Agosto 2013

Page 1

Abruzzo Impresa il mensile del manager • AGOSTO 2013 • numero 80 • anno VIII • Copia Omaggio | www.abruzzoimpresa.it

numero

80


dispenserstudio.it

Il rendimento del tuo impianto fotovoltaico è sempre sotto osservazione.

Senza un monitoraggio costante e un controllo tecnico professionale ogni impianto fotovoltaico rischia di trasformarsi nel tempo in un investimento deludente che non sfrutta le potenzialità economiche offerte dai contributi GSE sull’energia prodotta. Per questo chi desidera la massima efficienza si affida a Solis, il leader di settore che scongiura malfunzionamenti e cali di produttività grazie all’istallazione di un controllo a distanza su ogni impianto. Chiama subito il nostro numero verde e scopri come far fruttare al meglio il tuo investimento nel fotovoltaico.

Solis S.p.A._66043 Casoli (CH)_ITALY_www.solis-spa.com

Scegli un futuro solare.


www.assoimpresaitaliana.it

Fare rete è la nuova opportunità

Il futuro di ogni azienda dipende dalla sua capacità di fare “rete” e ASSOIMPRESA ha come preciso intento quello di favorire, realizzare e sviluppare nuove opportunità. Grazie alla sua professionalità e al suo dinamismo, permette agli associati di usufruire di servizi dedicati.

ASSOIMPRESA è l’associazione che favorisce l’incontro, la condivisione e le nuove opportunità da sviluppare fra associati.



direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, Marcella Pace hanno collaborato a questo numero Carlo Costantini, Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Antonio Teti, Filippo Paolini, Lorenzo Pierfelice, Andrea Bonanni Caione, jenny viant gomez, francesca renzi, Piergiorgio Greco, barbara gambacorta, Monica Di Pillo, NICOLA BOSCHETTI, Pietro campanaro, Chiara Strozzieri, Anna Cutilli di Silvestre

ufficio grafico

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

CLIZIA FORCELLA, Lucia Perricone

Coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

Printergroup Italia Srl - NA

editore

Fabio De Vincentiis

Abruzzo Impresa il mensile del manager

AGOSTO 2013 n°80

anno VIII

numero chiuso in redazione il 23 agosto 2013

in copertina Gabriella Di Muzio foto di Lucia Perricone

sito WEB

www.abruzzoimpresa.it

e-mail:

redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it commerciale@abruzzoimpresa.it

indirizzo

Gruppo Impresa srl S. P. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città S. Angelo - Pescara

telefono e fax

t. 085 9508161 / f. 085 9508157

servizio abbonamenti servizio arretrati

e-mail: abbonamenti@abruzzoimpresa.it e-mail: arretrati@abruzzoimpresa.it

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2013 tutti i diritti riservati. GRUPPO IMPRESa srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gruppo Impresa S.r.l. P. IVA 01996590681 Gruppo Impresa S.r.l. è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 e iscritta in sezione ordinaria del Registro delle Imprese di Pescara in data 13/01/2012 con il numero Repertorio Economico Amministrativo 145381

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006, è edito da GRUPPO IMPRESA dell’editore Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage sulle azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati a innovazione, marketing, lavoro e sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono e Bello”, dove si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.

MEETING

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo nasce l’idea del meeting FARE IMPRESA, affinché il tessuto economico, politico e formativo regionale possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dalla redazione del mensile ABRUZZO IMPRESA del Gruppo Impresa, ha come obiettivo quello di diventare un immancabile appuntamento annuale per tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata è stato consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine di ABRUZZO IMPRESA. All’interno della sala meeting è stata allestita una galleria espositiva dove tutte le aziende partner dell’evento hanno avuto modo di farsi conoscere. Con il contatto diretto i rapporti si rafforzano diventando la base di mille progetti futuri.

3



CAPITANO D’IMPRESA > > >

Gabriella Di Muzio un’imprenditrice con la “I” maiuscola Gabriella Di Muzio è una donna determinata, forte e intraprendente, ed ha sempre avuto un sogno “diventare imprenditore”. Appena diplomata in ragioneria si iscrive all’Università, nel frattempo inizia a lavorare presso l’Ospedale di Chieti e nonostante l’impegno lavorativo, si laurea in Economia e Commercio. Nel 1981, pur ricoprendo un ruolo dirigenziale, spinta dalla sua determinazione, decide di lasciare un lavoro sicuro per avviarsi alla libera professione di Dottore Commercialista nello studio del marito, dottore commercialista già da diversi anni. Per coronare il suo sogno studia la vita dei grandi imprenditori per carpirne i segreti e arricchire la sua formazione. Nel 1981 frequenta un corso a Roma di Marketing imprenditoriale con docenti di università americane e multinazionali europee, poi segue vari corsi di formazione per la crescita personale e dopo aver sondato bene il mercato, decide nel 1994 di intraprendere l’avventura di Laser Lab, laboratorio di analisi chimiche, fisiche e microbiologiche. L’inizio è stato durissimo, solo la volontà, la costanza, la caparbietà e la voglia di arrivare della dottoressa Di Muzio, sono stati gli elementi che giorno dopo giorno hanno creato una squadra che da 7 dipendenti iniziali è arrivata oggi a quota 80. Accanto a lei, ci sono il figlio Marcello, pilastro dell’azienda e altre due socie fondatrici Simona Romeo, direttore del laboratorio e Tina Fantozzi, responsabile del settore Microbiologia. «Lo scoglio più duro –racconta la Di Muzio- è stato superare i 20 dipendenti, in quanto ci ha portati a rivoluzionare completamente l’organizzazione e la gestione dell’azienda. Non erano più sufficienti le competenze acquisite, e solo percorsi formativi effettuati con HRD Accademy di Roberto Re, Antony Robbins (uno dei più grandi formatori mondiali), Mind Consulting, lettura di libri e l’ascolto di CD e DVD tutte le sere dopo il lavoro su come ottenere il meglio da se stessi e dagli altri e su come sviluppare il proprio potenziale hanno creato una squadra vincente». Anche il mondo associazionistico ricopre un ruolo fondamentale per questa vulcanica imprenditrice, ha fatto infatti parte del Direttivo e della Giunta di Confindustria Chieti per diversi anni, circa 10 anni fa è stata a Parigi con un gruppo di imprenditori per conto di Confindustria per un Benchmarking con la MEDEF Francese (Confindustria francese), nel 2011 è stata nominata Mentor del Progetto Europeo “Business Entrepreneurship Be-Win” confrontandosi con imprenditrici europee. Negli anni ha ottenuto diversi premi come imprenditrice tra cui: “Donna più” nel 2011 insieme all’allora Ministro Carfagna, “Miglior imprenditrice dell’anno 2010” e ancora direttamente da Sergio Marchionne ha ricevuto la “Medaglia d’oro per la Fedeltà al Lavoro e per il Progresso Economico” (CCIAA Chieti) nel 2006. Ma il vero segreto di questi successi, la sua arma vincente è la sua famiglia. Gabriella ha conosciuto il marito all’età di 16 anni, a 24 anni l’ha sposato, lui ha saputo donarle, giorno dopo giorno, quell’amore e quella serenità necessarie per affrontare tutte le sfide che la vita pone dinanzi ad ogni essere umano e soprattutto ad un imprenditore. Ma ci sono altri tre uomini nella sua vita, i due figli Marco e Marcello che le danno la gioia di vivere insieme all’adorato nipotino Samuele, che lei definisce “la luce dei suoi occhi” e la nuora Irene che sa coccolare con mille attenzioni il figlio Marcello.

Gabriella Di Muzio

La famiglia

La famiglia è il bene più prezioso, mi da l’energia e la serenità necessarie per affrontare la giornata e compiere al meglio il mio lavoro

I valori

Per essere un buon imprenditore è necessario, nella scala dei valori, mettere la lealtà al primissimo posto. La forza e la determinazione di provare e riprovare fino a quando ogni obiettivo è stato raggiunto, è questa la mia più grande caratteristica insieme a umiltà ed ambizione. Credo che sia importante innanzitutto essere umili per imparare e poter ambire alla propria crescita e a quella degli altri

Il lavoro

Ogni lavoro, anche il più piccolo, se fatto bene, fianco a fianco con i tuoi collaboratori, ti fa gioire e soffrire con loro e nello stesso tempo ti ripaga di tutte le fatiche e le energie impiegate

La spiritualità

Ringrazio il Signore ogni giorno al mattino quando mi sveglio e alla sera prima di chiudere gli occhi. Ricordandomi sempre di fare il meno male possibile, perché su questa terra siamo solo di passaggio

5



sommario _ anno VIII n°80 _ agosto 2013

opinioni&rubriche finoaquituttobene editoriale ctrl s Abruzzo che produce lavoro in corso

11 13 14 19 57

Passaporto Gocce d’inchiostro Tendenze fatti persone Semplificazione amministrativa, verso una rivoluzione epocale Dal Protocollo Expo 2015 una proposta in materia di apprendistato

24

in primo piano 20 “Pescara, ora o mai più” in piazza per protesta Economia 22 L’Abruzzo e il suo sviluppo, parola all’esperto Lavoro 24 I nuovi emigranti Storie 27 La distruzione in un attimo in copertina Economia

27

28 Laser Lab innovarsi per crescere incarichi&carriere

Laser Lab

Città dell’Olio/Cdo AbruzzoMolise/Api Pescara

35

Di Giulio / Ranalli / Cirotti

Ance Teramo/Federmobili/ Cofindustria Alberghi

37

Beccaceci / Monaco / Vagnozzi

Dottori Agronomi e forestali/ Confindusria Pe-Ch/Università

39

Cipriani / Zecca / Inverardi

58

tematiche d’impresa fisco ict creatività norme&leggi

41 45 49 53

Banca e impresa, cosa cambia Wi-Fi libero! Ma siamo sicuri di essere sicuri?

61

Mercato, democrazia, circolazione delle idee: lo scontro tra Habermas e Streeck Espropriazione dei crediti, la procedura si semplifica

65

00 141 68 7



sommario _ anno VIII n°80 _ agosto 2013

focus 58 GSSI: all’Aquila da tutto il mondo per studiare Rete 61 Digital Borgo, la rete di imprese del futuro “Azienda Giusta ActionAid” Aziende 63 Con più valore anche alle PMI Rifiuti 65 Da Vasto il via al compostaggio collettivo Economia 68 L’Impresa è donna Moda 71 La valorizzazione dell’Abruzzo passa dalla moda seminari&convegni Studio

Città Agroalimentare Fotovoltaico Territorio

Editoria L’Aquila Food

75 76 79 80 eventi 82 85 87

Grande Pescara, incontro pubblico in Piazza della Rinascita Agroalimentare, crisi e calo dei consumi non frenano la produzione La Solis promuove la cultura dell’autoconsumo

89

76

Tutelare il territorio per tutelare le popolazioni

La condanna della Commissione Grandi Rischi diventa un libro L’Aquila città a burocrazia zero Primi nel Mondo quando l’eccellenza è servita

79

80

PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

segue a pagina

71

a cura di Denia Di Giacomo

98 D’Eus: nato il primo spumante biologico Metodo Classico in Abruzzo

97 Festa del socio Citra: 40 anni di successi 91 Papille 93 Traparentesi 103 Pineto si “Infiamma” con i grandi chef 104 In cucina “Quanto Basta” 108 “Donna Tina”, una signora pizza 111 Le vongole del medio Adriatico: buone e saporite! 113 Ritorno al passato... 117 Ad Atessa la mostra “Il gran fuoco di Aligi Sassu” 119 Il vivo ricordo di Ermanno Toccotelli 121 Tornareccio, un museo a cielo aperto 123 Polifonia dell’arte

100 Montepagano, un borgo di emozioni

85

106 Azienda Agricola Mario Verna, l’oro bianco a km 0

00 141 87 9



Âť di Lorenzo Pierfelice

finoaquituttobene

11



/

gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes _ direttore

C

i è sembrato doveroso in questo numero dedicare un articolo alla tragedia che ha colpito la famiglia Di Giacomo distrutta in poche ore dall’esplosione avvenuta nella fabbrica di fuochi di artificio Di Giacomo a Città Sant’Angelo, a pochi metri dalla nostra redazione. Un lutto vissuto non solo da questo paese, ma dall’intera comunità abruzzese che si è stretta attorno ai sopravvissuti di questa sfortunata famiglia. È giusto ricordare che questa azienda, descritta da tutti come attentissima a sicurezza e prevenzione, è risultata essere in piena regola. Gli stessi componenti della famiglia Di Giacomo, distrutti dal dolore, nelle poche dichiarazioni rilasciate, hanno garantito che “l’azienda è tra le più in regola del settore a livello nazionale”. Il Codacons ha ricordato che quello di Città Sant’Angelo è solo l’ultimo di una lunga serie di incidenti avvenuti in tutta Italia. Dal 1998 a oggi si sono registrati nella penisola 14 esplosioni all’interno di fabbriche di fuochi d’artificio, con 42 vittime accertate. Un numero di morti impressionante che induce ad una riflessione, se sia giusto che dei lavoratori rischino la vita per uno spettacolo d’intrattenimento.

A

ltre due drammatiche notizie hanno segnato quest’estate abruzzese, per motivi differenti, ma comunque legati al lavoro, nei giorni scorsi, si sono tolti la vita nella provincia di Teramo due imprenditori. Quello di Roseto, 60 anni, titolare di una piccola azienda edile ha lasciato ai famigliari un biglietto in cui spiegava i motivi del gesto, legati alla congiuntura e ai debiti che nei suoi confronti avevano contratto alcuni clienti. Il giovane commerciante di 31 anni di Foggia aveva invece un’attività che andava benissimo, ma non è riuscito a reggere lo stress e si è suicidato a Silvi dove si trovava per trascorrere una settimana di ferie con fidanzata e amici, una depressione causata da stress da super lavoro. Le cause di questi gesti disperati sono diverse, ma certamente accumunate dal fatto che oggi si muore di crisi e di depressione, ma anche di solitudine. Le cause, quindi, vanno ricercate non solo in un conto in banca in rosso o in una cartella clinica, ma in quei valori che stanno disintegrando la comunità e il tessuto sociale.

C

ambiamo completamente argomento. Tra ricapitalizzazione e scenari di vendita, è in queste settimane che si decideranno le sorti della Tercas e della controllata Caripe, del gruppo abruzzese da 1.250 dipendenti e 300 milioni di debiti da ripianare. In ballo c’è l’autonomia bancaria dell’istituto più grande della nostra regione attualmente commissariato. Si attendono infatti le decisioni del commissario nominato dalla Banca d’Italia, Riccardo Sora e del direttore generale, Mario Pilla. Ma accanto al destino di questo istituto c’è un aspetto fondamentale da non trascurare, quello dei dipendenti. Le organizzazioni sindacali hanno illustrato la situazione del Gruppo Tercas-Caripe ribadendo la necessità che venga trovata una soluzione interna alla regione con l’intervento delle quattro Fondazioni bancarie abruzzesi. Questo intervento è - per i sindacati - il migliore che possa garantire un futuro al sistema economico-sociale del nostro territorio. Il presidente Chiodi ha preso atto delle valutazioni espresse dal sindacato confermando il proprio impegno a seguire l’evoluzione della problematica per salvaguardare l’autonomia del Gruppo Tercas-Caripe. direttore@abruzzoimpresa.it

13


ctrl

s NATURISMO E ALBERGO DIFFUSO, IL NUOVO TURISMO ABRUZZESE L’Abruzzo apre le porte al turismo naturista, modo di vivere basato sulla pratica della

nudità. Il Consiglio ha approvato un progetto di legge presentato da Riccardo Chiavaroli e sottoscritto da Maurizio Acerbo, Nicola Argirò, Carlo Costantini, Cesare D’Alessandro, Gianfranco Giuliante, Marinella Sclocco ed Emilio Nasuti. In base alla legge, i Comuni, o gli enti competenti in materia, anche in accordo tra loro, individueranno e destineranno spiagge marine, lacustri o fluviali, boschi e altri ambienti naturali di proprietà del demanio o di enti pubblici alla libera pratica del naturismo, a cominciare da quelli in cui tale pratica è già consuetudine. L’assemblea ha anche approvato il progetto di legge sulla disciplina dell’albergo diffuso, una «legge che va a incidere - ha spiegato l’assessore Mauro Di Dalmazio - in una tipologia d’ospitalità particolare che si coniuga con il recupero architettonico-urbanistico di borghi medievali mai abbandonati» e quello sull’esercizio dell’attività apistica, in cui sono stati inseriti alcuni emendamenti che prevedono contributi per 490 mila euro per l’Associazione regionale allevatori, 550 mila per il Ciapi, 576 mila per la marineria pescarese per finanziare la cassa in deroga e le spese per la messa in sicurezza delle imbarcazioni durante le operazioni di dragaggio, 400 mila per il Cotir, 280 mila per il Crab e 35 mila per il Crivea.

RAPPORTO CRESA, AUMENTA LA POVERTÀ IN ABRUZZO I

l 16,5 per cento della popolazione abruzzese vive in uno stato di povertà relativa, contro il 12,7 per cento della media italiana. Secondo il Rapporto 2012 del Cresa su “Economia e società in Abruzzo” lo scorso anno sono aumentate di un +4% le famiglie in difficoltà economiche. Nel corso del 2012 la situazione del mercato del lavoro in Abruzzo è gradualmente peggiorata, l’occupazione ha mostrato una certa tenuta, anche in virtù di un importante ricorso alla Cassa integrazione guadagni. D’altra parte, il notevole incremento delle persone in cerca di occupazione ha determinato un aumento del tasso di disoccupazione (10,8%), in particolare fra le classi di età più giovani. «L’Abruzzo ha registrato, nel 2012, una riduzione del 3% del Pil dovuta principalmente alla caduta della domanda interna - ha spiegato il presidente del Cresa, Lorenzo Santilli - la domanda estera ha dato un impulso moderatamente positivo, ma la crisi che ha investito la nostra regione è marcata e si è sovrapposta agli effetti del sisma del 2009». Anche il sistema delle imprese ha subìto dei contraccolpi, con una contrazione dell’1,7% rispetto all’anno precedente, un calo che ha interessato soprattutto i settori dell’agricoltura, delle costruzioni, del manifatturiero e del commercio. Le sole ad avere un po’ di respiro sono solo le attività legate alla ricostruzione, come conferma il direttore del Cresa, Francesco Prosperococco: «Pur se in un contesto di forte incertezza, l’edilizia ha attenuato la contrazione dei livelli produttivi. A fine 2012 erano attive 19.953 imprese, il 3 per cento in meno rispetto al 2011. L’edilizia abitativa ha sperimentato una forte caduta, pari al 20% in meno, frutto della crisi economica a cui si sono sommati difficoltà di accesso al credito e inasprimento della pressione fiscale». In contrazione anche le gare d’appalto per le opere pubbliche, con un valore più che dimezzato rispetto al 2011, ad eccezione della provincia di Teramo.

FONDI FESR, ABRUZZO PRIMO PER AVANZAMENTO FINANZIARIO «Siamo primi in Italia, davanti alla Provincia autonoma di Trento, per percentuale

di avanzamento finanziario in termini di impiego dei fondi Fesr». Così il presidente della Regione Gianni Chiodi ha annunciato il riconoscimento ottenuto dall’Abruzzo che si colloca al primo posto assoluto, con il 76,86%, tra le Regioni italiane per capacità di avanzamento finanziario dei programmi regionali in termini di utilizzo dei fondi Fers (Fondo europeo di sviluppo regionale). A stabilirlo è stato il censimento condotto dalla fondazione Ifel, Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, utilizzando i dati del sistema IGRUE della Ragioneria Generale dello Stato, unica deputata a certificarli all’UE. «Il dato certificato ufficialmente ci regala un primato tutt’altro che facile da conservare perché la spesa dei fondi europei non è così agevole dal punto di vista delle procedure come le risorse stanziate nelle Finanziarie regionali». I dati tengono conto del programma operativo del Fesr secondo cui, alla data del 30 giugno, viene registrato un avanzamento rendicontabile in termini di impegni finanziari pari a 225 milioni 67 mila 694 euro che corrisponde al 65% dell’impegno totale. «Una cosa è certa - ha sottolineato Chiodi - saremo la prima Giunta capace di lasciare alla futura amministrazione regionale, qualunque essa sia, un debito inferiore di almeno il 30% rispetto a quello che ha trovato al suo insediamento». «L’Abruzzo - ha aggiunto l’assessore al bilancio Carlo Masci - è stata anche l’unica Regione in Italia ad aver abbassato le tasse e si continuerà a farlo anche in futuro perché, in un momento storico davvero difficile da un punto di vista economico-finanziario come quello che si sta vivendo da anni, è stato necessario mantenere i conti in un equilibrio virtuoso».

14


tendenze fatti persone

CRISI, ARRIVA LINFA PER CHI HA PERSO IL LAVORO Attuazione integrata di misure di politica attiva del

lavoro dirette a favorire la riqualificazione e ricollocazione professionale di lavoratori colpiti dalla crisi. E’ questa la finalità di “Linfa” il nuovo progetto dell’assessorato al Lavoro e Formazione della Provincia di Pescara, promosso grazie alla collaborazione tra Centri per l’Impiego pubblici (CPI) e Agenzie Private del Lavoro (APL) e con il coinvolgimento concreto degli organismi di formazione accreditati. Il progetto, presentato dal presidente della Provincia Guerino Testa, l’assessore alle Politiche del Lavoro Antonio Martorella e dal dirigente del settore Tommaso Di Rino, prevede un’azione articolata in tre fasi: accoglienza e orientamento del lavoratore da parte della Provincia; riqualificazione del lavoratore; ricollocazione

sul mercato del lavoro. Il progetto, che erogherà risorse pari a oltre 530 mila euro, è stato pensato e sarà attuato a sostegno di circa 200 percettori di ammortizzatori sociali: lavoratori in mobilità (in deroga o indennizzata ex L.223/91), cassa in deroga, cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività, in modo da favorirne la permanenza o il reinserimento nel mercato del lavoro. La Provincia di Pescara non attribuirà somme al lavoratore ma pagherà direttamente l’Organismo di Formazione che avrà attuato il percorso di riqualificazione o l’APL (Agenzia Privata del Lavoro) che sarà riuscita a ricollocare il lavoratore. Il premio “a risultato” corrisposto all’Agenzia per il lavoro varia a seconda della tipologia di contratto di lavoro e delle caratteristiche del ricollocato.

AUTOMOTIVE, ENTRO IL 2017 IL CAMPUS IN VAL DI SANGRO Quattro laboratori per la ricerca, la formazione, le di euro, di cui oltre 26 milioni riferibili a fondi Fas e 6

nuove tecnologie e una pista test per effettuare prove dirette in Val di Sangro, nel comune di Mozzagrogna. Sarà questo il Campus Automotive che l’Abruzzo avrà entro il 2017. «Una infrastruttura tutta rivolta all’innovazione e alla ricerca che renderà la comunità abruzzese più forte nelle sfide della globalizzazione» ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi. «Così difendiamo e rilanciamo i volumi produttivi di un settore che è un bene da difendere» ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione. L’opera infrastrutturale è finanziata in partnership Regione Abruzzo e Camera di Commercio di Chieti con 40 milioni

provenienti da fondi regionali rinvenienti dalle alienazioni, il cui accordo di programma quadro è stato siglato il 2 agosto a Roma. «La sfida - ha ricordato Silvio Di Lorenzo, presidente Camera di Commercio di Chieti - è partita nel 2004. Ma ora tutti hanno capito l’importanza dell’automotive». Il progetto infrastrutturale prevede anche la realizzazione di un circuito che sarà coperto con fondi esclusivi della Camera di commercio di Chieti. Le attività del circuito consisteranno principalmente nell’utilizzo per ricerche e prove; potranno anche essere effettuati collaudi, corsi di guida sicura o altri utilizzi che possono essere considerate attività economiche.

SAGRE, I RISTORATORI DI TERAMO CHIEDONO REGOLE CERTE Un regolamento in materia di sagre. È queperdere fette di mercato a causa di manifestazioni sto l’argomento al centro di un incontro richiesto dall’Associazione Ristoratori teramani aderente alla Fipe-Confcommercio Teramo, alla Provincia di Teramo. L’Associazione richiede anche l’istituzione di un albo specifico per impedire che «attività di ristorazione - si legge nella richiesta sottoscritta da Giandomenico Di Sante, presidente Confcommercio Teramo, Giammarco Giovannelli, vicepresidente e Mauro Del Papa, presidente associazione Ristoratori- aperte tutto l’anno (che pagano imposte e tasse, che generano occupazione che creano flussi in bassa stagione e hanno regole ferree da rispettare) debbano

e attività di promozione che hanno meno regole da seguire e ricevono più agevolazioni». L’associazione richiede alle istituzioni una valutazione della “genuninità” di sagre e feste. «Le nostre aziende - si legge ancora nella nota - si rendono disponibili a collaborare con le amministrazioni comunali nell’organizzazione e svolgimento delle sagre per la salvaguardia e valorizzazione delle ricette tradizionali, ma solo qualora sia definito un preciso regolamento per l’attività della sagra, la cui finalità, lo ribadiamo, è la valorizzazione del legame tra prodotti enogastronomici e il territorio di appartenenza».

15


ctrl

s GATTI: 2 MLN PER FORMARE PROFESSIONISTI E IMPRENDITORI Sono 2169 i professionisti e gli imprenditori finanziati grazie all’avviso “V.I.P” dotato inizialmente di 1,5 milioni di euro

del Fondo sociale europeo, poi portato a 2,06 milioni di euro per poter soddisfare la grande richiesta di domande. Il progetto dell’assessorato regionale al Lavoro intende promuovere l’utilizzo dei voucher formativi al fine di rafforzare e di aggiornare, in termini di eccellenza e di qualità, le competenze e le abilità individuali degli imprenditori, dei professionisti e dei lavoratori autonomi abruzzesi, armonizzando i tempi di vita, di lavoro e di formazione. “I voucher fino a 2.000 euro -ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti - per singolo imprenditore, professionista o lavoratore autonomo prevedono una formula formativa innovativa: completa gestione da parte dei beneficiari dei tempi e delle modalità di erogazione delle iniziative formative; in questo modo viene sostenuto l’esercizio della libertà di scelta nella costruzione di percorsi di sviluppo formativo, professionale, personale e culturale”.

BYKE TO COAST, IN ABRUZZO UNA CICLOPEDONABILE LUNGA 131 CHILOMETRI Diventerà la pista ciclopedonabile più lunga d’Italia quella che sarà realizzata

nell’ambito del progetto “Byke to Coast” e sarà lunga 131 chilometri, da Martinsicuro e a San Salvo toccando 19 comuni della costa abruzzese. Si andrà a lavorare su un percorso con tratti già esistenti, pari a 56 chilometri e cioè il 41% dell’intero tratto, e su un percorso ancora da realizzare di 76 chilometri pari al 58%. Il progetto coinvolgerà le provincie di Teramo, Pescara e Chieti. Il costo complessivo dell’opera è di 32,8 milioni di euro di cui 26,5 a valere sui Fas e 6,3 si tratta di poste di bilancio già stanziate con legge regionale 11/99 e con delibera Cipe. Lungo il tratto ciclopedonale saranno realizzati tre nuovi ponti: sul Fiume Vomano, sul Fiume Saline e sul Fiume Piomba. A presentarlo sono stati il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e l’assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio.

STAMPA E POTERE: CHIODI VS MIELI Si è tenuta nella Fortezza borbonica di Civitella del Tronto, la conversazione sul tema

“Stampa e Potere - l’informazione e la crisi italiana” tra il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e il presidente del Gruppo editoriale Rizzoli - Corriere della Sera, Paolo Mieli, che ci ha tenuto a esordire con l’auspicio che la città dell’Aquila possa ritornare al più presto ad essere un luogo dove si possa condurre una vita normale. Dopo un excursus sulla storia dell’informazione in Italia, a partire dalla nascita delle Gazzette che rappresentavano la comunicazione istituzionale del potere costituito, Mieli si è soffermato sull’informazione al tempo di internet: «Il vero modo di nascondere una notizia è quello di darne un miliardo, proprio come avviene sul web dove ognuno può dire quello che vuole e che pensa. Solo una selezione e una classificazione della notizia, fa la vera informazione e questa gerarchizzazione avviene oggi soprattutto sui giornali più autorevoli». Secondo l’ex direttore del Corsera, la figura del giornalista è centrale nel sistema dell’informazione, a condizione, però, che questo sia libero e indipendente da ogni potere. L’unico faro che deve illuminare la professione giornalistica è quello del rispetto della verità che rappresenta l’unico modo per conquistare la fiducia e la stima del pubblico dei lettori. Gianni Chiodi si è soffermato sul ruolo di “guardiano del potere” che questa figura professionale svolge quando compie con coscienza e con responsabilità il proprio delicato lavoro. Il presidente ha poi riferito di alcuni episodi che lo hanno visto involontario protagonista di una informazione parziale e non obiettiva.

16


tendenze fatti persone

SULLA SPIAGGIA ABRUzzESE “WI-FI FREE” La Regione Abruzzo ha firmato le convenzioni per la concessione di un milione di euro di finanziamento ai comuni costieri per attrezzare le spiagge del servizio wi-fi per l’accesso gratuito a internet. Il progetto “Wi-Fi free” è stato presentato dall’assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio. Secondo le stime di analisti di flussi turistici, l’accessibilità alle reti Wi-Fi è decisiva nella scelta della destinazione. «Un progetto unitario di questa portata - ha detto Di Dalmazio - caratterizza ulteriormente la nostra

offerta turistica e ne aumenta il differenziale competitivo». Il progetto, finanziato con i fondi Fas, interesserà l’80 per cento di costa e riguarderà le spiagge attrezzate ritenute tali dagli stessi comuni. Il servizio offrirà gratuitamente ai turisti la possibilità di collegarsi alla rete con una banda internet complessiva di 7Mb/s per Km, una banda minima garantita di 2Mb/s e un sistema di autenticazione unico su tutta la rete Wireless, ai fini dell’accessibilità e dell’efficienza del sistema.

SCELTI I NUOVI “AMBASCIATORI D’ABRUZZO NEL MONDO” Rocco Colanzi (imprenditore), Pierluigi Zappacoistituito anche la “Giornata degli abruzzesi nel mondo”, sta (ingegnere elettronico e imprenditore dell’Hi-Tech), Gabriele Cirilli (attorecomico) e Federica Di Martino (attrice teatrale) sono i nuovi abruzzesi insigniti del titolo di “Ambasciatori d’Abruzzo nel Mondo”. Il riconoscimento è stato assegnato dalla Presidenza del Consiglio regionale, dando seguito alla legge regionale 4/2011 (primo firmatario il consigliere regionale Riccardo Chiavaroli). La legge ha

che si celebra il 5 agosto nella nostra regione. La legge Chiavaroli, nell’art. 2, conferisce annualmente, l’onorificenza di “Ambasciatore d’Abruzzo nel mondo” a persone di origine abruzzese che, per meriti accademici, culturali, politici, sociali o professionali, si siano distinte nei Paesi stranieri, o nelle regioni italiane diverse dall’Abruzzo, in cui sono emigrate in passato o dove attualmente vivono stabilmente.

