Il cucchiaino

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Miralda Colombo

IL CUCCHIAINO

€ 24,00

Cevì

ISBN 978-88-6145-208-4

foto e disegni di

Mille idee per rendere lo svezzamento un momento di gioia e di condivisione. Dal brodo vegetale rivisitato alla carbonara vegetariana, decine di ricette sane e appetitose adatte ai primi anni di età. Un libro da leggere, sfogliare, disegnare, ritagliare, scoprire insieme ai bambini. Con utili indicazioni per risparmiare tempo, cucinare una sola volta e ricavare dalle pappe piatti gustosi anche per mamma e papà.

RICETTE PER BAMBINI DALLO SVEZZAMENTO AI PRIMI ANNI, BUONE ANCHE PER MAMMA E PAPÀ



Per Alice

Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. È piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi fino all'altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli. Janusz Korczak




Miralda Colombo (Carate Brianza, 1976) giornalista e blogger, dopo essere diventata mamma di Alice ha reinventato il suo lavoro perché assomigliasse di più alla sua vita. Si divide tra computer e fornelli nella parte più luminosa della casa, la cucina e la terrazza, e crede che le cose migliori arrivino inaspettate ma che niente nasca per caso, proprio come il suo blog www.ilcucchiainodialice.it

Cevì (Cecilia Viganò) è nata nel 1982 a Carate Brianza. Artista, fotografa e illustratrice, si è diplomata all’Accademia di Brera e in cucina ci è capitata per caso, grazie al foodblog dell’amica Miralda. Mentre l’occhio fotografa, dal suo immaginario spuntano piccole creature disegnate, che si intrufolano nei piatti e li animano. Per merito del Cucchiaino sta anche imparando a cucinare.

Miralda Colombo Il Cucchiaino Foto e disegni di Cevì Ispirato al foodblog: ilcucchiainodialice.it ISBN 978-88-6145-208-4 Prima edizione ottobre 2011 © 2011 Carlo Gallucci editore srl - Roma galluccieditore.com Stampato per conto di Carlo Gallucci Editore srl presso Lito Terrazzi (Firenze) nel mese di ottobre 2011. Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni. Progetto grafico di Edoardo Biasini & Partners, Milano. Le opinioni, i consigli e i suggerimenti espressi in questo libro derivano tutti dall’esperienza dell’Autrice, sono di sua esclusiva responsabilità e non coinvolgono in nessun modo l’Editore, la Casa Editrice e i suoi dipendenti Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Forest Stewardship Council) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su www.fsc.org e www.fsc-italia.it.


Ricette per bambini dallo svezzamento ai primi anni, buone anche per mamma e papĂ



INDICE Prefazione di Michele Gangemi, pediatra 7 Introduzione In punta di cucchiaino 9 Capitolo 1 Svezzamento: istruzioni per l’uso Pronti, via! 13 A piccoli passi 14 Gradualità e autosvezzamento 15 Stagionalità e svezzamento “verde” 15 Il gusto cresce in culla 16 Un cucchiaino d’argento per il nuovo nato 17 Quando si comincia? 18 Mettiamo in fila gli ingredienti 19 Allergico o poco tollerante? 24 Sotto zero, ossia come congelare e scongelare 25 Gli indispensabili 26 E ora come lo cucino? I metodi di cottura 28 Capitolo 2 Chiamatelo consommé dei piccoli La prima pappa 32 Capitolo 3 In primavera e poi d’estate “Sono nata il 21 a primavera” 38 Basilico, aneto e mentuccia: cogli, annusa e tocca 40 Minipappe in piscina 42 Yogurt, che passione! 46 Tempestina alla vecchia marinara 49 Pappa a pois 50 Questa è la pappa del Piatton Serpente 53 Porridge dolce estate 54 Orzotto di maggio 56 La mia prima “pasta” all’italiana 58 A proposito di asparagi e generali 60 La zuppa? Fredda, grazie! 62 Frutta da bere, frutta da mangiare 64 Mare nostrum e baccelli 67 Faritortina, farifrittata 68 Torta di Alice per amiche intolleranti 70 Crema di mais 72 Ditali e fagioli 74 Ditelo con le “mespole” 77 Platessa infornata 78 Cous-cous d’agosto 80 Carbonara vegetariana 83 “Eton Mess”: che caos! 84 Ratatouille di pollo 87 I fidelini con la barba 88 Capitolo 4 In autunno e poi d’inverno Pel di carota alla tapioca 92 Chiudi gli occhi e indovina 95 Crema di pastinaca 97 Consommé color lampone 98 La notte si avvicina 100 Riccioli d’oro 102 Doppia golosità in arancione 105

