13 minute read

Un inedito di Gianni Brera in esclusiva per il Caffè/DueCaffè

Trent’anni fa, il 19 dicembre 1992, moriva in un incidente stradale Gianni Brera. In occasione del triste anniversario, il professor Andrea Maietti, biografo ufficiale del grande Gioànbrerafucarlo, già nostro ospite nel 2021 in una delle tre serate dedicate a Dante Alighieri, ci ha inviato un inedito del grande giornalista lombardo. Nel suo stile inconfondibile, Brera racconta chi era Fanfulla, quello strano personaggio da cui prende nome la squadra di calcio di Lodi, che – come ci ricorda il professor Maietti – fu avversaria del Molinella nel campionato di Serie B 1939-40. Aggiungiamo, tanto per restituirgli un po’ di attualità, che il Fanfulla tenne a battesimo il Bologna, all’esordio dei rossoblu in Serie C nel settembre del 1983 e che anche Andrea Landi qualche mese fa ha incontrato il Fanfulla con il suo Mezzolara. Ad ogni modo, ecco l’inedito di Brera che ci onoriamo di ospitare.

Fanfulla da Lodi di Gianni Brera

Advertisement

Per ringraziare il prof. Maietti di questo regalo, gli abbiamo inviato la cronaca della partita Fanfulla-Molinella (dal Resto del Carlino del 10 ottobre 1939). Era la 4^ giornata di andata.. Qui, per ragioni di spazio, riportiamo solo i tabellini della partita: Campionato Serie B 1939-40, 4^ Giornata (Lodi, 8 ottobre 1939):

FANFULLA-MOLINELLA 5.0 Fanfulla: Barbieri, Edelli, Citterio; Spirolazzi, Pagni, Caffeni; Carboni, Crola, Colanesi, Cattaneo e Bramanti; Molinella: Medola; Obici, Spanazzi; Busi, Calanchi e Procura; Liguera, Cavallazzi, Bonesini, Spadoni e Busoni. Arbitro: Rizzo. Nella partita di ritorno, le cose andarono decisamente meglio per il Molinella, che in casa si impose 2-0 sui lodigiani con i gol di Spadoni e Lupi. (La Redazione)

ULTIME SCOPERTE D’ARCHIVIO

A farmi dubitare dell’esistenza di Fanfulla è stato Massimo D’Azeglio, pubblicamente giudicato un ‘ciolla’ da Camillo Benso di Cavour. Il suo romanzo, ‘La disfida di Barletta’, veniva considerato delittuosamente il secondo della nostra narrativa in tutti i trattati di letteratura precedenti l’ultima guerra. Il protagonista è tale Ettore Fieramosca da Capua: come dire un Ciccillo Cacace di Capafugata. Uno dei suoi comprimari, tanto caposcarico, è Fanfulla da Lodi. Il marchese Massimo non era tenero, a pensarci, con i lombardi: e Fanfulla ci faceva scomparire. Già il nome era bislacco la sua parte. Poi, la stranezza del personaggio: quella che risultava dalla sua figura alta e allampanata. Eroe poteva essere solo per dispetto. E se combatteva i francesi era perché lo pagavano gli spagnoli. Soldato di ventura, cavaliere per nobiltà e censo, sicuramente munito di compagnia, di cavalli e di servi-soldati o scudieri. Insomma, un’invenzione che poco mi garbava, sebbene le nebbie della nostra Bassa giustificassero qualsiasi portento dell’immaginazione. Mi ha poi colpito, da più grandicello, il

Mentre stavamo catalogando alcune foto per la mostra dedicata al calciatore Augusto Magli (dal 4 al 14 marzo 2023 in Auditorium), l’occhio è caduto su questa immagine: Molinella-Piscina Comunale, 1936. Guardando la foto con più attenzione, si vede chiaramente che i tre (da destra: il 13enne Augusto Magli, il bagnino Carlo Bertocchi e Danilo Delli) sono seduti sulla traversa di una porta da pallanuoto, fissata alla sponda. Da quanto possiamo capire, si giocava sotto il trampolino, con il campo-gara orientato in senso trasversale rispetto alla vasca. Per noi è stata una scoperta: non ne avevamo mai sentito parlare, né avevamo avuto occasione di imbatterci in qualche documento riguardante l’attività della pallanuoto in piscina. Per quanto ne sappiamo, questo è uno sport che non ha una tradizione locale. Siamo però testimoni (e spesso ne abbiamo anche scritto su queste pagine) che da qualche tempo Donato Di Lucchio si sta spendendo con impegno e grande passione per promuovere la pallanuoto anche a Molinella.

