonio riuscito!

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Nel cuore di Pescara, a piazza Salotto, è nato il “Verrigni temporary store”, uno scrigno di prelibatezze made in Italy partorito dal connubio tra il pastifico Verrigni di Roseto e la cantina Valentini di Loreto Aprutino

vevamo già parlato di loro e del loro concetto di qualità, ora si sono uniti per creare qualcosa di unico, un posto dove il made in Italy è quello vero, quello genuino, a chilometro zero e fatto solo di prodotti abruzzesi. Parliamo dell’Azienda Agricola Valentini, con i suoi vini ormai noti in tutto il mondo e dello storico pastificio rosetano Verrigni, tra le prime paste artigianali d’Italia nelle classifiche specializzate. Il loro connubio, nato ormai da tempo per la creazione di prodotti esclusivamente made in Italy, oggi si è concretizzato ulteriormente grazie al “Verrigni temporary store”, un punto vendita nel cuore di Pescara, per la precisione in Piazza Salotto, dove è possibile acquistare il meglio delle due realtà. Le eccellenze enogastronomiche si incontrano dunque in un solo punto, dove sughi, pasta, vini eccezionali

e olio, sono i veri protagonisti, creati esclusivamente per tutti coloro che sono particolarmente attenti a mangiare made in Italy, a sostenere una filiera produttiva rispettosa del lavoro altrui, sana, trasparente e soprattutto interamente italiana. L’inaugurazione dello store si è svolta in un vero clima di festa, delicati ma gustosi assaggini di vere prelibatezze uniti ad eccellenti vini a marchio Valentini hanno allietato i numerosi ospiti e curiosi che sono intervenuti, tutti entusiasti di conoscere questa nuova sfida lanciata da due lungimiranti imprenditori, Francesco Valentini e Francesca Petrei Castelli Verrigni, che si sono detti entusiasti di proseguire lungo il sentiero della reale riscoperta e promozione del made in Italy, un percorso certamente impegnativo ma che deve assolutamente essere intrapreso con onestà e rispetto dei consumatori

» Alcuni momenti dell’inaugurazione

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STORIE & SAPORI » a cura della redazione

» Un momento della premiazione

» Alcuni componenti del Consorzio

Ortona a tutela dei suoi vini DOC

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È nato il Consorzio di tutela Ortona doc, una nuova rete di aziende del territorio che vogliono riportare agli antichi fasti il nome dei vini ortonesi

resentati alla stampa e al pubblico i primi tre vini prodotti dal Consorzio di tutela Ortona doc. Nato da un patto di alleanza di alcune cantine e aziende agricole del territorio ortonese, il Consorzio si è costituito nel 2013 ed ha anche debuttato al Vinitaly, ospite dello stand del Comune di Ortona. La qualità de “li vini dolci e bruschi” di Ortona e delle uve impiegate è stata per secoli ben nota a tutti, oggetto di un commercio fiorente verso Venezia, Napoli, Roma, e Ragusa. «Nel XVII secolo il vino di Ortona riforniva le Cantine della corte di Napoli e del Papa Paolo V – spiega il presidente del Consorzio di Tutela Ortona DOC Francesco Falcone - La sua storia non dà lustro solo ad un’area ristretta, ma alla provincia di Chieti e all’Abruzzo intero. La sua storia ha un prestigio che il Consorzio vuole restituire». Oggi questa storia è tornata in auge grazie alla lungimiranza di numerose cantine del luogo che hanno deciso di fare rete ed intraprendere una nuova avventura durante la quale promuovere il proprio territorio e i propri prodotti sotto un’unica bandiera. I vini prodotti vanno dal Rosso al Bianco e verranno venduti presso tutte le cantine aderenti al Consorzio, ovvero: Cantina Ortona, Caldora Vini, Citra, Casal Thaulero, Cantina San Zefferino, Dora Sarchese, Cantine Dragani, Agriverde, De Iure Salvatore. Il vino Ortona Doc proviene da uve allevate con siste-

