Giugno 2013

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • giugno 2013 • numero 78 • anno VIII • Copia Omaggio | www.abruzzoimpresa.it

numero

78


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direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, Marcella Pace EDITORIALISTI Gemma Andreini hanno collaborato a questo numero Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Antonio Teti, Filippo Paolini, Alessio Pelusi, Lorenzo Pierfelice, Andrea Bonanni Caione, Leonardo Mastrangelo, Alessandra Simonetti, Danilo Bolognese, NICOLA BOSCHETTI, Pietro campanaro, Anna Cutilli di Silvestre, Chiara Strozzieri

ufficio grafico

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

CLIZIA FORCELLA

Coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

Printergroup Italia Srl - NA

editore

Fabio De Vincentiis

Abruzzo Impresa il mensile del manager

GIUGNO 2013 n°78

anno VIII

numero chiuso in redazione il 18 giugno

in copertina Franco D’Eusanio foto di Angelo Seccamonte

sito WEB

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indirizzo

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servizio abbonamenti servizio arretrati

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Abruzzo Impresa è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2013 tutti i diritti riservati. GRUPPO IMPRESa srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gruppo Impresa S.r.l. P. IVA 01996590681 Gruppo Impresa S.r.l. è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 e iscritta in sezione ordinaria del Registro delle Imprese di Pescara in data 13/01/2012 con il numero Repertorio Economico Amministrativo 145381

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

Abruzzo Impresa è il mensile del manager, nato nel maggio 2006, è edito da GRUPPO IMPRESA dell’editore Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage sulle azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad Abruzzo Impresa di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati a innovazione, marketing, lavoro e sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono e Bello”, dove si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. Abruzzo Impresa tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. Il mensile Abruzzo Impresa viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo nasce l’idea del meeting FARE IMPRESA, affinché il tessuto economico, politico e formativo regionale possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dalla redazione del mensile Abruzzo Impresa del Gruppo Impresa, ha come obiettivo quello di diventare un immancabile appuntamento annuale per tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata è stato consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine di Abruzzo Impresa. All’interno della sala meeting è stata allestita una galleria espositiva dove tutte le aziende partner dell’evento hanno avuto modo di farsi conoscere. Con il contatto diretto i rapporti si rafforzano diventando la base di mille progetti futuri.

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CAPITANO D’IMPRESA > > >

Franco D’Eusanio vinosofo, sognatore, bio-innovatore Semplicemente un folle ottimista, che come Erasmo Da Rotterdam, cerca sentieri alternativi alla normalità senza tradire la “logica della natura”. Sarebbe stato troppo complesso e riduttivo descrivere un imprenditore poliedrico come Franco D’Eusanio, e così abbiamo preferito la definizione che egli da di sé: vinosofo. Titolare della cantina Chiusa Grande di Nocciano, D’Eusanio, è certamente uno dei personaggi più rappresentativi in Italia della viticoltura biologica. Nasce nel 1958 a Tollo, culla dell’imprenditoria viticola abruzzese. Cresce in una famiglia di agricoltori che gli trasmette l’amore per la terra. Un destino già segnato il suo. «Mia mamma mi racconta sempre – ci dice Franco – che sono nato con pochissimo latte e con molto parlare di vite». Questo aneddoto la dice lunga sul fortissimo legame che Franco ha sin da bambino con la terra, con i suoi profumi e con i suoi colori. Il papà è stato tra i pionieri del vivaismo viticolo selezionando un vecchio biotipo di Trebbiano d’Abruzzo e, già negli anni ’60, impiantando i primi vigneti in altre zone. Dopo la laurea in Scienze Agrarie, presso l’Università degli studi di Bologna, Franco inizia la sua attività da libero professionista come consulente per diverse aziende del Centro Sud. «Mi sono reso conto – racconta il produttore – che la chimica ha dei limiti per la produzione di uve di qualità, ho capito che occorreva trovare un’altra strada ed io ho intrapreso quella dell’agricoltura biologica». E così nel 1991 nasce Chiusa Grande, a ridosso dei massicci della Majella e del Gran Sasso, diventata negli anni una delle realtà simbolo del vino italiano autenticamente biologico. Oggi D’Eusanio si dedica completamente all’azienda e lascia molto spazio alla ricerca e sperimentazione, ripercorrendo l’esempio del padre ha selezionato un vecchio biotipo di Montelpulciano d’Abruzzo, originario di Torre dei Passeri, con eccellenti caratteristiche enologiche. Per quanto concerne i ruoli svolti in passato sono da segnalare gli incarichi di presidente dell’Aiab Abruzzo (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) e membro del direttivo nazionale Aiab, è stato significativo anche il suo impegno in politica. Per cinque anni è stato consigliere dell’Arssa (Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo), il suo contributo ha inciso notevolmente sullo sviluppo del comparto, in particolare del settore vitivinicolo. Franco ha due figli, Ilaria di 23 anni che studia Scienze Manageriale all’Università di Pescara e Rocco di 21anni che studia Enologia all’Università di Teramo. Entrambi dotati di un’ottima dose di autoironia, come ci dice il padre, stanno compiendo i primi passi in azienda. Ilaria si occupa di amministrazione e Rocco, come il papà e il nonno, della parte tecnica. Travolgente, appassionato, ironico, amante del bello, della buona tavola e della vita, Franco D’Eusanio è certamente uno dei produttori di vino più originali del panorama italiano che ha fatto del biologico la sua ragione di vita.

Franco D’Eusanio

Tempo libero Legge di tutto, non ha un genere preferito, dalla narrativa ai grandi filosofi passando a testi che riguardano la scienza. Nel tempo libero fa anche lunghe pedalate in mountain bike, preferibilmente su sentieri di campagna.

Stile e passioni Non segue la moda, ha uno stile tutto suo che rispecchia appieno la sua estrosa personalità. Ama tutti i colori. Tra le sue passioni, ci sono: i motori, le opere d’arte e il calcio.

Ricordi I suoi ricordi più belli sono legati alla campagna, ai profumi della terra e alle emozioni che gli ha trasmesso il mondo rurale sin da bambino. Professionalmente i ricordi più gratificanti sono legati ai successi ottenuti dagli amici produttori che grazie alle sue consulenze hanno raggiunto ottimi risultati nella coltivazione di uva da tavola in serra.

Vino Ovviamente ama tutti i suoi vini, ma se dovesse sceglierne uno su tutti, la sua scelta è il Perla Nera, un Montepulciano d’Abruzzo Doc, sintesi di passione e tormento.

Decalogo del Vinosofo Sono 10 precetti che riassumono il suo modus vivendi: «Nella mia vita ho cercato di seguire quello che sono per dare un senso autentico a quello che faccio».

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sommario _ anno VIII n°78 _ giugno 2013

opinioni&rubriche finoaquituttobene editoriale ctrl s l’Abruzzo che produce lavoro in corso assicuriamoci un mondo di rifiuti messa in sicurezza

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Scendere in strada Gocce d’inchiostro tendenze fatti persone Uomini che temono le donne! Dalle parti sociali nuova linfa sul tavolo della competitività negoziata La ripresa che tarda ad arrivare Raccolta differenziata, il modo più sostenibile per smaltire i nostri rifiuti Il posto di lavoro di un videoterminalista

in primo piano fiscale e carenze infrastrutturali, 20 Pressione i grandi problemi del turismo abruzzese Ecomafia 2013: l’Abruzzo scende Ambiente 25 Rapporto al 14° posto della classifica nazionale a Carmine Chiacchiaretta Storie 27 Addio pionere del trasporto pubblico in copertina

Turismo

28 Franco D’Eusanio, il vinosofo di Chiusa Grande incarichi&carriere

Chiusa Grande

Ateneo L’Aquila/ Amministrazioni/Coldiretti PE

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Inverardi / Sindaci / Scorrano

Coldiretti AQ/Coldiretti TE/ Marina di Pescara

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Felli / D’Amario / Colazilli

Coldiretti CH/UGL Casartigiani

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Tilli / Lupo / Montebello e Buccella

tematiche d’impresa fisco ict creatività norme&leggi

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Recupero edilizio e risparmio energetico, le agevolazioni fiscali PHD: hackers vs hackers! Una Rete d’impresa funziona quando diventa una comunità d’intenti Confindustria e Sindacati, accordo raggiunto!

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00 141 72 7



sommario _ anno VIII n°78 _ giugno 2013

credito&finanza credito cooperativo

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Il Credito Cooperativo scommette ancora una volta sulla persona

focus 65 Un piano strategico per il rilancio del commercio energia 67 Inaugurata la nuova centrale a ciclo combinato professioni 69 Nasce a Pescara l’Accademia dei Commercialisti il primo portale rete 71 InPubblico: di informazione pubblica in Abruzzo moda 72 Doriana Roio, la moda diventa anticrisi seminari&convegni

commercio

artigianato economia ente bilaterale gestione d’impresa diritto del lavoro sicurezza

terziario donna sport

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Le PMI vogliono risposte

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Roberto Napoletano incanta San Salvo Dialogo, collaborazione e gioco di squadra, la ricetta dell’E.B.T di Teramo Gli strumenti di gestione della crisi d’impresa 10 anni di Legge Biagi Sicurezza sul lavoro, un problema anche culturale

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Sapori, suoni, oggetti che parlano della tua terra L’Aquila rinasce dallo sport

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PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

segue a pagina

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a cura di Denia Di Giacomo

106 Cinemadivino, i film d’autore entrano in cantina

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110 Azienda agricola Cignale, l’etica si fa impresa 103 113 115 117 123

TUTTOFOOD 2013: il buono dell’Abruzzo a Milano!

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Traparentesi Un successo extra regionale per la prima edizione di “Di Che Gusto Sei” Pere che il pompelmo faccia mele La nuova frontiera del vino in BAG in Box I magici vetri di Valeria Altieri

121 Roberto Grillo racconta L’Aquila

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Âť di Lorenzo Pierfelice

finoaquituttobene

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gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes _ direttore

S

volta epocale all’Università degli Studi di Teramo, gli studenti potranno lavorare dentro l’Ateneo e mantenersi gli studi. Promossa a pieni voto l’iniziativa del neo rettore Luciano D’Amico che avevo annunciato grandi cambiamenti per l’Ateneo e questa proposta ne è l’esempio concreto. Il rettore infatti assegnerà agli studenti, scelti attraverso un bando, una serie di servizi di gestione interna fino ad oggi affidata a piccole imprese esterne. «Sono stato –ha dichiarato D’Amico- anch’io uno studente-lavoratore e so bene quanti sacrifici oggi compiano le famiglie italiane per mantenere i propri figli all’Università e mi è sembrato giusto nell’ottica del sempre maggior coinvolgimento dei ragazzi, responsabilizzarli al punto di metterli a gestire anche la parte dei servizi più semplici ma essenziali della struttura. Loro faranno esperienza, guadagneranno, peseranno meno sulle famiglie e saranno più autonomi. E forse anche più maturi».

S

i annuncia un’estate bollente per i nostri consumi. Lo scenario da scongiurare tempestivamente è l’aumento dell’Iva di un punto previsto il prossimo primo luglio. Solo qualche giorno fa la il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli aveva dichiarato che sarebbe stato come “benzina sul fuoco della recessione”. Infatti, dal 1° luglio l’aliquota Iva dal 21% salirà al 22%, al momento non ci sono smentite ufficiale, ma solamente le solite promesse dei politici. Gli aggravi di imposta sui portafogli delle famiglie italiane saranno pesantissimi: 2,1 miliardi di euro nel 2013, ben 4,2 miliardi nel 2014. Si corre il serio pericolo di far crollare definitivamente i consumi che ormai sono ridotti all’osso con gravi ripercussioni economiche non solo sulle famiglie, ma anche su artigiani e commercianti che vivono quasi esclusivamente della domanda interna. Una crisi devastante che ha fatto tornare i consumi ai livelli del 2000.

L’

Abruzzo conferma le sue 14 Bandiere Blu anche se c’è una new entry ed una retrocessione. Entra Francavilla al Mare, e retrocede il lago di Scanno. Ricordiamo che le Bandiera Blu sono un riconoscimento conferito dalla FEE alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e ai vari servizi offerti. Pollice in su quindi per i servizi erogati dai nostri operatori, ma secondo il recente rapporto presentato dal ministero della Salute, l’Abruzzo risulta maglia nera in Italia per la qualità delle acque di balneazione. Una contraddizione? In realtà bisognerebbe andare in fondo alla notizia e conoscere le cause che hanno generato questi sconfortanti dati, (ad esempio considerare eventuali interventi in atto che potrebbero aver alterato gli esami) invece di lanciare inutili allarmismi all’apertura della tanto attesa stagione estiva. Per il Wwf Abruzzo “Si sta pagando la pervicace volontà di non affrontare la mala-gestione del settore delle acque e del territorio”.

direttore@abruzzoimpresa.it

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ctrl

s UNICREDIT, I CLIENTI ABRUZZESI SCELGONO I SERVIZI ONLINE Lo smartphone dei clienti UniCredit diventerà un “portafoglio virtuale”.

La banca, infatti, ha stipulato un accordo con Samsung, dal quale è stata ideata una nuova app per smartphone e tablet, che consentirà di effettuare direttamente i pagamenti ed erogherà un servizio di firma dei contratti e delle disposizioni contabili basato sull’autenticazione grafometrica. L’Abruzzo sembra essere particolarmente ricettivo ai servizi bancari innovativi e questo processo sta mostrando un’accelerazione straordinaria. UniCredit ha, infatti, registrato a Pescara, nel primo trimestre 2013 tassi di accesso ai canali alternativi rispetto allo sportello tradizionale decisamente elevati: attraverso ATM, chioschi e internet banking, infatti, sono stati effettuati il 93.6% dei prelievi, il 71.5% dei versamenti e il 77.4% dei pagamenti. Se a ciò si aggiungono i dati dello stesso periodo relativi alle operazioni di pagamento delle imposte (91,5%) e delle disposizioni di bonifico (92,5%) effettuate tramite canali evoluti si può avere un quadro completo della tendenza in atto. In Abruzzo, sono quasi 41mila i clienti aderenti ai servizi di banca diretta multicanale. Nel primo trimestre 2013, inoltre, UniCredit ha erogato tramite canali alternativi oltre 1 milione di euro di prestiti ai privati nella sola regione. In tutta la Regione sono presenti 72ATM (postazioni Bancomat), di cui 36 evoluti, ovvero in grado di svolgere anche le funzioni di versamento contanti e assegni. Inoltre nell’area sono attivi presso le filiali UniCredit 40 chioschi PC e multifunzione, ossia postazioni dalle quali è possibile accedere ai servizi di homebanking.

AUTOMAZIONE, PRESENTAZIONE UFFICIALE in CEIT DELLA GAMMA “UNDRIVE M” Dopo il lancio ufficiale della gamma “Undrive M

Azionamenti per Manifacturing Automation” che la Control Techniques – Emerson Group ha tenuto presso il Pirellone di Milano, anche in Abruzzo, lo scorso 14 maggio, si è svolta la presentazione ufficiale. Ad organizzare l’evento, la Ceit di Chieti Scalo in qualità di suo partner ufficiale per la regione Abruzzo, nella propria area meeting. L’Undrive M offre sette modelli di Azionamento progettati per soddisfare ogni livello di automazione del Manifacturing in una gamma di potenze da 0.25kw a 1,2MW. All’evento hanno preso parte i personaggi di riferimento di Control Techniques Italia, Gregorio Del Vecchio, area Manager e gli ingegneri responsabili dello sviluppo Sergio Cavallazzi e Alessandro Generati, oltre ad importanti realtà produttive abruzzesi.

LA BOTTIGLIA DI LATTE “GREEN” DI SINERGIA ADV CONQUISTA IL PREMIO DEL BIOLOGICO Con l’innovativa bottiglia 100% naturale, ideata dall’agenzia abruzzese Sinergia

Advertising, la Del Giudice, si è aggiudicata il primo premio de “Le Stelle del Biologico”, il concorso nazionale organizzato dall’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) e dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali che premia le migliori iniziative di comunicazione sui prodotti biologici italiani. Oltre 40 i partecipanti che si sono contesi il titolo della sezione “Packaging ed Etichettatura” con brand specializzati nel bio, come Alce Nero, Almaverde e Naturasì. A catturare l’interesse della giuria è stata però l’innovativa bottiglia 100 per cento naturale di Bio Fresco ideata dall’agenzia pubblicitaria pescarese. La bottiglia è realizzata in Pla, acido poli-lattico, un materiale prodotto esclusivamente con derivati dalle piante, senza alcuna aggiunta di petrolio in più nel ciclo di produzione rispetto al Pet e che consente, pertanto, di ridurre le emissioni di CO2 del 60%. Il riconoscimento è stato consegnato, durante la fiera internazionale Tuttofood, a Erika Del Giudice dell’azienda molisana e a Fabio Di Camillo della Sinergia Advertising.

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tendenze fatti persone

SMART CITIES, IL PROGETTO DELLA SPEE FINANZIATO DAL MIUR I

l Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha acquisito il progetto esecutivo H@H (Health@Home) proposto dalla società abruzzese SPEE in partenariato con altre società e università, nell’ambito del bando relativo alle Smart Cities and Communities and Social Innovation, con un conseguente finanziamento di 22 milioni di euro. Il progetto H@H mira a creare un’assistenza al cittadino basata su una rete di servizi (sanitari e sociali) integrati e di dispositivi/sistemi interoperabili. La rete poggerà su un’infrastruttura basata su paradigmi di cloud computing che sarà finalizzata a connettere le società e gli Enti che offrono i servizi ai sogget-

ti utilizzatori che ne fruiranno (principalmente cittadini e famiglie). L’intento del progetto è quello di creare delle Smart Communities al servizio del benessere del cittadino. L’infrastruttura sarà aperta e accessibile a tutti e costituirà l’elemento abilitante all’offerta di servizi innovativi attualmente difficilmente erogabili (se non a costi elevati), come quelli sanitari, territoriali e sociali. «Ringrazio tutti i nostri collaboratori che, unitamente alle eccellenti professionalità espresse dagli altri partner, hanno permesso il raggiungimento di un così brillante ulteriore risultato», ha dichiarato il presidente del CdA della società SPEE, Luciano Ardingo.

LUTTO NEL TERAMANO, SCOMPARSO LIDO RASTELLI L

ido Rastelli, noto imprenditore ed ex vice presidente del Teramo Calcio si è spento all’età di 65 anni, stroncato da un infarto nella sue residenza di Poggio Cono. Rastelli era titolare della World Controls Service, impresa operante per gli istituti di credito pubblici, specializzata nella realizzazione di nuove filiali, nel ristrutturarle e nella manutenzione, sia edile che impiantistica. L’imprenditore lascia la moglie Fiorella e i figli Eddy, anche lui giovane imprenditore molto noto in città, ed Emanuela, residente nel nord Italia. Rastelli era conosciuto in

città oltre che per la sua attività imprenditoriale anche per il suo passato impegno politico e nel mondo del calcio. Era stato infatti militante della Democrazia cristiana e grande appassionato del Teramo Calcio. «Era una persona molto generosa ed allegra, amava la vita, gli amici e il divertimento - ricorda l’amico e imprenditore Mario Ballatori - era un combattente, si è sempre dato molto da fare, era uno di quei personaggi che in tutte le attività di una città piccola come Teramo non si tirava mai indietro, Lido c’era sempre».

IRON MAN, BAGNO DI FOLLA PER LA TERZA EDIZIONE G

rande successo di pubblico per la terza edizione di Iron Man 70.3, la gara di triathlon (1.900 metri di nuoto, 90 km di bicicletta e 21,1 di corsa) che si è svolta a Pescara domenica 9 giugno. Circa 1600 gli atleti provenienti da 50 paesi di tutto il mondo. Vincitore della gara, il tedesco Horst Reichel, 30 anni. Secondo, per il terzo anno di seguito Alessandro De Gasperi, autore di un grande recupero sullo svizzero Kung ma poi beffato negli ultimi due chilometri. Non è riuscito invece a riconfermarsi il trionfatore delle prime due edizioni, l’argentino naturalizzato italiano Daniel Fontana, che ha chiuso al quarto posto. Primo tra gli abruzzesi l’aquilano Luca De

Paolis, giunto ottavo. Tra le donne la vittoria è andata all’ungherese Erika Csomor. La Wecan sport events ha già annunciato che anche nel 2014 la tappa italiana di Ironman 70.3 tornerà a Pescara, a conferma dell’amore che ormai si è cementificato tra l’intero Abruzzo e il coloratissimo mondo del triathlon. «Sport di alto livello – hanno dichiarato gli organizzatori della manifestazione – contorno di pubblico indescrivibile, indotto commerciale e economico di cui nessun operatore della zona si è lamentato (anzi), si può ragionevolmente affermare che Pescara per qualche giorno è stata l’ombelico del mondo. Del triathlon e non solo».

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ctrl

s BIOTECH E FARMACO, L’AQUILA CAPITALE Farmindustria scatta una fotografia del settore durante il convegno “Biotech e farmaco: nuove possibilità di cura, un’op-

portunità per il Paese”: oltre un miliardo di euro di produzione, quasi 1.300 addetti e un export che pesa per il 32% sul totale manifatturiero e per il 48% sul totale hi-tech. Numeri che candidano L’Aquila ad essere capitale del biotech, data anche la concentrazione sul suo territorio di tre imprese del farmaco Dompé, Menarini e Sanofi Aventis. Aziende che, proprio qui, nel 2012, a fronte di 80 milioni di spesa pubblica, ne hanno generati 115, dei quali 100 direttamente e 15 con l’indotto, con un rendimento del 45%. All’iniziativa hanno partecipato Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, Eugenio Aringhieri, presidente del gruppo Biotecnologie di Farmindustria, il ministro per le Riforme costituzionali, Gateano Quagliariello, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, il neo eletto rettore dell’Università dell’Aquila, Paola Inverardi, il prorettore uscente, Francesco Vegliò.

IL MINISTRO MAURIZIO LUPI AL TAVOLO DEL PATTO PER LO SVILUPPO «L’

Abruzzo deve tornare ad essere una regione credibile, da 10 anni è assente nelle delibere Cipe, ad eccezione dei fondi del terremoto dell’Aquila e di situazioni molto limitate e marginali», a dirlo il presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel suo intervento nel corso della riunione della Consulta per lo Sviluppo alla quale ha preso parte il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi. «Vogliamo mettere in campo una strategia di breve termine che ci permetta di recuperare quel gap di credibilità che abbiamo accumulato in passato nei confronti del Governo, a cui chiediamo di dare esecuzione a opere infrastrutturali subito cantierabili per via di una progettazione avanzata, come il porto di Ortona, l’aeroporto di Pescara e la strada pedemontana Marche-Abruzzo». Così l’annuncio del Ministro: «Il prossimo 22 giugno alcune opere infrastrutturali inserite nell’accordo quadro firmato nel 2012 per l’Abruzzo andranno all’esame del Cipe: oltre al Porto di Ortona, l’Aeroporto di Pescara e la Pedemontana, ci sarà anche il Porto di Pescara, il cui progetto ha un costo complessivo di 20 milioni di euro e prevede la realizzazione di opere in grado di evitare in futuro l’accumulo di fanghi e dunque il blocco di ogni attività».

CON MICROCREDITO 14MLN PER 960 ATTIVITA’ È stata pubblicata la graduatoria del “Fondo Microcredito FSE”. Nello scorso mese di ottobre, la Regione aveva lanciato questo strumento di ingegneria finanziaria per rispondere alle rilevanti difficoltà di accesso al credito attraverso le ordinarie vie bancarie da parte di microimprese e lavoratori autonomi, sia con riferimento a nuove attività, sia per il consolidamento di quelle esistenti. «Oggi - ha dichiarato l’assessore al Lavoro, Paolo Gatti - salutiamo con soddisfazione la pubblicazione delle graduatorie con 960 attività che hanno ottenuto il prestito agevolato fino ad euro 25.000 al tasso dell’1 per cento». Per sostenere le richieste di credito a valere sul progetto, la Regione ha messo a disposizione circa 14 milioni di euro con lo strumento del Fondo rotativo. A breve i beneficiari riceveranno le comunicazioni conseguenti da parte di Abruzzo Sviluppo Spa ai fini della materiale erogazione del credito.

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tendenze fatti persone

PER IL QUINTO TRIMESTRE CONSECUTIVO, PRODUZIONE, FATTURATO, ORDINI INTERNI E OCCUPAZIONE RIPORTANO DECREMENTI SU BASE ANNUA Un quadro congiunturale, relativo al primo trimestre con ulteriori aumenti, eccetto la produzione. La chimico-

2013, basato su un campione di 424 imprese manifatturiere con almeno 10 addetti operanti nella regione quello disegnato dall’ultima indagine condotta dal Cresa. La conferma delle criticità strutturali che caratterizzano ormai da tempo l’andamento del sistema industriale abruzzese dimostra che la fase di recessione è ancora in pieno corso: per il quinto trimestre consecutivo riportano flessioni su base annua produzione, fatturato, ordini interni e occupazione e, dopo la variazione positiva degli ultimi tre mesi del 2012, tornano a contrarsi anche export e ordini esteri. È il settore dei mezzi di trasporto ad avere il migliore andamento; fa eccezione l’occupazione, che riporta variazioni negative anche se, su base annua, inferiori alla media delle industrie regionali. L’alimentare conferma il trend positivo

farmaceutica, il legno e i mobili mostrano gli andamenti più decrescenti. Sono le grandi imprese (oltre 250 addetti) a riportare le migliori performance, pur restando critico l’andamento dell’occupazione, fanno registrare variazioni positive tendenziali e congiunturali di produzione, fatturato e ordini interni e buoni incrementi su base trimestrale delle prestazioni sui mercati internazionali. Le imprese di piccole dimensioni (10-49 addetti), mostrano, al contrario, forti difficoltà soprattutto sul mercato nazionale, e le medie imprese (50-250 addetti) si caratterizzano per diffuse contrazioni tendenziali e congiunturali di tutti gli indicatori; ma nonostante ciò sono loro ad esprimere le aspettative migliori per il prossimo futuro.

PREMIO ASSICURATIVO OSPEDALE DELL’AQUILA, AVVIATA UN’INCHIESTA La Procura della Repubblica dell’Aquila ha avviato e il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi un’inchiesta sull’incasso e utilizzo del premio assicurativo per i danni causati dal terremoto del 6 aprile 2009 all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Quarantasette milioni di euro che secondo l’accusa sarebbero stati utilizzati per ripianare i debiti della sanità regionale, invece, che per riparare la struttura ospedaliera, gravemente danneggiata dal sisma. Il direttore generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Giancarlo Silveri,

si sono dichiarati a disposizione della magistratura per approfondimenti e per dimostrare la correttezza dell’operazione. L’inchiesta sarebbe stata avviata da un esposto nel quale si denunciava che nonostante la Asl avesse ottenuto un’ingente somma di denaro per la riparazione degli edifici lesionati dal sisma, l’Ente avesse invocato l’aiuto dello Stato e della Regione attraverso una

procedura standard.

Errata corrige_ Nello scorso numero di Abruzzo Impresa, a pag. 26, 27 alcuni dei nomi riportati nella didascalia dell’articolo dedicato all’azienda SI&T non sono corretti. Riportiamo la didascalia corretta. Ci scusiamo per l’imprecisione. Lo staff al gran completo della SI&T, in piedi da sinistra: Alessandro Pavone, Sonia Luciani, Goffredo Pavone, Antonella Fatone, Andrea Pavone, Emidio Morgia, Luisa De Fabritiis, Claudia Di Donato, Antonietta Masciulli, Francesco Perla, Eugenio Leonzio, Andrea Tomassetti, Matteo Macchia, Riccardo Asprea, Alessandro Corbisiero e Carla Ienni. Seduti da sinistra: Stefano D’Archivio, Mariaester Panara, Alessia Longoverde e Alessandra Palumbo. La foto è di Andrea Tomassetti.

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Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it

Via Torretta, 21 · 65128 Pescara Sede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749 Uff. Trafco: Tel. 085.4465099 www.ctvlogistica.it - info@ctvlogistica.it

Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807 Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807 www.pierangelotrasporti.it · info@pierangelotrasporti.it


l’Abruzzo che produce

Gemma Andreini presidente Commissione regionale Pari opportunità

Uomini che temono

le donne!

