About Food 3/11

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about food TRIMESTRALE DI CUCINA DAI FOOD BLOGGER E DAL WEB

N째 03/11

laformuladelbiscotto.blogspot.com

SUMMER

Cucinare senza fuoco

Gelati e semifreddi

Tintarella da bere


ilgattogoloso.blogspot.com


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Lo vedete quel cielo azzurro intenso sopra le vostre teste? La sentite la spuma delle onde che vi accarezza le caviglie? E le risate di bambini che giocano felici? È arrivata l’estate! Forse parlare di cibo è superfluo in una stagione come questa, dove “tutto il resto” è più importante. L’estate per molti di noi è il momento della pausa, del relax, delle ferie. È il periodo in cui ci vogliamo coccolare, e desideriamo tanto staccare la spina dalla quotidianità. Il solo pensiero di mettersi ai fornelli per preparare un pasto ci fa venire l’allergia. Vorremmo invece sederci comodi in un ristorante sul lungomare, farci servire una cena memorabile, magari ammirando uno splendido tramonto. In questo numero di About Food non abbiamo la pretesa, e purtroppo nemmeno la possibilità, di regalarvi una vacanza da sogno, ma con piccoli consigli possiamo allietare la vostra tavola con dei piatti freschi, leggeri e stuzzicanti. Vogliamo farvi venire appetito con le nostre proposte di piatti colorati, allegri e che sanno di vacanza. E mentre sarete con i vostri più cari amici per una cena in terrazza, a cercare nella notte le stelle cadenti, esprimete un desiderio... il più bello ed importante. Noi ci auguriamo con il cuore che possa esaudirsi...

Felice estate

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In questo numero

Profumi...

intensi come quelli di un barbeque che sfrigola, avvolgenti come il pane appena cotto

Colori...

vivaci come la frutta di stagione, freschi come una croccante insalata

Sapori...

delicati come una salutare zuppa estiva, deliziosi come un irrinunciabile dessert

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contenuti

{ 11 } Mettiamo la zuppa in frigo

{ 27 } A tutto barbeque

{ 16 } Cucinare senza fuoco

{ 41 } I love insalata

{ 23 } Libri da regalare e regalarsi

{ 55 } Gelati e semifreddi

{ 70 } Mdp mania! { 75 } Il sapore dei ricordi

{ 79 } Tintarella da bere { 85 } Italia golosa { 89 } Aiuto, ho un celiaco a cena!

CONTEST L’estate in un boccone { 97 }


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E se prima eravamo in due... About Food è iniziato quasi per gioco, una sfida che si sta trasformando piano piano in un progetto più definito. Proprio per questo motivo da questo numero abbiamo deciso di comprendere in questo nostro viaggio altre persone che come noi, hanno visto "qualcosa di speciale" nella rivista. Si sono presentate e hanno offerto la loro disponibilità con entusiasmo e voglia di fare, e noi vogliamo quindi presentarvele queste due donne: blogger, ma non solo... appassionate di cucina, ma non solo. Crediamo che, anche grazie a loro, About Food possa migliorare sempre più!

Angela

[laricettadellafelicita.blogspot.com] Trentanove anni, una laurea in tradizioni popolari, 10 anni di gavetta in giro per le scuole insegnando letteratura italiana, 3 figli, un marito, un blog di cucina e una rubrica dialettale di cucina tipica tra il serio e il faceto: questi sono i suoi numeri. Nonostante la pila di panni che ogni giorno supplica di essere stirata, nonostante i mille impegni dei suoi figli ai quali oltre che da mamma fa anche da autista, nonostante questo e tanto altro, da un anno ha iniziato a cucinare e a fotografare, trasformando un hobby in una passione. Poi è nato il blog e da Angela è diventata Fujiko: la passione si è trasformata in impegno quotidiano, ricerca e cura dei particolari, cibi freddi da mangiare a pranzo e a cena. La cucina, la fotografia e scrivere i suoi pensieri, sono diventati la migliore terapia d'urto alla quotidianità. Da prof a chef.

Gaia

[lapatataingiacchetta.com] Gaia (alias PatataInGiacca) è una ragazza di 28 anni, nemica dichiarata della cucina "tirata via". È una foodblogger incasinata che passa le sue ore libere saltellando tra i fornelli e la macchina fotografica. Gaia ha uno strano lavoro fatto di numeri, una minuscola casa in Toscana e un convivente – Brontolo per gli amici – che sbuffa frequentemente ma più spesso si abbuffa. Oltre il blog, la cucina e la fotografia Gaia ha altri difetti: è una lettrice compulsiva e una assatanata di viaggi. Negli scaffali della sua libreria manca sempre posto e la sua valigia esplode spesso e volentieri (ma mai abbastanza).

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mettiamo la zuppa in frigo Chi ha detto che le zuppe non si possono mangiare anche d’estate? Tiepide, fredde o addirittura ghiacciate, si possono preparare con verdure fresche e insaporire con spezie o erbe aromatiche. Un piatto unico rinfrescante e rimineralizzante, perfetto per questa stagione.

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Gazpacho di ciliegie [ www.ilpranzodibabette.com ]

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Ingredienti per 4 bicchierini: 400 g di ciliegie mature denocciolate / 40 ml di olio 20 ml di aceto alla rosa / 50 g di pane carasau / sale / pepe / acqua frizzante per servire: pane carasau + ciliegie sotto spirito Ponete le ciliegie, l’olio, l’aceto, il pane spezzettato sale e pepe in un contenitore a chiusura ermetica e lasciatelo in frigorifero per 12 ore. Frullate il tutto fino ad ottenere un composto uniforme, quindi unitevi acqua frizzante freddissima e diluite a piacere. Servite in bicchieri accompagnato con altro pane carasau e con delle ciliegie sotto spirito a piacere.


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Zuppa fredda al kefir e barbabietola (okroshka) [ pane-miele.blogspot.com ]

Ingredienti per 2 persone: circa 500 ml di kefir (si può sostituirlo con lo yogurt magro un pò liquido) / 1 media barbabietola cotta / 2 cetrioli / 2 uova sode / sale, pepe / un mazzetto di erba cipollina e aneto (a piacere si può aggiungere il finocchietto) Sbucciate la barbabietola cotta e grattugiatela. Se volete cuocere la barbabietola a casa allora, si può farla bollire, oppure - meglio ancora - cuocerla al forno avvolta in un foglio di alluminio, in questo modo assorbe meno acqua e il sapore e’ piu’ intenso. Sbucciate i cetrioli e grattugiateli uguale come la barbabietola. Cuocete le uova e sbucciatele, tagliatele a dadini. Tagliate finemente le erbette ben lavate. Mescolate tutto insieme, aggiungete il kefir, salate e pepate. Mettete la zuppa nel frigo per circa un’oretta o finchè non si raffredda un pò.

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Zuppa fredda di certiolo allo yogurt greco e peperoncino [ www.fiordifrolla.it ]

[ricetta liberamente ispirata a quella contenuta in “Verdure Golose”, di Delphine de Montalier, Guido Tommasi Editore]

www.fiordifrolla.it

Ingredienti per 2 persone: 1 cetriolo / 300 g di yogurt greco / 2 cucchiai di olio extravergine di oliva / peperoncino in fiocchi / sale, pepe / sale grosso per i cetrioli Lavate il cetriolo, asciugatelo, e conservatene da parte circa 4 cm con la buccia. Pelate la parte restante con uno spelucchino e tagliatelo a metà. Eliminate i semi facendo delle incisioni a “v” e riducete la parte restante a tocchetti. Mettete quest’ultimi all’interno di uno scolapasta e spolverizzateli con del sale grosso in modo da fargli perdere la loro acqua. Lasciateli spurgare per almeno 30 minuti, quindi lavateli e tamponateli con della carta assorbente. Trasferiteli in un recipiente dai bordi alti insieme allo yogurt greco e frullateli con il frullatore ad immersione incorporando a filo l’olio extravergine di oliva. Dovrete ottenere una crema bianca e vellutata, priva di grumi, non troppo densa, ma nemmeno eccessivamente liquida. Regolate di sale e di pepe e aggiungete qualche fiocco di peperoncino a piacere, mescolate con cura e ponete in frigorifero coperto. Lasciate raffreddare per almeno 3 ore. Trascorso questo tempo versate la crema in 2 bicchieri individuali, aiutandovi con un mestolino, tagliate il cetriolo rimasto a fettine sottilissime (con la buccia) e disponetele su ciascuna porzione. Spolverizzate con qualche fiocco di peperoncino (o menta) e servite subito insieme a grissini, pane tostato o crackers.


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Zuppa fredda zucchine e curry [ ilariavafuori.com ]

Ingredienti: 800 g di zucchine / 1 cipolla / 2 yogurt cremosi / 1 cucchiaino di curry / 1 1/2 ecodosi di acqua / olio d’oliva / sale e pepe Pulire le zucchine e tagliarle a pezzi. Tagliare le cipolle a quarti e mettere tutto nella pentola a pressione. Aggiungere le ecodosi di acqua (non abbondare perché le zucchine durante la cottura rilasciano molta acqua). Cuocere per 4 minuti dal fischio della pentola. Quando le verdure saranno tenere, trasferirle in un recipiente e passarle con il minipimer. Mescolare insieme gli yogurt, il curry e l’olio d’oliva e aggiungere il tutto alla crema di zucchine. Regolare di sale e pepe e mettere in frigo per qualche ora.

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{ { cucinare senza fuoco Prêt-à-manger

a cura di Angela (laricettadellafelicita.blogspot.com)

Qual è il sogno estivo proibito di ogni donna dai 20 ai 90, escluso Raul Bova??? Cucinare senza farsi una sauna, preparare un buon pranzo senza grondare di sudore, organizzare una bella cenetta tra amici in una sera di agosto che non sia a base di panini o di pizza comperata al chioschetto all’angolo.” Questo è anche il mio sogno proibito ed è per questo che sono andata a zonzo per il web alla ricerca di piatti che si cucinassero senza fuoco, cioè senza fornelli o forno, senza barbecue o bivacco improvvisato, ma che nello stesso tempo fossero un’alternativa chic al solito panino imbottito o al tramezzino multistrato, senza richiedere una competenza da chef. Quello che vi propongo quindi è sì, un menù per cucinare senza fuoco, ma anche una proposta semplice e veloce per ricevere gli amici o semplicemente preparare per sé o per la propria famiglia, un pranzo completo e molto curato . . anche con 40° all’ombra!