ma pergola abruzzese. Il Rosso è a base Montepulciano d’Abruzzo (95% min), il bianco a base Trebbiano (minimo 70%). Entrambi provengono da un territorio caratterizzato dalla peculiare posizione tra l’Adriatico e il massiccio della Majella, protetto dai venti umidi dell’Ovest e beneficiante di un’escursione termica che garantisce una maggiore conservazione degli aromi e delle acidità nelle bacche di uva. L’Ortonese conta 2700 ettari di vigne e 5 milioni di viti. «Nel Medioevo venivano inflitte pesanti sanzioni verso chi tentasse di imbarcare vino che non fosse prodotto nel Comune – spiega l’assessore all’agricoltura del Comune di Ortona Giannicola Di Carlo – La produzione vitivinicola è da sempre il fiore all’occhiello di Ortona: la prima volta che il suo vino viene citato in un documento scritto è in una lettera del 594 d.C., a firma del Papa Gregorio Magno. La sua qualità divenne così nota da venire presto protetta da rigide politiche: alla fine del 1500, ad esempio, non veniva permesso a chi non fosse ortonese di impiantare vigneti nel territorio, con lo scopo di preservare le caratteristiche qualitative, evitare il surplus di produzione e mantenere il giusto prezzo di mercato». Per l’occasione è stata distribuita una copia del libro di Elio Giannetti “La vite e il vino”, curato dall’associazione ortonese di Storia patria, ed è stata offerta una degustazione del Bianco e del Rosso Ortona doc alla presenza delle aziende fondatrici

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via Rodolfo Volpe – nucleo industriale Caselle di Bazzano

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INGRESSO Tutti i giorni dalle ore 11.00 alle 23.00, lunedì 19 maggio dalle ore 10.00 alle 15.00

Mostra-mercato, laboratori dei sapori, degustazioni, show cooking, convegni: quattro giorni per raccontare il mondo sostenibile delle produzioni enogastronomiche delle aree protette italiane.

Biglietto intero: E 5,00 Biglietto ridotto: E 4,00

Speciale famiglie: per i nuclei familiari composti da 4 o più persone, 2 ingressi gratuiti. Ingresso gratuito per i bambini sotto i 12 anni, gli over 65 e le persone diversamente abili. con il contributo di

sponsor

promosso da

Confederazione italiana agricoltori L’AQUILA

con il patrocinio di

partner organizzativo Camera di Commercio CATANZARO Camera di Commercio MANTOVA Associazione Regionale Comuni d’Abruzzo

sponsor tecnici

partner

programma culturale a cura di

in collaborazione con

VERDE: PANTONE 355

Slow Food Abruzzo - Molise

Camera di Commercio FERRARA

media partner

Emblema del Parco nazionale realizzato da

CARSA Comunicazione Integrata - Pescara


STORIE & SAPORI » di Marcella Pace - foto concesse da Golden Rose

» Melania Chiappini, la titolare del birrificio agricolo durante un momento della produzione

Black Maya, una birra che è la fine del mondo

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Melania Chiappini racconta la storia del suo birrificio agricolo, Golden Rose

a sua uscita ufficiale è stata a dicembre 2012, in prossimità di quella che, secondo la profezia Maya, avrebbe dovuto essere la fine del mondo. Non a caso l’hanno chiamata “Black Maya” e la profezia in parte si è realizzata. Sì perché questa birra è, per il palato, la fine del mondo. A dirlo sono i molteplici riconoscimenti che in breve periodo ha conquistato: secondo posto nel campionato “Migliori birre dell’anno 2013”, nell’ambito della manifestazione Culinaria 2013 e poi ancora, secondo posto nella Categoria dedicata alle Birre scure, ad alta fermentazione con basso grado alcolico, d’ispirazione angloamericana, del concorso “Birra dell’anno 2014”, e infine, ma solo cronologicamente, il premio Qualità Abruzzo, ideato dalla Scuola di Alta Formazione e Perfezionamento “Leonardo” di Qualiform. Autrice di questa birra di successo è Melania Chiappini, titolare di Golden Rose, birrificio agricolo di Pianella. «Golden Rose nasce nel 2003 come azienda agricola – racconta Melania-. Inizialmente produce-

» Il riconoscimento come Miglior Birra 2014

vamo olio di oliva e coltivavamo cereali che poi venivano venduti per la loro lavorazione. Negli anni ho pensato di sfruttare la materia prima a mia disposizione e così ho deciso di creare un birrificio agricolo. In pratica seminiamo l’orzo che poi andiamo a maltare. Unendolo al luppolo acquistato all’estero e ad altri piccoli quantitativi di malti differenti creiamo le nostre birre». E’ così che Golden Rose, il cui stemma rappresenta il profilo della montagna abruzzese “La bella addormentata”, produce tre varietà di birra: la bionda Kristy, la rossa Valenty e la nera, la Black Maya. La vendita avviene in azienda, dove Melania e suo marito hanno creato un luogo degustazioni, attraverso il sito e-commerce e a Pescara, nel mercato a chilometro 0 di Campagna Amica. «Il nostro obiettivo – anticipa Melania – sarebbe quello di produrre una birra a km 0. Purtroppo ad oggi i migliori luppoli sono quelli stranieri. Sarebbe bellissimo poter sfruttare luppoli del nostro territorio, creando un prodotto dalla filiera cortissima»

» Il Premio Qualità Abruzzo ottenuto dalla Black Maya

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salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

Pranzi e ceni tardi? Dimagrisci di meno!