L’

elezione a nuovo Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila della prof.ssa Paola Inverardi, donna che si è distinta nel panorama scientifico a livello internazionale e a cui facciamo le nostre più sentite congratulazioni per aver raggiunto questo importante traguardo personale e professionale, rappresenta per tutte noi un tassello importante nell’accesso ai vertici del mondo accademico, che dimostra negli ultimi tempi una notevole apertura alle donne; a fronte, invece, di una chiusura manifestata da gran parte del mondo politico regionale, che dovrebbe rappresentare il baluardo dello sviluppo socio culturale di un territorio. Con la Commissione regionale Pari opportunità continueremo a battarci per portare avanti la modifica della legge elettorale regionale perché consenta l’introduzione della doppia preferenza di genere, come accade già per le elezioni provinciali e comunali, strumento che permette di affiancare accanto al nome del candidato maschio quello di una donna. L’elettore potrà esprimere un solo voto o due voti; in tal caso dovranno essere uno per ogni genere, ma appartenenti alla stessa lista. Per tentare di squarciare il muro di contrarietà manifestato in modo bipartisan in Consiglio regionale, eccezion fatta per i consiglieri d’accordo con la modifica, c’era stata la proposta di riportare l’emendamento nella Conferenza dei Capigruppo, che ha, invece, deciso di non ripresentare più nessun tipo di emendamento che modificasse la legge elettorale, compresa l’introduzione della doppia preferenza di genere. Purtroppo costatiamo che gran parte del mondo politico regionale non concepisce l’accesso

delle donne in politica come una risorsa, soprattutto in questo momento storico, di grande sfiducia verso la politica e le Istituzioni, come dimostrano anche i dati sulla crescita dell’astensionismo alle scorse elezioni politiche e amministrative. Durante l’ultimo Consiglio regionale utile per cambiare la legge elettorale abbiamo manifestato ponendo l’ironico interrogativo “Gli uomini temono le donne?”. Oggi a questa domanda è stato fugato ogni dubbio, perché in quel punto interrogativo si celava tutta la nostra speranza, affinché il mondo politico maschile si aprisse finalmente al conseguimento di una democrazia compiuta. A favore dell’introduzione della doppia preferenza di genere si uniscono alla nostra battaglia consiglieri regionali donne e uomini, parlamentari abruzzesi, una serie di associazioni culturali e di categoria e i sindacati. Non avendo però avuto aperture dal mondo istituzionale regionale, su iniziativa della consiglirà di Parità della Provincia di Pescara, Vittoria Colangelo, è stato costituito il Comitato “Ora si può, ora si deve!”. Oggi più che mai il comune sentire avverte con forza l’esigenza di un cambiamento nel sistema elettorale attuale e poiché principio cardine del nostro ordinamento è il sistema della “democrazia partecipata”, più sbandierata che attuata, il Comitato intende riportare alla collettività decisioni che riguardano tutti. È con questo spirito che si vuole promuovere la firme richieste dalla L.R. 76/87 per la presentazione di un progetto di legge che introduca il sistema della doppia preferenza di genere per le elezioni regionali

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» di Marcella Pace

Pressione fiscale

e carenze infrastrutturali,

i grandi problemi del turismo abruzzese Le associazioni di categoria lamentano le falle del settore. L’assessore Di Dalmazio risponde

«L

e imprese alberghiere sono al collasso, la pressione fiscale è diventata insostenibile. Nell’ultimo anno il settore è stato messo a dura prova dall’Imu, che ha debuttato lo scorso anno insieme alla Tassa di Soggiorno (che ha visto in Abruzzo la sottoscrizione di un Protocollo proprio per tutela dei Turisti), e ora si aggiunge anche la Tares che secondo le prime stime, con il passaggio dal sistema Tarsu-Tia, comporterà un deciso aumento della tassazione di 30-40 centesimi al metro quadro: un incremen-

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Un trabocco a Vasto in località Punta Aderci - foto di Vincenzo Sulpizio

to stimato di circa il 14% per una famiglia di tre componenti, ma in caso d’adozione dell’aliquota massima può arrivare anche al 19%». Era questo l’allarme lanciato solo un mese fa da Federalberghi, Federturismo e Assoturismo, che in una nota congiunta puntavano i riflettori sulla situazione del comparto turistico regionale. Le associazioni di categoria del Turismo si rivolgevano alle istituzioni della Regione, chiedendo una maggiore attenzione al settore. Abruzzo Impresa le ha contattate per analizzare falle e problematiche del turismo abruzzese.


in primo piano LA parola alle associazioni di categoria Giammarco Giovannelli presidente Federalberghi Abruzzo

«La crisi economica che stiamo vivendo è epocale. Le aziende turistiche abruzzesi da anni mostrano il massimo della competitività, per porsi al passo con il resto del mercato. Abbiamo sempre articolato le nostre offerte turistiche puntando sull’unicità e sulle peculiarità della nostra regione, ma è altrettanto necessario attivare un processo di comunicazione, mirandolo a mercati differenti, al fine di rilanciare le nostre specificità. Questo implica elevati costi gestionali che si scontrano con stagioni sempre più corte. Va da sé che la difficoltà nel far quadrare i conti cresce sempre di più e la pressione fiscale alle quali le aziende vengono continuamente sottoposte rincara la dose. Sentiamo sempre più impellente, dunque, la necessità di una classe politica che inserisca il turismo tra le priorità della regione, agevolandolo mediante investimenti concreti per la fiscalità, la revisione dei costi, in campo energetico ed infrastrutturale. Certo, i recenti bandi sulle DMC, le compagnie di destinazione e le PMC, compagnie di prodotto, rappresentano un primo passo in avanti, ma il nostro auspicio è che si avvii presto una programmazione del territorio vocata alla destagionalizzazione completa in tutti i settori turistici. Ecco perché abbiamo già presentato alle istituzioni comunali, provinciali e regionali, la proposta di un Master Plan urbanistico, nel quale vengano messi a regime tutti i funzionamenti infrastrutturali di ogni genere».

Daniele Zunica presidente Assoturismo Abruzzo

«Il quadro nel quale ci troviamo è a dir poco deprimente. Le imprese turistiche sono al collasso. Il turismo di mare vive una condizione di leggera positività, offrendo soluzioni più “familiari” e dunque maggiormente abbordabili, ma il turismo collinare, che di natura è più di nicchia, risente maggiormente della crisi. Le aziende hanno continue difficoltà nell’affrontare i quotidiani costi gestionali. Figuriamoci se si aggiungono nuovi balzelli come la Tares. Fino ad ora nulla è stato fatto dalle Istituzioni e noi non possiamo far altro che rigettare questa tassa senza mezzi termini. É necessario aprire un tavolo di concertazione con la Regione, che a nostro avviso dovrebbe mostrarsi maggiormente aperta al dialogo e puntare di più sull’innovazione turistica. Mi viene in mente la questione della petrolizzazione, una calamità sia per il mare che per la terra e che di sicuro non potrebbe mai convivere con il turismo. La Regione deve fare una scelta decisa, puntando o sull’Abruzzo turistico o su quello petrolifero, poiché si tratta di due realtà che mai potranno convivere. Basterebbe invece una maggiore attenzione ai disagi quotidiani che viviamo, come ad esempio la disastrosa viabilità nel teramano e la totale assenza di segnaletica turistica per supportare le nostre aziende».

Dario Colecchi presidente Federturismo Abruzzo

«Non basta la sola promozione a spingere il settore turistico della nostra regione. L’Abruzzo ha dei problemi strutturali importanti da risolvere. Pensiamo ad esempio ai frequenti casi di divieto di balneazione che nel clou della stagione estiva spuntano sulle nostre spiagge, a causa dei malfunzionamenti dei sistemi di depurazione, nonostante i grandi successi ottenuti grazie alle assegnazioni delle bandiere blu. Questo è solo uno degli esempi per mostrare che la falla più grave del nostro settore è rappresentata dalle carenze infrastrutturali. A queste si aggiungono le problematiche legate alla pressione fiscale che mettono in ginocchio le nostre imprese. Come accaduto per la tassa di soggiorno, questione affrontata insieme ai comuni e alle altre associazioni di categoria, così a mio avviso è necessario avviare un tavolo di concertazione con la Regione in merito alla Tares. L’unica richiesta che facciamo alle istituzioni è quella di ragionare insieme per trovare le soluzioni migliori di mediazione. Soprattutto per il turismo stagionale. Ad oggi la Regione è riuscita a tessere una salda rete con gli operatori del settore. Ora è il momento di farla funzionare efficientemente».

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in primo piano LA RISPOSTA della regione Mauro Di Dalmazio assessore regionale al turismo

«Il problema della tassazione è evidentemente un problema generale di carattere nazionale e per le aziende turistiche rappresenta un fardello pesante con conseguente perdita di competitività rispetto ai nostri concorrenti di paesi stranieri. A livello regionale possiamo fare ben poco; tuttavia, grazie alla riduzione della spesa pubblica, in Abruzzo siamo riusciti ad invertire la tendenza operando una riduzione delle tasse che certamente rappresenta un segnale concreto della linea assunta da questo governo regionale. Inoltre con intese con le associazioni di categoria e l’Anci come ad esempio sulle modalità di applicazione della tassa di soggiorno, siamo riusciti a limitare pesi e balzelli aggiuntivi sulle imprese turistiche. Per quanto concerne le carenze infrastrutturali, abbiamo lavorato ad una pianificazione strategica e ad un master plan di interventi coordinati tra tutte le istituzioni che insieme ad una pianificazione ordinata da un punto di vista urbanistico, rappresentano ciò che serve per assecondare la vocazione del territorio. Siamo stati la prima regione ad aver approvato la legge per evitare l’estrazione di idrocarburi a terra. Diversa la situazione degli idrocarburi offshore, la cui competenza non è regionale. Certo c’è ancora molto da fare. L’erosione della costa, ad esempio, è un problema strutturale e annoso, risolvibile mediante un programma organico ed un investimento di oltre 150 milioni di euro. Ad oggi abbiamo destinato 20 milioni di euro per intervenire sulle situazioni di emergenza, ma palliativi come il ripascimento morbido si traducono in una dispersione di risorse. La questione è affrontabile solo da un punto di vista strutturale, a livello europeo. Ecco perché ho già avviato discorsi con i miei colleghi delle regioni adriatiche per un’azione comune nei confronti della commissione europea volta ad avere risposte in termini di finanziamenti per interventi risolutivi così da evitare la continua aggressione delle nostre coste».

L’INIZIATIVA ANTI CRISI DELLA FAB-CNA Arriva in spiaggia l’ombrellone condiviso

Sulle spiagge abruzzesi arriva l’ombrellone “condiviso”. L’iniziativa, annunciata dalla Fab-Cna, prevede che famiglie diverse potrebbero usufruire degli stessi servizi in spiaggia, ma con orari differenti. Alla formula dell’ombrellone condiviso si affianca quello “part-time”, che offrirebbe la possibilità ai bagnanti di affittarlo non necessariamente per tutta la stagione, ma anche a ore, giorni o week-end. «I nuovi servizi, poi, si affiancheranno a quelli tradizionale come il salvamento, la sicurezza in spiaggia, l’animazione e Il segretario regionale giochi per i più piccoli e dei balneatori Cna, gli intrattenimenti serali. Cristiano Tomei Il tutto, senza variazioni dei prezzi che sono bloccati da ormai tre stagioni» ha dichiarato il segretario regionale dei balneatori Cna, Cristiano Tomei. Tra le altre novità della stagione, anche la messa a punto del sistema di allerta-meteo. Grazie ad una convenzione sottoscritta con Anci e Abruzzo Meteo, i gestori degli stabilimenti associati alla Fab-Cna riceveranno notizie in tempo reale sull’andamento meteo

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


in primo piano » a cura delle redazione

Rapporto Ecomafia 2013: l’Abruzzo scende al 14° posto della classifica nazionale Nel 2012 i reati accertati sono scesi del 22%, ma sono aumentati gli incendi. Scendono i reati contro la fauna e nei cicli dei rifiuti e del cemento

P

resentazione (203 infrazioni accerdel rapportate contro le 233 del to Ecomafia 2011). Sia nel ciclo del 2013 ecco cemento sia in quello il quadro abruzzese: dei rifiuti, la metà dei l’Abruzzo si sposta reati accertati è locadal decimo al quattorlizzata nella provincia dicesimo posto della de L’Aquila. Pressoché classifica nazionale stabile resta infine il dei reati ambientali. settore del patrimonio A fronte degli oltre artistico, con 30 furti 34mila scoperti in nel 2011 (nel 2010 eraItalia, numero stabile no stati 29). da almeno due anni, i reati accertati nel 2012 «I segnali nell’insieme sono positivi e l’Abruzzo in Abruzzo sono stati 822 a fronte dei 1054 del deve stringere sempre più un vero patto per l’am2011 (-22%). Potrebbe essere una bella notizia biente e la legalità, al fine di contrastare l’unica per la nostra regione, ma non basta, specie se si economia che continua a proliferare anche in un pensa che negli ultimi due anni sono aumentati contesto di crisi generale – ha dichiarato Luzio del 62% gli incendi dolosi, colposi e generici: se Nelli, membro della segreteria regionale dell’asgià nel 2011 erano 119 contro sociazione – La situazione i 85 del 2010 (+40%), nel 2012 nazionale impone l’adozione sono stati 138 (+15%). di un pacchetto di misure inIl calo più evidente rispetto dispensabili per contrastare alla scorsa edizione del dosin maniera più efficace la sier, nonostante il numero sia minaccia rappresentata dai spropositato per la Regione fenomeni di criminalità amdei Parchi, è nei reati contro bientale che avvelenano il nola fauna: 151 sono le infraziostro Paese e la nostra regione. ni accertate nel 2012, a fronte La politica, in tal senso, ha il delle 259 del 2011 (-42%). dovere di supportare gli sforzi Un calo si riscontra nel settoe i successi delle forze dell’orre del ciclo del cemento, con dine e della magistratura, 165 reati contro i 253 del 2011 che troppo spesso appaiono (-35%), ed uno più leggero è all’opinione pubblica isolate La tabella nazionale di Ecomafia 2013 nel settore del ciclo dei rifiuti nella lotta alla criminalità»

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in primo piano » di Eleonora Lopes

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foto concessa dalla famiglia Chiacchiaretta

Addio a Carmine Chiacchiaretta pioniere del trasporto pubblico Scompare a 87 anni il fondatore della società La Panoramica che oggi conta più di 80 pullman e circa 120 dipendenti. Un imprenditore lungimirante che è riuscito a concretizzare il suo sogno grazie alla passione che aveva, sin da bambino, per quelle che un tempo si chiamavano “corriere”

C

on la scomparsa di Carmine Chiacchiaretta l’Abruzzo perde un pezzo di storia dei trasporti abruzzesi. Fondatore del gruppo La Panoramica, Don Carmine, come tutti usavano chiamarlo, ha fatto del trasporto pubblico la sua ragione di vita. Classe 1925, nato a San Giovanni Teatino, Carmine, insieme a suo fratello Faustino, da giovanissimo inizia a lavorare come trasportatore merci. Nel 1948 quando il sindaco di allora di San Giovanni Teatino Feragalli intende istituire il primo mezzo di trasporto pubblico, che colleghi Chieti a Pescara, si affida ai fratelli Chiacchiaretta. Inizia così l’avventura de La Panoramica (il nome deriva proprio dal bellissimo tracciato panoramico che si scorge tra le due città). Dal dopo guerra, con un solo autobus che copriva la linea Chieti-Pescara in società con il fratello Faustino, prodigandosi con estremi sacrifici, La Panoramica cresce in tutti questi anni fino ad arrivare ai giorni d’oggi con un parco mezzi che conta 80 veicoli e circa 120 dipendenti. L’anno di svolta è stato il ’73 quando l’azienda si aggiudica la gara d’appalto per tutto il trasporto pubblico di Chieti. Altre tappe decisive per la crescita de La Panoramica sono stati gli anni ’80, quando il Gruppo acquista la Satam sviluppando anche il ramo turistico attraverso le agenzie di

viaggio/tour operator. Un imprenditore lungimirante Carmine Chiacchiaretta che è riuscito a concretizzare il suo sogno grazie alla passione che aveva, sin da bambino, per quelle che un tempo si chiamavano “corriere”. Un gentiluomo, un uomo per bene amato dalla gente e dai suoi collaboratori. Solo la malattia è riuscito ad allontanarlo dal lavoro, il signor Carmine infatti, ha lavorato fino all’ultimo nella sua azienda che aveva fondato con passione e sacrificio nei difficili anni del dopo guerra. «Mio padre – ci racconta il figlio Sandro (oggi titolare dell’azienda e presidente regionale dell’ANAV)- ci ha insegnato ad impegnarci e ad assumerci responsabilità in qualsiasi cosa, dal lavoro alla famiglia. Anche negli ultimi mesi, prima della malattia, nonostante i suoi 87 anni, ha sempre lavorato in maniera attiva in azienda curando i rapporti con le persone come solo lui sapeva fare». Carmine lascia la moglie Elena, la figlia Oliva, il figlio Sandro, il genero Antonio e la nuora Giuliana oltre ai nipoti Stefano e Luigi, Alessandra e Enrica e altri pronipoti. Grazie all’operato di questo instancabile imprenditore, La Panoramica oggi è una delle aziende più longeve d’Abruzzo che opera nel settore del trasporto pubblico passeggeri di media/lunga percorrenza e di trasporto pubblico locale

Carmine Chiacchiaretta

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Il fondatore della cantina biologica Chiusa Grande Franco D’Eusanio

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cover story

FRANCO D’Eusanio,

il vinosofo di Chiusa Grande

Il fondatore della cantina green di Nocciano è certamente tra i più importanti produttori di vino biologico in Italia e il più creativo » di Eleonora Lopes - foto di Denia Di Giacomo e Angelo Seccamonte » in collaborazione con Jenny Viant Gomez

“A

lla natura si comanda solo ubbidendole». Questa frase di Sir Francis Bacon, che racchiude un apparente controsenso, è forse quella che meglio descrive la filosofia di Chiusa Grande e del suo fondatore Franco D’Eusanio. Chiusa Grande, oggi uno dei marchi più rappresentativi del vino italiano autenticamente biologico, nasce nel 1991 dalla sintesi dell’amore di Franco per la natura dettato da motivi etici, orientato alla riscoperta della tradizione e all’equilibrio dell’ecosistema. Per il produttore di Tollo Franco D’Eusanio la parola d’ordine è coerenza. Coerenza e rispetto per l’ecosistema, per i propri principi e per il consumatore. Partendo da ideali e valori che rispecchiano la filosofia produttiva riscontrabile nei suoi vini, che evocano uno stile di vita in simbiosi con la natura. Chiusa Grande avvia il processo di conversione da agricoltura convenzionale a biologica in seguito

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alla regolamentazione del settore con il Regolamento 2092/91. Per agricoltura biologica si intende la coltivazione senza uso di mezzi chimici di sintesi, si fa ricorso a prodotti di origine naturale per la nutrizione e la cura della pianta. A Chiusa Grande la prima vinificazione arriva con la vendemmia del 1999, poco dopo aver inaugurato la cantina. Da allora il sistema produttivo adottato impone criteri rigorosi essendo Chiusa Grande una delle aziende più certificate di Europa. Annovera infatti le certificazioni: Qualità Iso 9001, Ambiente Iso 14001, Prodotto biologico Icea, Disciplinare di produzione Garanzia Aiab e Carbon Footprint Iso 14064. L’arduo e minuzioso lavoro inizia dai vigneti con il controllo della concimazione, della potatura, l’uso di antiparassitari naturali e altri accorgimenti; in tal modo le uve prodotte risultano sane e ricche di elementi vitaminici, antiossidanti e proteici. Nelle varie fasi di produzione insieme a Franco operano tre enologi: Franco Giandomencio, Danilo Gizzi e Beniamino Di Domenica. «La scelta di avere tre enologici – ci spiega D’Eusanio – in una cantina relativamente piccola scaturisce dal fatto che la filosofia aziendale privilegia la sperimentazione e la ricerca, quindi è necessario avere un team di tecnici

Franco insieme ai tre enologi di Chiusa Grande

Il vinosofo con i figli Ilaria e Rocco

ALCUNI PROGETTI DI CHIUSA GRANDE DiWine Jazz è un progetto multisensoriale ideato da Franco D’Eusanio. È consuetudine abbinare il nettare di Bacco a espressioni artistiche, ma per la prima volta il vinosofo fa sì che le sensazioni organolettiche dei suoi vini si trasformino in note musicali. Questa è l’essenza dell’originale progetto multisensoriale “DiWine Jazz Vinosophy Collection”. In un cd il “Tony Pancella Rythm’s sing sextet” ha inciso nove brani inediti per interpretare i nove vini di punta di Chiusa Grande. Ogni brano è preceduto dalla narrazione della retroetichetta descrittiva delle sensazioni del vino ad esso associato; narrazione fatta dalla potente voce di Gio Giò Rapattoni, doppiatrice di molte star di Hollywood. Il progetto, che ha riscosso notevole consenso, è andato in tournée internazionale, dopo Roma e Milano, è stato il turno di New York, Montreal, Londra e Tokyo. I brani possono essere ascoltati attraverso il QR code presente nelle retroetichette. La sfilata multisensoriale un progetto innovativo che amplia il concetto del Diwine Jazz e vede protagonisti 11 modelli in passerella per interpretare le sensazioni evocate da 11 vini di Chiusa Grande. Un’interpretazione della vinosofia aziendale a cui concorrono coerentemente abiti, trucco, accessori e i modelli accuratamente scelti. Il fashion show multisensoriale è stato presentato per la prima volta la scorsa estate nel cuore di Pescara, a Piazza Salotto, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Pescara. Ha rappresentato il momento più alto della tappa del concorso nazionale Miss Grand Prix.

Is – Ea – Id. I tre pronomi latini (maschile, femminile e neutro) definiscono la gamma dei vini Chiusa Grande dedicata al gioco d’identità: Di che sesso sei e quale personalità hai? Bevi e scopri! Il vinosofo ha affidato a una equipe di psicologi la realizzazione di un test con cui i giocatori-degustatori possono “scoprire” l’orientamento sessuale: Is, Ea, o Id. La degustazione dei tre vini diventa una singolare esperienza alla ricerca dell’ identità nascosta. Vinosophia, Vinofollia, la bevanda di Bacco e il pensiero creativo di Franco D’Eusanio e Simone D’A lessandro. Un libro multisensoriale sui significati culturali del vino. Un saggio e nel contempo una riflessione linguistica. Libro fotografico e laboratorio creativo che custodisce sensazioni olfattive e tattili, ha una prima pagina che sprigiona al tatto gli aromi dell’uva. Un modo piacevole per ripercorrere i pensieri dei grandi intellettuali che hanno raccontato la storia millenaria della bevanda di Bacco. Foto di Stefano Schirato e Giovanni Lattanzi. L’uomo che parlava alle piante (di D’A lessandro). Descrive l’approccio del vinosofo D’Eusanio con i suoi vigneti. Un approccio in cui le pratiche agronomiche si uniscono alla parola, un po’ per puro piacere un po’ per esigenze sperimentali. Molti studi dimostrano che le cure amorevoli, la musica e le parole aiutano la crescita e la qualità dei frutti prodotti dalle piante. Franco D’Eusanio legge in vigna Arthur Schopenhauer.

2006

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Codice QR per la degustazione multisensoriale. Consente l’ascolto di brani e retroetichette del cd DiWine Jazz Vinosophy Collection


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Le autoclavi all’interno della cantina Chiusa Grande

Un’immagine esterna della cantina green di Nocciano

altamente specializzati». I vini di Chiusa Grande sono rivolti a chi cerca la seduzione organolettica duratura e condivide l’approccio green dell’azienda di Nocciano. È significativo che esponenti della comunità ebraica abbiano affidato a Chiusa Grande la produzione di vini Koscher, vini che devono avere determinati standard e per religione richiedono la purificazione da parte del Rabbino. La responsabilità sociale d’impresa è un’altro aspetto rilevante per questa importante azienda paradigma di green economy. Chiusa Grande concepisce il concetto della sostenibilità ambientale come faro del proprio agire. L’etica produttiva coinvolge anche la solidarietà, per questo l’azienda sostiene da tempo i progetti umanitari dell’associazione “Aiutiamoli a vivere” guidata dall’instancabile Tusio De Iullis. Veniamo ai numeri. Circa l’85% delle 600.000 bottiglie prodotte va all’estero: Usa, Germania, Giappone, Regno Unito e Svezia, il resto è destinato al mercato italiano. Dal 2011 l’azienda ha avviato un processo di espansione del mercato nazionale. 60 sono gli ettari di vigneti coltivati e dal 2012 il trend produttivo è in forte crescita, in controtendenza al difficile momento economico.

LE CERTIFICAZIONI Chiusa Grande è una delle aziende più certificate di Europa. Annovera le certificazioni: Qualità Iso 9001 Ambiente Iso 14001 Icea (Istituto Certificazione Etica e Ambientale) – Ente certificatore per l’agricolturabiologica e il vino biologico Disciplinare di produzione Garanzia Aiab – Disciplinare più restrittivo delle norme comunitarie sull’agricoltura biologica Carbon Footprint Iso 14064 – Certificazione di basso impatto di emissione di Co2 nel processo produttivo

Franco con i responsabili commerciali

LO STAFF DI CHIUSA GRANDE Franco D’Eusanio - TITOLARE Ilaria D’Eusanio - AMMINISTRAZIONE Rocco D’Eusanio - AREA TECNICA Laura Di Giovanni - AMMINISTRAZIONE Franco Giandomenico - ENOLOGO Danilo Gizzi - ENOLOGO Beniamino Di Domenica - ENOLOGO Dino Ciccarelli - EXPORT MANAGER Nicodemo Iaconi - COMMERCIALE ITALIA Gennaro Montella - COLLABORATORE AMMINISTRATIVO Luciana Di Profio - RESPONSABILE MAGAZZINO Giuliano Notarpasquale - CANTINIERE Giulio D’Amato - CANTINIERE Lo staff di Chiusa Grande

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a tu per tu con Franco D’Eusanio

Intervistiamo Franco D’Eusanio. Come era presumibile non si è rivelata affatto la classica intervista, ma piuttosto una piacevolissima chiacchierata tra amici. Travolgente, ironico, ma soprattutto coerente con la sua filosofia aziendale, il fondatore di Chiusa Grande, tra un assaggio del suo ottimo spumante bio D’Eus, (ultima creazione della Cantina), un proverbio in dialetto abruzzese (l’amore per la campagna torna sempre) e una massima di qualche illustre filosofo, ci spiega la vera natura del suo vino biologico.  Per un produttore che come

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lei ha fatto della vitivinicoltura biologica la sua filosofia aziendale, che cos’è un vino biologico? «La risposta è più semplice di quello che si possa immaginare. Un vino biologico è quello ottenuto esclusivamente da uve biologiche, maturate senza fare ricorso a mezzi chimici di sintesi. Dal 2012, grazie al Regolamento comunitario UE 203/2012, in etichetta si può riportare la dicitura “vino biologico”, superando la vecchia forma “vino ottenuto da uve da agricoltura biologica”. Ora, dal vigneto

alla bottiglia, c’è maggior garanzia e tutela per i consumatori, ma anche per i viticoltori seri e coerenti che applicano i concetti del bio sia in vigneto che in cantina. Dopo 22 anni di “battaglia”, per far entrare in vigore il regolamento europeo sul vino biologico, finalmente dal 2012 è possibile differenziare in modo trasparente e inequivocabile il vino biologico dal vino convenzionale. A tal proposito sono orgoglioso del fatto che Chiusa Grande abbia vinto un bando come unica azienda abruzzese che esporta il vino biologico in Svezia».  Come nascono i suoi vini? «Dalla testa ovviamente! Prima definisco le emozioni che voglio provare bevendo un vino, poi, dopo aver definito ciò che il vino deve suscitare, traduciamo in caratteristiche organolettiche che deve avere quel vino per dare quel tipo di emozione. Successivamente, andando a ritroso, decidiamo le tecniche di vinificazione adeguate, le caratteristiche delle uve e, quindi, il vigneto più adatto per il raggiungimento dell’obiettivo. Ad esempio Perla Nera, Montepulciano d’Abruzzo Doc, esprime passione e tormento. È coinvolgente e malinconico, un vino strutturato, ma ammiccante e volutamente con qualche nota predominante, per sottolineare la metafora dell’amore irrequieto che non si concede subito. L’opposto è Perla Bianca, amore assoluto e corrisposto. Un Trebbiano d’Abruzzo Doc invecchiato 10-12 mesi in barriques, morbidezza sorprendente. Assolutamente equilibrato e vellutato, in coerenza con il concetto di amore corrisposto che dà il senso di serenità».  Cosa deve suscitare il suo vino ad un consumatore? «Provo grande rispetto per i miei consumatori, attuali e potenziali. Desidero che gustino il mio vino con


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piacere, con godimento. Tra loro e il vino deve crearsi un vera e propria empatia. Ciò accade quando il vino è espressione della semplicità e genuinità rurale da cui orgogliosamente provengo. Come diceva De Sanctis: “La semplicità è la forma della vera grandezza”».  Entriamo nella fase di produzione... «Nei miei vini cerco di ottenere facilità di approccio e capacità di seduzione per invogliare a bere, senza cadere nel banale. Per me il vino buono è quello che si fa bere, il grande vino è quello che fa scattare un’attrazione fatale, quello che rincorri come un amore sciagurato, fino all’appagamento totale dei sensi. Qui entra in ballo la vinosofia di Chiusa Grande. Vini morbibi, ma di grande personalità, avvolgenti, che danno subito l’impressione di essere evoluti e maturi, anche da giovani».  Tecnicamente come si ottiene questo risultato? «L’ottenimento di vini con queste caratteristiche di piacevolezza e temperamento richiede una serie di scelte tecniche per rendere coerenti la mia filosofia di vita e quella produttiva. I miei vini devono evocare uno stile di vita romantico e appassionato, tipico di chi vuole osare sempre attraverso la sperimentazione di nuove tecniche e la rivalutazione di vecchie pratiche enologiche. Quasi sempre ricorriamo alla microssigenazione dei vini (tecnica attraverso cui si somministrano piccole quantità di ossigeno ai vini) per favorire l’aggregazione dei tannini in macromolecole. In questo modo si aumenta la morbidezza e la rotondità del vino. Altro dettaglio, tutti i nostri vini svolgono la fermentazione malo-lattica per ottenere una piacevole sensazione vellutata. Semplificando possiamo dire che, l’acido malico presente nell’uva (tipico delle mele acerbe, aspro e difficile da digerire) viene trasformato in acido lattico (quello dello yogurt) un acido più piacevole e con minore percezione di acidità. Per quanto

concerne i vini bianchi, la tendenza attuale dell’enologia internazionale è quella di andare verso una riduzione spinta. Vale a dire, preservare il mosto e il vino dall’ossigeno. La riduzione protegge il mosto e il vino dall’ossigeno, ma paradossalmente il prodotto finito temerà l’ossigeno e dopo l’apertura della bottiglia le piacevoli sensazioni organolettiche si appiattiranno con il passare dei minuti. Noi abbiamo preferito ritornare a una vecchia tecnica degli anni ’70: l’iperossigenazione. Si fanno ossidare tutti i componenti possibili prima della fermentazione, ne deriverà un vino più stabile all’ossigeno, che nel bicchiere esalterà le proprie caratteristiche con il trascorrere del tempo. Un altro elemento fondamentale è l’uso contenuto di anidride solforosa. La solforosa si lega chimicamente laddove potrebbe farlo l’ossigeno, quindi modifica il vino. Il livello di solforosa presente in un vino incide sul suo colore, sui tannini, sui polifenoli e tanti altri parametri. La ricerca di ridurre al minimo l’uso di componenti chimici ci ha spinti a creare una linea di vini privi di solfiti, ma ugualmente in grado di conservarsi nel tempo e invecchiare, mi riferisco ai vini della linea Natura.

