Febbraio 2014

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio

numero

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la nuova opportunità per “fare rete”

Il futuro di ogni azienda passa dalla sua capacità di “fare rete”. ASSOIMPRESA ha come preciso intento quello di favorire nuove opportunità con servizi dedicati.

ASSOIMPRESA facilita nuove iniziative da sviluppare fra associati.

www.assoimpresaitaliana.it



direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, Marcella Pace hanno collaborato a questo numero Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Antonio Teti, Filippo Paolini, Lorenzo Pierfelice, Alessio Pelusi, Vincenzo Verratti, Brabara Gambacorta, Lisa De Leonardis, Ettore Di Silvestre, Andrea Bonanni Caione, Chiara Valentini, mauro di cola, Nicola Catenaro, Chiara Strozzieri, NICOLA BOSCHETTI, Pietro campanaro ufficio grafico

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

CLIZIA FORCELLA

Coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

PrinterGroup Italia srl - Na

editore

Fabio De Vincentiis

Abruzzo Impresa il mensile del manager

FEBBRAIO 2014 n°86

anno IX

numero chiuso in redazione il 28 febbraio 2014

in copertina Luca Paparella foto di Marco Di Meo - WM Foto

sito WEB

www.abruzzoimpresa.it

e-mail:

redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it commerciale@abruzzoimpresa.it

indirizzo

Abruzzo Impresa SP. Lungofino complesso Ibisco B5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

telefono e fax

t. 085 9508161 / f. 085 9508157

ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006, è edito da Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono e Bello”, dove si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2014 tutti i diritti riservati. abruzzO IMPRESa - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio abbonamenti Per informazioni scrivi a Abruzzo Impresa servizio abbonamenti SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara o invia una mail a abbonamenti@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. L’abbonamento entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo dell’abbonamento per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 28,90 più 7,22 Euro Iva inclusa per spedizioni postali per la somma totale di Euro 36,12 per ricevere 12 numeri di Abruzo Impresa. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “ABBONAMENTO ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, l’editore garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

MEETING

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dal mensile ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA.

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Capitani d’Impresa

Sport Bike Polo. Lo pratico da un anno, e qui a Pescara siamo riusciti a creare un’associazione di cui sono presidente, è impegnativo, ma molto divertente.

Musica La ascolto sempre e ovunque. Il mio genere preferito è il rock, ma mi piace anche la musica elettronica. Pearl Jam, The Heavy, The Black Keys e Artic Monkeys sono tra i miei preferiti.

Passione Beh, non potrei che rispondere la bici. Per me non è solo un mezzo di trasporto, ma è uno stile di vita, la vivo a 360° in tutte le sue sfumature.

Arte Spesso per le mie bici prendo ispirazione dall’arte contemporanea. In particolare amo molto Jean Debufett che con i suoi particolarissimi disegni, fu il primo ad introdurre il concetto dei lavori spontanei e immediati.

LUCA PAPARELLA UNA PASSIONE PER LAVORO Sta per compiere 36 anni Luca Paparella, ma a vederlo ne dimostra scarsi 30, non solo per il suo aspetto fisico, ma in particolare per la grinta e l’energia, tipiche di un adolescente che sprigiona nel raccontarci della sua passione che si è poi trasformata in lavoro: la bici. Partiamo dall’inizio. Di origini milanesi, Luca nasce a Magenta dove i suoi genitori lavorano in un’azienda farmaceutica. Ma nell’80, tornano in Abruzzo (il papà è di Tocco da Casauria) e fondano un’azienda tutta loro la MPIM a Sambuceto. Luca ha una sorella Debora di 38 anni, che lavora tra l’azienda di famiglia a il negozio Kartell, nel centro di Pescara. Cresce a Pescara, e dopo il diploma in Ragioneria, si trasferisce a Roma per frequentare lo IED, l’Istituto Europeo del Design, qui si diploma in Virtual e Digital Design. Terminata la parentesi romana, parte per Londra per imparare l’inglese e dopo i classici lavoretti da cameriere diventa un freelance del settore web intercettando diversi ed importanti clienti. «Londra è una città –racconta Luca- che porto nel cuore. Ho conosciuto tante persone provenienti da tutto il mondo con le quali mi sono confrontato e sono cresciuto a livello umano e professionale. Ed è proprio a Londra che ho preso ispirazione per alcune mie bici». Nel 2009, quasi per caso, aiutando i suoi genitori come interprete in un viaggio di lavoro in Polonia, inizia a fare i suoi primi passi nell’azienda di famiglia. Decide così di tornare a Pescara in maniera definitiva e qui, la sua passione per la bici che aveva fin da bambino, diventa un vero e proprio lavoro fondando il marchio Maibaic, letteralmente “la mia bici”, proprio perché il suo è un prodotto esclusivo. Da 4 anni Luca realizza le sue bici, un mix tra artigianalità, design e funzionalità. «Ogni bici -continua Luca- ha la sua anima, ed il mio lavoro è proprio quello di trovarla e dargli vita». Luca è un fiume in piena, quando crede in qualcosa ci mette tutto se stesso, ed è quello che è accaduto per Maibaic, lanciando a Pescara e non solo, la moda di queste bellissime biciclette.

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Abruzzo ImpresA il mensile del manager • Gennaio 2013 • numero 73 • anno Viii • www.AbruzzoImpresA.It • CopIA omAggIo

numero

ISSN 1973-5383

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numero

Abruzzo ImpresA il mensile del manager • numero 85 • gennaio 2014 • Anno VIII • CopIA omAggIo

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3° MEETING

FARE IMPRESA GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO

Premio Aquila Reale

IL PREMIO PIÙ AMBITO DA CHI FA IMPRESA. Riconoscimento alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa

con il patrocinio di La scorsa edizione è stata patrocinata da

COMUNE DI MONTESILVANO

INFO • tel. 085.9508161 _ fax 085 9508157 _ info@assoimpresaitaliana.it _ www.assoimpresaitaliana.it


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NINO GERMANO prima della consegna del PREMIO “AQUILA REALE” Riconoscimento alle ultime copertine del mensile Abruzzo Impresa

2 La TORTA del SECONDO MEETING “FARE IMPRESA” Gli IMPRENDITORI e MANAGER che hanno ricevuto

3 il PREMIO “AQUILA REALE”

GIGLI DELLA EDIMAC 4 ALEX INSIEME AI DIRIGENTI DELL’AQUILA CALCIO

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Il presidente della Regione Gianni Chiodi con il prof. Nicola Mattoscio e il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci

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i tavoli della serata di gala del meeting “fare Impresa”

In primo piano Michele Amoroso amministratore delegato di Generazione Vincente SpA


L’editore Fabio De Vincentiis «Ci avviamo alla terza edizione del meeting FARE IMPRESA. Obiettivo di quest’anno affrontare insieme un futuro sempre più competitivo. Il meeting 2014 nasce con l’obiettivo di mettere insieme tutti gli attori del tessuto economico, politico e formativo regionale affinchè durante l’arco della serata possano conoscersi, confrontarsi e stringere relazioni proficue. Il meeting FARE IMPRESA è promosso e organizzato dal mensile ABRUZZO IMPRESA. Come di consueto, nel corso dell’evento, sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento alle ultime copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA».

www.galenoweb.it

INFO • tel. 085.9508161 _ fax 085 9508157 _ info@assoimpresaitaliana.it _ www.assoimpresaitaliana.it


per il futuro del vostro business Gli associati

Branmedia srl Via U. Postiglione, 23 67028 San Demetrio nei Vestini (AQ) tel.e fax 0862811046 - mob. 3346983195 info@branmedia.it commerciale@branmedia.it

CEIT srl via Custoza, 26/A 66100 Chieti Scalo (CH) tel. 0871.564947 - fax 0871.565034 ceit@ceit.it www.ceitsrl.it

Le dichiarazioni dell’associato ingegner Mario Tasso

TORRICELLA ETTORINO srl Via S. Pertini Zona Comm. c/o Centro Lainet 66050 San Salvo (CH) tel. 0873.54154 - fax 0873.341887 info@torricellaettorino.it www.torricellaettorino.it

«La cultura nel mattone esiste ancora in Italia e gli italiani sanno bene che questo genere di investimento non tradisce mai nel tempo. Io sono un costruttore e posso sembrare di parte ma il mattone non perde mai valore, questo è abbastanza palese. Ecco perché spingo all’acquisto in questo specifico momento, questa crisi in alcuni casi è più nella testa che nella realtà e spesso anche i media contribuiscono ad esasperare questa situazione»

ASSOIMPRESA facilita nuove occasioni da sviluppare fra associati.

www.assoimpresaitaliana.it


sommario _ anno IX n°86 _ febbraio 2014

opinioni&rubriche finoaquituttobene editoriale ctrl s

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lavoro in corso l’evoluzione dell’informatica messa in sicurezza comunicando

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Repubbliche Gocce d’Inchiostro Tendenze fatti persone Flessibilità in entrata e Riforma Fornero: quali risultati dal monitoraggio? L’Archiviazione Ottica Documentale La sicurezza parte dalla strada Sistemi rappresentazionali

primo piano

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politica food

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Elezioni, la competizione entra nel vivo Il futuro della tavola? La filiera corta!

cover story Maibaic

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Cia d’Abruzzo/Università Teramo/Cidim

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Di Zio / Traini / Fumo

Inail Teramo/psicologi/Ncd

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Maraldo / Di Iulio / Quagliariello

Polo Inoltra/Ministero Economia Commissione Tributaria

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D’Arcangelo / Legnini / Giansaverio

tematiche d’impresa fisco norme&leggi

creatività

40 42 44 46

La rivalutazion dei cespiti aziendali. Un’opportunità per le aziende Sistema fiscale, cosa cambia Facebook si unisce a WhatsApp: un matrimonio perfetto! Premio Confindustria Abruzzo Green si avvia alla terza edizione

new generationstorie&persone Miriam Stella

aziende start-up

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Maibaic, le bici che hanno un’anima

incarichi&carriere

ict

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aziende lavoro

56 focus 58 60 62 65

Miriam Stella

Rete Impresa L’Aquila, l’unione fa la forza Lo StartupWeekend debutta a Pescara: 54 ore di innovazione e startup In Abruzzo arrivano le Factory, network di professionisti al servizio delle imprese In arrivo 6,8 milioni di Euro per ricerca e innovazione

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Le nostre proposte immobiliari residence Panorama - via Della Torre, (Silvi)

residence Borghese - via Canova (Pescara)

I principali cantieri attivi capannone 10.000 mq coperti (Chieti)

complesso Torri Camuzzi (Pescara)

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sommario _ anno IX n°86 _ febbraio 2014

formazione trasporti formazione

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economia enologia aziende solidarietà creatività

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creatività

focus 67 69 71 73 74 76 79 80 83

Crisi aziendali e concordato, al via il corso per commercialisti e avvocati Baltour lancia la “nuova frontiera del viaggio a basso costo” Energia pulita in “sicurezza” Non si accettano Euro! Ausonia, il vino dei Calanchi Ali d’Oro, innovatori per tradizione Amnesty International premia la Gelco Dal mare il rifiuto diventa arte Dap Restyling: “Un tarlo per la testa”

seminari&convegni pari opportunità

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Leadership femminile, una sfida per le aziende e la Pa

eventi

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enologia enologia design istruzione segue a pagina

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Ama 2014, grande successo per l’Anteprima Montepulciano d’Abruzzo

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L’Ais sale in alta quota con Feudo Antico Mariano Moroni si aggiudica l’If Product Design Award 2014 Viaggiando con la fantasia

101            PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

a cura di Denia Di Giacomo

110 Sweetest, la ricetta anticrisi del cake design

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KiFood, questione di stile

L’olio più prezioso del Mondo è “Black”

103 Papille 105 Traparentesi 115 Caffè verde: istruzioni per l’uso 117 Intolleranze: moda o realtà? 121 Quel calice destinato alla periferia di Pescara 123 Bla Bla Design Workshop 125 MutaForma, la Prima Biennale d’Arte Giovane abruzzese

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127 Rivista Abruzzese, la nostra storia 128 Abruzzo Cool

118 Mario Di Paolo, creatività a 360°

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MERAVIGLIE D’ABRUZZO

Forte come un vino rosso, ma delicato come un bianco,

Pecorino della Tenuta i Fauri, vitigno il

autoctono abruzzese, fa parlare di sé. Della sua eccellenza tra i bianchi d’autore, e della sua freschezza tipica di una grande uva. Il Pecorino delle nostre Colline Teatine

è una lenza.

Che sa come dar piacere al gusto, facendosi apprezzare a tavola ma anche nei tanti momenti conviviali di tutti i giorni. Con passione.

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TENUTA I FAURI Schietta e sincera, come i suoi proprietari. In continuo fermento, la famiglia Di Camillo davvero non si annoia mai: nuovi vini da sperimentare, nuovi vigneti con i quali valorizzare i grandi vitigni autoctoni, nuovi mercati da esplorare e nuovi palati da stupire. Trentacinque ettari di vigne vecchie e nuove in giro per la provincia di Chieti, per una produzione di qualità che conserva inalterati i sapori della tradizione. L’enologo Luigi, introverso e severo, assieme al papà Domenico, ha la grinta e la caparbietà degli abruzzesi DOC.

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fino a qui tutto bene Âť di Lorenzo Pierfelice

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gocce d’inchiostro / editoriale

Eleonora Lopes, direttore

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li imprenditori italiani sono stanchi di lavorare in condizioni di continua incertezza, strozzati da una fiscalità intollerabile, inascoltati dalla classe politica, esasperati di sentirsi raccontare che la crisi è ormai finita. Questa condizione a volte porta a proteste eccessive come quella di un ex imprenditore di Montesilvano che giorni fa ha lanciato un appello davanti alla sede di Equitalia: “Dono un rene o una cornea a chi mi salva la casa messa all’asta da banche ed Equitalia”. La società però ha subito precisato che “la legge non consente a Equitalia di pignorare la prima casa, cosa invece concessa agli istituti di credito”. Di fronte a queste azioni estreme, il prefetto di Pescara D’Antuono ha deciso di creare un tavolo operativo anticrisi con i rappresentanti del mondo imprenditoriale, i sindacati di categoria, le associazioni di tutela dei consumatori, gli esponenti dell’agenzia delle entrate e dell’Abi, per avviare un’operazione di informazione capillare che interessi tutti i comuni abruzzesi per tentare di arrestare questa piaga sociale.

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econdo l’Istat, il tasso di disoccupazione 2013 in Abruzzo è inferiore alla media nazionale - 11,4% rispetto a 12,2% - ma in crescita rispetto al 2012, quando era al 10,8%. Gli occupati sono scesi nello stesso anno a 490 mila contro i 508 mila del 2012. Dai dati emerge inoltre che sono 63 mila nella regione le persone in cerca di occupazione (3.113.000 in Italia), contro le 62 mila del 2012 (47 mila nel 2011). A livello provinciale il dato di disoccupazione peggiore è quello aquilano, al 12,5%. Numeri, come da copione, non certo entusiasmanti. Pare che nel 2014, seppur lieve, ci sarà una ripresa e “la nostra regione, -ha detto l’economista Pino Mauro- ha le carte in regola per farcela, se le istituzioni accompagneranno le aziende, se si punterà su turismo e ambiente, e si attuerà una serie di riforme, sempre sperando che l’Europa sia in ripresa e che cessi l’incertezza politica italiana”. Sì, a turismo, ambiente e agroalimentare per rilanciare l’economia abruzzese, ma servono azioni e progetti concreti attorno a questi reparti.

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a proposito di istituzioni ed economia, ecco un dato positivo che ci riguarda. L’Abruzzo è la terza regione in Italia per numero di progetti di rete attivati e finanziati. Il dato abruzzese di 83 progetti di rete finanziati si colloca subito dopo quello dell’Emilia Romagna (136) e della Lombardia (111), confermando in questo senso che “l’Abruzzo nella gestione –ha dichiarato il presidente Chiodi- delle politiche industriali si sta muovendo con la stessa disinvoltura di altre regioni più attrezzate”. I progetti di rete hanno avuto un finanziamento di 9 milioni di euro, un segnale importante per le piccole e medie imprese del nostro territorio che hanno intuito che per competere e crescere sono indispensabili: innovazione, ricerca e internazionalizzazione. Da qui l’invito al Governo che continui a fare la propria parte per supportare l’ecosistema dell’innovazione. Non è infatti un caso che in una recente sondaggio, per il 92% degli imprenditori, l’innovazione è il fattore principale per aumentare il tasso di competitività delle economie nazionali.

direttore@abruzzoimpresa.it

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CIRCUITI STAMPATI, L’AQUILANA ELCO ACQUISTA L’OLANDESE RAMAER

Elco Group, azienda di Carsoli, specialista nel settore della produzione di circu-

iti stampati ad elevato contenuto tecnologico per sistemi elettronici, ha acquisito la maggioranza della concorrente olandese Pcb Ramaer, con sede a Helmond (Eindhoven). Con quest’accordo si consolida la posizione di Elco come leader in Europa e che le consente di ampliare la gamma di prodotto dai piccoli ai grandi e medi volumi entrando così in gara anche oltre oceano. Le due società opereranno con entrambi i marchi ed ora rappresentano uno dei più grandi operatori europei del settore: 450 dipendenti in cinque paesi (Italia, Francia, Spagna, Olanda e Cina), 45 mln di fatturato circa, oltre 500 clienti tra i quali si contano colossi europei come Siemens e Finmeccanica. «Siamo molto soddisfatti dell’acquisizione della maggioranza di Ramaer - ha dichiarato Carlo Guidetti, amministratore delegato e azionista di maggioranza di Elco -. Ramaer è una società con un consolidato know-how produttivo ed un posizionamento commerciale basato sulla innovazione tecnologica e l’orientamento al cliente. Questa operazione, finalizzata grazie al supporto del Fondo Italiano d’Investimento, rappresenta la nostra quarta acquisizione nel settore dei circuiti stampati negli ultimi 5 anni ed è un ulteriore passo avanti verso il nostro obiettivo di diventare il principale operatore europeo del settore, con una presenza in tutti i principali mercati ed una gamma prodotti completa grazie agli stabilimenti produttivi europei e asiatici». Soddisfatto anche Gerard Meulensteen, fondatore di Ramaer che ha dichiarato: «Siamo estremamente contenti di unire le nostre forze con Elco Group poiché condividiamo la filosofia di business basata sulla continua innovazione tecnologica, sulla flessibilità e sulla vicinanza al cliente. Inoltre, pensiamo che l’ampliamento della scala produttiva e commerciale ci consentirà più agevolmente di finanziare ulteriori attività di crescita e di sviluppo internazionale».

IL MEETING DELLE IDEE, UN TALENT IN MEMORIA DI BRUNO BALLONE

«Alle migliori idee non offriremo soltanto visibilità ma anche

una possibilità concreta di formazione e supporto affinché il progetto imprenditoriale possa essere sostenuto fin dall’inizio». Così il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Teramo, Giammaria De Paulis ha spiegato la nuova iniziativa organizzata nell’ambito della tradizionale convention “White Information”, in programma quest’anno a Teramo il 21 e 22 marzo. Si tratta di “Il meeting delle idee - Premio Bruno Ballone”, un “talent” per individuare e premiare la migliore idea imprenditoriale e, successivamente, promuoverne la realizzazione. L’obiettivo della competizione, intitolata all’imprenditore che del White Information fu l’ispiratore, è quello di far emergere e sostenere i giovani talenti e gli aspiranti imprenditori, promuovendo anche la creazione di imprese ad alto valore innovativo. Il Premio, il cui bando può essere scaricato sul sito dell’evento (www.whiteinformation.it) ha come scopo il riconoscimento del merito e del talento personale dei concorrenti. La competizione, aperta a tutti, gratuitamente, si svolgerà in tre fasi. Nella prima verranno selezionate le dieci migliore idee, nella seconda i dieci concorrenti verranno affiancati dai componenti del Gruppo GI di Confindustria Teramo che li aiuteranno a migliorare il progetto in vista della presentazione pubblica e, infine, nella terza fase, i finalisti presenteranno le proprie idee di fronte al pubblico e a un Comitato Tecnico-Scientifico che giudicherà l’idea vincente. Il Premio verrà attribuito alla migliore idea prima classificata. Chi se lo aggiudicherà, oltre ad una targa di riconoscimento, avrà accesso ad un percorso formativo de “Il Sole 24 Ore” sull’avvio di progetti innovativi.

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tendenze fatti persone

REGIONALI, SCELTA CIVICA LANCIA LA SFIDA AI PARTITI

«Scelta Civica vuole aprirsi alle associazioni, alle liste civiche del territorio crediamo che le liste e i movimenti civici siano nei vari Comuni un grande valore aggiunto e noi vogliamo valorizzarle ulteriormente per creare una lista che corra alle regionali e dia spazio al civismo regionale, vogliamo che cresca una nuova classe dirigente per l’Abruzzo che non faccia politica per guadagnare ma per dare, questo è il nostro obiettivo». E’ questa la strada intrapresa da Scelta Civica in Abruzzo, spiegata dal deputato Giulio Sottanelli nel corso dell’evento “Superare le barriere – le nostre proposte per abbattere le tasse e tornare a crescere”, promosso dal Gruppo parlamentare alla Camera dei deputati e che si è svolto al teatro Circus di Pescara. In platea tra gli ospiti c’erano rappresentanti istituzionali e politici sia del centrosinistra che del centrodestra. «Il nostro sogno è ridare le opportunità alle persone - ha detto nel suo intervento il coordinatore regionale Sergio Della Rocca - serve discontinuità sia nel metodo di governo che nelle scelte di programma finora fatte, bisogna aziendalizzare la sanità e gli ospedali principali, potenziare le infrastrutture sul territorio, come l’aeroporto di Pescara e non come quello dell’Aquila, città che ha ben altre necessità, ma soprattutto bisogna dare priorità assoluta al lavoro e ai fondi di “Garanzia Italia” che presto arriveranno e dovranno essere gestiti direttamente alle aziende, vogliamo vivere - ha concluso - in una regione in cui valga la pena vivere, lavorare, pagare le tasse e ogni tanto anche votare». INTERMEDIAZIONE COMMERCIALE, CONFERMATO IL CONNUBIO UNITE-USARCI

Dopo mesi di studio e lezioni, gli agenti di commercio iscritti al percorso di Intermediazione Commerciale per la Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo hanno affrontato e superato le prime prove d’esame. Il corso di Comunicazione d’Impresa tenuto dal professor Christian Corsi è stato accompagnato dalla formazione di gruppi di studio misti e da lezioni extra programma dedicate esclusivamente ad approfondimenti per gli agenti di commercio, mentre quello di Istituzioni di Storia è stato tenuto dalla professoressa Nicoletta Bazzano. Il percorso di Intermediazione Commerciale per la Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo rappresenta un esempio concreto del connubio tra università e mondo del lavoro. «Questa iniziativa - spiega Luciano D’Amico, Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Teramo - si colloca nel quadro di una serie di sforzi che la facoltà sta compiendo per avvicinare, quanto più possibile, le competenze offerte alle richieste del mondo del lavoro. Il legame tra università e mondo del lavoro può dare un contributo davvero importante per far fronte agli effetti della crisi economica e alla marcata disoccupazione giovanile». In attesa delle prossime prove, l’Ateneo teramano in collaborazione con USARCI Teramo sta definendo i contenuti della materia a scelta prevista per il secondo e il terzo anno di corso che verterà sui concetti di base delle tecniche di vendita. «L’Abruzzo – prosegue il Magnifico Rettore - è sede dell’unico ateneo in Italia che propone questo indirizzo ed è il primo per numero di iscrizioni, con 30 adesioni, seguito subito dal Veneto con 18 iscrizioni; 54 agenti di commercio, provenienti da tutta Italia, si sono iscritti al nuovo percorso di studi in meno di due mesi». GRANDE PESCARA, IL REFERENDUM FISSATO PER IL 25 MAGGIO

Il 25 maggio si voterà anche per il referendum sulla Grande Pescara. Il presidente della Regione, Gianni

Chiodi, ha firmato il decreto di indizione del referendum consultivo per l’istituzione del nuovo comune “Nuova Pescara”, il progetto, promosso dal consigliere regionale Carlo Costantini, che prevede la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 7 alle ore 23. Come per le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale si voterà nella sola giornata di domenica. Possono partecipare al referendum i cittadini elettori dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Le operazioni di scrutinio si svolgeranno immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di scrutinio delle elezioni regionali, il cui inizio è previsto per le ore 14 del 26 maggio. In caso di risultato affermativo dovrà essere la Regione ad emanare una legge sulla fusione dei tre comuni. La Nuova Pescara avrebbe 192 mila abitanti, 80mila famiglie, un’età media di 41,4 anni, circa 95mila occupati, oltre 20mila imprese.

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13 DOTTORATI EUROPEI SULLE ONDE GRAVITAZIONALI. IL GRAN SASSO SCIENCE INSTITUTE-GSSI SEGUIRÀ LA FORMAZIONE DEI TRE DOTTORANDI PRESSO L’INFN

Parte il 1° febbraio il progetto GraWIToN, un initial training network grazie al quale tredici giovani ricercatori europei saranno formati nel campo della ricerca alle onde gravitazionali con interferometri, come ad esempio Virgo, l’esperimento nato a Pisa dalla collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e il francese CNRS. In Italia saranno assunti in totale cinque giovani ricercatori. «Il training iniziale dei tre giovani in forza all’INFN sarà seguito dal Gran Sasso Science Institute - spiega il direttore Eugenio Coccia - le cui caratteristiche di internazionalità e multi-disciplinarietà si accordano perfettamente con le richieste di GraWIToN». I giovani completeranno poi la loro formazione sperimentale in alcune delle sezioni INFN che partecipano al progetto Advanced Virgo, mentre gli altri due giovani ricercatori assunti nel nostro Paese frequenteranno il loro corso di dottorato all’Università di Pisa. GraWIToN rientra nell’ambito delle Marie Curie Actions del VII Programma Quadro (FP7) ed è finanziato per quattro anni con un contributo di circa 3,7 milioni di euro. Il progetto è coordinato dal consorzio EGO, fondato da INFN e CNRS, e vede la partecipazione dell’INFN assieme ad altri due istituti di ricerca, cinque università e tre aziende, italiani ed esteri. L’AQUILA UNA SFIDA PER IL PAESE - OLTRE IL PRESENTE, QUALE FUTURO? A CONFRONTO ISTITUZIONI E STAMPA

Parte dalla voglia di fare chiarezza e ristabilire la verità il confronto organizzato da Abruzzo Moderno e dall’Ance L’Aquila e Abruzzo tra le istituzioni locali e alcuni giornalisti della stampa nazionale che nei mesi scorsi si sono interessati della ricostruzione del capoluogo. Un dibattito serrato tra chi la ricostruzione la sta governando, dal sindaco agli imprenditori, passando per i tecnici e le associazioni di categoria, e chi invece la sta raccontando, anche con spirito critico, focalizzando l’attenzione sugli scandali giudiziari, sugli episodi di corruzione e sperpero di denaro. Gli ospiti dunque Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila, Paolo Aielli, responsabile dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, Paolo Esposito, coordinatore Ufficio speciale per la ricostruzione comuni cratere, Alessandra Rossi, presidente Abruzzo Moderno, Gianni Frattale e Enrico Ricci, presidenti Ance L’Aquila e Abruzzo, i giornalisti dell’Espresso Primo Di Nicola e del Sole 24 Ore Mariano Maugeri, il consigliere di amministrazione RAI, Gherardo Colombo, e il presidente Confindustria Radio Televisioni, Rodolfo De Laurentiis. A coordinare Aldo Mancurti, capo Dipartimento DISET – Ministero per la Coesione territoriale. La premessa di Frattale «molto si parla di vicende giudiziarie e troppo poco di cronache di ordinaria ricostruzione che nel silenzio vanno avanti». Dal 2009 nel cratere lavorano 2mila imprese con 15mila operai, imprese che arrivano da 86 province. «Non esiste un sistema L’Aquila -conclude- l’incidenza del numero di inchieste è molto bassa rispetto alla mole di cantieri oggi attivi». Aielli ha fatto un intervento dati alla mano: dal 2009 sono stati spesi quasi 10 miliardi, 5,4 per la ricostruzione privata e pubblica, 4 miliardi per l’emergenza e gli interventi straordinari come il progetto C.a.s.e., 3 mila cantieri aperti, di cui 1500 nei centri storici. A seguire Rossi «È necessario ricreare i presupposti perché L’Aquila ritorni ad essere il cuore pulsante dell’Abruzzo. Come? Identificando i bisogni effettivi socio-economici del territorio e fornendo sostegni strutturali anche a lungo termine tali da sostenerne la ricostruzione e la ripresa». Il giornalista del Sole Maugeri ha denunciato anche l’aspetto sicurezza «la ricostruzione non viene fatta garantendo la massima sicurezza degli edifici. Ed è vergognoso che non ci ancora un piano di prevenzione antisismico degno. È agghiacciante che non sia stata fatta una sola esercitazione», provocando così una forte reazione del sindaco Cialente. Il consigliere ed ex magistrato di Tangentopoli, Gherardo Colombo, tornando sull’aspetto corruzione, ha avvertito «dove ci sono i soldi è normale che si creino sistemi di corruzione. La Corte dei conti ha valutato la corruzione italiana in 60 miliardi di euro, sarebbe strano che il cantiere aquilano fosse immune dal rischio». 20


tendenze fatti persone

IDENTITA’ GOLOSE, L’ABRUZZO TRIONFA CON ROMITO E TOMMOLINI

È stato un Abruzzo vincente quello che ha preso parte a Milano a Identità Golose,

il congresso italiano sulla cucina e pasticceria d’autore, giunto alla sua decima edizione, ideato dal giornalista Paolo Marchi. Lo chef tristellato abruzzese, Niko Romito ha ricevuto il premio per il piatto dell’anno, “animelle, panna, limone e sale”. Consegnando il premio, Paolo Marchi ha affermato: «Nel quadretto che diamo quest’anno c’ è scritto “Cercando l’impossibile l’uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un solo passo”. E’ di Michail Bakunin, padre dell’anarchia. Ecco io credo che se tu non avessi avuto coraggio e non avessi mai sognato l’impossibile non avresti aperto il Reale o preso in mano l’eredità di tuo padre e tanto meno saresti rimasto in quel di Castel di Sangro. Quindi il premio te lo meriti tutto». «Sicuramente la cucina è cultura – ha dichiarato Romito – è ricerca, memoria, studio, conoscenza della storia e delle tecniche, ma anche del territorio e di tutto ciò che ci circonda. Poi c’ è la sensibilità, che racchiude un po’ tutti questi concetti ed è quella che fa la differenza tra un cuoco ed un altro. Oggi la cucina deve essere silenzio, il cuoco deve fare un passo indietro e lasciare che il piatto, da solo, esprima la sintesi del pensiero di chi l’ ha preparato. Per questo cerco di ridurre all’essenza la materia prima offrendo grandi contenuti ma mantenendo un linguaggio sempre chiaro, addirittura elementare». Ma è anche un altro il riconoscimento ricevuto dall’Abruzzo. E’ stata Emanuela Tommolini, del ristorante Esprì di Colonnella, a ricevere il premio Identità donna, per «l’originale percorso professionale, che convince con una cucina naturale a 360 gradi nella quale coabitano i tre percorsi classici: carne, pesce e verdure, esaltate queste ultime in importanti commozioni vegane».

