Dicembre 2013

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 84 • dicembre 2013 • anno VIII • Copia Omaggio | www.abruzzoimpresa.it

numero

84



la nuova opportunità per “fare rete”

Il futuro di ogni azienda passa dalla sua capacità di “fare rete”. ASSOIMPRESA ha come preciso intento quello di favorire nuove opportunità con servizi dedicati.

ASSOIMPRESA facilita nuove occasioni da sviluppare fra associati.

www.assoimpresaitaliana.it


3° MEETING

FARE IMPRESA GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO

Premio Aquila Reale

IL PREMIO PIÙ AMBITO DA CHI FA IMPRESA. Riconoscimento alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa

con il patrocinio di La scorsa edizione è stata patrocinata da

COMUNE DI MONTESILVANO

INFO • tel. 085.9508161 _ fax 085 9508157 _ info@assoimpresaitaliana.it _ www.assoimpresaitaliana.it


direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, Marcella Pace hanno collaborato a questo numero rosaria nelli, Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, marzia aquilio, Antonio Teti, Filippo Paolini, Lorenzo Pierfelice, Andrea Bonanni Caione, mauro di cola, piergiorgio greco, salvatore santangelo, Chiara Strozzieri, anna cutilli di silvestre, NICOLA BOSCHETTI, Pietro campanaro

ufficio grafico

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

CLIZIA FORCELLA

Coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

Tieffe artigrafiche

editore

Fabio De Vincentiis

Abruzzo Impresa il mensile del manager

DicEMBRE 2013 n°84

anno VIII

numero chiuso in redazione il 30 dicembre 2013

in copertina Marco Belfiglio foto Denia Di Giacomo

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ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2013 tutti i diritti riservati. GRUPPO IMPRESa srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gruppo Impresa S.r.l. P. IVA 01996590681 Gruppo Impresa S.r.l. è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 e iscritta in sezione ordinaria del Registro delle Imprese di Pescara in data 13/01/2012 con il numero Repertorio Economico Amministrativo 145381

ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006, è edito da GRUPPO IMPRESA dell’editore Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage sulle azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati a innovazione, marketing, lavoro e sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono e Bello”, dove si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.

MEETING

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo nasce l’idea del meeting FARE IMPRESA, affinché il tessuto economico, politico e formativo regionale possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dalla redazione del mensile ABRUZZO IMPRESA del Gruppo Impresa, ha come obiettivo quello di diventare un immancabile appuntamento annuale per tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata è stato consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine di ABRUZZO IMPRESA. All’interno della sala meeting è stata allestita una galleria espositiva dove tutte le aziende partner dell’evento hanno avuto modo di farsi conoscere. Con il contatto diretto i rapporti si rafforzano diventando la base di mille progetti futuri.

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Tempo libero

Tutto il tempo libero che riesco a ricavarmi cerco di trascorrerlo con mia moglie Lorella e con i miei due bambini Giuseppe e Lorenzo.

Marco Belfiglio

CAPITANO D’IMPRESA

Musica

Mi piace molto la musica italiana in generale, specie quella pop, ma sin da ragazzo i Pooh sono i miei preferiti.

Città del cuore

Ovviamente Venezia, non solo perchè è la città in cui sono nato, ma perchè oggettivamente è dotata di un fascino unico al mondo.

Passione

Io e mia moglie adoriamo i cani, e da 12 anni abbiamo preso Daria, un meticcio che è anche la gioia dei nostri figli e da 4 anni è con noi anche Tommy, un discoletto niente male.

MARCO BELFIGLIO, PROFESSIONALITà E VOGLIA DI CRESCERE

Un imprenditore metà veneto e metà abruzzese. Marco Belfiglio nasce a Venezia nel 1970, ma le sue origini sono abruzzesi, i suoi genitori infatti sono emigrati in Veneto per lavoro. Dopo il diploma in Geometra, Marco inizia a lavorare nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ un ragazzo in gamba, con tanta voglia di crescere e, giovanissimo viene assunto nel Gruppo Auchan. Viaggia su e giù per l’Italia e nel 1998 viene trasferito a Pescara. Qui conosce Lorella, che diventerà poi sua moglie. Dopo anni di gavetta, corsi ed esperienza acquisita in questo settore, Marco decide di dare una svolta alla sua vita professionale e così nel 2000 fonda la CVP GROUP che da semplice cooperativa a responsabilità limitata, negli anni si trasforma in società cooperativa per azioni. I servizi che offre sono diversi e personalizzabili nel campo del: portierato, antincendio, sicurezza e formazione nei luoghi di lavoro. Marco e Lorella nel frattempo si sposano, dalla loro unione nascono Giuseppe di 9 anni e Lorenzo di 5. Grazie a passione, determinazione e dedizione per questo lavoro, Belfiglio è riuscito a realizzare il suo sogno imprenditoriale, è presidente del CdA della CVP GROUP, ed anche Lorella lavora in azienda ed è la responsabile del ramo formazione. Accanto a loro, un gruppo affiatato umanamente e molto preparato dal punto di vista professionale. Un team, quello di CVP, in continua crescita ed evoluzione che per stare sempre al passo con il mercato, si forma in maniera costante e specifica. Attualmente l’azienda opera in tutta Italia e ha la sua sede all’interno del moderno Centro Commerciale L’Arca a Spoltore; un ulteriore passo resosi necessario per rafforzare l’immagine che la CVP GROUP ha creato in questi 13 anni e che vuole continuare a sviluppare. Sorridente, cordiale, puntuale, Marco possiede le caratteristiche del professionista del Nord Italia unite però a quelle tipiche del Sud, senza dubbio un mix vincente. «Amo il mio lavoro, -ci racconta Marco Belfiglio - e credo fortemente in quello che faccio. La forza della nostra azienda si fonda sulla professionalità della nostra squadra e sulla fiducia che ci conferiscono i nostri clienti giorno dopo giorno». Marco è chiamato in giro per Italia sia come consulente che come formatore, essendo uno specialista a livello nazionale nel settore sicurezza ed antincendio. Una componente rilevante per la CVP sono le associazioni; la cooperativa infatti si occupa del coordinamento Centro Italia dell’Associazione Corpo Nazionale Guardiafuochi di cui Marco è presidente nazionale dal 2004. Dal 2011 è coordinatore per l’Abruzzo di FIRAS SPP, Federazione Italiana Responsabili e Addetti alla Sicurezza- Servizi di Protezione e Prevenzione. Nel 2012 entra a far parte della Segreteria Nazionale di FIRAS-SPP.

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sommario _ anno VIII n°84 _ dicembre 2013

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opinioni&rubriche finoaquituttobene 11 L’anno nuovo editoriale 13 Gocce d’inchiostro ctrl s 14 Tendenze, fatti persone Abruzzo che produce 19 Il fare donna, una speranza contro la crisi dei mercati lavoro in corso 47 Globalizzazione e nanismo delle aziende italiane messa in sicurezza 49 Compiti e responsabilità del RSPP in primo piano territorio 20 Il clima che distrugge Inverardi: «Immagino un Ateneo istruzione 24 Rettrice aperto alla città» in copertina CVP GROUP 26 CVP GROUP, sicurezza a 360 gradi

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incarichi&carriere 33 Rolleri / Laureti e Spedicato / Maccarone

Asl Teramo/Confindustria ChietiPescara/Fipe Turismo del vino/PD Punta Aderci

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D’Auria / Pezzopane / Comitato Gestione

tematiche d’impresa e detraibilità delle spese fisco 36 Deducibilità per i telefoni cellulari ict 38 Bambini e Tablet: quanto e come lo usano? d’Imprese? Funzionano se si ha una visione creatività 40 Reti di lungo periodo norme&leggi 44 APE, come cambia il mercato immobiliare credito&finanza di Castiglione Messer Raimondo e Pianella: Bcc Castiglione M. R. e Pianella 51 Bcc Savini: «Ancora più sostegno al territorio» dell’Adriatico Teramano, Bcc dell’Adriatico Teramano 55 BCC inaugurata la nuova sede di Roseto economia aziende istruzione

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aziende economia

focus 57 58 61 63 65

L’istat ci presenta l’Italia La sicurezza alla portata di tutti Università di Teramo e INAIL Abruzzo insieme per la sicurezza sui luoghi di lavoro La sartorialità del mobile Libia, un’economia in continua evoluzione

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sommario _ anno VIII n°84 _ dicembre 2013

pari opportunità fiere aziende

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aziende aziende design

focus 67 68 71 72 74 77

Work & life balance Le eccellenze gastronomiche d’Abruzzo protagoniste a “ExpoItalia 2013” I numeri vincenti di Agrifood Rosarubra: “il miglior vino possibile” Bompensa: il futuro della tradizione Abruzzo Creativo, le icone nell’uso quotidiano

seminari&convegni economia

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B2B ecologia territorio segue a pagina

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80 eventi 82 85 87

“Ritorno al futuro” in Confartigianato Chieti

Primo Expò della Sussidiarietà Raccolta olio usato, l’iniziativa di Ecologica Valtrigno a difesa dell’ambiente Pescara Tips, la città è sul web

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PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

a cura di Denia Di Giacomo

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Ventricina mon amour

96 Unforketable, non chiamatele videoricette 91 Dal cibo ai matrimoni, passando per le bollicine! 93 Traparentesi 98 Almond ‘22, la storia della birra d’Abruzzo 105 Le Colline Teramane festeggiano 10 anni 107 Pesce e bollicine, binomio eccellente 109 Tra Natale e l’Epifania 111 Meteo, vino e Natale! 115 Il corpo femminile a simbolo del disagio esistenziale 117 Seven Wishes for the Peace 119 Shabby Chic: dal passato la tendenza del futuro 123 Anita De Sipio, profession wedding planner

103 Words of Wine: i vincitori del 2013

113 Il trionfo del sapere alla 55. Biennale di Venezia

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Âť di Lorenzo Pierfelice

finoaquituttobene

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gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes _ direttore

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n  Natale  all’insegna dell’austerity  quello appena trascorso dalle famiglie abruzzesi, costrette a tagliare le spese relative alle festività. Questa la fotografia scattata dal Codacons, l’associazione che ogni anno esegue un monitoraggio sulle previsioni di spesa degli italiani durante le feste di Natale. La costante perdita del potere d’acquisto delle famiglie, associata ad una pressione fiscale sempre più elevata e ad una crisi economica che non cessa di far sentire i suoi effetti nel nostro paese, ha portato i consumatori a tirare la cinghia anche sulle spese di Natale. In base alle stime del Codacons, infatti, durante il Natale le famiglie italiane hanno ridotto i consumi nel settore abbigliamento e calzature, viaggi, ristorazione, arredo per la casa, mentre hanno retto il comparto giocattoli, quello alimentare e l’elettronica. I commercianti sperano di recuperare nei saldi, iniziati il 4 gennaio, ma senza il lavoro, la piaga più grande che affligge il nostro paese, è difficile pensare che i consumi possano riprendere in maniera regolare.

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estività austere come dicevamo, ma con l’arrivo del nuovo anno nessun sospiro di sollievo, anzi, puntuali come sempre sono arrivate le stangate, la prima in ordine di tempo è l’aumento dei pedaggi autostradali applicati a decorrere dal 1° Gennaio, aumenti fino all’8% sull’Autostrada dei Parchi, che superano di gran lunga la media nazionale, che si attesta intorno al 3,8%. Un incremento di queste proporzioni rappresenta un vero colpo per la nostra economia, incidendo negativamente sulla competitività delle nostre imprese; in particolare per alcuni territori, come ad esempio quello del comprensorio di Carsoli, (come denuncia la Confcommercio l’Aquila) che ha rapporti quotidiani intensi con l’area metropolitana di Roma. Tutte le associazioni di categoria chiedono un intervento urgente da parte della politica, anche attraverso la costituzione di un’unità operativa di tecnici in grado di monitorare costantemente la congruità dei costi dei pedaggi in relazione ai chilometri percorsi e ai servizi offerti, al fine di evitare in futuro rincari ingiustificati.

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l mondo della cultura italiana, rischia il fallimento. In Abruzzo, le cose non vanno diversamente, vanno male, anzi malissimo. Da anni questo settore è praticamente paralizzato, e i fondi pubblici sono ridotti all’osso. Ad aggravare la situazione l’ennesimo scandalo; lo scorso 12 novembre viene infatti arrestato l’assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis, nell’ambito dell’operazione “Il Vate”, relativa all’erogazione dei contributi regionali per l’organizzazione di eventi culturali; il meccanismo messo in atto da De Fanis sarebbe stato quello di gonfiare le fatture. Ad inchiodare l’assessore e la sua segretaria (anch’ella arrestata) anche le intercettazioni telefoniche. Concussione, peculato e truffa, le accuse che ipotizza la procura della Repubblica di Pescara a suo carico. A dare origine a questa inchiesta, la denuncia di un imprenditore che avrebbe subito la richiesta di tangenti da parte dell’assessore per la realizzazione di un evento culturale. Intanto la cultura è al limite della sopravvivenza.

direttore@abruzzoimpresa.it

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ctrl

s EURO E COSTITUZIONE, INCONTRO PUBBLICO I vincoli esterni e quanto i rapporti con l’Ue hanno danneggiato l’economia

italiana. Questa la tesi ampiamente illustrata, presso l’Auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d’Abruzzo, in una gremita sala, alla presenza di amministratori comunali e consiglieri regionali, nell’ambito del convegno organizzato dal consigliere regionale Carlo Costantini. Relatori dell’incontro Luciano Barra Caracciolo, presidente di Sezione del Consiglio di Stato ed autore del libro “Euro e (o?) democrazia costituzionale”, che affronta in modo divulgativo la complessa vicenda storica del vincolo esterno, culminata nell’adesione italiana all’euro, Antonio Maria Rinaldi, docente dell’Università d’Annunzio che ha analizzato l’impatto dell’euro sull’economia nazionale e Gennaro Varone sostituto procuratore della Repubblica che si è soffermato su quanto tali vincoli abbiano influenzato il tessuto sociale e produttivo. «E’ un dato di fatto che gli impegni finanziari presi con l’Unione Europea – ha dichiarato Costantini – hanno messo a dura prova la nostra economia. Il governo Monti, ad esempio, il governo “virtuoso” per eccellenza, è anche quello che ha aumentato il debito pubblico di 148 miliardi di euro. Ulteriore limite di questa fase è stata una vera compressione della democrazia. I cittadini non sono stati informati a dovere e, quindi privati della possibilità di incidere sulle scelte. Il mio interesse verso questo argomento è l’interesse che chiunque abbia a cuore questo Paese dovrebbe avere».

CONFINDUSTRIA CHIETI E PESCARA, VERSO LA FUSIONE S

i sono riunite in forma congiunta, lo scorso 5 dicembre, le Giunte di Confindustria Chieti e Confindustria Pescara. Alla presenza dei presidenti di Chieti Paolo Primavera e di Pescara Enrico Marramiero la folta platea di imprenditori ha approvato il documento che sancisce definitivamente l’avvio del processo di Fusione tra le due associazioni. «Un momento epocale che segna veramente una svolta nel nostro Sistema Associativo, impensabile fino a qualche anno fa» ha dichiarato Marramiero. «Siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto in primis come presidenti – ha proseguito Primavera - ma anche come imprenditori tutti, capaci di guardare oltre il proprio steccato con senso di responsabilità e visione strategica». La fusione sarà guidata da un documento condiviso che traccia il percorso e gli step che le associazioni dovranno fare. Dapprima il passaggio nelle rispettive assemblee che andranno ad approvare la Statuto Sociale della nuova associazione; a seguire l’atto di fusione che verrà stipulato entro il 30 settembre 2014 e darà vita ad il nuovo soggetto L’obiettivo è quello di fare efficienza ma principalmente migliorare la qualità dei servizi offerti alle imprese. La nuova realtà nascerà con la visione ed il respiro più ampio, il territorio allargato, la possibilità di creare nuove sinergie tra associati. Garantirà l’interscambio di conoscenze e la condivisione quale momento di crescita, di sviluppo e di reciproco aiuto per affrontare il futuro.

PESCARA, CREDITFIDI INCORPORA LA COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA La Cooperativa Artigiana di Garanzia Pescara Creditfidi si fonde al consorzio fidi di Confartigianato. La firma

della fusione è stata apposta lo scorso 4 dicembre quando Creditfidi ha implementato, in maniera significativa, la sua struttura. Il numero dei soci è, infatti, passato dai 2060 dello scorso anno agli attuali 2623 soci, così come il capitale sociale della cooperativa di garanzia di Confartigianato è passato dai 2,4 milioni di euro del 2012 agli oltre 3 milioni di euro del 2013, mentre era di 321 mila euro nel 2006. Quello di Creditfidi è passato dal milione di euro del 2006, ai 5 milioni di euro nel 2012 fino a raggiungere i 6,7 milioni di euro di patrimonio nel 2013. «Nel 2006 – ha affermato Mario Gasbarri, presidente di Creditfidi- abbiamo erogato 3,8 milioni di euro alle aziende. Somma più che triplicata nel 2012 con 11,2 milioni di euro. Per il 2013 aspettiamo ancora le rendicontazioni ufficiali prima di tracciare un bilancio». Contestualmente alla fusione con la Cooperativa artigiana di garanzia Pescara, Creditfidi ha sottoscritto un importante accordo con la Fira la finanziaria della Regione Abruzzo. Una convenzione che secondo Gasbarri «permetterà di azzerare i costi di garanzia a carico delle imprese per finanziamenti legati all’innovazione e agli investimenti produttivi che le aziende intenderanno mettere in atto attraverso i finanziamenti che offriamo. Questa convenzione sarà in grado di dare una concreta boccata d’ossigeno alle imprese che insistono nella nostra Regione».

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tendenze fatti persone

AGICA SI PRESENTA AL PUBBLICO ABRUZZESE Presentazione ufficiale per Agica, la nuova agenzia di appuntamenti culturali in

Abruzzo. Il debutto è stato anche l’occasione per consegnare 7 Targhe di merito in “Cultura dell’Eccellenza” dal tenore Piero Mazzocchetti, ospite d’onore dell’agenzia. Hanno ricevuto la Targa di questa I edizione coniata da AGICA per i concittadini abruzzesi distintisi quali eccellenze in Abruzzo, in Italia e nel mondo: Antonio Teti studioso di tecniche di persuasione, Roberta Vacca pianista, Luca Ottaviano fisico, Giampaolo Giuliani scienziato, il M° Carlo Grante. Una Targa Speciale è andata al presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Stefano Pallotta per la “complice” solidarietà con i “suoi” giornalisti, e al Maestro Mazzocchetti che l’ hanno ricevuta dalla mani del direttore responsabile Maria Paola Iannella. «AGICA, Appuntamenti giornalieri cultura Abruzzo - ha spiegato il direttore durante la conferenza stampa - è lo strumento nato specificatamente per diffondere su tutto il territorio regionale la conoscenza degli eventi di tipo culturale e del tempo libero in generale. AGICA raccoglie e pubblica, in maniera organizzata e su una piattaforma creata ad hoc, gli eventi prodotti dalle istituzioni, associazioni, pro loco, comitati e singoli operatori rendendoli consultabili in maniera semplice e immediata, sia per città che per data. Due volte a settimana inoltra una newsletter contenente i titoli cliccabili di eventi selezionati in tutto Abruzzo».

LABLAW, IL LAVORO NON CI FA PAURA È stata lanciata la nuova campagna di comunicazione della Lablaw, studio legale specializzato nel

settore del diritto del lavoro e delle relazioni industriali, con sedi a Milano, Roma, Padova, Pescara e Genova. Il concept ideato da Barabino & Partners Design non lascia dubbi: “Il lavoro non ci fa paura” è il claim che accompagna una grande immagine di cui sono protagonisti gli stessi Luca Failla e Francesco Rotondi, fondatori dello Studio legale, fotografati da Walter Capelli con un look impeccabile in contrasto con i grandi stivali da lavoro infangati. Con questa nuova campagna, a 4 anni dalla precedente, Lablaw intende sottolineare che, grazie ad un’esperienza e una professionalità ventennali, non ha paura di affrontare problemi di diritto, organizzazione e gestione del lavoro che stanno diventando sempre più complessi. «Con questa nuova campagna – dichiarano Failla e Rotondi – intendiamo comunicare che, rimanendo costantemente allineati al contesto storico ed economico che stiamo vivendo, ci assumiamo sempre le responsabilità delle decisioni suggerite». Attualmente lo Studio conta circa 50 avvocati di cui 18 Soci. Nel corso del 2011 Lablaw ha anche consolidato il proprio riconoscimento a livello internazionale, costituendo a inizio anno unitamente a cinque dei più importanti studi legali nel mondo specializzati nel settore del diritto del lavoro, la Global Employment and Labor Law Alliance.

IL BANDO STARTHOPE SI APRE AI POLI DI INNOVAZIONE C

ercare sinergie con i principali attori del sistema economico regionale, convinta che sia questa la giusta strada per ottimizzare le risorse e ottenere risultati positivi. Con questo spirito si è svolto nella sede della FIRA a Pescara, un tavolo di lavoro con i rappresentanti dei poli d’ innovazione dell’Abruzzo coordinato dal presidente Rocco Micucci. Micucci ha chiesto ai Poli abruzzesi il loro diretto coinvolgimento nella valutazione di alcuni progetti candidati al bando regionale StartHope, in particolare per quegli aspetti tecnici e altamente specialistici. «L’obiettivo di questo incontro – ha dichiarato – è quello di creare un’ interazione tra i principali stakeholder economici del territorio che va al di la delle formalità, facendo interagire attivamente i raggruppamenti di imprese, le istituzioni e le banche. La FIRA, che gestisce il bando StartHope, intende fare il possibile per garantire che i fondi destinati alle startup, trattandosi di risorse pubbliche, vengano utilizzati nella maniera più adeguata. Vogliamo mettere a sistema le risorse e le competenze presenti sul territorio regionale per ottenere risultati eccellenti – ha continuato Micucci –. Il comitato di valutazione nominato per il bando StartHope presenta al suo interno figure d’eccellenza in diversi settori, in particolare esperti nel campo del venture capital, associazioni di categoria e istituti bancari. Per rafforzare la valutazione, riteniamo sia utile chiedere il supporto dei 13 poli d’ innovazione in Abruzzo». I Poli presenti, al termine dell’ incontro, hanno stabilito di stipulare un accordo di programma.

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s GEORGIA TRIBUIANI, DALL’ABRUZZO AGLI ACADEMY AWARDS È abruzzese la nuova direttrice della comunicazione visiva degli Academy Awards. Georgia Tribuiani, di

Giulianova, vanta collaborazioni con HBO, con la Fox, con Ridley Scott, con il National Geographic. Ha partecipato alla Biennale di Venezia, con l’installazione realizzata per il progetto di scena de La Tempesta di Shakespeare, in una collettiva esposta alle Tese di San Cristoforo, che ha raccolto le migliori opere realizzate nelle Accademie di Belle Arti da giovani artisti negli Anni Zero. Ha diretto la comunicazione visiva di diversi show televisivi come gli MTV Video Music Awards, gli MTV Movie Awards, gli Academy Awards (la notte degli Oscar). «Curare l’immagine visiva di questi eventi è stato davvero interessante e mi ha permesso di lavorare con un team di designer di grande talento - ha dichiarato in un’intervista -. I lavori per la televisione però hanno vita molto breve. I tempi di fruizione sono dettati da una programmazione sincopata, mentre il cinema direi che è quasi eterno perché continuiamo a vedere i film anche dopo la loro uscita nelle sale. Lavorare ai titoli di testa di film come Robin Hood sulle illustrazioni di Gianluigi Toccafondo è stato senza dubbio uno dei lavori di cui vado più fiera. Non solo per la visibilità, ma soprattutto perché è un lavoro caratterizzato da una componente artistica molto forte».

PRESENTATO IL RAPPORTO INAIL ABRUZZO 2012 Infortuni in calo (16.199 denunce, - 11% rispetto al 2011), così come il numero delle malat-

tie professionali denunciate, in decrescita del 13,90%. Sono questi alcuni dei dati emersi dal Rapporto annuale Inail Abruzzo 2012. «La presentazione del Rapporto rappresenta un momento di riflessione ed anche di sintesi sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle patologie contratte a causa delle attività lavorative – ha dichiarato Enrico Susi, direttore regionale Inail Abruzzo-. La fase discendente degli infortuni sembra ormai non essere più una timida svolta positiva ma un fenomeno consolidato che anno dopo anno si conferma con significative riduzioni percentuali contribuendo a quel arretramento, che in tutto il paese ormai si segnala, del numero degli infortuni». «Il trend degli infortuni - spiega il direttore vicario Nicola Negri - conferma l’andamento decrescente registrato negli ultimi anni. Ma a questo andamento decrescente si contrappongono, purtroppo, una serie di dati economico-finanziari che confermano la crisi economica in atto: il portafoglio delle aziende assicurate scende di circa mezzo punto percentuale rispetto al 2011, l’importo dei premi accertati decresce di quasi 11 punti percentuali, l’importo dei premi incassati scende del 15%, scende anche l’ammontare della spesa per infortuni, sale invece notevolmente l’importo dei premi per i quali viene richiesto il pagamento rateale». Nel corso di quest’anno, Inail ha inoltre attivato un progetto siglato con la Regione Abruzzo e con la “Fondazione Università Gabriele d’Annunzio” di Chieti - Centro di Scienza dell’invecchiamento (CESI) -, finalizzato alla ricerca tramite sorveglianza sanitaria degli ex esposti all’amianto. Il progetto è unico in Europa e prevede la conservazione sistematica e permanente (tramite un Biorepositorio) di materiale biologico proveniente dai soggetti esposti a rischio di patologie occupazionali.

USARCI E UNIVERSITÀ DI TERAMO INCONTRANO A TREVISO LE MATRICOLE DEL PERCORSO IN INTERMEDIAZIONE COMMERCIALE Dopo il primo incontro di novembre Franco Damiani, presidente USARCI Teramo, insieme alla

prof.ssa Nicoletta Bazzano, presidente della Facoltà di Scienze della Comunicazione e docente di Istituzioni di Storia, tornano in Veneto per una giornata di studio dedicata alla preparazione del primo esame dell’Anno Accademico 2013-2014 del Percorso in Intermediazione Commerciale per la Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione. In poco meno di due mesi, 54 agenti di commercio provenienti da tutta Italia si sono iscritti al nuovo Percorso di studi e molte sono le prenotazioni per l’Anno accademico 2014-2015. L’Abruzzo, sede dell’unico Ateneo in Italia a proporre questo indirizzo, è primo per numero di iscrizioni con 30 adesioni. Il forte interesse manifestato dagli agenti di Abruzzo e Veneto, ha portato ad organizzare gruppi di studio a Teramo e Treviso, provincia in cui l’iscrizione al percorso di studi è stata fortemente sostenuta dallo stesso presidente USARCI di Treviso, Andrea Zanchetta. Nuove occasioni di confronto e crescita, apprezzate soprattutto dagli studenti che hanno avuto così l’occasione di entrare in contatto con rappresentanti del mondo del lavoro. Per facilitare l’apprendimento a distanza dei numerosi fuori sede, sul sito dell’Università di Teramo è stata messa a disposizione una piattaforma online dove, per ogni materia di esame, è presente un’area dedicata agli approfondimenti in Intermediazione Commerciale.

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tendenze fatti persone

DI DALMAZIO: SI APRE COSì UNA NUOVA STAGIONE PER IL TURISMO ABRUZZESE Tredici Destination management company (Dmc), una Product management company (Pmc),

4500 operatori coinvolti e 3824 soci diretti: il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e l’assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio, hanno presentato così i numeri del futuro del turismo abruzzese. Una nuova stagione fatta di aggregazioni, reti d’impresa e coinvolgimento di tutti i territori regionali: in una parola “SistemAbruzzo”, un sistema in grado di elevare il turismo a fattore produttivo essenziale nella scala di Pil regionale. «SistemAbruzzo - ha sottolineato l’assessore Di Dalmazio - segna la fine dell’era dei finanziamenti a pioggia senza progetti e apre le porte ad una stagione del turismo regionale fatto di obiettivi e progetti comuni dei singoli territori, di nuove visioni sistematiche e trasversali, che aggreghino, sviluppino, promuovano e commercializzino uniformemente le diverse destinazioni esistenti nel territorio». I numeri della rivoluzione del turismo abruzzese sono dati anche dalla potenzialità che potrebbe esprimere questo nuovo sistema, che secondo il Centro studi di Confindustria Abruzzo porterebbe ad un incremento del 6% sull’indotto e del 2% sull’occupazione.

DA BNL E SACE 2 MILIONI DI EURO PER LA CRESCITA ALL’ESTERO DELL’AZIENDA TERAMANA GLM L’

impresa GLM, con sede a Castellalto, è leader mondiale nella produzione e commercializzazione di componenti metallici e accessori per il comparto auto e moto, in particolare di supporti per impianti di scarico. Opera con le maggiori case automobilistiche del mondo e negli ultimi anni ha messo a segno un trend di crescita costante, chiude il 2013 con un monte ricavi di 35 milioni di Euro, un fatturato di € 56 milioni e circa 450 dipendenti. BNL Gruppo BNP Paribas e SACE hanno annunciato un’operazione finanziaria per sostenere i piani di crescita all’estero dell’azienda attraverso una linea di credito da 2 milioni di euro, garantita da SACE ed erogata da BNL con fondi BEI. Il finanziamento, nello specifico, sosterrà i costi per l’ampliamento e l’ammodernamento degli impianti di GLM, per le esigenze di capitale circolante, per l’esecuzione di commesse estere (in particolare in Messico) e per la partecipazione a fiere internazionali di settore. «Il nostro gruppo sta proseguendo la strategia di espansione internazionale in mercati a elevato tasso di crescita –hanno commentato Graziano Forcini e Peppino Barlafante, rispettivamente presidente e amministratore delegato di GLM S.r.l.–. Il conseguente fabbisogno di risorse finanziarie per favorire questa ulteriore crescita ha trovato nella partnership tra BNL e SACE un ottimo supporto che ci ha permesso di concretizzare le nostre strategie di consolidamento presso la miglior clientela mondiale del nostro mercato di riferimento». Lo Studio D’Incecco, Dottori Commercialisti in Pescara, consulenti di GLM dalla costituzione, ha originato l’operazione e ha assistito l’azienda nella veste di advisor della struttura finanziaria dell’operazione stessa.

