1 minute read

Spinsanti S. Una diversa fiducia. Roma Il Pensiero Scientifico Editore, 2022.

Èesperienza comune che alcuni pazienti non seguano le terapie prescritte; con una brutta espressione li chiamiamo “non complianti”. Altri pazienti invece rifiutano esplicitamente un intervento che, in base alle linee guida e all’esperienza del medico, viene considerato utile o addirittura indispensabile. Una ricca letteratura scientifica attribuisce il fenomeno alle caratteristiche dei pazienti, alla complessità della terapia, agli effetti indesiderati di alcuni farmaci, all’inadeguato rapporto fiduciario con il medico, alla frettolosità della prescrizione. Cosa succede di questi pazienti? Ci sono medici che si dedicano al paziente, alle sue sofferenze, alle sue esigenze, alle sue aspettative e li accompagnano anche nelle scelte non ortodosse, applicando quell’istinto empatico e accudente che ogni professionista sanitario dovrebbe avere nel suo dna. Talvolta invece i pazienti vengono abbandonati o ignorati dallo specialista che sembra più interessato a eseguire procedure che non a curare i pazienti affetti da una particolare patologia. Più technology oriented che patient oriented.

Storie Slow Dalla fine del 2020 il sito web di Slow Medicine, nell’ambito del progetto denominato “Storie Slow”, pubblica ogni settimana1 casi clinici descritti da medici, infer-

Leggendo e scrivendo storie si può imparare a tollerare l’ambiguità della pratica clinica. Al contempo, s’impara a conoscere sé stessi e a sviluppare l’ascolto che sta alla base della relazione di cura

Quando il paziente rifiuta l’intervento

Dalle storie di pazienti alla ricerca di una medicina che cura: Slow Medicine

Marco Bobbio

Medico, già primario di Cardiologia, Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo Michela Chiarlo

Medico, Reparto di Medicina d’urgenza, Ospedale San Giovanni Bosco di Torino Paola Arcadi

Infermiera, Università degli studi di Milano