Informare Aprile 2013

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“Il clan dei camorristi” bocciato dai Casalesi !!! Gennaro del Prete: “Perché non un film su mio padre?”

La fiction “il clan dei camorristi”, in onda ogni venerdì su canale 5, a quanto pare sembra non aver riscosso grande successo tra gli abitanti del fantomatico “Castel D’Aversa”. Mediocre interpretazione e mera speculazione senza alcun fine istruttivo sarebbero le principali critiche rivolte a regista e al suo staff. Quando i fatti di camorra sono maneggiati dalla cronaca è un conto; ma una fiction che mischia disordinatamente verità e finzione riguardo un tema che al contrario andrebbe trattato con molta cautela, in Campania e specialmente nell’area aversana, non è ben gradita. Gennaro del Prete, figlio di vittima di camorra, scrive in un post: «mi fa premura che un film su mio padre Federico del Prete: sindacalista, medaglia d’oro al valor civile, esempio di élite di cittadinanza del sud contro la criminalità organizzata non venga prodotto.

C’è da dire però che il popolo italiano vuole violenza, mafia e camorra e i produttori lo sanno. Un popolo superficiale e poco attento». E la superficialità spesso fa scivolare in generalizzazioni che poi, diffondendosi nell’opinione pubblica, finiscono per plasmarne la storia. Il sentimento di “oltraggio”, che secondo molti questa fiction arrecherebbe ai territori dell’agro aversano, non vuol dire compiacimento per la camorra o per il silenzio che l’ha sostenuta e nutrita per tanti anni, ma piuttosto un rammarico per il fatto che, soprattutto su scala nazionale, i media tendono spesso a calcare le cose più brutte e negative di queste terre non considerando tutto ciò che invece di buono viene fatto. Oggi Casal di Principe è un paese che tenta di ricostruire la sua dignità denigrata, che ancora si lecca le ferite per la scia di disastri che la camorra ha lasciato dietro di se e in cui la maggior parte dei giovani si trova, al pari di tutti gli italiani, d’innanzi ad un futuro incerto: senza alcun tipo di garanzie o favoreggiamenti alle proprie spalle. Non è un paese solo di armi e fucili, solo di sparatorie e morti per strade, questo c’è stato indubbiamente ed è giusto parlarne ma nello stesso tempo si dovrebbe parlare anche delle positività e dell’anelata rinascita che sta a cuore alla comunità che, udite udite, non è fatta solo di camorristi.

Epopee sulla camorra si possono accettare ma non più incentrate sui camorristi veri e propri, che diventano miti, o su magistrati incredibili calati in banali intrecci romanzeschi, ma piuttosto su quelli che hanno subito realmente la loro violenza al costo della vita: Don Peppe Diana, Federico Del Prete, Salvatore Nuvoletta, Mimmo Noviello; su quelli che ancora oggi la subiscono beccandosi un tumore per via dei loschi affari delle ecomafie. Epopee bisogna farle piuttosto sulle associazioni di volontariato che oggi portano avanti, mediante tantissime iniziative, un movimento di riscatto sociale. La fiction probabilmente non negherà queste positività in maniera volitiva e diretta ma lo fa indirettamente, senza prestarci attenzione, interessata solamente al guadagno per la sua storia maldestramente stereotipata sugli hollywoodiani Scarface e Il Padrino. Ma la televisione dovrebbe capire che mentre il cinema promuove la sua “arte” su Casal di Principe cade l’ennesima pennellata grigia, l’ennesima rappresentazione negativa che serve solo a congelare quell’impegno mirato a rendere ordinari, e non eroici, i principi di legalità. Rappresentazione che forse non dirà il falso di queste terre ma nemmeno totalmente il vero. filomena diana

filomenadiana@hotmail.it

“E’ morto un prete, è nato un popolo!” Casal di Principe, corteo in memoria di Don Peppe Diana nel giorno del 19° anniversario della sua morte Il 19 marzo del 1994 un prete 36enne veniva ucciso da quattro colpi di pistola per mano di un Killer della Camorra. Ora, 19 anni dopo, Don Peppe Diana viene celebrato da migliaia di giovani legati alla sua figura che si stringono con un abbraccio al suo ricordo, sfilando per le strade di Casal di Principe con slogan e striscioni. «Don Peppe è vivo e lotta insieme a noi. Le sue idee non moriranno mai», con questi toni si è svolto il corteo che ha accompagnato i manifestanti dalla piazzetta “Don Peppino Diana” fino alla chiesa di S. Nicola dove il prete esercitava le sue funzioni e fu assassinato. Un momento di particolare commozione c’è stato quando il corteo ha salutato, con un forte applauso, la madre di Don Peppe che, affacciandosi dal balcone della sua abitazione, è parsa emozionata ringraziando tutti i presenti. Alle 10:30, quindi, giunti alla chiesa di S.Nicola, i giovani delle scuole si raccontano con musica, poesie e riflessioni sul tema della legalità, impersonato dalla figura del prete. Sono intervenuti gruppi di vari istituti tra scuole medie e superiori delle diverse province della regione tra cui: l’I.T.C “Guido Carli” di Casal di Principe, Liceo scientifico “Emilio Segrè” di San Cipriano D’Aversa, la scuola media statale “Gaio Lucillo” di Sessa Aurunca e l’I.T.C

