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Nellemergenza, la relazione conta

Nell’emergenza, la relazione conta

di Giulia Ronconi

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VERONA - Eccoci qui, il 18 maggio 2020, data che “sulla carta” rappresenta la fine dell’emergenza Covid19, a riflettere su quanto accaduto in questi mesi. Ora che sembrerebbe si possa pian piano ritornare alla normalità, almeno sotto il profilo degli spostamenti e della riapertura delle attività, ci chiediamo se si possa mai tornare alla normalità sotto il profilo sociale-relazionale. Senza dubbio si è riscoperta l’importanza di uno sguardo che può sorridere anche senza mostrare i denti, di quanto sia bello un abbraccio, di quanto i nostri comportamenti abbiano ripercussioni sugli altri e di quanto sia importante il lavoro dell’OSS, figura molto conosciuta e valorizzata in questo periodo. Anche noi del SAD di Verona siamo stati chiamati a rispondere con sollecitudine a richieste di emergenze da parte del Comune, soprattutto per anziani soli che non potevano più contare sulla presenza del caregiver, che necessitavano di assistenza, di acquisto di beni di prima necessità, di disbrigo di pratiche o di accompagnamenti in strutture ospedaliere. Il nostro modo di lavorare è cambiato drasticamente. Da una parte la corsa ai DPI e dall’altra il lavoro con gli Utenti e gli Operatori in un clima di tensione, alimentato dai bollettini giornalieri di ricoveri e decessi. In questa situazione ci siamo resi conto di quanto sia importante essere all’interno di un gruppo di lavoro compatto e collaborativo. Da questo punto di vista, l’emergen

za ci ha dimostrato quanto sia stato fruttuoso il lavoro svolto in riunioni, equipe, formazione e supervisione: infatti, si è rilevato poco turn over, gli Operatori hanno mostrato grande senso di responsabilità nei confronti di Utenti e colleghi. Non sono mancati naturalmente momenti di frustrazione e stress che, esplicitati, sono stati il più possibile contenuti. Questa situazione ha fatto emergere risorse inaspettate da parte di familiari e di Utenti, che si sono maggiormente impegnati e responsabilizzati. Gli sforzi fatti, poi, sono stati ampiamente ricompensati da semplici gesti. La signora Ada, dopo solo tre interventi del servizio attivato dal Comune di Verona, ha lasciato all’Operatrice questo bellissimo messaggio.