Il magico sale salvavita

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IL MAGICO SALE SALVAVITA RIZA

Il sale è fondamentale per la nostra salute: serve a nutrire le cellule e a trasmettere gli impulsi nervosi. Occorre fornirne ogni giorno all’organismo la giusta dose, ma è opportuno scegliere il sale integrale, molto più ricco di micronutrienti rispetto a quello raffinato. Il sale è anche un rimedio antichissimo e molto efficace contro le infiammazioni, i dolori muscolari, le infezioni, le malattie della pelle, i traumi e i disturbi respiratori. In questo libro elenchiamo tutte le caratteristiche dei vari tipi di sale, suggeriamo quali scegliere e i modi migliori per usarli nella cura di tanti disturbi. Inoltre indichiamo come eseguire trattamenti cosmetici con il sale per levigare la pelle, eliminare la ritenzione, rassodare le gambe e cancellare la cellulite. Infine un capitolo è dedicato al sale come alleato in cucina, per la conservazione e cottura dei cibi.

IL MAGICO SALE SALVAVITA Bisogna usare il sale integrale: contiene i migliori micronutrienti. È il farmaco naturale più usato nella storia dell’umanità

PER LA SALUTE

PER LA BELLEZZA

• Spegne le infiammazioni • Elimina la ritenzione • Combatte l’artrosi • Placa i disturbi muscolari • Cura traumi e distorsioni

• Tonifica le gambe • Ringiovanisce la pelle • Combatte la cellulite • Scioglie i cuscinetti • Cancella i gonfiori

RIZA

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IL MAGICO SALE SALVAVITA Bisogna usare il sale integrale: contiene i migliori micronutrienti. È il farmaco naturale più usato nella storia dell’umanità

RIZA


Il magico sale salvavita Editing: Giuseppe Maffeis Copertina: Roberta Marcante Foto: 123rf, Fotolia © 2018 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.


Sommario Introduzione Il sale è prezioso per il corpo: impariamo a usarlo bene ....................................... 6

Capitolo 1 Il sale: cos’è e quali sono i diversi tipi ..................................... 10

Capitolo 2 Come sfruttare le sue proprietà per la salute ............................. 34

Capitolo 3 I trattamenti per combattere molti disturbi ............................ 62

Capitolo 4 Ringiovanisce e tonifica tutto il corpo......................................... 84

Capitolo 5 Per la pulizia e l’igiene di tutta la casa...................................... 98

Capitolo 6 Il sale in cucina, non soltanto per insaporire ............................... 112


Introduzione Il sale è prezioso per il corpo: impariamo a usarlo bene

I

l sale è una sostanza di importanza vitale per la nostra esistenza. Non solo perché le prime forme di vita sulla terra si sono evolute nelle acque salate degli oceani, ma anche perché l’uomo porta in sé tracce di questo oceano primordiale nel fluido extracellulare che avvolge tutte le nostre cellule. Tracce di sale si trovano anche nel sangue, nella linfa e nello stesso liquido amniotico. Tanto che la soluzione fisiologica che viene infusa nei pazienti in ospedale è composta da acqua e sale (9 g ogni litro), proprio per risultare perfettamente compatibile con i fluidi corporei. Dal punto di vista chimico il sale di cui parliamo è cloruro di sodio (NaCl), l’unione fra cloro e sodio, che si presenta sotto forma di cristalli. Il sale svolge funzioni importanti nel nostro organismo: regola la distribuzione dei liquidi, permette la trasmissione dei segnali nel sistema nervoso, trasporta le sostanze nutritive nelle cellule, serve per attivare alcune funzioni del cervello. Il nostro organismo contiene circa 100 g di sale, ma la quantità non è costante, perché ogni giorno ne disperdiamo una parte attraverso l’urina e il sudore. In determinate situa-

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zioni la dispersione di sale aumenta notevolmente: per disturbi fisici, a causa del calore o di un intenso sforzo fisico. Comunque abbiamo quotidianamente la necessità di recuperare il sale perduto, assumendone altro, attraverso i cibi o il sale stesso.

