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Città di Schio

Il sigillo di Rossetti al "Città di Schio"

Il pordenonese ritornato a far coppia con Eleonora Mori ha vinto la gara con la Hyundai i20 battendo Rudy Andriolo-Manuel Menegon su Skoda Fabia

■ Ha scavato un solco sulla S. Caterina, la prima prova speciale di quasi 11 km che ha aperto la 31^ edizione del Città di Schio, respingendo perentoriamente gli attacchi degli avversari più quotati: Rudy Andriolo a 8"3, Efrem Bianco a 8"6, Luca Rossetti a 9"5. Neanche il tempo di godersi il primato. Il sogno di vincere a mani basse il rally scledense s'è infranto davanti a una paletta della Stradale. Bostian Avbelj, sorpreso a zigzagare sulla strada per riscaldare le gomme poco dopo il via, è stato costretto a fermare la Skoda Fabia messagli a disposizione dal Team Munaretto mentre nell'interfono l'eco delle note dettate da Damjan Andreika non si era ancora spenta. "Guida pericolosa, invasione di corsia" gli è stato contestato dagli agenti. Non gli è rimasto altro da fare che girare la vettura e prendere mestamente la strada del ritorno.

Alessandro Battaglin e Selene Pagliarini

Giochi finiti. Fuori il campione sloveno, la gara si è accesa: bravissima la compagnia del controsterzo a interpretare con personalità e mestiere a un copione, solo abbozzato, che nell'originale stesura prevedeva Avbelj primattore. Luca Rossetti, tornato dopo due anni a far coppia con Eleonora Mori, prese le misure della Hyundai i20 R2 della FriulMotor, ha cominciato a pestare sull'acceleratore come ai bei tempi, quando alternava titoli europei a corone tricolori, firmando sulle rampe di Pedescala

La Hyundai di Rossetti - Mori

Terza piazza per Efrem Bianco a caccia del 7° successo sulle strade di casa in lotta con Sossella

il miglior tempo, 4'51"7, 2"3 meglio di Bianco e 2"6 più veloce di Andriolo, entrambi su Skoda Fabia. Sulla Treschè Conca è stato invece Manuel Sossella, pure lui al volante di una Hyundai i20 della Friulmotor, a mettere tutti in riga con un 4'15"5 fissato pure da Toffano-Gambasin (Skoda Fabia) mentre Rossetti ha pagato appena due decimi in più, installandosi comunque in testa al rally con un vantaggio di 2"2 su Bianco, 3"6 su Andriolo e 5"1 su Sossella. Gara apertissima, dunque, dopo il primo round cronometrato. Sossella, incalzato da Gabriele Falzone, ha provato a dare la stoccata vincente nella ripetizione della S. Caterina ma Rossetti gli è rimasto incollato ad 6 decimi. Andriolo ha "pagato" appena 1"5 mentre quelli lasciati sull'asfalto da Bianco sono stati 2"7. Lo scledense avrebbe fatto carte false per bissare il successo di dodici mesi fa e portare il bottino personale nel rally di casa a quota sette. Dino Lamonato, sul sedile di destra, gli ha assicurato il massimo appoggio ma quest'anno non c'è stato verso considerato, oltretutto, che gli avversari erano molto quotati. Ringalluzzito dal doppio scratch vincente, Sossella ha affrontato la Pedescala con la grinta dei giorni migliori, deciso a risalire la classifica. Probabilmente ha osato troppo: un testacoda gli ha fatto perdere tempo prezioso mentre Luca Rossetti si prendeva il lusso di mettere Andriolo, Bianco, Battaglin e Pozza alle spalle e di incrementare il vantaggio. Troppo corto il secondo passaggio sulla Treschè Conca per cambiare volto al rally. Rossetti ha vinto la prova in 4'08"1 lasciando Andriolo a 3"4 e Sossella a 3"8. La terza tornata a Santa Caterina, la prova più amata dello Schio, ha premiato Rudy Andriolo che per un soffio è riuscito ad anticipare le ruote della Hyunday del pordenonese Rossetti. La rottura dell'idroguida, invece, ha tolto a Sossella ogni speranza di salire sul podio, lasciandolo al quarto posto a mezzo minuto dal vincitore. Il bronzo lo ha intascato Efrem Bianco che, sulle prove amiche, è sempre molto competitivo. Con Avbelj sarebbe stata un'altra gara? Probabilmente sì. Lo sloveno, vin-