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praline di fave [ unafinestradifronte.blogspot.com ]

Ingredienti: 320 g fave già cotte con un filo d’olio, un po’ di cipolla e il sale / cipolla, olio evo, sale / 160 g formaggio spalmabile / semi di sesamo / semi di papavero / semi di girasole Frullare le fave ed incorporarvi con le fruste il formaggio spalmabile (sostituibile con le patate lesse o la ricotta). Il composto sarà alquanto sodo e sarà il caso di azionare il cutter ad intermittenza. Formare le praline, prelevando il composto con un porzionatore per gelati riempito a metà (o uno scavino) e rotolarle nei semi prescelti (o in alternativa nella granella di nocciole, noci e mandorle). [Ricetta liberamente tratta da La cucina italiana]

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tabulè con verdure crude e filetti di tonno [ croce-delizia.blogspot.com ]

Ingredienti: cous cous precotto, 2 bicchieri / limoni, 2 / pomodori maturi, 500 g / cipolla rossa, 1 / peperone rosso, ½ / peperone giallo, ½ /cetriolo, 1 / filetti di tonno sott’olio / olio, 5/6 cucchiai di olio / prezzemolo, un bel mazzetto menta fresca, qualche foglia / sale, pepe Tagliate finissimi i pomodori, il cetriolo, i peperoni e la cipolla e mescolateli in un’isalatiera con il loro sugo. Aggiungete il cous cous, l’olio il sale ed il succo di limone. Mischiate bene e lasciate in frigorifero almeno 3 o 4 ore prima di servire poichè il cous cous dovrà “cuocersi” e gonfiare grazie all’acqua di vegetazione delle varie verdure. Prima di servire aggiungete la menta e prezzemolo tritati fini ed il tonno sott’olio. Consiglio: potete preparare l’insalata alla sera, conservarla in un contenitore di vetro e portarla in tavola il giorno successivo.


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battuta di fassone e ovetto di quaglia [ giardinociliegi.blogspot.com ]

La carne cruda all’Albese, detta anche insalata di carne cruda, è indubbiamente un grande classico della tradizione delle Langhe: tartare di vitello (in Piemonte è il taglio di coscia rotonda) condita con olio extravergine dal sapore delicato e fruttato, sale marino, pepe nero e succo di limone. La carne veniva lasciata marinare per assorbire tutti i profumi, compreso quello dell’aglio tagliato a fettine e poi rimosso prima del servizio. Una bella grattata di tartufo per impreziosire il tutto. Io preferisco la versione tritata, e per proporne una variante si può optare per quella battuta al coltello (il macellaio si arma di santa pazienza e la trita con un affilato coltello). Poi in un guizzo di fantasia, per questa volta si è trasformato in un nido per contenere un ovetto di quaglia con l’aggiunta di “finta paglia” di parmigiano grattugiato. E volete anche sapere come abbiamo ottenuto i riccioli dorati? Curiosi! Profumata scorza di limone ... E le foglioline? Riuscite a riconoscerle? Sono tenere foglioline di melissa erba aromatica con delicate note agrumate che viene utilizzata spesso e volentieri per aromatizzare insalate miste (ad esempio mix di cereali, legumi e ortaggi).

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salame al cioccolato [ monpetitbistrot.blogspot.com ] Ingredienti: 170 g di biscotti tipo digestive/biscotti secchi / 140 g di zucchero semolato / 4 tuorli d’uovo (uova medie) / 80 g di buon burro / 80 g di cacao amaro in polvere Van Houten / 2 cucchiaini di liquore al caffè (facoltativi) / zucchero a velo per finire il dolce Sbriciolate i biscotti e metteteli da parte (non troppo finemente, anche grossolanamente va bene, è necessario rimangano dei pezzettoni, che ricorderanno i pezzetti di lardo presenti nel salame). Fate questa operazione con le mani e non con il mattarello altrimenti rischiate di ridurli in polvere troppo fine. A questo punto montate i tuorli con lo zucchero sino a ottenere una spuma gonfia di colore chiaro, quindi incorporate il burro a piccoli pezzetti ammorbidito (fate questa operazione col microonde o semplicemente lasciate il burro fuori dal frigo almeno per mezz’ora prima di utilizzarlo in modo che si ammorbidisca da solo). Ora incorporate il cacao amaro setacciandolo, e i cucchiaini di liquore al caffè. Incominciate ad incorporare i biscotti spezzettati con l’aiuto di una spatola di gomma dura. L’impasto dovrà risultare ben asciutto. Su di un foglio di carta stagnola cominciate a versare il composto, ricopritelo di stagnola su di un lato e con le mani “arrotondatelo” compiendo un movimento come se steste usando un mattarello. Riponete in freezer per un’ora, altrimenti in frigorifero per almeno 2 ore (tutto dipende dalla temperatura dell’ambiente, ovviamente se farà caldo ci metterà di più a indurirsi). Una volta pronto fate rotolare il salame su un abbondante quantità di zucchero a velo ed eliminate la quantità in eccesso. Riponete comunque in frigorifero fino a mezz’ora prima di servire.


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exotic fresh fruit salad [ menta-piperita.blogspot.com ]

Ingredienti: 1 noce di cocco / 4/5 fragole mature / 1 mango / 1 papaya / 2/3 kiwi / 1 cucchiaino di zucchero di canna / polvere di cocco disidratato / opzionale: 1 pizzico di cannella / succo di lime / foglie di menta per guarnire Con un coltello, praticate un forellino in una delle depressioni nere sull’ estremità del vostro cocco (che corrisponde alla parte meno dura) e versate tutto il latte di cocco in un bicchiere. Dopodichè, aiutandovi con un martelletto, spaccate il cocco a metà (state attenti perchè questa operazione richiede molta attenzione per evitare di farsi male!). A questo punto potete estrarre la polpa del cocco con un coltellino, utilizzarne una parte per la vostra macedonia e servirvi della scorza come “contenitore”, oppure mangiare la polpa successivamente e servire in ogni caso la macedonia nella “ciotola” di cocco. Tagliate a pezzetti la frutta, mescolatela con un cucchiaino di zucchero di canna, un pizzico di cannella, un cucchiaio del latte di cocco che avete precedentemente estratto ed un po’ di succo di lime (l’aggiunta di zucchero e cannella dipende in larga misura dai vostri gusti). Dopodichè, porzionate la frutta nelle noci di cocco. Spolverizzate con un po’ di cocco in polvere e guarnite a piacere con fragole intere e qualche fogliolina di menta.

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gustosamente.blogspot.com


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libri da regalare e regalarsi Non esiste programma di vacanza piĂš bello che proporsi di non leggere neppure un rigo, e dopo, niente di piĂš piacevole che, al momento opportuno e con un libro veramente attraente, tradire il bel programma. - Hermann Hesse -

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MUFFIN e DOLCETTI

Il burro salato

MARMELLANDIA

Listino: € 8,90

Listino € 12,00

Listino: € 12,00

Autore: Aa.Vv.

Autore: Fattorie Fiandino

Autore: Gambassi Cinzia

Editore: Gribaudo

Editore: Araba Fenice

Editore: Antonio Vallardi

Data uscita: 11/05/2011

Data uscita: 05/2011

Data uscita: 14/04/2011

Pagine: 224, rilegato, Illustrato

Pagine: 6, brossura

Pagine: 319, brossura

Lingua: Italiano

Lingua: Italiano

Lingua: Italiano

Esiste forse qualcosa di più squisito ed evocativo del profumo di un dolce appena sfornato, soprattutto se decorato con una copertura cremosa, con glassa colorata o con frutta fresca? Questo libro propone tantissime, invitanti ricette per preparare muffi n, dolcetti, tartellette e biscotti. Ideali da servire per la prima colazione, per la merenda dei bambini o in occasione di un tè con le amiche, ma anche per occasioni speciali come matrimoni, battesimi, compleanni, o qualunque altro lieto evento da festeggiare “alla grande”.

Il libro nasce dalla fantasia dei migliori food-blogger italiani che, grazie alla collaborazione di Sandra Salerno, si sono cimentati nell’impresa creativa di reinterpretare il burro salato all’interno di un contest appassionato e dal titolo eloquente: L’ingrediente segreto. E chi poteva essere il promotore di questa iniziativa se non Fattorie Fiandino? Gli artefici del primo burro salato italiano al 100%, il Burro 1889, frutto dell’incontro tra la tradizione casearia piemontese e il fior di sale delle saline siciliane Culcasi di Trapani (Presidio Slow Food). Il libro raccoglie le migliori 32 ricette selezionate all’interno del concorso, corredate dalle immagini scattate dagli stessi blogger. 32 ricette per 32 blogger, dunque, che personalizzano, ognuno con la propria creatività e il proprio profilo web, le pagine del libro.

“Marmellandia”, ovvero “il mondo delle marmellate”, è dedicato a chi ama i prodotti della gastronomia preparati secondo la tradizione, ma è incuriosito anche da qualche escursione nella sperimentazione golosa. Perché il mondo delle marmellate e della frutta conservata oggi non si limita a rallegrare le prime colazioni e a fornire materiale per torte e crostate, ma regala un raffinato abbinamento ai piatti di formaggi, carni, salumi. In questo libro le possibili procedure per ottenere le più squisite confetture con poca spesa, minima fatica e grandi risultati utilizzando tutti i tipi di frutta di stagione, ma anche verdure e perfino fiori. E poi tante ricette per riutilizzare le conserve ottenute.


LA MIA CUCINA GARIBALDINA

UN FILO D’OLIO

DOLCI LEGGENDE

Listino: € 20,00

Prezzo: € 14,00

Prezzo: € 13,90

Autore: Igles Corelli

Autore: Simonetta Agnello Hornby

Autore: Eliana Giuratrabocchetti

Editore: Gribaudo

Editore: Sellerio

Editore: Red Edizioni

Data uscita: 20/04/2011

Data uscita: 21/04/2011

Data uscita: 14/04/2011

Pagine: 144, rilegato, Illustrato

Pagine: 204, brossura, Illustrato

Pagine: 96, brossura, Illustrato

Lingua: Italiano

Lingua: Italiano

Lingua: Italiano

L’amore per la tradizione gastronomica italiana, rivisitata con estro e originalità, e l’attenzione prestata alla scelta degli ingredienti sono alla base della fi losofi a di Igles Corelli, chef vulcanico e intraprendente che da anni riceve riconoscimenti a livello italiano e internazionale. La sua arte culinaria, detta “alla garibaldina”, consiste nel preparare i piatti avvalendosi dei migliori prodotti della Penisola, scelti in base allo scopo, con particolare attenzione all’eccellenza rappresentata dai presidi Slow Food. Nella prima parte del volume Igles Corelli espone la sua particolare interpretazione della cucina italiana, che valorizza tutti i prodotti del territorio sfuggendo la logica un pò modaiola del chilometro zero; offre inoltre consigli per fare la spesa in modo più consapevole e razionale. In particolare, insiste sul concetto di stagionalità, ossia sull’importanza di preparare una ricetta in base al periodo di reperibilità del prodotto. La seconda parte del libro presenta le ricette, suddivise per portata e accompagnate da brevi approfondimenti su alcuni degli ingredienti fondamentali, per i quali lo chef spiega il motivo della scelta.

