L'Autostima

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sommarIo

IntroduzIone

In te c’è 7

il tuo migliore amico test

Misura la tua autostima

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cambIa la tua ImmagIne

Osservati con sguardo differente

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con te stesso

Sii il tuo alleato, non il tuo giudice

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con glI altrI

Tu sei unico, non puoi 65

sottovalutarti nella coPPIa

Per sentirti amato, 89

prima devi amarti

In FamIglIa

Ottenere la fiducia e il rispetto dei figli 105 al laVoro

Come realizzarti e sentirti valorizzato 119 aPPendIce

Ora verifica i risultati del tuo percorso

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Introduzione

In te c’è il tuo migliore amico

Q

ual è la persona di cui ti fidi di più? Rispondi senza riflettere… Se hai risposto “me stesso” e dentro di

te senti di essere stato sincero, vuol dire che la tua autostima gode di buona salute. Soprattutto se quello che dici trova riscontro nella vita di tutti i giorni e davvero tu sei l’individuo di cui ti fidi di più. Se invece spontaneamente rispondi “mio marito”, “mia madre”, “il mio miglior amico”, “il mio terapeuta”, “il maestro di yoga”, allora vuol dire che il tuo baricentro è tutto spostato verso l’esterno. Questo provoca in te uno sbilanciamento, un equilibrio precario, che si manifesta nel modo in cui affronti ogni situazione, dalla più lieve alla più impor-

tante. Tentennamenti, insoddisfazione, scontentezza e insicurezze sono il tuo pane quotidiano. Tutto ciò deriva da una colpa originale, se così possiamo definirla, da L’autostima

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introduzione

un tradimento che stai perpetrando a danno della persona che ti è più vicina, che dovresti conoscere meglio e stimare più di tutte: te stesso.

Perché devi fidarti di te più di chiunque altro Devi avere una grande fiducia in te, non perché tu debba essere l’individuo migliore, più affidabile, saggio o capace, ma perché sei tu, e nessuno meglio di te può esserti alleato, volere il tuo bene, conoscere i tuoi bisogni, essere sempre presente e disponibile. Questo non è un obiettivo ideale da raggiungere, ma già una condizione naturale e fisiologica: così come ogni organo del corpo fa la sua parte perché la salute vinca sulla malattia, perché ogni tessuto venga nutrito, allo stesso modo la legge della natura vuole che ogni parte di te cooperi per la tua felicità, il tuo benessere, il soddisfacimento dei tuoi bisogni veri. In modo semplice, al di fuori dell’intervento della volontà cosciente, esattamente come il cuore pompa il sangue, il fegato immagazzina energie, il sistema immunitario scaccia i nemici, noi dovremmo produrre autostima. Ogni funzione della nostra mente (il pensiero, il giudizio, l’immaginazione, la memoria, le emozioni…) dovrebbe tendere a questo fine. Se ciò non avviene, vuol dire che qualche mecca8

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nismo si è inceppato in noi: c’è un ostacolo nel nostro ingranaggio e dobbiamo rimuoverlo. Dentro di te la tua essenza lavora sempre per il tuo bene; devi lasciarla agire e non ostacolarla con le sovrapposizioni mentali e gli schemi rigidi che sgretolano la tua autostima e impediscono la tua realizzazione.

L'identikit come si riconosce una Persona che non ha FiDucia in se stessa timido, insicuro, introverso, schivo, umile… gli aggettivi per descrivere chi si fida poco di sé possono essere tanti ma, al di là delle diverse personalità, la mancanza di autostima è facilmente riconoscibile, lascia una traccia inconfondibile nelle nostre azioni. se agiamo senza credere in ciò che facciamo o nel continuo timore di sbagliare, difficilmente riusciamo a dare il meglio, a esprimere la nostra unicità, il nostro talento. chi non crede nelle proprie possibilità ha una marcia in meno, fa il triplo della fatica, si ferma a un passo dal traguardo.

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cambia la tua immagine

Se fossi un colore saresti...

C

ompleta questo elenco; non devi riflettere ma scrivere di getto la prima cosa che ti viene in mente.

• Se fossi un animale sarei:

..... ...........................................................................................

• Se fossi un colore:

.........................................................................................................................

• Se fossi un personaggio delle favole:

..........................................................

• Se fossi un libro:

................................................................................................................................

• Se fossi un film:

...................................................................................................................................

• Se fossi un fiore:

................................................................................................................................

• Se fossi una stagione:

.............................................................................................................

• Se fossi uno strumento musicale:

....................................................................

• Se fossi un piatto:

...........................................................................................................................

