19. valorizzare i popoli indigeni
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lontanando forzatamente le minoranze etniche in nome della “conservazione”, il WWF e altri gruppi interruppero le proprie attività in quel paese, mentre il WCS continua a gestire programmi di conservazione in Myanmar.6 Gli allontanamenti forzati screditano non solo l’importanza delle comunità indigene, ma anche la conoscenza ecologica e agricola tradizionale di questi gruppi. È vero che la rapida urbanizzazione e l’espansione della popolazione globale nei decenni a venire condurrà inevitabilmente all’aumento di scala o alla modernizzazione di molti metodi tradizionali per la produzione di cibo, come la raccolta di cibo selvatico e la pesca in natura, ma cacciare le persone dalle proprie terre native per costringerle in baraccopoli urbane senza offrire loro alcuna formazione, educazione o compensazione adeguata non è una soluzione sostenibile neppure rispetto al problema della fame nel mondo. Abbattere le foreste e scacciare le famiglie che vi abitano per coltivare canna da zucchero o mais non porta necessariamente a una minor malnutrizione o a un reddito più alto per i contadini indigeni. Le famiglie di contadini cacciate dalle proprie terre sono spesso costrette a vivere ricorrendo a cibo importato e industriale invece di poter coltivare i propri alimenti nutrienti, allevare il bestiame e contare sulla propria comunità locale per l’approvvigionamento di cibo e la soddisfazione di altri bisogni. Allontanando i gruppi indigeni dalle proprie terre o sfruttando irresponsabilmente le risorse naturali quali i minerali e le foreste, le multinazionali e i governi stanno a tutti gli effetti cancellando migliaia di anni di conoscenza ecologica tradizionale, quel bagaglio di esperienza che ogni gruppo indigeno ha accumulato per generazioni e che include la conoscenza, le pratiche e le credenze riguardo le loro terre di appartenenza (tabella 19.1).7 Nel 2007 e nel 2008 l’aumento del prezzo del cibo ha fatto sprofondare milioni di persone nella povertà e nella insicurezza alimentare, vanificando anni di aiuti internazionali allo sviluppo. La Banca Mondiale stima che almeno 44 milioni di persone sono state spinte sotto la soglia di povertà a causa dell’aumento dei prezzi del cibo. Aiutare le comunità indigene a preservare la propria conoscenza tradizionale e i propri stili di vita può far risparmiare miliardi di dollari di aiuti internazionali, oltre a proteggere l’ambiente naturale che i popoli indigeni hanno coltivato per molte generazioni.8
tabella 19.1 Le risorse dei popoli indigeni: cosa è a rischio? Gruppo indigeno e risorse minacciate Mangyan delle Filippine/Foresta del Mindoro occidentale
Perché sono minacciate
Il valore di queste risorse
Grandi società minerarie La deforestazione minaccia la sussistenza minacciano di distruggere di queste comunità indigene che abitano le terre ancestrali per le foreste della regione di Mindoro. estrarne oro, gas naturali Senza il cibo e il riparo tradizionalmente e minerali per un valore pari offerto dalla foresta, per ottenere a milioni di dollari un reddito le comunità indigene sarebbero costrette a contare solamente su un mercato imprevedibile. Le loro conoscenze agricole tradizionali, che sono fondamentali per la sicurezza alimentare di queste comunità, potrebbero andare perdute se non vi è terra disponibile per coltivare le varietà indigene (segue)
State2013!.indb 253
24/07/13 18:14