Settembre 2013

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ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • SETTEMBRE 2013 • NUMERO 81 • ANNO VIII • COPIA OMAGGIO | www.ABRUZZOIMPRESA.IT

NUMERO

81


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3° MEETING

FARE IMPRESA GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO

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INFO • tel. 085.9508161 _ fax 085 9508157 _ info@assoimpresaitaliana.it _ www.assoimpresaitaliana.it


DIRETTORE RESPONSABILE

ELEONORA LOPES

REDATTORI DENIA DI GIACOMO, LAURA TINARI, MARCELLA PACE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO ALESSANDRA GENCO, LUIGI CARUNCHIO, SIMONE D’ALESSANDRO, ANTONIO TETI, FILIPPO PAOLINI, LORENZO PIERFELICE, ANDREA BONANNI CAIONE, MASSIMO DI CINTIO, MARCO MANZO, FABRIZIO SALUSEST, NICOLA BOSCHETTI, PIETRO CAMPANARO, CHIARA STROZZIERI, ANNA CUTILLI DI SILVESTRE, NEDA ACCILI

UFFICIO GRAFICO

VINCENZO SULPIZIO

UFFICIO FOTOGRAFICO

CLIZIA FORCELLA

COORDINATORE WEB-TV

GIANLUIGI TIBERI

STAMPA

PRINTERGROUP ITALIA SRL - NA

EDITORE

FABIO DE VINCENTIIS

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager

SETTEMBRE 2013 N°81

ANNO VIII

NUMERO CHIUSO IN REDAZIONE IL 23 SETTEMBRE 2013

IN COPERTINA Alessandro Quartiglia

ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006, è edito da GRUPPO IMPRESA dell’editore Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage sulle azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati a innovazione, marketing, lavoro e sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono e Bello”, dove si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.

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ABRUZZO IMPRESA A è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2013 tutti i diritti riservati. GRUPPO IMPRESA srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. GRUPPO IMPRESA S.r.l. P. IVA 01996590681 GRUPPO IMPRESA S.r.l. è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 e iscritta in sezione ordinaria del Registro delle Imprese di Pescara in data 13/01/2012 con il numero Repertorio Economico Amministrativo 145381

MEETING

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo nasce l’idea del meeting FARE IMPRESA, affinché il tessuto economico, politico e formativo regionale possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dalla redazione del mensile ABRUZZO IMPRESA del Gruppo Impresa, ha come obiettivo quello di diventare un immancabile appuntamento annuale per tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata è stato consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine di ABRUZZO IMPRESA. All’interno della sala meeting è stata allestita una galleria espositiva dove tutte le aziende partner dell’evento hanno avuto modo di farsi conoscere. Con il contatto diretto i rapporti si rafforzano diventando la base di mille progetti futuri.

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sommario _ anno VIII n°81 _ settembre 2013

opinioni&rubriche finoaquituttobene editoriale ctrl s Abruzzo che produce lavoro in corso messa in sicurezza

9 11 12 17 55 57

Decadenza Gocce d’inchiostro Tendenze fatti persone Un nuovo “Piano del lavoro” Le novità in materia di contratto a tempo determinato

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Articoli pirotecnici, legislazione in merito

in primo piano 18 Come cambia il turismo in Abruzzo in copertina

turismo

Quartiglia, partner di eccellenza per la ristorazione italiana

23 incarichi&carriere

Quartiglia

Casartigiani Abruzzox Ruzzo Spa/Valagro

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Montebello e Buccella / Forlini / Warrior

CNA Alimentare/Ops Ordine ingegneri/CNA

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Calvisi / Mariotti / Consiglio / Carota e Petrini

storie&persone Angelo De Cesare

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58

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Angelo De Cesare, una vita nell’impresa

storie&persone New Generation Angelica Bianco

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Angelica Bianco

tematiche d’impresa fisco ict creatività norme&leggi

39 43 47 51

68

Anagrafe tributaria, i dettagli della legge n. 148 Twitter apre all’e-commerce Approssimazione e fiducia alla base di uno sviluppo socio-economico equilibrato? La mediazione civile e commerciale rientra in vigore

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sommario _ anno VIII n°81 _ settembre 2013

focus industriali: il modello tedesco funziona 58 Relazioni perché tra i due “litiganti” vince l’azienda acqua pubblica 61 Proposte per il sistema idrico abruzzese pari opportunità 65 Dove le donne vivono meglio? storie 66 L&D, gli abiti da lavoro vengono da Guardiagrele storie 68 Gennaro Zecca: “Il futuro è l’efficienza energetica” giovani imprese 70 Da Pescara a Miami con le 2 ruote e-commerce 72 Buylloon, il commercio online vola veloce agroalimentare 75 Il formaggio si fa social con la App WantEat territorio 78 Terre del piacere: insieme per vincere di Pescara, l’innovazione passa territorio 80 Provincia dal turismo e dall’agroalimentare seminari&convegni

sindacato

lavoro

84 eventi

cultura

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cultura moda sport

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78

Forum Giovani 2013: necessario esserci!

La Perdonanza elevata dall’Unesco

87

Premio Città di L’Aquila 10 anni di moda Capuzzi Stagione sportiva 2013-2014, tra difficoltà ed entusiasmo

88

PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

segue a pagina

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a cura di Denia Di Giacomo

103 Sensi d’Abruzzo, i giovedì speciali di Città Sant’Angelo Village

113 MOSTRA DI LEO STROZZIERI ALL’AURUM DI PESCARA

115 Nicola Falcone

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97 L’autunno incombe, ma lo spirito resta leggero 98 Traparentesi 104 Cinemadivino cala il sipario 107 Settembre, si riparte! 109 “Un ottima annata” 117 “Il Circo errante dell’equilibrio” di Lorenzo Pierfelice 121 Giovani in Galleria tra arte e tipicità 119 La “Thunupa Music” suona in Africa

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Âť di Lorenzo Pierfelice

finoaquituttobene

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gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes _ direttore

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erker, Golden Lady, Sixty, Bontempi, sono solo alcune delle vertenze sindacali che la nostra regione sta vivendo con angoscia. A queste aziende si è aggiunta la Italcementi che nelle scorse settimane ha annunciato la cessazione dell’attività allarmando gli oltre 70 dipendenti attualmente in cassa integrazione a rotazione. La Italcementi ha confermato la volontà di voler chiudere lo stabilimento di Scafa, aperto nel 1974, durante l’incontro che ha visto riunite tutte le rappresentanze sindacali con i vertici aziendali. Un futuro privo di speranza quello che appare per questi lavoratori che fino a qualche mese fa, operavano in una delle imprese più solide della provincia di Pescara. Non dimentichiamo un altro aspetto fondamentale, a rischiare non sono solo i dipendenti diretti, ma anche le piccole imprese dell’indotto che lavorano nell’autotrasporto, nella manutenzione e nelle cave.

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icordate la “rivolta delle carriole”? Ebbene tra pochi giorni, il “popolo delle carriole” tornerà in tribunale per la seconda udienza del processo a suo carico. All’Aquila ogni domenica, dopo quel maledetto 6 aprile del 2009, centinaia di cittadini, “armati” delle celebri carriole, rimuovevano in maniera autonoma le macerie sparse nel centro storico della città. Ma con questo gesto carico di civiltà gli aquilani stavano violando la “zona rossa”, chiusa a suo tempo da un’ordinanza comunale. Ed è per questo motivo che questi cittadini potrebbero essere puniti dall’articolo 650 del codice penale che prevede l’arresto fino a tre mesi o il pagamento di un ammenda. Adesso otto di loro rischiano l’arresto, colpevoli di aver portato nel centro storico disastrato la propria carriola e di averla usata. È proprio il caso di dirlo, dopo il danno, anche la beffa.

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rimato positivo in Abruzzo per il business rosa. Considerando il periodo giugno 2013-giugno 2012, l’esercito delle imprese in rosa è cresciuto di 4.878 unità, pari al +0,34%, mentre le imprese nel loro complesso sono aumentate dello 0,13%. Gli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio  dell’Imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere annoverano Pescara tra le città più attive nonostante il momento critico, e l’Abruzzo tra le regioni le cui attività produttive sono maggiormente tinte di rosa. Ma non c’è tanto da stupirsi, oggi molte donne cercano una collocazione lavorativa autonoma compatibile con il ruolo che la donna occupa nell’ambito famigliare. Stanno nascendo così sempre più professioniste, artigiane, ditte individuali o collaboratrici a partita iva. Aspetto determinante per il buon andamento dell’impresa femminile, che non si ostacoli, o peggio si impedisca, il ruolo non meno importante di madre o moglie.

direttore@abruzzoimpresa.it

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s FEDERTURISMO ABRUZZO, «FINALMENTE IL TURISMO VIENE RICONOSCIUTO COME “INDUSTRIA TURISTICA”» Una svolta definita epocale per il settore contenuta nel documento “Posizione delle Regioni e

delle Province autonome - Sull’Accordo di partenariato e sulla programmazione 2014-2020”, redatto dalle Regioni e le Province autonome con il contributo delle Associazioni di Categoria del Turismo e presentato al Ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, che ne ha condiviso pienamente i contenuti. Il documento ribadisce anche la necessità dell’adeguata rappresentanza che deve essere garantita al Turismo nei diversi ambiti tematici, quali ricerca e innovazione; smart specialization strategy; finanza, crescita e riorganizzazione produttiva; energia e green economy; qualità e attrattività del territorio; agenda digitale e accesso alle tecnologie dell’informazione. «Nel quadro della nuova programmazione – afferma Dario Colecchi, presidente di Federturismo Abruzzo - le imprese abruzzesi saranno nettamente agevolate anche dalla nuova governance del turismo, in quanto tutti i loro fabbisogni rilevati dal Polo e dalle DMC/PMC, declinati anche in termini di ricerca, tecnologia, innovazione, saranno contenuti imprescindibili per la definizione delle specializzazioni regionali di sintesi che andranno evidenziate nella smart strategy Abruzzo».

DOMPÉ ANNUNCIA LA DESIGNAZIONE DI FARMACO ORFANO PER RHNGF NEL TRATTAMENTO DELLA RETINITE PIGMENTOSA Dompé, azienda leader nella ricerca di nuove soluzioni terapeutiche per il

trattamento delle patologie rare, annuncia la designazione di farmaco orfano da parte della statunitense FDA per rhNGF (Nerve Growth Factor ricombinante umano), molecola che trae origine dalla ricerca del Premio Nobel Rita Levi Montalcini. Il farmaco, sviluppato dalla ricerca Dompé, rappresenta una nuova speranza per la terapia della retinite pigmentosa, patologia attualmente orfana di cura. «Questa designazione rappresenta un riconoscimento importante per la nostra azienda - spiega Eugenio Aringhieri, CEO Dompé -, sempre più impegnata a produrre innovazione su scala globale. Siamo determinati a individuare e sviluppare farmaci ad altissimo valore tecnologico per la cura di malattie rare che attualmente non dispongono di soluzioni adeguate. Il nostro agire è legato ai bisogni terapeutici non soddisfatti dei Pazienti nel mondo e alla nostra capacità di generare risposte sicure ed efficaci nelle aree calde della salute». Lo sviluppo di rhNGF viene seguito da Dompé in tutti i suoi passaggi, dalla produzione alla clinica. Grazie alle proprie capacità produttive biotecnologiche, infatti, l’azienda ha sviluppato uno specifico progetto presso il Centro di Ricerca & Sviluppo dell’Aquila, per assicurare la produzione di un farmaco a base di NGF ricombinante umano (rhNGF), sulla scorta dei primi risultati della somministrazione della proteina murina in un limitato numero di persone affette da cheratite neurotrofica.

LA FINALE DI MISTER ITALIA E MISS GRAN PRIX IN SCENA A L’AQUILA Circa settanta ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia sono

giunti nel capoluogo abruzzese per disputare la finale dei due ambiti concorsi di bellezza. Ad ospitarli l’Auditorium Generale Florio della Scuola Ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza. La fascia di Mister Italia è stata assegnata a Luca Onestini di Imola, il titolo di Miss Grand Prix invece è andato alla bellissima Margherita Molinari. Sul palco a presentare è salita la showgirl Jo Squillo, tra gli altri vip che hanno partecipato all’evento anche l’attrice Maria Grazia Cucinotta e il sensitivo Solange. Presidente di giuria l’attore Sebastiano Somma.

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tendenze fatti persone

“ITALIA, POTENZA GLOBALE?”, DUE AQUILANI TRA GLI AUTORI DEL VOLUME Qual è il ruolo internazionale dell’Italia? È cipato, tra i 6 autori, due aquilani: Salvatore questo il tema che “Italia, potenza globale?” (Fuoco Edizioni) si propone di affrontare. Partendo da un assunto fondamentale: nonostante la retorica europeista e gli appelli per una politica estera comune e condivisa tra gli Stati dell’Unione, gli interessi dei singoli Paesi non sempre coincidono. I contrasti vanno dalla politica monetaria a quella commerciale, dalla fiscalità alla concorrenza. Un’analisi puntuale delle aree e dei settori in cui si assiste a un contrasto tra interessi nazionali diversi a cui hanno parte-

Santangelo e Stefano Torelli. Torelli - laureato presso la Facoltà di Studi Arabo-islamici dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli - è un esperto di geopolitica e Medio Oriente e ha all’attivo diverse pubblicazioni sulle dinamiche politiche, storiche, strategiche ed economiche dei Paesi dell’area mediorientale. Santangelo giornalista professionista - è laureato in Scienze politiche presso la Luiss-Guido Carli e dal 2009 dirige il Centro studi della Fondazione Nuova Italia.

I BORGHI ABRUZZESI COME LOCATION DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE “LES PLUS BEAUX VILLAGES DE LA TERRE” È stata la nostra regione a fare da palcoscenico alla impensabile. Questo è il bilancio di un nuovo modo di

IV edizione del Festival Internazionale “Les Plus Beaux Villages de la Terre”. Ad ospitarlo sono stati i borghi di Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio e Navelli, anche se l’iniziativa ha coinvolto con eventi e manifestazioni tutti i borghi più belli d’Abruzzo. Il 10 per cento dei borghi più belli d’Italia (21 su 225) parla, infatti, abruzzese; la loro bellezza, unità a un sistema di accoglienza turistica di qualità, contribuisce ad attrarre sull’intero territorio regionale un flusso di persone fino a qualche anno fa

concepire il turismo: decisamente più lento e a misura d’uomo che propone una full immersion nella comunità di un piccolo borgo che regola la sua vita sui ritmi scanditi dalle stagioni, dal raccolto della terra, dal sorgere e dal calar del sole. Per il presidente della Regione, Gianni Chiodi, «il modello è sicuramente da sviluppare perché rappresenta una grande opportunità per tutta la regione». Borghi che stanno dimostrando di avere la capacità di lavorare in sinergia tra di loro.

CALO DISOCCUPAZIONE, CHIODI: “CONFERMATA BONTA’ NOSTRA POLITICA ECONOMICA” In Abruzzo, la disoccupazione nel secondo trimestre questo Governo regionale porta avanti ormai da quattro del 2013 è scesa dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (10,7 contro 10,9). La fotografia, scattata dall’Istat, è motivo di orgoglio per il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che ha commentato: «Gli esiti dell’ultimo rapporto Istat non ci sorprendono più di tanto. Stiamo lavorando con grande impegno e determinazione per affrontare la crisi economica. Quindi, il fatto che l’Abruzzo sia una delle due regioni, insieme alla Basilicata, citata in positivo quanto a tasso di disoccupazione, conferma la bontà delle scelte industriali ma anche finanziarie che

anni. Se l’Abruzzo sta reagendo meglio di altri territori a questa profonda recessione - dice il presidente Chiodi - lo si deve a due fattori. Il primo, l’intraprendenza dei nostri imprenditori che, con coraggio, hanno sposato l’idea di non chiudersi, di isolarsi. Il secondo, la lungimirante azione della Regione che ha voluto con ostinazione investire nell’innovazione, nella ricerca; che è stata vicina alle aziende; che ha sostenuto l’assunzione di giovani e donne con progetti mirati; che ha affiancato agroalimentare e turismo nella conquista dei mercati esteri».

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s TELEQUIZ INGANNEVOLI, IL CORECOM SCENDE IN CAMPO «Un intervento immediato a tutela degli utenti» contro quelle che definisce vere e proprie “trappole”. E’ questo l’impegno

assunto dal presidente del Corecom Abruzzo, Filippo Lucci, coordinatore nazionale dei Corecom italiani, contro i telequiz ingannevoli. «Da settimane - ha affermato Lucci - su alcune reti nazionali si assiste alla messa in onda di spot pubblicitari sotto la veste di telequiz, in cui il conduttore pone delle domande talmente semplici da rasentare il banale e, rispondendo alle quali, attraverso un semplice messaggio dal cellulare, si può accedere a ricchi premi. Quello che non si dice, altrettanto chiaramente – ha obiettato il coordinatore nazionale dei Corecom – è che, una volta inviato l’sms, si attiva sul proprio telefono un abbonamento a servizi dai costi elevati». Lucci ha inviato una segnalazione all’Autorità garante per le comunicazioni e all’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria, «per verificare se sussistono le condizioni di violazione del Codice di autoregolamentazione, per le eventuali azioni sanzionatorie, oppure per chiedere di sospendere la messa in onda di tali spot», che secondo il presidente attirano soprattutto i giovani utenti (ragazzi dai 12 ai 20 anni). «I Corecom vantano molta esperienza in questo ambito – ha ricordato Lucci – sulla scorta della loro continua attività di vigilanza sulla programmazione delle televisioni locali che ricorrono a queste forme di pubblicità “facile” per garantirsi introiti sicuri».

CONCLAVE DEI “SAGGI” A FRANCAVILLA AL MARE T

re giorni di “ritiro” abruzzese, per i 35 “saggi”. Giuristi, costituzionalisti e politologi, si sono riuniti all’hotel Villa Maria di Francavilla al Mare per prendere posizione sulle riforme costituzionali e indicare come ammodernare le fondamenta del sistema istituzionale, con un intervento su bicameralismo, forma di Stato e di governo e connessa legge elettorale. Da domenica 15 a martedì 17 settembre, la commissione per le riforme istituita dal premier Enrico Letta e presieduta dal ministro Gaetano Quagliariello, si è riunita, per chiudere la relazione finale da consegnare al governo e mettere a disposizione delle Camere. I saggi sono stati accolti dalla protesta organizzata da Movimento 5 Stelle, Anpi Pescara, Prc e Abruzzo social forum. Sugli striscioni la scritta “giù le mani dalla Costituzione”. «Il più si è fatto» ha commentato il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello a conclusione della tre giorni. In particolare sulla modifica dell’art.138 della Costituzione Quagliariello è convinto che, «con tre mesi disponibili il Parlamento potrà andare alla quarta lettura entro i primi di dicembre». Il comitato dei saggi ha «anticipato le sue riflessioni – rispetto al termine fissato per il 17 ottobre- proprio per dare ai partiti più ipotesi per un accordo politico da effettuare il prima possibile». Il documento finale che riassume un dibattito avviato dai “saggi” il 15 giugno grazie alla sintesi preparata dei sette membri del comitato di redazione, non avrà la forma di bozza di legge, ma affronterà i diversi capitoli, cercando di indicare per ciascuno un’opzione di riforma e le sue ricadute.

BENETTON, CASSA INTEGRAZIONE PER I 17 DIPENDENTI Avviare la Cassa Integrazione Guadagni per i 17 dipendenti del Megastore

Benetton al posto del licenziamento collettivo attivato dalla società Arca di Noè, gestore del marchio Benetton il 5 agosto scorso. E’ questo l’esito dell’incontro organizzato presso la sede dell’assessorato al lavoro della Provincia di Pescara, tra l’assessore Antonio Martorella, rappresentanti delle due aziende Arca di Noè, Francesco Felaco e Bencom, Paolo Vasques e Roberta Cardillo, rappresentanti della Filcams CGIL e della RSA aziendale. I dipendenti del megastore dunque, a partire dal 1° settembre e fino al 30 novembre, potranno giovarsi di un ammortizzatore sociale che garantirà loro un aiuto economico immediato. La proposta, nata al tavolo provinciale il 5 settembre scorso, indicata con convinzione dall’assessore al Lavoro, è stata quindi accettata dall’Arca di Noè, dopo un incontro avuto a Treviso la proprietà di Bencom srl. «La Provincia – ha dichiarato l’assessore Martorella - ha svolto un’azione incisiva nel corso di questa vertenza, grazie alla quale è stato possibile salvaguardare i posti di lavoro e agevolare le trattative dirette alla cessione del ramo d’azienda da parte di Bencom srl nei confronti di altri possibili conduttori».

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tendenze fatti persone

SEXTANTIO DIVENTA CASE STUDY ANTICRISI Il caso Sextantio è stato presentato come case study, e Americane che si sono riuniti per presentare possibili

come possibile sviluppo economico ed imprenditoriale, utilizzando e rafforzando le risorse del territorio senza incidere negativamente su di esso, durante il Global Business Research Symposium, organizzato a Valencia dalla St. John’s University di New York, dall’Universitá CEU Cardenal Herrera di Valencia e dalla Southern New Hampshire University. Alla conferenza hanno partecipato esperti di Mangament provenienti da diverse Università Europee

soluzioni per uscire dalla crisi mondiale. Ma è anche un altro il riconoscimento ottenuto. Daniele Kihlgren, infatti, l’ideatore dell’albergo diffuso nonché fondatore dell’associazione “Sextantio” ha ricevuto insieme all’imprenditore Bruno Cucinelli, presso il Comune di Sabbioneta il “Premio Italia”, creato dal comitato scientifico dei Borghi più belli di Italia come attestazione di una Bella esperienza italiana.

POLO ICT REGIONALE, PRENDE IL VIA IL NUOVO ANNO È stato inaugurato lo scorso 18 settembre a Pineto, congiuntamente percorsi di approfondimento, e poi con nella splendida Area Marina Protetta Torre del Cerrano il nuovo anno del Polo Ict regionale che avvia la sua attività 2013/2014 con l’ingresso di undici soci, superando così quota 60 in tutto l’Abruzzo, tra imprese, istituti di ricerca sia pubblici sia privati, e società di servizi che il Polo di innovazione tecnologica coordinerà nel 2014. «Siamo pronti ad un nuovo anno di sfide e di grandi progetti – ha spiegato il responsabile del Polo Ict, Giuseppe Cappiello – continuando a favorire l’investimento e la condivisione di infrastrutture di ricerca, sperimentazione, prova e certificazione, riservando sempre grande attenzione verso le imprese più propositive e attive del territorio. Le imprese del Polo continueranno ad essere supportate con azioni di orientamento e accompagnamento, per aggregare i bisogni e disegnare

attività di laboratorio». «La serata a Torre di Cerrano ha segnato l’avvio di una simbiosi tra il mondo delle imprese e la difesa e valorizzazione ambientale – ha dichiarato il presidente dell’AMP Torre del Cerrano Benigno D’Orazio –. Grazie a questo nuovo legame, è nostro obiettivo promuovere la consapevolezza delle imprese circa la possibilità di interagire con il Parco marino, sia mettendo a sistema conoscenze disponibili, sia stimolando strategie di impresa ecocompatibili e supportando il turismo sostenibile di cui siamo da sempre promotori». L’assemblea è stata arricchita da interventi proficui come quello di Sergio Galbiati, amministratore delegato di LFoundry; del presidente della FIRA Rocco Micucci; di Tiziano Toschi, vicepresidente Senior di Electrolux; e di Luca Stefanini, di Italia Lavoro.

“Fare comunità per ripartire”, se ne è parlato all’Aurum “Barra al centro” - fare comunità per ripartire, questo della Sevel, Carlo Materazzo e il giovane fondatore del il titolo dell’incontro organizzato dal quotidiano Il Centro e svoltosi all’Aurum di Pescara. Obiettivo quello di offrire all’audience le esperienze di aziende diverse per dimensioni, settore, storia che possano fungere da ispirazione in un contesto così provato dalla congiuntura sfavorevole. Una giornata densa di dibatti coordinati dal direttore del quotidiano Mauro Tedeschini, per parlare di comunità, sostenibilità e innovazione nella nostra regione. Il primo incontro è stato tra il direttore generale

portale Wineowine Federico De Cerchio. Si è discusso anche di sostenibilità come plus competitivo con Valerio Bussolo, direttore comunicazione di Ikea, e Giuseppe Natale, Ceo di Valagro spa. E ancora di export, grazie all’intervento di Valerio Sciotti, dg di Farnese Vini, e Alessandro Di Nisio della comunity Paesaggi d’Abruzzo. L’incontro si è concluso con il direttore generale di Fater, Roberto Marinucci, e il rettore dell’università di Teramo, Luciano D’Amico.

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


l’Abruzzo che produce

Alessandra Genco Segretaria regionale Cgil Abruzzo

Un nuovo

“Piano del lavoro”

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e politiche neoliberiste, la globalizzazione e la crescente disoccupazione hanno contrapposto i lavoratori e la loro occupazione, ripensare a quale lavoro si crea vuol dire darsi l’obiettivo della piena occupazione, senza il quale la stessa idea del valore del lavoro, identitario, di autonomia, di libertà, perde di senso. Con il “Piano del lavoro” la Cgil mette in campo una proposta strategica che affronta il tema di come innovare i settori tradizionali ma soprattutto si focalizza sulla possibilità di costruire buona occupazione utilizzando nuovi filoni per creare lavoro partendo dall’innovazione industriale, dai beni comuni, ovvero beni sociali, ambientali e beni culturali. Nella nostra regione c’è bisogno di lavoro. I dati ISTAT del II trimestre 2013 sono allarmanti, vedono l’occupazione in Abruzzo scendere a 485.000, i disoccupati toccare i 58.000, la considerevole crescita degli inattivi, cioè coloro che non lavorano e non cercano occupazione pur essendo nelle condizioni di lavorare, la contrazione del lavoro femminile, conferma la disoccupazione giovanile sui dati nazionali e la CIG gennaio-luglio2013 a 22.610.366 ore. Manca in Abruzzo un confronto serio con gli interlocutori naturali: le parti sociali, il sistema imprese ed il sistema istituzionale, al quale va rivolta la domanda di quanto il lavoro, inteso come fattore capace di generare una dinamica sociale ma anche come elemento di coesione, sia nelle priorità delle forze politiche. In Abruzzo c’è bisogno di creare nuova occupazione mettendo al primo posto della discussione una politica di programmazione e di messa in sicurezza

del territorio dal punto di vista sismico e sulla questione della bonifica dei siti industriali inquinati. Di occuparsi di Welfare, dando priorità al piano per l’infanzia, quello sulla non autosufficienza, azioni di sostegno contro la povertà, concretezza alle politiche sociali. È assolutamente necessario attuare una relazione ottimale tra pubblico e cooperazione sociale, purchè non sia riferito in chiave di massimo ribasso ma nella pratica dell’accreditamento che dia un salario dei pubblici ed un lavoro qualificato. La crisi nasce anche dal mercato e oggi va risolta in breve tempo con il lavoro, con una risposta ai bisogni sociali collettivi, serve un big push pubblico per creare lavoro con un nuovo new deal europeo, anche per la produzione privata all’interno una programmazione partecipata. Per fare tutto questo occorrono risorse che vanno trovate lì dove si disperde il concetto di legalità, nell’evasione fiscale e nell’economia sommersa, presente anche nella nostra regione. Non lasciamoci convincere da una certa politica, per la quale viviamo in una disperata situazione economica, esistono risorse patrimoniali, di liquidità, come i fondi europei e nazionali, come il territorio e le imprese industriali e sociali, bisogna trovare un nuovo modo di reperire, mobilitare ed investire queste risorse. Oggi è necessario una svolta coraggiosa di politica economica con un programma di innovazione anche dell’offerta produttiva, partendo da una nuova domanda e da un cambio dell’asse fiscale, tutto incentrato sulla produzione e poco sulla rendita di patrimonio, ma con una idea di uguaglianza e partecipazione sociale

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» di Denia Di Giacomo

Come cambia

il turismo in Abruzzo Ormai è un dato di fatto, il settore turismo è drasticamente cambiato. Non è solo una questione di crisi ma anche di tendenze, di gusti e di cultura. La nostra regione si sta muovendo per seguire questo cambiamento, abbiamo ascoltato l’assessore regionale Mauro Di Dalmazio

Escursionisti a Rocca Calascio

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n forte aumento i week end a discapito delle settimane lunghe, molta più attenzione dedicata ai servizi, alle opportunità sportive, all’enogastronomia e soprattutto alla natura. E’ forse proprio quest’ultimo l’elemento vincente del momento, il turismo collegato ai beni naturalistici e quindi strettamente connesso anche allo sport. E sono in breve queste le nuove tendenze di chi sceglie la propria vacanza, una vacanza che deve rappresentare non più soltanto il momento di svago e relax, ma anche un’esperienza da ricordare e di cui beneficiare sia nello spirito che nel corpo. In tale contesto la nostra re-

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gione, da sempre considerata il cuore verde d’Europa, potrebbe trovare finalmente quello spazio adeguato per crescere in modo significativo posizionandosi tra le mete migliori in termini di appetibilità. Ed è probabile che per ampliare al massimo la nostra appetibilità agli occhi di quanti più visitatori possibili l’Abruzzo ha letteralmente spalancato le porte al turismo naturista, o nudista che dir si voglia, con l’approvazione di un progetto di legge per “valorizzare il turismo naturista” nell’intera Regione. Ma oltre a questa novità molte altre si affacciano nel futuro a breve termine, la Regione si sta infatti muo-


in primo piano

vendo per adeguarsi al meglio alle nuove tendenze e ammodernare i servizi offerti, ecco dunque nascere progetti come il bike to coast che prevede 131 chilometri di piste ciclabili in grado di collegare Martinsicuro a San Salvo, accostato al WiFi to coast che permetterà l’accesso gratuito alla rete internet lungo tutta la costa adriatica abruzzese. Ma le novità riguardano anche le aree montane, come la valorizzazione della rete sentieristica presente, delle ippovie, dei percorsi bike oppure l’approvazione di una legge che disciplina la formula dell’albergo diffuso, grazie alla quale ci si auspica la rinascita di tanti piccoli borghi ormai destinati a spopolarsi completamente. Insomma l’Abruzzo si sta rinnovando in termini di appetibilità turistica, e lo sta facendo con grande attenzione, tentando la strada della valorizzazione delle molteplici risorse che tutti ci riconoscono e che purtroppo ad oggi non sono sufficienti per dare quello slancio, in termini di turismo, di cui avremmo bisogno. Abbiamo rivolto qualche domanda all’assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio.