COSì scopri ciò che si nasconde dentro di te - Prova ad associare a ciascuna delle tue scelte degli aggettivi che la caratterizzano. Se hai scelto il leone puoi scrivere che è regale, feroce, maschio. Quando hai finito, rileggi ciò che hai scritto. Le caratteristiche che hai scelto descrivono con buona probabilità la persona che sei ma non credi e non sai di essere. Ci sono qualità che non ti riconosci e non ti attribuisci, ad esempio forza, fantasia, astuzia, solarità...

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Quelli che credi difetti sono virtù

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ividi un foglio a metà, e sulla colonna di sinistra scrivi i tuoi presunti difetti, ciò che di te non ti pia-

ce, ti sembra che ti complichi la vita o non ti faccia apprezzare dagli altri. Per esempio: lento, insicuro, ingenuo… Concluso l’elenco, trova per ciascuno di essi un sinonimo che ne sottolinei invece l’aspetto positivo. Se hai segnalato la lentezza, puoi scrivere precisione, prudenza, concentrazione. Essere insicuro significa anche porsi delle domande, cercare di conoscere e di approfondire per non sbagliare... Quelli che a prima vista sembravano difetti, possono rivelarsi doti apprezzabili in alcune situazioni. Per qualsiasi difetto, chiediti in quale circostanza ti è servito o ti ha aiutato.

COSì TRASFORMi LE DEBOLEZZE IN PUNTI DI FORZA - Ogni difetto paradossalmente nasconde una virtù, si tratta di usarlo bene. Trova un contesto, un hobby, un’attività nella quale il tuo presunto limite possa rivelarsi utile. Per esempio, sei un precisino? Potresti essere un abile organizzatore, occuparti di pianificare viaggi ed eventi, oppure di archiviare documenti…

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con te stesso

Sii il tuo xxxxxx alleato, xxxxxxxx non il tuo xxxxxxxx giudice 44

Come smettere di trattarti male

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CON TE STESSO

Come smettere di trattarti male Anche se in condizioni di serenità e di relax riesci a pensare che in realtà vali più di quel che di solito credi, poi però basta un errore, una banale difficoltà a farti ripetere: “ecco sono il solito, non riesco proprio a migliorare!”. L’atteggiamento che ci viene spontaneo assumere con noi stessi è critico e intransigente. Ma come si fa a diventare più clementi quando la nostra vita ci appare una sequenza di fallimenti e di errori? Cerca di capire che abbiamo una visione distorta di noi stessi e prova ad assumere atteggiamenti alternativi.

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Stringi un patto di amicizia con te

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ncora prima di affrontare le situazioni che ti mettono in difficoltà pensi già di non farcela? Non pre-

occuparti, è del tutto normale… Se vuoi che le cose cambino, devi fare una scommessa con te: “Vuoi vedere che posso riuscire a star bene con me stesso, che ho anch’io un asso nella manica che non so di possedere?”. Proprio così… scommettiamo che, grazie alle tue risorse e alla disponibilità a metterti in gioco, nel giro di poche settimane potranno essere annullati i comportamenti che ti fanno soffrire, sventate le trappole che tu stesso ti costruisci? Chi non crede in se stesso è portato a vedere ogni gaffe o brutta figura come la prova di limiti connaturati di fronte ai quali non rimane che rassegnarsi: “sono uno stupido”, “non ci so fare”… La sensazione di impotenza genera una frustrazione rabbiosa che non fa altro che bloccarci ancora di più, impedendoci di sperimentare alternative. Dobbiamo prestare attenzione alle reazioni che mettiamo in atto spontaneamente quando non siamo contenti di noi: alcune di esse peggiorano la situazione. Nelle prossime pagine elenchiamo una serie di comportamenti sbagliati, che non fanno altro che peggiorare l’autostima. L’autostima

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con te stesso

glI errorI

Rimproverarti sempre «Sono severo ed esigente per natura con me stesso Quando faccio qualcosa che non mi piace ci vado giù pesante, me ne dico di tutti i colori, mi rimprovero da solo, prima ancora che lo facciano gli altri».

Marco

così ti DeresPonsabiLiZZi - Di solito sono i genitori che rimproverano i bambini, facendolo con te stesso ripeti un copione che non è adeguato alla tua età. Rimproverandoci ci mettiamo a posto la coscienza e siamo pronti a rifarlo…

Parlare male di te «Mi sono accorta che tendo a parlare male di me anche con le persone conosciute da poco, lo faccio con ironia è vero, ma dentro di me è come se mi dicessi: tanto, prima o poi lo scoprirà…».

Sara

ti stai LimitanDo - Parlando male di noi, da una parte ci aspettiamo che l’altro ci contraddica dicendoci: “ma non è vero…”, e d’altra parte gli diciamo: “bada, lo so che sono così, non c’è bisogno che me lo dica tu”. Però non diamo a noi stessi e all’altro la possibilità di scoprire che oltre al nostro difetto c’è tanto altro… 46

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Castigarti per ciò che hai fatto «L’altro giorno al lavoro, senza volere, ho fatto scoppiare un incidente diplomatico, tutta colpa della mia ingenuità. Ci ho rimuginato tutto il giorno, e la sera ero così giù che sono rimasta a casa anche se c’era in programma una pizza con gli amici…».