Di Lucchio è riuscito a mettere in acqua una squadra di ragazzini, i Mosquitos Molinella, che hanno già sostenuto diverse amichevoli e che presto potremmo vedere impegnati anche in un campionato Csi o con altri enti di promozione sportiva. FM

ANNIVERSARI / 12 FEBBRAIO 1933:

Il gol di Gaiani che inaugurò lo Stadio

(…) Fu precisamente nell’anno dell’esordio del Molinella in I Divisione che venne inaugurato lo Stadio. Quel giorno, 12 febbraio 1933, il calendario opponeva ad un Molinella in affanno la Spal capolista. Si giocò nella nebbia e nel fango una partita memorabile, nel corso della quale il Molinella rimontò la bellezza di tre gol agli estensi: da 0-3 a 3-3, tutti i nostri gol nel secondo tempo. Ancora una volta Valter Gaiani ci mise il suo zampone, segnando il primo gol, quello della riscossa rossoblù, nel nuovo tempio dello sport molinellese. Di Morara e Venturi le altre due reti del Molinella, che nella storica circostanza schierava il seguente undici: Mazzoni; Balboni I, Spanazzi; Delli, Besoli, Villani; Pizzi, Morara, Bertocchi, Gaiani e Venturi. La cronaca dell’incontro elevò al ruolo di protagonista assoluto il portiere Raoul Mazzoni di Marmorta, riserva del grande Pierino Massarenti e autore quel giorno di “magistrali interventi”. Con lui, “sugli scudi” anche l’attaccante Bertocchi Diego, detto Perìn. (…) Andrea Martelli Quando corre il 90°. Novant’anni di calcio e di sport molinellese La Compagnia del Caffè, 2001 fatto che proprio gli sportivi di Lodi si fossero ricordati di quel mattocchio, e che all’immagine sicuramente fantastica del capitano di ventura avessero dato un senso intraprendendo l’agonismo sportivo. Allora fermamente ho creduto in Fasulla, arrivando a immaginarlo quale doveva essere, un abduano come erano stati i Visconti, nostri indimenticati Signori; uno capace di lanza e di archibuso, ma soprattutto di spada e di stocco; non alto né allampanato, bensì ben fatto e tosto, gli occhi balenanti di sarcasmo e di rabbia, il palato assuefatto da sempre al buon vino ammandorlato delle nostre colline, ai polli in creta, ai poderosi bottaggi invernali (verze, maiale, oca…). Sì, Fanfulla da Lodi può anche non avere vissuto, ma il Fanfulla di Lodi lo ha fatto idealmente vivere come agonismo comporta: lo ha messo in arcione e lanciato contro la desolata miseria di quegli anni. Come la gran gente bassaiola ha la sua degna capitale a Lodi, così Fanfulla ne è l’eroe eponimo: e noi tutti lo accettiamo, perché vivo e credibile l’hanno voluto i suoi. In tanto digrignare di ossessi, il ridanciano Fanfulla garantisce salute e buon umore.

In questi 90 anni, grandi calciatori hanno calpestato l’erba dello stadio (dal 2001 intitolato ad Augusto Magli): da Schiavio a Biavati, da Fedullo a Sansone, leggendari protagonisti del Bologna Campione d’Europa, ad altri e forse più modesti interpreti di stagioni meno gloriose. All’alba del 7° scudetto, Nielsen, da pochi mesi in Italia, ha disputato qui una delle sue prime amichevoli con la maglia rossoblu. Qui si è esibito nel 1961 Sandrino Mazzola con la Rappresentativa Lombarda. Col Bologna, che fino a qualche tempo fa si faceva vedere spesso da queste parti, abbiamo applaudito Pecci, Savoldi e Di Vaio. Qui, infine, ha posato i suoi piedi fatati anche il vicentino Roberto Baggio, in occasione di un torneo giovanile che si giocò a Molinella nel 1984.