citore dell'International Rally Club, è un pilota veloce, coraggioso e determinato. Stavolta è stato fermato dalla Polizia. Ritornerà il prossimo anno perché con lo Schio ha un conto in sospeso e allora la sfida sarà ancora più elettrizzante.. Rossetti, doveroso riconoscerlo, non gli è da meno. Luca è stato bravissimo a mantenere nervi saldi e timone dritto mentre Eleonora, tornata ad occupare il sedile accanto al campione, ha fatto il resto. Ottimo anche il comportamento della Hyundai, finalmente davanti allo scatenato branco delle Skoda Fabia. Oltre al vincitore e Sossella, anche Alessandro Battaglin (Selena Pagliarini navigatrice) ha corso con la vettura coreana meritando la quinta posizione. Dopo le delusioni patite al Bassano di fine ottobre il marosticense può guardare avanti con rinnovata fiducia. Le sue doti di guida sono sempre di ottimo conio. Bellissima la gara di Rudy Andriolo, premiata dall'ennesimo secondo posto assoluto. Ormai il pilota di Cavaso ha perso il conto degli argenti conquistati in carriera. Aver contenuto il distacco dal primo in meno di dieci secondi la dice lunga sulle sue doti di pilota e sull'abilità del navigatore Manuel Menegon nel dare il ritmo giusto alla corsa. Sesta piazza per Giovanni Toffano e Matteo Gambasin su Skoda Fabia, bravi ad inserirsi sempre tra i big senza timori reverenziali mentre Andrea Scalzotto (Nicola Rutigliano coéquipier), quest’anno protagonista nel Trofeo Renault Clio

CLASSIFICA FINALE

1 Rossetti-Mori (Hyundai I20 N Rally2) in 42'35.0 2 Andriolo-Menegon (Skoda Fabia) a 9.6 3 Bianco-Lamonato (Skoda Fabia) a 19.6 4 Sossella-Falzone (Hyundai I20 N Rally2) a 30.2 5 Battaglin-Pagliarini (Hyundai I20 N Rally2) a 48.7 6 Toffano-Gambasin (Skoda Fabia) a 1'08.0 7 Scalzotto-Rutigliano (Citroen C3 Rally2) a 1'26.7 8 Pozza-Zortea (Skoda Fabia) a 1'30.8 9 Romagna-Addondi (Skoda Fabia) a 1'44.2 10 Nodari-Nodari (Skoda Fabia) a 1'49.4

Partito velocissimo lo sloveno Bostian Avbelj è stato bloccato dalla Polizia mentre stava scaldando le gomme su strada aperta al traffico

Trophy Italia, alla seconda gara in carriera con una top car, la Citroen C3, si è assicurato un onorevole settimo posto precedendo Francesco Pozza e Marco Zortea, rientrati nel giro con qualche traccia di ruggine. Tempo al tempo e saranno ancora con i grandi. Simone Romagna ha concluso il rally in nona posizione. Paolo e Giulio Nodari, vincitori del Città di Bassano storico, stavolta hanno gareggiato nel moderno con una Fabia e hanno chiuso la top ten precedendo lo scalpitante Luca Ferri in gara con il campione italiano Pietro Ometto. La Coppa delle dame è andata ad Arianna Doriguzzi Breatta e Lisa De Cecco su Renault Clio 16 V. Alle loro spalle, a 3'36", Giulia De Toni e Marinella Bonalti su Peugeot 208. Ancora un successo per la Hawk Racing Club nella speciale classifica riservata alle scuderie grazie ai piazzamenti di Pozza, Romagna e Cogo. Valter Robassa ha diretto il rally con la solita sicurezza, coadiuvato da Alberto Riva, spalla ideale. La loro esperienza è una garanzia per gli organizzatori (anche il Bassano è diretto da Robassa-Riva!) Promossa a pieni voti la Power Stage, organizzatrice della competizione, con Enrico Tessaro sulle spine sino alla fine. Il presidente ha tirato un grosso sospiro di sollievo quando la bandierina è calata sull'ultima vettura rimasta in gara. “Questa - ha commentato a motori spenti - è stata l'edizione del Città di Schio più tirata e difficile. I piloti l'hanno interpretata alla grande e il pubblico ha rispettato gli ordini dei commissari di percorso. Grazie a tutti quelli che ci sono stati vicino, agli sponsor e all'Automobile club di Vicenza”. Intanto Tessaro sta seriamente valutando la proposta di Loriano Norcini, organizzatore dell'International Rally Cup. Essendo stato il Città di Bassano promosso nel campionato italiano asfalto, si è liberato un posto nell'Irc. Norcini vorrebbe far scendere in campo la Power Stage. Le trattative sono avviate.