AGEVOLATO L’ACCESSO AL CREDITO PER LE PMI

Le piccole e medie imprese abruzzesi potranno accedere al credito con maggiore facilità per operazioni finanziarie fino a 100mila euro. L’operazione tecnica, condotta dall’assessorato allo Sviluppo economico, prevede che i Confidi, e dunque il sistema delle piccole e medie imprese, potranno accedere direttamente al Fondo centrale di garanzia senza passare per gli istituti di credito. «Si tratta - ha detto l’assessore Alfredo Castiglione - di una decisione quasi rivoluzionaria perché si rivolge alle pmi che hanno necessità di accedere a linee di finanziamento relativamente piccole. La possibilità di mettere a disposizione dell’imprenditore la controgaranzia che fornisce Confidi rende più agevole, veloce e semplificato il percorso del credito». L’operazione che ha chiamato in causa il Fondo centrale di garanzia è solo l’ultimo atto che ha visto l’intervento diretto della Regione in materia di Confidi. TERREMOTO, UN PIANO STRATEGICO PER RIDISEGNARE GLI ASSETTI URBANISTICI E DEL TERRITORIO

Un piano strategico per ridisegnare assetti urbanistici e territoriali atti a promuovere lo sviluppo economico e sociale dei territori colpiti dal sisma, superando le criticità con interventi mirati al riequilibrio territoriale e alla crescita dell’occupazione. Il tutto attraverso la più ampia partecipazione dei soggetti istituzionali, dei cittadini e dei soggetti portatori d’interessi. La giunta regionale ha approvato un disegno di legge avente ad oggetto “Disciplina delle funzioni di pianificazione territoriale nelle aree del cratere”. L’assessore competente Gianfranco Giuliante ha spiegato «l’obiettivo dell’iniziativa legislativa è quello di dotarsi di uno strumento che ridisegni armonicamente gli assetti urbanistici e individui gli obiettivi e le strategie di sviluppo per gli enti locali». Uno strumento che Giuliante ha definito di importanza fondamentale, poichè sarà da stimolo allo sviluppo dei territori del cratere sismico. Di qui l’esigenza di approvare con tempestività un intervento legislativo che definisca gli adempimenti e le modalità operative per la formazione del Piano». Gli atti e gli elaborati del Piano verranno sottoposti agli enti interessati in sede di conferenza di copianificazione. 21


Il prossimo 25 maggio si terrà l’election day in Abruzzo

ELEZIONI, LA COMPETIZIONE ENTRA NEL VIVO Ncd, Pd, Fi e Sel. I temi caldi che le 4 forze politiche affronteranno nel corso di questa campagna elettorale » di Marcella Pace

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maggio 2014. L’Abruzzo torna al voto. In occasione dell’election day, gli abruzzesi si troveranno a scegliere il nuovo presidente regionale, si esprimeranno per la consultazione europea e in alcuni comuni, come Teramo o Pescara, verranno eletti i nuovi sindaci. I cittadini di Pescara, Montesilvano

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e Spoltore dovranno esprimersi anche per il referendum della Nuova Pescara, progetto di fusione dei tre comuni. Ormai nel pieno della campagna elettorale, abbiamo incontrato i coordinatori regionali di 4 forze politiche, Forza Italia, Partito Democratico, Nuovo Centrodestra e Sel, ai quali abbiamo posto le stesse domande.


Primo piano

A tu per tu con Federica Chiavaroli, Ncd

Innanzitutto il Nuovo Centrodestra conferma la sua fiducia al governatore Gianni Chiodi che dal punto di vista amministrativo è stato un ottimo presidente e ha attuato provvedimenti molto importanti. Dopo la fase di risanamento dei conti è ora di parlare agli abruzzesi dei servizi che vanno migliorati: trasporti, sviluppo, imprese e lavoro. E proprio questi saranno i temi che il Nuovo Centrodestra affronterà in campagna elettorale.

 Quali saranno i punti chiave della campagna elettorale abruzzese di Ncd?

 Quanto influirà la vicenda Rimborsopoli su queste elezioni? Io mi auguro che, una volta che le persone coinvolte avranno chiarito le loro posizioni davanti alla magistratura, questa vicenda si possa chiudere e si possa tornare a dedicare attenzione

ai temi della politica.

Anche alla luce delle vicende politiche nazionali, sarà un centrodestra unito quello di questa campagna elettorale? Il centrodestra continuerà a vincere solo se rimarrà unito, se farà coalizioni forti. L’elemento importante è che vengano scelti i candidati migliori. Per la Regione il candidato migliore è Gianni Chiodi. Così come lo è Maurizio Brucchi per la città di Teramo. Su Pescara il Ncd ha un’idea diversa: Luigi Albore Mascia è una bravissima persona, ma non si è creato il giusto rapporto di empatia con la città. Credo, quindi, che debbano essere messe in campo energie diverse. E la persona ideale in questo momento è Guerino Testa.

A tu per tu con Gianni Melilla, Sel

l’economia e l’occupazione. La crescita economica dovrà puntare sulla qualità delle infrastrutture, sulla valorizzazione dell’ambiente, sulle nuove opportunità di un moderno sistema assistenziale locale integrato con quello sanitario, sul sostegno ai settori produttivi nel segno dell’innovazione e della loro internazionalizzazione, sulla cura e manutenzione del territorio e delle città. In Abruzzo il primo impegno della nuova Giunta Regionale dovrà essere la definizione di un Piano strategico per il Lavoro.

 Quali saranno i punti chiave della campagna elettorale abruzzese di Sel? L’Abruzzo ha bisogno di rilanciare

 Quanto influirà la vicenda Rimborsopoli su queste elezioni? Le vicende giudiziarie devono avere il loro corso. Le sentenze le fanno i Tribunali e noi dobbiamo essere rispettosi dell’indipendenza della

magistratura. E lo siamo se non strumentalizziamo a fini politici le inchieste. Nella campagna elettorale regionale al centro del confronto devono esserci i programmi, le idee, le soluzioni.

Anche alla luce delle vicende politiche nazionali, sarà un centrosinistra unito quello di questa campagna elettorale nella nostra Regione? Mi auguro che il centrosinistra non solo sia unito, ma sia in grado di attrarre su un progetto di cambiamento anche forze civiche che vogliono misurarsi con i grandi temi economici e sociali. Vincerà le elezioni regionali chi strillerà di meno e proporrà soluzioni valide, chi dimostrerà trasparenza assoluta unita all’esperienza e alla capacità realizzativa.

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


Primo piano

A tu per tu con Nazario Pagano (Forza Italia)

In campagna elettorale presenteremo i risultati ottenuti nei 5 anni di amministrazione regionale, collegandoli a un nuovo programma elettorale che punterà alla fase due: investire nello sviluppo economico della Regione. Dalla sanità ai costi della politica, siamo convinti di aver portato avanti con successo un risanamento finanziario importante per la Regione che avrà effetti positivi sui cittadini.

 Quanto influirà la vicenda Rimbor Quali saranno i punti chiave della campagna elettorale abruzzese di Forza Italia?

sopoli su queste elezioni? Preciso che non c’è stata nessuna “rimborsopoli”, forse dovremmo parlare di “risparmiopoli”. Se consideriamo i tagli alle spese di gestione del Consiglio regionale. Le vicende private devono

essere tenute lontane dal dibattito politico. Gli abruzzesi, e di ciò sono sicuro, sapranno valutare ciò che abbiamo fatto in questi cinque anni rispetto ad altro.

Anche alla luce delle vicende politi-

che nazionali, sarà un centrodestra unito quello di questa campagna elettorale nella nostra Regione? Lavoreremo per tenere unita l’intera coalizione. Oggi, il mio impegno è allargare la coalizione di centrodestra rispetto al 2008, aprendo anche a nuove aggregazioni politiche, come le liste civiche espressione della società civile abruzzese. Sarà una coalizione che avrà come perno portante il nostro candidato presidente Gianni Chiodi. Vinceremo.

A tu per tu con Silvio Paolucci, Pd primo posto. Dobbiamo tornare ad occuparci dell’infrastrutturazione materiale e immateriale della Regione. E’ necessaria una riforma della burocrazia, da giocarsi anche sul piano culturale. Un altro punto centrale dei nostri programmi verterà sulla formazione. Lavoreremo su tutti questi campi, oltre che sulla sanità e sulla mobilità, stabilendo leggi-obiettivo. Una volta individuate le priorità, queste dovranno essere portate a compimento nei prossimi 5 anni, non come accaduto sino ad oggi.

 Quali saranno i punti chiave della campagna elettorale abruzzese del Pd? L’impresa e il lavoro saranno al

 Quanto influirà la vicenda Rimborsopoli su queste elezioni? Questa vicenda rischia di aumentare il già evidente distacco che c’è tra

cittadini ed istituzioni. Nella nostra campagna elettorale non subentrerà Rimborsopoli. Noi del Pd cercheremo di ricostruire la fiducia nei nostri riguardi basandola esclusivamente su proposte concrete.

Anche alla luce delle vicende politiche nazionali, sarà un centrosinistra unito quello di questa campagna elettorale nella nostra Regione? La coalizione che stiamo costruendo va ben oltre il classico centrosinistra, ma si apre a tutte quelle forze civiche e sociali composte da donne e uomini che vogliono dare il loro contributo. La sfida che ci attende non deve assumere i colori politici, ma i colori dei problemi.

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Un agricoltore a lavoro

IL FUTURO DELLA TAVOLA? LA FILIERA CORTA! Parlare di alimentazione significa affrontare uno dei temi più significativi per l’intero genere umano, che ha dei risvolti anche dal punto di vista culturale, sociale ed economico. Ma oggi soprattutto alimentazione uguale economia e l’economia porta sempre interessi che spesso prescindono da ciò che è giusto e ciò che è sbagliato

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» di Denia Di Giacomo

are che una delle fonti maggiori di cibo nel mondo derivi dall’allevamento intensivo di animali, che gli scienziati ritengono essere tra le maggiori cause d’aumento della

temperatura terrestre (global warming). Su un libro redatto dalla Lega Anti Vivisezione (LAV) “Cambiamento climatico e allevamenti intensivi” si legge che dagli ultimi 50 anni la temperatura terrestre ha ini-


Primo piano

ziato ad aumentare fino a 1°C e gli scienziati sono d’accordo nel sostenere che ciò è stato provocato da attività umane, questi studi sono stati anche supportati da indagini da parte della FAO (Food and Agricolture Organization) secondo cui oltre il 51% dei gas serra, denominati Green House Gases (GHG), soprattutto metano, anidride carbonica e protossido d’azoto sono causa del riscaldamento globale. Ma cosa mai potremmo fare tutti noi per fare in modo che questo non avvenga, o almeno per arginare l’aumento di questo sistema di allevamenti intensivi e di un’agricoltura che segue quasi modelli “industriali”? Non mangiare più? Assolutamente no, questo è impensabile, ma forse un piccolo modo ci sarebbe e per fortuna in molti se ne stanno rendendo conto, anche nel nostro paese, considerato in tutto il mondo la patria del buon mangiare. Parlo del fiorire di un consumo più consapevole, che vede nella scelta dei prodotti alimentari una scelta dettata non solo da questioni puramente economiche ma anche da valutazioni ben più importanti, come la genuinità del prodotto, la sua stagionalità e soprattutto la sua provenienza. Prodotti a chilometro zero li chiamano, o filiera corta, e quando si parla di questi alimenti si fa riferimento a merci la cui vendita avviene in un’area distante pochi chilometri da quella di produzione. In pratica è una sorta di alternativa alla tipica commercializzazione a cui ci ha abituati la grande distribuzione, ma che ancora oggi molte nonne e mamme soprattutto di provincia (e quindi per fortuna anche in Abruzzo), seguono in maniera del tutto inconsapevole ogni qual volta acquistano nel mercato rionale frutta e verdura prodotte dal contadino di zona. A differenza di ciò che avviene ogni qual volta acquistiamo un prodotto che proviene dalla GDO, la filiera corta punta alla riduzione dei passaggi

che altrimenti intercorrerebbero tra il produttore ed il consumatore determinando anche un netto abbattimento delle spese legate alla distribuzione e al trasporto. Ma i vantaggi della filiera corta sono molto numerosi, scegliere di acquistare generi alimentari a km0 è una scelta più sostenibile per l’ambiente, più economica ed in grado di valorizzare le realtà locali, proprio perché questo genere di commercio stabilisce un numero esiguo di passaggi e dunque di dispendi. E’ stato stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 km per camion, nave e/o aereo, prima di arrivare sulla nostra tavola, basterebbe abbattere questo dato per avere subito degli effetti positivi per il nostro pianeta, le nostre tasche e la nostra microeconomia. E poi magiare a Km 0 significa avere la possibilità di scegliere cibi nostrani, più freschi e di stagione, che non hanno perso le proprietà organolettiche a causa di lunghi viaggi e che soprattutto (nel caso della frutta ad esempio) non sono maturati in frigorifero ma sull’albero!

Un allevamento intensivo di tacchini

“Raggio Corto”, l’Abruzzo a km zero L’Abruzzo non è esente dalla consapevolezza che sta maturando il mondo dei consumatori, ecco dunque nascere iniziative importanti come Raggio Corto. Raggio Corto è una nuova realtà imprenditoriale nata dalla volontà di alcuni imprenditori che credono nel sostenibile e nell’attenzione per l’ambiente. Attraverso Raggio Corto è possibile acquistare prodotti locali in modo sicuro economico e veloce, grazie ad una rete che comprende poche decine di produttori agroalimentari dell’area di Miglianico e Francavilla, dove c’è la sede operativa, quella del Fucino, da dove arrivano le patate, alla zona sangrina scelta per i cereali, la Costa dei Trabocchi dove Raggio Corto sceglie gli agrumi, la Val Pescara e le colline teatine per gli ortaggi. Recandosi presso l’area di smistamento della società a Francavilla, oppure attraverso il loro sito internet si possono ordinare coloratissime cassette di frutta e verdura nella consapevolezza di acquistare prodotti abruzzesi, aiutando così l’economia locale e mangiando in modo più genuino! www.raggiocorto.com

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Il fondatore di Maibaic Luca Paparella

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cover story

MAIBAIC, LE BICI CHE HANNO UN’ANIMA

Nata da una forte passione per la bici, Maibaic è la società di questo giovane talento pescarese che dice: «Continuare a fare biciclette uniche per clienti dallo stile unico, questo è il marchio di fabbrica e la mission di Maibaic»

» di Eleonora Lopes / foto di Marco Di Meo

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uesta è la storia di un giovane che ha deciso di investire sulla sua creatività e nel 2010 fonda “Maibaic”, letteralmente “la mia bici”, eh sì perchè le bici di Luca Paparella, sono preziose perchè uniche. «Maibaic –racconta Luca- nasce dalla mia grande passione per la bici tra le quattro mura di un garage». Il giovane creativo, (che già da piccolino cambiava le gomme alla sua bicicletta con la quale scorrazzava spericolato tra le colline di Villa Raspa di Spoltore) crea la sua prima bici nel 2009, poi ne realizza una per la sua ragazza. Un suo amico Riccardo folgorato gli chiede di farne una per sè, e in questo momento che Luca intuisce che la sua passione per le famigerate due ruote, si può trasformare in lavoro. Oggi produce circa 10, 12 bici all’anno, tutti pezzi unici, inconfondibili e di altissima qualità. Una scelta vincente quella di Paparella visto che ora-

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Una bici utilizzata per un set fotografico

Bici realizzata in collaborazione con l’artista Pep Marchegiani

mai in tutto il mondo la bici è diventata un mezzo di trasporto sì ecologico, ma anche cool attraverso cui esprimere la propria personalità. La bici è infatti un mezzo polivalente, ecologico, economico, comodo e salutare. È perfetta per muoversi in città, per andare al lavoro, per tenersi in forma, per rilassarsi, per esplorare i paesaggi e fare viaggi ecologici e a contatto con la natura. Le sue bici, così belle, così colorate hanno spesso fatto capolino in diverse vetrine in alcune boutique tra le quali la Kartell, nella centralissima Piazza Salotto all’inter-

no dell’info point turistico, a Milano presso Argenta 26. Ma per Paparella si sono aperte anche delle parentesi artistiche: iniziando dall’esposizione di alcune bici presso la galleria d’arte White Project all’interno della mostra dell’artista Marco Bernacchia e ancora l’allestimento di un “mostro” fatto di telai di bici nel noto locale pescarese Tipografia. Più recente è la collaborazione con Pep Marchegiani con cui ha realizzato cinque modelli sui quali ha applicato alcune opere dell’artista successivamente esposte sia nella sua galleria d’arte BR1 che presso

Il primo prototipo di telaio interamente disegnato da Luca Paparella in uno shooting presso il bistrot “Supermarket” a Pescara

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La Concept 01 - In questo modello il colore nero simboleggia l’inquinamento che viene frantumato tramite il semplice utilizzo della bici fino a riportare l’ambiente che ci circonda ad una condizione di purezza rappresentata dal colore bianco

la Borsa di Milano. «La mia filosofia –spiega Paparella- è quella di costruire bici su misura, applicando ad ogni modello uno stile sartoriale per assecondare qualsiasi richiesta ed esigenza dei miei clienti. Chi sceglie Maibaic sa di entrare in possesso di un pezzo unico, non riproducibile né tantomeno imitabile, è questo il valore aggiunto rispetto ad una bici industriale». Tre sono i passaggi fondamentali della produzione targata Maibaic: analisi del cliente, progettazione e customization. L’analisi del cliente consiste nel conoscere la sua perso-

nalità per poi poterla riportare nella bici. La progettazione, cioè il concept, è una proposta progettuale necessaria a definire gli elementi fondamentali di un progetto. E infine la customization che rappresenta la parte principale del processo di personalizzazione e dell’assemblaggio della bici realizzando così un vero prodotto made in Italy. Ogni bici in questa fase acquisisce una propria anima. Ma oltre all’aspetto estetico, Luca crede molto nelle due ruote come mezzo ecologico: «La bicicletta, a differenza dell’automobile, -ci spiega- non inquina, non ha costi aggiuntivi, chiunque può guidarla, ed è senz’altro il mezzo del futuro».

Un modello realizzato con le grafiche di Flavio Melchiorre

L’esposizione presso lo showroom di Argenta 26 a Milano

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a tu per tu con Luca Paparella

 Quando e come nasce la tua prima bici? «S

in da ragazzino mi divertivo a cambiare piccoli pezzi alle mie bici. Poi quando mi sono trasferito a Londra, la città delle tendenze per eccellenza, ne ho viste di tutti i tipi, sono stato sedotto ed ispirato dall’idea di realizzarne una che mi rappresentasse al 100%, e così ho fatto quando sono rientrato a Pescara. Siamo nel 2009, da lì non mi sono mai fermato, all’inizio ne ho creata qualcuna per gli amici e poi ho fondato il mio marchio nel 2010. Da qui nasce l’avventura di Maibaic».

 Cosa rappresenta per te la bici?

«In realtà ha avuto una strana evoluzione nella mia vita. All’inizio era un divertimento, un gioco, poi si è trasformato in sport, a 11 anni ho iniziato a correre per il Sambuceto a livello agonistico e oggi è a tutti gli effetti uno stile di vita. La bici è un concetto legato al mondo eco sostenibile, un modo per rispettare l’ambiente. Ma è anche cool e di tendenza. Io mi sento in completa simbiosi con la mia bici. Sono convinto che quando ne guidi una, vedi il mondo in maniera

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cover story

diversa, da un’altra prospettiva, è una sensazione fantastica, difficile da spiegare, ma semplice da vivere quando sei in sella».

 Chi sono i tuoi clienti? «Non posso negare, che come tutte le cose uniche il costo della mia bici non è così accessibile, quindi solitamente i miei clienti sono imprenditori, professionisti o veri appassionati. Ascolto sempre le esigenze del cliente, lo consiglio per le scelta dello stile, dei colori e dei materiali, ma capita che a volte mi lasciano carta bianca e vado a mio gusto. Ogni bici che realizzo deve soddisfare a pieno sia me che chi mi ha scelto. Continuare a fare biciclette uniche per clienti dallo stile unico, questo è il marchio di fabbrica e la mission di Maibaic».

 Tre elementi che non possono mancare alle tue creazioni?

«L

a bici marchiata Maibaic deve essere senz’altro: essenziale, unica e leggera. Essenziale perchè è importante che abbia uno stile minimal e lineare. Unica perchè è oggettivamente un pezzo unico che non possiede nessun altro e infine leggera perchè è

importante che pesi poco per essere il più funzionale possibile. Questi tre elementi possono coesistere solo in una creazione artigianale, mentre in quella industriale, che dopotutto rispetto, ma che ad oggi è completamente diversa dal mio operato, non potrebbero convivere».

 Perchè oggi la bici è un mezzo così cool?

«Quello delle bici è un mercato esploso in Italia una decina di anni fa e oggi ancora in netta crescita. In questo il Nord Europa la fa da padrona, in città come Amsterdam ci sono più biciclette che persone. Il loro uso è legato anche ad una questione culturale e qui in Abruzzo è ancora poco diffusa, ma già il sorgere di nuove piste ciclabili è un fattore positivo che mi fa ben sperare. Non dimentichiamo che la bici, a differenza dell’automobile, non ha costi aggiuntivi o tasse da pagare. Niente bollo, assicurazione, carburante e pochissima manutenzione. Biciclette colorate, moderne o dal gusto vintage, con manubri assurdi e spesso senza freni, oramai se ne vedono davvero tante e variegate».

 Il tuo possiamo considerarlo un prodotto made in Italy, secondo te oggi con l’avvento della globalizzazione, il made in Italy ricopre ancora un ruolo così rilevante?

«Penso proprio di sì. Per lavoro

mi capita spesso di viaggiare, e all’estero, specie nei paesi emergenti tipo Cina o India, il made in Italy ha ancora il suo valore e il suo fascino unici. Nonostante ci sia una diatriba che va avanti da anni sull’autenticità del made in Italy, credo che ciò che conti realmente non sia l’etichetta, ma la mente che sta dietro all’idea di un prodotto. Questo ancora ci distingue nel mondo e ci rende inconfondibili per il food, la moda e il design».

 Sogni nel cassetto? «Mi piacerebbe imparare a fare i telai con le mie mani, mestiere artigianale che purtroppo sta sparendo in un Paese dove la bici ha una tradizione centenaria e gode di stima da tutto il mondo. In questo modo sarei capace di disegnare e realizzare una bici cominciando dai tubi d’acciaio fino alla messa in strada, partendo così dalla materia prima fino ad arrivare al prodotto finito»

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La soluzione al rebus del manager

La copertina numero 86 di ABRUZZO IMPRESA con Luca Paparella

La serata di gala di FARE IMPRESA e il matching durante il meeting di FARE IMPRESA.

Informazione • Comunicazione • Matching

ASSOIMPRESA propone una duplice soluzione alle realtà imprenditoriali che vogliono crescere e mettersi in gioco: ABRUZZO IMPRESA, il mensile dell’informazione dedicato alle realtà economiche regionali e il meeting “FARE IMPRESA” ideato per favorire nuove e proficue relazioni.


incarichi & carriere

CIA D’ABRUZZO, MAURO DI ZIO PRESIDENTE REGIONALE

Mauro Di Zio, titolare di un azienda ad indirizzo cerealicolo-zootecnico a Loreto Aprutino è il presidente regionale della CIA d’Abruzzo. L’elezione, avvenuta all’unanimità, è il completamento del percorso per l’autoriforma affrontato dalla Confederazione italiana agricoltori della nostra regione. Vice presidenti sono stati eletti Nicola Sichetti, imprenditore di Fossacesia in qualità di vicario e Roberto Battaglia imprenditore di Roseto degli Abruzzi. La giunta è stata completata con l’elezione di Gianni Fidanza imprenditore di Celano e di Beatrice Tortora, imprenditrice di Abbateggio, presidente regionale di Donne in Campo.

TERAMO, TRAINI È IL NUOVO PRESIDE DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Stefano Traini è stato eletto preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione a Teramo. Succede a Luigi Burroni che, eletto nel marzo 2013, si è trasferito in un’altra università. Il nuovo preside, che resterà in carica per tre anni accademici, è stato eletto all’unanimità. Stefano Traini è professore associato di Semiotica alla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo, dove insegna Semiotica e Semiotica e pubblicità. Si è laureato all’Università di Bologna, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in Semiotica sotto la direzione di Umberto Eco. Ha insegnato all’Università di Bologna, in quella di Modena e Reggio Emilia, allo IULM di Milano e all’ISIA di Firenze. Ha partecipato a ricerche per enti pubblici e privati come la Fiat, la Fondazione Sigma-tau, Mediaset e la Rai.

LUCIO FUMO ELETTO PRESIDENTE DEL CIDIM

Lucio Fumo è il nuovo presidente del Centro Italiano Di Iniziativa Musicale. Fondato nel 1978 da 11 associazioni concertistiche, il CIDIM rappresenta per istituzioni musicali italiane un punto di riferimento, in un clima di cambiamento della legislazione musicale e coordina attività musicali e culturali complesse. Nel 1981 il CIDIM viene riconosciuto dall’IMC - International Music Council (ONG in partnership ufficiale con l’UNESCO) come Comitato Nazionale Italiano Musica. Fumo ha iniziato ad interessarsi all’organizzazione di spettacoli nel 1963, promuovendo il primo concerto Jazz a Pescara, con Gato Barbieri. Nel 1967 ha fondato insieme a Ennio Flaiano ed altri la Società del Teatro e della Musica di Pescara, di cui è stato segretario, vice presidente e quindi presidente dal 1987, organizzando oltre 1.200 concerti e più di 1.400 rappresentazioni teatrali. Ideatore e direttore artistico di Pescara Jazz dal 1969 ne ha curato 41 edizioni. È stato Presidente del T.R.A. - Teatro Regionale Abruzzese dal 1993 al 1996, aministratore delegato e direttore artistico dell’Ente Manifestazioni Pescaresi dal 1993, di cui per alcuni anni ha ricoperto la carica di presidente. Dal 2002 al 2006 è stato componente del Comitato Nazionale per i problemi dello spettacolo. Entrato a far parte del Consiglio Direttivo del CIDIM il 28 ottobre 2008 ne ha ricoperto la carica di vice presidente.

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incarichi & carriere

INAIL TERAMO, CAMBIO AL VERTICE

“A decorrere dal 14 febbraio il Dott. Antonello Maraldo ha assunto ad interim la Direzione della Sede di Teramo, fermo restando l’incarico di Direttore della Sede di L’Aquila”. Con questa nota l’Inail Teramo ha ufficializzato il cambio della guardia alla direzione dell’ente di Teramo. Antonello Maraldo, già direttore della sede de L’Aquila, assume ad interim la direzione della sede teramana, subentrando a Nicola Negri che ha assunto a tempo pieno l’incarico di direttore regionale vicario Inail Abruzzo.