FIRA: concorso Startup Tel Aviv Boot Camp La FIRA, Finanziaria Regionale Abruzzese, ha ria Regionale Abruzzese. “Dopo l’ufficializzazione della

presentato a Pescara il concorso Startup Tel Aviv Boot Camp, competizione internazionale promossa dall’Ambasciata d’Israele in Italia, aperta alle startup di 14 paesi del mondo attive nei settori web, mobile e security (Regno Unito, Germania, Danimarca, Francia, Italia, Spagna, Svezia, Irlanda, Lituania, India, Cina - Shangai, Corea, Messico e Colombia). All’evento hanno preso parte: Livia Link, consigliere per gli Affari Pubblici e Politici dell’Ambasciata d’Israele in Italia e responsabile del progetto Startup Tel Aviv Boot Camp, Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Abruzzo, Nazario Pagano, presidente del Consiglio regionale e Rocco Micucci, presidente della Finanzia-

partnership -ha dichiarato Micucci- socio-sanitaria avvenuta pochi giorni fa tra l’Abruzzo e Israele, ora si sta cercando di potenziare il sodalizio costruendo un ponte tra la nostra regione, che tende a diventare una startup region, e lo stato israeliano considerato la startup nation, il paese con piu’ start-up per chilometro quadrato del mondo”. La Finanziaria Regionale Abruzzese, che gestisce il bando StartUp StartHope, sostiene l’iniziativa facendosi promotrice in Abruzzo del concorso, per consentire a coloro che stanno presentando le proprie idee per il bando StartHope di misurare il proprio progetto non solo in un contesto regionale ma internazionale. Un progetto importante per costruire un territorio favorevole per l’impresa e per l’innovazione, fertile per i giovani talenti e per le buone idee.

17


Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


l’Abruzzo che produce

Carlo Costantini consigliere alla Regione Abruzzo

Semplificazione amministrativa,

verso una rivoluzione

epocale

C

on il via libera della prima commissione del Consiglio Regionale d’Abruzzo al PdL 426/2012 - Legge organica in materia di procedimento amministrativo, sviluppo dell’amministrazione digitale esemplificazione del sistema amministrativo regionale e locale - presentato insieme a Ricardo Chiavaroli, abbiamo avviato una vera rivoluzione epocale. Un percorso che restituisce centralità ai cittadini ed alle imprese in tutte le loro relazioni con la pubblica amministrazione regionale e locale. L’esigenza di riformare l’intero meccanismo di funzionamento dell’amministrazione si pone in linea con le politiche di semplificazione normativa ed amministrativa perseguite negli ultimi anni e che hanno ricevuto un forte impulso soprattutto dalle disposizioni contenute nei cosiddetti decreti “Salva Italia” e “Cresci Italia”. La forza motrice di un sistema amministrativo moderno, semplice ed efficiente, è rappresentato dalla consapevolezza, acquisita nel tempo, che la crescita economica del paese dipende sensibilmente dall’efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa, fattori idonei a determinare il livello di competitività dei soggetti che operano sul mercato. Di conseguenza un apparato lento, complesso ed inefficiente scoraggia la competizione tra imprese e non favorisce la crescita del sistema economico e produttivo del paese. Pertanto misure congiunte volte da un lato ad alleggerire l’azione amministrativa e, dall’altro, a favorire una maggiore partecipazione dei cittadini ai

procedimenti amministrativi, congiuntamente alla digitalizzazione del sistema amministrativo, faciliteranno una riforma radicale del sistema amministrativo regionale in senso di maggiore efficacia, efficienza, economicità, trasparenza ed imparzialità e contribuiranno alla riduzione di residue aree strategiche che ancora oggi sfuggono alle regole della trasparenza e al controllo delle categorie interessate. In tale contesto normativo si inserisce il progetto di legge con l’obiettivo ambizioso di incidere in maniera massiccia sulle regole di azione della pubblica amministrazione attraverso tre direttrici fondamentali ritenute essenziali affinché l’Amministrazione pubblica possa essere veramente moderna ed al servizio della collettività: la disciplina dei procedimenti amministrativi regionali e locale, la digitalizzazione dell’amministrazione regionale e la semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale. Alcuni studi fatti dalle associazioni di categoria fanno emergere che ogni impresa impegna circa 35 giorni l’anno per correre dietro alle carte, ai timbri ed alle procedure amministrative. Questo rappresenta un costo per il paese di circa 70 miliardi di euro, che coincidono con 4 punti di pil. Da questi dati scaturisce la necessità di riformare radicalmente anche la macchina amministrativa regionale, ponendoci così in linea con le richieste gridate con forza nel corso della manifestazione “Pescara ora o mai più”

19


» di Marcella Pace

“Pescara, ora o mai più” in piazza per protesta Migliaia tra imprenditori, commercianti e artigiani lanciano il loro grido di allarme

I rappresentanti delle associazioni di categoria sul palco di “Pescara, ora o mai più”

È

una corda quasi spezzata quella che hanno scelto per rappresentare la dura realtà che stanno vivendo ormai da cinque anni e che li ha portati a scendere in piazza in una protesta che ha richiamato migliaia di persone. Questa volta a manifestare non sono stati operai o impiegati, ma gli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, gli agricoltori, i sindacalisti e semplici lavoratori che tutti insieme hanno lanciato forte il grido d’allarme per lo stato di profonda crisi delle imprese provinciali. “Pescara, ora o mai più”, che si è svolta allo Stadio del mare, nel cuore del capoluogo adriatico, è stata l’occasione per rilanciare i problemi che attanagliano le imprese: difficoltà di accesso al credito, mancati pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, crisi dei consumi, assenza di strategie per il rilancio dell’economia. Ad organizzare la clamorosa manifestazione, 12 associazioni: Camera di commercio, Ance (Associazione Costruttori Edili) con il presidente Giuseppe Girolimetti e il vice presidente nazionale Angelo De Cesare, Api (Associazione piccole e medie imprese) con il

20

presidente Lorenzo Cirotti, Legacoop, Casartigiani rappresentato da Dino Lucente, Cna regionale con il direttore Graziano Di Costanzo, Cia (confederazione italiana agricoltura) con Claudio Sarmiento, Coldiretti rappresentata da Chiara Ciavolich, Confindustria con il presidente regionale Mauro Angelucci, Confartigianato con Gianluca Di Tecco e il segretario Nunzio Gagliardi, Confcooperative rappresentata da Giuseppe D’Alessandro, Confindustria con il direttore Luigi Di Giosaffatte e il presidente Enrico Marramiero, per Confesercenti il presidente regionale Bruno Santori e il direttore Gianni Taucci, Cna provinciale con il direttore Carmine Salce e Upap Claai (confederazioni associazioni artigiane). Grande assente la Confcommercio, mentre sono scesi al fianco dei manifestanti anche i tre sindacati Cgil, Cisl e Uil con i segretari Emilia Di Nicola, Umberto Piersante e Luca Piersante e la Fondazione PescarAbruzzo. Per dare risonanza a una manifestazione senza precedenti in Italia, le principali sigle imprenditoriali di categoria della provincia di Pescara hanno scelto di affidare la comunicazione a Si-


in primo piano

nergia Adv che ha realizzato anche dodici mini filmati in cui gli stessi imprenditori, artigiani, commercianti e agricoltori hanno raccontato le difficoltà quotidiane nel portare avanti le loro imprese, aggravate dall’inefficienza pubblica locale. A questi è stato associato anche un giornale-manifesto in cui le singole associazioni hanno avanzato richieste precise e sulle quali verificare lo stato di avanzamento nel prossimo autunno. Regole semplici per una burocrazia che non ostacoli le iniziative economiche; un nuovo programma di interventi per il collegamento delle grandi infrastrutture di Pescara; la modifica dei bandi per stimolare lo sviluppo d’impresa e competitività e provvedimenti nell’ambito del Welfare e della formazione. Ma anche interventi nel commercio, turismo, nell’edilizia e nella cooperazione. «Gli anni che sin qui abbiamo vissuto – ha commentato Giuseppe D’Alessandro, presidente di Confcooperative Pescara - si caratterizzano per le abnormi difficoltà incontrate dalle imprese cooperative, dovute ai ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, all’aumento sistemico dei costi e a una difficoltà nell’interlocuzione bancaria, solo per citare alcuni dei problemi. Le imprese cooperative e i loro soci hanno sempre dimostrato di voler fare la loro parte stringendo i denti, continuando ad investire e lavorando con professionalità. Il tempo dei proclami è più che finito, ora è il tempo dei fatti e delle risposte concrete». Di imprese «bancomat dalle pubbliche amministrazioni» ha parlato Gianni Taucci, direttore di Confesercenti che ha chiesto «scelte condivise per commercio, turismo e servizi. È fondamentale ragionare come area metropolitana su mobilità, piano traffico e servizi al cittadino, qui invece ogni sindaco decide in autonomia». «Abbiamo esaurito tutte le nostre forze, non siamo più in grado di lavora-

re e le piccole imprese sono letteralmente sfiatate da un sistema distruttivo» ha affermato il presidente della Camera di commercio pescarese, Daniele Becci, presentando la manifestazione. «Il nostro tessuto imprenditoriale è costituito principalmente da piccole imprese - ha proseguito - che non sopportano più il peso di uno Stato che non fa altro che prelevare. Se si aggiungono burocrazia e sistema bancario bloccato, ecco che la situazione è diventata insostenibile. Le Associazioni, durante l’ultimo Forum dell’Economia e dello Sviluppo, hanno deciso di scendere in piazza - ha spiegato il presidente nel cuore della propria città, per denunciare il loro stato di collasso, la loro impossibilità a proseguire le attività di sempre con la paura di un’imminente chiusura anche per coloro che hanno resistito finora». «L’apparato pubblico è chiamato a uscire dal torpore, a cambiare marcia e ascoltare le richieste di aziende, maestranze, famiglie fiaccate dall’assenza di certezze e prospettive» ha ammonito Carmine Salce, direttore della Cna di Pescara e vice presidente dell’ente camerale, prima di indicare il pacchetto più significativo di richieste delle Pmi al mondo istituzionale: «Abolizione dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese; applicazione della Tarsu agevolata per le imprese; abolizione della tassa di occupazione del suolo pubblico sulle insegne». E dopo la grande partecipazione che ha raccolto “Pescara Ora o mai più”, Confindustria già prepara una nuova manifestazione, portando in piazza Salotto il settore edile. «Se siamo arrivati a questo punto è proprio perché la situazione non è più gestibile», ha commenta il direttore generale di Confindustria Pescara Luigi Di Giosaffatte -.È chiaro che Confindustria non ha nel suo Dna la discesa in piazza, ma in questo momento era l’unica cosa che restava da fare»

A Chieti si parla di ripresa possibile Si è parlato di strategie per uscire dalla crisi, nel corso dell’ultima assemblea annuale di Confindustria Chieti che si è svolta a Lanciano. Tra i relatori alle due tavole rotonde, dedicate agli imprenditori e alle istituzioni Giovanni Legnini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Raffaele Bonanni, segretario Generale CISL, il presidente Piccola Industria Confindustria Vincenzo Boccia. «Faccio un appello a tutti affinché i portatori del nulla vengano allontanati dalla “squadra” che invece vuole vincere tutte le sfide portando eccellenza in tutti i settori di sviluppo dove la coesistenza è possibile nel rispetto delle regole – ha dichiarato Paolo Primavera, presidente di Confindustria Chieti nel corso dell’intervento alla manifestazione “La ripresa possibile”-. Oggi Vi chiedo di condividere la nostra voglia, oltre che somma necessità, di voltare finalmente pagina: lavoriamo insieme per trovare soluzioni. La ripresa, di cui si intravede una possibilità, tema del nostro incontro, deve essere resa possibile e sostenuta. Deve essere l’obiettivo primario, unico, di tutti noi. Nessuno può e deve avere la presunzione di essere in possesso della ricetta giusta. Ma assieme possiamo impostare una strategia, inquadrare le leve cruciali che condurrebbero al rilancio dell’economia della nostra Provincia e del nostro “forte e gentile” Abruzzo». L’incontro è stata l’occasione di ripercorrere punti di forza, come l’automotive, il settore energia, il turismo, l’agroalimentare e di debolezza, le infrastrutture, del territorio.

21


» di Marcella Pace e Eleonora Lopes

L’Abruzzo

e il suo sviluppo, parola all’esperto Viaggio nell’economia regionale, grazie al nuovo libro di Giuseppe Mauro

“A

Il professor Giuseppe Mauro

bruzzo Mezzogiorno Europa. Scritti intorno a una prospettiva di sviluppo”. È questo il nuovo libro del prof. Giuseppe Mauro, edito da Carabba, pubblicato lo scorso giugno. Il volume raccoglie una ricca serie di

interventi e scritti del professore ordinario di Politica Economica del dipartimento di Economia Aziendale dell’Università Chieti-Pescara, elaborati in oltre un ventennio, con lo scopo di mettere in luce cambiamenti e prospettive di sviluppo della nostra regione.

L’INTERVISTA Giuseppe Mauro professore ordinario di Politica Economica del dipartimento di Economia Aziendale dell’Università Chieti-Pescara

 Prof. Mauro, come è nata l’idea di questo nuovo libro? «Questo volume non vuole essere una semplice raccolta di interventi e saggi distribuiti in un ventennio. L’idea di fondo è stata quella di

22

cercare di cogliere i cambiamenti dell’apparato produttivo, le trasformazioni avvenute nel tessuto sociale e le prospettive di crescita dell’Abruzzo».  Facciamo una panoramica sullo stato dell’economia nella nostra

regione... «L’Abruzzo non è il Mezzogiorno. Al suo interno operano grandi gruppi industriali, esiste un’estesa rete di piccole e medie imprese ed un’imprenditorialità diffusa, nonostante una


in primo piano

La copertina del libro del professor Mauro

burocrazia costosa e inefficiente. Può offrire un turismo di qualità ed un patrimonio ambientale su cui puntare per un modello di sviluppo più ricco e articolato. Dispone di tre Università in grado di assicurare informazione e ricerca e possiede un capitale sociale non trascurabile per solidarietà e relazioni interpersonali».  In questo libro ha dedicato un capitolo alla figura dell’economista Federico Caffè, forse troppo spesso dimenticato... «Federico Caffè è stato uno dei più grandi economisti del dopoguerra. Ci sono almeno tre aspetti che rendono importante il contributo di questo originale intellettuale. Il primo riguarda i costi sociali che bisogna sopportare in relazione a determinate forme di organizzazione produttiva. Il secondo aspetto è legato all’instabilità della macroeconomia, ai temi della globalizzazione dei mercati. Il terzo filone infine riguarda le riflessioni sul ruolo dell’oro, del dollaro, della crisi petrolifera e del tessuto produttivo dell’economia italiana. Ciò che rende Caffè un grande maestro è la profonda dimensione etica delle sue teorie economiche».  Che momento sta vivendo l’export nella nostra regione?

«In Abruzzo, nel 2011 sia le esportazioni che i posti di lavoro sono cresciuti rispettivamente del 15% e del 2,6%, rispetto al 2010. Questo dato è testimonianza del fatto che la struttura produttiva regionale risente molto dell’evoluzione dei mercati nazionali e internazionali; è conferma della vocazione industriale del nostro tessuto imprenditoriale e riflette i cambiamenti rispetto alla situazione del 2009. La crisi sta ridisegnando lo scenario competitivo delle imprese abruzzesi. Il recupero medio delle esportazioni è del 95%, con punte superiori al passato nei mezzi di trasporto, nell’alimentare e nella gomma. La nostra economia può contare, dunque, su unità produttive capaci di reagire alla globalizzazione, ai nuovi competitor e alla nuova divisione del lavoro e imprese.  Qual è il compito degli istituti di credito e come devono sostenere le nostre imprese? «Il ritorno alla crescita è la condizione indispensabile per convincere i mercati sulle possibilità del paese di creare le risorse necessarie al fine di ripagare il debito contratto in Abruzzo. In questo contesto l’immissione di liquidità nel sistema economico da parte del sistema bancario rappresenterebbe un importante contributo per attenuare la gravità della crisi economica. Fino ad ora le banche locali hanno assistito le esigenze finanziarie di famiglie e imprese con tassi di crescita degli impieghi al di sopra della media nazionale. Ora sarebbe auspicabile che tale comportamento coinvolgesse l’intero sistema bancario e non solo il territorio».  Quale contributo possono dare i nostri giovani, ed in particolare le donne per la crescita del territorio? «È opinione condivisa che maggiori tassi di occupazione femminile producono un effetto positivo sul prodotto interno lordo. Si è anche diffuso il termine womeneconomies, ad indicare una corrente economica che postula l’importanza del lavoro delle donne per favorire le dinami-

che di sviluppo di una economia. La componente femminile costituisce un serbatoio di risorse inutilizzate e un potenziale di crescita che al momento si ritiene sprecato. Stesso discorso vale per l’occupazione giovanile che rappresenterebbe una grande opportunità per riprendere il cammino dello sviluppo».  Quale importanza ricoprono i distretti industriali? «I distretti costituiscono una grande risorsa per l’Abruzzo, che per molto tempo hanno dato forza e competitività alla filiera della piccola impresa e dunque vanno curati e potenziati. In Abruzzo ve ne sono quattro, Vibrata-Tordino Vomano; Maiella; Piano del Cavaliere e quello del Vastese. É soprattutto attraverso queste realtà che si può realizzare quel rapporto di interdipendenza tra locale e globale.  Qual è a suo avviso il rapporto che dovrebbe esserci tra etica ed economia? «La crisi che ha colpito l’economia mondiale, una crisi che trae origine da una finanza spregiudicata, ha reso di grande importanza l’Enciclica Caritas in Veritate, che afferma “che lo sviluppo è impossibile senza uomini retti, senza operatori economici e politici che vivono fortemente nelle loro coscienze l’appello del bene comune”. Oggi purtroppo, invece, nella teoria dominante il sistema dei valori viene relegato nell’ambito delle preferenze private dell’individuo, espellendo le considerazioni etiche dall’impianto teorico».  Non poteva mancare nel suo libro un capitolo dedicato all’Aquila... «Già prima del terremoto del 6 aprile, la provincia dell’Aquila manifestava un andamento dell’economia precario. Ovviamente la tragedia del sisma ha aggravato questo scenario, provocando ripercussioni sull’intero territorio regionale. Oggi si possono aprire grandi opportunità per L’Aquila e per l’Abruzzo, tali da poter influenzare positivamente l’attività economica e l’occupazione»

23


» di Denia Di Giacomo

I nuovi emigranti Esattamente come accadeva agli inizi del ‘900 oggi si assiste ad una nuova forma di emigrazione, l’ormai nota “fuga dei cervelli”. Migliaia di giovani talenti italiani che ogni anno lasciano il nostro paese per cercare lavoro all’estero. Dati alla mano, vediamo il perché

A

ll’inizio del ventesimo secolo il fenomeno dell’emigrazione per il nostro paese era all’ordine del giorno. Lo stereotipo dell’emigrante italiano era quello di un giovane pieno di speranze, accuratamente riposte nella tanto famosa valigia di cartone. Persone prive di istruzione che si avventuravano verso paesi completamente sconosciuti, affrontando praticamente l’ignoto. Le motivazioni erano quasi sempre le stesse: la ricerca di un lavoro e la speranza di una vita migliore per se e per la propria famiglia. Oggi, strano a dirsi, il nostro paese sta nuova-

24

mente vivendo il fenomeno emigratorio e mentre migliaia di persone sbarcano sulle coste italiane con la certezza di trovare un posto migliore dove vivere, altrettanti giovani italiani salgono sull’aereo per fuggire letteralmente dal nostro paese, convinti che non ci siano più le condizioni per potervi costruire il proprio futuro. Il profilo del nuovo emigrante è però molto cambiato, ci troviamo davanti ad un laureato, con delle ottime prospettive professionali, che ha viaggiato spesso e che nella maggioranza dei casi non ha famiglia. Rispetto al passato la nuova emigrazione italia-


in primo piano

na assume dunque forme talmente diverse da un tempo da non poter essere ancora catalogabili. Purtroppo ad oggi, non esistono dati completi sulla quantità di questi “giovani in fuga”, oltre metà di loro sono infatti invisibili all’A.I.R.E. - Anagrafe Italiani all’Estero- e questo li rende fantasmi ai sondaggi. Stesso discorso per gli

abruzzesi, la nostra regione contribuisce infatti a pieno titolo a questa triste evasione di talenti ma non è possibile (almeno non ancora) ottenere dati ufficiali. Nel parlare del fenomeno si tenta dunque di fare una stima plausibile attraverso una comparazione tra i dati Eurostat, Istat e Anagrafe Italiani Residenti Estero (Aire).

QUANTI CERVELLI IN FUGA? Cerchiamo dunque di dare alcuni dati sul fenomeno. Innanzitutto è plausibile stimare in circa 60mila i giovani “under 40” che lasciano l’Italia ogni anno, a maggio del 2012 solo in Germania, si sono registrati ben 232.800 lavoratori italiani. Molto interessanti da analizzare sono i risultati di un questionario messo on line sul sito www. altreitalie.it da novembre 2012 fino a fine febbraio 2013. Il questionario, dal titolo “Nuove mobilità o nuove migrazioni”, pur raccogliendo le risposte da parte di utenti “in ombra” rispetto alle statistiche ufficiali, porta alla luce un quadro in linea con i risultati delle stesse, parlando di giovani per il 67% provenienti dal Nord Italia, il 16,42% dal Centro e il 16,54% dal Sud. Per la maggior parte risiedono all’estero da meno di quattro anni: e ben il 43% di loro è single. Mentre in Italia il numero dei laureati continua a rimanere sulla bassa soglia del 20%, il numero degli stessi raggiunge il 56% tra i ragazzi che emigrano all’estero, dei quali il 13,3% di loro ha un dottorato e l’8,1% un post-doc. Ecco il perché si parla tanto di “fuga di talenti”, si tratta infatti di una vera e propria emigrazione di dottori, che nella loro moderna valigia portano motivazioni simili a quelle dei bis-nonni, poiché comunque legate alla ricerca di un lavoro, ma in questo caso si tratta di un lavoro qualificato e ben retribuito, come dimostrano le percentuali degli impieghi ricoperti all’estero dai nostri connazionali: il 18% ha un incarico di dirigente o quadro, il 21% di docente universitario, il 14,6% di ricercatore. Motivi di studio e ricerca di una migliore qualità della vita si collocano al secondo e terzo posto, rispettivamente, nei motivi di espatrio.

Tra le domande proposte nel questionario del Centro AltreItalie c’era: “perché partire?”, le risposte sono un vero e proprio atto d’accusa ver-

Si stima che circa 60mila i giovani under 40 lascino ogni anno l’Italia e il 41,3% dei giovani emigrati all’estero esclude di farvi ritorno

so l’Italia, additata come un Paese “allo sfascio”, “senza prospettive”, “ingiusto”, “corrotto e senza senso civico”, con cui “non ci si identifica più”. Mentre il confronto con l’estero vede “opportunità di crescita professionale, umana e individuale” per sé e per i propri figli, “meritocrazia e opportunità che in Italia ci sogniamo”. I paesi che più degli altri accolgono i sogni e le speranze dei nostri giovani talenti sono: Germania, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Spagna. È una scelta che prescinde anche dalla lingua dunque, che come criterio di scelta è stata segnalata solo dal 27% delle persone e l’avere studiato nel Paese stesso soltanto il 23%. Arriviamo all’ultimo triste dato, quello del ritorno in Italia, che è certo solo per il 18,7% degli emigrati,il 40% si dice invece incerto, mentre il 41,3% lo esclude a priori. Ma perché non vogliono tornare? Cosa dovrebbe cambiare in Italia per farli tornare? A questa domanda hanno risposto “tutto”

FONTI: http://fugadeitalenti.wordpress.com http://www.forexinfo.it www.repubblica.it

25


Le nostre proposte immobiliari residence Panorama - via Della Torre, (Silvi)

residence Borghese - via Canova (Pescara)

I principali cantieri attivi capannone 10.000 mq coperti (Chieti)

complesso Torri Camuzzi (Pescara)

Via Mulino del Gioco, 12 65013 Città Sant’Angelo (PE) Tel. 085.9506425 · Fax 085.9506782 www.sopescostruzioni.it info@sopescostruzioni.it


in primo piano » di Denia Di Giacomo

La distruzione in un attimo

Sono le 10.25 di un tranquillo 25 luglio, quando Città Sant’Angelo viene scossa da un fortissimo boato, accompagnato da un fungo di fumo che si alza dalla frazione di Villa Cipressi, l’azienda dei fuochi pirotecnici Di Giacomo, con l’intera famiglia, è distrutta

A

lcuni testimoche stavano lavorando in ni riferiscono azienda, ci sono anche i vidi aver sentigili del fuoco e i sanitari del to lo scoppio 118 appena scesi dall’elisocpersino a Pineto. Da tutto corso arrivato da Pescara e il litorale di Montesilvano, dall’ambulanza di Penne, Pescara, Silvi e aree limitroche vengono travolti dalla fe si nota immediatamente terza esplosione quella fatale La collinia sventrata dall’esplosione della fabbrica Di Giacomo questo enorme fungo che si al giovane Alessio. alza dalla cittadina angolana, tra l’altro in festa, poiché Villa Cipressi diventa immediatamente zona off limits, impegnata nella manifestazione Dall’Etna al Gran Sasnon si entra e non si esce, è necessaria la massima cautela, so. proprio come se fosse una zona di guerra. A provocare lo scoppio è l’esplosione della fabbrica di I funerali delle vittime si sono svolti lo scorso primo agofuochi d’artificio dei Fratelli Di Giacomo, un’azienda sto a Città Sant’Angelo, e in quella giornata è stato distorica di Città Sant’Angelo da oltre trent’anni impechiarato il lutto cittadino. Una folla commossa ha accolto gnata in una delle arti più belle e pericolose dell’uomo. con un grande applauso gli artefici di tanti colorati sogni È subito emergenza, l’intera frazione di Cipressi è in periche così spesso riempiono le nostre notti d’estate, “grandi colo, l’azienda Di Giacomo conserva circa 100 quintali lavoratori”, come li ha anche definiti Gabriele Florindi, di materiale esplosivo, in uno dei periodi di maggior casindaco della cittadina angolana, persone oneste e laborico lavorativo, e gli scoppi si susseguono sino a fermarsi riose che tutti conoscevano per la passione con cui riua quattro, enormi, fragorosi e pericolosissimi. I danni, scivano a svolgere il loro lavoro, un lavoro costruito con tra calcinacci, fuoco e vetri rotti, ricadono in un raggio anni e anni di esperienza sulle spalle. di cinque chilometri, sette dei nove depositi sono rasi Una famiglia distrutta, un’azienda rasa al suolo, uno sceal suolo, una collina è praticamente sventrata, fiamme nario che mai nessuno avrebbe potuto immaginare. Anovunque, desolazione e soprattutto panico, i soccorsi arcora oggi sono in corso i lavori di bonifica dell’area, menrivano da ogni dove. tre la Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo Il bilancio definitivo della tragedia è di nove feriti e quate omicidio plurimo colposo a carico di ignoti. Abruzzo tro deceduti, quest’ultimi tutti della famiglia Di GiacoImpresa si occupa di imprese ed imprenditori, ma quanmo: Mauro, 50 anni, Federico, 46 anni, e Roberto, 39 do delle vite umane vengono spazzate via nel giro di un anni, ritrovati a valle del gigantesco cratere della collina minuto e quando questo accade nel corso della propria di Villa Cipressi e infine Alessio, 22 anni, (figlio di Mauattività lavorativa, non possiamo assolutamente esimerci ro), morto a causa della terza esplosione nel tentativo di dal pubblicare parole di commiato e di dolore, con l’assoraggiungere suo padre. Tra i feriti, oltre a tutti coloro luto rispetto che prima di tutto si deve alla vita

27


La dottoressa Gabriella Di Muzio, insieme al team di Laser Lab

28


cover story

LASER LAB INNOVARSI

PER CRESCERE Laboratorio di Analisi Chimiche, fisiche e microbiologiche ad altissima tecnologia, la Laser Lab, capitanata dalla vulcanica Gabriella di Muzio, è in Italia una delle più grandi realtà del settore, con oltre 80 dipendenti

» di Eleonora Lopes - foto di Lucia Perricone

I

continui investimenti, le grandi innovazioni tecnologiche, l’alta professionalità dei propri dipendenti fanno della Laser Lab il leader del Centro sud Italia ed uno tra i primi laboratori in Italia, che opera su tutto il territorio nazionale con le più grandi aziende. La Laser Lab, laboratorio di Analisi chimiche, fisiche e microbiologiche ad altissima tecnologia, è una grande realtà, con oltre 80 dipendenti, di cui 50 laureati ed una mission, “Crescere per far crescere”, che è diventata anche la filosofia aziendale che si respira ovunque e che si trova anche scritta a carattere cubitali sul muro della grande sala formazione. La Laser Lab nasce nel 1994 per mano della dottoressa Gabriella Di Muzio, una donna vulcanica ed intraprendente con il sogno di diventare imprendi-

29


trice. Sogno che si realizza negli anni, raggiungendo in poco tempo traguardi ambiziosi e importanti successi a livello nazionale. Accanto a lei, in questa travolgente avventura, ci sono il figlio Marcello, pilastro dell’azienda che ha creato anche tutto il sistema informatico di cui oggi la Laser Lab può andarne fiera, e altre due socie fondatrici, Simona Romeo, dottore chimico, direttore del laboratorio e Tina Fantozzi, microbiologa responsabile del settore Microbiologia, due donne che con impegno, competenza e professionalità hanno contribuito alla crescita di un team vincente. La Laser Lab strategicamente attenta alla valorizzazione delle risorse umane, investe continuamente nell’innovazione tecnologica, nell’informatizzazione, nella formazione tecnica dei suoi addetti e nello sviluppo di un ambiente lavorativo il più favorevole possibile. I 15 laboratori Laser Lab dislocati in oltre 2000 metri quadrati su 4 piani, nella sua sede operativa, nella zona industriale di Chieti Scalo, sono dotati delle più moderne e sofisticate apparecchiature di analisi completamente informatizzate ed automatizzate, in grado di lavorare 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. Oltre alla strumentazione presente nei laboratori interni, la Laser Lab dispone di 9 laboratori mobili dotati delle più sofisticate strumentazioni, di cui 4 per il monitoraggio in continuo della qualità dell’aria e 4 laboratori mobili per le verifiche dei sistemi di monitoraggio in continuo delle emissioni (SME) ed un laboratorio mobile per effettuare analisi direttamente in sito con strumentazioni particolari con base basculante. Tutti gli sforzi dell’azienda sono sempre improntati ad ottenere una maggiore assicurazione della qualità dei risultati tendenti a errori “zero”. Tutta la strumentazione dedicata a specifiche attività di analisi, il personale organizzato in gruppi di lavoro con addestramento specifico, la costante partecipazione a circuiti interlaboratori nelle diverse

Lo stand Ecomondo 2012

30


cover story

La dott.ssa Romeo consegna un diploma a una stagista dell’Istituto Tecnico Agrario Cuppari

matrici testimoniano e garantiscono la competenza tecnica, l’imparzialità e l’affidabilità dei risultati analitici. Il personale, altamente qualificato, è in grado di fornire il miglior approccio e le migliori tecniche analitiche, in accordo con le autorità competenti, per adempiere ai requisiti normativi. La Laser Lab, attentissima alle certificazioni, è accreditata ACCREDIA (ufficialmente riconosciuto dagli organismi europei ed extraeuropei) per numerose prove come laboratorio di analisi operante in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005; il sistema di gestione per la qualità Laser Lab è certificato anche UNI EN ISO 9001:2008 e il sistema di gestione ambientale di Laser Lab è certificato UNI EN ISO 14001:2004. E inoltre, tra gli altri riconoscimenti, quello di “Laboratorio di Ricerca Altamente Qualificato riconosciuto dal MIUR”. La professionalità dei suoi tecnici e la politica di continui investimenti in settori innovativi e ad alto contenuto tecnologico hanno portato la Laser Lab a diventare leader nei servizi di analisi e di assistenza tecnica e scientifica, soprattutto nel settore ambientale. È proprio in questo settore che cerca di infondere la cultura dell’ambiente agli studenti delle scuole medie, superori e le università situate sul territorio, con un contatto continuo e costante e con contratti di scuola-lavoro. L’azienda, sempre all’avanguardia, ha stipulato inoltre convenzioni con varie università italiane mettendo a disposizione degli stage per formare i laureati in diverse discipline scientifiche ed avviarli al mondo del lavoro. «Oltre alla mia famiglia, un grazie di vero cuore –ci tiene ad evidenziare la dottoressa Di Muzio- lo rivolgo a tutti i collaboratori che con la mission di “Crescere per far crescere” hanno fatto si che l’azienda Laser Lab potesse raggiungere quei traguardi e quegli obiettivi così ambiziosi che si era prefissata sin dagli albori della propria esistenza».