Per ottenere vini così coerenti è indispensabile investire nella ricerca e nella sperimentazione, abbiamo progetti e collaborazioni con il Crivea (Consorzio per la Ricerca Viticola ed Enologica in Abruzzo) e con varie università».  C’è anche una componente commerciale nella scelta del biologico? «Certamente no! Più di 20 anni fa ho capito, confrontandomi con altre realtà, che fare agricoltura ricorrendo all’uso esasperato della chimica ci avrebbe portato in un vicolo cieco. La scelta del metodo di produzione attiene a una dimensione intima e di responsabilità. Dobbiamo lasciare in eredità una Terra migliore di quella in cui oggi viviamo».  Progetti in campo? «La mia vita è un continuo progettare, sperimentare, andare alla ricerca di nuove emozioni, se mi fermassi non potrei fare più questo lavoro. Tra le novità, l’ultima “creatura” di Chiusa Grande è D’Eus. Il primo spumante bio Metodo Classico in Abruzzo. Vinificato in due versioni, bianco e rosé, è stato concepito come tributo all’anticonformista pensatore Gabriele D’Annunzio, nel 150° anniversario della sua nascita»

IL DECALOGO DEL VINOSOFO Sognare ad occhi aperti. Tornare alla natura. Trascorrere una vita piacevole. Fuggire le false ambizioni. Evitare le mode fugaci. Sedurre e lasciarsi sedurre dalla terra. Essere corretti anche quando non conviene. Riscoprire la ruralità arcaica abruzzese. Fare un vino buono senza essere schiavi del profitto. Dare personalità al vino, rispettando il benessere psicofisico di chi beve.

«Nella mia vita ho cercato di seguire quello che sono per dare un senso autentico a quello che faccio».

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incarichi&carriere Paola Inverardi, il vento “rosa” entra nell’Ateneo aquilano

È la prima donna a ricoprire la più alta carica all’Università degli Studi dell’Aquila, dove è professore ordinario dal 1994. In precedenza ha lavorato presso l’Istituto di Elaborazione dell’Informazione (IEI) di CNR di Pisa (1984 – 1994) e presso il centro di ricerche dell’Olivetti a Pisa (1981-1984) dove è stata coinvolta nel primo progetto italiano su informatica. Ha coordinato il Corso di Laurea in Informatica dal 1994 al 2000. Dal 2001 al 2008 è stata direttore del Dipartimento di Informatica. Dal Novembre 2008 a Giugno 2012 è stato Preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e, a seguito della riforma, direttore del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica (DISIM) dell’Università dell’Aquila. E’ membro del Senato Accademico dell’Università dell’Aquila. Gli interessi di ricerca di Paola Inverardi riguardano l’ingegneria del software, con particolare attenzione all’area delle architetture software. A maggio 2011 ha ricevuto un dottorato onorario dalla università di Malardalen University in Svezia. È (co-)autore di oltre 160 pubblicazioni in riviste, conferenze e workshop internazionali. Negli ultimi dieci anni Paola Inverardi ha attirato fondi Europei e Nazionali ottenendo un finanziamento pari a € 5.192.439.

AMMINISTRATIVE, I NEO SINDACI D’ABRUZZO

Si è conclusa registrando un’affluenza in calo di quasi 8 punti percentuali (da 77,60% della precedente agli attuali 69,65%), l’ultima tornata elettorale che ha portato all’elezione di 28 nuovi sindaci abruzzesi. Ecco i nomi dei neoeletti. In Provincia de L’Aquila: a Barete Leonardo Gattuso; a Carsoli Domenico D’Antonio; a Castellafiume Domenico Mariani; a Oricola Antonio Paraninfi; a San Benedetto dei Marsi Quirino Di Marzo; a Scanno Pietro Spacone; a Sulmona Peppino Ranalli, eletto al secondo turno. In Provincia di Pescara: a Bussi sul Tirino Salvatore Lagatta; a Cepagatti Serena Rapattoni; a Loreto Aprutino Gabriele Starinieri; a Nocciano Lorenzo Mucci; a Pianella Sandro Marinelli; a Pietranico Francesco Del Biondo; a Roccamorice Alessandro D’Ascanio; a San Valentino in Abruzzo Citeriore Antonio Saia; a Turrivalignani Luigi Canzano. In Provincia di Teramo: ad Alba Adriatica Tonia Piccioni; ad Atri Gabriele Astolfi; a Castilenti Alberto Giuliani; a Civitella del Tronto Cristina Di Pietro; a Controguerra Franco Carletta; a Notaresco Diego Di Bonaventura. In Provincia di Chieti: a Fallo Alfredo Pierpaolo Salerno; a Frisa Rocco Di Battista; a Pennadomo Antonietta in Di Francesco Passalacqua; a Pizzoferrato Palmerino Fagnilli; a Torino di Sangro Silvana Priori; a Villa Santa Maria Giuseppe Pino Finamore.

COLDIRETTI, SCORRANO AL TIMONE DEI GIOVANI di PESCARA

Giuseppe Scorrano, 25 anni, di Pianella, è il nuovo delegato provinciale di Coldiretti Giovani impresa Pescara. Scorrano che è anche titolare di un’azienda ad indirizzo olivicolo e ortofrutticolo nonché laureando in economia aziendale, ha dichiarato: «La nomina è per me motivo di grande onore e vanto. La forte appartenenza a Coldiretti caratterizza da anni il mio percorso professionale e credo di aver sposato in prima persona un progetto che ritengo indispensabile e lungimirante per il bene delle imprese agricole. Le cose sono cambiate e il settore agricolo è oggi fondamentale». Del comitato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Pescara fanno parte anche: Vincenzo D’Antonio (vice), Gabriele Colasante (vice), Carlo Di Giacomo, Daniele Finocchio, Davide Speranza, Martina Paris, Andrea D’angelo, Federico Evangelista, Federica Mancini e Francesco Chiarieri.

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incarichi&carriere

COLDIRETTI GIOVANI L’AQUILA, GIOVANNI FELLI AL TIMONE

Giovanni Felli, 24 anni di Celano, titolare di un’azienda ad indirizzo ortofrutticolo oltre che laureando in ingegneria chimica è stato eletto al timone di Coldiretti Giovani Impresa L’Aquila. Il neoeletto ha ringraziato i colleghi «per la fiducia accordatami che cercherò di ricambiare con un impegno costante per il bene del settore agricolo con particolare riferimento alle esigenze dei giovani e di chi si insedia in agricoltura». Nominati anche i nuovi componenti del comitato. Si tratta di Rosita Lorenzetti, Alfeo Cipriani, Maurizio Leone, Angela Colaiacovo, Federico Iacutone, Rosalba Di Prospero.

MARIO D’AMARIO ELETTO DELEGATO DI COLDIRETTI GIOVANI TERAMO

Nuova nomina anche a Coldiretti Giovani Teramo. La guida dei giovani imprenditori under 30 è stata affidata a Mario D’Amario di Atri, 26 anni, che gestisce insieme alla madre un’azienda ad indirizzo cerealicolo e frequenta contemporaneamente la facoltà di architettura dell’università di Ascoli Piceno. «L’architettura e l’agricoltura sono le mie due passioni - ha commentato D’Amario - il mio futuro è però in campagna, realtà che amo e in cui credo. E’ importante che i giovani investano nel settore agricolo e si impegnino in prima persona per il suo potenziamento anche perché il settore agricolo sta vivendo un momento di grande cambiamento ed è oggi fondamentale per l’economia». Nel corso dell’assemblea sono stati eletti anche: Chiara De Iulis, Massimo Ranalli, Dante Bilanzola, Daniele Venturini, Francesco Cardamone, Claudio Cecchini.

MARINA DI PESCARA, COLAZILLI CONFERMATO ALLA PRESIDENZA

Riccardo Colazilli è stato riconfermato alla presidenza del consiglio di amministrazione del porto turistico Marina di Pescara. Colazilli sarà affiancato da Bruno Santori, nominato amministratore delegato, Roberto Pierantoni, Alessandro Fasciani e Pia Pohjolainen. Intanto il Marina di Pescara ha già presentato il cartellone estivo che come sempre includerà Estatica, la rassegna artistica giunta alla quarta edizione, che propone eventi musicali e teatrali e che quest’anno ospiterà tre serate del Pescara Jazz e due di Funambolika grazie alla collaborazione tra la Camera di commercio presieduta da Daniele Becci e l’Ente manifestazioni pescaresi. E’ prevista anche una serata dedicata al Premio Flaiano. Confermata anche la riproposizione della manifestazione Mediterranea. A fine estate invece, nel fine settimana del 21 e 22 settembre, il porto turistico ospiterà la tappa finale della competizione velistica nazionale Kinder Optimist riservata ai bambini. A questa manifestazione sarà abbinata la prima edizione del Marina Challenge Trophy, competizione di vela che nelle intenzioni vuol diventare un appuntamento fisso per gli appassionati di questo sport.

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COSTRUIAMO IL SUCCESSO DEI NOSTRI CLIENTI

Formazione

Finanza d’Impresa

Qualità e Ambiente

Sicurezza e Igiene nei Luoghi di Lavoro

Direzione d’Impresa

Sistemi Informatici Aziendali

Un’impresa vincente deve produrre qualità per soddisfare i clienti e generare valore per la sua proprietà, controllando i propri impatti ambientali, gestendo l’efficienza e l’efficacia delle sua attività, rispettando i diritti umani, per governare “il rischio imprenditoriale” e proporsi al mercato e al sistema creditizio come un brand impegnato nello sviluppo sostenibile, garanzia di continuità del business. Un modello organizzativo competitivo, ma anche agile e flessibile, deve controllare sistematicamente le proprie prestazioni, nella consapevolezza che il controllo genera attenzione e quindi pone le condizioni per incrementare il coinvolgimento e l’efficienza, in altri termini, garantire il successo della propria azienda. Profili Aziendali, partner delle imprese nel loro sviluppo, assiste i suoi clienti nel raggiungimento di questi obiettivi, mettendo a loro disposizione un gruppo di tecnici altamente qualificati in grado di implementare sistemi di gestione conformi ai più elevati standard internazionali. I numerosi interventi di successo già realizzati, sono la garanzia della nostra professionalità e competenza, che hanno guidato le nostre aziende clienti verso la certificazione, stabilendo precisi obiettivi temporali ed economici. La profonda conoscenza degli standard internazionali da parte dei propri tecnici, permette alla PROFILI AZIENDALI di realizzare sistemi integrati inerenti le diverse normative di riferimento, offrendo l’opportunità alle aziende di raggiungere i più elevati livelli di eccellenza. Servizi Offerti UNI EN ISO 9001:2008

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Sede legale e Uffici: via Ungaretti, 4 - 64013 Corropoli (TE) Tel.: +39 0861 855809 - Fax: +39 0861 807035 E-mail: info@profiliaziendali.it Web: www.profiliaziendali.it


PIERCARMINE TILLI NEO DELEGATO PROVINCIALE COLDIRETTI GIOVANI CHIETI

Anche Coldiretti Giovani Impresa Chieti ha il suo nuovo delegato provinciale. Si tratta di Pier Carmine Tilli, 27 anni, di Casoli, titolare di un’azienda ad indirizzo vitivinicolo, e laureando in scienze agrarie. «La nomina è per me motivo di onore e spinta ad un maggiore impegno nell’ambito dell’organizzazione – ha dichiarato il neoeletto delegato, che è tra i più giovani titolari abruzzesi di un’azienda vinicola -. Il settore agricolo sta vivendo un momento di grande cambiamento ed è oggi fondamentale per l’economia. Ci sono ovviamente problematiche da considerare, ma con impegno e volontà credo che il settore agricolo abbia le carte per guardare al futuro con lungimiranza soprattutto nella provincia teatina, in cui l’agricoltura rappresenta una importante risorsa». Nel corso dell’incontro è stato rinnovato anche il comitato provinciale dei giovani di Coldiretti, costituito da: Nicola Caravaggio (vice), Marina Tatasciore (vice), Francesco Lunelli, Giorgio Piattelli, Valentino Salomone, Linda Verratti, Matteo Anzellotti.

GIUSEPPE LUPO È IL NEO SEGRETARIO REGIONALE UGL-TPL MOBILITA’

Il congresso regionale dell’Ugl-Tpl mobilità Abruzzo ha eletto il neo segretario regionale. L’incarico è stato affidato a Giuseppe Lupo. All’assemblea ha preso parte il segretario nazionale dell’Ugl Trasporti, Fabio Milloch. «Ringraziando i sindacalisti attivi sul territorio fino ad oggi per il loro impegno costante - ha detto Milloch - rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro a Giuseppe Lupo, così come alla nuova segreteria e al neoeletto consiglio regionale, convinti del fatto che sapranno svolgere al meglio il loro ruolo, ascoltando e rappresentando le esigenze dei lavoratori, restando quotidianamente al loro fianco». L’incontro è stato presieduto dal segretario dell’Utl di Pescara, Gianna De Amicis.

CASARTIGIANI, RINNOVATI I VERTICI REGIONALI

Cambi al vertice di Casartigiani Abruzzo. Dopo la prematura scomparsa di Ferdinando Buccella, il presidente Giacomo Basso ha nominato due coordinatori Regionali. Si tratta di Flaviano Montebello, segretario Provinciale di Casartigiani Teramo e Dario Buccella segretario Provinciale di Casartigiani Chieti. I due neo coordinatori, già segretari delle due associazioni più rappresentative di Casartigiani in Abruzzo, accettando con orgoglio l’importante incarico a titolo gratuito, si sono impegnati a portare avanti un’azione di rilancio dell’attività sindacale nei confronti della Regione Abruzzo e delle altre controparti pubbliche, rinvigorendo la collaborazione con le altre Federazioni territoriali degli artigiani e delle piccole e medie imprese. Tra i primi impegni di Montebello e Buccella, che come da disposizioni statutarie si uniformeranno alle direttive confederali, si evidenzia la necessità di far decollare anche in Abruzzo l’esperienza di Rete Imprese Italia, dove da anni a livello nazionale Casartigiani svolge un ruolo importante accanto a Confartigianato, CNA, Confcommercio e Confesercenti. Grande apprezzamento confederale per i due leader dell’artigianato abruzzese.

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» di Luigi Carunchio

fisco

Recupero edilizio e risparmio energetico,

le agevolazioni fiscali In seguito all’entrata in vigore del DL n° 63 del 4.06.2013, diverse sono le novità in tema di recupero edilizio e di riqualificazione energetica, relativamente alla detrazione di parte delle spese sostenute dalle imposte sul reddito

N

egli ultimi anni la normativa che disciplina la materia è stata più volte modificata e prorogata, ed a partire dal 1.01.2012 la detrazione fiscale non ha più scadenza. Inoltre grazie alle modifiche apportate, anche se solo per un periodo limitato, cioè fino al 31.12.2013, la misura della detrazione e il limite di spesa sono stati aumentati. Infatti dopo l’entrata in vigore del DL 63/2013 e fino al 31.12.2013, la detrazione spettante per il recupero edilizio è pari al 50% della spesa sostenuta per un importo massimo di € 96.000,00; grazie alle ultime modifiche apportate, vi è la possibilità di detrarre, nel limite massimo di € 10.000,00, anche gli arredi fissi; per la riqualificazione energetica la detrazione spettante è pari al 65%, ad esclusione delle spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia, e le spese per la sostituzione di scaldaacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Prima dell’entrata in vigore del DL 63/2013 ed a partire dal giugno 2012, nel caso del recupero edilizio, non era contemplata la possibilità di detrar-

re le spese relative all’acquisto degli arredi fissi, mentre nel caso della riqualificazione energetica, la detrazione spettante era pari al 55% della spesa sostenuta. Infine, per le spese sostenute dal 1.01.2012 al 26.06.2012 e per quelle da sostenere dal 31.12.2013 in poi, la detrazione spettante per il recupero edilizio torna ad essere pari al 36% con un massimale di € 48.000,00, mentre nel caso della riqualificazione energetica la detrazione spetterà solo per i condomini e fino al luglio 2014. Nello specifico del recupero edilizio possono usufruire delle agevolazioni tutti i contribuenti assoggettati all’imposta dei redditi delle persone fisiche (IRPEF) residenti o meno nel territorio dello Stato. L’agevolazione spetta sia ai titolari degli immobili che ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi. Inoltre ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile purché sostenga le spese e siano a lui intestati i bonifici e le fatture. In sintesi, la detrazione riguarda le spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, per le opere di restauro e risanamento conservativo e per i lavori di ristrutturazione edilizio effettuati sulle

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fisco

singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale. Sono altresì contemplati: tutti gli interventi mirati all’eliminazione delle barriere architettoniche e all’utilizzo di ogni mezzo di tecnologia avanzata idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’immobile per le persone portatrici di handicap; gli interventi mirati alla bonifica dell’amianto; gli interventi mirati a prevenire il rischio di compimento di atti illeciti da parte di terzi; la cablatura degli edifici e il contenimento dell’inquinamento acustico. Rientrano negli interventi anche le spese per la progettazione, consulenza professionale, collaudi etc necessari per la realizzazione dell’opera. Per usufruire delle agevolazioni, dopo le semplificazioni operate, oggi basta indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e se i lavori sono eseguiti dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce il titolo. Inoltre occorre effettuare tutti i pagamenti tramite bonifico bancario e conservare tutte le ritenute

e le fatture comprovanti la spesa. Ove richiesto dalla normativa edilizia e in materia di sicurezza dei cantieri, occorre fare la comunicazione alla ASL di inizio esecuzione lavori. Il contribuente deve essere in regola con il pagamento delle imposte sull’immobile oggetto di ristrutturazione. Nello specifico della riqualificazione energetica si tratta di una detrazione dell’IRPEF e dell’IRES concessa per interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti che riguardano: la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento; il miglioramento termico dell’edificio; l’istallazione di pannelli solari e impianti per la produzione di energia mediante fonti rinnovabili e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Per poter usufruire della detrazione bisogna trasmettere entro 90 giorni dall’esecuzione dei lavori all’ENEA l’attestato di certificazione e di qualificazione energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati

e-mail: info@valoreassociati.it

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» a cura della redazione - foto concesse da Antonio Teti

PHD: hackers

vs

hac k ers ! Giunto alla terza edizione, il Positive Hack Days di Mosca, ha assunto il ruolo di evento di riferimento internazionale sulla sicurezza delle informazioni. E non è certamente un caso che eventi di questa portata e rilevanza si celebrino sempre più di frequente in quei paesi che stanno assumendo una posizione di maggiore rilevanza nei diversi scenari economici, politici e militari dell’intero pianeta

S

i è svolta come ogni anno a Mosca, dal 23 al 24 maggio, la terza edizione del Positive Hack Days, il forum internazionale sulla protezione e la sicurezza delle informazioni. Sono stati più di 2.000 i partecipanti provenienti da ogni angolo del pianeta, ma con una rappresentanza più corposa da paesi come la Germania, India, Spagna, Italia, Corea, Olanda, Emirati Arabi, Stati Uniti, Giappone, oltre che dalla stessa Russia. I maggiori esperti di tutto il mondo nel settore della sicurezza delle informazioni, oltre ad hackers, blogger, giornalisti, militari, politici e rappresentati di governo, si sono confrontati, durante le due giornate, sulle diverse problematiche riconducibili all’IT Security, attraverso tavole rotonde, seminari e speech tematici di grande attualità. Di particolare rilevanza sono stati gli interventi di alcuni rappresentati del governo russo, come quello di Georgy Gritsay, vice capo di Telecom Networks, struttura alle dipendenze del Dipartimento del Ministero delle Comunicazioni, il

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La sala della sfida hackers vs hackers

L’intervento di Antonio Teti

quale ha sottolineato il crescente bisogno del paese russo di specialisti di sicurezza informatica per contrastare l’inarrestabile fenomeno della cybercriminalità. Dello stesso parere è Ruslan Gattarov, rappresentante del Consiglio della Federazione Russa, che ha precisato che il presidente Vladimir Putin presta “molta attenzione al settore, al punto tale da porre il problema della sicurezza delle informazioni come una preoccupazione di Stato”. D’altronde la preoccupazione di Putin è ben fondata, dato che a ottobre 2012 i ricercatori russi del Kaspersky Lab Global Research & Analysis Team, dopo aver avviato un’intensa attività di ricerca ed analisi su alcune minacce provenienti dalla rete, si sono imbattuto in una botnet che aveva finalità spionistiche. È stata rapidamente battezzata “Red October”, nome che evoca il celebre film del 1990 (Caccia a Ottobre Rosso), diretto da John McTiernan e tratto dall’omonimo romanzo di Tom Clancy. E a quanto è dato sapere, pare che il software ma-


ict

Hackers a confronto

Una delle sessioni formative

Filippo Lucci, presidente dei Corecom nazionali, lizioso abbia esercitato un ruolo di cyberspionaggio che ha tenuto un intervento dal titolo “Information per ben 5 lunghi anni, prima di essere scoperto da security in Italy according to the Authority for the una serie di accurate indagini iniziate nel 2007. Communications”, in cui ha descritto il ruolo e le A gennaio 2013, la botnet risultava essere ancora attività dei Corecom regionali finalizzate alla salattiva. Il nome, così come sottolineato dall’azienda vaguardia della comunicazione corretta in Rete. russa, è in realtà ispirato dal luogo in cui ha Un altro elemento di particolare importanza, è staavuto origine il network che ha scatenato le ta la sfida tra hackers di nazionalità diverse, che si azioni di cybercrime, cioè la Russia, anche se è consumata nell’arco ininterrotto di 48 ore. Sia di molti dei server che si sono resi protagonisti degli giorno che di notte, squadre di esperti informatiattacchi, sono dislocati in altri paesi come la Gerci si sono fronteggiate in “combattimenti virtuali”, mania. Sempre secondo i tecnici di Kaspersky, in utilizzando applicazioni per confunzione dei dati aggiornati a durre attacchi informatici al solo gennaio 2013, i computer infetscopo di aggiudicarsi il primato ti da Ottobre Rosso superavano di “hacker champions”. La vittole 300 unità. Ma Ottobre Rosso, ria è andata agli olandesi, seguiti che può essere considerato come dagli americani e dai russi. Nauno dei più complessi ed estesi turalmente, altre alla conquista cyber-attacchi a livello mondiale, di una consistente somma di derappresenta solo uno dei possibili naro, sia i vincitori che i classifipericoli che possono provenire dal cati, sono stati oggetto di contatti Cyberspazio. Infatti, molteplici per offerte di lavoro da alcune interventi sono stati focalizzati su aziende multinazionali operanti altre tipologie di rischi e pericoli nel settore dell’IT Security. La derivanti dall’utilizzo della Rete. kermesse del PHD è soprattutto Ad esempio, sulla problematicità questo: la possibilità di radunare dell’utilizzo della moneta virtuai maggiori esperti informatici al le, Antonio Teti ha tenuto un inmondo, per condurre azioni di retervento dal titolo “Bitcoin: lights clutamento per conto di aziende and shadows of virtual money”, L’intervento di Filippo Lucci private e strutture governative, evidenziando mediante una dimoal solo scopo di rendere più efficienti ed efficaci i strazione tecnica, come sia possibile utilizzare i Bitsistemi di difesa delle infrastrutture informatiche. coin (moneta virtuale) per effettuare operazioni di È ormai chiaro che il Cyberspazio sta assumendo riciclaggio di valuta reale, evasione fiscale e acquisempre di più il ruolo dell’ultimo baluardo su cui si sto di materiale illegale in Rete. Sempre dall’Italia, basa la sopravvivenza di un paese un’altra testimonianza importante è stata quella di

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» di Simone D’Alessandro

creatività

Una Rete d’impresa funziona quando diventa una comunità d’intenti Alcune esempi vincenti di Reti d’Impresa che in Italia sono riuscite ad internazionalizzare il loro prodotto

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er essere competitivi, oggi, è indispensabile organizzarsi in reti d’impresa soprattutto per quelle piccole e medie realtà produttive che non hanno la possibilità, da sole, di internazionalizzare il proprio prodotto o d’investire in ricerca e sviluppo. Come ci ricorda Lorenzo Zanni «Il tema delle reti d’impresa non è certo nuovo nella letteratura di management dato che i primi contributi risalgono ai primi anni ‘801». Tuttavia, questo concetto che investe diversi ambiti disciplinari (dalla sociologia dell’organizzazione, all’economia aziendale, al diritto industriale, ai modelli di knowledge management etc.) non è pienamente entrato nelle pratiche dell’imprenditoria italiana (tranne rare eccezioni nelle regioni Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto) se non a partire dalla legge del 9 Aprile 2009 n. 33 che istituisce “il contratto di rete” agevolando e incentivando la collaborazione interaziendale. A differenza di un consorzio, di un distretto o di un’associazione temporanea di imprese, la rete d’imprese è un accordo in cui più soggetti organizzativi decidono di collaborare su uno o più temi (ricerca applicata, internazionalizzazione, co-marketing, partecipazione condivisa in fiere, organizzazione di una nuova filiera produttiva, ripensamento del

listino prezzi, condivisione della rete commerciale) nella consapevolezza che la collaborazione, l’intersettorialità e la trasversalità debbano prevalere su altri aspetti. Nelle reti d’impresa non è necessariamente importante appartenere allo stesso territorio o allo stesso settore di riferimento (fattori, invece, determinanti nella logica distrettuale porteriana); è, tuttavia, indispensabile condividere obiettivi strategici di sviluppo. Secondo le fonti di Confindustria, ma anche di UnionCamere la quota simbolica dei 500 contratti di rete viene superata il 3 novembre 2012 con 523 contratti2. A dicembre 2012 i dati vengono nuovamente aggiornati e da 523 contratti si passa a 647 contratti di rete che coinvolgono 3360 soggetti3. Un ulteriore aggiornamento che testimonia una crescita graduale e costante viene dato, sempre da UnionCamere, a Marzo 2013, periodo attorno al quale risultano registrati 707 contratti di rete che interessano 3.824 imprese situate in 100 province e che coinvolgono tutte le Regioni. Il primato spetta alla Lombardia (con 848 imprese complessivamente coinvolte), seguita da Emilia Romagna (570), Toscana (525) e Veneto (301). Attraverso il contratto di rete è possibile costituire una rete verticale come nel caso

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creatività

di Esaote, rete che opera nel settore biomedicale (www.esaote.it) dove la società capofila ha legato in un contratto i suoi fornitori con l’obiettivo di consolidare la filiera, responsabilizzarla e coinvolgerla in una forma di partenariato. Esaote si è affermata sul mercato puntando su una strategia selettiva, investendo nelle attività di ricerca e sviluppo (settore al quale viene destinato circa il 9% del fatturato) fino a diventare una delle prime aziende biomedicali al mondo. Ma esistono anche reti alla pari ossia orizzontali come quella del gruppo Racebo Motor Companies Network (www.racebo.it) costituito da aziende specializzate nella componentistica per motociclette che operavano, separatamente, in diversi mercati di nicchia e che hanno deciso di unirsi per incrementare visibilità, potere contrattuale e nuove opportunità di mercato. Le aziende di Racebo rappresentano l’eccellenza della motor valley bolognese. Insieme costituiscono un team dalle grandi performance: circa 600 addetti e 90 milioni di euro di fatturato stimati nel 2010. Esistono, poi, reti nate in maniera informale e divenute formali nel corso del tempo come quel-

la costituita dal Gruppo Gucci che ha favorito la nascita di una rete di fornitrici di pelletteria senza farne parte direttamente, ma con l’intento di renderle più strutturate e attente al raggiungimento degli standard qualitativi necessari alle produzioni d’eccellenza. Ci sono, infine, reti di natura trasversale come quella nata in Abruzzo nel 2011 con il nome Il bello della mec­ca­nica (www.ilbellodellameccanica.it), che punta sul con­cetto della bellezza appli­cata ai prodotti mec­ca­nici (radunando imprese di varie regioni d’Italia) per rimettere al centro uno degli asset più impor­tanti del Made in Italy: il senso estetico da uti­liz­zare come valore aggiunto sui mer­ cati globali. Ma quali sono le condizioni all’interno delle quali le risorse di rete si trasformano in capitale sociale4 e collaborazioni efficaci? Una rete di imprese capace di imporsi nei mercati è una rete provvista di un’identità forte, ma l’identità dipende dal sistema e dalla forza delle relazioni tra membri perché “un deficit relazionale determina sempre un deficit identitario”. Di conseguenza una rete forte deve essere una comunità in fieri

1. L. Zanni, Bellavista M., Reti d’impresa. Una guida operativa per l’avvio di partnership imprenditoriali, Franco Angeli, Milano, 2012, p. 9. 2. Fonte: http://www.abruzzosviluppo.it/new/?p=6049 3. Fonti: http://www.unioncamere.gov.it/P42A1395C189S123/Contratti-di-rete--la-mappa-aggiornata-e-le-imprese-aderenti-.htm, ma anche Small Business Act, Le iniziative a sostegno delle micro, piccole e medie imprese adottate in Italia nel 2012, Rapporto 2013 a cura del Ministero dello Sviluppo Economico, p. 91, scaricabile su www.retimpresa.it 4. Sul tema si veda P. Barbieri, Non c’è rete senza nodi. Il ruolo del capitale sociale nel processo di incontro tra domanda e offerta di lavoro, in Stato e Mercato n. 1, 1997; si veda anche P. Barbieri, Regolazione industriale e redistribuzione dello stigma. Stato, mercato e reti sociali nei processi di avviamento al lavoro come fattori di esclusione sociale in Europa, in Rassegna Italiana di Sociologia, n. 2, pp. 249-272.