Merce rara e potente rimedio Il bisogno di sale è stato sempre presente nella storia dell’umanità e i nostri antenati impararono ben presto a procurarselo, raccogliendolo dai depositi salini naturali e dai giacimenti di salgemma affioranti. Svilupparono anche diverse tecniche per produrlo, facendo evaporare l’acqua di mare nelle saline o scavando nelle miniere. Il sale veniva usato anche per la conservazione degli alimenti. Divenne una merce preziosa, il cui valore in alcune epoche fu considerato pari a quello dell’oro. Già nell’antichità l’uomo imparò a usare il sale, oltre che come alimento, anche come rimedio, da applicare sul corpo per la cura di numerosi disturbi, grazie alle sue proprietà igroscopiche, depurative e disinfiammanti. Il sale sciolto in acqua risultò efficace per curare raffreddori, mal di gola e infiammazioni alla gola. I bagni e gli impacchi salini diventarono un rimedio comune contro i disturbi reumatici, i dolori articolari, le malattie della pelle. Le cure con acqua e sale per uso esterno sono entrate a far parte del patrimonio della medicina popolare e sono considerate valide tuttora, confermate anche da test scientifici.

I problemi della moderna alimentazione Ma negli ultimi decenni gli studiosi e i medici hanno cominciato a suggerire di ridurre l’uso di sale come alimento, perché un consumo eccessivo di sodio è ritenuto responsabile dell’aumento della pressione arteriosa. Si è osservato infatti che le 7


Introduzione attuali abitudini alimentari portano a consumare una grande quantità di cloruro di sodio, per la maggior parte contenuto nei prodotti alimentari confezionati e industriali. Il notevole apporto di sodio è risultato associato a un maggiore rischio di ipertensione. Per ridurre il rischio di patologie cardiocircolatorie, le istituzioni che si occupano di salute pubblica hanno suggerito una riduzione del consumo di sale, indicando delle quantità massime da assumere ogni giorno, che sono diventate via via sempre più restrittive. Le ultime prescrizioni dell’Oms dicono di consumare meno di 5 g di sale al giorno, che equivalgono a 2 g di sodio. Altre istituzioni indicano un limite ancora inferiore. Tuttavia è sbagliato demonizzare il sale e occorre ricordare che il sodio svolge funzioni fondamentali nell’organismo. Esiste anche il rischio che nell’organismo ci sia un livello troppo basso di sodio, un problema chiamato iponatriemia, con la conseguenza di disturbi vari, tra cui stanchezza, mal di testa, calo dell’umore e irritabilità. Inoltre recenti ricerche suggeriscono che per ridurre le patologie cardiocircolatorie bisognerebbe aumentare il consumo di potassio, mangiando più frutta e ortaggi. Così arriviamo al nocciolo del problema: la questione non è tanto il sale, ma l’attuale stile alimentare, troppo ricco di prodotti industriali e di zuccheri, che secondo molti sono la vera causa profonda dei disturbi circolatori.

Tutti gli usi benefici del sale Occorre dunque consumare con saggezza il sale, evitando i prodotti industriali che abbondano di cloruro di sodio e scegliendo per il consumo domestico il sale integrale, che contiene meno cloruro di sodio e più minerali utili al corpo, tra cui potassio, magnesio e iodio. In questo libro illustriamo dettagliatamente tutte le funzioni 8


Il sale è prezioso per il corpo: impariamo a usarlo bene che il sale svolge nel nostro organismo e i motivi per cui è importante per la salute. Spieghiamo poi quali sono le differenze fra i vari tipi di sale in commercio e perché è importante preferire quello integrale al sale da tavola comune, raffinato e “morto”. Suggeriamo inoltre come usare il sale, da solo o diluito in acqua, per proteggere la salute e per alleviare diversi disturbi. I trattamenti con il sale sono molto efficaci anche per depurare, ringiovanire e tonificare la pelle, ma anche per ridurre i gonfiori e combattere la cellulite. Infine ricordiamo che il sale è un alleato prezioso in cucina, per dare sapidità agli alimenti, ma anche per conservare e cucinare i cibi; non poteva mancare quindi un capitolo con suggerimenti sull’uso alimentare del sale, sui sali più pregiati e sulle possibili ricette.