Il turismo in Abruzzo passa anche per la valorizzazione dei percorsi bike

L’INTERVISTA Mauro Di Dalmazio

Assessore, come si colloca attual-

mente l’Abruzzo nel panorama italiano in termini di affluenza, appetibilità turistica e prospettive? «In termini di appetibilità e di attrattività la nostra regione ha sempre occupato un ruolo di primo piano: l’Abruzzo offre mare e montagna distanti solo qualche manciata di chilometri, oltre a due parchi naturali di grande richiamo. Il prodotto turistico deve quindi essere costruito

assessore regionale al Turismo

attorno alle risorse che noi abbiamo, creando quella rete fatta di servizi di qualità, di strutture, di attrattività, di sostenibilità. Per quanto riguarda le prospettive future, l’Assessorato al Turismo sta portando avanti dei progetti importanti che individuano e specificano un nuovo modello di accoglienza turistica. Il futuro del turismo in Abruzzo è sempre più legato all’aumento della competitività dei nostri prodotti turistici. Per questo sono stati programmati, progettati e finanziati importanti progetti, come la pista ciclopedonale d’Abruzzo, l’accesso wi fi libero su tutte le spiagge della costa adriatica e la riqualificazione della rete sentieristica primaria e secondaria delle aree interne».  Quali sono a suo avviso i reali punti di forza della nostra regione da poter, e dover valorizzare maggiormente? «Sul turismo deve fondarsi un modello di sviluppo che assicuri rilancio

e prospettiva di sviluppo. Le nostre aree interne costituiscono un patrimonio sul quale è doveroso investire: una grande opportunità di sviluppo e valorizzazione è rappresentata dall’albergo diffuso. Abbiamo approvato una legge molto importante che disciplina, finalmente, un modello ricettivo particolarmente accattivante, funzionale anche alla rivitalizzazione e valorizzazione dei piccoli borghi. Stiamo portando avanti un progetto per la valorizzazione della rete sentieristica, delle ippovie, dei percorsi bike, per la riqualificazione dei bivacchi e dei rifugi in un’ottica che amplifica e sviluppa le potenzialità di fruizione delle aree interne. Abbiamo definito interventi specifici, come la predisposizione del catasto dei sentieri, la segnalazione degli itinerari, la riqualificazione delle vie d’accesso ai rifugi».  Parliamo del progetto “bike to coast”, quali sono i suoi tempi di

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ABRUZZO, LA NUOVA PATRIA DEL NATURISMO La legge sul naturismo è in pratica una sorta di svolta epocale, se si considera che l’unica regione italiana ad aver fatto una legge simile è l’Emilia Romagna. L’Abruzzo, si dimostra così all’avanguardia, mettendosi al pari di molti paesi europei. Ecco dunque che tra breve spiagge, rive di fiumi, laghi, riserve e aree pubbliche in genere potrebbero trasformarsi in vere e proprie oasi di libera nudità, a cominciare proprio dalle zone in cui vige già una frequentazione abituale di naturisti (ad esempio la spiaggia di Mottagrossa a Vasto). Ad individuare gli ambienti naturali di proprietà del demanio, o di enti pubblici, da adibire alla libera pratica del naturismo dovranno essere i Comuni, per farlo, il tempo utile a loro disposizione è di centottanta giorni dall’entrata in vigore della legge, che è stata pubblicata sul BURA lo scorso 22 agosto. “Le aree pubbliche per i naturisti”, si legge nel testo, “oltre che essere lasciate alla libera e gratuita fruizione, nella misura non superiore al 50 per cento, possono essere concesse a privati, associazioni e organizzazioni che ne garantiscano il buon funzionamento, eventualmente applicando le tariffe previste dalla normativa”. La reale speranza di questa approvazione trasversale è che i naturisti di tutta Europa possano prediligerci alle mete ormai classiche di questa pratica, come alcune spiagge del Gargano e dell’Emilia Romagna, anche se le strutture ricettive maggiori sono concentrate soprattutto in Francia, Spagna, Croazia, Olanda, Germania, Danimarca e Belgio. In questi Paesi i campeggi, le spiagge, i villaggi e gli hotel fanno ormai affari con i turisti in déshabillé da molti anni, nel totale rispetto di una scelta che a quanto pare nelle terre d’oltralpe non da fastidio a nessuno. In Italia, ufficialmente, i nudisti pare siano cinquecentomila, ma come sempre le stime ufficiali sono di gran lunga inferiori alle reali che vedono un numero probabilmente doppio. Infatti, volendo prendere in considerazione anche chi pratica occasionalmente, oppure chi lo fa solo all’estero e considerando anche chi non è affatto iscritto ad associazioni ufficiali come l’abruzzese Anab, si parla di un milione di persone. Per ora è difficilissimo fare bilanci e previsioni, innanzitutto è necessario verificare concretamente quanti comuni recepiranno “l’invito” e se trascorsi i sei mesi previsti un Comune non procede all’individuazione di nessuna area saranno poi le associazioni interessate o anche i privati che vogliono gestire le attività connesse a poter fare richiesta alle amministrazioni, le quali, in caso di diniego, sono tenute a motivare con atto scritto le motivazioni del no. E i risvolti culturali e sociali? Saranno pronti gli abruzzesi ad accogliere questo genere di turisti? In molti sindaci almeno per ora si sono espressi positivamente, ad esempio Umberto Di Primio, sindaco di Chieti, ha affermato in una intervista: «In molti paesi, come la vicina Croazia, il naturismo esiste da sempre e nessuno ne è infastidito. Questa legge regionale incide su costume e cultura e concede l’opportunità, a chi sta crescendo e deve formarsi un carattere, di farlo ancora più liberamente. Io sono pronto a concedere aree -conclude Di Primio-, ma con cautela e attenzione, nel rispetto di tutti. Parliamo però dell’Italia, paese bigotto: e se in Croazia si fa naturismo, qui ci danno fastidio pure i racchettoni».

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in primo piano

La spiaggia di San Vito

realizzazione e quanto pensate possa incidere sulla scelta dell’Abruzzo come destinazione per le proprie vacanze da parte del turista “sportivo”? «L’intera costa abruzzese, senza soluzione di continuità, unita e collegata da una pista ciclopedonale. Un progetto strategico che darà un grande slancio al prodotto mare, condiviso con le Province, che parte dalla rete esistente per mettere in connessione l’intera costa abruzzese con il completamento dei circa 131 chilometri di Ciclabile Adriatica abruzzese, collegando, integrando, migliorando e valorizzando quanto già esistente ed in parte progettato (Costa dei Trabocchi e altri tratti costieri). A rafforzare la validità di questa scelta strategica ci sono recenti studi che mostrano come il cicloturismo nei suoi aspetti caratterizzanti –l’uno sportivo, l’altro ecoturistico– sia in continua espansione con tassi di crescita elevati sia per il mercato interno che per quello internazionale. Il prodotto eco-turismo/vacanza attiva, più di tutti, si avvicina al concetto della destinazione Abruzzo, palesandosi come uno dei prodotti turistici “di eccellenza” della nostra regione. Quanto ai tempi di realizzazione, il completamento dei lavori è

stato stimato in 24 mesi; l’Assessorato al Turismo, al fine di monitorare l’attuazione degli interventi previsti dal progetto, convoca, con cadenza mensile, un apposito tavolo, che ha il compito di verificare assieme alle Province, le fasi di avanzamento ed il rispetto delle tempistiche di realizzazione delle opere inserite nel progetto nel rispetto del cronoprogramma predisposto dai soggetti attuatori; un tavolo di primaria importanza, che permetterà di spingere e sollecitare interventi e soluzioni ai problemi che dovessero sorgere. Inoltre sono state destinate risorse per l’implementazione di servizi collegati di bike sharing nei maggiori centri urbani. Progetti che aumentano la nostra attrattività e che promuovono il territorio, cicloturismo, natura».  E il WiFi To Coast? «Il WiFi To Coast si accosta al progetto bike to coast e prevede l’accesso gratuito alla rete internet lungo tutta la costa adriatica abruzzese. Si prevede per il mese di novembre la copertura totale dei 130 chilometri di costa. Si tratta di un progetto importante in grado di incrementare la qualità dell’offerta turistica e aprire nuove prospettive di promozione per il territorio regionale. L’avvio del pro-

getto è avvenuto in tempi brevissimi rispetto al momento in cui si sono rese disponibili le relative risorse; ciò ha confermato la volontà dei comuni di anticipare il programma di attivazione della rete in modo da sfruttare, in parte, anche la stagione estiva in corso. Essere riusciti in pochi mesi ad attivare questa importante infrastruttura è la testimonianza di una collettività, composta da enti pubblici, privati e imprenditori, sempre più convinta che elevare la qualità dell’offerta turistica possa aprire nuovi sbocchi di crescita del settore».  Legge “sul Naturismo”. Com’è stata accolta ? Sono già state individuate delle aree da destinare al naturismo? «L’avvenuta approvazione da parte del Consiglio regionale del progetto di legge per la valorizzazione del turismo naturista è stata accolta con entusiasmo da alcuni operatori turistici locali, che nel turismo naturista vedono un’opportunità concreta per uscire dalla morsa della crisi economica. In base alla legge spetta ora ai Comuni e agli enti competenti in materia, anche in accordo tra loro, individuare e destinare le aree e le spiagge da destinare alla libera pratica del naturismo»

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Alessandro Quartiglia in riunione con i dirigenti commerciali

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QUARTIGLIA, PARTNER

DI ECCELLENZA

PER LA RISTORAZIONE ITALIANA Quartiglia SpA opera da 30 anni nel mercato del Foodservice, ed è oggi una delle aziende leader sul territorio nazionale nella distribuzione alimentare, partner affidabile per la fornitura di ingredienti di alta qualità e di attrezzature per la ristorazione a circa 12000 clienti in tutta Italia, raggiunti con un servizio capillare ed efficiente grazie a una rete di oltre 200 agenti e di 24 piattaforme distributive. Al timone di questa grande azienda, il fondatore Alessandro Quartiglia

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» di Eleonora Lopes

mpegno, passione, dinamismo. Sono questi gli ingredienti che hanno reso Quartiglia SpA una delle aziende leader sul territorio nazionale nella distribuzione alimentare. Il Gruppo opera da 30 anni nel mercato del Foodservice con oltre 12 mila clienti e, grazie all’esperienza nel comparto agroalimentare e alla continua attività di ricerca e selezione dei prodotti e all’efficiente struttura organizzativa, oggi è annoverato tra i migliori partner del canale Horeca per la fornitura di ingredienti di alta qualità e di attrezzature. Consulente d’avanguardia dei protagonisti del mondo dell’enogastronomia e dell’ospitalità italiana, Quartiglia ha saputo adattare la propria offerta alle diverse formule di ristorazione e ai nuovi stili di consumo “fuori casa” investendo nella qualità del servizio, nelle tecnologie e nella formazione, sviluppando progetti di valorizzazione delle produzioni locali e promuovendole con una comunicazione chiara ed efficace. L’azienda conta oltre 500 collaboratori fra dipendenti

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La Convention commerciale a Londra

diretti e indiretti, un polo logistico distributivo e 24 piattaforme di distribuzione in tutta Italia con 5 uffici commerciali e 3 Cash&Carry, un’organizzazione complessa che utilizza strumenti di gestione innovativi di business intelligence che consente ai manager di accedere, attraverso un sofisticato motore di calcolo e di integrazione dati in tempo reale, ai più importanti dati statistici per analizzare, anticipare e reagire in modo strategico ai cambiamenti di mercato anche attraverso azioni mirate di direct marketing e geo marketing. Quartiglia oggi è in grado di coprire in maniera capillare e veloce il territorio nazionale e punta dritto alla conquista delle principali città d’Europa grazie a un sistema logistico puntuale, efficiente e performante, un asset ritenuto fondamentale per un’azienda che si occupa di distribuzione, in particolar modo nel food. L’area logistica inoltre nel corso dell’anno utilizzerà anche un software specialistico che consente di organizzare in modo puntuale l’assemblaggio dei prodotti in consegna, fino alla distribuzione su strada geo-

L’area sensoriale del Cash “GUSTANDO Italia” di Cologna Spiaggia

locata per automezzo, consentendo così, utilizzando l’evoluzione tecnologica satellitare, di estendere i controlli oltre le mura del magazzino tracciandone l’intero percorso fino al punto di consegna: il sistema riesce così ad avere non solo una “visione globale” delle attività aziendali, ma a velocizzare le operazioni in ogni fase del processo riducendo sensibilmente il margine di errore. Gli importanti investimenti nell’ottimizzazione dell’organizzazione aziendale in grado di sfruttare al meglio le nuove tecnologie di comunicazione e di semplificare quindi l’interazione tra rete vendita e azienda, hanno consentito all’azienda di assicurare un servizio ad alto valore aggiunto garantendo rapidità nell’esecuzione degli ordini. Non a caso l’azienda dal 1988 possiede la certificazione del proprio Sistema Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9002, con successiva conversione nella Vision 2000 nel 2001 e la recente revisione in accordo alla variazione della norma di riferimento (UNI EN ISO 9001:2008);è già intestataria di Bolli CEE IT/1958S/CE, IT/896S/CE e IT/708F/

QUARTIGLIA 2013-2014 Il Gruppo in prospettiva. Progetti per il futuro ICATALOGUE: NON CHIAMATELO CATALOGO Il primo progetto che Quartiglia S.p.A. lancerà nei prossimi giorni è l’iCatalogue, un catalogo multimediale interattivo in sostituzione del tradizionale cartaceo, che consente la consultazione professionale del catalogo aziendale con l’iPad per tutta la organizzazione commerciale. Tutto l’assortimento food Quartiglia, composto da più di 7.000 articoli, diventa consultabile con la massima semplicità e in piena autonomia. Ogni prodotto è presentato con fotografie, descrizioni, schede tecniche, video, approfondimenti e media library. Il catalogo multimediale sarà sempre aggiornato e accessibile da qualunque parte del mondo e in qualunque momento. Non solo un catalogo elettronico ma una vera e propria raccolta multimediale con fini formativi, sia per l’agente, sia per il cliente finale, che avrà a disposizione tutte le informazioni relative al prodotto scelto; un valido mezzo di divulgazione della cultura enogastronomica, un nuovo modo di comunicare che da inizio al vero e proprio Marketing Information. Inoltre dal 2014 l’iCatalogue si pone una nuova sfida, quella di diffondere e rendere immediatamente disponibili all’utilizzatore finale anche concetti più complessi, come ad esempio quello del food cost (ovvero la definizione del costo food del piatto realizzato dallo chef). Quartiglia si pone non solo come fornitore, ma anche come consulente e partner per la propria clientela, riuscendo a trasmettere il valore del proprio know-how acquisito nel tempo, attraverso questi nuovi mezzi di comunicazione informativa moderni.

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TECNOLOGIA ON THE ROAD SOFTWARE PER L’OTTIMIZZAZIONE LOGISTICA Un sistema logistico puntuale, efficiente e performante è un asset fondamentale per un’azienda che si occupa di distribuzione, in particolar modo nel settore food. In quest’ottica è necessario uno strumento in grado di rendere strategico e altamente performante il sistema di distribuzione e smistamento delle merci, attraverso la logistica di spedizione. L’ottimizzazione di questo complesso sistema è il cuore di un altro dei progetti Quartiglia, in partenza entro il 2013: l’adozione di un software specialistico che, grazie all’integrazione con le moderne tecnologie, consente di organizzare in modo puntuale l’assemblaggio dei prodotti in consegna, fino alla distribuzione su strada geolocata per automezzo. L’evoluzione tecnologica satellitare permette di estendere i controlli oltre le mura del magazzino fino al punto di consegna, tracciandone l’intero percorso, il sistema riesce ad avere così una “visione globale” delle attività aziendali, velocizzando le operazioni in ogni fase del processo logistico e riducendo sensibilmente i possibili errori.

BUSINESS INTELLIGENCE Un progetto che Quartiglia SpA sta sviluppando già da qualche anno, ma in continua evoluzione, è quello di misurare le proprie performance aziendali attraverso strumenti innovativi e all’avanguardia di Business Intelligence: un sofisticato motore di calcolo e di integrazione dati in tempo reale, che consente alle figure chiave dell’azienda di accedere ai dati statistici, per analizzare ed anticipare in modo strategico i cambiamenti repentini di un mercato turbolento come quello del foodservice, anche attraverso azioni mirate di direct marketing e geo marketing. SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE Spesso ci lamentiamo dei lunghi e pesanti tempi d’attesa che la prassi lavorativa ci costringe a sopportare ogni giorno. Quartiglia sta sviluppando un progetto volto a snellire notevolmente alcune delle procedure più macchinose, attraverso automazioni in grado di sfruttare al meglio le nuove tecnologie di comunicazione e di semplificare quindi l’interazione tra rete vendita, azienda e cliente.

SPONSOR DELLE ECCELLENZE

Quartiglia é anche passione per lo sport e per il calcio in particolare. A parte la felice parentesi di Alessandro Quartiglia che per dieci anni è stato amatissimo presidente del Giulianova Calcio, l’azienda da due anni è sponsor ufficiale Pescara Calcio e partner dell’area ristorante all’interno dello stadio, mentre dal 2013 un’analoga partnership è stata avviata anche con il Parma in serie A.

SELEZIONE E TIPICITÀ «La ricerca e la valorizzazione del gusto, dei sapori autentici, del buon cibo come valore sociale – afferma Alessandro Quartiglia – sono le nostre sfide quotidiane ma che ci fanno guardare al futuro”. Da questa filosofia nasce “eleat”, il nuovo marchio Quartiglia che rappresenta la ricerca e la selezione delle eccellenze regionali ed internazionali, capaci di raccontare la biodiversità più autentica dell’Italia e del mondo. Si tratta di un lavoro impegnativo che, oltre a rendere disponibili all’alta ristorazione molte specialità difficilmente reperibili lontano dai luoghi di produzione, fornisce un prezioso contributo per il mantenimento delle tradizioni e delle tecniche di produzione locali. I prodotti selezionati da Quartiglia provengono infatti spesso da piccoli produttori che in molti casi operano in regime biologico e dispongono di una produzione limitata o stagionale, ma rappresentano i migliori interpreti delle diverse tipologie nei rispettivi territori.

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CE e di altri conseguenti piani di autocontrollo stilati per le aree merceologiche alimentari secondo il metodo HACCP, al fine di garantire il rispetto delle normative sulla sicurezza e igiene degli alimenti; è titolare inoltre di apposite registrazioni sanitarie per ciascun stabilimento operativo. La freschezza e il rispetto delle catena del freddo sono infatti tra i fattori considerati fondamentali per garantire la genuinità degli alimenti e la piena espressione di tutte le loro caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Dal pesce alle carni fresche, dai salumi ai latticini, passando per la frutta e la verdura e per le particolari specialità surgelate, Quartiglia consente di assaporare gusti autentici, di scoprire sapori lontani, di inebriarsi della purezza di profumi originari e di apprezzare l’essenza vera delle stagioni, gesti quotidiani e fonte di arricchimento personale e professionale. «Il rispetto dei tempi di consegna e della qualità promessa dai singoli prodotti sono alla base della “Carta dei valori Quartiglia” – spiega il presidente Alessandro Quartiglia – che rappresenta la direttrice principale lungo la quale si sviluppa la nostra attività quotidiana, una scelta condivisa che arricchisce il lavoro dei dipendenti e dei collaboratori e contribuisce a migliorare le relazioni con i nostri clienti». E per far conoscere i propri prodotti Quartiglia è spesso protagonista di importanti eventi enogastronomici, occasioni di confronto e di promozione che consente di incontrare cuochi e ristoratori con iniziative a tema. Come quello che ha visto Quartiglia, in collaborazione con prestigiose aziende siciliane e con alcuni dei maggiori marchi del mercato foodservice nazionale, tra gli organizzatori di “Gustando Sicilia” svoltosi all’interno del prestigioso Castello Utveggio sul Monte Pellegrino, nato dall’idea di creare un suggestivo momento di incontro e di interscambio culturale tra le diverse produzioni siciliane, alcune delle più importanti selezioni nazionali e internazionali e i principali attori della ristorazione. O come l’importante partnership avviata con “Festa a Vico”, lo straordinario evento enogastronomico giunto quest’anno alla decima edizione ideato da Gennaro Esposito a Vico Equense che ha visto la presenza di centinaia di chef

Ciccio Sultano a Gustando Sicilia

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Convention Logistica

e di giornalisti specializzati. E se si rinnova periodicamente l’attività di formazione Sapere&Sapore dedicata specificatamente agli operatori della ristorazione all’interno degli straordinari laboratori del centro direzionale di Roseto degli Abruzzi per far conoscere da vicino le caratteristiche le tipologie di taglio, cottura e servizio dei prodotti, veri e propri corsi di aggiornamento seguiti da assaggi comparativi, non mancano innovative iniziative di marketing a supporto della forza vendita, come quella denominata “365”, il progettopilota avviato come risposta alla crisi che tanto successo ha riscosso nei mesi scorsi e che ha favorito l’organizzazione di una serie di cene tematiche in un centinaio di locali italiani con l’obiettivo di far incontrare le esigenze della ristorazione con quelle di una clientela che non vuole rinunciare a mangiar bene con un eccellente rapporto qualità/prezzo. Eventi, alta formazione, ma anche passione per lo sport e per il calcio in particolare. A parte la felice parentesi di Alessandro Quartiglia che per dieci anni è stato amatissimo presidente del Giulianova Calcio, l’azienda da due anni è sponsor ufficiale Pescara Calcio e partner dell’area ristorante all’interno all’interno dello stadio, mentre dal 2013 un’analoga partnership è stata avviata anche con il Parma. Una realtà dunque dalle mille risorse, capace di raggiungere risultati sempre in crescendo nonostante la difficile congiuntura economica, come dimostra l’ultimo bilancio che registra un fatturato di quasi 140 milioni di euro con +10% sul 2011, che pure aveva segnato +14% sull’anno precedente. Un fiore all’occhiello per l’Italia nel difficile comparto del Foodservice e un vero orgoglio per la nostra regione.

Il corso di formazione di Niko Romito


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a tu per tu con Alessandro Quartiglia

Trent’anni di attività appena compiuti, un’azienda in crescita, competitiva e all’avanguardia, nonostante questo difficile momento economico. Qual è il vostro segreto? «Il segreto è quello di ogni bravo imprenditore, ossia un mix di coraggio, correttezza professionale nelle relazioni con clienti e fornitori, capacità di ascolto, qualche buona intuizione, tanta curiosità, bravi collaboratori e…un pizzico di fortuna. È un po’ come avviene con una grande ricetta dei nostri clienti chef… In fondo quello che cerchiamo fare ogni giorno è creare valore lungo tutta la filiera, dal produttore alla tavola e siamo impegnati nel farlo nel migliore dei modi. Ci mettiamo impegno e passione e anche un pizzico di incoscienza. Lavoriamo moltissimo sulla formazione e sull’aggiornamento: che sia uno cuoco, un imprenditore o un manager della ristorazione, un cliente consapevole e informato non è un ostacolo al nostro lavoro ma anzi un partner stimolante che dimostra di saper gestire la sua cucina e i suoi conti».  L’agroalimentare è l’unico settore che in Italia, anche se timidamente, riesce a crescere specie nell’export; a suo avviso insieme al turismo potrebbero essere i due volani per il rilancio della nostra economia? «L’Italia ha da sempre portato avanti una serie di vocazioni ed è riuscita a farle valere all’estero anche in settori

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Il logo di Banca Impresa Mercato

poco conosciuti. Celebriamo nel mondo il nostro made in Italy nella moda, nel food&wine e anche in altri settori industriali nei quali siamo eccellenti ma spesso grazie alla capacità imprenditoriale del singolo. Abbiamo il difetto di non essere mai una vera squadra e questo pesa sull’intero sistema. La Francia, per scegliere un esempio vicino, in questo è stata ed è fenomenale. Certo il turismo, l’agroalimentare e la sua diretta conseguenza, l’enogastronomia, dovrebbero consentire di valorizzare al meglio le nostre straordinarie risorse naturali che nessuno può copiare e che se messe insieme in modo virtuoso possono consentire di recuperare, in termini economici e di forza lavoro, una parte di quanto il comparto industriale manifatturiero sta perdendo con la crisi e con la delocalizzazione. Ma ci vuole professionalità e qualità nell’offerta per coprire al meglio tutti i segmenti dell’accoglienza. Non possiamo pensare che ogni ristorante diventerà “stellato”: le formule sono diverse e sempre nuove che seguono l’evoluzione dei tempi, nuovi stili di vita e nuove esigenze dei consumatori/ clienti».

dei nostri clienti e svolgiamo una grande attività di ricerca dei migliori produttori di un determinato prodotto e dei migliori interpreti del loro territorio, in Italia e all’estero. Nel caso delle attrezzature ovviamente scegliamo di distribuire i brand più importati e all’avanguardia, mentre per il food il discorso è ovviamente più complesso, dovendo tenere conto dei diversi segmenti di mercato. In linea generale a noi non importa se si tratta di piccole o grandi aziende, ciò che conta è la qualità del prodotto, la sua genuinità e la sua originalità. Alla fase di ricerca segue la fase di analisi nella quale prodotti vengono degustati, testati anche con il contributo di chef e di esperti e poi selezionati per l’ingresso nel nostro catalogo. In questa ottica abbiamo recentemente sviluppato il progetto “Tipicità Italiane” che contribuisce a far conoscere le eccellenze di ogni regione nella loro dimensione stagionale e dunque lontano da standard industriali: questo significa raccogliere la sfida del cambiamento che vede il consumatore sempre più informato e attento, desideroso di esclusività e di mangiare a buon prezzo».

 Come vengono selezionati i

 Qualche mese fa lei ha

prodotti che poi distribuite su tutto il territorio nazionale? «La selezione è rigorosa e tiene conto di una serie di fattori importanti che hanno consentito alla nostra azienda di diventare un partner affidabile e di riferimento nel mercato del foodservice. Guardiamo e ascoltiamo molto le esigenze

organizzato proprio nella sua azienda un seminario sul rapporto tra banca, impresa e mercato, cosa è emerso da questo incontro? «Abbiamo voluto far diventare il nostro annuale incontro con il sistema bancario per la presentazione del nostro bilancio, un evento aperto, un momento di

confronto al quale hanno partecipato anche alcuni grandi fornitori e personaggi di riferimento del mondo economico e finanziario. È stato un incontro che è servito a fare un punto della situazione e a scuotere un po’ le “coscienze”, ossia il modo di approcciare dei tre capisaldi dello sviluppo in un’ottica di maggiore senso di responsabilità pur nei rispettivi obiettivi di business: abbiamo tutti auspicato un nuovo modus operandi, più leale e trasparente, che da un lato imponga maggiore trasparenza e correttezza da parte delle imprese nei suoi impegni con il sistema creditizio e che dall’altro consenta alle banche di premiare quelle imprese virtuose e meritevoli del credito, disposte a sviluppare nuovi investimenti per affrontare in maniera innovativa il proprio mercato di riferimento, mercato che nel nostro caso ha caratteristiche peculiari».

 Lei è un vulcano di idee e di iniziative, cosa bolle in pentola nel Gruppo Quartiglia? «Quartiglia è un’azienda solida e ben definita dal punto di vista organizzativo ma in continua evoluzione. Dopo aver completato gran parte degli investimenti nella logistica e avviato un nuovo processo di gestione del catalogo a disposizione degli agenti con l’innovativo iCatalogue, ci stiamo guardando intorno in un’ottica di sviluppo anche attraverso possibili nuove partnership e acquisizioni strategiche che seguono quelle effettuate lo scorso anno. Nel corso dell’anno ci saranno altre belle novità»

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incarichi&carriere CASARTIGIANI ABRUZZO, NOMINATI DUE COORDINATORI REGIONALI

Vertici rinnovati alla Confederazione Casartigiani Abruzzo. Dopo la prematura scomparsa di Ferdinando Buccella, figura storica ed indimenticabile dell’Artigianato Abruzzese, il presidente Giacomo Basso ha nominato due coordinatori regionali con impegno decisionale collegiale, come è nella ratio del coordinamento, nelle persone di Flaviano Montebello, segretario provinciale di Casartigiani Teramo e Dario Buccella, segretario Provinciale di Casartigiani Chieti. I due neo coordinatori, accettando con orgoglio l’importante incarico a titolo gratuito, si sono impegnati a portare avanti un’azione di rilancio dell’attività sindacale nei confronti della Regione Abruzzo e delle altre controparti pubbliche, rinvigorendo la collaborazione con le altre Federazioni territoriali degli artigiani e delle piccole e medie imprese. Tra i primi impegni di Montebello e Buccella, si evidenzia la necessità di far decollare anche in Abruzzo l’esperienza di Rete Imprese Italia, dove da anni a livello nazionale Casartigiani svolge un ruolo importante accanto a Confartigianato, CNA, Confcommercio e Confesercenti.