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» di Filippo Paolini

norme&leggi

Confindustria e Sindacati,

accordo raggiunto! L’intesa fissa le regole per misurare la rappresentatività delle organizzazioni e per avere titolo a sottoscrivere i contratti nazionali di lavoro

L

o scorso 31 maggio è stato firmato l’accordo tra Confindustria e Sindacati che, tra l’altro, fissa le regole per misurare la rappresentatività delle organizzazioni e per avere titolo a sottoscrivere i contratti nazionali di lavoro. Il dato più evidente è che potranno partecipare alla contrattazione nazionale soltanto le organizzazioni che rappresentino almeno il 5% dei lavoratori addetti al settore interessato dal contratto; dato peraltro non “nuovo” perché già previsto nel precedente accordo del 28 giugno 2011. Ma come si certifica questa soglia di sbarramento? Ebbene, qui sta la rilevanza dell’accordo dello scorso maggio. L’intesa ha previsto un sistema di certificazione a due fasi. Da un lato, infatti, si avrà riguardo alle così dette “deleghe sindacali”, vale a dire il numero dei lavoratori che, mensilmente, pagano l’iscrizione ad un’organizzazione sindacale tramite trattenuta in busta paga; questo dato sarà ricavato dall’INPS, attraverso le comunicazioni dei datori di lavoro (Uniemens), e trasmesso al CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro). Dall’altro, inoltre, solo per le aziende dove sono costituite RSU e solo per le tre organizzazioni firma-

tarie dell’accordo (CGIL, CISL e UIL), si conteranno i voti raccolti nelle elezioni per le RSU da ogni singola organizzazione sindacale; in questo caso, saranno i Comitati Provinciali dei Garanti (accordo interconfederale 20 dicembre 1993) a trasmettere i dati al CNEL e ciò varrà anche per le elezioni svoltesi nell’ultimo triennio. Per inciso, l’accordo raggiunto abolisce la così detta “riserva” di un terzo ai sindacati firmatari del CCNL ed introduce un sistema di elezione proporzionale puro. Il CNEL, dicevamo, dopo aver raccolto detti dati per ogni contratto collettivo nazionale di lavoro, procederà a calcolare la media semplice tra la percentuale degli iscritti e la percentuale dei voti, che quindi “peseranno” in egual modo, e procederà a certificare la rappresentatività di ogni singola organizzazione, sentenziando il superamento o meno della soglia del 5%. Fissati in tal modo i paletti per determinare chi ha diritto a partecipare alla contrattazione, l’intesa si preoccupa, nella seconda parte, di disciplinare la formazione e la vincolatività dei contratti. In tale ottica, viene stabilito che le federazioni di categoria decideranno le modalità di defi-

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norme&leggi

nizione della così detta piattaforma (l’insieme di richieste di modifica del contratto) e della delegazione trattante, con impegno delle organizzazioni sindacali alla presentazione di piattaforme unitarie. Ove ciò non avvenga, è previsto che la parte datoriale favorirà l’avvio della negoziazione sulla base della piattaforma presentata da organizzazioni sindacali che abbiano complessivamente un livello di rappresentatività nel settore pari almeno al 50% +1. Una volta che il contratto collettivo avrà trovato le sottoscrizioni delle organizzazioni sindacali che rappresentino almeno il 50% +1 della rappresentanza, si procederà ad una consultazione “certificata” dei lavoratori del settore, con modalità che saranno stabilite per ogni singolo contratto: se la maggioranza semplice di questi approverà il documento, il contratto diventerà efficace ed esigibile nei confronti di tutti. È evidente come tale accordo

abbia inaugurato un sistema “maggioritario” nella storia dei rapporti sindacali, introducendo delle regole minime, che quantomeno daranno certezze in merito alla legittimazione contrattuale. È altrettanto certo, inoltre, che l’accordo non può vincolare nessun altro soggetto se non i sottoscrittori dello stesso e, quindi, coloro (imprenditori e lavoratori) che aderiscono alle organizzazioni firmatarie. È ben vero che l’intesa è stata sottoscritta dalla Confindustria e dalle tre maggiori associazioni sindacali, ma è altrettanto vero che, in assenza di una legislazione in materia di contrattazione collettiva, ogni lavoratore non iscritto ad un sindacato ovvero iscritto ad un sindacato non confederale, potrà sostenere la non applicazione delle norme, così come un datore non aderente al sistema confindustria potrà dotarsi di un proprio contratto aziendale

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» di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

lavoro in corso

Dalle parti sociali nuova linfa sul tavolo

della competitività negoziata

L’

accordo interconfederale del 28 giugno 2011 posticipava la effettiva enucleazione delle nuove regole della rappresentanza sindacale, con lo scopo di porre soluzione alla crisi del sistema delle relazioni industriali innescata dalla nota vicenda Fiat. L’urgenza di reagire alla proposta normativa sottesa all’art. 8 della Legge n. 148/2011 – nonostante l’estremo tentativo del Legislatore di richiamare i principi individuati dalle Parti sociali – non aveva consentito quel approfondimento necessario al fine di enucleare una regola condivisa. Approfondimento che è giunto in questi giorni grazie ad un Protocollo d’intesa, quello del 31 maggio scorso, che ha visto la convinta adesione di tutti gli attori coinvolti nel processo. Con tale intesa, che segna la fine degli accordi separati tra sindacati e Confindustria, si stabiliscono nuove regole per misurare la rappresentatività delle varie organizzazioni sindacali e per dare certezza agli accordi sottoscritti. La rappresentanza sindacale verrà misurata in virtù di un meccanismo certo di verifica, conteggiando gli iscritti ai sindacati e i voti ottenuti alle elezioni delle Rsu, cioè le rappresentanze sui luoghi di lavoro. Il conteggio si farà sulla base delle deleghe relative ai contributi sindacali, mediante un sistema che, di fatto, escluderà dal computo i voti in favore delle organizzazioni sindacali che non siano firmatarie del Protocollo d’Intesa. Sotto tale ultimo profilo è interessante notare come le elezioni delle Rsu si terranno sulla base

di un sistema proporzionale puro, non più mitigato da quote predefinite in favore delle tre maggiori Confederazioni sindacali. A tale prima novità si lega l’introduzione di una soglia di sbarramento (regola importata dalla contrattazione collettiva del pubblico impiego) per cui per poter sedere al tavolo dei rinnovi contrattuali occorrerà avere una rappresentanza di almeno il 5% tra iscritti e votanti Rsu. È evidente come tale meccanismo aiuti nella definizione di una sede negoziale realmente rappresentativa, introducendo una discriminazione nei confronti dei piccoli sindacati la cui legittimità costituzionale sarà sicuramente messa a dura prova da coloro che resteranno ai margini della contrattazione collettiva. Ulteriore profilo di novità è l’introduzione di un meccanismo certo di validità dei contratti, che saranno vincolanti se formalmente sottoscritti da organizzazioni sindacali che rappresentino almeno “il 50% più 1” della rappresentanza, previa consultazione “certificata” dei lavoratori a maggioranza semplice. È ipotizzabile un primo periodo di contrasto applicativo, posto che le regole di consultazione dei lavoratori da parte delle stesse organizzazioni sindacali differiscono sensibilmente. Le Parti firmatarie dell’accordo sono inoltre tenute a non promuovere azioni di contrasto nei confronti dei contratti collettivi sottoscritti nel rispetto delle regole individuate. Anche sotto tale profilo c’è da attendersi una verifica di compatibilità costituzionale di tale previsione con l’art. 40 della Costituzione italiana

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» di Alessandra Simonetti (Procuratore dell’Agenzia Generale dell’Abruzzo)

assicuriamoci

La ripresa

che tarda ad arrivare

I

l Pil già nel 2009 era ritornato ai livelli del 1999 e da allora la situazione non è certo migliorata, con disoccupazione elevata che si riflette in consumi stagnanti. Nel 2012 la Regione ha sottoperformato il dato nazionale (-2,4%) e dovrebbe mantenere questo trend anche nel 2013 (-1,2%/-1,4% la previsione del Pil Italia) salvo tornare a una flebile crescita l’anno prossimo. Aumenta sempre di più il divario con le regioni del centro nord, e la crisi sta cancellando la parte più vitale del sistema produttivo, con la chiusura delle attività commerciali e dell’artigianato: oltre 1.000 imprese in meno nel primo trimestre 2013, differenza data dalle 3.000 nuove nate e le 4.000 cessate. In Abruzzo l’andamento negativo delle imprese è particolarmente rilevante per le costruzioni, per l’agricoltura e per il commercio. Si contraddistingue in negativo Chieti (nella cui provincia sono localizzate quasi un terzo delle aziende abruzzesi) mentre mostrano valori meno pesanti Pescara, L’Aquila e Teramo. L’export abruzzese è risultato ancora in calo nel 2012 con una flessione del 4,8% (dati Istat), dato in controtendenza rispetto alla media nazionale che ha fatto registrare una crescita (+3,7%). Il forte scarto col trend globale ha comportato una riduzione sul totale export Italia dall’1,9% del 2011 all’1,8% del 2012. Le maggiori difficoltà nei settori moda (con Teramo provincia capofila per densità di industrie), gomma plastica e prodotti chimici, carta, nel polo ICT dell’Aquila e nel settore dei mezzi di trasporto (a causa della cattiva

performance del comparto “due ruote”). Non sono stati sufficienti a riportare in positivo la variazione dell’export i buoni risultati conseguiti dal mobilio e dalla farmaceutica. Bene anche l’export agroalimentare: olio, vini (di qualità, e che piacciono molto ai giapponesi e ai francesi) e pasta. L’analisi dell’orientamento geografico delle esportazioni abruzzesi mette in evidenza nel 2012 una riduzione dei flussi commerciali indirizzati soprattutto verso i principali mercati di riferimento europei (Germania, Francia, etc.), riprendono a crescere invece le esportazioni nel mercato statunitense. Complessivamente cresce il peso dei nuovi mercati (come quello russo), bene anche quello giapponese. Nel 2012 e nel primo quadrimestre 2013 nei distretti abruzzesi si registra complessivamente un consistente aumento +60% di ore di Cassa integrazione guadagni, in particolare CIG straordinaria, richiesta soprattutto in situazioni di crisi aziendali. Il credit crunch continua a mordere con stime per oltre seicento milioni di euro in meno per lo sviluppo della regione nel 2012, mentre i tassi di interesse praticati sui prestiti continuano ad essere nettamente più alti del resto d’Italia. Oggi, in attesa di una ripresa nazionale ed europea che tarda ad arrivare, si tratta di cambiare passo puntando sui settori a maggior crescita e sui nuovo mercati: opportuno il tentativo di strutturare il sistema delle piccole imprese sui mercati internazionali, anche attraverso la creazione di poli di innovazione e di reti d’impresa

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il mondo dei rifiuti

» di Leonardo Mastrangelo (Ecolologica Valtrigno Srl)

Raccolta differenziata, il modo più sostenibile

per smaltire i nostri rifiuti

I

n un mondo che produce sempre più rifiuti, non sappiamo più come fare a sbarazzarcene: eppure la Terra ha provveduto, per miliardi di anni, a smaltire “da sola” i rifiuti prodotti, senza arrecare alcun danno all’ambiente. In Natura il concetto di rifiuto non esiste: tutto ciò che viene scartato, se ha caratteristiche naturali, viene assorbito dall’ambiente e rimesso in circolo; questa è la lezione che dobbiamo imparare dalla natura: produrre oggetti e beni che possano essere assorbiti dall’ambiente una volta terminato il loro utilizzo. Ma fino a che ciò non sarà possibile, dobbiamo abituarci a valorizzare, anzichè gettare, i rifiuti che produciamo. La soluzione è, innanzitutto, cercare di produrne il meno possibile e cercare di far durare il più a lungo possibile ciò che utilizziamo e, in seguito, valorizzare ciò che scartiamo riutilizzando tutti i materiali che possono essere riciclati con la raccolta differenziata. I moderni impianti di trattamento dei rifiuti, o di selezione o, nell’esempio più moderno ed efficiente i sistemi integrati di trattamento e smaltimento rifiuti, rappresentano l’ideale anello di congiunzione tra i cittadini (che effettuano la raccolta differenziata) ed i produttori finali di materiale riciclato. Sono in sostanza dei siti che “puliscono” i rifiuti da raccolta differenziata e li avviano privi di materiale estraneo agli impianti produttivi. Sono fondamentali nel processo di riciclo, poiché uno dei maggiori problemi nella raccolta differenziata è legato alla presenza di materiale estraneo nelle diverse tipologie di rifiuto. I rifiuti sono tutti quegli oggetti e/o quelle sostanze

che vengono scartati dall’uomo dopo averli utilizzati. Quindi, ogni cosa che possediamo (dalle scarpe al telefonino) ed ogni oggetto che produciamo diventerà rifiuto o produce rifiuti. La legislazione europea e italiana definiscono in maniera chiara ogni tipologia di rifiuto, suddividendoli principalmente in due grandi categorie: i rifiuti speciali ed i rifiuti urbani. E’ molto importante, quindi, sapere come sono fatti gli oggetti che utilizziamo, per potere, una volta terminato il loro utilizzo, avviarli ad un corretto smaltimento, ed evitare così di ritrovarceli in discarica o, peggio, sotto forma di nanoparticelle una volta inceneriti. La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro,a ma soprattutto delle generazioni future: riutilizzare e valorizzare i rifiuti, dalla carta alla plastica, contribuisce a restituirci e conservare un ambiente “naturalmente” più ricco.Ogni nostra azione produce inquinamento: anche la più comune, come per esempio leggere un giornale o bere un’aranciata, non sarebbe nulla, se non considerassimo che ogni giorno nel mondo vengono stampate milioni di pagine, costruite milioni di bottiglie in plastica o lattine in alluminio, assemblati milioni di oggetti ecc. ecc. In concreto si tratta di milioni di alberi abbattuti, milioni di litri di petrolio consumati, milioni di kg di CO2 immessi nell’atmosfera, con la raccolta differenziata, gran parte di queste risorse vengono risparmiate. Nella prossima rubrica, descriveremo alcune tipologie di rifiuti

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messa in sicurezza

» di Alessio Pelusi

Il posto di lavoro

di un videoterminalista

Riprendiamo il discorso sui rischi connessi al lavoro davanti ad un PC e come il datore di lavoro dovrebbe prevenirli

N

ell’articolo precedente abbiamo parlato dei rischi legati all’utilizzo dei videoterminali. Adesso vediamo come un datore di lavoro deve predisporre i posti di lavoro dei suoi dipendenti. I requisiti minimi sono descritti nell’allegato XXXIV del D. Lgs. 81/2008, il T.U. sulla sicurezza sul lavoro. Di seguito verranno illustrate alcune, non tutte, delle indicazioni che si ritengono più importanti dell’allegato in questione. Schermo. La risoluzione deve essere tale da garantire una buona definizione, una forma chiara, una grandezza sufficiente dei caratteri; l’immagine deve essere stabile. Lo schermo deve essere orientabile, non devono essere presenti riflessi e riverberi e deve essere posizionato di fronte all’operatore in maniera che, anche agendo su eventuali meccanismi di regolazione, lo spigolo superiore sia posto un po’ più in basso dell’orizzontale che passa per gli occhi dell’operatore. La distanza dagli occhi avrà una misura pari a 50-70 cm. Tastiera e mouse. La tastiera sarà separata dallo schermo, facilmente regolabile e dotata di meccanismo di variazione della pendenza. Lo spazio sul piano di lavoro deve consentire un appoggio degli avambracci. I simboli dei tasti devono presentare sufficiente contrasto ed essere leggibili dalla normale posizione di lavoro. Il mouse deve sarà posto sullo stesso piano della tastiera, in posizione facilmente

raggiungibile e disporrà di uno spazio adeguato per il suo uso. Piano di lavoro. Il piano di lavoro deve avere una superficie a basso indice di riflessione, essere stabile, di dimensioni sufficienti a permettere una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del materiale accessorio. L’altezza del piano deve essere indicativamente compresa fra 70 e 80 cm. Sedile di lavoro. Il sedile deve avere un’altezza regolabile in maniera indipendente e regolabile in ogni sua componente. Inoltre, le dimensioni della seduta e dello schienale devono essere adeguate alle caratteristiche antropometriche dell’utilizzatore, nonché avere i bordi smussati. Il sedile deve essere dotato di un meccanismo girevole. Un poggiapiedi sarà messo a disposizione di coloro che lo desiderino. Computer portatili. L’impiego prolungato dei computer portatili necessita della fornitura di una tastiera e di un mouse o altro dispositivo di puntamento esterni, nonché di un idoneo supporto che consenta il corretto posizionamento dello schermo. L’allegato XXXIV continua la disamina delle caratteristiche che una postazione di lavoro deve avere, occupandosi dello spazio attorno all’operatore, dell’illuminazione artificiale e naturale dell’ambiente, del rumore, delle radiazioni, dei parametri microclimatici, per arrivare a descrivere ciò che si ritiene un software “confortevole”, ergonomico

pelusi.alessio@gmail.com

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» a cura di Piergiorgio Greco

IL CREDITO COOPERATIVO scommette ancora una volta sulla persona

Teatro comunale di Atessa gremito per il convegno promosso da Bcc Sangro Teatina per i suoi centodieci anni. Rappresentanti istituzionali ed economisti concordi: è il solo modello che vince perché sa sostenere le forze vive capaci, oggi come ieri, di far superare i momenti di difficoltà

I relatori intervenuti al convegno moderati dal giornalista Giulio Borrelli

“I

l credito cooperativo: un modello vincente per lo sviluppo dell’economia locale”, questo il titolo del convegno promosso da Bcc Sangro Teatina, il più antico istituto di credito cooperativo dell’Abruzzo e del Molise, che quest’anno compie centodieci anni, che si è svolto al teatro comunale “A. Di Jorio” di Atessa. All’evento hanno partecipato autorità

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istituzionali ed economisti, coordinati dal bravo e puntuale giornalista Giulio Borrelli. Il convegno si è aperto con i saluti di Pier Giorgio Di Giacomo, presidente di Bcc Sangro Teatina, Alfredo Savini, presidente della Federazione Bcc AbruzzoMolise, Luigi Bettoni, direttore Banca d’Italia filiale de L’Aquila, Nicola Di Santo, presidente Credito Trevigiano, Giovanni Giove, della prefettura di

Chieti, Alfredo Castiglione, vicepresidente della Regione Abruzzo, Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia di Chieti, Nicola Cicchitti, sindaco di Atessa e un messaggio registrato di mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto. A seguire, incalzati da Borrelli, sono intervenuti Marcello De Cecco, economista dell’Università La Sapienza di Roma, Pietro Cafaro,


credito&finanza

storico dell’economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Luciano D’Amico, economista e Rettore dell’Università di Teramo, e Alessandro Azzi, presidente nazionale della Federazione Banche di Credito Cooperativo. De Cecco ha ricordato come “in Italia la crisi finanziaria ha pesantemente aggredito l’economia, fortemente collegata a quella mondiale. Così, oggi, la crisi è più grave del ‘29: noi non ce ne siamo accorti per il nostro sistema di welfare che ci vogliono togliere, perché oggi purtroppo le decisioni che contano non vengono prese in Italia, e sono fatte per favorire le grandi banche. Purtroppo, l’economia “di carta” è ripartita alla grande: i prodotti derivati ci sono come prima. Solo Draghi è stato capace di salvare il sistema europeo. Le Bcc hanno resistito perché sanno fare rete più di altri perché lo fanno da prima di altri, riempiendo spazi lasciati liberi da banche più impegnate in finanza che in sostegno all’economia reale”. Il professor Cafaro, da parte sua, ha spiegato il grande valore del credito cooperativo a fine Ottocento, quando a fronte del grande afflusso di grano dall’America, riuscì ad evitare il tracollo dell’economia agricola locale. Ha permesso un’agricoltura virtuosa, e la trasformazione del Paese da agricolo a industriale. In una regione come l’Abruzzo, che aveva il primato dell’emigrazione, ha evitato di far uscire risorse dal territorio: quelle rimesse che tornano dall’America”. Il rettore D’Amico ha contestualizzato ulteriormente il ruolo del credito cooperativo abruzzese, che in Val Di Sangro “si è affiancato ad altri due miracoli: la meccanizzazione dell’essiccatura della pasta inventata da Filippo De Cecco e l’avvento della ferrovia Sangritana. Questi tre movimenti furono un cambio epocale, che favorirono la creazione di professionalità in grado di sostenere

lo sviluppo di cose nuove, lasciando quelle vecchie che non producevano più valore. Oggi serve lo stesso sforzo di responsabilità, lo stesso rischio. Così, oggi il credito cooperativo può tornare a puntare sui giovani e sulle nuove idee e le nuove imprese, per permettere di uscire dalla crisi”.

L’intervento di Pier Giorgio Di Giacomo, presidente di Bcc Sangro Teatina

Alessandro Azzi, da parte sua, ha sapientemente spiegato cosa c’era e cosa c’è dietro questo successo del credito cooperativo: “Il primato della persona e il lavoro quotidiano al servizio del bene comune. Il tutto tenendo conto di due esigenze: sostenere imprese e famiglie anche, e ancora di più, nei periodi di difficoltà, e far quadrare i conti. Oggi, allora, è necessario concentrare l’impegno della singola banca sul core business (raccolta risparmio, investimento sul territorio, relazione con il cliente), e puntando su servizi che, grazie alle strutture di categorie, riusciamo ad erogare con professionalità. Alla crisi si sta rispondendo con provvedimenti asimmetrici, che appesantiscono le piccole banche, fino a far morire il credito locale”. Concetti ripresi da Cafaro che ha ricordato come “le banche di credito cooperativo hanno realmente incarnato il concetto di

caritas in veritate: sono esperienze di persone che, specie nelle difficoltà, danno senza volere in cambio, in una logica di dono che dovrebbe tornare a caratterizzare le relazioni economiche”. Azzi, infine, ha ricordato come “Il futuro del credito cooperativo è il futuro delle piccole imprese italiane

La numerosa platea presente al convegno

Dipende dall’economia globale, dalle normative (siamo piccole imprese bancarie, e come le pmi soffochiamo nella burocrazia); ma dipende da noi: dobbiamo essere imprenditori efficienti, e puntare sulla formazione identitaria, non solo specialistica e professionale. Lavorare in Bcc è un’altra cosa rispetto al lavoro in altre banche. Per noi, le relazioni sono tutto”. La mattinata si è conclusa con la premiazione dei dipendenti che lavorano in Bcc da 25 anni: Rosanna Tano, Concetta Marcucci, Franca Di Nella, Mario Berardi, Mario Di Giacomo, Vittorio De Marco, Nicoletta Falasca, Enrico Fidelibus, Marisa Nozzi, Antonino Mastrangelo, Vincenzo Piccirilli, Domenico Sciartilli, Valerio Ricciuti, Ferdinando Ulisse, Romeo Coccia, Camillo Di Sario, Annamaria Ciarniello, Antonella Mancini, Fabrizio Di Marco

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focus

» di Laura Tinari

Un piano strategico

per il rilancio del commercio Un momento della conferenza stampa nella sede di Confcommercio l’Aquila

Confcommercio L’Aquila e Comune di Scoppito hanno promosso un’indagine conoscitiva che indaghi le esigenze e raccolga proposte presso le attività commerciali che insistono su quel territorio

U

n’area commerciale sorta in maniera spontanea e che raccoglie oggi molte attività che prima avevano sede a L’Aquila. Parliamo dei due centri commerciali e di altri negozi sorti nel territorio del Comune di Scoppito dopo il terremoto del 2009. «L’indagine conoscitiva che presentiamo - ha detto Marco Giusti, sindaco di Scoppito - vuole essere una risposta che come Ente diamo ai cittadini e alle imprese che risiedono sul nostro territorio. Raccoglieremo le proposte delle attività commerciali e cercheremo di organizzarle». «La collaborazione intrapresa tra Confcommercio L’Aquila e il Comune di Scoppito - ha sottolineato Celso Cioni, direttore dell’associazione dei commercianti aquilani - intende continuare a sostenere il territorio. Molte attività aquilane si sono ricollocate a Scoppito andando ad arricchire l’offerta commerciale locale. Dunque, ora si rende necessario immaginare per questo territorio un piano commerciale che preveda uno sviluppo

organico». Il questionario vuole indagare i temi di interesse dei commercianti per identificare i piani più adeguati: esigenze particolari, problemi che ostacolo l’attività d’impresa, servizi di cui si necessita, questi i macrotemi dell’indagine. «Partendo dai suggerimenti degli operatori - ha aggiunto Carlo Frutti, vice-presidente comprensoriale di Confcommercio L’Aquila - vogliamo mettere in campo le azioni necessarie per favorire una ripresa generale del commercio. Intendiamo porre attenzione anche alla formazione dei commercianti in merito all’accoglienza e all’ospitalità, ma riteniamo importante anche il tema della viabilità e dei trasporti». Alla luce dei gravi fatti che hanno coinvolto proprio le attività commerciali del territorio aquilano negli ultimi mesi, aggiungiamo che anche l’aspetto sicurezza debba essere tra le priorità di questa intesa e sicuramente anche di altre. Alla conferenza stampa era presente anche Roberto Donatelli, presidente di Confcommercio L’Aquila

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focus

» a cura della redazione - foto concessa da Tamarete Energia

La centrale Tamarete

Inaugurata la nuova centrale

a ciclo combinato

Ad Ortona, un impianto all’avanguardia realizzato dalla Tamarete Energia, con capacità di produzione flessibile, rispettoso dell’ambiente e che crea occupazione

È

stata inaugurata la nuova centrale a ciclo combinato (gas/vapore) di Tamarete Energia, la società partecipata da BKW Italia spa, Gruppo HERA spa e Odoardo Zecca srl. Con una cerimonia che ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano, del sindaco di Ortona Vincenzo D’Ottavio e di numerosi rappresentanti istituzionali del territorio, si è dato simbolicamente avvio all’impianto che, a regime, potrà produrre fino a 800 MWhe all’anno di energia elettrica. «Si tratta di un impianto –sottolinea Roberto Barbano, amministratore delegato di Tamarete Energia– che si integra bene nel tessuto economico locale e che oggi impiega 15 addetti, oltre a quelli dell’indotto, e che ha già prodotto occupazione nella fase di costruzione, con punte di 150 persone». La centrale è stata autorizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dalla Regione Abruzzo, dopo una procedura che ha registrato i pareri positivi di tutti gli enti coinvolti (tra i principali Ministero, Regione Abruzzo, ARTA Abruzzo, Comune di Ortona) e che è inserita tra gli impianti del Piano Energetico Regionale del 2009. La centrale di Tamarete Energia nasce dall’ampliamento di una centrale termoelettrica pre-esistente, alimentata con un motore dual fuel (gas e gasolio). La realizzazione dell’impianto, iniziata nel 2009, ha consentito un aumento della potenza installata dagli originari 5 MW agli

attuali 104 MW con una conseguente maggiore capacità di produzione di energia elettrica e con una notevole riduzione delle emissioni in atmosfera. Le emissioni sono monitorate in continuo. L’ARTA Abruzzo si occupa infatti di misurare le emissioni al camino (le ciminiere), mentre una centralina di rilevamento della qualità dell’aria predisposta dall’azienda sta monitorando lo stato dell’aria nell’area industriale (i dati sono consultabili giornalmente sul sito www.tamareteenergia. it) e l’ARTA ha installato una seconda centralina di rilevamento in contrada Caldari, che fa parte della rete di rilevamento della qualità dell’aria della Regione Abruzzo. La realizzazione della centrale prevede anche importanti opere di compensazione che vengono condivise con le istituzioni locali, attraverso un continuo e proficuo confronto. Tamarete Energia ha stipulato un accordo con il Comune di Ortona con il quale si è impegnata a realizzare un intervento di riqualificazione del Parco Ciavocco, ovvero il rifacimento completo della discesa a mare che collega il Castello Aragonese con la costa. L’intervento consentirà di riqualificare tutta l’area e necessiterà di lavori per circa 6 mesi dalla data della stipula dell’aggiornamento della convenzione con il Comune. Verrà inoltre realizzata un’altra area a standard urbanistico, i cui dettagli sono in discussione con il Comune, che ha richiesto di non procedere –come da convenzione precedentemente stipulata– con la costruzione di un campo da basket in un’area attigua alla centrale