Il dr. Marcello Di Muzio consegna un diploma ad uno stagista dell’istituto IPSIA

Una foto del Premio “Donne Impresa Industria 2010”

Un’immagine del Premio “Donna più 2011”

31


a tu per tu con Gabriella Di Muzio

 Oggi le aziende stanno vivendo

una fase molto difficile, come risente la Lase Lab di questa crisi? «Sin dall’inizio della nostra attività, nel 1994 abbiamo pensato che continui investimenti nell’alta tecnologica uniti a un’ottima informatizzazione, formazione continua del personale, uno strutturato e consolidato Sistema Qualità affiancato ad un attento ed oculato controllo di gestione ci avrebbero consentito di investire e crescere anche in momenti difficili. E così è stato. Le crisi sono cicliche, la storia ci ha dimostrato che ci sono periodi di prosperità e periodi di depressione, ma le aziende che guardano al presente e contemporaneamente progettano il futuro con l’esperienza del passato, sono quelle che possono superare anche periodi di crisi lunghi e difficili come questi. Anzi possono addirittura crescere, perché l’innovazione tecnologica continua e costante, anno dopo anno, giorno dopo giorno, unita all’informatizzazione di tutto il sistema ti fa restare sul mercato fornendo al cliente un servizio sempre più alto a prezzi sempre più competitivi».  Mi diceva che state attuando una politica di grande contenimento dei prezzi... «“Crescere per far crescere”, che vede a caratteri cubitali sul muro dell’aula formazione, è la nostra “mission”. In un territorio si cresce tutti insieme, se cresciamo noi, facciamo crescere i nostri clienti che per noi sono veri e propri “partners”, e se crescono i nostri clienti di conseguenza cresciamo anche noi. È la politica del moltiplicatore di keinesiana memoria. In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, dobbiamo contenere molto i nostri prezzi per sostenere i nostri partners, affinché, non solo possano ottemperare a tutte le disposizioni legislative, ma

32

migliorarsi continuamente, soprattutto in campo ambientale, un settore in continua evoluzione».  Vediamo in giro per l’Italia diversi laboratori mobili con la scritta Laser Lab.... «Noi lavoriamo in tutta Italia, isole comprese, con le più grandi aziende italiane. Oltre alla strumentazione presente nei laboratori interni, la Lase Lab dispone di 32 mezzi e diversi laboratori mobili».  Leggo nella vostra brochure aziendale che avete ottenuto numerosi riconoscimenti.... «Oltre all’accreditamento ACCREDIA per circa 400 metodiche di analisi ed oltre 2000 parametri, siamo in pochi ad avere tanti parametri accreditati, abbiamo anche la certificazione ISO 9001:2008, ISO 14001:2004, siamo un laboratorio di ricerca altamente qualificato riconosciuto dal MIUR, abbiamo l’iscrizione per analisi relative all’Autocontrollo-Haccp, riconoscimento del ministero per analisi amianto, per l’olio e numerosi altri riconoscimenti».  Quanti dipendenti ha la sua azienda? «La Laser Lab ha attualmente oltre 80 dipendenti regolarmente assunti, di cui 50 laureati in diverse discipline scientifiche in prevalenza chimici, biologi ed ingegneri, laureati in economia ambientale, economia e commercio, scienze ambientali, scienze e tecnologia animali etc. Molti dipendenti sono assunti nelle località in cui lavoriamo, come la Sicilia, la Basilicata, la Campania, l’Emilia etc. Quello che sta a cuore alla Laser Lab è che il dipendente lavori in un ambiente stimolante, sereno, dove l’ “affidabilità nei risultati” viene vissuta come una crescita professionale e personale; per questo la frase che il dottor Sergio


cover story

Marchionne, nostro concittadino, ha detto ai suoi collaboratori il primo giorno di insediamento FIAT “Voglio che la sera i risultati siano migliori di quelli che trovo la mattina” è diventata oltre che un obiettivo, una vera e propria filosofia di vita per ogni collaboratore Laser Lab».  Quali sono i prossimi obiettivi di Laser Lab? «Nella vita quello che conta sono i risultati, per avere grandi performances ci vogliono vari elementi. Prima avere un obiettivo chiaro, che non deve essere necessariamente la meta o il sogno dell’imprenditore, l’importante è che gli obiettivi dell’imprenditore e dei propri dipendenti non siano in contrasto, se l’imprenditore vuole far crescere la propria azienda e il collaboratore vuole la propria crescita personale, i due obiettivi coincidono; essere la guida dei propri collaboratori, essere il coatch, lavorare fianco a fianco, far sentire sempre la propria presenza; il know-how, sapere cosa fare, come fare, e quando fare, uno stato mentale positivo ed uno stato fisico efficiente, la collaborazione tra tutti i collaboratori, l’unione. La frase “l’unione fa la forza”, non è stata mai così vera. Questi elementi insieme producono una potente energia, necessaria per ottenere grandi performance, l’energia di un’azienda scaturisce dal cuore dei propri dipendenti».  Lei ha fatto della formazione, un suo pilastro professionale, come riesce a motivare i suoi dipendenti? «Generalmente in ogni azienda vi sono tre tipi di persone: quelle che non capiscono ciò che accade, quelle che guardano le cose accadere, e quelle che le fanno accadere. Queste ultime credono che nel proprio lavoro possono esprimere passione e divertimento, motivazione ed impegno. Sono consapevoli che tutti

questi fattori siano indispensabili per il proprio benessere prima che per i risultati dell’azienda. I valori intangibili di un’azienda, cioè quelli che non troviamo scritti in bilancio, sono i propri collaboratori. Per questo la leva principale per i nostri collaboratori è quella della crescita professionale, ogni dipendente viene scelto se sente realmente che è importante per lui “crescere, migliorarsi continuamente, puntare sulla propria persona”, la crescita personale deve essere la molla di partenza; l’ambiente stimolante ove tutti, ogni giorno imparano sempre di più, ove i problemi sono sentiti come un’opportunità di crescita, ove venire la mattina al lavoro non deve essere sentito come un peso, anche se si è consapevoli che il lavoro è sacrificio, ma è anche quel qualcosa che ti dà la dignità di uomo, questa è la forza del dipendente Laser Lab, rappresentato da una squadra competente, reattiva e veloce ove la cultura dell’appartenenza e della collaborazione è la forza motrice della Laser Lab. Mi prefiggo di aumentare l’autostima di ogni collaboratore, essendo consapevole che l’autostima non coincide con l’arroganza o con la prepotenza, ma con l’assoluto rispetto di sé e degli altri».  Quale strategia adottate verso i clienti? «Il cliente è il motore del nostro lavoro e noi dipendiamo da loro. Per questo ci dobbiamo impegnare per fornirgli un’esperienza positiva, dobbiamo fornirgli esattamente ciò di cui ha bisogno, i clienti se lo diranno l’un l’altro, il passaparola rappresenta ancora oggi un’arma molto efficace. La chiave della longevità di ogni azienda è continuare a fare ciò che l’azienda sa fare meglio degli altri e proseguire continuamente sulla strada del miglioramento, senza mai fermarsi. Si tratta di far giungere questo messaggio al

cliente, non a parole, ma con i fatti. Ciò che conta è l’azione. “Ben fatto è meglio che ben detto” diceva Benjamin Franklin. Siamo una squadra affiatata e questo affiatamento lo trasmettiamo anche nel rapporto con i clienti che ci apprezzano ogni giorno di più».  Come vede il futuro dottoressa Di Muzio? «Un’azienda deve essere sempre pronta a rivoluzionarsi, e la cosa più importante è cogliere il giusto momento del cambiamento; oggi c’è grande bisogno di affrontare le nuove sfide competitive mantenendo alta la vitalità dell’azienda, il cambiamento deve essere visto come un’opportunità. Stiamo attraversando una fase di grandi trasformazioni, questa crisi lunga e dolorosa ci deve far capire che dobbiamo guardare avanti, il passato è morto, le aziende devono svilupparsi su modelli diversi, oggi i cambiamenti sono globali, oggi come non mai la potente metafora coniata dallo studioso Lorenz, secondo la quale “il lieve battito di ali di una farfalla a Pechino può trasformarsi in un uragano in Amazzonia”, esprime in modo efficace l’era che stiamo attraversando. Ci sono situazioni e momento storici, oggi “piccolo è bello” non è più efficace ed efficiente. Questo è il momento storico della Laser Lab, un’azienda sana con un buon fatturato, un grande mercato e un ottimo utile, che per mantenere alta la sua vitalità, aumentate la propria efficienza e la propria produttività vede necessario un profondo mutamento per vedere nel proprio futuro la possibilità di raddoppiare in poco tempo il proprio fatturato. Chiudo con una frase di Paulo Coelho che mi ha accompagnato fin dall’inizio dell’attività: “Quando tu desideri qualcosa, tutto l’universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio”»

33


· Consulenza Direzionale · Consulenza Legale · Incarichi Professionali e Finanza Straordinaria · Consulenza Contabile e Fiscale · Consulenza del Lavoro · Consulenza Finanziaria · Certicazioni Sistemi di Gestione e di Prodotto · Organizzazione Aziendale e Controllo di Gestione · Sicurezza negli ambienti di Lavoro

INCACONSULT IN INC ACO ONSU ULT & PART P PARTNERS ART R NER RS S S.r.l. l Via Po, 107 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) · tel. 085.440681, fax 085.4406899 Via Nazionale, 14/A · 66024 Altino (Ch) · tel. 0872.985929, fax 0872.983421 Via Anelli, 52 · 66054 Vasto (Ch) · tel. 0873.361983, fax 0873.365327 www.incaconsult.it · info@incaconsult.it


incarichi&carriere CITTA’ DELL’OLIO, DI GIULIO ELETTO IN CONSIGLIO NAZIONALE

Stefano Di Giulio, consigliere comunale di Tocco da Casauria, è il nuovo rappresentante per l’Abruzzo in seno al Consiglio Nazionale delle Città dell’Olio, l’Associazione che riunisce Comuni, Province, Comunità Montane e Camere di Commercio a chiara vocazione olivicola. «Sono onorato di ricoprire questo nuovo incarico all’interno della rete Città dell’Olio. Entrare a far parte di questo circuito – ha spiegato Di Giulio - è stato uno dei primi atti della nostra amministrazione e considero questo importante riconoscimento un premio al lavoro svolto con grande passione in questi anni, ma soprattutto un punto di partenza, un’occasione per far crescere la Regione Abruzzo all’interno dell’Associazione e mettere in campo iniziative ancora più efficaci nel campo della valorizzazione del patrimonio olivicolo toccolano e abruzzese». «L’elezione di Stefano Di Giulio all’Assemblea nazionale delle Città dell’Olio – ha aggiunto il sindaco Luciano Lattanzio - mi riempie d’orgoglio e rappresenta non solo il riconoscimento all’interno dell’associazione e il risultato dell’impegno quotidiano, ma anche il segno che Tocco da Casauria sta tornando a collocarsi al centro dei tavoli decisionali grazie al lavoro di squadra dell’amministrazione comunale che intende portare avanti politiche mirate alla salvaguardia del paesaggio olivicolo, e non solo. Un patrimonio inestimabile da tutelare».

CDO ABRUZZO E MOLISE, RANALLI CONFERMATO PRESIDENTE

Rinnovi e conferme nel consiglio direttivo della Compagnia delle Opere Abruzzo Molise, per il triennio 2013-2016. Giuseppe Ranalli, imprenditore pescarese presidente di Tecnomatic Group, continuerà a presiedere la Cdo. Confermato anche il direttore generale Antonio Dionisio. «Continuerò a guidare Cdo Abruzzo e Molise – ha commentato Ranalli - con lo stesso spirito di questi anni: valorizzando e coinvolgendomi in questo movimento di imprenditori impegnati nel loro lavoro da protagonisti. Non, dunque, un’associazione precostituita ma, piuttosto, un’esperienza che esiste e cresce se innanzitutto i suoi soci desiderano una crescita personale e, inevitabilmente, il bene di tutti. Senza la persona non esiste l’aggregazione sociale in cui si implica, come la stessa impresa e un’associazione quale la Cdo». «Continueremo nel lavoro di affiancamento ai nostri associati – ha aggiunto Antonio Dionisio - in un momento particolare in cui gli imprenditori chiedono alla loro associazione proposte concrete per non lasciarli soli nel difficile compito di cambiamento che la situazione attuale gli sta chiedendo. In particolare, l’accompagnamento a verificare nuovi strumenti per la crescita quale l’aggregazione tra imprese, il percorso verso l’internazionalizzazione e l’accompagnamento al miglioramento dell’accesso al credito saranno i tre aspetti che qualificheranno e contraddistingueranno il nostro lavoro per i prossimi tre anni».

LORENZO CIROTTI ALLA GUIDA DI API PESCARA

Lorenzo Cirotti è il nuovo presidente del consiglio direttivo dell’Api Pescara. Cirotti subentra a Domenico Tronca che per motivi strettamente personali non ha potuto continuare il suo mandato e che ha inviato i più cordiali ringraziamenti a tutti gli associati che in questi anni lo hanno supportato nelle attività associative. Il neo designato presidente Cirotti rimarrà in carica fino alla fine del mandato previsto per maggio 2014.

35



incarichi&carriere

ANCE TERAMO, BECCACECI E’ IL NUOVO PRESIDENTE

Novità in casa Ance Teramo. Vittorio Beccaceci, 45 anni, già vicepresidente dell’Ance Teramo e presidente dell’EFSE - Scuola Edile/Cpt, imprenditore edile e turistico di Mosciano Sant’Angelo, specializzato in appalti pubblici e nell’edilizia privata, residenziale, commerciale e terziaria, componente del CdA e della Banca di Credito cooperativo dell’Adriatico teramano, è il nuovo presidente. «L’ANCE Teramo - ha affermato il neo eletto- ha registrato una straordinaria partecipazione degli imprenditori aderenti che conferma l’importanza dell’Associazione in un momento eccezionalmente difficile per il settore. Sin dalle prossime settimane sarà necessario proseguire nelle azioni di rivendicazione e tutela del comparto, già avviate nello scorso mandato, decisive per la sopravvivenza della categoria». Questi i 20 componenti per il prossimo triennio: Giuseppe Cingoli, Luigi De Lauretis, Alessandro D’Eugenio, Armando Di Eleuterio, Luciano Di Filippo, Agostino Di Giannatale, Diego Di Sabatino, Silvestro Diodoro, Andrea Fabbii, Raffaele Falone, Ezio Iervelli, Antonio Mandolese, Mario Marano, Pasqualino Marano, Carlo Palumbi, Giovanni Patella , Valentino Piergallini, Armando Porcinari, Eddy Rastelli e Roberto Sposetti.

MARIANO MONACO NEL CONSIGLIO NAZIONALE DI FEDERMOBILI

L’imprenditore di Mosciano Sant’Angelo, Mariano Monaco, è stato nominato Rappresentante dei Soci sostenitori nel consiglio nazionale di Federmobili, per il quinquennio 2013-2017. Classe ‘70 alla guida del Gruppo Euromobili, Monaco è il primo abruzzese ad entrare a far parte del consiglio nazionale. Oltre del settore mobili, Monaco si occupa da oltre 10 anni anche di quello immobiliare, con una società di gestione e costruzione degli immobili. La sua passione per l’arte lo ha spinto a fondare, due anni fa, l’associazione culturale “Mo’Art” di cui è il presidente.

L’ABRUZZESE VAGNOZZI NELLA GIUNTA DI CONFINDUSTRIA ALBERGHI

Incarico nazionale per Giuseppe Vagnozzi, vicepresidente di Federturismo Abruzzo, che entra a far parte della Giunta dell’Associazione italiana Confindustria Alberghi. «E’ un momento complesso per le nostre imprese che si trovano a vivere una congiuntura economica senza precedenti e il fare sistema, il fare squadra, può rappresentare l’unica mossa vincente. – ha commentato Vagnozzi – Sono soddisfatto per la nomina, da sempre ho creduto nella forza e nelle enormi possibilità dell’associazionismo capace di conferire anche a piccole realtà imprenditoriali una grande, infallibile forza e rappresentanza. La condivisione di best pratice, esperienze e soluzioni vincenti può rappresentare un netto snellimento dei processi di cambiamento ed efficientamento del Sistema. Mi impegnerò al meglio in questa nuova, importante sfida».

37



incarichi&carriere

DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI, MARCELLA CIPRIANI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Marcella Cipriani, 39 anni, presidente dell’Ordine provinciale dei dottori agronomi e forestali della provincia di Teramo, è stata eletta nel Consiglio nazionale. Per la seconda volta l’Abruzzo avrà un proprio rappresentante nel massimo organismo di governo della categoria. Prima di lei era toccato a Raffaele Trivilino, lancianese, adesso alla direzione del Polo regionale dell’Automotive. Il nuovo Consiglio dell’Ordine Nazionale resterà in carica fino al 2018 e sarà composto da 15 consiglieri in rappresentanza dei 92 ordini provinciali. «È un ruolo di grande responsabilità quello che i colleghi hanno voluto affidarmi in questo momento di grande cambiamento e di grande crescita per la nostra categoria – ha dichiarato la Cipriani-. Lavorerò con impegno al fianco degli altri 14 consiglieri eletti, in continuità con l’ottimo lavoro svolto dal Consiglio uscente. Il mio impegno al Consiglio Nazionale contribuirà a rendere più forte la nostra categoria anche in Abruzzo».

CONFINDUSTRIA, GENNARO ZECCA ELETTO PRESIDENTE SEZIONE ENERGIA PESCARA-CHIETI

Gennaro Zecca, direttore generale dell’azienda Odoardo Zecca srl di Ortona, è stato eletto presidente della sezione unificata energia Chieti-Pescara delle rispettive Confindustria, ponendo un nuovo tassello nel processo di avvicinamento tra le due associazioni. L’elezione è avvenuta a Pescara su convocazione dei presidenti di Confindustria Chieti e Confindustria Pescara, Paolo Primavera e Enrico Marramiero. Il neo presidente, dopo i ringraziamenti di rito per la fiducia accordata, ha tracciato le linee guida del suo mandato, chiedendo alle aziende di voler condividere, in modo sistematico, tempi e strumenti per la messa a fuoco di alcuni problemi/criticità del settore. «La sezione congiunta CH-PE - ha detto Zecca - dovrà essere un tavolo di lavoro allargato con scambi di conoscenza e collaborazione tra le aziende stesse. Solo grazie ad attività concertate e condivise riusciremo ad ottenere risultati proficui per le imprese del nostro importante e delicato settore, a favore dell’economia regionale tutta». Zecca sarà affiancato dal vice presidente, Carlo Cascella e dai consiglieri: Nicola Boschetti; Augusto Decina; Giovanni De Cristofaro; Paolo Di Felice; Severino Di Marco; Cristiano D’Ortenzio; Nicola Fabrizio; Donata Scanavino.

INCARICO NAZIONALE PER IL RETTORE INVERARDI

Il rettore dell’Università de L’Aquila, Paola Inverardi, ha ottenuto un nuovo incarico. Il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Maria Chiara Carrozza ha nominato i nuovi 14 rappresentanti nazionali italiani nel Comitato del programma quadro della ricerca europea per il periodo 2014-2020, “Horizon 2020”. Per l’area 4 - Information and Communication Technologies - è stata nominata la professoressa Paola Inverardi, rettore eletto dell’Università degli Studi dell’Aquila, direttore del dipartimento di ingegneria e scienze dell’informazione e matematica e docente di informatica dell’ateneo.

39



» di Luigi Carunchio

fisco

BANCA E IMPRESA,

COSA CAMBIA La sentenza n° 18541 del 2.08.2013 rafforza il principio già espresso in passato dalla stessa Corte Suprema di Cassazione, secondo il quale in giudizio la Banca deve produrre la sequenza integrale degli estratti conto

I

n questo periodo di forte restrizione finanziaria capita sempre più spesso che le aziende, già in difficoltà nel reperire nuova liquidità si vedano recapitare un ingiunzione di pagamento da parte della banca in relazione ad un esposizione debitoria passiva di C/c. A tal fine occorre porre in essere una serie di valutazioni che vadano a considerare le basi sulle quali l’Istituto ha fondato la sua azione, la documentazione contabile sulla quale è stato chiesto ed ottenuto il decreto ingiuntivo, sottoponendo il caso ad un professionista specializzato nella valutazione di tali aspetti ai fini della proposizione del giudizio di opposizione all’ingiunzione di pagamento. A rafforzare le valutazioni appena analizzate, è intervenuta nei giorni scorsi la Corte Suprema di Cassazione che con la sentenza n° 18541 del 2.08.2013 rafforza il principio già espresso in passato dalla stessa Corte, secondo il quale in giudizio la Banca deve produrre la sequenza integrale degli estratti conto. Nel corso del procedimento in questione la Banca aveva fatto valere il principio secondo il quale gli estratti conto costituiscono la puntuale rappresentazione contabile delle operazioni intercorse tra le parti in un periodo predeterminato e la loro non contestazione nel termine di 60 giorni dal ricevimento

ne sancisce l’approvazione e pertanto il correntista non ha diritto a ricorrere ad un decreto ingiuntivo per la sospensione del fido di c/c adoperandosi nel dimostrare l’applicazione di interessi superiori al tasso legale e la capitalizzazione trimestrale dei tassi di interesse. La risposta della Corte, in andamento costante con le precedenti sentenze n° 17679/2009 e 23974/2010, è che la mancata contestazione degli estratti conto oggetto di tacita approvazione in difetto di contestazione ai sensi dell’articolo 1832 del C.C. non vale a superare la nullità della clausola relativa agli interessi ultralegale, poiché l’unilaterale comunicazione del tasso di interesse non può supplire al difetto originario di valido accordo scritto. Inoltre la Banca faceva forza anche sul fatto che

41



fisco

non può desumersi una vera rappresentazione dei fatti analizzando solo gli ultimi dieci anni di rapporto bancario. Infatti l’articolo 119 del TUB riconosce al cliente il diritto di richiedere a proprie spese soltanto gli estratti conto degli ultimi 10 anni e l’articolo 2220 del codice civile afferma che le scritture contabili devono essere conservate per dieci anni potendo successivamente essere distrutte. Ora tali principi sono tra di loro in contrasto in quanto se si afferma la valenza solo degli estratti degli ultimi 10 anni, non può essere affermato il fatto che l’analisi è inficiata da una valutazione incompleta che non tiene conto del saldo di apertura dell’ultimo periodo considerato. Ne consegue che superata la fase monitoria in cui si producono gli ultimi estratti con la certificazione resa ai sensi dell’art. 50 TUB da parte del dirigente della banca ,che ne costituisce semplicemente un’attestazione di regolarità della tenuta contabile conto, nel successivo giudizio a cognizione piena, una volta contestati gli interessi ultralegali, la Banca è tenuta a produrre gli estratti conto a partire dall’apertura del conto corrente, anche oltre il decennio, perché non si può confondere l’onere di conservazione della documentazione contabile (articolo 2220 C.C) con quello di prova del proprio credito. Pertanto la Suprema Corte ritiene che la banca al fine di dimostrare l’esistenza e l’entità del proprio credito ha l’onere di produrre gli estratti a partire dall’apertura del conto, dovendosi escludere la idoneità probatoria del saldaconto, benchè certificato ai sensi dell’art. 50 del TUB. Esso, in caso di contestazione, non può integrare di per sé prova a favore dell’azienda di credito della entità del credito, in quanto atto unilaterale proveniente dal creditore e dovendo ritenersi eccezionale la valenza probatoria ad esso riconosciuta ai fini del conseguimento del decreto ingiuntivo. Altro elemento da valutare al fine di opporsi al decreto ingiuntivo, è la necessità della produzione in giudizio da parte dell’Istituto, del contratto di conto

corrente. La produzione del contratto è necessaria: per accertare se siano stati rispettati i requisiti, di forma e di sostanza, stabiliti dall’art. 117 TUB, il quale prevede che i contratti bancari devono essere redatti in forma scritta e che in caso di inosservanza della forma prescritta il contratto è nullo; per verificare la data di stipulazione, anche al fine di individuare la disciplina legislativa applicabile al caso concreto; per accertare e valutare le condizioni del rapporto bancario; e per verificare l’ammontare della somma capitale eventualmente affidata al correntista. La giurisprudenza ha evidenziato che è infatti noto che per dare efficacia dell’estratto conto quale titolo giustificativo della pretesa dell’importo del saldo attivo dallo stesso risultante, occorra l’esistenza di un contratto di conto corrente. Infatti la banca che afferma di essere creditore di una somma di denaro a saldo risultante dai complessi rapporti di dare ed avere, mediante la produzione degli estratti conto da lei stessa compilati, non soddisfa con ciò l’onere di provare il fondamento della proprio credito, ma semplicemente ne precisa in forma contabile il dettaglio. Di conseguenza l’Istituto che rivendichi la sussistenza e legittimità del proprio credito pecuniario, ha l’onere di fornire la prova della fondatezza della pretesa, attraverso la produzione in giudizio sia del contratto che degli estratti conto relativi all’intero rapporto di conto corrente. Infatti l’omessa produzione da parte della Banca del titolo contrattuale non consentirà al giudice: di conoscere i patti ivi intercorse tra le parti; di verificare la rispondenza di quelle pattuizioni ai requisiti inderogabili, di forma e di sostanza, di cui all’art. 117 TUB; di vagliare la giustificazione contabile e negoziale del saldo finale maturato a debito del correntista in pendenza dell’efficacia dell’originario titolo contrattuale e di depurare quel saldo dagli eventuali interessi anatocistici, invalidamente conteggiati, ex art. 1283 C.C.

La Suprema Corte ritiene che la banca al fine di dimostrare l’esistenza e l’entità del proprio credito ha l’onere di produrre gli estratti a partire dall’apertura del conto, dovendosi escludere la idoneità probatoria del saldaconto

e-mail: info@valoreassociati.it

43



» di Antonio Teti

ict

W i-Fi libero!

Ma siamo sicuri di essere sicuri? Con la fiducia concessa dal governo Letta al decreto Fare, che liberalizza completamente l’accesso pubblico alla rete Internet tramite sistemi Wi-Fi, si apre un nuovo contesto funzionale dai contorni ben più complessi. Si sta delineando uno scenario in cui è più difficoltoso conciliare la libertà di navigazione in Rete con l’esigenza di tutelare la sicurezza delle informazioni

D

opo il benestare della Camera, si attende la fiducia del Senato sul decreto Fare, in cui sono stati azzerati tutti gli emendamenti che andavano a complicare il processo di attuazione della liberalizzazione dell’accesso ad Internet per mezzo di sistemi WiFi. Ed è stato il presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia, con un suo intervento a chiarire che “L’offerta di accesso alla rete internet al pubblico tramite rete WIFI non richiede l’identificazione personale degli utilizzatori. Quando l’offerta di accesso non costituisce l’attività commerciale prevalente del gestore del servizio, non trovano ap-

plicazione l’articolo 25 del codice delle comunicazioni elettroniche di cui al decreto legislativo 1° gennaio 2003, n.259 e successive modificazioni, e l’articolo 7 del decreto-legge 27 luglio2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, e successive modificazioni”. Quindi liberi tutti! O meglio, tutti liberi di offrire connettività senza distinzione alcuna tra chi offre il servizio come attività principale o prevalente (aziende che operano nel settore delle telecomunicazioni) e chi lo fa all’interno di un servizio diverso (bar, ristoranti, alberghi, etc). Pertanto, se il decreto dovesse essere approvato in Sena-

Gli accorgimenti tecnici devono esistere e devono essere applicati per garantire una fruizione dei servizi in Rete corretta e sicura. È sempre il solito dilemma: maggiore libertà o maggiore sicurezza?