RUZZO SPA, ANTONIO FORLINI E’ IL NUOVO PRESIDENTE

Antonio Forlini è il nuovo presidente della Ruzzo Spa, l’azienda acquedottistica di Teramo. Il dirigente d’azienda sarà affiancato da due funzionari pubblici: Lorella Di Giacinto (Nereto) e Francesca Di Giosia (Cellino Attanasio). Il nuovo Cda è stato votato solo dai sindaci di centrodestra, mentre quelli di area politica opposta sono usciti dall’aula. Il bilancio dell’ente, invece, è stato votato con 23 voti favorevoli, un astenuto, mentre 18 sono stati i contrari. Un giudizio positivo per la scelta della politica teramana è giunto da Confindustria Teramo. «Il Dottor Forlini – ha dichiarato il presidente Di Paolo - è persona seria e competente. Sicuramente, è l’uomo giusto per avviare una riorganizzazione dell’Ente e risanarlo nei giusti modi».

VALAGRO, PREM WARRIOR NOMINATO CHIEF BUSINESS DEVELOPMENT OFFICER

Nuova nomina in casa Valagro, azienda leader nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti a basso impatto ambientale per le produzioni agricole. Prem Warrior assume il ruolo di chief business development officer con riporto diretto al CEO, Giuseppe Natale. Già senior program officer e senior regional advisor (Sud Asia) presso la Fondazione Bill&Melinda Gates, Prem Warrior è entrato già nel 2012 nel Gruppo Valagro, inizialmente come membro dell’International Advisory Board e, successivamente, nel Consiglio di Amministrazione. L’insediamento di Prem Warrior rientra nella strategia di sviluppo delle attività di ricerca scientifica promosse dall’azienda di Atessa a sostegno della crescita internazionale nei mercati di riferimento. In particolare, Warrior collaborerà con il Team Business Innovation al fine di sviluppare nuove linee di ricerca focalizzate nello specifico sulla fermentazione e sul biocontrollo. «Siamo orgogliosi - ha commentato Giuseppe Natale - che a ricoprire la nuova carica sarà proprio Prem Warrior il quale, con l’impegno e la passione che lo contraddistinguono, si dedicherà allo sviluppo di nuove tecnologie in grado di migliorare la produttività delle colture e rispondere così alle esigenze globali della sicurezza alimentare. Con il suo ingresso nel Gruppo, si conferma la volontà di rafforzare sempre di più la nostra presenza in scenari internazionali con attività di ricerca e sviluppo dedicate che prevedono di ottenere nel breve-medio termine importanti risultati».

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incarichi&carriere CNA ALIMENTARE, CALVISI E’ IL NUOVO PRESIDENTE

Mariano Calvisi, aquilano, titolare dell’azienda di dolci e liquori “Dolci Aveja srl” è il nuovo presidente regionale di Cna Alimentare. La nomina è stata ufficializzata nel corso dell’assemblea dell’Unione Cna, tenuta alla presenza del responsabile nazionale di Cna Alimentare, Gabriele Rotini, del presidente e del direttore regionale di Cna Abruzzo, Italo Lupo e Graziano Di Costanzo. Al centro del confronto, le strategie per il superamento della difficile congiuntura economica, l’importanza di mettere in rete le imprese turistiche e alimentari, la necessità di investire sull’export. L’incarico a Calvisi rappresenta un ambito riconoscimento all’attività dell’azienda, condotta da oltre 35 anni con la moglie Maria Teresa Spagnoli, attraverso un percorso di continua evoluzione e miglioramento della produzione, autentica punta d’eccellenza del territorio regionale e delle produzioni artigiane.

MARIOTTI CONFERMATO PRESIDENTE DELL’OPS

Conferme e novità nel CdA dell’Ops, società in house della Provincia di Chieti (che detiene l’89,7%) partecipata anche dal Comune di Chieti (10,3). Presidente è stato confermato Giacinto Mariotti, che nel prossimo mandato ricoprirà anche la carica di amministratore unico, mentre nel Consiglio siederanno inoltre due funzionari dei due Enti soci: Carlo Cristini, dirigente del Settore 6 della Provincia di Chieti, e Angela Falcone, dirigente dell’8° settore del Comune di Chieti. Nel corso della seduta sono state apportate modifiche alle indennità degli amministratori: in particolare, solo il presidente che contestualmente eserciterà anche le funzioni di amministratore unico, percepirà un’indennità annua lorda pari 13.500 euro. Gli altri due membri del Cda non percepiranno alcuna indennità.

L’ORDINE DEGLI INGEGNERI DI CHIETI HA UN NUOvO CONSIGLIO

Resterà in carica fino al 2017 il nuovo consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Chieti che sarà guidato dal presidente Nicola Centofanti. Sarà un quadriennio impegnativo di fronte alle novità per le professioni tecniche: le nuove norme in materia di formazione, la riforma delle professioni, le novità legislative in campo urbanistico. Affiancheranno il presidente: Elba Iezzi, vicepresidente, Giuseppe Totaro, segretario, Attilio Petrongolo, tesoriere, e i consiglieri Marco Castiglione, Angiolino Colasante, Antonino Di Carlantonio, Luca D’Orsogna Bucci, Antonello Fanti, Fabrizio Gattella, Pierfranco Imbastaro, Giovanni Masciarelli, Paolo Rinaldi, Costantino Tascone, Danilo Tieri.

CNA, NUOVI PRESIDENTI SETTORI AUTOTRASPORTO E SERVIZI

Gianluca Carota e Attilio Petrini sono i nuovi presidenti regionali della Fita-Cna e di Cna-Servizi alla Comunità, le Unioni della confederazione artigiana che raggruppano le imprese del trasporto e quello di autoriparatori e carrozzerie. Carota, pescarese, prende il posto di Giuseppe Catena, e guiderà l’associazione delle piccole imprese del trasporto nei prossimi anni; Petrini, carrozziere di Roseto, è stato invece confermato alla guida dell’Unione, che oltre alle attività di riparazione legate al mondo dell’auto, associa anche piccole imprese e artigiani di altri settori, come lavanderie e imprese di pulizia.

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C di Denia Di Giacomo foto concesse da Angelo De Cesare

«Il mio era un destino già scritto io sono la quarta generazione di una lunga dinastia di imprenditori edili che hanno fatto la storia della nostra Chieti»

L’On. Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti con l’architetto Angelo De Cesare

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oncreto, determinato, fiero. Sono queste le prime impressioni che si hanno nel conoscere l’Architetto Angelo De Cesare. Un uomo tutto d’un pezzo, senza fronzoli e senza artifizi di alcun genere, parla e si racconta con la semplice schiettezza di chi possiede un numero così elevato di contenuti da non dover aggiungere null’altro. Riconoscimenti, incarichi di rilevanza nazionale (oltre che regionale e provinciale ovviamente), conoscenze e alleanze strategiche e infine un’azienda, la sua, che vanta 150 anni di storia alle spalle, una storia solida più del mattone che rappresenta il suo core business, parliamo dell’Impresa Costruzioni De Cesare Ing. Ulrico s.r.l. di Chieti. Classe 1960, sposato da un quarto di secolo con l’architetto Fausta Mattoscio e padre di due figli, Federico e Paolo, rispettivamente di 23 e 21 anni e poi tifoso del Chieti Calcio e con una passione per la pallacanestro, trasmessagli da suo padre. L’architetto De Cesare mi accoglie nel suo sobrio, ma elegante ufficio all’interno del cuore amministrativo dell’azienda De Cesare, quasi al centro storico di Chieti, e insieme ai suoi figli, mi parla di sé, della sua storia, di come ha cominciato a lavorare nell’azienda paterna e della serietà che ha sempre impiegato nel fare le sue scelte. «Il mio era un destino già scritto – confessa – io sono la quarta generazione di una lunga dinastia di imprenditori edili che hanno fatto la storia della nostra Chieti. Siamo una delle aziende più longeve d’Italia e non potevo scegliere una strada diversa, anche se, confesso che mi sarebbe piaciuto fare l’avvocato». L’Impresa De Cesare nel 2011, è stata infatti premiata tra le 15 più antiche del Paese. L’unica del Centro-Sud inserita, insieme al gotha dell’imprenditoria italiana, in quella manciata di aziende che vantano una storia lunga 150 anni, proprio come l’Unità d’Italia. Dunque questa azienda rappresenta una vera pietra miliare per la storia dell’imprenditoria edile abruzzese, riuscita ad esportare in molte altre regioni il suo grande know how e la sua esperienza, con lavori di enorme rilevanza. Nel raccontare i suoi esordi nell’attività lavorativa Angelo De Cesare prosegue: «Ho affiancato mio padre sin da giovanissimo – l’Ingegner Ulrico De Cesare, per 20 anni presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Chieti e primo presidente della Federazione Regionale ndr – e ho da subito imparato ad assumermi le responsabilità del mio lavoro, cercando di svolgerlo con passione e lungimiranza. È questo che cerco di insegnare anche ai miei figli e per fortuna vedo che loro seguono molto bene le mie tracce». Infatti, seppure entrambi siano ancora studenti universitari, Federico in Giurisprudenza e Paolo in Economia e Commercio, affiancano già loro padre ai vertici aziendali sedendo nel Cda dell’azienda, e Federico ricopre già alcuni ruoli strategici in ambito associativo come quello di presidente dei Giovani Imprenditori Edili sia in ambito provinciale che regionale nonché dell’Ente Scuola Edile-CPT della Provincia di Chieti. Uomo estremamente dinamico, e non


storie&persone

ANGELO DE CESARE, UNA VITA NELL’IMPRESA Alla guida dell’Impresa Costruzioni De Cesare di Chieti, conosciamo da vicino l’architetto Angelo De Cesare, quarta generazione di una delle aziende più longeve d’Italia, imprenditore molto noto e apprezzato anche a livello nazionale

da sinistra Paolo De Cesare, l’Ingegner Ulrico De Cesare, Federico De Cesare e l’architetto Angelo De Cesare

potrebbe essere altrimenti, sempre occupato in mille progetti e soprattutto fortemente impegnato nella vita associativa, che per lui rappresenta la più grande passione. «Sono ben 27 anni che mi impegno nel portare avanti ruoli e incarichi a livello associativo. Sono partito nell’86 ricoprendo il ruolo di vice presidente dei Giovani Industriali della Provincia di Chieti e da allora non mi sono più fermato, alcune volte anche sacrificando importanti momenti della mia vita privata, ma sempre con grande passione e mai rimpiangendo quello che ho fatto e che ho cercato di costruire per il bene della categoria e della nostra regione in generale». Partito dai Giovani Industriali, l’Architetto De Cesare di strada ne ha fatta tantissima e nel corso della sua ascesa è arrivato a ricoprire ruoli di rilevanza nazionale, ne ricordiamo solo alcuni: presidente provinciale e regionale dei Giovani Imprenditori

Edili ANCE fino al 2001, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori Edili ANCE dal 1997 al 2000, periodo in cui è stato anche presidente del Comitato Nazionale per la Costruzione di Impianti Sportivi. Presidente del Comitato per i problemi del Mezzogiorno e delle Isole dell’ANCE dal 2009 al marzo 2013, membro del tavolo di consultazione della Banca del Sud, presidente in carica di ANCE Chieti, vice presidente in carica di ANCE Abruzzo, vice presidente nazionale ANCE con delega alle OO.PP. in carica etc… Sembra quasi che l’architetto De Cesare non si sia mai fermato ed infatti nel corso della sua carriera si è fatto conoscere ed apprezzare sia a livello personale, per l’onestà e la serietà con cui ha portato avanti i suoi impegni, che su quello istituzionale riuscendo a dare lustro alla nostra regione, rappresentata grazie a lui in alcuni dei “tavoli da lavoro” più importanti del Paese

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» di Marcella Pace - foto concessa da Angelica Bianco

«A

sei anni mio padre, un ingegnere edile che lavorava soprattutto in Arabia Saudita, mi ha regalato una confezione di “Amouage Cristal” il profumo più costoso del mondo, contenuto in un flacone con una cupola d’oro. Fu in quel momento che iniziò il sogno di Xoro Xolio». Esordisce così Angelica Bianco, ripercorrendo la recente storia della sua impresa, un vero gioiello del made in Italy. Convinta che l’unico modo per uscire dalla crisi sia puntare sulle risorse del territorio e su fasce di mercato di altissima nicchia,

Angelica intraprende la sua attività, ideando un prodotto nato dalla fusione tra olio extra vergine di oliva e il lusso dell’oro, allo scopo di «regalare un sogno ai nostri clienti. Partendo da un patrimonio che avevo a disposizione, ovvero gli uliveti della tenuta di famiglia – spiega– ho creato una vera filiera dove tutti i professionisti danno il loro contributo. Dalla materia prima, all’imbottigliamento fino alla realizzazione del packaging tutto è assolutamente made in Italy, per la creazione di un prodotto che aspira ad essere una vera opera d’arte.

Orolio

O

rolio ha solo un anno e mezzo di vita, eppure l’azienda teatina è riuscita a conquistare già nel 2012 un riconoscimento di assoluto prestigio che detiene ancora oggi. Dalla tenuta di Ripa Teatina di Angelica Bianco, grazie agli uliveti di famiglia, si traggono le materie prime per produrre l’olio più prezioso al mondo. Xoro Xolio non è il classico olio da tavola. E’ un progetto volto, come spiega la sua ideatrice, a «scardinare il concetto di olio inteso soltanto come alimento per inserirlo in un mercato completamente diverso, fatto da una nicchia giovane, amante del

bello e del lusso». Dalla fusione tra l’oro della terra, l’olio appunto, e il metallo più prezioso, l’oro, nasce un prodotto esclusivo che in pochissimo tempo si è già ritagliato uno spazio di rilievo nel settore del Luxury Food. Due i principali mercati di riferimento per l’azienda di questa giovane imprenditrice, che guarda soprattutto a Russia ed Arabia. Xoro Xolio, il cui nome è un richiamo oltre alle due principali materie prime utilizzate, anche alle nuove generazioni, indicate dalla X, è molto richiesto anche dai collezionisti europei, per i quali l’oro alimentare 23 carati è contenuto in una confezione

originale a parte. Un prodotto unico quello realizzato dalla Orolio, reso ancor più esclusivo dalla possibilità di personalizzare il packaging, che già nella sua forma base esprime lusso e femminilità. «La scatola – spiega Angelica Bianco - ha all’interno oro fissato a caldo e soffice velluto nero dove trovano spazio la bottiglia cadeaux e un dosatore. Una volta terminato l’olio, la bottiglia diventa un Candelabro proposto in edizione limitata di massimo 1000 pezzi numerati, che possono essere personalizzati secondo la creatività e il gusto del cliente, con Swarovski Elements o pietre preziose».

Le parole di Angelica Bianco «Sono una donna forte, determinata ed altruista. Il mio sogno è quello di divenire una sorta di “Re Mida”, che, trasformando un prodotto della terra in oro, crea impresa, dando lavoro e aprendo possibilità di sviluppo per il mio territorio»

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«Mi piacerebbe che le nostre Amministrazioni fossero più vicine a noi imprenditori e alle nostre idee, perché solo in questo modo è possibile rilanciare il made in Italy e rendere grande il nostro Abruzzo»


New generation

storie&persone

Angelica Bianco

A

ngelica Bianco è cresciuta in fretta. La perdita dei genitori quando ha soli 23 anni, la spinge a rimboccarsi le maniche e le insegna a lottare per ottenere ciò che vuole. Dopo un’esperienza come manager in una nota azienda farmaceutica, che come lei stessa racconta «mi ha permesso di viaggiare molto, anche con la mente, aiutandomi a superare il dolore», Angelica decide di reinventarsi completamente. Le sue doti di leadership e la sua determinazione, unite al grande supporto di quello che è oggi suo marito Alessandro, la portano ad intraprendere una vera sfida che le sta dando grandi soddisfazioni. Oggi, a 31 anni, Angelica, che è anche vicepresidente Confagricoltura della provincia di Chieti, è una donna determinata a far crescere la sua azienda e ad esportare il made in Italy nel mondo. Imprenditrice dell’anno nel 2012, vincitrice dell’Arcolaio d’argento 2013 e governatrice di pace G.O.M.P.A., è riuscita a trasformare il sogno di bambina in realtà. «Vorrei che la mia esperienza servisse da monito per i giovani come me, infatti sono certa che chiunque possa dimostrare di farcela anche se soli, reinventandosi e mettendoci tanta passione». Intanto Angelica, che ha superato due selezioni per entrare a far parte della seconda edizione di “The Apprentice”, il programma televisivo dedicato ai manager del futuro scelti da Flavio Briatore, pensa già alle prossime linee della sua collezione e ai futuri progetti sempre nel mondo del lusso.

«Ritengo che l’impresa debba essere anche etica. Dobbiamo guardare ai nostri prodotti non solo come fonte di ricchezza, bensì come generatori di valori»

«L’Export deve necessariamente passare da strategia a necessità»

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Come un abito su misura

Dagli inizi degli anni 2000 è iniziato un processo, tuttora in corso di liberalizzazioni nel settore delle pubbliche utilità. Le nuove aziende che si sono affacciate su questo mercato per proporre i loro servizi hanno reti di agenti ed agenzie che si occupano della promulgazione del loro marchio e della stipula contrattuale. Ma quali di loro offrono le condizioni più vantaggiose? Come capire quali sono i fornitori di servizi più adatti alle proprie esigenze? Noi di Prince Group possiamo rispondere a queste domande, siamo in grado, grazie alla nostra esperienza, di studiare la soluzione ottimale per il risparmio di tutte quelle imprese che per mancanza di tempo o per paura di affrontare il cambiamento delle forniture non sanno che potrebbero risparmiare su luce, gas, telefonia fissa e mobile con le migliori aziende sul mercato e la garanzia da parte nostra di assistenza costante nel tempo. Dalle fatture delle utenze noi possiamo cucire un abito su misura per il risparmio della tua impresa. Esattamente come fa un sarto.

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» di Luigi Carunchio

ANAGRAFE

fisco

TRIBUTARIA,

I DETTAGLI DELLA LEGGE N. 148 La disciplina relativa ai beni d’impresa concessi in godimento a soci o familiari degli imprenditori

L’

articolo 2 comma 36 sexiesdecies e septiesdecies del DL 13.08.2011 convertito in Legge n° 148 del 2011 ha introdotto rispettivamente l’obbligo, a partire dall’annualità 2012, di comunicare all’anagrafe tributaria: i dati dei soci (in caso di società) o dei familiari dell’imprenditore ( in caso di ditte individuali) che hanno ricevuto in godimento, dei beni di proprietà dell’impresa; e i dati dei soci o dei familiari dell’imprenditore che hanno concesso all’impresa finanziamenti o capitalizzazioni per importi pari o superiori a tremilaseicento euro. L’obbligo sorge per tutti i soggetti che esercitano attività di impresa, imprenditore individuale, società di persone, società di capitali, società cooperative, stabili organizzazioni di società non residenti, enti privati di tipo associativo limitatamente ai beni relativi alla sfera commerciale, ad eccezione per le società semplici. Con i provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle

Entrate n° 94902 e 94904 del 02.08.2013 l’agenzia interviene nel circoscrivere gli ambiti oggettivi delle comunicazioni nell’ottica delle semplificazioni degli adempimenti fiscali, sostituendo i precedenti provvedimenti del 16.11.2011 e determinando i modelli di presentazione, fissando inoltre il termine annuale per la comunicazione al 30 aprile di ogni anno ed esclusivamente per l’anno 2012 al 12.12.2013. La precedente proroga era al 15.10.2013. Nel caso della comunicazione relativa ai beni concessi in godimento vanno comunicati all’Anagrafe tributaria i dati dei soci - comprese le persone fisiche che direttamente o indirettamente detengono partecipazioni nell’impresa concedente - e dei familiari dell’imprenditore, che hanno ricevuto in godimento beni dell’impresa, qualora ci sia una differenza tra il corrispettivo annuo relativo al godimento del bene e il valore di mercato del diritto di godimento. L’obbligo sussiste

Nel caso della comunicazione relativa ai beni concessi in godimento vanno comunicati all’Anagrafe tributaria i dati dei soci e dei familiari dell’imprenditore

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fisco

anche se il bene è stato concesso in godimento in anni precedenti, qualora ne permanga l’utilizzo in quello di riferimento della comunicazione. La comunicazione deve essere effettuata anche per i beni concessi in godimento dall’impresa ai soci, o familiari di questi ultimi, o ai soci o familiari di altra società appartenente al medesimo gruppo. Sono esclusi dalla comunicazione: i beni concessi in godimento agli amministratori, i beni concessi in godimento al socio dipendente o lavoratore autonomo, che costituiscono fringe benefit, i beni concessi in godimento all’imprenditore individuale, i beni di società e di enti privati di tipo associativo che svolgono attività commerciale, residenti o non residenti, concessi in godimento a enti non commerciali soci, che utilizzano gli stessi beni per fini esclusivamente istituzionali, gli alloggi delle società cooperative edilizie di abitazione a proprietà indivisa concessi ai propri soci, i beni ad uso pubblico per i quali è prevista l’integrale deducibilità dei relativi costi nonostante l’utilizzo privatistico riconosciuto per legge, per tutti i beni concessi in godimento al socio o familiare dell’imprenditore, inclusi nella categoria “altro” del tracciato record, qualora siano di valore non superiore a tremila euro, al netto dell’imposta sul valore aggiunto. La comunicazione può essere effettuata sia dall’impresa che ha concesso il bene e sia dal soggetto che ha ricevuto in godimento il bene.

Nel caso di comunicazione relativa ai finanziamenti e/o le capitalizzazioni erogate per importi pari o superiori a Euro 3.600, la comunicazione va effettuata esclusivamente dall’impresa che ha ricevuto il finanziamento o la capitalizzazione e non vanno comunicate le operazioni effettuate negli anni precedenti ma solo quelle effettuate durante l’anno a cui si riferisce la comunicazione. I dati da comunicare riguardano oltre le informazioni anagrafiche dei soggetti: nel caso di godimento dei beni i dati riferiti all’utilizzo del bene, alla data di concessione in uso, al corrispettivo pattuito per l’utilizzo e al valore di mercato del bene; nel caso di comunicazione dei finanziamenti o capitalizzazione l’ammontare degli stessi. Per l’invio si possono utilizzare i servizi Entratel o Fisconline, è possibile rivolgersi agli intermediari abilitati (commercialisti e via dicendo). Per la trasmissione telematica bisogna utilizzare i software messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, completi di procedura di controllo (da eseguire obbligatoriamente prima della trasmissione dei dati). Alla fine della procedura, l’Agenzia fornisce una ricevuta di avvenuta trasmissione, contenuta in un file munito di codice di autenticazione per Entratel o di codice di riscontro per Fisconline, entro 5 giorni. Se si commettono errori, l’Agenzia comunica il motivo di mancata accettazione e si ha tempo 5 giorni per il nuovo invio

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» di Antonio Teti

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T w itter apre all’e-commerce La speranza che l’e-commerce possa risollevare le sorti del commercio internazionale e di conseguenza la ripresa dei consumi delle società “avanzate”, appare come l’ultima spiaggia degli esperti di economia internazionale. Alcune aziende operanti nel settore IT stanno già sviluppando applicazioni in grado di offrire nuovi servizi e prodotti, ma su tutte le applicazioni incombe lo stesso problema: la facilità di utilizzo dei programmi

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li economisti di tutto il mondo sono quasi allo sbando. E come si potrebbe non comprendere le loro perplessità, i dubbi sempre più corposi e le incertezze derivanti da un’economia globale che appare sempre più nebulosa e complessa e che sostanzialmente impedisce qualsiasi tipo di valutazione e previsione perfino a brevissimo termine? Qualcuno però sembra orientato a riconoscere all’e-commerce il ruolo di motore in grado di rimettere in funzione il sistema dei consumi su scala mondiale, ormai quasi giunto ad una condizione di collasso finale. Sarà Internet a risollevare le sorti della crisi economico-finanziaria globale? Ne è convinto il giovane e dinamico Nathan Hubbard, già presidente e amministratore delegato di Ticketmaster, recente-

mente assunto da Twitter per presiedere le nuove attività commerciali dell’azienda, nonché di creare un nuovo settore che possa ampliare le funzionalità del social network: quello del mobile shopping. E tanto per essere pragmatici, i vertici di Twitter hanno stabilito che entro il 2014, questi nuovi servizi dovranno garantire un fatturato di almeno un miliardo di dollari. In una recente intervista, Hubbard ha dichiarato che “Ci proporremo a chi ha merce da vendere e lo aiuteremo a utilizzare Twitter per farlo nella maniera più efficace.[…]Uno dei tratti che distinguono l’approccio di Twitter è sempre stato l’apertura alle partnership: adotteremo lo stesso atteggiamento nei confronti dei proprietari di beni fisici e digitali”. In altri termini, il famoso social network di San

Il famoso social network di San Francisco sarà utilizzato per favorire le transazioni commerciali attraverso i tweet

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ict

Francisco sarà utilizzato per favorire le transazioni commerciali attraverso i tweet, con messaggi che forniscono suggerimenti su particolari siti oltre che per raccogliere informazioni sulle abitudini di acquisto degli utenti. Non mancherebbero all’interno dei microblog degli utenti, spazi dedicati a inserzioni pubblicitarie e informazioni commerciali. Il Financial Times è convinto che sia una mossa per favorire la quotazione in borsa dell’azienda statunitense, che avverrà di certo nel prossimo anno, tuttavia che il Cyberspazio stia assumendo il ruolo del nuovo new sector su cui convogliare gli investimenti, è una realtà conclamata. Che nel futuro dei social network ci dovesse essere l’interazione con l’e-commerce, lo aveva già capito Mark Zuckerberg, che proprio grazie ai servizi commerciali di Facebook ha superato in queste settimane una capitalizzazione dell’azienda di oltre 100 milioni di dollari. Ancora meglio ha fatto Google, che secondo gli ultimi dati di eMarketer, attualmente riesce a fagocitare più di un terzo degli investimenti pubblicitari online a livello mondiale. Tuttavia, secondo lo stesso Hubbard, Twitter dovrebbe riuscire a sfruttare particolari sue peculiarità per fornire un ulteriore e più incisivo elemento di persuasione, proprio per quanto concerne i messaggi pubblicitari. Grazie all’utilizzo dei microblog, che vengono aggiornati e letti in tempo reale, le aziende che promuoverebbero il loro prodotti, potrebbero sfruttare la cosiddetta “euforia collettiva del momento” per convincere maggiormente gli utenti ad effettuare determinati acquisiti. A tal proposito, sa-

rebbe già pronta un’applicazione software in grado di consentire all’utente di compiere l’acquisto senza scollegarsi dal social network. Sono già state eseguite delle sperimentazioni ad inizio anno, che hanno visto la collaborazione di una delle più grandi società operanti nel settore finanziario: l’American Express. Il funzionamento dell’applicazione è effettivamente molto semplice: i clienti muniti di carta di credito devono comunicare con un hashtag la volontà di acquistare un particolare prodotto. Successivamente, devono comunicare, con un tweet, la conferma dell’account @AmexSync per procedere con la transazione commerciale. Una ulteriore conferma deve essere effettuata anche via e-mail. Il successo dell’iniziativa di Twitter si basa quindi sulla semplicità e rapidità dell’esecuzione della transazione commerciale, che assicura un processo di acquisto snello e lineare. Se poi aggiungiamo la componente della cosiddetta “euforia emotiva” degli utilizzatori, il sistema potrebbe realmente garantire un successo enorme all’azienda statuntense. Come in precedenza indicato, il tentativo di compiere delle previsioni sui possibili sviluppi delle interazioni tra social network e sistemi di e-commerce, si potrebbe definire come “avventuroso”. Tuttavia esistono chiari e forti segni che indicano l’e-commerce come sistema destinato ad uno sviluppo crescente ed inarrestabile per il prossimo futuro. Non bisogna dimenticare che il commercio elettronico consente una consistente diminuzione dei prezzi di vendita di qualsivoglia prodotto, e di questi tempi non è cosa da poco

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» di Simone D’Alessandro

creatività

Approssimazione e Fiducia

alla base di uno sviluppo socio-economico equilibrato? I punti di vista degli esperti

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li esperti di psico-economia sostengono che l’essere umano segue regole approssimative quando si confronta con problemi complessi. Tale comportamento implica semplificazioni nei processi decisionali ma non è irrazionale, bensì frutto di scelte ragionate e consapevoli. Anche il più convinto assertore del calcolo, nel momento in cui appura che i dati per operare una scelta sono troppi, smette di tener conto dei dati e “decide di decidere”. Questa strategia alla lunga porta più vantaggi rispetto a ad una scelta razionale di ottimizzazione e prevede: 1. Comportamenti orientati ad “accontentarsi anche quando si potrebbe massimizzare”. 2. Atteggiamenti basati sul “dare fiducia anche quando non si hanno informazioni sufficienti”. È stato Herbert Simon, premio nobel per l’economia, il primo a riflettere sul concetto di satisfice nel senso di “accontentarsi” contrapponendolo a “optimize”, ossia massimizzare, dimostrando che le persone tendono a vivere da filosofi più di quanto si creda. Generalmente scegliamo percorsi decisionali che soddisfano più desideri contemporaneamente. Cerchiamo di conciliare in modo sostenibile le varie esigenze legate al noi, agli altri e al contesto d’azione. Invece di sacrificare la vita per pochi ossessionanti obiettivi, spesso l’uomo decide, consapevolmente, di desistere o comunque di aspirare al meglio senza pretendere il mas-

Herbert Simon, premio nobel per l’economia

simo. Quelli che non agiscono in questo modo hanno più probabilità di fallire o di cadere in preda a nevrosi. Sembrerebbe che questo modo di comportarsi derivi dall’evoluzione: gli esseri viventi non mettono in atto il meccanismo più adatto in assoluto, ma quello ritenuto sufficiente a garantire la sopravvivenza. Gli esseri viventi più specializzati, nel momento in cui cambiano gli scenari ambientali, sono quelli che si estinguono prima. L’uomo è uno dei mammiferi meno specializzati della catena evolutiva ed è per questo che si adatta più velocemente. Quindi, in alcuni casi, l’approssimazione paga, così come porta frutto anche dare fiducia all’altro in modo consapevole ma non calcolato. Ciò smentirebbe il famoso assunto economico fondato sull’equilibrio di Nash1: quando l’uomo fa scelte consapevoli e razionali, cerca necessariamente di massimizzare il proprio profitto e di farlo in chiave individualistica. Per quanto riguarda il tema della fiducia il con-

In alcuni casi, l’approssimazione paga, così come porta frutto anche dare fiducia all’altro in modo consapevole ma non calcolato.