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focus

» di Marcella Pace

Nasce a Pescara

l’Accademia dei Commercialisti Alcuni professionisti si sono uniti in un’associazione. Obiettivo, fare rete

F

are rete, così da spezzare l’isolamento che troppo spesso connota la professione dei dottori commercialisti; diventare tutti protagonisti allo stesso modo, confrontando le proprie realtà e le proprie specializzazioni. È da queste necessità che, lo scorso maggio, si è costituita ufficialmente “l’Accademia dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili” di Pescara, un’associazione, presieduta da Fabrizio Salusest, aderente all’Andoc, uno dei cinque sindacati nazionali di categoria. Un’idea, quella dell’Accademia, che trova le sue origini nel corso delle elezioni per il rinnovamento dell’Ordine dei Commercialisti di Pescara, quando Salusest e alcuni colleghi sostennero la candidatura di Andrea Di Prinzio con la lista “Cambiare per Crescere”. «Fu in quella occasione - spiega Salusest – che emerse una decisa esigenza di rinnovamento. Oggi la nostra professione necessita di una maggiore specializzazione. D’altra parte i problemi dei nostri clienti sono sempre più complessi e per far fronte ad essi diventa necessario costituire una vera rete tra colleghi. Una partnership dove tutti possano essere protagonisti allo stesso modo, mettendo in campo le proprie competenze e una profonda conoscenza del territorio». E infatti la neonata associazione fonda le sue basi sullo slogan “Rendere più forte ciascuno per rafforzare tutti”. «La competitività per un professionista oggi – prosegue ancora il presidente – si basa proprio sulle competenze di ciascuno, sulla conoscenza del territorio e sulle capacità di offrire agli imprenditori le possibilità di cogliere opportunità sempre nuove. Occorre far circolare idee nuove e promuovere iniziative per rafforzare il ruolo della nostra professione e della nostra categoria, così da diventare un punto di riferimento per chi cerca e pratica innovazione culturale, organizzativa e professionale; per chi crede in una professione che produca “valore vero” per le imprese, la Pubblica Amministrazione, il territorio; per chi fa del rispetto dei colleghi e delle regole della de-

Da sinistra Fabrizio Salusest, presidente dell’associazione e Venanzio Paciocco, membro del consiglio direttivo, durante la presentazione dell’Accademia dei Commercialisti di Pescara

ontologia professionale, un segno distintivo del proprio modo di essere». Proprio per far fronte a queste esigenze l’Accademia ha intrapreso la sua attività lungo due direttrici. La prima è la linea di cultura professionale che si tradurrà nell’iniziativa “Commercialisti all’Opera”. «Ogni mese – spiega Salusest – ci ritroveremo nel locale “Opera Prima” di Pescara, per affrontare, con l’aiuto di esperti, tematiche di vario genere. Il primo incontro sarà dedicato alla comunicazione, grazie all’importante contributo della dottoressa Monica Giuliato. Riteniamo che sia utile fornire ai colleghi le strategie giuste per una buona comunicazione negli studi professionali. L’idea non è quella di creare un classico corso formativo, ma piuttosto un’occasione di confronto su quanto sta accadendo alla professione da un punto di vista culturale». Ma è anche un altro il piano di azione dell’Accademia. Un piano più pratico, di supporto concreto per gli imprenditori del territorio e «tra colleghi, dotandoci di una sorta di “chek list”, un vademecum per affrontare certe situazioni che sia comune a tutti. Siamo assolutamente convinti che dalla nostra interazione con il mondo che ci circonda - conclude il presidente - possano nascere delle buone opportunità per lo sviluppo locale»

I professionisti dell’Accademia dei Commercialisti Fabrizio Salusest; Claudia Mariani; Fernanda Montanino; Luca Corneli; Marco Forlani; Lanfranco Lanaro; Marco Pace; Venanzio Paciocco; Giuliano Pilone; Mariella Radica; Andrea Di Prinzio; Maria Elena Degli Eredi; Massimo Milazzo; Valerio Di Cecco; Domenico Capretti; Carla Chiola; Gianluca Ghiotti; Gianluca Marini; Alessandra Berghella.

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focus

» a cura della redazione

La home page di InPubblico

InPubblico:

il primo portale di informazione pubblica in Abruzzo

P

È l’unico sito d’informazione territoriale ad offrire una pagina di news per ciascuno dei 305 Comuni

ublic affairs in primo piano, vale a dire “affari d’interesse generale”, quelli che qualificano una comunicazione come “pubblica”. La comunicazione pubblica è uno dei principali strumenti che un’amministrazione deve impiegare per essere più efficiente ed efficace, utilizzando le migliori risorse a disposizione. Prima tra tutte l’informazione da condividere con i propri utenti. InPubblico nasce per rispondere a quest’esigenza: è il primo portale interamente dedicato all’informazione pubblica in Abruzzo ed è l’unico tra i siti d’informazione territoriale ad offrire una pagina di news per ciascuno dei 305 Comuni. Dalla redazione sguardo puntato su politica, lavoro, formazione e sociale, sanità, turismo, cultura e molto altro. Nella home articoli di rilevanza regionale e una sezione di contenuti per ognuna delle quattro province, suddivisa in notizie ed eventi. Con un click “Dal tuo Comune” si accede alla pagina dell’ente di interesse, con la possibilità di consultare l’elenco completo dei comuni per ogni provincia o fare una ricerca per parola chiave. Avvalendosi di giornalisti e professionisti della comunicazione dislocati nelle quattro province, InPubblico si offre come un efficace supporto alla comunicazione esterna per amplificare e promuovere attraverso il web informazioni, attività e progetti della Pubblica Ammi-

nistrazione Locale. Il progetto prende spunto dalla Legge 7 giugno 2000, n. 150 che disciplina le attività d’informazione e comunicazione delle Pubblica Amministrazione. Uno dei principali interventi normativi nel settore che ha legittimato in maniera del tutto innovativa il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. La comunicazione quale funzione e obbligo generale della PA e quale nuovo criterio dell’organizzazione del settore pubblico, è divenuta così una risorsa decisiva per innovare e ammodernare l’amministrazione. Valorizzare e agevolare il dialogo tra cittadini e istituzioni attraverso una comunicazione efficace e completa, è oggi più che mai prerogativa imprescindibile per le regioni che vogliono intraprendere il cammino della trasparenza e dell’efficienza, e l’Abruzzo è una di esse. InPubblico si pone come strumento volto a migliorare la veicolazione, il rimbalzo, l’aggregazione e l’archiviazione di informazioni istituzionali, contribuendo alla specializzazione ed alla professionalità della comunicazione pubblica in Abruzzo. InPubblico è anche sui social: su Facebook e Twitter con la pubblicazione delle notizie, su Pinterest con la condivisione di fotografie, video e immagini correlate alle news e su Youtube con un canale dedicato. Sito: www.inpubblico.it. Mail: redazione@inpubblico.it

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» di Marcella Pace - foto di Vincenzo Sulpizio

La stilista Doriana Roio

Doriana Roio, la moda diventa anticrisi

La stilista pescarese ha ideato “Fifty 4 Two”, una linea bimbi di abiti reversibili

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uando la passione si combina alla creatività e alla perfetta conoscenza di desideri e necessità dei clienti, il risultato è un’idea anticrisi vincente. Il settore è quello della moda. Ma questa volta a far parlare di sé non sono i grandi stilisti delle passerelle milanesi. A “sfornare” questo talento della moda con un occhio attento alle tasche dei suoi clienti, è Pescara, dove è nata e cresciuta Doriana Roio. Con un passato da manager organizzativo, questa fashion designer di 41 anni, imbocca la strada della moda un anno fa, collezionando in pochissimo tempo grandi successi. «Fin da piccolina mi divertivo a disegnare abiti per le bambole – racconta Doriana - o ad ideare e realizzare il guardaroba dei personaggi dei miei cartoni preferiti

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che spesso indossavano sempre gli stessi vestiti. Poi da adolescente nel tempo libero mi dedicavo a disegnare completini da tennis, altra mia passione... da guardare, però» prosegue ridendo. La nonna materna aveva una sartoria di abiti da sposa e da cerimonia, quella paterna una grande passione per borsette e cappellini, mentre la mamma una forte inclinazione per il disegno. Eppure il percorso professionale di Doriana imbocca un’altra strada. La Roio lavora come manager organizzativo tra Pescara e alcune regioni limitrofe all’Abruzzo, assecondando quella parte della sua personalità, che convive con l’animo creativo ed innovativo, e la rende molto metodica e precisa. «Nel 2010, è accaduto qualcosa che ha stravolto il mio percorso. Con la scomparsa di mio padre


focus

ho capito che non dovevo sprecare nemmeno un istante della mia vita. Così ho deciso di lasciare tutto e ricominciare seguendo la mia grande passione». Doriana frequenta per due anni la Fashion Academy Pianeta Moda di Pescara, fino ad un anno fa, quando, dopo aver discusso una tesi sui tessuti innovativi ed ecologici, inizia le sue prime sfilate realizzando collezioni di abiti da sera. Insieme ad un altro stilista abruzzese, Doriana viene scelta per realizzare i costumi di scena del “Matrimonio segreto di Cimarosa”, il primo melodramma di Marco Castoldi, in arte Morgan, in veste di regista, e per partecipare alla progettazione degli abiti che l’artista dallo stile gotico ha indossato in qualità di giudice sul palco di X Factor 6. «E’ stata un’esperienza meravigliosa e durissima. Abbiamo lavorato tanto, poiché le scadenze erano molte e i tempi strettissimi. Ma una volta visti gli abiti che avevamo realizzato con la preziosa collaborazione di Stella Maris Di Fazio, sarta di Montesilvano, titolare de “Le Sartorizie” e con la Fashion Academy, ho provato una forte soddisfazione». Ma è con la fine del 2012 che Doriana sceglie di mettere da parte abiti teatrali e da sera e dedicarsi alla moda di tutti i giorni. «Ho lavorato alcuni mesi nelle Marche a contatto continuo con i clienti e lì ho potuto osservare da vicino di cosa realmente le persone hanno bisogno. Nelle famiglie sia con un solo figlio che con tanti bambini, in un momento di crisi economica come quello attuale, ciò che i clienti ricercano sono degli abiti di qualità ma a prezzi accessibili. E’ così che è nata l’idea di dedicarmi alla moda giorno per bimbi e ho creato la linea “Fifty 4 Two”». Dal tessuto, al colore. Dalle rifiniture agli accessori da abbinare. Ogni vestito, per bambini dai 0 ai 10 anni, viene ideato e confezionato a gusto e misura dei piccoli clienti e dei loro genitori. La linea, il cui nome letteralmente significa “Cinquanta per due”, è interamente formata da abiti double face, ossia reversibili, che ciascun cliente può comporre secondo i suoi gusti, al costo di 50 euro. «Nelle mie creazioni nulla è lasciato al caso o alla superficialità. Il confezionamento degli abiti è, infatti, di tipo sartoriale e di alta qualità perché ritengo fondamentale, al di la dell’aspetto creativo, che il bambino/a possa indossare una combinazione di due abiti in un’unica soluzione,

di ottima fattura. Per questo ho scelto nuovamente di avvalermi della preziosa collaborazione di Stella Maris Di Fazio, attiva da molti anni in campo sartoriale ed ex docente del Ciapi in Merceologia tessile e pelletteria». Nel frattempo Doriana continua ad allenarsi per specializzarsi nella moda bimbi, ma senza dimenticare le collezioni di abiti da sera, dedicandosi a progetti sempre nuovi. Lo scorso maggio ha infatti esordito con successo a Montesilvano, il primo Vintage Show 2013, «un progetto entusiasmante e con molte sfaccettature. Si tratta di sfilate di abiti/accessori vintage e capi di abbigliamento di “primo usato”, cioè acquistati e mai indossati, oppure indossati in rare occasioni rimanendo in ottimo stato, vendibili a basso costo tramite la simulazione scherzosa di un’asta a cui il pubblico può partecipare. Il tutto affiancato da esibizioni di vario genere nelle quali gli spettatori si divertono a interagire. «Sono consapevole del fatto di essere uscita dall’ac-

«Nelle famiglie con tanti bambini, in un momento di crisi economica come quello attuale, ciò che i clienti ricercano sono degli abiti di qualità ma a prezzi accessibili. È così che è nata l’idea di dedicarmi alla moda giorno per bimbi e ho creato la linea “Fifty 4 Two”» cademia appena un anno fa e dunque di non avere una grande esperienza, ma sono una persona ambiziosa per cui mi impegnerò molto per curare al meglio le mie creazioni e migliorarle ogni giorno che passa, cercando di innovare continuamente le mie idee»

Uno degli abitini double face della linea “Ffity 4 Two”

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Da sinistra: Maurizio Varrenti e Salvatore Fedele titolari della Delta Automation

DELTA AUTOMATION,

COSTRUTTORI DI IDEE Raccontiamo l’azienda Delta Automation di Atessa, professionalità e tecnologia nel settore della robotica e automazione industriale

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n team giovane ma esperto, che ama paragonarsi ad una squadra di football americano dove ogni componente è fondamentale e dove grinta e voglia di vincere sono gli ingredienti base. Parliamo dello staff Delta Automation, azienda specializzata nella realizzazione e assistenza di impianti robotizzati e sistemi di automazione chiavi in mano, dei quali si avvalgono alcune tra le migliori realtà industriali italiane. Delta Automation ha sede nella zona industriale di Val di Sangro di Atessa (CH); nata nel 2008 dall’incontro tra le professionalità di Salvatore Fedele e Maurizio Varrenti, i titolari dell’azienda, oggi questa dinamica realtà può vantare una crescita esponenziale dovuta alla grande spinta verso l’innovazione, la ricerca in ambito tecnologico e una forte dose di creatività, che sono alla base della filosofia aziendale. «I nostri punti di forza sono l’amore per il nostro lavoro, la curiosità e lo spirito di innovazione. Oggi riusciamo a realizzare impianti di così alto contenuto tecnologico che riescono a soddisfare le esigenze più svariate». Questo ci dice Salvatore Fedele e prosegue: «Realizziamo impianti robotizzati e sistemi di automazione chiavi in mano, analizziamo le esigenze di ogni singola realtà, convinti che l’automazione sia la chiave

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del futuro e che non esista un’azienda nella quale dotarsi di robot non porti ad un miglioramento in termini di competitività e qualità. Il vantaggio dei nostri impianti, è l’efficienza produttiva e qualitativa e soprattutto la grande flessibilità». Gli impianti robotizzati della Delta Automation possono essere progettati e personalizzati per ogni di azienda, dalla più granRobot di piccole dimensioni impiegato in un pastificio


» redazionale in collaborazione con Delta Automation

de alle più piccola, anche in realtà poco usuali per l’utilizzo di robot ma che al contrario, agli occhi esperti dei tecnici Delta Automation, si rivelano particolarmente vocate ad accogliere produzioni meccanizzate. I tecnici e gli informatici della Delta Automation sono in grado di seguire ogni singola fase dell’installazione del robot o dell’impianto automatico, dalla progettazione e sviluppo dei software all’assistenza e manutenzione post-vendita. Ecco dunque nascere macchine dotate di ogni accorgimento tecnico per salvaguardare l’efficienza, la qualità, la sicurezza e il rispetto delle normative vigenti. «L’innovazione è la base del nostro lavoro, esso stesso è innovazione – ci racconta Maurizio Varrenti – ma la nostra più grande risorsa è lo uno staff, altamente specializzato, attento e in continuo aggiornamento, che riesce a seguire i clienti sempre al meglio». Il reparto di progettazione meccanica è gestito dall’ing. Domenico Sirolli e dall’ ing. Marco Garzarella, il reparto software è seguito dall’ing. Fabio Gaeta e dal perito informatico Nicolò Pompa, l’engineering elettrico è seguito dai periti informatici Stefano Verì e Nicola Vitucci, all’amministrazione c’è la signora Cantelmi Mariangela. Ma oltre al personale interno, per la realizzazione dei progetti Delta Automation si avvale della collaborazione di ditte e tecnici esterni, i migliori, ma sempre supervisionati. In un mondo in cui i confini sono stati completamente abbattuti l’unico modo concreto per poter crescere è puntare sulla tecnologia: affidabile, concreta e sicura, Delta Automation è un partner ideale per questo• Due tecnici di Delta Automation in fase di programmazione robot

I SERVIZI DELLA DELTA AUTOMATION Software industriale Progettazione e sviluppo di software per Robot industriali, per sistemi a logica programmabile (PLC) e sistemi di controllo e comando (HMI e Scada). Sviluppo di applicazioni con sistemi di Visione Artificiale per Guida Robot, per controlli di qualità e verifica di completezza e assemblaggio. Engineering elettrico Progettazione ed aggiornamento di schemi elettrici e elettromeccanici secondo le normative vigenti, con uso software CAD-CAE. Assemblaggio e installazione di quadri elettrici bordo macchina e start-up sul campo. Meccanica e progettazione Progettazione componenti meccanici e assiemi con software di disegno e simulazione tridimensionale. Lavorazione pezzi con macchine di precisione e assemblaggio parti e carpenterie metalliche. Assistenza, manutenzione e sicurezza Assistenza post-vendita, manutenzione programmata e preventiva su impianti automatici di produzione. Installazione e ripristino componenti e sistemi di sicurezza macchina. Ricertificazione impianti e messa in sicurezza nel rispetto delle normative Vigenti. E poi Robotica, HMI- Scada e Sistemi di visione.

10 MOTIVI PER AFFIDARSI ALL’AUTOMAZIONE

La sede di Delta Automation

Perché un’azienda dovrebbe investire nell’automazione dei propri processi di produzione? Delta Automation stila ben 10 buoni motivi per farlo, una sorta di tavola dei comandamenti, punti di fondamentale importanza per tutte le aziende che intendono crescere anche qualitativamente puntando sulla tecnologia e sull’innovazione dei propri prodotti e servizi. 1. Aumento della produzione, 2. Miglioramento della qualità del prodotto, 3. Aumento della flessibilità di produzione, 4. Miglioramento della qualità del lavoro dei dipendenti, 5. Riduzione del turnover del lavoro e delle difficoltà nel reclutamento del personale, 6. Riduzione dei costi capitali, 7. Rispetto delle norme e miglioramento della salute e sicurezza sul posto di lavoro, 8. Riduzione dei costi operativi, 9. Riduzione degli scarti e sprechi di materiale, 10. Riduzione degli spazi di lavoro. Contattali per una consulenza o visita il sito www.delta-automation.it

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Gabriele De Angelis agente generale Allianz

Allianz-Abruzzo 1, un grande marchio ed un lungo sodalizio Gabriele De Angelis festeggia il 20esimo anno del suo mandato da Agente generale Allianz, compagnia leader nel settore assicurativo e finanziario

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enticinque anni fa Gabriele De Angelis diventava, a soli 22 anni, giovanissimo, Agente di assicurazione. Oggi festeggia il 20esimo anno del suo mandato da Agente Generale Allianz, Compagnia leader nel settore assicurativo e finanziario. De Angelis intraprende a L’Aquila il percorso che porterà ad un grande successo imprenditoriale: l’Agenzia ABRUZZO 1. Lo abbiamo incontrato nella sua sede di Pescara, in un elegante palazzo nel cuore della Città. Non ama prendersi troppo

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sul serio, ma è serissimo il tono che usa quando inizia a parlare della sua azienda e del suo lavoro. «In 25 anni di esperienza, ho potuto assistere alle diverse evoluzioni subite dalla mia attività. La professione dell’assicuratore si è progressivamente trasformata fino ad assumere anche in Italia, sulla scia del modello anglosassone, un ruolo di primaria importanza in ogni ambito della vita personale e lavorativa. Non sarebbe pensabile oggi avviare una qualunque attività imprenditoriale e professionale o investire il proprio patrimonio personale senza assumere le adeguate tutele as-


» redazionale in collaborazione con Abruzzo 1

Gabriele De Angelis in riunione con alcuni collaboratori

sicurative». Ci spiega che il ruolo dell’assicuratore è ormai quello del consulente d’impresa: «la nostra attività si esplica attraverso i meccanismi del Risk Management, ovvero dell’analisi del rischio in termini di prevenzione, in modo tale da ridurre al minimo i rischi e conseguentemente i costi d’impresa». Di recente la stessa normativa ha recepito la necessità di avere adeguate coperture assicurative in ambito lavorativo, al punto da rendere obbligatoria la tutela assicurativa in caso di errori professionali «Deriva da qui la scelta imprenditoriale di dare alla mia azienda un indirizzo sempre più consulenziale, investendo nella formazione di risorse sempre più professionalizzate. Le compagnie assicurative rappresentano, inoltre, un’opportunità sempre più valida nel panorama degli investimenti finanziari, sempre più apprezzata e spesso privilegiata sia da enti pubblici che da investitori privati. In un tale scenario gioca un ruolo fondamentale la Compagnia che si rappresenta, da qui le ragioni della mia “fedeltà”, che si rinnova reciprocamente da 20 anni, alla società Allianz S.p.A.. Parliamo di una delle compagnie finanziariamente più solide, della quale ho sempre condiviso la politica, sia in ambito asGabriele De Angelis nel suo ufficio nella sede di Pescara

sicurativo che finanziario, che privilegia da sempre il rigore e l’affidabilità. E qui si inserisce un nuovo successo professionale per De Angelis, che proprio in virtù della condivisione delle logiche gestionali della Compagnia che rappresenta, ha deciso da tempo di assumere il mandato diretto come Promotore Finanziario di Allianz Bank, banca leader nel settore. Mentre lo salutiamo veniamo distratti dal suono di un messaggio sul suo cellulare. Un suono che fa pensare si tratti di uno dei tanti sms della sua giornata lavorativa, ma notiamo che è l’unico sul quale si sofferma: «é mia figlia» ci dice, e per la prima volta ci sembra di scorgere un lampo di orgoglio nel suo sguardo•

I NUMERI Professionalità, rigore e una profonda determinazione sono gli ingredienti che hanno reso l’Agenzia Abruzzo 1 una tra le più grandi per dimensioni e organico nel panorama italiano. Con le tre sedi principali a L’Aquila, Pescara e Avezzano e circa sei punti subagenziali dislocati su tutto il territorio regionale, Abruzzo 1 è una realtà molto rara in ambito assicurativo, con una complessa struttura aziendale che oggi può contare sull’apporto di 32 professionisti qualificati. Un personale giovane, età media di circa 40 anni, ma con grande esperienza lavorativa creata all’interno della stessa Agenzia, alcuni di loro lavorano con De Angelis da 20 anni. Tutto ciò ha determinato nel tempo un alto livello di fidelizzazione, che restituisce una dimensione ancora più solida di Abruzzo 1. La gestione diretta dei sinistri, dall’apertura fino alla liquidazione, tramite rapporti diretti con i Centri Liquidazione Danni permette all’Agenzia la massima efficacia: circa 1100 pratiche vengono evase ogni anno con un tempo medio di liquidazione inferiore ai 20/30 giorni sia nel comparto Danni che nel ramo Vita. La sala della sede di Pescara

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Camera Matrimoniale Superior

Il Duca cambia veste

Nel cuore del centro amministrativo di Pescara ma nello stesso tempo vicino alle sue belle spiagge e al divertimento più acceso della “movida” pescarese, si trova uno degli hotel più noti e storici della città dannunziana, dove la cultura dell’accoglienza è da sempre al primo posto: il Best Western Duca D’Aosta

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l BEST WESTERN Duca d’Aosta è una pietra miliare della città adriatica, vanta una posizione privilegiata e una prestigiosa storia nell’ambito della ricettività alberghiera, soprattutto relativamente alla clientela business. 3 stelle Superior, BEST WESTERN Duca d’Aosta da oggi rinnova la sua immagine e ci trasporta in una realtà completamente differente, dove il confort e l’accoglienza sono elementi imprescindibili. Nuovi servizi, concept ammodernato, particolare attenzione all’atmosfera e soprattutto maggiore riguardo verso le tema-

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tiche ambientali con la raccolta differenziata, e tutto quanto necessario per offrire il massimo della comodità in un contesto sobrio ma elegante. Da oggi l’hotel offre anche una esposizione permanente del fotografo pescarese Stefano Schirato, che ha seguito da vicino alcune tra le maggiori produzioni cinematografiche del momento. Insomma il BEST WESTERN Duca d’Aosta si presenta con una personalità completamente nuova, affinché soggiornarvi possa diventare una vera e propria esperienza emozionale, e non un semplice momento di passaggio.


» redazionale in collaborazione con Best Western Duca d’Aosta

Camera Matrimoniale Standard

La hall del BEST WESTERN Duca d’Aosta

Nasce da una partnership con il City&Park, parcheggio completamente automatizzato e operativo h24, situato a soli 150 metri dall’hotel, che permette di azzerare ogni difficoltà di parcheggio legata traffico cittadino. “Che bello svegliarsi in pieno centro” Durante la bella stagione la prima colazione è servita in terrazzo e in aggiunta all’ampia e luminosa sala colazioni si aggiunge la terrazza allestita e con vista sulla brulicante città. “Servizio Pizza a domicilio” In collaborazione con un’ottima pizzeria locale dotata di tradizionale forno a legna, BEST WESTERN Duca d’Aosta fornisce il servizio di consegna pizza a domicilio per tutti i clienti che vogliono restare in camera per terminare un lavoro o semplicemente per seguire i maggiori eventi sportivi o televisivi. Da evidenziare che in tutte le camere dell’hotel è infatti disponibile Mediaset Premium gratuitamente!•

L’AMBIENTE SIAMO NOI… BEST WESTERN Duca d’Aosta ha aderito al progetto internazionale Stay for the Planet, promosso dalla catena Best Western, impegnandosi nella gestione sostenibile della propria attività attraverso un continuo monitoraggio dei consumi e l’implementazione di azioni di efficienza energetica grazie alle quali ridurre progressivamente il proprio impatto ambientale. Questa nuova politica, porta la struttura a meritare il certificato RECS (Renewable Energy Certificate System) con classificazione tre foglioline.

Principali protagoniste del restyling sono state le camere, nelle quali il cliente deve sentirsi come a casa propria, senza per questo rinunciare ai confort e all’atmosfera di un luogo esclusivo e speciale: nuovi tendaggi, moderni punti luce, arredamento di design e una pavimentazione totalmente rinnovata. Ma l’emozionante sfida sono le nuovissime camere Superior, che soddisfano anche la clientela più esigente. In questi suggestivi angoli di relax l’ospite è immerso nelle tonalità del chiaro scuro, e grazie ad un arredamento essenziale e moderno gli ampi spazi acquistano un fascino del tutto particolare. Box doccia formato maxi, terrazzo, sweet box, acqua minerale ed un quotidiano in omaggio, sono i benefit per l’ospite della Superior e rendono il soggiorno una coccola piacevole e prolungata.

GRANDI MEETING IN CENTRO? SI PUÒ! BEST WESTERN Duca d’Aosta è da sempre particolarmente vocato ad accogliere clienti in viaggio di lavoro, convegni e meeting di ogni genere. L’efficienza dei suoi servizi, la sua dislocazione, la vicinanza alla più grande aerea di parcheggio della città e alle maggiori arterie di collegamento stradale, ne fanno una delle strutture più adatte a questi appuntamenti. Il BW Duca d’Aosta, insieme con il BW Plaza ha la disponibilità di ben 7 sale meeting, con una capacità di accoglienza fino a 100 persone.

LOOK RINNOVATO ANCHE NEI SERVIZI BEST WESTERN Duca d’Aosta, oltre a rinnovare la sua immagine, ha anche introdotto numerosi nuovi servizi suggeriti direttamente dalla clientela più affezionata. E’ stato infatti chiesto ai numerosi clienti quale servizio aggiuntivo avrebbero gradito e dai suggerimenti sono nate queste offerte. “Nel cuore della City senza pensieri”

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» redazionale in collaborazione con Consulenza Integrata Aziendale 2.0

CONSULENZA INTEGRATA IL NETWORK CHE FA LA DIFFERENZA!