ORDINE DEGLI PSICOLOGI D’ABRUZZO, DI IULLO È IL NUOVO PRESIDENTE

Tancredi Di Iullo, classe 1957, residente a Lanciano, è il nuovo presidente dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo. Di Iullo, che ha alle spalle una lunga esperienza nell’ambito dei servizi dedicati all’età evolutiva, è affiancato dal vice presidente Ulderico Cicconi, dal tesoriere Arturo Tenaglia, dal segretario Alessandra Ida Cottone e dai consiglieri: Lisa Bellaspiga, Angelo Collevecchio, Marida D’Angelo, Cinzia D’Amico, Emanuele Legge, Paolo Manfreda, Nicola Mammarella, Stefania Marinelli, Angela Paris, Luigi Zoppo, Marco Campitelli. «La psicologia è rintracciabile in tutto il nostro quotidiano – spiega il presidente Di Iullo - e dobbiamo essere capaci di aiutare i giovani ad acquisire questa consapevolezza e ad individuare queste “nicchie” di psicologia. Recentemente, ad esempio, è emerso con forza il problema della violenza di genere, discorso all’interno del quale c’è molta psicologia rispetto alla persona che subisce violenza, alla persona autore di maltrattamenti e violenza ed ai figli spettatori di violenza. Bisogna riservare maggiore attenzione alla piaga sociale della ludopatia e promuovere interventi preventivi, oltre che terapeutici; ambiti in cui stanno intervenendo anche le istituzioni pubbliche, il privato sociale e il volontariato. Ci sono poi settori tradizionali di intervento, come la psicologia scolastica, la psicologia giuridica, etc».

GAETANO QUAGLIARIELLO, COORDINATORE NAZIONALE NCD

Gaetano Quagliariello è stato designato all’unanimità dall’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Nuovo Centrodestra, riunitasi alla presenza del leader Angelino Alfano, del presidente del comitato promotore Renato Schifani e dei capigruppo Maurizio Sacconi ed Enrico Costa, quale coordinatore nazionale del partito. «Come parlamentari abruzzesi salutiamo con particolare soddisfazione la nomina di Gaetano Quagliariello a coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra – hanno dichiarato in una nota congiunta Federica Chiavaroli, Filippo Piccone e Paolo Tancredi, parlamentari abruzzesi di Ncd-. In vista delle importanti sfide che ci attendono, sapere che alla guida del partito c’è una persona così legata alla nostra terra è una garanzia di attenzione e centralità per l’Abruzzo. All’amico Quagliariello le nostre congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro».

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Alessandro Carbone:

Redazionale

«La politica per amore del mio territorio»

Lei ha iniziato ad avvicinarsi in politica da giovanissimo, cosa l’ha spinto a seguire questo mondo? «Sono sempre stato attratto da questo mondo, è un qualcosa che probabilmente appartiene al mio Dna, la mia prima campagna elettorale risale a 34 anni fa nella pancia di mia madre, lei è stata un importante amministratore negli anni ‘80 e ‘90 nelle file della DC. Ho sempre respirato questo mondo, ho imparato cos’è lo spirito di servizio alla comunità e cosa significa mettersi al servizio della stessa, essere presente sul proprio territorio, ascoltare i problemi della gente e cercare di risolverli. Fin da giovanissimo ho militato nei movimenti giovanili fino a diventare coordinatore provinciale della Giovane Italia e da lì la mia prima candidatura e elezione nel mio Comune a Chieti all’età di 28 anni. Credo che i giovani che vogliano impegnarsi in politica debbano essere preparati

per amministrare la cosa pubblica e soprattutto debbano avere una propria professionalità». L’Abruzzo negli ultimi anni è stato travolto da varie bufere giudiziarie che hanno visto coinvolti diversi politici. In quale modo, a suo avviso, è possibile recuperare fiducia nei cittadini? «La fiducia nei cittadini si recupera soltanto con i fatti, dimostrando fino in fondo che il mandato che gli elettori ci affidano deve essere svolto nel solo interesse della cosa pubblica e della comunità che rappresentiamo all’interno delle istituzioni. In questo momento è vero che i cittadini sono sfiduciati, ma la sfiducia e la protesta, spesso legittima, non devono prendere il sopravvento nei confronti della razionalità e del buon senso». Mi indichi quattro azioni che vorrebbe realizzare per la sua

regione... «Penso che sia necessario intervenire creando posti di lavoro con quattro azioni fondamentali: la prima creando infrastrutture che colleghino la nostra regione al resto del paese, all’ Europa e agli altri continenti in maniera veloce, facendo interventi sul nostro aeroporto d’Abruzzo, sul porto di Ortona nodo importantissimo per il commercio mercantile. E ancora, potenziando la rete ferroviaria. Come seconda azione, introdurrei una tassazione agevolata sia per le nuove attività in apertura, sia creando un menu Abruzzo da proporre alle aziende che voglio investire in questa regione. Terza azione, valorizzare la bellezza del nostro territorio incrementando il marketing turistico dei nostri luoghi dal mare alla montagna così da rivitalizzare l’economia turistica. E infine, quarta azione, potenziare i nostri centri di cultura, le nostre università, i nostri centri di formazione e so-

prattutto i nostri prodotti dall’agroalimentare all’artigianato tipico valorizzando le nostre eccellenze e facendole conoscere all’estero». Quale sarà il suo impegno nelle prossime elezioni?E quale apporto intende dare in prima persona? «Il mio impegno sarà quello di dare un contributo instancabile alla rinascita di questa regione pensando soprattutto alla mia generazione con uno sguardo in prospettiva alle generazioni future. Immagino un Abruzzo nel 2024 diverso, nei prossimi dieci anni questa regione dovrà affrontare un cambiamento globale aprirsi all’Europa e al mondo, l’impegno più grande sarà quello di dimostrare ai nostri figli che questa sarà la regione su cui puntare, nella quale studiare, in cui trovare lavoro, nella quale investire. Penso davvero che questa sia la sfida più grande che dobbiamo assolutamente vincere».

IL MIO MOTTO “Tra vent’anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete mai fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.” ( Mark Twain )

Alessandro Carbone - telefono: (+39) 392.7960983 - email: mail@alessandrocarbone.it - web: www.alessandrocarbone.it - Chieti


incarichi & carriere

IL POLO INOLTRA RINNOVA I VERTICI

Aria di cambiamento nel Polo di Innovazione della Logistica e Trasporti Inoltra Scarl, che raggruppa ben 63 aziende del settore dei trasporti e della logistica e ha sede nell’Interporto D’Abruzzo. Il nuovo presidente è Nicola D’Arcangelo, titolare della FAS Trasporti, affiancato da Massimo Cirulli, Antonio Di Cosimo, Alfonso Di Fonzo, Pasquale Di Nardo, Stefano Garraffo, Lucio Laureti, Michaela Pace, Stefano Sulli e Teodoro Ivano Calabrese, già amministratore unico, che assume il ruolo di coordinatore del Polo stesso. D’Arcangelo ha tracciato le linee guida del suo mandato, chiedendo alle aziende poliste di voler condividere, in modo sistematico, obiettivi, priorità e strumenti per la risoluzione di alcuni problemi/criticità del settore e lavorare per l’innovazione e la crescita delle aziende stesse e dei loro servizi. Il neoeletto ha auspicato un’ulteriore crescita dimensionale del Polo. Rinnovato anche l’Organo di Controllo composto, invece, da Ciro Nardinocchi, Paolo Marino, Mario Marzovilla, Giovanni Del Bianco e Mario Verzella. Formalizzato, infine, il Comitato Tecnico Scientifico compost da Armando Della Porta, Massimo Campailla, Caterina Verrigni, Tonio Di Battista, Domenico Barricelli, Giuseppe Di Donato, Luca Persia, Andrea Campagna, Giuseppe Sciutto, Mauro D’Incecco e Giorgio De Marzi.

GIOVANNI LEGNINI SOTTOSEGRETARIO ALL’ECONOMIA

Giovanni Legnini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri guidato da Enrico Letta, entra a far parte della nuova squadra del ministero dell’Economia guidato da Pier Carlo Padoan. Il Consiglio dei ministri lo ha nominato sottosegretario assieme a Enrico Zanetti (Sc). «L’Abruzzo oggi è più forte con Giovanni Legnini sottosegretario all’Economia - ha commentato il capogruppo del Pd in Regione Camillo D’Alessandro-. Ora si potrà stabilire un asse virtuoso tra il futuro governo regionale e quello nazionale: D’Alfonso in Abruzzo e Legnini a Roma cambieranno la storia della nostra Regione». «La nomina di Giovanni Legnini a sottosegretario all’economia riempie di orgoglio i democratici abruzzesi – ha dichiarato il segretario regionale Silvio Paolucci-. E’ il segno che merito, dedizione, costanza, radicamento e passione vengono finalmente riconosciuti e premiati. Scegliendo Legnini, Matteo Renzi decide di affidare un settore chiave del nuovo governo in mani efficienti. Ora per l’Abruzzo è a portata di mano quella svolta che serve: con Giovanni Legnini al governo e Luciano D’Alfonso alla presidenza della Regione – ha concluso Paolucci - si può aprire la nuova, decisiva stagione per lo sviluppo del nostro territorio».

GIANSAVERIO È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE D’ABRUZZO

Il giudice Giansaverio Cappa è il nuovo presidente della Commissione Tributaria regionale dell’Abruzzo. Il magistrato aquilano, con una lunga carriera alle spalle, attualmente presidente della sezione civile del Tribunale di Teramo, è stato presentato ufficialmente dal presidente facente funzioni, Romolo Como, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario tributario 2014.

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» di Luigi Carunchio

La rivalutazione dei cespiti aziendali. Un’opportunità per le aziende La nuova Legge di Stabilità consente la possibilità di rivalutare o meglio riallineare le differenze esistenti tra i valori civilistici e i valori fiscali dei beni aziendali, mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva

I La rivalutazione per tutti i beni diversi da beni immobili e da beni mobili iscritti in pubblici registri, va effettuata per categorie omogenee dei beni

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l 27 dicembre 2013 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, con validità dal 01/01/2014 la c.d Legge di Stabilità, L. 147/2013. La legge consente, tra le altre agevolazioni introdotte a sostegno della particolare situazione economica e finanziaria che caratterizza il Nostro Paese, la possibilità di rivalutare o meglio riallineare le differenze esistenti tra i valori civilistici e i valori fiscali dei beni aziendali, mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva. Si tratta della possibilità introdotta nel comma 146 dell’articolo 1 della Legge. Così come le precedenti, l’attuale rivalutazione dei beni aziendali può rappresentare un utile strumento per favorire la patrimonializzazione delle imprese, garantendo così una maggiore facilità nell’accesso al credito nonchè costituire una riserva da affrancare per poterla successivamente assegnarla ai soci, in quanto rende possibile riportare ai valori di mercato dei cespiti aziendali iscritti con valori nettamente inferiori (come ad esempio i beni riscattati a seguito del termine del contratto di leasing), oppure macchinari aventi totalmente ammortizzati ma aventi ancora una vota utile e un valore di mercato. In pratica le aziende, che non applicano nella

redazione dei bilanci i principi contabili internazionali, possono in deroga a quanto previsto dall’articolo 2426 del codice civile, rivalutare i beni d’impresa ad esclusione di tutti quei beni che sono oggetto di produzione e scambio e a cui è diretta l’attività dell’impresa, ovvero i beni considerati merce. Gli assett oggetto di rivalutazione, compresi quelli completamente ammortizzati, devono essere quelli posseduti alla fine dell’esercizio con riferimento al quale viene eseguita la rivalutazione e comunque acquistati al termine dell’esercizio chiuso al 31.12.2012. Per i soggetti che usufruiscono di una contabilità semplificata farà fede quanto riportato nei registri dei beni ammortizzabili, registri regolarmente tenuti e vidimati. La rivalutazione, per tutti i beni diversi da beni immobili e da beni mobili iscritti in pubblici registri, va effettuata per categorie omogenee dei beni, e la rivalutazione deve essere annotata nel relativo inventario e nella nota integrativa. Il raggruppamento per categorie omogenee va fatto per anno di acquisizione e per coefficienti di ammortamento. Per i beni immateriali la rivalutazione può essere effettuata distintamente per


fisco

L’attuale rivalutazione dei beni aziendali può rappresentare un utile strumento per favorire la patrimonializzazione delle imprese, garantendo così una maggiore facilità nell’accesso al credito

ciascun bene. La stessa può essere effettuata sia rivalutando il costo storico e contemporaneamente il rispettivo fondo di ammortamento, in modo da non alterare la durata del processo di ammortamento, sia in alternativa rivalutando o solo il valore dell’attivo lordo o riducendo in tutto o in parte il fondo. Il valore attribuito ai singoli beni in seguito alla rivalutazione, al netto degli ammortamenti, non può essere in nessun caso superiore al valore di mercato, tenuto conto dei prezzi correnti. Il saldo attivo risultante dalle rivalutazioni eseguite deve essere imputato al capitale o accantonato in una speciale riserva appositamente creata, con esclusione di ogni diversa utilizzazione. Nel caso in cui la riserva venga utilizzata per coprire perdite, non si può dar luogo a distribuzione di utili fino a quando la riserva non è reintegrata. Il maggior valore attribuito ai beni in sede di rivalutazione si considera riconosciuto ai fini delle imposte sui redditi e IRAP a decorrere dal terzo esercizio successivo a quello con riferimento al quale la rivalutazione è stata eseguita, mediante il versamento di un imposta sostitutiva delle imposte sui redditi in misura pari al 16% per

tutti i beni ammortizzabili e il 12% per i beni non ammortizzabili. L’imposta deve essere versata in tre rate annuali di pari importo, senza pagamento di interessi, entro il termine di versamento delle imposte relative all’esercizio nel corso del quale la rivalutazione è effettuata e precisamente 16.06.2014, 16.06.2015 e 16.06.2016. L’imposta sostitutiva può essere oggetto di compensazione ai sensi del D.Lgs 241/ 1997. Qualora l’immobile sia ceduto prima dell’inizio del quarto periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata effettuata la rivalutazione in sostanza prima del 1 gennaio 2017, la plusvalenza imponibile sarà determinata in base al valore del bene prima della rivalutazione. Le società che si avvalgono della possibilità di rivalutate i cespiti aziendali dovranno avviare per tempo le attività prodromiche all’iscrizione dei maggiori valori. La rivalutazione legittima l’utilizzo del maggior termine dei 180 giorni per l’approvazione del bilancio qualora la stessa dovesse richiedere laboriose operazioni, quali le perizie di stime o complesse elaborazioni contabili così come prescritto altresì dalla circolare di Assonime

Se l’immobile viene ceduto prima dell’inizio del quarto periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata effettuata la rivalutazione la plusvalenza imponibile sarà determinata in base al valore del bene prima della rivalutazione

e-mail: info@valoreassociati.it

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» di Filippo Paolini

SISTEMA FISCALE, COSA CAMBIA Analizziamo le principali misure della delega fiscale approvata il cui obiettivo è la riduzione della pressione fiscale e la semplificazione degli adempimenti: non resta che attendere i dodici mesi previsti per l’emanazione dei decreti attuativi

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“Scontrini detraibili” per dare vita al così detto contrasto di interessi tra contribuenti: chi acquista un bene o un servizio avrà la possibilità di ottenere un beneficio fiscale

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fine febbraio, il Parlamento ha definitivamente approvato la così detta delega fiscale, vale a dire la legge che, con il dichiarato fine di renderlo più equo ed orientato alla crescita, ha delegato il governo a modificare il nostro sistema fiscale. Entro cinque anni dovrebbe finalmente concretizzarsi il “miraggio” di un sistema catastale più vicino alla realtà e presumibilmente più equo. Infatti, si passerà dai “vani” al “metro quadrato” per la determinazione del valore di un immobile e per il calcolo delle rendite catastali ci si avvarrà di una formula che terrà conto di diversi fattori quali il valore di mercato e la posizione; prima dell’attribuzione della nuova rendita, il cittadino che la ritenga ingiusta potrà agire in via preventiva. Altro capitolo rilevante è il regime fiscale per la riqualificazione degli edifici. In questo campo l’esecutivo avrà il compito di fissare un “regime fiscale agevolato” per la riqualificazione degli immobili con particolare riguarda alla sicurezza degli edifici ed al risparmio energetico. Consistente l’impegno nella lotta all’evasione ed all’elusione fiscale. Anzitutto via libera agli “scontrini detraibili” per

dare vita al così detto contrasto di interessi tra contribuenti: chi acquista un bene o un servizio avrà la possibilità di ottenere un beneficio fiscale documentando la spesa e, pertanto, l’ampliamento della detraibilità degli scontrini dovrebbe portare ad una riduzione del “nero”. In chiave antielusione, invece, è previsto il divieto di abuso del diritto, definito come “l’uso distorto di strumenti giuridici allo scopo prevalente di ottenere un risparmio d’imposta, ancorché tale condotta non sia in contrasto con alcuna specifica disposizione”. Ovviamente, lo scopo di ottenere un vantaggio fiscale deve essere prevalente, se non esclusivo, e deve essere dimostrato dall’amministrazione finanziaria, mentre il contribuente potrà provare che l’operazione corrisponda ad esigenze extrafiscali apprezzabili e, così facendo, la renderà legittima. Per il capitolo “fisco amico”, ci sarà una maggiore collaborazione tra fisco e contribuenti con meno adempimenti, riduzione delle sanzioni, procedure semplificate per interpelli preventivi, ausilio all’assolvimento degli adempimenti (invio diretto ai contribuenti di modelli precompilati). A ciò si aggiunge, sul piano della riscossione, la semplificazione degli adempimenti amministrativi e


norme & leggi

Si passerà dai “vani” al “metro quadrato” per la determinazione del valore di un immobile e per il calcolo delle rendite catastali ci si avvarrà di una formula che terrà conto di diversi fattori quali il valore di mercato e la posizione

patrimoniali per accedere alla rateizzazione dei debiti tributari Importante per le imprese è la prevista modifica della tassazione: si parte dall’assimilazione all’Ires dell’imposizione sui redditi d’impresa con la specifica previsione che le somme prelevate dall’imprenditore e dai soci, assoggettabili all’imposta sul reddito delle persone fisiche, saranno deducibili dall’imposta sul reddito imprenditoriale; altre novità saranno l’introduzione di regimi forfettari per i contribuenti di minori dimensioni e la semplificazione dell’imposizione su indennità e somme percepite alla cessazione del rapporto di lavoro. Infine, le realtà imprenditoriali più grandi dovranno dotarsi di sistemi di gestione e controllo del rischio fiscale, con individuazione di specifiche responsabilità nel sistema dei controlli inter-

ni e, così facendo, avranno come “premio” meno adempimenti e riduzione delle sanzioni. Sul piano del riordino, sarà compito del Governo rivedere le imposte minori (bollo, registro, concessioni governative, ecc.) al fine di razionalizzare e semplificare e rivedere il sistema degli sconti fiscali per famiglie ed imprese. Anche per i giochi i decreti attuativi dovranno procedere ad una riforma non solo per gli aspetti impositivi ma anche per i rilevanti aspetti collaterali riguardanti la ludopatia e la tutela dei minori. Queste le principali misure della delega fiscale approvata il cui dichiarato obiettivo è la riduzione della pressione fiscale e la semplificazione degli adempimenti: non resta che attendere i dodici mesi previsti per l’emanazione dei decreti attuativi

Il dichiarato obiettivo della delega è la riduzione della pressione fiscale e la semplificazione degli adempimenti : non resta che attendere i dodici mesi previsti per l’emanazione dei decreti attuativi

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» di Antonio Teti

Facebook si unisce a WhatsApp: un matrimonio perfetto! L’annuncio del matrimonio tra i due grandi “big” del Cyberspazio, catapulta il mondo dei fruitori dei social network in una spirale senza fine, che potrebbe condurre alla perdita definitiva di quella privacy sulla cui difesa si discute da tempo, ma che viene continuamente violata e mercificata

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Facebook e WhatsApp Insieme sotto un unico proprietario alla modica cifra di 19 miliardi di dollari una somma pari al PIL dell’Islanda, della Giamaica, delle Isole Fiji e del Principato di Monaco messi insieme

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distanza di alcune settimane, la notizia dell’acquisto di WhatsApp da parte di Facebook, ha contribuito a creare nel mondo della Rete non pochi timori e perplessità sull’annoso problema della sicurezza dei dati personali. Il più potente gestore di instant messaging del globo, è stato acquistato da Mark Zuckerberg per la modica (si fa per dire!) cifra di 19 miliardi di dollari. Una somma poderosa, quasi incomprensibile, se consideriamo che questa cifra è pari al PIL dell’Islanda, della Giamaica, delle Bermuda, delle isole Fiji e del Principato di Monaco messi insieme. Forte di oltre 450 milioni di utenti attivi mensilmente, WhatsApp può contare su qualcosa come un milione di nuovi iscritti ogni giorno e gestisce un traffico di messaggistica incalcolabile. Con questa operazione, Facebook si è garantito l’accesso al mercato della messaggistica a livello mondiale, calcolando, secondo quanto riportato nel blog di Mashable, un valore di circa 42 dollari per ogni utente di WhatsApp. L’obiettivo di Zuckerberg è quello di assicurarsi una corposa fetta di nuovi clienti su cui condurre operazioni pubblicitarie, in considerazione del fatto che il futuro della pubblicità risiede proprio nella messaggistica mobile. La bontà di questa previsione è stata accettata anche da altri big del settore, come la giapponese Rakuten, una delle

maggiori Internet company a livello mondiale, che nelle scorse settimane ha acquistato la cipriota Viber per 900 milioni di dollari. Nota per la sua versatilità per la gestione delle telefonate e dei messaggi gratis via Internet, Viber opera sia sul mondo mobile che su quello desktop, oltre a produrre software multipiattaforma (Windows, Mac, Linux). Il CEO di Rakuten, Hiroshi Mikitani, si aggiudica in questo modo qualcosa come 225 milioni di utenti registrati, che si possono tranquillamente sommare ai circa 300 utenti dell’azienda di Mikitani, che già usufruiscono di una miriade di servizi dalla Rakuten. Quindi la corsa alla conquista delle società produttrici di “app” è già iniziata, e gli scenari che si stanno configurando potrebbero condurre a nuovi accordi e fusioni tra i diversi players che operano nel Cyberspazio. Di certo al buon Zuckerberg non è sfuggita la popolarità di cui gode WhatsApp, molto utilizzata tra i giovani, ma che può contare anche su una “fetta” di pubblico più “maturo”. Forse è proprio per questo motivo che i 19 miliardi non sono sembrati poi così eccessivi per l’acquisto dell’azienda. Tra gli obiettivi di Facebook c’è sicuramente quello di estendere i suoi servizi agli utenti di WhatsApp, ma probabilmente sussistono altri interessi, meno chiari ma più attraenti. Tra questi, il desiderio di accedere ad un maggior numero di informazioni


ICT

L’obiettivo di Zuckerberg è quello di assicurarsi una corposa fetta di nuovi clienti su cui condurre operazioni pubblicitarie

personali, valorizzabili e indirizzabili a destinatari diversi in funzione della specificità dei dati da raccogliere. Stiamo parlando di attività di analisi, o meglio di intelligence delle informazioni, attività che comporta la raccolta, l’analisi, l’elaborazione e l’interconnessione dei dati acquisiti. Anche se Jan Koum, CEO di WhatsApp, garantisce che non cambierà nulla in termini di rapporti con il pubblico, sono in molti a temere il peggio. Pubblicamente sia Koum che Zuckerberg, affermano di condurre le loro attività per realizzare un mondo completamente connesso e libero di comunicare, ma è indubbio che questa fusione condurrà anche ad una combinazione dei dati posseduti dalle due aziende. I numeri di telefono di WhatsApp possono confluire nelle informazioni gestite da Facebook, così come sarebbe possibile attribuire un volto ai numeri telefonici del programma di messaggistica istantanea. In Internet, c’è già chi ha sollevato la questione, e le petizioni sul boicottaggio dei due social network iniziano a fioccare. Alcuni vogliono cancellarsi da Facebook, altri da WhatsApp, ma altri non vogliono occuparsi della faccenda, rassegnati ad un destino in cui la questione privacy, sta assumendo sempre di più il ruolo di una commedia dell’assurdo. Interessante è l’iniziativa di Valeria Guerra, su Firmiamo.it, che solleva la questione della possibile violazione

e diffusione dei dati personali con un messaggio oltremodo chiaro: “Ma non avete capito che Zuckerberg non ha comprato gli utenti di Whatsapp, ma le nostre rubriche telefoniche?”. Di particolare incisività è il testo che segue: ”Quante volte vi è comparsa sul lato destro della schermata di Facebook una pubblicità che abbia a che fare coi vostri interessi o gusti personali? Quante volte Facebook vi ha chiesto il vostro numero di telefono per motivi di sicurezza? Quante foto personali avete regalato a Facebook in questi anni? E adesso vorreste anche dargli la vostra rubrica? Sarete nella rete di Facebook anche contro la vostra volontà”, scrive ancora la Guerra che sta diffondendo il suo dissenso anche attraverso Twitter: “Firmiamo la petizione per chiedere alle principali autorità in fatto di protezione dei dati personali (garante italiano, garante europeo e polizia postale) di vigilare attentamente sull’operato di Facebook-WhatsAapp, in particolare sull’utilizzo dei dati personali. Chiediamo inoltre all’amministratore delegato di Facebook Italia di rendere nota al più presto la policy dell’azienda in merito all’utilizzo dei numeri di telefono degli utenti”. Le sue richieste rimarranno inascoltate, e noi perderemo un altro “pezzo” di privacy, ben disposti a sacrificarlo per soddisfare la nostra inesauribile sete di “realtà virtuale”

Valerria Guerra sulla questione sulla possibile violazione e diffusione dei dati personali: «Zuckerberg non ha comprato gli utenti di WhatsApp ma le nostre rubriiche telefoniche»

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» di Simone D’Alessandro

PREMIO CONFINDUSTRIA ABRUZZO GREEN SI AVVIA ALLA TERZA EDIZIONE Il Premio assegna un riconoscimento alle imprese e alle pubbliche amministrazioni del territorio che sono entrate nella logica della Green Economy

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Terza edizione per il premio Confindustria Abruzzo Green nato grazie ad Arta Abruzzo, Confindustria e Legambiente Abruzzo, al DeC dell’Università G. d’Annunzio, Carsa, Gruppo Galeno e Futuris Aquilana

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on senza fatica e con uno spirito di servizio che va al di là del normale impegno professionale, siamo arrivati alla Terza Edizione del Premio Confindustria Abruzzo Green. Un premio nato grazie alla sinergia di Enti come Arta Abruzzo, Associazioni come Confindustria e Legambiente Abruzzo, del Dipartimento di Economia (Dec) dell’Università G. D’Annunzo e di imprese come Carsa, Gruppo Galeno e Futuris Aquilana. Grazie al loro sforzo la Green Economy è entrata definitivamente nell’agenda degli stakeholders abruzzesi; è nato un sentiero pragmatico nella consapevolezza che l’Abruzzo risulta terzo in Italia per presenza di imprese green oriented (fonte: rapporti GreenItaly 2012 e 2013). In un momento in cui la regione è chiamata ad affrontare problemi di natura strutturale è necessario ricostruire un’idea di futuro, ma per farlo occorre perseguire il questo tracciato. Il Premio Confindustria Abruzzo Green anche quest’anno assegna un riconoscimento alle imprese e alle pubbliche amministrazioni del ter-

ritorio che sono entrate nella logica della Green Economy. Essere Green significa: considerare l’ambiente un fattore interno all’organizzazione e applicare sistemi (di processo, prodotto o servizio) in grado di recuperare, riutilizzare e ridurre materiali, energia e acqua. L’iniziativa intende valorizzare e mettere in rete le migliori pratiche pubbliche e private che determinano il futuro sostenibile del nostro territorio. Per partecipare al premio basta presentare la propria scheda progetto già dal 1 Febbraio 2014 e fino al 30 Luglio 2014, andando su www.confindustria.abruzzo.it/premioGREEN/ home.html scaricando la scheda di censimento da compilare (scegliendo scheda impresa o scheda p.a.) e inviandola compilata a simone. dalessandro@carsa.it; in alternativa è possibile compilare il formulario on-line. Possono partecipare tutte le realtà imprenditoriali (private, cooperative e consortili) di piccole, medie e grandi dimensioni, che operano in tutti i settori (primario, secondario e terziario) purché


creatività

l’Abruzzo risulta terzo in Italia per presenza di imprese green oriented

presenti in Abruzzo con una sede operativa o legale. Possono, inoltre, partecipare tutte le Amministrazioni Pubbliche abruzzesi che praticano “acquisti verdi”, gestiscono “appalti verdi” e/o introducono pratiche virtuose finalizzate a ridurre/risparmiare carta, acqua, energia elettrica, riducendo l’impatto ambientale: la partecipazione è gratuita. Saranno premiati enti e imprese primi classificati per le 3 categorie: prodotto - processo - servizio. Il Premio dà diritto all’uso del logo del Premio. Le schede delle organizzazioni ritenute più virtuose verranno pubblicate sul sito di Confindustria Abruzzo e raccolte in una pubblicazione dal titolo Green

Community Abruzzo: buone prassi ed ecoinnovazioni di enti e imprese. Inoltre, in collaborazione con L’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara verranno organizzati, a partire da Gennaio 2014, seminari gratuiti rivolti a imprese ed enti su temi collegati alla green economy (simbiosi industriali, life cycle assessment, sistemi di certificazione etc.). Nel 2013 sono pervenute 29 schede (27 imprese e 2 enti pubblici). Il livello qualitativo di coloro che hanno presentato le schede è cresciuto notevolmente rispetto alla prima edizione del 2012. Per la terza edizione 2014 puntiamo ad alzare ancor più in alto l’asticella

Essere Green significa: considerare l’ambiente un fattore interno all’organizzazione e applicare sistemi in grado di recuperare, riutilizzare e ridurre materiali, energia e acqua

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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.

Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it

Via Torretta, 21 · 65128 Pescara Sede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749 Uff. Trafco: Tel. 085.4465099 www.ctvlogistica.it - info@ctvlogistica.it

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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

Flessibilità in entrata e Riforma Fornero: quali risultati dal monitoraggio?

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l Ministero del Lavoro ha di recente pubblicato il Quaderno n. 1 riguardante “Il primo anno di applicazione” della riforma Fornero. L’attuale momento storico non è dei più favorevoli, e di tale variabile occorre tener conto nella valutazione complessiva della Riforma. Cionondimeno, i dati paiono confermare le critiche che, sin dalla sua emanazione, hanno accompagnato la ricetta elaborata dai “tecnici” per far ripartire il mercato del lavoro italiano. In estrema sintesi, il contratto di lavoro a tempo indeterminato (modello di riferimento del Legislatore) non ha fruito del benefico effetto derivante dalla “stretta” sui cc.dd. “rapporti atipici”. A raccogliere gli effetti di questa scelta politica sono stati infatti, per la maggior parte, il contratto a tempo determinato, sia diretto che per il tramite di agenzia per il lavoro, e il contratto di lavoro part time. Un dato quindi è evidente. Se il Legislatore riduce le possibilità del ricorso ai contratti atipici, le aziende, non potendo incamerare ingestibili quote di rigidità, utilizzano strumenti negoziali flessibili più garantisti. E questo risultato non può essere ritenuto negativo, perché è indice di una maggiore normalizzazione nell’impiego delle forme contrattuali esistenti. La flessibilità è una esigenza multiforme, che può essere soddisfatta tramite diversi strumenti contrattuali. Non è ipotizzabile che le aziende vi rinunzino. È però coerente con il disegno complessivo della stessa Riforma Biagi che vi siano degli strumenti normativi che, ad esempio, inducano a limitare l’impiego di co.co.pro ai soli casi per i quali quel modello legislativo è stato ideato. Pur a fronte delle restrizioni previste dalla Riforma Fornero, infatti, le imprese manifestano la preferenza verso il contratto a termine acausale (soprattutto dopo i correttivi apportati con il D.L. n. 76/2013), piuttosto che rischiare l’avventura di

un contratto flessibile utilizzato al di fuori di quel che gli angusti argini normativi lasciano alla capacità creativa degli interpreti. Ciononostante, la auspicata conversione in rapporti a tempo indeterminato tarda a prendere piede, manifestando una tendenza negativa che, pur a fronte dei cospicui benefici introdotti, non è stata invertita. L’apprendistato, infine, figlio prediletto coccolato da tutte le recenti riforme, continua a non convincere gli operatori, con un trend negativo che il monitoraggio non esita a definire «nettamente decrescente». Con una particolarità: l’unica fascia di età che ha fruito di un incremento di assunzioni è quella relativa ai soggetti tra i 30 ed i 34 anni (al contrario per i giovani sino a 19 anni si registra un decremento pari al 40%, che si attenua nella fascia 25-29 anni attestandosi su un più modesto -9,7%). È evidente allora come l’impiego dell’apprendistato si giustifichi solo per quelle fasce di età che in qualche modo fruiscono di incentivazioni all’assunzione. Sicché pare davvero archiviato il progetto di fare di questa tipologia contrattuale un modello virtuoso che favorisca l’accesso dei giovani al mercato. L’analisi conferma l’impossibilità per il Legislatore di imporre un contratto dominante che non risponda alle concrete esigenze degli operatori. Il tentativo di favorire la stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato si è scontrato con la realtà economica del Paese, uscendone inevitabilmente sconfitto. La realtà dei fatti ha dimostrato come incrementi occupazionali veri possano ottenersi solo grazie a forme garantite di flessibilità, anche a prescindere dalla esistenza di agevolazioni alla assunzione. La flessibilità è un bene al quale nessuno, oggi, può rinunziare. Ne tenga conto anche il nuovo esecutivo, nella elaborazione della propria ricetta per i mali che affliggono il Paese

L’unica fascia di età che ha fruito di un incremento di assunzioni è quella relativa ai soggetti tra i 30 ed i 34 anni

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l’evoluzione dell’informatica » di Vincenzo Verratti (ATS Informatica srl)

L’Archiviazione Ottica Documentale Utilizzando supporti ottici è possibile archiviare velocemente e con un ridottissimo consumo di spazio tutta la documentazione che desideriamo

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empre più spesso sentiamo parlare di archiviazione documentale, ma di cosa si tratta? Potrebbe essere la semplice procedura di salvataggio di qualsiasi tipologia di documento su un supporto informatico, ma facendo più attenzione ci accorgiamo che non è proprio così. Pensando alle foto effettuate durante le vacanze, ci accorgiamo che sul supporto magnetico le informazioni vengono salvate con un nome non proprio consono all’immagine, pertanto se volessimo ricercare quel particolare tramonto dobbiamo visualizzare l’intero album. Questo metodo non può essere definito archiviazione documentale in quanto è solo uno storage di informazioni; abbiamo bisogno di classificare ed identificare con parole chiave i documenti da archiviare in modo da facilitarne la ricerca. Sicuramente con uno strumento che ci permette di creare dei “fascicoli”, chiamati per es. vacanza 2012, 2013, che ci dia anche la possibilità di identificare la foto con degli “attributi” quali tramonto o mare, otteniamo l’obbiettivo prefissato. Nonostante la buona volontà di classificare i documenti nel migliore dei modi, a volte queste informazioni non bastano per “trovare” quanto richiesto; a questo punto i software professionali aiutano l’utente effettuando un

OCR (Optical Character Recognition) dell’interno documento, cioè “leggono” quanto riportato e permettono la ricerca per ogni singola parola del documento stesso. Questi software sono in grado di acquisire documenti massivi e classificarli automaticamente grazie alle informazioni contenute nei documenti stessi quali codici a barre, fogli separatori, spunte colorate, OCR di aree specifiche permettendo l’identificazione del mittente. Alcuni software di fascia enterprise sono equipaggiati di moduli ICR (Intelligent Character Recognition), permettendo il riconoscimento dei caratteri manoscritti, sia alfabetici che numerici. Finalmente siamo riusciti non solo ad archiviare i documenti, ma anche a ritrovarli; potremmo essere soddisfatti, ma guardando i nostri scaffali ci accorgiamo che possiamo migliorare. La legge italiana impone la conservazione di alcune tipologie di documenti in formato cartaceo per un periodo di 10 anni, ma la procedura di conservazione sostitutiva equipara, a certe condizioni, il documento informatico a quello cartaceo permettendo sia alle aziende che alla PA di risparmiare sui costi di stampa, stoccaggio ed archiviazione. Concludo dicendo che se è vostra intenzione automatizzare il processo documentale, affidatevi a degli esperti

Finalmente siamo riusciti non solo ad archiviare i documenti, ma anche a ritrovarli; potremmo essere soddisfatti, ma guardando i nostri scaffali ci accorgiamo che possiamo migliorare

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MESSA IN SICUREZZA » di Alessio Pelusi

La sicurezza parte dalla strada Quando la sicurezza sul lavoro incontra la sicurezza stradale: una giornata intensa di formazione e apprendimento sul campo

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ualche settimana fa ricevo un invito cordiale per un corso di guida sicura. Non sono sicuro di poter andare: gli impegni, la voglia di alzarsi presto anche il sabato. Decido alla fine di accettare, per fortuna. Basta un piccolo sforzo certe volte per scoprire mondi nuovi e persone interessanti. Il mondo è quello automobilistico, quello delle corse e dei rally, a me pressoché sconosciuto, ma non solo è anche una realtà diversa di guida, più attenta alla sicurezza e ai consumi. All’inizio della giornata pensavo che dopo quindici anni di onorata carriera da automobilista prudente, nessuno potesse insegnarmi nulla, al termine del corso avevo cambiato modo di guidare. L’organizzatore e formatore del corso di guida sicura è Alfredo De Dominicis, ingegnere e pilota di professione. A detta di molti uno dei migliori piloti di rally su terra in circolazione. La sua carriera, come l’esperienza sulle piste è decennale, corre in ogni parte d’Italia ed Europa, arrivando fino in America. Il nome in gara e per gli amici è “Dedo”. La giornata comincia alle nove del mattino circa, con un briefing iniziale sulla condivisione del programma, continua con una lezione teorica in aula e la visione di alcuni filmati esplicativi. Due parole bisogna spenderle subito per spiegare il titolo dell’articolo, dove sicurezza stradale e sicurezza sul lavoro s’incontrano? Principalmente nell’obbligo del datore di lavoro di informare, formare e addestrare i propri dipendenti sui rischi specificidella propria attività, nel caso in cui l’automobile sia considerata parte di un processo produttivo, dunque un’attrezzatura di lavoro (art. 73). Non solo, forse più importante

è il tema degli infortuni “in itinere”, ad esempio durante il percorso di andata e ritorno dall’abitazione al luogo di lavoro. Dei 496.079 infortuni riconosciuti dall’Inail nel 2012, una cifra come 67.119 sono da considerare “in itinere”. Di 790 decessi accertati nel 2012, 409 si sono verificati fuori dell’azienda, con la strada come principale “scenario” (fonte: INAIL, www.puntosicuro.it). La circolare Inail n.52 del 23 ottobre 2013 “Criteri per la trattazione dei casi di infortunio avvenuti in missione e in trasferta”, inoltre specifica sul tema in oggetto che “La missione è caratterizzata da modalità di svolgimento imposte dal datore di lavoro con la conseguenza che tutto ciò che accade nel corso della stessa deve essere considerato come verificatosi in attualità di lavoro, in quanto accessorio all’attività lavorativa e alla stessa funzionalmente connesso, e ciò dal momento in cui la missione ha inizio e fino al momento della sua conclusione”. Vediamo dunque la connessione fra sicurezza stradale e sicurezza sul lavoro. Dopo la lezione in aula inizia la sessione in pista, la parte più emozionante del corso. Si fa una guida per conoscere il circuito, poi ci viene insegnato la correzione della sbandata, si fanno esercizi di vario tipo al volante e si capisce bene come impostare una curva e soprattutto dove guardare quando si guida. La cosa più importante dice Dedo: “È guardare lontano, vi si aprirà un mondo”. Si chiude con un esibizione del Alfredo e con la consegna degli attestati. Ore 18, si sale sulla propria auto per tornare a casa e si sente che qualcosa è cambiato. I corsi sono interamente finanziabili con Fondoimpresa, per contatti: www.dedods.com

Dei 496.079 infortuni riconosciuti dall’Inail nel 2012, una cifra come 67.119 sono da considerare “in itinere”. 409 si sono verificati fuori dell’azienda, con la strada come principale “scenario”

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COMUNICAndo » di Antonella Valentini*

Sistemi rappresentazionali Conoscere se stessi e gli altri per comunicare in maniera efficace

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e migliori qualità di un individuo, nella comunicazione efficace, sono la capacità di ascoltare attivamente e la flessibilità, cioè la capacità di comprendere i pensieri, le emozioni della persona con cui si interagisce e di orientare il proprio comportamento verso il ricevente per ottenere l’obiettivo voluto. Ogni individuo è un universo a sé: questo rende particolarmente interessante la nostra vita relazionale ma è anche causa della maggior parte dei problemi di relazione. Conoscere le persone con le quali interagiamo ci dà un enorme vantaggio nell’instaurare delle relazioni interpersonali appaganti e fruttuose. Molto utile in tal senso è riuscire a comprendere lo stile rappresentazionale del nostro interlocutore. Tutti noi possediamo la capacità di costruire o ricordare interiormente un’esperienza e lo facciamo attraverso i nostri sensi (vista, udito, tatto, gusto ed olfatto). La PNL definisce i sensi “sistemi rappresentazionali”. In ogni momento della nostra esistenza siamo costantemente “bombardati” da informazioni dal mondo esterno e nel processare queste informazioni ognuno di noi sceglie il sistema rappresentazionale che ritiene inconsciamente più congeniale. Per comprendere qual è il Sistema Rappresentazionale del nostro interlocutore dobbiamo prestare attenzione ad una serie di segnali, in particolare il tono di voce, la cadenza e il ritmo

(paraverbale) i verbi e gli aggettivi utilizzati (verbale), la gestualità e gli sguardi (non verbale). La persona visiva elabora le informazioni sotto forma di immagini. Parla con un tono di voce alto ed un ritmo veloce e non costante, il suo discorso non segue necessariamente un filo logico ma è un’elencazione non sequenziale dei fatti. Utilizza verbi, sostantivi, aggettivi e forme idiomatiche che rimandano alla vista. La persona auditiva elabora la realtà sotto forma di suoni, parole e concetti. Parla con un tono di voce chiaro, né alto né basso, un ritmo costante e con parole ben enunciate, il suo discorso ha un contenuto analitico espresso in modo logico e sequenziale. I verbi, i sostantivi, gli aggettivi e le forme idiomatiche che utilizza sono legati all’udito. La persona cinestesica processa la realtà sotto forma di sensazioni, di emozioni, stati d’animo ed azioni fisiche. Parla con un ritmo lento, con lunghe pause ed il tono basso e profondo, il suo discorso ha un contenuto ricco di riferimenti a sensazioni, emozioni e sentimenti. Utilizza verbi, sostantivi, aggettivi e forme idiomatiche che rimandano al “sentire”. Usare lo stesso codice del nostro interlocutore è fondamentale per creare una relazione positiva con lui e, quindi, comunicare efficacemente. “Non esiste comunicazione corretta o sbagliata in assoluto: esistono solo comunicazioni efficaci o inefficaci”

Per comprendere qual è il Sistema Rappresentazionale del nostro interlocutore dobbiamo prestare attenzione ad una serie di segnali

SISTEMA RAPPRESENTAZIONALE

VERBI

SOSTANTIVI

AGGETTIVI

FORME IDIOMATICHE

SGUARDO

VISIVO

Descrivere, guardare, focalizzare, illustrare, mostrare…

Fotografia, immagine, luce, ombre, colori, forme, occhiata…

Brillante, chiaro, oscuro, invisibile, visibile, evidente…

Ben in vista, idea nebulosa, punto di vista, messo a fuoco, immagine mentale per come la vedo io…

Rivolto verso l’alto. A sinistra se ricorda a destra se “costruisce” (immagina, inventa!)

AUDITIVO

Ascoltare, chiedere, domandare, descrivere, dire, suonare…

Ascolto, domanda, conoscenza, rumore, suono…

Armonioso, sonoro, rumoroso, ritmato…

Ascolti!, parola per parola, per così dire, suona bene/male, prestami attenzione…

Orizzontale. A sinistra se ricorda a destra se “costruisce” (immagina, inventa!)

CINESTESICO

Fare, sentire, provare, Passione, dolore, toccare, stimolare... strappo, panico…

Concreto, soddisfatto, Toccato con mano, farsi triste, sicuro, forte… vivo, dare una mano, dare un taglio netto, segno tangibile…

Rivolto verso il basso. A sinistra se ricorda a destra se “costruisce” (immagina, inventa!)

*Formatore, presidente Comma Srl agenzia di comunicazione

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» di Marcella Pace / foto concessa da Miriam Stella

Le parole di Miriam Stella

«Non sprecate il vostro tempo a giudicare l’operato altrui, ma concentrate le vostre energie per costruire il vostro futuro: fidatevi, è più interessante!»

«La tecnologia è un processo inarrestabile che va verso una sola direzione: inutile illudersi di volerlo arrestare. Tanto vale assecondarlo e sfruttarne le infinite opportunità»

«All’inizio ti chiederanno ‘perché’ lo stai facendo, ma più tardi gli stessi ti chiederanno ‘Ma come hai fatto’?»

«Il vero amore non è colui che ti chiede rinunce e compromessi, ma colui che riesce a far esprimere la tua personalità e realizzare i tuoi sogni, più di quanto riesca a fare tu stesso. Ed io l’ho trovato, sei tu Nico!»

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A

l primo sguardo Miriam Stella esprime glamour. Dall’abbigliamento agli accessori sino al trucco, nulla è lasciato al caso. Ogni suo gesto esprime femminilità. Il legame che ha con il mondo della moda è indissolubile. La sua formazione sembrava averla portata da tutt’altra parte. Spinta dai genitori e dalla sua passione per la matematica, perché come lei stessa confessa «con i numeri non si sgarra e io sono una persona molto precisa», Miriam diventa ingegnere. Ma «le passioni vanno assecondate, non si può reprimerle perché prima o poi tornano a galla», spiega l’ingegnere che ama follemente Miami, città che frequenta con assiduità insieme a suo marito, l’imprenditore Nico Lerri, primo fan della Stella, e così due anni fa dà vita al suo blog di moda “Is Fashion my Passion?” che in breve tempo diventa uno dei fashion blog più seguiti, annoverando Miriam tra le prime 10 blogger d’Italia.

Is fashion my passion?

N

ato come un gioco, «in un giorno estivo, mentre prendevo il sole sotto la palma di uno stabilimento balneare di Pescara», il blog “Is Fashion my passion?” prende forma nel 2011, sotto la spinta del suo più grande sostenitore, Nico Lerri. Il primo anno è di rodaggio. Miriam Stella, consapevole delle grandi potenzialità della rete e del web, si trova a sbirciare altri blog di moda. «Ben presto mi sono accorta che più postavo e più aumentavano le visite nel mio portale. Non facevo nulla di diverso dalla mia quotidianità. Mi sono sempre divertita ad abbinare abiti, creando outfit glamour e particolari, dando consigli spesso anche alle mie amiche. La stessa cosa l’ho fatta nel mio blog». E così giorno dopo giorno, la visibilità del blog di Miriam Stella aumenta, raggiungendo anche

le dieci mila visite al giorno da Italia, ma anche Spagna, Stati Uniti, Russia, Germania, Cina e Australia. La fashion blogger pescarese viene contattata dalle più grandi aziende di moda che la invitano alle loro sfilate e ad indossare i capi più esclusivi che Miriam posta sul suo portale. Sull’onda del suo dilagante successo, la Stella fonda circa tre mesi fa il suo personalissimo marchio di scintillanti gioielli e accessori che non passano inosservati, in vendita on line sul sito www.miriamstella.it e nelle più esclusive boutique italiane e all’estero, realizzati in collaborazione con aziende che lavorano con le più grandi case di moda. «Nella mia esperienza da blogger ho avuto l’occasione di entrare in contatto con aziende di altissima qualità e proprio dalle collaborazioni con questi marchi è nata la mia linea di gioielli».


New Generation storie&persone

S

in da piccola si divertiva a cucire abiti per le sue Barbie per poi rivenderli all’asilo. Miriam Stella, nata a Pescara e vissuta a Miglianico sino ai 18 anni, ha sempre saputo coniugare la passione per la moda con l’animo imprenditoriale. Dopo aver frequentato Ingegneria Gestionale, tra Roma e Bologna, torna in Abruzzo e inizia a lavorare in un’importante azienda di telefonia mobile nell’ambito della progettazione di impianti. «Un ambiente esclusivamente maschile nel quale è molto difficile esprimere la mia femminilità – racconta la Stella del blog -. Sentivo il desiderio di evasione e così ho deciso di buttarmi in questa avventura. Cercavo un modo per coniugare i miei amori per la finanza, il business e la moda. Il blog mi è sembrato una buona soluzione». I primi tempi sono quelli più difficili. «Essendo nato tutto per scherzo, non avevo un obiettivo ben preciso, e allo stesso tempo non ottenevo grandi risultati. Talvolta mi sono scoraggiata – confessa – ma il sostegno di mio marito, che ha visto in me delle grandi potenzialità, mi ha spinto ad andare avanti. Il perseverare e la passione mi hanno consentito di raggiungere in breve tempo una bella notorietà». All’esperienza del fashion blog, che la porta in giro per il mondo, abbina ben presto la creazione della linea di gioielli e accessori Miriam Stella. «Cerco sempre di assecondare i trend del momento con i miei gusti – racconta. È una grande soddisfazione vedere che le mie creazioni piacciono molto a clienti ed esperti di settore. Nei prossimi mesi, infatti, una delle più importanti riviste di moda, Vogue, dedicherà uno spazio proprio alla mia linea di gioielli. E questo mi riempie di orgoglio».

Miriam Stella 57


» di Laura Tinari

Corrado Chiodi

Massimo Mancini

Elio Gizzi

Antonio Brunamonti

Cesare Innamorati

Giuseppe Mililli

Rete Impresa L’Aquila, l’unione fa la forza Unirsi per essere più competitivi, anche in un campo in cui spesso si tende a “giocare” da soli. Voglia di fare per la propria città e di crescere insieme. Sono questi gli obiettivi di chi entra in Rete

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rima su un campo di calcio, poi su un cantiere edile. È stato un po’ questo l’iter di costituzione di Rete Impresa L’Aquila, formalmente nata nel mese di aprile dello scorso anno, ma già da tempo ben impostata nella mente del presidente Stefano Cipriani. Parliamo dell’unione di diverse imprese inerenti la filiera delle costruzioni, tra edilizia pura e rivenditori di materiali. Imprese che subito hanno saputo coglie-

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re l’opportunità che la Regione Abruzzo dava loro finalizzando risorse verso nuove forme di aggregazione. Crescere, innovare, collaborare, essere più competitivi proprio attraverso l’unione è la sostanza del percorso che sette imprese aquilane, quali Aterno Costruzioni, Brunamonti Costruzioni, F.lli Chiodi Costruzioni, Domus, Gaia, Innamorati Edilizia e Impresa Mancini stanno portando avanti insieme.


focus

A tu per tu con Stefano Cipriani, presidente Rete Impresa L’Aquila Al di là della semplice definizione, cos’è per lei una rete d’impresa? «La rete è una nuova forma di aggregazione, all’interno della quale è molto importante la stima reciproca tra gli imprenditori che la compongono. L’obiettivo è collaborare in progetti che permettano di incrementare la propria competitività, senza entrare in contrasto e contenzioso. Per raggiungere questo obiettivo è necessario comprendere l’importanza dello scambio di best practice, di know how e di quant’altro possa creare senso di appartenenza e di gruppo». Alla base di Rete Impresa L’Aquila c’è un gruppo di imprenditori coeso, che ha dimostrato di saper lavorare bene insieme già in altri campi? «Si, la Rete è nata intorno alla squadra dell’Aquila calcio, che ha visto unirsi una serie di imprenditori con la passione per la città e la voglia di fare qualcosa di importante per il proprio territorio. Durante le riunioni per L’Aquila calcio vedevo nei miei colleghi e nei nostri discorsi la possibilità di andare oltre il campo dello sport per lavorare su qualcosa di ancora più grande proprio all’interno del nostro settore, l’edilizia, e così si è poi concretizzata la mia idea di costituirci in rete».

 Tutte imprese che operano nel settore edile? «Sostanzialmente tutte imprese che operano nella filiera delle costruzioni, insieme a quelle edili c’è anche un grande rivenditore di materiali. L’idea alla base della nostra rete è quella di alzare il livello delle costruzioni e portare avanti l’aspetto della ricerca scientifica, siamo infatti in contatto con istituti come il Cnr e il Dipartimento di ricerca Sapienza e Innovazione dell’Università “La Sapienza”, con cui collaboriamo per sviluppare e rendere più credibile la nostra volontà di migliorare sempre più il rapporto che lega la qualità al prezzo». Avete in corso altri progetti di sviluppo per la Rete? «Abbiamo stipulato una convenzione in esclusiva per tutto il cratere per la realizzazione della cellula antisismica, una stanza sicura, da inserire all’interno di abitazioni, scuole o altri edifici esistenti, dove si resta al sicuro in caso di sisma o altri eventi, quali scassi con furto. Faremo a breve una dimostrazione, montando questa stanza su un edificio aquilano per poi demolirlo e far vedere la validità di questo sistema di sicurezza. Quelle legate alla ricerca sono iniziative che con un’impresa singola difficilmente si

potrebbero portare avanti, invece in rete riusciamo a supportarle più facilmente e a ricavarne più prestigio per tutti».

 In Abruzzo esistono già altre

reti? «Nel settore delle costruzioni noi siamo stati i primi a costituirci, anche grazie ai bandi regionali che hanno cercato di far sviluppare questo nuovo metodo di aggregazione, ma nella nostra regione, che io conosca, ora ce ne sono almeno altre due. In altri ambiti, come il turismo, il manifatturiero o la moda ne esistono diverse, ma sono più sviluppate e improntate anche all’internazionalizzazione. In questo ultimo caso si può parlare però più di filiera: dal produttore del tessuto al prodotto finale e poi la commercializzazione. L’edilizia è un settore culturalmente non molto elevato, ricordiamo che abbiamo sempre a che fare con calce e cemento e in cui si tende a ragionare sempre singolarmente: le modalità con cui si prendono i lavori, basate spesso sulla partecipazione a gare d’appalto pubbliche o private, porta alla competizione e alla concorrenza. Per questo può risultare anomalo vedere queste aziende insieme senza fini diretti al raggiungimento di proprie commesse, ma per obiettivi ben più alti»

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» a cura della redazione

L’immagine di Startup Weekend 2014 Pescara

Lo StartupWeekend debutta a Pescara: 54 ore di innovazione e startup A partecipare all’evento che arriva per la prima volta in Abruzzo, saranno tecnici, creativi e aspiranti imprenditori con un’idea nel cassetto che vogliono trovare le persone e il supporto necessari per realizzarla

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na maratona di 54 ore lunga un intero fine settimana che darà l’opportunità a sviluppatori web, programmatori, tecnici, designer e aspiranti imprenditori di incontrarsi, formare gruppi di lavoro e lanciare startup innovative. Ma anche l’occasione per gli startupper e per tutti i protagonisti dell’ecosistema locale di guardarsi in faccia, trarre le somme di quanto fatto, mettere in campo nuove sinergie, idee e progetti. Tutto questo sarà lo Startup Weekend che arriva per la prima volta in Abruzzo dal 7 al 9 marzo all’Aurum a Pescara. Si tratta della più grande competizione per startup a livello mondia-

le con 1068 eventi già svolti, 478 città ospitanti in diversi Paesi, 8190 startup create e 100mila imprenditori coinvolti. Il format dell’evento nasce dall’idea della statunitense Kaufmann Foundation e si avvale del supporto di grandi nomi del business mondiale come Google, Coca Cola e Amazon tra i tanti. La manifestazione è organizzata in Abruzzo dalla rete di imprese Digital Borgo, dal Polo ICT Abruzzo, da Spqwork coworking e dalla Bocconi Alumni Association con il patrocinio del Comune di Pescara, dell’assessorato all’Innovazione tecnologica, dell’università “G. d’Annunzio” di Chieti – Pescara, dell’Au-

Come funziona la competizione Si partirà nel pomeriggio di venerdì 7 marzo quando i partecipanti avranno a disposizione 60 secondi per presentarsi e mettere sul tavolo la loro idea di business. Una volta scelte le idee più interessanti ciascun partecipante deciderà di aderire ad uno dei progetti in gara formando così dei veri e propri team di lavoro completi. Dalla mattina di sabato 8 marzo al pomeriggio di domenica 9 i partecipanti avranno modo di creare l’impresa attraverso lo studio del business plan e lo sviluppo concreto del prodotto e del mercato di riferimento. Domenica sera le idee, diventate progetti di impresa, saranno presentate e valutate da parte di una giuria di esperti, imprenditori e investitori.

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focus

Una foto dell’Aurum che ospiterà l’evento

rum –La fabbrica delle idee, del Dipartimento di economia aziendale dell’università “D’Annunzio” di Chieti-Pescara e dell’Europe direct Pescara. L’evento è realizzato grazie agli sponsor Las Mobili, Accenture Customer Innovation­­Network, Sisofo, Blackberry, Startupct, Istituto paritario Mecenate, Almond22, WineoWine, Campi Valerio, Torre Zambra, TreValli, Latte Cigno. A capo dell’organizzazione di Startup Weekend Pescara ci sono Andrea Risa, Mario Massarotti, Tommaso Spagnoli, Francesco Marisei e Fabrizio Di Fulvio. Il progetto intende attirare talenti in Abruzzo e mettere in luce le potenzialità di giovani entusiasti e capaci da qualunque parte d’Italia: la competizione riguarda in modo particolare i giovani in cerca di opportunità lavorative che intendono mettersi in gio-

co dal punto di vista imprenditoriale. A partecipare saranno infatti tecnici, creativi e aspiranti imprenditori con un’idea nel cassetto che vogliono trovare le persone e il supporto necessari per realizzarla. In palio un premio consistente in 3 mesi di accesso e utilizzo degli spazi di co-working nelle sedi di Digital Borgo a Pescara: inoltre saranno messi a disposizione l’opportunità di un colloquio per uno stage in Accenture Customer Innovation Network, il premio speciale di Blackberry, l’ultimo modello di Smartphone Z10 limited edition, due stampanti offerte da Sisofo e i vouchers per i servizi su cloud messi a disposizione da Google e Amazon. Il motto dell’evento? No talk, all action! Insomma, poche chiacchiere e tanta azione per fare costruire insieme imprese innovative

Ad aprire Vincenzo Di Nicola, l’abruzzese che ha conquistato Amazon Sarà Vincenzo Di Nicola, l’abruzzese che ha conquistato Amazon, il testimonial e lo speaker di apertura della prima edizione dello Startup Weekend Pescara. Di Nicola, ingegnere abruzzese di soli 34 anni originario di Sant’Atto (Teramo), racconterà ai giovani partecipanti la sua esperienza di successo che lo ha portato a vendere al colosso Amazon la sua startup GoPago, specializzata in pagamenti da dispositivi mobili.