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creatività

fine tra razionalità e istintualità diventa più sfumato. Secondo il neuro-scienziato Alberto Oliverio, la fiducia si configurerebbe come un «meccanismo adattivo dal punto di vista evolutivo2 »: lo spirito cooperativo sembrerebbe un impulso primitivo che emerge da aree antiche del cervello. Ma la cosa sorprendente, secondo lo studioso, è che quando percepiamo che qualcun altro ha fiducia in noi, il nostro cervello sviluppa una sostanza prodotta dal sistema parasimpatico: l’ossitocina che determina sensazioni piacevoli (per intenderci anche una relazione d’amore appassionata sviluppa ossitocina). Oliverio, come altri studiosi, si pone la fatidica domanda: esiste una base biologica della fiducia? In realtà è difficile se non impossibile rispondere a questa domanda. È, infatti, arduo comprendere se le ragioni della fiducia siano del tutto razionali oppure istintive ovvero semplicemente frutto di casualità decisionali dettate dalle congiunture o anche dall’insensatezza. Sia perché le varie discipline che studiano il tema non riescono a mettersi d’accordo su una definizione univoca del termine razionale, sia perché è impossibile costruire una catena causale che stabilisca in modo preciso quali siano tutti i fattori che determinano i comportamenti cooperativi. Anche negli animali non umani esistono comportamenti pro-sociali come il grooming che consiste ad esempio nello “spulciarsi” reciprocamente. Ma queste azioni sono dettate per un disinteressato spirito di aiuto o per un egoistico bisogno di comunità? Anche in questo caso le definizioni delle parole creano i presupposti che determinano (forse sarebbe meglio dire alterano) i risultati degli studi. La fiducia, inoltre, sembrerebbe correlata ad alti tassi di sviluppo socio-economico. Secondo il “World Values Survey3” i livelli di fiducia nel mondo variano enormemente: dal 65% in Norvegia al 5% in Brasile. Secondo un insieme di indicatori che cercano di classificare il livello di fiducia, si dimostra che i paesi al di sotto del 30% (come ad esempio il Centro-America e l’Africa) sviluppano una poverty trap basata sul sospetto. Ma ancora una volta le definizioni possono dar luogo a conclusioni troppo facili. Cosa significa fidarsi? Verificare l’affidabilità (di

Il neuroscienziato Alberto Oliverio

soggetti/istituzioni/mercati) o prescindere da essa. Alcuni potrebbero dire che la fiducia che il Norvegese ha maturato nel tempo è stata costruita dall’ottimo funzionamento delle istituzioni: ciò ha rinforzato costantemente tale valore nelle istituzioni medesime e nei soggetti che agiscono all’interno di esse e ritenute credibili perché capaci di ripetere nel tempo e con coerenza la propria affidabilità. Altri potrebbero ribattere che è stata la scelta iniziale di dare fiducia senza “avere prove di affidabilità” a innescare il circuito virtuoso di buon funzionamento delle istituzioni, dello sviluppo dei mercati o delle sane relazioni con i soggetti. In ogni caso la fiducia determina l’esistenza di istituzioni come la banca o la famiglia. Il ragionamento approssimativo permette di decidere in modo tempestivo evitando lo stallo di un sistema troppo razionale che agisce solo quando ha analizzato tutte le informazioni atte a risolvere un problema. L’azione è sempre un rischio e determina la scoperta della soluzione in corso d’opera. Se intendiamo l’approssimazione come riconoscimento consapevole dei “limiti della razionalità” e la fiducia come comportamento che pone rimedio ai “limiti ossessivi della massimizzazione individuale”, allora possiamo affermare che senza queste due dimensioni una società non potrebbe giammai sviluppare al meglio tutte le sue possibilità

1. J. F. Nash Jr, Equilibrium Points in N-Person Games, Pnas, 1950. 2. A. Oliverio, Cervello, Bollati Boringhieri, Torino, 2012, pp. 54-55. 3. World Values Survey (WVS) è un progetto di ricerca globale che esplora i valori e le fedi delle persone, di come esse cambiano nel tempo e quale impatto sociale e politico hanno. Questa ricerca viene effettuata da una rete mondiale di scienziati sociali che, dal 1981, hanno condotto indagini nazionali in quasi 100 nazioni. Il WVS è l’unica fonte di dati empirici su atteggiamenti tenuti dalla maggioranza della popolazione mondiale.

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» di Filippo Paolini

norme&leggi

La mediazione civile e commerciale

rientra in vigore Dal 20 settembre 2013 e per un periodo “sperimentale” di quattro anni, prima di arrivare in Tribunale si dovrà obbligatoriamente passare per un mediatore

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essa alla porta dalla Corte Costituzionale neanche un anno fa, la mediazione civile e commerciale è rientrata dalla finestra grazie al cosi detto “decreto del fare”, definitivamente convertito in legge lo scorso agosto. Così, dal 20 settembre 2013 e per un periodo “sperimentale” di quattro anni, prima di arrivare in Tribunale si dovrà obbl igat or ia ment e passare per un mediatore, con la speranza (per lo Stato) di comporre la controversia ed evitare di accrescere il contenzioso giudiziario. Ma che cosa è cambiato rispetto alla precedente normativa dichiarata incostituzionale? Molto. Infatti, mentre le materie in cui si applica sono rimaste in gran parte le stesse (condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto

di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari), con la sola esclusione dei sinistri stradali, sono stati d’altro canto introdotti numerosi “correttivi” che hanno cercato di andare incontro alle acerrime critiche con cui aveva dovuto fare i conti la prima versione. Anzitutto è stato introdotto il principio della competenza territoriale: la mediazione andrà presso un organismo nel luogo del giudice territorialmente competente per la controversia; in secondo luogo, la durata massima del procedimento di mediazione scende da quattro a tre mesi, con l’obbligo di farsi assistere da un avvocato. E’ evidente, dunque, il tentativo di rendere il procedimen-

Mentre le materie in cui si applica sono rimaste in gran parte le stesse, con la sola esclusione dei sinistri stradali, sono stati introdotti numerosi “correttivi” che hanno cercato di andare incontro alle acerrime critiche con cui aveva dovuto fare i conti la prima versione

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norme&leggi

to una sorta di pre-contenzioso, strettamente “agganciato” alle regole dell’eventuale causa. Quanto allo svolgimento del procedimento, è importante notare come già al primo incontro venga fissato uno snodo fondamentale: infatti, il mediatore dopo aver esposto alle parti le finalità e le regole del procedimento, deve ottenere il consenso delle stesse alla prosecuzione della mediazione e, se queste non intendono procedere, la procedura si chiude subito, l’azione giudiziale diviene procedibile e nessuna indennità è all’organismo di mediazione. E’ chiaro, quindi, come si possa configurare una sorta di obbligatorietà attenuata: le parti devono avviare il tentativo di conciliazione ma non sono poi effettivamente obbligate ad esperirlo fino in fondo ed a sostenere i relativi costi. In caso di esito positivo e, quindi, di raggiungimento di un accordo, questo unitamente al verbale dovrà essere sottoscritto anche dagli avvocati di tutte le parti coinvolte ed avrà automaticamente valore di titolo esecutivo: in pratica, saranno i legali a poter certificare la conformità dell’intesa alle norme imperative e all’ordine pubblico, necessaria all’esecutività del titolo, senza dover ricorrere al procedimento di omologazione dinanzi al Tribunale. È stata definitivamente superata, infine, la querelle relativa alla trascrivibilità del verbale di conciliazione che accerta l’avvenuta usucapione di beni immobili: questa sarà possibile previa autenticazione delle sottoscrizioni delle parti da parte di un pubblico ufficiale. Per quanto riguar-

da i poteri del Giudice, si può dire che vi sia stato un ulteriore ampliamento degli stessi, atteso che questo, anche in grado di appello, potrà ordinare alle parti di tentare la mediazione dinanzi ad un organismo da loro scelto ed, inoltre, egli stesso potrà formulare alle parti una proposta transattiva o conciliativa sin dalla prima udienza e fino alla chiusura dell’istruttoria, senza che ciò possa costituire motivo di ricusazione o astensione del giudice stesso. Sicuramente la nuova disciplina, come detto, tenta di rimediare a quelle vistose incongruenze che la prima media-conciliazione presentava e che avevamo subito evidenziato in questa rivista (n.53/2011). Restano, in ogni caso, due nodi di fondo. Il primo è quello dell’obbligatorietà, seppur attenuata: non solo è lontano dallo spirito della mediazione di matrice anglosassone il carattere obbligatorio, ma, nel caso di specie, potrebbe rivelarsi persino inutile, vista la libera facoltà delle parti, al primo incontro, di impedire che il procedimento entri nel vivo. Il secondo è quello della “professionalità” dei mediatori: tutte le critiche che erano state svolte alle modalità di accesso all’albo o, meglio, ai requisiti richiesti, non sono certo state superate dalla nuova normativa che si è limitata a prevedere che gli avvocati siano mediatori di diritto. Il punto chiave è che il ruolo del mediatore è fondamentale per la riuscita del procedimento e, pertanto, non può essere certo lasciato all’improvvisazione di professionisti privi di un adeguato curriculum

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La differenza che vedi STRATEGIA CREATIVA

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» di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

lavoro in corso

Le novità in materia di contratto a tempo determinato

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i particolare interesse per gli operatori risultano le novità recentemente introdotte dal c.d. “Decreto Occupazione”, D.L. 76/2013, convertito in L. 99/2013, in materia di contratto di lavoro a tempo determinato. Viene ampliata la facoltà concessa alla contrattazione collettiva nell’introdurre ipotesi di “acausalità” dei contratti di lavoro, in particolare, i contratti collettivi di ogni livello, purché sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, possono individuare ulteriori ipotesi in cui sarà consentito al datore di lavoro di sottoscrivere un contratto a tempo determinato, senza l’onere di specificare le causali. La novità è nel radicale superamento della logica precedente, che legava la possibilità di applicare tale deroga ad un numero di dipendenti limitato (6% del totale degli occupati) ed alla presenza delle esigenze produttive stabilite dal legislatore (ad esempio, lancio di un nuovo prodotto o servizio innovativo). Non era infatti sfuggito agli interpreti come, in realtà, il contratto a termine disegnato dalla Riforma Fornero fosse tutt’altro che “acausale”, essendo comunque applicabile in presenza di prerequisiti di fatto del tutto assimilabili alle causali previste dall’art. 1, d.lgs. 368/2001, delle quali costituivano una semplice specificazione. È stato inoltre eliminato il divieto di proroga dei contratti a termine acausali sancito dall’art. 4, comma 2bis, D.lgs. 368/2001. In merito, recentemente il Mi-

nistero del lavoro, con Circ. n. 35/2013 ha chiarito che la proroga dei contratti acausali può riguardare anche contratti sottoscritti (ma evidentemente non ancora scaduti) prima dell’entrata in vigore del D.L. e che rispetto agli stessi trovano applicazione le disposizioni di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 368/2001 ad eccezione del requisito relativo alla “esistenza delle ragioni che giustificano l’eventuale proroga”. È, ancora, possibile che il contratto “acausale” prosegua di fatto oltre la sua scadenza, per un periodo prestabilito dal legislatore (trenta giorni, nei casi di durata del contratto inferiore a sei mesi, e cinquanta giorni, per i contratti di durata superiore i sei mesi) decorso il quale il contratto si converte in rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Prosecuzione di fatto che è stata resa ancor più agevole con la recente abrogazione dell’obbligo di comunicare al Centro per l’impiego la continuazione del rapporto oltre il termine originariamente pattuito, abrogazione che vale anche per il contratto “acausale”. La durata degli intervalli minimi obbligatori che devono intercorrere tra il primo e il secondo contratto a termine (c.d. “stop and go”) è stata, infine, riportata agli originali 10 e 20 giorni (rispettivamente: per i contratti di durata inferiore o superiore i sei mesi). Pertanto, per tutti i contratti a termine stipulati a partire dal 28 giugno 2013 (data di entrata in vigore del D.L. n. 76/2013) è pertanto sufficiente rispettare un intervallo di 10 o 20 giorni, anche se il precedente rapporto a tempo determinato è sorto prima di tale data

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messa in sicurezza

» di Alessio Pelusi

Articoli pirotecnici, legislazione in merito “Articoli pirotecnici. Impianti di produzione e deposito”: i dubbi della Commissione consultiva permanente in merito all’attuale legislazione sulla sicurezza sul lavoro nel settore pirotecnico

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opo il grave incidente nel laboratorio dei Di Giacomo, titolari a Città Sant’Angelo di una ditta di fuochi pirotecnici, è giusto parlare di sicurezza sul lavoro e in particolare di quelle norme che regolano questo tipo di attività. Appena un mese prima di questa tragedia, la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro approvava il documento “Articoli pirotecnici. Impianti di produzione e deposito”, elaborato dal suo Comitato n. 9. Proprio a seguito di incidenti mortali verificatisi di recente in alcune aziende del settore pirotecnico, la Commissione consultiva ha ritenuto opportuno verificare la sussistenza di eventuali criticità ed incongruenze tra le previsioni normative contenute nel decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., che disciplina la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e quelle riportate nella normativa specifica di settore. Non avendo lo spazio fisico per analizzare punto per punto il documento ed i suoi allegati, possiamo dare un’occhiata direttamente alle conclusioni del Comitato e lasciare all’approfondimento personale la lettura dell’intero studio. Il sottogruppo ha maturato, in particolare, alcune convinzioni: 1. l’adeguamento e la coerenza delle varie normative di sicurezza e prevenzione che regolano questo settore (non solo in riferimento ai pirotecnici, ma anche agli esplosivi in generale), particolarmente esposto a gravi rischi, è probabilmente uno dei fattori decisivi per il miglioramento degli ambienti di lavoro e per dare regole certe ai datori di lavoro;

2. sarebbe auspicabile che le Amministrazioni Interni, Lavoro e Ambiente, si coordinassero al fine di eliminare le difformità nella terminologia, nelle classificazioni e nelle prescrizioni della normativa che disciplina tali attività; 3. sarebbe opportuno dare maggiore risalto, nell’ambito delle attività di formazione previstedalle varie normative specifiche, per gestori, direttori di fabbrica, operatori, alle indicazioni da fornire in relazione ai rischi specifici derivanti dall’utilizzo delle sostanze pericolose. Quali, ad esempio: le misure di prevenzione e di protezione da mettere in atto per la gestione dei suddetti rischi; i dispositivi di protezione collettiva ed individuale e la loro conformità alle norme tecniche di riferimento; la scelta di prodotti chimici con adeguata etichettatura e la corretta interpretazione delle Schede Dati di Sicurezza ad essi obbligatoriamente allegate. Inoltre, sempre per ilComitato n. 9, sarebbe auspicabile: 4. limitare al massimo i tempi dei depositi giudiziari e fornire alle imprese tutte le necessarie informazioni sulle caratteristiche del materiale depositato, al fine di permettere un corretto deposito ed una corretta valutazione dei rischi; 5. sottolineare, per quanto riguarda gli aspetti autorizzativi e di controllo, per il settore pirotecnico, l’importanza che riveste il coordinamento tra i Ministeri competenti e le Regioni; 6. intervenire sulla normativa specifica, sia tecnica che legislativa relativa alle attrezzature utilizzate nella lavorazione degli esplosivi, per eliminare le carenze e per aggiornarla

pelusi.alessio@gmail.com

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» di Elisa Antonioni - direttore di Sinergie Education

La delegazione abruzzese nella sede della BDA, organizzazione che si occupa di contrattazione sociale e collettiva

Relazioni industriali:

il modello tedesco funziona perché tra i due “litiganti” vince l’azienda Una delegazione di abruzzesi del percorso di formazione “Relazioni Industriali 2013” è giunta a Berlino per conoscere il modello tedesco, vediamo cosa è emerso...

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l percorso di formazione “Relazioni Industriali 2013” ha portato la delegazione abruzzese a Berlino per conoscere e confrontarsi con il modello tedesco: faro europeo per la ridotta conflittualità e il grado di negoziazione raggiunto tra datori di lavoro e lavoratori. Tre gli incontri programmati: il primo presso la BDA, confederazione delle associazioni datoriali, il secondo presso la DGB, confederazione delle associazioni sindacali, il terzo presso la Siemens con il direttore del Personale. Ecco alcune informazioni raccolte e alcune riflessioni condivise con i partecipanti…

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Il Sistema tedesco. Come funziona ? La BDA si occupa di contrattazione sociale e collettiva, diritto del lavoro, mercato del lavoro, istruzione, coordina la politica di retribuzione delle associate differenziandola per settori e regioni, svolgendo una vera azione di politica sociale, trattando peraltro anche i temi della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. La BDA rappresenta dunque tutte le organizzazioni settoriali: le industrie, le banche, le assicurazioni, il commercio, cura le relazioni nazionali e internazionali. La DGB rappresenta 8 sindacati di industria e servizi, è la voce dei sindacati verso i partiti politici e le orga-


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nizzazioni a livello federale, statale e locale. Fin dalla sua fondazione nel 1949, ha difeso il principio di unità sindacale. È pluralista e indipendente, ma in politica non è neutrale: difende l’interesse dei lavoratori. In Germania per ogni settore industriale/aziendale esiste un solo sindacato, i più importanti sono quello metalmeccanico e quello dei servizi. E questo per molti anni ha consentito di garantire per un’azienda, un solo sindacato. Oggi le aziende si trovano a gestire attività appartenenti a settori differenti e questo ha creato qualche tensione nella determinazione della rappresentanza sindacale in azienda. Nei tre incontri numerosi i temi trattati, e solo il tempo ha decretato la fine del fiume di domande rivolte ai nostri ospiti. L’organizzazione in primis: a caratterizzarla sono i consigli di fabbrica e i consigli di sorveglianza. I primi sono rappresentanti dei lavoratori e da questi ultimi eletti, indipendenti dal sindacato anche se esistono spesso delle sovrapposizioni con esso, sono interlocutori di riferimento per l’azienda, intesa come stabilimento, principalmente vengono convocati per concordare l’organizzazione del lavoro e risolvere controversie interne allo stabilimento. I consigli di sorveglianza vengono eletti in aziende con più di 500 lavoratori. Henning Brandes, direttore del Personale Siemens, ha sottolineato più volte quanto sia conveniente per l’azienda potersi avvalere del supporto del consiglio di fabbrica, condividere informazioni e decisioni, in modo costruttivo e sempre orientato al bene dell’azienda, nonostante i costi che questa organizzazione richieda, in termini di tempo e persone impegnate in tale attività. «Ci sono divergenze di opinione –ha dichiarato Brandes- ma per noi è importante trovare sempre un compromesso che accontenti entrambi, ragioniamo seguendo il buon senso e mettiamo da parte la malizia e la sfiducia». È pur vero che in aziende di dimensioni minori spesso tali rappresentanze non vengono costituite e il datore di lavoro, che può non appartenere ad alcuna associazione, stipula accordi individuali con i lavoratori.

La delegazione abruzzese ospite della Siemens

SIEMENS AG Siemens è un’azienda che solo in Germania conta 22.000 lavoratori, è la più grande realtà industriale di Berlino. Si sviluppa su 4 aree di produzione: energia, sanità, industria, infrastrutture e città. Per ogni stabilimento c’è un direttore di stabilimento e un consiglio aziendale, in Germania sono 80 i consigli aziendali. La diversificazione ha offerto grandi vantaggi in momenti di crisi, poiché i lavoratori sono stati trasferiti da una divisione all’altra, seguendo le flessioni di mercato. Abbiamo chiesto a Mr. Henning Brandes se i consigli aziendali si siano mai opposti ad un trasferimento, e ci ha risposto che negli ultimi 10 anni nessun consiglio aziendale si è mai opposto, anche se tali spostamenti spesso hanno riguardato sedi limitrofe. Uno dei fiori all’occhiello di Siemens è il Centro di formazione professionale, dove vengono formati 1.200 ragazzi all’anno su 18 professioni, in ambito commerciale, amministrativo o tecnico. La selezione viene curata dai vari stabilimenti Siemens, tedeschi e non, che saranno poi i rispettivi datori di lavoro. La durata dei corsi è di 4 anni, con progetti di alternanza scuolalavoro, e percorsi università-lavoro. Circa 400 di questi ragazzi hanno un contratto con aziende partner e Siemens ha interesse ad investire nella loro formazione, per avere garanzia del livello delle competenze acquisite anche dai loro fornitori. Anche nel momento di crisi, che loro associano al 2008/2009, gli investimenti in formazione e il numero di ragazzi formati non sono stati ridotti. L’azienda ha deciso per la formazione di agire in modo anticiclico, perché al momento della ripresa ritiene importante avere a disposizione le professionalità richieste. Infine, abbiamo toccato alcuni temi caldi. Ad esempio lo sciopero in Germania riguarda sempre un settore e mai un’azienda e può essere fatto solo in fase di contrattazione. È vietato indire uno sciopero aziendale. Lascerei le conclusioni a una semplice citazione del colloquio con Mr. Henning Brandes: “Si impiega molto più tempo nello scontro che nella ricerca di un accordo”

La DGB rappresenta 8 sindacati di industria e servizi

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» di Fabrizio Salusest dottore commercialista, revisore contabile, consulente in strategie di impresa, pianificazione e controllo

focus

Proposte per il sistema

idrico abruzzese

Un’analisi per valutare gli strumenti adatti per far funzionare un settore strategico per la vita dei cittadini e per l’economia regionale sia per il turismo

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gestori più importanti del sistema idrico abruzzese sono in crisi e ciò costituisce paradossalmente l’occasione per una vera svolta in un settore che è strategico per la vita dei cittadini e per l’economia regionale sia per il turismo (balneabilità delle acque e qualità dell’accoglienza) sia perché per 1 euro investito nel settore si produce fino a 3,4 euro di incremento di PIL con un incremento di occupati, per 100 milioni di investimento, fino a un massimo di 2800 unità. Se non si interviene rapidamente ci si potrebbe trovare di fronte ad un disastro finanziario rilevante perché già oggi a fronte di un fatturato di circa 128 milioni di euro (2010) vi è uno squilibrio fra debiti e crediti a breve di circa 49.000.000 di euro con un indebitamento complessivo di oltre 360 milioni. Tutti coloro che si sono occupati di idrico si sono concentrati su proposte strutturali. Così si sono unificati gli ATO nel 2011 con l’ERSI - sotto la guida delle attuali province (in via di smantellamento?) – non ancora diventata effettivamente operativa mentre altri hanno proposto come panacea di tutti i mali la società unica di gestione. A mio parere l’approccio deve essere diverso: bisogna occuparsi dei problemi e non delle “scatole”. L’approccio strutturale ha come effetto la sostanziale paralisi del sistema delle decisioni senza che ne vengano affron-

tati i nodi: finanziare lo squilibrio fra debiti e crediti da una parte e gli investimenti dall’altra. Sono quest’ultimi che possono riportare le gestioni a livelli qualitativi accettabili e all’equilibrio economico. Ovviamente occor-

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focus

Fabrizio Salusest

rono amministratori capaci ma una “scatola nuova” non ne crea di per sé. L’approccio strutturale cala dall’alto una struttura e forza ciò che esiste ad entrarvi senza andare tanto per il sottile. Non vi è un progetto ma solo la fretta di cambiare con la scusa della “scatola”, la “testa”, convinti che così il “pesce” non puzzerà più. Se si procedesse ora a costituire un unico gestore, le società in stato di decozione “inquinerebbero” l’intero sistema con in più ulteriori problemi e soprattutto costi rilevanti. Basti pensare a due questioni fra le altre: l’affidamento delle gestione e l’armonizzazione dei sistemi contabili. Le gestioni sono state date a delle società che sono di proprietà dei comuni a cui non si può imporre di fondersi. D’altra parte non si possono revocare le concessioni se non con probabili costi legali e vertenze che non darebbero certezze né alle comunità locali né al sistema creditizio. Esperienze fatte dimostrano che ci vogliono circa tre anni per il completo passaggio da un sistema contabile ad un altro con una inevitabile infinita quantità di errori, bollette pazze etc. In altri termini il rischio è che per risparmiare poco per gli emolumenti dei CDA e dei collegi sindacali si sprechi molto in lavoro, perdite di crediti, disservizio etc. Le urgenze sono altre: liquidità ed investimenti. C’è bisogno di consolidare parte dell’indebitamento a breve delle gestioni, frutto di vecchi investimenti, e trovare finanziamenti di medio - lungo termine per i nuovi.