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Intervista a Marco Zemignani professionista di “Consulenza Integrata Aziendale 2.0”, una rete di esperti manager per la consulenza alle grandi e piccole imprese

pesso le aziende necessitano di interlocutori unici e preparati a 360 gradi, capaci di gestire ogni esigenza e problematica. È per questo che nasce Consulenza Integrata Aziendale 2.0, un network di professionisti che in vari ambiti di esperienza, offre una risposta qualificata alle più svariate richieste aziendali, dallo sviluppo di nuovi business, ai riposizionamenti, dalle certifica-

Marco Zemignani, professionista di Consulenza Integrata

Quale excursus professionale l’ha portata ad impegnarsi in questo settore? «La mia formazione professionale è durata più di 30 anni. Mi sono occupato di Controllo di Gestione per lavori pubblici e privati, ricoprendo incarichi nella gestione delle commesse e gestendo in linea diretta fino a 80 unità lavorative. Successivamente ho ottenuto incarichi nell’area commerciale e marketing e poi in qualità di Area Manager Centro Italia, in ambito energetico. Ho collaborato con società di livello nazionale e internazionale, tra le quali il Gruppo Italcogim Spa e il Gruppo Cosmi spa, la Qatar Hamed Al Mannahi del Qatar, la

zioni di qualità, alla consulenza per le attestazioni SOA. Ogni esperto di Consulenza Integrata possiede specifiche competenze tecniche inerenti la propria materia ed è quindi in grado di offrire il meglio nel proprio settore. In questa sede approfondiamo la conoscenza di Marco Zemignani, uno dei professionisti impegnati in Consulenza Integrata, esperto nella gestione e analisi della contrattualistica per gli approvvigionamenti energetici.

Bridas Corporation. Non posso trascurare i 7 anni di collaborazione in una delle aziende del Commendatore Gennaro Strever». Com’è nata l’idea del network? «Dopo 30 anni trascorsi in giro, ho deciso di rientrare in Abruzzo. Mantenendo i rapporti costruiti con manager e imprenditori è nata l’idea di costruire un Network di professionisti che fosse in grado di permettere alle PMI di ottenere una consulenza integrata. Il passo successivo è stata la nascita del network “Consulenza Integrata Aziendale 2.0”». Qual è il suo ambito di intervento in questo network? «Io mi occupo di consulenza relativamente alla stipula e gestione dei contratti per la fornitura di energia elettrica e gas. Assisto i clienti in caso di contenziosi con i contratti in essere, spesso senza l’ausilio di azioni legali, in virtù di approfondita conoscenza delle norme che regolano il settore, emanate dall’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e Gas). Monitoro la correttezza della fatturazione in acquisto dell’energia elettrica e gas,

verificando l’applicazione puntuale dei parametri, e ove richiestomi propongo l’acquisto dell’energia a condizioni commerciali di cui godono i grossisti, che per l’energia elettrica si approvvigionano sulla Borsa Elettrica Italiana (GME), mentre per il gas e per volumi di una certa consistenza siamo in grado attraverso il network di acquistare la materia prima direttamente sugli hub frontalieri, con vantaggi in termini di competitività, significativi, fornendo il gas e/o l’energia fino al City Gate richiesto». Ma qualora l’azienda non abbia volumi interessanti e/o sufficienti, sarebbe esclusa dall’ultima opzione che ha menzionato? «Certamente no infatti, anche se la gestione tecnica logistica è più complessa, è compito comunque del network distribuire i vantaggi ai clienti pro-quota in base al loro profilo di consumo. Abbiamo un’esperienza in corso che stiamo sviluppando nelle regioni del Nord-est italiano»• www.consulenzaintegrata.com

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www.assoimpresaitaliana.it

Fare rete è la nuova opportunità

Il futuro di ogni azienda dipende dalla sua capacità di fare “rete” e ASSOIMPRESA ha come preciso intento quello di favorire, realizzare e sviluppare nuove opportunità. Grazie alla sua professionalità e al suo dinamismo, permette agli associati di usufruire di servizi dedicati.

ASSOIMPRESA è l’associazione che favorisce l’incontro, la condivisione e le nuove opportunità da sviluppare fra associati.


seminari&convegni

» di Denia Di Giacomo

Il padiglione dell’Ex Cofa, al Porto Turistico di Pescara, gremito di partecipanti

Il tavolo dei relatori durante il convegno

Le PMI vogliono risposte Un convegno per parlare dell’emergenza in cui versano le piccole e medie imprese italiane. È questa l’iniziativa organizzata da Confartigianato Abruzzo alla presenza di numerosi relatori e soprattutto di un padiglione gremito di partecipanti

“L’

urlo delle piccole imprese” è il titolo del convegno organizzato da Confartigianato Abruzzo che si è tenuto nel Padiglione Ex Cofa – Porto turistico – a Pescara. All’incontro hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giovanni Legnini, il magni­fico Rettore Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara, Carmine di Ilio, il presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il presidente di Confartigianato imprese, Giorgio Merletti, i vertici di Confartigianato Abruzzo, Angelo Taffo e Daniele Giangiulli, e dei direttivi provinciali. Assente il ministro per le Riforme Istituzio-

nali, Gaetano Quagliariello, che ha comunque inviato un messaggio. Moderatore del dibattito il giornalista Rai Nino Germano. E’ stato un pomeriggio di fuoco, acceso negli argomenti e nelle reazioni dei tanti piccoli imprenditori e commercianti presenti, un padiglione pieno di gente che aveva voglia di ascoltare, partecipare, criticare ma anche cercare soluzioni. Per il direttore della Confartigianato Chieti Daniele Giangiulli «Siamo sul punto di non ritorno, occorre un piano di emergenza per la sopravvivenza delle imprese». Incisive anche le dichiarazioni del governatore Chiodi, secondo il quale «Ormai siamo al limite di una rivoluzione dei produttori, intesi come coloro che

producono occupazione e ricchezza. Il sistema non accetterà più il potere della burocrazia». Giovanni Legnini ha invece insistito sui temi di crescita e lavoro, ribadendo che oggi più che mai è necessario che la politica si impegni per dare risposte concrete in questi ambiti. Numerosi gli interventi anche da parte del pubblico intervenuto, che spesso ha dato voce la suo malcontento tentando di portare il dibattito verso argomentazioni e risposte concrete. Comunque i dati continuano a parlare chiaro e mettono in luce una situazione a dir poco sconcertante, secondo il Centro studi di Confartigianato infatti, in Italia attualmente chiude un’azienda al minuto

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» di Danilo Bolognese

Roberto Napoletano

incanta San Salvo Il direttore de “il sole 24 ore” è giunto nella cittadina per presentare il suo libro “Promemoria Italiano”. Il convegno è stato organizzato dallo Studio Cesaroni, dalla BCC della Valle del Trigno e patrocinato dal Comune

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na nutrita platea ha accolto, a San Salvo, il direttore de “il sole 24 ore” Roberto Napoletano. L’evento moderato dal giornalista Angelo Ciaravolo e organizzato dallo Studio Cesaroni, dalla BCC della Valle del Trigno e patrocinato dal Comune di San Salvo si è svolto nella sala convegni dello stesso istituto di credito. Alla presenza delle numerose autorità tra le quali:

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il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, l’assessore regionale e presidente della IV commissione Nicola Argirò, il presidente dell’associazione Assovasto Marcello Dassori. Al centro dell’incontro il libro “Promemoria Italiano” dello stesso Napoletano, un memorandum su uomini e fatti di ieri e di oggi raccontati con una scrittura narrativa, pubblicato da Rizzoli a novembre

scorso. Il dibattito ha visto l’intervento iniziale del sindaco sansalvese la quale, oltre agli onori di casa, ha sottolineato l’attualità dello scritto. L’intervento d’obbligo del padrone di casa Nicola Valentini è sceso nell’anima della politica economica e dell’etica bancaria che muove una struttura di credito cooperativo, si è parlato di valori, di promozione dei territori in cui queste realtà


seminari&convegni

L’editore di Abruzzo Impresa Fabio De Vincentiis insieme al direttore Napoletano

insistono, strizzando l’occhio alle tesi sostenute dal direttore del primo giornale economico nazionale. A fare le veci del presidente Assovasto è stato il segretario Antonio Cocozzella che, vuoi per la mission della struttura cui appartiene, vuoi per l’importanza che esercita il nostro territorio nel panorama abruzzese, ha richiamato il capitolo del libro che testimonia la vita di Giuseppe Cirulli: gissano che nella capitale fa il sarto per clienti come Carlo Azeglio Ciampi e possiede secondo l’autore l’abito mentale che servirebbe oggi al Paese per ripartire. Obbligatorio il richiamo all’ex ministro Dc Remo Gaspari scomparso di recente nella sua casa di famiglia, un secondo piano senza ascensore. Il moderatore Angelo Ciaravolo infine, ha passato la parola al direttore Roberto Napoletano che ha fornito, con estrema chiarezza, le interpretazioni dei fatti più importanti degli ultimi anni di vita dell’Italia incantando una platea attenta e coinvolta. In controtendenza con quanto affermato dalla maggior parte degli statisti tecnici che si sono avvicendati nel breve passato, Napoletano pone l’attenzione su quello che si è perso in termini di

Napoletano con il dr. Adri Cesaroni e sua moglie

attaccamento al lavoro, ai ruoli che ognuno deve saper svolgere. Insomma se l’Italia è stata fatta da figli di contadini e operai, non ci si spiega come le innumerevoli cariche pluriformate abbiano condotto questo virtuoso paese ad un passo dal baratro. «I giovani vanno fatti innamorare della politica perché da millen-

di premialità in campo artigianale, artistico e culturale da far invidia all’intero globo. C’è stato spazio anche per le domande che hanno dimostrato la stima nei confronti dell’autore da parte degli intervenuti e che hanno continuato ad ammaliare quanti erano lì ad ascoltare. Preziosa è stata anche la con-

Il pubblico che ha partecipato all’evento

ni gli stati si governano con la politica e con la democrazia» ha affermato. L’incontro è terminato con un excursus sulla bontà delle politiche dell’ultimo ventennio messe in atto per far emergere l’Abruzzo a nord del sud, relazionando su un mezzogiorno che, sì ha ottenuto importanti sovvenzioni, ma custodisce da parte sua un tesoro

duzione del giornalista Ciaravolo che amico e conterraneo di Roberto Napoletano ha saputo porre l’accento su quanto di più interessante poteva emergere nell’evento. I saluti da parte degli intervenuti sono stati diretti allo Studio Cesaroni, sempre attento alle esigenze delle realtà locali promuovendo momenti ad alta connotazione culturale

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» a cura della redazione - foto concesse da Pegaso srl

Una foto di gruppo al termine dell’evento

Dialogo, collaborazione e gioco di squadra,

la ricetta dell’E.B.T di Teramo Si è parlato di Bilateralità e Pariteticità al convegno organizzato dall’Ente Bilaterale del Terziario della Provincia di Teramo. Tra gli ospiti, anche il Governatore Chiodi

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ialogo, collaborazione e gioco di squadra, queste le tematiche emerse dal convegno organizzato dall’Ente Bilaterale del Terziario della Provincia di Teramo che si è svolto presso la sede Inail di Teramo. Sala affollatissima e relatori d’eccezione hanno animato una mattinata stimolante e formativa. “Bilateralità e Pariteticità: l’importanza dell’approccio collaborativo e paritetico”, questo il titolo scelto per il convegno promosso dall’E.B.T di Teramo in collabo-

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razione con la Confcommercio Teramo, la Filcams-CGIL Teramo, la FISASCAT-CISL Teramo e la UILTUCS-UIL Teramo che aderiscono all’organismo. Ricordiamo che l’Ente Bilaterale Territoriale Teramo del settore Terziario è un organismo paritetico costituito nel 2000 dalle Organizzazioni Sindacali territoriali dei datori di lavoro e dei lavoratori della Regione Abruzzo. Tanti gli illustri ospiti che hanno voluto portare il proprio saluto ai commercialisti e ai consulenti del lavoro presenti. In primis, il cav.

Franco De Giorgis, presidente E.B.T. di Teramo, il presidente della Regione Gianni Chiodi, il cav. Giandomenico Di Sante, presidente Confcommercio Abruzzo, Bruno Santori, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Teramo, Nicola Negri, direttore regionale e provinciale Inail e Paolo Gatti, assessore regionale alle Politiche del Lavoro. «Ci tengo a sottolineare –ha dichiarato il presidente Franco De Giorgis– che in questi quatto anni della mia presidenza alla E.B.T con le associazioni sin-


seminari&convegni

Il cav. Giandomenico Di Sante, presidente Confcommercio Abruzzo

dacali abbiamo operato sempre in un clima di collaborazione e dialogo, elementi fondamentali per operare in questo ambito». Sia il presidente Chiodi che il cav. Di Sante, hanno dispensato al pubblico parole ricche di ottimismo e fiducia per un futuro difficile, ma che vede il lavoro di squadra al centro di qual-

Il presidente della Regione Gianni Chiodi

il direttore Negri: «I dati del 2012 non sono negativi, ma è necessario non abbassare mai la guardia e continuare ad operare accanto alle aziende sulla prevenzione e sulla sicurezza». Al termine dei saluti, sono seguiti gli interventi tecnici dei relatori presenti, tutti di altissimo profilo moderati dal nostro diret-

Il cav. Franco De Giorgis, presidente E.B.T. di Teramo omaggia la relatrice Maria Ceci

siasi progetto. «Quello di oggi –ha affermato il presidente Di Sante– è un incontro importante che sancisce la rilevanza, specie in questo momento critico, del dialogo tra le parti sociali per la risoluzione delle controversie, permettetemi di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante dibattito». Positivi, sia a livello provinciale che regionale, i dati sugli infortuni su lavoro come ha evidenziato

tore Eleonora Lopes. Giuseppe Zabbatino, direttore nazionale Ebinter ha parlato di ruoli e scopi della Bilateralità; Maria Ceci, vicario sede Inail ha illustrato i principi giuridici relativi al ruolo dell’Inail nel sistema della Bilateralità; Maria Stefania Di Renzo, responsabile sub processo prevenzione e sicurezza Inail Teramo ha trattato la tematica degli incentivi economici erogati dall’Inail; Rocchina Staiano, docente a contratti presso l’Uni-

versità degli Studi di Teramo, ha affrontato la Riforma Fornero, fondi di solidarietà a sostegno del reddito; Grazia Nuzzi, del settore sicurezza sul Lavoro Confcommercio nazionale, ha introdotto le nuove procedure di valutazione dei rischi aziendali; Vito Liberati, responsabile SPASL Teramo, ha descritto i rapporti tra medicina del lavoro e organi bilaterali ed infine l’ing. Luigi Bonarrigo, rappresentante territoriale dei lavoratori di Ebinter ha incentrato il suo intervento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Nei vari interventi, tutti di grande attualità, hanno assunto particolare rilievo le analisi di nuove proposte finalizzate all’implementazione degli interventi sul territorio, alla comunicazione con le imprese e gli enti locali e allo sviluppo promozionale dell’Ente stesso. Come hanno evidenziato gli ospiti, l’E.B.T nasce per dare servizi ai lavoratori e alle imprese del terziario, svolgendo funzioni di supporto in materia di conciliazione ed arbitrato prevista dalla normativa vigente e di contratto. Ne è emerso dal dibattito che elemento centrale ed indispensabile per l’effettivo esercizio della bilateralità è certamente il dialogo tra le parti sociali nell’ottica di una serie di regole definite e condivise

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» di Eleonora Lopes - foto concesse da Profili Aziendali

Da sinistra: Luciano Cipolletti, il sindaco Orazio Di Marcello, Romolo Gaudini e Marco Castelli

Gli strumenti di gestione

della crisi d’impresa

Questo il titolo del seminario rivolto ad imprenditori e professionisti, e organizzato dal Comune di Mosciano Sant’Angelo, in collaborazione con Profili Aziendali&Partners srl ed Aristeia

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n incontro per aiutare gli imprenditori a gestire al meglio la crisi che li attanaglia. Questo l’obbiettivo di “Gli strumenti di gestione della crisi d’impresa”, il seminario che si è svolto nella sala consiliare del municipio di Mosciano Sant’Angelo. L’incontro rivolto ad imprenditori e professionisti, è stato organizzato dal Comune, in collaborazione con

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Profili Aziendali&Partners srl ed Aristeia. A discuterne, diversi esperti del settore, tra questi: Luciano Cipolletti, consulente di direzione e promotore dell’evento, ha tenuto un intervento sullo scenario macroeconomico e su come intervenire all’interno dell’impresa attraverso strumenti di pianificazione e controllo di gestione, Romolo Gaudini, consulente sistemi informativi, ha parlato di come

gestire strategicamente la crisi con i moderni sistemi informativi, Giuseppina Cresta, avvocato, ha evidenziato l’importanza del ruolo preventivo della consulenza legale, Franco Tempesta, esperto in commercio internazionale, si è soffermato sulle opportunità per le imprese abruzzesi di approdare in nuovi mercati, e Marco Castelli, esperto in finanziamenti agevolati, ha illustrato le varie agevolazioni


seminari&convegni

La relazione di Franco Tempesta

per le imprese abruzzesi. Ad aprire i lavori, è stato il padrone di casa, il sindaco di Mosciano Orazio di Marcello che ha dichiarato: «Sono molto soddisfatto della riuscita di questo seminario e per questo ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione e la società Profili Aziendali che con grande professionalità è riuscita a fornire delle nozioni molto utili agli imprenditori e ai professionisti. Questo incontro rappresenta un momento importante per gli operatori economici del nostro territorio con i quali si è cercato di riflettere e trovare delle soluzioni concrete, ma anche scattare una fotografia sugli scenari futuri della nostra economia. È emerso tra i vari argomenti trattati, che la nostra regione può e deve proiettarsi verso “I prossimi undici”, cioè gli 11 paesi che, insieme ai BRIC, rappresentano le più grandi economie di questo secolo, paesi con prospettive promettenti per gli investimenti e la crescita futura. Tra i progetti messi in campo, – ha concluso il sindaco- c’è l’istituzione di uno sportello informativo, o presso il Comune o se ci verrà concesso presso il Centro Fieristico a Mosciano Sant’Ange-

lo, in partenership con la profili Aziendali, al quale l’imprenditore potrà rivolgersi per trovare delle risposte e informazioni utili sugli strumenti per gestire al meglio l’apparato aziendale». A chiudere i lavori, il presidente della Profili Aziendali Castelli che ha affermato: «La Regione Abruzzo ha pubblicato diversi bandi a fondo perduto grazie ai quali le aziende potrebbero ottenere la dotazione finanziaria per cofinanziare, grazie all’intervento pubblico, l’implementazione degli strumenti che abbiamo analizzato questo pomeriggio, dallo start up aziendale, alla consulenza, ai processi di internazionalizzazione passando per l’acquisizione di strumenti informativi aziendali. Come accennava il sindaco ribadisco a nome della Profili Aziendali la totale disponibilità per lo sportello affinchè gli imprenditori che necessitano di ulteriori informazioni, potranno fruire gratuitamente della nostra consulenza e non ovviamente di una prestazione professionale che poi sarà erogata da chi, l’imprenditore, deciderà di incaricare. Ritengo questo incontro più che un seminario, un’iniziativa esplorativa rispetto al territorio

L’intervento conclusivo di Marco Castelli

di riferimento che servirà anche alla pubblica amministrazione per ricevere degli input utili per la predisposizione di iniziative future». «Questo incontro rappresenta l’ennesimo che abbiamo organizzato perché crediamo che sia fondamentale –ha concluso Castelli– comunicare al territorio le varie opportunità sui bandi per le imprese abruzzesi. Abbiamo fatto varie tappe in tutta la regione, iniziando con un seminario presso l’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Teramo lo scorso 17 maggio, continuando presso il comune di Penna Sant’Andrea il 30 maggio, oggi siamo qui e il prossimo incontro informativo avrà luogo a Confindustria L’Aquila il 14 giugno, poi ne seguirà uno, in data da definire, nella zona di Rocca di Mezzo»

Il pubblico intervenuto al seminario

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seminari&convegni

» di Denia Di Giacomo - foto concesse da Confindustria Pescara

Da sinistra i relatori Camillo Volpe, Luca Failla e Andrea Bonanni Caione

Luca Failla intervistato da Ferruccio Benvenuti di TV6

10 anni di Legge Biagi

Un seminario per analizzare prospettive e continuità tra la Legge Biagi, che rappresenta uno dei passaggi più importanti nel Diritto del Lavoro Italiano e l’attuale Legge Fornero. Se ne è parlato a Confindustria Pescara

U

na legge che ha fatto discutere ma che ha anche aperto nuove e importanti prospettive nell’ambito del diritto del lavoro, una materia tanto complessa quanto fondamentale da affrontare. Parliamo della Legge Biagi, che a dieci ani dalla sua emanazione continua a rappresentare una pietra miliare dalla quale ripartire per analizzare al meglio anche l’attuale Legge Fornero. Questo è stato in breve l’argomento di un seminario organizzato grazie a Confindustria Pescara, in collaborazione con Confindustria Chieti e Lablaw Studio Legale. Dieci anni dalla Legge Biagi: il diritto del lavoro in Italia in una “prospettiva di crescita”, questo il titolo del convegno che si è prefisso appunto l’obiettivo di esaminare gli interventi normativi che hanno contraddistinto l’ultimo decennio in materia di diritto del lavoro, tentando di offrire una

visione sistematica del complesso quadro legislativo che via via si è venuto a creare. I temi affrontati nell’ambito dell’argomento principe sono stati numerosi, ma tra i più approfonditi vi è stato quello relativo alla flessibilità del mercato del lavoro, sul quale è stata fornita una lettura propositiva dei diversi istituti coinvolti, al fine di individuare quali siano gli strumenti normativi concreti a disposizione delle aziende per far fronte alle esigenze connesse alla attuale volatilità dei mercati. Intervenuti come relatori: il founding partner di LABLAW Studio Legale l’avv. Luca Failla sui temi “Relazioni Flessibilità e decentramento degli assetti contrattuali: la contrattazione collettiva quale motore della competitività” e “Il ruolo delle forme di lavoro flessibile nella gestione delle risorse umane: quale rapporto tra esigenze di competitività delle aziende e tutela dei lavoratori” e l’avv. Andrea Bonanni Caione,

managing partner LABLAW Studio Legale, che ha approfondito l’argomento “Dal Lavoro interinale alla Somministrazione di lavoro a causale: verso una risposta alle esigenze di flessibilità strutturale delle aziende”. Ad accogliere i numerosi ospiti presenti il presidente della Piccola Industria Confindustria Pescara Camillo Volpe. Il Corso è stato accreditato dall’Ordine Consulenti del Lavoro della Provincia di Pescara, patrocinato da ANCL regionale e provinciale

Il numeroso pubblico presente nella sala Orofino della sede di Confindustria Pescara

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seminari&convegni

» di Chiara Valentini - foto concessa da Comma srl

I relatori intervenuti al seminario

Sicurezza sul lavoro,

un problema anche culturale Se ne è parlato a Lanciano in un seminario organizzato dalla Ferramenta Torricella di San Salvo

A

Lanciano presso la Fiera Tecknomec si è tenuto un seminario sulla sicurezza sul lavoro organizzato dalla Ferramenta Torricella di San Salvo. L’evento dal titolo “Sei protetto sul lavoro? Guida alla scelta del giusto dispositivo di protezione” ha visto la presenza di illustri referenti del settore e del giornalista Renzo Labarile come moderatore. Ad introdurre il seminario Carmine Torricella, amministratore della Torricella Ettorino Srl, che ha posto l’attenzione sull’aspetto culturale della sicurezza nei luoghi di lavoro. «Se è vero che le norme devono dare delle linee guida ai datori di lavoro – ha detto Torricella – è ancora più vero che deve essere cultura dell’azienda quella di voler ad ogni costo tutelare i propri lavoratori facendo si che questi

possano lavorare in un ambiente protetto e sicuro». Di sicurezza applicata alle macchine ha parlato l’ing. Sonia Di Nocco dell’azienda SIDEL di Bologna che ha posto l’attenzione sulla centralità del ruolo del datore di lavoro affinché le norme di sicurezza relative ai macchinari siano rispettate anche in fase operativa. Due le aziende leader del settore sicurezza presenti a Lanciano, la Base Protection, produttore italiano di calzature antinfortunistiche, rappresentata da Daniela Stolfi e la 3M, leader mondiale nella produzione dei Dispositivi di Protezione Individuale, rappresentata da Marco Pelosi. La Stolfi ha ricordato come per ogni tipologia di lavoro esista e debba essere utilizzata una giusta scarpa che deve soddisfare le specifiche esigenze della tipologia

di lavoro per cui viene scelta, deve cioè rispondere ai bisogni reali del lavoratore a seconda ad esempio della energia che viene consumata nelle ore di lavoro, di quanto tempo il lavoratore sta in piedi, se è o meno in continuo movimento. L’ing. Marco Pelosi ha illustrato le caratteristiche tecniche e gli aspetti legislativi dei dispositivi di protezione illustrandone le varie tipologie e soffermandosi in particolare sui dispositivi di protezione delle vie respiratorie e quelli per la protezione dal rumore. In conclusione, comune denominatore dei diversi interventi è stato il carattere “culturale” del “lavoro sicuro”, l’importanza sia da parte dei lavoratori che degli imprenditori di considerare imprescindibile un corretto uso dei macchinari, una ponderata scelta dei DPI e un loro corretto utilizzo

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» di Eleonora Lopes - foto concesse e autorizzate da Confcommercio Teramo

Tiziana Di Sante presidente del Terziario Donna e il prefetto vicario di Teramo Pierpaolo Pigliacelli insieme ad alcuni premiati

Sapori, suoni, oggetti

che parlano della tua terra Tema legato al territorio quello scelto dal “Terziario donna” della Confcommercio guidato da Tiziana Di Sante per il concorso riservato agli alunni delle scuole elementari della Provincia di Teramo

U

na sala più affollata che mai quella della Camera di Commercio di Teramo, presa d’assalto da più di 600 bambini per la settima edizione del concorso a premi riservato agli alunni delle scuole elementari della provincia di Teramo, organizzato da Terziario Donna della Confcommercio di Teramo. Tema scelto per quest’anno, “Sapori, suoni, oggetti che parlano della tua terra”. Padrona di casa e organizzatrice dell’evento, insieme allo staff della Confcommercio Teramo, la vulcanica imprenditrice Tiziana Di Sante, presidente del Terziario Donna. Hanno preso parte all’evento anche: il presidente della Confcommercio Abruzzo Cav. Giandomenico Di Sante, il

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prefetto vicario di Teramo Pierpaolo Pigliacelli insieme a tutti i commissari di giuria rappresentati dalla presidente Diana Micioni. Sono intervenuti alla manifestazione, anche gli assessori del Comune di Teramo: Piero Romanelli e Guido Campana che hanno portato il loro saluto a questa giovanissima platea. «Al centro di questa edizione –ha detto Tiziana Di Sante- abbiamo voluto mettere la tipicità in contrapposizione all’imperante globalizzazione che costituisce oggi un patrimonio inestimabile che abbiamo il dovere di tutelare per le prossime generazioni». Hanno partecipato al concorso più di 600 bambini, provenienti da diversi circoli didattici della provincia e al termine


eventi

Gli ospiti intervenuti all’evento

del pomeriggio hanno ricevuto un diploma e un piccolo dono. «Oramai questa –ha dichiarato Giandomenico Di Sante– splendida manifestazione organizzata dal Terziario donna della Confcommercio di Teramo è diventata un appuntamento immancabile per gli alunni della provincia di Teramo e il tema scelto per questa edizione mi è molto caro perchè intende riscoprire la nostra identità culturale». Anche in questa edizione è stato assegnato il Premio Speciale Stefano Di Agostino ad un lavoro di gruppo, in memoria di un bimbo, già vincitore del concorso venuto a mancare a causa di una patologia oncologica. Un altro momento è stato dedicato alla memoria di Greta Pediconi anche lei vincitrice del concorso, scomparsa un anno fa. Infatti alla lega regionale fibrosi cistica in suo ricordo il terziario donna ha deciso di devolvere un piccolo contributo. Ad animare il pomeriggio i Clown di corsia affiancati dalla

Una bambina premiata tra Salvatore Florimbi e Dario Sfoglia

I dirigenti di Confcommercio Teramo insieme ai Clown di Corsia

Croce Rossa Regionale, ma anche il noto cantante solista du botte Francesco Rotolone noto come Ropopò che ha allietato l’evento con la sua musica popolare. Sponsor dell’evento la Banca dell’Adriatico e la Camera di Commercio di Teramo, ma hanno contribuito anche diversi esercizi commerciali della provincia di Teramo. Veniamo ai vincitori. Per la Sezione disegno si sono aggiudicati il premio: Flavio Di Michele, Letizia Di Gennaro, Diego Scarrafoni e Giacomo Marini, Riccardo Di Filippo, Cesare Valerii, Francesca Micolucci, Alex Di Ruggero e Edoardo Francesconi. Per la Sezione componimenti: Davide Di Giacomo, Jacopo Navicella, Sara Graziani, Camilla Di Bartolomeo, Giulia Ciccocelli, Daniele Evangelista, Anna Iaconi e Giorgia Brughitta. Per la Sezione Lavoro di Gruppo l’ha spuntata la Scuola primaria di Sant’Omero, presente per l’occasione anche il sindaco della cittadina vibratiana Alberto Pompizi. L’appuntamento è per il prossimo anno

La sala affollatissima della Camera di Commercio di Teramo

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» a cura della redazione - foto di Cristian Nuvolone

Salvatore Santangelo e Giovanni Malagò

eventi

La sala durante il convegno

L’Aquila rinasce dallo sport Lo sport tra gli asset strategici della ripresa materiale e sociale della città e del suo comprensorio, questo il tema dell’incontro “L’Aquila rinasce dallo sport” che ha ospitato il presidente del Coni, Giovanni Malagò

L’

incontro “L’Aquila rinasce dallo sport” si inserisce nell’ambito di un ciclo di iniziative e progetti vicini al mondo dei giovani, delle start up e della comunicazione, tutti caratterizzati dall’amore verso il territorio e tutti legati da uno stesso simbolico titolo pensato per tracciare un unico filo conduttore. Ad organizzarli è l’associazione di volontariato “L’Aquila che rinasce”, che, con il successo di quest’ultima iniziativa, si conferma una delle realtà più vive nate nel post sisma. «Sento di dovermi scusare nei confronti dell’Aquila perché non avrei dovuto aspettare l’invito di Salvatore Santangelo e dell’associazione “L’Aquila che rinasce”, ma avrei dovuto inserire questa città tra le mie priorità. - Ha esordito così Giovanni Malagò, presidente del Coni, durante l’incontro Oggi non sono in condizione di fare promesse, ma datemi il tempo di capire come posso adoperarmi e a settembre tornerò per darvi risposte concrete». Obiettivo dell’iniziativa era porre al centro da un lato l’importanza della pratica sportiva come concentrato di valori e socialità, e dall’altro riproporre il tema dell’impiantistica di cui tutte le associazioni locali lamentano spesso la carenza. «Proprio l’impegno del presidente Malagò - ha commentato Santangelo - ci darà l’occasione per riproporre un momento di approfondimento su queste tematiche, preparato da

una sorta di Stati Generali dello sport, che ci permetteranno di fare il punto e dare voce a tutte le realtà, anche le più piccole, che sostengono e nutrono il mondo dello sport locale». Su una L’Aquila città di sport si è soffermato Rodolfo De Laurentiis, consigliere di amministrazione Rai, «La peculiarità dell’identità aquilana non è solo la tradizione sportiva, ma la grande cultura che vi è dietro e che dobbiamo continuare ad alimentare per proporre modelli positivi». Modelli che come ha detto il presidente del Coni Abruzzo, Enzo Imbastaro, dovranno aiutarci con l’impegno a svuotare bar e centri commerciali per riempire palestre e centri sportivi. Accanto a loro sono intervenuti Sabatino Aracu, presidente Fédération Internationale de Roller Sports e Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio, Francesco Bizzarri, presidente Cus L’Aquila, Emanuela Iorio, assessore comunale allo Sport, Roberto Marotta, già presidente Fondazione Carispaq, Carlo Masci, assessore regionale alle Attività sportive, Carlo Mornati, vice-segretario generale Coni, e a seguire i rappresentanti delle associazioni locali. Molto apprezzato l’intervento della presidente della A.S.D. Gran Sasso Rugby, Loredana Micheli, citata più volte anche da Malagò, che ha lanciato l’appello a superare i propri orticelli e creare una sinergia tra tutti i protagonisti

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PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE

a cura di Denia Di Giacomo

106 Cinemadivino, i film d’autore entrano in cantina

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110 Azienda agricola Cignale, l’etica si fa impresa 103 113 115 117 123

TUTTOFOOD 2013: il buono dell’Abruzzo a Milano!