Sbalchiero mette in fila le Sierra Cosworth di Bianco e Costenaro

In coppia con Elia Molon ha vinto il rally storico al volante di una Lancia Delta Integrale

■ Senza storia il Città di Schio riservato alle auto d'antan. Nereo Sbalchiero ed Elia Molon, su Lancia Delta Integrale, hanno ipotecato il rally sin dall'inizio, con una determinazione che non ha concesso chance agli avversari. Sulle sei prove speciali (un passaggio in meno sulla Santa Caterina rispetto al moderno) sono andati come razzi, vincendo a mani basse le prime quattro e lasciando le ultime due a Riccardo BiancoMatteo Valerio su Ford Sierra Cosworth quando l'oro era ormai al sicuro in cassaforte. Bianco ci teneva a fare bella figura sulle strade di casa. Fatali sono stati i due passaggi nella prova di S. Caterina. Nel primo ha fatto un dritto mentre nel secondo ha rotto la valvola Westgate. Per quest'ultimo inconveniente ha gettato alle ortiche un bel gruzzolo di secondi, quelli che alla fine lo separano in classifica da Sbalchiero. Con la valvola intatta chissà che musica avrebbe preso il rally! Lasciata la Lancia Stratos in garage, il marosticense Giorgio Costenaro si è presentato alla partenza con la Sierra Cosworth che solitamente guidano con successo i suoi figli Giacomo e Giovanni. Esperienza quarantennale, Costenaro non ha impiegato più di tanto per impratichirsi dei segreti della Ford. Coadiuvato alle note da Lucia Zambiasi, ha disputato una gara onesta, spiccando tempi lontani dai due battistrada

CLASSIFICA STORICO

1 Sbalchiero-Molon (Lancia Delta Integrale)

2 Bianco-Valerio (Sierra Cosworth) a 24"0

3 Costenaro-Zambiasi (SWierra Cosworth) a 1'56"

4 Ferrari-Comellato (Lancia Delta Integrale) a 2'16"8

5 Baghin-Sbabo (Alfetta Gtv) a 3'08"2

ma tali da consentirgli di tenere a giusta distanza la Delta Integrale di Ferrari-Comellato, quarta sul traguardo di Schio. Beghin-Sbabo, con l'Alfetta Gtv hanno chiuso la top fine a 3'08"2 dai battistrada mentre DesertiFerrari, con la Lancia Stratos, si sono piazzati alle loro spalle con un ritardo di 12". Settimo posto per la Lancia 037 di SnichelottoVeller. Bravissimo ancora una volta il marosticense Scalabrin che con la piccola A112 Abarth ha fatto sua la nona piazza in coppia con

Costenaro e Zambiasi conquistano la terza posizione

l'amico Marin. Naturalmente Sbalchiero-Molon hanno vinto anche il Quarto Raggruppamento mentre BaghinSbabo hanno apposto la loro firma sul Terzo. Secondo Raggruppamentoi, infine, alla Stratos di Deserti-Ferrari. Una consuetudine, oramai, la “diretta” streaming della competizione, anche quest’anno curata dallo staff di Bandw.tv. Per i due passaggi della prova speciale simbolo del rally, la “Santa Caterina”, commentati dal giornalista Niccolò Budoia gli appassionati di rally hanno potuto seguire l’evento anche da casa.

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