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La swot analysis dello streaming Andrea Pambianchi

LA SWOT ANALYSIS DELLO STREAMING

Dal Club a casa e viceversa, per tenere il ritmo di un mercato e di abitudini radicalmente trasformate e in costante cambiamento; è necessario informarsi, confrontarsi e, possibilmente, fare rete, perché il settore fitness regga l’impatto con uno scenario inedito che segnala l’ingresso di grossi player

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Negli anni 80 avevamo Jane Fonda. O meglio i VHS dell’home-fitness dove Jane, con il suo fisico scultoreo fasciato da sgambatissimi body, cercava di smuovere le coscienze dei più pigri. E c’era anche il catalogo Postal Market. Pagine e pagine (cartacee) di prodotti di qualsiasi genere, bastava telefonare; certo, poi la fase di pagamento ed i tempi di consegna erano più problematici, ma dopo “poco” ti arrivava a casa l’oggetto desiderato.

SONO PASSATI 40 ANNI, OGGI SIAMO IPERCONNESSI: TUTTI, OVUNQUE ED IN OGNI MOMENTO

La tecnologia dirompente non ha portato nel nostro settore grandi novità mai viste prima, ma sicura mente ha prodotto una valanga di seducenti innovazioni; con le quali tutti i titolari di Fitness Club (da Sir. Richard Branson in giù) devono fare i conti. Però, per “fare i conti” e decidere su cosa investire, è fonda mentale avere quante più informazioni possibili. Focalizzo subito l’attenzione su aspetti che ho notato selezionando gli argomenti per la stesura di questo articolo.

1. Le grandi catene, con rilevante forza finanziaria, si sono già strutturate al riguardo, hanno già siglato esclusive partnership industriali con primari player e sono già sul mercato dello Streaming.

2. I Personal Trainer indipendenti più virtuosi ed “agili” (diciamo le attuali “Start-Up” di questo settore) hanno piena dimestichezza con

Per “fare i conti” e decidere su cosa investire è fondamentale avere quante più informazioni possibili

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media digitali e offrono i loro servizi da remoto sebbene in maniera “destrutturata”.

3. Invece, i Premium - Medium - LowCost Club sembra che ancora non abbiano approcciato la questione, probabilmente per la scarsità di informazioni disponibili, che li pone in una situazione di svantaggio e di ritardo rispetto ai nuovi e più strutturati competitor.

MA FACCIAMO UN PASSO INDIETRO

La domanda da porci è: perché da circa quattro anni l’attenzione delle Mega Company Globali, Google ad esempio, che ha recentemente acquisito FitBit, Adidas che ha acquistato Runtastic, Nike con NikeTrainingApp, etc. è focalizzata sull’acquisire e fidelizzare l’utente finale tramite l’allenamento? E perché anche molte aziende più piccole di produzione ed assemblaggio macchinari si sono messe in scia, e stanno pensando di stravolgere il loro business model da B to B a un modello B to C, inerpicandosi tra le altre cose nel pericolosissimo ambito delle “estensioni di linea”, o peggio ancora diventando competitor dei loro storici clienti B to B?

BASTA GUARDARE I NUMERI

Il mercato ci dice che la popolazione sta diventando più attiva. In Italia, negli ultimi 2 anni, il tasso di sedentarietà è calato del 2%, dal 37 al 35 %, quindi, a spanne, ci sono un milione di attivi in più. Purtroppo, però, questo aumento di “attivi” non si è convertito in un

Il 92% degli Italiani se considera di rimettersi in forma non pensa ad iscriversi in un Club, ma cerca ed utilizza altri luoghi per allenarsi

aumento di iscritti nei fitness club ed infatti ancora oggi siamo fermi all’8% di penetrazione (e c’è chi dice anche meno). Questo banalmente vuol dire che il 92% degli Italiani, se considera di rimettersi in forma, non pensa ad iscriversi in un Club, ma cerca ed utilizza altri luoghi per

La cosa più importante da tener presente è che IL FUTURO È ADESSO

allenarsi. La cosa più allarmante è che l’attuale guerra a suon di cam pagne pubblicitarie da centinaia di migliaia di euro tra Mega Company Globali, Aziende che assemblano macchinari ed agguerrite Start-Up internazionali che creano contenuti strabilianti e capitalizzazioni da ca pogiro, modificherà radicalmente lo scenario del Settore Wellness, le abitudini di iscrizione/utilizzo dei Fitness Club e la fruizione degli allenamenti.

Siamo videoteche che, con spiccata inventiva e “professionismo”, si sono adeguate e sono soprav vissute all’avvento di BlockBuster; ma adesso dobbiamo fare i conti con Netflix.

Ma dietro ogni minaccia c’è sempre qualche opportunità...o almeno così dicono. Vediamo di trovarla e capire soprattutto se può essere opportunità valida e profittevole o semplice palliativo.

OVVIAMENTE FACCIAMO RICOR SO AD UNA SEMPRE EFFICACE SWOT ANALISYS

S = Forze dei Club In tutti i club già generiamo in media 9 ore di contenuti/lezioni al giorno, 270 al mese, 2.970 all’anno (come minimo). Molti Club già hanno ambientazioni altamente scenografiche.

Perché da circa quattro anni l’attenzione delle mega Company Globali è focalizzata sull’acquisire e fidelizzare l’utente finale tramite l’allenamento?

Quindi ci basta mettere una “webcam” e... forse no, passiamo alle debolezze.

W = Debolezze per i Club Poche o assenti informazioni sui costi dei provider e piattaforme che forniscono questo servizio per i Club (investimento per hardware, streaming, cloud, diritti, etc.). La maggior parte dei Trainer non è “formata” per tenere una lezione in streaming. Incertezza sulla qualità della lezio ne in streaming e quantità di “telespettatori”. Difficoltà ad andare sul mercato dello streaming per il singolo operatore.

O = Opportunità per i Club che adottano soluzioni streaming Estendere il servizio al di fuori del

Cyberobics è la piattaforma di virtual class del gruppo McFit

ph Peloton Treadmill

club. Evitare disiscrizioni in favo re di competitor che forniscono il servizio in streaming. Monetizzare i propri contenuti vendendoli direttamente alla Piattaforma di Streaming (esattamente come avviene per le serie in Tv). Abbinare il marchio del proprio club a quello di importanti azien de veicolando i contenuti del club sui device (smartphone, tablet, tv, attrezzature fitness etc) di questi importanti brand.

T = Minacce Importanti partnership tra grandi catene e altri player, entrambi in posizione dominante. Mancanza di informazioni per i club indipendenti su modalità e costi per implementare lo streaming per andare sul mercato. Nuovo quadro normativo per i diritti sulla musica che non è più ad uso interno del club. Diritti di immagine dei trainer. Privacy dei clienti.

Sicuramente il futuro ci riserva entusiasmanti sfide, ma la cosa più importante da tener presente è che IL FUTURO È ADESSO ed è necessario analizzare bene il con testo, avere accesso alle informazioni, conoscere le possibilità che offre il mercato, scambiarsi opinioni e fare rete per evitare di trovarsi impreparati come i Taxi all’arrivo di Uber.

Incertezza sulla qualità della lezione in streaming e quantità di “telespettatori”