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“Bachelet” di Santa Maria a Vico. Oltre agli interventi degli studenti è stato, poi, proiettato un video/documentario intitolato “Da terra di camorra a terra di Don Peppe” realizzato da Raffaele Sardo, in cui si ripercorre la storia del giovane parroco e delle iniziative di riscatto sociale che sono scaturite in seguito alla sua morte. Tra le autorità presenti che hanno dato voce all’incontro, il procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho che esprime così la gioia per la grande affluenza dei cittadini: «Siete come una grande famiglia che si è liberata dal gioco camorristico», e rivolgendosi ai tanti Casalesi onesti continua: «Voi siete Casale e L’Italia di domani». A seguire, il commissario prefettizio Dott.ssa Silvana Riccio che annuncia la volontà di voler intitolare l’aula del consiglio comunale a Don Peppe Diana, invitando i giovani di Casale a partecipare alla decorazione. Chiude il commemorativo incontro Don Luigi Ciotti (Fondatore di Libera, associazioni e numeri contro le mafie) ricordando con particolare affetto la figura di Don Peppino: «Un prete, un ministro di Dio e un

esempio di Vita che ha saputo fondere la carità con la giustizia, saldare il Vangelo con la Costituzione e questa Terra con il cielo». Non mancano, però, note tristi in quanto, da recenti denunce, si è evinto che alcuni volontari della cooperativa “Le terre di Don Diana” sono stati intimiditi da minacce da parte dell’ex conduttore dei terreni confiscati su cui la cooperativa è impegnata. Tuttavia, a dispetto di ciò Don Ciotti, incoraggia tutti a non perdersi d’animo e “a pregare affinché Dio ci dia la forza di continuare a fare”. “Le sue idee cammineranno sulle nostre gambe”. antonella caterino filomena diana

Bagnoli, la “Scienza” in fiamme Al via i lavori per la ricostruzione di Città della Scienza, nel frattempo numerose iniziative di solidarietà.

Dopo l’incendio doloso, avvenuto tra il 4 e il 5 marzo, che ha distrutto uno dei centri culturali più importanti della nostra regione, ora si pensa a come ricostruire la struttura. La somma finanziaria necessaria per la ricostruzione si aggira intorno ai 40 milioni di euro. Ma momentaneamente le risorse finanziarie ammontano a circa 25 milioni di euro: 15 milioni del Pac messi a disposizione dal ministro Fabrizio Barca, 5 milioni del Cipe messi a disposizione dal ministro Corrado Passera, oltre 3 milioni messi a disposizione dal ministro Francesco Profumo. A queste vanno aggiunte le risorse economiche che la Regione Campania mette a disposizione con la cassa integrazione, quelle che proverranno dall’assicurazione, ancora da quantificare, e i soldi delle donazioni. Un altro punto di discussione che in questi giorni è emerso, è dove verrà ricostruita Città della scienza: le ipotesi spaziano tra lo stesso posto dov’era finora (Bagnoli), gli spazi dell’Acciaieria o altre zone poco distanti da queste. Intanto non sono mancati atti di appoggio da parte di tutta Italia. Sin dalle prime ore dopo l’incendio, infatti, Città della Scienza è stata sommersa da messaggi e iniziative di solidarietà: l’Università Federico II di Napoli ha espresso la volontà di collaborare a l’intera fase di progettazione. Anche la Seconda Università di Napoli (SUN) fa sentire la sua presenza, proponendosi come parte attiva per la ricostruzione; questo perché la

Sun da anni è legata a Città della Scienza con convenzioni, rapporti di ricerca e numerose attività culturali. Un importante messaggio alla comunità scientifica, arriva anche dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris: «È un lutto per la cultura, al di là del fatto che non ci sono state perdite umane. Bisogna ripartire e, in una fase così delicata, per questa città, bisogna aprire al contributo delle forze sane e democratiche che amano questa città per fermare il passo alle forze del male». Oltre alle Università e alle diverse cariche pubbliche, anche i cittadini, tra cui tanti bambini e scuole, hanno dimostrato un forte senso di appartenenza. Si sono fatti notare accorrendo in massa sul luogo del rogo dove, la mattina del 10 marzo, hanno improvvisato un rumoroso flash mob durante il quale, dopo essersi sporcati il viso di carbone, hanno lasciato volare palloncini bianchi dopo il grido unanime: “ora basta!”. antonella caterino filomena diana

FINALMENTE! In qualità di Parroco di Pinetamare, unitamente alla Comunità Parrocchiale, da queste pagine, desidero ringraziare la Commissione Straordinaria del Comune di Castel Volturno per l’approvazione della delibera a costruire il nuovo complesso parrocchiale. Desidero ringraziare anche le Associazioni e i singoli che, con la loro partecipazione, hanno sostenuto e sollecitato tale provvedimento. L’ostacolo che si presentava insormontabile è stato superato, adesso si aspetta l’adempimento di qualche altro passaggio e, in tempi brevi, inizieranno i lavori. Sono pronto, sempre affiancato e sostenuto dall’intera Comunità, ad affrontare e superare altri ostacoli che certamente si

incontreranno in questo percorso; per questo conto ancora, e sempre, sull’appoggio di tutti, che è stato determinante per la conclusione positiva di questo iter burocratico. È una vittoria di tutti per il recupero del nostro Territorio! Non lasciatemi solo, perché l’unione fa la forza. Io sarò con voi per ogni giusta causa. la redazione

Per inserire un tuo logo e sostenerci chiama il 331.5907602 - 081.5097039


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