Le soluzioni possono essere essenzialmente tre: i water bond, un accordo con il sistema finanziario per il consolidamento dei debiti dei fornitori, la ricapitalizzazione da parte dei comuni o della stessa regione delle società in dissesto. In particolare i water bond sono delle “Obbligazioni senza scadenza”: prestiti che assicurano tassi di rendimento superiori a quelli del mercato ma che non prevedono una data di restituzione del capitale se non in casi eccezionali. L’operazione dovrebbe essere sostenuta dalle Fondazioni bancarie regionali e dal sistema creditizio presente sul territorio compreso quel che rimane di quello locale. Le aziende hanno bisogno di avere una tregua dai loro fornitori per poter rimettere ordine nelle gestioni finanziarie. I pagamenti dei debiti scaduti e non pagati debbono essere diluiti per un periodo di almeno 5 anni e la Regione può favorire la costituzione di un pool bancario (e di consorzi fidi di garanzia) che, in cambio della tesorerie delle società, anticipi ai fornitori quello che i gestori pagheranno nel tempo. Le banche frazionerebbero il loro rischio essendo in più sicure dei pagamenti puntuali delle rate dei gestori, avendone la gestione della liquidità. Nei casi più gravi o come ulteriore elemento di rafforzamento del sistema, si dovrebbe procedere alla ricapitalizzazione delle società da parte dei comuni o della stessa Regione. La nuova tariffa non consente il recupero delle perdite pregresse e quindi non vi

«Potrebbe essere estremamente utile costituire – come strumento intermedio - un consorzio fra i gestori che effettui gare comuni per la scelta dei principali fornitori di servizi e introduca diffondendole, le migliori prassi operative e gestionali» è alternativa alle ricapitalizzazioni. Sul piano contrattuale si potrebbe imporre/concordare con i gestori la costituzione di un Fondo vincolato esclusivamente al finanziamento degli investimenti. Il fondo dovrebbe essere alimentato in modo automatico con la parte degli incassi delle bollette stabiliti dalla tariffa per gli investimenti e con i mutui erogati allo scopo, togliendoli alla libera disponibilità delle società. In questo quadro l’obiettivo del gestore unico può rimanere sullo sfondo (5/10 anni) ma dopo aver risanato le gestioni e omogeneizzato processi, sistemi, strumenti di analisi e controllo. A questo scopo potrebbe essere estremamente utile costituire – come strumento intermedio - un consorzio fra i gestori che effettui gare comuni per la scelta dei principali fornitori di servizi e introduca diffondendole, le migliori prassi operative e gestionali

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» di Laura Tinari

Dove le donne vivono meglio? Il rapporto di Bankitalia sull’uguaglianza di genere nelle varie Regioni: il nostro Paese quartultimo a livello europeo, l’Abruzzo quartultimo a livello italiano

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e state scegliendo dove trasferirvi in cerca di una vita in cui il “gender gap” non esista o sia poco percepibile, non scegliete l’Italia e ancor meno l’Abruzzo. A dirlo è uno studio della Banca d’Italia del giugno scorso sugli indicatori di uguaglianza di genere per le regioni italiane (A gender equality index for the italian regions) a firma di Monica Amici e Maria Lucia Stefani. Il lavoro propone un indicatore di divario di genere tra le regioni italiane per evidenziare le differenze territoriali che si celano dietro l’arretratezza che il nostro Paese, in generale, presenta nel confronto internazionale. L’indicatore, calcolato elaborando i dati Istat, del Ministero dell’Interno e quelli regionali, evidenzia quattro dimensioni: lavoro (in relazione a occupazione e disoccupazione), reddito, rappresentanza politica ed economica, tempo (perché anche in quest’ultimo caso esiste un gap nell’uso del tempo libero e della cura per la casa). Dunque, poche le regioni italiane che percorrono realmente la strada verso la parità: Piemonte, EmiliaRomagna e Liguria guidano; a seguirle un gruppo più numeroso che si posiziona attorno alla media; mentre a presentare i valori inferiori sono tutte le regioni del Sud, con l’eccezione della Sardegna. Ed è qui, naturalmente, che si posiziona l’Abruzzo, che nella classifica ricopre la 17esima posizione, toccando solo poco più dello 0,20. Una situazione che nell’arco temporale considerato, il quinquennio 2005-2010, non ha mostrato grandi progressi. «Il Sud - come scrivono le due autrici del rapporto - è molto più indietro su questi temi rispetto al resto d’Italia, le variabili culturali contano, ma bisogna anche considerare che nel Mezzogiorno c’è molto lavoro nero, fenomeno che coinvolge in particolar modo le donne e che nelle statistiche non viene considerato». Una mappa, quella disegnata da Bankitalia, che ha riservato grandi sorprese, perché se è il Piemonte a occupare il gradino più alto del podio dei virtuosi in materia di pari opportunità, Lombardia e Veneto, che nell’immaginario collettivo avrebbero dovuto seguirlo,

nel 2010 si posizionano sotto la media nazionale. In fondo alla classifica, come ho detto c’è il Sud con la Calabria, che dal 2005 al 2010, è riuscita addirittura a peggiorare la sua performance. Dunque, scegliere una regione piuttosto che un’altra in Italia diventa fondamentale per una donna: a cambiare sono, infatti, le possibilità in tema di lavoro, reddito, potere decisionale e tempo. Il rapporto, applicando il “gender equality index” a livello locale, smaschera le singole regioni che a ruota seguono un’Italia che nelle classifiche internazionali ricopre sempre le più basse posizioni. A questo studio, infatti, fa eco quello dell’“European Institute for Gender Equality”, la cui classifica sull’uguaglianza di genere non si discosta molto: l’Italia è al quartultimo posto nell’Unione Europea a 27

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» di Marcella Pace - foto di Sabrina Caramanico concesse da L&D Srl

Cucitura capo con macchina lineare

L&D, gli abiti da lavoro vengono da Guardiagrele Luciano Mario Zulli racconta 30 anni di storia della sua azienda divisa tra il chietino e la Tunisia

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il 1986. L’area industriale Piano Venna di Guardiagrele è aperta campagna. E’ allora che inizia la scommessa di Luciano Mario Zulli, che insieme ad altri due soci, danno vita alla Srl “L&D, abiti da lavoro”. «All’inizio è nato tutto come un gioco - racconta l’amministratore unico dell’azienda, oggi affiancato dalla moglie Fiorenza Adorna e dalla figlia maggiore Inka -. Ero poco più di un ragazzino e venivo da un settore completamente diverso. Per otto anni ho avuto una radio libera qui a Guardiagrele. Arriva un momento, però, in cui i sogni che hai da giovane devono lasciare spazio alla realtà della maturità. Ed è così che insieme ad altri amici, abbiamo intrapreso questo percorso. A metà degli anni ‘80 il lavoro era molto, l’Abruzzo aveva una buona tradizione nel settore tessile, ma si faceva perlopiù lavorazione conto terzi. Noi invece abbiamo scelto di dare vita ad un nostro marchio e ritagliarci il nostro mercato». Tutte scelte vincenti, quelle fatte quasi 30 anni fa, che

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hanno permesso alla “L&D”, dal nome di Luciano e Donato, i due primi titolari, da leggersi anche come “led”, la lucina luminosa dei dispositivi elettronici, di divenire un punto di riferimento sul territorio nazionale e non solo nel campo dell’abbigliamento da lavoro. Sono moltissime le grandi aziende italiane che si rivolgono a questa impresa del chietino per realizzare i loro abiti professionali. «Nonostante la crisi, non abbiamo perso clienti. Questo per l’affidabilità e la qualità dei nostri prodotti. Ciò che invece purtroppo è diminuito sono i quantitativi. Se le aziende hanno dovuto tagliare il personale è chiaro che anche le loro richieste si sono ridotte. Il settore è cambiato profondamente nel corso degli anni, ma la nostra esperienza ci permette di produrre e gestire forniture esclusive e personalizzate, indirizzando i clienti verso le scelte migliori, nel pieno rispetto delle normative esistenti». La “L&D, abiti da lavoro” può contare sulla professionalità di circa 100 dipendenti, dislocati tra lo stabilimento di Guardiagrele, casa madre dell’impresa della


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Da sinistra: Asia, Romina, Marzia in posa per il nuovo catalogo

famiglia Zulli, due più piccoli nel pescarese e alcuni laboratori in Tunisia. «Il 2000 è stato un anno molto difficile per l’intero settore tessile - ricorda l’imprenditore-. Ci siamo trovati di fronte ad un bivio. Chiudere i battenti, oppure reinventarci ed avviare nuovi investimenti. E’ stato in quel momento che ho deciso di aprire uno stabilimento in Tunisia. Lì la manodopera costa molto meno, per via delle minori tassazioni esistenti. Inoltre c’era una buona predisposizione al settore tessile. Quella scelta mi ha dato ragione. Molti miei competitors che si sono orientati su Romania o Bulgaria non ce l’hanno fatta. La nostra azienda, invece, ha tenuto bene, pur dovendo fare i conti con un sistema burocratico in Italia che strozza e scoraggia davvero l’intero settore imprenditoriale». Sono ormai 13 anni, che la “L&D” divide la sua produzione tra Italia e Tunisia. Se a Guardiagrele, vengono affidati lo studio e la progettazione dei capi di abbigliamento, la realizzazione della campionatura e quella delle commesse dai quantitativi minori e dalla tempistica più urgente, è lo stabilimento tunisino che realizza il grosso della produzione, utilizzando materie prime Made in Italy. «Ciò che ci contraddistingue - spiega ancora il titolare - è l’alta qualità e la specificità dei nostri tessuti. Ogni impresa ha le sue esigenze. L’immagine di un’azienda si comunica anche attraverso l’indumento da lavoro, utilizzato anche come strumento di comunicazione. Ecco perché seguiamo i nostri clienti in ogni singola fase, cercando di accontentarli in ogni loro richiesta. I nostri standard qualitativi sono elevati, anche e soprattutto grazie al rapporto di fiducia reciproca intessuto nel corso degli anni con i nostri fornitori. Siamo noi stessi, nella maggior parte dei casi, ad indirizzare i nostri clienti, nella scelta dell’abbigliamento più consono all’ambiente di lavoro, nel rispetto delle norme previste, al fine di consentire loro di lavorare in totale sicurezza. Per questo motivo facciamo un lavoro di studio e ricerca continua, così da progettare soluzioni sempre migliori per la nostra clientela, rinnovandoci costantemente».

Nel frattempo, l’azienda ha appena provveduto anche al restyling del sito internet, aderendo ad un progetto della Camera di Commercio di Chieti. «Secondo uno studio prodotto da Google - spiega Inka Zulli, che in azienda oltre ad apprendere le tecniche di produzione degli abiti da lavoro, si occupa della promozione sui social network e sul web - il fatturato maggiore in Italia è prodotto dalle piccole e medie imprese, che sono però allo stesso tempo, quelle meno presenti su internet. Partendo da questo presupposto Google ha messo a disposizione delle PMI, alcuni ingegneri gestionali che hanno fornito alle aziende aderenti al progetto, tra cui la nostra, alcune indicazioni di miglioramento del sito

Da sinistra: Fiorenza Adorna, socia e Stella Primavera

Luciano Mario Zulli durante l’intervista per Abruzzo Impresa. Foto di Inka Zulli

internet e sulle strategie di posizionamento sui social network». «Acquisire nuove aziende - prosegue Luciano Zulli - in un momento come questo, in cui le tassazioni alle quali siamo sottoposti, soprattutto qui in Abruzzo, influiscono in modo pesante sui prezzi finali dei nostri prodotti, facendoci perdere delle commesse importanti, è molto difficile. Il fatto di riuscire a mantenere intatto il nostro portfolio clienti, però, ci rincuora e ci conferma che l’affidabilità e l’attenzione con le quali ci dedichiamo al nostro lavoro, sono il nostro primo biglietto da visita»

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» di Marcella Pace - foto concesse dalla Odoardo Zecca Srl

Da sinistra: il direttore generale Gennaro Zecca e il presidente Odoardo Zecca

Gennaro Zecca:

“Il futuro è l’efficienza energetica” Valori aziendali e progetti futuri della Odoardo Zecca srl, nel dominio dell’energia da oltre un secolo

È

trascorso oltre un secolo da quando quella che oggi è la Odoardo Zecca srl, si affacciava nel panorama energetico italiano. Il 21 gennaio 1905, nasceva, infatti, la “Zecca, Cauli & C.”, la prima impresa elettrocommerciale abruzzese, divenendo distributore per molti comuni del chietino sino a Manoppello e al centro di Pescara. Saranno poi gli anni ‘60 a ridurre il bacino di utenza dell’azienda che attualmente distribuisce nei territori

di Ortona e San Vito Chietino, proseguendo nell’imponente attività di produzione. Oggi, il campo di azione dell’impresa con sede ad Ortona è fortemente orientato nell’ambito delle Green Solutions, attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici, idroelettrici, eolici, a biomasse, ovvero tutti quegli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile. Abruzzo Impresa ha incontrato Gennaro Zecca, direttore generale della Odoardo Zecca Srl.

Intervista a Gennaro Zecca direttore generale della Odoardo Zecca Srl

 Dott. Zecca, qual è la mission e la filosofia della vostra azienda? «Crediamo che la crescita aziendale possa realizzarsi attraverso due principali linee d’intervento: innovazione e internazionaliz-

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zazione. Nel campo dell’energia il tema delle Smart grid, della generazione diffusa da fonti rinnovabili e quindi non programmabili, così come quello delle problematiche legate alla mobilità offrono un vastissimo e fertile

terreno per chi abbia capacità e struttura per innovare. La nostra azienda è attenta a cogliere ogni pur minima possibilità di innovazione sia nel campo della produzione di energia elettrica, attraverso lo studio di interventi di


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micro cogenerazione e di trigenerazione da fonte rinnovabile, che nel campo della distribuzione di energia elettrica. L’Italia inoltre è un paese energeticamente evoluto e complesso. Le competenze delle nostre imprese sono quindi molto richieste nei mercati esteri. La nostra azienda lavora nel dominio dell’energia da tempi non sospetti. Siamo attivi nel campo della produzione di energia, sia da fonte rinnovabile che tradizionale, siamo distributori di energia elettrica in alta, media e bassa tensione, forniamo servizi di EPC contractor per impianti ed interventi nel campo dell’efficienza energetica. Quindi, nel tempo, abbiamo stratificato una serie di competenze che oggi ci permettono di rispondere prontamente alle opportunità che il mercato lascia prevedere; sia quello interno che quello estero».  In un momento di crisi come quello attuale, quali sono le difficoltà del settore e come siete organizzati per affrontarle? «Il dominio dell’energia richiede da sempre un’elevata specializzazione delle competenze e tempi di rientro degli investimenti medio lunghi. A fronte di questo registriamo un’estrema volatilità degli scenari di riferimento. L’ultimo esempio viene dal settore del fotovoltaico. Le aziende non hanno fatto in tempo a strutturarsi per cogliere appieno questa opportunità di mercato che è radicalmente cambiata la prospettiva del mercato stesso. Chi ha profuso impegno e risorse per acquisire competenze spinte nel campo del fotovoltaico, oggi si ritrova a non avere più richiesta di queste competenze. Ancora una volta la risposta alle difficoltà va cercata nella capacità di dare risposte flessibili e complete. Non concentrate in un unico tipo di intervento. Recentemente ad esempio siamo entrati da un cliente che

La centrale idroelettrica Bivaro Oratino

era interessato ad un impianto fotovoltaico ma dopo l’analisi dei suoi consumi e dei suoi processi produttivi abbiamo proposto e venduto un impianto di micro cogenerazione per la produzione combinata di energia elettrica e calore».  Quali sono le prossime opportunità nei mercati energetici? «E’ ormai evidente che, in tempi rapidissimi, il business della costruzione di impianti di produzione di energia rinnovabile, soprattutto fotovoltaica, andrà a ridimensionarsi notevolmente. Presenta invece un interessante e già avviato scenario l’insieme dei complessi interventi che possono raggrupparsi sotto il titolo di efficienza energetica. Su questo tema la nostra azienda già fornisce risposte concrete individuando, progettando, realizzando e gestendo interventi complessi di efficientamento degli impianti di PMI. Abbiamo realizzato interventi che vanno dalla cogenerazione, alla trigenerazione in realtà industriali anche complesse. Le nostre migliori esperienze sono state raccontate nell’ambito della fiera sull’efficienza energetica Sustexpo, in un convegno dal titolo “Efficienza energetica: un tesoretto per le imprese. Esperienze a confronto”».  Lei è anche presidente della sezione Energia di Confindu-

stria Chieti-Pescara. Qual è lo scenario energetico abruzzese e quali le proposte delle aziende? «L’Italia si è assunta l’impegno di conseguire entro il 2020 una quota complessiva di energia da fonti rinnovabili, sul consumo finale lordo di energia e nei trasporti, pari al 17%. Questo comprende sia le rinnovabili elettriche che quelle termiche. Con il Dm Sviluppo 15/03/2012, l’obiettivo nazionale del 17% è stato ripartito su base regionale: si tratta del cosiddetto “Burden Sharing”. Alla Regione Abruzzo è stato assegnato l’obiettivo del 19,1% raggiungibile attraverso fasi intermedie, determinato dal rapporto tra l’energia consumata in Regione e prodotta da fonti rinnovabili (termica ed elettrica) e tutta l’energia consumata. La sezione Energia di Confindustria Chieti e Pescara sta varando un documento che esprime una serie di indirizzi suggeribili al Governo Regionale per il raggiungimento degli obiettivi del Burden Sharing. Si tratta di azioni volte ad incidere sia sul numeratore del rapporto obiettivo (attraverso la promozione della produzione di energia sia termica che elettrica da fonte rinnovabile), sia sul denominatore attraverso la riduzione dei consumi totali regionali innescata dalla promozione di azioni di efficienza energetica»

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» di Eleonoa Lopes - foto concesse da Domenico Vernamonte

Miami Tennis Cup - Il tennista Andy Roddick premiato da Domenico Vernamonte con una mountain bike Masciarelli personalizzata

Da Pescara a Miami con le 2 ruote Raccontiamo l’avventura di Domenico Vernamonte che ha avviato un progetto imprenditoriale a Miami sulle bici rigorosamente made in Italy da importare negli Usa

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lasse 1984, nato a Pescara, Domenico Vernamonte è sempre stato un grande appassionato di sport. E’ il nipote di Palmiro Masciarelli, personaggio conclamato del ciclismo abruzzese e non solo e general manager fino al 2012 della Acqua&Sapone. Qualche anno fa, spinto da questo forte passione, decide di intraprendere un progetto sull’importazione di bici italiane a Miami, città simbolo per il culto dello sport. Domenico, per gli amici Mimmo, è infatti cresciuto nel mondo delle due ruote, affiancando spesso lo zio e i tre cugini, corridori professionisti, e lavorando per un periodo presso la Masciarelli Bike, negozio e laboratorio di biciclette a Sambuceto (Chieti), dove ha rafforzato notevolmente la sua esperienza nel settore ciclistico. A Miami il giova-

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ne pescarese conosce Cristofaro Pignata, imprenditore partonopeo del settore edile, alberghiero e della ristorazione che vive da anni negli USA, e che poi diventerà suo socio in affari. Oggi Mimmo, affiancato da un altro pescarese, Valerio Mancini, vive a Miami dove ha avviato un’attività di import di biciclette tutte rigorosamente made in Italy, la società fondata con Cristoforo Pignata si chiama “Lucky Explorers”. Sempre a Miami, un incontro fortuito con il mitico cestista LeBron James si trasforma in un’occasione unica per lanciare al meglio il nuovo brand negli States e nel mondo. Il nome di LeBron è entrato ufficialmente tra quello delle leggende del basket e la superstar dei Miami Heat, oltre a vincere praticamente tutto, compreso il premio alla carriera,


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è un appassionato di biciclette, così che la “Lucky Explorers” ne realizza una su misura per lui. Lo scorso anno, dopo avere agganciato il suo manager, Mimmo e Valerio volano alle Olimpiadi di Londra per conoscerlo e prendergli le misure: il mostro del basket è pronto a utilizzare una loro bici. Da questo momento inizia un progetto parallelo a “Lucky Explorers” dal nome “Celebrities Bicycles” che mira a vendere ai vip le mitiche bici che nel frattempo sono iniziate a girare tra i vari campioni dello sport, della musica e del mondo imprenditoriale della patinata Florida. Oggi entrambe le società importano ed esportano bici italiane in USA, Canada e in tutto il sud America. Una scelta coraggiosa e vincente quella di Domenico Vernamonte, visto che oramai in tutto il mondo le due ruote sono diventate anche un mezzo cool attraverso cui esprimere la propria personalità e creatività. Oggi infatti la bici rappresenta un’icona di riferimento molto forte come prodotto, come modo di pensare, come semplice divertimento; è di moda, è ecologica, è un mezzo che aiuta a rimettersi in forma. «Tra i progetti futuri –ci racconta Mimmo- c’è quello di aprire una sede a New York, a Las Vegas invece siamo già presenti al Venetian Hotel nel negozio Celebrity Cars. Siamo molto orgogliosi del nostro lavoro, sinceramente non pensavamo di raggiungere questi risultati, passione e sacrificio ci hanno ripagati». Ma non è finita qui, tra i progetti avviati di recente, c’è anche quello di mettere a sistema le relazioni che questi intraprendenti imprenditori hanno allacciato in questi anni attraverso la società di servizi “My Way Usa” per tutti gli italiani che intendono avviare un business a Miami. «Eh si, perchè –continuano- la più grande difficoltà è stata proprio l’avvio del lavoro, ma grazie al sostegno morale della nostre famiglie e un pizzico di incoscienza, tipica dei ragazzi della nostra età, siamo riusciti a rendere tutto questo possibile». Ma dove è possibile trovare le vostre bici? «Si possono trovare –conclude Mimmo- nei bike shop, nei migliori ristoranti e alberghi di Miami, nei locali e nei negozi più esclusivi. Attualmente stiamo lavorando per ottenere un partenariato con il gran fondo Giro d’Italia.

Sul set a Key Biscayne per le riprese dello spot “Lucky Explorers”

LeBron James con Domenico Vernamonte e Valerio Mancini. L’atleta è stato omaggiato di una bicicletta Masciarelli in carbonio su misura

Domenico consegna una bici Masciarelli al capo della polizia di Miami, di fronte al Miami Police Department

Abbiamo avuto una collaborazione con il giro d’Italia nella tappa di Napoli, organizzando un evento insieme al Gruppo Farnese Vini presso il Grand Hotel Santa Lucia. Grazie all’esperienza di Cristoforo nel mondo del food, stiamo entrando anche in questi importanti canali»

Miami Tennis Cup - Il tennista spagnolo Nicolas Almagro, vincitore del torneo, premiato con una bicicletta Kyklos

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» di Marcella Pace - foto concesse da Buylloon Srl

Il team di Buylloon Srl

Buylloon,

il commercio online

vola veloce

Il giovane imprenditore Alessio Carrozza racconta valori e obiettivi dell’azienda di e-commerce con sede a San Giovanni Teatino e in Australia

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talia, Europa. Ma anche Stati Uniti e Australia e molto presto i mercati asiatici. Il carrello dei prodotti “Buylloon” vola veloce, trasportato dalla grinta e dall’entusiasmo del suo team. Nata un anno fa, dopo un’esperienza di quattro anni di un’altra azienda dedita all’e-commerce, la Buylloon Srl, con sede centrale a San Giovanni Teatino, all’interno del gruppo Di Donato SpA e una distaccata in Australia, la Granbuy Australia, nel cuore di Sydney, è ormai un punto di riferimento per gli acquisti on line.

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Fondata da Alessio Carrozza, 31 anni, che dell’azienda è l’amministratore, sua sorella Drusia 37, responsabile acquisti e il trentatreenne Andrea Nepa, responsabile marketing, la Buylloon può contare sulle più grandi marche, di ogni settore merceologico, vendute attraverso quasi 30 canali, tra i portali di sua proprietà come Buylloon.com e l’australiano Granbuy.com.au e quelli esterni. Buylloon, infatti, è venditore per E-bay Europa, Pixmania Europa, per gli Amazon europei, ma anche per quello australiano e americano.


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«All’inizio è stata una scommessa. Cinque anni fa, quando tutto è iniziato – racconta Alessio Carrozza – l’e-commerce non era così diffuso. Entrare in questo tipo di settore non è molto difficile. Ciò che è davvero complicato è poi riuscire a posizionarsi stabilmente e questo è possibile solo costruendo solide relazioni e concreti rapporti di fiducia con fornitori e venditori. Prendiamo un canale come Amazon, ad esempio. La durata media di permanenza di un rivenditore è di soli 8 giorni. Noi ci siamo stabilmente da mesi, questo perché ci troviamo in perfetta sintonia con le regole di quest’azienda che mette il cliente davanti a tutto». E il consumatore è proprio al primo posto della filosofia aziendale del gruppo Buylloon. «Siamo alla continua ricerca di innovazioni per tutti i nostri clienti – prosegue questo giovane imprenditore che ha mosso i primi passi lavorativi in una società di consulenza, per poi dedicarsi con passione al mondo dell’e-commerce - sia che si tratti di singoli che comprano sui nostri diversi siti, che di fornitori che usano la nostra piattaforma per vendere i propri prodotti. Il carrello medio è aumentato. Negli anni scorsi si preferiva di gran lunga toccare con mano gli oggetti prima dell’acquisto, oggi invece, ci si fida di più e i consumatori comprano più volentieri online. Questo per diverse ragioni. Innanzitutto il prezzo. Noi offriamo prodotti ad un costo inferiore almeno del 20% rispetto ai classici centri commerciali. A questo si aggiunge la comodità di ricevere, nell’arco di 48 ore in Europa e al massimo 4 giorni se consegniamo in Australia, il prodotto scelto a casa, che se non soddisfa l’acquirente può essere tranquillamente restituito. Ecco perché il settore dell’e-commerce ha aumentato il suo fatturato del 30%. Ad oggi facciamo circa 200 spedizioni al giorno e speriamo di arrivare a 300 entro la fine dell’anno. Così come speriamo di potenziare anche il nostro catalogo prodotti che attualmente conta su circa 35.000 articoli e speriamo possa raggiungere gli 80.000 entro Natale. In questo momento stiamo lavorando per individuare dei fornitori nel campo dell’automotive, che nell’ultimo periodo ha registrato un incremento del 40% nel settore dell’e-commerce. Il nostro è un lavoro – prosegue ancora Alessio – in cui bisogna guardare in avanti di sei mesi, cercando soluzioni innovative così da offrire ai clienti la più ampia possibilità di scelta». Insomma obiettivi precisi per il team di Buylloon srl. Se ad oggi le vendite di quest’azienda si sviluppano per il 60% sui canali europei, e per il 10% in Stati Uniti e

Australia, entro due anni Alessio Carrozza vuole capovolgere questi risultati. «In Australia la vendita online è quattro volte superiore all’Italia. Dopo aver trascorso lì un anno, mi sono accorto che dal ragazzino di 12 anni all’anziano, chiunque fa acquisti online. Per questo motivo abbiamo scelto di investire su quel mercato aprendo la Granbuy Australia. L’azienda australiana

Lo staff al lavoro

rappresenta per noi sia un canale di e-commerce per servire l’area dell’Oceania che un canale di distribuzione ed esportazione prodotti». E’ proprio lì, infatti, che il Gruppo Buylloon esporta il vero made in Abruzzo, soprattutto nel campo del food. «Grazie ad una partnership con Cicchelli Alimentari, sono molti i prodotti tipici regionali che facciamo arrivare dall’altra parte del mondo. C’è una fetta consistente di Australia che si è innamorata dei nostri sapori. Ora - conclude Carrozza - stiamo lavorando per raggiungere i mercati asiatici, come quello di Singapore, dove lo shopping online è la prima modalità di acquisto, così da valorizzare il nostro made in Abruzzo»

Il team di Buylloon Srl Alessio Carrozza - CEO E SVILUPPO Drusia Carrozza - RESPONSABILE ACQUISTI Andrea Nepa - RESPONSABILE MARKETING Massimo De Nicola - RESPONSABILE LOGISTICA E CUSTOMER SERVICE Andrea Di Sipio - IT MANAGER

GranBuy Australia Flavio Filippi - DIRECTOR Andrea Busetti - FINANCE DIRECTOR Joe SanFilippo - DEVELOPMENT MANAGER Simone La Bianca - IT DIRECTOR

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consulenti dell’innovazione Un team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti

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ata dall’aggregazione di professionisti con pluriennale esperienza nella consulenza organizzativa maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’innovazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’approccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro

del processo di consulenza: le norme e le prescrizioni oggetto di analisi rappresentano il mezzo per migliorare l’efficienza dell’Organizzazione e, al tempo stesso, per tenere sotto controllo i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, per l’ambiente esterno, rispondere alle esigenze del Cliente e gestire i rischi in forma socialmente responsabile. Un servizio supportato da un software gestionale pluripremiato.


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» a cura della redazione - foto concesse da Wanteat

La home page di Wanteat

Il formaggio si fa social

con la App WantEat Al Cheese 2013 l’azienda abruzzese Wanit, partner di Telecom Italia, ha presentato la rivoluzionaria piattaforma tecnologica per il settore food: l’App che rende i cibi “intelligenti”

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Lo stand di Wanteat al Cheese 2013

nche quest’anno a Bra (Cuneo) si è svolta Cheese 2013, la kermesse internazionale organizzata da Slow Food e dedicata al formaggio. Produttori da tutto il mondo hanno avuto la chance di far conoscere il top della produzione casearia (formaggi di pecora, mucca e capra, per lo più di latte crudo) a migliaia di visitatori che durante i quattro giorni hanno popolato gli stand della fiera. Gli organizzatori descrivono Cheese come “un appuntamento unico che racconta come dietro ogni formaggio di qualità ci sia un pezzo di pianeta, con il suo clima, il suo territorio, la sua storia, le sue donne e i suoi uomini”. Telecom Italia, insieme al Dipartimento di In-

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formatica dell’Università di Torino, all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, a Slow Food Italia ed a Wanit Srl – società con solide radici abruzzesi: la sede operativa, infatti, è a Pescara - , per l’occasione ha dato ufficialmente il via al lancio commerciale di un servizio dedicato al food, con un obiettivo importante: traghettare il meglio della produzione enogastronomica del Belpaese verso il mare magnum della rete. Stiamo parlando dell’applicazione Wanteat (www.wanteat.it), una piattaforma social/web/mobile del gusto che mette in relazione consumatori, prodotti, territori e produttori. L’ambizioso progetto Wanteat, sviluppato col contributo finanziario della Regione Piemonte, dopo due anni di ricerca e sperimentazione, è oggi un portale dedicato all’enogastronomia di qualità, italiana e internazionale, per scoprire prodotti e territori, conoscere come si crea la qualità artigianale, come si cucina e anche per acquistarla online. Tutte queste potenzialità nello smartphone e con una caratteristica speciale: scattando una foto alla confezione di qualsiasi cibo inserito in Wanteat apparirà il prodotto e tutte le sue relazioni con territorio, ristoranti, persone che l’hanno commentato. Ad esempio: Non conoscete l’origine della Toma di Lanzo? In un attimo saprete quando e come è nata. E magari avrete anche qualche indicazione per una gustosissima ricetta oppure il nome del ristorante che realizza i piatti più saporiti o il produttore più tipico che c’è. L’applicazione Wanteat è già stata presentata, in forma sperimentale, all’edizione 2011 di Cheese, al Salone del Gusto 2010 e 2012 e a TuttoFood 2013. Ideatori del progetto: Fioravante Allegrino, Marco Manzo e Nicola Sacchini insieme ad altri giovani colleghi. Tra i produttori, specie quelli più di nicchia e ricercati, c’è grande attesa per conoscere l’evoluzione di questa tecnologia che segnerà un momento fondamentale della loro vita imprenditoriale. Slow Food in occasione dell’edizione 2013 di Cheese ha voluto rilanciare un progetto molto ambizioso: Arca del Gusto, una piattaforma che vuole salvaguardare i prodotti alimentari a rischio di estinzione. «Il progetto dell’Arca - ha ricordato Roberto Burdese - è nato nel ‘96 al Salone Internazionale del Gusto. Andiamo per il mondo a censire i prodotti che stanno sparendo e che invece vanno salvati dal diluvio dell’omologazione e delle speculazioni. La prima tappa della rilanciata Arca del Gusto, che ha l’obiettivo di salvare 10 mila prodotti in pochi anni, è proprio Cheese». Toccherà a Wanteat marchiare con la propria tecnologia le realtà che hanno l’ambizione di entrare nell’élite delle tipicità italiane e internazionali e di aiutarle ad interagire coi mercati, in un modello di ‘social mobile commerce’ che promuova anche un consumo responsabile e consapevole dello slow food italiano, vero e proprio patrimonio nazionale

Alcune immagini del Cheese 2013, la manifestazione organizzata a Bra da Slow Food

La App di Wanteat per smarphone

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» di Denia Di Giacomo

Un tipico trabocco

Terre del piacere: insieme per vincere Parliamo del Consorzio “Terre del piacere”, grazie al quale comuni e operatori del settore turistico si sono uniti per creare una sinergia strategica per il rilancio del turismo in Abruzzo

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irca 40 comuni del territorio della provincia di Pescara e di Chieti e più di un centinaio di operatori del settore turistico si sono uniti per fare rete e per portare avanti per una promozione turistica coordinata del territorio. E’ questo il primo obiettivo del consorzio “Terre del piacere”, una vera e propria azienda di promozione della destinazione turistica, nata nel cuore della Provincia a Pescara ormai da ben 7 mesi. Responsabile del pro-