Traparentesi Un successo extra regionale per la prima edizione di “Di Che Gusto Sei” Pere che il pompelmo faccia mele La nuova frontiera del vino in BAG in Box I magici vetri di Valeria Altieri

121 Roberto Grillo racconta L’Aquila



PAPILLE

Il caldo porta buone iniziative

» di Denia Di Giacomo

«È facile per chi sta al sole predicare a chi rimane nell’ombra». (sir Arthur Conan Doyle, La compagnia bianca, 1891)

N

onostante la crisi e il pessimismo che imperversa ovunque, in queste prime giornate di sole, (finalmente!), le spiagge sono strapiene. Magari gli ombrelloni sono portati da casa, magari c’è una sdraio in meno oppure per il pranzo ci si affida alla sportina, ma fortunatamente il sole, il mare e le bellezze naturali in genere non possono esserci negate! Per non parlare poi della possibilità di visitare le tante iniziative in corso, sempre più numerose, che attirano l’attenzione di grandi e piccini. Partiamo con la prima, Tuttofood, la biennale internazionale dell’agroalimentare che si è tenuta a Milano dal 19 al 22 maggio e alla quale hanno partecipato numerose aziende della nostra terra. Una splendida occasione per passare un week end nella bella capitale della moda, approfittando per assaggiare e scoprire anche qualche nostra tipicità. Ma Pescara non è stata da meno con l’evento “Di che gusto sei”che ha registrato oltre 20.000 presenze malgrado gli improvvisi cam-

biamenti organizzativi causati dal brutto tempo. “Di che gusto sei” è la prima edizione del Festival del gelato e della pasticceria d’Abruzzo, una vera manna per bambini e golosi, ecco spiegata l’affluenza! Ma volendo cibare anche il nostro intelletto allora parliamo di “Cinemadivino”, la rassegna che fino a settembre, toccando ben nove regioni italiane, porterà il cinema d’autore all’interno delle migliori cantine, permettendoci di gustare un buon calice e riassaporare un bel film... un’ottima idea per stare insieme in modo diverso. Arriviamo anche a Penne, per conoscere da vicino l’azienda agricola Cignale, portata avanti da una famiglia abruzzese vissuta per tanti anni in Lombardia e poi tornata in Abruzzo... una scelta di vita, forse di passione e certamente d’amore per la genuinità e le cose semplici. Poi, mentre il nostro nutrizionista, il dr. Campanaro, ci parla dei risvolti del pompelmo, il sommelier, Nicola Boschetti, ci illustrerà di come anche un vino bag in box può essere buono, oltre che comodo da portarsi dietro! Buona lettura!

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TRAPARENTESI PROGETTI

Due scuole teramane alla Cinémathèque di Parigi Il 6 e il 7 giugno scorso, docenti e alunni di due scuole medie teramane, la Savini-San Giuseppe e la Zippilli-Noè Lucidi hanno presentato i loro cortometraggi alla Cinémathèque di Parigi, tempio della cultura cinematografica francese e una delle più importanti e autorevoli istituzioni culturali del mondo in fatto di cinema. I due istituti hanno rappresentato l’Italia nel progetto Europeo “Le cinema, cent ans de jeunesse”, promosso dalla Cinémathèque. Il progetto didattico sperimentale, portato in Italia dalla Scuola Nazionale di Cinema e realizzato a Teramo grazie al Cineforum Teramo e con il contributo della Fondazione Tercas, ha visto la partecipazione di docenti, esperti di didattica e alunni. INFO E MATERIALE: https://ilcinemaascuola.wordpress.com

CONCORSO FOTOGRAFICO

“Abruzzo Terra d’oro” Promosso dall’azienda ortonese Dora Sarchese, con il patrocinio del Comune di Ortona, della Provincia di Chieti e dell’assessorato regionale all’agricoltura della Regione Abruzzo, è partito “Abruzzo Terrad’oro – La vigna e le stagioni”, un contest video fotografico che intende legare a doppio nodo il rapporto tra il vino ed il terroir. Il concorso è ad adesione gratuita e si propone di sensibilizzare sia i protagonisti della vitivinicoltura, sia chi le ruota intorno, circa il legame tra il vino e il suo terroir attraverso l’osservazione, da parte di occhi esterni, del suo paesaggio, della storia, della cultura e delle tradizioni. Il suo nome richiama la raccolta di poesie in vernacolo “Terra d’oro” che Cesare De Titta, illustre letterato dell’area Frentana, pubblicò nel 1925. L’avventura “Abruzzo Terrad’oro – La vigna e le stagioni” è lunga un anno ed è dedicata ad appassionati di fotografia e di video, professionisti e non, di qualsiasi nazionalità che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. INFO: www.abruzzoterradoro.it e sulla pagina facebook.com/Abruzzoterradoro - info@abruzzoterradoro.it

SPORT

FIONA MAY A SAN SALVO Eccezionale partecipazione della campionessa mondiale Fiona May alla quarta edizione di “Ragazzi in corsa BCC” organizzato dalla Banca di Credito Cooperativo della Valle del Trigno in stretta collaborazione con l’ASD Podistica di San Salvo e l’AVIS di San Salvo. L’evento ha visto negli anni presenze illustri in qualità di testimonial: Sara Simeoni, Pietro Mennea, Stefano Baldini. La campionessa ha preso parte ai due momenti principali dell’evento sportivo, il 24/05 durante il seminario dal titolo “Passione, impegno, speranza nello sport come nella vita” e il 25/05 per la premiazione degli atleti. Durante la gara oltre ai 250 ragazzi delle scuole, agli insegnanti e genitori la pista di atletica si è riempita di ammiratori. Durante la premiazione dei più veloci, la campionessa ha ricordato che solo impegnandosi al massimo si raggiungono dei risultati importanti, nella vita come nello sport. Ha parlato del suo percorso di atleta, di mamma e delle inevitabili delusioni che fanno parte della vita ma che non devono impedire di andare avanti. Un insegnamento importante che certamente i ragazzi non potranno dimenticare.

CULTURA

L’Abruzzo cento anni dopo Dal viaggio della giovane intellettuale inglese Estella Canziani nasce il libro fotografico di Giorgio Marcoaldi “Abruzzo – un viaggio nel tempo”, la cui presentazione nazionale si è svolta lo scorso 16 giugno presso il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. La visita in Abruzzo della giovane esploratrice ed intellettuale, iniziata nell’agosto 1913 è illustrata nei minimi particolari all’interno del volume di Marcoaldi la cui pubblicazione è stata accompagnata dall’apertura di una mostra documentaristica presso lo stesso Museo delle Genti. Il libro è edito dalla giovane casa editrice CEMultimedia Edizioni di Roma. La mostra resterà visitabile fino al 20 luglio agli orari del museo (lun - ven 10,00-13,00; gio - sab 21,30-00,30) per poi spostarsi in alcuni dei luoghi visitati dall’antropologa inglese e a Roma.

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TURISMO

CITTà SANT’ANGELO SI APRE ALLE VISITE Il Comune di Città Sant’Angelo, per il terzo anno consecutivo, offre ai cittadini e ai visitatori il servizio di visite guidate gratuite, attivo dal 14 giugno al 16 settembre 2013, presso l’ufficio informazioni turistiche della Città, aperto tutti i venerdì, sabato e domenica pomeriggio (dalle ore 16.30) e per tutta la durata della festa “Dall’Etna al Gran Sasso” che si terrà nel Centro Storico dal 20 al 28 luglio 2013. A cura dell’Associazione culturale Akedà, tramite questo servizio singoli, famiglie e gruppi avranno la possibilità di ammirare gratuitamente il patrimonio artistico e storico dello splendido e antico borgo attraverso tre itinerari che, pur differendo per durata, si eguagliano per l’importanza e per la bellezza dei luoghi che svelano. Per prenotazioni chiamare i numeri 331.4642985, 085. 9696216, o scrivere a info.akeda@yahoo.it. L’attività dell’infopoint può essere seguita anche tramite la pagina Facebook https://www.facebook.com/ VisitCittaSantAngelo?fref=ts; twitter.com/VisitCSA e i link dedicati a Città Sant’Angelo del sito www.mirabiliadabruzzo.it.

SERVIZI

ALLA SANOFI ANCHE UNA BIBLIOTECA Inaugurata il 15 giugno una biblioteca interna al sito produttivo Sanofi a Scoppito, un sito che vanta 315 dipendenti, oltre 78 milioni di euro di fatturato nel 2012. Tra i partecipanti anche Roberto Vecchioni, autore letterario e docente alle scuole superiori di Milano, oltre che cantautore. Presso il nuovo spazio, pensato per i collaboratori del sito e le loro famiglie e realizzato in collaborazione con il Punto Einaudi de L’Aquila, è possibile ottenere in prestito volumi per “nutrire” la mente. Circa 500 i volumi già disponibili: oltre a testi di saggistica e narrativa, i frequentatori di questa sala appositamente strutturata disporranno di volumi dedicati a tematiche specifiche, come la psicologia o la letteratura per bambini. Particolare attenzione è rivolta proprio alla narrativa per l’infanzia, pensata per i figli dei dipendenti del sito. INFO: www.sanofi.it

MOSTRE

“QUANDO L’ALBA SI INNAMORA” Fino al 29 settembre a Pescara, presso Corso Gabriele Manthoné, 116, è possibile visitare la Casa Natale di Gabriele d’Annunzio, che in occasione del 150° anniversario della nascita del Vate, (nato a Pescara il 12 marzo 1863), apre le sue antiche porte ad una mostra inaugurata lo scorso 12 marzo. La splendida dimora borghese, dismessi i malinconici panni di dimora di una madre che attendeva un figlio che non arrivava mai, si converte a festa per l’evento di una nascita a lungo attesa e accolta con estrema gioia. Nelle sale espositive a piano terra, viene aperta al pubblico la mostra dedicata a L’infanzia di Gabriele d’Annunzio da Pescara a Prato “Quando l’alba s’innamora”, con dipinti, cimeli, lettere e documenti, in parte inediti, i quali illustrano una pagina rimasta in ombra della vita del Vate. L’esposizione si snoda attraverso le sezioni dedicate ai luoghi che sono stati teatro dei primi anni, Pescara e Ortona, ai genitori, agli amici, alle maestre e ai maestri, agli amuleti e ai giocattoli, fino alle prime prove di respiro artistico: i disegni, le composizioni musicali e i versi dell’esordiente, con alcuni autografi giovanili mai finora esposti. Uno spazio è dedicato inoltre alla passione per i cavalli, nella stalla impreziosita dai versi e da dipinti raffiguranti i cavalli più amati, Silvano e Aquilino, reinterpretati da Barbara Vitale.

EVENTI POPOLARI

GIULIANOVA IN FESTA Il prossimo 12, 13 e 14 luglio a Giulianova 24 gruppi popolari a partire dalle ore 18,00 si sfideranno a suon di musica nel corso della IV Rassegna “Strade in canto” realizzata dall’Associazione Culturale Gruppo Corale G. Braga, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Giulianova e con la Provincia di Teramo. Musiche, danze, e allegria per le vie e le piazze del centro storico della bella Giulianova Alta.

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TRAPARENTESI EVENTI CULINARI

L’ARROSTICINO D’ORO Da Venerdì 28 a Domenica 30 Giugno si terrà a Crecchio, la IV edizione dell’Arrosticino D’Oro, una manifestazione che prevede una competizione tra ristoratori e produttori di arrosticini. Sarà una tre giorni di sagra alla fine della quale una giuria tecnico-popolare proclamerà la miglior azienda produttrice o ristoratrice della manifestazione. Numerosi stand enogastronomici invaderanno il borgo di Crecchio con degustazioni dei migliori prodotti abruzzesi, dal vino alla birra, dai primi ai secondi piatti. Faranno da contorno all’evento un mercatino con oggetti caratteristici di artigianato locale, numerose band musicali, e, soprattutto, l’esposizione per tutto il paese di opere di “Street Art” e performance artistiche.L’evento è organizzato con il patrocinio dell’Unicef Pescara e vede la partecipazione di “Casa della Pigotta Unicef” di Francavilla al Mare. Info:www.arrosticinodoro.it - www.comune.crecchio.ch.it

ATTUALITA’

L’AQUILA SI CANDIDA A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA Presentato lo scorso 17 giugno il documento di candidatura della Città dell’Aquila a Capitale Europea della Cultura 2019. È quanto reso noto dall’assessore comunale alla Cultura Stefania Pezzopane e dal coordinatore del progetto per la candidatura Errico Centofanti. «Si tratta di un ulteriore atto partecipativo – ha spiegato l’assessore Pezzopane – prima della presentazione in Consiglio e poi, in via definitiva, al Mibac. Il percorso che ha consentito di arrivare all’elaborazione del documento è stato lungo e complesso ed è passato attraverso un confronto con il territorio, anche con il coinvolgimento di diversi Comuni del cratere e della regione». «Il pronunciamento della Commissione europea – ha spiegato il coordinatore del progetto per L’Aquila Capitale Europea della Cultura 2019 Errico Centofanti – ci sarà nel 2015, tuttavia già nel 2014 inizierà l’istruttoria, con una preselezione di quattro o cinque città. L’approvazione del documento per la candidatura deve essere approvato dal Consiglio entro il mese di giugno e poi presentato entro il 20 settembre».

ENOGASTRonomia

IL RISTORANTE “VECCHIA LAMPADA” PREMIATO DA TRIPADVISOR Ennesimo successo per il ristorante di Martinsicuro “Vecchia Lampada” che ha conseguito il Certificato di Eccellenza 2013, assegnatogli da TripAdvisor. Lo storico ristorante, nato 30 anni fa dalla famiglia Di Buonnato, oggi è gestito dai fratelli Letizia e Fabiano Di Buonnato, e dal loro socio Aldo Camilli. La cucina che Vecchia Lampada propone alla clientela è un mix tra la tradizione abruzzese e l’innovazione della cucina moderna. I clienti hanno la possibilità di gustare ottimi piatti a base di pesce fresco e di carne, oltre alla pizza, il tutto da abbinare ad un’ottima selezione di vini. Le tre sale e il giardino esterno danno la possibilità di spaziare da una cenetta intima a cerimonie di ogni genere. Qualità dei prodotti e servizio eccellente sono da sempre le carte vincenti de “Vecchia Lampada”. All’evento che ha ufficializzato il certificato conseguito, ha partecipato anche il sindaco di Martinsicuro Paolo Camaioni. «Un ringraziamento di cuore –hanno dichiarato i titolari emozionati– va hai nostri clienti che con le loro recensioni, ci hanno permesso di conseguire il Certificato di Eccellenza 2013, assegnatoci da TripAdvisor in riferimento ai commenti positivi lasciati sul sito».

cinema

CINERAMNIA “ TUTTO IN UN MINUTO” dal 1°al 6 luglio si gira a Teramo La città di Teramo raccontata nel minuto Lumière: questo il tema di Cineramnia 2013. La nona edizione vedrà la partecipazione di numerosi registi italiani affermati, esordienti e allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia, che dal 1° al 6 luglio gireranno a Teramo. Tra chi ha già confermato, Aureliano Amadei, regista di 20 sigarette a Nassirya e Luca Lucini, autore di Tre metri sopra il cielo. In programma anche incontri, laboratori cinematografici e proiezioni serali. Domenica 30 giugno ore 19, sempre all’interno di Cineramnia, l’inaugurazione della mostra del fotografo di scena Philippe Antonello, presso l’Arca – Laboratorio per le arti contemporanee (largo San Matteo, Teramo). In esposizione scatti tratti da film come La passione di Cristo di M. Gibson, To Rome with love di W. Allen, Tutto tutto niente niente di G. Manfredonia, Habemus Papam di N. Moretti e tanti altri. Sabato 6 luglio serata conclusiva con la proiezione dei minuti Lumière girati a Teramo.

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Cinemadivino, i film d’autore entrano in cantina Seconda edizione in Abruzzo, Marche e Umbria per la rassegna che coniuga cinema ed enogastronomia » di Marcella Pace » foto concesse da Cinemadivino

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uando i grandi film d’autore entrano nelle migliori cantine d’Abruzzo e non solo, il risultato è una rassegna di “Cinemadivino”. Sono in tutto nove le regioni toccate dalla gustosa iniziativa, ideata ormai dieci anni fa in Emilia Romagna. Da due anni, insieme alle vicine Marche ed Umbria, anche l’Abruzzo è entrata a far parte di questo raffinato percorso dove cinema ed enogastronomia si fondono, alla scoperta del piacere dell’arte, del gusto e della convivialità. Da giugno a settembre, sotto un estivo cielo stellato, sarà possibile prendere parte alla rassegna cinematografica, scegliendo tra i migliori film d’autore, gustando degli ottimi calici di vino direttamente in vigna. Portare appassionati in cantina per far conoscere loro il lavoro dei produttori vitivinicoli, diffondere sempre di più la cultura del bere bene, avvicinare gli appassionati di cinema al vino di qualità e alla conoscenza del territorio. Sono questi gli ambiziosi obiettivi di Cinemadivino che da quest’anno ha ottenuto il prestigioso patrocinio di Slow Food, grazie al sostegno e all’apprezzamento del suo presidente Carlo Petrini che ha valutato Cinemadivino come «un formidabile strumento di aggregazione, uno strumento di incontro in cui la gente riscopre il piacere dell’arte, della gastronomia, della convivialità. Un modo fantastico per abitare il territorio, per narrarlo, per scoprirlo o riscoprirlo». Tema di questa edizione, organizzata da Experience Srl,

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Da sinistra, Bruno Bucciarelli, presidente Confindustria Ascoli Piceno, Uriano Meconi, dirigente regionale assessorato esca, Simone Mariani, amministratore Experience srl, Luigi Contisciani, presidente BIM Tronto

società guidata dall’amministratore Simone Mariani, nata con l’obiettivo di creare eventi dal clima piacevole e rilassato, finalizzati alla valorizzazione di prodotti e produttori locali di qualità, all’interno dei contesti più esclusivi ed affascinanti del territorio e che a partire dallo scorso anno ha curato il progetto per Marche, Umbria e Abruzzo, C/Wine Experience, nuova alleanza tra cinema, vino e paesaggio. «Siamo davvero molto fieri di aver dato seguito ad una apprezzabile iniziativa dove vino, gastronomia e cinema dialogano meravigliosamente – ha commentato Simone Mariani, nel corso della presentazione del programma 2013 che si è svolta lo scorso 13 giugno, all’Istituto Buscemi di San Benedetto del Tronto-. Ogni elemento della serata contribuisce a narrare una storia unica e diversa ogni volta. I produttori locali, “gli artisti del vino”, trasmettono amore per il territorio e passione profonda per l’ambiente, valori da non dimenticare mai». Nel corso dei vari appuntamenti, una selezione accurata di film di spessore verrà proiettata in pellicola da 35 mm, direttamente nelle aie o nelle cantine delle aziende vitivinicole, accompagnando la visione con l’assaggio di calici di vino e di prodotti tipici del territorio. Inoltre quest’anno, le location saranno ancora più accoglienti grazie alla presenza di Cavò, innovativo portabottiglie a moduli da cui prende forma una cantina componibile, vero trend-setter per tutti gli amanti del mondo del vino. Alla serata inaugurale della rassegna Marche-AbruzzoUmbria hanno preso parte l’assessore regionale Marche Sara Giannini ed il dirigente Uriano Meconi, il presidente BIM Tronto Luigi Contisciani, il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, il sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari, il referente di Slow Food Piceno Nelson Gentili, il dirigente scolastico dell’Istituto


STORIE&SAPORI

» I soci di Experience srl Alberghiero Buscemi Alfonso Sgattoni che hanno potuto assaporare quattro piatti dal gusto intenso e raffinato che verranno riproposti durante tutta la rassegna estiva, frutto della felice collaborazione tra le aziende agroalimentari e i giovani chef dell’istituto alberghiero, coordinati dal Caffè Soriano. Insomma si prospetta una nuova edizione di successo, che contribuirà a confermare l’eccellenza di una rassegna sbarcata anche oltre i confini italiani. Presso la Celler Bohigas di Odéna, azienda vitivinicola della regione di Barcellona in Spagna, infatti, l’11 ottobre 2012 è stata replicata una delle serate della rassegna dello scorso anno, grazie anche alla collaborazione del Consejo Regulador de la Dominaciò d’Origen Catalunya. Ora, dopo la Spagna, Cinemadivino apre le sue porte anche a collaborazioni con altri paesi europei come Francia, Germania, Svizzera, Gran Bretagna e Slovenia

INFORMAZIONI UTILI Per avere sicurezza sul posto a sedere, è consigliato prenotare alla SEGRETERIA ORGANIZZATIVA CINEMADIVINO 2013 _ Experience Srl al numero: 342 56 87 122 nei seguenti orari: ore 10:00-13:00/16:00-18:00. Oppure inviare una mail a: experiencesrl@yahoo.it La prenotazione sarà valida fino alle ore 21.00 Costi del biglietto (visione del film, visita guidata e assaggio 3 calici di vino in degustazione): INTERO Euro 12,00 RIDOTTO Euro 10,00 SOLO FILM 9,00 Organizzazioni ed enti convenzionati con Cinemadivino Facebook official web page: https://www.facebook.com/ CinemadivinoMarcheAbruzzoUmbria Instagram official web page: http://instagram.com/ cinemadivino

CALENDARIO 2013 21 giugno, “La cuoca del presidente” Ascoli Piceno (AP) Azienda Velenosi 23 giugno, “Il principe abusivo” Offida (AP) Ciù Ciù 27 giugno, “Vita di Pi” Montefiore dell’Aso (AP) Domodimonti 01 luglio, “La migliore offerta” Monteprandone (AP) Il Sapore della Luna 03 luglio, “Il principe abusivo” Porto Potenza Picena (MC) Casalis Douhet 04 luglio, “Ernest e Celestine Loc”. Colonnata Alta (AP) Pantaleone Vini 06 luglio, “Amiche da morire” Offida (AP) Villa Pigna 07 luglio, “La frode” Controguerra (TE) De Angelis Corvi 10 luglio, “Colpi di fulmine” Colbuccaro di Corridonia (MC) Sant’Isidoro 13 luglio, “Hitchcock” Castel di Lama (AP) Tenuta Seghetti Panichi 24 luglio, “Vita di Pi” Controguerra (TE) Lidia e amato

26 luglio, “Buongiorno papà” Cossignano (AP) Tenute del Borgo 28 luglio, “Il lato positivo” Serra Dé Conti (AN) Casal Farneto 31 luglio, “I miserabili” Urbisaglia (MC) La murola 02 agosto, “Il profumo del mosto selvatico” Torano Nuovo (TE) Emidio Pepe 08 agosto, “Lincoln” Acquaviva Picena (AP) Cherri Vini 12 agosto, “Bianca come il latte, rossa come il sangue” San Savino di Ripatransone (AP) Cocci Grifoni 20 agosto, “Educazione siberiana” Offida (AP) Ciù Ciù 23 agosto, “Broken city” Serra Dé Conti (AN) Casal Farneto 27 agosto, “Oblivion” Ascoli Piceno (AP) Azienda Velenosi 1 settembre, SERATA CONCLUSIVA “Il rosso e il blu” Ascoli Piceno (AP) Tutte le cantine 2013

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STORIE&SAPORI

TUTTOFOOD 2013:

IL BUONO DELL’ABRUZZO A MILANO! Si è conclusa a Milano la biennale internazionale dell’agroalimentare alla quale hanno partecipato numerose aziende abruzzesi ottenendo riscontri più che positivi » a cura della redazione

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presentanti, sono infatti numerose le al 19 al 22 maggio presso la Fiera aziende che hanno aderito ed esposto di Milano, si è tenuto Tuttofood le proprie specialità, tra di esse il noto 2013, la biennale internazionale torrone delle Sorelle Nurzia dell’Aquila, dell’agroalimentare. Tuttofood ofma anche l’apprezzatissima Ratafìa di fre una vetrina di grande importanza ai Evangelista Liquori, e poi l’azienda Ruprodotti e alle tipicità del settore agroa» Lo stand Evangelista Liquori stichella, Bioalimenta,Verde Abruzzo, limentare italiano. Falcone dolciaria e altri ancora… nomi importanti che Quest’anno hanno partecipato oltre 2000 espositori, fanno del settore agroalimentare della nostra regione disposti in 6 padiglioni di 120 mila metri quadrati, atun vero fiore all’occhiello. Ma hanno partecipato anche tirando un numero di visitatori da vero record, ovvero realtà di dimensioni più ridotte seppure ugualmente 50.201 operatori professionisti certificati, con un inimportanti, come ad esempio l’Adi apicoltura di Tornacremento della loro provenienza dall’estero del 40 per reccio, Arrostì di Torre de Passeri, la cooperativa Aprol cento, un dato molto significativo, indice della straordi Colonnella, Agrà Contado di Montefino, l’azienda dinaria potenzialità di questo settore, che nonostante Colancecco di Pineto, Mario Aurelio di Ortucchio, la il momento difficile, continua a sfornare numeri semTravaglinifood di San Salvo, la Casina Rossa di Roccapre crescenti. scalegna e, ancora, la Selvotta di Vasto, l’azienda PerOltre all’incremento del numero di professionisti prosiani di Atri e molti altri produttori. venienti dall’estero, Tuttofood ha registrato un più 11 Da evidenziare l’azienda Agrifood Abruzzo, che si è per cento per gli espositori e un più 25 per cento per i distinta sia nel concorso dedicato all’ecosostenibilità visitatori. Come sempre, il settore agroalimentare itacon il dispenser “Apri e Chiudi”, sia nelle proposte di liano è un vero cavallo di battaglia e non manca mai di prodotto a qualità certificata (dop, igp, bio), con gli superare le aspettative più rosee. Spinaci e Biete Bio In questa edizione l’Abruzzo ha portato numerosi rap-

