Vinci i disagi della vita di tutti i giorni - Andrea Nervetti

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La causa della nostra sofferenza non è mai nel passato o fuori di noi. Stiamo male soprattutto perché non vediamo il mondo per quello che è, ma come vorremmo che fosse. Anche la risposta è sempre in noi, se sappiamo dare ascolto al nostro corpo, che non mente mai, e se lasciamo agire le forze interiori che ci guidano alla felicità.

Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

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ANDREA NERVETTI VINCI I DISAGI DELLA VITA DI TUTTI I GIORNI

“Non sono soddisfatto di me”, “Penso che la mia vita non abbia senso”, “Perché le mie amicizie non durano mai?”, “Non amo più mio marito, ma non riesco a lasciarlo”... Questi sono solo alcuni dei tanti problemi presi in esame; per ognuno suggeriamo la strada che conduce al benessere. La soluzione consiste sempre nell’imparare a soffermare lo sguardo solo sul presente e su se stessi.

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Questo libro risponde ai tanti quesiti e dubbi sui disagi più comuni, rivolti all’autore nel corso degli anni nel forum del sito di Riza. Le domande poste riguardano vari aspetti: l’autostima, gli attacchi d’ansia, le difficoltà nei rapporti con gli altri, ma soprattutto le sofferenze d’amore.

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AN D REA N ERVETTI

VINCI I DISAGI DELLA VITA DI TUTTI I GIORNI I CONSIGLI PIÙ EFFICACI PER RISOLVERE I PROBLEMI PSICOLOGICI QUOTIDIANI: COME ELIMINARE ANSIA E PANICO, FARE PACE CON SE STESSI, SUPERARE I CONFLITTI E LE SOFFERENZE D’AMORE, TROVARE ARMONIA E BENESSERE NEI RAPPORTI CON GLI ALTRI



ANDREA NERVETTI

VINCI I DISAGI DELLA VITA DI TUTTI I GIORNI

RIZA


Vinci i disagi della vita di tutti i giorni Testi di Andrea Nervetti Editing: Giuseppe Maffeis Copertina: Roberta Marcante Immagine di copertina: Alberto Ruggieri © 2014 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Andrea Nervetti Psicologo e psicoterapeuta, collabora dal 2001 con l’Istituto Riza di Medicina psicosomatica di Milano ed è docente presso la Scuola di specializzazione in Psicoterapia a indirizzo psicosomatico dell’Istituto stesso. Ha scritto per le riviste: Riza psicosomatica, Figli felici, Salute Naturale e Dimagrire. È autore del libro “Mai più vittima” (Edizioni Riza 2013).


SOMMARIO • Introduzione La risposta è sempre dentro di noi .......................... 7

• Capitolo 1 Come sentirsi in armonia con se stessi? ................ 11 • • •

Poca autostima ............................................ 16 Vite senza senso? ......................................... 35 Non mi accetto ............................................. 43

• Capitolo 2 I dolori d’amore e i problemi nella coppia .............. 61 • • • •

L’abbandono ................................................ 66 Paura di amare ............................................ 80 Sesso ed erotismo ........................................ 90 Relazioni difficili ........................................... 99

• Capitolo 3 Come vivere bene con gli altri ............................. 127 • • •

Io e la famiglia ........................................... 132 Io e gli amici .............................................. 145 Io e il lavoro .............................................. 156



La risposta è sempre dentro di noi

Questo libro nasce dalle vostre domande, dai dubbi e dai disagi di tanti lettori che ci hanno chiesto un consiglio e un aiuto per risolvere i loro problemi quotidiani. Lo spunto per la stesura di questo volume è infatti giunto dalle migliaia di richieste inviate al sito www.riza.it negli ultimi anni. Il sito ospita un forum in cui gli utenti possono scambiarsi opinioni sui temi proposti dal portale stesso, oppure dai libri e dalle riviste che le Edizioni Riza pubblicano mensilmente. In questo forum esistono le “stanze degli esperti”, dove medici e psicologi sono a disposizione di chi vuole avere un suggerimento per sentirsi meglio, per alleviare un disagio. In questi anni ho risposto a tantissime persone che chiedevano un parere su vari aspetti della vita psichica, sui rapporti con sé, con gli altri e con la persona amata. Chiedevano un supporto per affrontare momenti difficili, per “inquadrare” meglio una situazione o una relazione, per superare piccole e grandi difficoltà personali. Nel rispondere a queste richieste ho raccolto una 7