Tra i sapori e profumi delle ricette di casa Agnello ci sono quelli, mai nostalgici ma sempre intensi e fragranti, del tempo trascorso a cui il talento della scrittrice dona il gusto dell’eterno presente della vita. «Da anni desideravo trascrivere le ricette dei dolci di nonna Maria, annotate da lei in un quadernetto con le pagine numerate e corredato di indice, un libro vero e proprio. Avevo in mente un lavoro a quattro mani con mia sorella Chiara; nonostante da quarant’anni viviamo in isole diverse, ogni estate ci ritroviamo a Mosè – la nostra campagna – e cuciniamo ancora come ci hanno insegnato mamma e zia Teresa.[...] L’idea era quella di far rivivere la cultura della tavola di casa nostra attraverso le sue ricette, fotografie d’epoca e alcune pagine “narrative” per le quali avrei attinto ai nostri ricordi e ai racconti di mamma». Le ricette qui raccolte sono quelle degli anni e delle villeggiature delle due sorelle. E dalle pagine del ricettario familiare, limate dall’uso e dagli aneddoti, riaffiora tutto un mondo perduto di personaggi, di atmosfere e di sensazioni, i molti fantasmi benevoli che affollavano i giorni assolati di due bambine, in una grande casa padronale di metà Novecento. Tra i sapori e profumi delle ricette di casa Agnello ci sono quelli, mai nostalgici ma sempre intensi e fragranti, del tempo trascorso a cui il talento della scrittrice dona il gusto dell’eterno presente della vita.

Dalla Sacher ai Babà, dalla torta SaintHonoré alla Zuppa inglese, dalle meringhe al Panettone, questo libro presenta una raccolta di ricette di dolci celebri in tutto il mondo, spiegate passo passo e illustrate da splendide fotografie, in una vera festa per il gusto e per gli occhi. Ma soprattutto, di ciascuno di questi favolosi dessert l’autrice ci racconta origini, storia, leggende e curiosità, guidandoci attraverso un viaggio appassionante alla scoperta di ricette segrete tramandate di generazione in generazione, di dolci ispirati a grandi regine o nati per un errore in cucina. Un libro che conquisterà tutti i golosi (e non solo).


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www.essenzadicannella.com


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a tutto barbeque Hanno quel “qualcosa in più” i cibi cotti direttamente sul fuoco o su una piastra rovente. Stuzzicano l’appetito e diventano ancor più gustosi e saporiti, se li accompagniamo con golose e profumate salse.

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gattoghiotto.blogspot.com


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polpettine di patate alla brace con salsa allo yogurt e timo selvatico gattoghiotto.blogspot.com

Ingredienti per 10 polpettine: 4 patate piuttosto piccole / 1 zucchino (o due piccolini) / 1 carota / 1 cipollotto / 1 uovo / timo (io selvatico) / parmigiano grattugiato q.b. / pangrattato q.b. / olio evo / sale e pepe Per la salsa / 1 cucchiaio di yogurt bianco magro / 2 cucchiai abbondanti di maionese / timo (io selvatico)

Lessare le patate in acqua bollente salata. Pulire e tagliare le verdurine a cubetti piccoli piccoli (anche il cipollotto) e farli rosolare in poco olio evo, aggiungere eventualmente un goccino di acqua e farli stufare, regolare di sale e di pepe. Pelare le patate e schiacciarle bene con una forchetta o con uno schiacciapatate in modo da ottenere un composto omogeneo. Aggiungervi le verdurine, le foglioline di timo già lavate, l’uovo, 1 cucchiaio di parmigiano, 1 cucchiaio di pangrattato, sale e pepe e poi mescolare bene il tutto,

quindi aggiungere gradualmente parmigiano e pangrattato e mescolare finchè il composto raggiungerà una consistenza tale da poterlo lavorare con le mani. Formare quindi delle palline uguali ed appiattirle leggermente. Metterle in frigo per una mezzora circa. Grigliarle sul barbecue per circa 2 o 3 minuti per lato, stare attenti a girarle per non romperle. Servirle con la salsa ottenuta con 1 cucchiaio di yogurt bianco magro, 2 cucchiai di maionese e timo.

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aliciotta82.blogspot.com


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Ingredienti per 4 persone 8 filetti di petto di pollo Per la marinatura: olio di oliva / succo di limone (o lime) / zenzero / sale / pepe nero Per la salsa satay: 50g di arachidi non salati (peso sgusciato e pulito) / un cucchiaino di succo di limone (o lime) / 100ml di acqua fredda / prezzemolo fresco (o coriandolo fresco) / qualche bacca di coriandolo / 2 cucchiai di passata di pomodoro (o poco concentrato) / 1 spicchio di aglio / olio qb (non evo)

pollo allo zenzero in salsa satay aliciotta82.blogspot.com

Tagliare a straccetti il pollo e formare gli spiedini. Mischiare tutti gli ingrenti per la marinatura e farvi marinare gli spiedini per almeno un’ora, meglio tutta la notte. Preparare la salsa satay frullando tutti gli ingredienti del primo gruppo (arachidi, limone, acqua, prezzemolo, coriandolo) fino ad avere una salsa liscia. In un pentolino, scaldare l’aglio pestato (o tritato, se preferite), rimuoverlo e aggiungere il mix di arachidi tritati e il pomodoro e far scaldare mescolando per non far attaccare. Grigliare gli spiedini e servire con la salsa satay.

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laperavolpina.blogspot.com


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gamberoni alla griglia in salsa piccante laperavolpina.blogspot.com

Ingredienti per 4 persone: 12 gamberoni / 4 cipollotti / 2 spicchi d’aglio / un cucchiaio di scorza di limone a julienne / un cucchiaio di aceto balsamico di Modena / olio extravergine di oliva / ½ cucchiaino di semi di coriandolo Per la salsa piccante 150 g di zucchero semolato / 125 ml di acqua / 2 peperoncini rossi Cayenna freschi / un cucchiaino di scorza di limone tritata finemente (solo la parte gialla) / 80 ml di succo di limone / un cucchiaio di maizena

Sgusciate i gamberoni lasciando la testa e l’ultima parte della coda per poterli infilzare bene nello spiedino, eliminate anche il filo scuro sulla schiena. In una ciotola mescolate l’aglio schiacciato con la scorza di limone, l’aceto balsamico, i semi di coriandolo e l’olio. Cospargete con questa marinatura i gamberoni, mescolate bene, coprite con pellicola e sistemate in frigorifero a marinare per 3 ore. Trascorso il tempo necessario, togliete i gamberoni dalla marinatura e sistemateli su carta da cucina. Tagliate la parte verde dei cipollotti in tronchetti di circa 5 centimetri ciascuno. Infilzate ora tre gamberoni per spiedino e chiudete con il bastoncino di cipollotto.

Preparate la griglia e cuocete gli spiedini sino a quando i gamberoni non prenderanno un bel colore vivo. Servite gli spiedini con la salsa piccante. Salsa piccante: Mescolate lo zucchero e l’acqua in una piccola casseruola. Mettete sul fuoco e girate fino a far sciogliere lo zucchero, senza far bollire. Aggiungete la scorza di limone e i peperoncini tritati fini. Lasciate cuocere cinque minuti quindi aggiungete il succo di limone e per ultima la maizena continuando a mescolare fino a farla ben assorbire. Lasciate raffreddare la salsa e servite cospargendo i gamberoni grigliati.

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feelcook.blogspot.com


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calamari alla piastra con salsa agrumata feelcook.blogspot.com

Ingredienti per 4 persone: 16 calamari / 100 ml. di olio EVO 2 cucchiai di olio all’aglio / 5 capperi / 3 acciughe / 10 olive taggiasche / un ciuffo di prezzemolo / 1/2 limone / 1/2 arancia / sale e pepe q.b

Pulite i calamari tirando delicatamente la testa, finché si staccherà con tutte le interiora dalla sacca; eliminate l’osso di cartilagine, togliete la pelle e sciacquate sotto l’acqua corrente. Con un coltello separate le interiora e gli occhi dai tentacoli, togliete anche il becco e lavate tutto molto bene. Per la salsa: emulsionate con il minipimer l’olio EVO, l’olio all’aglio, i capperi, le olive, il succo del limone e dell’aran-

cia, il prezzemolo e le acciughe. Regolate di sale e pepe la salsina ottenuta e tenete da parte. Scaldate molto bene una piastra di ghisa, irrorate con un filo di olio EVO i calamari (io ne ho previsti 4 a testa), infilzateli con due spiedini e adagiateli insieme ai tentacoli sulla piastra. Cuoceteli 3/4 minuti per lato e quando saranno cotti impiattateli e conditeli con la salsa preparata.

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salsa verde aroma www.essenzadicannella.com

Ingredienti per 4 persone: foglie di basilico / foglie di menta / rametto di prezzemolo / olio / limone / sale / pepe

Questa non è una vera e propria ricetta, non è niente di speciale né di straordinario, ma volete mettere il piacere e anche il gusto di una carne cotta alla griglia invece che in padella! Insieme alla carne abbiamo grigliato delle patate e delle zucchine, entrambe panate con olio d’oliva, pangrattato e aromi. Il tutto accompagnato da una comunissima salsa verde composta da basilico, menta e prezzemolo. Questo è l’unico modo in cui noi preferiamo gustare il grigliato. Per preparare la salsa bisogna lavare e asciugare i vari aromi. Porli all’interno di un mixer, aggiungere gli altri ingredienti sopra elencati e ridurre il tutto.

