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DAL FANGO

Batte forte il cuore della terra del sorriso. L’alluvione abbattutasi sull’Emilia-Romagna e Marche ha funestato le vite di migliaia di persone. Spegnendo esistenze, annientando il calore degli affetti e violando persino i ricordi. Lutti destinati a rimanere scolpiti nel tempo, non meno dei gesti eclatanti capaci di addolcire, per quanto possibile, un’immane tragedia. Come dimenticare i tanti giovani, ma anche gli ‘ex ragazzi’, che, pala in mano e fango fino alle orecchie, hanno trascorso giorni interi ad asciugare asfalti e lacrime, intonando l’inno del solatio e dolce paese.

Per lo più sconosciuti pronti a tendere una mano ad altri sconosciuti, nel segno di una solidarietà che trascende legami e parentele

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Numerose persone hanno manifestato vicinanza senza scendere in strada: chi offrendo la propria casa o un ristoro caldo, l’ospitalità ai piccoli amici domestici, la disponibilità a lavare e stirare gli abiti rattrappiti dal fango. O semplicemente prestando il conforto di un abbraccio, la complicità di un sorriso.

TANTI GLI SCONOSCIUTI CHE, HANNO TESO UNA MANO AD ALTRI SCONOSCIUTI, NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETÀ. COME ALTRETTANTI SONO GLI IMPRENDITORI, LE AZIENDE E I PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO CHE HANNO MANIFESTATO LA PROPRIA VICINANZA ATTRAVERSO INIZIATIVE O SCENDENDO IN STRADA.

Anche il mondo dell’imprenditoria ha fatto sentire la pro- pria voce. Tra i primi a mobilitarsi l’ingegnoso cesenate Fabio Zaffagnini, ideatore di Rockin’ 1000, la più grande rock band mai esistita, entrata nel Guinness dei primati e rimbalzata sui media di tutto il mondo. Utilizzando la piattaforma normalmente impiegata per reclutare musicisti, Zaffagnini ha dato vita a Volontari SOS, strumento per chiamare a raccolta e coordinare gli i benemeriti pronti a indossare stivaloni di gomma per risollevare una Romagna in preda all’emergenza. Uno strumento che in poche ore ha raccolto l’adesione di una trentina di comuni e di oltre 30.000 volontari. E già fioccano i ‘presente!’ al concerto con 1.000 artisti da organizzare nei prossimi mesi, una sorta di live aid made in Romagna. Tra i musicisti ci sarà senz’altro Nek, al secolo Filippo Neviani, che a sorpresa si è presentato a spalare fango a Villanova, volontario tra i volontari della sicurezza di Sassuolo (Vos). E così accanto alle note di Romagna Mia, sulla via Emilia ha risuonato anche la melodia di Laura non c’è. Alla squadra di volontari della protezione civile di Forlimpopoli si è poi unito anche Cesare Cremonini, cantautore bolognese, per aiutare a smistare e impacchettare i prodotti donati arrivati da tutta Italia. In mezzo al fango, un altro volto noto è stato anche quello di Francesca Amadori, nipote di Francesco Amadori dell’omonimo gruppo, che mu- nita di stivali e vanga ha portato il suo contributo nel quartiere di San Rocco.

Iniziative benefiche sono state promosse da numerosi ristoratori, interpreti di quel ‘mangiar bene’ che ha proiettato nel mondo il nome della Romagna. Duplice il canale di raccolta fondi a cui ha fatto ricorso il grande cuore di Riccardo La Corte, il Big Boss, che ha organizzato una cena pro alluvionati a Casa La Corte con un menu della tradi- zione a base di tagliatelle al ragù e sangiovese. Altro percorso intrapreso, quello dell’asta rivolta ai collezionisti di auto: un’Alfetta quadrifoglio oro 2.000 del 1984 uscita dal Big Boss Garage. L’asta si è poi trasformata in una vera e propria donazione della vettura a un concittadino che ha perso l’auto durante l’alluvione. Tra i guru del cibo virtuosi, anche un magnifico trio che ha scelto di incrociare gli strumenti del mestiere in cucina per ‘una cena per la Romagna’ all’Osteria Michiletta: si tratta di Gianluca Gorini (titolare di Da Gorini a Bagno di Romagna), Mirko Castellucci (Panifico a Forlì) e Enricomaria Porta (Osteria della concorrenza a Milano). In tavola le eccellenze del territorio e al miglior offerente alcune etichette rare: l’intero ricavato è stato destinato al Comune di Cesena e alla Croce Rossa Italiana. Anche lo chef cesenate Alberto Faccani, titolare del Ristorante Magnolia, insieme a Gianluca Gorini si è reso partecipe all’iniziativa gemella ‘A Rimini per la Romagna’ che ha coinvolto ben sei chef stellati. Ma non solo: per aiutare e sostenere i volontari e le persone colpite, l’Osteria

Ristorante Don Abbondio e il locale Ruggine di Forlì hanno allestito una cucina da campo nei pressi del Palasport Villa Romini, preparando e consegnando oltre 15.000 pasti caldi. Una delle storie più singolari tra quelle che hanno visto protagonisti gli angeli della solidarietà riguarda il liutaio cesenate Diego Suzzi, che ha offerto la propria professionalità per ‘salvare l’anima’ degli strumenti musicali violati dal fango. In maniera rigorosamente gratuita. Dopo essersi sporcato le mani a spalare melma da case e cantine, Suzzi ha deciso di andare oltre dedicandosi a pianoforti, chitarre e bassi. Ma non è tutto: il quarantunenne artigiano, che si ritiene miracolato in quanto uscito indenne dalla calamità, sta pensando a una canzone da interpretare con la band dei Post Funk. In spartito anche lo sferragliare delle pale in trincea, appositamente campionato per un mp3 da hit parade. L’arte solidale ha infine raggiunto anche il mondo della fotografia con l’iniziativa ‘Romagna tin bòta’ ideata dal fotografo cesenate Marco Onofri: un collettivo di artisti, fotografi e illustratori italiani e internazionali sono stati coinvolti in un’azione corale che li ha visti donare un’opera dal proprio archivio per raccogliere fondi – 100.000 euro è l’obiettivo – che saranno devoluti alle persone e imprese colpite.