Annarosa

Punendoci, abbiamo la sensazione di pareggiare i conti, ma il castigo implica sempre riconoscere una colpa. Quando ti castighi alimenti l’idea, paralizzante e infondata, di poter in qualche modo nuocere a te e agli altri.

Svalutare tutti i tuoi risultati «Se qualcosa non va bene mi sento insoddisfatto di tutto. Se un mio progetto non è stato approvato o ho sbagliato qualcosa sul lavoro, mi sento sbagliato, penso che niente della mia vita vada bene».

Riccardo

L’autosvalutazione ha un effetto domino; generalizzando il giudizio negativo distruggiamo anche ciò che di buono abbiamo fatto. Ogni volta ci tocca ricominciare daccapo: i successi, i punti di forza non diventano mai sicurezze su cui fare affidamento, conferme che ci rinforzano, ma ci appaiono eventi fortuiti, contingenti, di scarso valore… L’autostima

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CON TE STESSO

Rinuncia a farti la guerra

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he cosa penseremmo se qualcuno a noi vicino ci giudicasse in continuazione, mettendo in luce ogni

imperfezione e passando sotto silenzio le cose buone? Come minimo che ci perseguita. Cercheremmo di stargli lontano a tutti i costi… Così ci comportiamo invece noi verso noi stessi. Poiché però fuggire da noi stessi è impossibile, ogni giorno ci tocca sorbirci rimproveri e condanne autoinflitte. Il vizio di giudicarci è una vera palla al piede, una fonte di ansia perpetua. È ora di alleggerire il carico che ci portiamo appresso e abbandonare quei modi di sentire che ci rendono estremamente vulnerabili al giudizio altrui. Se abbiamo la coda di paglia, basta un sopracciglio alzato a farci andare in crisi. Abbiamo elencato una serie di testimonianze personali sui modi in cui si manifesta la mancanza di fiducia in se stessi. Sono atteggiamenti che ci condannano alla disistima perché ognuno di essi è un lucchetto che incatena le nostre energie e potenzialità. Ma per ogni problema c’è una soluzione. Ogni volta che ti riconosci in questi modi di pensare, in questi automatismi, fermati e prova a sbloccarli mettendo in atto gli esercizi che ti proponiamo. Fallo con costanza, tutte le volte che si ripresentano, e vedrai i risultati.

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con gli altri

Per partire col piede giusto nelle nuove conoscenze

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utte le volte che conosciamo persone nuove ci si apre un’opportunità preziosa: azzerare i pregiudizi

e la solita immagine che gli altri hanno di noi. Con le nuove conoscenze potremmo provare a comportarci in modo inatteso, nuovo, che non è da noi, senza paura di sentirci ridicoli, o di innescare resistenze e reazioni diffidenti. È un’occasione utile soprattutto per chi non ha grande stima di sé, perché gli consente di presentarsi in un modo che ritiene più adatto, più gratificante. Hai conosciuto una persona che ti piace e che ti dimostra simpatia? Approfittane per rinforzare la fiducia in te creando un rapporto sincero e paritario. Cerca soprattutto di evitare questi errori:

• Non definirti in partenza Evita di raccontare per filo e per segno le esperienze negative, per una volta mostra di te i successi e lascia da parte le cose che non sono andate bene.

• Asseconda l’istinto e fai cose insolite Invitalo a casa tua, tu che di solito preferisci incontrare le persone in un territorio neutro, dai il tuo numero di 86

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casa, anziché quello del telefonino, proponi attività inconsuete: il teatro anziché il ristorante, il parrucchiere anziché il solito cinema…

• Non prenderti in giro o sminuirti Non è dicendo che sei un medico fallito che ti farai apprezzare come infermiere. Dai una veste dignitosa a ciò che fai e a ciò che ti appartiene; non sentirti costretto a ironizzare su di te con l’intenzione di farti accettare.

• Non mostrarti troppo disponibile Poni subito dei limiti, di tempo, di flessibilità, di orari, prima di tutto per te stesso. L’altro deve pensare che sei una persona disponibile a tutto tranne che… ad annullarsi pur di essere accettato.

• Cerca persone che ti aiutino a crescere Le amicizie sono utili e gratificanti, nella maggior parte dei casi. Ma, come abbiamo già visto, esistono delle tipologie di persone che ti potrebbero danneggiare oppure sfruttare. Oltre alle categorie che abbiamo già elencato, stai attento anche alle seguenti: l’impiccione che invade anche i tuoi spazi privati, il “perfettino” che ti fa sentire inferiore, il personaggio troppo paterno, che ti toglie autonomia. L’autostima

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