Come riconoscere chi ti manipola

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EDIZIONI RIZA - VIA LUIGI ANELLI, 1 - 20122 MILANO - WWW.RIZA.IT

RIZA

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PIETRO FORNARI

Spesso le persone con cui abbiamo a che fare nella vita tendono a manipolarci, a sottrarci energie e tempo: il collega che cerca di prevaricarci, l’amico invadente che vuole sapere tutto di noi, il conoscente che passa il tempo a lamentarsi e vede tutto nero, i polemici che provano gusto a provocare... Senza che ce ne rendiamo conto, questi personaggi ci condizionano, risultano invadenti e dannosi per il nostro benessere e l’autostima. Questo libro spiega come riconoscere i diversi “tipi caratteriali” nocivi e difendersi da essi, per poter vivere una vita davvero nostra e non influenzata dagli altri. Occorre imparare a distinguere le persone che ci aiutano a crescere e quelle che invece ci allontanano dal percorso migliore per noi. Dobbiamo saper dire “no” al momento giusto per poter fare le scelte che sono davvero in sintonia con la nostra natura. Anche in noi stessi possiamo individuare dei lati Ombra, degli aspetti del nostro carattere che potrebbero, se non riconosciuti, diventare dei limiti per la nostra vita. Se ne siamo consapevoli, possiamo trasformarli in punti di forza.

Come riconoscere chi ti manipola

RIZA PIETRO FORNARI

Come riconoscere chi ti manipola Sono tante le persone che invadono il nostro spazio e che vogliono costringerci a fare quello che loro hanno in mente

Come scoprirli e neutralizzarli


Come riconoscere chi ti manipola Testi di: Pietro Fornari Editing: Stefania Conrieri e redazione di Riza psicosomatica Grafica di copertina: Roberta Marcante Immagine di copertina: Alberto Ruggieri © 2015 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore.


PIETRO FORNARI

Come riconoscere chi ti manipola Sono tante le persone che invadono il nostro spazio e che vogliono costringerci a fare quello che loro hanno in mente

Come scoprirli e neutralizzarli

RIZA


SOMMARIO PREFAZIONE

Riconosci le persone che ti danneggiano e valorizza te stesso ................................................................ 7 PRIMA PARTE

Come difenderti da chi può manipolarti ............................... 17 • • • • • • • • • • • • • • • •

I bastian contrari ................................................................... 18 I saccenti fastidiosi.............................................................. 22 I “finti” esperti .................................................................... 26 Gli impiccioni .................................................................... 32 Gli egoisti tiranni............................................................... 37 Gli umorali ........................................................................ 41 I provocatori ...................................................................... 45 I prevaricatori.................................................................... 48 I sarcastici .......................................................................... 51 I voltafaccia ....................................................................... 55 Gli invadenti ..................................................................... 58 Il partner insicuro .............................................................. 62 Gli amici zavorra .............................................................. 65 Gli antipatici “a pelle” ........................................................ 68 Gli sfortunati cronici .......................................................... 72 Il partner “negativo”............................................................ 76


SECONDA PARTE

Trasforma i tuoi difetti in risorse ......................................... 81 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

I disordinati eccessivi ........................................................... 82 Chi ha la mania dell’ordine ................................................ 86 I distratti patologici............................................................ 89 I permalosi ......................................................................... 93 Gli eterni nostalgici ............................................................ 96 Gli incostanti ................................................................... 100 Gli ipersospettosi .............................................................. 104 I lamentosi ....................................................................... 108 I ritardatari patologici ..................................................... 113 I confidenziali senza limiti ............................................... 116 I superefficienti................................................................. 120 Gli ingenui ...................................................................... 124 I rassegnati .......................................................................... 128 I pessimisti patologici........................................................ 133 Gli eterni insoddisfatti ..................................................... 136 Gli iperinsicuri ................................................................ 139 Gli influenzabili ............................................................... 142 Gli ipercompetitivi............................................................ 146 I remissivi esagerati........................................................... 150 I perfezionisti incontentabili .............................................. 153