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GIEMME PORTE & FINESTRE

SARTI DEL LEGNO, TRA DESIGN E INNOVAZIONE

LA STORICA AZIENDA

FORLIVESE È LEADER

NEL SETTORE DEI SERRAMENTI DI QUALITÀ, OFFRENDO SOLUZIONI SU MISURA E TECNOLOGICAMENTE ALL’AVANGUARDIA.

Una storia di famiglia che nel volgere di pochi anni è divenuta una solida realtà imprenditoriale radicata nel mercato nazionale e proiettata in quello internazionale.

Una storia fatta di passione che, unita a tenacia e a una spiccata capacità di innovazione, ha reso l’azienda forlivese Giemme un fiore all’occhiello nel settore dei serramenti di alta qualità, dalla produzione alla vendita.

Nata agli inizi degli anni Ottanta per iniziativa di Mauro Zanetti e del padre Romano, si presenta da subito come una realtà dinamica specializzata nel settore del restauro e della commercializzazione di serramenti e infissi, con alle spalle un’esperienza – che risale agli anni Sessanta. Un’esperienza tramandata di padre in figlio che, dal 2011, vede la presenza in azienda di Manuel Zanetti , figlio di Mauro. Tre generazioni di ‘sarti del legno’, come amano definirsi, alla guida di una realtà che ha il suo principale punto di forza nel rapporto diretto con il cliente, dalla produzione alla vendita, senza passaggi intermedi. Una realtà tailor made, insomma, che nel suo dna ha la capacità di ‘cucire’ soluzioni su misura e tecnologicamente all’avanguardia, per le diverse esigenze della clientela.

“La chiave di volta della nostra storia è stata l’apertura, a partire dal 2012, dei flagship store Giemme in cui ci rapportiamo direttamente con il consumatore finale,” spiega Manuel Zanetti, “con soluzioni studiate ad hoc, rivolte sia a privati che a progettisti. Non siamo rivenditori, come la maggior parte delle aziende che operano nel settore, e questo ci consente di lavorare in una filiera corta evitando intermediazioni e accontentando in modo puntuale i nostri clienti.”

A oggi Giemme, che ha il suo quartier generale a Forlì, conta circa 130 dipendenti sul territorio nazionale e 30 collaboratori ed è presente con punti vendita a Treviso, Bologna, Arezzo, Roma, Teramo e Taranto. È prevista a breve, entro l’anno, l’apertura di un nuovo negozio a Milano e un negozio nel nord della Sardegna,

IL PUNTO DI FORZA RISIEDE NEL RAPPORTO DIRETTO CON IL CLIENTE, DALLA PRODUZIONE ALLA VENDITA. “I NOSTRI CLIENTI SONO PRIVATI E IMPRESE, AI QUALI PROPONIAMO UNA GAMMA DI SERRAMENTI DI QUALITÀ IN LEGNO, LEGNO ALLUMINIO E PVC. COLLABORIAMO ANCHE A STRETTO CONTATTO CON I PROGETTISTI.” ad Olbia. Non solo. Il gruppo è in forte espansione anche sui mercati internazionali, dopo l’apertura nel 2022 di un ufficio estero che ha portato a nuovi sviluppi commerciali in Grecia, Portogallo e Spagna e Israele. Sono attualmente in corso trattative con India e Canada.

“I nostri clienti sono privati e imprese che si occupano di una cantieristica evoluta, di tipo residenziale e di livello medio alto, e collaboriamo anche a stretto contatto con i progettisti,” continua Manuel Zanetti, “ai quali proponiamo una gamma di serramenti di qualità in legno, legno alluminio e pvc, una tipologia che ha avuto un’impennata negli ultimi anni. Quella che ci caratterizza è anche l’ attenzione all’ambiente , grazie all’utilizzo di materie prime a basso impatto ambientale, ecocompatibili e ecosostenibili.”

A questo proposito, l’azienda ha da poco ricevuto la Certificazione FSC e PEFC, che ha come scopo la corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati. Il logo di FSC e PEFC garantiscono che il prodotto è stato realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite secondo i principi dei tre principali standard: gestione forestale, gestione sociale e catena di custodia.

L’altro pilastro che fa di Giemme un marchio di riferimento del settore è la costante ricerca e innovazione dei sistemi produttivi e del design, che sanno coniugare tradizione e alte prestazioni e che offrono al cliente italiano ed europeo una gamma di varianti capace di coprire le più diverse esigenze tecniche e stilistiche, grazie anche alla stretta collaborazione con estrusori di profili. “Oltre ai corsi di formazione che organizziamo per i professionisti del settore, abbiamo aperto a Treviso una specifica divisione dedicata a Ricerca e Sviluppo e all’analisi tecnica del prodotto,” continua Zanetti, “nella quale ci occupiamo in modo costante di innovazione attraverso investimenti in tecnologia e design. Innovazione applicata non sono ai macchinari e alle strumentazioni, ma anche allo sviluppo delle competenze di nuove figure professionali, come ingegneri e architetti, entrate a far parte del nostro staff.”