2 minute read

LA NUOVA SALA DI FIESOLE

TAR

Un film che sfugge alle definizioni. Tar è la storia di una donna senza scrupoli? O piuttosto una denuncia verso gli abusi di potere esercitati da chi si trova in una posizione di privilegio? Forse non è nemmeno così utile cercare di incasellare un’opera così complessa e raffinata tentando di renderla meno disturbante per noi e un poco più rassicurante. Tar è un film che fa uscire dalla sala chi ne è turbato, mentre chi ne è affascinato resta con gli occhi incollati allo schermo fino al 158esimo minuto.

Advertisement

Ci si trova spesso ad associare al cinema Fiesole e lo splendore del suo Teatro Romano: il Premio ai Maestri del Cinema, i più grandi attori italiani che vi presentano i loro spettacoli di prosa e, naturalmente, l’arena estiva più suggestiva che si può trovare poco lontano dalla città. Tutto questo finora ha però riguardato i soli mesi estivi, lasciando in ombra per il resto dell’anno una località tanto bella e frequentata. Le cose però sono cambiate quando lo scorso autunno è stato inaugurato il Teatro di Fiesole di Largo Pietro Farulli (ex piazza del Mercato), gestito da Teatro di Fiesole Srl (frutto dell’intesa tra Essevuteatro, AdArte e Prg). La sera del 20 novembre 2022, nello spazio, che è pensato per la prosa e che nei mesi successivi alla sua apertura ha ospitato un cartellone di spettacoli dal vivo, sono stati due film ad “aprire le danze”: “Dante” di Pupi Avati e “La Stranezza” di Roberto Andò. Una scelta questa che ha subito destato l’interesse di Omar Rashid, imprenditore, cineasta e, cosa più importante, fiesolano DOC: “Sono cresciuto in quella piazza ed è davvero importante per me. Avere uno spazio coperto dove è possibile proiettare dei film vicino a casa? Un sogno! Ho subito chiamato Michele Crocchiola dello Stensen, incaricato di curare la programmazione cinema, mettendomi a completa disposizione per ottimizzare le potenzialità cinematografiche del teatro. Lo Stensen ha poi deciso di coinvolgere un gruppo di persone del luogo per rafforzare il legame di questa offerta aggiuntiva con il territorio. In poco tempo abbiamo organizzato una sorta di comitato di programmazione di cui fanno parte anche la sociologa Mariella Orsi e il critico cinematografico Alain Bichon.

Non c’è una programmazione continuativa, ma per il momento ci siamo assestati su due giorni a settimana. Tra le pellicole proposte in questo primo periodo di attività ci sono state, tra le altre, “Le otto montagne” di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, “Le buone stelle” di Hirokazu Kore-Eda, “Forever Young” di Valeria Bruni Tedeschi, “The Fabelmans” di Spielberg e “Everything Everywhere All at Once”. Si parla ovviamente di seconde visioni, che sono molto utili per recuperare in sala dei film che si sono mancati. La nostra priorità è la costruzione di un pubblico tramite un dialogo diretto: abbiamo una mailing list e un gruppo whazzup; Alain si occupa di redigere delle schede critiche dei film in cartellone, Mariella dona al progetto la sua prestigiosa competenza in ambito sociologico mentre io mi occupo della comunicazione. Cerchiamo di fare in modo che almeno uno di noi sia presente a ogni proiezione cercando di inserire film in lingua originale, anche per ciò che riguarda le pellicole italiane proprio in considerazione dei molti stranieri che risiedono qua: i nuovi fiesolani. La cittadinanza ha risposto con un entusiasmo che è andato sopra le nostre aspettative visti i tempi e il fatto che siamo oggettivamente una piccola comunità. Probabilmente sono numeri che cresceranno quando daremo continuità. L’obiettivo che mi sono prefissato io è di portare quanti più spettatori giovani possibile”.

di Giulia Focardi