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Speciale Gru
IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 2008
I nuovi artigli delle gru
Giovanni Fassi
Il settore gru ha chiuso il 2007 in modo positivo, ma per come è iniziato, il 2008 non promette molto bene.
segue da pag. 31 importanti costruttori mondiali di gru idrauliche per autocarro. Palfinger Italia dal 1990 è in prima linea sul mercato italiano con prodotti tecnologicamente avanzati, di altissimo livello qualitativo e un accurato e competente servizio. Vastissima la gamma di prodotti, tesa a soddisfare tutte le richieste del mercato: gru idrauliche per autocarro, caricatori forestali e per l’ecologia, carrelli trasportabili e radiocomandati, piattaforme ae ree, sponde idrauliche, gru marine. “Il 2007 - ci ha detto
Milena Bartoli, general manager di Palfinger Italia - lo abbiamo chiuso molto bene. Siamo a circa 1.200 gru vendute e un fatturato attorno ai 20 milioni di euro, dati che inquadrano il target che ci eravamo prefissi nonostante le difficoltà legate all’allungamento dei tempi di consegna: coi mercati internazionali che tiravano di più, si è verificato un vero e proprio esubero di ordini, col conseguente allungamento imprevisto dei tempi di consegna”. “Ma l’andamento - ha proseguito - è stato molto positivo e così è proseguito nei primi due
mesi del 2008, mentre a partire da marzo in poi abbiamo registrato un rallentamento, risentendo della congiuntura sfavorevole, dovuta essenzialmente al vuoto politico e governativo e alla forzata attesa di una situazione che si sbloccasse. Un periodo di stasi dal quale però secondo noi si può uscire, per riprendere con lo stesso ritmo dell’anno scorso. Abbiamo un mercato prevalentemente domestico, quindi risentiamo maggiormente dell’andamento dell’economia nazionale. Del resto, la fase di stallo è stata avvertita un po’ da tutti. È quanto
emergeva dal nostro quotidiano confronto coi venditori e con i competitor, coi quali ci confrontiamo tutti i giorni”. Le “armi” per affrontare un mercato meno facile dell’anno scorso in casa Palfinger sono ovviamente la robustezza della Casa madre - che viaggia su una produzione di circa 25.000 pezzi l’anno - la conseguente differenziazione dell’offerta e l’ampliamento del mercato. “Oltre alle gru per autocarro ha aggiunto Bartoli, da 16 anni manager nel settore - in questi anni Palfinger ha rilevato aziende già da tempo operative e apprezzate in segmenti specifici: i caricatori Epsilon sono uno dei nostri fiori all’occhiello. Da un paio d’anni commercializziamo le piattaforme aeree Bison, realizzate secondo una concezione artigianale, di altissimo livello: nonostante il costo superiore a quello della concorrenza, il prodotto è conosciuto e apprezzato dalla clientela proprio per la sua qualità e affidabilità. Da settembre-ottobre 2007 commercializziamo sponde montacarichi per merci della tedesca Mbb, al secondo posto come produttore nel segmento specifico, e pedane di elevazione Redcliffe, del tipo ad esempio per l’accesso dei portatori di han dicap. A tale parco molto vasto Palfinger Italia aggiunge la fabbrica filiale di Cadelbosco di sopra, che produce gru da 4 a
Milena Bartoli
Simone Tomasi
Giovanni Tacconi
Giulio De Luca
12 t/m e un’azienda privata, la PC produzioni, che produce quelle fino a 4 t/m su licenza Pal finger. Queste producono circa 7.000 pezzi l’anno, il resto arriva dagli stabilimenti di Salisburgo e della Bulgaria e viene assemblato da noi”. Dall’anno scorso Palfinger Italia ha ampliato il suo mercato in Tunisia, Malta e Libia, dove sta iniziando a farsi conoscere. “Sono Paesi - ha concluso il direttore generale - molto difficili, dove conta molto il prezzo. I competitor riescono a proporre alternative che costano il 30, 40 e in alcuni casi persino il 50 per cento in meno. Da sempre Palfinger pone al primo posto la qualità del prodotto, quindi è tutt’altro che facile farsi spazio in mercati di questo tipo. Ciò nondimeno stiamo portando all’attenzione degli operatori la qualità del prodotto Palfinger”.