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pesche grigliate con riduzione di Malvasia www.mypaneburroemarmellata.com

Ingredienti per 4 persone: 2 pesche / panna o gelato fiordilatte (per gli intolleranti al lattosio: panna di soia o gelato fiordilatte al latte di riso) / riduzione di Malvasia / foglioline di menta per decorare Per la riduzione di Malvasia: 2 cucchiai di Malvasia / 1 cucchiaio di zucchero di canna

Lavate, sbucciate, denocciolate e tagliate a metà le pesche.Arroventate una griglia e grigliatele rigirandole spesso. Per grigliarle bene ci vorranno all’incirca 4 minuti. Una volta pronte, disponetele sul piatto di portata e mettete da parte. Montate leggermente la panna (non zuccherata) e disponetela al centro di ogni pesca. Fate la stessa cosa se invece preferite gelato o altro. Irrorate senza esagerare, con la riduzione di Malvasia preparata precedentemente e decorare con una fogliolina di menta.

Per la riduzione di Malvasia: Sciogliete lo zucchero di canna nel vino, in un pentolino. Fate ridurre, ma non caramellare a fiamma bassa (5 minuti circa). Deve risultare un composto denso, trasparente e profumato. Rimuovere dal gas e far intiepidire leggermente. In questo caso, la fogliolina di menta va messa dopo l’uscita dal congelatore. Nota: In estate, risulta molto più delicato e fresco se passato per 15 minuti in freezer, tirato fuori 5 minuti prima dell’assaggio e poi servito.

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I love insalata Le insalate non sono solo quelle che vi preparate quando avete voglia di qualcosa di sano o non avete molto tempo a disposizione. Possono mischiare la frutta alla verdura, giocare con carne, pesce e formaggi e diventare cosĂŹ uno sfizioso piatto unico, molto creativo e divertente da portare in tavola.

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insalatina con caprino croccante ai pinoli e menta gattoghiotto.blogspot.com Ingredienti per 2 persone: 100 g di insalatina mista (rucola, spinacino, valeriana, bietina rossa, insalatina rossa) / 15 pomodori datterini / 80 g di caprino fresco / 1 cucchiaio di olive taggiasche / 20 g di pinoli / 2 rametti di menta fresca / 3 cucchiai di olio evo al limone / 2 cucchiai di aceto balsamico di qualitĂ / Sale

Preparare una vinaigrette emulsionando olio, aceto balsamico e sale. Tritare i pinoli con le foglioline di menta. Tagliare il caprino a fettine spesse 1 cm, oliare il bordo di ciascuna fettina e rotolarle nel trito di pinoli e menta. In una ciotola sistemare l’insalata, le olive taggiasche, i datterini tagliati a metà e condire con la vinaigrette. Adagiarvi sopra i rotolini di caprino e servire.

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insalata di patate e ravanelli [ zuccheroeviole.blogspot.com ] Ingredienti per 2 persone: 3 patate medie / 1 mazzetto di ravanelli con le foglie / punte di asparagi qb (cotte ma al dente) / panna acida qb / sale, pepe / olio evo qb Alcune annotazioni: questa insalata si presta a moltissime varianti, per esempio si può sostituire la panna acida con la maionese, e le foglie di ravanello con della rucola, gli asparagi possono esserci o no. Basta solo un pò di fantasia. Le quantità sono indicative, anche queste vanno a gusto personale. Io vi ho dato solo la mia versione!

Lavare bene le patate, pelarle e tagliarle a pezzi abbastanza regolari di circa 2 cm per lato (solo per dare un’ordine di grandezza!). Cuocerle al vapore finchè saranno tenere ma senza disfarle. In alternativa si possono bollire le patate con la buccia e successivamente pelarle e tagliarle a pezzi. In questo modo le patate quando andrete a mescolarle di disferanno un pò di più ma è buona anche così. Lavare bene le foglie dei ravanelli, mondarle tenendo quelle più fresche e verdi, asciugarle bene e tritarle. Lavare anche i ravanelli e asciugarli bene. In una boule, mescolare le patate alle foglie dei ravanelli e condire

con un pò d’olio, sale e pepe. Aggiungere qualche cucchiaio di panna acida (secondo i propri gusti) e mescolare bene. Sistemare in un piatto da portata, aggiungere le punte di asparagi e qualche ravanello intero o se preferite a rondelle sottili se sono grandi (i miei erano piccoli) e servire in tavola. Più facile di così!

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insalata di pollo al balsamico con stracciatella di caprino e olive [ menta-piperita.blogspot.com ] Ingredienti per 4 persone: 3 petti di pollo grigliati (se avete tempo a disposizione, la carne può essere precedentemente marinata) / 1 cespo di lattuga / 1 mazzetto di rucola / 2-3 carote / 10-12 pomodorini / 50 ml circa di aceto balsamico / 1 cucchiaino di zucchero / sale q.b. / olio evo q.b. / crostini (o baguette a fette) / 200 g circa di caprino / qualche cucchiaio di latte / una decina di olive nere mezzo porro Per la marinatura del pollo: il succo di mezzo limone / mezzo bicchiere di vino bianco / timo e rosmarino a piacere / sale e olio q.b.

Se optate per la marinatura della carne, partite da qui: mescolate il succo di limone con poco olio d’oliva, il vino e il sale. In un piatto abbastanza profondo sistemate i vostri petti di pollo e ricopriteli con il liquido. Aggiungete timo e rosmarino, coprite con pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per almeno 2/3 ore prima di iniziare la cottura. Ultimata la marinatura, togliete i petti di pollo dal frigorifero. Riscaldate sul fuoco una griglia che avrete spennellato con poco olio d’oliva. Quando la griglia sarà sufficientemente calda, adagiatevi i petti di pollo e fare cuocere bene da ambo i lati per una decina di minuti. A cottura utlimata, togliete dal fuoco e tagliate a striscioline di 2/3 cm di larghezza. Se decidete di non optare per la marinatura, potete grigliare immediatamente i petti di pollo, avendo cura di spennellarli con rosmarino, olio, sale e un po’ di limone. Nel frattempo lavate la lattuga e spezzettatela, pulite la carote e tagliatele a cubetti. Lavate anche la rucola, i pomodori e tagliate questi ultimi a metà. Unite tra di loro

le verdure, impiattatele e adagiatevi sopra le striscioline di petto di pollo. Versate l’aceto balsamico in un pentolino insieme allo zucchero. Portate a cottura mescolando e lasciate ridurre sul fuoco per qualche minuto. Lasciate raffreddare, dopodichè versate la crema al balsamico sul pollo. Stemperate il caprino in una ciotola con qualche cucchiaio di latte (dovrete ottenere una crema liscia, ma non eccessivamente densa). Affettate finemente il porro ed unitelo al caprino insieme a due cucchai di olio evo e un po’ di pepe nero. Sminuzzate le olive nere che avrete precedentemente denocciolato e unitele alla crema prima di servire. L’insalata può essere condita a piacere con sale e olio evo. Accompagnatela con la stracciatella di caprino e olive spalmata su crostini (sostituibili con fettine di baguette leggermente abbrustolite).

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insalata di gamberetti, asparagi e zucchine con avocado [ www.anemoneincucina.com ] Ingredienti per 4 persone: 500g gamberetti sgusciati / 500g asparagi sottili / 2 zucchine / 1 avocado / vino bianco secco 2 bicchieri / succo di limone 4 cucchiai / olio e.v.o. 4 cucchiai / prezzemolo tritato 1 cucchiaio / erba cipollina q.b. / sale e pepe q.b.

Copio/incollo da “Insalate” de la Grande Cucina del Corriere della Sera.

Mondare gli asparagi eliminando la parte finale del gambo e lavarli sotto acqua corrente. Raccoglierli in un mazzo e legarli con spago da cucina, quindi porli in una pentola alta e stretta; versare nella pentola acqua già calda fino a tre quarti dell’altezza degli asparagi, la cui estremità superiore non dovrà essere immersa bensì cuocere a vapore. Salare, portare a bollore e lessare per 12 minuti circa. Prelevare gli asparagi, slegarli e tenerli da parte; cuocere nella loro acqua di cottura le zucchine, lavate e spuntate, per 10 minuti. Prelevarle con un mestolo forato e tenerle da parte. Versare nella pentola il vino bianco, riportare a

bollore e tuffarvi i gamberi; cuocere per 5 minuti. Sbucciare l’avocado e tagliarlo a tocchetti, da irrorare con due cucchiai di succo di limone per non farli annerire. Tagliare le zucchine a rondelle e gli asparagi prima a metà nel senso della lunghezza e poi a pezzetti di circa 4 cm. Riunire tutti gli ingredienti in un’insalatiera e mescolare. Condire con un’emulsione preparata sbattendo insieme il rimanente succo di limone, l’olio, un pizzico di sale e una macinata di pepe; profumare con il prezzemolo tritato e l’erba cipollina sminuzzata e mescolare ancora brevemente. Disporre su piatto da portata e servire.

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insalata al miele [ laformuladelbiscotto.blogspot. com ]

Ingredienti per 4 persone: 1 cespo lattuga brasiliana / 150 gr scamorza affumicata / 1 pera 50 gr noci / 1 cucchiaio olio /150 gr speck a cubetti / 1 cucchiaino miele /per condire / 2 cucchiai olio / il succo di 1/2 limone / 1 cucchiaino miele / sale

Lavare e tamponare la lattuga. Pelare la pera e affettarla sottile con un pelapatate. Tagliare la scamorza a cubetti e spezzettare le noci. Far soffriggere lo speck con un cucchiaio d’olio e il miele finché è croccante. Mettere insieme tutti gli ingredienti e condire con un’emulsione di olio, limone, sale e miele.


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Girondine [ pasticcigourmet.blogspot.com ] Ingredienti: misticanza / valerianella / kiwi/ fragole / more / qualche mandorla / formaggio Roquefort (formaggio francese erborinato e Copio/incollo da “Insalate” de la molto saporito) Grande Cucina del Corriere della Sera.

Lavate e pulite le fragole, sbucciate il kiwi e tagliateli a tocchetti. Tagliate il formaggio a dadini e condite tutti gli ingredienti con sale, olio d’oliva extravergine e aceto di mele (o balsamico se preferite). A seconda della stagione potete poi variare la frutta. Gli ingredienti base sono la misticanza, la valerianella ed il roquefort. D’inverno vi consiglio di provarla con l’arancia tagliata a fettine sottilissime (con la mandolina), le pere e il caco-mela! Se vi piacciono, potete aggiungere anche dei peperoni crudi tagliati a tocchetti!