Nel 1999, rintracciato all’ultimo momento da un amico mentre si trovava in zona per un servizio Rai, Mario Mattioli non ebbe esitazioni nel rispondere all’invito di presentare la 14^ edizione delle Olimpiadi Ragazzi, che sarebbero cominciate la sera stessa ad Ospital Monacale. Confessò che non aveva mai sentito parlare di queste Olimpiadi, ma l’idea gli piaceva e disse subito sì con grande entusiasmo. Figlio del Maresciallo dei Carabinieri che molti anni prima aveva comandato la Stazione CC del paese, Mario Mattioli era, all’epoca, un volto molto noto agli sportivi italiani, la sua una presenza fissa nei programmi televisivi di Rai Sport. Da vero professionista, condusse in modo impeccabile la serata inaugurale il venerdì sera. A sue spese, fece addirittura arrivare da Rovigo un service per registrare un servizio filmato sulla manifestazione, che andò in onda la domenica nel Tg Regione delle ore 14. Al termine della serata, Mattioli si intrattenne a lungo con i ragazzi più giovani che facevano parte dell’organizzazione e prima di salutarli lasciò sul gagliardetto dell’Us Reno questa dedica: “Seul 1988, Barcellona 1992, Atlanta 1996… Ospital Monacale 1999!”. Sono passati quasi 24 anni da allora. Nel dicembre scorso, all’indirizzo di posta elettronica del Comitato del Reno è arrivata una mail con la quale Mattioli si ripropone in veste di speaker anche per la prossima edizione. Proposta accettata al volo dagli organizzatori. Sarà dunque Mario Mattioli a presentare la 38^ Olimpiade dei Ragazzi, in programma ad Ospital Monacale il 26.27.28 maggio 2023.

Definito il programma-gare, aperte le iscrizioni.

Tornano dopo 4 anni le Olimpiadi dei Ragazzi. Il 6 marzo, nella sede del Circolo L’Aquilone di Santa Maria Codifiume, si è tenuta l’Assemblea dei Paesi che ha preso atto del programma-gare disposto dal paese organizzatore. Sono stati assegnati i numeri di pettorale e distribuiti ad ogni paese i moduli d’iscrizione individuale (foglietti verdi). La previsione – per Molinella, San Martino e San Pietro – è che saranno almeno 150 i bambini/ ragazzi del nostro Comune che prenderanno parte a questa edizione.

Il programma-gare (con gli orari) lo trovate sul sito www.olimpiadidelreno.it

DIPENDENZE,

Al momento di andare in stampa, dobbiamo anche dare conto di tre iniziative importanti che si sono tenute in marzo a Molinella per sensibilizzare i cittadini molinellesi sui temi delle dipendenze, delle malattie rare e delle disabilità. “Smetto quando voglio”: promosso dalla Zona Pastorale di Molinella, si è tenuto il 15 marzo, presso la sala Polivalente di San Martino in Argine, il primo di una serie di incontri sulle dipendenze; “Serata Pans-Pandas: se la riconosci la curi”, si è svolta il 18 marzo al Cinema Teatro Massaremti, con la partecipazione di medici, volontari e famigliari di bambini colpiti da questa sindrome; “Liberi di sognare e di danzare” (6^ edizione tuttora in corso) è un progetto della Farmacia Sgarbi, realizzato in collaborazione con Comune di Molinella, Istituto Comprensivo, ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) e Associazione Sportiva La Mucca Dance, che si articola su un programma di eventi in calendario dal 6 al 31 marzo. Torneremo su queste iniziative con resoconti più ampi (e con qualche fotografia), se gli organizzatori vorranno cortesemente inviarceli.

Torneremo eventualmente su queste o altre iniziative simili, se gli organizzatori vorranno darne comunicazione tramite Il Caffè/Duecaffè.