45



ict

to, non vi sarebbe alcun obbligo legislativo sull’introduzione di sistemi di monitoraggio della navigazione e di verifica dell’identità degli utenti che si collegano alla rete Internet. Tuttavia qualche perplessità sorge automaticamente. Infatti, se esaminiamo la Direttiva Europea 24/2006, non possiamo trascurare il passaggio in cui si cita proprio la conservazione dei dati per “garantirne la disponibilità a fini di indagine, accertamento e perseguimento di reati gravi”. Nell’art.5 (Categorie di dati da conservare) del suddetta Direttiva, si fa esplicito riferimento alla necessità dell’acquisizione e conservazione dei dati (punto 2 - per l’accesso Internet, la posta elettronica via Internet e la telefonia via Internet: i) data e ora del log-in e del log-off del servizio di accesso Internet sulla base di un determinato fuso orario, unitamente all’indirizzo IP, dinamico o statico, assegnato dal fornitore di accesso Internet a una comunicazione e l’identificativo dell’abbonato o dell’utente registrato). Fermo restando, quindi, che gli aspetti riconducibili alla responsabilità, sia per chi offre connettività che per chi la riceve, permangono senza ombra di dubbio, sembrerebbe che questa agognata liberalizzazione del Wi-Fi serva semplicemente ad eliminare a coloro che intendono offrire questo servizio, tutte le complicazioni derivanti dalle autorizzazioni e da alcuni altri aspetti tecnici sciropposi da gestire. A tal riguardo, e a quanto ci sembra di capire, spetterà ad ogni fornitore del servizio di connettività, introdurre o meno dei sistemi di autenticazione (username e password) per accedere alla Rete. Non bisogna dimenticare che, allo stesso modo, anche il fruitore del servizio (utente) potrebbe avere qualche perples-

sità nell’utilizzare una rete in cui non è chiara la proprietà e quindi le eventuali responsabilità. Sulla base di quanto esposto, personalmente ritengo che si debba garantire un minimo di sicurezza in termini di identificazione e tracciabilità di tutti coloro che accedono al servizio di connettività, anche in virtù della necessità del gestore di riservare l’accesso alla rete esclusivamente ai propri clienti. Anche se sono molte le voci che incitano alla liberalizzazione completa dell’accesso ad Internet ed alla eliminazione delle procedure di autenticazione e memorizzazione delle informazioni dei fruitori del servizio, permane l’indiscutibile necessità di identificare le responsabilità dirette nei casi di illeciti e crimini commessi nel Cyberspazio. Ed è anche ciò che ci impone la Comunità Europea. Gli accorgimenti tecnici devono esistere e devono essere applicati per garantire una fruizione dei servizi in Rete corretta e sicura. È sempre il solito dilemma: maggiore libertà o maggiore sicurezza? Come se non bastasse, altre nuvole sembrano rendere più cupo questo scenario. Secondo quanto riportato nelle settimane scorse, i fondi per la banda larga, previsti dall’Agenda Digitale, sono stati tagliati di ben 200 milioni di euro. Dai previsti 150 milioni, precedentemente assegnati al ministero dello Sviluppo Economico, siamo passati a 130 milioni di euro, insufficienti per garantire l’azzeramento del digital divide del Centro Nord entro il 2104. La buona notizie è che beneficeranno di ulteriori fondi le televisioni locali, alle quali non verranno applicati i tagli precedentemente previsti. Ma che fine hanno fatto la IPTV e la web TV?

47



» di Simone D’Alessandro

creatività

Mercato, democrazia, circolazione delle idee:

lo scontro tra Habermas e Streeck Le posizioni dei sociologi appartenenti all’ultima generazione della scuola di Francoforte

Jürgen Habermas

L

a tensione tra capitalismo e democrazia è tema da sempre dibattuto, ma solo recentemente rilanciato da intellettuali del calibro di Wolfgang Streeck e Jürgen Habermas, entrambi appartenenti all’ultima generazione della scuola di Francoforte. Il sociologo Streeck (allievo di Adorno negli anni ’70) - riprendendo tesi già presenti nell’articolo Il futuro della diversità dei capitalismi1 - ha recentemente pubblicato un libro dal titolo emblematico: Tempo guadagnato. La crisi rinviata del capitalismo democratico2. Andando alla radice della presente crisi finanziaria che interpreta come una fase all’interno della lunga trasformazione neoliberista del capitali-

smo del dopoguerra, iniziata già negli anni settanta, Streeck esamina la trasformazione del sistema degli stati europei: da stati fiscali fondati sulle imposte, a stati indebitati, a stati basati sul consolidamento. Streeck ritiene che l’integrazione economica europea stia privilegiando gli interessi di pochi turbocapitalisti. Ciò minerebbe le fondamenta della democrazia, della mobilità sociale e della libera circolazione delle idee. Per arginare questa deriva occorrerebbe tornare alle sovranità nazionali. Habermas, al contrario, ritiene che l’Unione Europea sia l’unico avamposto democratico in grado di conciliare o comunque comporre gli interessi, a volte contrapposti, tra per-

Dobbiamo semplicemente aumentare le possibilità per coloro che hanno idee ma scarsa capacità finanziaria per portarle avanti

49


COSTRUIAMO IL SUCCESSO DEI NOSTRI CLIENTI

Formazione

Finanza d’Impresa

Qualità e Ambiente

Sicurezza e Igiene nei Luoghi di Lavoro

Direzione d’Impresa

Sistemi Informatici Aziendali

Un’impresa vincente deve produrre qualità per soddisfare i clienti e generare valore per la sua proprietà, controllando i propri impatti ambientali, gestendo l’efficienza e l’efficacia delle sua attività, rispettando i diritti umani, per governare “il rischio imprenditoriale” e proporsi al mercato e al sistema creditizio come un brand impegnato nello sviluppo sostenibile, garanzia di continuità del business. Un modello organizzativo competitivo, ma anche agile e flessibile, deve controllare sistematicamente le proprie prestazioni, nella consapevolezza che il controllo genera attenzione e quindi pone le condizioni per incrementare il coinvolgimento e l’efficienza, in altri termini, garantire il successo della propria azienda. Profili Aziendali, partner delle imprese nel loro sviluppo, assiste i suoi clienti nel raggiungimento di questi obiettivi, mettendo a loro disposizione un gruppo di tecnici altamente qualificati in grado di implementare sistemi di gestione conformi ai più elevati standard internazionali. I numerosi interventi di successo già realizzati, sono la garanzia della nostra professionalità e competenza, che hanno guidato le nostre aziende clienti verso la certificazione, stabilendo precisi obiettivi temporali ed economici. La profonda conoscenza degli standard internazionali da parte dei propri tecnici, permette alla PROFILI AZIENDALI di realizzare sistemi integrati inerenti le diverse normative di riferimento, offrendo l’opportunità alle aziende di raggiungere i più elevati livelli di eccellenza. Servizi Offerti UNI EN ISO 9001:2008

UNI EN ISO 22000:2005

SA 8000:2001

UNI EN ISO 14001:2004

ECOLABEL

Regolamento EMAS

OHSAS 18001

BRC E IFS

UNI 10939:2001

Sede legale e Uffici: via Ungaretti, 4 - 64013 Corropoli (TE) Tel.: +39 0861 855809 - Fax: +39 0861 807035 E-mail: info@profiliaziendali.it Web: www.profiliaziendali.it


creatività

Wolfgang Streeck

sone e mercato. Secondo Streeck la situazione è così grave che ci sembra di capire sempre meno che cosa stia succedendo e in che modo si sia arrivati a questo punto. Negli anni Sessanta il sistema capitalistico guadagnò tempo con il welfare state di tipo keynesiano. Dopo la crisi petrolifera il sistema si servì del debito pubblico come grande ammortizzatore delle tensioni sociali e politiche. Oggi, per guadagnare tempo, il sistema trasforma l’Unione Europea in una macchina al servizio della finanza, imponendo l’austerità a molti, incrementando i profitti di pochi. In altre parole, i passi adottati dall’Europa negli ultimi sessant’anni non sarebbero altro che “mutazioni strategiche” utili a mettere ai margini la demo-

crazia, la creatività che viene dal basso e i diritti del lavoratore/consumatore. Di tutt’altro avviso sembra essere Habermas. Pur nella consapevolezza che il liberismo attuale sia caratterizzato da monopoli e da logiche nepotistiche contrarie agli ideali del libero mercato, il filosofo tedesco prende le distanze dalle posizioni neomarxiste di Streeck, rinnegando in parte le proprie radici. Habermas non crede nella capacità “auto-riflessiva” del sistema di potere di pensare in modo coerente a come ridurre le istanze democratiche. Il sistema prende decisioni contingenti, spesso prive di continuità. Da questo punto di vista Habermas mostra scetticismo di fronte alle presunte teorie “complottiste” che vedono un disegno preordinato rispetto a quello che succede. L’eccesso di variabili non permette il controllo, né la previsione, né il piano di lungo termine. Inoltre, è impensabile adottare modelli del passato per correggere le distorsioni del presente. Infine, la democrazia può salvarsi solo grazie alla realizzazione totale dell’Unione Europea che passa attraverso l’integrazione politica, fiscale e culturale. Ma l’Europa significa relazione basata sul noi (WirPerspektive la chiama Habermas, We-Relation la chiamerebbe un sociologo come Donati). Habermas, in questo senso, pur essendo tedesco non mostra simpatia per la politica della Merkel. La democrazia in Europa sarà possibile solo quando avremo il coraggio di accettare un più elevato livello di redistribuzione fra Stati tramite il bilancio dell’Unione. Come puntualizza anche Maurizio Ferrara sulle pagine del Corriere della Sera, a questo proposito “Mutualizzazione del debito, eurobond, unione bancaria: solo con questi strumenti è possibile uscire dalla crisi salvaguardando democrazia e solidarietà3”. Sinora la Germania è stata il maggiore beneficiario della moneta unica, mentre le altre nazioni sono rimaste al palo. A mio avviso il tema di fondo è che il sistema va riformato, ma non certo abbattuto. Se intendiamo il mercato da liberali (non da liberisti) e la partecipazione da democratici (non da demagoghi) dobbiamo semplicemente aumentare le possibilità per coloro che hanno idee ma scarsa capacità finanziaria per portarle avanti. Biodiversità culturale e mobilità sociale dovrebbero essere le parole d’ordine della “rinnovata” politica europea

1. Crouch C., Streeck W., Il futuro della diversità dei capitalismi, in Stato e Mercato, n. 1/1997, Il Mulino, Bologna. 2. Streeck W., Tempo guadagnato. La crisi rinviata del capitalismo democratico, Feltrinelli, Milano, 2013. 3. http://lettura.corriere.it/debates/il-dilemma-delleuropa-capitalismo-vs-democrazia/

51



» di Filippo Paolini

norme&leggi

Espropriazione dei crediti, la procedura si semplifica Tutte le novità per il mondo delle imprese con la Legge 228/2012

C

on la Legge 228/2012 è stata incisivamente modificata la procedura espropriativa dei crediti. Si tratta sicuramente della procedura esecutiva che più interessa il mondo delle imprese, sia come dirette “protagoniste” della stessa (si pensi ai tentativi di recupero del credito che si svolgono appunto tramite il pignoramento presso terzi), sia come soggetti terzi pignorati che, quali erogatori di somme a vario titolo (stipendi, corrispettivi, ecc.), possono vedersi citati in giudizio per determinare il trasferimento forzoso di quelle somme in favore di terzi soggetti. Per questo motivo è sicuramente opportuno che si conoscano i nuovi meccanismi del procedimento. La prima novità che deve richiamare l’attenzione è

la possibilità che il credito venga assegnato anche senza la dichiarazione del terzo pignorato. Infatti, se il pignoramento riguarda crediti di lavoro, vale a dire somme dovute a titolo di retribuzione, la mancata comparizione del terzo all’udienza equivale ad una non contestazione del credito pignorato: ciò significa che la non collaborazione del terzo non produrrà più uno “stallo” della procedura – come in passato – bensì determinerà un implicito riconoscimento delle somme dovute ai fini dell’esecuzione forzata. Lo stesso meccanismo si innesca qualora il pignoramento non riguardi crediti di lavoro. Come noto, in questo caso, il terzo pignorato deve rendere la dichiarazione con raccomandata. Ove non adempisse a questo obbligo, il

Se fino a prima dell’entrata in vigore della nuova legge “dimenticarsi” dell’atto non sarebbe costato nulla, oggi potrebbe rivelarsi molto pericoloso, perché ci si potrebbe ritrovare costretti a pagare un terzo pur non dovendo nulla al debitore di quel terzo

53



norme&leggi

Giudice fisserebbe una nuova udienza facendone dare comunicazione al terzo ed, in caso di mancata comparizione, si avrebbe un implicito riconoscimento del credito. Da questa procedura discende, evidentemente, la necessità per il terzo pignorato di stare ben attento alla notifica dell’atto di pignoramento. Infatti, se fino a prima dell’entrata in vigore della nuova legge “dimenticarsi” dell’atto non sarebbe costato nulla, oggi potrebbe rivelarsi molto pericoloso, perché ci si potrebbe ritrovare costretti a pagare un terzo pur non dovendo nulla al debitore di quel terzo. Si pensi ad un imprenditore che abbia già cessato un rapporto di lavoro e che abbia integralmente liquidato al dipendente le spettanze retributive: ricevere da parte di una terza persona un pignoramento di quel presunto credito del lavoratore ed ignorarlo, equivarrebbe a trasformare un debito inesistente verso il dipendente in un debito giuridicamente esigibile dalla terza persona. E’ vero che, dopo l’eventuale assegnazione, il terzo pignorato può impugnare la relativa ordinanza ma, da un lato, deve farlo entro venti giorni e, dall’altro, deve provare di non averne avuto tempestiva conoscenza per irregolarità della notificazione o per caso fortuito o forza maggiore. Chiaro, dunque, come la nuova procedura abbia compresso, in maniera pericolosa, i diritti dei terzi

pignorati. Altra novità è l’obbligo per il creditore pignorante di indicare la propria casella di posta elettronica certificata e questo perché il terzo pignorato potrà effettuare la dichiarazione non solo con l’ordinaria raccomandata ma anche a mezzo PEC appunto. In proposito, va evidenziato come sia assolutamente sconsigliabile effettuare dichiarazioni tramite mezzi di comunicazione diversi (fax, email ordinaria, ecc.), atteso che molti Tribunali ritengono tali comunicazioni non valide e, pertanto, procedono nell’attivazione del meccanismo di “mancata risposta/riconoscimento” sopra indicato. Da ultimo, va segnalata una importante semplificazione anche per ciò che concerne le eventuali contestazioni sorte sulla dichiarazione del terzo. Mentre prima il creditore che si trovava dinanzi a dichiarazioni non esaustive o non chiare - magari anche volutamente - non poteva far altro che instaurare un giudizio ordinario, allungando così in maniera consistente i tempi di realizzazione della pretesa esecutiva, oggi lo stesso creditore vedrà maggiormente tutelata la propria posizione: infatti, sarà lo stesso Giudice a risolvere le contestazioni, svolgendo i necessari accertamenti e decidendo con una semplice ordinanza, all’esito della quale la procedura espropriativa potrà tranquillamente giungere al termine

55



lavoro in corso

» di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

Dal Protocollo Expo 2015

una proposta in materia

di apprendistato

I

l 23 luglio scorso la Expo 2015 S.p.a. e le Organizzazioni Sindacali territoriali della Provincia di Milano hanno sottoscritto il Protocollo espositivo, al fine di individuare un coerente e condiviso quadro normativo in relazione alla disciplina dei rapporti di lavoro flessibile. Tra le forme contrattuali disciplinate, di particolare interesse risulta quanto disposto in materia diapprendistato. L’impiego strutturale di questo schema negoziale è, come noto, legato al rispetto della clausola di stabilizzazione, ovvero di quella regola che ad oggi impone al datore di lavoro la conferma di almeno il 30% dei lavoratori assunti con contratto di apprendistato. Da tale norma si è dedotta la funzione di placement, piuttosto che di flessibile acquisizione di forza lavoro, dell’apprendistato, posto che la sua concreta fruibilità nel tempo appare inscindibilmente legata alla stabilizzazione delle risorse assunte. Il Protocollo, al contrario, individua l’apprendistato per la assunzione di Lavoratori il cui orizzonte temporale non potrà trascendere la durata della manifestazione espositiva. È dunque evidente la scelta delle parti sociali di porsi su un binario diverso rispetto a quello prescelto dal legislatore, puntando sulla possibilità di collocare lavoratori formati sul mercato del lavoro, una volta venuta meno l’occasione formativa. Il ruolo del datore di lavoro quale erogatore di formazione esce fortemente vivificato da questo accordo, così come diviene preminente – nell’analisi dei tratti distintivi dell’apprendistato – la funzione dell’esperienza lavorativa

quale strumento di acquisizione da parte del lavoratore di competenze che lo aiutino successivamente a collocarsi sul mercato, una volta venuta meno l’occasione di impiego che ha indotto la stipula del contratto. In questa ottica, la clausola di stabilizzazione perde di centralità nella disamina della fattispecie, a favore di un approccio più mirato sulla effettività e sulla bontà del percorso formativo offerto al lavoratore. Proprio per tale ragione, il Protocollo punta con decisione sul rispetto degli obiettivi di formazione dichiarati e sulla tracciabilità dell’intervento, della metodologia e dell’apprendimento fruito da ciascun apprendista. La specificità delle caratteristiche del modello occupazionale individuato poi, ha indotto le parti a concludere il Protocollo con un impegno a sviluppare un successivo confronto atto a definire i migliori percorsi utili alla ricollocazione futura del personale impiegato nella realizzazione e nella conduzione dell’evento. Un contratto di apprendistato con una funzione diversa da quella individuata dal legislatore, una funzione più attinente al momento storico ed alle esigenze concrete di imprese e lavoratori. Un modello che può e deve costituire un riferimento per altre esperienze di contrattazione locale, per la sua innegabile attitudine a scuotere le attuali rigidità del mercato del lavoro, operando sul doppio binario che vede nella flessibilità del rapporto e nella seria erogazione di formazione ai lavoratori i due assi sui quali costruire le basi di una inversione di tendenza che non può più essere ritardata

57


» di Denia Di Giacomo - foto concesse dal GSSI

La sede del GSSI all’Aquila

GSSI: all’Aquila da tutto il mondo per studiare Nasce una nuova scuola di dottorato internazionale e un centro di studi avanzati, il GSSI, Gran Sasso Science Institute. Boom di domande per l’iscrizione al corso, metà delle quali provenienti da tutto il mondo

“È

una scuola di dottorato internazionale e un centro di studi avanzati in fisica, matematica, informatica e scienze sociali. Il suo scopo è formare capitale umano altamente qualificato, integrando istruzione e ricerca in un ambiente vivace e interdisciplinare”. Questa è la presentazione che si legge sul sito del dottorato triennale del GSSI, il Gran Sasso Science Institute,dell’Aquila, la scuola internazionale di studi avanzati finanziata dal Governo Italiano e dalla Regione Abruzzo e istituita dall’Istituto Nazionale di Fi-

58

sica Nucleare (INFN) in collaborazione con la SISSA di Trieste, la Sant’Anna di Pisa e l’IMT di Lucca. Una vera e propria eccellenza nell’ambito della scienza e della ricerca, al cui bando, indetto qualche mese fa e scaduto lo scorso luglio, hanno risposto in 552 giovani studenti su un totale di una quarantina di borse di dottorato disponibili. Il GSSI è un progetto che regala ulteriore lustro e visibilità al nostro territorio, inserendosi in un contesto ormai già noto e vocato verso tale sviluppo. Oltre lo straordinario risultato e interesse da parte


focus

Il direttore del GSSI, il fisico Eugenio Coccia

ne e dello sviluppo territoriale), tutti rigorosamente in lingua inglese. I docenti, i ricercatori e gli studenti di ogni area scientifica saranno reclutati a livello internazionale, seguendo gli standard delle migliori scuole di dottorato. I corsi del GSSI saranno strutturati attraverso l’utilizzo sia dei tradizionali strumenti didattici che attraverso una vera e propria “formazione sul campo”, grazie alla quale gli studenti verranno formati attraverso la collaborazione diretta con scienziati e con professionisti del mondo produttivo. È una metodologia che permette di avvicinare fortemente il mondo della ricerca con quello dell’impresa, tentando di trovare quel risvolto concreto al percorso formativo, elemento che spesso in Italia è un punto di debolezza

degli studenti, l’elemento da evidenziare è che le domande provengono da tutti i continenti e da ben 63 Paesi nel mondo. Su un totale di 552, 295 provengono da studenti italiani, 132 dall’Asia, 65 dall’Europa, 31 dall’America e 29 dall’Africa. «Siamo molto soddisfatti di questo risultato – ha commentato il direttore del GSSI il fisico Eugenio Coccia – la nostra offerta culturale è stata trovata attraente da più di cinquecento laureati e circa la metà delle domande vengono dall’estero. Il fatto che tanti giovani di talento aspirino a studiare nel nostro nuovo istituto all’Aquila è un segnale estremamente positivo per la città e per il sistema di istruzione superiore in Italia». Anche il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, si è congratulato con il direttore del GSSI esprimendo la sua soddisfazione per un risultato che riempie tutti di orgoglio. I corsi di dottorato avranno inizio l’Anno Accademico 2013-2014 e per la precisione il primo novembre e si articoleranno nelle aree scientifiche di fisica, matematica e informatica, scienze sociali (gestione dell’innovazio-

Gli studenti iscritti al GSSI suddivisi secondo l’indirizzo scelto

Gli studenti iscritti al GSSI suddivisi secondo la loro provenienza geografica

COS’È IL GSSI Il Gran Sasso Science Institute nasce nel 2012 e si propone di realizzare all’Aquila un polo di eccellenza in ambito scientifico. Questo è possibile grazie alla valorizzazione di strutture e competenze già presenti sul territorio come l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Università dell’Aquila. Una delle caratteristiche principali dell’offerta formativa di questo istituto è quella della contaminazione tra i vari campi del sapere, ovvero le varie aree di studio non sono rigidamente suddivise ma interconnesse tra loro poiché la “fertilizzazione incrociata, che porta alla contaminazione di interessi e metodologie di studio tipiche di discipline diverse” è alla base del sapere. Il GSSI è un progetto sostenuto dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), presentato per la prima volta nel luglio 2009 a Roma all’incontro organizzato dal Ministero per gli Affari Economici con l’OCSE. Nel 2012 il Governo Italiano, sulla base della Legge Nazionale 35/2012, ha istituito il GSSI e ha dato all’INFN il ruolo di soggetto attivatore. L’INFN lo ha inquadrato nella propria struttura organizzativa, per i primi tre anni di attività, come Centro Nazionale di studi avanzati. Il titolo di Dottore di Ricerca verrà rilasciato congiuntamente con prestigiosi istituti di istruzione post-universitaria quali la Scuola Superiore di Studi Avanzati di Trieste (per la fisica e la matematica), la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (per le scienze sociali) e l’IMT di Lucca (per l’informatica). INFO: http://www.gssi.infn.it

59



focus

» di Barbara Gambacorta - foto di Dino Di Pietro

Digital Borgo,

la rete di imprese del futuro

Obiettivo della rete, presieduta da Marco Blasioli, è innanzitutto quello di offrire prodotti e servizi completi alle imprese, incluse quelle che intendono allargare il proprio mercato a livello globale

W

eb, reti, innovazione, start-up. Pescara sarà un nuovo punto di riferimento nel centro Italia per tutto ciò che si muove attorno a questi temi grazie alla rete di imprese Digital Borgo, formata da aziende e professionisti tra i più quotati con esperienza sia in Italia che all’estero nel mondo dell’informatica, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e della definizione di strategie digitali per le aziende. Obiettivo della rete – presieduta da Marco Blasioli - è innanzitutto quello di offrire prodotti e servizi completi alle imprese, incluse quelle che intendono allargare il proprio mercato a livello globale. Digital Borgo vuole diventare un centro di riferimento internazionale per tutte le aziende e le start-up che intendono innovare e competere puntando sul web, sulle opportunità dell’ecommerce e sulle nuove tecnologie con una particolare attenzione rivolta ai processi collaborativi e creativi. Ma la rete supporterà le imprese anche grazie all’accordo stretto con il Comune di Pescara che consentirà la nascita di un incubatore e di uno spazio di co-working interamente dedicati alle start-up innovative – primi nel genere a Pescara - che avranno sede all’interno dell’Aurum ed in via Ilaria Alpi su una superficie totale di circa 400 metri quadri. Gli spazi apriranno a settembre e tutti gli interessati possono saperne di più scrivendo a info@digitalborgo.com. «Siamo orgogliosi di avere l’opportunità, in compartecipazione con il Comune di Pescara, di creare il primo incubatore di start-up della città - afferma Andrea Risa, amministratore delegato di Digital Borgo- a breve Da sinistra Andrea Risa, amministratore delegato stringeremo una serie di e Marco Blasioli, presidente partnership strategiche di Digital Borgo con altri incubatori italiani e non, con aziende

I professionisti della rete d’imprese Digital Borgo

di riferimento, comunità di start-up e fondi di early stage e venture capital, tra i primi con i quali inizieremo a collaborare c’è anche Startupbusiness». Il progetto ha avuto il supporto dell’assessore al Patrimonio e alle Attività di Innovazione tecnologica del Comune di Pescara, Eugenio Seccia che ha pensato l’iniziativa come ad una “concreta opportunità di sviluppo per le nascenti aziende sul territorio” ha spiegato “siamo convinti che questa collaborazione con la Digital Borgo possa essere la chiave del successo di questa iniziativa”. E che l’iniziativa sia destinata a riscuotere successo si è capito già nelle scorse settimane dalla grande partecipazione di pubblico ad uno dei primi eventi realizzati da Digital Borgo all’Aurum che ha ospitato l’incontro “Come e quando presentare un’idea ad un fondo Venture Capital”. Ospite del workshop è stato il giovane Raffaele Mauro, venture capital advisor e ricercatore ad Harvard che ha dialogato insieme ad Andrea Risa e al pubblico di imprese e idee innovative, di capitale di rischio e delle strategie per saper cogliere il momento adatto per presentare la propria idea agli investitori. La rete ha inoltre di recente varato il progetto “Il web è uguale per tutti”, promosso in collaborazione con l’associazione Diversuguali di Pescara e con il coordinamento di Anna Rita Della Penna, direttrice dell’Aurum con l’obiettivo di formare ragazze e ragazzi diversamente abili all’inclusione sociale e all’autonomia professionale attraverso le tecnologie informatiche e le risorse del web in specifici programmi professionalizzanti

61



focus

» a cura della redazione

Una campagna “Action Aid”

Con “Azienda Giusta ActionAid”

più valore anche alle PMI Come entrare in un esclusivo network di aziende socialmente responsabili

C’

è un crescente interesse da parte delle imprese sul tema dei diritti umani, confermato dai numerosi eventi che nel corso degli ultimi anni si sono occupati di questo argomento. Lo scorso dicembre, a Ginevra, si è svolto il Forum sull’Impresa e Diritti Umani, istituito dal Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU per discutere le sfide da affrontare nell’attuazione dei “Principi guida su impresa e diritti umani”. Nel 2012 il Forum Politeia e Valore Sociale hanno organizzato diversi convegni relativi alla tematica dei diritti umani e la loro relazione con il mondo delle imprese. L’Unione Europea ha approvato, nell’ambito della strategia sulla CSR presentata nell’ottobre 2011, la “Guide to human rights for small and medium-sized enterprises”, delle linee guida che sostengono le piccole e medie imprese nella tutela dei diritti umani, fornendo un set di domande per valutare preventivamente gli impatti delle proprie attività sul tema dei diritti. “Azienda Giusta ActionAid” traduce questo crescente interesse in un facile e concreto strumento di Responsabilità Sociale per dare vantaggi a tutte le aziende, anche le più piccole, che lo adotteranno: queste aziende vedranno aumentare la fiducia dei propri stakeholder e soprattutto il legame con le proprie comunità di riferimento acquisendo un indubbio vantaggio competitivo. Una differenziazione che in momenti di crisi, come quello attuale, si aggiunge agli strumenti nella cassetta degli attrezzi degli imprenditori più sensibili e saggi. «Quando c’è un settore privato sano, vivace e responsa-

bile ci sono anche molte più possibilità per uno sviluppo sostenibile capace di innescare circoli virtuosi per lo sviluppo dell’intera società – ha affermato Daniele Fusi, direttore marketing di ActionAid Italia. Il mondo delle imprese può contribuire concretamente a sviluppare cambiamenti significativi e duraturi in numerose comunità del Sud e del Nord del mondo». Per questo per ActionAid è fondamentale far crescere le sinergie e rafforzare le relazioni con il settore privato. Diventare “Azienda Giusta ActionAid” per i Diritti Umani significa entrare a far parte di un esclusivo network di Aziende Socialmente Responsabili. Il meccanismo è semplice: basta scegliere un diritto umano su cui ActionAid lavora, per iniziare così a sostenere progetti e azioni concrete che lo garantiscano. Per questa edizione di Azienda Giusta, i diritti che è possibile scegliere sono: diritto al cibo, diritti delle donne, diritto all’istruzione, diritto di partecipare e il più generale diritto di cambiare. Ogni piccola e media impresa riceverà un attestato del suo impegno e una serie di altri benefit fra i quali un rapporto sul progetto sostenuto. Per aderire è sufficiente andare sul sito di ActionAid Italia (collegandosi al seguente link http://www.actionaid.it/cosa-puoifare/aziende-e-fondazioni/aziende/aziendagiusta) e scegliere quale diritto e quale azione si vuole sostenere compilando il modulo predisposto. Per ricevere informazioni più dettagliate: tel. 02 74200 int. 255/260/250 - e-mail aziende@actionaid.org o Isabella Nicoli Isabella.Nicoli@actionaid. org

63



focus

» a cura delle redazione

Una foto della presentazione del progetto a Vasto

Da Vasto il via

al compostaggio collettivo L’impianto di rifiuti organici e verdi, promosso nell’ambito dell’Accordo di Programma sulla prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti “Ridurre si può e conviene”, sarà attivato presso il Camping “Grotta del Saraceno”

S

i è tenuta a Vasto la presentazione della sperimentazione del primo processo di compostaggio collettivo, la prima esperienza in Abruzzo, e la seconda in Italia. Infatti, la Regione Abruzzo in collaborazione con: Assessorato all’Ambiente-Serv. Geastione Rifiuti, ANCI Abruzzo, Lega delle Autonomie Locali Abruzzo, UPA, Federambiente, Legambiente,WWF ed Arco consumatori, ha autorizzato una attività di compostaggio di comunità di rifiuti organici e verdi, promosso nell’ambito dell’Accordo di Programma sulla prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti “Ridurre si può e conviene”. L’impianto sperimentale sarà attivato presso il Camping “Grotta del Saraceno” che, per la sua capacità ricettiva (circa 2.500 presenze stagionali), si presta

in maniera ottimale per questa sperimentazione. Alla conferenza stampa hanno preso parte: il sindaco di Vasto Luciano Lapenna e l’assessore delegato, Vincenzo Sputore, l’assessore regionale all’Ambiente, Mauro Di Dalmazio, il dirigente Servizi Gestione Rifiuti, Franco Gerardini, per l’Arco Consumatori, Franco Venni, per la Provincia di Chieti, il coordinatore Marco Zemignani e per la “Grotta del Saraceno”, Filippo Molino. Abbiamo incontrato nuovamente Marco Zemignani, professionista di consulenza integrata, per porgli alcune domande su questo importante progetto. Con lui anche Pina Piccirilli, una delle massime esperte ambientali della nostra regione e il manager ambientale, Adriano Ciavatta.

65


Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.

Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it

Via Torretta, 21 · 65128 Pescara Sede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749 Uff. Trafco: Tel. 085.4465099 www.ctvlogistica.it - info@ctvlogistica.it

Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807 Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807 www.pierangelotrasporti.it · info@pierangelotrasporti.it


focus

Intervista a Marco Zemignani consulente

 Zemignani,

quale sarà il vostro compito in questo progetto? «Il nostro network che opera all’interno di questo progetto seguirà tutti i processi, tutte le analisi di laboratorio le risultanze nelle varie fasi della sperimentazione al fine di documentarne con una relazione finale tecnicoeconomica da sottoporre agli Enti e Organizzazioni partecipanti, mi permetto, di sottolineare che abbiamo anche la partecipazione di Enti di ricerca e Organizzazioni private interessate alla sperimentazione».  Entrando nello specifico... «In sostanza se riusciremo a gestire parte dei rifiuti organici in un modo virtuoso, potremmo andare a contribuire a ridurre il conferimento nelle nostre discariche con effetti positivi (tutti ormai siamo consapevoli che il sistema è al collasso), sia per la difficoltà di smaltimento (tratta-

re la frazione organica sappiamo essere il rifiuto più complesso da trattare), ma sia senz’altro per avere anche un impatto positivo sull’ambiente. Infatti la sperimentazione riuscirà a produrre un’ammendante di alta qualità utilizzabile non come comunemente viene prodotto per l’impiego nella florovivaistica, ma quanto per il settore agroalimentare. Tutto il processo non farà uso di interventi chimici ma solo termomeccanici, e pertanto si realizzerà un compost assolutamente biologico».  Quale impatto potrà avere sulle imprese? «Nella pratica poter applicare a seguito di validazione dei processi virtuosi, una dotazione degli stessi per il trattamento dei propri rifiuti. La nascita di nuove aziende certamente, in nicchie di mercato nuove».  Ci scusi Zemignani, lei ci ha detto che questa sperimentazione è la seconda in Italia ? «Si è la seconda in Italia e la prima in Abruzzo, ma noi puntiamo ad un ulteriore salto di qualità. Le voglio sottolineare che attorno a questa iniziativa abbiamo ottenuto il consenso di tutte le organizzazioni ambientali, che hanno partecipato ad un tavolo di lavoro sottoscrivendo l’accordo di Programma. La Regione Abruzzo come anche la Regione Piemonte sono impegnate, in

questo processo virtuoso».  Quindi Zemignani riallacciandoci all’intervista fattale nel numero di giugno, quando lei asseriva che le aziende per uscire dalla crisi devono essere creative, devono essere coraggiose e lungimiranti, intendeva indirizzare il nostro pensiero ad attività lavorative nel settore ambientale? «Certamente i settori su cui puntare nell’immediato sono il settore ambientale, ma non solo. Vedo ottime prospettive per le smart city “le città intelligenti del futuro”. Anche in questo contesto il nostro network si sta muovendo, e a breve vi darò notizie. Tornando alla sperimentazione come avete avuto modo di sentire dal dirigente regionale e dall’assessore Sputore, l’appuntamento rimarrà fissato ad ottobre, nel quale saranno presentati i risultati della sperimentazione. Per quel periodo, sarà organizzato un convegno molto importante, ai quali parteciperanno sicuramente importanti istituzioni, organi di stampa, Enti di Ricerca, ma anche rappresentanti di altre Regioni e Reti televisive d’importanza Nazionale. Sono certo che anche Abruzzo Impresa non mancherà». Certamente non mancheremo all’appuntamento, considerato l’interesse e il valore scientifico della sperimentazione. Le auguriamo buon lavoro!

Alcune immagini della giornata di presentazione del Progetto

67


» di Laura Tinari

L’Impresa è donna In dodici mesi, 10mila aziende femminili in più nonostante la crisi. Un nuovo modo di fare impresa si affaccia con loro nel mondo imprenditoriale

C

resce in Italia il numero delle donne che scelgono di fare impresa: se pur in un momento dai contorni poco rosei, le imprese “in rosa”, scusate il gioco di parole, nell’arco temporale compreso tra marzo 2012 e marzo 2013, sono aumentate di oltre 10mila unità. La crisi congiunturale non ferma, dunque, coloro che vogliono mettersi in gioco in prima persona, entrando nel mondo del lavoro autonomo e in generale in quello impren-

68

ditoriale. Alla fine del primo trimestre di quest’anno le aziende femminili iscritte al Registro delle imprese delle Camere di Commercio sono state 1.424.798, il 23,5% del totale. Una performance importante se considerata nel contesto dell’intero tessuto imprenditoriale italiano, avanzato in quel periodo appena dello 0,2%, mentre “l’esercito” delle imprese al femminile ha mantenuto un passo più che triplo: +0,7%. Insomma le 10.231 aziende femminili, costituiscono quasi i 3/4


focus

di tutto il saldo realizzato dal sistema delle imprese (pari a +13.762 imprese). In Abruzzo al 31 marzo di quest’anno le imprese femminili iscritte al registro erano 41.546, con un aumento nel periodo considerato di 414 unità rispetto al totale di 709. I dati dell’Osservatorio Im-

con un capitale sociale di meno di 10mila euro, contro

prenditoria Femminile di Unioncamere - Infocamere hanno poi analizzato la situazione provincia per provincia: nella nostra regione la prima risulta essere Chieti con 13.820 imprese (+29,7), segue Teramo con 9.795 (27%), poi Pescara con 9.509 aziende (+26,8) e chiude L’Aquila con 8.422 imprese (27,3%). Dati che indicano un certo dinamismo dell’imprenditoria femminile anche in Abruzzo. Un’altra importante indicazione arriva anche dalla forma giuridica scelta per le nuove imprese: nei dodici mesi in esame si è verificata una vera esplosione delle società di capitali “in rosa”, +11.663 unità per una crescita del 5,6%. A seguire anche il sensibile aumento delle cooperative guidate da donne: 1.042 imprese in più, pari ad un aumento nel periodo del 3,6%. Resta però, secondo i dati dell’Osservatorio, una sorta di maggiore fragilità finanziaria delle imprese femminili rispetto alla media: il 72% di esse, infatti, opera

il 67% della media delle imprese. «Senza impresa non c’è lavoro, sia esso dipendente o autonomo. - Ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - E dunque nei piani per ridurre la disoccupazione, bisogna puntare innanzitutto sulle imprese e sulla voglia che tanti italiani, prime fra tutte le donne, continuano ad avere nonostante tutto. In questi anni difficili, la spiccata propensione imprenditoriale delle donne sta dando delle risposte concrete alla crisi e alla riduzione delle opportunità di lavoro». Tutti ben conosciamo la situazione economica che la nostra regione ma in generale il Paese vivono e sappiamo come sia fermo il mercato del lavoro, pertanto l’unica strada possibile per creare nuova occupazione è ricorrere al fare impresa. Un campo questo che troppo spesso è stato visto solo sotto il punto di vista del rischio e non sotto quello dell’opportunità. Oggi, però, un cambio di ottica è necessario. Le donne sanno essere portatrici di un nuovo modo di fare impresa, le loro peculiarità e caratteristiche nel pensare, operare e comportarsi, la loro competenza, sensibilità diversa, voglia di fare, in alcuni casi di ricominciare, e il loro entusiasmo possono essere ingredienti importanti per la nascita di una nuova cultura imprenditoriale, che parta proprio dall’interno dell’universo femminile. La stessa identità e il punto di vista delle donne le rende portatrici di istanze di innovazione e trasformazione, secondo una visione complementare e non opposta a quella degli uomini. Tutto ciò si ripercuote sullo stile di leadership che loro sanno attuare. L’attenzione delle donne è rivolta in particolare al rispetto dei rapporti interpersonali, all’etica del lavoro, alla condivisione di responsabilità, alla capacità di apprendere e semplificare, a migliorare l’organizzazione, a trovare soluzioni veloci, ad investimenti e rischi più controllati, alla cura dell’ambiente, ad uno sviluppo sostenibile. Però, su questo “sotto strato” devono poggiare solide basi di conoscenza e competenza. Il fare impresa, infatti, presuppone che si sia coscienti della strada che si intraprende e pertanto si abbiano delle conoscenze, appunto, che permettano di svolgere al meglio il ruolo dell’imprenditrice, anche in termini sociali

Nella nostra regione la prima provincia risulta essere Chieti con 13.820 imprese (+29,7), segue Teramo con 9.795 (27%), poi Pescara con 9.509 aziende (+26,8) e chiude L’Aquila con 8.422 imprese (27,3%)

69


SPAZIODIPAOLO.IT

Viticoltori dal 1890

PUNTI VENDITA C.da Plavignano, 2 / 64035 Castilenti (TE) Via C. Colombo, 312 / 64100 San Nicolò a Tordino (TE) C.da Santa Lucia, 39 / 64026 Roseto (TE) Viale Ringa, 58 / 65019 Penne (PE)

Via Vestina, 157 / 64010 Montesilvano (PE) Via Rio Sparto, 78 / 65100 Pescara (PE)

www.sanlorenzovini.com


focus

» di Marcella Pace - foto concesse da Pescara Lei Events

La valorizzazione dell’Abruzzo passa dalla moda D’Annunzio, Flaiano e i paesaggi regionali protagonisti della collezione PLF

“I

l Sognatore è un uomo con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole”. A dirlo era Ennio Flaiano in uno dei suoi attualissimi aforismi. Una definizione che rispecchia perfettamente Ilenia Colasante e i suoi colleghi che ne hanno fatto un motto e un progetto di successo. A soli 32 anni, tre figli e un’esperienza di dieci anni come product manager in importanti aziende tessili dell’Abruzzo, Ilenia si è opposta al trasferimento della sua azienda, scegliendo di restare in territorio abruzzese e decidendo di reinvestirsi subito in una nuova avventura. Circa due anni fa, Ilenia apre insieme ad altre esperte di moda, make up, hand-made, architettura e interior design, Pescara Loves Fashion un blog dedicato al mondo glamour pescarese. «La mia idea era quella di creare una rete di professionisti di vari settori – racconta questa vulcanica ragazza. Nell’arco di un anno il blog ha riscosso un successo inaspettato e lo staff si è ampliato di giovani professionalità sempre diverse». I progetti di Ilenia non si fermano. Affiancata da Ilenia Di Iorio, fashion designer e creative free lance, appassionata di hand-made, fonda l’associazione culturale Pescara Lei Events, con lo scopo di promuovere le mille bellissime sfumature che caratterizzano la regione Abruzzo. Su queste basi, Ilenia e Ilenia, grazie al sostegno di tutti i blogger di Pescara Loves Fashion, creano la prima collezione PLF, realizzata con materiali naturali come cotone e juta, su modellistiche semplici come t-shirt, sciarpine e abitini, decorate da soggetti ritratti sulle grafiche che spaziano dalla letteratura abruzzese alle bellezze territoriali e paesaggistiche. E’ così D’Annunzio con i suoi versi e Flaiano con gli aforismi diventano eccellenti “testimonial” della moda abruzzese. «L’idea è quella di valorizzare il nostro territorio attraverso la moda – racconta ancora Ilenia Colasante – e allo stesso tempo mettere in luce le tante realtà locali dell’indotto tessile che fino a qualche anno fa erano grandi eccellenze regionali e che oggi hanno invece subito profondamente la crisi economica. Per questi motivi abbiamo scelto tutte aziende

Da sinistra: Ilenia Colasante e i blogger di Pescara Loves Fashion

locali per offrire un prodotto 100% made in Abruzzo». I capi di abbigliamento sono stati cuciti in una sartoria di Miglianico, le grafiche sono state realizzate da artisti del posto, le serigrafie sono opera di un’azienda di Collecorvino. Insomma dalla filatura del tessuto alla stiratura del capo, ogni singola fase di realizzazione dei capi PLF parla abruzzese, in controtendenza rispetto alla consueta scelta di destinare le produzioni all’estero. «Con questa linea abbiamo cercato di evitare la solita omologazione internazionale. Purtroppo però non tutti sembrano pensarla come noi. Alcuni commercianti vecchio stampo, ai quali abbiamo proposto la nostra linea, hanno infatti rifiutato di inserire nei loro negozi i nostri abiti e accessori perché troppo legati al territorio». Ma la caparbietà di Ilenia e dei suoi compagni di viaggio hanno portato il brand PLF, in alcuni store del centro di Pescara e in esposizione al Museo delle Genti d’Abruzzo. «Ora mi auguro riusciremo a trovare le risorse – afferma ancora Ilenia – per poter realizzare la linea invernale, sperando che sempre più commercianti apprezzino la nostra idea e decidano di dedicare un corner PLF nei loro store»

I Blogger di Pescara Loves Fashion Ilenia Colasante, Arianna e Ilenia Di Iorio, Clizia Tonelli, Cristiano Rinaldi, Jessica Mattioli, Renzo Camplone, Virna Pompa, Stefano Matina.

71


Lo staff dello studio Cesaroni nel corso di una riunione

Studio Cesaroni,

professionalità

al vostro servizio Il successo di un’azienda passa anche attraverso i suoi consulenti, lo Studio Cesaroni di San Salvo offre da oltre 20 anni la competenza e la professionalità di un team al servizio delle aziende più esigenti

L

a crescita di un’azienda non passa solo attraverso i suoi utili, ma si compone di tanti altri elementi, primo fra tutti una completa e competente consulenza da parte di professionisti attenti e preparati, che sappiano accompagnare l’imprenditore verso la lunga e difficile strada del successo. Ecco perché nasce lo Studio Cesaroni, una realtà specializzata nella consulenza aziendale a 360 gradi, dove professionalità, competenza, serietà e flessibilità sono le parole chiave. Fondatore dello Studio Cesaroni è Adri Cesaroni, com-

72

mercialista e Revisore Legale, nato nella Repubblica di San Marino nel 1958 ma milanese e poi abruzzese d’adozione, che da oltre vent’anni insieme alla moglie Giovina Piccirilli, consulente del lavoro, dirige lo Studio. Esperto nella revisione societaria, è stato sindaco di enti pubblici come l’ATER e di numerosi enti privati, Consigliere Nazionale dell’ANREV (Associazione Nazionale Revisori Contabili) e componente della Commissione Normativa della stessa Associazione. È vicepresidente della sede Abruzzo dell’Associazione Nazionale Commercialisti, Consigliere Territoriale Vasto-San Salvo dell’associazione CASARTIGIANI e Sindaco Revisore di CONFIDI IMPRESA ABRUZZO


» redazionale in collaborazione con Studio Cesaroni

Il dottor Adri Cesaroni nel suo studio

e CONIV SPA. Lo Studio Cesaroni è un’organizzazione di tredici persone, affiatate e preparate, con una customer base di oltre 200 imprese, specializzata nella consulenza fiscale, giuridica, economica, del lavoro e nell’assistenza strategica alle start up. Con sede in San Salvo (CH), lo Studio Cesaroni offre la propria consulenza a numerose e diverse aziende localizzate anche in altre regioni del centro-nord e sud Italia. Il gruppo di lavoro, ognuno per quanto di sua competenza, è composto da risorse giovani suddivise in ambito paghe e contabilità. La struttura organizzativa, è quindi sostenuta da eterogenee professionalità, che operano in sinergia per affrontare e risolvere i problemi più articolati che non sarebbero risolvibili singolarmente dalle loro funzioni aziendali di appartenenza. Accanto al core business della realtà, lo Studio, con il supporto del collaboratore professionista Danilo Bolognese, offre servizi altrettanto qualificati in materia di sicurezza sui luoghi di la-

voro, ambiente, finanziamenti a fondo perduto, agevolati ed europei, senza tralasciare l’assistenza allo Start – Up aziendale. Il preciso impegno di voler dare sempre una risposta a quanti interagiscono con l’organizzazione, ha consentito, negli anni, di avere continui e costanti apprezzamenti dagli addetti ai lavori, sia essi privati che pubblici. Oggi, a causa della pressante crisi congiunturale che ha tolto tanto alle imprese italiane, si ha bisogno di un affiancamento che può definirsi manageriale, al fine di ridotare le iniziative di gambe per camminare. E’ obiettivo della realtà mantenere la più ampia gamma di competenze, in modo da instaurare con i clienti una relazione basata sulla fiducia e la soddisfazione dei diversi e complessi bisogni che oggi l’ambiente economico fa nascere nella vita d’impresa. Questa tipologia di consulenza è quella che lo Studio Cesaroni si impegna quotidianamente ad offrire, sacrificando spesso tante ore di lavoro purché sufficienti anche alla rinascita di una sola azienda o di un solo posto di lavoro•

L’accoglienza dello Studio Cesaroni

73



» di Marcella Pace » foto concesse da Comitato Pescara Montesilvano Spoltore e Consiglio Abruzzo

I relatori durante il dibattito La Grande Pescara

seminari&convegni

Una parte del pubblico intervenuto

Grande Pescara, incontro pubblico

in Piazza della Rinascita

Opinioni a confronto del mondo politico-economico della Regione, sul progetto di fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore

U

n’unica area metropolitana, di circa 200 mila abitanti, derivante dalla fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. È questo il progetto promosso due anni fa, con una proposta di legge a firma dei consiglieri regionali Carlo Costantini, Ricardo Chiavaroli, Lorenzo Sospiri e Camillo Sulpizio e del quale si è discusso nel cuore di Pescara. Piazza della Rinascita ha infatti ospitato un dibattito che ha visto confrontarsi, oltre al promotore del progetto Carlo Costantini, anche il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano e i sindaci di Pescara, Luigi Albore Mascia, Montesilvano, Attilio Di Mattia e Spoltore, Luciano Di Lorito. «Il progetto della Grande Pescara - ha affermato Costantini, nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Luca Pompei - nac-

que nel 2011 come un’opportunità. Oggi a distanza di due anni, diventa una necessità. Secondo lo studio di fattibilità del progetto (consultabile sul sito www. pescaramontesilvanospoltore.it) grazie alla fusione ci sarebbero entrate e risparmi per un importo superiore a 100 milioni di euro. Inoltre costituire un’area metropolitana di circa 200 mila abitanti, aumenterebbe il potere contrattuale del territorio nei confronti dello Stato e consentirebbe alla Grande Pescara di conquistare un ruolo strategico nella competizione da anni in corso tra le città adriatiche, come Ancona e Bari». Primo passo per avviare il reale processo di fusione è il referendum, che secondo il presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano, potrebbe essere celebrato entro fine legislatura. «Esistono tutte le condizioni

necessarie per celebrare il referendum nel corso del prossimo appuntamento elettorale. Il vero motivo che ne ha rallentato l’iter sino ad oggi è legato ai costi, ma se venisse accorpato con altre competizioni elettorali, come le comunali di Pescara, il problema risulterebbe superato. Credo molto in questa sfida, ma mi piacerebbe sapere come la pensano i cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore». Parere favorevole al progetto di fusione giunge anche dal sindaco di Montesilvano Attilio Di Mattia, che nel corso del suo intervento ha specificato, però, che darà seguito alla volontà dei cittadini montesilvanesi che verranno chiamati ad esprimersi per mezzo del referendum. Diverse le posizioni dei sindaci di Pescara Mascia e di Spoltore Di Lorito che hanno espresso reticenze e perplessità sul progetto

• 75


» a cura delle redazione L’intervento, durante il seminario, del rettore Luciano D’Amico

Agroalimentare,

crisi e calo dei consumi non frenano la produzione Durante il seminario organizzato dal Polo Agire, è stato presentato il Rapporto sul sistema di questo comparto. Tra i dati, l’export “vola” nel Nord-America e in Giappone

A

nche in Abruzzo l’agroalimentare continua ad essere, nonostante la crisi, uno dei settori produttivi in controtendenza. Il fatturato, in linea con il trend nazionale, è sostenuto dall’export, che vede tra i primi Paesi interessati ai prodotti della regione verde d’Europa gli Stati Uniti, il Canada e il Giappone. Sono questi alcuni dei dati più interes-

76

santi del Rapporto sul sistema agroalimentare abruzzese, presentato a Mosciano Sant’Angelo, presso la facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali, durante il seminario organizzato da Agire, il consorzio di piccole e medie imprese che gestisce il Polo di innovazione dell’agroalimentare d’Abruzzo insieme all’Università degli studi di Teramo e all’Inea, Istituto

nazionale di economia agraria. Il Rapporto, il primo studio dettagliato sulle dinamiche del comparto agroalimentare in Abruzzo ha evidenziato in particolare come in Abruzzo, nel 2012, la produzione della branca agricoltura, silvicoltura e pesca abbia un valore di 1,3 miliardi di euro, pari al 2,4% del totale nazionale, e che le dinamiche di aumento dei prezzi non abbiano


seminari&convegni

inciso molto sui consumi delle famiglie: l’aumento dell’agricoltura, solo per citare il dato più significativo, è stato pari al 6%, ben superiore alla media nazionale (1,8%), mentre i settori della selvicoltura e della pesca si sono ridotti rispettivamente del 2% e del 5,5%. Per quanto riguarda i dati sull’export, l’Abruzzo nel 2012 ha mostrato un peggioramento delle esportazioni rispetto all’anno precedente di 1,3 punti percentuali, attestandosi complessivamente a 487,3 milioni di euro. Tuttavia, gli andamenti delle esportazioni e delle importazioni, come accade a livello nazionale, devono essere valutati in un trend di lungo periodo e così, dal 2003 al 2013, i diversi andamenti fanno rilevare un saldo positivo del comparto agroalimentare abruzzese pari al 6,9%. La provincia di Chieti è quella con maggior flussi agroalimentari in entrata e in uscita, seguita dalla provincia di Teramo. Osservando solo i primi dieci paesi di vendita, sempre sul fronte del commercio con l’estero, si nota come i prodotti abruzzesi abbia-

mo una maggiore vocazione alle esportazioni di “lungo raggio” rispetto a quelle italiane. Infatti, tra i primi clienti ci sono principalmente Stati Uniti e Canada seguiti dal Giappone. In particolare, i prodotti agroalimentari abruzzesi maggiormente richiesti dal Nord America sono il vino (33% del totale venduto), oli e grassi e frutta trasformata (28%), cereali e derivati di cereali (21%). Per quanto riguarda infine i consumi, il Rapporto ha evidenziato come la spesa per generi alimentari in Abruzzo si è attestata nel 2012 a 510 euro medi mensili, una quota pari al 22,8% della spesa complessiva e, quindi, decisamente superiore alla media italiana pari al 19,4%. «Abbiamo la responsabilità di investire nei risultati che sono stati già ottenuti – ha affermato il rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico -, sfruttare appieno la possibilità di promuovere l’agroalimentare trasformando un settore di nicchia in un settore in cui puntare per il futuro. Proviamo a fare uno sforzo straordinario, lo dico in partico-

lare alla Regione, non possiamo perdere la scommessa dell’agroalimentare». Sulla stessa linea Dario Compagnone, preside della Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali, il quale ha ribadito l’intenzione dell’Università di essere «punto di riferimento dell’agroalimentare in Abruzzo, interagendo con le imprese e le istituzioni e suggerendo le finalità». Alberto Manelli, direttore generale dell’Inea, ha rimarcato come quello dell’agroalimentare sia «l’unico settore che cresce in termini di volumi di produzione, export e occupazione e uno dei pochissimi in cui l’Italia può realisticamente sperare. La percezione è positiva, dobbiamo lavorare sulla qualità e non sulla quantità. Manca però una politica comune, oltre alla qualità occorre l’organizzazione». Sono intervenuti anche Alfredo Castiglione, vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Abruzzo e Mauro Febbo, assessore regionale alle Politiche Agricole e Sviluppo Rurale

Un’altra immagine della tavola rotonda

77



seminari&convegni

» a cura della redazione - foto concesse da Solis SpA

I tavoli realizzati con pannelli fotovoltaici

Un momento dell’incontro

La Solis promuove la cultura dell’autoconsumo Se ne è parlato ad un incontro organizzato dalla nota società specializzata nel settore delle energie rinnovabili

C

ultura all’autoconsumo, autonomia e incentivi. Queste le principali tematiche affrontate nell’incontro organizzato presso il proprio parco solare, dalla Solis Spa, società specializzata nel settore delle energie rinnovabili. Finito il quinto conto energia, gli italiani sono chiamati a riconoscere un nuovo ruolo alle energie rinnovabili, fonti inesauribili, gratuite e non inquinanti che, negli ultimi anni, hanno assunto un ruolo sempre più importante nel settore energetico mondiale. Durante l’incontro qualificati esperti della Solis hanno parlato delle nuove soluzioni tecnologiche presenti oggi nel rinnovabile evidenziandone le caratteristiche

tecniche e le potenzialità economiche dovute anche dagli incentivi e dalle detrazioni fiscali. Tra le novità presentate vi sono i sistemi di accumulo, che permettono di trattenere l’energia prodotta in esubero per consumarla successivamente quando serve, le mini pale eoliche, impianti che trasformano la forza del vento in energia elettrica grazie a delle turbine che sfruttano al meglio l’energia cinetica del vento e infine il solare termico che permette di trasformare l’energia del sole in energia termica, ossia in calore, abitualmente utilizzato per il riscaldamento dell’acqua o per il riscaldamento degli ambienti e che permette un risparmio sui consumi di gas o di energia elettrica. «Fin da

quando abbiamo cominciato a promuovere la giornata -spiega Danilo Di Florio, amministratore della Solis Spa- abbiamo avuto un forte riscontro di interesse testimoniato poi dal numeroso pubblico avuto durante l’incontro. Abbiamo tenuto a precisare che non era un convegno, ma un vero e proprio incontro con clienti, nuovi e fidelizzati, con curiosi, tecnici ed esperti dove si è potuto parlare, in chiave costruttiva e chiara, di tutte le possibilità che il settore offre e abbiamo voluto far capire che promuovere una cultura dell’autoconsumo, soprattutto in questo periodo di crisi, può davvero essere una valida soluzione per abbattere bollette e costi energetici tradizionali»

79


» a cura della redazione - foto di Cristian Nuvolone

Il tavolo dei relatori

Tutelare il territorio

per tutelare le popolazioni Il disastro del terremoto del 2009, sempre vivo nella nostra popolazione, riporta costantemente alla mente i temi della protezione, della prevenzione e della tutela ambientale, unitamente a quelli legati all’importanza del ruolo svolto, nei momenti di crisi ed emergenza, dalla comunicazione e dalla cittadinanza attiva

I

l presidio e la tutela del territorio passano in primis attraverso la prevenzione, questo è quanto l’iniziativa “Tutelare il territorio per tutelare le popolazioni - Protezione civile, consapevolezza ambientale e cittadinanza attiva”, che si è tenuta a L’Aquila, ha voluto ricordare. Dalla protezione

80

civile alla tutela dell’ambiente, dall’importanza delle reti civiche al coinvolgimento delle imprese che vogliono contribuire alla prevenzione e alla gestione delle emergenze, sono stati i focus su cui il dibattito si è articolato. L’iniziativa, promossa dall’associazione “L’Aquila che rinasce” con il patrocinio del Ministero

dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, del Corpo Forestale dello Stato, della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila, con i partner tecnici Gruppo Spee e Smart Sys, segue quella organizzata già nel novembre scorso sul tema della comunicazione di crisi e di emergenza. Tematiche, che


seminari&convegni

Cesare Patrone, capo Corpo forestale dello Stato

purtroppo gli eventi calamitosi che coinvolgono ormai di continuo l’Italia, rendono sempre di strettissima attualità. Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha affermato che per superare l’attuale stallo occorrerebbe entrare in una dinamica collaborativa tra i diversi livelli dello Stato, inoltre, «si deve creare una consapevolezza e una partecipazione dei cittadini sui temi della protezione civile, anche perché l’estrema fragilità dei territori spesso dipende dall’intervento dell’uomo». Gli ha fatto eco Ernesto Lombardi, imprenditore esperto in nuove tecnologie applicate alla protezione civile, «le tecnologie sono globali, ma i veri legami comunitari e sociali sono locali: collaborazione, resilienza e sussidiarietà sono le parole della protezione civile che devono trovare spazio sui media e nell’educazione civica». Per Luciano Ardingo del gruppo SPEE: «L’Aquila e l’Abruzzo si trovano in una condizione di profonda arretratezza “digitale” e infrastrutturale ma il sisma può paradossalmente portare a un’accelerazione. La ricostruzione è una grande opportunità

per dar vita a una città in grado di affrontare le sfide future, pur nella consapevolezza che tutte le città “intelligenti” sono digitali ma non tutte quelle digitali sono intelligenti». La vera differenza sta, infatti, nella progettualità. Il giornalista Salvatore Santangelo ha poi descritto il processo che dal terremoto di Haiti all’uragano Sandy fino all’attentato di Boston ha generato una sempre maggiore centralità dei social network: «Facebook e Twitter hanno dimostrato di poter fornire un valido supporto all’azione della protezione civile di fronte alle emergenze, ma accanto ai benefici vi sono però anche potenziali rischi, per questo è necessario ripensare le modalità d’intervento in caso di calamità». Ogni evento catastrofico scatena la sua complessa rete di rapidi scambi e nel frenetico rincorrersi di informazioni nei social media, ma ciascuna di esse può comportare dei rischi quando si naviga in situazioni di emergenza. Il primo è la diffusione della disinformazione. Le conclusioni sono state affidate al capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, e all’as-

Il pubblico in sala

sessore regionale Gianfranco Giuliante. Quest’ultimo, in particolare ha voluto ribadire che: «Non si può più pensare di fare una pianificazione urbanistica che guardi solo a quanto viene redatto nei piani regolatori, ma si deve tenere conto anche della pianificazione ambientale. Deve cambiare il metodo di approccio alla pianificazione, pensando a prevenire i disastri, attraverso un’unica regia tra gli assessorati Territorio e ambiente, Urbanistica e Protezione civile». Ma anche su questo tema incombe il problema dei tagli operati per la crisi economica. «Fino a quando non dobbiamo fronteggiare le emergenze - ha continuato -, possiamo farcela, perché è possibile gestire un’attività di prevenzione anche con poche risorse. Il mio obiettivo è far comprendere a tutti i cittadini che anche loro possono essere parte attiva nel sistema della prevenzione. Per questo, spesso, basterebbe che rispettasse le norme comportamentali». All’evento hanno partecipato anche Giuseppe Mangolini, in rappresentanza dell’Anci, e Michele Fina della segreteria del Ministro all’Ambiente

81


» a cura delle redazione - foto concesse da Aracne Editrice

Da sinistra, Stefano Cianciotta, Luigi Vicinanza, Fabio Alessandroni e Luciano D’amico

La condanna

della Commissione Grandi Rischi

diventa un libro

Nel volume del giornalista Stefano Cianciotta e dell’avvocato Fabio Alessandroni la ricostruzione delle fasi che hanno preceduto e seguito la riunione della Commissione

A

9 mesi dalla condanna in primo grado dei membri della Commissione Grandi Rischi, la storia del processo viene raccontata attraverso un libro, il primo pubblicato in ordine di tempo su quanto è accaduto a L’Aquila nella settimana che ha preceduto la tragedia del 6 aprile. “La condanna della Commissione Grandi Rischi, Responsabilità istituzionali e obblighi di Comunicazione nella società del Rischio”, edito dalla Società Editrice Aracne di Roma e scritto a quattro mani dal giornalista Stefano Cianciotta e dall’avvocato Fabio Alessandroni, uno degli avvocati delle parti civili, è stato presentato lo scorso luglio

82

a Roma nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati. Alla presentazione sono intervenuti Giovanni Legnini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Comunicazione Istituzionale, Rodolfo De Laurentiis, consigliere di amministrazione della Rai, Luciano D’Amico, rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Filippo Lucci, presidente Coordinamento nazionale dei Corecom, Pierluigi Caputi, direttore del Servizio di Protezione Civile della Regione Abruzzo, Mauro Tedeschini e Giustino Parisse, rispettivamente direttore e responsabile della redazione aquilana de Il Centro, questi ultimi autori della prefazione


eventi

Un’immagine della presentazione del libro a Roma nell’Aula dei G ruppi Parlamentari della Camera dei D eputati

e della post-fazione del libro. La tavola rotonda è stata introdotta e moderata da Luigi Vicinanza, direttore editoriale dei quotidiani locali del Gruppo Espresso. Un tema delicato, quello della comunicazione in situazioni di emergenza, che ha portato i due autori a fare chiarezza. «Un libro che colma una lacuna nella descrizione degli eventi che hanno preceduto, accompagnato e seguito il sisma del 6 aprile 2009, compresa la riunione della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo. In quell’occasione non si é processata la scienza e gli scienziati, ma il modo burocratico con cui le intelligenze italiane si sono prestate a una committenza politica che voleva minimizzare la paura degli aquilani e degli abruzzesi, da mesi sottoposti allo stress di scosse sempre crescenti». Queste le parole di Luigi Vicinanza che hanno introdotto il dibattito. Vicinanza e Parisse hanno ricordato come i giornalisti avessero cercato, nei mesi dello sciame, di sopperire alla mancanza d’informazioni da parte delle istituzioni. «Abbiamo pubblicato grafici, testimonianze, interpellato

Stefano Cianciotta e Luigi Vicinanza

gli amministratori, ma abbiamo ricevuto risposte evasive. Se questo libro è un primo passo per formare giovani e cittadini a una nuova coscienza civica, allora il sacrificio delle vite umane sarà servito a qualcosa». «Il processo e la condanna in primo grado dei membri della Commissione Grandi Rischi, -hanno affermato gli autori-, hanno acceso anche in Italia i riflettori sulla comunicazione di emergenza nelle Pubbliche amministrazioni. La sentenza aquilana di primo grado ha introdotto il tema della comunicazione del rischio anche per la PA, tema che sempre di più diventerà strategico per le istituzioni, che devono confrontarsi con un sistema di relazioni e con una pubblica opinione che sono cambiati radicalmente nell’ultimo decennio. Per questo è indispensabile adottare misure di prevenzione, di informazione ed educazione capillari ai cittadini in cui istituzioni scientifiche, Protezione civile, amministrazioni locali ed istituzioni politiche devono svolgere un ruolo coordinato, con la partecipazione attiva e consapevole delle popolazioni e dei mass-media in prima istanza»

CURIOSITÀ SUL LIBRO Il libro sarà presentato in altre sette città – monitoraggio su Twitter per valutare le discussioni. La presentazione del libro a Roma si è rivelata l’occasione per lanciare e sperimentare l’iniziativa nata dalla partnership di InPubblico, media partner dell’evento, con Cinguex, un nuovo portale basato su piattaforma Twitter, che, attraverso un complesso algoritmo, è in grado di fornire un flusso di informazioni privilegiate mediante strumenti di analisi sui social network. La collaborazione tra il portale di informazione InPubblico e quello di analisi Cinguex consentirà il monitoraggio di tutte le discussioni che accompagneranno il tema della comunicazione di emergenza e la presentazione del libro, che prevederà altre tappe a L’Aquila, Pescara, Teramo, Macerata, Lecce, Milano e Perugia.