serie di spunti molto utili per riflettere su quali siano oggi le sofferenze e i disagi che le persone incontrano più di frequente nella loro vita, quali le risposte e le interpretazioni che di solito danno agli eventi, cosa pensano sia necessario fare per stare meglio. Le domande rivolte agli psicologi riguardano vari aspetti della propria vita: i disagi psichici (ansia, stress, depressione, panico), i disturbi psicosomatici e la loro possibile interpretazione, le difficoltà in famiglia, sul lavoro o con gli amici, ma soprattutto l’amore e le sofferenze del cuore. Ancora tante, troppe persone soffrono a causa di relazioni sbagliate da cui non riescono a uscire. Oppure, scottate da esperienze dolorose, hanno paura di soffrire ancora, fuggono ogni possibile relazione, e ne sentono dolorosamente la mancanza. Spesso all’origine di questi disagi psichici c’è un atteggiamento sbagliato: stiamo male principalmente perché non vediamo il mondo per quello che è, ma come vorremmo che fosse, condizionati da schemi, ruoli e aspettative infondate. Innamorati della nostra storia, attaccati al nostro passato, facciamo fatica a staccarci dagli aspetti ormai “superati” di noi stessi e ad accettare il fatto che dentro di noi ci sono potenzialità inespresse, che i disagi e gli imprevisti della vita ci invitano a esplorare. Nel dare una risposta alle tante richieste di aiuto ho potuto sperimentare in questi anni l’efficacia del 8


modello psicoterapeutico proposto dall’Istituto Riza, che considera i disagi una risorsa preziosa e non un limite di cui liberarsi. La chiave per arrivare al benessere sta nella consapevolezza, nella cedevolezza e nello sguardo contemplativo sulle cose. Rispondendo alle tante domande, ho cercato di spiegare che, per ogni disagio, la risposta sta in noi, se sappiamo abbandonare le rigidità mentali che ci impediscono di sfruttare le risorse innate di autoguarigione che abitano in tutti noi. Questo libro vuole approfondire le tematiche emerse nel forum, partendo dalle domande più ricorrenti e interessanti. È diviso in tre grandi capitoli, che prendono in esame rispettivamente i disagi vissuti nel rapporto con se stessi, le sofferenze nei rapporti di coppia e infine le relazioni con i familiari, gli amici e il lavoro. Rispetto al forum, in questo libro ho potuto sviluppare in modo più dettagliato le risposte, per illustrare l’origine dei vari problemi e la strada per superarli, con il tempo che occorre. A volte, per vincere il disagio è necessario un percorso di psicoterapia; in altri casi, basta il suggerimento giusto, il “consiglio” azzeccato perché una persona abbandoni i comportamenti autolesivi e riscopra il gusto della vita. È quello che spero possa accadere anche a chi leggerà questo libro. 9



CAPITOLO 1

Come sentirsi in armonia con se stessi? La relazione più importante è quella con noi stessi. Solo evitando di combattere contro le proprie tendenze naturali è possibile sentire dove ci vuole condurre l’essenza interiore: verso la “nostra” felicità


Non guardare fuori di te La relazione più importante è quella che abbiamo con noi stessi; da lei dipende la nostra felicità, è lei a “produrre” la maggior parte delle sofferenze che proviamo, in lei possiamo trovare la soluzione a ogni problema. Oltre un secolo fa, la psicoanalisi è nata proprio per cercare di risolvere “dall’interno” i mali che affliggono l’uomo. Dobbiamo ammetterlo, non ha funzionato un granché. Dopo tutto questo tempo, dopo che migliaia di libri sono stati scritti sull’argomento, l’impressione è che stiamo sempre peggio, soprattutto con noi stessi. Un bel fallimento: viviamo più a lungo che in qualsiasi altra epoca, abitiamo in case comode, abbiamo cibo in abbondanza, usiamo strumenti tecnologici straordinari, disponiamo di una quantità di informazioni tale da riempire intere biblioteche, eppure siamo spesso infelici, insoddisfatti, irrealizzati. Il problema nasce dal fatto che cerchiamo fuori quello che possiamo trovare solo dentro di noi. Il mondo esterno non c’entra nulla con il benessere interiore, l’unico a cui dovremmo aspirare: l’abbondanza e la ricchezza non sono la soluzione ai problemi esistenziali. La soluzione non sta nemmeno nella rinuncia ai beni materiali o nell’edonismo sfrenato che sembra 12