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Alcuni studi scientifici hanno definitivamente dimostrato la stretta correlazione tra l’orario di assunzione dei pasti e la tendenza o meno a dimagrire

vete presente il ragionier Ugo Fantozzi che in una memorabile scena della saga di Fantozzi si alza di scatto dopo il suono della sveglia e con tempi da record si lava, si veste, dà due morsi ad una brioche e beve il caffè e poi è pronto per partire per andare al lavoro? Ecco spesso la nostra vita è così veloce e caotica, si comincia correndo e si continua per tutto il giorno, non si ha tempo per fare una buona colazione o pranzare all’ora giusta e perciò si arriva a cena con la fame più accentuata e magari, rilassandosi dopo una frenetica giornata, ci si concede qualche gratificazione in più. Ebbene questo modo di fare favorisce l’ingrassamento e per di più per chi è già ingrassato e sta a dieta, riduce la possibilità di dimagrire e adesso è stato anche provato scientificamente. Numerosi studi in passato avevano mostrato una relazione tra il tempo di assunzione del cibo e la regolazione del peso ma non era ancora stato osservato se il successo di una dieta per il controllo ponderale fosse o meno associato all’orario dei pasti e allora uno studio recente pubblicato sull’International Journal of Obesity su un campione di 420 persone in dieta dimagrante da 20 settimane ha

colmato questa lacuna. I soggetti sono stati divisi in due gruppi in base alla loro abitudine di consumare il pranzo rispettivamente prima o dopo le 15. Le persone abituate a mangiare tardi hanno perso peso più lentamente e in misura minore rispetto a quelle abituate a mangiare prima a parità di apporto energetico e composizione della dieta. La più evidente differenza fenotipica tra i due gruppi consisteva nel fatto che chi mangiava tardi aveva la tendenza a cenare più tardi e addormentarsi più tardi e, soprattutto, a “saltare” la prima colazione rispetto ai mangiatori precoci. Dall’esame del genotipo, è risultato che i primi presentavano un polimorfismo del gene CLOCK (Circadian Locomotor Output Cycles Kaput) uno dei geni che regolano il ritmo circadiano ovvero che abituandosi a mangiare tardi si ha un adattamento genetico che riduce il dispendio energetico. Queste evidenze confermano che per ottenere dei buoni risultati in un programma alimentare o per prevenire l’ingrassamento non conta solo il corretto apporto calorico e la corretta ripartizione dei macronutrienti, ma anche e soprattutto l’orario dei pasti

Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno – Fermo info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com; gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina; Twitter: @nutraceuticafit; canale Youtube: Pietro Campanaro

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divino & non solo » di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food

Bollicine abruzzesi: quale futuro? Siamo un popolo di emulatori, copiamo tutto e male, basta che un mercato di prodotti agroalimentari tiri in qualche regione vocata, che subito ci mettiamo in testa di poter fare altrettanto, e poco importa se quasi sempre non abbiamo le carte in regola, tanto si vende

opo aver scopiazzato vini super barricati dalla Toscana, pecorino dalle Marche, rosati dalla Francia, ora ci siamo messi in testa di trasformare l’Abruzzo nella Valdobbiadene del sud. Ogni giorno esce sul mercato una nuova bollicine regionale, fatta con i vitigni più fantasiosi e dai prezzi sempre più disparati, e poco importa se quasi tutte vengono spumantizzate in Veneto, quello che più conta e cercare di togliere qualche fetta di mercato ai maestri del Cartizze. Valdobbiadene ha una storia di oltre 50 anni nella produzione di Prosecco, per non parlare di Trento o Franciacorta, una storia fatta di vitigno (Il Glera), tradizioni, territori e di forti investimenti, fatti da uomini che ci credono da sempre. E’ stato rifatto tutto il disciplinare di produzione, delimitati i territori, ma soprattutto una regione lavora per un risultato finale utile a tutti, con regole e limiti, ecco perché è il vino italiano più venduto al mondo. Noi possiamo provarci, per gioco o per allargare la nostra conoscenza, tutto fa esperienza, ma cari produttori, vendere una pseudo bollicina abruzzese, senza storia e senza territorio, molte volte al prezzo maggiore di un prosecco affermato, è a dir poco una barzelletta, e quando capirete che invece di mandare cisterne di trebbiano al nord, per tagliarci vini blasonati, comincerete a fare la famosa zonazione con tanto di disciplinare e controllo sulla provenienza delle uve, forse non saremo più considerati “il magazzino dell’uva”. È vero anche le altre regioni fanno dei bei giochini, ma visto i loro successi, forse dovremmo “scopiazzare meglio”, e non solo prodotti, ma mentalità