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getto è Claudio Ucci, esperto in marketing territoriale e del settore turismo in genere che si dice estremamente “ottimista” nei confronti di questo progetto, che coinvolge in prima linea le amministrazioni locali cercando di creare quella sinergia di intenti che tanto giova alla promozione turistica del territorio. Tutto nasce da un bando regionale atto alla creazione di DMC, ovvero Destination Management Company, aggregazioni territoriali che presentano caratteristiche


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omogenee su un’area che contenga almeno 10 comuni. Le governance delle amministrazioni locali rimangono private ma alcuni servizi vengono uniti per permettere una maggiore efficienza ed economicità. In questa “economia” territoriale rientrano naturalmente anche i servizi legati alla promozione turistica del territorio, che non può più essere concepita a compartimenti stagna ma deve necessariamente cambiare le sue logiche organizzative e tentare il più possibile di raccogliere territori sempre più vasti e servizi sempre più aggregati e ben organizzati su larga scala. Insomma la valorizzazione del territorio passa attraverso il cambiamento, un nuovo un modus operandi sinergico e reticolare, che possa raccogliere le univocità di tanti valorizzandole sotto un’unica bandiera territoriale. E’ questa la logica che sta dietro al consorzio Terre del Piacere, mettere a sistema le peculiarità dei comuni e dei territori coinvolti organizzando un’accoglienza turistica e dei servizi che possano fungere da supporto e da catalizzatore per il turista che sceglie l’Abruzzo. Il territorio interessato è quello che accoglie tutta l’area costiera pescarese, da Silvi marina a Francavilla, andando poi fino alle aree collinari fino a Torre De Passeri e arrivando a coinvolgere anche Passo Lanciano, per un totale di ben 43 comuni. Oltre alla città di Pescara, di Terre del Piacere fanno parte anche il capoluogo teatino e poi anche la bella Guardiagrele, la vivace Ripa Teatina con il suo mitico Premio dedicato a Rocky Marciano e molte altre bellissime cittadine, ognuna con la propria storia e particolarità. «Sono molto entusiasta di far parte di questo importate progetto – dichiara il sindaco di Ripa Teatina Ignazio Rucci- è una straordinaria opportunità non solo per il mio comune, ma anche per tutti coloro che sono coinvolti, in ambito di promozione turistica è necessario abbandonare lo sterile campanilismo che non porta da nessuna parte e creare progetti condivisi dove ognuno mette a disposizione le proprie risorse per il bene dell’intero territorio, solo in questo modo potremo

davvero crescere e aumentare le presente nella nostra regione. Per quanto riguarda Ripa Teatina noi teniamo tantissimo al Premio dedicato al grande Rocky Marciano, che ogni anno porta nel nostro comune i più grandi sportivi del momento, è un evento che merita di essere conosciuto e apprezzato perché porta avanti i sani valori dello sport coniugandoli con la promozione del territorio». «Terre del Piacere presenta attori di grande rilievo, non solo per la bellezza del territorio coinvolto, ma anche e soprattutto per le straordinarie potenzialità che in esso sono contenute. Dall’aeroporto d’Abruzzo, al Miglianico Golf Club, dal Parco della Majella con la nota Guardiagrele che fa da porta d’ingresso, al grande Palacongressi di Montesilvano con le sue tante strutture alberghiere… per non parlare poi dei tantissimi eventi che in quest’area vengono ogni anno organizzati e che necessitano, soprattutto in un periodo come questo caratterizzato da scarse risorse economiche, di essere conosciuti e valorizzati grazie ad un sistema che possa creare la giusta risonanza» Questo dichiara Claudio Ucci, proseguendo: «Le potenzialità per crescere ci sono tutte dunque, mare, montagna, collina, prodotti tipici, artigianato, tradizioni, storia, architettura…e molto altro ancora, Terre del Piacere è in pratica un concentrato d’Abruzzo, che intende mettere a sistema le proprie risorse per farle fruttare al meglio»

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» a cura della redazione - foto concesse da Provincia di Pescara

L’assessore Aurelio Cilli

Provincia di Pescara, l’innovazione passa

dal turismo e dall’agroalimentare Si Chiama Adria Footouring, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma IPA Adriatic CBC Programme è il nuovo progetto per promuovere e valorizzare i settori turismo e agroalimentare

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ensare globale, agire locale”, è questo il leitmotiv del progetto Adria Footouring, per esteso ADRIAtic FOOd and TOURism: INnovatinG smes, ovvero scegliere le migliori pratiche ed esperienze a livello europeo per trasferirle e contestualizzarle a livello locale. Adria Footouring è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma IPA Adriatic CBC Programme, finalizzato alla promozione, in termini di innovazione, dei settori agroalimentare e turismo, a sostegno delle PMI. L’intero progetto impegna risorse pari a € 2.112.435,00. L’inizio della fase operativa ha visto protagonista proprio la Provincia e la città di Pescara che hanno organizzato ed ospitato il Kick Off Meeting un evento di grande rilevanza che ha dato a tutti i partner l’opportunità di incontrarsi, confrontarsi e dare concreto avvio alle attività. E’ infatti la stessa Provincia di Pescara ad essere la Capofila dell’iniziativa con ben 11 soggetti partecipanti di cui 5 Italiani: Provincia di Pescara, Insight&Co srl di Pescara, Comune di Rimini, Ass. Camere di Commercio del Veneto, Centuria Romagna Innovation Agency e 6, tra enti e università, di provenienza internazionale: Albania,

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Bosnia Herzegovina, Slovenia e Montenegro – Chamber of Commerce & Industry Tirana e Faculty of Economics & Agribusiness -University of Tirana (Albania), Agency for Economic Development of Municipality Prijedor Preda and LIR Evolution (BOSNIA-HERZEGOVINA), Regional Development Center Koper (Slovenia), Directorate for Development of SMEs (Montenegro). Grande soddisfazione da parte di Aurelio Cilli, l’assessore al Turismo della Provincia di Pescara, che ha dichiarato: «Questo progetto è un’importante occasione di sviluppo per il settore del turismo e dell’agroalimentare: lo scambio sinergico di esperienze e di know how con i partner coinvolti, l’analisi e la ricerca di strumenti di innovazione anche con l’ausilio delle nuove tecnologie ICT, consentirà alle imprese del nostro territorio di far conoscere le proprie eccellenze ed al tempo stesso acquisire strategie di business competitive sul mercato». Anche il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa ha esternato la propria soddisfazione per l’approvazione del progetto che vede la Provincia di Pescara capofila di un partenariato di enti e centri di sviluppo italiani che operano in stretta cooperazione con i partner transnazionali contribuendo a rendere il “Mare Nostrum” simbolo di unione.


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GLI STEP DEL PROGETTO Un’indagine che mira alla definizione dei bisogni di innovazione delle PMI dei settori agro alimentare e turistico nonché presso i principali stakeholders pubblici e privati coinvolti con particolare riferimento ai soggetti finanziatori di innovazione, questo è uno degli steps più importanti del progetto. I risultati di questa analisi saranno presentati in occasione del prossimo incontro transnazionale che si terrà ad ottobre in Slovenia. E sempre in Slovenia saranno definite i principali percorsi da seguire per passare alla successiva fase operativa a quella della formazione destinata a tutti i soggetti pubblici e privati. L’obiettivo è la realizzazione di un incubatore virtuale e l’apertura di sportelli sui territori dei paesi partner a sostegno dello start up e delle aziende interessate ad investire in innovazione per la propria crescita imprenditoriale ed economica. Ma qual è il reale scopo di questa operazione? Molto semplicemente quello di offrire consulenza completamente gratuita alle imprese innovative e alle giovani start up in modo da poter consentire la circolarità delle informazioni, la condivisione di know how e strumenti e l’attivazione di iniziative di formazione che consentano nei settori agroalimentare e turistico di creare una rete tra imprese e soggetti finanziatori. Questo è anche quello che si prefigge la Provincia di Pescara, secondo la quale oggi per poter ottenere dei risultati

Da sinistra: Franca Terra, Marianna Di Vito e Lorenzo Rossi

è necessario creare una rete di sinergie, un vero e proprio network tra aree caratterizzate da sistemi di produzione simili, al fine di sviluppare e valorizzare le esperienze condivise ed implementare strategie di innovazione in un ottica di benchmarking territoriale. Il progetto si sta rivelando uno strumento importante per acquisire contatti e condividere esperienze, conoscere progetti innovativi, stringere nuove partnership per il trasferimento di know how tecnologico e organizzativo nei settori del turismo e agroalimentare. Le imprese interessate ad aderire al progetto possono contattare la Provincia di Pescara scrivendo una mail al seguente indirizzo: adriafootouring@ provincia.pescara.it. Per info contattare il numero 085.3724412

Obiettivi e attività del progetto Obiettivi • Supportare la capacità innovativa di settori tradizionali come il turismo e l’agroalimentare, migliorando il contesto innovativo; • Migliorare le capacità e l’efficacia delle organizzazioni che supportano le imprese attraverso servizi di innovazione; • Aumentare il potenziale di innovazione di settori tradizionali, grazie alle tecnologie informatiche e della comunicazione; • Contribuire a supportare l’integrazione, offrendo alle regioni IPA l’opportunità di entrare a far parte di un network di organizzazioni già inserite nei sistemi di innovazione territoriale e di favorire lo scambio di buone pratiche riguardanti la promozione dell’innovazione.

Attività • Definizione dei bisogni di innovazione delle PMI e delle organizzazioni di supporto e raccolta delle buone pratiche collegate, soprattutto, al supporto finanziario all’innovazione; • Promozione del concetto e delle pratiche di innovazione sostenibile attraverso delle visite studio presso PMI e organizzazioni di supporto innovative in Emilia Romagna e in Veneto, al fine di stimolare l’imprenditorialità verso percorsi innovativi, grazie ad una più profonda comprensione degli aspetti tecnici e organizzativi dei processi innovativi; • Aumento della diffusione della cultura dell’innovazione nella comunità attraverso eventi speciali, incentrati sulla promozione della scienza e dell’innovazione; • Organizzazione di conferenze transnazionali e regionali di disseminazione per stimolare lo scambio transnazionale e il coinvolgimento degli stakeholder chiave a livello regionale e per creare occasioni di incontro e scambio tra attori regionali e locali; • Elaborazione di un concetto-pilota innovativo dei servizi a supporto dell’innovazione, attraverso l’implementazione di un incubatore virtuale composto da un’ampia gamma di informazioni e strumenti di formazione che favorisca il collegamento tra imprese e investitori.

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Da sinistra: Pietro Febo, Fabio Zampollo titolare della Teknoweb Srl e Carmine Cimini

LA RICERCA&SVILUPPO HA UNA NUOVA CASA: ATERTEK Nata da due ricercatori con trent’anni di esperienza alle spalle, Atertek ha ottenuto il “Premio dei Premi” tramite l’innovativo progetto che stanno sviluppando per la Teknoweb srl di Palazzo Pignano (Cremona). Il Premio dei Premi è il prestigioso riconoscimento istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Scopriamo come la ricerca e l’innovazione possono ancora vincere nel nostro paese

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ualche volta i sogni si realizzano in seguito ad una sconfitta. E’ il caso dei ricercatori Pietro Febo e Carmine Cimini che oggi sono alla guida di una delle aziende più innovative e all’avanguardia d’Italia, la Atertek di Pescara. Ma come sono riusciti due ricercatori a sfondare in un paese dove negli ultimi dieci anni si

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è totalmente disinvestito sulla Ricerca & Sviluppo? Partiamo dall’inizio, quando la Val Pescara era addirittura definita la “diaper valley”, per indicare un’area ad alta concentrazione di aziende operanti nel settore igienico sanitario, una zona prestigiosa poiché isola felice di ricerca e sviluppo. Pietro Febo e Carmine Cimini per circa trent’anni, hanno prestato servizio come ricercatori prima presso la Faricerca (gruppo Fater) e poi in Procter & Gamble, Ci-


» redazionale in collaborazione con Atertek

La Targa del Premio dei Premi

ATERTEK, AVANGUARDIA NELL’USA E GETTA Atertek è impegnata nello sviluppo di know-how prevalentemente relativo al settore dei prodotti usa e getta e/o beni di largo consumo. Il suo core business è quello di fornire attività di ricerca e sviluppo in outsourcing nel settore delle materie prime, relativi start up commerciali, product design associati e loro processi di produzione e converting. La Atertek, grazie alla grande attenzione riposta verso la ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative ha come mission quella di fornire il miglior supporto tecnico e imprenditoriale a quelle aziende decise a migliorare la conoscenza tecnica, scientifica e produttiva nel mondo dei prodotti usa e getta per la cura e protezione della persona. Atertek trova le soluzioni tecnologiche migliori per garantire qualità, unicità, flessibilità e maggiore velocità di esecuzione e produzione, questo anche grazie alla profonda conoscenza dell’industria del settore usa e getta e al nutrito network a livello internazionale sia con i più avanzati produttori di materie prime operanti nel settore che con prestigiose università.

UN’AZIENDA DA PREMIO!

mini come R&D manager (Research & Development) responsabile per i progetti di sviluppo riguardanti nuove materie prime e prodotti finiti e Febo con l’incarico di manager tecnico nel campo specifico delle materie prime e tecnologie di converting. Poi il Centro di Ricerca e Sviluppo è stato chiuso ed il lavoro dislocato negli altri centri di ricerca mondiali e loro si sono ritrovati, come molti colleghi, a dover compiere una scelta difficile, accettare una proposta di lavoro all’estero o rimanere disoccupati. Alcune volte le risposte migliori sono quelle che vengono dal cuore, ecco perché Cimini e Febo, fortemente convinti che non sarebbe stato giusto scappare dall’Italia, scelgono di rimanervi ed è così che nel luglio 2012 costituiscono l’Atertek Srl, una società di consulenza tecnologica, con sede a Pescara. Una start –up quindi, ma con una conoscenza delle tecnologie nel settore disposable basato su trenta anni di esperienza e con un lavoro prestato su uno scenario internazionale: Europa, America, Asia e Nord Africa. La loro avventura comincia in questo modo, con coraggio e ostinazione con la costituzione della società.

Nel luglio 2012, Atertek comincia una collaborazione con l’azienda Teknoweb Srl di Crema prendendo la responsabilità del programma Arvell, una tecnologia per la produzione di substrati altamente innovativi e con elementi di sostenibilità. Tali substrati verranno inizialmente impiegati per la produzione di wet-wipes ma già si stanno prospettando applicazioni molto più ampie. In questo settore Atertek ne assume la piena responsabilità a livello globale per conto della Teknoweb e comincia così la sua ascesa velocissima. Si parte con IDEA 2013, a Miami in Florida, dove ogni tre anni si incontrano tutte le aziende a livello globale che ruotano intorno al mondo del disposable e dove Arvell ottiene un successo strepitoso. Poi è la volta del premio “IXI” ovvero il “Premio Imprese per Innovazione” organizzato da Confindustria al quale Atertek presenta il progetto Arvell per conto della Teknoweb. Il successo è garantito. Il programma presentato ha ottenuto la Menzione Speciale per l’edizione 2013 per il “Premio Imprese per Innovazione” ma oltre a questo la Teknoweb si è classificata tra le prime nove nominate per il premio “Imprese per Innovazione” e per cui viene anche assegnato il “Premio dei Premi” istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sia Cimini che Febo sostengono che quanto ottenuto in questi primi dodici mesi non rappresenta un traguardo ma solo un nuovo punto di partenza.

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» a cura della redazione

Un momento del Forum Giovani svoltosi al centro espositivo della CCIAA di Pescara

Forum Giovani 2013:

necessario esserci!

Seconda edizione per l’incontro tra i giovani e le aziende. Un’iniziativa organizzata dalla Regione Abruzzo e Assessorato allo Sviluppo Economico in collaborazione con il Centro Estero della Camera di Commercio d’Abruzzo, lo SPRINT e Adecco Training

L

o scorso 17 settembre, presso il Centro Espositivo della Camera di Commercio d’Abruzzo, la Regione Abruzzo e Assessorato allo Sviluppo Economico in collaborazione con il Centro Estero della Camera di Commercio d’Abruzzo, lo SPRINT e Adecco Training, ha presentato la seconda edizione dell’incontro “Forum Giovani 2013. Competenze per internazionalizzare”. La seguitissima iniziativa si è posta come obiettivo quello dello sviluppo del territorio attra-

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verso la valorizzazione delle iniziative per l’internazionalizzazione delle imprese fino ad ora promosse dalla Regione Abruzzo in collaborazione con enti pubblici e privati del territorio. Oltre a questo, primario scopo dell’evento, era quello di fungere da momento di incontro tra le aziende interessate o coinvolte nei processi di internazionalizzazione e giovani risorse in possesso dei requisiti curriculari qualificati per tali argomentazioni. La giornata si è svolta in due

differenti momenti, partita alle 9.30 con il benvenuto a cura dell’attore, doppiatore e conduttore televisivo Pino Insegno, che ha moderato l’incontro, l’iniziativa è proseguita con l’intervento di numerosi ospiti per poi essere interrotta da un aperitivo e ripresa nel pomeriggio con gli incontri di colloquio tra i giovani presenti e svariate aziende invitate all’evento. Il primo ad intervenire è stato il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, seguito


seminari&convegni

poi dal presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci. «Sarebbe importante guadagnarsi opportunità di lavoro attraverso percorsi di formazione mirati e stage in azienda che permettano ai giovani di misurarsi subito sul campo. Magari senza ricorrere a quelle scorciatoie che vedono il politico come unico intermediario per l’accesso al mondo del lavoro. Questo è lo spirito di Forum Giovani e voi siete sulla buona strada per costruirvi un futuro ambizioso». Questo uno dei passaggi più importanti dell’intervento di Alfredo Castiglione, che ha proseguito:«Forse tra i tanti mali che ha generato questa profonda crisi economica che ci attanaglia da tempo c’e’ anche un fattore positivo: quello di averci fatto capire che, senza la valorizzazione del merito e del talento, non si va da nessuna parte. In Regione lo abbiamo capito da un bel po’ e stiamo promuovendo iniziative come questa che tendono ad avvicinare le imprese a giovani qualificati da titoli di studio e percorsi formativi adeguati per affrontare in azienda sfide di carattere internazionale. Ai giovani dico di avere il coraggio di osare - ha concluso l’assessore

- senza avere timore di sconvolgere equilibri che magari si sono stratificati nella società in tanti anni…» Molto interessante anche l’intervento di Antonio Forlini, Direzione Sistemi, Personale e Controllo dell’azienda Amadori che ha trasmesso la sua grande esperienza in merito ai numerosi colloqui di selezione portati avanti in una grande azienda. Con puntualità e attenzione da parte di tutti, la formazione è proseguita con Massimo Cesarino, Operations Controller di Adecco Italia, che ha sviluppato l’argomento “Il mercato del lavoro: nuovi scenari ed opportunità”, un momento nel corso del quale i partecipanti hanno potuto acquisire consapevolezza su quali e quanti cambiamenti sono in atto nel mondo del lavoro. Ultima, ma non per importanza, Valentina Iannotti, Consultant di Profilo della Adecco Italia, la quale ha messo in pratica la simulazione di un colloquio di selezione con il supporto dell’attore Pino Insegno, che con i suoi numerosi interventi ha trasformato il momento in un’esperienza, oltre che istruttiva, estremamente goliardica. Nel corso dell’iniziativa Adecco Italia, in collaborazione con Eures, il portale europeo della

Valentina Iannotti, consultant di profilo della Adecco Italia

L’attore Pino Insegno moderatore d’eccezione dell’evento

mobilità professionale, ha messo a disposizione dei ragazzi una sessione di colloqui per illustrare le opportunità offerte dalla rete Eures in tutta Europa. Inoltre i giovani presenti nonché iscritti al corso”Esperti di strategie dei processi di internazionalizzazione delle imprese” hanno avuto l’opportunità di incontrare numerose aziende per l’espletamento di alcuni stage presso di esse, un’ occasione davvero d’oro. Il Forum Giovani costituisce un appuntamento importante, soprattutto in un periodo come quello che stiamo attraversando, dove spesso le opportunità di lavoro sono riservate solo a persone altamente qualificate e pronte e mettersi in gioco nel migliore dei modi

Il pubblico intervenuto

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» a cura della redazione

Il corteo durante la Perdonanza

eventi

conferenza stampa di presentazione

La Perdonanza elevata dall’Unesco

Nell’anno delle “dimissioni” di Benedetto XVI e della spinta riformatrice di Papa Francesco torna di straordinaria attualità la figura di Celestino V, altro “dimissionario” della Chiesa Cattolica, papa eremita che istituì la Perdonanza

È

arrivato proprio il 23 agosto, giorno di inizio della 719esima Perdonanza Celestiniana, l’annuncio alla città che questa manifestazione simbolo del capoluogo abruzzese sarà inserita, nel 2015, dall’Unesco nell’Elenco dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità. I Capolavori immateriali si affiancano ai Siti patrimonio dell’umanità: mentre questi ultimi rappresentano cose tangibili (una città o un complesso archeologico), i primi rappresentano antiche tradizioni che spesso non hanno una codificazione “scritta”, ma sono tramandate oralmente nel corso delle generazioni. L’Unesco si è posta il problema di salvaguardare questi capolavori per evitarne la scomparsa, allo stesso modo di come è già stato fatto per i beni materiali. Ad aver avuto l’intuizione di tale candidatura è stato Francesco Sabatini, presidente emerito dell’Accademia della Crusca: «Far riconoscere un evento della storia aquilana come patrimonio dell’Unesco poteva essere un importante punto di partenza in vista della ricostruzione della città», ha detto, tanto da suggerire lui stesso di puntare su una tradizione che al solo nome fosse in grado di essere ricondotta alla storia civile e religiosa dell’Aquila. Ma l’importante riconoscimento dell’Unesco è stato il risultato di un lavoro di squadra, condotto con grande umiltà e sobrietà e che ha visto dialogare istituzioni e mondo culturale. L’evento organizzato dalla Società Geografica, presieduta da Franco Salvatori, il 6 novembre 2010 presso il Palazzetto Mattei di Villa Celimontana ha visto iniziare questa avventura, che ha avuto protagonisti di grande rilievo culturale, oltre a Sabatini e Salvatori, va ricordata la segretaria generale del Mibac, Antonia Pasqua

Recchia, il prof. Giovanni Puglisi, che presiede la delegazione italiana dell’Unesco, e che ha sempre ribadito come «la solidarietà non avrebbe mai sostituito un lavoro scrupoloso e attento», Walter Capezzali, presidente della Deputazione Storia Patria dell’Abruzzo, Maria Teresa Letta, vice-presidente della Croce Rossa. Questo riconoscimento ridarà all’Aquila un’attenzione mondiale e consoliderà l’opera di ricostruzione, anche quella economica e sociale. Insieme a loro il 23 agosto scorso hanno partecipato all’annuncio nella sala del Consiglio comunale anche il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, il vice-presidente del Comitato Perdonanza, Alfredo Moroni, e il giornalista Salvatore Santangelo, che è stato un po’ il regista di questa presentazione

La salvaguardia del patrimonio culturale «Tra i suoi principali obiettivi, la “Convenzione per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale” intende salvaguardare gli elementi e le espressioni del Patrimonio Culturale Immateriale, promuovere (a livello locale, nazionale e internazionale) la consapevolezza del loro valore in quanto componenti vitali delle culture tradizionali, assicurare che tale valore sia reciprocamente apprezzato dalle diverse comunità, gruppi e individui interessati e incoraggiare le relative attività di cooperazione e sostegno su scala internazionale (articolo 1)».

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» a cura della redazione - foto concesse dall’associazione Aquila Eventi

In queste pagine alcune immagini del Premio Città di L’Aquila

Premio Città di L’Aquila Alla sua seconda edizione, il Premio è nato con l’intento di congiungere il ricordo di un recente e doloroso passato con quello di una terra da un’imponente eredità storico-culturale, che non deve e non può andare perduta

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na serata evento in cui, attraverso la presenza di uomini e donne vicini a L’Aquila fin dai primi momenti dell’emergenza e attraverso la musica, la danza e la comicità, si è voluto ricordare la notte del 6 aprile 2009 e tutti coloro che quella notte sono stati portati via dalle loro famiglie. È così andata in scena nella prestigiosa cornice di Piazza Duomo la seconda edizione del “Premio Città di L’Aquila”, ideato e organizzato dall’Associazione culturale “Aquila eventi” in collaborazione con “Abruzzo Moderno” e presentata da Luca Di Nicola. «Il terremoto - ha detto Marco Compagni, ideatore del Premio insieme allo scenografo lucano Mario Carlo Garrambone - ha portato via mia madre Assunta e mio nipote Giovanni. È a loro e alle altre trecentosette anime, vittime di quella notte, che dedico questa iniziativa». Un omaggio, dunque, a chi ha mostrato verso L’Aquila e la sua comunità amicizia e al contempo una riaffermazione della volontà di rinascita della nostra terra. I premiati: Anna Maria Tarantola, presidente Rai, Maria Teresa Letta, vice-presidente Croce Rossa Italiana, L’Aquila Calcio 1927, premio ritirato dal componente del

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Cda, Massimo Chiodi, e il cantautore Giò Di Tonno, sul palco anche per cantare “Cento fontanelle” la canzone scritta e dedicata a L’Aquila. Per la Sezione Internazionale, nata per riconoscere un merito a quei Paesi stranieri che hanno deciso di adottare i monumenti distrutti, ha ritirato il premio destinato alla Federazione Russa, l’ambasciatore in Italia Sergey Razov. «Questo Premio nasce dalla buona volontà di chi lo ha ideato e di chi come la nostra Associazione ha voluto sposare l’iniziativa. – Ha affermato Alessandra Rossi, presidente “Abruzzo Moderno” –Vorremmo che questo progetto diventasse annuale e che fosse istituzionalizzato, ossia che le nostre istituzioni lo sostenessero di più». Proprio per questo un ringraziamento particolare è andato anche all’autore del Premio Giovanni Sermon, alla redazione di laQtv, al fotografo Marco Giancarli e al ristorante e hotel 99 Cannelle per la loro disponibilità a sostenere l’iniziativa. Sul palco anche diversi artisti, dai giovani ballerini della “Dance Academy” dell’Aquila, che hanno rappresentato passaggi di Notre Dame de Paris, a comici come Marco Capretti e il duo “Katamura e Seguacio”


eventi

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» a cura della redazione - foto concesse da Capuzzi

I modelli e modelle prendono i meritati applausi dal pubblico

eventi

Un momento della presentazione dei modelli

10 anni di moda Capuzzi Un’originale sfilata che aveva come modelli gli stessi clienti… è questa l’iniziativa organizzata dallo store Capuzzi e Capuzzino per festeggiare 10 anni dall’apertura dei nuovi showroom

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n evento davvero particolare di quelli che si ricorderanno per molto tempo! Parliamo della sfilata di moda organizzata dallo storico store Capuzzi a Casoli per festeggiare i 10 anni dall’apertura dei nuovi showroom. Non una semplice sfilata, di quelle realizzate grazie alla partecipazione di modelli professionisti, ma un evento nel quale a calcare la passerella sono stati i veri protagonisti del successo di Capuzzi, ovvero gli stessi clienti! E così venti modelli e modelle improvvisati, oltre a ben 40 bambini, si sono divertiti ad indossare gli splendidi capi d’abbigliamento proposti da Capuzzi e Capuzzino per la nuova collezione autunno – inverno. Un modo per mettersi in gioco, divertirsi, lasciarsi trasportare dall’emozione della passerella e naturalmente per conoscere le tante nuove proposte di questa storica e apprezzata casa della moda. Un evento unico nel suo genere e davvero originale, che ha visto la partecipazione di numerosi invitati e tanti curiosi, un vero successo, che ha dimostrato come il mondo

L’ingresso dello showroom

della moda può davvero essere vicino ed emozionante senza necessariamente essere dei divi. E così la famiglia Capuzzi ha raggiunto il suo scopo, che non era solo quello di festeggiare questa importante ricorrenza e far conoscere la nuova collezione, ma anche quello di regalare ai propri clienti dei momenti da ricordare, donando così un momento speciale a chi a chi permette ogni giorno di continuare la propria attività. Anche per questo la famiglia Capuzzi ha voluto omaggiare tutti dell’ultimo prodotto nato in famiglia, ovvero Capuzzi parfum. Capuzzi parfum è stato appositamente realizzato per festeggiare i 10 anni di attività nella nuova location ed è stato l’omaggio a tutti gli invitati presenti alla sfilata. Altra originale iniziativa che sta avendo un grande successo è il lancio del contest fotografico promosso sulla pagina facebook Capuzzimoda, che permette di votare il miglior modello/modella tra i partecipanti alla sfilata, votare per divertimento o per sana competizione, è comunque un modo per rimanere in contatto e giocare con la moda

Bellissime ragazze sfilano con i capi della nuova collezione

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» a cura della redazione - foto concesse da LND Abruzzo

eventi

Alcune immagini della presentazione della prossima stagione della FIGC Abruzzo

Stagione sportiva 2013-2014, tra difficoltà ed entusiasmo Le Società partecipanti ai Campionati Regionali Juniores D’Elite, Allievi e Giovanissimi si sono radunate presso la sede di Abruzzo Impresa per la presentazione dei calendari e della stagione sportiva 2013-2014

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a FIGC Abruzzo sceglie la nostra sala tv Enzo Biagi per presentare la stagione sportiva 2013-2014 dei calendari “juniores d’elite” e campionati regionali “allievi-giovanissimi”. All’incontro, al quale hanno preso parte le società partecipanti ai campionati, sono intervenuti: il presidente FIGC Pescara Emidio Santacroce, il direttore di Abruzzo Impresa Eleonora Lopes, il presidente FIGC Abruzzo Daniele Ortolano e il componente CRA Abruzzo Pietro Di Francesco. Nel corso della riunione sono state premiate alcune società per la Stagione Sportiva 2012-2013. L’editore di Abruzzo Impresa, Fabio de Vincentiis, appassionato da sempre di calcio e da due anni presidente della squadra di Prima Categoria Ursus 1925, ha accolto con entusiasmo l’invito

del presidente Ortolano di presentare la nuova stagione proprio all’interno della sua redazione. Ortolano, nella sua relazione, ha voluto toccare diversi argomenti, partendo da quelli tecnici ed informativi fino ad arrivare alle difficoltà che il mondo del calcio sta vivendo, ma senza trascurare l’importanza dei valori sani e positivi che da sempre contraddistinguono questo amato sport. «Il mio appello –ha detto Daniele Ortolano- va a voi dirigenti, affinchè facciate un buon lavoro senza mai trascurare l’aspetto sociale e didattico che uno sport come il calcio ricopre nei riguardi dei ragazzi. Sappiamo che il calcio sta attraversando una fase difficile, ma con il giusto entusiasmo, sono convinto che si possa affrontare una bella stagione, in bocca al lupo a tutti voi!»