ALL’ABRUZZO LA MAGLIA NERA PER LA MORTALITA’ SUL LAVORO Va all’Abruzzo la maglia nera della regione italiana con il più elevato tasso di mortalità sul lavoro:

un indice di incidenza degli infortuni mortali sulla popolazione lavorativa pari a 51,2, contro una media nazionale di 18,6. A seguire la Calabria (42,4), il Molise (37,3), la Liguria (34,8) e l’Umbria (33,1). Ventisei incidenti mortali sono avvenuti tra gennaio e novembre 2013, su una popolazione lavorativa di 508 mila persone. A rivelarlo è uno studio dell’Osservatorio sicurezza lavoro Vega Engineering. Il primato per numero di vittime va invece alla Lombardia con 52 infortuni mortali, seguita da Emilia Romagna (41), Sicilia (36), Campania (32), Toscana e Veneto (28), Puglia (27), Abruzzo (26) e Piemonte (25). Le cause più diffuse di morte sono il ribaltamento di un veicolo/mezzo in movimento, la caduta dall’alto e lo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti pesanti, mentre in agricoltura ha perso la vita il 46,9 per cento delle vittime del 2013 e il 18,5 per cento in edilizia. Se si osservano le fasce di età più coinvolte, emerge che la prima è quella degli ultrasessantacinquenni (119 morti da gennaio a fine novembre 2013). Sempre gli ‘over 65’ quelli con il tasso di mortalità più elevato rispetto alla popolazione lavorativa. “Unico dato positivo è il decremento della mortalità rispetto allo scorso anno del 12 per cento. Ma tale contrazione – precisano gli ingegneri dell’Osservatorio - deve essere rapportata purtroppo necessariamente anche alla flessione del numero degli occupati. Ecco perché il raffronto con i dati del 2012 in cui si contavano a fine novembre 485 vittime non deve spingere verso la dichiarazione di false vittorie sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro e se non bastassero le nostre elaborazioni a ricordarci l’emergenza, c’ è la quotidiana cronaca di morte nei luoghi di lavoro raccontata dai media. L’ultimo dramma l’ incendio di Prato dei giorni scorsi”.

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


l’Abruzzo che produce

Rosaria Nelli presidente Comitato per l’ imprenditoria femminile CCIAA Chieti

Il fare donna, una speranza contro la crisi

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n questo difficile momento dove la crisi economica e il declino dei valori stanno generando gravi problemi di sicurezza sociale, il ruolo della donna, con la sua forza, potrebbe e può contribuire a determinare un cambiamento positivo. La presenza della donna, più consistente in questi ultimi anni nel mercato del lavoro, ha favorito iniziative legislative sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. La crisi però, obbligando un processo riorganizzativo aziendale e del lavoro penalizza in particolar modo la donna, nella perdita del posto di lavoro. Spesso il lavoro della donna è un servizio reso alla comunità definibile tra l’economia e il volontariato, dalla produzione di beni all’organizzazione dei servizi combinati tra lavoro e passione, impegno e motivazione, che possono generare il valore aggiunto per un cambiamento qualitativo e quantitativo del lavoro stesso indirizzato al benessere sociale. Anche in politica, nel governo della cosa pubblica e nella rappresentanza, si inizia a vedere una più consistente presenza di donne; però rimane e persiste la loro difficoltà di accesso in settori dove uomini di partito non sono ben predisposti ad accogliere donne che hanno un ruolo, determinate e preparate, eludendo una sana competizione basata sulle esperienze, sui meriti, sulla conoscenza, sulla propositività e intraprendenza. Altro elemento che ritengo determinante ad un sostanziale e positivo cambiamento è la partecipazione della donna al presidio di un territorio. Ella, infatti, per la sua radicalità sui temi forti, la attiva partecipazione nella gestione della famiglia, della casa e all’associazionismo, di fatto è maggiormente presente in un territorio di cui sa dar lettura ed esprimerne Il fabbisogno. Con queste argomentazioni ho sintetizzato parte della mia trentennale esperienza nell’impegno dedicato allo sviluppo di un territorio, con la forte motivazione di sostenere un processo di uscita da una emarginazione economica e sociale, avendo creato nuova occupazione giovanile femminile, ridotto il fenomeno della emigrazione, perseguendo non solo gli aspetti di benessere economico finalizzato ad una crescita sociale e culturale, ma alla consapevolezza di esserci. Attualmente il vero cambiamento lo vedo possibile dando più forza alla donna con una sua maggior presenza in ruoli manageriali nelle istituzioni, nelle aziende, in leadership organizzative nel panorama associativo e del lavoro. I valori nei quali le donne maggiormente credono sono nella loro predisposta genialità di fare e organizzare, nell’intraprendenza creativa, nella incondizionata capacità di dare ed amare, nella maggiore disponibilità di fare rete, nella politica non corrotta per saper fare pulito, nel saper cogliere i bisogni generali e non nell’interesse di un singolo. Ritengo, e ne sono convinta, che il maggior coinvolgimento della donna può essere determinante per iniziare a fermare l’attuale degrado politico sociale e rigenerare nel cambiamento, applicando nuovi processi di protagonismo attivo, concreto e trasparente, un nuovo percorso di crescita, perché quando si amministra la cosa pubblica, valgono i sani principi della responsabilità sociale, con la figura dell’uomo, non come centro dell’attenzione a proclamare, ma nella figura del fare collaborativo e capace di fare scelte coraggiose e impopolari

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Una vigna dell’azienda “I Fauri” distrutta dall’alluvione

Il clima che distrugge Tra qualche anno i nostri floridi vigneti potrebbero spostarsi in Inghilterra! È certamente una provocazione questa, ma non particolarmente lontana dallo scenario che nel prossimo futuro potrebbe prospettarsi. Parliamo dell’anomalo maltempo dei giorni scorsi, dei danni e dei perché, con dichiarazioni da parte di aziende agricole duramente colpite » di Denia Di Giacomo

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cambiamenti climatici non sono più alle porte, ma sono drammaticamente arrivati anche nel nostro Belpaese e l’impatto è stato duro. Del resto anche l’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha prospettato che “Con il riscaldamento climatico, i produttori di vino europei potrebbero dover cambiare il tipo di uve che coltivano o l’ubicazione dei propri vigneti o, in alcuni casi, spostare la produzione verso altre aree”. E allora facciamo un piccolo passo indietro e ricordiamo insieme: prima abbiamo assistito ad un’estate

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anomala con ben due episodi di grandine, poi a questo strano autunno particolarmente temperato, durante il quale dopo i 26 gradi raggiunti intorno al 20 di novembre è arrivata la neve, che ha colto di sorpresa anche la natura, con alberi non ancora spogli e fiori in piena sbocciatura. Finita la coltre bianca ecco arrivare una nuova perturbazione con abbondanti piogge torrenziali che hanno causato anche l’esondazione di numerosi corsi d’acqua. Insomma, un quadro a dir poco drammatico che por-


in primo piano

per il produttore”. Questo è quanto divulgato dalla ta inevitabilmente a dover fare i conti con numerose Coldiretti, che ha evidenziato come il settore vinicolo problematiche, prima tra tutte un’agricoltura fortesia il traino dell’export regionale ed un rallentamento mente danneggiata. della produzione causerebbe gravi danni all’econoVigneti a pergola abbattuti dalle nevicate, danni alle mia regionale. produzioni orticole, forti allagamenti di campi già lavorati e pronti alla semina, alberi di olivo compromessi (e si consideri che alcune zone erano ancora interessate dalla «Questa forte ondata di maltempo oltre raccolta) e numerosi altri problemi, per un ammontare economico che non è anal danno economico ha causato anche cora ben stabilito visto che la raccolta ingenti danni al nostro patrimonio agricolo…» dei dati inerenti le aziende agricole danneggiate è ancora in fase di svolgimento da parte di associazioni e Regione. In ogni caso la Regione pare stia pre«Questa forte ondata di maltempo oltre al danno disponendo ‘’tutte le attività per lo stato di calamità economico ha causato anche ingenti danni al nostro naturale ed arrivare in tempi brevi ad ottenere i fondi patrimonio agricolo – ha dichiarato Enrico Marper risollevare la situazione’’, queste le stesse parole ramiero, dell’Azienda Agricola Marramiero di del Governatore Gianni Chiodi. Rosciano- pezzi di storia andati persi per sempre, Sembra comunque che i più colpiti siano stati i vigneti parlo dei vigneti a pergola, i tipici vigneti del nostro in particolare in alcune zone come San Valentino in A. C., Loreto Aprutino e Città Sant’Angelo in proterritorio, di 40 o 50 anni d’età. Questo vigneti andranno smontati e bisognerà impiantarne di nuovi, vincia di Pescara; Ripa teatina e Bucchianico per la con investimenti che non rientreranno prima di dieprovincia di Chieti. “L’abbattimento dei vigneti deterci anni almeno. Purtroppo in natura i tempi non si minerà sia la sostituzione di gran parte delle piante possono forzare, ma nonostante questi danni io sia il ripristino della struttura con costi elevatissimi

Una delle tante campagne a Città Sant’Angelo allagate in seguto all’esondazione del Saline lo scorso dicembre

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in primo piano

Il fiume Pescara lentamente si ritira dopo l’esondazione

sono certo che la produzione agricola abruzzese continuerà a mantenere i suoi standard qualitativi, ecco perché chiediamo alla Regione qualche sostegno a chi è stato danneggiato, magari utilizzando incentivi già esistenti, come quelli per la ristrutturazione dei vigneti». Parole che ci portano a considerare quanto sia importante il mondo agricolo anche dal punto di vista culturale, rappresentando un reale patrimonio che spesso viene sottovalutato e poco sostenuto, forse in virtù del fatto che la natura è data per scontato, come se esistesse a priori immutabile e sempre generosa. «Nei giorni scorsi si è passato da un caldo certamente anomalo a precipitazioni nevose e in quei giorni le vigne erano ancora verdi per cui la neve ha trovato una buona base d’appoggio sopra i nostri vigneti a pergola, portando giù quasi tutto». Questo invece ci racconta pragmaticamente Giovanni D’Alesio dell’Azienda Agricola D’Alesio di Città Sant’Angelo, e prosegue: «Nella mia azienda agricola sono andati a terra 5 ettari di vigneti, per un danno stimato di circa 350 mila euro. Successivamente, con le forti piogge, abbiamo assistito impotenti alla distruzione di giorni e giorni di lavoro occorsi per preparare i ter-

reni all’impianto delle nuove vigne, nel mio caso per circa 3 ettari. Ora bisognerà ricominciare daccapo, ma i danni subiti sono davvero troppo alti, nessuno di noi credo sia preparato ad eventi del genere, ecco perché chiediamo il sostegno delle istituzioni, affinchè possano venirci incontro attingendo a fondi che magari sono già previsti e anticipando i pagamenti». Molto preoccupata per il futuro anche Valentina Di Camillo della Tenuta i Fauri di Chieti, che ci confessa di voler sfruttare questo momento per riflettere su qualcosa che riguarda tutti: «Dopo una estate anomala, è arrivata questa nevicata che ci ha trovati impreparati. La potatura era da poco iniziata e le nostre vigne erano ancora cariche di foglie e di legno, che non hanno retto al peso della neve. Le piante a terra ferite e compromesse saranno sostituite ed le strutture di sostegno vanno ripristinate con costi elevatissimi per i viticoltori. Il mio è un sincero appello alla riflessione affinché si torni a parlare di clima, di ambiente. La nostra natura, tanto forte e generosa, va rispettata e tutelata. Gli eccessi e le superficialità nei comportamenti di noi esseri umani sono causa di tutto questo»

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Rettrice Inverardi: «Immagino un Ateneo aperto alla città» Pensare al futuro, guardando al passato; aprirsi al territorio, cercando il mondo delle imprese; integrarsi con il proprio ambiente, rendendolo un proprio punto di forza e attrazione. Secondo la neo rettrice Paola Inverardi è così che l’Ateneo aquilano tornerà ad essere pienamente sé stesso » di Laura Tinari

Paola Inverardi rettore dell’Ateneo Aquilano

L

o ha definito «un ateneo che ha sicuramente recuperato nelle motivazioni e nelle attività», oltre quattro anni e mezzo ci dividono dal terremoto, una sorta di anno 0 per la città di L’Aquila ma anche per l’Università che in quella notte ha perso tanto di materiale e di immateriale. La neo rettrice Paola Inverardi, all’epoca era

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preside della Facoltà di Scienze, immagina oggi integrazione con il territorio, con gli studenti-cittadini, con gli altri atenei abruzzesi e non, perché l’Università dell’Aquila superi le barriere create negli anni passati e torni a vincere la sfida della competitività sul livello dell’offerta formativa e della costruzione delle competenze.


in primo piano

Intervista a Paola Inverardi  Come sarà l’Ateneo aquilano nei prossimi sei anni? «Lo immaginiamo come un Ateneo aperto alla città, nel quale gli studenti si sentano cittadini attivi; un Ateneo che oltre a formazione teorica riesce a fare formazione lavoro per offrire ai suoi studenti la possibilità di esercitare la propria creatività nel lavoro e partecipare al processo di ricostruzione della città».  Quale sarà il rapporto

per il quale sta lavorando e che questo obiettivo deve essere raggiunto con un rapporto costi-benefici soddisfacente. L’Ateneo è un’azienda che opera e si misura in un ambiente molto competitivo, in cui a fare la differenza è la capacità di produrre nuova conoscenza e formazione di buon livello capace di attrarre sempre più studenti, prepararli meglio e

nostra offerta formativa perché capace di integrarsi in modo innovativo con l’università e permette allo studente di studiare, sentirsi cittadino e ricostruttore. La qualità deve essere tale da permettere a chi decide di studiare qui di uscire da questa università con delle gambe che gli consentano di affrontare il mondo del lavoro ad armi pari dei

L’Ateneo è un’azienda che opera e si misura in un ambiente molto competitivo, in cui a fare la differenza è la capacità di produrre nuova conoscenza e formazione di buon livello

che le imprese? «Dovrà essere un rapporto forte e di una reciproca corrispondenza. Le imprese sono uno degli stakeholders di riferimento, quello capace di dare un’impronta di produttività immediatamente spendibile sul territorio. Abbiamo l’obiettivo di creare conoscenza e competenza e solo il rapporto con le imprese ci saprà dare la percezione immediata di quanto queste competenze siano immediatamente collocabili nei settori produttivi locali e del paese. È comunque un rapporto importante, che dobbiamo imparare a costruire partendo dall’inizio del percorso formativo di uno studente non solo alla fine, per capire meglio e subito quali sono i bisogni che le aziende hanno in termini di professionalità da far emergere. Il primo punto di forza degli atenei privati è stata la capacità di avere un rapporto forte con il tessuto produttivo e noi dobbiamo imparare a raccordarci di più con il mondo produttivo».

 Ma l’ateneo è un’azienda? «Sembra sempre un’offesa questa definizione perché se ne vede solo l’accezione negativa. Io credo che sì, sia un’azienda e che debba ragionare avendo sempre ben chiaro l’obiettivo

posizionarli sul mercato».

 Che Ateneo ha trovato a quattro anni dal terremoto? «Un ateneo che ha sicuramente recuperato nelle motivazioni e nelle attività svolte prima del 2009, un ateneo che può permettersi ora di ragionare su un suo sviluppo, in grado oggi di guardare indietro per pensare al futuro».  Meglio puntare su poche facoltà ma di livello o su un’offerta formativa vasta come qui a L’Aquila? «Dopo il terremoto si sarebbe dovuto ripensare tutto, un po’ come avrebbe dovuto fare la città. Non avrà senso ricostruire ciò che avevamo 10 anni prima, i tempi cambiano. L’offerta formativa dovrà essere calibrata sul territorio, perché avremo è un ateneo che insisterà in un contesto non ancora risolto, ma che deve essere scelto dagli studenti anche se non inserito in un ambiente attrattivo. Un contesto che però può diventare ugualmente un punto di forza della

loro colleghi formati da altre università. La quantità dell’offerta, invece, è legata anche alla quantità di risorse umane che possiamo utilizzare per costituirla, dopo anni in cui l’università è stata soggetta a tagli, non è più pensabile mantenere un’offerta così polverizzata. Va ripensare perché sia più sostenibile e gratificante per gli studenti stessi».

 In Abruzzo ci sono dei doppioni in termini di facoltà, penso ad Economia o a Medicina. Qual è il suo pensiero sull’Ateneo unico regionale? «È lo stesso dei miei colleghi, con cui ci confrontiamo spesso ed è volto alla costruzione di un sistema molto più integrato di quanto non lo sia oggi, rivolto non solo agli altri due atenei abruzzesi, ma che si sviluppi anche con gli altri geograficamente a noi vicini con cui ci sia una comunanza di intenti. Se diventerà un ateneo unico è da capire, ma la direzione è quella, anche a livello nazionale: gli atenei si stanno integrando regionalmente e interregionalmente»

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Da sinistra: Danilo Di Pietro, Marco Belfiglio, Lorella Troiano e Marco D’Ettorre

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cover story

CVP GROUP SICUREZZA a 360 gradi Corsi di formazione, servizi di cortesia, portierato, prevenzione e vigilanza antincendio con vendita e manutenzione estintori. Questi sono solo alcuni dei servizi erogati dalla CVP GROUP, azienda nata 13 anni fa per mano dell’intraprendente Marco Belfiglio

» di Eleonora Lopes » foto di Denia Di Giacomo

U

na realtà giovane quella della CVP GROUP che in soli 13 anni ha avuto una crescita esponenziale grazie a competenza, affidabilità e tanta passione. CVP GROUP nasce a Pescara alla fine del 2000 come cooperativa a responsabilità limitata da 9 soci che si uniscono per organizzare al meglio il proprio lavoro nell’ambito dei servizi di: cortesia, portierato, prevenzione e vigilanza antincendio. A capo della cooperativa, c’è il giovane ed intraprendente imprenditore Marco Belfiglio. La CVP GROUP cresce negli anni, mettendo a frutto il patrimonio professionale acquisito, anche attraverso numerose formazioni, si avvia così una fase di sviluppo imprenditoriale e la cooperativa decide di diversificare le proprie attività suddividendole in “divisioni interne” riuscendo, così, ad aggiudicarsi nuovi appalti e nuovi clienti. Dal 2002 ad oggi sono anni che presentano un notevole cambiamento strutturale, all’interno della società si apre la strada ad un’organizzazione moderna ed orientata al risultato che si realizza attraverso la razionalizzazione dei servizi erogati e verso un nuovo posizionamento di mercato, tra questi: la costituzione di nuove divisioni operative e di servizi e l’introduzione di sistemi di controllo gestionale con contabilità interna. La prima e più importante divi-

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Una riunione della CVP GROUP

Marco Belfiglio con un estintore del 1972

sione viene denominata Guardiafuochi e comprende i servizi di portierato, vigilanza antincendio con presidio fisso, vendita e manutenzione di estintori, materiale antincendio, antinfortunistica e cartellonistica di sicurezza. A metà del 2002, in considerazione della professionalità acquisita da alcuni soci della CVP GROUP, si decide di organizzare la divisione sicurezza e salute sul lavoro che si occupa di fornire: servizio di RSPP, M.C. e formazione. Nello stesso anno, CVP GROUP, diventa punto visione di Mega Italia Media, società leader nel settore della produzione di corsi di formazione multimediale sin dal 1988. Nel gennaio 2005 vi è un ulteriore importante cambiamento: un cambio di ragione sociale che vede la CVP GROUP trasformarsi in società cooperativa per azioni. Lo sviluppo aziendale è incessante, CVP GROUP si comincia ad accreditare sul mercato tra le aziende leader del proprio settore. All’inizio del 2006, in considerazione della forte crescita e anche per meglio gestire i propri servizi, opta per il trasloco dei propri uffici in ambienti più grandi, nuovi, confortevoli e facilmente raggiungibili, situati vicino l’uscita dell’Asse Attrezzato (uscita Spoltore) e all’interno del moderno Centro Commerciale L’Arca.

Il portafoglio clienti si arricchisce ed il numero dei dipendenti comincia ad aumentare, i lavoratori da poche unità, negli anni raggiungono circa quota 40. CVP GROUP opera nei propri settori con metodo pianificato e testato, avendo sviluppato negli anni un proprio know-how tale da garantire la massima efficacia operativa ed il miglioramento continuo del risultato finale nel pieno rispetto delle prestazioni previste nei capitolati e lavoro/preventivi. «Punto di forza dell’azienda –spiega il presidente del cda Marco Belfiglio - è l’assistenza tecnica ed operativa basata su un servizio di reperibilità di 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno». CVP GROUP, inoltre, è parte attiva e Presidenza dell’Associazione Nazionale Corpo Guardiafuochi di cui è anche Direzione Centro Italia. Per offrire un servizio sempre migliore e professionale, CVP GROUP punta moltissimo sulla formazione continua del proprio personale e dei collaboratori. Nel 2009 e nel 2010 CVP GROUP, è infatti tra le prime società ad avere, al proprio interno ed a disposizione dei propri clienti, R.S.P.P. (Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione) e Formatori con certificazione della professionalità tramite l’Ente Certificatore KHC. Nel 2011, CVP GROUP, grazie ad un lavoro costante ed al continuo aggiornamento professionale, viene nominata

Uno dei mezzi in dotazione della società

L’attività di manutenzione verifica estintori


cover story

sede regionale Abruzzo della FIRAS-SPP, punto di riferimento per gli RSPP ed ASPP in Italia. In questi anni vi è anche un cambiamento di rotta, la cooperativa, in considerazione dell’evolversi della richiesta dei clienti e del cambiamento del mercato, dirige l’attenzione prevalentemente sulla consulenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nella formazione e nell’antincendio con la fornitura e manutenzione di estintori ed impianti antincendio. Inoltre, si sviluppa tutto ciò che è vendita di Dispositivi di Protezione Individuale con importanti accordi commerciali con i più grandi produttori di D.P.I. Si decide di cambiare il core-business che passa dai servizi di portierato alla consulenza. Questo porta anche un ridimensionamento del personale che passa a circa 15 persone, tutte altamente qualificate. Nel 2012 la cooperativa decide anche di certificarsi ISO 9001:2008 per i servizi di manutenzione antincendio, questo al fine di dare un servizio sempre più professionale ai propri clienti. Infine, è in atto, proprio in

La formazione presso la scuola provinciale antincendio dei Vigili del Fuoco Alto Adige

Da sinistra: Corrado Palestini, HSE di FATER e coordinatore provinciale A.I.A.S. di Pescara; P.M. Raffaele Guariniello e Marco Belfiglio presidente CdA CVP GROUP

questi giorni, l’avvio delle procedure per l’adozione di un codice etico e procedurale così come previsto dal D. Lgs. 231/2001, sempre al fine di dare maggiori garanzie ai propri clienti. «Il team CVP –ci dice Marco Belfiglio- è cresciuto negli anni, tutti i membri hanno saputo credere nel sogno dei fondatori e continuano a farlo giorno per giorno, dimostrando la propria professionalità soprattutto nei momenti difficili come quello che stiamo vivendo». Un team in continua crescita ed evoluzione professionale al quale viene garantita una costante formazione con corsi specifici tenuti alla Scuola Provinciale Antincendi dell’Alto Adige e formazioni interne con personale in possesso di certificazione della professione (KHC), nonché grazie al prezioso contributo delle formazioni e degli eventi organizzati dalla FIRAS-SPP.

I SERVIZI DI CVP GROUP Attività di vigilanza antincendio e portierato; Consulenza Sicurezza sul lavoro D. Lgs. 81/08 e s.m.i. (RSPP, MC, redazione documenti); Corsi di formazione del personale (formazione generale e specifica, antincendio, primo soccorso); Vendita e manutenzione di estintori ed impianti antincendio; Vendita di cartellonistica di sicurezza; Vendita di Dispositivi di Protezione individuale, cassette di medicazione; Manutenzione e assistenza tecnica pre e post vendita

IL DIRETTIVO E IL PERSONALE DELLA CVP GROUP   Marco Belfiglio, presidente cda   Lorella Troiano, responsabile divisione formazione, membro del cda   Marco D’Ettorre, responsabile commerciale interno e membro del cda   Danilo Di Pietro, addetto commerciale   Paolo Belfiglio e Mariassunta Ruggieri, amministrazione   Alessandro Regolo, responsabile tecnico, Fabio Airaghi, divisione tecnica   Gianluca Martella, Stefano Petaccia e Bruno Artesio, divisione “portierato” e soci della Cooperativa   Antonietta Cempi e Lidia De Collibus addette al servizio di “portierato”

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a tu per tu con Marco Belfiglio

 A suo avviso, quanto incide

la formazione sulla revenzione degli infortuni nei luoghi lavoro?

«Tantissimo, la mancanza di

formazione è una delle cause più comuni per gli incidenti sul posto di lavoro. La formazione è uno degli adempimenti più importanti previsti dalla nostra legge, attualmente l’obiettivo è quello di far sì che il lavoratore diventi un soggetto non di protezione ma di prevenzione e, soprattutto, un soggetto attivo. La formazione non deve essere limitata alla teoria, ma è fondamentale che, ad una buona formazione teorica, segua una parte pratica ed una verifica dell’apprendimento. Nello stesso tempo, un ruolo rilevante lo ricoprono gli organi preposti che a mio avviso dovrebbero agire in maniera più intensa e con più efficacia con un piano di controllo e di verifica costante. Gli organi di controllo sono una fonte importantissima per fare prevenzione nelle aziende ma, purtroppo, subiscono i tagli nazionali anche se, è notizia di questi giorni, l’incremento di personale che sarà proprio destinato a tale operazione. La nostra regione possiede purtroppo il triste primato degli infortuni nel mondo del lavoro e su questo settore deve ancora lavorare ed investire tanto».

 Le aziende abruzzesi percepiscono l’importanza della formazione?

M

« olte piccole e medie imprese, specie in questo momento di crisi,

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cover story

spesso non posseggono i fondi adeguati per attuare interventi di formazione, la Regione Abruzzo, l’INAIL ed i fondi paritetici hanno trovato dei fondi finalizzati alla prevenzione infortuni sui posti di lavoro, ma non sono sufficienti. Quello che manca in Italia è una “cultura della sicurezza”. Come accade nei paesi anglosassoni, bisognerebbe inserire questa materia nelle scuole per educare sin da bambini i futuri lavoratori, ma da noi questo concetto è ancora un’utopia. Il problema più grande è che l’imprenditore vede la sicurezza come un costo e non come un investimento. Ma in realtà se analizziamo i numeri, costa molto di più risarcire un infortunio che prevenirlo attraverso dei corsi adeguati e seguendo tutte le normative vigenti. Per questo motivo con CVP GROUP e la collaborazione della FIRAS-SPP, in questi anni, stiamo cercando di istituire importanti eventi volti proprio alla diffusione della cultura della sicurezza. Questi eventi, li stiamo proprio organizzando in Abruzzo e devo dire che, fortunatamente, abbiamo trovato un ottimo partner in un’altra associazione che è l’AIAS, nella persona del coordinatore di Pescara Corrado Palestini (anche RSPP di FATER) nonché della FATER stessa che ci ha supportato nell’organizzazione di rilevanti eventi, uno su tutti l’aver portato il giudice Guariniello proprio a Pescara assieme all’avv. Fantini».

 Cosa vi differenzia dai vostri competitor?

P

« er CVP GROUP la formazione è

diventata la mission aziendale. Noi siamo i primi a formarci, le leggi variano di continuo e per stare al passo con i tempi è necessario un aggiornamento costante e, soprattut-

umano è fondamentale. Il nostro è un gruppo unito, dinamico e competente. Ho sempre cercato di valorizzare i miei colleghi e la loro carica emozionale. Dall’inizio della sua

to, anche un costante confronto con altri professionisti del settore. Credo che le nostre armi vincenti, siano la professionalità, la qualità di quello che offriamo ed una cura speciale verso i nostri clienti. Questo modus operandi ci ha appagato e negli anni abbiamo raggiunto ottimi risultati. Certo la crisi la sentiamo anche noi, specie per i pagamenti che arrivano sempre più in ritardo, ma da anni abbiamo deciso di investire i ricavi ottenuti nell’azienda per ottenere una crescita a lungo termine. Solo quest’anno abbiamo acquistato 5 automezzi per effettuare i servizi di manutenzione ed intervento. Non solo, oltre agli eventi dei quali abbiamo appena parlato, abbiamo avuto il piacere di essere parte attiva anche alla – Giornata Europea della Sicurezza – organizzata a Roma lo scorso dicembre dalla FIRAS-SPP. Il cliente che per noi è fondamentale, si aspetta risposte certe e dobbiamo essere pronti ad ogni esigenza e a soddisfare al massimo ogni loro necessità. Ecco perchè è importare investire anche in momenti di crisi, e sono convinto che sia l’unica strada da percorrere».

attività la CVP GROUP ha espanso notevolmente la gamma dei servizi e della sua attività con la logica conseguenza che anche il numero dei clienti è aumentato con il tempo. Il cda è composto da persone giovani e qualificate che dal principio hanno creduto nel mio sogno imprenditoriale che con orgoglio posso dire che è diventato realtà».

 È soddisfatto del gruppo L

che si è creato in questi anni?

« a forza di una società come la nostra che fa servizi si fonda sicuramente sulle persone, il capitale

 Come vede il futuro I

della CVP?

« l futuro della CVP lo vedo in crescita, sono un ottimista di natura e sono convinto che se continuiamo ad operare con serietà e professionalità i risultati continueranno ad arrivare. Tra gli obbiettivi per il 2014 c’è quello di trasferirci in una sede più grande che possa ospitare un campo prove e una sala formazione. Continueremo ad investire nel cercare di diffondere la cultura della sicurezza organizzando, anche nei prossimi anni, ulteriori eventi importanti. Ma il mio ringraziamento più grande va sicuramente ai nostri clienti che, per motivi di spazio, non posso citare tutti, sono più di 2000, ma li ringrazio uno ad uno, perchè continuano a credere nel nostro operato e a conferire fiducia nelle nostre capacità, in questa avventura ci hanno aiutato a crescere e ci hanno stimolato giorno per giorno a migliorarci»

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Alessandro Carbone

Redazionale

A

lessandro Carbone è nato a Chieti il 17 maggio del 1980. Nel 1999, conseguita la maturità classica, si iscrive al corso di laurea in Economia Aziendale presso la facoltà di Economia G. D’annunzio di Pescara, dove nel 2004 si laurea con il massimo dei voti con una tesi in politica economica. Nel settembre 2004 supera le selezioni per prendere parte al Master in Business Administration presso la Luiss G. Carli Business School di Roma e dopo 17 mesi di corso ottiene il diploma in Business Administration. Subito dopo inizia la sua carriera in società di consulenza direzionale multinazionali, la prima è la Deloitte Financial Advisory Service presso la sede di Roma, dove svol-

ge l’incarico di Analyst nel Corporate Finance e assume incarichi di coordinamento nelle operazioni di nanza straordinaria quali acquisizioni, fusioni e quotazioni in borsa, per aziende private. Prende parte inoltre, sempre per questa società, ad incarichi esterni di pianicazione strategica, gestione per budget, formazione, attuazione, controllo e gestione del P.E.G. per conto di pubbliche amministrazioni. Nel maggio 2006 riceve un’offerta da una multinazionale del settore abbigliamento per la quale di occupa di Export. Professionista esperto in materia di nanza straordinaria, accesso al credito, corporate nance, pianicazioni d’azienda, valutazioni d’azienda, contenzioso tributario e

diritto fallimentare. Attualmente è promotore nanziario ed esperto in materia assicurativa e nanziaria, attività che svolge nel ramo vita, previdenza e danni per una prestigiosa compagnia di livello multinazionale. Esperto in materia di amministrazione e controllo nelle Pubbliche Amministrazioni. Cultore della materia nella cattedra di programmazione e controllo delle amministrazioni pubbliche presso la facoltà di Economia dell’Università G. D’annunzio di Pescara. Dal 2007 è iscritto all’ordine dei praticanti Dottori commercialisti e revisori ufciali dei conti presso l’albo di Chieti. Da sempre impegnato in politica, è capogruppo in Consiglio Comunale a

Chieti dove ha svolto anche l’incarico di presidente di commissione attività produttive. Oggi svolge l’incarico politico di coordinatore provinciale sia nell’ambito giovanile che nel senior. Crede nella politica e in quella meravigliosa frase che dice che “I politici sono i depositari dei sogni della gente”. Ma per evitare che il sogno diventi un incubo crede in una politica diversa. Socio e membro del direttivo del Rotary Club International Chieti Ovest, nominato segretario del presidente per l’anno rotariano 2010/2011, delegato Rotary sulle attività del Rotaract. Dallo sport ha avuto grandi insegnamenti di vita, no al 1999 ha praticato l’equitazione a livello agonistico nazionale e internazionale.

