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L’opinione di Annamaria Parlato e Maria Arcella Pamart Consulenza e Progettazione Culturale - www.pamart.it Kezia Terracciano, in arte Keziat, nasce a San Severo (Puglia) nel 1973. Campana di adozione, presente su Napoli sia per lavoro e che per legami familiari, fin dalla giovane età si accosta al mondo delle arti visive e dopo la laurea all’Accademia di Belle Arti di Foggia inizia a collaborare con gallerie e case editrici in Italia e all’estero. La sua arte visionaria si esprime attraverso la pittura, il fumetto, l’illustrazione, la video arte, le installazioni e le live performances. Dal 1996 al 2003 realizza prevalentemente opere pittoriche su tela caratterizzate dalla rappresentazione di mondi lunari, fantastici e misteriosi. Dal 2003 al 2008 esplora l’universo femminile in chiave intima, erotica e allo stesso tempo ironica e grottesca. In questi anni disegna anche numerosi fumetti e illustrazioni per importanti case editrici come l’Enciclopediae Britannica di Chicago, la Synergebooks di New York, la 123 Publishing House di Hong Kong, Altar Magazine di New York e Clock Magazine di Los Angeles. Dal 2006 collabora con Violipiano Arts nell’ideazione e realizzazione di performance interdisciplinari di musica, danza, teatro e arti visive. Progetti quali Music for Your eyes, Archi Liberi, Silenzio Assoluto o Fiddler in the Loop sono il risultato di una ricerca costante nel mondo dell’animazione , della video arte e del live painting. Dal 2000 ad oggi ha partecipato ad importanti mostre personali e collettive, distinguendosi nel panorama dell’arte contemporanea sia in Italia che all’estero (Venezia, Roma, Parigi, New York, Hong Kong, Amsterdam, Porto, San Francisco, Chicago, Los Angeles, Washington, Firenze, Milano, Toronto, Lubiana e Lussemburgo). Nel 2010 con il corto “Memoria di un folle” vince la quinta edizione del MAGMART, il Festival Internazionale di video arte presentato in collaborazione con il PAN- Palazzo delle Arti di Napoli. Il Video realizzato in stop motion, viene successivamente acquisito dalla collezione permanente del CAM - Contemporary Art Museum - a Casoria (Na).Tra le principali mostre a cui ha partecipato, si segnala nel corso di quest’anno “ Visionaria” (cinque mostre personali con tematiche e curatori differenti in cinque spazi diversi, che vanno dal MAT di San Severo (FG) all’Istituto italiano di cultura di Amsterdam). Visionaria, rappresenta l’ultimo ciclo di un corpus di disegni in bianco e nero realizzati con la penna su grandi fogli di carta o tela, iniziato nel 2009 e successivamente arricchito di varie animazioni video, installazioni e performance. Ogni singola opera è un racconto visivo, un viaggio poetico, inquietante e introspettivo tra i simboli della vita nei quali ogni osservatore può trovare elementi e spunti in cui riconoscere parte di sé e della propria storia. Le opere sono state realizzate a penna attraverso una serie di segni aggrovigliati e linee contorte che si attorcigliano le une sulle altre e che generano figure e ambientazioni avvolte in una atmosfera rarefatta e allucinata, figure che fuoriescono dall’ombra, quasi nascoste o al contrario si formano improvvisamente nel bianco. Emblematica è l’opera dal titolo “La giusta dimensione delle cose in un attimo” (2011), dove ogni cosa sembra in perenne mutamento, ogni oggetto, luogo è modificato dall’immaginazione. Il grottesco e il bizzarro prendono corpo. Le strade diventano percorsi di viaggio sulle quali perdersi per incontrare la parte più profonda di noi stessi, visualizzata attraverso esseri ibridi, che simboleggiano la vita ricca di imprevedibilità e di mutamenti. Le città appaiono come esseri brulicanti e sovraffollati da strani personaggi che entrano ed escono dalle finestre, come alla ricerca disperata della propria identità e del proprio spazio.

La Giusta dimensione delle cose in un attimo di delirio, 2011 dittico, inchiostro su carta, 140x100 cm


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