Scelto per voi Sii Me rosato brut. 2012 Il nome di questa bollicina contiene tutti i sogni e la passione del compianto e mai dimenticato Nicola Santoleri, un uomo eccezionale, a cui il figlio Giovanni deve molto e ogni giorno si adopera per seguire le orme paterne. Ottenuto da una bella selezione di uve autoctone e sapientemente lavorato, si presenta alla vista

con un bel colore cerasuolo vivo, naso minerale e speziato, bello il perlage, dal sapore deciso ma elegante, con struttura e lunga persistenza, che ben lo abbinano a piatti sia di terra che di mare, ma eccezionale con le pallotte cacio e ove. Da servire sui 8 gradi. Da consumare entro il 2015 Prezzo indicativo 18 Euro

Info Azienda agricola Nicola Santoleri, tenuta di Crognaleto Guardiagrele - 0871 893301

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Arte & Co. » di Eleonora Lopes - foto concesse da Manuel Cini

Lo straordinario talento di Manuel Cini Ha solo 15 anni ed è già considerato un vero enfant prodige nel campo musicale, avendo al suo attivo diverse partecipazioni a concorsi pianistici nazionali ed internazionali, collocandosi sempre ai primi posti. Conosciamolo da vicino...

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egnatevi questo nome, Manuel Cini, perchè siamo convinti che tra qualche anno lo leggeremo accanto a nomi altisonanti della musica classica nazionale e non. Classe 1998, nato ad Atri, ma residente a Città Sant’Angelo, Manuel suona il pianoforte da quando aveva 6 anni. Figlio d’arte, (il papà Fabrizio suona la chitarra e diversi altri strumenti, compositore e arrangiatore, ha all’attivo anche diverse collaborazioni con Nduccio), Manuel ha un fratello più grande Andrea e frequenta il Liceo Classico a Pescara. «Papà mi portava sempre nei suoi concerti, -racconta il ragazzo- praticamente sono nato in mezzo alla musica e mi è venuto naturale iniziare a suonare il pianoforte». Un talento straordinario il suo, che in pochi anni lo ha portato a partecipare a diversi concorsi pianistici nazionali ed internazionali, collocandosi sempre ai primi posti. Tant’è che anche il noto compositore Sergio Rendine e il famoso pianista Michele Campanella lo hanno voluto prendere sotto le proprie ali. Cini è un ragazzo schivo, ma tenace e determinato, e quando parliamo del suo futuro, non ha dubbi, da grande vuole fare il musicista. Tra i suo hobby c’è la lettura, in particolare la storia moderna e i classici della letteratura russa. Da un anno e mezzo Manuel è allievo della professoressa Filomena Montopoli, insegnante del Conservatorio di Pescara.

» La locandina del prossimo concerto

» Manuel Cini durante un suo concerto

«Mi alleno 8 ore al giorno nel week end –ci spiega- e 4 ore al giorno durante la settimana. I miei musicisti preferiti sono Chopin e Bach, seppur molto diversi tra loro, riescono a trasmettermi emozioni fortissime. Quando suono, sono completamente rapito dalle note, riesco a staccare da tutto e ad isolarmi da quello che mi circonda». Il suo idolo è Rafal Blechacz, pianista polocco di 28 anni, che a solo 20 anni è riuscito a vincere il Concorso Chopin di Varsavia. «Di lui mi piace tantissimo la capacità –ci spiega il giovane pianista- di fondere tecnica ed interpretazione che poi a mio avviso è il valore aggiunto di un grande pianista». Manuel è considerato un vero enfant prodige nel campo musicale. Lo scorso anno ha tenuto un concerto all’Aurum di Pescara e il prossimo 24 maggio si esibirà, rigorosamente senza spartiti come da sua consuetudine, all’Arca di Spoltore. Tra i progetti futuri c’è l’iscrizione al Conservatorio di Pescara per completare la sua formazione, la partecipazione ad altri concorsi e varie esibizioni in giro per l’Italia. «La mia famiglia mi ha sempre sostenuto in questa straordinari avventura, ci tengo a ringraziare i miei genitori – conclude Cimi- per i sacrifici che stanno facendo nei miei confronti». Un talento musicale che senz’altro nei prossimi anni farà molto parlare di sé. Un grande in bocca al lupo dalla nostra redazione!

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