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gelati e semifreddi Quando il caldo diventa insopportabile, ma non riusciamo a rinunciare al dessert, ecco che il gelato diventa protagonista. Cremoso e soffice per coppe multigusto, o ghiacciato per sorbetti rinfrescanti. E per gli ospiti? Un semifreddo che li conquisterĂ .

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sorbetto alla fragola [ www.maky-lab.com/zenzero ]

Ingredienti: 125ml di acqua / 225g di zucchero a velo / 500g di fragole mondate e lavate

In un pentolino fate uno sciroppo con lo zucchero e l’acqua. Nel frattempo frullate le fragole. Setacciate bene il succo e la polpa in un colino a maglia fitta aiutandovi se necessario con una spatola di gomma. Quando lo sciroppo si sarà raffreddato unitelo alla purea di fragole mescolando bene. Raffreddate il composto in frigorifero per almeno 4 ore. Trascorso questo tempo versatelo nel mantecatore in funzione (per evitare la formazione di grumi) miscelandolo per 25 minuti. Consumare freddo.

Suggerimenti: Per avere una resa migliore vi consiglio di consumare il sorbetto dopo averlo messo per almeno un’ora nel congelatore. La base del sorbetto si può conservare in frigorifero per tre giorni.

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Semifreddo alla vaniglia con coulis di lamponi [ fruitsandvegetableseng.blogspot.com ]

Ingredienti: Per il coulis di lamponi: 200 gr di lamponi / 100 gr di zucchero Per il semifreddo: 4 tuorli di uovo / 1 uovo / 100 gr di zucchero / 1 baccello di vaniglia / 400 ml di panna per dolci

In un piccolo tegame, unire lamponi e zucchero. Cucinare su calore basso finché lo zucchero non sarà sciolto e la salsa di lampone comincia ad addensare. Lasciare raffreddare a temperatura ambiente. In una ciotola di vetro resistente al calore, mescolare i tuorli d’uovo, l’uovo intero e lo zucchero. Con un coltello, tagliare per il lungo un baccello di vaniglia e raschiarne i semi. Aggiungere i semi di vaniglia alle uova. Mettere uova e zucchero su un pentolino a bagnomaria e cuocere mescolando continuamente finché le uova cominciano ad adden-

sare. Toglierlo dal fuoco e metterlo da parte. Montare la panna e aggiungerla delicatamente alla mistura di uovo. Coprire lo stampo rettangolare con pellicola e poi versare la mistura di panna e uova. Aggiungere la salsa di lampone e mescolare un po’ per incorporarla. Mettere in freezer per 3 o 4 ore, o meglio, tutta la notte. Quando si sarà solidificato, sformare il semifreddo, liberarlo dalla pellicola delicatamente e servirlo a fette, in piatti individuali, accompagnato da lamponi freschi.

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semifreddo ciocco-caffè con salsa al caramello salato [ deliciousshots.blogspot.com ] Ingredienti: Per il semifreddo: 1/2 tazza di cacao amaro in polvere / 2 tazze di panna fresca / 1/2 tazza di zucchero / / uova / 3 cucchiai di zucchero a velo / 1 tazza di pistacchi sbucciati / 1 cucchiaio di caffè solubile, sciolto in 1/2 cucchiaio di acqua calda Per la salsa al caramello: 1 tazza di acqua / 2 tazze di zucchero semolato / 4 cucchiai di burro / 1 tazza di panna / 3/4 di tazza di latte intero / ¼ di cucchiaino di sale marinodi zucchero / 1 baccello di vaniglia / 400 ml di panna per dolci

Rivestire uno stampo da plum-cake con carta da forno o pellicola e metterlo da parte. Scaldare 1 tazza di panna in un tegamino. In una ciotola, mescolare insieme lo zucchero, la polvere di cacao, il caffè e i tuorli di uovo. Lentamente, versare la crema calda nella mistura e mescolare continuamente fino a che si sarà amalgamata. Versare di nuovo la mistura nel tegame e cuocere su calore basso, mescolando continuamente finché non si sarà rappresa, approssimativamente 3 minuti, facendo attenzione a non portarla a bollore. Togliere la crema dal fuoco e coprirla con pellicola a contatto, farla raffreddare. Montare gli albumi a neve fermissima. In una ciotola pulita, montare la panna rimanente, aggiungere lo zucchero a velo un po’ alla volta e continuare a montare la panna fino a che non diventa soda e lucente. Unire delicatamente alla panna la crema di cioccolato, poi gli albumi a neve. Unire la granella di pistacchio e trasferire il tutto nello stampo

preparato prima. Coprire il semifreddo con la pellicola e mettere in freezer per almeno 24 ore. Per il caramello salato: Mescolare l’acqua e lo zucchero in una grande casseruola dal fondo spesso. Cuocere a calore basso finché lo zucchero si scioglie poi aumentare il calore e portare a bollore finché lo zucchero diventa castano dorato, approssimativamente da 10 a 15 minuti. Versare lo sciroppo nel burro. Una volta che il burro è sciolto, versare lentamente la panna e il latte (che formerà tante bolle in superficie) e continuare a cuocere per un altro minuto o due. Aggiungere il sale e mescolare bene.

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gelato all’arachide [ laformuladelbiscotto.blogspot.com ]

Ingredienti per 1 kg di gelato: 150 gr arachidi (al netto degli scarti) - 25 gr mandorle sgusciate e spelate - 200 gr zucchero - 2 uova intere - 400 ml panna fresca - 300 ml latte - 1/2 baccello vaniglia - 1 pizzico sale

Sgusciare le arachidi e farle tostare insieme alle mandorle per 5 minuti a 180°. Tritare in un robot le arachidi e le mandorle con lo zucchero fino a ottenere una pasta oleosa (ci vogliono quasi 5 minuti). Sbattere le uova con i semini della vaniglia e il sale, nel frattempo portare a bollore il latte e la panna con il baccello di vaniglia. Aggiungere a filo la panna e il latte ai tuorli continuando a sbattere. Rimettere il tutto in un pentolino,

scaldare facendo attenzione a non far bollire la crema. Fuori dal fuoco aggiungere la pasta di arachidi e mescolare molto bene finchè è ben amalgamata. Far raffreddare e lasciare in frigorifero almeno mezza giornata. Mettere nella gelatiera e servire. Se non si possiede la gelatiera mettere in freezer possibilmente in un recipiente in metallo. Mescolare energicamente ogni mezz’ora per 3 ore.

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gelato al caffé con pasta di speculoos e speculoos [ viadellerose-miceli.blogspot.com ] Ingredienti: 500 ml di panna fresca - 375 ml di latte intero fresco - 60 g di pasta di speculoos (nel caso non la troviate potrete utilizzare al posto 60 g di speculoos ridotti in polvere) - 80 g di zucchero + 20 g di glucosio (oppure 100 g di zucchero) - 1 cucchiaio di estratto di caffé (oppure un cucchiaio di caffé liofilizzato) - 6 speculoos sbriciolati

Fate sciogliere lo zucchero ed il caffé liofilizzato (o l’estratto) in un pentolino nel latte riscaldandolo poco, aggiungete parte della panna fresca (fuori dal gas) e mescolate la pasta di speculoos fino a scioglierla. Versate il resto della panna e mettete il tutto nella turbina della gelatiera. Azionate il programma. Prima del termine (circa 2mn) aggiungere i biscotti sbriciolati grossolanamente. Versate in un bac e conservate in congelatore.

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mojito ice cream [ quartosensocafe.blogspot.com ] Ingredienti: 30 gr di albume - 100 gr di zucchero di Canna - 300 gr di acqua naturale - 100 gr di Rum bianco il succo di un lime - 1/2 lime tagliato a pezzettini - 25 foglie di menta fresca - qualche rametto di menta per la guarnizione finale

Ponete l’albume in un’ampia ciotola e sbattetelo leggermente con delle fruste elettriche. Aggiungete tutti gli altri ingredienti: lo zucchero di canna, l’acqua, il Rum bianco, il succo di un lime, 1/2 lime tagliato a piccoli pezzetti e le foglie di menta lavate e tagliate a pezzetti. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e poneteli nella vostra gelatiera. Regolate il timer ed attendete fino al suono del campanellino (la mia Simac anni ‘70 ereditata da mamma e papà funziona così!). Estraete il gelato e ponetelo in bicchieri di vetro, decorate con pezzetti di lime fresco e rametti di menta.

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piccoli semifreddi “After Eight” [ laricettadellafelicita.blogspot.com ] Ingredienti per 3 monoporzioni: 200 ml di panna vegetale zuccherata - 1 albume - 100 gr di ciocco fondente al 70% di cacao 4 cucchiai di zucchero a velo - 8 rametti di menta fresca

Prepariamo lo sciroppo: laviamo velocemente le foglie di menta sotto l’acqua e asciughiamole con carta da cucina. In una padellina mettiamo mezzo bicchiere d’acqua, lo zucchero a velo e metà delle foglie di menta e facciamo bollire fino a che non si riduce della metà. Spegniamo, filtriamo e mettiamo da parte. Lo sciroppo sarà profumatissimo e di un bel verde delicato... niente a che vedere col verde smeraldo di quello industriale!

a neve fermissima, uniamo a filo lo sciroppo continuando a montare, fino ad ottenere una sorta di meringa verde. Preleviamo dalla panna due cucchiai che ci serviranno per la decorazione finale e versiamo l’albume delicatamente, mescolando le due masse dal basso verso l’alto, quindi per rinforzare il gusto di menta versiamo le rimanenti foglie di menta, tranne tre, frullate finemente.

Per le decorazioni di cioccolato: facciamo fondere a bagnomaria il cioccofondente. Disegniamo su carta da forno 9 cerchi della grandezza delle nostre formine monoporzione e con un pennello intinto nel ciocco fuso spennelliamo la carta formando dei cerchi di cioccolato, prendiamo qualche foglia di menta e facciamo altrettanto e mettiamo a solidificare in freezer qualche minuto.

Montiamo il dolce: versiamo negli stampi una cucchiaiata di composto semifreddo alla menta, quindi vi adagiamo un dischetto di cioccolato ognuno, un’altra cucchiaiata di composto alla menta, un secondo dischetto al cioccolato e completiamo con il composto, livellando bene. Mettiamo in freezer per almeno 6 ore. Sformiamo il semifreddo molto delicatamente in un piatto da dessert, decoriamo con un disco di cioccolato, un ciuffo di panna montata, una foglia di cioccolato e una di menta fresca.