IL MIO MOTTO “Tra vent’anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete mai fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.” ( Mark Twain )

Alessandro Carbone - telefono: (+39) 392.7960983 - email: mail@alessandrocarbone.it - web: www.alessandrocarbone.it - Chieti


incarichi&carriere

ASL TERAMO, ROLLERI PRENDE IL POSTO DI VARRASSI

È Paolo Rolleri, 52 anni di Genova, il nuovo manager della Asl di Teramo, che prende il posto di Giustino Varrassi. Rolleri ha avuto un’esperienza di 8 anni in una società di revisione. Dal 2003 al 2006, è stato presidente del Cba (Centro biotecnologie avanzate) di Genova e poi direttore dell’Istituto italiano di Ematologia di Roma. Nel 2007, si è messo al servizio della società di Advisor contabile e gestionale per i piani di rientro delle Regioni meno virtuose. Prima di Teramo, ha accettato la direzione dell’Irccs, l’Istituto di ricerca San Raffaele di Roma. Rolleri ha confermato la squadra del suo predecessore. Laura Figorilli e Camillo Antelli restano rispettivamente direttore amministrativo e sanitario dell’azienda teramana.

CONFINDUSTRIA, LAURETI E SPEDICATO PRESIDENTI SEZIONI TURISMO E TRASPORTI

Nuovo tassello del progetto Aggrega che entro il primo semestre 2014 porterà alla fusione delle Confindustria di Chieti e Pescara, con l’obiettivo di fare efficienza ma principalmente di migliorare la qualità dei servizi offerti alle imprese, nonché di ampliarne il numero di imprenditori che si riconoscono nei valori e nelle azioni che tutti i giorni Confindustria mette in campo. Lucio Laureti è stato nominato presidente della sezione unificata Turismo. Le aziende del turismo hanno eletto anche vice presidente Luciano De Nardellis che affiancherà Laureti insieme ai consiglieri, Lorenzo Cardone, Sandro Chiacchiaretta, Marco D’Agostino, Andrea Ferrante, Antonella Marrollo e Franco Masci. Aggregata anche la sezione Trasporti, che sarà presieduta da Cesare Spedicato. Vice presidente è stato nominato Giuseppe Ranalli, insieme ai consiglieri Fiorindo Di Lorenzo, Nicola D’Arcangelo, Stefano Diano, Giuseppe Marino, Enrico Perticone, e Daniele Petrocco. Saranno inoltre invitati permanenti al Consiglio di Sezione: Alfonso Di Fonzo e Giacomo Pierfelice. Per la Sezione Trasporti, Spedicato ha sottolineato l’importanza delle aziende del Settore Trasporti e Logistica delle due territoriali, che, unite, rappresentano la quasi totalità della mobilità regionale.

FIPE, MACCARONE ENTRA NELL’ASSEMBLEA NAZIONALE

«È un’ottima notizia per la nostra organizzazione che premia l’impegno pluridecennale del presidente Maccarone alla guida del Sindacato Provinciale Aquilano». Così il presidente Confcommercio L’Aquila Roberto Donatelli, il presidente FIPE L’Aquila Michele Morelli e il direttore Confcommercio Abruzzo Celso Cioni, hanno commentato l’elezione, per acclamazione, di Mario Maccarone, già presidente onorario della FIPE – Sindacato Pubblici Esercizi della Provincia di L’Aquila, come componente del Collegio dei Probiviri in occasione dell’Assemblea Nazionale FIPE. «La saggezza e l’esperienza maturate nel corso del suo lungo ed intenso impegno sindacale - hanno proseguito - risulteranno preziose nello svolgimento del nuovo incarico a livello nazionale. Formuliamo al nostro collega, a nome di Confcommercio L’Aquila, i migliori auguri di un proficuo lavoro».

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incarichi&carriere MOVIMENTO TURISMO DEL VINO, CONFERMATO IL PRESIDENTE D’AURIA

E’ stato confermato per altri tre anni, Nicola D’Auria, alla guida del Movimento Turismo del Vino. Il presidente della nota associazione di produttori vinicoli è stato infatti rieletto all’unanimità. Titolare dell’azienda “Dora Sarchese” di Ortona, D’Auria sarà affiancato dalla produttrice Stefania Bosco nel ruolo di vicepresidente. «In questi tre anni la nostra associazione è diventata una realtà forte, che si sta facendo conoscere sempre di più anche fuori regione, grazie soprattutto alla sensibilità e al lavoro dei produttori aderenti e alla volontà di fare sistema – ha sottolineato D’Auria -. La collaborazione con il Consorzio di Tutela ci ha permesso, infatti, di organizzare tre eventi nazionali di successo, uno a Roma e due a Milano. Altrettanto proficuo è stato il rapporto con l’Assessorato regionale all’Agricoltura, che ci ha dato fiducia e visibilità». Nuovi ingressi anche nel Cda, che ha accolto le candidature di Luana Di Lorito, in rappresentanza di Cantina Tollo, Giuseppe Colantonio, per Citra Vini; Umberto Buccicatino per Fattoria Buccicatino e Fabio Tomei per Cantine Maligni. Confermate inoltre, nel direttivo, le presenze di Enrico Cerulli Irelli (Tenuta Cerulli Spinozzi), vice presidente uscente; mentre Rocco Pasetti (Contesa) e Domenico Radica (Tenuta Arabona) assumeranno entrambi la carica di revisori e Chiara Ciavolich (Ciavolich) ed Erika De Luca (Fattoria Licia) quella di supplenti.

PD, STEFANIA PEZZOPANE NELLA DIREZIONE NAZIONALE

La senatrice Stefania Pezzopane è stata scelta dal segretario nazionale del Partito Democratico, Matteo Renzi, tra i componenti della nuova Direzione Nazionale. «È un vero onore poter partecipare direttamente al nuovo corso del Pd - ha commentato la Pezzopane - il mio impegno sarà quello di continuare a dar voce a livello nazionale alle ragioni delle zone terremotate e dell’Abruzzo intero, anche in vista dei prossimi appuntamenti delle regionali». Grande entusiasmo espresso anche dal segretario provinciale del Pd, Mario Mazzetti che ha affermato: «Sono sicuro che Stefania affronterà questa nuova avventura, con tutto l’impegno ed il coraggio che la contraddistingue. Ricoprirà questo incarico con lo spirito di servizio che ha portato avanti in questi anni. Auguro a lei e a tutti i componenti della Direzione buon lavoro».

PUNTA ADERCI, COSTITUITO NUOVO COMITATO DI GESTIONE

La giunta comunale di Vasto ha deliberato il nuovo Comitato di Gestione della Riserva naturale di Punta Aderci. A darne notizia in una nota è l’assessore alle Aree Protette del comune di Vasto, Marco Marra. “Il consiglio comunale nel 2012 aveva deliberato la modifica organica del Comitato di Gestione della Riserva, ritenendo opportuno aprire il Comitato a un rappresentante del Coasiv (designato dal suo Commissario) e un rappresentante delle associazioni ambientaliste designato dall’Amministrazione comunale – si legge in una nota del comune di Vasto - pertanto il nuovo Comitato di Gestione è così composto: il sindaco o suo delegato; l’architetto Pasquale D’Ermilio, dirigente del Settore Urbanistica del Comune di Vasto, il responsabile dell’Arta, Roberto Cocco, l’architetto Pietro Smargiassi in rappresentanza del Coasiv e il presidente del Cai di Vasto, Francesco Famiani, in rappresentanza delle associazioni ambientaliste. «Ricordando che non è previsto alcun compenso – ha sottolineato l’assessore Marra - auguro al neo Comitato e ai suoi nuovi membri una proficua collaborazione nell’interesse della tutela e della valorizzazione della Riserva di Punta Aderci che in questi anni ha visto una massiccia frequentazione turistica e riconoscimenti in importanti riviste nazionali e programmi televisivi».

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» di Luigi Carunchio

Deducibilità e detraibilità delle spese

per i telefoni cellulari Facciamo chiarezza dal punto di vista fiscale e tributario sul mondo della telefonia

I

n tema di telefonia mobile e fissa, sotto l’aspetto fiscale e tributario, spesso il contribuente confonde tra loro, la deducibilità del costo dal reddito d’impresa e la detraibilità dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), pur essendo le due cose distinte e rispondenti a normative diverse. Infatti il quadro normativo in merito alla deducibilità dei costi è  disciplinato dall’articolo 102 del TUIR comma 9 per i redditi impresa e dall’articolo 54 del TUIR comma 3 bis per i redditi derivanti dall’esercizio delle attività artistiche e professionali, i quali stabiliscono che “le quote d’ammortamento, i canoni di locazione anche finanziaria o di noleggio e le spese di impiego e manutenzione relativi ad apparecchiature terminali per servizi di comunicazione elettronica ad uso pubblico di cui alla lettera g) del comma 1 dell’articolo 1 del codice delle comunicazione elettroniche, di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, sono deducibili nella misura dell’80 per cento”. Un’eccezione esiste per le imprese di autotrasporto, dove per gli oneri relativi a impianti di telefonia dei veicoli utilizzati per il trasporto di merci, limitatamente a un solo impianto per ciascun veicolo, la percentuale è elevata al 100 per cento. La detraibilità dell’IVA è disciplinata dall’art 19-

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bis1, comma 1, lettera g), del D.P.R.n. 633/72, il quale prevede la detraibilità dell’IVA al 50% per le “apparecchiature terminali per il servizio radiomobile pubblico terrestre di comunicazioni, soggette alla tassa di concessione governativa”. Il riferimento al pagamento della tassa di concessione governativa è richiamato per esclude automaticamente i commercianti di telefonini i quali potranno quindi detrarre totalmente l’IVA ai sensi dell’art. 19,comma 1, D.P.R. n. 633/72. La legge finanziaria 2008 ha modificato la detraibilità dell’IVA sulla telefonia, prevedendo la totale detraibilità della stessa a condizione che il bene sia utilizzato interamente per l’attività d’impresa e di lavoro autonomo. In particolare, con la nuova disciplina, la detrazione per i telefoni cellulari e per i servizi di telefonia mobile è consentita secondo i criteri ordinari previsti dall’art. 19 del D.P.R. n. 633/1972, ovvero in funzione dell’utilizzo del bene o servizio acquistato dell’esercizio d’impresa, arte o professione. Pertanto, la detrazione varia a secondo del caso in cui il contribuente: è in grado di dimostrare l’inerenza totale di tutte le spese di telefonia mobile riferibili all’attività d’impresa, detrazione nella misura del 100%, l’IVA assolta sulle fatture; non è in grado di quantificare l’inerenza totale di tutte le spese di


fisco

sostenute per l’acquisto delle ricariche telefoniche telefonia mobile riferibili all’attività d’impresa, faovvero delle schede prepagate trattandosi di costi cendone un uso promiscuo tra uso aziendale e uso relativi all’impiego dei servizi telefonici. personale, detrazione l’IVA nella misura del 50%. Resta inteso che, ai fini del riconoscimento della In merito alla tassa sulle concessioni governative, deducibilità dal reddito di lal’Agenzia delle Entrate, con voro autonomo, i predetti costi la risoluzione n. 9 del 18 In tema di telefonia mobile siano connotati dei requisiti gennaio 2012, ribadisce la della inerenza all’attività pronon abolizione della tassa e fissa, sotto l’aspetto fiscale fessionale o artistica svolta e sulle concessioni governae tributario, spesso della tracciabilità della spesa, tive per l’utilizzo della teleeffettivamente sostenuta dal fonia mobile e il diritto alla il contribuente confonde contribuente con la rintracciadetrazione IVA. tra loro, la deducibilità bilità della modalità di pagaDi conseguenza in tema di schede prepagate, non del costo dal reddito d’impresa mento utilizzata. Riepilogando: la deducibilità si parla di detraibilità e la detraibilità dell’imposta dei costi, il quale non tiene dell’IVA ma solo di deducibiconto nè delle differenza tra lità del costo. Infatti con la sul valore aggiunto, telefonia fissa e telefonia morisoluzione 17 maggio 2007, pur essendo le due cose bile e nè nell’uso promiscuo o n. 104/E, ha evidenziato esclusivo, è sempre dell’80 per che i limiti fiscali operano distinte e rispondenti cento, ad eccezione delle imsia per la telefonia fissa che a normative diverse prese di autotrasporto come per quella mobile, sempre sopra esposto; la detraibiliche utilizzata nell’ambito tà dell’Iva, considera il pagamento della tassa di della attività professionale o artistica, nonché per concessione governativa per la telefonia mobile e i beni utilizzati per la connessione telefonica opedell’utilizzo esclusivo o meno del telefono. Nel caso rata nell’ambito dell’attività artistica o professiodi possibilità di dimostrare l’uso esclusivo nell’atnale, limitatamente a quelli indispensabili per il tività di impresa, la percentuale è del 100%, altricollegamento alle suddette linee telefoniche, riconmenti è del 50% duce nell’ambito delle spese deducibili anche quelle

e-mail: info@valoreassociati.it

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» di Antonio Teti

Bambini e Tablet: quanto e come lo usano? Secondo una ricerca condotta da Imaginarium, ben l’82,59% delle famiglie di Italia, Spagna, Portogallo, Germania e Messico, consente ai propri figli di utilizzare un tablet quotidianamente, esercitando un controllo sull’utilizzo e sui contenuti delle applicazioni utilizzate. Ma siamo sicuri che l’utilizzo prematuro di questi dispositivi tecnologici sia effettivamente di aiuto per la crescita culturale dei giovani infanti?

N

elle settimane scorse, è stata pubblicata una ricerca condotta da Imaginarium, una nota catena spagnola specializzata in articoli per l’infanzia, condotta su di un folto gruppo di membri del Club della stessa azienda, provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, Germania e Messico. Lo scopo della ricerca era l’approfondimento dell’utilizzo dei tablet da parte dei bambini. Il primo dato interessante è dato dall’incremento vertiginoso della presenza nelle famiglie, negli ultimi anni, di questo superbo gadget tecnologico: il 65,4% degli intervistati afferma di possederne uno. Altro elemento di grande rilevanza è riconducibile all’utilizzo del dispositivo da parte dei figli: ben il 94,58% dei genitori che possiede un tablet consente ai propri figli di farne uso, anche se per meno di un’ora al giorno. Dalla ricerca si evince che le famiglie esercitano un controllo sull’utilizzo del dispositivo, non solo per quanto concerne la durata del tempo dedicato alla strumento tecnologico, ma anche per quanto concerne i contenuti. Sembra, che il 54,48% dei genitori, ponga dei limiti sulle tipologie di accesso sulle funzioni del dispositivo, e una percentuale pari al 78,84%, afferma che i

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propri figli utilizzano principalmente il tablet per applicazioni legate al gioco o alla dimensione del divertimento. Altre applicazioni preferite, sono quelle delle foto e dei video. La cognizione della necessità del controllo dell’utilizzo del tablet, da parte dei genitori, è posseduta anche da coloro che non ne possiedono uno: il 58,84%, se lo avesse, ne limiterebbe l’accesso ai contenuti e l’85,21% ne consentirebbe l’utilizzo, ma per meno di un’ora al giorno. La ricerca aveva come obiettivo soprattutto la verifica delle modalità di ingresso dei bambini nel mondo digitale, cercando anche di comprenderne se vi fossero dei benefici effettivi sul livello di apprendimento dell’utilizzo dei più moderni e diffusi strumenti informatici. Anche se molti concordano sulla positività della familiarizzazione da parte dei giovanissimi sull’utilizzo di questi dispositivi, un buon 17% del campione analizzato non ritiene che possa essere una buona pratica. Ed in tal senso, un riscontro lo si ha anche nel campo dell’istruzione: il 75,99% del campione a cui è stato chiesto di dare un’opinione sull’uso dei tablet nelle scuole, pensa che sia un mezzo certamente non indispensabile, anche se importante


ict

Il 40% dei ragazzi di età superiore ai 14 anni non per la formazione dei figli. ha mai avuti limiti di orario da parte dei genitori Mi tornano alla mente i giochi che hanno caratterispetto all’utilizzo dei videogiochi ed è anche liberizzato l’adolescenza di intere generazioni di itaro di navigare in Internet senza alcun limite e il liani: nascondino, mosca cieca, football, pallavolo, 28% dei bambini non ha alcun limite di orario in pallacanestro, giochi tradizionali e tutti condotti cui guardare la tv. all’aperto. Modi di intrattenimento e socializzazioLi chiamano “nativi digitali”, e appartengono a ne che al giorno d’oggi assumono il sapore di un’era questa categoria tutti copreistorica. I bambini loro che non sanno cosa dell’epoca non erano Li chiamano “nativi digitali”, voglia dire vivere senmeno felici dei bambiza cellulare, computer e ni di oggi, anzi forse lo e appartengono a questa categoria soprattutto senza le inerano molto di più ed tutti coloro che non sanno cosa voglia sostituibili applicazioni erano pervasi da stidi “social networking”, moli, suggestioni, emodire vivere senza cellulare, computer di cui quotidianamenzioni e un incontenibile e soprattutto senza le insostituibili te si nutrono. Forse, nel entusiasmo che le atprossimo futuro, questi tuali generazioni semapplicazioni di “social networking”, nativi digitali saranno brano addirittura non di cui quotidianamente si nutrono in grado di migliorare comprendere. Secondo l’efficienza del cosiddetto un’indagine curata da “sistema paese”, ma non avranno mai avuto l’occaTonino Cantelmi, professore di Psicologia dello sione di percepire la bellezza di un mondo in cui la sviluppo e dell’educazione alla Lumsa di Roma, tecnologia non aveva un “ruolo” nell’educazione dei dal titolo “La Dieta Mediatica dei nostri figli”, si giovani rilevano dati e percentuali davvero sconcertanti.

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» di Simone D’Alessandro

Reti d’Imprese?

Funzionano se si ha una visione

di lungo periodo

La partecipazione delle nostre aziende al Progetto Speciale “Imprese in Rete” finanziato dalla Regione Abruzzo

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n network di imprese coinvolto in un insieme di relazioni, non è una condizione sufficiente perché si creino le premesse della crescita economica, competitiva e d’innovazione. Il network, per avere successo, deve trasformarsi in comunità imprenditoriale, orientata alla we-relation. Gli incentivi pubblici non sempre favoriscono la riuscita di una rete, ma a volte la viziano. Questo incipit rappresenta, in realtà, la conclusione di un percorso di azioni di ricerca, consulenza e promozione a livello regionale e nazionale che il sottoscritto ha ultimato assieme ad altri studiosi e professionisti coinvolti nel Progetto Speciale “Imprese in Rete” finanziato dalla Regione Abruzzo, Direzione Politiche Attive del Lavoro, Formazione e Istruzione, Politiche Sociali, a valere sui fondi del PO FSE ABRUZZO 2007-2013. Imprese in Rete è un progetto che, nel corso di due anni, ha supportato il recupero della competitività delle PMI abruzzesi del Sistema Moda, in particolare dei settori Tessile, Abbigliamento e Pelletteria, attraverso la costituzione di reti e l’avvio di processi di internazionalizzazione. Grazie alla sottoscrizione di Contratti di Rete il progetto ha diffuso conoscenza sugli strumenti di networking; sui processi di internazionalizzazione; sulle best practices in materia di country analysis; sulle strategie di posizionamento nei mercati internazionali; sull’export management, sul project planning; sul project management e la gestione di partnership internazionali; infine sui nuovi sistemi di formazione continua in connessione con gli strumenti di networking.

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Il progetto ha preso il via ufficialmente a marzo 2012, con l’approvazione del piano operativo di dettaglio da parte della Regione Abruzzo e si è chiuso a Dicembre 2013. I soggetti che hanno condotto questa articolata catena di azioni sono stati i seguenti: Eurosviluppo, capofila del progetto (www.eurosviluppospa.it); Carsa (www.carsa.it); CNA Abruzzo (www.cnaabruzzo.it); Izi (www.izi.it); Partner (www.partnerconsul.com); Società consortile Terre Pescaresi (www.terrepescaresi.it). Nell’arco di questo periodo sono stati ideati strumenti specifici e realizzate numerose attività: a. l’Istituzione di un Comitato di Pilotaggio composto da rappresentanti della Regione Abruzzo e referenti di Eurosviluppo; b. La realizzazione di strumenti di comunicazione utilizzati lungo tutte le fasi del progetto (il sito www.impreseinrete.net; una brochure divulgativa di avvio lavori, una brochure di resoconto delle attività svolte, conferenza stampa di lancio, trasmissioni televisive e speciali, cartelline, un’azione periodica di ufficio stampa finalizzata alla sensibilizzazione di tutti gli stakeholder del territorio); c. Un report generale di rilevazione dello stato dell’arte dei processi di internazionalizzazione e di apertura ai mercati nazionali e locali, dei fabbisogni formativi, dei fabbisogni di innovazione per la competitività internazionale e dei processi di comunicazione in atto; d. 30 report aziendali di rilevazione dello stato dell’arte dei processi di internazionalizzazione e di apertura ai mercati nazionali e locali, dei fabbisogni formativi, dei fabbisogni di innovazione per la competitività internazionale e dei processi


creatività

di comunicazione in atto; e. Focus Group con le aziende aderenti al progetto per promuovere i contratti di rete; f. Tavoli di lavoro che hanno dato vita a due Contratti di Rete; g. Un workshop su networking e reti d’impresa: diffusione delle conoscenze e best practice, svoltosi a Pescara presso la Sala Conferenze della Fondazione PescarAbruzzo, finalizzato a diffondere la conoscenza delle reti di impresa e dei contratti di rete, anche alla luce del Bando per la promozione e lo sviluppo di contratti di rete nel territorio della Regione Abruzzo; h. Un workshop su best practice in internazionalizzazione, reti di imprese e networking, svoltosi a Pescara, presso la Sala Conferenze della Fondazione PescarAbruzzo, per discutere su casi di reti d’impresa attive in altre regioni italiane e per presentare le reti d’impresa costituite nell’ambito del progetto; i. Country Analysis con focus specifico sui settori pelletteria, abbigliamento e oreficeria dei seguenti mercati esteri: Brasile, India, Messico, Turchia, Stati Uniti, Russia; l. Consulenza sugli aspetti gestionali dei Contratti di Rete e sull’individuazione delle opportunità di finanza agevolata specifiche per le Reti d’impresa; l. Incoming con operatori russi, organizzato c/o l’Hotel Best Western Plaza di Pescara, dove hanno

partecipato 8 imprese abruzzesi (D&D Pelletteria Srl.; Di Filippo Italiana Pelletterie Srl; Fashion Cloud Srl; Italo Lupo; Laurenzi Srl; Montaliani Srl; Perfetti Confezioni Srl; Ripani Italiana Pelletterie Srl) e 7 operatori russi: (Cara&CO www.caraandco.net/en/; Gim www.blissjew.com; Gretta www. gretta.ru; Milano Fashionroom www.fashionroom. ru; New Brand Lab www.newbrandlab.ru, Shar www.lllap.biz; Wildberries www.wildberries.ru); l. Piani aziendali di sviluppo per le imprese: Perfetti Confezioni; C.R. Taglio di Caposano Raffaella; Minù Confezioni di Nuccitelli Mirella; SuperBrands Italia Srl; Ripani Italiana Pelletterie Srl; International By Bios Srl; Officine del Tessile Srl; Fashion Cloud Srl; Antica Sartoria; Di Filippo Italiana Pelletteria Srl; Crea Design Sas; D&D Pelletteria Toscani Bags; Montaliani Srl; Italo Lupo; Bond Factory Srl; Consorzio Get Export; Anna B Creation; Progetto Tenda; m. Una Ricerca di carattere socio-economico, caratterizzata da una metodologia che integra strumenti qualitativi e quantitativi, pubblicata in italiano e inglese, in 500 copie, dal titolo: L’organizzazione relazionale. Reti d’impresa e comunità imprenditoriali: le buone prassi tra innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità; n. Percorsi formativi e seminariali

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creatività

sulle tematiche del web marketing, dell’internazionalizzazione, della rete di vendita, della logistica, dell’inglese, dell’automazione nel design, erogati con metodologia blended learning, integrando l’aula con l’e-learning attraverso la piattaforma @-learning: www.terrepescaresi.it/impreseinrete; o. Monitoraggio dell’intero progetto gestito attraverso monitoraggi trimestrali; p. Report semestrali intermedi e schede di autovalutazione del raggruppamento; q. Un Convegno finale di disseminazione dei risultati. Il risultato più importante di questo complesso intervento di ricerca, consulenza e promozione è stata la nascita di due reti d’Impresa: Wedding Deals e Italian Life Style nate grazie al lavoro svolto con il progetto, formalizzate entrambe attraverso lo strumento del Contratto di Rete ed entrambe asseverate dall’Organismo di asseverazione CNA Interpreta Srl di Modena. WEDDING DEALS è una rete costituita da 11 aziende abruzzesi appartenenti alla filiera dei “servizi per il matrimonio” (wedding) e localizzate principalmente nell’area Vasto-San Salvo: Anna B. Creations di Boccardo Anna Teresa; Progetto Tenda di Ranieri Anna Consiglia; Foto Cilli di Cilli Calvino; Di Credico Fiori di Serena Di Credico; Casa in Centro-Arte Regalo di Marco Di Florio; Agenzia Viaggi Kaleo! di Pellicciotta Leonida; Tratti Somatici di Angelo Di Francesco; Di Falco Arredamenti Sas di Alfonso e Vitale Di Falco; Oro’s di Marchesani Nadia; Centro estetico Veruska di Tommasetti Verusca; Immagine Boutique di Vicoli Katia. È una rete di tipo orizzontale, nella quale tutte le imprese assumono una posizione paritaria, ideata e promossa da una giovane professionista che è poi diventata la manager di rete. La componente “rosa” è rafforzata

poi dalla presenza di una maggioranza di imprenditrici (7 su 11). Le 11 imprese già collaboravano tra loro in modo informale; a marzo del 2013 hanno deciso di sottoscrivere il Contratto di rete “Imprese in Rete Wedding Deals” favorite e supportate nella loro decisione dallo staff del Progetto Speciale “Imprese in rete”, finanziato dalla Regione Abruzzo con i fondi del POR FSE 2007-2013. Gli obiettivi strategici della rete sono: incentivare l’attività economica e acquisire nuovi clienti attraverso la valorizzazione dell’immagine delle singole imprese e della rete come soggetto unico; generare una corretta percezione da parte del mercato della qualità del servizio offerto, creando valore per i clienti finali in termini di risparmio di costi. ITALIAN LIFE STYLE è invece una rete costituita, inizialmente, da 5 imprese abruzzesi, poi diventate 6, appartenenti alla filiera della “Moda e Accessori Moda”, localizzate nell’area teramana, pescarese e teatina: Ripani Italiana Pelletterie Srl; Fashion Cloud Srl; D&D Pelletteria Srl; Montaliani Srl; Italo Lupo; SIAC Fashion Srl. È una rete di tipo orizzontale dove tutte le imprese hanno lo stesso peso, ma è anch’essa una rete “rosa” perché è diretta da un presidente e da due manager di rete donne. Nasce con l’obiettivo di rafforzare i processi e le strategie di internazionalizzazione e penetrazione dei mercati esteri anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, in conformità a specifiche procedure e regolamenti predefiniti. Le aziende aderenti alla rete intendono favorire l’implementazione di uno Store on-line per la vendita sul web dei loro prodotti e servizi, valorizzando la loro immagine aziendale attraverso la pubblicizzazione intra ed extra rete

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» di Filippo Paolini

APE, come cambia il mercato immobiliare L’attestazione di prestazione energetica, introdotta dal Decreto Legge 63/2013, ha sostituito, dal 6 giugno scorso, l’attestato di certificazione energetica. Analizziamo cosa è cambiato...