Mousse di kaki e posatine 106 La pappa del Sol Levante 108 Turbanti e purè 110 ABC: è settembre! 113 Il risotto va in carrozza 114 Testa di rapa 116 Macedonia d’autunno 118 Vellutata di castagne 120 Un acino dopo l’altro 122 La polentina che conforta 126 Pappa pink-pinkkk 128 Lassi in verde 128 Cavolini e cavoletti 130 Delizia riso-latte 133 Brodo di stelle 134 Alice contro i porri 136 Zuppa di lenticchie croccanti 138 Quasi un muffin 140 Pipette “broccolesche” 142 Straccetti stufati 144 Pasticcio di salmone 146 Cioccopops 149 Capitolo 5 Quando facciamo festa La papera nel piatto: è Pasqua! 152 A piedi nudi sull’erba 155 Soffia sulla prima, la seconda, la terza… 161 Un panino per Halloween 167 24 biscotti a Natale 168 Il tè dei matti 170 Facciamo insieme? 172 Una cupcake per papà 174 La torta delle rose 176 Capitolo 6 Quello che la pupa ama nel piatto Stracciatella a modo mio 181 L’uovo: questione di minuti 182 Mr Pomodorino, ovvero questa pappa è un favola! 184 La pasta all’acqua pazza 186 Frullato di cocomero 188 Fruttini ghiacciati 190 Il lungo e il corto alla ricotta 192 La pizza della nonna 194 Infagotta e chiudi 196 Una tira l’altra: la polpetta 198 Il cioccobudino rosso 200 Capitolo 7 I piatti del cuore dei lettori Dadolata multicolor 204 I biscotti del sor-riso 206 Il pollo a Carnevale… 208 Per approfondire 210 Ringraziamenti 213 Calendario dello svezzamento 214


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Chiamatelo consommé dei piccoli

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Chiamatelo consommè dei piccoli

Ovvero come preparare la prima pappa e sopravvivere a ettolitri di brodo...

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La prima pappa (6 mesi) 32

Chiamatelo consommé dei piccoli

La preparazione “madre” di tutti gli svezzamenti – pediatri e manuali insegnano – è il brodo vegetale. Che sarà mai questo brodo filtrato, passato al colino (quasi chiarificato, come farebbe uno chef), se non una versione più nobile del consommé? Per settimane questa sarà la base delle pappe. Per non doverti imbarcare in bolliture quotidiane, preparane grosse quantità (considera sempre che per ogni pasto avrai bisogno di circa 200 ml di brodo) e congelalo in monoporzioni, utilizzando semplici vaschette per il ghiaccio. Al momento dell’uso, dovrai solo scongelare i cubetti a temperatura ambiente o a bagnomaria (tanti a seconda dell’età e della fame del bebè), per poi procedere alla preparazione della ricetta del giorno. Quando avrai introdotto più verdure nell’alimentazione del bambino, divertiti a congelare combinazioni cromatiche diverse: verde zucchina e lattuga, arancione zucca e carota, bianco finocchio, sedano-rapa e mela. Per gli smemorati consiglio di utilizzare un’etichetta che spieghi il contenuto e indichi la data di congelamento. Ricorda che puoi conservare il brodo in frigo per ventiquattro ore, per tre mesi nel congelatore.

• 1 patata • 1 carota • 1 zucchina • 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva • 1 cucchiaino di parmigiano reggiano (stagionatura 24/36 mesi) • mezzo litro di acqua oligominerale • a piacere 30 g di crema di riso o mais e tapioca

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Nota bene: ciascuna ricetta nel libro è accompagnata da questi due simboli: la manina indica i tempi di preparazione, mentre la piccola padella i tempi di cottura.

Se usi prodotti biologici, raschia semplicemente le carote e lava le zucchine, altrimenti è meglio pelarle. Taglia le verdure a pezzi e mettile in acqua oligominerale, lasciandole bollire a fuoco lento per circa un’ora. L’acqua di cottura dovrà dimezzarsi. Passa il brodo in un colino a maglie strette, aggiungi un cucchiaio di crema di riso o mais e tapioca, rimetti sul fuoco per qualche minuto e servi con olio extravergine e parmigiano.