La Scheda

Mario Mattioli (Poggio Renatico, 1946) ex giornalista sportivo Rai ora in pensione. Laureato in giurisprudenza, comincia la carriera a Roma con l’emittente privata

Foto / Ospitalmonacale 1999: nella fila in basso da sinistra: Cardin, Decataldo, Monti, Mario Mattioli, Montanari, Grandini, Melloni); in alto: Mazzanti, Ravagnani e Martelli..

Teleregione. Ha collaborato con Fininvest e con la statunitense ABC. Dal 1987 in Rai, lavora dapprima al TG2 Sport poi alla Testata Giornalistica Sportiva (TGS), diventata in seguito Rai Sport. Ha condotto Sabato Sport, Sabato Sprint, La Domenica

18 nomi per la Hall of Fame delle Olimpiadi

L’Assemblea dei Paesi che si è tenuta il 6 marzo a Codifiume ha ribadito i criteri di ammissione alla Hall of Fame del Reno, un Albo d’Oro permanente con i nomi di coloro che hanno partecipato alle Olimpiadi dei Ragazzi e che una volta conclusa questa esperienza si sono distinti nello sport ai più alti livelli. Per essere ammessi alla Hall of Fame è dunque necessario:

1) aver partecipato ad almeno un’edizione delle Olimpiadi Ragazzi, anche senza aver vinto medaglie;

2) aver conquistato titoli nazionali e/o internazionali, individuali o di squadra, in competizioni organizzate o partecipate dalle Federazioni del CONI in ambito giovanile e/o assoluto e in discipline che fanno parte del programma olimpico internazionale;

3) ovvero aver fatto parte di Rappresentative Nazionali giovanili e/o assolute, promosse dalle stesse Federazioni del CONI. Qui di seguito, un primo e provvisorio elenco di nomi per la Hall of Fame, divisi per paese, dei quali abbiamo avuto segnalazione dal Comitato del Reno.

BARICELLA: Erika Fabbris (atletica), Sofia Bonafè (atletica), Nicol Passarella (arco); BAURA: Aurora Gherardi (pattinaggio); CONA-

Sportiva Estate, Domenica Sprint, 90º minuto Serie B. Da inviato ha raccontato 7 Olimpiadi, 6 Mondiali e 6 Europei di calcio, 3 Mondiali e 2 europei di atletica, 3 Giochi del Mediterraneo. È stato telecronista di pugilato dal 1990, commentando 32 titoli mondiali, 54 europei e l’oro olimpico di Cammarelle

QUARTESANA: Michael N’Tube (calcio); CONSANDOLO: Alex Fabbri (atletica); GAIBANELLA: Dafne Borghi (pattinaggio); GAMBULAGA: Marcella Tonioli (tiro con l’arco), Bidrece Azor (calcio); LE VALLETTEOSTELLATO: Beatrice Minotti (atletica); MASI TORELLO: Giorgia Berveglieri (calcio femminile); MOLINELLA: Andrea Zaffagnini (calcio), Francesco Martelli (nuoto), Lucia Martelli (nuoto), Marta Rambaldi (calcio femminile); SAN MARTINO IN ARGINE: Maite Vanucci (atletica); SAN PIETRO CAPOFIUME: Beatrice Magagnoli (nuoto), Matteo Cocchi (calcio).

Da questo primo elenco, che sarà ratificato dal Comitato del Reno entro maggio, risulta che gli ammessi del nostro Comune (Molinella Capoluogo + San Martino e San Pietro) sono 7. L’Atletica Molinella è certamente la società che fa la parte del leone: oltre alla Vanucci, vede premiati anche 3 suoi ex atleti (Fabbri, Fabbris e Bonafè) che appartengono però ad altri paesi. Pubblicheremo appena possibile il curriculum sportivo dei 6 molinellesi ammessi alla Hall of Fame del Reno.