Per il semifreddo: montiamo la panna in una ciotola capiente. In un’altra ciotola montiamo l’albume

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{ { mdp mania Aiutanti in cucina a cura di GAIA (lapatataingiacchetta.com)

La macchina del pane è stato il primo elettrodomestico che ho comprato quando sono andata a vivere da sola. Poi ovviamente ne sono arrivati molti (ma molti!) altri, ma “lei” rimane sempre il mio primo amore. In questi due anni di convivenza raramente ho sfornato un pane uguale ad un altro; ovviamente c’è stato qualche disastro, ma sono state di più le soddisfazioni. Ho provato tutte le farine che ho trovato in vendita – un visibilio – e mi sono sbizzarrita con gli abbinamenti più strambi..

ma a cosa serve la macchina del pane? Serve a fare il pane ovviamente, e questo è chiaro a chiunque. Ma non è tanto la semplice funzione di impastatrice+forno quella che mi ha catturata, quanto la possibilità unica di fare un onesto pane artigianale anche nei giorni che viaggiano alla velocità del web 2.0! Il tutto richiede infatti solo 5 minuti di attenzione, al massimo 10 se si vuole essere sicurissimi del risultato. Nel frattempo si può uscire a fare una passeggiata,

navigare su internet, oppure addirittura andare a fare shopping o al corso di fit-boxe. Basterà ricordarsi di passare da casa circa due ore e mezzo dopo, in tempissimo per sfornare un pane fragrante, come una vera dea della cucina! In questi 5 minuti di attenzione cosa dobbiamo fare? Innanzitutto bisogna avere in casa il lievito di birra (fresco o secco va bene uguale), farina e acqua; il resto è tutto facoltativo. Quindi dobbia-


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mo prendere una bilancia e il cestello della macchina del pane con le palettine inserite (mi raccomando!). Mettiamo l’acqua, il lievito, un paio di cucchiaini di zucchero per nutrire i lieviti, la farina, il sale e l’olio. Diamo il via al programma e il gioco è fatto! Più facile di così si muore. Se poi non volete fallire nemmeno

non riuscirà a lievitare. La forza della farina è data dalla percentuale di glutine contenuta e indica in altre parole la sua capacità di sostenere la lievitazione. Se la farina è senza glutine (come quella di riso ad esempio) mescolatela sempre con una farina forte come quella di Manitoba.

un colpo la cosa migliore è quella di osservare la fase iniziale dell’impasto, per verificare che non sia né troppo sodo né troppo molle e aggiungere eventualmente acqua (per allentare l’impasto) o farina (per rassodarlo).

Quale modello scegliere?

Detto così sembra molto semplice, ma è necessario prenderci la mano per ottenere sempre un buon risultato. Le cose a cui bisogna badare per non combinare disastri sono principalmente due: 1) Il grado di umidità dell’impasto. Questa è la prima cosa che bisogna imparare a giudicare ad occhio: l’impasto è troppo umido quando rimane attaccato alla vaschetta durante l’impasto, mentre è troppo sodo quando non riesce ad incorporare tutta la farina. Se troppo umido otterrete un pane la cui superficie assomiglia al cratere di un vulcano, mentre se troppo sodo otterrete un pane mal lievitato. 2) La forza della farina Se usate farine troppo deboli il vostro pane

Io possiedo un modello economico (credo forse il più economico) e per ora mi sono trovata benissimo. Se dovessi cambiarla però, e avessi qualche soldino in più a disposizione, cercherei di comprare una di quelle con il forno ventilato. Questo perché se la macchina del pane ha un difetto, è proprio quello di cuocere peggio la parte alta del pane, poiché la resistenza del forno si trova generalmente in basso. Non considerando però questa funzione, un modello vale l’altro. Casomai potete scegliere piuttosto basandovi sul quantitativo di pane che volete sfornare: io ho scelto un modello versatile, in quanto posso decidere di cuocere un pane da 750 g, 1 kg o 1,25 kg (si intende sempre il peso degli ingredienti crudi), anche se alla fine scelgo sempre la misura di mezzo!

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Pane con stracchino e pomodori secchi Ingredienti: 300 g di acqua 5 g di succo di limone mezzo panetto di lievito di birra 2 cucchiaini di zucchero 1 cucchiaino di lecitina di soia 300 g di farina tipo Manitoba 300 g di farina tipo ‘0’ 100 g di stracchino ridotto a tocchetti 50 g di pomodori secchi tagliati a piccoli pezzi 15 g di olio extravergine di oliva 5 g di sale

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Pane alla ricotta Ingredienti: 200 g di acqua 5 g di succo di limone mezzo panetto di lievito di birra 2 cucchiaini di zucchero 1 cucchiaino di lecitina di soia 300 g di farina tipo Manitoba 300 g di farina tipo ‘0’ 250 g di ricotta vaccina 15 g di olio extravergine di oliva 10 g di sale

3

Pane con feta e olive verdi Ingredienti: 350 g di acqua 5 g di succo di limone mezzo panetto di lievito di birra 2 cucchiaini di zucchero 1 cucchiaino di lecitina di soia 350 g di farina tipo Manitoba 350 g di farina tipo ‘0’ 140 g di olive verdi tagliate a pezzetti 100 g di feta ridotta a dadini 15 g di olio extravergine di oliva 5 g di sale


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Preparazione: Nella vaschetta della macchina del pane con la paletta già inserita versate l’acqua, il succo di limone, il lievito di birra, lo zucchero e la lecitina di soia. Aggiungete le due farine e gli altri ingredienti. Da ultimo scavate due piccole buchette: in una metteteci l’olio e nell’altra il sale. A questo punto potete dare il via al programma per fare il pane comune, in genere denominato “Normale”, scegliendo 1 Kg come peso dell’impasto. Nei primi 5 minuti di impasto sorvegliatelo e nel caso aggiungete o farina o acqua in modo da ottenere una consistenza ottimale.

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il sapore dei ricordi... A volte una ricetta non è soltanto una fredda lista di ingredienti e un’asettica spiegazione dell’esecuzione. Soprattutto quando è legata ad un avvenimento o ad una persona in particolare, diventa un ricordo da conservare per sempre

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Il sapore dei ricordi a cura di ALFONSINA (delizieingiardino.wordpress.com)

Quando penso a lei, la rivedo in cucina, inevitabilmente... E mi torna in mente il tavolo di marmo bianco con quel cassetto delle meraviglie, l’abilità con cui lo tirava a sè con una mano mentre con l’altra si serviva di sale, pepe, origano, e ogni genere di spezie e aromi di cui cospargeva i suoi piatti; la cassapanca piena di farina, le scatole di latta con i biscotti alla marmellata, l’armadio a muro in cui teneva nascosti i cioccolatini, la macchina per cucire che diventava un tavolino da pranzo per noi bambini... Ma su tutto, di mia nonna mi tornano in mente le infinite ricette, che ricordava quasi tutte a memoria. Ricchissima eredità fatta di pizze con la crema, rabè, cannoli,.. lasciata alle sue figlie, e alle figlie delle sue figlie, e dunque a me che per un po’ la rivedo, nella ricotta che mescolo allo zucchero, nelle bucce di limone che aggiungo alla crema, nella pasta frolla con la sugna, nel profumo della pastiera…

E tra le tante ricette, avvolta da un fascino di altri tempi, è senz’altro quella delle melanzane al cioccolato. L’aveva ottenuta da una zia di Sorrento, la quale le aveva svelato il segreto di questo dolce veramente particolare… Conoscendo mia nonna, la immagino subito a testare e a modificare la ricetta, seguendo il suo istinto e i suoi gusti. E infatti mi è bastato fare una ricerca per scoprire che la sua versione è veramente unica! Era una creativa, lei. In cucina, come nel cucito, e anche nel suggerire idee all’ingegnere incredulo che cercava di realizzare il progetto della casa che lei aveva in mente! Chissà cosa sarebbe diventata se fosse vissuta ai nostri tempi... Una stilista, un architetto, o forse, che ne dite, una foodblogger? E da brava foodblogger avrebbe scritto del fantastico mix di pinoli, uva passa, cannella e cacao del ripieno che aveva sperimentato per il suo dolce di melanzane...

Spero non me ne voglia se però ho modificato anch’io la sua ricetta (come lei di certo ha fatto con la ricetta originale!): cara nonna, il passato di pomodoro con cacao sulle melanzane dolci proprio no! Molto meglio una leggera spolverata di cacao o del cioccolato fuso... E poi, non pensi che le melanzane tagliate tonde anzichè lunghe siano più carine?


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medaglioni dolci di melanzane [ delizieingiardino.wordpress.com ]

INGREDIENTI: melanzane 600/800 g / pane raffermo 6 fette / 1 uovo / cacao amaro 1 cucchiaio / zucchero 3 cucchiai / cannella in polvere 1 cucchiaino / pinoli / uva passa / sale / olio per friggere

Mettere sotto sale per un paio d’ore le melanzane tagliate a rondelle alte 1 cm. Dopo averle sciacquate ed asciugate, friggerle in abbondante olio e adagiarle su carta da cucina (conviene premerle un po’ per eliminare l’olio in eccesso). Preparare un impasto (che diventerà il ripieno delle melanzane) con la mollica di pane inumidita con del latte e poi sbriciolata, l’uovo, un pizzico di sale, il cacao, lo zucchero, i pinoli, l’uva passa (lasciata

ammorbidire in acqua per un po’) e la cannella (se viene macinata al momento sprigionerà un profumo fantastico!). In una teglia si adagiano prima la metà delle fette di melanzane fritte, poi il ripieno aiutandosi con due cucchiaini e, infine, le fette di melanzane rimaste. Tenere in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti. Si può guarnire il piatto con del cioccolato fuso (fondente o al latte), una spolverata di cacao oppure di cannella.