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Chiamatelo consommè dei piccoli

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Chiamatelo consommé dei piccoli

Come liberarsi dal brodo quotidiano L’idea che la triade di inizio svezzamento (zucchina, patata, carota) fosse un vero e proprio tormentone me l’ha suggerita un’amica che, costretta per un mese a sfamare il suo bebè di solo brodo, non sapeva più come liberarsi dalle verdure. La “Fra” non ama particolarmente cucinare e ha sempre fretta (come tanti di voi, immagino). Mi ha chiesto di salvarla da purè e sformatini veloci, suggerendole come “riciclare” le verdure per mamma e papà. Una delle ricette che ha più apprezzato è stata l’omelette, forse per quell’aria tutta francese che ti fa sentire come se avessi cucinato qualcosa di molto complicato in meno di dieci minuti. Per quanto mi riguarda, l’omelette mi è simpatica: è morbida, versatile e soprattutto, al contrario della frittata, non va girata, manovra che non mi riesce mai come vorrei. Tempi di preparazione: 10 minuti / Tempi di cottura: 5 minuti patate, carote e zucchine / 3 uova / sale / burro / pepe / erbe aromatiche (menta, erba cipollina, basilico, dragoncello, ecc.) / un cucchiaino abbondante di parmigiano / 50 g di formaggio tipo Latteria Separa i tuorli dagli albumi (nell’omelette è un’operazione fondamentale, che la distingue dalla semplice frittata): monta a neve i bianchi, sbatti i rossi con un pizzico di sale, parmigiano e poco pepe. Incorpora gli albumi al composto senza amalgamare del tutto (questo è il secondo segreto di un’omelette originale). Nel frattempo fai saltare le verdure a pezzetti in padella con erbe aromatiche e olio d’oliva. Poi mettile da parte. In un altro tegame sciogli un pezzetto di burro e aggiungi le uova. Cuoci solo da un lato, poni al centro le verdure e il formaggio a pezzetti, ripiega su se stessa l’omelette e servila. Il consiglio dei parigini? Lasciarla un po’ baveuse: un modo elegante per dire che non l’hai cotta del tutto.

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Chiamatelo consommè dei piccoli

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Chiamatelo consommé dei piccoli

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Chiamatelo consommè dei piccoli

La luce che odora nell’aria, la possibilità di tornare a passeggiare all’aperto e a coltivare piante nell’orto: lo svezzamento di Alice è cominciato con i primi assaggi proprio in primavera... –

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“Sono nata il 21 a primavera” (6-7 mesi) 38

In primevera e poi d’estate

La stagione che comincia il 21 marzo mi è cara per diverse ragioni: la poesia di Alda Merini che dà il nome alla ricetta è tra le mie preferite; gli aromi che profumano l’aria; la possibilità di ricominciare a camminare nell’orto o a coltivare erbe e pianticelle sul balcone. Infine, lo svezzamento di mia figlia: Alice ha cominciato coi primi assaggi proprio in primavera. E, attraverso i suoi occhi, l’ho riscoperta anch’io, come se prima non avessi mai visto o conosciuto proprio nulla di questa stagione (e di tanto altro). La ricetta? Semplicemente un’idea per mettere un sorriso nel piatto del bebè.

• 1 zucchina tonda (di quelle belle dolci) • 1 carota • 30-40 g di tempestina • 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva • 1 cucchiaio di ricotta

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Lava e raschia le verdure, tagliale a pezzi e falle cuocere in acqua, fino a quando diventano morbide. Frulla prima la carota con un goccio d’olio e brodo vegetale. Fai lo stesso con la zucchina. Nel restante brodo cuoci la pastina, scolala e condiscila con un cucchiaino d’olio e la ricotta. Prendi uno stampino tondo (o, se ce l’hai, un coppapasta), appoggialo sul piatto e riempilo con la pastina, cercando di dare la forma di un piccolo timballo. Decora con una virgola di carota e divertiti a fare lo stesso con il passato di zucchina. Servi canticchiando: è primavera!

Gazpacho verde Ti basterà aumentare il numero di zucchine, chiedere asilo al brodo del bebè per una decina di minuti e aggiungere poco altro: menta, ghiaccio, un fiore da mangiare e del pane croccante da inzuppare. Tempi di preparazione: 15 minuti / Tempi di cottura: 10 minuti 3 zucchine (puoi anche variare la tipologia: tonde, baby o a trombetta) / 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva / menta fresca / fiori di zucchina / 20 g di farina di riso / 20 g di farina tipo “00” / qualche cucchiaio di birra o acqua frizzante / salvia / sale / pane carasau / olio per friggere / ghiaccio Frulla le zucchine (appena scottate nel brodo per il bambino) con olio extravergine, scorza di lime, sale, due o tre foglie di menta e un bicchiere di ghiaccio. Se la consistenza ti pare poco liquida, aggiungi ancora del ghiaccio. Nel frattempo prepara la pastella per i fiori (che avrai lavato e asciugato delicatamente con un panno). Mescola farina di riso e farina bianca (puoi usare anche solo quest’ultima, la prima serve a renderli più leggeri e croccanti), birra (o acqua frizzante), sale, salvia tagliata sottile e un paio di cucchiai d’acqua. Tuffa i fiori nella pastella, quindi nell’olio per qualche minuto. Versa la zuppa fredda in ciotole e servila con il fiore di zucchina e il pane carasau.

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In primavera e poi d’estate

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