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Capitolo 1

Il sale: cos’è e quali sono i diversi tipi


Capitolo 1

Una sostanza preziosa, indispensabile per il nostro corpo

I

l sale, che consideriamo oggi un semplice insaporitore per alimenti, è una sostanza dotata di prodigiose capacità: ha favorito l’origine della vita sulla terra ed è essenziale per la nostra stessa sopravvivenza. Il sale comune di cui parliamo è composto in massima parte da cloruro di sodio ed è un nutriente essenziale per il nostro corpo. È un componente importante del plasma sanguigno, della linfa, del fluido extracellulare e persino del liquido amniotico. Serve a trasportare i nutrienti all’interno delle cellule e aiuta a mantenere l’equilibrio acido-base dell’organismo. Inoltre è fondamentale anche per le funzioni cerebrali e per la trasmissione degli impulsi nervosi che attivano i muscoli.

Le funzioni del sodio - La maggior parte delle attività consentite dal sale all’interno del nostro organismo è legata alla presenza del sodio, un minerale essenziale per le nostre funzioni vitali, anche se oggi viene poco considerato e quasi osteggiato, perché si ritiene che l’eccesso di sodio possa essere una delle cause dell’ipertensione. Il sodio però è fondamentale per la crescita e la buona salute dell’uomo. Nel corpo di un adulto si trovano circa 92 grammi di questo minerale, distribuiti soprattutto nei liquidi extracellulari (40%), nelle ossa (43%), nel tessuto connettivo e nelle cartilagini. Le funzioni del sodio sono strettamente collegate a quelle del potassio; i due minerali agiscono in sinergia e in contrapposi12


Il sale: cos’è e quali sono i diversi tipi zione fra loro. Mentre il sodio si trova principalmente nei liquidi corporei esterni alla cellula, il potassio è concentrato nei liquidi interni alla cellula. La relazione tra i due minerali provoca i cambiamenti elettrochimici a livello della membrana cellulare, che sono molto importanti per la trasmissione dell’impulso nervoso, per la contrazione muscolare e per gli scambi cellulari (nutrienti, ioni, acqua ecc.). Il sodio contenuto negli alimenti che ingeriamo, e quindi anche nel sale, viene assorbito nel tratto finale dell’intestino tenue, detto ileo. Il nostro organismo è dotato di diversi meccanismi per regolare il livello di sodio, in modo che sia sufficiente per le funzioni vitali. Quando la quantità di sodio nel corpo è eccessiva, il minerale viene eliminato soprattutto attraverso le urine, ma anche con la sudorazione e con le feci.

L’osmosi, il processo che nutre le cellule - Le prime forme di vita sul nostro pianeta si svilupparono, come è noto, nell’acqua salata degli oceani. La presenza di fluidi salati è una costante nella struttura di tutti gli organismi viventi, perché consente il passaggio di nutrienti all’interno delle cellule. Questo avviene grazie all’osmosi, cioè il processo attraverso il quale i liquidi corporei entrano o escono dalle cellule tramite la loro membrana. L’osmosi infatti è regolata dalla differenza di concentrazione di sali tra i liquidi all’interno e all’esterno delle cellule; l’acqua si sposta automaticamente verso il liquido in cui c’è una maggiore concentrazione salina, per raggiungere un equilibrio. Se una cellula vivente è immersa in un liquido più salato, l’acqua si sposta dal suo interno verso l’esterno; se invece è in un liquido con una minore percentuale di sali, allora assorbe il liquido dall’esterno. Inoltre gli ioni di sodio sono essenziali in tutti gli organismi viventi anche per la trasmissione dei segnali sensoriali e motori lungo il sistema nervoso. I fluidi salati, infatti, come è noto, sono conduttori di elettricità. 13


Capitolo 1

Fatto di cristalli di sodio e cloro Il sale è, dal punto di vista chimico, essenzialmente composto da cloruro di sodio, una molecola che è la combinazione di sodio (Na) e cloro (Cl), che si trovano uniti in rapporto di 1 a 1 (un atomo di sodio e uno di cloro). I due atomi si legano in modo molto solido fra loro perché il sodio cede il suo unico elettrone “libero” al cloro, che così completa il suo strato esterno portandolo a 8 elettroni. Per questo motivo sodio e cloro sono molto “attratti” fra di loro e quando sono uniti nel cloruro di sodio restano saldamente tenuti insieme dall’attrazione elettrica.