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i chiama APE (attestazione di prestazione energetica), è stato introdotta dal Decreto Legge 63/2013 ed ha sostituito, dal 6 giugno scorso, l’attestato di certificazione energetica, con effetti molto rilevanti nel mercato delle transazioni immobiliari. Infatti, tutti i contratti traslativi di immobili sia a titolo oneroso (compravendita, permuta, conferimento, ecc.) che gratuito (donazione), nonchè i contratti di locazione saranno affetti da nullità se agli stessi non sarà allegato l’Ape. La sanzione suddetta non è affatto da sottovalutare: la nullità assoluta, infatti, non si prescrive, può essere fatta valere da tutti e può essere rilevata d’ufficio dal giudice; ciò significa che la stabilità dei rapporti giuridici in questione, in caso di mancato rispetto dell’obbligo, rimarrà appesa ad un filo, potendosi in ogni momento mettere in discussione l’efficacia del contratto. E se per gli atti traslativi il pericolo dovrebbe essere “sterilizzato” dal notaio rogante che, appunto, non dovrebbe consentire la stipula di un atto nullo, per i contratti di loca-

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zione, invece, il pericolo è concreto, tanto più che l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 83/E del 22 novembre scorso, ha chiarito che la mancata allegazione dell’attestato non sarà assolutamente ostativa alla registrazione del contratto d’affitto. Senza tralasciare le sanzioni amministrative: da 3mila a 18mila euro per gli atti traslativi e da 300 euro a 1.800 per i nuovi contratti di locazione. E non è tutto. Il proprietario dell’immobile in verità deve munirsi dell’attestato ben prima della stipula dell’atto, poiché anche nelle forme di pubblicità (annunci) della vendita o della locazione bisogna indicare, sotto pena di sanzioni amministrative, l’indice di prestazione energetica che, appunto, è contenuto nell’Ape. Inoltre, nelle trattative precontrattuali l’attestato deve essere messo a disposizione del soggetto interessato all’acquisto o alla locazione. Ma in che cosa consiste la nuova attestazione? Rispetto ai vecchi attestati di certificazione energetica (Ace), l’Ape dovrà dare conto di ulteriori parametri energetici (es. climatizzazione invernale). Ad ogni


norme&leggi

buon conto, le nuove procedure per la redazione dell’Ape dovranno essere dettate da un futuro decreto ministeriale e, fino a quel momento, si continuerà ad applicare la normativa oggi in vigore (Dpr 59/2009). Peraltro, qualora il proprietario fosse in possesso di un attestato anteriore al 6 giugno scorso (ace), purchè in corso di validità (vale a dire non più vecchio di dieci anni), potrà utilizzarlo per la stipula di un atto traslativo. Ma sarà obbligatorio sempre e comunque l’Ape? Certamente no, in quanto la normativa prevede una serie di esoneri per determinate categorie di immobili quali: i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati; i fabbricati industriali e artigianali quando gli ambienti sono riscaldati per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del processo produttivo non altrimenti utilizzabili; i fabbricati agricoli

non residenziali, sprovvisti di impianti di climatizzazione; gli edifici adibiti a luoghi di culto; i manufatti qualificabili come “ruderi”; edifici il cui utilizzo non prevede l’installazione e l’impiego di sistemi tecnici, quali box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi e strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi (fatta eccezione per le porzioni di edifici eventualmente adibite ad uffici); edifici in cui non è necessario garantire un comfort abitativo perché non destinati alla permanenza di persone, come i garage, i depositi, le cantine, le centrali termiche, i locali contatori, le legnaie, le stalle; i fabbricati “grezzi”, gli edifici “rustici” e gli edifici “marginali” che sono quelli che non comportano un consumo energetico in relazione alle loro caratteristiche tipologiche o funzionali (ad esempio: portici, pompeiane, legnaie); gli edifici inagibili o comunque non utilizzabili

Tutti i contratti traslativi di immobili sia a titolo oneroso (compravendita, permuta, conferimento, ecc.) che gratuito (donazione), nonchè i contratti di locazione saranno affetti da nullità se agli stessi non sarà allegato l’Ape

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lavoro in corso

» di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

Globalizzazione dei mercati

e nanismo delle aziende italiane Una nuova sfida per la contrattazione collettiva

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li ultimi dati statistici confermano che, fra i 28 Paesi facenti parte dell’Unione Europea, l’Italia si posiziona agli ultimi posti quanto a dimensioni dell’impresa media e numero di lavoratori occupati. Solo Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Portogallo hanno una quota di imprese con meno di 10 dipendenti superiore alla nostra. Considerando che, in Italia, l’azienda media sembra più una microimpresa cresciuta che una grande azienda in espansione e che il 97% delle imprese resta sotto la soglia dei 9 dipendenti, con poco più di 3.000 aziende sopra i 250 dipendenti (dati U N IO N C A M E RE), è evidente come il problema non è tanto nei numeri, quanto nel peso che il nostro tessuto imprenditoriale ha in ambito europeo. A patire le conseguenze di tale situazione l’impianto delle relazioni industriali che, in mancanza di un tessuto economico ed industriale strutturato, corre il rischio di rimanere uno strumento soltanto virtuale al fianco di imprese e lavoratori. In quest’ottica, particolare rilevanza assume l’evoluzione compiuta dalla contrattazione collettiva perseguendo l’obiettivo di una maggiore adesione alle singole realtà aziendali, fino all’approvazione dell’art. 8 D.L. n. 138/2011. La norma consente, infatti, ai contratti aziendali o territoriali, anche con efficacia generale, di derogare alla disciplina legale e a quella collettiva nazionale “con specifiche intese finalizzate

alla maggiore occupazione, alla qualità dei contratti di lavoro, all’adozione di forme di partecipazione dei lavoratori, alla emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitività e di salario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all’avvio di nuove attività”. Si sceglie, quindi, di affidare alla responsabilità delle Parti sociali l’individuazione del grado di tutela compatibile con la necessità di garantire lo sviluppo delle aziende e, di conseguenza, l’occupazione dei lavoratori. Sicché la contrattazione collettiva, se e nei limiti in cui le Parti sociali ne riterranno l’opportunità ai fini comuni, ha facoltà di adeguare ampia parte della disciplina generale in materia di lavoro alle specifiche esigenze dell’azienda e/o del territorio coinvolti dall’accordo. È ben chiaro, allora, come tale strumento possa e debba consentire l’enucleazione di una serie di regole pattizie le quali, dosando con saggezza tutele e regole incentivanti, supportino il tessuto imprenditoriale abruzzese in una crescita fisiologica delle proprie dimensioni aziendali e occupazionali. In quest’ottica, l’idea di graduare l’efficacia delle regole di stabilizzazione del rapporto di lavoro (in particolare l’art. 18 L. n. 300/1970), procrastinandone l’effettiva applicazione sino al momento in cui la crescita dimensionale sia divenuta stabile, può rappresentare un motore di sviluppo sia delle aziende che dei tassi occupazionali provinciali e regionali

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messa in sicurezza

» di Alessio Pelusi

Compiti e responsabilità del RSPP Approfittiamo di un bell’articolo di G. Porreca pubblicato sul giornale on-line “PuntoSicuro” sulla colpa professionale del RSPP, per approfondire il ruolo ed i compiti di questo importante Soggetto della prevenzione

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a Sentenza della Cassazione Penale Sezione IV del 19 settembre 2013 sancisce che: “Il RSPP può essere ritenuto (cor)responsabile del verificarsi di un infortunio ogni qualvolta questo sia riconducibile ad una situazione pericolosa che egli avrebbe avuto l’obbligo di segnalare”. Tralasciamo per un attimo la sentenza, e vediamo chi è e cosa fa il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Il D.Lgs 81/2008 Testo Unico della Sicurezza sul lavoro lo definisce: “Persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali descritti nell’art. 32, designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi”. Dunque un professionista esperto, che coordina le attività dell’ “Insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori” (art. 2 commadel d.lgs. 81/2008). La sua nomina è uno degli obblighi non delegabili del Datore di lavoro. Inoltre, il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione collabora con il DL, il Medico competente ed il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza alla realizzazione del Documento di valutazione dei rischi e partecipa alla riunione periodica. Infine, questa mansione può essere ricoperta da personale interno o esterno, o essere svolta direttamente dal Datore di lavoro, in base ai casi previsti dalla legge.

Tornando alla Sentenza la Corte ha precisato che “il RSPP, può essere ritenuto (cor)responsabile del verificarsi di un infortunio, ogni qualvolta questo sia oggettivamente riconducibile ad una situazione pericolosa che egli avrebbe avuto l’obbligo di conoscere e segnalare, dovendosi presumere che alla segnalazione avrebbe fatto seguito l’adozione, da parte del datore di lavoro, delle necessarie iniziative idonee a neutralizzare detta situazione. Il RSPP è chiamato a rispondere qualora, agendo con imperizia, negligenza, imprudenza o inosservanza di leggi e discipline, abbia dato un suggerimento sbagliato o abbia trascurato di segnalare una situazione dl rischio, inducendo, così, il datore di lavoro ad omettere l’adozione di una doverosa misura prevenzionale, risponderà insieme a questi dell’evento dannoso derivatone, essendo a lui ascrivibile un titolo di colpa professionale che può assumere anche un carattere addirittura esclusivo”. Questa certezza, ribadita nei Tribunali, sulla responsabilità del RSPP in caso d’infortunio sul lavoro, dovrà necessariamente corrispondere ad una presa di coscienza dello stesso Soggetto della prevenzione sul proprio ruolo. Mentre sull’altro versante, quello del Datore di lavoro, dovrà esserci un maggiore ascolto di chi cerca, passando fra mille difficoltà e resistenze, di prevenire infortuni e migliorare la qualità del lavoro e della vita dei lavoratori

pelusi.alessio@gmail.com

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» di Eleonora Lopes

Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella:

Savini: «Ancora più sostegno al territorio»

A coronamento dei brillanti risultati ottenuti, durante la Serata del Socio, che come ogni anno si è rivelata un grande successo, sono state consegnate circa 30 borse di studio ai figli dei soci

Il CdA al completo per il brindisi

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rande successo per la Serata del Socio organizzata, come di consueto, in grande stile dalla BCC Castiglione Messer Raimondo e Pianella. La cena che ha visto protagoniste le specialità abruzzesi unite ad un raffinato intrattenimento si è rivelata un importante momento di incontro e condivisione per tutti i soci sempre più numerosi. L’evento che si è svolto al Palacongressi di Montesilvano è stato rilevante sia come momento di convivialità e di spettacolo, di cui è stato protagonista il tenore di Montesilvano Piero Mazzocchetti, sia come occasione per ribadire la vicinanza della Bcc al territorio e ai suoi oltre 2800 soci. E infatti sono state circa 30 le borse di studio consegnate quest’anno dalla Bcc durante la serata, ai figli dei soci che si sono distinti particolarmente nel 2013 nel loro percorso di studi. Alla Serata del Socio 2013 hanno preso parte numerose autorità, tra gli altri, il direttore della sede regionale della Banca d’Italia Luigi Bettoni, il direttore generale di Iccrea Banca Impresa, Enrico Duranti, il direttore della Federazione Interregionale Ermanno Alfonsi, i presidenti, i direttori e le delegazioni delle BCC consorelle e i sindaci ed i rappresentanti dei comuni in cui la Bcc opera con le sue 13 filiali (Castiglione M.R., Penne, Loreto Aprutino, Elice, Pianella, Cerratina, Rosciano, Città Sant’Angelo, Silvi, Pineto, Montesilvano, Pescara). A serata conclusa, è stata estratta un’autovettura Y10Momo e si è svolta la tombola finale. Abbiamo raggiunto il presidente Savini e il direttore generale Simone Di Giampaolo per tracciare insieme il bilancio di questo 2013. Presidente, quale ruolo deve ricoprire la BCC in questo momento di crisi? «In questo momento di crisi – ha

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credito&finanza

Alfredo Savini durante il suo intervento

spiegato il presidente Alfredo Savini – è ancora più importante il ruolo di un movimento fatto non da banche che vivono di speculazioni finanziarie ad alto rischio, ma da intermediari dedicati al sostegno esclusivo del territorio di riferimento e alla valorizzazione dello scambio mutualistico, ossia semplicemente la raccolta del risparmio e l’erogazione del credito nelle comunità. In nome di questo senso di responsabilità, abbiamo messo a disposizione della Caritas un contributo straordinario di 50 mila euro per l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari, creato un fondo di solidarietà di 60mila euro con 100 carte di credito prepagate destinate ai nuclei familiari più bisognosi e abbiamo sostenuto per 250 mila euro le varie iniziative sociali e sportive realizzate nel nostro territorio». È soddisfatto dei risultati raggiunti? «I risultati conseguiti ad oggi sono migliori di quelli previsti dal budget di inizio anno – ha continuato il presidente Savini – infatti, grazie alla quota raggiunta di circa 2800 soci in 13 filiali in due province, la nostra banca ha raggiunto 470 milioni di euro in raccolta complessiva e 360 milioni di euro di impieghi, ottenendo così un patrimonio aziendale dal valore di 50 milioni di euro. Un risultato che ci rende orgogliosi e ci riempie di fiducia per il futuro». Non dimentichiamo che Savini è anche presidente della Federazione BCC Abruzzo e Molise nonché componente del Consiglio Nazionale Federcasse. Quali sono i numeri del 2013 della Federazione che lei presiede? «Come Federazione Abruzzo-Molise Un’immagine della sala durante la Serata del Socio – conclude il presidente- abbia-

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Da sinistra: il direttore generale federazione BCC Abruzzo-Molise Ermanno Alfonsi; il direttore BCC Castiglione M. R. e Pianella Simone Di Giampaolo e il presidente della BCC Castiglione M. Raimondo e Pianella Alfredo Savini durante la consegna delle borse di studio

mo raggiunto degli ottimi risultati, grazie anche alla brillante opera del direttore generale Ermanno Alfonsi, a conferma della rilevanza delle BCC come motore per lo sviluppo della regione. Abbiamo 9 BCC con 78 sportelli localizzati nelle due regioni, siamo più di 22.000 soci e disponiamo di 453 risorse umane. Quanto ai numeri, la raccolta dello scorso anno è stata di 2,290 mld, per 1,554 mld di impieghi per un patrimonio di 219,9 milioni di euro». Direttore, tracciamo un bilancio del 2013 «Questo 2013 –ha dichiarato il direttore generale Simone Di Giampaolo- è stato un anno di grandi risultati. Siamo riusciti a contenere il rischio di credito, gli indicatori ce lo dimostrano, infatti le sofferenze lorde sono intorno al 4,83% e quelle nette intorno al 2,35%, al di sotto della metà della media del sistema. In un momento nel quale le banche chiudono i famosi rubinetti, noi siamo riusciti ad erogare 19 milioni di euro e 10 milioni di euro di sospensive. Tutto questo grazie ad una gestione prudente e alla ricerca costante di soluzioni equilibrate che ci hanno permesso di sostenere le aziende del territorio e di preservare la qualità del credito». Progetti futuri per la banca che dirige? «Tutti i risultati del nostro istituto –conclude il direttore Di Giampaolosono merito dei soci, dei dipendenti e del cda, persone serie e valide che operano per la crescita del territorio. Tra i progetti futuri c’è quello di aprire tre nuovi sportelli automatici intelligenti nella città di Pescara, ma l’obbiettivo principale resta quello di affiancare i nostri clienti, le famiglie e le piccole imprese del territorio che necessitano del nostro sostegno»

La storia della BCC Castiglione M.R. e Pianella La Banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella nasce come Cassa Rurale ed Artigiana e ha una storia comune a quella di molte Casse Rurali. L’iniziativa guidata dal maestro Angelo Pompei contava 92 soci fondatori, in maggior parte agricoltori, artigiani e piccoli commercianti che con fatica si risollevavano dai periodi bui della seconda guerra mondiale. Presente sul territorio dal 1956, la Banca di Credito Cooperativo ha collaborato allo sviluppo delle comunità locali permettendo ad artigiani, imprenditori, coltivatori, a famiglie e ad aziende di realizzare una storia di personale successo insieme alla banca. La denominazione attuale, risale al 1996, anno della fusione con la Banca di Credito cooperativo di Pianella e negli anni successivi è cresciuta estendendo il proprio territorio di competenza a una vasta area che comprende tre province e 35 comuni contando 26.000 clienti.

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credito&finanza

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credito&finanza

» a cura della redazione

BCC dell’Adriatico Teramano, inaugurata la nuova sede di Roseto Rivolto a famiglie, professionisti, operatori economici e piccole imprese, lo sportello è diretto da Roberto Collevecchio

Il taglio del nastro durante l’inaugurazione della nuova sede

Monsignor Michele Seccia, vescovo di Teramo, benedice la filiale BCC di Roseto

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uovo look e spazi operativi più ampi per la nuova sede di Roseto degli Abruzzi della Banca di Credito Cooperativo dell’Adriatico Teramano. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del presidente Antonino Macera, del direttore generale Tiberio Censoni, del vescovo di Teramo, Michele Seccia, del responsabile della Banca d’Italia per l’Abruzzo, Luigi Bettoni e di numerosi soci e cittadini. Lo sportello bancario si trova in via Nazionale 369/371 ed è una delle sei sedi operanti sul territorio. Rivolto a famiglie, professionisti, operatori economici e piccole imprese, è diretto da Roberto Collevecchio che coordina il lavoro dei due colleghi Roberto Rosa e Lorena Pannelli. Dopo il taglio del nastro, il vescovo Seccia ha benedetto la sede, al termine di un intervento nel quale è stata ribadita l’importanza della vicinanza degli istituti di credito alle fasce sociali più deboli, soprattutto in questo particolare momento della vita economica e sociale del Paese. Il presidente Macera, a seguire, ha ripercorso l’attenta crescita della BCC sul territorio, unita a una politica dei piccoli passi che, in dodici anni, ha portato all’apertura di una sede più grande e confortevole, ringraziando il personale della banca, vero e proprio fattore di sviluppo grazie alle doti umane e professionali. Un plauso è venuto anche da Luigi Bettoni, in rappresentanza della Banca d’Italia, che ha sottolineato l’importanza delle banche di credito cooperativo in relazione ai bisogni delle piccole imprese, dell’associazionismo e dei risparmiatori che hanno bisogno di microcredito, come ad esempio i giovani. La nuova sede è tra l’altro, infatti, di nuova concezione, open space, e dotata di area self-service con bancomat intelligente, per permettere ai clienti di svolgere in autonomia operazioni di cassa, evitando le code. Lo scopo è infatti quello di lavorare in un ambiente confortevole, volto a facilitare le relazioni e a ridurre le distanze tra operatore bancario e cliente. Per tutti poi, un momento di festa e un brindisi che ha coronato un processo di integrazione ormai perfettamente compiuto

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focus

» di Denia Di Giacomo

L’istat ci presenta l’Italia I risultati del “9° Censimento Istat su Industria e servizi, Istituzioni pubbliche e Non Profit” ci presentano un Paese in forte cambiamento, aumenta il non profit mentre crisi e globalizzazione ridisegnano le imprese

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ono 100.784, pari al 2,3% del totale nazionale, le imprese attive dell’industria e dei servizi di mercato rilevate sul territorio dell’Abruzzo, su un dato nazionale di 4.425.950, occupano circa 16,3 milioni di addetti con una dimensione media di 3,7 addetti. Il mondo del non profit cresce e si diversifica, la Pubblica Amministrazione si snellisce e il settore delle imprese subisce forti trasformazioni nel contesto della crisi e della globalizzazione. Sono questi e tantissimi altri i primi significativi dati che si possono ricavare dal 9° Censimento Istat su Industria e servizi, Istituzioni pubbliche e Non Profit presentati lo scorso 11 luglio a Roma e si riferiscono all’anno 2011. Alla rilevazione hanno partecipato oltre 300mila organizzazioni non profit, 13mila istituzioni pubbliche e un campione di 260mila imprese (tutte quelle con 20 e più addetti ) e circa 190mila unità produttive di piccole e piccolissime dimensioni. Al 31 dicembre 2011 sono 301.191 le organizzazioni non profit attive in Italia, con un incremento del 28 % rispetto al 2001, anno dell’ultima rilevazione censuaria sul settore. In Abruzzo le Istituzioni rilevate in questo settore sono 7.261, pari al 2,4% del totale nazionale, con un significativo incremento del 32,5% rispetto al Censimento 2001, superiore alla media nazionale del +28%, l’impiego di risorse umane in questo settore, sempre a livello regionale, è 101.500 persone di cui: 8.347 addetti, 4.375 lavoratori esterni, 170 lavoratori temporanei e 88.608 volontari. Risultano in crescita anche le imprese con un aumento dell’8,4 %, dato importante per la nostra regione è che la variazione percentuale della presenza di imprese ri-

spetto al 2001 è pari a +13%, quindi superiore alla media nazionale. Si fa invece più piccola la pubblica amministrazione, composta da 12.183 istituzioni pubbliche, il 21,8% per cento in meno rispetto al 2001 e in esse lavorano 2,8 milioni di dipendenti, 116mila collaboratori, più di 11mila temporanei. Ma tornando alle imprese in senso stretto, queste purtroppo diminuiscono addetti e investimenti, gli uni del 2,5% e i secondi del 25,9%, aumentando però il valore aggiunto dell’1,9%. Inoltre le microimprese (con meno di 10 addetti) rappresentano il 95,1% delle imprese attive, il 47,2% degli addetti complessivi e il 31,4% del valore aggiunto realizzato, confermando la loro importanza nel tessuto economico nazionale, mentre nelle grandi imprese (con almeno 250 addetti) si concentrano il 19,4% degli addetti e il 31,2% del valore aggiunto. Volendo evidenziare alcune differenze territoriali salta in evidenza il dato relativo alla creazione di valore aggiunto, ovvero della produttività. Le imprese localizzate nelle regioni nord-occidentali e nord-orientali contribuiscono per il 61,2% alla creazione del valore aggiunto del Paese (rispettivamente 36,9% e 24,3%), mentre la quota di valore aggiunto realizzata è pari al 20,7% nel Centro e al 18,1% nel Mezzogiorno, differenze significative quanto allarmanti. Meno marcato è, invece, il divario territoriale relativo al costo del lavoro per dipendente, pari a 38mila euro nel Nord-ovest contro i 29 mila euro nel Mezzogiorno, una piccola curiosità che poco farà piacere ai lavoratori è che nel 2011 ciascun dipendente ha lavorato in media 1.637 ore, 8 ore in più rispetto al 2010, con livelli superiori alla media nell’industria (1.667) e inferiori nel settore dei servizi (1.616)

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» di Denia Di Giacomo - foto concesse da Gruppo Spee

La sicurezza alla portata di tutti La società SPEE , un’eccellenza nella sicurezza e nell’innovazione, ha presentato PROTECHTOR, un’app intelligente che trasforma uno smartphone in uno servizio rivoluzionario per la sicurezza personale e le emergenze sanitarie

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entirsi sempre al sicuro, in qualsiasi posto, qualsiasi attività si stia svolgendo. È questa la sfida lanciata da SPEE, azienda leader in Italia nel settore della sicurezza integrata e nell’offerta di sistemi evoluti di centralizzazione, telegestione, monitoraggio e governo di processi anche complessi, come? Grazie a Protechtor, un nuovo servizio per la sicurezza delle persone. Si tratta di un’applicazione creata appositamente per trasformare un oggetto ormai di uso comune, lo smartphone, in un vero e proprio strumento intelligente al servizio della nostra sicurezza. Grazie a Protechtor infatti possiamo avvalerci della possibilità di “lanciare” svariate tipologie di allarmi e richieste di

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aiuto nella tranquillità che questi verranno immediatamente raccolti ed elaborati da Panopticon, una delle più performanti centrali di controllo a livello europeo. La centrale è in grado di stabilire un collegamento audio e video con la persona in pericolo senza limiti di spazio o tempo, questo, grazie al microfono e alla telecamera presenti sul cellulare. Poi, una volta stabilita la condizione di chi richiede aiuto, Panopticon attiva le procedure di intervento tramite soggetti privati, forze dell’ordine o personale medico del servizio di emergenza sanitaria, supportando l’utente fino alla risoluzione della situazione di rischio. E così, quello che fino a ieri era un semplice stru-


focus

mento di comunicazione, il nostro telefono cellulare, oggi diventa anche un supporto in grado di aiutarci e salvaguardare la nostra incolumità. Ciò che è importante evidenziare è che Protechtor unisce in un unico servizio la protezione della persona con le funzionalità di geolocalizzazione e di tracciamento in tempo reale degli spostamenti e questo lo rende particolarmente adatto a molteplici condizioni di utilizzo. Il target di questa applicazione è infatti alquanto variegato, dal pubblico femminile, sempre più vittima di violenze, ai minori e giovani in generale, dai vip a tutti coloro che sono esposti a rischi aggressioni a causa della professione che esercitano, ma Protechtor potrebbe rivelarsi molto utile anche a chi viaggia o a chi pratica sport potenzialmente pericolosi come l’alpinismo, l’escursionismo o anche semplicemente il running campestre. Una sorta di “democraticizzazione della sicurezza” dunque, in grado di offrire un prezioso supporto attraverso il semplice utilizzo del cellulare. Vi sono 7 differenti tipologie di assistenza connesse a Protechtor: l’SOS, per i casi più gravi di emergenza; L’HELP che segnala in tempo reale al Centro di Controllo una situazione di emergenza sanitaria; l’ ALERT grazie al quale si mette in pre-allarme il Centro di Controllo per un tempo predefinito; il TRACKING, che consente di tracciare gli spostamenti dell’utente in qualsiasi momento e di inviarli al Centro di Controllo che, in caso di necessità, è già al corrente della sua posizione; il FLASHLIGHT che consente allo smartphone di emettere un potente fascio di luce; l’ALARM che invece consente allo smartphone di emettere un forte suono di allarme ed infine l’AUDIO & VIDEO VERIFICATION, una funzione attivata automaticamente dalle segnalazioni SOS ed HELP con la trasmissione al Centro di Controllo dell’audio e delle immagini rilevate dallo smartphone. Una sicurezza personale sempre connessa, integrata, gestita 24 ore su 24. «SPEE, “fabbrica“ sicurezza. Una sicurezza totale e globale per persone, beni e infrastrutture, una sicurezza disponibile in qualsiasi momento, ovunque». Questo ha dichiarato l’ing. Luciano Ardingo, presidente e direttore Generale SPEE del Gruppo SPEE, proseguendo «Pur essendo nel cuore dell’Abruzzo siamo presenti con i nostri servizi in tutto il mondo. La nostra azienda continua ad investire sul capitale intellettuale, sulla ricerca e sviluppo e sulle opportunità offerte dallo sviluppo delle ICT, tanto da essere riconosciuta tra i primi tre principali attori nazionali nello sviluppo e nelle competenze professionali del settore della sicurezza fisica e logica integrata. Con Protechtor abbiamo voluto offrire a tutti la possibilità di sentirsi protetti e sicuri in qualunque situazione. Mettiamo al servizio dei nostri clienti tutta la nostra

Luciano Ardingo e in basso il logo di Protechtor

professionalità e la nostra esperienza nella sicurezza, sviluppata in oltre 30 anni di attività. Siamo consapevoli che un’applicazione da sola non sia sufficiente ad eliminare rischi e pericoli, ma pensiamo che l’innovativo servizio Protechtor possa contribuire a fronteggiarli meglio, permettendo di intervenire prima che la situazione possa degenerare»

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focus

» a cura della redazione - foto concesse da INAIL Abruzzo

Università di Teramo e INAIL Abruzzo insieme per la sicurezza sui luoghi di lavoro Borse di studio dell’Inail saranno destinate a sostenere la ricerca di 8 giovani studenti dell’Ateneo di Teramo

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tto borse di studio dell’importo di 10mila euro ciascuna, destinate a promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro e la prevenzione degli infortuni saranno concesse dall’Inail Abruzzo alle facoltà di Giurisprudenza e Bioscienze dell’Università degli Studi di Teramo. Il finanziamento dei progetti è uno degli strumenti più importanti che l’Ateneo attiverà nell’ambito del protocollo di intesa della durata di tre anni, che è stato siglato con la direzione regionale dell’Inail, alla presenza del rettore dell’Università degli Studi, Luciano D’Amico, del direttore regionale Inail Enrico Susi, e del direttore regionale vicario Nicola Negri. Il bando di concorso è aperto a 4 laureati in Giurisprudenza e a 4 laureati in Bioscienze e Tecnologie Agro-alimentari e Ambientali residenti in Abruzzo e al di sotto dei 29 anni d’età. Voto di laurea, curriculum, esperienza e titoli in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e colloquio saranno determinanti per selezionare i borsisti. Il laureato, al termine del percorso formativo triennale, affiancato dai docenti di riferimento, dovrà elaborare un lavoro di analisi e sintesi dei dati raccolti durante il percorso, per realizzare anche una pubblicazione. La borsa prevede anche un periodo di stage all’interno dell’Inail. La convenzione, inoltre, anche con l’ausilio di piattaforma e-lerning per la didattica on–line in aggiunta alla didattica frontale, prevede l’offerta formativa riservata al personale Inail per l’iscrizione al corso di Laurea in Servizi Giuridici, curriculum Consulenza del Lavoro. Su richiesta dell’interessato, possono essere riconosciute, come crediti formativi universitari, in misura non superiore a 12 crediti, le conoscenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché le altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post secondario. «Il protocollo che abbiamo siglato –ha dichiarato il rettore D’Amico- con la direzione regionale dell’Inail, segna un ulteriore passo nella direzione di avvicinare l’Ateneo alle Istituzioni del territorio abruzzese, e darà ai nostri studenti la possibilità di approfondire il tema così importante della Sicurezza e della Tutela

nei Luoghi di lavoro». «Il nostro istituto –ha affermato Susi- da sempre ricerca collaborazioni significative sul territorio regionale e la partnership con un istituto di alta formazione così prestigioso quale è l’Università degli Studi di Teramo rappresenta senza dubbio una collaborazione qualificata. Siamo doppiamente soddisfatti perché il

Il rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Luciano D’Amico e il direttore regionale Inail Enrico Susi

Da sinistra: Susi, Nicola Negri, direttore regionale e provinciale Inail e Maria Ceci, vicario Inail Teramo

nostro contributo si legherà anche al sostegno della ricerca di giovani». «Questo accordo –ha sostenuto Negri- rappresenta per l’Inail il completamento di un progetto più ampio intrapreso con gli altri atenei abruzzesi. Formazione e ricerca per l’Inail Abruzzo rientrano tra gli obiettivi principali in tema di prevenzione ed è in linea con un altro importante progetto siglato con la Regione Abruzzo e con la “Fondazione Università Gabriele d’Annunzio” di Chieti - Centro di Scienza dell’invecchiamento (CESI), finalizzato alla ricerca tramite sorveglianza sanitaria degli ex esposti all’amianto»

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ECOLABEL

Regolamento EMAS

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» a cura della redazione - foto concesse da LINEA SEDIA SRL

La sartorialità del mobile Conosciamo una storica realtà di Mosciano Sant’Angelo, LINEA SEDIA s.r.l. presente da oltre mezzo secolo nel settore del mobile. Cura del design, qualità e formazione, queste le sue parole d’ordine

Alcuni esempi dal catalogo prodotti di LINEA SEDIA

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a una brillante intuizione di Antonio Di Lazzaro, nel 1957 nasce la realtà imprenditoriale oggi nota come Linea Sedia s.r.l.. Antonio Di Lazzaro non era nato per il posto fisso, lui desiderava qualcosa in più, voleva costruire il proprio futuro, con le proprie mani e il proprio sudore, ecco perché scelse di essere un artigiano del mobile, nell’allora fiorente capitale del mobile, Mosciano Sant’Angelo. Costruiva poltroncine per le camere da letto, in modo meticoloso e sempre con un occhio attento al loro lato estetico, in un contesto attivo e in evoluzione, che poi negli anni 70 divenne anche difficile. Poi arrivarono gli anni 80 e con loro anche i figli di Antonio, ovvero Silvio e Alessandro, e come spesso avviene nel cambio generazione LINEA SEDIA di oggi cominciò a prendere forma, grazie alla produzione di tavoli e sedie e alla vendita di questi a grandi produttori di camere e camerette, ma la lungimiranza dei due fratelli si aggiunse alla qualità dei loro prodotti fino a quando LINEA SEDIA estese il proprio mercato anche ai retail fuori regione e infine ai negozianti. Oggi LINEA SEDIA s.r.l., gestito ancora dai fratelli Silvio e Alessandro Di Lazzaro, il primo responsabile commerciale e il secondo responsabile di produzione, è una fiorente realtà che fa della qualità e del design la propria filosofia imperante. La cura dei particolari

fanno dei prodotti di LINEA SEDIA quasi dei pezzi unici, poiché intrisi dell’attenzione che si riserva alle opere sartoriali. Con una rete costituita da quasi 70 agenti presenti su tutto il territorio nazionale, ed una superficie aziendale di ben 6.500 metri quadrati, LINEA SEDIA vede la sua mission nella continua ascesa dell’azienda ma sempre supportata dai valori della qualità delle materie prime e dei metodi costruttivi, del design, dell’artigianalità e di tutti quei valori che tanto hanno reso famoso nel mondo il made in Italy. Avvalendosi della collaborazione di uno staff molto preparato e appassionato del proprio lavoro «Dobbiamo ai nostri collaboratori tutto il successo dell’azienda», dichiarano i titolari Silvio e Alessandro Di Lazzaro, LINEA SEDIA riesce a superare le sfide del mercato soprattutto grazie alla formazione nella quale investe in modo continuativo. «È d’obbligo un sentito ringraziamento alla Profili Aziendali srl - proseguono i Di Lazzaro - è grazie alla loro competenza, alla ricerca ed all’ottenimento di fonti finanziarie agevolative, che il nostro staff riesce a seguire i percorsi formativi necessari per affrontare le sfide del futuro». La vostra prossima sfida allora? «Internazionalizzare - rispondono con fermezza i Di Lazzaro - rinnovarsi internamente, continuare a formarsi e imparare, per poi esportare il nostro know how»