LA FONDAZIONE QUALIVITA

» Lo stand della Masseria Erasmi

» L’azienda il Piacere Abruzzese

Qualivita è una Fondazione impegnata da oltre dieci anni nell’azione di valorizzazione di prodotti agroalimentari e vitivinicoli DOP IGP. Qualivita si occupa anche di promuovere la ricerca, le pubblicazioni, i convegni nazionali e internazionali e tutto ciò che concerne lo sviluppo di tali prodotti d’eccellenza. Info: www.qualivita.it

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» Da sinistra Andrea Mariani, Massimo Mariani e Rita Rossi

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alla frenetica vita milanese, alla quiete delle verdi campagne pennesi. Rita Rossi, Massimo Mariani e il figlio Andrea hanno scelto un vero ritorno alle origini, avviando così una nuova fase della loro vita. Trent’anni trascorsi nell’alta finanza per il capofamiglia, altrettanti passati tra l’insegnamento di Economia Aziendale e la gestione di una grande scuola in Lombardia per sua moglie e un inizio di carriera nell’ambito artistico per Andrea. Nel 2005 tutto cambia. Questa famiglia di origini abruzzesi decide di tornare a Penne, dove acquista 20 ettari di podere in zona Collemaggio. È lì che, mentre Andrea diventa imprenditore agricolo professionista, dopo il restauro di un antico casolare in contrada Cignale, iniziato nel 2007 e completato nel 2009 grazie al progetto di due architetti lombardi, la famiglia Mariani dà vita all’azienda agricola Cignale, con annesso agriturismo. «Una grande passione e una profonda voglia di concretezza. Sono senza dubbio questi due elementi che ci hanno spinto ad intraprendere questa sfida – racconta Rita Rossi, che affiancata da marito e figlio, nel luminosissimo salone rustico del loro agriturismo, immerso nelle dolci colline coltivate a uliveto, ripercorre la recente storia della loro azienda-. Appartenere a settori così distanti dal comparto agricolo ci ha permesso di vedere le cose in modo concreto e allo stesso tempo diverso. Avere competenze differenti e personalità dalle

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varie sfaccettature rappresenta il nostro valore aggiunto. Nella mia carriera di insegnante, ad esempio, - prosegue ancora Rita – mi sono occupata anche di formazione sulla qualità. Ecco che è stato semplice applicare quelle tecniche alla nostra azienda». «Nei miei 30 anni nell’alta finanza – racconta Massimo – sono stato tra i primi in Italia a fare il bilancio sociale per una banca. È stato, dunque, naturale trasferire l’etica di impresa anche al settore agricolo». E proprio la qualità, unita alla responsabilità sociale di impresa, è il primo biglietto da visita dell’azienda agricola Cignale. Questa impresa a conduzione familiare si dedica con passione alle coltivazioni con metodi esclusivamente naturali, con un’attenzione quasi maniacale ad evitare gli sprechi. Olio, che ha da poco ricevuto la Menzione di Merito al Concorso Nazionale Sirena d’Oro 2013, cereali, legumi, salse, confetture, ma anche saponi all’olio d’oliva, canapa da seme, che ai primi del ‘900 era una delle materie prime di punta della zona e persino lana, nuovo progetto per l’azienda di famiglia Mariani in collaborazione con BiellaWoolCompany. Ogni singolo prodotto marchiato Cignale deriva da una cura rigorosa e rispettosa della terra e della natura. «Persino quando abbiamo restaurato il casolare – ricorda Andrea – abbiamo scelto legni e materiali assolutamente naturali. Gli intonaci interni dell’agriturismo, ad esempio, non sono imbiancati, ma spatolati a mano con la


STORIE&SAPORI

Azienda agricola Cignale, l’etica si fa impresa La recente storia dell’impresa pennese che ha fatto di qualità e responsabilità sociale i suoi biglietti da visita

» L’azienda agricola Cignale a Penne, zona Collemaggio

» di Marcella Pace » foto di Renato Ventoso concesse da Azienda Agricola Cignale

nella cucina di un ristorante. Ed ecco anche perché ci biocalce. Inoltre, siamo i primi in Abruzzo ad utilizzaavvaliamo di continue sinergie che riteniamo di assore un impianto di riscaldamento a pavimento, alimenluta importanza per valorizzare un territorio e fornire tato da un sistema geotermico». «Il nostro intento è alta efficienza». «Il nostro obiettivo – continua ancora stato quello di creare un’Officina del buon vivere tra Rita - è aprire le “pareti” di questa regione, che troppo storia e natura – spiega Massimo Mariani-. La nostra raramente guarda lontano ed non è consapevole della attività vuole valorizzare la tradizione, attraverso lo propria potenzialità. La linfa vitale per la nostra realtà studio e l’applicazione delle tecniche produttive, il riè data dalle contaminazioni, purlancio di colture e varietà originarie, ché esse siano positive. È così che si l’attenzione al gusto, al bello, al va«Abbiamo voluto creare riesce a smuovere l’indotto e ridare lore delle relazioni e dell’ospitalità. un’Officina del buon vivere tra speranza e un futuro anche ai noNell’agriturismo offriamo alla nostra storia e natura, per valorizzare le tradizioni del nostro stri giovani. Proprio per queste raclientela esperienze degustative di territorio, nel pieno rispetto gioni, le nostre collaborazioni sono prodotti selezionati con rigore. Qui della terra» anche extraregionali, con aziende proponiamo i nostri prodotti o quelli del Piemonte e del Friuli Venezia di altre eccellenze italiane, purché Giulia per il vino, o della Lombardia per siano tracciabili. Ci avvaliamo di partil riso. Stiamo attenti ad offrire una vinership con piccole aziende della zona sione globale dei cibi, mettendo in risalpurché condividano con noi la filosofia to le specificità di ciascuna regione». di etica d’impresa. Siamo grandi sosteE quella stessa ricerca della qualità dei nitori di una filiera cortissima, frutto prodotti, si riflette anche negli evendi un’attenta selezione. Ecco perché ci ti diversi che si inseriscono nel nostro avvaliamo della collaborazione, tra le spettacolare paesaggio. «Musica jazz, altre, con la macelleria Izzicupo di Elirappresentazioni teatrali, eventi deguce, con aziende vitivinicole della zona stativi, anche fuori regione per avvicio con il Molino Cappelli a Moscufo per nare le persone alla campagna ed ai suoi la selezione delle farine. Partiamo dalla prodotti – spiega Andrea, che è anche consapevolezza che non si può saper fare organizzatore della “Notte in Bianco” tutto. Per questo prima di intraprendere di Penne, manifestazione volta alla vala nostra attività sia io che Andrea ablorizzazione dell’antica Città di Penne biamo frequentato corsi per assaggiatori » Alcuni dei prodotti – l’importante è che siano iniziative di di olio ed io in particolare ho seguito dell’azienda alta qualità» corsi di ristorazione lavorando 8 mesi

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STORIE&SAPORI

Un successo extra regionale

per la prima edizione di “Di Che Gusto Sei” Oltre 20.000 presenze al Festival del gelato e pasticceria d’Abruzzo svoltosi presso il padiglione fieristico ex-cofa di Pescara » a cura della redazione - foto concesse da Studio Boomerang

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con Ass. Culno  strabiturale Di che l ia nte  sucgusto  Seicesso  per  la oltre 60 propr i ma  ed i z ione  del getti da tutFestival  del  gelato  e » I giovani organizzatori di Che gusto sei 2013 » La giuria tecnica ta Italia e ad pasticceria d’Abruzzo. aggiudicarsi il primo premio di 500,00 è stato il progetto Tre giorni di sorprese, emozioni e divertimento. Oltre SATURNICE di Giovanni Annese e Stefania Prete. 20.000 presenze malgrado gli improvvisi cambiamenti Apprezzatissimi gli spettacoli del “Circo della Luna” che organizzativi causati dalle poco favorevoli condizioni per ben due serate hanno impressionato ed emozionato atmosferiche. il pubblico con la loro carica vitale, l’energia e la sinuo“Di che gusto Sei” 2013 è stato un perfetto contenitore sità dei loro movimenti. di gusto e commercio. Oltre 100 aziende coinvolte, geGrande gioia e spirito di collaborazione tra le gelaterie laterie dalle quattro province d’Abruzzo, grandi azienpresenti con stand nell’area artigianale: Gelateria Peccade del mercato dolciario, tipicità abruzzesi e brand di ti di Gola (l’Aquila), Pasticceria Napoletana (Francavilla spessore hanno partecipato in modo attivo ottenendo al Mare), Gelateria Franca (Santa Teresa di Spoltore), ottimi risultati. Dolcè (Sambuceto), Bar Roberto (Pescara), Rivareno Tantissimi bimbi ed un target molto giovane hanno ani(Pescara), Yo-Island (Pescara) A Modo Mio ( Cappelle sul mato questa riuscitissima prima edizione. Creatività e Tavo), Sottozero (Pescara), La Bottega di Leonardo (San gusto per le trenta gelaterie in concorso. Tra i momenti Vito Chietino). più importanti ed emozionanti, sicuramente la premiaL’immagine più sbalorditiva di “Di che gusto Sei “ 2013? zione del “Miglior Gusto Di che gusto Sei” 2013 Giuria La chilometrica ed ordinatissima fila indiana fuori dal di Esperti vinto dal gusto “Bocconotto di Castel Frenpadiglione fieristico ex-cofa. Purtroppo molti visitatori, tano”. anche da fuori regione, non sono riusciti ad entrare per Il vincitore della Giuria Popolare “Miglior Gusto Di che l’eccessivo flusso di gente che si è riversato nel Porto gusto Sei” 2013, è la Pasticceria Napoletana di FrancaTuristico Marina di Pescara durante le tre giornate di villa al Mare con il gusto “Terra Sicula”. Ad aggiudicarsi festival. il titolo di “Miglior Creativo Di che Gusto Sei” premio «Questa è la dimostrazione che quanPino Scaringella 2013 è stato un emodo si hanno delle buone idee e le giuzionato Daniele della Gelateria Golini ste competenze, le risposte non si fandi Vittorito con il gusto “Amaretto no attendere». Queste le parole degli d’Abruzzo”. Grandissimo successo per organizzatori di “Di che gusto Sei”: il Concorso di Ice-CREAm -Food Design Gianluca Pesce (Studio Boomerang), Libera la tua Mente_Crea, organizzaBarbara Lunelli (Blunel), Gianluigi to da G.a.p.e.c. (Giovani Archietetti Passucci (Studio Boomerang) Pescara e Chieti) in collaborazione

» Lo spettacolo del Circo della Luna

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Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista

» di Pietro Campanaro

Simpatiche battute a parte, sembra davvero che il pompelmo in combinazione con alcuni farmaci sia pericoloso, ma quali?… Scopriamoli insieme I ragazzi delle mia età, diciamo quarantenni inoltrati, ricorderanno sicuramente una lunga serie di film interpretati all’epoca da un giovane Lino Banfi e tra questi “Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia” in coppia con Aldo Giuffrè con la famosa scena della parola d’ordine “pere che il pompelmo faccia mele” (pare che il pompelmo faccia male), oggi queste pellicole sono dei “cult” come si dice in gergo ma quello che diversi anni fa era solo un gioco di parole in dialetto barese oggi è un dato di fatto: il pompelmo in combinazione con alcuni farmaci è dannoso per la salute. Decine di studi recenti hanno infatti dimostrato che il pompelmo e in parte anche il mapo, un frutto simile, possono interferire con l’azione di diversi farmaci a causa del contenuto di alcuni polifenoli come la naringenina, la naringina e il kaempferolo (che ne determinano anche il caratteristico sapore amarognolo) variandone la metabolizzazione e la farmacocinetica; in parole povere possono ridurre l’assimilazione o allungare o ancora potenziare l’effetto di alcuni farmaci creando un superlavoro

salus, il cibo per vivere meglio

PERE CHE IL POMPELMO

FACCIA MELE

per il fegato fino a dare sintomi più gravi come aritmie cardiache, tachicardia, cadute della pressione e perfino morte, tutto questo sia che si consumi il frutto fresco, tanto il pompelmo giallo che quello rosa, sia che si beva un succo conservato in cartone o bottiglia ovviamente in concomitanza con l’assunzione di alcune tipologie di farmaci. Ma quali sono i farmaci che maggiormente interagiscono con il pompelmo? Diversi e spesso utilizzati nelle patologie più diffuse: alcuni antiaritmici per patologie cardiache, diversi antibiotici, antistaminici nelle allergie, ansiolitici e antidepressivi, calcioantagonisti nell’ipertensione, statine anticolesterolo, steroidi, immunosoppressori nelle malattie autoimmuni, chemioterapici nei tumori, teofillina nell’asma, metadone, warfarina come antiaggregante, sildenafil per la disfunzione erettile.

Purtroppo neanche con il caffè e le bevande contenenti caffeina o teina (come la coca-cola, le bevande energizzanti o il the in bottiglia) si può stare tranquilli visto che la naringina del pompelmo riduce l’eliminazione metabolica della caffeina del 23 per cento potenziandone gli effetti eccitatori sul sistema nervoso e sull’apparato cardiocircolatorio e anche distanziando l’assunzione dei farmaci dal consumo del pompelmo le interazioni sono sempre elevate a causa della lenta eliminazione dei polifenoli che questo contiene. In conclusione bisogna fare molta attenzione al consumo di pompelmo quando si assumono dei farmaci perché se è vero che le raccomandazioni per migliorare lo stato di salute sono quelle di mangiare frutta fresca anche più volte al giorno in questo caso potrebbe fare molto “mele”

info_ Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina

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divino&nonsolo

» di Nicola Boschetti - Sommelier Professionista

La nuova frontiera del vino in BAG in Box Ormai non esistono più rigide convenzioni nel mondo del vino, tutto dipende solo dalle scelte dei consumatori e dalla dura legge della qualità

ono finiti i tempi in cui ogni ristorante aveva quei prodotti famosi che il mercato decideva che fossero presenti in tutti i locali, senza tener conto delle regioni, tradizioni o ceto sociale. Era normale leggere o vedere in bella mostra etichette come barolo, brunello, Chianti, champagne e tant’altro, se non le avevi, come ristoratore eri considerato démodé , e poco importava se facevi pizza, zuppe o hamburger, li dovevi avere e basta, e se non si vendevano era per colpa tua. Purtroppo o per fortuna quei periodi sono finiti, e adesso cosa acquistare o cosa bere lo decide solo il consumatore finale, senza sudditanza verso aziende o riviste blasonate. Il BAG in box, vino in scatola appunto, sta invadendo letteralmente i nostri mercati, facendoci togliere dalla testa quello stupido pensiero che sinora fosse realizzato con vini scarsi. Come al solito arriviamo tardi, ci sono volute nazioni come Svezia, Germania Canada e altre, per farci capire che la qualità e sempre tale se vi è, aldilà del contenitore. Scatole di prestigio, confezioni preparata con le migliori tecniche e rispetto dell’igiene, prodotti di altissima qualità,ove i produttori intelligentemente hanno capito che ci vuole sempre la qualità, soprattutto quando le vendite calano. Si cominciano a vedere vini in BAG in box con la DOC, annata zona di produzione e altro, e quindi , rivolgo un pensiero a tutti quelli che si ostinano a pensare che il vino in dame in vetro da 5 litri, senza una tracci abilità, e soprattutto con una conservazione a dir poco scadente, dopo aver tolto il tappo la prima volta, sia meglio di un vino costruito nel BAG in box, dove la qualità è maggiore, ma soprattutto la conservazione va oltre 40 giorni dopo aver aperto il rubinetto la prima volta. Certo tutto ciò che è selezione costa un po’ più rispetto alla massa, ma alla fine due euro spesi in più, diventeranno 10 volte tanto in fatto di conservazione del vino, e alla fine il cliente lo capirà. Non esiste un vino meglio di un altro, esistono solo vini diversi per diversi momenti e diversi luoghi di consumo

Pecorino Sogno BAG in box 3 litri 2012 Questo grande progetto nasce per voglia e passione di tre donne, che dopo aver trascorso anni nel mondo della moda, hanno deciso di dare un volto nuovo al vino in scatola. Grandi uve raccolte a mano, una vinificazione e un confezionamento che sfiora la perfezione, fanno del pecorino Sogno 2012 uno dei più bei bianchi regionali di questo inizio estate. Uve colline pescaresi, colore brillante, profumi freschi ma non sciroppati, una buona struttura ed eleganza gustativa, con sentori di pesca gialla e melone nostrano. Ben si abbina con tutto ciò che viene dal mare, ma anche formaggi delicati e verdure cotte di stagione. Esiste anche la versione Montepulciano DOC e entrambi in formato bottiglia da 75 cl. Tappo sughero. Da servire sui 9 gradi di temperatura. La conservazione grazie alla sua confezione permette al prodotto di essere spillato senza variazioni per oltre 30 giorni. Prezzo in enoteca 18 Euro Az. Platinum Corropoli Teramo. Distribuito in esclusiva da Geldi SPA Tel. 0871 893519

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MERAVIGLIE D’ABRUZZO

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Passerina. È un’altra delle grandi riscoperte della nostra Regione. La sorella minore del Pecorino, ma che non la manda certo a dire. Spicca per l’acidità sostenuta ed i sentori floreali al naso e poi in bocca. Da abbinare con crudi di pesce, risotto ai frutti di mare, carni bianche e formaggi freschi. La produzione è limitata alle cinquemila bottiglie.

2 Pecorino. Un rosso vestito di bianco. Grande struttura acidica e una alcolicità importante, fanno di questo bianco un grandissimo vino da bere giovane o magari dopo averlo dimenticato qualche anno in cantina. Complesso, vivace, fresco, è da abbinare con carni bianche, fritture di pesce... ma anche e soprattutto con Pecorini stagionati.

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Ottobre Rosso. Il vino rosso della tradizione: tannico, potente, intenso, complesso.... ma fresco, giovane, fruttato. Un piccolo talento non addomesticato dal legno. È il vino che da qualche anno ormai rappresenta in ogni senso l’azienda Tenuta i Fauri: dinamico e sincero. Lo bevono in Italia, ma anche in America, in Europa... ed in Asia.

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TENUTA I FAURI

Schietta e sincera, come i suoi proprietari. In continuo fermento, la famiglia Di Camillo davvero non si annoia mai: nuovi vini da sperimentare, nuovi vigneti con i quali valorizzare i grandi vitigni autoctoni, nuovi mercati da esplorare e nuovi palati da stupire. Trentacinque ettari di vigne vecchie e nuove in giro per la provincia di Chieti, per una produzione di qualità che conserva inalterati i sapori della tradizione. L’enologo Luigi, introverso e severo, assieme al papà Domenico, ha la grinta e la caparbietà degli abruzzesi DOC.

gEnio. Fuori da tutti gli schemi, gEnio è un IGT di due grandi vitigni internazionali: Chardonnay e PInot Grigio. Irriverente e fantasioso come il personaggio a cui è dedicato: il bisnonno Enio che in vita sua ne ha viste e “combinate” di tutti i colori.Fruttato e piacevolemtene acido, accompagna bene i piatti di pesce ma anche i primi piatti bianchi. Solo duemila bottiglie.

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arte&co/IN CORNICE

» di Chiara Strozzieri _ foto concesse dall’artista

ROBERTO GRILLO RACCONTA L’AQUILA Una mostra al Vittoriano su volti e segni del terremoto

L

a sua foto scattata il giorno dei funerali delle vittime del terremoto dell’Aquila, alle bare in fila nel cortile della caserma della Guardia di Finanza, è diventata la copertina del “New York Times”. Così Roberto Grillo ha vissuto il paradosso del massimo riconoscimento per la sua carriera unito al dolore per l’evento che l’aveva reso possibile. Oggi il bravo fotografo sceglie di dimostrare a se stesso e agli altri di non essere un fotoreporter, ma un aquilano innamorato della sua città ferita, che non smetterà mai di ritrarla, per raccontare la sua storia e aiutarla a non essere dimenticata. Il modo per farlo è del tutto originale e costituisce una splendida mostra, dal titolo L’Aquila. Volti e segni di un terremoto, che viene ospitata fino al 18 luglio 2013 presso la prestigiosa sede del Complesso del Vittoriano a Roma (Sala Giubileo). L’esposizione, così come l’elegante catalogo, è divisa in tre sezioni: Soggetto, Oggetto e Soggetto/Oggetto. La prima si apre con 309 vittime, l’immagine di una sedia dove non potranno mai più posarsi quanti hanno perso la vita quel maledetto 6 aprile, e racconta le emozioni di alcuni terremotati, chiamati da Grillo a rivivere la notte del sisma. La prima reazione all’invito ad affrontare il doloroso ricordo è quella di interpretare il terremoto, assumendo la stessa posizione da questo provocata quella notte. Struggente ad esempio la foto di Massimo, che a differenza degli altri porta nel titolo non la professione, ma il suo ruolo di padre, avendo lui perso i figli e la moglie. Massimo è riuscito a catapultarsi indietro nel tempo e a rivivere il suo dolore, trasmesso con una sincerità difficile da digerire da quello sguardo atterrito e senza filtri, che accompagna le mani giunte quasi in preghiera. La seconda sezione della mostra, intitolata Oggetto, rappresenta il tentativo di oggettivare il terremoto dell’Aquila attraverso una serie di frame di storie raccontate a cuore aperto a Roberto Grillo, prima dello scatto. Per esprimere in forma concreta le implicazioni del sisma, egli sceglie oggetti-simbolo dal contenuto latente e spesso inaccettabile, che il fotografo pare nascondere nell’ombra per censurarli in un certo senso e quasi tentare di rimuoverli dalla sua mente. Si tratta dei piedi nudi che hanno camminato sulle rovine della città per scampare alla morte e sono rimasti segnati, del cuscino afferrato quella notte come la sola cosa a cui aggrapparsi, della torcia indossata in testa per cercare i propri cari, i vicini, qualunque aquilano, le vittime. L’ultima parte della mostra è quella di Soggetto/oggetto: qui si fa più evidente la presenza del fotografo aquilano, che chiede ad alcuni terremotati di scegliere le parole che meglio rappresentano il passaggio dall’anno del terremoto ad oggi, fino ad arrivare al futuro che immaginano. Egli fa dei primissimi piani di queste persone e scrive lungo le loro rughe più accentuate ognuna delle parole dette, come se esse possano realmente rappresentare la loro storia. Roberto Grillo è disposto a credere davvero in un domani luminoso per se stesso e gli altri aquilani, lo dimostra su tutte la foto di Alice, bambina, nata il giorno dei funerali di Stato. A tutti gli effetti lei rappresenta per Grillo e tutti i suoi spettatori l’appagamento finale di un desiderio di rinascita

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Imbottigliamo la natura.

Questa è la storia di un Lui e una Lei. Lui è un idealista, innamorato a tal punto di lei da assecondare ogni suo capriccio. Lei detta le regole: vuole andare in collina, mentre gli altri vanno al mare; vuole vento e passione mentre gli altri dormono; ma soprattutto vuole cure e attenzioni solo da lui. Lui è Franco D’Eusanio, ideatore di vini. E lei? È la natura, ovviamente.

Vini Chiusa Grande: alla natura si comanda solo ubbidendole.

www.chiusagrande.com Az. Agr. Chiusa Grande • C.da Casali 65010 Nocciano • Pescara (Italy) • Tel. 085847460


ARTE&CO

I magici vetri di Valeria Altieri

Da alcuni anni Valeria Altieri, che da sempre ha dipinto il vetro per eseguire le sue opere, si serve della polimaterialià, conosciamo da vicino questa poliedrica artista » di Anna Cutilli Di Silvestre - foto concesse dall’artista

» Nell’occhio notturno » I pastori

L’

» Il vino degli amanti

arte di ornare con fragile bellezza è antica. L’invenzione della pittura su vetro si fa risalire al terzo millennio a. C. in Egitto e Mesopotamia. E’ la leggerezza di questo materiale che rende l’opera delicata e sublime. Essa influisce più direttamente sull’emotività dell’osservatore, anche senza alcuna mediazione intellettuale. Anche Kandinskij riconosce le virtù “medianiche” del colore notando che la sua azione sull’anima è del tutto inspiegabile anche se è misurabile. Il vetro per Valeria Altieri, è stato da sempre il materiale preferito per le sue opere di pittrice e di architetto arredatore. Ella ha creato “scatole” di vetro dipinto da inserire nella libreria divisoria di un ampio locale, oppure “scatole” da sistemare nella pavimentazione per dare luce ad uno spazio sottostante, altrimenti buio. O anche porte a vetri con immagini mitologiche o d’attualità.Da quasi dieci anni però, l’inventiva di Valeria Altieri pittrice si è espressa con una tecnica più elaborata utilizzando materiali diversi che rifrangendo la luce naturale creano effetti nuovi e insospettati. Così ella ottiene immagini che si rigenerano a seconda della luce e degli spostamenti dell’osservatore. Le figure acquistano spessore e movimento in una fantasmagoria di riflessi. La recente proclamazione di Pescara città dannunziana, ha stimolato la Altieri ad utilizzare la nuova tecnica da lei ideata, per creare una

» Brindisi d’Aprile

» Il trionfo della morte

decina di opere che illustrano i capolavori del Vate. Opere che ha esposto in mostra a Pescara , nel Circolo Aternino dal 7 al 18 maggio 2013. La mutevolezza delle tinte e lo sfolgorio dei colori rendono bene l’armonia melodiosa delle rime di d’Annunzio e la sensualità dei personaggi dei suoi romanzi. In “D’Annunzio incontra Carducci la Altieri si ispira alla poesia “Brindisi d’aprile”in cui Carducci canta la forza della natura, la stessa forza che muove “Come un sospir d’amore / Di nuova sposa il vel”. L’artista ha reso l’abito nuziale di leggero tulle, in maniera incantevole: la veste ha lo spessore della realtà ma anche la leggerezza e l’impalpabilità di un sogno. Ne “I pastori” si ha l’impressione che le ondate del mare avanzino e si ritraggano e che le figure cambino colore. Infatti “Metamorfismo” è il titolo di queste sue ultime opere. E Valeria Altieri non ha tralasciato la prosa. Del “Notturno” ella rende la frammentarietà della esposizione del d’Annunzio, ormai cieco e in un letto di dolore, che percepisce solo attraverso l’udito. Quindi sensazioni staccate e immagini accostate, quasi un flusso di coscienza. Valeria Altieri ha anche saputo onorare il suo Abruzzo con opere simboliche delle quattro province. Quest’artista ha fatto dell’arte il fine della sua vita. Potremo dedicare a lei la frase dannunziana “O arte, arte, inseguita con tanta passione e intraveduta con tanto desiderio”

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Informazione - Comunicazione - Matching

La copertina numero 78 di ABRUZZO IMPRESA con Franco D’Eusanio titolare della cantina Chiusa Grande. La serata di gala di FARE IMPRESA. I matching durante il meeting di FARE IMPRESA.

LA SOLUZIONE AL REBUS DEL MANAGER ASSOIMPRESA propone una duplice soluzione alle realtà imprenditoriali che vogliono crescere e mettersi in gioco: ABRUZZO IMPRESA, il mensile dell’informazione dedicato alle realtà economiche regionali e il meeting “FARE IMPRESA” ideato per favorire nuove e proficue relazioni.


ABRUZZO COOL

Abruzzo Cool _ TuttoFood 2013 - Milano

Abruzzo Cool _ BCC Sangro Teatina - Atessa

Abruzzo Cool _ Cinemadivino 2013 - San Benedetto del Tronto

Abruzzo Cool _ Serata Trpadvisor “La Vecchia Lampada” - Martinsicuro

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hanno collaborato Gemma Andreini

Simone D’Alessandro

Nata a Roma, laureata in Giurisprudenza all’Università La Sapienza, vive ora a Pescara. Da sempre si è occupata, ricoprendo diverse cariche, di problematiche sociali. Da tre legislature, a vario titolo, è membro della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, di cui dallo scorso maggio è presidente.

È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del premio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.

Abruzzo che produce | pag. 19

Luigi Carunchio fisco | pag. 41 Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Antonio Teti ict | pag. 44 È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. E’ Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

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creatività | pag. 47

Filippo Paolini norme&leggi | pag. 51 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso | pag. 55

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Nicola Boschetti

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Di vino e non solo | pag. 117 Nicola Boschetti Maitre-sommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala / bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/ olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola. Con la Moglie Feliciana e il figlio Adriano divide la passione per il ciclismo e trekking.

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Abruzzo impresa giugnO 2013 n°78 anno VIII in copertina franco d’eusanio

settantotto volte abruzzo impresa da maggio 2006 il mensile del manager


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NINO GERMANO prima della consegna del PREMIO “AQUILA REALE” Riconoscimento alle ultime copertine del mensile Abruzzo Impresa

2 La TORTA del SECONDO MEETING “FARE IMPRESA” Gli IMPRENDITORI e MANAGER che hanno ricevuto

3 il PREMIO “AQUILA REALE”

GIGLI DELLA EDIMAC 4 ALEX INSIEME AI DIRIGENTI DELL’AQUILA CALCIO

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Il presidente della Regione Gianni Chiodi con il prof. Nicola Mattoscio e il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci

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i tavoli della serata di gala del meeting “fare Impresa”

In primo piano Michele Amoroso amministratore delegato di Generazione Vincente SpA


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