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DOPOLAVORO PRODOTTO PROFESSIONE

3 EDITORIALE Autisti: proposte attira-giovani

16 POLITICA Nuovo incontro governo-associazioni dell’autotrasporto. Il tavolo lungo

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18 INCHIESTA Le imprese iscritte all’Albo aumentano in numero, peso e dimensioni. Piccole aziende crescono. Ma basterà?

22 INCHIESTA Intervista a Massimo Marciani, presidente Freight Leaders Council. «Ma le imprese vere sono ancora poche»

24 INCHIESTA Intervista a Carlo De Ruvo, presidente Confetra. «Un salto di qualità verso la logistica»

26 INCHIESTA Il possibile futuro di Federtrasporti. I tre piani dell’aggregazione

30 INCHIESTA Le imprese di autotrasporto di fronte alla digitalizzazione. Smet: «l’intelligenza artificiale contro la carenza di autisti»

31 INCHIESTA Le imprese di autotrasporto di fronte alla transizione. Fercam: «Testiamo i veicoli alternativi»

38 LA TESI DI LAURA Storie di strada che valgono un master. Il camion perfetto? Un’umana illusione

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ANCHE IO VOLEVO IL CAMION Sara Tripodi, un’italiana alla guida del Comitato femminile ETF. «L’autotrasporto ha bisogno di una Samantha Cristoforetti»

42 STRATEGIE DEI COSTRUTTORI Parla Marc Martinez, Ceo di MAN Truck & Bus Italia. «10% di quota: obiettivo minimo indispensabile»

44 AZIENDE IN MOVIMENTO Chiggiato Spa. Il trasporto rispettoso

46 TRA MOTORI E POLITICA Il futuro dei biocarburanti. Dodici uomini arrabbiati

50 RETI COMMERCIALI Nuovo concessionario Renault Trucks a Bolzano. Cavi Diesel si veste di rosso

52 SPECIALE PNEUMATICI Presente e futuro degli pneumatici. Le gomme fanno (poca) resistenza

54 SPECIALE PNEUMATICI Gestione. Lo pneumatico è mio, ma lo gestisci tu

56 SPECIALE PNEUMATICI Tecnologia. Tonda, connessa, digitale

62 ALLESTIMENTI L’arrivo di Burgers in Italia. Uno è meglio di due ALL'INTERNO 33

Online. Larivista è presenteanchesul webattraversoilsito www.uominietrasporti.it. Ognigiornovengonopubblicatenotizie e approfondimenti,accompagnatedapodcast e video, fornendo ai lettori un'informazione puntuale e immediatasuquantoaccadenelsettore. Seguici anche sui Social.

C’è molta confusione sulla ne. Fino a poco fa l’elettrico verni si stiano rendendo nalmente bile neutrale e diversi cante.

Giulio F_Arezzo

Prima di entrare nel merito della stione, vale la pena di ricostruire principali passaggi attraverso gli organi comunitari hanno fissato gli obiettivi di contrasto ai gravi danni – ormai scutibilmente acclarati – prodotti al pianeta dai cambiamenti climatici. seguito e si ispirano all’accordo di Parigi 2015, la comunicazione della Commissione del dicembre 2019 sul Green Deal europeo e la Risoluzione del gennaio 2020, quale il Parlamento europeo ha optato la transizione verso una società climaticamente neutra entro il 2050. Risponde quell’obiettivo l’adozione, nel luglio del Pacchetto Clima Fit for 55, che prevede tappe intermedie di riduzione dei gas fra le quali un progressivo abbattimento delle emissioni di CO2 di auto e furgoni, arrivare a «emissioni zero» nel 2035. Infine, in attuazione dell’accordo fra gli membri raggiunto nel mese di novembre 2022, lo scorso 14 febbraio il Parlamento Europeo ha approvato, in prima lettura, la revisione del Regolamento UE2019/631, fissando al 2035 il termine temporale quale le automobili ed i veicoli leggeri vi venduti nell’Unione Europea dovranno essere a emissioni zero. Tuttavia, grazie una «minoranza di blocco», formata da dodici Paesi europei, e in primis da Germania e Italia, riunitisi in vertice ad hoc, finora decisione del Parlamento europeo stata confermata dal Consiglio dell’Unione, e anzi rinviata a data da destinarsi. Per quanto riguarda il settore dell’autotrasporto, le ricadute di quanto presumibilmente verrà stabilito in sede comunitaria non potrebbero che portare al blocco, pure con maggiore gradualità (sarebbe prevista una deroga fino al 2040), produzione dei veicoli pesanti endotermici, e alla conseguente spinta verso la trazione elettrica.

In questa situazione, sarebbe opportuno utilizzare l’attuale fase di attesa verso fettiva, e soprattutto inevitabile, transizione green (che a parole è condivisa da

Sarebbe opportuno studiare soluzioni che puntino verso fonti di energia rinnovabili, in grado non solo di garantire l’attuale essibilità e autonomia del servizio di trasporto merci, ma anche di superare l’evidente incoerenza delle prospettate decisioni comunitarie con la nuova normativa Euro 7, che dovrebbe entrare in vigore nel luglio 2025 per i veicoli leggeri e nel luglio 2027 per i mezzi pesanti, imponendo ingenti investimenti, praticamente «a perdere», all’industria dell’automotive all’industria