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» di Salvatore Santangelo

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o scorso mese di novembre è stato certamente uno dei più difficili per la Libia postrivoluzionaria: l’arresto lampo e il successivo rilascio del presidente Ali Zeidan, l’analogo episodio che ha visto coinvolto il numero 2 dell’intelligence Mustafa Noah, i 50 morti e i 500 feriti rimasti sul campo in due distinte battaglie a Tripoli e a Benghasi, il blocco parziale dell’approvvigionamento di gas verso il nostro Paese… Messe insieme, queste istantanee sembrano rafforzare l’immagine di una Libia alla deriva da cui sarebbe meglio stare alla larga; ma in controluce è possibile, diradato il clamore dei singoli episodi, intravedere alcuni segnali - deboli ma significativi - di ripresa: una complessiva tenuta delle istituzioni laiche, l’accelerazione nel mettere a punto la nuova Costituzione, una crescita della consapevolezza dei giovani che vogliono giocare un ruolo nel futuro del Paese e che per questo sono scesi in piazza, versando ancora una volta il sangue per la libertà. Certo la strada è tutta in salita, e l’attuale leadership libica non può certo essere lasciata sola di fronte a una sfida di tale portata. L’Italia deve essere in prima fila in questa partita, interpretando un ruolo coraggioso ma allo stesso tempo discreto a causa del tardivo sganciamento dall’alleanza con Gheddafi e a una partecipazione ai combattimenti che è parsa all’opinione pubblica del Paese nord africano come una forma opportunistica per non farsi scalzare dai competitor francesi e inglesi. L’Italia deve muoversi in Libia come sistema in cui ogni singolo segmento deve giocare la sua parte: il corpo diplomatico, il mondo della cooperazione, le agenzie di intelligence, le istituzioni culturali e il mondo imprenditoriale. In occasione della recente visita del ministro Mohammed al-Amin, Massimo Bray ha messo l’accento anche sulla necessità di fare della cooperazione e della comunicazione culturale lo strumento principale per la rigenerazione della lunga storia di relazione tra l’Italia e la Libia. Leonardo Bellodi, vice presidente dell’Eni, ha ribadito nei giorni scorsi una posizione molto netta: “L’Eni non abbandonerà mai la Libia. Non smentiamo i problemi anche gravi, ma nessuno poteva pensare che in uno Stato nato nel XX secolo e dominato per 42 anni da un regime la situazione potesse cambiare in un giorno o in un anno, anche se tutti si aspettavano un trend più positivo. Scosse di assestamento sono in corso in ogni Paese della Primavera araba, che abbiamo tutti appoggiato, ma in Libia la situazione è più complessa perché le istituzioni sono state del tutto annientate e ci vorrà più tempo per arrivare alla stabilità rispetto a Egitto, Algeria e Tunisia dove la macchina-Stato comunque funziona”. Un altro dato positivo è rappresentato dalla vivacità del tessuto imprenditoriale libico, Cirenaica compresa. Hassan Mustafa Belkheir, rappresentate del club degli imprenditori di Benghasi, durante un “contest” organizzato da HRS (società specializzata in trasferimento tecnologico dell’università di Bologna) e Unindustria Emilia Romagna ha affermato che: “Intendiamo intensi-

Libia, un’economia in continua evoluzione Riflessioni sulla Libia postrivoluzionaria e sul rapporto con l’Italia

ficare la cooperazione commerciale tra le nostre rispettive realtà per fare di Benghasi il principale hub commerciale per l’interscambio con l’Italia. Al momento la Libia deve confrontarsi con le ricadute in termini di instabilità provocate dalla guerra, ma si tratta di un’eredità negativa che potremo superare più facilmente se ci sarà cooperazione con i partner esteri, in primis l’Italia”. Attualmente gli imprenditori libici fungono prevalentemente da tramite per la distribuzione sul territorio di beni realizzati da soggetti esteri; la loro ambizione è quella di rifornire la domanda interna con prodotti e servizi autoctoni o realizzati in partenariato con trasferimento tecnologico. In passato, l’interscambio tra il mercato italiano e quello libico era strutturato solo sugli schemi del clientelismo imposto da Gheddafi. Oggi si punta e si premia la competitività. Va tenuto presente il fatto che, malgrado la mancanza di stabilità, il tessuto industriale libico è più solido di quello di molti Paesi asiatici e africani, e molti sono interessati a rafforzare la loro presenza non solo nel settore degli idrocarburi: tedeschi, francesi, americani, turchi, inglesi e cinesi. La Libia vanta del resto molti porti sul Mediterraneo e offre agli investitori un regime fiscale estremamente conveniente (5 anni estensibili ad altri 5 di totale esenzione) e la possibilità di esportare all’estero i propri utili. I libici chiedono all’imprenditoria italiana di “avere il coraggio di mettersi in gioco”; da parte nostra dobbiamo evitare, soprattutto in questa fase, azioni isolate o estemporanee, affidandoci a operatori esperti che già siano presenti sul territorio con rapporti forti con le filiere istituzionali. Penso a realtà come Naxta di Bologna (www.naxta.it) e allo studio di consulenza italo-inglese Libia Consult (www.libiaconsult.com)

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Gestione Rifiuti Software registro rifiuti Emissioni in atmosfera Scarichi acque reflue Trasporto merci pericolose Servizio tutto compreso Globus si propone sul mercato come la soluzione ideale per assolvere in modo efficace, tempestivo e sicuro i compiti legislativi in riferimento al D.Lgs. 152/06 Norme in Materia Ambientale, nell’ambito della gestione, della raccolta e del trasporto dei rifiuti speciali, pericolosi e non. L’obiettivo primario della Globus è fornire un servizio “all inclusive” in modo da sollevare il produttore da ogni impegno relativo alla gestione dei propri rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. La struttura versatile della Globus permette lo studio della situazione di ogni singola impresa, che si concretizza con consulenze ad hoc ed interventi mirati a seconda delle esigenze. In sintesi, Globus offre un servizio personalizzato di elevata qualità ad ogni cliente nel rispetto dei principi di economia, razionalità ed efficienza. In questi ultimi anni, nell’ambito della gestione dei rifiuti, si è registrata una consistente produzione normativa alla quale la maggior parte delle imprese deve attenersi. Affidarsi alla Globus significa essere giuridicamente aggiornati in modo da evitare sanzioni, riducendo al minimo il tempo da dedicare alla gestione dei propri rifiuti. GLOBUS s.a.s. Via Nazionale Adriatica Nord, 39 - 66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH) tel. 085 4916930 - fax 085 4917376 - E-mail: info@globusambiente.it - Web: www.globusambiente.it


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» di Laura Tinari

Work & life balance

È soltanto un modo diverso di chiamare il “vecchio” problema della conciliazione dei tempi vita-lavoro. Questo continuo e difficile dividersi della donna-madre-lavoratrice tra i compiti di cura della casa e della famiglia e il suo ruolo fuori

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a come fa a far tutto?”. È questo il titolo di un film che vede Sarah Jessica Parker, madre e moglie perfetta, manager di un importante studio di consulenza finanziaria a Boston, fare carriera all’interno della propria azienda, sbaragliando la concorrenza maschile, ma dovendo rinunciare necessariamente al tempo trascorso con i propri figli. Mi piace partire da qui per dire che ad oggi gli strumenti family-friendly di cui le aziende possono disporre, per permettere alle donne un work & life balance, sono diversi, ma non sempre utilizzati dalla proprietà per andare incontro alle donne che vogliono “fare tutto”. Dunque, che utilità possono avere questi strumenti? Parliamo di flessibilità oraria (part-time, flex-time, banca delle ore, ...), congedi (integrazione dello stipendio da parte dell’azienda, paternità obbligatoria) o servizi per l’infanzia (nidi o voucher)... Il part-time, ad esempio, non ha nessun effetto o addirittura può avere un impatto negativo sia sulla presenza femminile nei ruoli apicali, generando la cosiddetta “segregazione verticale”, che sulla settarizzazione dei compiti in termini di differenza di genere, chiamata invece “segregazione orizzontale”. In realtà il problema nel nostro Paese è più profondo e culturale ed è legato alla distribuzione delle responsabilità di cura tra i sessi. Finché a cambiare non sarà la mentalità delle diverse componenti della famiglia, le cose resteranno così come sono oggi: le donne vorranno continuare a gestire figli e lavoro, con molta fatica, e gli uomini perseguiranno i loro fini di carriera. Ma questo non è giusto, non lo è perché quelle donne che potrebbero “fare tutto” con poca fatica sono, invece, spesso costrette a scegliere tra le due facce della stessa medaglia, ossia della propria vita. Così riequilibrare le responsabilità domestiche tra i sessi diventa la “chiave” di volta di ogni politica sia familiare che pubblica. In questo secondo caso si prediligono sempre strategie che parlino di conciliazione piuttosto che di condivisione delle responsabilità, perché la cura resta sempre una prerogativa femminile, questione che va solo a rafforzare i ruoli tradizionali di genere, a scapito delle nuove e moderne esigenze (lavorative e familiari) della donna e dell’uomo

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» di Mauro Di Cola - foto concesse da Mariangela Nerone

Alcuni prodotti abruzzesi in vetrina

Le eccellenze gastronomiche d’Abruzzo

protagoniste a “ExpoItalia 2013” Le aziende di API Pescara-Chieti, gruppo AgroAlimentare, supportate nell’organizzazione dall’agenzia Eventury di Pescara, hanno partecipano all’evento fieristico riscontrando un enorme consenso tra gli addetti ai lavori ed il pubblico presente a Bruxelles

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ncora una volta aziende abruzzesi protagoniste a Bruxelles, ad ExpoItalia, il più importante evento italiano che si svolge ogni due anni nella capitale europea. La kermesse si è svolta dal 14 al 17 novembre scorso, presso il padiglione 2 del Parc des Expositions del Heysel, il più grande parco espositivo esistente in Belgio ha visto la partecipazione di una decina di aziende del comparto agroalimentare di API Pescara-Chieti, gruppo AgroAlimentare e del turismo, supportate nella fase di organizzazione e della logistica, dall’agenzia Eventury di Pescara.

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Tra le aziende partecipanti, che hanno rappresentato l’Abruzzo in un’area a forte presenza di connazionali e di corregionali (visti i tantissimi emigranti di origine abruzzese ormai stanziati da anni in Belgio) va evidenziata la presenza della Rete d’Impresa “TERRA VERDE d’ABRUZZO”, composta da: Az. Agr. Colle del Sole che ha fatto degustare e conoscere i vini del Montepulciano D.O.C. d’Abruzzo, Evangelista liquori, azienda storica abruzzese con il “mitico” Punch Abruzzo, Verde Abruzzo, con i prodotti oleari e il tipico “pomodoro a pera” d’Abruzzo e Spiedì, con i rinomatissimi arrosticini di carne di pecora. A questa compagine si


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sono unite altre aziende del gruppo AgroAlimentare di Api Pescara-Chieti, ovvero l’Az. Agr. Martinelli, con il “pecorino di Farindola”, Fracassa Salumi, con i salumi delle colline teramane. Inoltre, aggregate alla compagine di aziende abruzzesi presenti, vi erano anche La Confetteria, presente con i confetti di Sulmona, e Mokare, con il suo caffè e alcune aziende di promozione del territorio “interno” della nostra regione. «ExpoItalia ha visto anche quest’anno la partecipazione di una nutrita schiera di aziende abruzzesi, che hanno rappresentato il made in Abruzzo –ha sottolineato Claudio Cosanni, presidente di Api, gruppo AgroAlimentare, e membro della Rete di Impresa presente all’evento di Bruxelles- e ancora una volta gli addetti ai lavori e il pubblico hanno apprezzato i nostri prodotti, le nostre aziende, il nostro territorio»

Claudio Cosanni presidente API PE-CH, gruppo Agroalimentare durante ExpoItalia 2013

Alcuni visitatori nello stand dell’API

ExpoItalia 2013 Alla nostra regione sono stati dedicati 40metri quadrati sotto l’insegna : “Eccellenze d’Abruzzo” ed il claim “Eccellenze d’Abruzzo nel cuore d’Europa“ scelto con il chiaro scopo di trasferire un’immagine ed una identità del territorio, legata ad un concetto di qualità. “L’attività di promozione presso ExpoItalia, il salone del Made in Italy, ha avuto risultati eccellenti ed inaspettati, superiori a quelli dell’edizione 2011”, secondo Mariangela Nerone ad dell’agenzia Eventury di Pescara. «Grandi consensi ed elevato interesse hanno riscontrato i prodotti e le aziende abruzzesi presenti – ha continuato ancora Mariangela Nerone -, sia presso i visitatori, che i numerosi buyers, provenienti dall’area della Vallonia, dalle Fiandre e di Bruxelles capitale, ma anche dalla vicina Olanda e dalla Francia. Ho avuto l’opportunità di intercettare importatori dei circuiti Ho.re.ca e della grande distribuzione, ma anche numerosi proprietari di negozi di prodotti enogastronomici italiani, ristoratori, chef ed agenti». Gli incontri B2B, curati dalla Eventury, hanno fatto sì che già la settimana successiva al rientro in Italia ci fosse la prima visita di alcuni buyer “in azienda” e, dopo 15 giorni dalla visita “incoming”, è partita la prima spedizione di prodotti, destinati agli importatori, dell’area Be.Ne.Lux., con il quale si è avviata una solida collaborazione. Importanti infine le interviste realizzate dagli inviati della Rai e di una webtv belga che veicoleranno l’Abruzzo e le sue eccellenze, in Italia, in Belgio e nel Mondo.

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» a cura della redazione - foto concessa da Agrifood

Un’immagine dello stabilimento

I numeri vincenti di Agrifood

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L’importante player nel mercato delle verdure surgelate chiude il 2012 con fatturato positivo. Prospettive di crescita nella GDO e all’Estero

grifood chiude il 2012 con risultati decisamente positivi, in netta controtendenza rispetto all’andamento economico generale. Agrifood Abruzzo-Covalpa è il gruppo alimentare specializzato nella lavorazione e vendita di surgelati vegetali: sorto nel 1989, il polo produttivo è locato nell’altopiano del Fucino ed è costituito da oltre 1.000 produttori ortofrutticoli tramite cui Agrifood Abruzzo-Covalpa copre l’intera offerta del paniere vegetale. Nonostante la frenata dell’economia nazionale, tutte le più recenti ricerche confermano che il mercato dei surgelati mantiene un’importante quota di mercato. L’azienda si pone in uno scenario di crescita solido, come conferma il risultato netto di 957.575 del 2012, pari al +32% rispetto al 2011. La ragione di questi risultati economici vanno sicuramente ricercati in un’attenta e strategica gestione reddituale da parte della direzione aziendale ma anche nelle costanti attività di Ricerca e Sviluppo che stanno alla base della politica di Agrifood, consentendo all’azienda di rispondere in maniera efficace alla costante evoluzione delle esigenze di mercato. Tra i primi basta ricordare il rinnovo frequente del parco macchine all’interno degli stabilimenti Agrifood, come ad esempio il recente acquisto di selettori ottici di ultimissima generazione, per la rimozione di corpi estranei da prodotti vegetali surgelati. Va inoltre ricordata, se pur del 2011, l’installazione di tre impianti fotovoltaici posizionati sul tetto dello stabilimento e del deposito aziendale, per una potenza totale pari a 1.300kWp, che consentono di ridurre notevolmente il consumo di energia elettrica,

soprattutto nei mesi estivi in cui l’esigenza è superiore proprio per il tipo di produzione altamente energivora di Agrifood, riducendo al contempo le emissioni di sostanze inquinanti. In termini di prodotto il successo delle attività di Ricerca e Sviluppo Agrifood è testimoniata anche dai due recenti riconoscimenti ottenuti dall’ azienda durante la partecipazione all’ultima edizione di “TuttoFood”: il Premio Qualità Certificata, grazie al metodo Foglia a foglia, che permette alle foglie di ogni verdura di restare intatte, anche dopo la cottura, mantenendo il sapore, il colore, la morbidezza e i principi nutritivi di un prodotto appena colto. E il Premio Ecosostenibilità, ottenuto con la presentazione del nuovo packaging di aromi Passione Verde, a basso impatto ambientale grazie all’utilizzo ridotto di plastica (75% in meno di PEC rispetto ai packaging tradizionali). Discende che, nel complesso, la gestione ordinaria nel 2012 registra un risultato positivo di 1.364.655, pari al + 17,94% rispetto al 2011. «Sulla base di questi dati, sentiamo di poter giudicare solido lo scenario di crescita – ha dichiarato Valeria Picco, responsabile marketing Agrifood - grazie anche ai buoni spazi di crescita in GDO, un settore considerato marginale fino a poco fa e che oggi, grazie ai primi apprezzamenti ottenuti e ai risultati incoraggianti del 2012, reputiamo strategico per dare un ulteriore incentivo di crescita all’azienda. Non va poi trascurato il nostro obiettivo di espansione all’Estero, dove i prodotti Agrifood, a maggior valore aggiunto, iniziano a riscuotere interesse, soprattutto in Paesi come Usa, Canada e Giappone»

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» di Marcella Pace - foto concesse da Rosarubra

Riccardo Iacobone, amministratore delegato Rosarubra

Rosarubra:

“il miglior vino possibile” A pochi mesi dalla sua fondazione, quest’azienda vitivinicola è divenuta un punto di riferimento del settore Horeca

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l desiderio di riavvicinarsi alle cose che appartengono al territorio, di staccarsi dalla fredda tecnologia e di dedicarsi a qualcosa che si riconduce alla cultura italiana e abruzzese in particolare. Nasce da questo l’avventura Rosarubra, società agricola di Pietranico, entrata nel mercato con la gamma completa dei prodotti solo lo scorso maggio, ma che è già divenuta un punto di riferimento del settore Horeca, Hotellerie-Restaurant-Café, il canale commerciale dell’industria alimentare alberghiera e della ristorazione. Dietro quest’azienda che prende il nome dalla rosa rossa, che è al tempo stesso il simbolo della passione e il profumo ufficiale del Montepulciano d’Abruzzo, c’è un’altra azienda. È stato l’amore personale per il settore dell’enologia di Riccardo Iacobone, amministratore delegato della Micso, azienda fondata a Pescara nel 1984, leader nelle soluzioni tecnologiche Internet Based, unita alla possibilità per

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questa impresa di investire in nuovi progetti a avviare il percorso in ascesa di Rosarubra. «Il progetto iniziale è partito circa quattro o cinque anni fa – racconta Iacobone, nella sala riunioni del modernissimo ufficio della Micso, in cui il rosso, che richiama i vini che producono con Rosarubra, è il colore predominante -. I nostri occhi sono caduti sulla tenuta di Pietranico, un’oasi incontaminata di trenta ettari, a 390 metri di altezza, fatta di querce secolari, fauna autoctona che frequenta i laghi all’interno della tenuta. Il tutto immerso in un silenzio disarmante. I vigneti sono circondati di piante da frutta, uliveti dai quali proviene l’olio Extravergine d’oliva Rosarubra, prodotto in quantità limitata e certificato biologico dall’organismo I.C.E.A., e persino api, tra gli insetti che più di ogni altri subiscono le contaminazioni. Sintomo della totale biodinamicità del territorio. In questa tenuta sorgeva un’azienda che da più di trent’anni conferi-


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va uve di ottima qualità a diverse cantine. Poi siamo subentrati noi della Micso, con la nostra produzione diretta». Inizia così, fondendo le potenzialità della natura che il territorio offre loro, con le grandi competenze che hanno messo in campo, la storia Rosarubra. A supervisionare la produzione di questi vini dai sapori intensi e ricchi, che rimangono impressi nella memoria del palato anche solo dopo un primo sorso, c’è Camillo Zulli, che Iacobone definisce «l’enologo più illuminato nel panorama nazionale. La filosofia di fondo per la nostra azienda è quella di produrre il miglior vino possibile nel miglior modo possibile. Per questo abbiamo intrapreso il cammino delle coltivazioni biologiche. Non tanto per ottenere semplici certificazioni, ma perché siamo convinti che sia la tecnica più adatta al raggiungimento di un vino eccezionale». Ambizioni elevate per questa giovane cantina, che dai suoi esordi ha prodotto sei etichette, molte delle quali hanno ottenuto riconoscimenti di prestigio. Sono tre le categorie che racchiudono i vini Rosarubra. La prima è la fascia dei tre autoctoni: un Montepulciano dai toni morbidi e poco aggressivi, un Cerasuolo e un Trebbiano. «Abbiamo cercato di ridisegnare l’orizzonte del Trebbiano – spiega Iacobone – un vitigno troppo spesso vilipeso, ma che in realtà ha delle grandissime potenzialità». Nella seconda fascia, quella IGT, rientrano Intimo, un blend di Montepulciano e Merlot, medaglia d’oro al Challenge international du Vin di Bordeaux e Triluna, un blend di Chardonnay, Malvasia e Sauvignon, medaglia d’argento al Concours Mondial de Bruxelles, medaglia di Bronzo al Decanter World Wine Awards e ancora medaglia di Bronzo all’International Wine Challenge di Londra. «Intimo è il vino che ci sta dando le maggiori soddisfazioni. È un vino affascinante, che crea quasi dipendenza. Produce un’emozione talmente forte nel berlo che dà una pulsione a riprovarlo». Infine c’è Lomanegra, un blend di due Montepulciani di annate diverse. «E’ il nostro Icon wine. Un vino esclusivo. Ne produciamo solo 2500 bottiglie. È quasi da collezione».

In realtà, tutti i vini Rosarubra sembrano da collezione. E basta guardare il packaging con il quale vengono proposti. Bottiglie eleganti, raffinate e impreziosite da un decoro a marchio Rosarubra, che portano la firma della creatività della Micso. «Producendo un prodotto che sia al top del mercato, in termini di qualità e di valore, stiamo cercando di adempiere alla nostra mission – dice ancora Iacobone

“La filosofia di fondo per la nostra azienda è quella di produrre il miglior vino possibile nel miglior modo possibile, piegando le tecniche al raggiungimento di un vino eccezionale”

La Tenuta a Pietranico

– che è quella di restituire una credibilità all’Abruzzo, che per vocazione territoriale si presta al settore vitivinicolo. Geologicamente il nostro è un terreno

Dettaglio del nuovo spazio degustazioni Rosarubra

predisposto alla coltivazione della vite». Rosarubra non ha dubbi. La sua è una produzione di altissima qualità fatta per un target di nicchia ed esclusivo. Come esclusivo si presenta l’ambiente per degustazioni, con profilo da club riservato, dal design moderno e di lusso, che Rosarubra sta per inaugurare a Pescara

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» di Denia Di Giacomo - foto di Lorenzo Pierfelice concesse dall’Oleificio Bompensa

Bompensa: il futuro della tradizione Parliamo di un luogo dove genuinità, qualità e tradizione sono valori importanti che si respirano nell’aria. Un posto immerso nell’antica Loreto dove il buono della nostra terra è sempre più buono

Tavola d’estate

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ono nato in una famiglia di olivicoltori fortemente legata alla propria terra, alle tradizioni del territorio, al valore di un prodotto autentico, genuino”. Queste le parole di Ferdinando Bompensa, seconda generazione dell’Oleificio Bompensa di Loreto Aprutino. L’Oleificio Bompensa è una realtà attiva ormai dai primi anni 50, un periodo di grande entusiasmo e di rinascita, quella rinascita spirituale e materiale legata alla ricostruzione. E’ in questo fervente periodo, e per la precisione nel 1958, che Rocco Bompensa e suo fratello Leonardo fondano il Frantoio Bompensa. Poi, negli anni ‘70, Ferdinando Bompensa, figlio di Rocco, nonostante la sua professione di insegnante, comincia ad affiancarsi a suo padre nello sviluppo del frantoio, e come spesso accade nel cambio generazionale, il suo ingresso porta all’espansione dell’attività commerciale dell’azienda di famiglia.

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Dopo la scomparsa prematura di Rocco Bompensa, Ferdinando abbandona l’insegnamento e si dedica a tempo pieno alla gestione del frantoio, al quale imprime una svolta commerciale fortemente rivolta ai piccoli consumatori: nascono in questo periodo le latte di piccolo formato e le bottiglie. In questi anni, Ferdinando coniuga la conoscenza approfondita del mondo dell’olivicoltura con le proprie competenze tecniche riuscendo ad apportare significative innovazioni sia nell’automazione del frantoio che di conseguenza nella produzione dell’olio. Oggi dunque l’azienda Bompensa è una realtà che ha attraversato con orgoglio e passione oltre mezzo secolo di storia nel nostro territorio, con lo stesso amore e la stessa dedizione di sempre, quell’attenzione per la propria terra, per le propria azienda e per la propria cultura che lo portano ad essere un fiero portavoce della propria storia ed esperienza. La gestione è sempre


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Ferdinando Bompensa: la seconda generazione

incentrata sulla famiglia, ormai giunta alla sua terza generazione, ma ha cambiato pelle. La terza generazione, Antonella, Alvise e Sara Bompensa, continua ad ispirarsi alla genuinità e alla tradizione produttiva loretese, ma sta mettendo in campo tutte le proprie competenze per consentire all‘attività antica di fare i conti con la modernità e il futuro. Anche se il frantoio non esiste più, la produzione dell’Extra Vergine continua e a questo si affianca un progetto ambizioso, che guarda al territorio, alla sostenibilità e alla capacità delle piccole imprese di fare sistema e di mettere a fattor comune le competenze e i saperi.

nostra tradizione enogastronomica, tutti rigorosamente selezionati e rispondenti ad alti standard qualitativi, tra questi troviamo il pecorino prodotto dall’Azienda

Antonella e Alvise Bompensa: la terza generazione

UN PROGETTO PER UNIRE IL TERRITORIO “L’Oleificio e Azienda Agricola Bompensa vive e conosce il suo territorio da sempre. Per questo motivo ha deciso di selezionare per voi le migliori aziende e i prodotti più gustosi della nostra terra per portarli sulle vostre tavole. Tutti i prodotti che trovate sul nostro sito sono il frutto di questo impegno, volto alla continua ricerca della qualità, del gusto, dell’autenticità. È un lavoro lungo, lento, meticoloso, delicato nel quale mettiamo tutta la nostra passione e il nostro entusiasmo”. Questo si legge sul sito dell’oleificio Bompensa, un descrizione semplice e chiarissima che spiega perfettamente la filosofia della bella iniziativa messa in atto da questa realtà. L’obiettivo è creare una piattaforma comune di prodotti tipici genuini, tipicamente abruzzesi, riconoscibili per qualità e rispetto della tradizione. La filosofia è quella di mettere insieme tante piccole realtà che da sole non saprebbero affrontare gli investimenti necessari ad affrontare i mercati, ma che, messe insieme, sono sicuramente in grado di incuriosire i clienti in ogni parte del mondo. Sul sito internet di Bompensa infatti, è possibile trovare altri svariati prodotti della

Agricola Santa Caterina di Loreto Aprutino, la pasta prodotta con farro e grano duro da agricoltura biologica dalla Masseria dell’Oasi di Penne e i vini dell’Azienda Colle Luce di Casalincontrada, sulle splendide colline teatine. I prodotti selezionati sono sinergici tra di loro, si prestano ad una commercializzazione comune e i successi delle ultime fiere cui l’azienda ha partecipato lo dimostrano. La sfida continua con la selezione di altri prodotti unici e caratteristici e altre aziende di qualità della ricca tradizione enogastronomica abruzzese

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» di Marcella Pace - foto concesse da Abruzzo Creativo

Abruzzo Creativo, le icone nell’uso quotidiano Gli architetti Paola Mucci e Mauro Forte raccontano il loro progetto di valorizzazione della regione tra tradizione e contemporaneità

Paola Mucci e Mauro Forte - foto di Plinio Raimondo

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al Museo delle Genti d’Abruzzo a librerie, enoteche, negozi di fiori e ovviamente di arredamento per la casa. Sono molti i luoghi per le vie del centro di Pescara dove imbattersi in “Abruzzo Creativo”, il progetto nato da due architetti, Paola Mucci e Mauro Forte. «L’idea iniziale era quella di realizzare dei mobili decorandoli con le icone dell’Abruzzo – raccontano nell’ufficio di progettazione dove nasce il concept delle loro creazioni -. Poi, come spesso accade, lo scontro con la realtà fa deviare i percorsi iniziali». È così che nel 2009, nel corso di una mostra di Annalisa Faieta, Abruzzo Creativo fa il suo debutto ufficiale, presentando al pubblico le mug, le tazze americane decorate con i classici simboli della nostra regione, disegnati proprio dalla Faieta. Da allora la produzione di questi architetti non si ferma. Flaiano e i suoi aforismi, la Presentosa, le pecorelle in omaggio a D’Annunzio, diventano tutti particolari decori per tazzine da caffè, vassoi o persino strofinacci. «Io credo che si è legati ad una terra dove si vive e si lavora. Ed è da lì che bisogna prendere spunto – dice Mauro -. Ecco perché abbiamo deciso di valorizzare l’Abruzzo attraverso questo progetto, cercando di sfruttare a pieno tutte le risorse che ci offre il territorio». Se il concept viene ideato nello studio di Abruzzo Creativo, attingendo alla tradizione regionale, anche la realizzazione è affidata ad artigiani locali. Le serigrafie vengono eseguite in un’azienda di Montesilvano, mentre “La Mappanza” viene tessuta a Francavilla. «Ora stiamo cercando di prendere degli accordi anche con un’azienda di ceramica. Il nostro intento è quello di rendere tutto made in Abruzzo creando una rete tra aziende ed artigiani, dando vita a oggetti di uso quoti-

diano che riescano ad attualizzare e allo stesso tempo far conoscere le immagini e i simboli del nostro territorio». È una ricerca attenta quella alla base di questi complementi di arredo. I due designer, infatti, hanno sempre cercato di raccontare la tradizione avvalendosi di immagini mai scontate. Prova palpabile è la linea “Provincia”, una serie di mug che raccontano i 4 territori provinciali. «Per Pescara la scelta è ricaduta sul Ponte del Mare – spiegano – perché molto spesso traiamo spunto dalle discussioni del momento. Per L’Aquila abbiamo optato per le donne di Scanno, vestite con gli abiti tradizionali. Teramo è rappresentata dal rosone della Cattedrale di Atri e infine Chieti dal mosaico della pavimentazione delle terme romane di Vasto». Ma non sono solo le mug ad ospitare le icone abruzzesi. I magneti da souvenir, realizzati in una versione meno classica, infatti hanno dato vita ad “Abruzzo Attack”, il modo per questi due ironici architetti di invitare ad “attaccarsi all’Abruzzo”. «Come uno chef va al mercato e cerca i prodotti che lo stimolano per creare il suo menù – concludono – così noi cerchiamo la forma che più ci aggrada, per alleggerire il più possibile questi simboli». Ora “Abruzzo Creativo” è pronto a lanciare le sue ultime novità. Tra queste, una mattonella sottopentola, realizzata con il feltro decorato con gran parte delle icone già ideate dai due architetti e vassoi in legno irregolari con delle incisioni al laser della Presentosa, senza mai abbandonare l’idea dei mobili a marchio “Abruzzo Creativo”

La tavola natalizia di AbruzzoCreativo, complementi in lana d’Abruzzo di Roberta Castiglione, posate in legno e copri vivande in lino di EuVivo

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PRODUZIONE - DISTRIBUZIONE - FOTOVOLTAICO - IDROELETTRICO - COGENARAZIONE

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MANUTENZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI Il servizio di manutenzione degli impianti fotovoltaici offerto da Neveroil Srl - società del Gruppo Zecca interamente dedicata alle rinnovabili e all’efficienza energetica - prevede un ampio ventaglio di proposte per dare piena soddisfazione alle esigenze del Cliente. Ogni pacchetto di servizi è pensato e calibrato in base alle specifiche richieste sia in termini di costo sia in termini di articolazione delle attività ed ha come obiettivo quello di garantire la massima redditività dell’impianto fotovoltaico. Si parte dal pacchetto base con la semplice pulizia dei pannelli, che viene effettuata utilizzando acqua demineralizzata ed evitando l’abrasione - e relativa opacizzazione - delle superfici vetrate. Al servizio di pulizia si può aggiungere un contratto di manutenzione ordinaria dell’impianto con verifiche a cadenze programmate e con l’ausilio delle analisi termografiche. L’assistenza può essere completata integrando il servizio di manutenzione straordinaria e pronto intervento, con reperibilità continua e risposta entro le 24 ore del personale specializzato. La risoluzione di criticità complesse è garantita entro le 48 ore. Per il Cliente più esigente, Neveroil Srl ha strutturato un servizio di Conduzione e Manutenzione che include, oltre alla manutenzione ordinaria, anche la manutenzione straordinaria, il monitoraggio della produzione e la minimizzazione del fermo impianto.