83



» a cura della redazione - foto concesse dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale

eventi

Il ministro D’Alia durante l’incontro con il Consiglio regionale

L’Aquila città a burocrazia zero La proposta del ministro della Funzione pubblica e la Semplificazione, Gianpiero D’Alia, per velocizzare la rinascita del capoluogo abruzzese

I

n visita a L’Aquila, il ministro della Funzione pubblica e la Semplificazione, Gianpiero D’Alia, ha ipotizzato l’avvio di una sperimentazione inserita nel decreto legge “del fare” che estende la disciplina delle zone a burocrazia zero su tutto il territorio nazionale, ma che vedrebbe il capoluogo abruzzese e del cratere sismico essere la prima città in cui sarebbe applicata. Una mattinata fitta di impegni: il Ministro ha prima incontrato le associazioni di categoria in rappresentanza dell’industrie, del commercio e delle piccole e medie imprese, poi il consiglio regionale e infine fatto un breve giro in centro storico accompagnato dal sindaco, Massimo Cialente, e dal vice-presidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis. «Avvieremo una sperimentazione seria - ha spiegato D’Alia - e ci siamo intesi su un tavolo di confronto che, con le istituzioni locali e con le organizzazioni del mondo dell’industria, vogliamo creare per capire se ciò che propongo è possibile. Una proposta che aiuterebbe a debellare quella “burocrazia killer” che sta frenando ogni iniziativa di ricostruzione». Altro elemento sul tavolo quello del personale, «dovremmo trattare anche una serie di questioni sul personale amministrativo e tecnico del Comune dell’Aquila ma anche delle amministrazioni periferiche dello Stato, che sono fortemente impegnate nelle opere di ricostruzione, quindi alcune misure che vertono sulla possibilità di un utilizzo virtuoso di tutto il personale necessario». Una risposta questa alla richiesta fatta dal sindaco Cialente «di ulteriori unità di personale da inserire nello staff della ricostruzione, una settantina in più rispetto ai neo assunti del concorsone, che non ci bastano, servono i rinforzi. Abbiamo settori cruciali, come l’assistenza alla popolazione in cui 9 persone sono assolutamente insufficienti». Un risultato che potrebbe essere portato a casa anche scorrendo la graduatoria del concorsone, ha

proposto Cialente. D’accordo anche il governatore Gianni Chiodi, che ha contestato la decisione di tornare alle leggi ordinarie in un territorio che non può stare alle regole degli altri Comuni. Fronte comune anche in merito alla giungla normativa che ha riguardato il post sisma, tanto da ipotizzare la raccolta delle leggi in un Testo Unico. In conclusione il ministro D’Alia ha parlato di una piattaforma di metodo da condividere con il Ministero dello Sviluppo economico e con le associazioni di categoria

D’Alia insieme a Nazario Pagano

Il ministro D’Alia affianco a Giorgio De Matteis

85



» di Monica Di Pillo

eventi

Alcune immagini della manifestazione Pasta Planet

Primi nel Mondo

quando l’eccellenza è servita Pasta Planet: una tre giorni, che ha allietato nel Porto Turistico Marina di Pescara, tutti i partecipanti guidandoli in un percorso sensoriale affascinante ed innovativo alla scoperta del mondo della pasta. L’evento è stato organizzato dal Polo dell’innovazione agroalimentare Agire, in collaborazione con la Camera di Commercio di Pescara e con l’associazione Sale

P

rimi nel mondo! Una esortazione, una speranza, una vocazione....in questo caso una bella realtà. È stata la new entry di questa estate Pasta Planet: una tre giorni, che ha allietato nel Porto Turistico Marina di Pescara, tutti i partecipanti guidandoli in un percorso sensoriale affascinante ed innovativo alla scoperta del mondo della pasta. L’evento è stato organizzato dal Polo dell’innovazione agroalimentare Agire, in collaborazione con la Camera di Commercio di Pescara e con l’associazione Sale, ideatrice del format. Ad inaugurare Pasta Planet la tavola rotonda, che è si svolta presso la Sala Camplone della Camera di Commercio di Pescara, moderata dal giornalista Renzo Labarile “Le sfide dell’agroalimentare e della pasta nel mercato globale”, organizzata dal Polo Agire, che ha aperto un tavolo di dibattito e confronto su tutto il settore, coinvolgendo le istituzioni, il mondo accademico, le associazioni di categoria e gli esperti di enogastronomia. Anche la politica si è impegnata a fare sistema e a finanziare progetti su internazionalizzazione ed innovazione, come hanno ribadito il presidente della Regione Gianni Chiodi, il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alfredo Castiglione e il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa. All’interno del Porto Turistico di Pescara, location di Mediterranea, nello spazio espositivo del padiglione ex Cofa, messo a disposizione dalla CCIAA di Pescara, hanno riscosso un grande suc-

cesso da parte del pubblico con un totale di oltre 1.200 partecipanti gli attesissimi ShowCooking condotti da Adua Villa, sommelier di Radio 2. A guidare i partecipanti l’allestimento curato dalla designer Claudia Ciccotti; mentre il calore dei fornelli ha incuriosito i palati degli spettatori deliziati dalle prelibatezze preparate davanti ai loro occhi da grandi chef della cucina italiana: Chef Bartolo, alias Bartolomeo Errico, della Rubrica l’Abc in Cucina di Uno Mattina, Daniele Persegani, direttamente da Casa Alice in onda su Sky e Nicolino Di Renzo dell’Hostaria del Pavone di Vasto, più volte ospite della rubrica Gusto del Tg5. Grandi piatti abbinati ai vini abruzzesi sotto la sapiente regia dell’Associazione Italiana Sommeliers e del suo presidente regionale Gaudenzio D’Angelo. Soddisfatti gli organizzatori dell’innovativo format: Salvatore Di Paolo, presidente di Agire e il suo amministratore delegato Donato De Falcis, il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci e il presidente dell’Associazione Sale Filiberto Mastrangelo. «L’edizione - spiegano Di Paolo e De Falcis - ha visto lo svolgimento di due diversi momenti: uno scientifico per rimarcare il valore del settore agroalimentare e l’importanza della ricerca e dell’innovazione per conquistare i mercati, anche stranieri; accompagnato dalla possibilità di degustare i nostri prodotti, tra i quali la pasta la fa sicuramente da regina, attraverso questi show cooking che hanno offerto la possibilità agli spettatori di apprendere, divertendosi, ricette e segreti da blasonati chef»

87


Auto: il nuovo arrivo

Nuova BMW Serie 1 La Nuova BMW Serie 1 114i tre porte sorprende sempre con qualcosa di unico. Da oggi vi offre un allestimneto di serie pi첫 ricco che include: volante in pelle, comandi multifunzione e bracciolo anteriore regolabile.

BMW Efficient Dynamics Meno emissioni. Pi첫 piacere di guidare.

88


PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

a cura di Denia Di Giacomo

98 D’Eus: nato il primo spumante biologico Metodo Classico in Abruzzo

97 Festa del socio Citra: 40 anni di successi 91 Papille 93 Traparentesi 103 Pineto si “Infiamma” con i grandi chef 104 In cucina “Quanto Basta” 108 “Donna Tina”, una signora pizza 111 Le vongole del medio Adriatico: buone e saporite! 113 Ritorno al passato... 117 Ad Atessa la mostra “Il gran fuoco di Aligi Sassu” 119 Il vivo ricordo di Ermanno Toccotelli 121 Tornareccio, un museo a cielo aperto 123 Polifonia dell’arte

100 Montepagano, un borgo di emozioni

106 Azienda Agricola Mario Verna, l’oro bianco a km 0



PAPILLE

LETTURE SOTTO L’OMBRELLONE

» di Denia Di Giacomo

La migliore condizione di lavoro, è la vacanza (Jean-Marie Gourio)

Q

uanti spunti in questo caldo agosto, alcuni divertenti, altri istruttivi e altri ancora gustosi… ma tutti meritevoli di interesse. Partiamo con un evento organizzato dal più importante consorzio d’Abruzzo, ovvero la cantina Citra, che per onorare i suoi 3000 soci dopo 40 anni di attività ha organizzato una straordinaria festa all’insegna della genuinità e dell’allegria. Da Ortona ci spostiamo verso Nocciano, dove il vinosofo Franco D’Eusanio ha presentato l’ultimo nato in casa Chiusa Grande, lo spumante biologico D’Eus. D’Eus rappresenta la sintesi e la coerenza della “vinosofia” aziendale in cui convergono la sostenibilità del pro-

cesso produttivo, la piacevolezza di gusto e l’accessibilità di prezzo. E dalle morbide colline di Nocciano planiamo su Montepagano, un bellissimo borgo del comune di Roseto degli Abruzzi, per la 42esima edizione dell’evento “Montepagano, Borgo DiVino”, dove alle lezioni d’alta cucina con lo chef pluristellato Niko Romito si sono accostati percorsi di degustazione tra gli antichi fondaci del borgo medievale che hanno ospitato cantine e aziende vitivinicole della regione. E a proposito del grande Romito, parliamo ancora di cucina con la presentazione, all’Aquila, di una Scuola di Cucina Professionale, il suo nome è “Quanto basta”, indirizzata sia ai professionisti che agli amatoriali, ideatori del progetto tre giovanissimi imprenditori: Cristina, Grazia e Vincenzo con i quali abbiamo parlato. Avete mai assaggiato un ottimo prodotto caseario realizzato a chilometro zero? Penso proprio di sì e vi sarete anche accorti della differenza, provate allora a fare la conoscenza con i prodotti dell’Azienda Agricola Mario Verna, che da oltre 20 anni, a Villa San Vincenzo di Guardiagrele produce solo formaggi a chilometro zero, una vera prelibatezza! Scendendo sul bellissimo litorale di Pineto, vi raccontiamo “Infiamma”

un evento enogastronomico che ha visto le nostre eccelenze agroalimentari indiscusse protagoniste. Torniamo alle aziende locali, con una bella chiacchierata su Donna Tina, che da più di 60 anni a Pescara sforna le famose pizzette tonde per i suoi fedelissimi clienti. Prima create direttamente dalle abili mani della signora Tina e oggi da suo nipote Mattia, sempre ottime, per una tradizione che continua… E la cultura? Abbiamo anche quella, con il museo a cielo aperto di Tornareccio, naturalmente dedicato ai mosaici che nel corso degli anni questo incantevole paese ha raccolto sulla facciata della sue abitazioni. Ideato dal mecenate Alfredo Paglione oggi il museo è una realtà importante, capace di attirare visitatori anche da fuori regione. Concludiamo in bellezza con la mostra dedicata al grande Aligi Sassu, “Il gran fuoco di Aligi Sassu”, che dal 17 luglio si tiene ad Atessa nel museo Sassu, gestito dalla Fondazione MuseAte e voluto nel 2010 da Alfredo Paglione che ha donato alla cittadina 210 tra grafiche e sculture, ma da oggi la collezione si è arricchita di nuove opere... da non perdere! Non dimentichiamoci le tante rubriche della sezione Buono&Bello e le nostre letture diventeranno ancora più gustose…

91



TRAPARENTESI formazione

SPAZIO, L’ULTIMO NATO DELLA NIKO ROMITO FORMAZIONE Ha aperto solamente alla metà di agosto, ma è già un successo. Trovare posto a Spazio è praticamente impossibile. Ultimo nato della Niko Romito Formazione: Spazio, è il nuovo locale ideato dallo chef-manager Niko Romito in cui sono i ragazzi della sua scuola i veri protagonisti. Dietro i fornelli ci sono dodici studenti che completano il loro percorso formativo iniziato nella Niko Romito Formazione, la scuola di alta gastronomia che lo chef ha inaugurato lo scorso anno a Castel di Sangro all’interno di Casadonna. Un laboratorio aperto al pubblico realizzato all’interno dell’ex Reale a Rivisondoli, luogo da cui tutto è partito, in cui assaggiare ricette preparate con le migliori materie prime italiane, mettendo in pratica gli insegnamenti della scuola. Parola d’ordine: semplicità. «L’ambiente è molto familiare, -spiega Romito- senza tovaglie né carta dei vini, e soprattutto senza camerieri: gli stessi ragazzi, infatti, servono in sala, presentando ai clienti le loro creazioni». Gli ingredienti di Spazio sono menù a prezzi contenuti, rispetto della stagionalità e scambio costante con i quaranta clienti e i produttori. «Ci tengo ad evidenziare che non è un nuovo ristorante –conclude lo chef- semplicemente l’appendice naturale della Niko Romito Formazione».

AMBIENTE

Il Progetto Life Wolfnet a Caramanico Terme Dal 6 all’8 novembre 2013, a Caramanico Terme, nel Parco Nazionale della Majella, si terrà il Congresso Scientifico finale del Progetto Life Wolfnet Development of coordinated protection measures for Wolf in Apennines. Il Progetto Life Wolfnet ha pianificato e messo in atto misure di conservazione e gestione del lupo innovative nel contesto appenninico. Ora, giunti quasi al termine di questo percorso, questo Congresso Internazionale si pone come luogo di incontro tra biologi, veterinari e ricercatori e costituisce un’opportunità importante per mettere insieme le migliori esperienze di studio e gestione della specie a livello internazionale. Il Congresso sarà preceduto dal Meeting Istituzionale del Progetto Life Wolfnet, che si terrà a Sulmona, presso la Sede Operativa del Parco, il 4 e il 5 Novembre. Questo momento di Network istituzionale riunirà i principali enti ed amministrazioni competenti nella gestione del lupo in Appennino, per condividere i risultati finali del progetto e tracciare una coordinata e concreta strategia di conservazione del lupo in Appennino.

FORMAZIONE

Orientamento per “badanti” promosso dalle province Via all’orientamento e alla selezione di 200 aspiranti assistenti familiari (o badanti), 50 per ciascuna provincia abruzzese. Lo prevede il nuovo avviso pubblico del progetto speciale “TransCare”, promosso con risorse del Fondo sociale europeo dalla Regione Abruzzo e dalle quattro Province abruzzesi e realizzato dal raggruppamento temporaneo d’impresa “TransCare Project”, di cui la società Akon Service è capofila. Rispetto all’avviso precedente, che prevedeva la formazione specifica delle aspiranti assistenti (80 persone come noto stanno seguendo in questo momento i corsi, di cui 20 in provincia di Teramo), il nuovo avviso prevede un percorso parallelo finalizzato a selezionare, orientare e accompagnare al lavoro persone che già vantano un minimo di esperienza (anche se acquisita in maniera informale) allo scopo di creare una banca dati regionale condivisa. Destinatarie del nuovo avviso sono le donne con almeno 25 anni che abbiano assolto l’obbligo scolastico. Nel caso di cittadine straniere, devono essere regolarmente soggiornanti in Abruzzo e in possesso del permesso di soggiorno o della carta di soggiorno. Inoltre, devono avere una minima conoscenza della lingua italiana. Le attività di selezione e orientamento si terranno presso le sedi dei Centri per l’Impiego di ciascuna Provincia. Info:www.teramolavoro.it

EVENTI

CAMPO DI GIOVE E LA SUA MAGICA ESTATE Per coloro che preferiscono il fresco della montagna alle afose serate del litorale proponiamo un’estate a Campo di Giove, località turistica in provincia dell’Aquila, dove l’estate si accende di un calendario davvero interessante che si protrarrà sino al 20 settembre. Proiezioni, karaoke, balli in piazza, campo scuola per bambini, fitness in baita, sfilate d’auto d’epoca… insomma c’è l’imbarazzo della scelta per accontentare proprio tutti, sia grandi che piccini!

93


SALUTE

UNA CAMPAGNA REGIONALE CONTRO I DISTURBI ALIMENTARI La Regione Abruzzo ha dato il via in questi giorni ad una campagna informativa sui disturbi alimentari, promuovendo i Centri e le strutture territoriali che si occupano di questo problema. Una operazione lodevole che prende atto di un fenomeno in crescita, per tanti anni sottovalutato, che può sfociare in gravi patologie e disturbi del comportamento, alimentare e non. Le persone e le famiglie che lottano contro questa malattia sanno quanto è complicato, difficile e in alcuni casi drammatico, il percorso verso un ritrovato equilibrio con la vita e con il cibo. In Abruzzo circa 10.000 famiglie di bambine, adolescenti e giovani donne soffrono di Disturbi del comportamento da cibo e aspettano risposte.“Finalmente viene riconosciuta quella che è una vera emergenza, soprattutto fra i giovani; per questo vanno potenziati i Centri di riferimento e i servizi sul territorio” afferma Mario Di Pietro, Direttore di Pediatria all’Ospedale di Atri.

INIZIATIVE

RIVIVE L’ABBAZIA DI SAN CLEMENTE A CASAURIA La Fondazione PESCARABRUZZO, dopo aver sostenuto, insieme al World Monuments Fund, il recupero architettonico e artistico dell’Abbazia di San Clemente a Casauria gravemente danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009 attiva ora, in partnership con la Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo e il Comune di Castiglione a Casauria, un complesso progetto di miglioramento delle sue condizioni di fruizione e valorizzazione culturale e turistica. L’Abbazia, monumento nazionale e gioiello fra i più amati ed antichi della terra d’Abruzzo, fu costruita nell’anno 871 dall’imperatore Lodovico II, pronipote di Carlo Magno, a seguito di un voto fatto durante la prigionia nel ducato di Benevento. Facendo seguito ad un innovativo protocollo d’intesa, la Fondazione, mette a disposizione le competenze di tre collaboratori di provata esperienza nella valorizzazione dei beni culturali, selezionati attraverso un avviso pubblico. Il progetto permetterà di tenere aperto il sito l’intera giornata, di accogliere i visitatori offrendo visite guidate gratuite e di organizzare iniziative di fruizione turistico-culturale integrata, dialogando con le ricche offerte del territorio di riferimento. «L’obiettivo delle iniziative – afferma il presidente della Fondazione PESCARABRUZZO Nicola Mattoscio è evidentemente non solo rendere possibile la visita della splendida Abbazia ma soprattutto trasformarla in un fertile luogo di iniziative culturali, capaci di contribuire alla valorizzazione dell’intero territorio abruzzese».

SPORT

A PESCARA LA SUP RACE COPPA ITALIA 2013 L’associazione Surfing Sport Pescara presieduta da Andrea Papa, porta una grande novità a Pescara, che ha ospitato la tappa di Coppa Italia 2013 di Sup Race. In due giorni di grande spettacolo, avvenuti il 10 e l’11 agosto, si sono sfidati i migliori atleti italiani, in gare di slalom e race. Il paddlesurf è lo sport estivo più nuovo ed emozionante: adatto ad ogni età, è facile da praticare perché non servono onde oceaniche o particolari condizioni, ma solo acqua che sia mare, fiume o lago. Da diversi anni il paddlesurf o SUP Stand Up Paddling è una delle principali attività del centro federale gestito da Andrea Papa, e proprio per tale impegno la federazione surf quest’anno ha deciso di assegnare proprio alla società pescarese questa importante gara.

Arte

“I Cascella” in mostra al Museo Vittoria Colonna Al Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara la mostra di dipinti dal titolo: i Cascella. Basilio, Tommaso, Michele, Gioacchino. Un secolo di pittura dal Verismo al Postimpressionismo, curata da Giovanbattista Benedicenti, Raffaella Cordisco ed Augusto Di Luzio. Fino al 17 novembre saranno esposte 90 importanti opere che coprono un arco di tempo di cento anni e che consentiranno di far conoscere meglio questa grande famiglia di artisti, vanto della città di Pescara e dell’intero Abruzzo e apprezzati in tutto il mondo. L’evento è promosso dalla Fondazione Paparella-Treccia e dal Comune di Pescara, in collaborazione con la Fondazione Pescarabruzzo, e con la partecipazione dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, la Provincia di Pescara, la Provincia di Chieti, il Comune di Chieti, il Comune di Ortona, la Soprintendenza archivistica per l’Abruzzo e la Camera di Commercio di Pescara.

94


TRAPARENTESI

ARTE

“LA BELLEZZA INQUIETA” La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo del MIBAC e il Comune di Santo Stefano di Sessanio presentano a Santo Stefano di Sessanio la mostra La Bellezza Inquieta Arte in Abruzzo al tempo di Margherita d’Austria. La mostra avrà luogo nello Spazio Museale Civico e negli ambienti del centro storico. La mostra resterà aperta, con entrata a offerta libera, fino al 30 settembre 2013 con i seguenti orari: 10-13 / 16-20 (luglio agosto). 10-17 (settembre). Chiuso il lunedì. Info: 366.9521029 (Pro Loco); e visite guidate: 0862.899117 / 3473159855

EVENTI

UN FESTIVAL PER L’ACQUA A L’AQUILA Presenze istituzionali, personaggi dello spettacolo, filosofi, matematici ed esperti nazionali ed internazionali in 14 convegni, 3 giorni di laboratori didattici, 3 presentazioni di libri in presenza degli autori, 2 giorni di mostre cinematografiche (Blu Frames), 3 rappresentazioni teatrali e uno spettacolo di livello internazionale (Water Dance dello Studio Valerio Festi) nella storica Piazza Duomo all’Aquila. Tutto questo si terrò dal 6 all’11 ottobre 2013, per la seconda edizione del Festival dell’Acqua, la manifestazione più articolata e completa del settore idrico. Convegni, workshop, concerti, spettacoli, libri, lezioni, laboratori didattici, cucina, arte, cinema e… “spazio”. Il Festival che ogni due anni, per una settimana, raccoglie 400 aziende associate a Federutility e tutti i soggetti che a diverso titolo si occupano di servizi idrici e di pubblica utilità - è promosso in collaborazione con il Comune dell’Aquila, dell’azienda Gran Sasso Acqua, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, dell’UNESCO e dell’Eureau. INFO: www.festivalacqua.org

EVENTI EVENTI

GUARDIAGRELE FESTEGGIA IL SUO GRANDE ORAFO Dallo scorso 7 maggio fino al 2 dicembre prossimo, Guardiagrele ospiterà una serie di eventi per ammirare e conoscere le opere di Nicola Da Guardiagrele, uno fra i maggiori artisti orafi del Tardo Medioevo Evo Italiano. Accanto alla bellezza delle sue opere, spicca anche la ricchezza degli elementi simbolici che le popolano, segno di retroterra culturale, teologico e spirituale di grande profondità. Nella sua straordinaria produzione artistica spicca il prezioso tabernacolo di Francavilla realizzato nel 1413. Ed è proprio in occasione del centenario di realizzazione di questa opera che Guardiagrele vuole celebrare il suo grande artista.

A SULMONA UN’ESTATE DA NON PERDERE

La bellissima Sulmona, patria del grande Ovidio, dallo scorso luglio fino al 15 settembre propone un calendario estivo ricchissimo di eventi, per u’estate all’insegna del divertimento e della tradizione. Eventi importanti come la Giostra Cavalleresca, la sagra della Zampanella e la Perdonanaza Celestiniana, sono solo alcuni tra quelli proposti, ma ci sono anche danze antiche, concorsi internazionali, shopping sotto le stelle... insomma, un’estate da non perdere!

95



STORIE&SAPORI

FESTA DEL SOCIO CITRA: 40 ANNI DI SUCCESSI Per la prima volta in 40 anni i 3000 soci si sono incontrati a Citra per festeggiare il risultato di essere il Consorzio più importante d’Abruzzo »a cura delle redazione - foto di Alessandro Lanci

» Alcune immagini della splendida Festa del Socio organizzata dal consorzio Citra

C

ontinuano le celebrazioni del 40° anniversario a cui Citra ha dedicato tutto il 2013. In questa occasione due intere giornate sono state dedicate a festeggiare i 3.000 soci delle 9 cooperative che costituiscono il consorzio che per la prima volta dalla fondazione si è riunito nella sede di Ortona. «Citra è un esempio di cooperativa virtuosa, che assicura controllo e rappresentatività di tutta la filiera: dalla vigna al consumatore finale –ha detto nel suo discorso il presidente Valentino di Campli. L’importanza di questa giornata è proprio nella volontà di celebrare ogni singola persona che con il proprio lavoro ha contribuito a fare di Citra il più importante consorzio d’Abruzzo». La collaborazione tra gli enologi di Citra e i tecnici delle 9 cantine associate, che coltivano 6.000 ettari di vigneti è molto stretta. Per tutta la fase della maturazione e della vendemmia delle uve gli enologi assicurando consulenza continua per ottenere insieme i risultati migliori. In seguito, da circa un milione

di ettolitri di vino di produzione globale gli enologi destinano all’imbottigliamento la qualità migliore e garantiscono il monitoraggio costante a tutti i livelli della filiera. Nelle due giornate i soci hanno potuto incontrarsi, visitare l’azienda liberamente, degustare i vini Citra, assaggiare di piatti locali e assistere al concerto del gruppo “LE TERRE DEL SUD” che si è esibito con canti e musiche tradizionali. Queste serate hanno permesso ai 3000 soci di celebrare la partecipazione a un unico progetto, che ha già dato importanti risultati. Citra, che vanta il Montepulciano più stappato al mondo, è in piena espansione sui mercati internazionali. Prima azienda all’export di vini d’Abruzzo, è presente in 50 Paesi in 4 continenti e deve il 67% del suo fatturato alle esportazioni. Un evento straordinario, curato in ogni piccolo dettaglio, che ha visto la sentita partecipazione dei soci che non sono voluti mancare al compleanno del loro consorzio

LE CANTINE SOCIE Cantina Sincarpa, Torrevecchia Teatina; Cantina Coltivatori Diretti Tollo, Tollo; Cantina Progresso Agricolo, Crecchio; Cantina Madonna del Carmine, Lanciano; Cantina Paglieta, Paglieta; Cantina San Zefferino Soc. Coop. A R.L Caldari, Ortona; Cantina Rinascita Lancianese, Lanciano; Cantina San Giacomo, Rocca S. Giovanni; Cantina S. Nicola, Pollutri. Citra Vini è il principale consorzio di vini d’Abruzzo. Fondato nel 1973, raggruppa 9 cantine sociali e 3000 soci che coltivano 6000 ettari di vigneti, un terzo dei vigneti abruzzesi. Da circa un milione di ettolitri di vino conferiti dalle cantine socie, Citra seleziona la qualità migliore per una produzione complessiva di 18 milioni di bottiglie l’anno.