PIATTAFORME MIRATE DA SOCAGE Da più di vent’anni fa parte del Gruppo Fassi anche il marchio Socage, azienda fondata nel 1974 nelle vicinanze di Modena, terra di motori e di prodotti ad alta tecnologia, operativa nella realizzazione di attrezzature per lavoro aereo. La grande affidabilità delle piattaforme aeree Socage, l’apprezzamento da parte degli utilizzatori più esigenti, la soddisfazione che cresce lavoro dopo lavoro sono il risultato di scelte precise che cominciano in fase progettuale. Ogni piattaforma aerea Socage nasce da un’attività di ricerca che vede lavorare in sinergia competenti risorse professionali e i più avanzati sistemi informatici del Centro progetti Fassi Group. “Gli obiettivi fondamentali
TCM / LA GRU RTCW È L’ULTIMA NATA DELL’AZIENDA TERMOLESE
Anche fuoristrada vince il dinamismo Autogru semovente con portata massima di 55 tonnellate, è la prima di una serie completa che spazia dalle 35 alle 70 tonnellate e che si avvale delle ultime tecnologie e della consolidata esperienza pluriennale nel settore delle gru idrauliche della TCM. La fase di progettazione è praticamente terminata. Quest’anno sarà presentata al pubblico e a fine 2008 inizierà la produzione. La previsione di vendita per il 2009 è di circa 50 unità. TERMOLI - I lettori con qualche anno alle spalle e la passione per i fumetti ben ricorderanno Coc co Bill, il cowboy tutto d’un pezzo, pistolero senza egua li e infaticabile difensore della legge. In sella al suo cavallo Trottalemme si muove in un Far West idealizzato e assurdo, caratterizzato dai classici stereotipi mitici (indiani, sceriffi, banditi e diligenze) ampliamente distorti, riveduti e “scorretti” dalla fantasia dell’autore. La solidità e l’infaticabilità che sembrano avere anche le gru di Antonio Biallo TCM. Che cosa hanno in comune? Gli autori di entrambi provengono da Termoli, in provincia di Campobasso. Vi era nato Benito Jacovitti, nel 1923, fumettista considerato uno dei migliori disegnatori italiani di tutti i tempi, scomparso nel 1997. E vi trova sede la TCM, specializzata nella progettazione, costruzione e montaggio di autogru. Un’ampia gamma, che va da 30 a 200 tonnellate su veicoli commerciali 3 e 4 assi, gru su cingoli da 35-50-70-135 tonnellate, piattaforme aeree a partire da 14 m, piattaforme speciali antincendio, piattaforme aeree su cingolo, attrezzatura per il recupero e soccorso stradale di veicoli leggeri e pesanti, mezzi per le Forze Armate e la Protezione Civile. Un’azienda certificata per la qualità, che opera da anni realizzan-
do allestimenti destinati sia al mercato civile e industriale e sia agli enti militari e alla protezione civile. Unico e particolare è il sistema degli sfili del braccio gru, sistema realizzato interamente con cilindri oleodinamici capace di ottenere brillanti risultati per l’utilizzo e il sollevamento anche a raggio corto e con braccio in posizione orizzontale. Fra gli accessori più richiesti: jib idraulico, 2 sfili, inclinabili e applicabili su tutta la gamma TCM, ripiegabile a riposo sul braccio base. L’ultima nata nella famiglia delle gru in casa TCM è la RTCW 55, autogru semovente fuoristrada (Rough Terrain Crane) con portata massima di 55 tonnellate. La prima di una serie completa a partire dalle 35 alle 70 tonnellate con le ultime tecnologie e la consolidata esperienza pluriennale nel settore delle gru idrauliche della TCM. Ha quattro sfili idraulici (primo e secondo indipendentente, terzo e quarto sincronizzati), stabilizzazione massima 7.600 x 6.700 mm, lunghezza totale 10.060 mm, larghezza 2.500 mm, altezza 3.350 mm, contrappeso di serie 5,5 tonnellate, altezza testa braccio 36 m, peso rimorchiabile 15 tonnellate. È alimentata da un motore da 175 cv a trazione integrale, con sterzatura anteriore posteriore concentrica e a granchio. La nuovissima gru è tuttora in fase di progettazione definitiva, ma nel suo complesso - eccetto qualche “rettifica” dell’ultima ora il prototipo è pronto e la produzione inizierà entro la fine dell’anno. “Per il 2009 - ci ha detto Antonio Biallo, da dieci anni alla TCM, attualmente responsabile commerciale Italia - pensiamo di venderne circa 50 unità. L’anno in corso lo stiamo dedicando al completamento definitivo e, soprattutto, alla presentazione al pubblico nelle fiere di settore previste in autunno”. Con 90 dipendenti e un fattura-
to di tutto rispetto (10 milioni di euro nel 2007, con un incremento di oltre il 20 per cento rispetto al 2006), la TCM guarda con sempre maggiore interesse ai mercati esteri. “Fino a qualche anno fa - ha proseguito il manager Biallo - l’80 per cento del fatturato proveniva da vendite sul mercato domestico. L’anno scorso abbiamo praticamente eguagliato i due segmenti, ma quest’anno pensiamo di ribaltare la situazione, col sorpasso delle vendite all’estero. Una direzione verso la quale si va necessariamente, alla luce del freno registrato nei primi mesi del 2008 dall’andamento dell’economia italiana, e verso la quale siamo facilitati dall’utilizzo del nostro nuovo sito web, che rende disponibili le schede tecniche di tutte le nostre unità. Clienti di ogni parte del mondo hanno dunque la possibilità di osservare, eseguire confronti e comunicare con noi, il tutto in tempo reale”. Massima l’attenzione ai Paesi in via di sviluppo. Di fine febbraio scorso la notizia del nuovo partner TCM in Romania, la società Briaris, con sede a Bucarest: da febbraio nuovo dealer con officina autorizzata in Romania. “Ma non ci sottraiamo - ha precisato il responsabile commerciale Italia - dal portare la nostra esperienza e capacità laddove serve anche in casa nostra. A titolo di esempio, ci riempie d’orgoglio la commessa dell’Esercito Italiano, che l’anno scorso ci ha richiesto otto gru da 30 tonnellate, unità che sono state regolarmente consegnate”. Insomma, l’attivismo in casa TCM non manca. In questo si distinguono i due “esponenti” termolesi di cui parlavamo all’inizio. La particolarità di Cocco Bill è la sua passione per la camomilla, che consuma nei saloon al posto del classico whisky. Quella della TCM è invece rappresentare, nel proprio settore, uno stile dinamico e inconfondibile.