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» di Lisa De Leonardiis e Massimiliano Barattucci*

Una riunione per la gestione dello staff e dell’area marketing e comunicazione

In Abruzzo arrivano le Factory, network di professionisti al servizio delle imprese Uno strumento efficace per risparmiare in consulenze e formazione

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l mondo delle aziende sta affrontando una serie di trasformazioni che impongono una continua e profonda ri-organizzazione con prospettive sempre più a medio-breve termine. Le costanti imperative aziendali sono diventate flessibilità ed riadattamento anche e soprattutto ad un mercato del lavoro cangiante e multiforme. La ri-organizzazione si realizza con la diversificazione della forza lavoro ed una verifica continua della domanda di risorse umane e di aggiornamento. La flessibilità si esprime invece con la capacità di adattarsi ad ogni situazione ed ad ogni esigenza del cliente/utente. Ma non è semplice manterere il passo e il dispendio di energie è grande. Al di là dei fattori congiunturali del mercato del

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lavoro, sono molte le aziende che affrontano la crisi attraverso politiche di riduzione dei costi, ma anche e soprattuto utilizzando il momento di ristrettezza per puntare ad un cambiamento e ad una sintesi che rappresenti un’opportunità di miglioramento. Pilastri: staff e clienti Mantenere contemporaneamente uno sguardo attento verso l’interno, ovvero al personale/staff e verso l’esterno, ovvero ai clienti, all’immagine e alla visibilità al pubblico, non è semplice. L’impresa deve fare attenzione contemporaneamente al grado di attrattività e retain sia del personale che del cliente, così come deve gestire in parallelo gli aspetti di reputation sia nei confronti dei lavoratori che dei clienti acquisiti, oltre che – sempre più – del-


focus

la rete che pullula di potenziali clienti. dal punto di vista dei risultati misurabili e tangibili Così la gestione dello staff e dell’area marketing e per l’azienda in termini, ad esempio, di riduzione dei comunicazione può rappresentare per le aziende dei costi. costi non indifferenti e gli imprenditori lamentano Nuove forme di collaborazione tra professionisti a spesso una mancanza di linearità tra investimenti e vantaggio delle imprese risultati. Eppure, almeno in teoria, le formule per il Piccolo è meglio: dalle reti di professionisti, passansuccesso ed il risparmio dovrebbero essere semplici: do per gli studi associati, sino alle più recenti factoun personale ben selezionato, efficiente ed al posto ry, le imprese integrano le risorse interne in servizi giusto è chiaramente chiave (commerciale, in grado di fornire marketing, formazioUna buona visibilità sociale performance migliori ne, sicurezza, ecc.) e comportare minori con professionalità e commerciale è in grado spese per l’azienda (ad esterne sempre più di assicurare maggiori guadagni esempio, in termini organizzate da reti di formazione, risorse di collaborazione e la fidelizzazione del cliente temporanee e turnoinformale, con un ver). Ed ancora: una considerevole risparbuona visibilità sociale e commerciale è in grado di mio dei costi. assicurare maggiori guadagni e la fidelizzazione del A differenza delle grandi società – è facile da comcliente. prendere – le factory non hanno organigrammi da Ciò nonostante i dati e le testimonianze aziendali mantenere e questo rende snelli sia i contatti che, parlano di una situazione del tutto differente: la soprattutto, i preventivi, oltre ad avere la garanzia di gestione delle risorse umane e la comunicazione un approccio specifico e personalizzato. esterna sono, in Italia, tra gli aspetti più trascurati e In Abruzzo la prima Factory di questo tipo si chiama ritenuti, in molti casi, esclusivamente voci di costo. Alto ed ha sede a Pescara in pieno centro (www.alNonostante l’ampia offerta di realtà consulenziali tofactory.it). Al suo interno quattro professionisti si a disposizione delle imprese, i costi dei servizi, non occupano di selezione e ricerca del personale, social sono sempre competitivi. Inoltre, si riscontra una media marketing, inbound marketing, comunicatendenza a fornire formule a pacchetto che non zione, produzione, regia e allestimento di eventi, sempre tengono conto delle specificità delle singole formazione e training. Una équipe di professionisti aziende. Alcune società di consulenza puntano mola servizio dell’impresa, non una semplice realtà che to nel chiarire all’azienda offre servizi di consulenza. cliente quali siano i benefiAbbiamo provato a scrivere ci dei servizi che vendono loro una mail e ci hanno (formazione, intervento o risposto subito con le loro consulenza che sia), metquattro parole chiave: tendo in secondo piano le leggerezza, sostenibilità, prospettive organizzative attenzione al cambiamento, a medio e lungo termine innovazione

I social network sempre più importanti nel marketing

*Consulente marketing&comunicazione e consulente del lavoro Rif. Alto Factory, www.altofactory.it - Largo dei Frentani, 13 Pescara – 338.8801966 – 340.2442202

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focus » a cura della redazione

L’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Paolo Gatti

In arrivo 6,8 milioni di Euro per ricerca e innovazione

Le risorse della Sovvenzione Globale “Più Ricerca e Innovazione” sono finanziate dalla Regione Abruzzo-Assessorato al Lavoro e alla Formazione

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n Piano da oltre 6 milioni e 800 mila euro a sostegno della ricerca e dell’innovazione delle imprese abruzzesi. A tanto ammontano le risorse della Sovvenzione Globale ‘Più Ricerca e Innovazione’, finanziata dalla Regione Abruzzo - Assessorato al Lavoro e alla Formazione – con risorse del Fondo Sociale Europeo P.O 2007/2013. «Parliamo di fondi per attività di alta formazione e la creazione d’impresa in settori fortemente innovativi e tecnologici -spiega l’assessore al Lavoro e alla Formazione Paolo Gatti- l’obiettivo è di alimentare un circuito virtuoso, tra imprese, università e mondo delle professioni per sostenere la crescita occupazionale e rendere più attraente e competitivo il tessuto economico abruzzese». Il Piano si articola in quattro “macro azioni” nell’ambito della promozione di progetti di ricerca industriale, trasferimento tecnologico e sviluppo precompetitivo; progetti di impresa ad alto contenuto tecnologico e/o innovativo; progetti di mobilità interregionale e/o transnazionale e, infine, progetti di innovazione organizzativa e manageriale. Due i bandi già pubblicati. Il primo finanzia con oltre 1 milione di euro l’attivazione di 90 borse di ricerca destinate a laureati residenti in Abruzzo che, per otto mesi, prenderanno parte a progetti di ricerca indu-

striale, trasferimento tecnologico e sviluppo precompetitivo. L’importo di ogni borsa è di 12mila euro. Il bando è rivolto ai soggetti attuatori degli interventi progettuali (Università e/o i Centri di Ricerca, in forma singola o associata) accreditati come organismi per la formazione superiore. Con il secondo avviso pubblico saranno invece attivate 60 borse lavoro (10mila euro l’importo di ciascuna) rivolte a giovani professionisti abruzzesi per la partecipazione a progetti di sviluppo e trasferimento di competenze innovative, organizzative o manageriali. Il finanziamento complessivo è di 930mila euro. Destinatari dell’avviso sono soggetti singoli o in ATI/ ATS, abilitati a rendere i servizi e le attività previsti dall’avviso. Entro marzo saranno pubblicati altri due bandi per finanziare 40 nuovi progetti d’impresa ad alto contenuto tecnologico o innovativo e 130 voucher per la mobilità interregionale. I bandi sono consultabili su www.piuricercaeinnovazione.it e www.regione. abruzzo.it/fil Le attività del Piano, come previsto dalla normativa europea sul Fse, sono coordinate dall’Organismo intermedio aggiudicatario del bando per l’affidamento della gestione della dote della Sovvenzione Globale. L’Organismo è composto dalla società consortile Ass. For.SEO., dalla KPMG Advisory e dalla Metron

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focus » di Piergiorgio Greco

A sinistra: i saluti istituzionali, a destra: i partecipanti alla prima lezione

Crisi aziendali e concordato, al via il corso per commercialisti e avvocati

A Pescara la lezione inaugurale dell’iniziativa formativa promossa dai due ordini professionali con l’Università “d’Annunzio”: sulla cattedra professionisti e docenti di alto profilo

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na sinergia concreta per la crescita professionale di avvocati, commercialisti ed esperti, per approfondire come evitare i fallimenti aziendali e gli inevitabili impatti socio-economici. Ha preso il via sotto questo auspicio il corso di aggiornamento professionale “Teoria e pratica delle procedure concorsuali”, la cui prima edizione sarà sul tema “Gli accordi di ristrutturazione ed il concordato preventivo”. L’iniziativa formativa, articolata in dieci lezioni che andranno avanti fino a giugno, nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze giuridiche e sociali dell’Università “d’Annunzio” di Chieti-Pescara, l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pescara, la Fondazione per la promozione della cultura professionale e dello sviluppo economico, l’Ordine degli Avvocati di Pescara e la Fondazione “Forum Aterni”, in partnership con FastFinance del Gruppo Banca Ifis. Alla lezione inaugurale presso l’ateneo di viale Pindaro hanno portato il loro saluto i docenti Federico Briolini e Lorenzo Del Federico, direttori del corso, Donato Di Campli, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pescara, Domenico Di Michele, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Pescara, Giuseppe Antonio Cassano, presidente del Tribunale di Pescara, Giancarlo

Grossi, presidente della Fondazione per la promozione della cultura professionale e dello sviluppo economico, e Caterina Verrigni, dell’Università di Pescara. A seguire, si sono alternati sulla cattedra Giovanni La Croce, dottore commercialista di Milano, Marco Giuliano, dell’Università Politecnica delle Marche, e Diego Valentinetti, dell’Università di Chieti-Pescara, che hanno relazionato sul tema “La crisi d’impresa: emergenze aziendali e soluzioni concorsuali”. «Purtroppo - ha detto nel suo intervento introduttivo Domenico Di Michele - le crisi aziendali negli ultimi anni sono aumentate esponenzialmente, con impatti sull’occupazione e sul tessuto socio-economico davvero forti. Un corso come questo, dunque, mira a favorire una conoscenza di strade alternative al fallimento, come il concordato preventivo, in grado di garantire tutti gli attori in gioco». «Aver pensato e realizzato insieme all’Ordine dei Commercialisti all’Università questo corso - gli ha fatto eco Donato Di Campli- sta lì a dimostrare che insieme si può lavorare non solo per la propria crescita professionale, ma in definitiva per il bene dell’intera collettività. Il nostro grazie, dunque, a tutti coloro, Università in primis, che hanno collaborato alla riuscita»

Da sinistra: Domenico Di Michele e Giovanni La Croce

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focus » a cura della redazione

Agostino Ballone, presidente Gruppo Baltour

Baltour lancia la “nuova frontiera del viaggio a basso costo”

Fino al 31 maggio sarà possibile acquistare anche a un euro i biglietti, la novità del colosso teramano è stata presentata alla Bit di Milano

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l prezzo di un caffè per attraversare mezza Italia. È “la nuova frontiera del viaggio a basso costo”, come recita lo slogan della nuova campagna di promozioni low cost del Gruppo Baltour che si arricchisce di una offerta senza precedenti nel settore delle autolinee di lunga percorrenza. Fino al 31 maggio, salvo proroghe ulteriori, si potranno infatti acquistare anche al prezzo di un euro i biglietti per le tratte Roma/Milano e Roma/Torino. La novità è stata presentata a Milano in occasione della Bit, Borsa internazionale del turismo. L’offerta, che rientra nelle politiche di fidelizzazione della clientela in cui Baltour investe da anni ingenti risorse, riguarderà un numero limitato di biglietti e si applicherà per il momento soltanto alla corsa notturna sui percorsi Roma-Milano e Roma-Torino in entrambe le direzioni. Non è previsto alcun limite temporale per l’acquisto preventivo, tuttavia la tariffa non sarà rimborsabile o cumulabile con altre riduzioni.

L’offerta sulle relazioni Roma-Milano-Torino ha valore di test, ma l’obiettivo a regime è di generalizzare l’offerta su un ampio spettro di collegamenti nazionali. Tutelati al massimo anche gli interessi degli operatori di viaggio, sulla cui collaborazione Baltour conta molto per la buona riuscita dell’iniziativa. «Da anni, ormai, sperimentiamo con successo campagne promozionali low cost sulle nostre tariffe – spiega il presidente del Gruppo Baltour, Agostino Ballone – e così ci siamo chiesti se non fosse utile inserire tra le opzioni vantaggiose, che consentono di acquistare biglietti per percorrenze anche lunghe ad un prezzo che parte da soli dieci euro, anche l’opzione di viaggiare praticamente a costo zero. Dall’idea alla sperimentazione il passo è stato breve, ora ci auguriamo che i nostri clienti rimangano soddisfatti dalla novità». Alla Bit è stato presentato agli addetti ai lavori anche il nuovo catalogo generale 2014 con tutti gli orari aggiornati

Antonella Ballone, vice presidente Baltour allo stand aziendale della BIT 2014

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focus » di Mauro Di Cola

Un corso di formazione professionale

Energia pulita in “sicurezza”

Soluzioni innovative grazie alla formazione del personale della Mario Di Cesare srl

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ncora una scommessa (vinta) per la Formapi srl, ente accreditato alla Regione Abruzzo per la formazione continua e superiore, con il progetto “ENERGIA PULITA IN SICUREZZA”, (finanziato dalla Provincia di Chieti, con i fondi comunitari del FSE), brillantemente conclusosi di recente e che ha permesso, alla Mario Di Cesare srl, di aggiornare le competenze dei propri operatori nei diversi settori in cui opera il gruppo. Il progetto formativo ha visto coinvolti ben 15 dipendenti, molto eterogenei nelle competenze tra loro: quattro impiegate amministrative, “responsabili” dell’amministrazione, degli acquisti, del personale e della qualità, due impiegati tecnici, responsabili delle costruzioni e della manutenzione e del laboratorio, (entrambi over 40), e ben nove operai provenienti dai diversi settori operativi della Mario Di Cesare Srl, quali edili, tecnici montatori meccanici ed idraulici, tecnici elettricisti e elettronici. Ci si è basati sulla specifica mansione, sottolinea l’ing. Giacomo Colabattista, direttore della Formapi, nonché al settore di riferimento, alle competenze già possedute, sulle quali si è poi fatta leva per sviluppare in maniera uniforme ed integrata le procedure legate alla qualità ambientale, peculiarità che hanno costituito le “back-ground skills”, ovvero quelle competenze ritenute imprescindibili per realizzare in maniera efficace il progetto formativo. Infatti, le competenze relative al modello di gestione della qualità ambientale, essendo trasversali,

sono state implementate e trasmesse in maniera uniforme, valorizzando le specificità già possedute in una ottica di integrazione e di innovazione aziendale rispetto alla gestione della variabile ambientale. Il progetto aveva una “vision” ben chiara ed una “mission” specifica, rimarca l’ing. Colabattista, ovvero la Mario Di Cesare srl, dopo anni di operatività e di successi conseguiti nel proprio settore di attività, ha ravvisato la necessità di enfatizzare, in maniera ancor più decisa, le proprie priorità strategiche per il futuro, prima fra tutte, l’attenzione alla qualità. Del resto l’impegno a garantire un processo di lavorazione e di prodotto a basso impatto ambientale è già da tempo attuato dall’azienda, sia per quanto attiene la sfera lavorativa, garantendo così al dipendente un ambiente di lavoro salubre visto che è presente all’interno dell’azienda un rappresentante della Direzione per la salute e la sicurezza di tutto il personale, ma anche e soprattutto nelle attività manifatturiere, attraverso la conformità ai requisiti normativi, legislativi, regolamentari di riferimento per i propri prodotti, servizi, processi, luoghi di lavoro, per l’ambiente e la responsabilità sociale grazie alla certificazioni “volontarie” come l’ISO 9001: 2008, la ISO 14001:2003, e la SA8000: 2008. L’attenzione per questa tematica ha portato all’adozione all’interno dell’azienda, e questo è il “core” del progetto formativo, di un Sistema di Gestione Integrato attraverso cui la direzione aziendale può monitorare i processi e i prodotti aziendali

Un’immagine della Mario Di Cesare srl

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focus » di Denia Di Giacomo

Il logo del circuito Sardex.net

Non si accettano Euro!

Cinquemila posti nel mondo hanno scelto di usare la moneta locale al posto di quella ufficiale e anche in Italia il fenomeno si sta espandendo, a partire da Sardex la moneta della Sardegna, e l’Abruzzo diviene nuova terra di conquista

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a chiamano moneta virtuale, oppure moneta locale e forse rappresenta il futuro della nostra economia territoriale, un futuro molto più concreto di quello che pensiamo, visto che già in alcune regioni esiste e funziona anche bene. Parliamo ad esempio della “Sardex” ormai famosa in Sardegna, che coinvolge ben 1500 imprese, professionisti e onlus con numeri in continua crescita, sembra infatti che solo nell’ultimo anno in Sardex si siano scambiati l’equivalente di 15 milioni di euro! La rete funziona in questo modo: supponiamo che Paolo abbia un’agenzia di viaggi e aderendo al circuito Sardex venda un pacchetto vacanze premio per i dipendenti di una grande azienda cagliaritana, ricevendo in cambio duemila Sardex. Ora Paolo vorrebbe spendere i suoi Sardex per rinnovare il mobilio della sua agenzia e così contatta un negozio aderente anch’esso al circuito acquistando due librerie, ma volendo potrebbe anche scegliere di rimandare questo acquisto e di spendere i suoi Sardex per acquistare dei toner per le sue stampanti oppure qualsiasi altra cosa, purchè la scelga in uno degli aderenti a Sardex. Ovviamente il sistema funziona solo se ad aderirvi sono più soggetti possibili, perché lo scambio avviene solo in beni e servizi e mai in termini monetari, la filosofia che vi sta dietro è quella che sta alla base della finanza etica, per la quale i soldi servono esclusivamente per effettuare lo scambio di qualcosa permettendo alle imprese di finanziarsi reciprocamente anche in assenza di liquidità. E già, l’assenza di liquidità, per alcuni forse è proprio questa la motivazione che sta alla base del successo

di Sardex e di altre formule simili, l’euro non circola abbastanza, le imprese sono strozzate e dunque si assiste al ritorno di una sorta di baratto evoluto, che occorre proprio per continuare a far muovere il meccanismo economico reale. Ora il passaggio successivo è il coinvolgimento dei privati, «Dopo le imprese, i professionisti e il terzo settore ora puntiamo ai consumatori-cittadini che potranno avere un loro conto. La nostra idea di moneta locale è una “nuova sinapsi” tra i soggetti economici locali, una moneta di relazione che crea un senso di comunità», spiega Carlo Mancosu, cofondatore insieme ai quattro soci di Sardex.net. Comunque l’idea è ormai messa in pratica da anni a livello mondiale e non si può tornare indietro, anzi…negli USA sono una settantina le città che usano la moneta locale, in Inghilterra ci sono le “Bristol Pound ”, le sterline auto-coniate dalla città nel Sud Ovest e poi anche in Spagna, Francia, Germania Olanda, Belgio e Giappone…paesi molto distanti e altri più vicini, ma tutti accomunati dalla volontà di fare un passo indietro e tornare ai vecchi sistemi di scambio. Rientrando in Italia troviamo invece la Lombardia che punta sul Lombard, l’Emilia Romagna che vuole il Liberex mentre “la compagnia del Sardex” è sbarcata nel continente “coniando” il Tibex (Lazio), Marchex (Marche), Piemex (Piemonte) fino al Samex del Sannio, una zona appenninica a cavallo tra la Campania, Molise e Abruzzo. La conquista dell’Abruzzo intero dunque si avvicina…come si chiamerà la nostra nuova moneta? Si aprono le scommesse!

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» di Marcella Pace foto concesse da Azienda Agricola Ausonia

Simone Binelli all’interno della sua azienda

Ausonia, il vino dei Calanchi

Da Mantova ad Atri, Simone Binelli lascia i panni da farmacista e indossa quelli di viticoltore dando vita ad un’azienda ecosostenibile

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ndici ettari vitati, circondati dal suggestivo paesaggio dei calanchi. Al centro una cantina letteralmente ecosostenibile, composta di 2 locali interrati per la maturazione e conservazione del vino, completamente coibentata e dotata di un tetto in legno che recupera l’acqua piovana in una cisterna da 200 metri cubi da utilizzare durante l’estate. E’ questo il quadro nel quale è immersa l’Azienda Agricola Ausonia, nata per volontà di Simone Binelli, farmacista mantovano che, spinto da sua moglie Francesca, ha scelto di assecondare la sua vera e grande passione. «Ero dipendente in una farmacia, ma non amavo molto il mio mestiere – racconta Simone, in una stanza della sua cantina che, tra fialette ed ampolle, sembra il laboratorio di un vero chimico -. Mia moglie Francesca mi spinse a lasciare tutto e così mi iscrissi alla facoltà di Viticoltura ed Enologia presso l’Università di Firenze. Amanti del mare, del-

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la montagna e della collina frequentavamo da anni l’Abruzzo. Ed è proprio qui che scegliemmo di aprire la nostra azienda. L’Abruzzo è un territorio, dal punto di vista enologico, ancora emergente. Inoltre a fronte di costi di investimento più bassi, risponde con una materia prima di altissima qualità. E’ così che scegliemmo la zona di Atri mettendo in piedi, grazie a dei fondi della Comunità Europea, la nostra cantina. Nel 2005 acquistammo questi terreni in parte già adibiti alle coltivazioni di vitigni autoctoni come il Montepulciano d’Abruzzo e il Trebbiano, al quale aggiungemmo 2,5 ettari di uva Pecorino». Passo dopo passo, affiancato dalla moglie Francesca, che sceglie di lasciare il suo lavoro da ingegnere meccanico per occuparsi della gestione amministrativa dell’azienda, Ausonia fa la sua prima vinificazione nel 2011. Il sostegno per questi giovani imprenditori arriva da tutta la famiglia. «Mio padre, che per hobby è un entomologo, si accorse che


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nella zona dei Calanchi era stanza organica». Pratiche numerosa una specie di che hanno già prodotto farfalle, l’Ausonia, che nel i primi risultati. «E’ di resto d’Italia è più rara. Fu pochi giorni fa – prosegue questo particolare, unito l’imprenditore – la notizia al fatto che Ausonia è anche abbiamo vinto un riche il termine con il quale conoscimento proprio per i Greci indicavano l’Italia l’ecosostenibilità da parte centrale, a suggerire il della “Guida Vini buoni nome per la nostra aziend’Italia”». Poggiandosi su da. Da lì abbiamo deciso di questa filosofia, in due Gli 11 ettari vitati che circondano l’azienda chiamare i nostri vini con anni Ausonia, che distrii nomi di altre farfalle che abitano l’Abruzzo». buisce nell’Horeca italiana e nei mercati esteri della Un marchio vincente, che, anche grazie alla creaNorvegia e degli Stati Uniti, ha prodotto la linea tività di Spazio Di Paolo che ne ha ideato l’etichetApollo, caratterizzata da Montepulciano, Cerasuota, si è aggiudicato il Premio Speciale Packaging lo e Trebbiano, tutti D.O.P; il Pecorino Machaon 2012 del Vinitaly. Ma è soprattutto la produzione a e ultimo in ordine di tempo il Nostradamus, un consegnare le più D.O.C.G Colline grandi soddisfaTeramane, com“La nostra intenzione è quella zioni per questa mercializzato lo giovane azienda scorso novemdi mantenere l’identità agricola diretta verso bre. A questi si è della nostra azienda, cercando la produzione aggiunta la Linea biologica. «Siamo Fermentaziodi ridurre il più possibile l’intervento molto attenti ne Spontanea, in cantina e rispettando all’ecosostenisenza l’aggiunta le caratteristiche del vitigno” bilità – spiega di lieviti seBinelli – e questo lezionati, che è testimoniato conta sull’Apollo dalla scelta di tappi in sughero, a quella di bottiglie Trebbiano D’Abruzzo D.O.P. e sul Montepulciano di vetro leggero, dall’utilizzo di cartone riciclato per D’Abruzzo D.O.P. Fermentazione Spontanea. «La il confezionamento, al recupero dell’acqua piovana nostra intenzione è quella di mantenere l’identità per quanto riguarda la cisterna. Con il passaggio agricola della nostra azienda, cercando di ridurre il al biologico pratichiamo solo trattamenti in rame più possibile l’intervento in cantina e rispettando e zolfo. Inoltre ci siamo dedicati alla riscoperta di le caratteristiche del vitigno. Siamo convinti che pratiche agronomiche di buon senso come l’inerquando si parte da una buona materia prima, meno bimento per i vigneti, la concimazione organica si interviene in cantina e meglio è. Attualmente dei terreni e il sovescio, che consiste nel seminaquesta filosofia sembra darci ragione. Nelle degure diverse varietà leguminose e graminacee che stazioni i prodotti piacciono e questo ci soddisfa e migliorano la struttura del terreno, apportando soincoraggia nel perseguire questa strada»

La bottaia

La cantina ecosostenibile dell’Azienda Agricola Ausonia

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» di Marcella Pace / foto concesse da Ali d’Oro

I due titolari di Ali d’Oro, Vanni e Antonella Di Giosia

Ali d’Oro, innovatori per tradizione

Vanni e Antonella Di Giosia, terza generazione di imprenditori, ripercorrono quasi 70 anni di storia dell’azienda di famiglia tra passione e divertimento

«I

o sono il Ministro degli Esteri, Antonella quello degli Interni e insieme gestiamo le Finanze». Il “governo” in questione è l’impresa di famiglia e a parlare è Giovanni Di Giosia, titolare insieme alla sorella, Antonella appunto, dell’azienda teramana “Ali d’Oro”. Loro sono la terza generazione di imprenditori specializzati nella produzione di dolcezze. Tutto inizia nel 1946 per «mano– racconta Vanni – di nostro nonno Giovanni, quando affiancò al bar “Aquila d’Oro” che aveva acquistato nel corso principale di Teramo, un laboratorio artigianale per la produzione di pasticceria fresca e di coni per il gelato». La produzione rimane artigianale fino agli anni ’70. L’azienda passata nelle mani di Carlo, padre di Vanni e Antonella,

si trasferisce nell’attuale sede, nella zona industriale a San Nicolò a Tordino, prende il nome Ali d’Oro e inizia a sfruttare i primi macchinari automatici. «Vogliamo sempre ricordarci da dove proveniamo. Ecco perché all’ingresso abbiamo conservato una delle prime macchine utilizzate per la produzione». E di sicuro le loro origini le tengono ben salde in mente. Le ricette utilizzate per coni, sigarette, ventagli e altre leccornie che escono dalla fabbrica Ali d’Oro sono quelle tradizionali, ideate dal nonno di questi due imprenditori, pur innovandole continuamente. E anche la passione è quella di un tempo. «Abbiamo la fortuna – dicono insieme questi due fratelli, entrati in azienda a pieno ritmo nel 1986, affiancando il padre, rimasto al timone fino al 2003 – di fare un lavoro

Antonella e Vanni con il padre Carlo al Sigep di Rimini nel 1991

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che ci piace e di divertirci». E d’altra parte sono za, oltre ad essere anche quello più venduto». E le stati entrambi a scegliere di lavorare nell’azienda di sorprese per Ali d’Oro non finiscono. È recente la famiglia. Dopo gli studi universitari in Economia e creazione del BisCono, il primo cono componibile, da un colloquio alla gustare singolo Fiat, Vanni prefeo in coppia con «Chiunque parla risce rimanere in un altro diveazienda, mentre nendo mediodi internazionalizzazione. Antonella, quasi grande. E menNoi non vogliamo solo parlarne, come per ritre ogni anno spondere ad una questa impresa ma farlo con calma e rispetto, vocazione decide riesce a creare espandendoci in maniera mirata, d’istinto di endolcezze sempre ma consolidando la nostra posizione trare in fabbrica. più sfiziose, «Da allora– dice inizia ad affacin Italia, che rimane il nostro Lella - non abciarsi anche al principale mercato di riferimento» biamo più potuto mercato estero. mollare». Oggi «Chiunque parla Ali d’Oro vola su di internaziodue linee. Da una parte produce e distribuisce per la nalizzazione – spiega Di Giosia -. Noi non vogliamo gelateria artigianale storica; dall’altra per la Grande solo parlarne, ma farlo con calma e rispetto, espanDistribuzione. «E’ stata proprio quest’ultima scelta dendoci in maniera mirata, consolidando la nostra a consentirci di raggiungere le attuali dimensioni posizione in Italia, che rimane il nostro principale industriali. Nostro padre aveva la passione per le mercato di riferimento». Sono molte le occasioni confezioni da supermercato. Erano gli anni ’80 e un di soddisfazione per i due imprenditori teramani, giorno riuscimmo a prendere un appuntamento con impegnati da due anni anche in un progetto editoil buyer della Standa, che all’eporiale, «nato quasi per scherzo, ca era una delle catene di distrima che oggi – sottolineano – ci buzione più importanti d’Italia. inorgoglisce. Il 13 dicembre 2012 Partimmo con la nostra valigia – data che, nel 1903, corrisponpiena di coni e ventagli. La Stande anche alla nascita del cono da ci disse di no. Non ci siamo gelato in America – abbiamo arresi. Abbiamo lavorato tanto presentato “Il Cono si racconta”, e procedendo a piccoli passi in una raccolta di storie, ideate da quello che potremmo definire giornalisti e scrittori abruzzesi. il “sottobosco” della Gdo siamo Il ricavato della vendita di questi riusciti ad arrivare lentamente, libri è stato devoluto alla Fondama anche inesorabilmente alle zione Anffas Onlus di Teramo grandi catene». A decretare il che ha realizzato una palestra a vero successo di quest’azienda Sant’Atto; il 13 dicembre 2013 di dolcezze è, nel 1986, il Flou, abbiamo presentato “Il senso del «il primo cono gelato frutto di gelato”, una nuova raccolta di uno studio combinato tra ricerca racconti che sta per finanziare estetica e volontà di differenziare l’acquisto di una serie di lavagne l’offerta», ma è il Palì, il progetto, multimediali per bimbi affetti risalente al 1988, che sta più a da autismo. cuore a questi due imprenditoEd ora è già in fase di lavorari. Si tratta di un piccolo cono zione il terzo volume. Il fatto di con il bordo a becco di clarino. essere riusciti a mettere in rete «All’inizio fummo quasi derisi - conclude Antonella –la cultura per questa produzione. Oggi d’impresa, con quella letteraria possiamo dire che è il prodotto per una finalità sociale è per noi più imitato dalla concorrenun grande traguardo»