in voga. Tutte queste scelte di vita fanno riferimento a qualcosa che è fuori di noi, non appartiene alla nostra essenza. Spesso cadiamo nell’errore di attribuire la causa dei nostri disagi ai genitori che non ci hanno amato, alla crisi economica, al partner sbagliato, ai soldi che non bastano, o alla malasorte... Ragionando così non si va da nessuna parte, eppure sembra quasi impossibile sfuggire a questo modo di pensare.

Perché pensiamo di dover cambiare? Lo si può notare nelle sedute di psicoterapia: ogni paziente è convinto già in partenza di conoscere le cause del suo star male, che sono sempre simili: una mamma assente, un figlio che non ci parla, un lavoro stressante, un marito egoista, un’infanzia traumatica, un’adolescenza infelice. Ci sentiamo immersi in un universo di cause e di circostanze negative. Pensiamo che all’origine della nostra infelicità ci siano cause esterne, ma nello stesso tempo non riteniamo di poterci fidare delle nostre capacità interiori: non siamo soddisfatti di come siamo, non ci andiamo bene. Pensiamo sempre che sarebbe necessario correggerci, cambiarci, migliorarci. Riteniamo che sia sempre colpa nostra, se soffriamo di ansia, se siamo arrabbiati, se ingrassiamo, se non troviamo il partner giusto, se abbiamo attacchi di pa13


nico, se siamo pessimisti, depressi oppure ingenui... È un paradosso davvero curioso: le cause sono esterne, ma la responsabilità è nostra. Come liberarsi di un modo di pensare così contorto, che amplifica ogni sofferenza? Cominciando da una semplice osservazione: a ben guardare, anche il personaggio col quale ci siamo identificati, quell’Io che non ci va mai bene e che ci ossessiona, è esterno, superficiale. Proprio così: quell’Io cosciente che ci siamo formati in base alle consuetudini, ai ruoli e agli schemi, non ha nulla a che vedere con la natura più profonda che ci abita, con le nostre risorse innate, con la nostra unicità. Già gli antichi saggi sapevano che il mondo delle presunte certezze è effimero e vacuo, un contenitore di pensieri altrui, di cose che abbiamo imparato, di convinzioni che non ci appartengono ma che abbiamo fatto nostre perché ci sembravano “logiche”, perché tutti la pensano così, perché si è sempre fatto in un certo modo. Liberarsi della dittatura di questo personaggio autocostruito è la strada per consentire al nucleo profondo che è in noi di mettersi all’opera per il nostro bene. Per cercare di risolvere un problema, l’Io ha poche soluzioni e sono sempre le stesse, tutte prevedibili, nessuna utile. Non serve affidarsi ai ragionamenti, alle regole, ai modi di pesare abituali. Ho visto invece le persone superare tutti i loro disagi quando si arrendevano, diventavano cedevoli e inve14


ce di combattere la tristezza o l’ansia, si mettevano in ascolto di queste emozioni, che rendono manifeste le nostre esigenze profonde.

Non bisogna lottare contro se stessi Questa cedevolezza è ciò che l’Io teme di più, perché lo priva della sua arma più potente: il controllo. L’eccesso di pensiero razionale causa sofferenze e insoddisfazione, e quasi sempre ci spinge a mettere in campo scelte apparentemente logiche, in realtà controproducenti. La convinzione di dover tenere sotto controllo la nostra esistenza, come fosse un cavallo imbizzarrito, cronicizza le sofferenze dell’anima fino a trasformare la vita in una continua e sfiancante lotta con se stessi. Basta smettere di farlo e provare a lasciare libera la nostra essenza naturale per veder affiorare da dentro le risorse innate, che sono tutto ciò che serve per stare bene. Nelle prossime pagine saranno presi in esame alcuni dei disagi ricorrenti nei rapporti con se stessi, espressi attraverso le richieste arrivate al forum (che abbiamo raccolto in base alle tematiche che proponevano). Ognuno di questi temi viene analizzato e sviluppato, indicando anche la strada per poterne uscire, che passa sempre per l’affidarsi al proprio nucleo interiore. 15


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