COGENERAZIONE Il processo di conversione di un combustibile produce una significativa quantità di energia termica di risulta che può essere efficacemente recuperata per generare, anche in un unico processo, altre tipologie utili ed immediatamente utilizzabili di energia. L’ideazione, la progettazione e la realizzazione di un impianto cogenerativo necessitano di competenze ingegneristiche ben più importanti rispetto ad altre tecnologie di produzione di energia. Un impianto di cogenerazione può conferire calore già disponibile a edifici - pubblici o privati - e a processi. Il Gruppo Zecca forte della sua centenaria esperienza nella produzione di energia e da sempre attento al rispetto dell’ambiente e agli sviluppi tecnologici, può soddisfare richieste di tipo EPC (Engineering Procurement and Construction) potendo fare affidamento su uno staff altamente competente. Anche grazie alla consociata Neveroil Srl è in grado di proporrae al Cliente pacchetti all-inclusive per fornitura, manutenzione e assistenza post-vendita di impianti cogenerativi di qualsiasi dimensione e tipologia. L’assistenza al Cliente può essere prestata anche nelle fasi autorizzative e nei rapporti contrattuali GSE (Gestore Servizi Energetici) sia prima sia dopo la costruzione dell’impianto.

ZECCA ENTRA IN SMART

ARRIVA LA SOA OG10

ZECCA MIGLIORA L’EFFICIENZA DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE A VANTAGGIO DELL’ AMBIENTE

Con l’adesione al Consorzio Smart Scarl - soggetto gestore del Polo di Innovazione Smart, Dominio Energia - Zecca conferma di essere una delle realtà imprenditoriali italiane più attente all’innovazione tecnologica e alle evoluzioni del settore energetico. L’interazione intensiva con altre 2 aziende tra le circa 70 imprese aderenti ha consentito la concretizzazione del progetto di ricerca Energy Owl dedicato alle cosiddette “Smart Grids”, le reti intelligenti capaci di coniugare l’utilizzo di tecnologie tradizionali con soluzioni digitali innovative. Per la realizzazione del progetto, che vede la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica dell’Università dell’Aquila, i parteners del progetto Energy Owl hanno previsto un investimento pari a circa 548 mila euro.

Per la partecipazione agli appalti pubblici la Società Odoardo Zecca Srl si è dotata di attestazione SOA, categoria OG10 che riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione degli interventi a rete che sono necessari per la distribuzione ad alta e media tensione e per la trasformazione e distribuzione a bassa tensione all’utente finale di energia elettrica e la costruzione, la manutenzione e la ristrutturazione degli impianti di pubblica illuminazione, da realizzare all’esterno degli edifici. La Certificazione conferma i requisiti di affidabilità e solidità dell’azienda.

Dopo oltre un secolo di attività il gruppo Zecca ha maturato esperienze in ogni segmento della catena energetica. Con gli interventi di efficentamento sulle proprie reti di distribuzione in media tensione risponde all’esigenza di tutela ambientale oltre a consentire ad una notevole riduzione dei costi. La riclassificazione delle reti storiche aziendali permetterà una forte riduzione delle perdite di rete e rende i tempi di recupero dell’investimento molto brevi. In questo modo verranno risparmiate all’ambiente circa 182 t/ anno di CO2.

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» di Denia Di Giacomo - foto concesse da Confartigianato Chieti

L’intervento del presidente di Confartigianato Abruzzo Angelo Taffo

“Ritorno al futuro” in Confartigianato Chieti

Nuova brillante iniziativa organizzata da Confartigianato Chieti, una due giorni di Open days dedicata a molteplici iniziative, rivolte a giovani, imprese, istituzioni e banche. Per l’occasione inaugurata anche la nuova sede

C

ome sempre Confartigianato Chieti rimarca la sua propositività e questa volta lo fa con una due giorni dedicata al territorio, con i suoi giovani, le imprese, le istituzioni e le banche, un’ iniziativa che pone il suo obiettivo primario nella valorizzazione e nel rilancio delle imprese esistenti e nel favorire la nascita di nuove. Tutto questo e molto altro ancora si chiama “Ritorno al futuro”, ed è appunto un Open days che Confartigia-

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nato Chieti ha organizzato e promosso nei giorni 29 e 1° dicembre con la partecipazione di numerosissimi visitatori, ospiti e relatori. Location dell’evento la piazza Falcone e Borsellino, sede teatina di Confartigianato, un luogo che come un’antica agorà greca si è visto animato da workshop, convegni ed un faccia a faccia tra il presidente della Regione Gianni Chiodi e molti imprenditori. Tutto è partito con un workshop

interattivo rivolto alle quinte classi degli istituti tecnici superiori di Chieti e provincia, tra i quali hanno partecipato gli studenti dell’istituto tecnico commerciale Galiani, dell’Ipsia e del Gonzaga. I ragazzi si sono cimentati in un corso accelerato di economia e del saper fare impresa che ha dato loro modo di confrontarsi in modo pratico e concreto con una ipotetica realtà lavorativa, «I ragazzi – ha dichiarato Daniele Giangiulli, direttore Confartigianato


seminari&convegni

Daniele Capezzone presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati

Chieti- hanno appreso i segreti per avviare un’impresa e hanno visto in concreto, grazie ai nostri esperti, come si redige un business plan aziendale. Un modo per avvicinarli, fattivamente, a tutto quanto ruota intorno al mondo delle imprese». Poi è stata la volta dell’ufficializzazione della fusione tra Creditfidi e la Cooperativa Artigiana di Garanzia di Pescara. «Creditfidi ingloba altri 400 soci ad

La locandina dell’evento

ulteriore conferma di una crescita- ha aggiunto Giangiulli- che è stata progressiva e inesorabile nel tempo». Subito dopo, sempre nella prima giornata, nella sala conferenze di Confartigianato, è stato presentato il bando regionale “Credito è crescita” alla presenza dei direttori generali della Bcc Sangro Teatina Fabrizio Di Marco, della Bcc Abruzzese Rocco Finocchio e di Renato Di Domenico Responsabile Centro Imprese BNL Pescara. La giornata del 29 si è conclusa presso la sede di Confartigianato nella quale è stato ospite il presidente della Regione Gianni Chiodi che si è confrontato con i tanti quesiti degli imprenditori presenti. Programma altrettanto ricco di iniziative per la giornata del 1° dicembre, nel corso della quale si è svolto il gran finale dell’Open days di Confartigianato con un convegno, dal titolo “Senza piccole imprese non c’è futuro,” che ha visto la partecipazione di numerosi illustri ospiti, tra i quali: il sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei

Il taglio del nastro della nuova sede di Confartigianato Chieti

Ministri Giovanni Legnini, il presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Daniele Capezzone, Alfredo Castiglione, vice presidente della Regione Abruzzo e a Andrea Ziruolo, professore di Economia Aziendale all’Università D’Annunzio, le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale di Confartigianato Imprese Giorgio Merletti. Le Open days si sono concluse con l’inaugurazione della nuova sede di Confartigianato che ha ricevuto la benedizione di don Camillo Cibotti, vicario episcopale. È stata un’iniziativa ricca di avvenimenti e di dibattiti, dove il concetto principe può riassumersi con poche parole: fare, muoversi, parlare e cercare soluzioni, tutto questo per non soccombere, soprattutto in questo durissimo periodo. «Confartigianato, come sempre, si rinnova – ha spiegato Giangiulli- e amplia la sua offerta nel pieno interesse delle nostre imprese che vanno supportate in un momento di crisi senza precedenti»

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» di Piergiorgio Greco - foto concesse dalla Cdo

Alcune immagini della prima edizione dell’Expo della Sussidiarietà

Primo Expo della Sussidiarietà Tre giorni di formazione, dibattiti, incontri, esperienze e presentazioni sul tema “Per un welfare sussidiario: la sfida del cambiamento” organizzati dalla Compagnia delle Opere

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a sussidiarietà come coraggio di valutare ciò che funziona e produce valore, superando barriere ideologiche e partitiche. La sussidiarietà come strada per superare la crisi dei nostri giorni, ripartendo dalla responsabilità di ognuno. È il giudizio emerso dalla prima edizione dell’Expo della Sussidiarietà, la tre giorni promossa dalla Compagnia delle Opere Abruzzo Molise in collaborazione con la Regione Abruzzo Direzione Riforme istituzionali, Enti Locali, Bilancio e Sport, che si svolta presso il Centro Espositivo Ex Cofa del Porto Turistico di Pescara. Tre giorni di formazione, dibattiti, incontri, esperienze e presentazioni sul tema “Per un welfare sussidiario: la sfida del cambiamento”. Di alto profilo è stata la decima edizione della Scuola di Sussidiarietà, il corso di formazione realizzato nell’ambito dell’Expo insieme alla Fondazione per la Sussidiarietà, al quale hanno partecipato dirigenti, funzionari e manager. Tra questi, Vincenzo Pallini, funzionario della Regione Abruzzo, Direzione Riforme Istituzionali che ha dichiarato: «Sono state lezioni particolarmente intense, da cui si possono trattenere

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vari insegnamenti. In primo luogo, la necessità di dati oggettivi per poter analizzare il contesto in cui si vive: nella Scuola ne sono stati forniti tantissimi, davvero indispensabili per una conoscenza di problemi e opportunità. Inoltre, serve un grande coraggio per attuare scelte utili, che sappiano valutare ciò che vale e cosa no, specie in periodi di magra come quelli attuali. In terzo luogo, la pubblica amministrazione deve superare l’autoreferenzialità ed incontrare persone, associazioni, realtà dinamiche per confrontarsi e decidere al meglio. Infine, è necessario non rimanere incastrati nelle procedure ma, laddove la legge lo consente, rischiare con scelte e giudizi che partano dalla realtà, a vantaggio di tutti». Particolarmente apprezzato l’intervento di Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, che ha presentato il Rapporto sulla Sussidiarietà dedicato ai neolaureati. «Non è vero - ha detto Vittadini - che non serve laurearsi, come sostengono in molti: tutti gli indicatori ci dicono il contrario. Chi si forma, trova prima lavoro. Per questo, è necessario investire di più sull’università, come è necessario investire in capitale umano per far ripartire il nostro Paese.


eventi

Purtroppo, c’è una classe politica ferma a cinquant’anni fa, che non si rende conto di cosa il mercato oggi chiede ai nostri giovani». Dello stesso avviso anche il professor Luca Antonini, presidente della Commissione paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale che ha affermato: «E’ quasi impossibile, oggi, fare riforme in questo Paese, perché i cambi repentini di maggioranza portano a distruggere in continuazione quel po’ che si costruisce. Speriamo che in questa legislatura si riesca a fare un passo avanti per modernizzare il sistema politico». Molto ricca è stata la parte espositiva, che ha avuto tra i protagonisti il Polo d’innovazione dell’Economia Civile, gestito dalla consortile Irene, con tante opere sociali, progetti, iniziative presentate ai visitatori. Nell’area workshop, poi, si sono incontrate numerose associazioni per conoscersi e farsi conoscere. E molto apprezzata è stata anche la mostra “Sinfonia dal “nuovo mondo”. Un’Europa unita dall’Atlantico agli Urali”, visitata da centinaia di studenti accompagnati da guide che li hanno introdotti alla scoperta del Vecchio Continente, delle sfide e delle sue origini. Applausi a scena aperta, infine, per il professor Franco Nembrini, protagonista di una lettura coinvolgente di Dante.

«Nella nostra regione - ha detto Giuseppe Ranalli, presidente di Cdo Abruzzo Molise - la sussidiarietà si sta affermando lentamente. C’è ancora tantissimo da fare, ma da dieci anni, grazie alla Scuola di Sussidiarietà, possiamo dire che qualcosa sta cambiando. Il problema è culturale: ci sono molte resistenze, perché la politica ha paura, convinta che sussidiarietà sia sinonimo di perdita di potere. Da quando abbiamo iniziato la Scuola di Sussidiarietà abbiamo studiato la sua portata dal welfare alla formazione professionale, dalla riforma universitaria alle pmi, fino alle public utilities e alla pubblica amministrazione. Peccato che la contrapposizione ideologica caratterizza il nostro Paese da secoli e la prassi, a prescindere da chi abbia governato, è profondamente statalista. La logica “dalla culla alla tomba”, però, non può più funzionare». Gli ha fatto eco Carlo Masci, assessore alla Riforme Istituzionali della Regione Abruzzo che ha affermato: «La scelta di sostenere questa iniziativa si è rivelata vincente, perché sono stati giorni di riflessione intensa, con autorevoli ospiti. Rimaniamo convinti che la strada della sussidiarietà ben si sposa con le scelte che abbiamo attuato in questi anni, ed è la sola che può permettere un salto di qualità, facendoci uscire da una fase di crisi dalle proporzioni inimmaginabili»

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» a cura della redazione - foto concesse da Ecologica Valtrigno

Alcune immagini della manifestazione che ha presentato l’iniziativa di Ecologica Valtrigno

eventi

Leonardo Mastrangelo con il sindaco di San Salvo, Tiziana M agnacca

Raccolta olio usato, l’iniziativa di Ecologica Valtrigno a difesa dell’ambiente I cittadini di San Salvo, in collaborazione con il Comune, potranno consegnare in un’apposita tanica l’olio utilizzato in cucina presso alcuni centri di raccolta allestiti in città

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artita con grande entusiasmo l’iniziativa dell’azienda Ecolgica Valtrigno srl di San Salvo, che vede il riciclo dell’olio usato in cucina con l’obiettivo di difendere e rispettare l’ambiente. L’azienda, in occasione della manifestazione “Raccolta Olio” ha consegnato gratuitamente, delle pratiche tanichette per raccogliere l’olio nelle case che poi verrà portato negli appositi centri di raccolta allestiti presso delle attività commerciali e presso l’Eco Centro del Comune di San Salvo che ha patrocinato la manifestazione. Leonardo Mastrangelo, titolare della Ecologica Valtrigno, ha spiegato come l’olio di origine vegetale usato in cucina se non adeguatamente gestito può arrecare ingenti danni alla rete idrica domestica, alla rete fognale comunale, ai depuratori e all’ambiente marino. La modalità di raccolta dell’olio è molto semplice attraverso le taniche che vengono svuotate nei punti di raccolta. «Da un rifiuto – ha spiegato l’imprenditore Mastrangelo – è possibile creare una risorsa nel rispetto dell’ambiente. Da questo punto di vista l’amministrazione comunale di San Salvo si è mostrata molto sensibile e molto attiva». «Con questo nuovo servizio –ha dichiarato il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca– di consegna degli oli esausti alimentari utilizzati in cucina nelle nostre case, ampliamo in città le modalità di raccolta dei rifiuti e che sinora venivano

gettati nella rete fognante cittadina inquinando l’ambiente». «Fare bene la raccolta differenziata – ha aggiunto il sindaco – completa il circolo virtuoso dell’olio vegetale che può, una volta lavorato, essere riutilizzato come lubrificante e anche nelle aziende di cosmesi. Tutto ciò consentirà di rispettare l’ambiente e nel contempo di avere risparmi sulle famiglie che dovranno pagare la tassa comunale sui rifiuti». Presenti all’evento anche i consiglieri comunali Tonino Marcello e Angiolino Chiacchia. Ai cittadini sono state consegnate taniche di plastica da 5 litri con le quali conferire olio di frittura, del tonno d’oliva o di qualsiasi altro prodotto alimentare nelle quattro stazioni previste a San Salvo. Chi non avesse ricevuto la tanica può ritirarla gratuitamente presso l’Ecocentro nella zona industriale o la sede dell’Ecologica Valtrigno in via Libero Grassi 80. Ha partecipato all’evento anche una delegazione di studenti dell’Istituto Mattioli di San Salvo accompagnati dal dirigente Maria Luisa Di Mucci e dal professor Edmondo Laudazi. «Il nostro scopo –ha concluso Mastrangelo- è quello di sensibilizzare il cittadino in quanto 10 litri di olio esausto utilizzato in cucina e gettato negli scarichi di casa equivalgono ad 1 milione di litri d’acqua inquinata. A tal merito è importante che tutti sappiano che l’olio da cucina è nemico dei nostri mari ed è nostro dovere tutelare e rispettare la natura che ci circonda»

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» a cura della redazione - foto concesse da Pescara Tips

Una delle attività commerciali della città raccomandate da Pescara Tips

eventi

Il sito web Pescara Tips, fruibile sui diversi dispositivi

Pescara Tips, la città è sul web È online un nuovo portale che descrive i luoghi del territorio attraverso immagini e racconti di chi li ha ideati e li vive ogni giorno

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escara ha la magia di farti sentire bene con il mondo, senza che ciò ti richieda sforzo alcuno”. A dirlo non è stato un pescarese, ma Tim Sparks, giornalista e scrittore inglese, in un articolo pubblicato sul Daily Telegraph. Ed è proprio questa la magia che un gruppo di giovani creativi sta cercando di raccontare agli stessi pescaresi e ai turisti, attraverso il web. Da alcuni giorni, infatti, è online PescaraTips.com, un progetto ideato e realizzato da Operaviva, studio creativo di Cristina Napoleone e Alessandro Leardi, dedicato al mondo del design grafico multimediale, specializzato nella comunicazione sociale e culturale, e Giuseppe Di Lalla, esperto di web marketing e creatore di Moli.se, guida on-line per le vacanze nella regione più giovane d’Italia. «L’idea - racconta Cristina Napoleone - è nata con l’intento di valorizzare il territorio, di offrire un servizio ai cittadini ma allo stesso tempo di far conoscere Pescara a chi viene da fuori. La città è piena di persone che hanno investito le loro passioni e il loro talento in attività di qualità che danno valore al territorio e ne aumentano anche l’interesse per un turista». Non si tratta di una recensione delle attività che compongono il tessuto commerciale della città, ma di descrizioni fornite dagli stessi titolari che in brevi interviste, realizzate da Marcella Pace, raccontano storia, filosofia e specialità dei loro locali. «I negozi – spiega ancora Cristina – non vengono scelti sulla base dei nostri gusti. La selezione dei luoghi, infatti, avviene attraverso il passa parola. I Tips, da cui deriva anche il nome del progetto, rappresentano i consigli forniti da chi Pescara la vive e la conosce da anni. I titolari degli esercizi intervistati sino ad oggi ci hanno lasciato delle vere dritte riguardo i posti dove amano mangiare, fare shopping, dove passano le serate e il tempo libero. Ed è proprio così che continuiamo ad individuare e ad inserire attività sempre nuove nel nostro portale che

rimane dunque in costante aggiornamento». Il sito è suddiviso in cinque grandi categorie. “Food and Drink” racchiude pizzerie, ristoranti, enoteche, birrerie, gelaterie e caffetterie. Insomma tutti quei luoghi che allietano il palato di pescaresi e non. Il tempo libero, dai dischi, ai libri sino ai centri benessere, è rappresentato dalla sezione “Leisure”. La categoria dello “Sport”, con i suoi negozi di abbigliamento e attrezzature sportive oltre alle strutture dedicate all’attività fisica, si affianca a quella del “Fashion” che invece raggruppa i negozi più glamour che vestono i pescaresi. Spazio infine all’arredamento della casa, con la sezione dedicata al “Design”. Dalla prossima primavera, infine, diverrà cliccabile anche una sesta categoria, “Beach”. «In una città di mare come Pescara – dice ancora Cristina- non poteva mancare una sezione dedicata agli stabilimenti balneari. La messa on line in primavera avverrà giusto in tempo per aiutarci nella scelta dell’ombrellone». Valore aggiunto del sito web è rappresentato dalle foto, che più di ogni parola descrivono nell’immediatezza i luoghi di Pescara, scattate con intensa creatività da Plinio Raimondo, giovane e talentuoso professionista dell’immagine. Il portale, minuziosamente curato nel design grafico, è fruibile su tutti i dispositivi, anche quelli mobili, e presente sui più importanti social network

Lo staff di Pescara Tips Giuseppe Di Lalla, account e marketing on-line Alessandro Leardi, concept e web design Cristina Napoleone, concept e branding Marcella Pace, giornalista Plinio Raimondo, fotografo

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PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

a cura di Denia Di Giacomo

101 Ventricina mon amour

96 Unforketable, non chiamatele videoricette 91 Dal cibo ai matrimoni, passando per le bollicine! 93 Traparentesi 98 Almond ‘22, la storia della birra d’Abruzzo 105 Le Colline Teramane festeggiano 10 anni 107 Pesce e bollicine, binomio eccellente 109 Tra Natale e l’Epifania 111 Meteo, vino e Natale! 115 Il corpo femminile a simbolo del disagio esistenziale 117 Seven Wishes for the Peace 119 Shabby Chic: dal passato la tendenza del futuro 123 Anita De Sipio, profession wedding planner

103 Words of Wine: i vincitori del 2013

113 Il trionfo del sapere alla 55. Biennale di Venezia



PAPILLE

DAL CIBO AI MATRIMONI, PASSANDO PER LE BOLLICINE!

» di Denia Di Giacomo

“Meglio andare alla deriva o parcheggiarsi per sempre nel porto?”

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uale occasione migliore se non quella delle festività per parlare di cibo? E la nostra sezione comincia proprio con questo, grazie ad Unforketable, una sorta di enciclopedia del gusto nata dalla collaborazione tra il grande chef Niko Romito e il pastificio Garofalo, un’occasione da non perdere, per imparare, regalare o semplicemente approfondire… Da bravi buongustai quali siamo passiamo subito al buon bere, ripercorrendo la lunga storia di Almond ’22, con Jurij Ferri che ci racconta la storia del suo noto birrificio di Spoltore. La birra ormai è diventata un prodotto molto amato a casa a nostra, soprattutto Spoltore, che ne è quasi la patria adottiva, ma di prodotti locali ve ne sono moltissimi e numerose anche le storie di

artigiani che si dedicano anima e corpo alla loro creazione, esempio famoso è quello della ventricina. Questo prelibato salume tipico del vastese si è meritato il podio nel Campionato Italiano del salame grazie al salumificio di Fiore di Fresagrandinaria in provincia di Chieti, che insieme ad alcuni suoi colleghi sempre della provincia teatina ha saputo mantenere altissimo l’onore dei nostri salumi a livello nazionale. Ma il cibo è anche cultura, espressione e dunque giornalismo, ecco perché nasce la manifestazione Words of Wine, il concorso giornalistico internazionale sul tema “l’Abruzzo e i suoi vini” che ha visto ben 630 accreditati tra i quali 32 giornalisti stranieri e tutte le guide dei vini rappresentate dai dirigenti con una sala dell’Aurum stracolma di partecipanti. E sempre rimanendo nel mondo del vino approdiamo sulle Colline Teramane, con la DOCG Montepulciano d’Abruzzo che ha festeggiato 10 anni. Un’occasione importante che si è tenuta presso il Laboratorio per le Arti Contemporanee ARCA a Teramo. Sempre di nettare divino e buon cibo si parla nell’articolo successivo, dove raccontiamo l’elegante cena svoltasi presso

ristorante La Conchiglia D’Oro di Pineto dove i sorprendenti sapori dello chef Claudio Di Remigio sono stati accompagnati da fiumi di champagne e hanno creato un binomio eccellente. Passiamo poi alle considerazioni del maestro sommelier Nicola Boschetti, che ci stupisce sempre con la sua lucida analisi del mercato e agli utilissimi consigli del nutrizionista dottor Pietro Camparo. Chiara Strozzieri che ci racconta invece le sue impressioni sulla 55 esima edizione della Biennale di Venezia curata da Massimiliano Gioni, mentre Anna Cutilli ci allieta analizzando le sinuose linee femminili nell’arte di Giovanni Federico. Sempre di arte, ma questa volta per uno scopo molto nobile, parla l’articolo successivo, con il progetto Seven wisches for the peace – ovvero sette pensieri per la pace –una nobile iniziativa portata avanti da ben sette artiste protagoniste di un messaggio dedicato alla pace. La sezione si conclude con la storia di Anita Di Sipio, una wedding planner professionista che ormai da 17 anni porta avanti questo splendido mestiere, fatto di creatività ma anche di grande precisione

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TRAPARENTESI

ARTE

A NOCCIANO RIAPERTO IL MUSEO DELLE ARTI Il castello di Nocciano apre nuovamente le sue grandi porte all’arte, e lo fa accogliendo tra le sue antiche mura Museo delle Arti, la cui direzione è stata affidata alla dottoressa Chiara Strozzieri, critico d’arte, la quale ha progettato per l’8 dicembre 2013 una giornata di festeggiamenti per la riapertura della nota istituzione museale. L’opera di arricchimento e riqualificazione artistica del castello a suo tempo era stata iniziata da Eugenio Riccitelli che, grazie alla donazione di opere da parte di artisti tra i più qualificati della regione, pose le basi per la più importante raccolta civica di arte abruzzese contemporanea in Italia.

RICONOSCIMENTI

60 LE STRUTTURE A MARCHIO “OSPITALITA’ ITALIANA”

Presso la Sala Camplone della Camera di Commercio di Pescara, lo scorso dicembre si è tenuta la cerimonia di assegnazione del Marchio Ospitalità Italiana, un ambizioso riconoscimento nazionale che viene attribuito, ogni anno, dal sistema camerale alle strutture ricettive che si siano distinte per qualità, accoglienza ed eccellenza. 60 le strutture premiate quest’anno, con un incremento di 25 realtà in più rispetto al 2012: «Un segnale – commenta il presidente Becci – di come gli operatori del settore cerchino di stare al passo con i tempi». 26 sono gli esercizi di nuova candidatura, cioè quelli che hanno ricevuto il marchio per la prima volta; 6 gli agriturismi, 1 le country house, 14 gli hotel e 38 i ristoranti (+ 18 rispetto all’anno precedente). Tutti loro hanno dovuto presentare una domanda alla C.C.I.A.A. di Pescara che ha, in collaborazione con l’ISNART (Istituto nazionale ricerche turistiche), emanato un apposito bando: dal momento della presentazione, è trascorso un anno in cui le strutture si sono sottoposte ad un apposito disciplinare che è stato verificato con delle visite ispettive a sorpresa dallo staff dell’Isnart. Il Marchio Ospitalità Italiana ha ottenuto il riconoscimento dal Governo come una delle 6 priorità dell’agenda Expo 2015. L’elenco delle strutture premiate è disponibile ai seguenti link: www.pe.camcom. it oppure www.10q.it.

ARTE

L’ARTE DI SERGIO SARRA IN MOSTRA A PESCARA

Da sabato 21 dicembre 2013 fino al prossimo 21 gennaio 2014, presso la sede di Pescara di Slet-Studio legale e tributario - nel Palazzo Perenich in via Gabriele d’Annunzio, 69 – saranno esposti al pubblico quattro nuovi dipinti di Sergio Sarra: Double House, Selfportrait, Interno con tavolo e finestra, Casa di montagna in Svizzera, opere che richiamano l’interesse dell’artista verso la dinamica spaziale dell’architettura e del paesaggio. «Il fatto che gli ambienti di questo palazzo abbiano ospitato in passato la facoltà di Architettura - commenta Sergio Sarra - mi ha condizionato e portato a scegliere dei quadri che in qualche modo riguardassero la realtà di un interno, della forma di una costruzione, di una mappa». Lo Studio Slet è vicino al mondo dell’arte e offre assistenza anche ad artisti, gallerie e musei e promuove le espressioni artistiche contemporanee. Ne è testimonianza la presenza permanente nella sede di Pescara di opere di Carla Accardi, Letizia Battaglia, Christelle Familiari, Luigi Ghirri, Joseph Kosuth, Armin Link, Michelangelo Pistoletto, Pietro Roccasalva e Ettore Spalletti. Info: 0854219242

ENOLOGIA

LA CANTINA EREDI LEGONZIANO PRESENTA “36”

È nato “36”, il primo Spumante Metodo Classico Abruzzo a Denominazione di Origine Controllata prodotto interamente in Abruzzo con sole uve autoctone di Pecorino Passerina e Cococciola. Un prodotto concepito dalla cantina Eredi Legonziano di Lanciano. Alla presentazione sono intervenuti: Valentino Di Campli, presidente cantina Eredi Legonziano, Alessandro Bocchetti, giornalista e critico del Gambero Rosso, Carmine Rabottini, Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo e Giuseppe Cavaliere, Regione Abruzzo. «L’idea di offrire sul mercato uno spumante che rifletta il paesaggio abruzzese è in linea con il progetto di filiera regionale mirato a ridurre la vendita di basi spumante a cantine del nord per offrire al consumatore finale l’espressione del territorio», questo ha dichiarato Alessandro Bocchetti nel corso della presentazione di “36”.

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SU SUBITO.IT ROCCARASO BATTE LE ALPI!