I coni prodotti da Ali d’Oro

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focus » a cura della redazione

Alcuni degli ospiti che hanno preso parte all’evento

Amnesty International premia la Gelco

Una delegazione della nota associazione ha consegnato un importante riconoscimento al colosso della caramelle per il suo impegno nella difesa dei diritti umani

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el giorno di San Valentino Amnesty International Italia è venuta a Teramo a portare un ringraziamento personale per l’impegno mostrato dall’azienda nella promozione della cultura dei diritti umani e del lavoratore. Negli scorsi tre anni, infatti, la fabbrica di caramelle ha sostenuto il più grande movimento internazionale per i diritti umani con delle donazioni legate alle strategie di Natale. Renata De Rugeriis, responsabile della Raccolta Fondi del gruppo locale di Amnesty International e tesoriere della circoscrizione Abruzzo Molise, ha riferito che si tratta di un evento unico nel nostro territorio. Amnesty International è un movimento indipendente e non accetta donazioni o sponsorizzazioni da partiti, governi e talvolta neanche da aziende, se non rispettano delle rigidissime linee guide per il corporate fundraising. La Gelco srl è stata oggetto di screening, dunque, da parte della Sezione Italia di AI per verificare che la stessa non avesse rapporti con banche che finanzino il traffico di armi o che tra i suoi lavoratori ci fossero degli immigrati irregolari o che ad esempio l’impatto ambientale nello smaltimento dei rifiuti fosse compatibile con l’etica di AI. Tutti questi elementi caratterizzano infatti l’azienda la quale ha dichiarato, a voce del suo direttore ing. Massimiliano Bolognesi, che questo riconoscimento è stato del tutto inaspettato e per loro ha rappresentato una vera e propria sorpresa. «Siamo felici - ha

detto Bolognesi - di questa gratifica perchè la nostra azienda tiene molto a cuore specialmente i bambini, ideali destinatari del prodotto». La consegna della pergamena è stata affidata al direttore generale di AI, Gianni Rufini, peraltro oriundo di Canzano da parte materna e di Giulianova, da parte del padre. Erano presenti inoltre Riccardo Noury, portavoce nazionale di AI, e la responsabile del gruppo di Amnesty Teramo, Elena Talamonti ed altri attivisti che hanno preparato un piccolo brunch. In occasione di questo evento speciale è stata allestita la sala conferenze della Gelco e si è trattato di un incontro riservato alla stampa e a pochi ospiti. Sono intervenuti il sindaco di Castellalto, Vincenzo Di Marco, e l’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti, i quali hanno stimolato l’auditorio con le riflessioni circa le eccellenze del territorio e la stima per la realtà imprenditoriale della azienda. Una pergamena è stata consegnata anche a Salvatore Di Paolo, già procuratore della Gelco per oltre 30 anni e che per primo ha voluto unire il marchio al brand di AI. Alla cerimonia è seguita una visita presso lo stabilimento con tanto di camice e copricapo per garantire i processi produttivi nel rispetto delle norme HACCP. Tutto il gruppo dei presenti ha manifestato apprezzamento ed orgoglio per la solida realtà aziendale e per l’efficiente organizzazione garantita dallo staff della Gelco, per questa festa speciale

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» di Denia Di Giacomo / foto concesse dalla Provincia di Teramo

Il MuMa Galata Museo del Mare di Genova

Dal mare il rifiuto diventa arte

La Provincia di Teramo patrocina il 1° Premio Internazionale del Rifiuto, il MARLISCO Art Contest 2014, un progetto europeo per sensibilizzare al rispetto del mare attraverso l’arte

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l mare è una risorsa di valore inestimabile ma troppo spesso, purtroppo, è vittima dell’incuranza umana. Pesca indiscriminata, inquinamento e scarico di rifiuti pericolosi non fanno altro che depauperare la nostra immensa risorsa blu, rischiando di comprometterne per sempre l’equilibrio e l’ecosistema. E’ da questo pensiero che nasce il Progetto MARLISCO (MARine LItter in Europe Seas Social Awarness and CO-responsability), finanziato dal Settimo Programma Quadro della Commissione Europea, con l’obiettivo di sensibilizzare gli attori sociali e gli stakeholders di settore appunto sul delicato tema dei rifiuti marini. La Provincia di Teramo, sempre molto attenta alle

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problematiche legate all’ambiente, ha sposato appieno questa iniziativa, facendosi la promotrice in Abruzzo del Primo Premio Internazionale MARLISCO Art Contest, un concorso d’arte volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento del mare. Il concorso è infatti rivolto ad artisti e creativi chiamati a progettare delle opere realizzate utilizzando “rifiuti marini”, dunque installazioni, quadri , sculture e qualsiasi altra forma d’arte saranno i protagonisti del questo Art Contest, purché le materie prime siano rifiuti. Le opere prodotte dall’Art contest MARLISCO saranno pubblicate sul sito www.marliscoexhibition. it.; una piattaforma creata per far conoscere le attività


focus

L’assessore all’Ambiente della Provincia di Teramo Francesco Marconi a Genova

espositive e didattiche, gli eventi del progetto e molto altro ancora e la valutazione sarà quindi fatta anche dai navigatori della rete che con i loro “like” potranno contribuire al 30 per cento del punteggio valido per la vittoria. Le opere vincitrici, oltre ad un premio in denaro (1° classificato 2.000€, 2°classificato 1.200€, 3° classificato 800.€) avranno la possibilità di esporre le proprie opere presso il Museo del Mare di Genova (MuMa) per un periodo che andrà dal 3 giugno al 26 agosto 2014. Insieme alla Provincia di Teramo l’Art Contest MARLISCO ha visto l’importante collaborazione di CoRePla www.corepla.it Consorzio Nazionale per la Raccolta il Riciclaggio e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, che ha messo a disposizione i premi in denaro per i primi 3 classificati; Waste Recycling www.w-r.it con il suo Progetto SCART, (www.scartline.it ) che mira a dare nuova vita, funzionale ed estetica, a tutti quei materiali che troppo spesso divengono rifiuti, il tutto mediante il linguaggio dell’arte; il Museo del Riciclo www.museodelriciclo. it - portale web che si

occupa della sensibilizzazione dell’ambiente attraverso l’arte e il noto MuMa - Galata Museo del Mare di Genova - www.muma.genova.it - che ha dato ampia disponibilità ad esporre le opere vincenti nelle proprie sale. «Attraverso il concorso riusciamo ad aprire nuovi canali di comunicazione rispetto al problema dell’inquinamento ambientale e nello specifico di quello marino, lavorando sul messaggio positivo del riuso e del recupero», questo hanno dichiarato gli assessori all’Ambiente, Francesco Marconi e quello alle Politiche comunitarie, Davide Di Giacinto, nel corso della presentazione del progetto. La premiazione dei vincitori avverrà il prossimo 4 aprile la premiazione con la straordinaria partecipazione di una testimonial ben nota nel “mondo del mare” ovvero Tessa Gelisio, conduttrice televisiva, giornalista e presidente dell’Associazione per la conservazione ambientale forPlanet Onlus, volto di “Pianeta Mare”, trasmissione in onda su canali Mediaset. Il bando è visionabile sul sito dell’ente www. provincia.teramo.it, oppure sul sito web www.marliscoexhibition.it

Il manifesto promozionale del progetto MarliscoGenova

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focus » di Denia Di Giacomo / foto concesse da Focus Art

Paola Dell’Aquila titolare di Dap Restyling

Dap Restyling: “Un tarlo per la testa”

Una giovane coreografa di Montesilvano reinventa la sua professione e diventa una originale restauratrice e creatrice di manufatti, ora venduti ovunque grazie al sito AlittleMarket.com… come crescere anche in tempo di crisi!

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oglie e mamma di due bimbi, viso simpatico e aria sbarazzina, 34 anni e tanta voglia di crescere ancora, questa è Paola Dell’Aquila, una Montesilvanese che per vivere ha deciso di reinventarsi creando e dando nuovo lustro ad arredi altrimenti destinati alla cantina. Ecco dunque una triste lampada beige trasformarsi nel punto focale della stanza, grazie al restyling di Paola, oppure un piccolo mobiletto da ingresso diventare un grintoso arredo che farà invidia a tutti i vostri amici, o una semplice borsetta un po’ retrò trasformarsi in un pezzo unico di gran moda! Ma dalle abili mani di questa ragazza possono nascere le

più svariate realizzazioni, gadget e accessori in stile un po’ naif in grado di star bene proprio con tutto, perché è da tutto che prendono le distanze, in uno stile originale e mia scontato! Dap.Restyling, questo il nome della sua attività, si occupa di restyling di mobili e oggettistica, biorestauro aromatico, decorazioni di pareti, allestimento di vetrine e infine di look&gadget, campi diversi ma con un grande filo conduttore: il buon gusto e la fantasia. Paola Dell’Aquila nasce in realtà come scenografa e costumista, ecco spiegate le sue competenze, ma nel 2010, un po’ a causa della crisi che ne mette a dura prova il lavoro, un po’ per scelta personale, decide di dar sfogo al suo talento e di reinventasi un

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focus

Una delle creazioni di Dap Restyling

Paola Dell’Aquila tra le sue creazioni

mestiere, quello della restauratrice appunto. «La mia è una dote ereditata dal nonno – ci racconta Paola – che naturalmente ho voluto riadattare ai tempi e alla mia personalità». Ecco dunque nascere la Dap. Restyling, la sua azienda in Via Verrotti 13 a Montesilvano. «Ho trasformato la vecchia falegnameria di mio suocero nel mio attuale laboratorio – ci confessa – e in questo posto lavoro sodo per creare pezzi davvero unici, che possano dare un nuovo senso alla casa o allo studio che li ospita». Le creazioni di questa versatile professionista sono veramente particolari, sembrano trarre ispirazione da un mondo incantato dove tutto è possibile accostando colori e formule stilistiche molto particolari che a guardarle viene quasi da dire “ma come ci ha pensato!?”. L’ispirazione di certo non le manca, dalla moda alla letteratura, dai fumetti ai libri pop-up per bambini, Paola sembra un piccolo

vulcano di colori «Io traggo ispirazione da qualsiasi cosa, fortunatamente le idee non mi mancano e riesco a proporre oggetti adatti sia ai bambini che agli adulti. Spesso è la notte a portarmi consiglio con idee belle e pronte da realizzare». Ma qual è il mercato di Paola, i suoi acquirenti e il suo target? «Ho un target molto vasto, proprio perché molto variegate sono le mie creazioni, passo dalla vendita on line grazie al portale di AlittleMarket.com, che mi ha permesso di avvalermi di una piattaforma di e-commerce 2.0, alla vendita diretta di un mobile rivisitato». E come riesci ad avere tante competenze messe insieme, le chiedo, «Mi avvalgo di straordinari professionisti che mi aiutano – ci svela Paola – sono ormai miei fidati collaboratori che uniscono il loro know how al mio, per permettermi di scegliere sempre i materiali migliori e le migliori competenze, in perfetto stile made in Italy»

Miricreo… Idee in corso Paola Dell’Aquila ha sempre la testa in ebollizione, ecco il perché è anche presidente dell’associazione culturale Miricreo, un progetto molto interessante di baratto creativo che Paola sta portando avanti in questi giorni insieme ad altri validi collaboratori e amici. Non si tratta di un semplice scambio di oggetti, ma di una formula un po’ diversa, che vede il suo fulcro nel know how delle persone, un bagaglio che ognuno di noi si porta dietro e che ci rappresenta e ci rende unici. È ancora presto per svelare tutti i segreti di questa bella iniziativa in itinere, ma ci ripromettiamo di raccontarla a breve…

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» a cura della redazione

La locandina dell’evento

Leadership femminile, una sfida per le aziende e la Pa Peculiarità, difficoltà, diversità strategica tra approcci e modi di operare, se ne é parlato in un confronto promosso dal Progetto “L’Aquila città per le donne”

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are della questione di genere un’opportunità strategica per l’impresa e per la Pubblica amministrazione, focalizzandosi sui cambiamenti ai sistemi e alla mentalità delle organizzazioni nel pieno coinvolgimento sia delle donne che degli uomini. Ha ruotato intorno a questo punto il dibattito dal titolo “Leadership femminile – Il ruolo strategico delle donne in azienda e nella Pubblica amministrazione”, organizzato nell’ambito del Progetto “L’Aquila città per

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le donne” e tenutosi nella sede confindustriale del capoluogo. Al confronto hanno partecipato tutte professioniste che quotidianamente ricoprono quei ruoli nel privato e nel pubblico. Ad aprire il dibattito il saluto dell’assessore comunale alle Pari opportunità, Emanuela Iorio, che ha definito ogni donna «leader nella propria vita privata e nella propria famiglia». È stata poi Laura Tinari, imprenditrice e promotrice del Progetto, a portare al cuore della tematica «vogliamo leggere

il tema della leadership femminile nell’ottica della valorizzazione delle differenze, dell’integrazione tra professionalità, competenze, sensibilità e mai della contrapposizione tra uomo e donna. Perché il team funzioni è necessaria la collaborazione». Ad evidenziare queste differenze nella modalità di conduzione di una organizzazione, pubblica o privata, è stata Elisa Antonioni, vice-presidente Associazione Italiana Direttori del Personale Abruzzo e Molise, sottolineando come le donne abbiano


seminari & convegni

Alcune immagini del convegno svoltosi all’Aquila

capacità organizzativa, mentre gli uomini doti di direzione del personale. Il vice-questore aggiunto della Polizia di Stato Questura della Provincia dell’Aquila, Delfina Di Stefano, ha invece portato tutti in un altro ambito, ripercorrendo la storia delle donne nella Polizia e sottolineando «Se oggi nelle questure italiane determinate posizioni non sono occupate da mie colleghe è perché i tempi non sono maturi e non per discriminazione. La nostra ambizione è arrivare ad un direttore generale donna». Settori diversi quelli che sono stati raccontati dalle donne che hanno partecipato al dibattito, dopo il mondo dell’impresa e quello della Polizia, infatti, la rettrice Università degli Studi dell’Aquila, Paola Inverardi, ha parlato del contesto accademico e della sua esperienza personale, soffermandosi anche sul difficile lavoro della ricercatrice «Sono cresciuta con la consapevolezza che non ci sia nulla che una donna non possa fare, ma purtroppo la mancanza di politiche di sostegno la porta a continuare a scegliere la vita privata a scapito di quella professionale. Ho fatto della battaglia

per l’asilo nido in ateneo il punto centrale della mia campagna elettorale prima per la presidenza della facoltà di Scienze e poi per il Rettorato». Al centro però sempre il tema della differenza, anche per Isabella Rauti, consigliere del Ministro dell’Interno per le Politiche di contrasto della violenza di genere, sessuale e del femminicidio, è «fondamentale la distinzione tra uguaglianza di genere, come categoria giuridica, e differenza di genere, quale valore alla base della leadership». Il consigliere

Rauti ha comunque toccato nel suo intervento tutti i temi sensibili dal rapporto donne e lavoro a donne e politica, ribadendo però che il problema principale è ancora quello del pregiudizio «L’utilizzo del pregiudizio, giudizio che viene prima, senza conoscere, facilita la vita di chi lo usa e rende più difficile quella di chi ne è oggetto». Il dibattito è stato coordinato da Eleonora Lopes, direttrice di Abruzzo Impresa, una delle poche donne a capo di una testata giornalistica nella nostra regione •

Isabella Rauti, consigliere del Ministro dell’Interno per le Politiche di contrasto della violenza di genere, sessuale e del femminicidio

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eventi » di Marcella Pace

Il taglio del nastro del presidente della CCIAA di Chieti Silvio Di Lorenzo

Ama 2014, grande successo per l’Anteprima Montepulciano d’Abruzzo Il centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti ha ospitato per il secondo anno la rassegna dedicata al vino abruzzese

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hieti ama il Montepulciano. Per dimostrarlo ha ospitato per il secondo anno consecutivo AMA, Anteprima Montepulciano d’Abruzzo, un minivinitaly tutto regionale. Teatro della kermesse enologica, che si è svolta dall’1 al 3 marzo e promossa dal Centro Commercio Interno delle CCIAA d’Abruzzo, dalla Camera di Commercio di Chieti, dall’Agenzia di Sviluppo della CCIAA di Chieti e dall’Associazione Italiana Sommelier Abruzzo, i padiglioni del Centro Espositivo della Camera di Commercio di Chieti. 49 le aziende vitivinicole, 5 più dello scorso anno che hanno preso parte alla festa del vino abruzzese. 33 le aziende della provincia di Chieti, 12 della provincia di Pescara, 3 della provincia di Teramo, 1 della provincia dell’Aquila. Ad esse si sono affiancati gli stand espositivi dell’Istituto Agrario di Scerni con i suoi vini vincitori nel 2013 del concorso nazionale Bacco e Minerva, del Consorzio di Tutela della DOCG Colline Teramane, del Movimento Turismo del Vino Abruzzo, dell’Associazione Donne del Vino

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e dell’Enoteca Regionale d’Abruzzo. «Dedicare una manifestazione al Montepulciano d’Abruzzo – ha commentato Silvio Di Lorenzo, presidente del Centro Regionale delle Camere di Commercio d’Abruzzo - significa rimarcare il peso ed il ruolo che questo vitigno ha nella stessa riconoscibilità dell’Abruzzo nel mondo. Il Montepulciano d’Abruzzo con i suoi 900.000 ettolitri rappresenta la DOC più importante costituendo poco meno del 75% del totale regionale, con un trend di crescita costante. In Abruzzo la coltivazione della vite – ha spiegato ancora Di Lorenzo - si concentra per la quasi totalità sulla collina litoranea ed in particolare nella provincia di Chieti, dove ricade circa l’80% del territorio vitato, seguono Pescara, Teramo ed infine L’Aquila». La prima giornata, dopo l’inaugurazione alla quale hanno preso parte oltre a Di Lorenzo, Mauro Febbo, assessore regionale alle Politiche Agricole, Alessandro Nicodemi presidente del Consorzio di Tutela DOCG Colline Teramane, Valentina Di Camillo responsabile regionale dell’Associazione


eventi

Lo stand di Chiusa Grande

Lo stand di Citra

Donne del Vino Abruzzo, Paola Sabella, direttore del Centro Regionale per il Commercio Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo, Maria Loreta Pagliaricci, direttore dell’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio di Chieti e Gaudenzio D’Angelo, presidente AIS Abruzzo e Molise, è stata interamente dedicata ai workshop d’affari e alle degustazioni, per i giornalisti, nel Salotto delle Anteprime, appositamente realizzato per illustrare le diverse novità immesse sul mercato. La seconda giornata, aperta al pubblico degli eno-appassionati, è stata caratterizzata da una speciale degustazione di etichette, organizzata per i 10 anni della DOCG Colline Teramane, guidata da Alessandro Bocchetti del Gambero Rosso e da Luca Panunzio consigliere nazionale AIS. Spazio anche alle iniziative allestite dal Movimento Turismo del Vino Abruzzo, dall’Associazione Donne del Vino Abruzzo e da Slow Food Abruzzo e Molise che ha mostrato, in due laboratori del gusto, il legame inscindibile tra vino e territorio con i suoi prodotti e la sua storia. Grande novità della seconda edizione di AMA, la profonda interazione con il mondo culinario. La scuola di cucina RED Academy, infatti, con gli chef Ermanno Di Paolo e Francesco Giordano, ha presentato

in 3 cooking show i diversi utilizzi ed abbinamenti di Montepulciano d’Abruzzo nei piatti della cucina internazionale, nella pasticceria gourmet e con i prodotti del territorio. La giornata si è conclusa con la premiazione del concorso fotografico, realizzato con la community web Paesaggi d’Abruzzo e patrocinato dalla FIAF, giunto alla seconda edizione, a cui hanno partecipato 89 fotografi con 246 foto. Infine, la terza ed ultima giornata è stata dedicata agli operatori abruzzesi del canale Horeca. Le aziende alberghiere, di ristorazione, bar e catering abruzzesi hanno potuto incontrare le cantine presso gli stand. «Questa giornata è stata voluta – ha spiegato Di Lorenzo - dalle stesse cantine già al termine della prima edizione di AMA. Un momento di incontro e di conoscenza ulteriore tra operatori dello stesso territorio, affinché sia l’Abruzzo stesso il primo promotore del suo territorio e dei suoi prodotti». Novità introdotta nella giornata del 3 marzo è stato il FOCUS Mercati, “Come vendere in Estonia e in Russia”, evento organizzato dall’Agenzia di Sviluppo della CCIAA di Chieti e dal concorso enologico all’e-commerce: Selezione del Sindaco e ItaliaVendeVino.it, promosso dall’Associazione Nazionale Città del Vino per le imprese vitivinicole

Lo stand di Farnese Vini

Lo stand di Tenuta I Fauri

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eventi » di Eleonora Lopes / foto di Denia Di Giacomo

Al centro, il titolare della baita Alessandro Bartolotti con gli organzzatori

Andrea Di Fabio, direttore generale di Feudo Antico con il delegato Ais M arsica M assimo Iafrate

L’Ais sale in alta quota con Feudo Antico L’Ais di Avezzano ha scelto una cena in baita dentro l’Anfiteatro delle Piste di Ovindoli per esaltare i vini della giovane azienda di Tollo

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na location d’eccezione a 2000 metri d’altezza è stata scelta per il primo evento del 2014 targato Ais Abruzzo. Si tratta dell’Anfiteatro delle Piste di Ovindoli, dove si è svolta la cena con l’azienda Feudo Antico. Un incontro da vivere tutto d’un fiato, immersi nella cornice di una splendido inverno, tra risalite in cabinovia, buona cucina, un caldo chalet, e logicamente non poteva mancare la degustazione dei vini e per questa serata l’Ais Abruzzo ha scelto una giovane, ma già importante realtà Feudo Antico. Feudo Antico ospita dal 2009 una delle più piccole dop d’Italia, Tullum, la prima dop territoriale dell’Abruzzo nata per valorizzare le specificità di un territorio da sempre vocato, i cui rigidi parametri produttivi sono l’elemento caratterizzante. Organizzatore della serata, il delegato Ais Marsica Massimo Iafrate. «Sono molto soddisfatto –ha detto Iafrate- per la grande partecipazione a questa iniziativa, non potevamo iniziare meglio il 2014. L’auspicio è che quest’anno insieme a tutti

voi si possano organizzare eventi che accrescano sempre più il valore dell’associazione». Presente alla cena il direttore generale di Feudo Antico, Andrea Di Fabio che ha ringraziato l’Ais per la scelta della sua cantina. «Tra i vini presentati questa sera –ha spiegato Di Fabio- abbiamo inserito anche un biologico, ma l’obiettivo della nostra cantina è di convertire tutta la linea». Ha preso parte alla cena anche il titolare della baita, l’imprenditore Alessandro Bartolotti che ha scelto per la sua struttura un arredamento unico nel suo stile, con un mobilio in legno lavorato a mano e stube tipica che rendeva l’ambiente molto raccolto e confortevole. Durante la cena, che ha voluto esaltare i prodotti tipici della provincia dell’Aquila, sono stati degustati: il Tullum Dopo Passerina per l’aperitivo, il Tullum dop Pecorino per l’antipasto, il Tullum Dop Bianco Biologico per il primo, il Tullum Dop Rosso per il secondo ed infine il Tullum Dop Rosso Riserva in degustazione per il dolce. Presente anche uno degli enologi di Feudo Antico Daniele Ferrante

Un sommelier versa il vino Feudo Antico

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eventi » a cura della redazione

Il radiatore d’arredo Giuly realizzato per l’azienda Cordivari

Mariano Moroni si aggiudica l’If Product Design Award 2014 L’artista, originario di Nereto, ha realizzato il radiatore d’arredo Giuly per l’azienda Cordivari

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Mariano Moroni con il radiatore che gli ha fatto aggiudicare il prestigioso riconoscimento

l radiatore d’arredo Giuly disegnato dal designer ed artista Mariano Moroni, x per Cordivari Design è il vincitore dell’If Product Design Award 2014, tra i più importanti premi del design internazionale, riconosciuto e apprezzato dai media e dai professionisti di tutto il mondo, con oltre 60 anni di storia. Lo scorso 28 febbraio presso il BMW Welt di Monaco di Baviera sono stati insigniti i 75 prodotti che una prestigiosa giuria composta da 50 esperti internazionali di design e comunicazione ha testato e valutato dal vivo e solo dopo un’attenta analisi ha identificato Giuly come il miglior corpo scaldante del 2014, apprezzandolo per la qualità del design, il livello di innovazione, la funzionalità, l’ergonomia e per il basso impatto ambientale

Chi è Mariano Moroni Pittore, architetto e designer, Mariano Moroni è un artista poliedrico che spazia nelle complessità dell’arte visiva contemporanea. Famosa la sua opera “scarpe Rosse” 2006, della collezione Tod’s. Espone oltre che in Italia, Austria, Cina, Francia, Germania, Giappone, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Ungheria, Stati Uniti. Ha ottenuto riconoscimenti sia in Italia che all’estero ed è stato selezionato in concorso dal Peggy Guggenheim Collection di Venezia. Di recente ha esposto al PAC, al Palazzo della Triennale di Milano, al J.K.J. Center di New York, al Museo dell’Ara Pacis di Roma “Il palazzo della Farnesina e le sue collezioni”, assieme a Michelangelo Pistoletto, Ron Arad , Pininfarina..., Padiglione Italia alla 54 Biennale di Venezia. Da molti anni collabora con note aziende Italiane creando installazioni e complementi d’arredo. Le sue opere di design, oltre che nelle maggiori città italiane, sono state esposte a Parigi, Francoforte, Londra, Osaka, New York.

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eventi » di Denia Di Giacomo / foto a cura della redazione

Da sinistra: la preside Dalla Ragione e la professoressa Berardi

Il balletto degli alunni Michetti-Pascoli durante lo spettacolo

Viaggiando con la fantasia Uno spettacolo di grande partecipazione, messo in scena dai piccoli grandi attori della Scuola secondaria di primo grado Michetti - Pascoli

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o scorso 27 gennaio la scuola è andata in scena, con folta partecipazione di un pubblico entusiasta ed emozionato, un originale spettacolo dal titolo “Viaggiando con non solo grazie alla vivacità e alla varietà della storia racconla fantasia”. A promuovere l’evento è stato l’Istituto tata, ma anche grazie alla straordinaria bravura dei piccoli Comprensivo 4 di Pescara, e nello attori, che hanno saputo dare il meglio si sé specifico le Scuole secondarie di primo grado in un’atmosfera collaborativa ed impegnata “Mi appartengono le tue cime Michetti e Pascoli, lo spettacolo è stato cuquasi come dei grandi professionisti. Molti i rassicuranti di bianco velluto rato dalle insegnanti Franca Berardi, Loredana genitori coinvolti per coadiuvare gli insegnanti e le profondità più remote Luciani, Verena Perozzi e Anna Caruso. e i ragazzi nell’organizzazione dello spettacolo del mare in burrasca Tutto comincia con una simpatica coppia di e numerosi anche gli sponsor e le collaborache accompagna anziani signori, che per il loro anniversario zioni, tra i quali: la asd URSUS 1925 F.C., i battiti del mio cuore di matrimonio decidono di intraprendere un Cooperativa La Minerva, Ottica Febo, Dolci Abruzzo mio…” viaggio affidandosi alle svariate proposte di Sport, Antonella, Il Calzettiere, Reffa, Hair una agenzia di viaggi. In base alla meta suggeLook Sergio, Rayal Wellness Club, Errecidue rita nasce un multiforme insieme di spettacoli, al’insegna della s.n.c. di Consoli E&M, Hellopizza.it. musica, della poesia, del canto e del ballo, ovviamente tutto Per rendere onore alla bellezza dello spettacolo vi lasciamo coerente e strettamente connesso alla destinazione menzionacon una breve poesia scritta da Francesca Marzulli della classe ta. Uno spettacolo davvero divertente dunque, che ha visto la seconda A, che merita davvero di essere valorizzata

Le alunne dell’istituto comprensivo 4 cantano l’Inno di Mameli

La folta platea che ha assistito allo spettacolo “Viaggiando con la fantasia”

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Manager Sportivo

Luciano Campitelli, Presidente Teramo Calcio

Teramo Calcio una sfida da vincere Approda nel calcio sei anni fa e dopo aver vinto quattro campionati di seguito riporta il Teramo nel calcio che conta. E infatti fra i professionisti il presidente Campitelli dimostra di saper fare bene, e il presente dice che dietro l’angolo c’è la terza serie nazionale che gli esperti e gli occhi di molti vedono come B2. Una sfida che Campitelli accarezza da tempo e che sicuramente vincerà.

www.teramocalcio.net

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Contributors

Antonio Teti ict

Simone D’Alessandro creatività

Filippo Paolini norme&leggi

È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. D’Annunzio” di ChietiPescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente.  Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo. it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Luigi Carunchio fisco Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “CarboniPaolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Alessio Pelusi messa in sicurezza Il dott. Alessio Pelusi si occupa di sicurezza sul lavoro e gestione della qualità da 8 anni. Ha un Master in Safety Management presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, dove ha conseguito le qualifiche di RSPP per i macrosettori B4-B5-B6-B7-B9. Ha un Master in giornalismo, presso la Eidos Communications di Roma; la qualifica di Valutatore di sistemi di gestione della qualità del RINA training factory ed una Laurea quinquennale in Scienze della comunicazione, presa all’Università “La Sapienza” di Roma. È autore del romanzo “La moleskine nera” (Tracce 2009).

Nicola Boschetti Di vino e non solo Nicola Boschetti Maitresommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala /bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola.

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Anno 1¡ n. 1 - maggio 2006 - € 3,50 ,50 (o omaggio)

Anno 2° n. 5 _ maggio 2007

(copia omaggio)

- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

Anno 1¡ n. 2 - giugn no 2006 - (copia om m aggio)

- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 1¡ n. 3 - luglio/a agosto 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 1¡ n. 4 - settemb bre 2006 - (copia oma aggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 1¡ n. 5 - ottobre e 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 1¡ n. 6 - novembr re 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

Anno 1¡ n. 7 - dicembre 2006 - (copia omag ggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • GENNAIO 2013 • NUMERO 73 • ANNO VIII • www.ABRUZZOIMPRESA.IT • COPIA OMAGGIO

NUMERO

73

ISSN 1973-5383

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da maggio 2006 per 86 volte

Anno 2¡ n. 1 - gennaio 2007 - (copia omagg gio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

Anno 2¡ n. 2 - febbraio o 2007 - (copia omag ggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

Anno 2¡ n. 3 - marzo 2007 - (copia omaggio o) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

Anno 2° n. 4 _ aprile 2007

(copia omaggio)

Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P


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numero

Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio

86

Il primo e unico mensile dedicato Al Manager Per i protagonisti dell’economia regionale. Nelle 130 pagine della rivista trovano spazio le storie dei capitani d’impresa, gli articoli di attualità, quelli dedicati a innovazione, marketing, lavoro e sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative più rilevanti organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono&Bello”, dove si parla di enogastronomia, turismo, territorio, cultura, tradizioni, arte, musica e moda.

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professioni

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Emidio Morgia, Eugenio Leonzio, Francesco Perla, Stefano D’Archivio, Luigi Lumento

SI&T, soluzioni per le imprese e il territorio Nell’ottica dell’innovazione continua il gruppo IT della Si&T ( Emidio Morgia, Eugenio Leonzio, Francesco Perla, Stefano D’Archivio, Luigi Lumento) annuncia la pubblicazione dell’anteprima Vittoria 3.0. Gli sforzi nella realizzazione del nuovo prodotto si sono concentrati nel rafforzare la compatibilità con i nuovi browsers e nella fruibilità dei contenuti attraverso i dispositivi mobili di ultima generazione come tablet e smartphone. È migliorata la veste grafica e l’impaginazione con

l’obiettivo di unificare il tema grafico nell’ambito di tutti i moduli del software. Tra le novità: l’adozione di un nuovo menù di navigazione scomposto in due aree la prima dedicata alla scelta dell’area tematica che ora presenta un menù ad albero gerarchico mettendo in evidenza l’area attiva, la seconda in stile facebook ha l’obiettivo di dare un’impronta social permettendo in una prima fase di avere a portata di mano le notifiche del sistema in tempo reale quali aggiornamenti, correzioni di bug e attività da concludere.

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PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

a cura di Denia Di Giacomo

110 Sweetest, la ricetta anticrisi del cake design

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KiFood, questione di stile

L’olio più prezioso del Mondo è “Black”

103 Papille 105 Traparentesi 115 Caffè verde: istruzioni per l’uso 117 Intolleranze: moda o realtà? 121 Quel calice destinato alla periferia di Pescara 123 Bla Bla Design Workshop 125 MutaForma, la Prima Biennale d’Arte Giovane abruzzese 127 Rivista Abruzzese, la nostra storia 128 Abruzzo Cool

118 Mario Di Paolo, creatività a 360°



PAPILLE

» di Denia Di Giacomo

Letture da gustare!

E

il Liceo Artistico Statale “F.A. Archeologico“La Civitella” di Chieti ssere figli d’arte non è sempliGrue” di Castelli, il workshop, a nel corso della presentazione della ce, a dispetto di chi immagina cura di ArDe, Artigianato e Design Collezione 2014 del nuovo Gioiello una strada spianata, ce lo racha visto esporre due esperti di XoroXolio “Black Edition” firmato conta Mario Di Paolo, figlio del noto argilla, Dario Oggiano e fotografo Gino Di Paolo, una vita fatta di immagini “Si dice che l’appetito vien mangiando, Elisabetta Di Bucchianico titolari dell’Officina delle per raccontare l’Abruzzo e ma in realtà viene a star digiuni” Invenzioni e fondatori del non solo… e sempre della marchio di autoproduzione nostra regione parliamo (Totò) Arago Design, insieme a nell’articolo dedicato alla Daniela Mauer giovane designer Angelica Bianco. Rivista Abruzzese, un trimestrale di milanese, anche docente presso Passiamo da un cibo ad un altro, in cultura che vanta oltre 40 anni di Naba_Nuova Accademia di Belle un periodo di cuochi alla riscossa storia, senza sostegni economici, se Arti di Milano. non poteva mancare una scuola per non quelli dei suoi cari abbonati! Stile e cibo sono invece il filo conpasticceri e cake designer, parliamo Passiamo all’arte con la mostra duttore di KIFood Entertainment, di Sweetest, la nuova e prima in MutaForma, la Prima Biennale il nuovo progetto sul food della Italia “Professional Pastry & Cake d’Arte Giovane abruzzese, che si ristorazione pescarese, a capo di Design School”, istituita da Simona terrà al Mu.Mi di Francavilla dall’8 questa iniziativa imprenditoriale, Miramare e Lorenzo Renzetti e marzo al 13 aprile tentando di porre Fabrizio Sacco e Nicola Dragani, un che vanta già una seconda sede a in evidenza 22 artisti abruzzesi, con duetto giovane e vincente che ci farà Taranto… immaginate una buoun occhio attento ai giovani talenti, senz’altro meravigliare… nissima torta servita su un vassoio collocandoli in un dialogo aperto e Non dimentichiamo infine i preziosi artigianale realizzato in ceramica costante alle nuove tecnologie, intecontributi del maestro sommelier di Castelli, non sarebbe splendido? ressante ma soprattutto stimolante. Nicola Boschetti, acuto e anticonforE proprio la ceramica di Castelli è E cos’è l’arte se non anche un modo mista come sempre, del nutrizionila protagonista del “Bla Bla design per esprimere la propria fantasia? sta Pietro Campanaro saggio e utile workshop”, una tre giorni full E di fantasia c’è n’è tanta nella e del critico Chiara Strozzieri che ci immersion nel mondo della “crepresentazione di un olio EVO, racconta l’arte con egregia maestria atività ceramica” avvenuta presso mostrato nel Museo Nazionale

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TRAPARENTESI

Pescara Loves Fashion lancia il contest Fashion Loves You

MODA

Cercasi stilisti emergenti. A loro è rivolto il nuovissimo contest “Fashion Loves You 2014”, lanciato dall’associazione culturale Pescara Loves Fashion, presieduta da Ilenia Colasante. Il concorso si svolgerà nell’ambito del Pescara Loves Fashion Event (#PLFevent), una due giorni di eventi e workshop che si terrà nel capoluogo adriatico il 26 e il 27 aprile prossimi, organizzata in collaborazione con il Comune di Pescara. #FLY2014, che ha lo scopo di ricercare su tutto il territorio nazionale nuovi talenti nel campo della moda da promuovere al pubblico, è rivolto a stilisti di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Il 27 aprile, in P.zza della Rinascita a Pescara, durante il #PLFevent, i concorrenti selezionati sfileranno davanti alla giuria che decreterà il vincitore. Il bando e la domanda di iscrizione sono scaricabili sul sito internet www.pescaralovesfashion.com

L’Abruzzo al Festival di San Remo

ATTUALITA’

È stato un festival di San Remo firmato Abruzzo, grazie alle produzioni tipiche, con particolare riferimento a quelle pescaresi. Lo chef Silvano Pinti, titolare di un noto ristorante a Francavilla al Mare e nome di punta della ristorazione abruzzese, è stato uno dei cuochi di Casa Sanremo e, in onore della sua terra, grazie alla collaborazione del Comune di Pescara, ha scelto di essere accompagnato dal meglio delle produzioni tipiche regionali. Sono stati infatti i prodotti venduti dai produttori del mercato di Campagna Amica di Via Paolucci (vicino al Ponte del mare) a caratterizzare le ricette scelte dal cuoco abruzzese: cicorie, bietole, radicchio, cipolla, aglio, mele nostrane, e molto altro ancora, oltre, ovviamente, all’olio extravergine d’oliva e la passata di pomodoro, che incanteranno gli ospiti Vip di Casa Sanremo, l’area ospitalità ufficiale del Festival della Canzone Italiana. «Un modo diverso per far conoscere l’Abruzzo e le sue eccellenze ad un pubblico particolarmente esigente e qualificato» ha detto il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Simone Ciampoli. ATTUALITA’

La Finanziaria Regionale Abruzzese vittima di una tentata truffa online

È uno dei fenomeni più diffusi del nostro tempo: la frode telematica, che ogni anno colpisce milioni di vittime, persone truffate che si sono viste prosciugare i propri conti correnti. Questa volta al centro della truffa FIRA, la Finanziaria Regionale Abruzzese, vittima di un gigantesco scippo telematico prontamente bloccato. È accaduto lo scorso febbraio: dopo essersi accorti di una anomalia, il direttore dell’agenzia 7 Carichieti di Pescara Raffaele Di Ciccio ha immediatamente chiamato il direttore amministrativo di Fira, Andrea Di Nizio, segnalando l’episodio e chiedendo se avesse potuto procedere ad addebitare la somma di 642 mila euro su un conto in Austria intestato ad una società di Hong Kong, come acconto per una fantomatica fattura. Si trattava evidentemente di un imbroglio, bloccato per tempo grazie all’efficienza e ad un perfetto coordinamento tra la Banca Carichieti e i vertici della Società. GASTRONOMIA

I maccheroni alla chitarra verso la certificazione di filiera

Sono stati conferiti i primi titoli di Cavaliere dei maccheroni alla chitarra a 12 abruzzesi, tra cuochi e studiosi, che hanno dimostrato un operato di promozione e sensibilizzazione della cultura enogastronomica abruzzese. I 10 fondatori dell’Ordine dei Cavalieri dei maccheroni alla chitarra, che si è auto-costituito in ottobre 2013 come emanazione dell’Unione Cuochi Abruzzesi (UCA), li hanno vestiti della fascia onorifica al termine del convegno “I maccheroni alla chitarra verso la certificazione di filiera” che si è svolto all’Aurum di Pescara. Nell’ambito del convegno, introdotto dallo chef Peppino Tinari, presidente Ordine CMC, il sociologo dell’alimentazione Gabriele Di Francesco, docente dell’Università d’Annunzio, e l’enogastronomo Leonardo Seghetti, docente dell’ITAG Ulpiani di Ascoli Piceno, hanno tracciato la storia antropologica e culturale dei maccheroni alla chitarra nella tradizione abruzzese e le possibili stradi perseguibili nell’ottenere una certificazione di filiera che tuteli la ricetta. www. cavalierichitarra.it

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Sironi in mostra a Palazzo De Mayo

ARTE

Dal 22 febbraio al 25 maggio, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, presso il S.E.T – Spazio Esposizioni Temporanee nel Palazzo De Mayo a Chieti, si terrà la mostra “ Sironi e la grande guerra. L’arte e la prima guerra mondiale dai futuristi a Grosz e Dix”, a cura di Elena Pontiggia. Dopo i successi delle mostre dedicate a Francis Bacon, Aligi Sassu, Emilio Greco e alla grande esposizione sui codici miniati “Illuminare l’Abruzzo”, la Fondazione Carichieti propone al pubblico ancora una volta una programmazione di alto livello scientifico, mentre si avvicina il centenario della prima guerra mondiale (1914-1918), la mostra rientra infatti nel programma ufficiale delle Commemorazioni del Centenario Prima Guerra Mondiale 2014/2018, ricevendo anche il Patrocinio della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, della Presidenza del Consiglio Regionale Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti. Oltre cinquanta le opere esposte, da Balla a Carrà, da Léger a Grosz e Dix, da Previati a Nomellini, ma il cuore è la figura di Sironi, di cui per la prima volta vengono analizzate organicamente la stagione degli anni 1915-1918 e la tematica della guerra. L’ingresso è gratuito e la chiusura settimana è del lunedì. INFO: Tel: +39- 0871-359801 Fax: +39-0871-347606 E-mail: set@fondazionecarichieti.it - Sito: www.fondazionecarichieti.it ATTUALITA’

È abruzzese uno dei negozi online più sicuri al mondo

L’azienda abruzzese G.F. Narcisi, presente sul mercato della termoidraulica dal 1993, ha ottenuto il prestigioso sigillo Netcomm entrando nell’olimpo degli store online più certificati al mondo a garanzia di totale trasparenza, sicurezza del pagamento e tutela del Consumatore. Il sigillo Netcomm è rilasciato a negozi online che rispettino rigidi standard di qualità dei servizi offerti da operatori, merchant, e presso i consumatori. Questo titolo viene rilasciato a seguito di accurati controlli e valutazioni dal Consorzio Netcomm, ente di promozione dello sviluppo dell’e-commerce in Italia e dell’e-commerce italiano all’estero. L’onestà e l’affidabilità sono un valore importante per tutta la nostra regione. TURISMO

Impegno e successo dei Parchi d’Abruzzo alle fiere internazionali del turismo

L’impegno delle aree protette abruzzesi (i Parchi nazionali d’Abruzzo, Lazio e Molise, del Gran Sasso e Monti della Laga e della Majella ed il Parco regionale Sirente Velino) nell’ambito del progetto di promozione turistica condiviso dalla Regione Abruzzo, continua a produrre risultati tangibili. A tal fine, sono stati affrontati anche quest’anno alcuni dei più importanti appuntamenti fieristici internazionali, come “Destinations the holiday & travel show”, che si è tenuto a Londra lo scorso febbraio e “Fiets en Wandelbeurs”, la tradizionale fiera del turismo natura e della bicicletta che proprio nei giorni scorsi si è conclusa ad Amsterdam, mentre una prossima, “Destination Nature”, attende i parchi a Parigi, dal 28 al 30 marzo. La presenza delle aree protette abruzzesi alle esposizioni si è rafforzata grazie all’adozione di ulteriori strumenti di promozione, come il nuovo stand, realizzato nell’ambito del progetto di co-marketing con la Regione Abruzzo “Slow Park: incentivare il turismo slow nei Parchi”, uno spot emozionale che presenta il territorio dei parchi come un unicum di natura, cultura e bellezza, insieme a strumenti inediti e multilingue e basati sulle nuove tecnologie. MODA

La stilista pescarese Doriana Roio entra nel circuito delle Grandi Firme

Doriana Roio, la stilista pescarese entra nell’olimpo delle grandi firme al fianco dei più importanti nomi della moda internazionale come Dior, Lanvin, Chloé, Nina Ricci, Sonia Rykiel, Betty Jackson, L’Wren Scott, Karl Lagerfeld. La fashion designer abruzzese, infatti, è entrata nella Managing Direction che da Londra gestisce questi ed altri grandi marchi internazionali, dagli showrooms internazionali alle fashion weeks di Parigi, Londra, Milano e New York. Partendo dalla filosofia e storia del marchio Doriana Roio, il managing director delinea le linee guida per le creazioni della pescarese nell’ottica di un messaggio comprensibile e adeguato al mercato del lusso, identificando e monitorando l’aspetto commerciale vendita/clientela a spettro internazionale.

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TRAPARENTESI

ATTUALITA’

Un UFO sull’Italia!

Un oggetto di enormi dimensioni fermo nei pressi dell’aeroporto di Torino Caselle, il fatto si sarebbe verificato lo scorso 14 febbraio 2014. L’avvistamento è stato documentato con diversi scatti ed è attualmente analizzato dal Centro Ufologico Mediterraneo che ne ha diffuso la notizia. Secondo quanto riferito, all’avvistamento avrebbe partecipato anche un uomo, esperto in volo e dunque questo ne confermerebbe la maggiore attendibilità. Pochi giorni dopo, dall’altra parte del mondo, A Medellin in Colombia, diversi filmati raccontano di un oggetto forse simile che è rimasto sospeso nel cielo per diversi minuti e che è sembrato di dimensioni molto grosse. C’è chi spiega i due fenomeni con la presenza di droni ma in molti tendono ad escludere questa ipotesi mentre i filmati vengono sezionati ed analizzati con le più moderne tecnologie digitali di scomposizione dei fotogrammi. Il presidente del Centro Ufologico Mediterraneo, Angelo Carannante, dice di essere molto cauto e occorre la massima prudenza in quanto «Sull’avvistamento non c’è la parola definitiva». ATTUALITA’

“Maia” casa per le donne abruzzesi maltrattate

“Maia” è una casa-rifugio per donne vittime di violenza. È la seconda struttura abruzzese (la prima è a Sulmona) ma la prima a nascere da un ampio partnerariato interprovinciale con un progetto finanziato (nel 2012) dal Dipartimento per le Pari Opportunità (400 mila euro). Tante le donne delle istituzioni e quelle del privato sociale, lo scorso 8 marzo, data significativa, che hanno voluto partecipare alla “inaugurazione virtuale” di casa Maia il cui luogo, per ragioni di sicurezza, non viene rivelato. Del progetto è capofila la Provincia di Teramo (coordinatrice Roberta Pellegrino di Ananke Onlus) che ha lavorato insieme al Comune di Teramo, al Comune di Pescara, al Comune di Chieti, all’Associazione Ananke Onlus e alla Cooperativa sociale AlphA. Comprensibile soddisfazione è stata espressa dal vicepresidente Renato Rasicci che ha seguito il progetto sin dall’inizio: «È un giorno importante per le donne perchè colmiamo un vuoto offrendo un servizio fondamentale per le vittime di violenza e per i loro figli». ATTUALITA’

Legale la cannabis per uso terapeutico

Il Governo non ha impugnato la legge sui cannabinoidi promulgata nello scorso gennaio dalla Regione Abruzzo nella quale è prevista l’erogazione su ricetta medica dei farmaci galenici a base di cannabinoidi, la decisione conferma l’orientamento positivo all’uso di cannabis per uso terapeutico. Secondo la legge promulgata in Abruzzo, e che il Governo Renzi non ha impugnato, in base al piano terapeutico redatto da un medico specialista, i cannabinoidi potranno essere prescritti anche dai medici di base. “La mancata impugnativa della legge regionale dell’Abruzzo - dice il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - è una non notizia. Ricordo che in Italia l’uso terapeutico di cannabinoidi è pienamente legittimo. Le Regioni possono poi - ha proseguito Lorenzin - decidere di porre il relativo costo a carico del Servizio Sanitario Regionale. Ciò è già stato deciso in molte Regioni; l’Abruzzo infatti è la settima”. CINEMA

È pianellese l’assistente di Sorrentino

La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino vince l’Oscar, ma un po’ d’Abruzzo c’è anche in questo, sì perché è pianellese l’assistente del noto regista: Fabrizio Provinciali. «Mentre giravamo si capiva che stavamo facendo qualcosa di importante, di complesso - racconta Provinciali, 30 anni e da 10 a Roma -, c’era una aria magica, scene con 300 figuranti che giravano lisce come l’olio. E io che vengo da una delle capitali dell’olio abruzzese davvero avevo capito di star vivendo una esperienza notevole, senza sbavature. E sono orgoglioso del mio umile lavoro». Fabrizio ha iniziato a occuparsi di cinema a Pescara, ai tempi del liceo, «ma non c’era niente in Abruzzo, e quindi son venuto a Roma», spiega ricalcando le orme di un altro pescarese illustre, Ennio Flaiano, abruzzese di nascita ma di fatto romano d’adozione. «Sono giorni che tutti mi chiamano da Pianella, tutti che fermano i miei genitori, come se scoprissero solo ora il lavoro che faccio - prosegue Provinciali -. Da noi c’è un deserto culturale ma se dovessero chiamarmi per fare una rassegna verrei volentieri perché la Grande Bellezza della mia terra è il calore della gente, la solidarietà che altrove non c’è, non solo i prodotti alimentari». (Fonte:primadanoi.it)

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» di Eleonora Lopes / foto concesse da KiFood

» Da sinistra: Nicola Dragani e Fabrizio Sacco

KiFood, questione di stile

Q

È il progetto sul food dei due giovani pescaresi Fabrizio Sacco e Nicola Dragani. Attenzione per la materia prima, un’atmosfera alternativa per gli ospiti e tanta voglia di sperimentare, sono il fulcro del loro lavoro

ualità, stile e passione. Sono questi gli ingredienti segreti di KiFood Entertainment, il nuovo progetto sul food che propone uno stile unico nella ristorazione pescarese e non solo. Artefici di questa iniziativa imprenditoriale, Fabrizio Sacco, ingegnere con la passione per la cucina, e Nicola Dragani, per gli amici Mallo, musicista e concorrente della passata edizione del noto programma Masterchef Italia. Due ragazzi diversi, vulcanico e passionale Fabrizio, composto e schivo Nicola, due caratteri opposti che si completano e si “legano perfettamente come alcuni ingredienti in cucina” nel lavoro e nell’amicizia che li unisce da una vita. Nicola lo avevamo già intervistato appena conclusa l’esperienza televisiva; oggi incontriamo Fabrizio, tra un buco e l’altro della sua dinamica, ma faticosa vita. Eh si perchè a volte ci dimentichiamo quanto sia faticosa la vita di chi sceglie la ristorazione come professione. 38 anni, 2 figli, Fabrizio si laurea in Ingegneria a Bologna. Nel 2000 si “ritrova” titolare di un piccolo ristorante nel cuore di Pescara vecchia, Kitchen. Il mondo della ristorazione, dell’ospitalità e della convivialità

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lo seducono. Il suo primo maestro in cucina è lo chef Giacomo Turzo. Nel 2005 acquisisce insieme ad altri soci il lido di Silvi Marina l’Oasi di Morgan. Nel 2007 con gli stessi soci apre anche il Caffè delle Merci a Pescara (ad onor del vero va detto che dopo il titolare di Visaggio furono i primi a credere in una zona che oggi è considerata la più cool di Pescara). Nel 2010 lavora con lo chef Marco Fadiga a Bologna, nel 2012 si unisce, per un breve periodo, alla brigata dello chef Filippo La Mantia presso l’hotel Majestic di Roma. Tornato a Pescara decide di dar nuova forma al progetto KiFood che aveva, solo per questioni di tempo, messo da parte. Classe 1970, gli inizi di Nicola sono nel mondo della musica house-garage della fine degli anni ‘80. In quell’ambiente, a Bologna, produce più di 20 dischi per diverse etichette, collaborando con vari artisti. Tornato a Pescara, continua a suonare sperimentando nuove strade. La necessità e la voglia di cambiare “strumenti” lo portano a lavorare nelle cucine del Caffè delle Merci come lavapiatti. Tra piatti e lavandini vive la fatica di questo lavoro, ma si lascia anche


STORIE & SAPORI

» Due piatti ideati da Nicola Dragani

innovazione. Tradizione nell’ispirazione e nella sapienpian piano conquistare dalla passione per la cucina za del cucinare, innovazione nella forma di presentache nutriva fin da bambino ma che aveva accantonato zione del piatto. Le ricette sono inedite, frutto di una a favore della musica. Nel 2012 avviene la svolta con ricerca attenta alle esigenze del gusto e all’offerta dei la partecipazione alla seconda edizione di Masterchef prodotti stagionali». Italia e finita l’esperienza televisiva, decide di abbracI competitor in questo settore, che oltre a tirare econociare il progetto del suo amico Fabrizio. micamente, va anche molto di moda, spuntano come Torniamo a KiFood che nasce come dicevamo da funghi. Cosa vi distingue dai vostri colleghi? «Chi un’idea di Fabrizio nel 2010, ma si sviluppa nel 2012 sceglie KiFood –spiega il cuoco-ingegnere- lo fa per con l’ingresso del “talentuoso amico” Nicola. Insieme la formula che offriamo in tutta la sua totalità. Noi decidono di sviluppare e sperimentare modelli alterproponiamo un’esperienza, dalla cura del cibo e della nativi nella ristorazione e nella gestione di un evento. materia prima, fino all’atmosfera e al clima che si creOggi KiFood offre servizi di catering, chef a domicilio, ano nei nostri eventi, il tutto condito da professionalità eventi aziendali e banqueting sia per piccoli che grandi e attenzione ai dettagli. I prodotti che utilizziamo sono numeri rivolgendosi ad un target variegato. quelli del nostro territorio, «Proponiamo una cucina ma mi diletto anche ad insemoderna legata al territorio rire nei piatti le contamina-ci spiega Fabrizio- alla rezioni di altri paesi». gionalità e alle tecniche clasProgetti futuri? «Ci piasiche, ma allo stesso tempo cerebbe creare –conclude attenta al mercato globale, l’ideatore di KiFood- un alle nuove sollecitazioni, laboratorio di cucina tutto alle tecniche differenti. Una nostro dove organizzare corsi cucina sempre in evoluzione e interagire con i clienti. che prova a mixare ricerca e Quanto a me, è importante tradizione, cultura e innovamigliorare la mia formazione zione in un’armonia di colori, e tra i progetti c’è quello di odori, sapori». frequentare una scuola di «La nostra cucina –continua» Un’immagine di un evento organizzato da KiFood alto livello qui in Abruzzo» è una sintesi fra tradizione e

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» di Marcella Pace / foto concesse da Lucia Perricone

» Simona Miramare e Lorenzo Renzetti, ideatori di Sweetest Eventincucina

Sweetest, la ricetta anticrisi del cake design

L

L’agenzia pescarese di eventi in cucina ha ideato la “Professional Pastry & Cake Design School”, la scuola per pasticceri e cake designer riconosciuta dalla FIP

a ricetta anticrisi è buona da gustare e bella da vedere. Con questa convinzione Simona Miramare e Lorenzo Renzetti hanno dato vita nel 2011 ad un progetto vincente. Organizzatrice di eventi nel ramo medico-scientifico lei, esperto marketer lui, Simona e Lorenzo, tre anni fa hanno deciso di cambiare vita, creando la Sweetest Eventincucina, un’agenzia di eventi connessi al mondo del food. Sono tanti i progetti seguiti da quest’agenzia di Pescara che oggi ha anche una sede a Taranto, in Puglia e ben presto toccherà il nord Italia. Ma la vera idea vincente che ha decretato il successo di Simona e Lorenzo è legata al cake design. «Questo mondo – spiega Simona, in un’ampia e luminosa sala riunioni al piano superiore del Mancinelli Group, sede dei corsi di pasticceria organizzati dai due imprenditori – stava subendo un vero e proprio boom. In tv tra “Il Boss delle Torte” di Buddy Valastro e tantissimi altri programmi del genere, ma anche a casa amatorialmente, si stava diffondendo una vera mania del decoro delle torte. La crisi economica, inoltre, ci ha indotto a trovare opportunità di impiego diverse dal solito. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di dedicarci alla formazione nell’ambito del cake design». Brillante intuizione

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quella dei due organizzatori di eventi, che in pochissimo tempo allestiscono i primi corsi di cake design, amatoriali e professionali. «La vera novità – prosegue Lorenzo – è stato il coniugare il mondo della pasticceria con quello del cake design. I pasticceri non sempre sono abituati a realizzare i decori richiesti dal mercato. Inoltre noi abbiamo compreso che il cake design non è una moda del momento, ma una vera e propria evoluzione della pasticceria tradizionale. Con i nostri corsi abbiamo unito questi due mondi, ufficializzando una professione che fino a quel momento era considerata solo un “hobby fatto in casa”». Nasce così la Professional Pastry & Cake Design School, prima in Italia, in collaborazione con la FIP, la Federazione Italiana Pasticceria Gelateria e Cioccolateria. La scuola in due anni di vita, con i suoi corsi da 80 ore sviluppati in 10 giorni, ha già formato più di 300 cake designer provenienti da tutta Italia, ma anche da Svizzera, Germania, Venezuela, Romania e Brasile, molti dei quali «hanno aperto una loro attività – precisa Simona-. All’inizio i corsi vedevano un 70% delle lezioni orientate sulla pasticceria e il restante 30 sul cake design. Poi con il tempo ci siamo accorti che la richiesta di questa figura professionale era