PREFAZIONE

Riconosci le persone che ti danneggiano e valorizza te stesso

I

l collega che non fa altro che lamentarsi con te; l’amico che invade continuamente la tua privacy con consigli indesiderati; il parente che si sente sempre in diritto di dirti cosa devi e cosa non devi fare; il capo prevaricatore cui non riesci a dire di no... Alcune persone che ci circondano, siano essi familiari, colleghi, amici o conoscenti, spesso, in modi diversi, tentano comunque di condizionare la nostra vita. Persone ipercritiche, egocentriche, prepotenti o insicure, che cercano di manipolarci e che hanno sempre da dire sul nostro modo di essere e agire. Se glielo permettiamo, possono influenzare negativamente la nostra esistenza, compromettendo anche la nostra autostima. Spesso, tuttavia, siamo proprio noi a permettere che questo accada, perché ascoltiamo troppo le voci esterne a noi e troppo poco il nostro istinto. Infatti, di solito questi tipi caratteriali hanno come bersagli preferiti proprio le persone considerate da tutti “molto buone” o “molto disponi7


bili” e pacifiche, quelle che cercano in ogni modo di evitare le discussioni, non dicono quasi mai di no e, per quanto possono, cercano sempre di far star bene l’altro, assecondando ogni richiesta senza battere ciglio. Ma chi asseconda sempre le esigenze degli altri, e non le proprie, finisce per perdere di vista il vero obiettivo della vita: realizzare se stesso e vivere pienamente l’esistenza. È importante dunque non farsi manipolare o prevaricare; occorre rispettare gli altri ma nello stesso tempo farsi rispettare. Chi prende sempre per buoni i comportamenti altrui e non capisce i danni che possono provocargli, rischia di vedersi “rubare” tempo ed energie preziose e di essere esposto a problemi e difficoltà quotidiane.

Accogli il “lato Ombra”: degli altri e tuo Le persone che accettano sempre le richieste altrui e concedono troppo facilmente il proprio tempo, attirano inevitabilmente a sé come delle calamite i manipolatori. Il motivo di questa ingenuità e di questa passività spesso risiede nell’associazione di due meccanismi psichici inconsci, chiamati proiezione e negazione. Nel primo caso, chi è troppo “disponibile” proietta sugli altri la propria buona fede. Pensa che, dal momento che lui non farebbe mai una determinata azione, nessuno la possa fare. Quindi trova giustificazioni comprensive per qualsiasi comportamento altrui. Con la negazione invece, si tende a difendersi da una visione dell’altro che potrebbe risultare troppo dolorosa o complessa da affrontare; quindi la si rifiuta in blocco, negandone l’evidenza. Non si vuole fare esperienza del “lato Ombra” di chi si ha intorno. Si spera, come fanno molti bambini, che il 8


Cattivo non esista e che le persone siano tutte buone e “buone tutte”, nella loro interezza. Ma quando si fa così con gli altri, è perché lo si fa anche e innanzitutto con se stessi, negando il proprio “lato Ombra”, la zona oscura della psiche, che ognuno di noi per natura possiede. Ognuno di noi comprende in sé molti aspetti, non ha mai una “faccia” sola. Non è un fatto negativo, perché ci permette di essere unici e irripetibili. Ma non sempre si accettano tutti gli aspetti della propria personalità: si negano o si rifiutano. Eppure, per realizzare veramente la propria unicità, per non essere influenzati dagli altri, bisogna cominciare a conoscersi meglio, a vedere i propri aspetti controversi. Solo così si avranno gli occhi liberi per vedere ciò che ci circonda, nel bene e nel male, e si potrà agire nel modo più consono.

I vantaggi del sapersi “difendere” dagli altri • • • • •

Si risparmiano quantità enormi di energie e di disagi. Si tiene la rotta del proprio cammino di vita. Si migliorano i rapporti con chi ci è vicino (figli, partner...). Si evita l’accumulo di rabbia e di frustrazione. Si accresce la propria autostima e si diventa più incisivi.