Tullio Duimovic, ultime notizie

(mail del 20 gennaio 2023)

Circa un anno fa, abbiamo pubblicato la mail del signor Zanchini di Trieste, il quale ci chiedeva notizie di Tullio Duimovic, istriano di Pola che giocò nel Molinella in Serie C, campionato 1940-41 (difensore,11 presenze, 0 gol). Una mail più recente aggiunge qualche altra notizia su Tullio Duimovic: Buongiorno , mi chiamo Andrea Duimovich sono nipote di Tullio, morto nel 1974 a Firenze. Italiano di Lussino (Lussin Piccolo) lasciò la sua amata isola. Tullio era cugino di Agostino Straulino. (grande velista, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Helsinki 1952. NdR). Tutti i nostri beni e terre furono confiscati dal governo jugoslavo perché Tullio si rifiutò di diventare cittadino slavo.

Andrea Duimovich

Field Target, una nuova proposta sportiva per Molinella

(mail del 6 marzo 2023)

Buonasera, grazie alla cooperativa Massarenti che ha messo a disposizione un area adatta, un altro sport si aggiunge ai tanti già presenti sul territorio di Molinella: Il Field Target. Si tratta di tiro di precisione con carabine ad aria compressa a sagome metalliche che se colpite in una determinata zona, dal diametro variabile dai 15 ai 40 mm, cadono determinando l’assegnazione di un punto. Da quasi vent’anni questo sport è stato “importato” in Italia dal mondo anglosassone dove è molto diffuso e viene oggi praticato ed apprezzato da un numero sempre maggiore di appassionati. Può essere praticato indistintamente da uomini e donne, a partire dall’età di 11 anni prescritta dalla Federazione e al pari di tanti altri sport, oltre che a livello amatoriale, può essere praticato anche a livello Regionale, Nazionale e Internazionale. Questa disciplina sportiva avviene nell’assoluto rispetto della natura e garantisce altissimi margini di sicurezza. Sviluppa il gusto per la vita all’aria aperta ed è altamente educativa soprattutto per i giovani in quanto permette di implementare il consapevole rispetto delle regole sia di vita che sportive. Implica una buona capacità di concentrazione per stimare la distanza del bersaglio (non nota al concorrente) che può variare da un minimo di 9m ad un massimo di 35m o 50m a seconda della categoria dell’attrezzatura utilizzata. L’Associazione Sportiva Dilettantistica Field Target Emilia

Romagna (F.T.E.R.) è in attività dal 2007, riconosciuta dal C.O.N.I., affiliata alla Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia (F.I.D.A.S.C.) … Francesco Piana, vicepresidente Field Target Emilia Romagna (FTER):

Il Valzer Degli Addii

Ricordo di Franco Paderni, podista di Selva Malvezzi

Fu il primo molinellese a correre la 100 km del Passatore

Il Mondiale di Claudio Zambardi

(mail del 9 marzo 2023)

Ci scrive da Viareggio il dott. Giampiero Petrucci: Salve. sono uno storico di ciclismo. Sto cercando notizie e soprattutto foto di Claudio Zambardi: ho visto che sul vostro sito comparve anni fa la notizia della sua morte prematura. Vorrei contattare qualcuno della sua famiglia per avere foto di quando correva da inserire in un grande volume sui Mondiali di ciclismo dove lui ha partecipato nel 1975 da juniores. Grazie dell’attenzione, Cordiali saluti, dott. Giampiero Petrucci. Con la premessa che Claudio Zambardi non ha mai corso per la Polisportiva Molinella, abbiamo inviato al dott. Petrucci la scheda che proponiamo anche ai nostri lettori: Claudio Zambardi nasce a Ferrara il 22 agosto 1957. Inizia a correre nel 1971 nella categoria

“Leva Giovanile” con il GS Santa Maria CodifiumeClaudio di antica tradizione e vi rimane fino al 1975.