VACANZE

Quali sono le mete invernali preferite dagli italiani in vista delle vacanze di Capodanno? Subito.it, il più grande sito di annunci di compravendita tra privati in Italia, ha stilato la classifica delle prime tre località più cliccate nei mesi che precedono la partenza. Da un esame delle ricerche effettuate nella categoria Case Vacanza nel periodo in cui solitamente vengono pianificate le ferie (novembre e dicembre) emerge che la meta più popolare è Roccaraso, in Abruzzo. Su una totalità di oltre 40 differenti destinazioni rilevate tra le ricerche inerenti alla voce Case Vacanza Roccaraso, ha registrato l’11% delle ricerche totali, battendo perle delle Alpi come Livigno (5,6%) e Cortina (5%). Case, appartamenti, baite, chalet, ecco cosa si materializza nel nostro immaginario se programmiamo di metterci sci o tavola ai piedi. Magari posizionati in maniera strategica per consentirci di fare a meno dell’auto una volta arrivati. Lo sa bene chi inserisce un annuncio per affittare la propria casa vacanza: l’espressione più utilizzata nella descrizione dell’annuncio è infatti “vicino alle piste/sulla neve” (14%), naturalmente in abbinamento alle parole “in montagna” (30%), “Capodanno” (21,8%) e “Natale” (19,3%).

AMBIENTE

Comuni Ricicloni d’Abruzzo

Sono stati premiati a Pescara i 35 Comuni abruzzesi che risultano aver raggiunto l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata nel rapporto 2013 di “Comuni Ricicloni” di Legambiente. La cerimonia si è svolta al termine del workshop Riciclabruzzo, organizzato da Legambiente e Regione Abruzzo per parlare del percorso verso il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti, di raccolta e di selezione per il massimo riciclo di materia, e di gestione dei rifiuti verso la tariffazione puntuale. La percentuale media abruzzese della raccolta differenziata è pari a 37,6% ed ha raggiunto un livello in linea con la media nazionale dei rifiuti raccolti. L’obiettivo del 65% di raccolta differenziata è stato conseguito dall’11,48% dei 305 Comuni abruzzesi ma per molti è ancora lontano.

SCIENZE

IL PREMIO NOBEL RUBIA AL GRAN SASSO SCIENCE INSTITUTE

Il Gran Sasso Science Institute (GSSI) ha inaugurato il suo primo anno accademico, 2013-2014. In occasione di questo evento, il premio Nobel per la Fisica e senatore a vita Carlo Rubbia, che è anche uno dei docenti del GSSI, ha tenuto la lectio magistralis “La scienza nel XXI° secolo”. All’evento sono intervenuti Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo Economico, Fabrizio Barca, ex ministro della Coesione Territoriale, Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila, Paola Inverardi, rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila e Guido Martinelli, direttore della SISSA. “È una giornata magnifica: un progetto che sembrava un sogno diventa oggi realtà”, ha commentato il direttore del GSSI, Eugenio Coccia. “I nostri primi 36 allievi – ha spiegato Coccia – sono stati selezionati a partire da 552 domande, sono dei giovani talenti arrivati dall’Italia e dall’estero per studiare e formarsi all’Aquila nel GSSI, attratti anche dall’approccio interdisciplinare che abbiamo dato al nostro Istituto. È un segno straordinariamente positivo per la città e per il sistema di alta formazione in Italia”, ha concluso Coccia.

TEATRO

IL TEATRO IMMEDIATO APRE LA STAGIONE A CITTà SANT’ANGELO

Il 16 novembre si è alzato il sipario sulla stagione 2013-2014 del Teatro Comunale di Città Sant’Angelo, curata dall’Associazione Teatro Immediato di Pescara, sotto la direzione artistica di Edoardo Oliva. Dopo un lungo percorso nella città di Pescara, la compagnia giunge a Città Sant’Angelo per curare la nuova stagione dal titolo Legami, che si snoda attraverso percorsi drammaturgici che hanno come filo conduttore “la cultura dei legami”. Nove eventi in programmazione: 2 produzioni della Compagnia del Teatro Immediato, 3 letture dei classici all’ora del the e 4 spettacoli ospiti per la stagione che segna il primo anno di lavoro del gruppo pescarese all’interno del Teatro Comunale e che pone l’accento sulla drammaturgia contemporanea e sulle importanti esperienze teatrali del territorio abruzzese. Info: cell. 3336530249 - info@teatroimmediato.it

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TRAPARENTESI

ATTIVITA’

GIOCARE NELLA FORTEZZA

Continua il ricco cartellone di eventi “Giochi di…Fortezza” previsto nella grande fortezza di Civitella del Tronto. Le attività si terranno fino al 27 aprile 2014 e per parteciparvi, oltre alla quota di iscrizione, è obbligatoria anche la prenotazione. Si tratta di visite guidate, giochi, laboratori per bambini, dimostrazioni e molto altro ancora da svolgere all’interno della storica fortezza che da sempre rappresenta uno dei fiori all’occhiello della nostra regione. Un modo diverso e divertente strutturato sia per bambini che per gli adulti, per poter scoprire i segreti di questo storico posto all’insegna di una giornata diversa. Info: 320.8424540 - www.fortezzacivitella.it

ATTUALITA’

BALTOUR PRIMA IN ITALIA

Il Gruppo Baltour, con quasi 12 milioni di chilometri l’anno percorsi in Italia si conferma al primo posto, in Italia, tra le realtà aziendali che si occupano di trasporto passeggeri su autobus per le lunghe distanze. Era stato così anche nel 2011, ma il nuovo report presentato a Roma dal prestigioso Laboratorio di Politica dei Trasporti (TRASPOL) del Politecnico di Milano, unisce alla conferma del primato la constatazione che i tre marchi che fanno capo al Gruppo (Baltour, Sena ed Eurolines) mantengono un trend di crescita sensibilmente superiore a tutto l’ampio novero degli altri operatori di settore. L’offerta del Gruppo Baltour risulta peraltro essere la più ampia ed articolata del panorama nazionale, collegando ogni giorno oltre alle 17 regioni italiane, 23 nazioni europee per oltre 500 destinazioni servite. L’analisi che riguarda le percorrenze svolte nella sola Italia è stata presentata alcuni giorni fa nell’ambito di un convegno promosso da Anav e Ttg in occasione dell’International Bus Expo, a Roma.

ATTUALITA’

CHIETI TRA LE PIU’ VIRTUOSE D’ITALIA

Il 2013 lascia l’amaro in bocca per quanto riguarda la crisi economica, ma porta un retrogusto dolciastro in termini di qualità della vita: sono 59 infatti le province italiane, su un totale di 110, in cui è stato registrato un miglioramento, che è stato peraltro il più alto negli ultimi 5 anni. È il ritratto stilato dall’Università La Sapienza per Italia Oggi Sette, che conferma al primo posto nella graduatoria generale la provincia di Trento, seguita, nella top ten, da quella di Bolzano, Aosta, Cuneo, Belluno, Siena, Parma, Pordenone, Verona e Treviso. Lo studio evidenzia anche un marcato miglioramento delle regioni del Centro e, contestualmente, un ulteriore arretramento del Sud e Isole. Sono stati monitorati 9 elementi: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita. Tra le città insicure agli ultimi posti troviamo Pescara mentre la le più virtuose Chieti si classifica tra le prime 10 del mezzogiorno. Nota molto negativa per L’aquila, che insieme a Ravenna e Trieste è tra le città italiane dove primeggia il reato per sfruttamento della prostituzione.

EVENTI

FESTEGGIAMENTI PER SANT’ANTONIO ABATE Come di consueto, tra il 16 e 17 gennaio l’Abruzzo si riempirà di eventi dedicati a Sant’Antonio Abate. Dal 16 gennaio con le magiche e grandi farchie di Fara Filiorum Petri, al 17 con le Cottore di Collelongo, ma nello stesso giorno troviamo anche una rappresentazione dedicata al Santo a Caramanico con balli e canti e poi a Secinaro, in provincia dell’Aquila. Ma anche nella provincia di Teramo non mancheranno gli appuntamenti di questo genere con Arsita che propone tamburi e canti di questua e numerosi altri ancora, tutti dedicati al mito di questo amato Santo della nostra tradizione, da sempre a metà strada tra fede e folclore

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UNFORKETABLE, NON CHIAMATELE

VIDEORICETTE

Il progetto, nato in partnership con il pastificio Garofalo, è la prima enciclopedia video del gusto nata per divulgare la tradizionale cucina italiana rinnovata secondo la visione dello chef, neo tri-stellato, Niko Romito » di Eleonora Lopes - foto di Francesco Fioramonti

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on chiamatele video ricette, Unforketable è molto di più. «La cucina italiana vista da me a casa tua»: per Niko Romito questo è Unforketable, la prima enciclopedia video del gusto realizzata in partnership con il pastificio Garofalo. Ideale per chi ama cucinare, per un regalo o per tutti gli appassionati del food in generale, Unforketable, è il primo progetto di Mani e Materia, società nata dall’incontro fra Niko Romito e Pastificio Garofalo. Una collaborazione quella tra Romito e Garofalo che risale all’inizio del 2011 per poi essere rafforzata nel 2012 con l’accordo siglato per sostenere la Niko Romito Formazione, la scuola di alta cucina fondata dal neo tri-stellato chef di Castel di Sangro. Due eventi, uno a Milano e l’altro presso Eataly a Roma, hanno presentato ufficialmente lo scorso mese Unforketable ai media. Non delle semplici video ricette dunque, delle quali il web è già stracolmo, ma dei veri e propri cortometraggi nei quali sono protagonisti tre elementi: le mani (sono di Gaia Giordano), la materia e la tecnica. Romito infatti appare solo all’inizio nell’introduzione della ricetta, svela i segreti della sua rivisitazione e poi scompare per dare spazio alle mani e ai prodotti. Sta in questi passeggi e nella sua realizzazione, la vera rivoluzione di questo progetto, unico nel suo genere, “indimenticabile” come il gioco di parole dal quale deriva il suo nome. «Tutte le ricette –spiega lo chef, nonchè presidente di Mani e Materia- hanno come filo conduttore il gusto e

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» Una delle ricette che è possibile trovare sul sito: pollo fritto con agrodolce di pomodoro

la semplicità. Il gusto perché in tutti i piatti che ho realizzato è fondamentale la centralità del prodotto, del singolo ingrediente e soprattutto l’alleggerimento dei grassi, filosofia da sempre alla base della mia cucina. E semplicità perché tutte le preparazioni possono essere realizzate con strumenti che si trovano nelle nostre case». «Non abbiamo scelto di sostenere –dichiara Massimo Menna, ad Pasta Garofalo e di Mani e Materia- uno chef, ma di realizzare con lui un progetto, in cui siamo soci al 50%, che si fonda su una coincidenza assoluta del nostro approccio al cibo e, non meno importante, dei nostri valori personali: la passione per il proprio lavoro, il legame con il territorio e la valorizzazione di materie prime eccellenti. Unforketable è la condivisione di tutto questo, un nuovo, a mio avviso straordinario, modo di stare in cucina alla portata di tutti». Unforketable ha una vision internazionale, nasce da subito in due lingue, italiano ed inglese, perchè l’obiettivo è quello di divulgare in maniera corretta, la cucina italiana nel mondo. 52 video, diretti dalla creatività di Elisia Menduni e prodotti dalla società Blue Door in cui, come dicevamo, le mani e le materie prime utilizzate sono gli unici veri protagonisti. Ricette ben spiegate e alla portata di tutti, gesti semplici ma fondamentali, passione, conoscenza e tecnica a cui si aggiunge l’esperienza e l’interpretazione dello chef del ristorante Reale a Casadonna. Con i suggerimenti di Niko Romito, Unforketable diventa un vero e proprio video corso di cucina che permette di familiarizzare con strumenti e tecniche


STORIE&SAPORI

» Lo chef Niko Romito durante le registrazioni dei video di Unforketable normalmente non accessibili al grande pubblico e che, una volta acquisiti, potranno essere utilizzati non solo in quella singola ricetta ma anche in tutte le altre preparazioni. Il catalogo Unforketable rappresenta perfettamente la ricca varietà di specialità regionali che solo la cucina italiana è in grado di offrire. Su www.unforketable. com, così come sulle applicazioni per smartphone, i piatti sono classificati in base alle materie prime utilizzate, per una più semplice consultazione, con in più la possibilità di comporre un menù completo e personalizzato, scegliendo ingredienti, tipologia di cottura e livello di difficoltà. Un’attenzione particolare è naturalmente rivolta alle “basi” fondamentali della cucina italiana (salse, sughi, creme etc.), e alle

» La home page del sito unforketable.com

tecniche di preparazione (disossare, spinare, friggere etc.), trattate singolarmente in video dedicati. Le 52 ricette sono già online e sono disponibili nelle app iOS e Android per tablet e smartphone, in italiano ed inglese. Ogni mese Unforketable si arricchirà di 10 nuovi video per aggiornare costantemente la propria collezione. Il costo del singolo video è di 3 euro sul sito e 3.59 euro sugli store Apple e Google e sono disponibili pacchetti che consentono l’acquisto di più ricette a partire da 10 euro. È possibile, inoltre, acquistare delle speciali “Card Unforketable” presso i punti vendita Eataly di Roma, Torino, Genova e Bari, oltre che naturalmente su www.unforketable.com. La comunicazione del progetto è curata dalla società Pescerosso srl

» La presentazione di Milano, da sinistra: Massimo Menna,

Niko Romito e Linus nelle vesti di presentatore della serata

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Almond ‘22,

la storia della birra d’Abruzzo Jurij Ferri ripercorre 11 anni di produzione nel suo birrificio » di Marcella Pace » foto concesse da Almond ‘22

L

» Un momento della produzione

birra è fatta per il 90% di acqua. Cambiare zona avrebbe a famiglia del padre conta alcuni produttori inciso sul gusto della nostra birra, per questo abbiamo di vino. Il nonno materno era capo maître scelto un’area dove quell’elemento rimanesse invariato». al Moulin Rouge. Il sangue non mente e nel Sono birre ad alta fermentazione, dal gusto riconoscibile caso di Jurij Ferri ha segnato un destino di successo. Per quelle create da quest’azienda. Diciassette etichette prometà svedese, e i suoi occhi azzurri limpidi insieme ai dotte, per 1200 ettolitri ogni anno, che nel corso del lineamenti nordici lo affermano chiaramente, per l’altra tempo sono valse ad Almond ‘22 il riconoscimento tra i abruzzese, Jurij è il primo birraio della nostra Regione. La migliori 5 birrifici in Italia. «Prima di Almond ho vissuto storia della sua azienda inizia 11 anni fa. «Da anni facevo in molti posti. Ma è soprattutto in Svezia che ho assagla birra in casa, insieme a mia moglie, Valeria. Ho fatto giato di tutto. Ed è da lì che ho sempre tratto ispirazione tantissimi lavori, ma l’unico modo per evadere e rilassarper il mio progetto – spiega ancora Ferri-. La mia birra è mi era mettermi in cucina. Tra i fornelli e la produzione diversa dalle altre. Fatta di spezie che esaltano e non codella birra. Il mio vero sogno era quello di diventare uno prono i gusti. Il mio modo di fare birra è il risultato della chef, ma spinto da mia moglie, ho deciso di rendere quelfusione di tanti sapori, frutto di una continua ricerca di la che era stata solo una produzione familiare un vero quei gusti facilmente amati dal pubblico e meno dagli lavoro e così nel 2002 ho creato Almond ‘22. All’epoca esperti». l’Italia contava 4 birrifici in tutto – oggi ne C’è tanta sperimentazione dietro le birre Alesistono 600 - io ero l’unico in Abruzzo». Il mond ‘22. Ma mai prove di produzione. «Qui primo stabilimento sorge a Pescara colli, in dentro si produce e basta. Una volta che mi un vecchio opificio dove dal 1922 si sbucciaarriva l’intuizione, arrivo in azienda e ne vano le mandorle, che in inglese si chiamano parlo con Valeria, e con Mirko, Veronica e “almonds”. «Nel 2007 ci siamo trasferiti a Marco, gli altri tre birrai dello stabilimento. Spoltore, sul belvedere individuando una loInsieme buttiamo giù la ricetta. E subito si cation sull’acquedotto di Farindola– racconta inizia la produzione. Fin da quando hanno questo artigiano imprenditore che si definiiniziato a lavorare con me, questi tre ragazzi sce ordinato e preciso, che ama la cucina, assono stati abituati ad assaggiare malto, lupsaggiare gusti nuovi e per il quale “al lavoro polo. Ogni ingrediente necessario. Per quedi testa deve affiancarsi l’espressione della sto sanno perfettamente che gusto si otterrà manualità”-. Quello stesso acquedotto servi» La Pink, uno dei prodotti dalla fusione dei vari elementi. Ed è proprio va il primo stabilimento di Pescara Colli. La Almond ‘22

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STORIE&SAPORI

» Lo staff di Almond ‘22 ai bimbi un vero ritorno alla terra. Perché sono sempre questo che li ha resi dei birrai a tutti gli effetti». più quelli che non sanno riconoscere frutta, verdura o Una squadra rodata, che non sembra sbagliare un colpo, ortaggi». e che da gennaio si lancerà in una Progetti di espansione anche nuova avventura. La produzione “ La mia birra è diversa dalle altre. nell’ambito della distribuzione. della prima birra a bassa fermentaFatta di spezie che esaltano Ad Italia, Austria, Svizzera e Stati zione. «Noi siamo conosciuti per le e non coprono i gusti. Il mio modo Uniti si aggiungeranno ben presto Ale, le birre ad alta fermentazione di fare birra è il risultato della Giappone e Norvegia. «In undici – spiega Ferri-. Ora abbiamo trovato fusione di tanti sapori” anni – confessa Jurij, che è stato il coraggio e soprattutto raggiunto scelto dal Gambero Rosso come la consapevolezza di essere pronti testimonial per l’Abruzzo nella Guida Foodies 2013 – c’è ad avviare questa nuova fase. Ecco perché abbiamo scelto la soddisfazione di aver raggiunto positivamente deterdi chiamare questa birra “Brave Heart”, un richiamo alle minati obiettivi. Ma credo che il segreto per un bravo mie origini vichinghe, ma anche l’audacia di questo nuoartigiano sia quello di mantenere una buona apertura vo esperimento». mentale verso progetti sempre nuovi, essere sempre cuMa è anche un altro il progetto di questa impresa di sucriosi, ma senza mai sentirsi arrivati. A questo aggiungecesso. Un nuovo trasloco attende Almond ‘22. Luogo prerei una sana concorrenza con gli altri birrai. Soprattutto scelto è Re Martello, una frazione di Loreto Aprutino, su in un settore che non ottiene mai finanziamenti. È un cui stanno sorgendo 700 metri quadrati calpestabili, coparadosso che il comparto che è in costante crescita nel perti da 1000 metri quadrati di tetto in legno. «Abbiamo settore dell’agroalimentare, sia anche quello con le accise ideato un progetto che anche architettonicamente impatpiù alte e con previsioni di aumento nel prossimo anno. tasse il meno possibile. Oltre il birrificio in sé, vogliamo Stiamo diventando un fiore all’occhiello per la produziocreare una brasserie, una sala ludica, una biblioteca. Inne italiana. Qui in Abruzzo stiamo lavorando moltissimo. somma un luogo da fruire dal pomeriggio fino a sera, tra Ora - conclude questo vulcanico imprenditore – speriamo chiacchiere, un libro e ovviamente un bicchiere di birra. di ottenere dei giusti fondi per il progetto del Polo della Tutto sarà circondato da un giardino, nel quale in priBirra di Spoltore», progetto nato dalla mente di Jurij, conmavera realizzeremo un orto diffuso per bimbi. Ognuno diviso dagli altri birrai del territorio e appoggiato dall’amavrà il suo pezzetto di terra da curare e raccoglierà i proministrazione comunale dotti coltivati con le sue mani. L’intento è di permettere

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STORIE&SAPORI

VENTRICINA MON AMOUR I salumi abruzzesi stravincono nel Campionato Italiano del salame e la Provincia di Chieti monopolizza il podio dei vincitori »a cura della redazione - foto concesse dal Salumificio Di Fiore

» La ventricina del Vastese

È

» Stefano Di Fiore in compagnia di Beppe Bigazzi

una delle manifestazioni più importanti a livello nazionale, dove concorrono i migliori salumi d’Italia, solo quelli con determinate caratteristiche, prima fra tutte la genuinità. Parliamo del Campionato Italiano del salame naturale (Cis), il concorso organizzato dall’Accademia 5T, giunto alla sua ottava edizione e svoltosi a Cernobbio (CO). Un’occasione importante alla quale vengono ammessi a partecipare solo prodotti realizzati senza alcuna aggiunta di conservanti e altri additivi. «Per partecipare - spiegano - si deve trattare di un insaccato di carne macinata o tagliata a coltello crudo e destinato al consumo crudo preparato senza l’aggiunta di additivi chimici con l’eccezione eventuale del classico salnitro. Inoltre non deve contenere ingredienti, come gli zuccheri e i derivati del latte, atti a coprire magagne della materia prima, ad alterare i tempi di stagionatura, a limitare le perdite di peso e via dicendo: in pratica deve essere “naturale” anche la fermentazione». A primeggiare su tutti superando ben 33 differenti salami provenienti da 14 regioni d’Italia è stato il giovane sansalvese Stefano Di Fiore, del Salumificio di Fiore il cui laboratorio è a Fresagrandinaria in provincia di Chieti, con la sua Ventricina del Vastese. Di Fiore, che era alla sua prima partecipazione al campionato, è arrivato pri-

mo non solo nella categoria principale ma anche nel Premio PIC dell’Accademia del Peperoncino dedicata ai migliori salami piccanti. Unitamente a Di Fiore si è classificata pari merito al primo posto anche La Noce di Montazzoli che ha partecipato con la Ventricina di Guilmi, un’azienda sempre del vastese. In pratica la provincia di Chieti ha conquistato tutto il podio, assicurandosi anche il terzo posto con il salsicciotto alle erbe delle Tre Casette di Gessopalena, da evidenziare che anche tre anni fa la provincia teatina conquistò tutti e tre i gradini, è quindi ormai un dato di fatto che i salumi di questo florido territorio possano ritenersi i migliori d’Italia. L’approdo in finale è avvenuto anche per il salamino bianco dell’azienda Mondolani di Palmoli, sempre in provincia di Chieti. La giuria dell’evento era presieduta dal prof. Guido Stecchi, presidente dell’Accademia delle 5T, membri della giuria i partecipanti: prof. Paolo Baldini (ex ricercatore SSICA di Parma), Maria Cristina Beretta, giornalista, Beppe Bigazzi, giornalista e conduttore televisivo, Antonio Di Caro, consulente zootecnico, Andrea Giomo, sensory master, Claudio Mariotto, vignaiolo, prof. Riccardo Milan, docente IPSSAR di Stresa, prof. Paolo Tegoni, docente cultura del vino (Università degli Studi di Parma)

» Il logo del Salumificio Di Fiore

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STORIE&SAPORI

Words of Wine: i vincitori del 2013 Grandi ospiti per il Premio Internazionale di giornalismo nato per incentivare la promozione e la valorizzare dell’immagine dell’Abruzzo enoico »a cura della redazione - foto concessa da Pomilio Blumm

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» Un momento di Words of Wine 2013

r a nde  s uc c e s s o per la cerimonia di premiazione del Words of Wine, concorso giornalistico internazionale sul tema “l’Abruzzo e i suoi vini”. 630 accreditati, 32 giornalisti stranieri, tutte le guide dei vini rappresentate dai dirigenti, la sala dell’Aurum di Pescara ha visto un numerosissimo pubblico partecipare all’evento, con tantissimi rimasti a seguire la cerimonia in piedi e fuori dalla sala. L’evento è nell’ambito del Wine Tour 2013, che ha portato i più importanti giornalisti enologici internazionali a conoscere i vini e la cultura enogastronomica delle 4 province abruzzesi. Con queste due grandi iniziative, realizzate da Pomilio Blumm e promosse dal Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, insieme al Consorzio di Tutela Colline Taramane, Consorzio di Tutela DOC Tullum e al Consorzio di Tutela Ortona DOC, per la prima volta si è riunito nella nostra regione il gotha del giornalismo enogastronomico nazionale e internazionale. Sul palco dell’Aurum sono stati presenti anche alcuni dei più influenti giornalisti italiani, come Bruno Vespa, che ha ricevuto il premio speciale “Abruzze-

se DOC”, e il conduttore del TG5 e capo redattore della rubrica Gusto Gioacchino Bonsignore. Il Premio giornalistico internazionale “Words of Wine – Parole di vino” è nato per incentivare la promozione e la valorizzare dell’immagine dell’Abruzzo enoico, premiando gli operatori della comunicazione che, con le loro attività, hanno fatto conoscere i vini regionali e la cultura da cui nascono. All’evento, hanno partecipato i più importanti rappresentanti delle guide: Enzo Vizzari (a capo delle guide dell’Espresso – ristoranti e vini), Franco Maria Ricci (direttore della testata Bibenda, nonché presidente della Associazione Mondiale Sommelier), Marco Sabellico (curatore guida dei vini del Gambero Rosso e di Gambero Rosso Channel), Marco Bolasco (direttore editoriale Slow Food Editore). Tra le personalità presenti anche il Brand Manager di Vinitaly Gianni Bruno, Davide Paolini (il Gastronauta – Radio 24) e lo chef Davide Oldani (The Chef – La 5) che ha recentemente tenuto una serie di lezioni ad Harvard su comunicazione e cibo

I vincitori di “Words of Wine – Parole di vino” I vincitori di questa edizione sono: per la categoria stampa italiana ed estera vini rossi Luciano Ferraro (Corriere della sera) per i vini bianchi Paolo Massobrio (La Stampa); per la stampa specializzata Daniele Maestri (Bibenda); per la categoria on- line Italia Alessio Noè (Gambero Rosso.it ) per quella estera Giancarlo Politi (Flash art on line); categoria Radio: Radio 24 Voci D’Impresa, ha ritirato il premio la caporedattrice Radio 24 Maria Piera Ceci; categoria televisione Italia La7 con la trasmissione Fuori di gusto, premio ritirato da Tinto che insieme a Fede è conduttore del programma, e Class CNBC Bloomberg per la parte estera; in fine Linea Verde (RAI), si è aggiudicata il premio per la categoria fotografia e documentari, che ha ritirato Rosaria Rumbo, responsabile del programma. Bruno Vespa ha ricevuto il premio speciale “Abruzzese DOC”. Per le firme abruzzesi sono stati premiati Silvano Barone (TG3 Regione), Antonio De Frenza (Il Centro), Andrea Taffi (il Messaggero), Marco Patricelli (il Tempo), Berardino Santilli (Abruzzoweb), Pasquale Tritapepe (Agricoltura Oggi), Giuseppe Caporale (Rete 8). Ai vincitori del premio è stato consegnato “Il Calice” realizzato appositamente per il Words of Wine dallo scultore abruzzese Ettore Spalletti, uno degli artisti italiani più stimati all’estero.