Impara a dire di no I sì e i no che diciamo agli altri sono fondamentali nella formazione e nello sviluppo delle nostre relazioni e determinano continuamente le nostre scelte. Alcune persone possono diventare più facilmente vittime dei manipolatori proprio perché hanno maggiore difficoltà a dire di no. Invece, per affermare la nostra identità, è importante usare 9


anche le negazioni. Come riuscirci? La prima cosa da sapere è che imparare a dire di no porta degli innegabili vantaggi: il primo è di risparmiarci situazioni difficili; il secondo è di permetterci di fare delle scelte in sintonia con la nostra natura e i nostri desideri; il terzo è di aiutarci ad affermare noi stessi e in particolare la nostra singolarità, che costituisce il nostro valore principale. Così facendo, avviciniamo a noi le persone che ci amano per quello che siamo e che ci rispettano perché abbiamo la forza di essere spontanei. Al contrario, dire sempre di sì per catturare la benevolenza di chi ci sta attorno, a discapito di se stessi, evita sicuramente i conflitti, ma al contempo porta la persona a non prendere mai una posizione e a subire sempre e comunque le scelte altrui, lontane dai suoi bisogni.

Con i “No” giusti ti apri nuove possibilità Come rompere questi automatismi? Come riuscire a dire di no quando ne sentiamo la necessità? Il primo passo è cominciare a porsi queste domande: “Io cosa voglio?, Cosa mi piace?”. Il che non significa per forza ottenerlo, ma almeno permette di prenderne consapevolezza ed esprimere meglio la propria volontà. Un altro consiglio è quello di fare pratica, esercitandosi a dire di no. Per riuscirci basta cominciare dai “No facili”, quelli che non lasciano strascichi emotivi troppo pesanti. Per esempio, il no al commerciante che vuole venderti l’ennesimo vestito o prodotto appena uscito. Spesso, infatti, si pensa che i nostri “No” possano produrre chissà quali conseguenze negative. Poi, con l’esercizio, si scopre che non essere d’accordo non è così terribile come si pensava. Anzi, diventa un’arma utile. Negare qualcosa a qualcuno non significa necessariamente 10


entrare in conflitto o dichiarargli guerra. Anzi qualche “No” detto al momento giusto ci aiuta a vivere in modo più coerente con la nostra identità. Poi, una volta che si è allenati, si iniziano a dire anche dei “No più impegnativi”, quelli che possono migliorare la qualità delle nostre relazioni. Questo piccolo cambiamento interiore porta gradualmente anche a modificare in meglio i nostri rapporti con gli altri: se siamo più coerenti e sinceri con noi stessi, anche gli altri lo saranno con noi; le relazioni diventeranno più genuine e spontanee, invece di essere basate sul timore di perdere l’amore dell’altro e quindi per questo accettare di comportarci in un modo che in realtà non vorremmo.

Scegli le persone che ti aiutano a crescere Spesso non ce ne accorgiamo, ma nella scelta delle relazioni siamo condizionati dai timori, dalle convenzioni e dai ruoli che attribuiamo ad altri. È difficile ammetterlo perché ci piace considerarci forti e autonomi, eppure c’è chi tende a frequentare solo persone che sente inferiori, proprio perché egli stesso ha un complesso di inferiorità che non riconosce; c’è chi si mette solo con partner rassicuranti o insicuri perché teme il giudizio o il rapporto paritario. C’è anche chi, al contrario, frequenta preferibilmente persone molto decise, dei “leader” e trascinatori, perché gli danno più sicurezza. Tutto questo, in fondo, non sarebbe un problema se non fosse che, dopo un po’, chi si relaziona sempre con lo stesso tipo di persone o con soggetti che servono a mascherare le sue paure, finisce per bloccare la propria crescita e la propria individualità perché si nasconde dietro ad altri, in una condizione statica che non stimola lo sviluppo della propria personalità. 11


Preferiamo spesso adagiarci in situazioni di compromesso, più comode al momento, ma molto scomode col passare del tempo. E invece il coraggio è necessario: il coraggio di vincere la paura del giudizio, e provare a frequentare anche persone diverse dal solito. Non scelte a caso, ovviamente, ma quelle che ci affascinano, ci interessano e, soprattutto, ci stimolano. Frequentare queste persone può portare una ventata di aria nuova dentro di noi, capace di rinnovare il nostro Io. È utile frequentare individui che sono forti e capaci in ambiti nei quali noi non lo siamo, oppure che hanno un senso di responsabilità più spiccato del nostro, che hanno più fantasia, insomma persone dalle quali in qualche modo possiamo ricavare degli stimoli positivi. Spesso questo serve per mettere in luce capacità che non pensavamo di avere. L’importante è riconoscere in tempo se colui che abbiamo di fronte è utile alla nostra crescita oppure è dannoso.

