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DISCOVER ENGAGE CONFERENCE 2022

Ecco cosa ci sarà al centro della settima edizione dell’evento dedicato al mercato pubblicitario digitale targato Engage

CTV, IL MEZZO CHE UNISCE DUE MONDI

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Per molti rappresenta la rivoluzione dell’intrattenimento, il punto di congiunzione tra due mondi: la tv tradizionale combinata all’evoluzione digitale. Per altri non è ancora all’altezza delle aspettative, a causa di modelli finanziari poco sostenibili o di strategie in via di maturazione. Ciò che è certo è che la Connected Tv porta con sé un enorme potenziale. Per decenni, sulla tv lineare, si è concentrato il pubblico di riferimento dei principali attori del mercato pubblicitario: adesso, quel target non è più tutto concentrato su quel mezzo. Anzi. Dopo la pandemia e dopo lo switch off del digitale terrestre, in Italia il comportamento di consumo degli spettatori continua a spostarsi verso le piattaforme digitali. La domanda di contenuti video cresce di conseguenza, così come le aspettative dei brand, che vorrebbero poter raggiungere il loro pubblico attraverso tattiche efficienti, economiche e basate sui dati. Nuovi modelli di business, ecco cosa serve, perché mai come adesso è necessario collaborare come industry per dare vita a un mercato sostenibile, capace di traghettare l’advertising digitale in una nuova era, fatto di forme ibride che puntano ad andare oltre i limiti di ogni singolo mezzo.

SOCIAL MEDIA, OLTRE I CONFINI DEL NETWORKING

C’era una volta il mondo dei social media, o meglio i social network, le nuove piazze digitali che hanno definito negli anni community sempre più in target con gli obiettivi degli inserzionisti, dei creator, dei media e delle aziende. C’era una volta quel mondo fatto di connessioni, grezzo. Poi l’avvento di nuovi trend e piattaforme ha sconvolto l’intero sistema, portando gli attori principali a dover ripensare la user experience, con un occhio di riguardo a quelle che oggi possiamo definire come i nuovi "territori" dell’intrattenimento e non solo. Gli anni trascorsi ci hanno guidato alla scoperta di nuovi modi di interpretare il mezzo, che, intanto, dai video brevi alla fruizione passiva dei contenuti fino alla possibilità di inserire annunci per gli acquisti, ha ridisegnato i confini entro i quali si sono mossi i protagonisti principali del mercato, influencer, agenzie e brand inclusi. E proprio sugli acquisti via social, secondo una previsione di eMarketer, si stima che entro l’anno 2025 l’industria del social commerce sfiorerà quota 80 miliardi di dollari. Qualcosa sta cambiando, dai modi di fare marketing alle infinite opportunità offerte, la sfida per rincorrere il progresso dei social media è appena iniziata.

COOKIE DI TERZA PARTE: SIAMO PRONTI A RINUNCIARCI?

Il futuro ci racconta che vivremo in un mondo in cui i cookie di terza parte, finora essenziali per il tracciamento degli utenti online sui browser, non esisteranno più. In una parola cookieless. Questo significa che le aziende non potranno affidarsi alle informazioni finora più utilizzate per offrire esperienze personalizzate agli utenti, per questo in ambito marketing, comunicazione e digital media dovranno essere introdotte soluzioni alternative per profilare e targettizzare i consumatori. Il problema è anche la privacy di quest’ultimi che stanno prestando sempre più attenzione proprio al modo in cui i loro dati vengono utilizzati, esigendo maggiore trasparenza. In questo senso, si sviluppa un quadro normativo sempre più mirato alla protezione dei dati degli utenti, a cui le aziende e i player del web devono adattarsi. Valorizzare i dati di prima parte può non bastare, occorre pensare a soluzioni di identità, contextual advertising o a tool sviluppati con l’intelligenza artificiale. Un nuovo scenario, in cui dalle Data Company, agli investitori pubblicitari fino agli editori, tutti, dovranno fare i conti con le nuove regole del gioco.

METAVERSO, LA FUTURA EVOLUZIONE DI INTERNET

Immersivo, dal forte carattere social, che permette agli utenti di essere creatori attivi da qualsiasi dispositivo e di fare anche acquisti, mentre di sta “vivendo un’esperienza". Sono queste le caratteristiche più apprezzate del metaverso, l’universo 3D persistente che combina vari spazi virtuali differenti e che permetterà di lavorare, incontrarsi, giocare e socializzare. Una futura evoluzione di internet, che sta già sollecitando primi tentativi, di cui sono promotori soprattutto i brand. Attualmente utilizzato prevalentemente per lanci di special edition di prodotti o collezioni, eventi e per attività di public relation, con buoni riscontri sul fronte del business, si prevede che vivrà a tendere nuove evoluzioni che lo porti, in un futuro non troppo lontano, a trasformarsi in un vero e proprio metacanale, cioè in quel tipo di canale ubiquo, capace di seguire il consumatore e che il brand può utilizzare lungo tutti i punti di contatto. Lo scopo potrebbe essere, quindi, rendere interattiva, ma soprattutto tracciabile a 360 gradi questa relazione. Un nuovo strumento, dunque, che mette a sistema il meglio di qualcosa che già esiste e lo migliora alla luce della cooperazione o ibridazione con altri mondi.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE, TRA ETICA DEI DATI E INTEGRAZIONE CON L’UMANO

“La chiave dell’intelligenza artificiale è sempre stata la rappresentazione”: con queste parole il neuroscienziato Jeff Hawkins definisce una tecnologia che al giorno d’oggi rappresenta sempre più un’opportunità da cogliere e sviluppare a livello globale. La disciplina studia il modo di realizzare sistemi informatici intelligenti in grado di simulare la capacità e il comportamento del pensiero umano. Dal machine learning, al linguaggio generato in modo naturale, fino alla tecnologia applicata ai contenuti, l'Intelligenza Artificiale sta già cambiando il modo di fare comunicazione e marketing, basandosi sulla capacità di prevedere in maniera più precisa e puntuale le scelte delle persone. Così, mentre studi di settore dicono che il mercato globale dell’intelligenza artificiale arriverà a superare i mille miliardi di ricavi entro il 2029, il dilemma è sempre lo stesso: riusciremo a sviluppare una tecnologia in grado di rispettare l’etica dei dati a livello globale? Ma soprattutto, come può l’intelligenza artificiale integrarsi a quella umana?