STORIE & SAPORI

» Una delle torte realizzate nel corso del Master di specializzazione sul modelling avanzato

sempre crescente e così abbiamo deciso di strutturare il corso al 50 e 50. La finalità di queste lezioni è quella di insegnare a decorare torte su base mangiabile e non su polistirolo come spesso accade. Ecco perché i nostri corsi hanno un filo logico che si sviluppa di lezione in lezione e

che intreccia perfettamente la pasticceria tradizionale con l’arte del cake design». A tenere i moduli di insegnamento sono tutti docenti della FIP e campioni del cake design. Ad ogni corsista viene fornito un ricettario di base che la Sweetest ha elaborato insieme a Roberto Lestani, presidente della Federazione Italiana Pasticceri e campione del mondo di cioccolateria, e che viene arricchito nell’ambito di ciascun corso dai docenti. «La nostra ambizione è valorizzare la tradizione italiana perché crediamo che sia possibile unire il gusto italiano, unico al mondo, all’estetica, che oggi conta tantissimo, al design. E allo stesso tempo dare un futuro a questi ragazzi appassionati. Anche per questo motivo abbiniamo agli insegnamenti teorici e alla pratica, una lezione di start up, tenuta da un commercialista che illustra leggi e finanziamenti per l’imprenditoria». Ogni classe, composta al massimo da 15 corsisti per volta, conclude il suo percorso con la realizzazione di una wedding cake, per poi ricevere un vero diploma professionale, riconosciuto dalla Federazione. Nella Professional Pastry & Cake Design School vengono, inoltre, proposti anche Master di specializzazione di 10-12 ore, da 2/3 giorni, come quello di modelling avanzato o per la realizzazione di bellissimi fiori in gum paste. Ora la Sweetest si prepara a partecipare alle prime selezioni italiane dei Campionati Assoluti Italiani di cake design, il cui vincitore prenderà parte nel 2015 al Campionato del mondo di cake design, all’Expo di Milano

» Le corsiste impegnate in una lezione

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STORIE & SAPORI » a cura della redazione

» Alcune immagini della sfilata

L’olio più prezioso del Mondo è “Black”

G

Presentata in grande stile la Collezione 2014 del nuovo Gioiello XoroXolio “Black Edition” firmato dalla giovanissima imprenditrice teatina Angelica Bianco

rande successo per il Luxury Event svoltosi al Museo Archeologico “La Civitella” di Chieti per la presentazione della Collezione 2014 del nuovo Gioiello XoroXolio “Black Edition” firmato Angelica Bianco. Per l’occasione è stata presentata la sinuosa bottiglia cadeaux tipica Xoro Xolio tutta in cristallo tempestata da Swarovski Silver con il tappo fatto realizzare in modo esclusivo dal Maestro Orafo Filigranista Tito Rubini che prende le forme di una Corona eseguita secondo le antiche tecniche abruzzesi in Oro Bianco e ametiste per i clienti più esigenti o in Argento e cristalli color ametista per chi volesse sperimentare la magia della nuova collezione. In Abruzzo è la prima volta che un olio EVO viene mostrato in un Museo Nazionale Archeologico, il senso è stato quello di voler passare alla storia con un prodotto da guinness. Abbattuti gli schemi museali offerti da teche che custodiscono pezzi di storia, in uno scenario da favola tra arte e cultura, la scelta dell’imprenditrice di una bellissima modella dai lineamenti delicati e sensuali, lasciava ammirare le fattezze straordinarie di Xoro Xolio “Black” a tutti i presenti. Il senso dell’arte viva e in movimento è stato possibile anche grazie alle organizzatrici dell’evento lusso Cristina Orsatti ed Emanuela Boemi. Un lavoro straordinario, per l’esclusiva bottiglia “Regina Theti” questo il nome,

che richiama la meravigliosa Dea che secondo tradizione fondò la stessa Chieti il cui antico nome era Theate. «L’idea di una bottiglia di olio extravergine che diventa gioiello -spiega l’imprenditrice- è un’innovazione che vuol ridare importanza ad uno dei prodotti più importanti della dieta mediterranea». La via del lusso nel campo del food è stata una scommessa che la giovane Angelica Bianco caparbiamente ha voluto sperimentare e sulla quale continua a credere; infatti è stata la prima in Italia a creare un prodotto che dalla terra oggi viene presentato addirittura in musei o fiere esclusivissime del lusso accanto a profumi e gioielli. Novità Xoro Xolio 2014 è l’olio EVO “Black” particolarità riferita alla tipicità delle rare cultivar utilizzate che consegnano un alto contenuto polifenolico e quindi un colore “nero” all’olio stesso, per un elisir concentrato di giovinezza dal profumo fruttato suadente e penetrante quanto al gusto un giusto accordo tra l’amaro e il piccante che regalano un’emozione intensa. Cinque le tappe importanti già identificate per tracciare il nuovo grande successo di questa piccola azienda: Chieti, Roma, Milano, Londra, Parigi. Nessun dettaglio è lasciato al caso, una volta terminato il prelibato olio, la bottiglia cadeaux diviene un candelabro tempestato di Swarovski e la corona diviene un portatovagliolo preziosissimo

» La preziosissima bottiglia

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salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

Caffè verde: istruzioni per l’uso

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Il campo della nutraceutica, la scienza che studia le proprietà preventive e curative degli alimenti, è in continua evoluzione e negli ultimi tempi molti studi si sono concentrati sul caffè verde e sulle sue molteplici proprietà benefiche

l “caffè verde” è il normale chicco di caffè che non è stato tostato, ha subito invece soltanto un processo di asciugatura e poi è stato macinato o pestato; viene consumato in infusione in acqua bollente e poi filtrato oppure viene preparato con la comune moka o con la caffettiera cosiddetta americana. Il suo sapore è un po’ più forte e amarognolo rispetto a quello tostato e l’indubbio vantaggio del caffè verde è di possedere quasi intatte diverse sostanze che nel trattamento termico della tostatura si perdono o si riducono notevolmente e tra queste in particolare alcuni polifenoli che hanno proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie e che, come noto, aiutano il nostro organismo a neutralizzare i radicali liberi dannosi alla salute e causa dello stress ossidativo che genera diverse malattie e provoca un più veloce invecchiamento corporeo. È sbagliato pensare che il caffè verde non contenga caffeina che invece è presente seppure in dose minore rispetto a quello tostato, ma questa viene assorbita dall’intestino in maniera più lenta e costante e solitamente non crea i tipici effetti eccitatori dovuti al rapido assorbimento, tuttavia se si consuma caffè verde in abbondanza ci possono essere i tipici effetti collaterali come l’ipereccitabilità del sistema nervoso, la tachicardia e l’aumento della pressione arteriosa. Il corretto consumo di caffè verde è di circa 4

tazzine al giorno, in questo modo si apporta il giusto quantitativo di caffeina utile per aumentare i livelli di concentrazione, stimolare leggermente il metabolismo, prevenire le malattie degenerative del sistema nervoso (tipo Alzheimer) e addirittura migliorare la pressione sanguigna. Di recente il caffè verde è salito alla ribalta per i suoi miracolosi effetti dimagranti tanto da essere venduto anche come integratore sotto forma di compresse specifiche per la perdita di peso, ma pur se è vero che la caffeina stimola il metabolismo aumentando leggermente il dispendio energetico, che l’azione dei polifenoli ripulisce il corpo dai radicali liberi favorendo il dimagrimento, che l’elevato contenuto di acido clorogenico riduce l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale e quindi migliora la glicemia (anche nel diabetico) e controlla l’azione dell’insulina favorendo la riduzione del grasso a livello addominale, senza una buona e corretta alimentazione neanche il caffè verde può fare miracoli! Per una corretta preparazione il caffè verde macinato o pestato va lasciato in infusione in acqua ben calda a 80100 °C per 5 minuti e poi filtrato, oppure conviene farlo con la classica moka e per avere il massimo dei vantaggi conviene berlo al mattino e prima dei pasti evitando quello serale se si è particolarmente sensibili alla caffeina

Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com - canale Youtube: Pietro Campanaro

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divino & non solo » di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food

Intolleranze: moda o realtà? Alcune assurde tendenze alimentari vedono il proliferare delle intolleranze più svariate, dietro le quali si cela spesso ignoranza e preconcetto

remettendo che non voglio assolutamente sostituirmi ai professionisti della salute, e che nutro un forte rispetto per tutte quelle persone che ogni giorno combattono contro queste nuove patologie, un pensiero mi assale e cerco di capirne la verità, qualora ve ne fosse una. Mi capita sempre più spesso che in occasioni conviviali io venga a conoscenza di nuovi soggetti affetti da intolleranze molto stravaganti e strane. Oltre al famigerato glutine e lattosio, in cui le industrie si sono subito adattate invadendo il mercato con pseudo prodotti bio, magari scrivendo sul retro in maniera microscopica che possono contenere tracce di latte o glutine, a quanto pare esistono una marea di altre problematiche. “Sono allergica al cioccolato, ma solo fondente”, “Sono allergica ai formaggi, ma solo quelli stagionati”, “Non posso mangiare le uova, ma creme si”, “L’alcol mi fa male, ma bevo birra”… e potrei riempire pagine e pagine con nuove tendenze di allergie. A parte il fatto che la conoscenza sulle allergie è spesso pari a zero, e i pediatri e gli alimentaristi di turno ben si tutelano a togliere ingredienti necessari alla nostra alimentazione, piuttosto che andare a fondo nella diagnosi. Giustamente si innesca il commercio di riviste, locali bio e vegani, luminari della salute nei palinsesti televisivi, e tutto ciò a danno dei consumatori che si ritrovano in stato confusionale. A quanto pare secondo alcune mode il Made in Italy è fatto di tanti prodotti che fanno male e questo comporta che secoli di tradizioni contadine scompariranno per far posto ai più “genuini” fast food che riempiono già le nostre città. Il cioccolato fa male, (o fa ingrassare?), ma ore con il cellulare o su internet ci salvano da tutte le malattie! Rivolgo dunque un sorriso affettuoso a tutte quelle persone che vorrebbero gustare tanti alimenti che fanno “male” e purtroppo non possono

Info Lunga vita, da bere ben fresco. Prezzo in enoteca 15 Euro Azienda Nicola Minnucci , Bucchianico (Ch) - minnuccivini.com

Scelto per voi Nominato bianco 2011 Nicola Minnucci è un ragazzo contadino, dotato di grande autocritica e voglia di fare, non si lascia prendere dalle manie di grandezza, ma realizza solo ciò che gli piace fare. Questo nuovo bianco appena assaggiato in anteprima potrebbe essere definito il “Traminer povero” . Creato da moscato giallo e chardonnay, alla vista e dotato di un giallo oro entusiasmante, pulito e fluido. Nei profumi ben si evidenzia la nota matura e

abboccata delle uve usate, ma allo stesso tempo freschezza e fragranza comandano. Alla bevuta la dolcezza e la sapidità fanno unione con lo spessore alcolico (14 gradi) e vorresti berne tanto. Di produzione limitatissima (circa 1000 bottiglie) ben sposa sia prodotti di terra che di mare, oltre a formaggi freschi e dolci alla crema. Nei migliori ristoranti e enoteche. Lunga vita, da bere ben fresco. Prezzo in enoteca 15 Euro

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» di Eleonora Lopes / foto concesse da Mario Di Paolo

» Mario Di Paolo con i prodotti delle aziende con le quali collabora

Mario Di Paolo, creatività a 360°

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Fotografia, marketing, arte e food sono i settori nel quale questo giovane creativo opera da 20 anni. Il tutto nella cornice della casa-studio Spazio Di Paolo alle porte di Pescara

figlio d’arte Mario Di Paolo, è nato tra le pellicole e i flash di papà Gino, noto fotografo professionista molto apprezzato nell’ambito dell’arte e dell’architettura. Ma questo non gli ha facilitato la strada, anzi, il paragone si sa è sempre dietro l’angolo. Ma Mario non teme confronti, perchè negli anni ha trovato la “sua” strada. Definirlo fotografo è riduttivo, lui preferisce “creativo”, Mario infatti oltre a lavorare per artisti di livello nazionale e internazionale, opera anche per la pubblicità nel settore enogastronomico e organizza eventi di arte. Nato a Pescara 38 anni fa, ha due figlie Adria e Maia, (che gli scorrazzano intorno mentre gli facciamo l’intervista). «Anche se sono ancora piccole- ci dice- già sperimentano e progettano con me e Cristina». Cristina è la mamma delle bimbe, anche lei fa un lavoro creativo nell’ambito del fashion, nel settore gioielli. Mario si diploma all’Istituto d’Arte di Pescara, poi si iscrive a Lettere e Filosofia, ma non termina gli studi. A

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18 anni, seguendo le orme del papà aveva già iniziato a lavorare. «Io provengo dalla vecchia scuola, -ci racconta- fare le foto venti anni fa era diverso da farle oggi dove la tecnologia la fa da padrona. Io sono autodidatta, mio padre non mi ha mai insegnato nulla, anzi, all’inizio mi ha quasi ostacolato nell’intraprendere questo lavoro, io ho imparato tutto osservandolo e standogli accanto». Oggi Mario è un affermato fotografo tra i più richiesti nell’ambiente dell’arte contemporanea, opera in tutta Italia, e grazie ai lavori svolti con alcuni dei più grandi artisti internazionali, le sue fotografie girano il mondo. Tra i suoi clienti ci sono nomi del calibro di: Ettore Spalletti, Joseph Kosuth, Alberto Garutti, Carla Accardi (recentemente scomparsa), Michelangelo Pistoletto e molti altri. Da sei anni si è trasferito a Spoltore in uno studio da lui stesso progettato che sembra un loft di una grande metropolitana e nel quale ha concentrato tutto il suo operato: fotografia, arte, design, e naturalmente cibo, altra sua grande passione.


Arte & Co.

» Due immagini dello “Spazio Di Paolo” Mille metri quadrati di superficie, “Spazio Di Paolo”, così l’ha chiamato, non è la classica agenzia di comunicazione, ma una casa-studio, dove vivere e lavorare. Uno spazio che, grazie a 20 anni di esperienza lavorativa alle spalle, è una vera e propria “factory” dove tutto viene curato nei minimi dettagli. Mario oltre ad essere un creativo è un esteta, ma non gioca ad esserlo, lui è così e basta. «Mi piace vivere qui, si sta bene in questa regione, -ci dice- sono riuscito a portare grandi artisti nel mio Spazio e ci hanno pubblicato le più note riviste di arte, food e moda. Provo sempre a crescere e a migliorare. Nei miei lavori cerco sempre di essere innovativo e di mantenere altissima la

» Alcune etichette realizzate da Mario Di Paolo

qualità pur operando con semplicità e naturalezza. Dallo scorso anno sto organizzando mostre con artisti di livello internazionale e a giugno faremo una mostra con Franco Gorgoni fotografo di fama mondiale che fotografò i protagonisti della Factory di Andy Worhol». «Adoro la buona cucina –continua- e il buon vino, e tra i miei clienti ho diverse cantine abruzzesi, e molte aziende del settore food, non solo regionali. Tra i lavori per le cantine c’è anche la realizzazione di una linea di etichette BIO per Cantina Tollo con un codice visivo appropriato al mondo biologico. Quando uscì questa nuova linea, la cantina aumentò il suo fatturato del 24% e sono orgoglioso di aver contribuito a questa crescita». Ma non è finita qui. La sua passione per il buon cibo lo porta a creare GNAM! un’associazione enogastronomica che organizza eventi, corsi, ma che soprattutto intende insegnare la cultura del cibo. Attualmente GNAM! sta proponendo corsi di cucina con chef importanti, ultimo in ordine di tempo quello con la chef Emanuela Tommolini e il nutrizionista Paolo De Cristofaro. «Qualsiasi lavoro io faccia, -conclude Mario- che sia una foto, una mostra o un’etichetta, è il risultato di tutte le mie esperienze di vita unite alla tecnica. I luoghi che ho visitato, le persone che ho incontrato mi hanno contaminato e tutto ciò si riscontra nel mio lavoro. Io sono nato così, questa era per forza la mia vita, un percorso naturale il mio, non ci sono diventato creativo, non avrei potuto fare altro». Un storia questa di Mario Di Paolo che prova come si possa lavorare con qualità e professionalità con nomi internazionali pur stando in un piccolo paesino in provincia di Pescara

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Arte & Co. In cornice » di Chiara Strozzieri

Quel calice destinato alla periferia di Pescara Nuova collocazione per l’opera di Toyo Ito dopo l’atteso restauro

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ll’indomani della rimozione del calice di Toyo Ito da piazza della Rinascita a Pescara, per un intervento di restauro reso necessario dopo soli 64 giorni dalla sua inaugurazione nel 2009 e finalmente commissionato, è necessario aprire una parentesi sul tormentato rapporto tra città e arte contemporanea. Da una parte moltissime amministrazioni pubbliche in tutta Italia, dagli anni ‘70 ad oggi, hanno cercato di aprirsi alle forme artistiche più innovative e pubblicamente riconosciute come autorevoli sul panorama internazionale, dall’altra un vero e proprio dialogo tra vecchio e nuovo non si è mai instaurato. Per questo la Montagna del sale di Mimmo Paladino di fronte al Duomo di Milano è stata tollerata, ma solo in quanto installazione temporanea, mentre il dito medio di Maurizio Cattelan alzato alla Borsa continua a suscitare reazioni di ogni tipo. Diverso destino è toccato a lavori di alcuni fra gli artisti più quotati, che si sono dovuti piegare al volere di cittadini indignati e risoluti, che hanno alimentato polemiche finché non hanno visto le loro città liberate da opere scandalosamente moderne. È il caso del Ragazzo con la rana di Charles Ray, che a Venezia ha restituito il posto a un lampione dell’Ottocento. Con Huge Wine Glass di Ito siamo di fronte a una situazione ben più complessa, in quanto la circostanza della rottura (dovuta o meno a una negligenza da parte della Clax Italia, che l’ha realizzato e ora dovrà restaurarlo) è diventata un pretesto per liberarsi di

» Toyo Ito, Huge Wine Glass

» Charles Ray, Ragazzo con la rana

» Maurizio Cattelan, L.o.v.e.

un’opera pubblica che ha suscitato fin dal principio il malcontento popolare, vuoi per i suoi canoni estetici di certo non facili, vuoi per la spesa di oltre un milione di euro sostenuta dal Comune di Pescara per averla. Dunque è certo che l’opera non tornerà mai più nella sua posizione originale, ma verrà relegata alla periferia, probabilmente alla zona del tribunale, con tanto di scuse sulla vicinanza alla Facoltà di Architettura, essendo Toyo Ito un architetto di fama mondiale, e sulla creazione di un polo artistico, insieme con la fontana di Spalletti e la non lontana sede della Fater di Massimiliano Fuksas. Col fiato sospeso abbiamo atteso il risultato di un sondaggio indetto dal Comune, in cui si chiedeva ai cittadini di votare in merito alla riqualificazione di piazza della Rinascita e, come era prevedibile, a scapito di un’opera monumentale di un maestro storico e di una scultura realizzata da un giovane talento scelto grazie a un concorso pubblico, è stata abbracciata la proposta di una fontana con giochi d’acqua. C’è mancato poco che passasse l’idea di mettere aiuole e panchine, seconda votata nel sondaggio. E mentre questo dato ci porta a chiederci se sia davvero giusto dare voce alla volontà popolare quando si tratta di arte contemporanea, riflettiamo sul fatto che è stato appena conferito a Toyo Ito il Premio Pritzker, sorta di Nobel per l’architettura, e forse l’idea di rivedere Huge Wine Glass al centro di Pescara non ci sembrerà poi così assurda

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Un nuo vo mo n

mosaicaonline.it

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IL PRIMO BIO-SPUMANTE

METODO CLASSICO D’ABRUZZO

www.chiusagrande.it


Arte & Co. » di Marcella Pace - foto concesse da Dario Oggiano e Elisabetta Di Bucchianico, di Emanuela Amadio

Bla Bla Design Workshop La nuova vita della ceramica parte da Castelli

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arlare di ceramica significa parlare di economia. È quanto hanno voluto dimostrare due esperti di argilla, Dario Oggiano e Elisabetta Di Bucchianico titolari dell’Officina delle Invenzioni e fondatori del marchio di autoproduzione Arago Design, insieme a Daniela Mauer giovane designer milanese, anche docente presso Naba_Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, con il “Bla Bla design workshop”. Per tre giorni, il Liceo Artistico Statale “F.A. Grue” di Castelli, Città della Ceramica abruzzese, incastonata tra le vette del Monte Camicia e il Gran Sasso d’Italia, famosa per la produzione di maioliche, ha ospitato il workshop, a cura di ArDe, Artigianato e Design, mettendo a disposizione i suoi spazi e la competenza tecnica dei docenti dei laboratori. Nei tre giorni di full immersion nel mondo della “creatività ceramica”, i partecipanti si sono dedicati ad operazioni di scomposizione delle forme del catalogo tradizionale castellano e di ricerca delle parole dimenticate o nascoste nelle forme archetipe. Le successive operazioni di riassemblaggio a cui ciascun

» Uno dei partecipanti al corso, durante la fase di realizzazione di un prototipo

» Dal basso, Elisabetta Di Bucchianico, Danuela Mauer e Dario Oggiano, i tre docenti e organizzatori del workshop

» Tutto il gruppo che ha preso parte al workshop

» Uno dei risultati della tre giorni, il Prototipo Spiritualità

progettista si è dedicato ha generato un nuovo catalogo parlante di “manifesti in ceramica” che testimoniano quanto ancora hanno da dire le forme tradizionali e anticipano quanto potrà raccontare la maiolica della Castelli di domani. E’ stato messo a disposizione dei partecipanti un abaco di oggetti della tradizione da alcune botteghe di Castelli. La parola assegnata è stata interpretata attraverso la “scomposizione” e “ricomposizione” degli elementi di questo abaco. Ogni “collage” è stato poi verificato attraverso un modello fisico in argilla, realizzato con il supporto dei docenti della scuola. L’operazione di “collage” ha generato una famiglia di oggetti compendio del catalogo tradizionale, ricombinati per definire un lessico nuovo. Tutto questo ha consentito di dimostrare che i linguaggi tradizionali possono essere ricombinati in forme contemporanee appetibili e che il giovane creativo può re-instaurare con la storia un rapporto affettivo, fruttuoso e soddisfacente. Al workshop ha preso parte un ospite d’eccezione, Paolo Ulian, designer di respiro internazionale

» Osservazione degli archetipi castellani

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Arte & Co. » a cura della redazione - foto concesse da MutaForma

MutaForma, la Prima Biennale d’Arte Giovane abruzzese La mostra sarà allestita al Mu.Mi di Francavilla dall’8 marzo al 13 aprile

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a mostra d’arte contemporanea pone uno sguardo alla multimedialità e al futuro. Lo scopo è presentare 22 artisti abruzzesi, con un occhio attento ai giovani talenti, collocandoli in un dialogo aperto e costante alle nuove tecnologie. Undici giovani artisti abruzzesi interagiranno in coppia con altrettante personalità abruzzesi più grandi e affermate, residenti fuori regione, che contribuiranno ad affinare la loro conoscenza con gli usi di linguaggi differenti, per ampliare lo spettro della sperimentazione valorizzandone il sapere in un processo costante di condivisione. Pittura, architettura, scultura, robotica, netart, teatro biomeccanico, sound engineering e lighting design, saranno

» La locandina della Biennale MutaForma

» Watching Godiva di I. Di Bonaventura e M. Leggieri, una delle opere esposte

alcuni degli elementi che racconteranno un percorso d’interazione, concepito in strutture articolate, in movimento e contaminazione, disposte a rinnovare paesaggi visivi e sensoriali. L’impatto fra tradizione e innovazione, sarà il sistema di relazioni che articolerà l’avvenimento voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Francavilla al Mare, in collaborazione con Communite srl e A.c. Contemporary, a cura di Lucia Zappacosta. La mostra sarà allestita al Mu.Mi di Francavilla dall’8 marzo al 13 aprile. Nell’arco della mostra ogni week end sarà inaugurato un evento per attirare un pubblico diversificato in un museo che necessita di attività per essere frequentato

Gli artisti 1. Rashid Urì e Enzo Calabrese (pittore e architetto) 2. Gloria Sulli e Luigi Pagliarini (scultura e robotica) 3. Bianconiglio e Francescpaolo Isidoro (pittore e regista teatro biomeccanico) 4. Jukuki e Danny Jorket (animazione e sculture) 5. Matteo Liberi e Jay Artworx (aka Dj Batman) (pittura writing e sound engineering, produttore musicale) 6. Vice e Globster (concettuale e sound engineering) 7. Antonio Di Biase e Caterina De Nicola (installazione audio e installazione concettuale) 8. Bruno Cerasi e Giustino Di Gregorio (installazione e light designer) 9. Jaromil e Scie comiche net art e gruppo giovani autori di satira) 10. Iolanda Di Buonaventura e Max Leggieri (fotografa e sviluppo app/interazione pubblico) 11. Lorenzo Kamerlengo e Catodo (videomapping e creative coder / arte genrativa)

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Arte & Co. » di Ettore Di Silvestre - foto concesse da Rivista Abruzzese

Rivista Abruzzese, la nostra storia Conosciamo una preziosa pubblicazione periodica che parla del nostro territorio e della nostra storia, un modo per conoscere ed approfondire meglio l’Abruzzo che molti non raccontano

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utti sappiamo come sia importante per ogni cittadino conoscere la storia della nazione a cui appartiene. Ma non è meno importante conoscere la storia della propria terra, quella limitata alla regione in cui si è nati e cresciuti. E’ la storia locale che sviluppa il nostro senso di identità facendoci inorgoglire per quanto realizzato dai nostri Padri. Perciò il prof. Francesco Verlengia, a lungo direttore della Biblioteca De Meis di Chieti, nel 1947 fondò la Rivista Abruzzese: sequenza trimestrale, tutta in bianco e nero, orgogliosa di non ospitare nessuna forma di pubblicità né di chiedere aiuti agli Enti. Vive di soli abbonati. Nel 1961, alla direzione della rivista, al prof. Verlengia subentrò il giovane prof. Emiliano Giancristofaro, già suo collaboratore. Molti sono gli scrittori della rivista tra i quali Franco Battistella, Alfonso Di Nola, Donatangelo Lupinetti, Corrado Marciani, Giuseppe Profeta, Beniamino Rasetti, Umberto Russo... Tra gli argomenti trattati, ricordiamo, di Aristide Vecchioni, Rocco Carabba una vita per la cultura, n.1 del 2005, che è una dotta recensione del “saggio di avvincente fascino affabulatorio e di rigorosa ricostruzione storicoletteraria” scritto da Lia Giancristofaro – doc. di Sociologia all’Università di Chieti ed ora direttrice della Rivista Abruzzese –sul tipografo-editore di Lanciano. Eide Spedicato Jengo, docente di Sociologia all’Università di Chieti, n.2 del 2012, in L’Aquila, La cifra simbolica di una città ferita, si chiede se la città devastata dal terremoto del 2009 potrà riconfermare la sua immagine

» La copertina della Rivista Abruzzese

» La statua di San Domenico nel corso dei festeggiamenti a Cocullo

» La gloriosa Cattedrale di Atri (TE)

di “museo diffuso”. Serena Di Genova, dottoressa in Etnologia, nel S. Domenico dei serpenti,n.1 del 2005, racconta la festa del protettore di Cocullo - nella Marsica - quando i serpenti si avvinghiano alla statua del Santo. Gabriella Albertini, artista, nel Palazzo de Majo di Chieti, l’inaugurazione di uno splendido museo, n. 3 del 2012, descrive le varie raccolte d’arte in mostra e “La figlia di Iorio” esposta nella Sala Convegni del meraviglioso Palazzo finemente restaurato dalla Carichieti. Si tratta di una delle prove del capolavoro michettiano, una versione più ombrosa e inquietante di quella esposta a Pescara, nel Palazzo della Provincia. Maria Cristina Rossi riferisce di un convegno di studi dedicato alla cattedrale di Atri, n.4 del 2013, nel periodo anteriore ad Andrea Di Litio, e non è mancato il ricordo della bellissima Croce di cristallo di rocca. Dal passato si passa al presente leggendo la seconda e terza di copertina dove Emiliano Giancristofaro allieta i lettori con mordaci osservazioni sulla società attuale. E non meno interessante è la parte dedicata alle recensioni di libri. La Rivista Abruzzese si fa anche Editrice con la pubblicazione di libri che, con eccesso di modestia, definisce Quaderni, anche se a volte si tratta di libri in carta patinata e sopracopertina illustrata. La città di Lanciano che pubblica questa gloriosa rivista, vanta una vitalità antica: nel 1500 vendeva lana alla Repubblica aristocratica di Ragusa, oggi Dubrovnik come risulta dal libro “L’Abruzzo e la Repubblica di Ragusa” di Antonio Farese e Vincenzo Sottanella

Approfondimenti e contatti RIVISTA ABRUZZESE via Cesare Fagiani 37,66034 Lanciano Abbonamento 2014 Euro 30,00 tel. 0872 49445 Rivistabruzzase1@alice.it - www.rivista-abruzzese.it

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abruzzo cool

 La cena in baita dell’Ais che ha visto protagonisti i vini di Feudo Antico 

 L’edizione 2014 di Ama, Anteprima Montepulciano D’Abruzzo 

 Amnesty International premia l’azienda dolciaria Gelco  128




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