Chi sono i “veri” amici? “Il vero amico si vede nel momento del bisogno”, dicono alcuni. “No - ribattono altri - è troppo facile aiutare qualcuno in difficoltà. L’amico vero è quello che sa gioire quando sei felice e hai successo, e non prova invidia”. Secondo alcune opinioni l’amico è colui che sa ascoltarti senza giudicarti, secondo altre invece il vero amico è chi ti dice chiaramante quello che pensa , anche sui tuoi difetti. Oggi poi è sempre più facile sentire queste frasi:“Io su Facebook ho duecento amici”, oppure “Io di amici non ne ho più: mi hanno deluso tutti, l’amicizia non esiste”. Che cosa dire di fronte a una tale babele di definizioni e di opinioni? Chi sono veramente gli amici? 12


I mezzi tecnologici attuali consentono un’enorme facilità di comunicazione e danno la possibilità di avviare facilmente contatti con tantissime persone. L’uso massiccio di Internet, degli smartphone e dei social network crea un gran numero di rapporti, che però non si possono definire amicizie; sono nella maggior parte delle amicizie “innaturali” e superficiali, senza rapporti veri. Prima poi portano quasi tutte a grandi delusioni ed espongono anche a manipolazioni, critiche e opportunismi. In questo caos, nel quale tutti sembrano amici senza in realtà esserlo, si rischia davvero di non riconoscere chi amico lo è davvero.

La prima fondamentale qualità: la spontaneità Gli amici in realtà ci sono, esistono. Forse non sono tanti, ma ognuno di noi almeno qualcuno ce l’ha, fosse anche uno solo. Ma rischiamo di non accorgercene, perché siamo deviati non solo dalle incongruenze dei comportamenti altrui, ma anche dai nostri modelli mentali. Spesso cerchiamo “l’amico assoluto”, senza macchia, per poi magari criticarlo (o venire da lui criticati) al primo equivoco; si rischia di finire per non sentirsi più. Il punto è proprio questo: dobbiamo uscire dal bisogno “romantico” del grande amico e approdare a una visione più realistica dei rapporti. Certo, sarebbe bello che una persona avesse tutte le caratteristiche che sogniamo, ma siamo esseri umani, ognuno con le proprie caratteristiche e i propri limiti. Per sentire il calore e il valore dell’amicizia è sufficiente che la presenza degli amici arricchisca in qualche modo la nostra vita. Per i grandi gesti non si può mai essere sicuri: quelli possono arrivare anche da chi magari, fino a quel momento, non abbiamo considerato come un amico. 13


Amici sinceri non significa amici perfetti! L’amico “assoluto” è un ideale dell’adolescenza che, se applicato alla vita adulta, ci porta soltanto enormi delusioni. Sostituiamo questo ideale irraggiungibile con un affetto vero, capace di comprendere i limiti reciproci. Non mettiamo alla prova l’amico: quello che conta è sentire che ci ha a cuore, sia che riesca sia che non riesca a essere presente come vorremmo. Chiarisci subito - Se qualcosa va storto nell’amicizia (un’offesa, un equivoco, una parola di troppo) è fondamentale provare subito a chiarire la situazione, anche se non ci va. Un vero amico accetta il confronto. Se invece si arrocca sulla sua posizione e non si rende disponibile, è meglio allora rivalutare l’amicizia e, se è il caso, “allentarla” per non far montare una rabbia che prima o poi esploderebbe, con pessimi risultati. Rispetta i cicli - Come molti amori, anche molte amicizie hanno un termine naturale. Non appesantiamoci la vita cercando di tenere in piedi dei rapporti già “consunti”. Per quanto riguarda Facebook o WhatsApp, ricontattiamo i vecchi amici che avevamo perso di vista solo se c’è qualcosa di concreto da vivere insieme, altrimenti corriamo il rischio di impoverire i ricordi positivi che ne abbiamo o di riportare a galla vecchie incomprensioni.

Com’è organizzato il libro Questo libro si propone come obiettivo quello di aiutarti a riconoscere la personalità di chi hai di fronte, di insegnarti, con semplici strategie, a individuare i manipolatori, cioè coloro che tendono a sfruttarti ai propri fini. Lo scopo, insomma, è quello 14


di insegnarti a usare, quando serve, un pizzico di intuito in più nelle relazioni con gli altri per migliorare la qualità dei rapporti e anche della tua vita. Il volume è suddiviso in due parti: nella prima illustriamo le tipologie di personalità da cui difenderti (ad esempio i finti consiglieri, gli impiccioni, gli egoisti, gli umorali...); di ciascun carattere tracciamo un identikit e forniamo alcuni consigli utili per non farti condizionare in senso negativo e non finire “intrappolato” da questi personaggi. Nella seconda parte, invece, mettiamo in luce alcuni tratti della propria personalità che, se spinti all’eccesso, possono trasformarsi in difetti e in limiti per la propria vita e felicità. Dal pessimista cronico al ritardatario patologico, dal permaloso al nostalgico, ti suggeriamo come riconoscere alcuni lati deboli del tuo e dell’altrui carattere, imparando ad accettarli e a sfruttare queste caratteristiche a tuo vantaggio, trasformandole in punti di forza.

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PRIMA PARTE

COME DIFENDERTI DA CHI PUĂ’ MANIPOLARTI I polemici, gli invadenti, i finti amici, i lamentosi, i voltafaccia, gli impiccioni... Conosciamo a fondo queste personalitĂ , impariamo a riconoscerle e a proteggerci dalla loro intrusione nella nostra vita, neutralizzandole con efficacia


I BASTIAN CONTRARI Quelli che parlano solo per contraddirti Attaccano sempre in contropiede. Se cedi al loro gioco di continua polemica, ti rovini la vita e anche la salute

“L

a verità è un punto di vista: e precisamente è il contrario di quello che pensi tu”. Sembra questo il motto, del tutto inconsapevole, di chi, qualunque cosa tu dica o faccia, non è mai d’accordo. Mai, anche quando la tua azione riluce di una giustezza inconfutabile. In gergo popolare si chiamano “bastian contrari”, in gergo tecnico vengono definiti confutatori. In ogni caso, se ti sottoponi alla loro influenza, se chiedi la loro approvazione, se credi a ciò che dicono, puoi trovarti in un caotico mare di guai, con in più un bel tuonante “te l’avevo detto” da parte loro, che sa di beffarda presa in giro. Se hai un bastian contrario in famiglia o sul lavoro, devi imparare a proteggerti dalla sua azione continua e caotica. Prima di tutto cercando di capire perché si comporta in questo modo. Il “bastian contrario” è in realtà un insicuro, con un enorme ma inconsapevole senso di inferiorità, per superare il quale usa una classica strategia di compenso: l’affermazione di sé attraverso l’imposizione delle sue idee e la sot18


tomissione dialettica dell’altro. Quali idee? Non importa, poiché è abilissimo nel sostenere sia una tesi sia il suo contrario. Deve soltanto avere un punto di partenza che gli faccia scegliere, automaticamente, quale delle due. E questo punto glielo fornisci tu, esponendo una tua idea o una tua scelta, in qualsiasi campo. La sua sarà esattamente l’opposto. E il bastian contrario la difenderà strenuamente, trovando tutte le argomentazioni, sbandierando certezze e criticandoti senza scrupoli, e soprattutto non prestandoti alcun vero ascolto.

L’identikit del “signor No” Ai bastian contrari non importa granché del contenuto di un discorso, ma solo affermare il contrario. Ecco alcune loro caratteristiche. Conoscerle può esserti di aiuto per evitare di cadere nella loro trappola. • Usa un’ironia che si avvicina al sarcasmo fastidioso. • Manca di flessibilità nell’argomentazione. • Prova indifferenza per lo stato emotivo in cui si trova l’interlocutore. • Mostra indisponibilità all’ascolto. • È incapace di accorgersi del suo problema.

I rischi delle discussioni con lui Quelli che intervengono nel dialogo solo per correggere tutto ciò che dicono o fanno gli altri, alla lunga creano malumore e nervosismo nell’interlocutore, che cede al loro gioco di provocazione continua. 19


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