Le vittorie arrivano nella categoria Allievi (1973) quando lo sviluppo fisico viene in soccorso alla grinta e alla determinazione. Tra le vittorie più importanti ricordiamo la gara di Pontelagoscuro (FE) e la Modena-Pavullo. Nel 1975, categoria Juniores, vince la prova pre-mondiale di Saltara che gli garantisce la convocazione per il mondiale di Orbe in Svizzera, ma una caduta lo toglie dalla lotta per il titolo vinto da Roberto Visentini. Nel 1976 passa alla Dossese come dilettante dove vince 3 gare poi nel 1977 arriva alla Del

Addio a Pelè e a tanti altri campioni

Tongo. Nel 1978 trova spazio alla ”Siapa” di Galliera (BO) dove vince 6 gare che gli valgono l’interesse di tecnici e dirigenti del mondo professionistico. Quando tutto sembrava fatto per il passaggio alla “Inoxpran” al momento della firma qualcosa va storto e tutto svanisce. Termina la carriera nella Lucchese, quando una fastidiosa sciatalgia lo ferma definitivamente. Negli anni ’90 torna alla società di origine (GS SM Codifiume), salendo sull’ammiraglia come DS, poi però la malattia gli nega quelle soddisfazioni che avrebbe meritato. Muore il 21dicembre pochi giorni prima del Natale 2013. Fin da inizio carriera, era conosciuto da tutti con il soprannome di “Muscolo”, quasi ad esorcizzare la sua gracile costituzione fisica, l’esatto contrario del tipo muscoloso. (am/cn)

Il 3 dicembre scorso ci ha lasciato all’età di 80 anni Franco Paderni di Selva Malvezzi. Franco, per tutti il Pad, che ricordiamo come un appassionato podista sulle distanze medio-lunghe, ha vestito fino al 1994 la maglia del Bar Gotti di Viadagola, poi Pasta Granarolo ed infine ASD Team Granarolo. Dalle notizie in nostro possesso, Paderni è stato il primo molinellese a partecipare nel 1977 (5^ edizione) alla 100 km del Passatore da Firenze a Faenza, raggiungendo il traguardo intermedio di Marradi al km 64,7.

Nel 1984 ci provò Mauro Mazzanti (il quale, benché “forestiero”, occupa spesso le nostre cronache sportive), ma anche l’attuale presidente dell’Ospitalese fu costretto al ritiro. Per quanto ne sappiamo, l’unico, finora, a tentare con successo l’impresa è stato il nostro Aurelio Del Sordo (vicepresidente della Compagnia del Caffè), che nel 2016, a 61 anni di età, portò a termine l’ultramaratona in 16h48’16”, classificandosi 1648° assoluto su 2056 arrivati al traguardo (oltre 500 i ritirati).

Lutto

È scomparsa nei mesi scorsi la mamma di Ezio Chiarini, per lughi anni “redattore unico” del Bollettino Parrocchiale e prezioso collaboratore nell’ambito del nostro progetto editoriale e nella promozione delle

Olimpiadi Ragazzi. A Ezio e alla sorella Cristina il cordoglio della Compagnia del Caffè.

La Redazione del Caffè/Duecaffè si unisce nel dolore all’amico Claudio Decataldo e ai suoi fratelli per la perdita del papà, Giovanni, avvenuta il mese scorso. Un pensiero va anche alla moglie, signora Lucia, e a tutti i famigliari.

Tra la fine del 2022 e l primi giorni di quest’anno, molti campioni sono stati strappati all’affetto degli sportivi italiani: E’ un triste “rosario” di nomi che comincia con il ciclista Davide Rebellin (30 novembre 2022) e prosegue con Ercole Baldini (1 dicembre), Sinisa Mihajlovic (16 dicembre); Vittorio Adorni (24 dicembre), per concludersi con Gianluca Vialli (6 gennaio 2023).

Se ne è andato il 29 dicembre, all’età di 82 anni, anche Edson Arantes do Nascimento, per tutti Pelè. O Rey, un mito dello sport, l’unico al mondo che contende a Maradona il titolo del più grande calciatore di tutti i tempi. Gli diciamo addio anche noi con una foto, autografata dallo stesso Pelè, nella quale si vede O Rey mentre esce dal campo insieme al “nostro” fotografo Renzo Diamanti, al termine dell’amichevole tra il Mantova e il Santos (1-2) che si giocò allo Stadio Martelli di Mantova il 27 giugno 1967. L’elenco dei grandi scomparsi si allunga con la morte, avvenuta il 12 marzo scorso, di Dick s l’uomo che nel 1968, a Città del Messico, rivoluzionò la tecnica del salto in alto.

This article is from: