Il naturopata

Page 1

Il

RIZA

Supplemento a Salute Naturale n. 224 - € 9,90 P.I. 12/12/2017

Novità

Naturopata

L’arte di star bene in modo naturale

La nuova professione del benessere

L’arte di star bene in modo naturale La salute secondo la visione olistica AROMATERAPIA ALIMENTAZIONE NATURALE RILASSAMENTO ERBORISTERIA CROMOTERAPIA FIORI DI BACH KINESIOLOGIA MEDICINA CINESE DISTENSIONE IMMAGINATIVA

L’AYURVEDA

LA RIFLESSOLOGIA

RIZA

IL MASSAGGIO

A cura della Scuola di Naturopatia di Riza Cover Il naturopata da fare.indd 1

28/11/17 16:28


sommario

Il lavoro del naturopata consiste nell’aiutare le persone a ritrovare la propria vera natura e l’armonia che è alle base del benessere; per farlo si serve delle tecniche antiche e moderne che stimolano le energie innate presenti in ciascuno di noi

004-005 sommario 3.indd 4

28/11/17 17:04


6

iNTroDUZioNE

10

iL rUoLo DEL NaTUroPaTa

21

L’ErBorisTEria

31

La FLoriTEraPia

41

L’aromaTEraPia

51

La NUTriZioNE oLisTiCa

59

iL massaGGio

69

La riFLEssoLoGia PLaNTarE

75

La mEDiCiNa CiNEsE

83

Naturopata

Supplemento a Salute naturale n. 224 - Dicembre 2017 Direttore responsabile: Vittorio Caprioglio Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 552 del 04-08-1998 ISSN 1128-4366 Testi a cura della Scuola di Naturopatia dell’Istituto Riza Redazione: Giuseppe Maffeis, Giada Bossi Progetto grafico e copertina: Roberta Marcante Foto: Shutterstock, Fotolia, 123rf

L’aYUrVEDa

EDIZIONI RIZA S.P.A. Via Luigi Anelli 1 - 20122 Milano www.riza.it - info@riza.it

93

Stampato da Rotolito Lombarda Spa Via Brescia 65 20063 Cernusco sul Naviglio (Mi)

La CromoTEraPia

103

La DisTENsioNE immaGiNaTiVa

112

L’aTTiViTÀ DEL NaTUroPaTa

004-005 sommario 3.indd 5

il

Tutti i diritti riservati. Questa pubblicazione è protetta da copyright ©. Nessuna parte di essa può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.

28/11/17 17:04


INTRODUZIONE

La migliore terapia è lo sguardo IL NaTUROPaTa dEVE abITUaRsI a OssERVaRE sENZa PENsIERI, a VEdERE NELLa PERsONa ChE ha daVaNTI La PIaNTa ChE VERRÀ, PER aIUTaRLa a RITROVaRE La sUa VERa NaTURa di Raffaele Morelli

A

Riza cerchiamo di trasmettere ai futuri naturopati quest’idea: nell’universo - svela un detto chassidico - adesso, proprio adesso, c’è qualcuno che sta cucinando un cibo per te, proprio per te. Qualcuno sta mettendo in un braciere il tuo profumo, proprio il tuo, non un altro. Sai perché non lo vedi? Perché sei troppo preso da te. In queste parole è racchiuso l’olismo: qualcosa di misterioso sta conducendo la mia vita. È un principio che vive fuori dal tempo, che è collegato all’intero Universo. Sono i pensieri del nostro Io che ci impediscono di sentire la voce della nostra essenza. Per questo durante l’incontro con il cliente il naturopata deve imparare a cercare il vuoto, il silenzio interiore.

6

006-009 INTERVISTA MORELLI.indd 6

C’è qualcosa dentro di noi che semina continuamente l’essere che siamo. È qualcosa di sconosciuto, di invisibile e occultato, che, come il seme nella terra, mette le radici solo se è veramente nascosto.

28/11/17 12:59


Oggi si parla molto di olismo e la maggior parte delle volte a sproposito. La parola olismo, dal greco “olos”, significa tutto. Non si può capire l’olismo se non si acquisiscono tre qualità: il silenzio, il non distrarsi e il perdersi nella presenza interiore

La mente silenziosa è determinante

Nei corsi di Naturopatia dell’Istituto Riza si impara una cosa decisiva: che chi vuol fare questo lavoro deve imparare a tacere. Il silenzio è uno dei più potenti farmaci che esistono. Una mente silenziosa che sta operando: questo è il naturopata come lo intendiamo noi. Il naturopata parla poco di sé. I grandi uomini e le grandi donne non parlano mai di sé. Io ho avuto grandi maestri, non li ho mai sentiti lamentarsi, né raccontare i propri problemi. Quindi imparatelo anche voi. I grandi uomini, diceva Bachelard, custodiscono segreti. Lo sguardo silenzioso sull’altro è una cura efficacissima. Il naturopata deve creare il silenzio dentro di sé e osservare. Jung diceva che la percezione era il suo più grande strumento terapeutico. Per questo occorre, quando c’è un disagio, diventare una “presenza silenziosa”. Se sei veramente presente, tutto può accadere, la tua vita può cambiare radicalmente. Lo stato interiore libero da identità è lo stato più efficace che il naturopata può regalare al suo cliente.

per capirlo: io posso decidere di farmi crescere i capelli? Posso pensare di fermare le mestruazioni? No. Quindi il pensiero sta agli antipodi dell’olismo. Pensare non è curare. Questo era il modo di vedere le cose del più grande studioso dell’anima del Novecento: Gaston Bachelard.

Siamo tutti diversi, unici Non ci sono due di noi che sono vestiti allo stesso modo. Noi abbiamo stili differenti e modi differenti di essere nel mondo; c’è qualcosa che ci caratterizza e ci distingue, ed è sottile come lo sguardo. Così ha detto la saggezza antica. Osservare, allenarsi a guardare senza avere pareri. La mente è piena di giudizi e non può guardare senza esprimere un parere; così non c’è l’olismo. Il ragionamento non ha effetto sulle funzioni organiche. Basta un’osservazione molto semplice

Nelle immagini c’è l’impronta della nostra anima Ma c’è qualcosa di più sottile del pensiero che agisce sul nostro corpo: le immagini. Chiudo gli occhi, immagino un’onda che arriva, e il cuore batte più forte. Allora, tra le immagini e il cuore c’è un collegamento? Sì. Noi siamo una danza intorno a sostanze e immagini. Questo è l’olismo. C’è un’immagine che caratterizza ciascuno di noi. 7

006-009 INTERVISTA MORELLI.indd 7

28/11/17 12:59


Il ruolo del naturopata

Il signore della Natura la chIaVe della salute dIpende dal nostro rapporto con Il mondo naturale e dall’atteggIamento mentale: QuI nasce la naturopatIa Chi è il Naturopata?

intervista a Vittorio Caprioglio Direttore dell’Istituto Riza e della Scuola di Naturopatia

Come si può definire l’attività del naturopata, secondo la visione di Riza? «È una figura professionale depositaria di un sapere diverso - risponde Vittorio Caprioglio - mutuato dalla saggezza della Natura. Il naturopata è un attento osservatore del comportamento delle piante, degli animali, dei fiori, della terra, del bosco… perché è consapevole che solo recuperando quei codici è possibile ritrovare una via verso una “mente naturale” e un modo di vivere sano e soddisfacente.

Oggi sembra che la Natura si possa programmare a proprio piacimento, scavalcare e perfino escludere dalla propria esperienza quotidiana. Un tempo, invece, l’uomo viveva in un rapporto di empatia, cioè di profonda partecipazione, con la Natura. In quanto matrice arcaica e originaria, la Natura faceva da modello e imprimeva nell’uomo una sorta di traccia… Quelle tracce, quei ritmi, quelle cadenze si traducevano in schemi nervosi all’interno del cervello e in comportamenti conseguenti».

10

010-015 PRESENTAZIONE 2.indd 10

28/11/17 11:50


Non tutti i rimedi sono adatti per ogni persona e c’è modo e modo di fare i massaggi. Il naturopata sa valutare quali sono gli interventi naturali da attuare nelle diverse situazioni

Quali sono i suoi saperi? «Nei tempi passati - continua Vittorio Caprioglio - ognuno sapeva che noi e l’ambiente siamo un tutt’uno e quindi che nulla di ciò che accade a un singolo individuo è separato dallo stato cosmico: la luna, le stagioni, l’alba, il tramonto sono momenti del mondo esterno a cui compartecipiamo, in quanto sono anche stati energetici corrispondenti al nostro mondo interiore. E quindi cervello e corpo sono in condizioni assai diverse a seconda che siamo in estate o in inverno, che vi sia l’alta o la bassa marea, o una particolare fase lunare. Di conseguenza ci saranno cibi, tisane, erbe, tipologie di massaggi e tecniche ecc. più adatti da utilizzare il primavera, altri adeguati all’autunno, all’estate o all’inverno. Questo è un sapere che il naturopata deve acquisire e padroneggiare per riproporlo ai propri clienti».

Qual è il compito della Naturopatia? «Il cambiamento del nostro rapporto odierno con la Natura è relativo alla nostra forma mentis attuale, figlio di una visione del mondo fondata sulla scientificità (e non più sulla Natura e le sue leggi) e di una tecnologia sempre più sofisticata che hanno generato la convinzione che la Natura non sia più l’imprescindibile Madre di un tempo, attorno a cui tutto ruotava, da amare, rispettare e tutelare in quanto senza di lei non avremmo potuto sopravvivere, bensì che si tratti di un mondo inferiore da sfruttare, che va conquistato, sottomesso e riorganizzato… Oggi siamo convinti cioè che l’organizzazione del mondo non possa e non potrà più essere lasciata agli equilibri spontanei della Natura da cui la vita e l’uomo sono scaturiti… Si ha la sensazione che l’esistenza non possa più, come sempre è stato, semplicemente accadere... ma

la scienza non ha tutte le risposte La medicina scientifica ci ha dato antibiotici, vaccini e cure per malattie un tempo terribili, ma il suo sguardo oggettivo e analitico non contiene tutte le risposte, perde di vista la visione d’insieme ed è cieco rispetto al senso profondo del malessere. Per questo oggi è così forte l’esigenza di tornare sul “sentiero della natura” (nature’s path, da cui il termine “naturopatia”), e il compito di farsi carico della persona sofferente nella sua interezza fisica, psichica e spirituale, che un tempo era dei guaritori, degli sciamani e degli uomini medicina, oggi passa in consegna al naturopata.

viceversa debba venir gestita, controllata e re-inventata dall’uomo. Lo stesso accade per quanto riguarda la salute e l’approccio alle malattie: l’individuo non si affida più semplicemente al “sapere” della Natura e alle sue capacità guaritrici né a quello innato e spontaneo dell’organismo: oggi si ritiene opportuno curarsi preventivamente contro le malattie, utilizzare in modo massiccio i farmaci, pilotare il parto, gestire e tempificare la morte... Questo genera una mentalità collettiva molto fragile, dominata da leggi innaturali, e dipendente da una esagerata quantità di medicinali. In tale situazione, diventa imperativo riallacciare il rapporto con ciò che ci circonda, con il proprio lato cosmico». «Questo è il compito fondamentale della Naturopatia: sostenere il lato naturale e innato dell’essere umano, perché proprio in esso si celano le sue risorse nascoste, ancestrali, inconsce, e quindi vitali. Solo così sarà possibile coltivare anche un vero rapporto con la propria interiorità, recuperare la capacità di osservarsi, di percepirsi, e ricominciare a vivere in una dimensione di armonia e di benessere».

Stiamo bene quando viviamo in sintonia con le leggi naturali e con i ritmi stagionali che regolano la crescita di tutti gli organismi viventi sulla terra. Il naturopata aiuta a ritrovare il legame con il proprio lato profondo, da cui dipende il benessere della persona 11

010-015 PRESENTAZIONE 2.indd 11

28/11/17 11:50


LE TECNICHE

Gli strumenti

del benessere «Nelle parole, nelle erbe e nelle pietre risiedono grandi poteri». Paracelso

IL NATUROPATA HA A DISPOSIZIONE DIVERSI SAPERI PER RIPRISTINARE L’ARMONIA DI CORPO E MENTE E RIATTIVARE LE FORZE TERAPEUTICHE PRESENTI IN OGNI PERSONA

N

elle prossime pagine presentiamo i principali strumenti della naturopatia e le tecniche più importanti per ripristinare l’equilibrio psicofisico. Il naturopata non dovrà necessariamente padroneggiarle tutte, ma approfondirà quelle che gli sono più affini. Compito della naturopatia è aiutare la persona a ritrovare l’equilibrio, obiettivo che si può realizzare indifferentemente con le erbe, con i fiori di Bach, con un massaggio, attraverso un’alimentazione sana… Le vie per arrivare allo stesso risultato sono varie, l’importante è che ogni naturopata individui quelle a lui più affini e impari a utilizzarle in sintonia anche con le caratteristiche del cliente.

18

018-019 sommario tecniche.indd 18

28/11/17 11:53


IL NATUROPATA E... L’ERBORISTERIA Con erbe e piante la Natura ci offre le prime risorse

pag. 21

LA FLORITERAPIA Le essenze che riequilibrano le emozioni

pag. 31

LA RIFLESSOLOGIA PLANTARE Il benessere nasce dalle radici

pag. 69

LA MEDICINA CINESE L’antica tradizione dall’Oriente

pag. 75

L’AROMATERAPIA

L’AYURVEDA

Gli oli essenziali risvegliano in noi le energie vitali

La millenaria medicina indiana

LA NUTRIZIONE OLISTICA

LA CROMOTERAPIA

pag. 83

pag. 41

L’alimentazione per stare bene

I colori sono energia di vita

pag. 93 pag. 51

IL MASSAGGIO Il tocco che scioglie i blocchi fisici e quelli psicologici

pag. 59

LA DISTENSIONE IMMAGINATIVA Ritrovare la quiete dentro se stessi

pag. 103

19

018-019 sommario tecniche.indd 19

28/11/17 11:53


IL NATUROPATA E... LA FLORITERAPIA

Il naturopata sa trovare il fiore più adatto

S

Walnut, il noce, è una pianta che non ama gli intrusi. Nelle credenze popolari, chi si addormenta sotto la sua ombra è colto da febbre ed emicrania

econdo lo stesso Bach, i fiori sono un ottimo strumento di autocura, per ritrovare un vero contatto con se stessi. Ma non sempre è facile essere obiettivi nei confronti delle proprie emozioni, per questo uno sguardo esterno può essere di grande aiuto. Compito del naturopata esperto in floriterapia, allora, è proprio quello di mettere in relazione lo squilibrio del cliente con il fiore più adatto, e condurlo in un vero e proprio percorso, per affrontare via via aspetti diversi del problema. Per scegliere il rimedio giusto, bisogna considerare le origini profonde di ogni disturbo. Come spiega la dottoressa Zanardi: «Un attacco di panico può avere le sue radici nell’immaturità relazionale della persona: allora siamo nella sfera di Heather; se invece è legato alla paura di affrontare le difficoltà e le sfide della vita, allora potremo usare Larch, ma sarà utile anche ricorrere a Walnut, che ci scherma dalle ingerenze degli altri. Anche l’aspetto esteriore del cliente può dare al naturopata molti indizi sui fiori più adatti: una disarmonia tra parte superiore e inferiore dell’abbigliamento rimanda probabilmente a Scleranthus, una pianta i cui fiori si aprono in

una biforcazione, che è utile a chi si blocca davanti alla necessità di prendere una direzione precisa».

Un percorso tra le essenze per un benessere completo «L’obiettivo della floriterapia è quello di aiutare la persona a equilibrare via via le emozioni, a un livello sempre più profondo e completo. Durante un primo colloquio conoscitivo, il naturopata si

Walnut, il rimedio che dà forza WALNUT

Per proteggersi dalle intrusioni degli altri, essere più centrati su di sé e meno influenzabili, è utile Walnut. Questa pianta non ama le invasioni di altre specie e, per evitarle, secerne dalle radici una sostanza tossica, la juglandina. Sotto le sue fronde, infatti, non cresce l’erba e anche il suo legno è impermeabile alle infiltrazioni. Assumere il suo rimedio floreale è utilissimo quando ci si sente insicuri, oppure si deve stare per molte ore in un contesto saturo di emozioni che ci disturbano.

36

031-039 Tecniche floriterapia 2_2.indd 36

28/11/17 13:06


«Un tempo tutto nella Natura era un segno. La Natura stessa aveva un significato che ognuno nel suo intimo percepiva. Avendolo perso l’uomo oggi la distrugge e con ciò si condanna». Claude Levi-Strauss

annota i fiori che potrebbero costellare le caratteristiche della persona, ma non li prescrive tutti in una volta. Sceglie invece un percorso, che deve procedere a strati, partendo dalla superficie del problema, quindi dagli squilibri più evidenti, per arrivare col tempo a quelli più radicati. Con questo metodo, non si prescriveranno mai più di 4-5 fiori alla volta, nella stessa diluizione, e i rimedi suggeriti si modificheranno nel tempo. Completato l’utilizzo della prima diluizione, la persona incontra di nuovo il naturopata, e racconta come si è sentita in quel periodo. In base al suo racconto, l’esperto decide se riproporre la stessa composizione o meno. Chi non varia mai la composizione usata, non conosce la floriterapia: i fiori di Bach non sono farmaci che vanno somministrati per modificare la chimica del corpo e mantenere l’effetto desiderato. Le essenze floreali hanno un compito diverso, quello di rimettere in movimento l’organismo e conferirgli un maggiore equilibrio».

Un sostegno nei periodi più difficili Oltre a essere esperta di erboristeria e di floriterapia, Marilena Zanardi è anche psicoterapeuta. «L’approccio olistico - spiega la dottoressa - è utilissimo anche in questo campo. Consiglierei a tutti i colleghi di approfondire la naturopatia, perché è uno strumento straordinario da proporre al paziente. Così si ha una chiave doppia per lavorare: con le parole e le immagini sull’aspetto psicologico, con i rimedi naturali per migliorare l’equilibrio e il benessere del corpo».

Preparare le diluizioni Le essenze dei singoli fiori si possono acquistare in farmacia e in erboristeria in flaconcini. Per preparare una diluizione si prende una boccettina da 30 ml dotata di contagocce, si riempie per tre quarti con acqua naturale e per un quarto con brandy (come conservante, ma al suo posto si può usare l’aceto di mele), quindi si aggiungono 2 gocce del rimedio scelto, oppure di vari rimedi (in genere non più di 4 fiori per volta).

Il modo migliore per assumerli Si prendono in genere 4 gocce di miscela floreale, 4 volte al giorno, direttamente in bocca, sotto la lingua, di solito al risveglio, a metà mattina, a metà pomeriggio e prima di coricarsi. È importante assumere i fiori di Bach con regolarità, cercando di rispettare gli stessi orari. La medesima posologia è valida per i bambini, per gli adulti e per gli anziani. Ogni trattamento dura almeno 20 giorni consecutivi, a eccezione del Rescue Remedy, che si usa solo in condizioni di emergenza. 37

031-039 Tecniche floriterapia 2_2.indd 37

28/11/17 13:06


IL NATUROPATA E... IL MASSAGGIO

Il massaggio nella visione psicosomatica

L’ Alla mano un tempo erano attribuiti poteri magici e taumaturgici. Le mani avvolgono, sostengono, proteggono. Nei momenti più difficili abbiamo bisogno del loro tocco caldo e rassicurante. Allora riusciamo a lasciarci andare...

uso della mano come strumento terapeutico ha origini antichissime. Le mani sono il mezzo più naturale e istintivo per prendersi cura di qualcuno, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Quando sentiamo dolore, istintivamente tocchiamo le zone interessate, con un contatto che libera sostanze antidolorifiche come endorfine e ossitocina. Se queste manovre si svolgono attraverso modalità precise, si ottiene ciò che definiamo massaggio.

Un contatto profondo, che scioglie la tensione Un massaggio eseguito nel modo giusto può dare grandissimi benefici: scioglie

blocchi e contratture muscolari, favorisce la circolazione e il drenaggio dei liquidi e ha un effetto rilassante e rigenerante. In naturopatia si utilizzano molti tipi di massaggi, da quello ayurvedico a quello shiatsu, a quello cinese tui-na… ciascuno con il suo repertorio di tocchi, utili per ripristinare il corretto flusso energetico, migliorare la consapevolezza corporea e integrare il piano fisico e mentale in una dimensione di benessere. Il massaggio è un’azione globale che, attraverso il tocco della pelle, riequilibra tutto l’organismo, tocca punti reattivi, canali energetici o organi specifici, secondo la tipologia del trattamento, e agisce sull’intera unità psicosomatica. Stimolando un punto, si coinvolge tutto l’organismo, compresa, ineludibilmente, la sfera psichica.

Il massaggio è solo tecnica? L’abbiamo chiesto a Giovanni Oliva, fisioterapista, osteopata e docente presso la Scuola di Naturopatia di Riza. «L’atto del toccare non è una semplice stimolazione di punti specifici del corpo, ma un ingresso nel territorio psico-

Entrare nel “mondo” dell’altro Le manovre che l’operatore compie sul corpo di una persona scatenano inevitabilmente un’ondata di sensazioni, perché entrano in uno spazio strettamente personale; perciò il massaggio deve essere gestito con sensibilità e attenzione; così può dare grandi benefici. 60

059-067 il massaggio rilassante 2_1.indd 60

28/11/17 12:17


fisico e nella memoria corporea della persona trattata. Spesso, nell’intento di eseguire perfettamente un massaggio, ci si limita a ripetere gesti tecnici, ma si perde di vista la dimensione olistica dell’individuo. Bisogna invece essere consapevoli del fatto che ogni centimetro del corpo ha un diverso contenuto affettivo, relazionale e sociale che, se sollecitato, attiva un’emozione, piacevole o spiacevole, con ripercussioni a livello del sistema nervoso autonomo. Ogni tocco può evocare memorie affettive (non sempre consapevoli) che spesso risalgono alle nostre prime esperienze relazionali e all’età neonatale, quando gli altri interagivano con noi soprattutto attraverso il tatto. L’atto del toccare, quindi, ha sempre implicazioni simboliche e relazionali. Quando si tocca un corpo, si tocca sempre un vissuto: se l’operatore non è attento a questo, può innescare nell’altro un’emozione spiacevole, e perfino compromettere la riuscita del trattamento».

Aspetti simbolico relazionali del tocco «L’applicazione delle tecniche a base corporea - continua Oliva - non è soltanto una stimolazione di punti specifici del corpo, ma una sorta di “invasione” dell’altro, che può dare esiti diversi. In qualunque massaggio o tocco è presente questa componente evocativa, che deve essere gestita con attenzione. Un contatto tattile consapevole dei diversi tocchi induce ad abbandonare l’attività razionale e lasciarsi andare al “Nulla” da cui originano le energie vitali, favorendo la comparsa di immagini che aiutano a entrare in rapporto con la propria essenza». Un approccio simbolico relazionale quando si massaggia una persona è fondamentale per il naturopata, ma è molto utile anche per tutte le figure professionali che operano attraverso il contatto fisico. Il tocco effettuato in maniera consapevole e attenta stimola le energie innate dell’autoguarigione.

La pelle racchiude oltre un milione e mezzo di recettori, che trasmettono i segnali tattili al sistema limbico, il centro di controllo delle emozioni. Attraverso la pelle, il corpo rileva i più piccoli stimoli come la pressione, il caldo, il freddo… La pelle ci mette a contatto con l’esterno, ma è anche l’involucro che racchiude la nostra individualità e ci separa dagli altri

Ogni parte del corpo ha significati nascosti Ogni distretto corporeo rimanda a una simbolica specifica. L’apparato muscolo scheletrico è connesso alla rigidità e alla flessibilità, alla capacità di portare responsabilità, all’autonomia e alla libertà. La pelle rimanda al contatto, alla comunicazione e all’espressione delle emozioni; l’apparato cardiocircolatorio agli affetti più profondi e alle passioni; quello urinario ai legami col passato e ai rimpianti.

61

059-067 il massaggio rilassante 2_1.indd 61

28/11/17 12:17


L’attività deL naturopata

La situazione della Naturopatia in Italia nell’attuale condizione di vuoto legislativo, la finr (federazione italiana naturopati riza) si propone come punto di riferimento

D

ata la relativa novità della naturopatia e della figura professionale del naturopata nel campo delle discipline riguardanti il benessere, a tutt’oggi non esiste una legge nazionale che regolamenti l’attività di chi si diploma in questa disciplina. Negli anni passati sono stati fatti numerosi tentativi per arrivare a una definizione normativa per tutto il settore delle discipline e delle pratiche “non convenzionali”, senza che si sia ancora giunti a una soluzione condivisa.

Un vuoto normativo ancora da colmare Ci sono diverse ragioni alla base di questo ritardo: in primo luogo, dopo la modifica di una parte della Costituzione in senso federale, avvenuta nel 2001, si è creato un conflitto di competenza fra lo Stato e gli Enti locali in merito a chi avesse il diritto di legiferare in materia di nuove professioni. Già nel 2003, infatti, la Regione Piemonte (seguita poi a breve dal Veneto e dalla Liguria) aveva

promulgato una legge in materia. La Corte Costituzionale ha poi chiarito che solo lo Stato può riconoscere l’esistenza di una nuova professione e quindi quelle prime leggi sono decadute.

La Legge lombarda: un passo in avanti Questo non ha impedito che altre realtà locali, come la Lombardia e la Toscana mettessero mano alla materia. Consci delle obiezioni mosse dalla Corte Costituzionale, i legislatori toscani e lombardi hanno prodotto dei disegni di legge molto generici, che riconoscono l’esistenza delle “discipline bionaturali” ma non gli operatori in queste discipline. Ciò ha impedito nuovi ricorsi, ma ha dotato i naturopati di uno strumento legislativo utile soprattutto a ricordare che queste figure professionali operano da anni con utilità sul territorio, nella speranza che lo Stato intervenga presto per mettere ordine nel settore. In più, la Regione Lombardia ha approvato la creazione di

114

112-122 finr_2.indd 114

28/11/17 12:53


tutti i servizi della Finr Ai suoi soci, la Federazione fornisce gratuitamente le seguenti prestazioni: • Consulenza telefonica (02.58459636), via e mail (finr@riza.it) o in sede (previo appuntamento, via Quadronno 20, Milano) per ogni progetto di attività in naturopatia, in proprio o presso terzi. Un esperto del settore illustrerà tutte le possibilità che il mercato offre. • Consulenza per apertura di posizioni Iva, associazioni, posizioni di collaborazione occasionale o continuativa presso centri benessere, centri estetici, centri medici, studi polispecialistici, erboristerie.

Oggi le competenze del naturopata sono molto richieste dal mercato e l’operatore che sappia acquisire un’adeguata professionalità non fatica a trovare clienti e ad avviare un’attività lavorativa soddisfacente, in proprio oppure presso centri benessere, studi specialistici o erboristerie. La FINR può fornire tutte le informazioni che sono necessarie

un Registro Regionale degli operatori del settore e ciò costituisce il più importante passo avanti a oggi compiuto sulla strada del riconoscimento.

FINR: una realtà attiva a tutela dei naturopati Vista questa realtà composita e in divenire, la Scuola di Formazione in Naturopatia dell’Istituto Riza, la più importante d’Italia, ha ritenuto opportuno creare nel 2002, la FINR, Federazione Italiana Naturopati Riza, che fa da punto di riferimento per i naturopati diplomati e in formazione presso la Scuola. In questi anni la FINR si è incaricata di informare i naturopati di ogni novità legislativa, ma anche di delineare il profilo professionale del naturopata come operatore del benessere. Così, ha tratteggiato l’ambito operativo attraverso strumenti come il “Codice Deontologico e di autodisciplina ”, il “Mansionario del naturopata” e altri strumenti utili a chiarire chi è il naturopata e come può agire.

• Consulenza sui contenuti delle brochure di presentazione, dei biglietti da visita, delle iniziative pubblicitarie e ogni altra attività informativa volta a far conoscere la propria attività. • Area riservata nel sito www.riza.it dove sono pubblicati materiali didattici supplementari e approfondimenti, contenuti audio e video, eventuali annunci di lavoro e altro ancora. • Notizie sulle Leggi regionali in vigore e i progetti giacenti in Parlamento o presso i consigli regionali. • Tutti i servizi sono compresi nella quota d’iscrizione annuale alla Scuola. Oltre a ciò, la FINR ha una convenzione con la Unipol per una copertura Rc professionale in favore dei naturopati, proposta a un prezzo agevolato.

115

112-122 finr_2.indd 115

28/11/17 12:53


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.