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tintarella da bere Dissetanti drink con la frutta che ci fa abbronzare di pi첫 e meglio

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Nelle giornate estive più calde sentiamo l’esigenza di bere di più, proprio per reintegrare i sali minerali persi con l’eccessiva sudorazione. Per far ciò è essenziale rifornirsi di liquidi, che possono essere assunti attraverso un sano bicchiere d’acqua, ma è importante anche apportare al nostro organismo vitamine e sali, assimilabili grazie a frutta e verdura fresca e di stagione. E allora perché non decidere di “bere” proprio quei cibi che sono in grado, oltre che dissetarci, di favorire l’abbronzatura? Sì perché alcuni alimenti, grazie alla vitamina A presente in percentuale più alte rispetto ad altri, agiscono stimolando la produzione di melanina nella nostra pelle; contengono inoltre vitamina C ed E, antiossidanti naturali utilissimi per contrastare i radicali liberi, nemici assoluti dell’invecchiamento della pelle. Ecco quindi in ordine di importanza la verdura e la frutta che aiuterà a migliorare la nostra tintarella e nello stesso tempo ci disseterà in maniera salutare e naturale.


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Top-ten della verdura che “abbronza� - Vitamina A (*) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Carote Albicocche Cicoria e Lattuga Melone giallo Sedano Peperoni Pomodori Pesche Cocomero Ciliegie e fragole

1200 350-500 220-260 200 200 100-50 50-100 100 30-40 20-25

(*) in microgrammi di Vitamina A o in quantitĂ equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile. Fonte: Ufficio stampa Coldiretti 2006.

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centrifugato di peperone, fragole e anguria [ ilgattogoloso.blogspot.com ]

Ingredienti per 2: 1 peperone rosso / 10 fragole grosse / 1 piccola fetta di anguria Lavare il peperone, eliminare i filamenti e metterlo nella centrifuga. Raccogliere il succo in un bicchiere alto. Fare la stessa operazione con le fragole e l’anguria. Mescolare velocemente con un cucchiaio e servire con del ghiaccio.

frullato di pesca, albicocche e anguria [ ilgattogoloso.blogspot.com ]

Ingredienti per 2: 1 pesca / 2 lbicocche mature / 1 fetta di anguria / 4 foglie di menta / 1 cucchiaino di zucchero / acqua fredda q.b. Lavare la frutta e metterla in un bicchiere alto, aggiungerci due dita di acqua, lo zucchero, la menta e frullare con il frullatore ad immersione. Aggiungere eventualmente altra acqua fredda fino a raggiungere la consistenza desiderata.


aperitivo leggero con ciliegie e fragole about food

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Ingredienti per 2: 1 bicchiere di vino bianco / una dozzina di ciliegie / una dozzina di fragole / gazzosa q.b. / 1 limone Lavate la frutta. Snocciolate le ciliegie e passatele al passaverdura insieme alle fragole. Per comodità potete frullare la frutta e poi setacciare con un colino a maglie piuttosto larghe. In questo modo eliminerete le bucce delle ciliegie e i semini delle fragole, ricavandone solo la polpa Dividete la polpa ottenuta nei bicchieri e unite il vino bianco (che avrete tenuto in fresco). Consiglio di utilizzare un vino profumato e fruttato e leggermente mosso. Unite della gazzosa (anch’essa ben fredda) fino a riempire i bicchieri. Date una spruzzata di succo di limone, mescolate e servite.

puro succo di melone e carote con zenzero e menta [ gustosamente.blogspot.com ]

Ingredienti per 2: 6 carote / 1/2 melone ben maturo / 1 pezzetto di radice di zenzero / qualche rametto di menta fresca / acqua fresca q.b. Lavate le carote, pelatele e tagliatele a tocchetti. Sbucciate e togliete i semi al melone, tagliatelo a pezzi e conservatene una fetta per decorare. Riunite melone e carote nel boccale della centrifuga ed azionate per estrarre il succo. Versate il succo ottenuto in una caraffa e unitevi dei pezzetti di radice di zenzero e qualche foglia di menta spezzettata. Lasciate in infusione per diverse ore in frigorifero. Filtrate il succo e aggiungete acqua, naturale o frizzante, fino a riempire la caraffa. Servite decorando ogni bicchiere con mezza fettina di melone e un rametto di menta fresca.


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Italia golosa

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Appuntamenti da non perdere dedicati agli amanti delle manifestazioni gastronomiche, per degustare deliziosi prodotti tipici locali. »» Campoli Appennino (FR) »» 18-19 giugno 2011 Festa del Tartufo Nero estivo Da secoli nel territorio campolese si

Durante la festa degustazioni di piatti

nelle cantine del centro storico del

tipici al tartufo, mostra di artigianato

Comune: si potranno degustare e

e prodotti tipici della Ciociaria, gara di

comprare oltre al prosciutto di Norcia

cani da tartufo, spettacoli tradizionali

I.G.P. e altre norcinerie, farro di Mon-

con canti e balli della Valle di Comino.

teleone, lenticchie Castelluccio I.G.P.,

cercano i tartufi. Un’ “arte” tramandata di generazione in generazione

miele, formaggi, trota, zafferano, biinfo: www.tartufodicampoli.it

da alcune famiglie di “mastri” tartufai.

scotti, vini, olio e tartufi. Un salto nel tempo è assicurato con

Questi addestravano con cura i maiali

la Rievocazione degli antichi mestieri

più sensibili e più disposti ad avverti-

»» Preci (PG)

quali il fabbro, il canestraio e il sellaio

re con il fiuto il profumo emanato dal

»» 24-25-26 giugno 2011

e all’interno delle cantine si assisterà

tartufo maturo. L’animale veniva ac-

Pane, prosciutto e fantasia

alla lavorazione del pane, del maiale,

compagnato nei luoghi dove c’erano le “tartufaie”. Dagli anni ’60, per questo lavoro è stato addestrato il cane perché più comodo da trasportare con l’automobile e consente spostamenti rapidi e percorsi più lunghi. Il Tuber Magnatum Pico (Tartufo Bianco) tra tutti i tartufi è il più pregiato e costoso, sia per le caratteristiche

organolettiche,

considerate

le migliori, sia perchè molto difficile da raccogliere. Questo tartufo, dalla carne biancorosata, emana un odore molto intenso, il suo sapore molto gradevole Tra le diverse qualità il Tuber Melanosporum Vitt (Tartufo Nero Pregiato) si distingue per il colore della carne, per una superficie appena disegnata e per l’aroma intenso, di poco inferiore a quello del tartufo bianco.

del formaggio, e all’antichissima maLa manifestazione, nata per valoriz-

cinatura dal grano alla farina.

zare il prodotto principe del territorio

E per i più piccoli “La fattoria dei

della Valnerina e le altre squisite nor-

bambini”, un laboratorio all’aperto per

cinerie, è anche l’occasione per fare

cimentarsi nei mestieri di una volta.

un tuffo nel passato ed immergersi

I bambini potranno “giocare” a fare il

nella quiete del comune di Preci.

pane e a infornarlo, a fare le salsicce

Un clima ottimale e un duro lavoro

e la ricotta.

realizzato con tecniche di lavorazione tramandate da una generazione all’altra, sono gli elementi che hanno determinato la qualità del prosciutto stagionato, tanto da convincere l’Unione Europea a riconoscergli l’Iden-

»» Abruzzo, 8-9-10 luglio 2011 comuni della Costa dei Trabocchi CalaLenta, profumi e sapori dalla costa dei trabocchi

tificazione Geografica Protetta che tutela le caratteristiche qualitative e

CalaLenta è una iniziativa ideata, or-

l’antica tradizione gastronomica della

ganizzata e promossa dalla Condot-

norcineria.

ta Slow Food Lanciano che si svolge

Fulcro dell’evento sarà la mostra-

nei comuni abruzzesi della Costa dei

mercato di prodotti tipici ospitata

Trabocchi (Ortona, San Vito Chietino,

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Francavilla al Mare, Lanciano, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino del Sangro, Vasto, San Salvo, Casalbor-

momenti dedicati ai bambini, escursioni e camminate tra le bellezze montanare.

da Slow Food e nei mercati del gusto. L’espressione “Cala Lenta” si riferisce proprio al lento movimento dei pescatori abruzzesi nel calare le reti dai

Info: info@aicabarge.it, www.comune.barge.cn.it,

dino) con degustazioni di piatti della tradizione marinara nei locali scelti

liquori, paste e dolci.

»» Ortisei (BZ)

www.aicabarge.it

»» 6 e 13 luglio 2011: ore 19:00 Cabinovia dell’Alpe di Siusi

»» Monti (OT)

Val Gardena Sky Dinner

»» 7 agosto 2011 Sagra del Vermentino di Monti

trabocchi. Dopo il successo della quarta edizioinfo: Slow Food Lanciano, tel. 338

ne nel luglio 2010, una elegante cena

Ogni anno la prima domenica di ago-

2680783, www.calalenta.com

speciale vi attende nelle cabine pano-

sto i dolci profumi agrumati del fa-

ramiche dell’ovovia dell’Alpe di Siusi /

moso Vermentino di Gallura risalgono

Mont Seuc.

le stradine lastricate di granito del

»» Carpineti (RE)

La coreografia unica della vista sui

paese di Monti, sulle falde del Mon-

»» 9-10 luglio 2011

monti pallidi ed una grande conclu-

te Limbara. Qui si festeggia per due

c/o Parco Matilde

sione della serata con accompagna-

giorni la Sagra del Vementino, occa-

Lo Scarpazzone in Forma

mento musicale a 2000 metri, saran-

sione imperdibile per la degustazio-

no colonna portante di questa festa

ne di questo delizioso vino, abbinato

Manifestazione gastronomica sul fa-

unica nel suo genere.

ai gustosi piatti della cucina locale, e

moso scarpazzone (erbazzone mon-

Richiesta prenotazione.

per trascorrere le giornate in compagnia tra spettacoli folkloristici, musi-

tanaro ormai rinnomato nel mondo) con riso, tipico della montagna reg-

info: Associazione Turistica Ortisei,

ca e bancarelle. I visitatori, ogni anno

giana proprio per l’aggiunta di questo

tel. 0471 777601,

più numerosi, saranno accolti con la

ultimo ingrediente come da antica

ortisei@valgardena.it

calorosa ospitalità tipica della Sardegna e potranno arrivare in questo

tradizione contadina, arricchito con il Parmigiano Reggiano e la ricotta che

angolo incastonato nella natura con il

vanno a completare il gusto dello spi-

»» Barge (CN)

TrEnoArchè, la storica corsa specia-

nacio. La sera del 9 luglio sarà prota-

»» 23-24-25 luglio 2011

le istituita da Trenitalia con partenza

gonista la cena con piatti tipici locali.