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Auto: il nuovo arrivo

Quella dell’Orizzonte non sarà più l’unica linea a emozionarvi Cos’è la bellezza, se non la minuziosa cura di ogni dettaglio? Potremmo descrivervi alla perfezione tutti i suoi particolari, ma vi basterà guidarla per rimanere abbagliati dalla sua magnificenza. Nuova BMW Serie 4 Coupé; quando l’estetica incontra l’innovazione inizia una nuova era. E con BMW Free2Drive, dopo due anni siete liberi di restituirla, cambiarla o rifinanziarla.

Nuova BMW Serie 4 Coupé. Disegnata per il piacere di giudare

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PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

a cura di Denia Di Giacomo

103 Sensi d’Abruzzo, i giovedì speciali di Città Sant’Angelo Village

113 MOSTRA DI LEO STROZZIERI ALL’AURUM DI PESCARA

115 Nicola Falcone

97 L’autunno incombe, ma lo spirito resta leggero 98 Traparentesi 104 Cinemadivino cala il sipario 107 Settembre, si riparte! 109 “Un ottima annata” 117 “Il Circo errante dell’equilibrio” di Lorenzo Pierfelice 121 Giovani in Galleria tra arte e tipicità 119 La “Thunupa Music” suona in Africa



PAPILLE

L’AUTUNNO INCOMBE, MA LO SPIRITO RESTA LEGGERO

» di Denia Di Giacomo

“Nulla è più fugace della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all’apparire dell’autunno” (Umberto Eco, Il nome della rosa)

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uardiamo in faccia la realtà: l’estate è finita. E’ inutile continuare a sognare week end soleggiati e indossare “vestimenti leggeri” nella speranza di prendere ancora un po’ di sole. Inutile, ripeto, pensare o far finta che mangiare all’aperto nei ristoranti sia ancora possibile… tranne che in alcune giornate, purtroppo il tempo è cambiato e il lavoro è ripreso a pieno ritmo per tutti. Dinnanzi a noi si prospetta un lungo autunno, ma certamente non triste! Tutto dipende da come viviamo le stagioni… Intanto sono numerosissime le iniziative che si possono ancora gustare, in tutti i sensi, e poi i colori sono più vivaci, la natura sta cambiando e le passeggiate all’aria

aperta potrebbero riservare grandi sorprese. In questa sezione di Buono e Bello però, oltre che presentare nuove iniziative, raccontiamo in breve anche alcune già avvenute, perché è importante ricordarle ed evidenziare come sono andate, ad esempio la rassegna Cinematografica Cinemadivino 2013 che per tutta l’estate ha portato abruzzesi e marchigiani in alcune delle più belle cantine del centro Italia cercando di mescolare cinema, vino, scoperta del territorio e molto altro ancora, un mix davvero irresistibile. Poi c’è da evidenziare anche progetti particolari partiti da un grande centro, parliamo Città Sant’Angelo Village, che tutti i giovedì fino alla fine di agosto, ha presentato spettacoli, laboratori, musica, cooking show e la mostra mercato dei sapori e dell’artigianato del territorio, nella voglia di unire lo shopping a momenti di differente convivialità… Da ricordare che nel bel centro commerciale si sono alternati la musica delle migliori street band italiane, il teatro di strada, i laboratori ludici per i più piccoli e i cooking show del grande chef abruzzese Niko Romito, realizzati insieme allo chef Davide Mazza e allo staff della Niko Romito Formazione. E se nelle fresche giornate autunnali

quello che vi occorre è un buon libro, allora correte in libreria e non esitate a chiedere “Il Circo Errante dell’Equilibrio”, l’intricato romanzo edito dalla Casa editrice “Zero91”, pubblicato lo scorso 26 settembre, il cui autore è il pescarese Lorenzo Pierfelice il nostro vignettista. Passiamo a ciò che potremmo visitare e parliamo della Galleria delle Arti dell’Aquila, uno spazio moderno e accogliente dove l’arte incontra i prodotti tipici e l’intrattenimento, un nuovo punto d’incontro per la nuova città aquilana che tenta ancora di risollevare le proprie sorti nel migliore dei modi… La Galleria delle Arti è a Preturo nei pressi dell’Aeroporto dei Parchi e dell’Anfiteatro Amiternum, ed è un progetto sorto post-sisma per dare un nuovo spazio di incontro a commercianti, operatori e professionisti. Avete bisogno di musica? Vi andrebbe un viaggio in Africa? Potreste partire con il sassofonista abruzzese Piero Delle Monache, che tra breve comincerà il suo primo tour nella splendida terra africana portando con sé altri eccellenti musicisti e una scultura tutta made in Abruzzo. Organizzato dal Ministero degli Esteri, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma, il THUNUPA AFRICAN TOUR – questo il nome del tour -farà tappa nelle seguenti città: Libreville, Addis Abeba, Nairobi, Maputo, Johannesburg, Città del Capo, Harare. Fateci un pensierino!

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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.

Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it

Via Torretta, 21 · 65128 Pescara Sede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749 Uff. Trafco: Tel. 085.4465099 www.ctvlogistica.it - info@ctvlogistica.it

Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807 Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807 www.pierangelotrasporti.it · info@pierangelotrasporti.it


TRAPARENTESI

TECNOLOGIA

TROVARE UN OGGETTO GRAZIE AD UNA TAG! Finalmente i distratti hanno un modo per perdere meno tempo, grazie a dei piccoli dispositivi autoalimentati, adesivi o collegabili in altri modi, che li aiuteranno a trovare gli oggetti geolocalizzandoli attraverso uno smartphone, un tablet o un computer. Già tre i prodotti prossimi al lancio, due vengono da startup e uno da Nokia. Si tratta in pratica di un accessorio fisico, una “tag”, un’etichetta digitale da applicare, alimentata da una batteria che dura molto a lungo, (mesi e mesi), è adesiva o collegabile a svariati oggetti, per cui quest’ultimi tramite uno smartphone, un tablet o un computer possono essere rintracciati.

RICONOSCIMENTI

CAPRICE TRA I MIGLIORI BAR D’ABRUZZO SECONDO GAMBERO ROSSO Anche quest’anno, dopo nove consecutivi, il bar pasticceria Caprice (piazza Garibaldi, Pescara), è riuscito, unico in Abruzzo, a confermare il suo posto tra i 40 migliori bar della Penisola, su ben 1750 pubblici esercizi recensiti all’interno della guida “Bar d’Italia del Gambero Rosso 2014”. Punteggio pieno, quindi, ossia “tre tazzine” (che identificano i bar giudicati “eccellenti”, per offerta, servizio, ambiente e igiene) e “tre chicchi” (che attestano il servizio di un “caffè eccellente”) per il maestro pasticcere pescarese Fabrizio Camplone, che insieme alla moglie Antonella guida con passione lo storico locale, a partire dagli anni Ottanta, seguendo la strada avviata nel 1957 dal padre Tullio, con il rinomato laboratorio artigianale. Nell’ambito della cerimonia di premiazione che si è svolta presso la Città del Gusto di Roma, Fabrizio Camplone ha portato in assaggio i sapori della nostra regione con una rappresentazione in finger food della Panarda, preparata grazie alla collaborazione del suo chef di cucina Donatello Cacciatore.

TECNOLOGIA

SIAMO BRAVI AMANTI? UNA APP CI Dà IL VOTO Se vi siete chiesti quanto il vostro partner sia soddisfatto ora ve lo dice un’app per iPhone: Spreadsheets. L’applicazione valuta quanto siete bravi a letto con una serie di accorgimenti tecnici, arrivando addirittura a calcolare i movimenti della coppia attraverso l’accelerometro integrato nell’ iPhone e i rumori attraverso il microfono. Non solo, ma il software monitora la frequenza e la durata dell’atto sessuale, la velocità del ritmo, i movimenti al minuto e i decibel che si emettono al raggiungimento del climax. L’elaborazione avviene tramite fogli di calcolo simili a quelli di Excel. Quindi non c’è alcuna registrazione audio o video, ma solo una serie di statistiche e analisi delle prestazioni. Le informazioni non sono multimediali e vengono memorizzate sul cellulare in modo sicuro, senza che avvenga una sincronizzazione a internet. Privacy tutelata!

MOSTRE

XL PREMIO SULMONA: LA STORIA CONTINUA Lo scorso 7 settembre nella città degli sposi si è tenuta la XL edizione del prestigioso Premio Sulmona, la rassegna internazionale di arte contemporanea. Tra i 150 artisti selezionati anche Isabelle Salari, la più giovane pittrice italiana che ha già partecipato a diversi concorsi internazionali. La rassegna artistica si è tenuta presso il Polo Museale Civico Diocesano ed è stata presentata dal critico e storico d’arte Vittorio Sgarbi. Nella giuria si selezione oltre a Sgarbi erano presenti: Ennio Calabria, Carlo Fabrizio Carli, Toti Carpentieri, Giorgio Di Genova, Massimo Pasqualone, Giorgio Seveso, Chiara Strozzieri e Duccio Trombadori. La mostra resterà aperta fino al 5 ottobre 2013. Per info: Circolo d’Arte e Cultura Il Quadrivio tel 0864 31195.

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RICONOSCIMENTI

VALENTINI E MASCIARELLI TRA I MIGLIORI D’TALIA «L’anno scorso il primo posto, quest’anno l’ottavo ma sono contento lo stesso perché l’Abruzzo riesce sempre ad affermarsi grazie alle sue grandi potenzialità e capacità…» Questa è una parte della dichiarazione di Francesco Paolo Valentini di nuovo alla ribalta dopo il verdetto della giuria internazionale dei “Best Italian wine awards 2013” che classifica all’ottavo posto il suo Trebbiano d’Abruzzo vendemmia 2011 tra i cinquanta migliori vini italiani. Tra i 50 vini migliori d’Italia al trentaduesimo posto compare il Villa Gemma Montepulciano di Abruzzo 2006 dell’azienda Masciarelli, in testa alla classifica invece il Brunello di Montalcino riserva cantina Poggio di Sotto anno 2007.

SPORT

GIORNATA NAZIONALE DEL TURISMO A PIEDI Il Trekking Urbano, la giornata nazionale del turismo a piedi, compie 10 anni. E il 31 ottobre il compleanno sarà festeggiato in 3 città abruzzesi. Tanti e diversi i percorsi programmati. Il percorso di Chieti riguarderà le storie delle donne protagoniste che sono state della città. Ad Ortona il trekking si snoderà tra storia, natura e leggenda e a Teramo il percorso darà la sensazione di percorrere un museo a cielo aperto con continui rimandi tra spazi museali sensu stricto e antichi manufatti. Il programma delle visite a piedi nelle città italiane prevede percorsi a vario livello di difficoltà, accessibili a tutte le età. INFO: www.trekkingurbano.info

GASTRONOMIA

LA DELVERDE PARTNER DI “OSTERIE D’ITALIA” Per il primo anno, il pastificio abruzzese Delverde è partner di Osterie d’Italia, la nota Guida di Slow Food che da oltre vent’anni racconta la ristorazione italiana di tradizione e di territorio, con oltre 1700 locali recensiti, custodi e promotori di piatti e materie prime di altissimo valore. A Delverde è intitolato anche un nuovo “premio speciale”: un riconoscimento per l’osteria con il miglior orto di proprietà, assegnato per questa prima edizione a la Campanara di Galeata (Fc). Un’idea che nasce per incoraggiare l’utilizzo di prodotti naturali e a Km zero, non a caso nel primo anno in cui la famosa guida con le chiocciole ha iniziato a segnalare, per ogni locale recensito, la presenza o meno di un orto proprio. L’iniziativa è stata presentata a Bra nell’ambito di Cheese, il Salone internazionale del Formaggio organizzato da Slow Food, con la partecipazione di Fabrizio Molinari, export manager e responsabile del food service Delverde.

EVENTI

PerLa Majella: il tuo Parco in vetrina Dal 20 al 22 settembre si è svolta la prima edizione della manifestazione PerLa Majella: il tuo Parco in vetrina. La manifestazione si è tenuta a Sulmona e si è snodata lungo un percorso del centro storico, offrendo la possibilità al visitatore di godere ed ammirare la bellezza di cortili e palazzi storici, visitare mostre fotografiche, partecipare a corsi didattici e convegni e degustare prodotti gastronomici propri del Parco, il tutto passeggiando attraverso le strade della città. Scopo dell’evento quello di promuovere le peculiarità enogastronomiche, artigianali, storiche e culturali del territorio con esposizioni, mostre, laboratori e degustazioni, incrementando così la durata dei soggiorni turistici, attraverso la spinta del turismo motivazionale.

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TRAPARENTESI

AMBIENTE

ALBA ADRIATICA CONTRO L’INQUINAMENTO MARINO Comincerà ad Alba Adriatica un’operazione decisiva nella lotta all’inquinamento marino. Il Comune, infatti, ha deciso di avviare un censimento complessivo di tutti gli scarichi nei canali di scolo. Un’azione di vera e propria “indagine” che prenderà le mosse dalle attività per poi approdare alle residenze private. Si tratta di un’azione necessaria alla preparazione di un piano di interventi in grado di sanare, definitivamente, una situazione che provoca danni all’ambiente e all’immagine turistica di Alba Adriatica.

EVENTI GASTRONOMICI

VERRIGNI AL TASTE OF ROMA Nei giardini pensili dell’Auditorium Parco della Musica, dodici fra i migliori chef della Capitale dal 26 al 29 settembre, hanno proposto le loro ricette in maniera assolutamente unica al Taste of Roma, una festa del gusto, di piaceri e di relax all’aria aperta. Verrigni, l’Antico Pastificio Rosetano, dopo il Taste of Milano, propone anche a Roma la sua pasta da grano italiano 100% e la gamma dei suoi nuovi prodotti “non solo pasta”. L’originale mix abruzzese e non, affianca una pasta di grano duro convenzionale e biologica apprezzata dai migliori chef e selezionata dai consumatori più attenti.

MOSTRE

A PALAZZO DE’ MAYO PREZIOSE MINIATURE IN MOSTRA Prorogata fino a 13 ottobre la mostra “Illuminare l’Abruzzo. Codici miniati tra Medioevo e Rinascimento” la quale offre un’occasione imperdibile per ammirare, in esclusiva, una prestigiosa selezione del patrimonio librario medievale e rinascimentale abruzzese. Visto l’enorme successo (oltre 7500 visitatori) tutti gli Enti coinvolti hanno deciso per un prolungamento dell’apertura fino all’autunno grazie all’enorme affluenza di un pubblico nazionale ed internazionale che con grande costanza ha visitato le sale della sede museale della Fondazione Carichieti, il Museo Palazzo de’ Mayo. L’esposizione, a cura di Gaetano Curzi e Alessandro Tomei dell’Università di Chieti “G. D’Annunzio”, di Francesca Manzari, dell’Università di Roma “Sapienza” e di Francesco Tentarelli, Soprintendente per i Beni Librari dell’Abruzzo, è stata organizzata con il sostegno e la collaborazione della Fondazione Carichieti. E’ finanziata dalla Regione Abruzzo in convenzione con il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università di Chieti “G. D’Annunzio”, il contributo dell’ADSI – Associazione Dimore Storiche e della Carsa Edizioni. INFO: Tel: +39- 0871-359801 Fax: +39-0871-347606 E-mail: info@fondazionecarichieti.it - Web: www.fondazionecarichieti.it

RICONOSCIMENTI

TRE BICCHIERI AL TREBBIANO DI CANTINA TOLLO Dopo il premio dello scorso anno al Montepulciano d’Abruzzo Cagiòlo 2009 Riserva, Cantina Tollo fa il bis con i Tre Bicchieri della Guida Vini d’Italia 2014 del Gambero Rosso attribuiti ad un vino unico per qualità e innovazione: il Trebbiano d’Abruzzo Dop C’Incanta. Tradizione e modernità si incontrano nella sperimentazione del Trebbiano d’Abruzzo C’Incanta, un vino bianco a fermentazione spontanea, come accadeva negli anni Sessanta, che incontra i gusti moderni improntati alla naturalità e al sapore autentico. «Siamo orgogliosi di questo riconoscimento, che premia il nostro impegno sul territorio per garantire produzioni enoviticole di qualità tutelando e valorizzando il lavoro dei soci», questa la dichiarazione di Tonino Verna, Presidente di Cantina Tollo.

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STORIE&SAPORI

Sensi d’Abruzzo, i giovedì speciali di Città Sant’Angelo Village

Un’estate ricca di appuntamenti per il grande centro: spettacoli, laboratori, musica, cooking show e la mostra mercato dei sapori e dell’artigianato del territorio » a cura delle redazione - foto di Piero&Francesca Photography

» Un’immagine dello Street Market

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» Il cooking show di Niko Romito

al 27 giugno al 29 agosto Città Sant’Angelo Village ha ospitato Sensi d’Abruzzo, la rassegna culturale dell’estate dedicata alle eccellenze abruzzesi: tutti i giovedì spettacoli, laboratori, musica, cooking show e la mostra mercato dei sapori e dell’artigianato del territorio. Una giornata all’insegna del divertimento e dello shopping, con negozi aperti fino alle 24.00. Una rassegna che Città Sant’Angelo Village ha avviato pochi giorni dopo l’apertura delle nuove attività commerciali e l’arrivo dei nuovi brand. Per la ristorazione, l’arrivo del ristorante giapponese Sushiko e il trasferimento di Bagaria Ristoranti, esempio della tipica ristorazione italiana, che si sposta a piano terra in uno spazio più ampio. Una straordinaria stagione dello shopping, partita a inizio estate e proseguita con i giovedì di Sensi d’Abruzzo, con l’apertura straordinaria dei negozi fino alle 24.00, la navetta gratuita da e per Città Sant’Angelo Village, le tante e diverse attività culturali. Sulle “strade” dell’outlet in festa si sono alternati la musica delle migliori street band italiane, il teatro di strada che sa stupire, emozionare e far ridere, i laboratori ludici per i più piccoli, i cooking show del

» Francesca Piccioli e lo chef Davide Mazza

grande chef abruzzese Niko Romito, realizzati insieme allo chef Davide Mazza e allo staff della Niko Romito Formazione, e il mercato delle eccellenze regionali Sapori d’Abruzzo, realizzato da Campagna Amica in collaborazione con Coldiretti. 6 le lezionidegustazioni di alta cucina a cura degli chef Romito e Mazza, ospiti per il secondo anno consecutivo del Village, con il supporto dello staff di Niko Romito Formazione e della giornalista Francesca Piccioli. Non solo cultura enogastronomica al Village. I più piccoli sono stati coinvolti nei laboratori ludici a cura di Ok Animazione, in programma dalle 19.30 alle 21.00. Tre diversi moduli alternati fra loro: da Il giardinaggio, per imparare, giocando, a prendersi cura delle piante, a Impariamo il riciclo, per costruire giocattoli utilizzando materiali di riciclo, a I Sabbiarelli, per costruire castelli e inventare storie con la sabbia. A sera, i giovedì estivi di Città Sant’Angelo Village hanno proposto eventi teatrali e musicali, appuntamenti gioiosi e coinvolgenti. Infine, “special guest” di Sensi d’Abruzzo è stata la preview di Dall’Etna al Gran Sasso. Un’anteprima dello storico appuntamento estivo di Città Sant’Angelo dedicato al gemellaggio tra angolani e nicolositi

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Cinemadivino cala il sipario

Si è conclusa con successo e soddisfazione degli organizzatori, la rassegna Cinematografica Cinemadivino 2013 che per tutta l’estate ha portato abruzzesi, marchigiani e non solo, in alcune delle più belle cantine del centro Italia

» L’intervento di Simone Mariani

» cura della redazione » foto concesse da Cinemadivino

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a rassegna Cinematografica Cinemadivino 2013, quest’anno approdata sul territorio Marche e Abruzzo, si è rivelata un mix tra convivialità, amore per il cinema, piacere di stare insieme e scoperta del territorio e di alcune sue eccellenze enogastronomiche, a partire ovviamente dal vino, e di quelle persone che con impegno e dedizione tengono alto il nome dell’enologia locale, e non solo. Il migliore nettare di Bacco e i migliori film d’autore, l’arte di grandi registi e il prodotto dei viticoltori di alcune delle più importanti aree enologiche delle Marche e Abruzzo. Sono questi gli ingredienti fondamentali di “Cinemadivino” che ha portato il grande schermo nelle aie delle cantine di queste due regioni. Ma passiamo ai numeri. 80 le persone in media a serata, 19 le cantine partecipanti, 920 “i like” sulla pagina facebook, 350 persone per l’ultima serata nel chiostro di San Francesco ad Ascoli Piceno. Insomma possiamo definirla una prima stagione di successo e con risultati importanti, come conferma anche Simone Mariani, amministratore dell’Experience Srl, società coordinatrice nata con l’obiettivo di creare eventi finalizzati alla valorizzazione di prodotti e produttori locali di qualità, all’interno dei contesti più esclusivi ed affascinanti del territorio. «Solo conoscendo le eccellenze del nostro territorio – spiega Simone Mariani- possiamo sentirci

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» Qui sopra, l’hastag Cinemadivino


STORIE&SAPORI

» Una delle proiezioni serali di Cinemadivino 2013 ricchi. Il 2013 ha visto oltre 2.000 persone affollare le platee allestite presso le 19 cantine marchigiane abruzzesi, non posso che definirla una rassegna di successo! Stimiamo che quella del 2014 possa crescere ed arrivare a oltre 4.000 persone. Ma il grande obiettivo per Cinemadivino e far conoscere l’arte, arricchire di conoscenza chi partecipa e allargare il bacino di utenza: vogliamo sempre più avvicinare artisti, appassionati cinefili e enogastronimici di tutta Italia e perché no anche dall’estero». Nella serata di chiusura, presa d’assalto da numerosi partecipanti, era presente il regista ascolano Giuseppe Piccioni che ha assistito alla proiezione del suo film Il rosso e il blu. Cinemadivino è già partito per l’organizzazione della rassegna 2014 con altre cantine da scoprire, i migliori film cinematografici e nuove sorprese. Restate collegati sulla pagina facebook e il sito cinemadivino.net. Stay tuned!

LE CANTINE CHE HANNO PARTECIPATO ALL’EDIZIONE 2013 Azienda Velenosi Ascoli Piceno (AP) Ciù Ciù Offida (AP) Domodimonti Montefiore dell’Aso (AP) Il Sapore della Luna Monteprandone (AP) Casalis Douhet Porto Potenza Picena (MC) Pantaleone Vini Colonnata Alta (AP) Villa Pigna Offida (AP) De Angelis Corvi Controguerra (TE) Sant’Isidoro Colbuccaro di Corridonia (MC) Tenuta Seghetti Panichi Castel di Lama (AP) Lidia e Amato Controguerra (TE) Tenute del Borgo Cossignano (AP) Casal Farneto Serra Dé Conti (AN) La murola Urbisaglia (MC) Emidio Pepe Torano Nuovo (TE) Cherri Vini Acquaviva Picena (AP) Cocci Grifoni San Savino di Ripatransone (AP) Casal Farneto Serra Dé Conti (AN)

» Alcune immagini della serata conclusiva di Cinemadivino ad Ascoli Piceno

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Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista

» di Pietro Campanaro

Finite ferie e vacanze a settembre si riparte! Scopriamo insieme come tornare ad un regime alimentare corretto e “riequilibrante” dopo le tante eccezioni dell’estate Per la maggior parte delle persone si torna al lavoro oppure a scuola e per ognuno è il momento di riallineare i comportamenti alimentari che durante il periodo estivo molto spesso hanno subito notevoli variazioni tra occasioni varie, mangiare fuori casa e adattamento dovuto al caldo. Settembre, nutrizionalmente parlando, è un mese di transizione, dove alcune caratteristiche dell’alimentazione estiva si mixano con quelle dell’alimentazione autunnale-invernale. Il corpo arriva “affaticato” e disidratato dalla stagione del solleone per l’esposizione al sole, per la calura che ha sofferto e per i ritmi di vita meno regolari, è abbastanza comune accusare una specie di stanchezza-spossatezza segno dell’affaticamento e inoltre anche la componente psicologica tende ad essere un po’ abbattuta sia per il ritorno ad una certa routine che per la riduzione delle ore di luce delle giornate. Come possiamo aiutare il nostro organismo in questa fase di transizione? Sicuramente tornando ad una certa regolarità nell’orario dei pasti, poi idratando e mineralizzando il corpo

salus, il cibo per vivere meglio

SETTEMBRE, SI RIPARTE!

e infine, ma non meno importante, recuperare qualche ora di sonno in più per recuperare dai livelli di stress generati dai ritmi estivi. Un buon riposo fa essere più lucidi e scattanti al mattino e predispone il corpo ad una migliore sensazione di benessere durante la giornata ed a stressarsi di meno nell’affrontare le cose e questo vale per tutti ma in particolar modo per i ragazzi che devono tornare a scuola. Fortunatamente a settembre si possono ancora reperire molti alimenti estivi ricchi di acqua, minerali e vitamine come pomodori, cetrioli, carote, cocomeri, meloni, ecc. quindi ai pasti non fare mancare mai delle belle insalate miste e della frutta che per la presenza di acqua e fibre sono anche molto utili per regolarizzare l’intestino e poi la ricchezza di questi alimenti in vitamine A e C aiutano la pelle a riparare dai danni provocati dall’esposizione al sole, inoltre sono ricchi di magnesio un minerale importantissimo per il sistema nervoso

per controllare meglio lo stress e favorire un corretto riposo notturno. Ma questo è anche un periodo in cui si trovano primizie autunnali come fichi e uva che in quanto a mineralizzazione sono imbattibili; fare colazione con pane e fichi o metterli nello yogurt (uno massimo due per via delle calorie) è come mettere il turbo per l’organismo, un grappolo di uva (150-200) apporta tantissimi minerali e vitamine, idrata molto e depura e già si cominciano a trovare le melegrane con le loro molteplici proprietà tra le quali una potentissima azione antiossidante protettiva per le malattie cardiovascolari e per alcuni tumori. In alcuni casi può capitare che a settembre ci si ritrovi con qualche chiletto in più ed allora oltre ai consigli sopra citati un po’ di attività fisica, un oretta due-tre volte nell’arco della settimana, sicuramente aiutano a recuperare tono e a perdere quel peso “guadagnato” durante l’estate. Settembre, si riparte!

info_ Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com - canale Youtube: Pietro Campanaro

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divino&nonsolo

» di Nicola Boschetti - Sommelier Professionista

“Un ottima annata” A quanto pare per una parte della stampa il 2013 sarà l’annata migliore per i nostri bianchi. Ma forse è necessario prendere in considerazione i nostri reali cavalli di battaglia, come il Montepulciano d’Abruzzo

ontalcino, Montefalco, Collio, Alba, Jesi , sono solo una parte di quei piccoli nomi di piccoli paesi che girano nell’immaginario collettivo di oltre tre generazioni. Nomi che ci hanno fatto scoprire realtà geografiche che nessuno di noi conosceva, continuando a dimostrare che il vino e più geografia di un libro di testo. Tradizione e vocazione sono i due elementi indiscutibili che fanno della nostra Italia il paese custode di vitigni, territori e vocazioni, ogni giorno pericolosamente sottoposti alle insidie della globalizzazione che vorrebbe vini uguali in tutta la penisola, ma ci pensate? Alternativa alle Langhe del Piemonte, che deve proprio grazie alle sue fitte nebbie autunnali lo straordinario risultato di sua maestà “Nebbiolo”, la piatta e uniforme Pianura Padana produrre Barolo e Barbaresco? Clamorosa in questi giorni la notizia che il 2013 sarà considerata per i nostri vini bianchi la migliore annata di sempre. In base a cosa? Ma soprattutto quali vini bianchi? Per quel poco che conosco so che il territorio vitivinicolo produttivo abruzzese è rappresentato per il 70% circa da uve rosse, Montepulciano appunto, e il rimanente non è altro che un magazzino di vitigni promiscui che vanno dal trebbiano, passando per passerina, cococciola, il pecorino e, moda degli ultimi anni, il pinot grigio. Sicuramente regioni storiche per la produzione di vini bianchi come Friuli V. G. o Alto Adige saranno terrorizzati dalla nostra annata meravigliosa, e nulla potranno i loro colli selezionati da oltre 50 anni contro i nostri igt, dop, da tavola ecc, nati in meno di 10 anni, e molti sono già stati espiantati per far posto al più genuino dei Fotovoltaici. Quindi il politico o la cantina sociale di turno, che per farsi bello o per altri interessi affida alla voce della comunicazione notizie del genere, si ricordi che da San Benedetto del Tronto in giù l’unico vino che veramente dopo tanta fatica si è affermato come simbolo regionale è il Montepulciano D’Abruzzo, di questo dobbiamo dire grazie alla nostra natura e al nostro territorio. Non abbiamo bisogno di inventarci nulla, ma solo di consolidare il buono che abbiamo. Qualcuno potrà dire: l’importante e che se ne parli; parlare è una cosa, sparlare è un altra. Una felice vendemmia a tutti

Bevuto per voi Müller Thurgau Vigna Delle Forche 2011 La prima volta che ho assaggiato questo vino, pensavo di essere in Alsazia, tanto erano i profumi che mi ricordavano i grandi Cru Francesi. Ma in bocca è un altra cosa, freschezza e sapidità con retrogusto di frutta dolce, ma non stucchevole come i bianchi alsaziani. Tutto ciò è dovuto alla grande altitudine dei vigneti che maturano le loro basse rese a oltre 800 mslm, conferendo grande acidità che permette a questi vecchi vitigni di poter dare grappoli meravigliosi. Poi anche grazie alla raccolta manuale, avviene una lenta e lunga evoluzione, tanto da poter bere un bianco di queste parti anche vecchio di 10 anni. Colore verdolino intenso, naso fruttato erbaceo con forte sensazione di mela verde e caprino francese. In bocca potente ed elegante, beverino e persistente. Da bere in compagnia di funghi e formaggi grassi. Durata 4/5 anni. Prezzo indicativo 18 Euro.