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STORIE&SAPORI

Le Colline Teramane festeggiano 10 anni Annunciato da parte del consorzio, un cambiamento del disciplinare per aumentare la produzione della DOCG Montepulciano d’Abruzzo » a cura della redazione - foto concesse da Pomilio Blumm

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» Da sinistra: Enrico Cerulli Irelli, Alessandro Bocchetti e Luca Panunzio

tante promuovere basandosi non sulle differenze e sui uella che si è tenuta presso il Laboratorio per le campanili, ma piuttosto “su affinità e assonanze, senza Arti Contemporanee ARCA, in Largo San Matteo andare nei dettagli eccessivi del territorio”. Alessandro a Teramo, è stata una vera e propria festa, oltre Bocchetti, giornalista del Gambero Rosso, ha spiegato che che un’occasione di bilancio e confronto, che ha riunito “la DOCG non si esaurisce nell’estensione geografica, ma i produttori di vini delle Colline Teramane, gli addetti in quello che c’è dietro come cultura artigianale nel fare ai lavori e i cittadini di Teramo e provincia. Nella tavola il vino”. Andrea De Palma, coordinatore della Guida “Vini rotonda iniziale, pur con i toni di una chiacchierata tra Buoni d’Italia” Touring Club, è d’accordo su questa impoamici, si sono toccati punti basilari del passato e del fustazione meno tecnica e più aperta al viaggiatore. Luca turo dell’unica DOCG del vino abruzzese. Enrico Cerulli Panunzio, AIS Abruzzo e membro della Giunta Esecutiva Irelli ha scelto una metafora sportiva definendo la DOCG Nazionale dell’Associazione Italiana Sommeliers, ha antiColline teramane “una freccia in più per la squadra dei cipato la serie di eventi che l’AIS porterà avanti nel 2014 vini abruzzesi”, e ha spiegato l’importanza della comucon il Consorzio Colline Teramane. Dal convegno è emerso nicazione che sta portando avanti il Consorzio Colline che il Consorzio Colline Teramane ha avviato un procesTeramane, presieduto da Alessandro Nicodemi, insieme so di modifica del disciplinare di produzione della DOCG agli altri consorzi abruzzesi “perché è vero che gli adMontepulciano d’Abruzzo Colline Teramadetti ai lavori fanno la carta dei vini dei ne per raggiungere, mantenendo un prezristoranti, ma è anche vero che nel farla zo competitivo, un importante obiettivo: vanno incontro a quello che è nella testa rispondere alle sfide del mercato, prodei clienti, ed è nostro compito far arducendo più bottiglie di Montepulciano rivare a loro la qualità dei nostri vini”. d’Abruzzo “Colline teramane” di categoria Sulla stessa lunghezza d’onda Tonino Versuperiore, ma ad un prezzo più competina, presidente del Consorzio di Tutela dei tivo. Di fatto le modifiche proposte, in Vini d’Abruzzo, che ha spiegato quanto via di approvazione in sede ministeriale le ultime campagne di comunicazione ed europea, porteranno il tempo di affistiano dando ottimi risultati in Italia e namento/invecchiamento della DOCG a 1 all’estero. anno invece dei due previsti nell’attuale Quello della comunicazione corale di una disciplinare, mantenendo il periodo di 3 qualità dei vini raggiunta in anni di laanni di affinamento/invecchiamento delvoro è stato il leit motiv della serata: lo la DOCG in versione “Riserva”, dei quali stesso moderatore del convegno Antonio almeno 1 in botti di rovere o castagno Paolini ha ricordato quanto sia impor- » Il giornalista Antonio Paolini

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STORIE&SAPORI

Pesce e bollicine,

binomio eccellente Al ristorante La Conchiglia D’Oro di Pineto, una serata dedicata allo champagne accompagnata dai sapori dello chef Claudio Di Remigio »a cura della redazione

» Lo chef Claudio Di Remigio

C

ena all’insegna dell’eleganza quella che si è svolta alla Conchiglia D’Oro di Pineto, una serata di puro piacere dedicato al gusto e alle bollicine. I sorprendenti sapori dello chef Claudio Di Remigio accompagnati dallo champagne hanno creato un binomio eccellente. Ingredienti di altissima qualità proposti con raffinatezza agli ospiti che, amanti del buongusto, hanno saputo apprezzare il sapore del mare. Astice, gamberi, orata… e su tutto fiumi di champagne sono stati i veri protagonisti della serata, nata in collaborazione con la Première Wines&Foods. Hanno aperto le danze un entrèe con coda di gambero in tempura di ceci e cruditè. A seguire, una sfiziosa insalatina di astice e gamberi ai porcini al profumo di maggiorana, polpo con melograna, polentina al sugo bianco di pesce. Passando ai primi, gnocchetti mare e monti e bavette con fettuccine di seppia e julirenne di radicchio rosso. A caratterizzare il secondo piatto è stata invece un’orata alla crema di zucca e pinoli con contorno di

» Mario Federzoni

patate sabbiate. E, per finire in dolcezza, una mousse castagne e cachi e una fragrante crostata di fichi. Ma veniamo alle prelibate bollicine, gli champagne che hanno accompagnato la cena erano: Cordon Bleu Brut Sèlect, Gran Cru Brut Blanc de Blancs,Erick Schreiber Brut Rosè, Pineau des Charentes millesimato. E tra un degustazione e l’altra, l’evento si è rivelato anche una piacevole lezione sulle tanto amate bollicine. Oratore della serata, l’imprenditore modenese Mario Federzoni che ha selezionato personalmente gli abbinamenti. «Lo champagne –ha spiegato agli ospiti Federzoni- è da sempre simbolo di festa e di gioia, è un vino per la sua storia fortemente legato alla figura femminile e mi auguro che in questa piacevole serata possiate apprezzarne tutta la sua essenza». Padrone di casa eccellente, Antonio Di Nicola, titolare insieme allo chef del ristorante, che ha voluto fortemente questa serata per i clienti abituali e non solo. In degustazione olio extra vergine di oliva dell’Azienda Masseria Erasmi di Castilenti

» Alcuni dei piatti proposti dallo chef durante la serata

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Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista

» di Pietro Campanaro

Durante le festività siamo portati a mangiare in modo eccessivo e irregolare, ma possiamo anche evitare grossi danni seguendo qualche piccolo consiglio Nutrizionalmente parlando il periodo delle festività natalizie è considerato un periodo a “rischio” perché la regolarità e l’equilibrio dell’alimentazione sono messi a dura prova e può capitare di ritrovarsi subito dopo con qualche chilo o con qualche disturbo in più. Personalmente ritengo che le tradizioni vadano rispettate specie nel periodo natalizio, e anche dopo, senza “farsi male” più di tanto. Per cominciare non pensiamo alla dieta o alle calorie nei giorni in cui ci sono pranzi o cene abbondanti, per quanto si mangi tanto in queste occasioni il nostro organismo non ce la fa ad assimilare tutto quello che è stato introdotto in tempi molto brevi e se riusciamo a mettere anche un contorno crudo tipo insalata o finocchi o della frutta fresca fibrosa tipo ananas, andiamo a rallentare ancora di più l’assorbimento di quello che abbiamo mangiato, per esempio una insalata di finocchi, arance e ananas a tocchettini a fine pasto e prima di passare ai dolci potrebbe essere un’ idea. Dopo un pranzo abbondante la sera non conviene saltare completamente la cena ma una insalata mista e un po’ di frutta aiutano molto a smaltire gli eccessi.

salus, il cibo per vivere meglio

TRA NATALE E L’EPIFANIA Banditi i digiuni il giorno successivo il pasto più corposo e in particolare il saltare la colazione, l’organismo deve poter ripartire con il giusto carburante per “bruciare” meglio gli eccessi del giorno precedente e poi sicuramente c’è bisogno di più liquidi per idratare meglio il corpo e favorire maggiormente la funzionalità intestinale. Ideale potrebbe essere fare colazione con latte o the oppure orzo e fette biscottate o una fetta di pane con miele o marmellata e per pranzo un minestrone o brodo vegetale con poca pasta oppure pasta con verdure tipo broccoli. Nei giorni intercorrenti i pranzi e le cene di festa o quando le festività sono passate, se si hanno ancora in giro per casa dolci natalizi possiamo utilizzali per fare colazione in maniera tale da dare al nostro organismo la possibilità di smaltirli durante la giornata, consumati la sera invece favorirebbero l’ingrassamento. Tra gli organi messi più a dura prova in questo periodo ci sono fegato ed intestino e per depurarli conviene aumentare la quota di fibre e minerali aiutandosi anche con zuppe di legumi con pasta (pasta o riso con ceci o fagioli o lenticchie), utile

anche incrementare il consumo di verdure detossicanti quali verze, cavoli, cicoria, carciofi e i già citati broccoli, va bene anche la zucca perché ricca di acqua e fibre. Un altro valido aiuto per la pulizia del corpo è il consumo di insalate miste specie la sera e la miglior combinazione si ottiene con una verdura a foglia, una a radice e una a frutto perché apportano diverse tipologie di elementi che insieme si completano e sono più efficaci. Molto utili in questo periodo i finocchi che sono ricchissimi di acqua, hanno poche calorie, tanta fibra e soprattutto fanno molto volume e si possono “sgranocchiare” per colmare dei vuoti che altrimenti si sarebbe tentati di riempire con altri alimenti ben più calorici. Buone Feste e Buon 2014 a tutti i lettori

Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com - canale Youtube: Pietro Campanaro

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divino&nonsolo

METEO, VINO E NATALE! Ormai le feste sono concluse, e mentre le cantine piangono sui danni da maltempo qualche domanda nasce spontanea… » di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food

a crisi è al culmine e se volessimo dimenticarla per un attimo e guardare con un po’ di ottimismo al futuro, non c’è lo possiamo permettere, perché è un lusso che puntualmente gli uomini del governo fanno di tutto per istigarci alla rivolta popolare, e qualche segno già si sente e si vede. Il meteo ancora una volta ci ha dato un segno tangibile su chi comanda, e giustamente la natura si riprende quello che l’uomo stupido pensa di poterle togliere. Nevicate copiose in anticipo, piogge torrenziali e alluvioni, e tutto a danno di un’agricoltura già messa duramente in ginocchio dal calo dei consumi. Tutti i produttori di vino della nostra regione si lamentano di gravi danni ai vigneti che fanno drasticamente pensare che la prossima vendemmia avrà un calo di produzione che sfiorerà il 50% del raccolto! E giustamente chiedono interventi monetari da parte delle istituzioni. Sin qui li capisco e li appoggio anche se vi sono ancora persone a l ‘Aquila che dormono nelle baracche dopo anni dal sisma, ma questa e un’altra storia. Una domanda in base alla mia esperienza sorge spontanea: ma veramente l’anno prossimo si produrranno meno bottiglie? Oppure come spesso accade si troverà il rimedio per compensare, magari attingendo dalle regioni vicine e dalle molteplici cantine sociali che invadono il nostro territorio? E poco importa se alla fine quei risarcimenti statali saranno arrivati per compensare le perdite, e magari saranno stati usati per trasformare le nostre cantine in locations da eventi, molto in voga ultimamente, senza pensare minimamente alla vera importanza del vigneto. In Francia, nazione orgogliosa e tenace, ben abituata a annate nefaste, vi sono regole non scritte, ma tramandate da generazioni, che fanno in modo che nelle vendemmie magre, il vino vada venduto ad un prezzo minore, i grandi Cru vengono declassati, ma mai si usano espedienti per aumentare il numero delle bottiglie. Giustamente nelle grandi annate i prezzi salgono, ma in entrambi i casi la verità è sovrana, sarà forse per questo che noi italiani nel mondo enogastronomico siamo sempre secondi? Un caloroso e sincero augurio di buone feste a tutti

SCELTO PER VOI La Parola Saten in francese sta ad indicare setoso, morbido, elegante ma sobrio, ed è proprio quello che trasmette questo nuovo locale nel cuore della bella Guardiagrele. Dalla rivoluzione della caffetteria, con diverse miscele artigianali, che vanno ad accompagnare una cornetteria e una colazione fatta di prodotti fuori dalle industrie alimentari. La possibilità di poter assaporare piatti anche singoli, che spaziano da salumi locali e nazionali, paste e carni con formaggi e desserts, in modo da poter offrire al consumatore la possibilità di assaporare ciò che vuole senza l’obbligo di un menù standard fatto di diverse portate. Il tutto contornato dall’esperienza di un sommelier che vi accompagnerà nella conoscenza di etichette note e meno note, consigliate e servite in maniera professionale, anche al calice. Una piccola enoteca per i più esigenti: vini nazionali e esteri, birre artigianali, tè particolari, oggettistica e tant’altro. Non mancano piccoli eventi di presentazione e degustazioni. Insomma, un locale per tutte le esigenze, tutte le tasche e tutti i momenti e i luoghi di consumo.

Info Apertura prevista per i giorni di Natale, Saten vi aspetta a Guardiagrele in via giardino 1/H. Contatti: www.alsaten.com info@alsaten.com Mob. 448.3107727

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arte&co./In cornice

Il TRIONFO DEL SAPERE ALLA 55. BIENNALE DI VENEZIA Dalla scoperta del Palazzo Enciclopedico alla visita ai Padiglioni nazionali » di Chiara Strozzieri - foto di Mirko Olivieri

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a 55. Biennale di Venezia, curata da Massimiliano Gioni, è partita dal presupposto che una conoscenza universale del mondo sia impossibile. Ma la cosa importante è che l’intento sia stato quello di avvicinare il più possibile gli occhi e la mente dello spettatore a questa totalità, abbracciando il campo dell’arte anche lateralmente e presentando, accanto a giovani promesse del contemporaneo internazionale, anche maestri indiscussi dai primi del ’900 a oggi. Ha stupito che il Padiglione Centrale ai Giardini sia stato aperto dal Libro Rosso di Carl Gustav Jung, un documento straordinario e altrimenti impossibile da ammirare, ricco di illustrazioni originali che ricalcano i sogni e i tentativi di autoanalisi del suo autore. Eppure questa scelta è risultata in perfetta armonia col desiderio, palesato da Gioni, di organizzare l’esposizione secondo una progressione dalle forme naturali a quelle artificiali, seguendo lo schema delle Wunderkammer cinquecentesche e seicentesche. Il percorso in effetti è proseguito in maniera stupefacente, conducendo dai grandi disegni su lavagna di Rudolf Steiner alle performance in video di Bruce Nauman, dalle immagini in sequenza di Steve McQueen alle barre di bronzo di Walter De Maria, dai dipinti di Maria Lassnig alle installazioni di Maria Merz (a entrambe il Leone d’Oro alla carriera). Soprattutto lo spettatore si è meravigliato entrando nella sala ospitante il vincitore del Leone d’Oro per il migliore artista e trovando alcuni personaggi di diversa età ed etnia che recitavano una nenia, passandosi in continuazione la parola o meglio il suono. È stato il modo innovativo dell’artista Tino Sehgal di trattare This Progress, un progresso fatto di individui molto lontani, messi in comunicazione dalla loro stessa natura. Affatto banale anche il lavoro della vincitrice del Leone d’Argento, Cammile Henrot, che forse meglio di tutti ha interpretato il tema di questa edizione della Biennale, mostrando un’opera-video realizzata durante una borsa di studio alla Smithsonian Institution di Washington con lo scopo di indagare i tentativi storici di sintetizzare l’intera conoscenza umana. Stavolta il Padiglione Centrale, ovvero il Palazzo Enciclopedico, è riuscito a catturare l’attenzione come, se non più dei Padiglioni nazionali, sebbene interessanti siano state le esposizioni dell’Angola, che partecipava per la prima volta in assoluto alla rassegna, e dei paesi che hanno meritato una menzione speciale, ovvero Lituana e Cipro, in una singolare esperienza comune, e il Giappone, che è ripartito dall’anno della scorsa Biennale, il 2011, anno del disastro di Fukushima, per riflettere sul tema della collaborazione. Di eccezionale riuscita il Padiglione Italia, affidato a Bartolomeo Pietromarchi, che ha messo a confronto coppie di artisti opposti e affini per ragioni diverse e ha intitolato questo esperimento Vice Versa. L’itinerario che ne è venuto fuori non solo ha messo in luce linee di ricerca di maestri storici, ma ha guidato alla scoperta di giovani talenti, come sempre ci si aspetterà dall’Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia

» Fabio Mauri, Ideologia e natura, 1973 – Francesco Arena, Massa sepolta, 2013 (Vice Versa)

» Francesca Grilli, Ossido ferrico, 2013 (Vice Versa)

» Rudolf Steiner, Disegni su lavagna, 1923

» Walter De Maria, Apollo’s Ecstasy, 1990

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Arte&Co.

IL CORPO FEMMINILE

A SIMBOLO DEL DISAGIO ESISTENZIALE È l’analisi dell’animo femminile scandagliato nelle sue pieghe più profonde e nascoste, la ragione dell’agire pittorico di Giovanni Federico. L’animo femminile considerato soprattutto nelle situazioni “altre”, quelle della diversità » di Anna Cutilli Di Silvestre - foto concesse dall’artista

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l nudo è come se gli facilitasse lo studio dei caratteri psicologici e quindi l’esplorazione della psiche. In quadri di grande formato le immagini icastiche, dal netto profilo, delle belle e imponenti zingare come della barbona accoccolata a terra. E ancora donne che soffrono la solitudine, causa la difficoltà della comunicazione nonostante i telefonini e o donne in cerca di identità sopraffatte dai più svariati e spesso contrastanti stimoli della società del superfluo in cui viviamo. Federico quindi esprime dissenso se non ripulsa per l’attuale società che tollera o genera tali diversità. E i corpi femminili diventano le metafore visive delle pieghe più nascoste della natura umana. Le sue opere articolano sempre un’idea, una riflessione, in particolare una critica alla società attuale” ormai allo sbando, senza riferimenti”, sottolinea l’autore. Ma mentre gli artisti concettuali per “concentrarsi sulle cose della mente” abbandonano ogni interesse estetico e nelle loro installazioni o performances volutamente arrivano spesso anche al disgustoso, Federico dissolve sì nella creatività il suo pensiero, ma sempre nel rispetto del Bello. Egli è attento alla resa plastica, alla perfezione delle immagini che si attengono alla tradizione e suggeriscono le caratteristiche della classicità. La tensione verso la perfezione porta spesso il nostro artista a stendere una vernice bianca su un lavoro appena concluso e già venuto bene, per ricominciare daccapo. È del 2007 un suo catalogo dal titolo “Bambino mio, ho qualcosa da raccontarti…”. In copertina l’immagine di una donna con un pugno chiuso, che drammaticamente strilla il suo dolore: i loro uomini non torneranno più. Fu la tragedia argentina dei desaparecidos, successiva al 1976. Cadevano così i “sogni per un mondo multicolore”. Nel catalogo Federico riporta un ciclo di suoi dipinti su quella tragedia. In questa raccolta l’artista ha reso il senso dell’immane sciagura: sullo sfondo di paesaggi foschi e minacciosi si stagliano gli abiti bianchi delle donne quasi a denunciare la loro innocenza. Il realismo di queste figure è lontano dall’eccessiva oggettività dei pittori americani degli anni Ottanta. Giovanni Federico le anima dello strazio interiore che le abbatte e le prostra. Egli, sempre sensibile ai problemi sociali per cui è definito “il pittore del quotidiano”, in un’opera ricorda il delitto di una giovane uccisa da un rumeno in un dipinto di grande tenerezza: il delicato corpo della giovane, “crocifisso” dalle asperità della vita raffigurate da un intrico nero di punte acuminate. Un altro dipinto denso di significato e quasi commovente, emblematico della vita, è quello che raffigura una madre che accarezza sua figlia a fianco di una grande quercia particolarmente contorta e scheletrita. Immagine che può simboleggiare il vivere che, sempre denso di asperità e avversioni, pure concede momenti di dolcezza infinita

» Il basco - 140x120 cm

» La crocifissione - 180x60 cm

Giovanni Federico È nato a Gagliato (CZ), vive e lavora a Roma. Molte le sue mostre personali in Italia. Contatti: artenatura5@hotmail.it - tel. 06.86215329 - cell. 328.3333639

» Il grido - 120x75 cm

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SEVEN WISHES FOR THE PEACE

Raccontiamo il cuore del progetto artistico itinerante che sette artiste abruzzesi hanno ideato per riaccendere la nostra sensibilità di Denia Di Giacomo - foto concesse dalle artiste del progetto Seven Wishes for the Peace

» Da sinistra le opere di Ippolita Ranù, Gelsomina Rasetta, Sandra Peraglie, Fabiola Murri, Concetta Palmitesta, Alessandra Colella e Manuelita Iannetti

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i scrive Seven wisches for the peace – ovvero sette pensieri per la pace – ma si legge in tutte le lingue del mondo, perché è un pensiero creato attraverso l’arte e l’arte è intellegibile ad ogni uomo. Sono sette artiste donne le protagoniste di questo caldo progetto itinerante, i loro nomi sono: Gelsomina Rasetta, Manuelita Iannetti, Barbara Agreste, Concetta Palmitesta, Sandra Peraglie, Ippolita Ranu, Alessandra Coltella. E sono sette anche le opere create, tutte unite da un filo conduttore: la speranza della pace. Il progetto nasce dalla passione che queste anime gentili hanno verso l’arte e verso il prossimo, poi l’organizzazione le ha portate ad esporre e a proporre delle perfomance in svariate location, tra le ultime il Museo Michetti, dal 13 dicembre al 15 dicembre e poi nel Comune di Tollo. Si tratta, innanzitutto, di un prezioso itinerario di meditazione interiore, dove si intrecciano la non-violenza, la gioia, la speranza, nella consapevolezza che l’arte può dire tutto questo. L’arte è, infatti, un cammino, una via, un complesso itinerarium mentis e la complessità è legata soprattutto alla modernità o postmodernità, un’epoca dove, comunque, l’artista estroietta, erutta, tira fuori emozioni, sentimenti, gioie, tristezze e lo fa verso quel di più ontologico che è il TU. L’artista ha una sensibilità particolare, vive il tempo del-

la speranza e del futuro; l’artista, poi, sente chiaramente il dolore e la sofferenza nel mondo, ma si la muerte es la muerte que serà de los poetas? dice Federico Garcia Lorca. L’arte sa bene che c’è sempre qualcosa di profondo nel dolore, quasi di metafisico, perché- direbbe Ernesto Treccani- “soltanto chi ha il cuore aperto alle sofferenze del mondo può esprimere la bellezza”. Questo e molto altro ha scritto sull’iniziativa lo storico e critico d’arte Massimo Pasqualone. Delle opere colpisce molto la sensibilità, tipica dell’artista è vero, ma assolutamente non scontata, soprattutto in un mondo troppo pieno di “rumori” che limitano la nostra capacità di ascoltare e di ascoltarci e quindi di percepire l’urlo del nostro prossimo. Seven wisches for the peace vuole riaccendere la nostra sensibilità, come se fosse la delicata fiammella di una romantica candela, con la sua luce morbida e accogliente. “La terra è di tutti, non solo dei potenti e dei privilegiati, passa attraverso il pensiero delle triste rotte degli emigranti, del non ascolto della sofferenza, della solitudine a cui siamo costretti, del groviglio delle comunicazioni; per cui si affaccia l’idea e si accende la passione per la difesa della PACE contro i soprusi, la violenza, la follia, la mancanza di decisioni sociali, il fallimento delle armi intese anche in senso metaforico”

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SHABBY CHIC: DAL PASSATO LA TENDENZA DEL FUTURO Si è svolta a Lanciano la prima mostra mercato dello stile shabby chic, creative da tutte Italia insieme in Abruzzo per mostrare le loro opere, grazie all’associazione Passione Shabby »di Denia Di Giacomo - foto concesse da Sabrina Menna photography

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la penisola, si sono riunite per i sono davvero pochismostrare le loro originali creasimi elementi positivi zioni. Nella due giorni dedicata a da evidenziare nel corquesta arte si sono svolti anche so di una dura crisi economica due corsi di stile shabby chic ed come quella che stiamo attraverun corso di tecnica patchwork e sando, ma senza ombra di dubbio inoltre a conclusione di tutta la uno dei più importanti è quello manifestazione la Maestra d’Arte del recupero della creatività, del- » Il gruppo di inizio attività (foto S. Menna) Marzia Sofia Salvestrini ha tenuto la manualità e della brusca frenaun incontro con tutti i partecipanti dal titolo: “Il Guta che il sistema ha inferto allo sfrenato consumismo. staviano: all’origine dello Shabby Chic” grazie al quaA Lanciano si è svolta una originale mostra mercato le i presenti hanno potuto comprendere ed approfonche ha come obiettivi proprio quelli legati alla valodire le origini dello stile shabby chic e la sua filosofia. rizzazione della fantasia della lavorazione artigianale E’ importante evidenziare come in un periodo pieno di e del recupero di oggetti usati, un’attività che ha un sfiducia come quello attuale, un’associazione riesca a nome ben preciso: shabby chic. valorizzare la manualità e la creatività di livello artiLo shabbby chic è un vero e proprio stile, nato negli gianale, portata avanti anche solo amatorialmente da USA negli anni ‘80, secondo il quale vengono recunumerose donne anche in ambito domestico. Piccole perati in modo totalmente artigianale, vecchi mobili, passioni che possono trasformarsi in attività imprensuppellettili, bijoux, complementi d’arredo di vario ditoriali, solo grazie al sostegno di un gruppo, come è genere etc… tali oggetti vengo trasformati con abile accaduto per sette delle creative presenti a Lanciano, manualità utilizzando solitamente colori tenui e un che grazie a Passione Shabby hanno avuto modo inpo’ retrò, come le sfumature del bianco fino al tortora traprendere le loro attività imprenditoriali. ed al grigio chiaro, ma esaltandone la patina usurata «Oltre che far conoscere lo stile Shabby chic, la nostra e invecchiata del mobile o dell’oggetto in generale, associazione si propone anche di far riapprezzare la rimarcandone i graffi o i segni dovuti all’usura del nostra abilità manuale e la nostra fantasia, inoltre in tempo, ecco dunque l’origine del nome di questa tenquesto momento di profondo cambiamento è impordenza “shabby”, che vuol dire appunto consumato. tante evidenziare che chic e bello non è più sinonimo Al recupero di vecchi mobili si accosta la produzione di scintillante e costoso bensì di recuperato, sano, artigianale di decori e tessuti, come merletti e cose naturale e semplice», sono queste le parole di Silvia simili, che rendono tutto l’ambiente “chic”. Falcone, presidente dell’associazione Passione Shabby. Ebbene a Lanciano, grazie all’associazione Passione Recuperare e trasformare dunque, forse è proprio queShabby, per la prima volta in Italia ben 23 creative sta la nuova tendenza del futuro dello stile shabby chic, provenienti da ogni parte delInfo

» Alcune espositrici

» Silvia Falcone

facebook: Passione Shabby http://shabbychiclife-silvia.blogspot.it facebook: Silvia Falcone Pinterest: Silvia Falcone Instagram: Silviaylife http://www.youtube.com/watch?v=PMH66YkZDDk

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Arte&Co.

Anita De Sipio, professione

wedding planner

Ad Mariage, con sede a Chieti, opera nel campo dell’organizzazione di matrimoni da 17 anni »di Marcella Pace - foto concesse da Anita De Sipio

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vincente e così ho iniziato ad a scrivania è quasi ampliare la mia offerta, finché completamente riconon ho creato “Ad Mariage”, il perta dei più diversi cui nome richiama le mie initipi di partecipazioni e confetziali e il termine “matrimonio” ti e lascia spazio solo ad una preso in prestito dalla lingua pila di riviste di settore. Su » Anita De Sipio, Wedding Planner francese». È un lavoro appreun lato della stanza, un’intera so sul campo con tanta esperienza quello di Anita De parete ospita nastri color pastello e al loro fianco un Sipio, modellato nel corso del tempo, il cui valore agtableau. Nello studio a Chieti Scalo di “Ad Mariage” si giunto è proprio dato dalla perfetta penetrazione nel respira raffinatezza ed eleganza, e già solo il primo colterritorio di questa specialista di nozze in Abruzzo. po d’occhio invoglia ad affidarsi completamente nelle «La mia professione è molto cambiata. Alla fine degli mani della sua titolare. Lei è Anita De Sipio, profesanni ’90 i clienti arrivavano da me, non sapendo bene sione wedding planner. Ma non di quelle improvvisate, cosa avrei potuto fare per loro. Non esisteva l’idea di che hanno iniziato questo mestiere solo per il boom di avvalersi di una consulente che conosce perfettamenfilm e format che tempestano i canali televisivi. Anite le realtà operative che gravitano intorno ad un mata De Sipio progetta matrimoni dal 1996 e lo fa con trimonio. Oggi i clienti, spesso professionisti e piccoli una precisione “architettonica”. Dopo una formazione imprenditori e da qualche tempo anche molti stranieri da architetto per interni, appunto, e una prima espeche scelgono la nostra regione per celebrare il giorno rienza imprenditoriale in un’azienda di editor e grafica del sì, arrivano con maggiori idee e, dunque, si aspetcomputerizzata, Anita De Sipio si dedica al mondo delle tano soluzioni più esclusive che stupiscano gli ospiti. nozze. «Nella prima impresa che ho fondato – racconta Il wedding planner non è un fioraio, uno chef o un la wedding planner - è capitato spesso di occuparmi commerciante di bomboniere. Il wedding planner è caanche dell’ideazione e realizzazione grafica di partecipace di creare un progetto. È un filtro tra il cliente, la pazioni di nozze e libretti per la Chiesa. Quell’attività coppia di sposi, e i fornitori, con i quali è necessario imprenditoriale si è però conclusa e così io ho contiinstaurare un rapporto di fiducia e stima reciproche». nuato a fare questi lavori per i matrimoni, per conto Tutto inizia con una profonda chiacchierata con gli di commercianti di bomboniere e abiti da sposa. Ho sposi. Il budget a disposizione e le aspettative dei cominciato ad intuire che quel settore poteva essere

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Arte&Co.

» La cerimonia, allestimento nei toni del colore guida

» Il ricevimento, decorazione delle tavole e degli ambienti

clienti sono gli elementi fondamentali per la progettazione di un matrimonio. «Per fare il mio lavoro – prosegue Anita De Sipio – è fondamentale una grande sensibilità e umiltà di ascoltare per comprendere le esigenze della coppia. Spesso mi capita di organizzare seconde nozze. Sono i matrimoni più belli, perché l’approccio da parte degli sposi è diverso ed è necessario mettere

in moto tutti i recettori possibili per capire le loro necessità. A questo punto inizia l’organizzazione vera e propria che generalmente dura 6-8 mesi e si conclude nel giorno del matrimonio, durante il quale mi avvalgo dell’aiuto di fidatissimi collaboratori che insieme a me, si preoccupano che sia tutto perfetto». Dall’allestimento e disallestimento della chiesa, a quello della sala per il ricevimento, fino al controllo della cucina durante il banchetto. Ogni singola fase viene diretta dalla wedding planner, regista dai mille occhi del film più bello per la coppia di sposi. «Per i clienti, è spesso rassicurante la mia presenza durante le nozze. Il semplice fatto che io sia lì, è di conforto». Un lavoro molto creativo ma altrettanto faticoso si delinea dal racconto di quest’abruzzese wedding planner, contraria ai corsi di formazione e favorevole all’istituzione di un codice deontologico della sua professione su base nazionale. «Qualche anno fa – racconta ancora la De Sipio – ho tenuto dei corsi a Roma, ma quando mi sono accorta che si trattava di lezioni per creare, più che dei wedding planner, dei formatori privi di alcuna esperienza sul campo, ho preferito lasciare. Ritengo importante un maggiore riconoscimento per la nostra categoria. Faccio parte dell’AWP, l’associazione wedding planner che ha sede a Milano, che ha dotato noi associati di un codice. Ma se questo non viene condiviso da tutti i wedding planner diventa alquanto difficile una concorrenza leale nel mercato italiano. Amo il mio lavoro, ma è spesso molto duro. Non esiste vita privata, né sabati, domeniche, festività, o persino problemi personali. Ma quando a fine evento, ricevo i complimenti - conclude l’imprenditrice – soprattutto da quei clienti che si sono avvicinati a me con maggiore scetticismo, è una grandissima soddisfazione»

» Partecipazioni, inviti, libretti messa, biglietti di ringraziamento, tableau in armonia con gli allestimenti

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La soluzione al rebus del manager

La copertina numero 84 di ABRUZZO IMPRESA con Marco Belfiglio presidente del CdA di CVP GROUP

La serata di gala di FARE IMPRESA e il matching durante il meeting di FARE IMPRESA.

Informazione • Comunicazione • Matching

ASSOIMPRESA propone una duplice soluzione alle realtà imprenditoriali che vogliono crescere e mettersi in gioco: ABRUZZO IMPRESA, il mensile dell’informazione dedicato alle realtà economiche regionali e il meeting “FARE IMPRESA” ideato per favorire nuove e proficue relazioni.


ABRUZZO COOL

 L’API Agroalimentare all’ExpoItalia 2013 

 Salumificio Di Fiore trionfa al Campionato Italiano del salame 

 I vincitori dell’edizione 2013 di Words of Wine 

 I dieci anni del consorzio Colline Teramane 

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hanno collaborato Rosaria Nelli

Abruzzo che produce | pag. 19 Imprenditrice sociale, una vita impegnata nello sviluppo locale dell’area Sangrina e del Lago di Bomba. Impegnata nel movimento cooperativo di cui condivide i principi di democraticità, mutualità e solidarietà. Per Il suo impegno riceve dal Presidente della Repubblica Italiana il riconoscimento di Commendatore “Onore al Merito della Repubblica Italiana”. Oggi è presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Comemrcio di Chieti e vice-presidente della Commissione regionale per le Pari opportunità.

Luigi Carunchio fisco | pag. 36 Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Antonio Teti ict | pag. 38 È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Simone D’Alessandro creatività | pag. 40

È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente.  Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo.it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Fu-

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ture, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

Filippo Paolini norme&leggi | pag. 44 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso | pag. 47

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Alessio Pelusi

messa in sicurezza | pag. 49 Il dott. Alessio Pelusi si occupa di sicurezza sul lavoro e gestione della qualità da 8 anni. Ha un Master in Safety Management presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, dove ha conseguito le qualifiche di RSPP per i macrosettori B4-B5B6-B7-B9. Ha un Master in giornalismo, presso la Eidos Communications di Roma; la qualifica di Valutatore di sistemi di gestione della qualità del RINA training factory ed una Laurea quinquennale in Scienze della comunicazione, presa all’Università “La Sapienza” di Roma. È autore del romanzo “La moleskine nera” (Tracce 2009).

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Nicola Boschetti

Di vino e non solo | pag. 111 Nicola Boschetti Maitre-sommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala / bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/ olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola.

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Abruzzo impresa dicEMBRE 2013 n째84 anno VIII in copertina Marco Belfiglio presidente Cda CVP Group

da maggio 2006 per

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abruzzo impresa il mensile del manager

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NINO GERMANO prima della consegna del PREMIO “AQUILA REALE” Riconoscimento alle ultime copertine del mensile Abruzzo Impresa

2 La TORTA del SECONDO MEETING “FARE IMPRESA” Gli IMPRENDITORI e MANAGER che hanno ricevuto

3 il PREMIO “AQUILA REALE”

GIGLI DELLA EDIMAC 4 ALEX INSIEME AI DIRIGENTI DELL’AQUILA CALCIO

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Il presidente della Regione Gianni Chiodi con il prof. Nicola Mattoscio e il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci

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