Golosità del Monviso

da Golfo Aranci. Visita obbligata sarà poi la Cantina del Vermentino, fonda-

I tavoli collocati sotto le stelle nel verde creeranno un momento di armonia

Torna a Barge l’appuntamento di fine

ta nel 1956, centro focale della sagra

tra l’intrattenimento per bambini e i

luglio con le “Golosità del Monviso”,

e prima cantina in Sardegna ad aver

mercatini. Un gruppo country anime-

kermesse delle tipicità locali ma anche

venduto quantità non esigue di vini

rà la serata.

di prodotti nazionali ed internazionali,

imbottigliati. Quello del Vermentino è

La giornata del 10 luglio la festa toc-

con la partecipazione delle Eccellenze

un vitigno secolare, che in queste ter-

cherà il suo apice, tra cene e pranzi,

Artigiane.

re aspre e granitiche ha trovato il suo

stands gastronomici, espositori, mu-

Durante la fiera si possono degusta-

terreno più fertile e adatto.

sica, mercatini artistici e artigianali,

re gratuitamente ed acquistare for-

Da quest’uva si ottiene un vino cor-

mercatino contadino a km zero, tanti

maggi, vini, cioccolato, salumi, miele,

poso, aromatico, con una gradazione


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alcolica molto particolare, dal tipico

“Sagra della Bistecca”, che si svolge

colore giallo paglierino e i riflessi ver-

come ogni anno presso i Giardini del

dognoli. Un vino dal sapore rotondo e

Parterre a Cortona. Si tratta di un

mielato, con un retrogusto agrumato

evento gastronomico imperdibile per

che gli conferisce un fresco tocco di

tutti gli amanti della carne chianina,

piacere, rendendolo particolarmente

rigorosamente al sangue come vuole

delicato e raffinato. È il 1975 quan-

l’antica tradizione toscana. In una gi-

do il Vermentino viene conferito del

gantesca gratella di 14 metri vengono

marchio DOC, confermandone così

preparate su carboni ardenti di legno

l’alta qualità; ma è nel 1996 che il vino

resinoso succulente bistecche alla fio-

riceve il riconoscimento più ambito, il

rentina, rigorosamente di razza chia-

marchio DOCG (Denominazione di Ori-

nina e cotte al sangue.

gine Controllata e Garantita), conces-

Avrete l’occasione di degustare anche

so a pochissimi bianchi italiani: questa

gli ottimi vini locali. La sagra della Bi-

denominazione riconosce la zona di

stecca promuove anche la diffusione

provenienza, impone la resa ad ettaro

e la vendita dei prodotti tipici loca-

e la vinificazione nel territorio di origi-

li e toscani grazie a numerosi stand

ne, nonché prima dell’imbottigliamen-

gastronomici, dove potrete trovare i

to il controllo e l’assenso da parte di

celebri formaggi pecorini di Pienza,

un apposito ente.

i salumi di cinta senese, conserve e

Sarà impossibile dimenticare la sug-

marmellate, vini, olio e cantucci.

gestiva immagine della gente che affolla la piazza antistante la cantina, il rumore delle centinaia di bottiglie stappate, i profumi caldi e invitanti delle salsicce cotte alla brace, delle frittelle dolci, dei saporiti formaggi che vengono offerti, insieme a spettacoli, danze e musiche durante questi due giorni di festa intensa e dolce, come dolce è il vino che la ispira.

»» Cortona (AR) »» 14-15 agosto 2011 Giardini del Parterre Sagra della Bistecca - 51° edizione Per festeggiare il ferragosto secondo la tradizione, non potete mancare alla

info: www.cortonaweb.net

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aiuto, ho un celiaco a cena!! Cosa metto in tavola se ho tra gli invitati un celiaco? Ecco una serie di suggerimenti preziosi per confezionare un men첫 completamente gluten-free.

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{

Consigli gluten free a cura di SIMONETTA (glu-fri.blogspot.com)

{

“Aiuto, ho un celiaco a cena!”

ni portata per portata. Seguite una

esclusi i supplì (non solo risotto alla

Questo è, piú o meno, l’urlo dispe-

regola generale: usate prodotti fre-

milanese). Risotti e minestre sono

rato che si nasconde nello sguardo

schi, poco manipolati industrialmen-

squisiti preparati con un buon bro-

di chi ha invitato a cena un celiaco.

te, cercate il simbolo gluten free nei

do casalingo. Se però vi avventurate

Poi, davanti all’interessato, le pa-

prodotti e se avete dubbi sostituite

un’altra volta nel mondo dei prodotti

role che escono sono “beh sai ...

l’ingrediente.

senza glutine scoprirete che ci sono

mah ... veramente non saprei ...”.

paste a base di farina di riso, squisi-

Alla fine si arriva alla conclusione

> Antipasto e buffet

che forse è meglio che il celiaco dia

In genere i buffet sono il tripudio del

paste di mais, ottime con le verdure,

una serie di suggerimenti per non

pane, severamente proibito per i ce-

paste di grano saraceno, deliziose

sbagliare. È una preoccupazione

liaci, ma si possono fare finger food

con sughi di pesce. No a cous cous,

legittima, e come con tutte le in-

e antipasti grandiosi con un po’ di

kamut, attenzione ai pizzoccheri che

tolleranze e allergie alimentari, è

fantasia.

potrebbero avere farina. Sì a quinoa,

meglio essere prudenti.

Le verdure sono un grande aiuto:

polenta, zuppe e vellutate... se la ri-

barchette di indivia, scodelline di

cetta prevede farina, sostituitela con

Facendo un breve riassunto, chi soffre

carciofi, coppette di agrumi, posso-

maizena.

di celiachia non può ingerire glutine

no essere riempite nella maniera piú

che è presente nel grano, nell’orzo,

creativa.

> Secondi

nel farro, nella segale, nel kamut e

Per dip e creme spalmabili procura-

Questa parte è facile. Carne, pesce,

in tutti i loro derivati: farine, semole

tevi delle gallette di riso. Avventu-

crostacei, uova: va tutto bene. Se

e prodotti elaborati con questi ingre-

ratevi nella corsia dei prodotti sen-

dovete usare una salsa o infarinare

dienti. L’avena non ha glutine ma è

za glutine nei supermercati o nelle

la carne o il pesce sostituite la farina

spesso contaminata, quindi da evitare.

farmacie: scoprirete tanti cracker e

con maizena o fecola di patate.

Il glutine si trova, inoltre, in un stra-

gallette gustosissime per tutti. Non

Se propio volete impanare usate le

ordinario numero di prodotti indu-

usate maionese, senape o ketchup

gallette di riso: le tostate legger-

striali dato che viene utilizzato come

perché possono contenere glutine.

mente e poi le frullate per ottene-

addensante, e ha il brutto difetto di

La polenta è un’altra soluzione: a chi

re un pan grattato senza glutine. Si

contaminare: non si possono mesco-

non piacciono i crostini di polenta?

può impanare anche con le patatine

lare prodotti con glutine con quelli

Chi ha inventato le verrine deve es-

fritte, i popcorn, la farina di mais.

senza, altrimenti si potrebbe causa-

sere benedetto: un antipasto chic e

La scaloppine sono squisite infari-

re un’involontaria assimilazione di

senza glutine; ottime creme di legu-

nate con la tapioca delle pappe dei

questa proteina. Altre informazioni

mi sono adattissime per esempio.

bambini.

About Food.

> Primo

> Contorni

Tornando alla nostra cena cerchia-

Che proporre? Il riso, ovviamen-

Anche qui non ci sono problemi: in-

mo di valutare quali sono le opzio-

te, cucinato in tutti i modi possibili

salate, verdure al vapore, saltate,

le trovate nei numeri precedenti di

te con salse un po’ orientaleggianti,


about food

arrosto. Vanno bene tutte. Se volete friggere utilizzate farina di riso nella pastella: dà una leggera croccantezza. Per condire è meglio verificare l’aceto e la salsa di soja. Nel dubbio evitare. Ovviamente un buon aceto balsamico di Modena è sempre ben accetto.

> Pane Al posto del pane proponete le gallette di riso, oppure, sempre nei reparti specializzati, troverete panini per tutti i gusti, confezionati sottovuoto, che si scaldano al forno in pochi minuti.

> Dolci Senza affannarsi a preparare dessert con farine senza glutine, ci sono tante alternative: mousse, bavaresi, panna cotta, meringhe, frutta cotta, zabaglione, semifreddi, budini, creme, sorbetti e gelati casalinghi. In tutti questi dolci se necessario si sostituisce la farina con maizena o fecola di patate per addensare, o con farina di riso per dare consistenza. Attenzione al cioccolato, deve essere di prima qualità, meglio fondente ... e attenzione ai gelati industriali. E come piccole golosità: macarons e amaretti.

> Bevande Sì a distillati, caffé, tè non aromatizzati e di buona qualità. Attenzione ai liquori, e per le birre ci sono quelle senza glutine. Il vino va benone.

Buona cena a tutti!

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La ricetta gluten free

crema di melanzane e pomodoro confit 1 melanzana abbastanza grande / 1 pomodoro / olio extra vergine di oliva / 2 cucchiai di zucchero di canna / 1 spicchio d’aglio tritato / 1 cucchiaio di aceto balsamico gluten free / sale e pepe / panna Bucherellare la melanzana con una forchetta, ungerla d’olio e avvolgerla con un foglio di alluminio. Arrostirla in forno caldo per 35/40 minuti fino a che sia morbida. Se si vuole si può cuocere con il microonde 15 minuti, semplicemente bucherellata. Preparare il pomodoro confit tagliandolo in quattro parti e condendolo con lo zucchero di canna, l’aglio tritato, l’aceto balsamico e cucinandolo in forno a bassa temperatura, fino a che sia tenero e leggermente scuro (cucinatene più di uno da mettere da parte, vi tornerà utile come contorno con carne ecc.). In un mixer frullare con un poco d’olio, la melanzana e il pomodoro confit, salare e pepare a gusto, aggiungere un po’ di panna per dare un sapore più delicato. Mettere un poco in frigo e poi spalmare la crema sulle gallette di riso!

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‘‘

nel prossimo numero:

assaporiamo la frutta di fine estate, abbiniamo vini e formaggi, usiamo il miele in cucina, riaccendiamo il forno, rendiamo protagoniste le spezie, prepariamo conserve per l’inverno, cuciniamo deliziosi arrosti.. e tante altre novità!

‘‘


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l’estate in un boccone

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