Info Azienda Cembra Cantina di montagna Lavis Trento. Distribuito da Geldi SPA (Guardiagrele Ch) 0871 893227 www.geldi.it

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MERAVIGLIE D’ABRUZZO

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OPI Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane DOCG Riserva. Ricerca della massima espressione del vitigno, in zona particolarmente vocata, con rese basse e leggera surmaturazione. Vino per consumatori esigenti, riesce a coniugare nel migliore dei modi grande struttura, ricchezza aromatica e di sapori, con armonica eleganza. Di colore rosso granato e dal profumo intenso e persistente, speziato con sentori di liquirizia, fruttato, tendenza all’etereo. Vino di corpo, morbido, equilibrato, intenso e persistente. Ottimo con primi piatti ricchi, con carni rosse e con formaggi di media e lunga stagionatura.

2 CASALE VECCHIO Montepulciano d’Abruzzo DOC. Vino di ottima struttura e gradevolmente fruttato, tannini morbidi. Di colore limpido, molto consistente, rosso rubino con riflessi purpurei. All’esame olfattivo si rileva di ottima intensità e di buona complessità, si riconoscono sentori di frutta rossa matura, di amaretto, marzapane e spezie dolci. Alla gustativa è secco e caldo, morbido con tannini fini. È un vino di ottima sapidità e di buon equilibrio. Ottimo per abbinamenti con primi piatti ricchi e con tutte le portate a base di carne.

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FARNESE VINI

Tradizione o innovazione? Da sempre, nel mondo del vino, ci si pone questo interrogativo. In Farnese, però, abbiamo saputo guardare oltre perché da noi fare un vino significa iniziare tutte le giornate pensando ai nostri consumatori che in 76 Paesi di tutti i continenti potrebbero essere, in quel preciso istante, con un calice del nostro vino in mano. La nostra missione è quella di far trovare in quel calice la magia di un territorio meraviglioso e di un vitigno che si è perfettamente integrato nel nostro microclima, di far percepire le affettuose coltivazioni in vigna nei 12 mesi dell’anno e ritrovare una lavorazione in cantina sapiente e rigorosa. Il lavoro dei nostri agronomi termina nel momento in cui le uve sane e in perfetto stato maturativo arrivano in cantina, ma è qui che comincia il lavoro dei nostri 12 enologi perfettamente consapevoli che nulla di quanto la natura ci ha regalato dovrà essere sottratto al calice. Oggi, dopo aver portato il nostro gruppo ad essere il leader in tutto il Sud Italia, dopo essere stati premiati per ben 7 anni come “Miglior vino italiano” con il nostro Edizione 5 Autoctoni, dopo l’elezione, per ben tre volte, di “Cantina dell’anno”, con le oltre 40 medaglie d’Oro e trofei ottenuti nelle maggiori competizioni mondiali, ci sentiamo come gli olimpionici dei cento metri: ben consapevoli che riusciremo a migliorarci non più in secondi, ma che la nostra crescita e il nostro primato passerà per i centesimi. Proprio con questo spirito abbiamo voluto introdurre in produzione due linee di selezione manuale degli acini, perché, in un nostro Crù, anche un solo chicco di uva non perfetto va eliminato.

CUVÉE COCOCCIOLA Vino fresco e di piacevole aromaticità, per consumatori giovani e dinamici. Colore brillante di un paglierino scarico. Complesso con ampio ventaglio di profumi che vanno dagli agrumi verdi ai sentori floreali, il tutto amplificato dal perlage fine e persistente. Al palato è elegante, minerale, sapido, fresco e molto ben equilibrato. Si abbina particolarmente bene con tutte gli antipasti di pesce, ottimo con le pietanze tipiche della cucina giapponese e asiatica.

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GRAN CUVÉE ROSÉ Vino fresco e di piacevole aromaticità, per consumatori giovani e dinamici. Di color melograno, profumo intenso, persistente e fruttato con sentori di ciliegia matura, ribes, fragoline di bosco e lamponi. In bocca si ritrova tutta la componente aromatica ed il corpo è bilanciato da una buona freschezza. Perlage elegante e persistente. Si abbina particolarmente bene con tutte gli antipasti di pesce, ottimo con le pietanze tipiche della cucina giapponese e asiatica.

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Imbottigliamo la natura.

Questa è la storia di un Lui e una Lei. Lui è un idealista, innamorato a tal punto di lei da assecondare ogni suo capriccio. Lei detta le regole: vuole andare in collina, mentre gli altri vanno al mare; vuole vento e passione mentre gli altri dormono; ma soprattutto vuole cure e attenzioni solo da lui. Lui è Franco D’Eusanio, ideatore di vini. E lei? È la natura, ovviamente.

Vini Chiusa Grande: alla natura si comanda solo ubbidendole.

www.chiusagrande.com Az. Agr. Chiusa Grande • C.da Casali 65010 Nocciano • Pescara (Italy) • Tel. 085847460


arte&co/IN CORNICE

» a cura della redazione

MOSTRA DI LEO STROZZIERI ALL’AURUM DI PESCARA Nella prestigiosa “Fabbrica delle Idee” ad ottobre si potranno ammirare gli “scherzi grafici” realizzati dal noto critico d’arte Leo Strozzieri, opere contemporanee di un grande personaggio della cultura abruzzese » Leo Strozzieri (a destra) con lo scenografo Dante Ferretti

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er i 70 anni di Leo Strozzieri, noto critico d’arte pescarese, ma anche apprezzato artista, a partire soprattutto dal 2000, si tiene dal 18 al 30 ottobre 2013 una sua mostra di disegni e ceramiche a freddo eseguite nel triennio 2011-2013 nella prestigiosa sede dell’Aurum – la fabbrica delle idee di Pescara, struttura progettata dall’architetto Michelacci, ove nel passato veniva prodotto l’omonimo liquore immortalato dalla penna di d’Annunzio. La mostra, promossa dalla FONDAZIONE PESCARABRUZZO, fa seguito a quella memorabile tenuta nel 2009 allo storico Lavatoio Contumaciale di Roma, fondato da Filiberto Menna e oggi diretto da Bianca Menna, in arte Tomaso Binga. In quell’occasione fu Mirella Bentivoglio, la nota esponente dell’Arte Visiva, scrivendogli una testimonianza poi riportata in catalogo, a spingerlo perché proponesse al pubblico i suoi lavori da lui definiti “scherzi grafici”, successivamente esposti anche a Napoli. La nuova occasione di mostra si presenta come l’ennesima conferma per questo illustre personaggio della cultura abruzzese, che ha collaborato per diverse riviste specializzate ed è stato iniziatore di rassegne, a cominciare dalla Biennale d’Arte Sacra di Pescara oggi trasferita a San Gabriele, e anche fondatore di diverse realtà museali come la Pinacoteca di Prata d’Ansidonia, il MAAG (Museo Abruzzese di Arti Grafiche) a Castel di Ieri, il Museo Internazionale di MAIL ART a L’Aquila, la Pinacoteca “Corrado Gizzi” di Guglionesi. A proposito della sua ricerca pittorica va evidenziata una consonanza stilistica, cromatica e segnica con alcune figure di primo piano dell’arte italiana ed europea del secolo scorso. Ci si riferisce in particolare alle ricerche di Mirò, Veronesi, Mastroianni, Licini, Corneille. C’è nelle sue opere, soprattutto quelle grafiche, una grande sapienza compositiva e una letizia coloristica che inducono il fruitore all’ottimismo. Poi rilevante il dinamismo delle composizioni, che evoca talora alcuni protagonisti del Futurismo, in particolare Balla e Depero; insomma una pittura indubbiamente colta, in grado di rispettare sempre i valori estetici e formali, che mostrerà al pubblico quali meravigliosi effetti può avere sull’uomo l’arte contemporanea. È questo un invito ad accostarsi sempre ad essa con massima fiducia e senza mai alcun timore

» Piastrella Grigia

» Piastrella Verde

» Viaggio Cosmico

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arte&co.

» di Anna Cutilli Di Silvestre – foto concesse dall’artista

NICOLA FALCONE È la figura femminile, nella sua purezza, a dominarne la pittura

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essuno può negare all’artista Nicola Falcone il titolo di Maestro poiché le sue creazioni pittoriche sono originali in quanto dense, icastiche e simboliche, ricche di figure che spesso si accavallano come per horror vacui diventando, a volte, trasparenti. E le figure sono colorate con la dominanza dei gradevoli e mai strillati toni dell’azzurro e dell’ocra dorato. Nonostante i movimenti artistici che hanno agitato il secolo appena trascorso modificando e superando la cultura del figurativo, Nicola Falcone vi è rimasto sempre fedele. Eppure il suo figurativo per ceri aspetti, risente di talune tendenze del Novecento. Infatti in alcune sue opere le figure tendono a perdere la consistenza tridimensionale nel senso della tendenza all’annullamento della prospettiva dovuto, all’inizio del Novecento, alla visione dall’aeroplano riprodotta nell’aeropittura dai futuristi. Così le figure acquistano in levità e si caricano di significati. In questo modo Nicola Falcone dà più importanza al carattere dei personaggi quindi alla realtà del loro inconscio. E questo è un cardine attorno al quale ruota la realtà poetica del nostro autore. Altro motivo che collega Nicola Falcone alla pittura del secolo scorso è la richiesta di partecipazione dell’osservatore alla comprensione del dipinto. Infatti è lui che, a volte, deve intervenire nel decifrare e ricomporre le parti dei corpi accavallati. In alcune opere poi, l’artista si prende la libertà di non seguire la ragione. In un’opera infatti vediamo un semaforo e un carrozzino per bimbi sistemati in mezzo al fiume, che dimostrano la momentanea adesione di Nicola Falcone al Surrealismo. Quanto al carattere delle opere, il nostro artista si occupa sia del sacro che del profano. In Annunciazione egli comunica la meraviglia, la sottomissione e l’estasi trasognante di Maria dopo l’inaspettata notizia. In Le tre madri la resa dei personaggi ha qualcosa di biblico nell’aspetto ieratico, nei manti dal colore unico e compatto, nelle mani tragicamente aperte e drammaticamente espressive. Anche nelle opere non religiose dominano le figure femminili, sia nei 12 dipinti che raffigurano i segni zodiacali che nelle altre, tutte simboliche. L’opera di Falcone è un inno all’incanto ma anche al valore della donna. Nella costellazione Toro è raffigurata una torera ad indicare che ormai la donna non ha più preclusioni: ha raggiunto infatti in ogni campo le posizioni dei maschi. E il nostro autore le rappresenta altere e scostanti. Tra le opere di un artista così convinto della forza del fascino femminile, non poteva mancare una tela dedicata a Leda e al cigno. La sua capacità di seduzione è resa con una fila di cappelli maschili proni dinanzi al suo sex appeal. In Il miraggio necessario due giovani belle ed eleganti sembrano ignorare che la vita è anche una rete dominata dagli avvoltoi che sinistramente la minacciano. E poiché Nicola Falcone è pure uno scrittore, questo dipinto bene illustra la copertina del suo omonimo romanzo

» Serenata a Manhattan

» Leda

NICOLA FALCONE Nicola Falcone, classe 1948, da anni vive a Pescara dove ha organizzato diverse mostre. Ne ha organizzato anche altrove, in Italia e negli Stati Uniti dove espone in permanenza nella Galleria Revel di New York. E’ anche scrittore. Con la raccolta di versi Ulisse a New York ha vinto un premio dalla Provincia di Pescara

» Il miraggio necessario

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» In queste pagine: alcune foto di Brunella Fratini per il libro “Il circo errante dell’equilibrio”

C’

è tanto Abruzzo ne “Il Circo Errante dell’Equilibrio”, l’intricato romanzo edito dalla Casa editrice “Zero91”, pubblicato lo scorso 26 settembre. Autore di questa opera, rigorosa e caotica allo stesso tempo, il pescarese Lorenzo Pierfelice. Classe 1977, dottore di Ricerca in Comunicazione e Relazioni Pubbliche presso l’Università di Roma “La Sapienza”, art director alla “Kapusons” di Roma, studio di comunicazione e sviluppo software fondato nel 2003 insieme ad altri 3 amici, «pur di non inviare il suo curriculum ad estranei», ma anche satirico fumettista (anche Abruzzo Impresa ospita le sue satiriche vignette) su social network, blog e tra le pagine de Il Misfatto, la rubrica de “Il Fatto Quotidiano”. Il suo esordio nella scrittura si riconduce ad un racconto breve, di alcuni anni fa, legato al mondo del pallone, pubblicato in una raccolta della Longanesi. Racconto che entra in un modo particolare nella vera opera prima di Pierfelice, il romanzo iniziato nel 2006, finito nel 2009, ma che solo oggi, dopo varie peripezie ha visto la luce. A dare fiducia a questo giovane scrittore, una casa editrice milanese, nata per volontà di due omonimi soci, dalle origini palermitane – da qui il nome “Zero91” che altro non è se non il prefisso telefonico proprio della città di Palermo-. “Il Circo errante dell’equilibrio” narra di tre storie distinte, ma parallele, che si intrecciano in una struttura

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Arte&Co.

“Il Circo errante dell’equilibrio”

di Lorenzo Pierfelice

Opera prima per l’eclettico scrittore pescarese, autore di un romanzo rigoroso, caotico, circolare e polifonico

» di Marcella Pace - foto di Brunella Fratini

ciclica, da 0 a 3 ritornando allo 0. La prima storia parla di Croce, “un piccolo e cattivo trafficante di rane”, che nell’estate del 1985, assiste al rocambolesco arrivo del Circo Errante di Jika Ganesh, «una compagnia circense di relitti, diseredati», spiega Lorenzo, giunta in un paese senza nome della magica Costa dei Trabocchi, in occasione della festa patronale di Santo Niente. In un intricato susseguirsi di vicende, dove la menzogna è la grande protagonista, il racconto si chiuderà con un omicidio/suicidio, legato ai loschi interessi di una compagnia petrolifera. La seconda storia è quella di Miros, «scrittore 50enne misantropo, che vive in una minuscola isola del Mediterraneo, alle prese con la scrittura della sua opera più importante». Proprio in un blocco di ispirazione, Miros riceverà una versione aprocrifa e conclusa del suo romanzo. “Il Circo errante dell’equilibrio”, appunto. Alla storia del bambino e dello scrittore si aggiunge una terza prospettiva: «a più di venti anni di distanza da quel 1985 - dice ancora Lorenzo - Croce, ormai ultratrentenne, nelle vesti di Nunzio Verzì, ex pokemon ora pubblicitario, scioglierà i fili della matassa, in un finale dove tutto quadra, ma con spiragli che aprono varie ipotesi». Ma “Il Circo Errante dell’equilibrio” non è solo un libro. «Ho voluto costruire una rete di persone, - racconta

l’autore – ognuna con le proprie competenze, affinché ciascuno riuscisse ad interpretare la storia, darle un’anima, facendo camminare il circo, chi con la voce, chi con il video, chi ancora con la fotografia». In occasione del lancio del romanzo, che in Abruzzo verrà presentato ufficialmente nel corso del Festival delle Letterature, Lorenzo Pierfelice ha fatto realizzare 5 book trailer, pubblicati sul sito internet, sul canale youtube e sulle pagine social dedicate al circo errante, diretti e montati dai vastesi Daniela Giammarino e Riccardo Bruni. Le voci che hanno letto alcuni estratti del romanzo sono di Marta Dalla Via, attrice e performer bolognese, vincitrice del premio Scenario 2013 e poi degli abruzzesi Marco Paparella, diplomato all’Accademia del Teatro dell’Orologio di Roma, e i “Casi Clinici”, Luca Breda e Luca Ciarciaglini. A fare da colonna sonora alle pagine, il brano musicale “la Raffineria” del cantautore francavillese Graziano Zuccarino con la sua band “Cazzirro” e dulcis in fundo, l’originale interpretazione visiva dell’iperattiva fotografa vastese Brunella Fratini. «I book trailer sono stati realizzati come preludio per una trasposizione cinematografica -conclude Lorenzo-. Già il modo con il quale ho scritto questo libro è molto simile ad una sceneggiatura, e spero che un giorno il circo possa continuare ad errare su pellicola»

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Arte&Co.

LA “THUNUPA MUSIC” SUONA IN AFRICA Il sassofonista abruzzese Piero Delle Monache comincia un tour in Africa, portando con sé una scultura in terracotta a firma “Officina delle Invenzioni”. Un’iniziativa organizzata dal Ministero degli Esteri, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma » a cura della redazione- foto concesse da ALTOTENORE

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Sicuramente una bella emozione, viaggiaartito dieci anni fa dalla nore grazie alla musica e portare con sé le stra regione, prima verso Boloproprie composizioni. Con lui sul palco due gna e dopo verso Roma, Piero dei musicisti che già avevano partecipato Delle Monache si sta facendo strada nel alla registrazione del disco - Tito Mangiamondo della musica. Abituato a superalajo Rantzer al contrabbasso e Alessandro re i confini nazionali, sax in spalla e un Marzi alla batteria - e una new entry: il biglietto aereo, questa volta ha addirittupianista Giovanni Ceccarelli. Per l’occasiora una meta extraeuropea. Se ad ottobre ne, è stata realizzata anche una scultura dell’anno scorso lo avevamo visto impein terracotta, a firma Officina delle Ingnato con dei concerti a Bruxelles e Pavenzioni, altro felice esempio di creatività rigi, quest’anno sarà protagonista di un Made in Abruzzo. I designer Elisabetta di tour nel “continente nero”, il primo tour » La scultura creata per l’occasione: Bucchianico e Dario Oggiano - anche loro intercontinentale della sua vita, con la il Seme di Thunupa coppia nella vita e nel lavoro proprio come sua band. i fondatori di Altotenore, Piero Delle Monache sassofonista Organizzato dal Ministero degli Esteri, in collaborazione e direttore artistico e Federica Fusco ufficio stampa e procon Fondazione Musica per Roma, il THUNUPA AFRICAN mozione - hanno realizzato il Seme di Thunupa, diventato TOUR farà tappa nelle seguenti città: Libreville, Addis Abesimbolo del tour e omaggio per le 7 sedi ospitanti. Si tratta ba, Nairobi, Maputo, Johannesburg, Città del Capo, Harare. di “un seme vegetale ispirato al disco di Piero e alla leggenPer rimanere in contatto con il gruppo, questa è la pagida andina del dio Thunupa, ma che al tempo stesso vuol na di riferimento: www.facebook.com/thunupaafricanessere una sorta di Inizio al quale ricondurre tutto, una tour. Protagonisti delle edizioni passate, sono stati artireificazione antica e contemporanea insieme, dell’eterno sti come Fabrizio Bosso, Bearzatti e Falzone. Questa volta rompicapo dell’uovo e della gallina” tocca ad un musicista abruzzese poco più che trentenne.

I MUSICISTI Piero Delle Monache - SASSOFONO Nato in Abruzzo nel 1982, Piero delle Monache ha passato metà della sua vita con il sax. Musicista, compositore e direttore artistico dell’agenzia Altotenore, è l’artista più giovane del catalogo Parco Della Musica Records di Roma. Con big band o formazioni a suo nome, si è esibito su palchi importanti come: Umbria Jazz, Pescara Jazz, Young Jazz in Town, Paprika Jazz Club, Music Inn Jazz Club, Teatro Marrucino, Casina Valadier, Sound Jazz Club di Bruxelles, Jacques Pelzer Club di Liége, Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Tito Mangialajo Rantzer – CONTRABBASSO Già collaboratore del regista Silvio Soldini per le colonne sonore di film come Brucio nel Vento, Agata e la tempesta e altri. Ha all’attivo ben 78 dischi. Alessandro Marzi - BATTERIA Tra i musicisti più versatili ed elastici, in tour con Alex Britti nel 2010, spesso al fianco di Eddy Palermo e ora collaboratore di Chiara Civello. Giovanni Ceccarelli - PIANOFORTE Sideman di lusso da anni al fianco di musicisti come Lee Konitz e Benny Golson, recentemente ospite con Paolo Fresu della trasmissione televisiva francese di Manu Katché.

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Arte&Co.

GIOVANI IN GALLERIA TRA ARTE E TIPICITA’ La Galleria delle Arti dell’Aquila, uno spazio moderno e accogliente dove l’arte incontra i prodotti tipici e l’intrattenimento, un nuovo punto d’incontro per la nuova città »di Neda Accili - foto concesse da Galleria delle Arti

» L’ingresso della Galleria delle Arti a Preturo

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na nuova, elegante struttura la Galleria delle Arti è sorta a Preturo, nei pressi dell’Aeroporto dei Parchi e dell’Anfiteatro Amiternum. «Il progetto è nato nella fase post-sisma 2009 per venire incontro alla necessità degli operatori economici e dei professionisti dell’Aquila di disporre di nuovi spazi per proseguire le loro attività, poiché le sedi antecedenti al sisma erano diventate inagibili, e a coloro che intendevano avviare nuovi esercizi», afferma Alessandro Vittorini, titolare della Galleria.

Il complesso nasce in una zona interessata da una forte urbanizzazione, fra new town e residenze universitarie, ma dove lo sviluppo dei servizi non è stato parallelo a quello dei nuovi insediamenti, per cui la Galleria intende rispondere alle richieste dei residenti con un’offerta di qualità. «L’investimento è stato realizzato proprio con l’intento di valorizzare il territorio e i prodotti autoctoni» continua Alessandro. Infatti nel negozio Elite c’è tutta la forza della cucina aquilana, una cucina povera nel senso

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comunicazione aziendale

» Farnese vini

Edizione, cinque autoctoni V

ino di grande struttura, morbido, ricco di tannini vellutati, molto persistente e con finale lungo con note speziate di vaniglia e cioccolato. Pronto per essere bevuto subito ma sopporta bene un invecchiamento di 8/10 anni. Temperatura di servizio: 18-20° C circa. Abbinamenti gastronomici: Carni rosse, selvaggina, sughi robusti. Vino da meditazione. Vitigni: Montepulciano, Primitivo, Sangiovese, Negroamaro e Malvasia Rossa. Area di produzione: Comuni di Colonnella, Ortona, Sava e San Marzano. Caratteristiche sensoriali: colore rosso granato molto intenso e persistente con sentori di ciliegia, prugna, ribes maturi, tabacco e nota tostata finale.

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«Nascono i nostri frutti»

vini Farnese riflettono tutti i colori della terra d’Abruzzo, dipingono incantevoli paesaggi di gusto e vivono della passione per i vigneti sconfinati che la Majella domina e protegge con le sue rotondità materne. Potete osservarli scivolare dalle colline fino al mare, distendersi alla ricerca delle esposizioni ottimali e godere di un microclima invidiato dall’Europa intera. Ecco perché i frutti di questa terra crescono bene e invecchiano ancora meglio.

FARNESE vini s.r.l. Castello Caldora - 66026 Ortona (Ch) tel. 085 9067388 - fax 085 9067389 - www.farnese-vini.com


Arte&Co.

» Il Bar Marilyn

» La più bella del reame con le due titolari

» CTI ovvero Compagnia Tecnici Ingegneri

che manca di ricette elaborate, ma ricca di ingredienti sani e genuini. Qui si possono trovare le tenere carni ovine provenienti dai pascoli del Gran Sasso e il pecorino di Pizzoli per preparare il famoso “Agnello cacio e ova”, gli insaccati di carne di maiale, il prosciutto magro e le mortadelle di Campotosto, i fagioli di Paganica e le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio. E ancora lo zafferano dell’Aquila e il profumato tartufo nero, prelibatezze che in passato comparivano solo sulle tavole delle famiglie gentilizie. Si tratta di prodotti rigorosamente a “chilometro zero” nel pieno rispetto dei dettami della moderna green economy. Una struttura elegante, dicevamo, grazie alle soluzioni tecnologiche innovative adottate e alla scelta dei materiali impiegati per una location esclusiva, una realtà immobiliare diversa da quelle già esistenti. Elite, Perla nera, Giallo oro, La più bella del reame di Simona e Valentina sono solo alcuni dei nuovi esercizi, dai nomi altrettanto eleganti, presenti in galleria. Insomma il Centro vuole essere uno spazio dove intrat-

» Perla Nera, la tavola calda all’interno

tenersi piacevolmente, magari ammirando una mostra d’arte (siamo o non siamo in una Galleria?), oltre a fare shopping o a godersi un’ottimo gelato artigianale insieme agli amici. Il nome del complesso allude alla tradizione artigiana aquilana, capace di creare in passato un fiorente commercio con l’Europa e il Medio Oriente. Oggi si continuano a produrre ceramiche artistiche, oggetti in rame sbalzato, merletti a tombolo, pizzi macramè e opere di oreficeria. Nel “Cestino” di Tiziana possiamo ammirare questi tesori di creatività. «Noi aquilani siamo tosti e non ci facciamo scoraggiare facilmente. Qui siamo tutti giovani e lavoriamo con tanto entusiasmo e ottimismo e siamo sicuri di farcela», afferma allegramente Alessia. Una galleria giovane, quindi, la Galleria delle Arti di Preturo. «Il mio auspicio è che diventi un punto di riferimento della zona, grazie alla qualità delle attività che vi si svolgono e ai servizi altamente professionali proposti» conclude il titolare Alessandro Vittorini

» Il laboratorio artigianale “il Cestino”

» La parruccheria Miair

della Galleria delle Arti

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Informazione - Comunicazione - Matching

La copertina numero 79 di ABRUZZO IMPRESA con Claudio Cosanni La serata di gala di FARE IMPRESA. I matching durante il meeting di FARE IMPRESA.

LA SOLUZIONE AL REBUS DEL MANAGER ASSOIMPRESA propone una duplice soluzione alle realtà imprenditoriali che vogliono crescere e mettersi in gioco: ABRUZZO IMPRESA, il mensile dell’informazione dedicato alle realtà economiche regionali e il meeting “FARE IMPRESA” ideato per favorire nuove e proficue relazioni.


ABRUZZO COOL

Il viaggio a Berlino di una delegazione di abruzzesi per conoscere il modello tedesco

Le serate di “Sensi d’Abruzzo” al Città Sant’Angelo Village

La sfilata di moda per i 10 anni di Capuzzi

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hanno collaborato Alessandra Genco

Abruzzo che produce | pag. 19

Equitalia Centro.

Segretaria regionale della Cgil Anruzzo con delega al federalismo fiscale, politiche di Pari Opportunità, Mezzogiorno, contrattazione, immigrazione. Dipendente e coordinatrice Nazionale per la Fisac/Cgil di

Luigi Carunchio fisco | pag. 41 Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Antonio Teti ict | pag. 45 È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. E’ Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Simone D’Alessandro creatività | pag. 49

È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del premio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis

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e del premio Manzoni.

Filippo Paolini norme&leggi | pag. 53 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso | pag. 57

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Nicola Boschetti

Di vino e non solo | pag. 113 Nicola Boschetti Maitre-sommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala / bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/ olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola. Con la Moglie Feliciana e il figlio Adriano divide la passione per il ciclismo e trekking.

Chiara Strozzieri

In cornice | pag. 119 Laureata in Tecnica Pubblicitaria presso la Lumsa di Roma, svolge attività di critico d’arte e copywriter. Ha curato significative rassegne nazionali e mostre d’arte contemporanea e redatto saggi critici per cataloghi. Ha tenuto conferenze in luoghi pubblici di prestigio quali l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, il Collegio Raffaello di Urbino, il Lavatoio Contumaciale di Roma. Dal 2010 fa parte della commissione inviti al XXXVII Premio Sulmona insieme a Vittorio Sgarbi, presidente.

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Abruzzo impresa settembre 2013 n째81 anno VIII in copertina Alessandro Quartiglia

Ottantuno volte abruzzo impresa da maggio 2006 il mensile del manager


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NINO GERMANO prima della consegna del PREMIO “AQUILA REALE” Riconoscimento alle ultime copertine del mensile Abruzzo Impresa

2 La TORTA del SECONDO MEETING “FARE IMPRESA” Gli IMPRENDITORI e MANAGER che hanno ricevuto

3 il PREMIO “AQUILA REALE”

GIGLI DELLA EDIMAC 4 ALEX INSIEME AI DIRIGENTI DELL’AQUILA CALCIO

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Il presidente della Regione Gianni Chiodi con il prof. Nicola Mattoscio e il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci

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i tavoli della serata di gala del meeting “fare Impresa”

In primo piano Michele Amoroso amministratore delegato di Generazione Vincente SpA


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