Una struttura regolare - Sodio e cloro quando si uniscono fra loro vanno a comporre una struttura molto regolare, la cui base è un cristallo a forma di cubo. Se la formazione del

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Il sale: cos’è e quali sono i diversi tipi cloruro di sodio avviene in maniera lenta e senza costrizioni di spazio, il sale solido avrà spontaneamente la forma di un bel cristallo cubico regolare. Ma i depositi di sale incorporati nella roccia (il salgemma) sono sottoposti a pressioni enormi, che possono deformare i minerali e produrre quindi strutture cristalline irregolari. Attraverso particolari forme di lavorazione e estrazione del sale si possono ottenere anche cristalli piramidali, come avviene con il sale di Maldon.

Si scioglie nell’acqua, ma non sempre - La solida unione fra sodio e cloro può essere letteralmente “sciolta” dall’acqua. Le molecole di H2O infatti avvolgono il cloruro di sodio e, quando sono in quantità adeguata, spezzano i legami elettrici fra sodio e cloro. Questo però non avviene sempre, ma solo quando la concentrazione di cloruro di sodio nell’acqua è inferiore al 35% alla temperatura di 20 °C, cioè quando ci sono meno di 350 grammi di sale in un litro d’acqua. Se la percentuale di sale nell’acqua invece è maggiore del 35%, allora sodio e cloro si aggregano fra loro e “precipitano” sotto forma di sale solido. Quindi le soluzioni liquide composte da acqua e sale possono avere generalmente una concentrazione massima del 35%, perché oltre questa dose il cloruro di sodio non si scioglie più. La solubilità però aumenta al crescere della temperatura e quindi si scioglie in acqua calda una maggiore quantità di sale.

La soluzione fisiologica, simile al sangue - Una particolare miscela di acqua e sale è la cosiddetta soluzione fisiologica. Si tratta di una soluzione acquosa contenente lo 0,9% di cloruro di sodio; è chiamata soluzione fisiologica perché ha la medesima pressione osmotica del plasma sanguigno umano. Per questo l’organismo l’accetta facilmente e si può iniettare a uso terapeutico, per combattere la disidratazione, oppure per trasportare nutrienti o farmaci. 15


Capitolo 1

Si forma dal mare, con l’azione del sole Il sodio e il cloro sono presenti normalmente nelle rocce. Il sodio ne costituisce mediamente il 2,6% e il cloro lo 0,2%. Le piogge, gli eventi atmosferici e lo scorrimento dei corsi d’acqua disgregano le rocce e separano i vari componenti, tra cui cloro e sodio, sciogliendoli e portandoli verso il mare. Qui i due minerali si accumulano e si concentrano sempre di più, in seguito all’evaporazione. La percentuale di sale nell’oceano è mediamente del 3,5%, ma in questa concentrazione il cloro e il sodio rimangono disciolti nell’acqua; perché possano precipitare sotto forma di sale occorre che si raggiunga una concentrazione nettamente superiore, di circa dieci volte. Per questo la formazione di sale avviene dove ci sono le condizioni adatte perché la percentuale di cloruro di sodio possa aumentare, a seguito dell’evaporazione dell’acqua: nei laghi salati che si prosciugano, in bacini marini bassi, in zone con clima molto caldo. Là dove il livello dell’acqua è basso e l’evaporazione è notevole, avviene la precipitazione del cloruro di sodio sotto forma di sale. Questo avviene nelle saline create dall’uomo, ma è anche un processo naturale e spontaneo, verificatosi anche centinaia di milioni di anni fa, quando si formarono depositi di sale che furono poi inglobati nelle rocce. Da queste si estrae il salgemma, che è cloruro di sodio sedimentato sul fondo di antichissimi bacini marini.

Il salgemma si estrae là dove c’era il mare - Uno dei sali cristallini più rinomati è il cosiddetto “sale himalayano”, che si estrae dalle miniere che si trovano in Pakistan, su una catena montuosa non lontana dall’Himalaya, ma lontanissima 16


Il sale: cos’è e quali sono i diversi tipi dal mare di oggi... Però nell’epoca in cui si formò, oltre 300 milioni di anni fa, là c’erano il mare e un clima tropicale. Nei bacini più bassi e più riscaldati di quel mare il sale si depositò e formò una crosta dura. Sopra questa si stratificarono anche le rocce nate dalla sedimentazione degli altri minerali contenuti nell’acqua marina, man mano che il liquido evaporava. Così il sale rimase “intrappolato” negli strati di roccia: ecco il salgemma. Anche nel pieno dell’attuale continente europeo c’era un basso mare tropicale, dal quale si formarono i depositi salini, sfruttati da millenni come miniere di salgemma. Alcuni di essi si trovano anche in Italia.