97


D’EUS: NATO

IL PRIMO SPUMANTE BIOLOGICO Metodo

classico IN ABRUZZO

Omaggio di Chiusa Grande a D’Annuzio. Presentazione alla stampa con il vinosofo Franco D’Eusanio e Luca Gardini »a cura della redazione - foto concesse da Chiusa Grande

L’

azienda agricola Chiusa Grande, di Nocciano (Pescara), ha presentato recentemente D’EUS: il primo spumante biologico d’Abruzzo Metodo Classico vinificato in due versioni, bianco e rosè. Presso la sede aziendale Il titolare Franco D’Eusanio, più noto come “il vinosofo d’Abruzzo”, insieme a Luca Gardini, sommelier campione del mondo e testimonial aziendale, hanno svelato la genesi di questo particolare spumante concepito come tributo all’anticonformista pensatore Gabriele D’Annunzio, nel 150° anniversario della sua nascita. All’evento, ideato in collaborazione con l’Ais (Associazione Italiana Sommelier) Abruzzo presieduta da Gaudenzio D’Angelo, hanno partecipato numerose testate giornalistiche specializzate, l’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo e il prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono. D’Eus rappresenta la sintesi e la coerenza della “vinosofia” aziendale in cui convergono la sostenibilità del processo produttivo, la piacevolezza di gusto e l’accessibilità di prezzo. A livello organolettico le caratteristiche salienti di D’Eus, in entrambe le versioni, sono il persistente perlage e la persistenza gusto-olfattiva. «È una bollicina a cordone continuo – ha sottolineato Gardini – il retrogusto ha una piacevole nota amarognola e la spalla acida è bellissima». Prosegue Luca Gardini: «per quanto concerne gli odori ci sono quelli

98

» Franco D’Eusanio

» Le bottiglie di spumante D’Eus bianco e rosé del Metodo Classico, croccante, fruttato con una bella menta. Pulizia di profumi, come deve essere. Detesto i vini troppo profumati». Questa è la descrizione del D’Eus bianco brut e del D’Eus rosè brut. Uvaggio Montepulciano d’Abruzzo,  Pecorino  e  Chardonnay  (per il primo vinificazione in bianco) e proporzioni tenute segrete dall’azienda. Nello spumante D’Eus il connubio inscindibile arte-natura, che contraddistingue da sempre Chiusa Grande, rafforza la sua espressività. Ideato per omaggiare “ Il Piacere” di D’Annunzio si declina nel piacere evocato dalle sensazioni organolettiche, nella creatività della singolare etichetta - sui generis raffigurazione di Bacco - e nella straordinaria retroe-


STORIE&SAPORI

» Franco D’Eusanio durante la presentazione alla stampa dello spumante D’Eus, il primo spumante biologico metodo classico d’Abruzzo

tichetta in cui leggiamo: «Tributo all’imperitura piacevolezza. Ode all’estro ponderato. Dono a chi apprezza l’enigmatico anticonformismo. D’EUS… inno al lento trascorrere del tempo. È uno spumante Metodo Classico minuziosamente affinato sui lieviti. Lunga attesa… ripagata dal colore brillante, dalla mentolata fragranza croccante e dal fine ed estasiante perlage, che accarezza il palato con la delicatezza di una farfalla. D’EUS… superba e celestiale sfida, ossequio a D’Annunzio: “memento audere semper”». Per Franco D’Eusanio il D’Eus è una sfida vinta grazie al lavoro di squadra in cui è stato determinante il contributo degli enologi Franco Giandomenico, Beniamino Di Domenica e Danilo Gizzi. Con D’Eus l’azienda Chiusa Grande, tra le più certificate di Europa, dimostra di agire ancora una volta all’insegna della vitivinicoltura innovativa, ma rispettosa della tradizione e dell’ambiente. In sintonia con una frase di Sir Francis Bacon che Franco D’Eusanio ama citare spesso: «alla natura si comanda solo ubbidendole»

» Mauro Febbo assessore all’Agricoltura Regione Abruzzo e Franco D’Eusanio

IL DECALOGO DEL VINOSOFO Sognare ad occhi aperti. Tornare alla natura. Trascorrere una vita piacevole. Fuggire le false ambizioni. Evitare le mode fugaci. Sedurre e lasciarsi sedurre dalla terra. Essere corretti anche quando non conviene. Riscoprire la ruralità arcaica abruzzese. Fare un vino buono senza essere schiavi del profitto. Dare personalità al vino, rispettando il benessere psicofisico di chi beve. «Nella mia vita ho cercato di seguire quello che sono per dare un senso autentico a quello che faccio». (Franco D’Eusanio)

» Franco insieme al sommelier Luca Gardini

» Il prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono e Franco D’Eusanio

99


MONTEPAGANO, UN BORGO DI EMOZIONI Tra le novità della 42esima Mostra dei Vini d’Abruzzo: lezioni d’alta cucina tenute dallo chef Niko Romito, wine show e percorsi enogastronomici in centro storico

» Il sindaco di Roseto degli Abruzzi Enio Pavone

» a cura della redazione » foto di Gianluca Pisciaroli

D

alle lezioni d’alta cucina con lo chef pluristellato Niko Romito e i suoi allievi ai wine show condotti da giornalisti e critici del settore, fino ai classici percorsi degustazione tra gli antichi fondaci del borgo medievale che hanno ospitato cantine e aziende vitivinicole della regione. Questo e molto altro per la 42esima edizione della manifestazione “Montepagano, Borgo DiVino”, un bellissimo borgo del comune di Roseto degli Abruzzi. Un brindisi speciale con i Sei Giganti delle Colline Teramane per festeggiare i dieci anni della prima e unica Docg abruzzese. Apertura tutta dedicata al Montepulciano d’Abruzzo delle “Colline Teramane” per la Mostra dei Vini che ha aperto i battenti nel borgo medievale con la consueta cerimonia d’inaugurazione. Per tre giorni, “Borgo DiVino” ha fatto da location naturale ad eventi legati al mondo del vino e dell’eccellenza enogastronomica che sono stati presi d’assalto da migliaia di persone provenienti da tutta la regione. «Un successo come sempre e un vanto per il comune di Roseto degli Abruzzi, -ha esordito il sindaco Enio Pavone- che, come da tradizione, ha dato il via ufficiale alla

100

» Da sinistra: lo chef pluristellato Niko Romito e il giornalista enogastronomico Antonio Paolini

mostra vitivinicola più antica d’Abruzzo. Abbiamo saputo rinnovare, ma senza snaturarla, questa manifestazione – ha continuato il primo cittadino – e oggi Borgo DiVino ha una nuova dimensione che punta sempre più sulla qualità dell’offerta ad appassionati e visitatori». Tanti i rappresentanti istituzionali intervenuti all’inaugurazione nel suggestivo chiostro di un Palazzo del ‘800 in centro storico: oltre al sindaco e l’assessore al Turismo e Cultura di Roseto, Maristella Urbini, il deputato Paolo Tancredi, l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Paolo Gatti, il vicepresidente della Camera di Commercio di Teramo, Giandomenico Di Sante, il presidente e il vicepresidente del Consorzio di Tutela Montepulciano Docg Colline Teramane, rispettivamente Alessandro Nicodemi ed Enrico Cerulli Irelli, il direttore provinciale della Cna, Gloriano Lanciotti. Grande successo per i tre cooking show del “maestro” Niko Romito che, insieme agli allievi della Scuola d’Alta Formazione culinaria “Niko Romito Formazione” di Castel di Sangro, ha offerto seducenti lezioni d’alta cucina


STORIE&SAPORI

» Il brindisi dell’inaugurazione di Montepagno Borgo DiVino sui “risotti moderni”, “crostacei e molluschi” e all’ “analisi sensoriale”. E ancora i due wine show condotti dal noto giornalista Antonio Paolini: il primo “Fresco Senso” sui vini freschi, il secondo “Naturalmente”, incentrato percorso intrapreso 6 produttori abruzzesi per rendere i propri vini sempre più in armonia con la natura e in maniera ecosostenibile. Ospite della prima serata, l’enologo Romeo Taraborelli. E come per la scorsa edizione, anche quest’anno non è mancato uno spazio dedicato all’arte. La mostra “Interior Design” organizzata dalla storica azienda abruzzese Rizziero Arredamenti, una collezione di fotografie in bianco e nero con primi piani di grandi protagonisti dell’arte e del design internazionale e l’esposizione “arte e poesia” con 21 raffinati pannelli che raccontano i testi delle poesie contenute nel libro “Matrioska in viaggio”, raccolta scritta a quattro mani da padre e figlia, Giorgio

e Laura De Berardinis. La 42esima Mostra Vini d’Abruzzo è organizzata dal Comune di Roseto degli Abruzzi con il contributo della Camera di Commercio di Teramo e della Regione Abruzzo. Partner dell’evento il Consorzio di Tutela Montepulciano d’Abruzzo Docg “Colline Teramane”, il Consorzio di Tutela “Vini d’Abruzzo”, la Niko Romito Formazione e Rizziero Arredamenti

» Il presidente della Banca dell’Adriatico Cav. Giandomenico

» L’on. Paolo Tancredi con Maristella Urbini assessore

Di Sante con Sergio Di Sabatino di Rizziero Arredamenti

Le 22 cantine che hanno partecipato all’evento Anfra, Ausonia, Cantina Strappelli, Cantina Vagli, Cerulli Spinozzi, Cioti, Colle Del Sole, De Angelis Corvi, Di Nicola , La Quercia, Lidia e Amato, Mazzarosa, Monti, Fattoria Nicodemi, Orlandi Contucci Ponno, Palazzo Centofanti, Pepe & Dna Vini Biologici E Biodinamici, San Lorenzo, Scialletti 1884, Tenuta Torretta, Vaddinelli, Villa Cervia.

comunale al Turismo e alla Cultura

101



STORIE&SAPORI

Pineto si “Infiamma” con i grandi chef Grande successo per la kermesse che ha visto protagoniste le patate abruzzesi con chef, degustazioni e tanta musica »a cura della redazione – foto concesse dall’Associazione Infiamma

» Il maestro pasticcere Fabrizio Camplone

I

» Lo chef Peppino Tinari del ristorante Villa Maiella

migliori chef della regione, le eccellenze agroalimentari, i vini e le birre artigianali, i minicorsi di degustazione e la musica: sono stati questi gli ingredienti di Infiamma, la manifestazione che si è svolta ad agosto a Pineto. Ideata dall’omonima associazione, in collaborazione con il Consiglio regionale d’Abruzzo, il Comune di Pineto, la Carichieti e sponsor privati, Infiamma nasce con l’obiettivo di valorizzare il paniere agroalimentare abruzzese attraverso la grande ristorazione della nostra regione. Due giorni per raccontare le peculiarità di un territorio unico, che si sviluppa tra l’Appennino e il mare Adriatico, e per conoscere le sue produzioni, le tradizioni e le innovazioni con interlocutori speciali. Insomma, quello di Infiamma è stato un viaggio di conoscenza attraverso storie di contadini, vignaioli, artigiani del gusto e ristoratori. «Protagoniste indiscusse di questa prima edizione sono state le patate abruzzesi -ha spiegato Marzia Aquilio, presidente dell’associazione Infiamma-, simbolo di quella biodiversità di cui è ricca la nostra regione: da quella del Fucino alla patata di Pizzoferrato per finire con quella turchesa. Per l’occasione Infiamma ha portato in piazza alcuni dei migliori chef della regione: nella suggestiva cornice della nuova piazza Giardino delle Ninfee, si sono alternati sul palco infatti chef af-

» Claudio Di Remigio, chef del ristorante La Conchiglia d’Oro

fermati e nuove leve della ristorazione abruzzese che si sono cimentati ai fornelli per raccontare la loro cucina». Per la prima edizione hanno partecipato gli stellati Peppino Tinari del ristorante Villa Maiella di Guardiagrele e William Zonfa del ristorante La Magione Papale dell’Aquila, Marzia Buzzanca della pizzeria gourmet Percorsi di Gusto dell’Aquila, Claudio Di Remigio del ristorante La Conchiglia D’Oro di Pineto e il maestro pasticciere Fabrizio Camplone di Pescara. La kermesse si è rivelata l’occasione per gustare le ricette a base di patate d’Abruzzo e non solo, proposte dagli chef dell’Associazione Provinciale Cuochi di Pescara, all’interno dell’Osteria Infiamma. Ma non finisce qui. Grande cucina, ma anche grandi vini con la presenza di alcune delle più note cantine del territorio. Ed ancora le migliori tradizioni gastronomiche regionali: dagli extravergine dop ai formaggi della tradizione agropastorale, dai salumi artigianali agli ortaggi sott’olio, dal tartufo fino alle specialità dolciarie. Uno spazio speciale è stato riservato anche ai bambini che hanno avuto modo di scoprire e di imparare i segreti della sana alimentazione dilettandosi con minicorsi di cucina, guidati da Francesca D’Orazio insegnante di corsi di cucina. Non sono mancati momenti di approfondimento e degustazioni guidate di olio con l’esperto Marino Giorgetti

» Da sinistra, Marzia Buzzanca,

Wiliam Zonfa e Marzia Aquilio

103


» I tre giovanissimi ideatori della scuola di cucina. Da sinistra: Grazia Liberotti, Cristina Di Cola e Vincenzo Ciuffetelli

D

all’intuito di tre intraprendenti ragazzi, nasce all’Aquila una scuola di cucina professionale. Il progetto imprenditoriale di Qb “QuantoBasta” consiste in una Scuola di Cucina Professionale che, grazie alla sua offerta formativa diventi un punto di riferimento in Abruzzo e nel Centro-Italia, per gli operatori del settore della ristorazione. L’offerta della Scuola avrà duplice natura: da una parte, ed in via prevalente, sarà indirizzata ai professionisti già affermati ed agli apprendisti, desiderosi di acquisire o incrementare le competenze necessarie per affrontare al meglio la propria professione, dall’altra parte, si rivolgerà anche ad un pubblico amatoriale, ovvero ai dilettanti ed agli amanti della cucina che intendano avvicinarsi alle tecniche professionali di lavorazione ed apprendere i rudimenti tecnici della ristorazione di alto profilo.

104

La mission è quella di offrire un servizio formativo completo, strutturato, dinamico e qualitativamente superiore, che consenta una valorizzazione delle risorse umane e crei professionalità certificate e di livello, anche al fine di agevolare e favorire l’accesso al mercato del lavoro. Ideatori del progetto, tre giovanissimi imprenditori: Cristina Di Cola, Grazia Liberotti e Vincenzo Ciuffetelli. Alle loro competenze interne si sono aggiunte le conoscenze e le capacità di professionisti della formazione e di nomi affermati della ristorazione italiana ed estera, che di volta in volta presteranno i propri servizi all’interno della scuola con il fine ultimo di costruire un’offerta formativa di spessore assoluto. «QuantoBasta scuola di cucina –spiega Grazia Liberotti- comunica un’idea di scuola accessibile a tutti, non elitaria ma essenziale e concreta, la nostra filosofia è quella di evitare il superfluo e gli sprechi in generale».


STORIE&SAPORI

Anche le decisioni riguardanti la localizzazione della sede principale di “QuantoBasta”, non sono casuali, ma derivanti da un’attenta ponderazione: la scuola infatti si trova a L’Aquila, un’area duramente colpita dagli eventi sismici del 2009, ma proiettata verso un futuro di rinascita ed in costante evoluzione, in un processo in cui le competenze professionali giocheranno un ruolo importante e la domanda di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro sarà presumibilmente in crescita. Il principale elemento di innovazione con cui QuantoBasta intenderà presentarsi sul mercato, ci spiegano i ragazzi, è da ricercarsi nel processo di erogazione del servizio e, più in particolare, nell’impostazione generale che si attribuirà ai programmi didattici: riflettendo il momento storico ed economico in cui nasce, la scuola orienterà i propri percorsi formativi verso un’ottica di coesistenza integrata di approcci tradizionali ed approcci sostenibili, valorizzando le tecniche classiche di lavorazione e l’impiego di prodotti locali, da una parte, e promuovendo le tecniche di lavorazione innovative, dall’altra, specie per quanto riguarda l’uso di strumentazioni a risparmio energetico o l’impiego di prodotti di scarto a basso impatto ambientale. Tra i servizi, anche quello di impiegare il canale web

» Alcuni allievi della scuola di cucina Quanto Basta

IN CUCINA

“QUANTO BASTA” Ha aperto all’Aquila una Scuola di Cucina Professionale indirizzata sia ai professionisti che agli amatoriali. A idearla, tre giovanissimi imprenditori: Cristina Di Cola, Grazia Liberotti e Vincenzo Ciuffetelli » a cura delle redazione » foto concesse da QB

come strumento effettivo di formazione: le lezioni, saranno infatti progressivamente rese disponibili anche online e dunque rese fruibili dagli allievi anche in remoto, generando così un servizio formativo moderno, dinamico ed accessibile a 360°. «La nostra intenzione –racconta Cristina Di Cola- è quella di creare un centro di formazione polifunzionale a 360 gradi che diventi riferimento in Abruzzo e non solo». Il progetto di QB ha già conosciuto la sua fase preliminare con l’avvio, lo scorso aprile, dei corsi di cucina indirizzati agli amatori, rigorosamente tenuti da chef professionisti dell’alta ristorazione, ma entrerà nel pieno della sua attività a partire dal mese settembre quando avranno inizio i corsi di professionali. «Se vuoi un futuro devi sognarlo, -conclude Vincenzo Ciuffetelli- io sogno una scuola riconosciuta in Italia e nel mondo come centro formativo d’eccellenza»

GLI IDEATORI DEL PROGETTO Cristina Di Cola dopo essersi laureata in informatica presso l’Università degli Studi dell’Aquila e aver lavorato a Milano per una società di consulenza, ha deciso di perseguire la sua più grande passione: la cucina. Ha frequentato dei corsi formativi presso le scuole del Gambero Rosso di Roma e avuto diverse esperienze lavorative nell’ambito della ristorazione. Grazia Liberotti, amante dell’arte e della comunicazione visiva, si è laureata presso l’Accademia Internazionale delle Arti e delle Scienze dell’Immagine all’Aquila. Dopo aver lavorato diversi anni nell’ambito del cinema e della televisione, in Italia e all’estero, ha scelto di convogliare le proprie esperienze ed energie in un progetto che possa valorizzare le sue capacità comunicative ed il suo amore per la cucina. Vincenzo Ciuffetelli, laureando in Economia e Amministrazione delle imprese presso l’Università degli Studi dell’Aquila, è dal 2007 amministratore unico di una delle aziende del gruppo di famiglia, attiva nel settore della progettazione e realizzazione di attività commerciali e della ristorazione.

105


» Mario Verna durante la lavorazione

L

a sveglia in casa Verna suona molto presto la mattina. Il latte munto solo la sera precedente o alle prime luci dell’alba finisce direttamente nel piccolo caseificio di Villa San Vincenzo di Guardiagrele, per trasformarsi in mozzarelle, formaggi e ricotte di altissima qualità. Forti di 20 anni «trascorsi a mezzadria – racconta Nicoletta Colasante – nel 1995 io e mio marito Mario decidemmo di metterci in proprio. La nostra fortuna sono state quattro vacche brune italiane. Dopo averle comprate, abbiamo iniziato ad allevarle in una piccola tettoia a Villa San Vincenzo di Guardiagrele». Da lì Nicoletta e Mario Verna non si sono più spostati e così, a 500 metri d’altezza, tra le verdi colline guardiesi, a metà strada tra mare e montagna, a due passi dalla quercia più grande d’Abruzzo, nel ‘95 hanno fondato l’Azienda Agricola Mario Verna, ampliando il loro allevamento, che oggi può contare su 85 vacche di razza bruna italiana di cui circa 50 in lattazione e annettendovi un piccolo laboratorio per la lavorazione del latte. Cresciute tra allevamenti e 30 ettari di terreno dalla vista mozzafiato, anche le due figlie di Nicoletta e Mario, Paola, 33 anni, laureata in Scienze Politiche e Giulia, di cinque anni più piccola, si dedicano all’impresa di famiglia. «Quello che rende i nostri prodotti speciali – spiega una orgogliosa Paola – è la passione con la quale seguiamo ogni singola fase delle nostre produzioni e l’attenzione alla cura delle materie prime. Le vacche brune italiane

106

appartengono alla razza che offre senza dubbio il latte migliore, ricco di proteine, un latte di alta qualità con profumi e aromi eccezionali che ritroviamo nei nostri prodotti. Inoltre, le alleviamo a stabulazione libera, un metodo che migliora la loro qualità di vita. Questo vuol dire che i nostri animali possono muoversi liberamente nella stalla, scegliendo persino il posto in cui partorire. La sala mungitura è separata dalla stalla, garantendo condizioni igienico-sanitarie altissime. A questo si aggiunge che il latte viene lavorato non appena viene munto, offrendo così ai nostri clienti prodotti freschi e genuini, dal sapore estremamente naturale. Questo si riscontra soprattutto nella lavorazione della nostra “stracciata” prodotta esclusivamente con l’utilizzo del siero innesto, senza aggiunta di fermenti chimici, ma solo utilizzando il siero della la-

» Un altro momento della produzione dei formaggi


STORIE&SAPORI

Azienda Agricola

Mario Verna, l’oro bianco a km 0 Storia dell’impresa di Villa San Vincenzo di Guardiagrele, da 20 anni nel settore caseario » Alcune delle vacche allevate vorazione del giorno precedente». Una lavorazione 100% a chilometro 0 quella Verna, dalla produzione di foraggio che viene svolta direttamente in azienda, alla lavorazione del latte che avviene a poche centinaia di metri dalla stalla per finire alla vendita dei prodotti direttamente al consumatore, sia nel punto vendita aziendale posto accanto al piccolo caseificio sia in quello aperto nel 2003 situato nel centro storico di Guardiagrele. «Questo perché – aggiunge Paola, che è anche responsabile regionale Donne Impresa Coldiretti – non vogliamo avere nessun tipo di intermediario. Siamo noi stessi a voler promuovere i nostri prodotti e in questa fase il contatto diretto con il consumatore diventa fondamentale». Fiore all’occhiello delle produzioni Verna è il fiordilatte, la stracciata guardiese fatta a mano che tra i numerosi riconoscimenti collezionati negli anni, proprio nel 2013 ha conquistato il primo premio nell’ottava edizione de “I formaggi del Buongusto” di Gessopalena, come miglior fiordilatte d’Abruzzo 2013 e nel 2010 il secondo premio nel 10º concorso nazionale “Grolla d’oro - Formaggi d’autore” svoltosi in Valle d’ Aosta. Alla stracciata si aggiungono la caciotta vaccina, ricotte, giuncate, primo sale, provole, scamorze appassite, formaggi stagionati con peperoncino e formaggi freschi con rucola e noci. Ma il mondo del formaggio non è il solo per i Verna, che coltivano anche frutta, 300 piante di tartufi che presto arricchiranno la produzione dei formaggi di questa famiglia dagli occhi azzurri e ulivi sia da tavola che da olio. «Siamo molto attenti all’ambiente che ci circonda – racconta ancora Paola -. Ecco perché negli anni abbiamo impiantato moltissimi alberi e piante, che andranno a migliorare il panorama della nostra zona ed ecco perché abbiamo deciso di montare un grande pannello fotovoltaico, che già oggi fornisce l’energia elettrica al nostro caseificio, su quello che sarà l’agriturismo annesso all’azienda». Insomma, gli

» di Marcella Pace » foto di Francesca Liardi concesse da Azienda Agricola Verna

obiettivi per questa impresa a conduzione familiare che conta anche sul lavoro di tre dipendenti, sono molteplici. Dall’allestimento di un nuovo punto vendita a Guardiagrele, all’ampliamento della gamma prodotti, fino alla ristrutturazione di un agriturismo con annessa fattoria didattica, in fase di realizzazione, l’obiettivo è sempre quello di valorizzare il territorio e offrire prodotti freschi e genuini. «Con l’agriturismo – conclude Paola - ci piacerebbe molto conquistare una clientela straniera, così da far conoscere il più possibile le bellezze paesaggistiche di questa zona, e l’altissima qualità delle materie prime, offerte direttamente dalla terra e lavorate con attenzione e cura, senza che mai nulla sia lasciato al caso»

» La famiglia Verna INFO UTILI Azienda Agricola Mario Verna, Villa San Vincenzo di Guardiagrele Contrada Colle Tripio, 53 0871893278

Punto vendita via Roma, 136 Guardiagrele

107


» La signora Tina nel locale del nipote Mattia a Pescara

I

pescaresi non possono non conoscerla, almeno una volta hanno assaggiato le sue famose pizzette nella zona della marina sud di Pescara. Questa è la storia di una bella tradizione tramandata di generazione in generazione. Parliamo di Clemetina Ciccarini, per tutti la signora Tina, a dicembre compirà 85 anni, ma possiede ancora la stessa passione e la stessa voglia di lavorare di quando ad appena 19 anni aprì la sua bottega alimentare dove sfornava le pizzette per la gioia dei pescaresi e non solo. Durante la piacevole chiacchierata con questa bella signora, (mamma di 4 figli, nonna di 9 nipoti, bisnonna e da 1 mese anche trisnonna!) le abbiamo chiesto più volte il segreto delle sue pizzette, non c’è stato nulla da fare, non ha voluto svelarlo, ma i suoi occhi non possono mentire, il vero segreto è l’amore per il suo lavoro! Dopo la chiusura della sua attività a Pescara, avvenuta nel 2006, il nipote, Mattia Di Giovanni, (figlio di ristoratori) decide di aprire un nuovo locale ereditando i segreti della nonna per riproporre le celebri pizzette. Così nel dicembre 2010 Mattia a soli 27 anni, inaugura in via Marco Polo a Pescara “Donna Tina, dal 1947 una signora pizza”, come recita il pay off del logo. La storia della signora delle pizze dunque continua... «Dopo che mia nonna è andata in pensione, -racconta Mattia- mi capitava che diverse persone per strada mi chiedessero dove fosse possibile trovare ancora delle

108

pizzette così speciali e allora ho deciso di riaprire l’attività spostandomi in via Marco Polo. Ho fatto un anno di pratica con mia nonna e quando lei mi ha confermato che le mie pizze erano all’altezza delle sue, sono stato pronto per iniziare l’avventura di “Donna Tina”». La tradizione è proseguita anche con i fornitori, con la ricerca delle stesse teglie e degli stessi forni, realizzando la pizza nello stampo tondo come una volta, perché l’obiettivo era quello di rimanere il più possibili fedeli all’impasto realizzato dalla “signora delle pizze”. «Solo mio nipote Mattia –spiega la nonna- conosce il segreto della mia ricetta, in questi anni in molti hanno provato a chiedermi dosi e ingredienti, ma non ho mai svelato nulla». Tina iniziò a gestire la sua bottega insieme al marito nel 1947, allora aveva solo 19 anni.

» Le pizzette appena sfornate


STORIE&SAPORI

“DONNA TINA”, UNA SIGNORA » Mattia Di Giovanni e sua nonna ricevono il premio dal sindaco di Pescara Mascia per le attività che hanno superato i 40 anni

PIZZA

Per più di 60 anni a Pescara la signora Tina ha sfornato le famose pizzette per i suoi fedelissimi clienti. Oggi a continuare la tradizione il giovane nipote Mattia » di Eleonora Lopes » foto concesse da “Donna Tina”

» La signora Tina mentre prepara le famose pizzette Era ettun piccolo market che vendeva diversi prodotti alimentari nell’allora via Ronchi oggi Via Vespucci. «Fummo i primi –racconta- del quartiere ad avere la tv e tutti venivano da noi. Un giorno decisi di provare a fare anche le pizze. Con il tempo ho ottenuto l’impasto che le rendeva così gustose. Non ho mai misurato le dosi, ho sempre fatto tutto ad occhio. Era la mia mano a guidarmi, questa è la tecnica che tutt’ora utilizza Mattia con ingredienti molto semplici: farina, acqua e lievito». Il marito Antonio, era un musicista, un’artista e Tina, sempre sola dietro il bancone, trascorreva tutto il giorno a sfornare le pizze tanto attese dai suoi affezionati clienti, che non erano solo pescaresi, ma anche turisti italiani e stranieri e tanti militari studenti universitari. Una donna manager a tutti gli effetti la signora Tina, tanto amata dalla gente che per anni le è rimasta fedele nella scelta della pizza. Intere generazioni sono cresciute nel suo locale e ora i figli di quelle giovani coppie gustano la stessa pizza che mangiavano i genitori alla loro età, nel locale di suo nipote Mattia. «Quando Mattia ha deciso di continuare la mia attività, -ci dice con un filo di commozione- sono stata felicissima. Ogni volta che vado a trovarlo mi commuovo perché vorrei stare lì con lui a fare le pizze. La notte addirittura sogno ancora di impastare e sfornare, vor-

rei ringiovanire per fare altre pizze assieme a lui!». All’inizio della sua attività la nonna ha sostenuto e seguito molto il nipote, specie quando lui era costretto ad assentarsi per giocare a palla a nuoto, ma poi Mattia è subito diventato autonomo. Oltre al calore e all’affetto della gente, due anni fa arriva, proprio il giorno del suo compleanno, anche un riconoscimento dal Comune di Pescara. La signora Ciccarini infatti, ottiene una targa per la sua attività con più di 40 di storia; in quella giornata di festa, “Donna Tina” è stata l’unica pizzeria a ricevere il premio come attività storica. Ma Mattia, instancabile come la nonna, ha già un progetto per il futuro e a Natale prossimo aprirà, in pieno centro, un nuovo punto “Donna Tina”. «Il mio obiettivo –conclude Mattia- è replicare questo tipo di locale mantenendo sempre lo stesso format e soprattutto gli stessi prodotti made in Abruzzo, prodotti di altissima qualità, per me la cura per le materie prime è fondamentale. In realtà non mi aspettavo questo successo, ma oggi ho già 2 dipendenti e ne assumerò altri, nel week end arrivo a sfornare anche 600 pizze, è un lavoro faticoso, solo io mi occupo della realizzazione dell’impasto, ma la passione è la stessa che mia ha trasmesso mia nonna». E siamo sicuri che la nonna, orgogliosissima del nipote sarà pronta a sostenerlo in questa nuova avventura imprenditoriale

109



Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista

» di Pietro Campanaro

È un dato di fatto, i molluschi del “nostro mare” sono tra i più saporiti della penisola. Ma oltre alle questioni di gusto scopriamo insieme quante e quali proprietà contengono Le coste e il mare del medio adriatico, oltre alla particolare bellezza, offrono sicuramente qualcosa in più: la prelibatezza di alcuni prodotti ittici riconosciuta anche da esperti come Raffaele Grilli, fiduciario Slow Food della Condotta Giulianova-Val Vibrata che afferma -“Da Termoli ad Ancona abbiamo il pesce naturalmente più saporito d’Italia”-; infatti le caratteristiche di questo tratto dell’Adriatico con bassi fondali sabbiosi permettono di avere un pesce di ottima qualità e con notevoli proprietà nutritive. Apprezzatissimo il pesce azzurro ma anche e soprattutto i molluschi del nostro mare non sono da meno con quel qualcosa in più rispetto ai prodotti ittici d’importazione che spesso raggiungono le nostre tavole e con la possibilità di averli a disposizione “freschissimi” grazie anche alle flottiglie di pescherecci e vongolare dei nostri porti. I molluschi sono organismi marini o acquatici caratterizzati da un corpo molle (ovvero senza scheletro o carapace) che si distinguono in CEFALOPODI (seppia, calamaro, totano, polipo, moscardino, ecc.), GASTEROPODI (chiocciole di mare, lumache di mare, bomboletti, ecc.)

salus, il cibo per vivere meglio

LE VONGOLE DEL MEDIO ADRIATICO:

BUONE E SAPORITE! e LAMELLIBRANCHI (cozze, vongole, telline, cannolicchi, datteri, ostriche, ecc.) e proprio di questi ultimi e in particolare delle vongole dal nome scientifico Venus (Chamelea) Gallina parleremo in maniera più dettagliata. Le vongole hanno un basso contenuto calorico, circa 72kcal per 100 grammi di alimento pulito (le cozze 58, i cannolicchi 80, le lumache di mare 91, le telline 86, i fasolari 71), sono mediamente proteiche con il 10,2% di proteine e sono poco grasse col 2,5% di grassi prevalentemente polinsaturi quindi buoni (tipo Omega3). In alcuni periodi dell’anno specie nei periodi di fertilità e riproduzione (marzo-giugno) come tutti i molluschi sono più ricche di colesterolo sintetizzato proprio per produrre ormoni che favoriscono la riproduzione per cui chi soffre di colesterolo elevato dovrebbe fare attenzione a non consumarne grandi quantità in questi periodi. Le vongole sono un ottimo aiuto a chi soffre di anemia da carenza di ferro infatti sono ricche di questo minerale e contengono molta vitamina B12 (o cianocobalamina) antiastenica e antianemica e altre vitamine del gruppo B, contengono inoltre iodio utile alla tiroide, zinco utile a rinforzare il sistema immunitario e selenio un antiossidante contro i radicali liberi ma sono anche ricche di sodio per cui chi soffre di ipertensione arteriosa dovrebbe fare

attenzione al consumo frequente. Altro elemento molto importante di questi molluschi è la facile digeribilità favorita dal basso contenuto di tessuto connettivo che generalmente appesantisce e rallenta la digestione e la versatilità in cucina perchè facili da preparare e molto sipide per cui specie nei condimenti dei primi piatti si può evitare l’utilizzo del sale. Concludo con alcune curiosità e una considerazione: Italia e Spagna sono i maggiori consumatori di vongole mentre nelle altre nazioni europee sono quasi sconosciute; a partire dal 1983 nella laguna veneta si è iniziato ad allevare vongole (venericoltura) di una varietà detta filippina, proveniente dai mari asiatici e somiglianti alle veraci autoctone, che crescono molto più velocemente; ora non ce ne vogliano i venericoltori veneti ma le nostre “paparazze” pescate dai nostri esperti “paparazzari” nel nostro limpido mare sono tutta un altra cosa!

info_ Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina

111



divino&nonsolo

» di Nicola Boschetti - Sommelier Professionista

RITORNO AL PASSATO... Il periodo di difficoltà economica porta molti giovani a riscoprire usi e costumi ormai persi nel tempo e a darsi da fare in ogni modo

he la crisi economica aguzzi l’ingegno e la voglia di non cedere, con la speranza di un futuro migliore, soprattutto per i giovani, è un dato di fatto. Il posto fisso e soltanto un lontano ricordo, e ogni giorno tornano alla ribalta mestieri dimenticati, come posteggiatori, ambulanti, animatori, imbianchini, agricoltori e tanti altri, mestieri che si erano persi, inghiottiti dal consumismo che pretendeva che tutti dovessimo solo lavorare di testa, senza sporcarci le mani. La cosa più bella è che a interpretare queste nuove professioni, sono proprio i giovani under 20 che carichi di spirito e volontà, ma consapevoli del fatto che la tecnologia arrivi ovunque, stanno letteralmente invadendo i nuovi mercati con micro imprese, formate da numeri esigui di personale, ma con organizzazione da far invidia alle grandi SPA. Altro dato molto interessante e che deve far riflettere le istituzioni, è il modo di divertirsi che hanno questi giovani ragazzi. Dopo anni di vacanze esotiche e costose fuori dallo stivale, si sta velocemente tornando alle origini, ripopolando i piccoli paesi natii, organizzando eventi sportivi, culturali ed enogastronomici, passare piacevoli serate in osteria bevendo un buon calice e programmare la scampagnata domenicale. Infatti si rivede la “scampagnata” stile anni ‘70. Si torna a dormire nelle tende o nei sacchi a pelo, rispuntano le chitarra e le cantate attorno al fuoco. Esperienze ed emozioni scomparse, che proprio questi giovani, con pochi euro in tasca, ma con tanta speranza stanno trasmettendo ai più piccoli, ma allo stesso tempo danno un forte segno di cambiamento, riapprezzando luoghi e costumi di una nazione che vuole ripartire, e lo sta facendo proprio con quelli che stanno soffrendo di più: le nuove generazioni. Cari politici, fermatevi ad osservare uno di questi giovani, quando vi servono un caffè al bar, o vi fanno il pieno di benzina, non ci vuole molto per notare nei loro occhi una luce di speranza, e vi accorgerete che tutto il continuo e inutile frastuono politico giornaliero non conta proprio niente, l’Italia e gli Italiani meritano molto di più, basta crederci, e i giovani ci credono davvero, non basta lodarli, non dovete ostacolarli. Buona estate

UN MINUTO PER NOEMI Cari lettori vi chiedo un minuto del vostro tempo per leggere queste righe. Noemi è una meravigliosa bambina affetta da una malattia rara chiamata SMA. Una rara malattia che colpisce i bambini portandoli velocemente ad un infanzia di sofferenze e dolore, e a volte non ce la fanno. In Italia attualmente vi sono circa 3000 casi , e purtroppo non ancora cure adeguate, e la cosa più triste e il fatto che i casi continuano a salire. Che fare? Cercare di aiutare questi genitori che ogni giorno combattono con queste dolorose esperienze, ma soprattutto parlare con loro, capire cosa sia la SMA infantile, insomma, tutto quello che possa essere utile per far conoscere questa malattia, in modo che le istituzioni facciano molto di più. Grazie, il sorriso di Noemi e di tutti gli altri bambini,vale molto più di un nostro minuto.

Associazione “Progetto Noemi Onlus” Località San Bartolomeo, 101 66016 Guardiagrele (Ch) Italia Tel. 3926035380 / 3299754382 www.progettonoemi.com E-mail progettonoemi.com@libero.it Codice fiscale 93050270698 Come sostenere Progetto Noemi IBAN IT27W0335901600100000074208 Intestato a: associazione “Progetto Noemi Onlus” Causale: progetto Noemi Onlus

113



MERAVIGLIE D’ABRUZZO

1

DANTE MARRAMIERO Tra il Gran Sasso ed il mare, nella Masseria Sant’Andrea sulle Colline Pescaresi nasce il “Dante Marramiero”. Si affina per 120 mesi, di cui 24 in tino, 24 in piccole botti nuove di 5 diversi tipi di rovere e 72 mesi in bottiglia. È di color rubino intenso, vivo e profondo con accenni di sfumature granata; profumi persistenti, ampi e complessi, che esprimono note di frutta, spezie e fiori. Al palato si presenta con un ingresso potente e al contempo delicato, ricco, di durevole sensazione e di intrigante originalità.

2 CANTINA MARRAMIERO “Vi invito a non tradire mai il Lavoro, ma, da qualunque parte esso venga, a desiderarlo ed amarlo, perché in esso si trova, e se si perde si ritrova, Fiducia, Serenità e Benessere”. Questa frase racchiude lo spirito di un uomo, Dante Marramiero, che ha fatto del lavoro la sua filosofia di vita. Una filosofia che trae le sue radici dal mondo agricolo nel quale Dante Marramiero nasce e dal quale non si è mai staccato, malgrado il suo impegno di imprenditore in altri settori. Ed è agli inizi degli anni ’90 che il fondatore Dante Marramiero, affascinato da un paesaggio che passa in rapida successione dalle vette del Gran Sasso alle morbide colline della Masseria Sant’Andrea fino ad arrivare al mare, capì che lì sulla terra appartenuta da decenni alla sua famiglia, dove erano presenti vigneti reimpiantati negli anni ’60 e ’70 da ceppi già esistenti in azienda dall’inizio del ‘900, poteva valorizzare l’azienda viticola dando vita al suo progetto di lavorazione delle uve, di invecchiamento del vino e di imbottigliamento. La sua eredità è stata raccolta da suo figlio Enrico che si è avvalso dell’intensa collaborazione di Antonio Chiavaroli, il quale ne ha condiviso i valori e gli obiettivi, della maestria dell’enologo Romeo Taraborrelli e all’apporto di tutti gli uomini che sono entrati in azienda sostenendone gli sforzi e la continua volontà di migliorare, tra cui da ultimo l’agronomo Emanuele Leopardi. Insieme hanno intrapreso un lento e paziente lavoro cercando di non trascurare nessun particolare cogliendo sempre il meglio che la natura e la tecnologia potessero offrire. L’attività dell’Azienda Marramiero non è mai stata vissuta come un mero lavoro, ma piuttosto come un’orgogliosa avventura nella quale misurare le dimensioni dell’amore per la terra e mantenere la profondità delle proprie radici abruzzesi. Essa è caratterizzata da un investimento e da una ricerca continua: nei metodi di allevamento della vite più adatte al territorio, nella formazione e crescita dei collaboratori, nell’adozione delle tecnologie più moderne. I vini Marramiero sono il frutto di questa storia in cui si incontrano e si fondono l’amore per la terra e l’attenzione per il progresso, l’attaccamento al lavoro e lo sprigionarsi dell’arte, il rispetto dei più antichi processi di vinificazione e l’utilizzo delle più moderne tecnologie conquistando i palati dei consumatori in tutto il mondo e regalando loro grandi emozioni a partire.

BRUT Dal profondo amore di una famiglia per la propria terra e per il vino, nasce lo spumante Marramiero Brut. Una particolare dedizione ed una sapiente esperienza accompagnano ogni momento della spumentazione. Dalla selezione delle uve per il vino base, chardonnay e pinot nero, alla scelta dei lieviti per la rifermentazione in bottiglia; dal controllo della temperatura, che permette al processo di fermentazione di prolungarsi tanto da ottenere un perlage fine e persistente.

3

INFERI Da un vitigno selezionato di notevole elevatura per struttura e corposità nasce Inferi, imbottigliato in quantità limitata. L’invecchiamento per almeno 14/18 mesi in botti di rovere francese e di slavonia ed il successivo affinamento in bottiglia ne completano la maturazione. Il suo colore rosso rubino carico con riflessi granata, i suoi profumi intensi e varietali con note vanigliate, il suo sapore persistente, caldo, corposo ed armonico lo rendono un vino distinto e carismatico allo stesso tempo.

4

PECORINO Questo nostro vino, il pecorino, conserva il colore del biondo grano, giallo aureo, e riflessi scintillanti. Il suo profumo è caratteristico e deciso con suadenti essenze di frutta anche tropicale, mango, melone, pompelmo e singolari sfumature speziate e gusto pieno, armonioso, sapido e di lunga persistenza.

115


800.976,61 EURO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE PMI: IL TURISMO D’ECCELLENZA HA I NUMERI PER CRESCERE. Grazie alle risorse del Progetto Integrato Territoriale, la Provincia consente il miglioramento e l'ampliamento di 24 strutture ricettive: ristoranti, alberghi, bar, panifici, campeggi e rifugi di montagna. Per le piccole e medie imprese dei territori montani il rilancio della competitività è oggi realtà. Scopri i dettagli sul sito www.provincia.pescara.it.

Guerino Testa

Presidente Provincia di Pescara


arte&co.

» di Piergiorgio Greco _ foto di Piergiorgio Greco

Ad Atessa la mostra

“Il gran fuoco di Aligi Sassu” Il Museo Sassu, gestito dalla Fondazione MuseAte, è stato voluto nel 2010 da Alfredo Paglione che ha donato alla cittadina 210 tra grafiche e sculture. Dallo scorso 17 luglio, la collezione si è arricchita temporaneamente di altre 60 opere

I

l più importante museo al mondo dedicato ad Aligi Sassu? Si trova in Abruzzo, ad Atessa precisamente, nella splendida cornice di Palazzo Ferri lungo corso Vittorio Emanuele, dove sono in esposizione ben 270 opere del grande maestro sardo-milanese. Il Museo Sassu, gestito dalla Fondazione MuseAte, è stato voluto nel 2010 da Alfredo Paglione, mecenate originario della vicina Tornareccio nonché cognato dell’artista, che ha donato alla cittadina 210 tra grafiche e sculture. Dallo scorso 17 luglio, la collezione si è arricchita temporaneamente di altre 60 opere: si tratta di pregiate ceramiche realizzate da Sassu nel periodo che va dal 1939 al 1989, in prestito dal Museo della Ceramica di Castelli, attualmente in fase di restauro a causa del sisma del 2009, dove torneranno quando i locali del museo saranno nuovamente pronti ad accoglierle. Così, grazie alla mostra “Il gran fuoco di Aligi Sassu - 60 ceramiche e sculture dal 1939 al 1989 - Una selezione di opere dal Museo Sassu di Castelli” il Museo Sassu di Atessa “è il più importante al mondo dedicato al grande artista” ha detto Paglione il giorno dell’inaugurazione della mostra aggiungendo che “l’arte può e deve essere motore culturale, specie in un territorio interno come il Medio Sangro. Sono contento che, nel nome di Sassu, realtà come Atessa ma anche la vicina Tornareccio facciano cultura e promozione, a tutto vantaggio dei giovani”. Da parte sua, Adele Cicchitti, curatrice della mostra insieme ad Anna Pia Apilongo e Anna D’Intino, ha rimarcato che “ora l’itinerario artistico di Sassu è completo: pittura, scultura e ceramica, chi viene ad Atessa può conoscere da vicino il meglio del maestro. Grazie di cuore a chi ha reso possibile questo evento, in particolare i finanziatori”. Giulio Borrelli, presidente della Fondazione MuseAte, ha rilanciato l’idea di Paglione “di creare una scuola di grafica ad Atessa, in virtù delle opere grafiche di Sassu che compongono la parte centrale della collezione del museo”. Per Fabrizio Di Marco, direttore di Bcc Sangro Teatina e membro del cda della Fondazione Museate, “la promozione dell’arte è parte integrante del nostro tentativo quotidiano di produrre, accumulare e distribuire un utile che si chiama attenzione e sensibilità verso il territorio, anche di natura non prettamente finanziaria. La cultura non è un lusso, è una necessità e rappresenta un fattore competitivo strategico per tanti comparti della nostra economia. Attraverso il sostegno, l’ampliamento e la promozione del museo Sassu, la nostra città potrebbe sviluppare un turismo di portata rilevante necessario più che mai al rilancio dell’economia cittadina”. La mostra è promossa dalla Fondazione MuseAte insieme ai Comuni di Atessa e Castelli e al Museo delle Ceramiche di Castelli, con il sostegno di Regione Abruzzo, Bcc Sangro Teatina e Valagro. Per informazioni e visite guidate visitare il sito della Fondazione Museate www.museate.it

117


Imbottigliamo la natura.

Questa è la storia di un Lui e una Lei. Lui è un idealista, innamorato a tal punto di lei da assecondare ogni suo capriccio. Lei detta le regole: vuole andare in collina, mentre gli altri vanno al mare; vuole vento e passione mentre gli altri dormono; ma soprattutto vuole cure e attenzioni solo da lui. Lui è Franco D’Eusanio, ideatore di vini. E lei? È la natura, ovviamente.

Vini Chiusa Grande: alla natura si comanda solo ubbidendole.

www.chiusagrande.com Az. Agr. Chiusa Grande • C.da Casali 65010 Nocciano • Pescara (Italy) • Tel. 085847460


arte&co/IN CORNICE

» di Chiara Strozzieri

IL VIVO RICORDO

DI ERMANNO TOCCOTELLI Ad Avezzano la retrospettiva di uno dei più illustri pittori del ’900 abruzzese

N

el mese di settembre la città di Avezzano dedica una grande mostra retrospettiva all’indimenticato protagonista della cultura marsicana nel dopoguerra, Ermanno Toccotelli, uno dei fondatori nel 1949, insieme a Di Fabio, Ercole, Colonnello, Paris, Frittella, Simone, del GAM (Gruppo Artisti Marsicani). Grazie all’energia di tutti i membri del gruppo, tenuti insieme dalla voglia di far crescere l’ambiente culturale marsicano, hanno preso vita importantissimi eventi, uno fra tutti quella Mostra Marsicana di Pittura, che sarebbe poi divenuta il glorioso Premio Avezzano, con all’attivo edizioni entrate di diritto nella storia dell’arte italiana del ’900. Basti citare l’edizione intitolata Strutture di visione, che nel 1964 porta in Abruzzo l’acclamata ricerca dell’astrattismo geometrico con un omaggio al maestro Luigi Veronesi. Toccotelli si è sempre battuto per una cementificazione della concezione più classica dell’arte, ovvero quella legata a tutti i valori estetici formali e in definitiva a un’indagine di tipo figurativo. Ma la sua pittura non si è mai fermata sulla mera registrazione del dato fenomenico, bensì ha costantemente avvicinato all’iconismo di carattere sociale, al soggetto di tema sacro, al ritratto introspettivo. L’impasto dei colori ha sempre avuto insomma una motivazione profonda, che ha guidato la mano dell’artista marsicano principalmente sulla tela, ma anche sulla carta, scoprendo in lui una vena poetica che ha dato voce a decine di liriche, raccolte in alcuni volumi storici (Il Bivacco dei sogni, Il Gatto Nero). L’apertura mentale di Ermanno Toccotelli, non solo gli ha permesso di spaziare fra le arti, ma gli ha anche dato la capacità di sprovincializzare quelle figure popolane, che l’hanno reso maggiormente celebre, con uno stile evidentemente ispirato alle avanguardie storiche e dunque ben inserito nella cultura europea del dopoguerra. Le scene di vita nei campi, così come i racconti più intimisti, dove possono spuntare semplicemente piccoli vasi di fiori e nature morte, sono animate da deformazioni espressionistiche che tradiscono il pensiero dell’artista e riportano il suo affanno nel preservare la genuinità dell’esistenza umana. Un’idea che si fa attuale, visto che ora più che mai siamo inghiottiti da realtà virtuali e veniamo spinti a dimenticare l’essenza della nostra natura; ecco allora che la mostra di Ermanno Toccotelli non è più soltanto un doveroso omaggio a un grande personaggio della cultura abruzzese (e a tal proposito va ricordato il capitolo a lui dedicato nel Dizionario biografico della gente d’Abruzzo per la Andromeda editrice), ma una riaffermazione dei suoi ideali, affinché diventino gli ideali di tutti

119



Arte&Co.

TORNARECCIO,

UN MUSEO A CIELO APERTO Il museo conta ben 63 mosaici, dislocati nei punti più caratteristici del borgo noto anche come “capitale abruzzese del miele” » di Piergiorgio Greco – foto di Piergiorgio Greco

» Un angolo di Tornareccio con i celibri mosaici

È

» La cerimonia inaugurale con la partecipazione » La scuola di mosaico dell’artista Stefano Di Stasio

nato tutto quasi per scherzo. Ma gli scherzi, si sa, possono diventare cose serie. E, oggi, il museo a cielo aperto di Tornareccio ideato dal mecenate Alfredo Paglione è una realtà importante, capace di attirare visitatori anche da fuori regione, che rimangono incantati di fronte ai mosaici installati sulle facciate delle case. Attualmente, il museo conta ben 63 mosaici, dislocati nei punti più caratteristici del borgo noto anche come “capitale abruzzese del miele”. L’anno prossimo, il numero aumenterà ancora: fino al 28 agosto, infatti, presso la sala polifunzionale “Remo Gaspari” in via don Bosco, sono in esposizione ventisette bozzetti originali, realizzati da artisti di fama internazionale selezionati dal critico d’arte Carlo Fabrizio Carli. Chiunque può ammirarli e, mediante un’apposita scheda, scegliere quello che a suo giudizio merita di essere trasformato in mosaico l’anno prossimo. Insieme a questa giuria popolare, anche una giuria di esperti esprimerà il suo parere: il risultato verrà annunciato il prossimo 31 agosto, nel corso della cerimonia conclusiva dell’ottava edizione di “Un Mosaico per Tornareccio”, che si è aperta lo scorso 20 luglio alla presenza, tra gli altri, del curatore Carli e di Stefano Di Stasio, l’artista che ha ottenuto più consensi nel 2012. Il numero dei nuovi mosaici dipenderà da quanti finanziatori si paleseranno nel corso dell’anno ma i promotori sono fiduciosi: in media, ogni anno non meno di sette nuove opere vengono finanziate, e realizzate dalla maestria del Gruppo Mosaicisti di Ravenna gui-

dati da Marco Santi. Ma non finisce qui. Dall’anno scorso, a Tornareccio vengono realizzati anche qualificati corsi di mosaico, tenuti proprio da Marco Santi, e promossi dall’associazione Amici del Mosaico Artistico, organizzatrice di tutta la manifestazione. Quest’anno, il corso base si è tenuto a luglio, quello avanzato a fine agosto. È il segno che il mosaico sta diventando qualcosa di più di un’opera da ammirare, ma un’esperienza da vivere in prima persona, imparando i segreti dalla maestria di un grande esperto come Marco Santi. Se il sogno è in qualche modo diventato realtà, lo si deve alla tenacia di Alfredo Paglione, che di Tornareccio è originario, e dei finanziatori che negli anni hanno reso possibile lo svolgimento della manifestazione e l’incremento delle opere: tantissimi privati, la Regione Abruzzo Assessorato alle Politiche Culturali, la Fondazione Carichieti e la Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina. «La manifestazione - ricorda Alfredo Paglione - nacque un pomeriggio del 2006 quasi per una sfida. Dopo aver inaugurato la Sala Pallano con la mostra “In nomine patris”, mi sentii di offrire un numero maggiore di opere d’arte. Purtroppo il mio piccolo paese natio non aveva una struttura adeguata per ospitarle. Fu allora che pensai: faremo allora un Museo en plein air con opere che collocheremo sulle facciate delle case del paese! Fu un successo clamoroso. Auspico il raggiungimento di più luminosi traguardi, a cominciare dalla Scuola di Mosaico permanente, che tanto mi sta a cuore, che potrebbe riservare sorprese per tutti»

121



Arte&Co.

POLIFONIA DELL’ARTE Opere e arte di Barbara Birindelli, una visione fortemente sensitiva accompagnata da tenui cromatismi » di Anna Cutilli Di Silvestre – foto concesse dall’artista

» Europa

» Aglaia tecnica mista 50 X 90 cm

N

ella Galleria PESCARA ART EVOLUTION di via Ravenna 103 a Pescara, istituita dall’associazione diretta dall’artista Giancarlo Costanzo, si è svolta una mostra della pittrice Barbara Birindelli. L’acceso dibattito che nel secolo appena trascorso si è sviluppato attorno alla scelta tra pittura figurativa e pittura astratta, nell’opera della Birindelli ha trovato una composizione. Ella infatti ha creato sia opere figurative (anche se di un figurativo particolare) che opere astratte. Così come per la tecnica, ella ha utilizzato una polifonica magia di linguaggi che vanno dal disegno, all’acquerello, alla tempera, al pastello fino alla fotografia. Linguaggi che lei mischia ottenendo risultati meravigliosi. I deliziosi quadri astratti esposti in mostra si caratterizzano per la delicatezza degli sfumati: le tinte opache e vellutate fanno immaginare quel paziente lavoro dei polpastrelli per distendere i pastelli sulla carta. Immagini indefinite che facilitano la trasfigurazione delle forme in una dimensione “altra” corrispondente a un bisogno di evocazione e ricordo. È un’espressività più istintiva e sensitiva che si basa essenzialmente sulla luce e sui colori che influenzano più direttamente la psiche, come evidenziato anche da Kandinskij. Per quel che riguarda il figurativo

» Barbara Biririndelli

» Galatea

la Birindelli si esprime partendo dalla fotografia che però non appare mai netta e precisa. Per lo più è senza spessore e con contorni parzialmente dissolti e svaniti. Anche qui le tinte sono tenui e sfumate e quindi più adatte a colpire la sfera interiore dell’osservatore e a creare una intensa tensione emotiva. Oggetto preferito dell’elaborazione concettuale della Birindelli è la donna. L’artista, infastidita, ripudia la donna oggetto sfruttata dalla pubblicità o la valletta televisiva che espone il suo corpo. Ella invece si ispira alla mitologia degli antichi Greci e ritrae Aglaia, una delle tre Cariti o Grazie (riprodotte da Raffaello e Canova), divinità che dispensavano quanto di più bello può migliorare la vita degli uomini: l’eloquenza e la dilettevole sapienza. Barbara Birindelli prima di diventare artista era architetto, e continua a esercitare questa professione con impegno. Ma ha preferito alternare il senso del dovere che sempre impronta il suo agire lavorativo, con il piacere dell’attività fine a se stessa, dove non ci sono imposizioni esterne e si possono creare rapporti sociali diversi da quelli ordinari. E così Barbara Birindelli ha cominciato a dipingere e il piacevole mondo dell’arte le permette di fronteggiare meglio le asperità della vita INFO: Barbara Birindelli 339-3854699 www.barbara-birindelli.eu

123



ABRUZZO COOL

Abruzzo Cool _ La festa del socio per i 40 anni Citra

Abruzzo Cool _ La 42esima edizione di Montepagano BorgodiVino

Abruzzo Cool _ Il dibattito su “La grande Pescara”

Abruzzo Cool _ Cinemadivino presso la cantina Emidio Pepe a Torano Nuovo

125


hanno collaborato Carlo Costantini

Abruzzo che produce | pag. 19 Avvocato pescarese, ha iniziato il suo impegno politico alla fine del 1993, candidandosi alla carica di consigliere comunale del Comune di San Giovanni  Teatino.  In  poco più di dieci anni ha avuto la possibilità di ricoprire diversi incarichi istituzionali. Attualmente consigliere Regionale in Abruzzo è stato eletto deputato nel 2006 e poi nel 2008.

Luigi Carunchio fisco | pag. 41 Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Antonio Teti ict | pag. 45 È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. E’ Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Simone D’Alessandro creatività | pag. 49

È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del pre-

126

mio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.

Filippo Paolini norme&leggi | pag. 53

INFORMAZIONI SU SERVIZIO ED ARRETRATI

ABBONAMENTI

Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

GRUPPO IMPRESA S.r.l. S. P. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città S. Angelo - Pescara Tel. 085 9508161 - Fax 085 9508157 Abruzzo Impresa il mensile del manager Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara 1a pubblicazione mensile: maggio 2006.

Andrea Bonanni Caione

Per informazioni: Telefonare al numero 085.9508161 Scrivi a GRUPPO IMPRESA S.r.l. servizio abbonamenti, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città S. Angelo - Pescara o invia un’e-mail a abbonamenti@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. L’abbonamento entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo dell’abbonamento per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 28,90 più 7,16 Euro Iva inclusa per spedizioni postali per la somma totale di Euro 36,06 per ricevere nr. 12 mesi di Abruzo Impresa. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 07 T 05748 77252 100000002012 con causale “ABBONAMENTO ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo.

lavoro in corso | pag. 57

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Nicola Boschetti

Di vino e non solo | pag. 113 Nicola Boschetti Maitre-sommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala / bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/ olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola. Con la Moglie Feliciana e il figlio Adriano divide la passione per il ciclismo e trekking.

Chiara Strozzieri

In cornice | pag. 119 Laureata in Tecnica Pubblicitaria presso la Lumsa di Roma, svolge attività di critico d’arte e copywriter. Ha curato significative rassegne nazionali e mostre d’arte contemporanea e redatto saggi critici per cataloghi. Ha tenuto conferenze in luoghi pubblici di prestigio quali l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, il Collegio Raffaello di Urbino, il Lavatoio Contumaciale di Roma. Dal 2010 fa parte della commissione inviti al XXXVII Premio Sulmona insieme a Vittorio Sgarbi, presidente.

ABBONAMENTI E SERVIZIO SPEDIZIONE

ARRETRATI I numeri arretrati possono essere richiesti direttamente a GRUPPO IMPRESA S.r.l. servizio arretrati. Scrivi a GRUPPO IMPRESA S.r.l. servizio arretrati, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città S. Angelo - Pescara o invia un’e-mail a arretrati@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il costo sarà pari al prezzo di copertina più le spese di spedizione di Euro 3,00 cadauno. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 07 T 05748 77252 100000002012 con causale “ARRETRATI ABRUZZO IMPRESA” specificando i numeri arretrati. La disponibilità delle copie è limitata, salvo esauriti.

I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, l’editore garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a GRUPPO IMPRESA srl SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città S. Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a GRUPPO IMPRESA srl SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città S. Angelo - Pescara I prezzi stampati sono da ritenersi validi a tutti gli effetti e non possono essere modificati. Il costo del mensile nr. 80 è di Euro 3,00. L’Editore si riserva la facoltà di modificare il prezzo in corso della pubblicazione, se costretto dal mutare delle condizioni di mercato.


Abruzzo impresa AgostO 2013 n째80 anno VIII in copertina Gabriella Di Muzio

OTTANTA volte abruzzo impresa da maggio 2006 il mensile del manager


1

2

4 1

3

5

6

NINO GERMANO prima della consegna del PREMIO “AQUILA REALE” Riconoscimento alle ultime copertine del mensile Abruzzo Impresa

2 La TORTA del SECONDO MEETING “FARE IMPRESA” Gli IMPRENDITORI e MANAGER che hanno ricevuto

3 il PREMIO “AQUILA REALE”

GIGLI DELLA EDIMAC 4 ALEX INSIEME AI DIRIGENTI DELL’AQUILA CALCIO

5

Il presidente della Regione Gianni Chiodi con il prof. Nicola Mattoscio e il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci

6

i tavoli della serata di gala del meeting “fare Impresa”

In primo piano Michele Amoroso amministratore delegato di Generazione Vincente SpA


www.assoimpresaitaliana.it

Per il futuro del vostro business Gli associati

LOG ISLAND snc Via Gabriele D’Annunzio, 50/1 65010 Moscufo (PE) tel. 085975126 - fax 085975126 logistica@logisland.it vwww.logislandlogistica.com

CEIT srl via Custoza, 26/A 66100 Chieti Scalo (CH) tel. 0871.564947 - fax 0871.565034 ceit@ceit.it www.ceitsrl.it

Le dichiarazioni dell’associato ingegner Mario Tasso

TORRICELLA ETTORINO srl Via S. Pertini Zona Comm. c/o Centro Lainet 66050 San Salvo (CH) tel. 0873.54154 - fax 0873.341887 info@torricellaettorino.it www.torricellaettorino.it

«La cultura nel mattone esiste ancora in Italia e gli italiani sanno bene che questo genere di investimento non tradisce mai nel tempo. Io sono un costruttore e posso sembrare di parte ma il mattone non perde mai valore, questo è abbastanza palese. Ecco perché spingo all’acquisto in questo specifico momento, questa crisi in alcuni casi è più nella testa che nella realtà e spesso anche i media contribuiscono ad esasperare questa situazione»

ASSOIMPRESA è l’associazione che favorisce l’incontro, la condivisione e le nuove opportunità da sviluppare fra associati.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.