Le antiche tecniche di estrazione Già nell’età della pietra gli uomini avevano elaborato strumenti e tecniche per estrarre il sale. Il sistema più semplice era raccoglierlo dalla crosta di sale formatasi sulle sponde dei laghi salati che si stavano prosciugando. Un altro metodo era l’estrazione dall’acqua del mare o da sorgenti di acqua salata, attraverso le saline (che sfruttano il calore del sole) oppure facendo riscaldare il liquido in appositi recipienti fino a che evaporava lasciando il sale sul fondo. Le tracce delle prime antichissime saline preistoriche si trovano sulle coste dell’Atlantico, del Mar Mediterraneo e anche del Mar Nero. L’estrazione del salgemma dalle miniere cominciò nell’Età del bronzo, nelle zone in cui il sale minerale affiorava poco sotto la superficie del terreno. Così avvenne ad Hallstatt, in Austria, dove si trova una grandissima miniera di salgemma che ha dato il nome alla cultura di un’intera epoca preistorica, dal 1200 al 400 a.C. Sempre in Austria grossi giacimenti di salgemma furono scoperti a Salisburgo (Salzburg), che deve il proprio nome proprio a questo. Le tecniche per l’estrazione del salgemma si perfezionarono 17


Capitolo 1 nelle epoche successive, quando fu possibile scavare a profondità maggiori e accedere così a grandi depositi salini da cui ricavare la preziosa sostanza cristallina. Comunque venga prodotto, il sale può essere poi ulteriormente lavorato per ottenere la “grana” delle dimensioni necessarie per i diversi possibili usi.

Come si produce oggi Il sale attualmente viene ricavato soprattutto da tre diverse fonti naturali: l’evaporazione dell’acqua di mare ottenuta con l’energia solare nelle saline, l’evaporazione attraverso l’energia elettrica o altre fonti di calore dall’acqua salina e l’estrazione dalle miniere di salgemma. Per realizzare saline efficienti occorrono zone geograficamente e climaticamente adatte: coste marine piatte, con una buona insolazione e con scarsa piovosità. In queste località l’acqua di mare viene raccolta in vasche impermeabilizzate molto vaste e basse; con l’evaporazione avviene la progressiva concentrazione di sale e il deposito di sali diversi dal cloruro di sodio. La salamoia, cioè l’acqua con forte concentrazione salina, viene trasferita in successione in vasche diverse; nelle ultime vasche, dette cristallizzanti, si verifica la precipitazione del cloruro di sodio sotto forma di cristalli. Il sale depositato viene raccolto e inviato alla fase successiva di raffinazione, per l’eliminazione dei sali diversi dal cloruro di sodio e per la trattazione ed elaborazione del sale che poi viene commercializzato. L’evaporazione può avvenire anche in appositi impianti dove l’acqua salina (che può provenire dal mare, oppure da miniere di salgemma, ma deve essere già a forte concentrazione di sale) non viene esposta al calore del sole, ma trattata chimicamente e vaporizzata attraverso fonti di calore, in modo da ottenere cristalli di cloruro di sodio. 18


Il sale: cos’è e quali sono i diversi tipi Infine il sale si può ottenere dalle miniere di salgemma, attraverso vari metodi. Per l’estrazione dei blocchi solidi di minerale si usano grandi fresatrici oppure (soprattutto per il sale per uso industriale) anche esplosivi, che frantumano i massi più grandi. Dopo averli portati all’esterno della miniera, i blocchi vengono ulteriormente macinati e lavorati. Quando il salgemma è mescolato ad argille e altri sali, o nel caso di giacimenti molto profondi, si inietta nella miniera dell’acqua che scioglie il sale ed esce come acqua “salsa” con forte concentrazione salina; quindi viene fatta evaporare col calore (anche artificiale) per ottenere il sale. In tutti i casi, il sale può essere poi sottoposto a diversi tipi di lavorazione e di raffinazione per ottenere il prodotto da mettere in vendita, anche a seconda delle diverse funzioni a cui è destinato, che non sono solamente quelle alimentari, ma anche diversi possibili utilizzi industriali.

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