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Un settore resiliente che affronta gli ostacoli della ripresa post pandemica

Un settore resiliente che affronta gli ostacoli della ripresa post pandemica

Ingegner Roberto Saccone

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Presidente della Camera di Commercio di Brescia

Nel lungo periodo di crisi indotto dalla pandemia, il settore edile ha dimostrato notevole resilienza e complessivamente, meglio di altri, ha superato le difficoltà emerse, anche grazie ai programmi previsti nell'ambito del Pnrr, al Superbonus 110% e ad altre forme di incentivo. Per tutto il 2021 il settore delle costruzioni ha evidenziato, dal punto di vista della nascita di nuove imprese, una dinamica brillante che ha consentito di chiudere l’anno con un'importante crescita pari al 2,1% (382 imprese in più rispetto al 2020), alla quale ha contribuito la ritrovata vitalità degli artigiani edili (198 imprese in più rispetto allo scorso anno). Complessivamente, al 31/12/2021, risultavano iscritte al RI della Camera di Commercio di Brescia 18.310 imprese del settore costruzioni. Purtroppo, proprio nel momento in cui il peggio sembrava essere passato, nel complesso scenario economico post pandemico che si è oggi delineato, sono subito emerse altre problematiche che rischiano di pregiudicare seriamente quella che si stava delineando come una ripresa definitivamente in atto. Aumento dei costi delle materie prime, scarsità di materiali e carenza di personale qualificato sono fattori che, in effetti, possono porre un forte freno all'attività delle imprese delle costruzioni edili. In particolare, l'aumento dei prezzi delle opere pubbliche può rappresentare un pesante ostacolo alla realizzazione dei programmi previsti nel Pnrr. Molte imprese del settore si sono infatti trovate ad affrontare nuovi costi non previsti nelle gare d’appalto; i prezzi di molti materiali da costruzione, secondo il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, hanno raggiunto incrementi superiori al 70%. Nondimeno, anche con l'auspicio che la revisione del codice degli appalti possa introdurre semplificazioni amministrative in grado comunque di portare benefici, vanno evidenziati alcuni segnali che possono indurre a un moderato ottimismo. La Commissione europea –che si è di recente espressa favorevolmente sul Superbonus – ravvisa l'opportunità di ampliarlo sostenendo che c’è anche spazio per includere misure di efficienza energetica più incisive nelle imprese, in particolare nell’industria. Il Pnrr darà, in ogni caso, impulso agli investimenti pubblici per sostenere la transizione verde e digitale dell’Italia e prevede investimenti nell'efficienza energetica degli edifici residenziali e pubblici (15,3 miliardi di euro), nella mobilità sostenibile (34 miliardi di euro) e nelle energie rinnovabili, nell'economia circolare e nel miglioramento della gestione dei rifiuti e delle acque (11,2 miliardi di euro). Vi sono, in ultima analisi, tutte le condizioni affinché, nel prossimo futuro, il settore edile, ancora una volta, possa rivestire un ruolo assolutamente decisivo e, come sempre, trainante per tutta la nostra economia. Un sincero plauso e un sentito ringraziamento rivolgo ad Ance Brescia per avere realizzato, con grande cura, la presente pubblicazione che, ricca di dati e informazioni, rappresenta uno strumento indispensabile per l'analisi di un settore da sempre colonna portante del nostro sistema economico.

Introduzione

Introduzione

Lo studio che Ance Brescia pubblica dal 1990, anche quest'anno è frutto del lavoro di elaborazione e di sintesi di un gruppo tecnico composto, oltre che dall’Associazione dei costruttori edili di Brescia, dalla Camera di Commercio di Brescia e dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Brescia, al quale partecipano il ragionier Enrico Massardi per Ance, la dottoressa Maria Elena Russo per la Camera di Commercio e i dottori commercialisti Patrizia Apostoli, Rosa Billone, Simona Cherubini, Francesco Landriscina, Grazia Savelli e Giovanni Simonelli per l’Ordine di Brescia. L’Analisi economico-finanziaria delle imprese edili bresciane relativa al periodo 2016-2020 ha il duplice obiettivo: 1. di fornire dati e informazioni presenti nel Registro delle imprese della Camera di Commercio di Brescia, mediante i quali si vogliono descrivere le caratteristiche della struttura imprenditoriale, l’andamento demografico e la dinamica del settore delle costruzioni nel periodo 2012-20201 senza, tuttavia, avere la pretesa di costituire una indagine congiunturale. 2. di illustrare l’analisi delle condizioni di economicità delle imprese edili, rette in forma di società di capitali. Un’anteprima degli effetti della crisi pandemica iniziata nel febbraio 2020 e, purtroppo, non ancora conclusa, sulla popolazione delle aziende edili bresciane era stata fornita nell’analisi presentata lo scorso anno. Nel presente studio verrà dato seguito alle elaborazioni che riguarderanno l’intero 2020 sulla base dei dati in possesso della Camera di Commercio di Brescia.

L’indagine statistica sulla struttura imprenditoriale delle imprese edili prende a riferimento le imprese iscritte al Registro delle imprese di Brescia, appartenenti al settore “F Costruzioni”, ripartito nelle tre divisioni: “F41 Costruzione di edifici”, “F42 Ingegneria civile” e “F43 Lavori di costruzione specializzati”, secondo l’attuale classificazione delle attività economiche ATECO20072, indipendentemente dalla forma giuridica assunta. La crisi pandemica che ha interessato il 2020 ha rappresentato un grave elemento di discontinuità di cui dovrà essere tenuto conto nell’interpretazione dei dati che mostrano le tendenze dei diversi indicatori riguardanti la natimortalità delle imprese e l’occupazione nel settore edile della provincia di Brescia.

1 L’approfondimento strutturale e demografico delle imprese edili bresciane è stato esteso anche agli anni 2012, 2013 e 2014 al fine di meglio rappresentare il trend che lo ha interessato e per dare continuità di analisi rispetto all’ultimo rapporto pubblicato (2015-2019). 2 La classificazione delle attività economiche ATECO2007 è una tipologia di classificazione adottata dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico. Si veda in allegato l’apposta scheda.

Il documento illustra, inoltre, l’andamento economico e patrimoniale delle imprese edili bresciane nel quinquennio 2016-2020, utilizzando la tecnica dell’analisi di bilancio applicata all’aggregato dei valori dei bilanci delle imprese tenute alla pubblicità legale dei conti. In questa sezione, lo studio mira a descrivere il quadro generale del settore delle costruzioni della provincia di Brescia, pur con le inevitabili approssimazioni derivanti sia dall’utilizzo di dati aggregati, sia dalla impossibilità di reperire dati raffrontabili per tutte le categorie di imprese. In particolare, le elaborazioni hanno riguardato le società di capitali suddivise, laddove ritenuto opportuno, per scaglioni di valore della produzione. La crisi pandemica che ha colpito il 2020 non ha certamente risparmiato il settore edile. Secondo i dati indicati dall’Osservatorio sui bilanci delle società di capitali istituito dalla Fondazione Nazionale dei Dottori Commercialisti3, a fronte di una riduzione media del 9,9% dei ricavi di tutte le società di capitali censite sul territorio nazionale (2020 su 2019), la riduzione nel settore delle costruzioni si è limitata a registrare un -5,4%. Lo studio congiunturale elaborato da Unioncamere Lombardia4 sulla base di questionari trimestrali indica che, nel primo semestre, le sospensioni dell’attività per lockdown hanno interessato circa i tre quarti delle imprese lombarde per una forza lavoro pari al 60% degli addetti5 e che, nel settore delle costruzioni, la ripresa del secondo semestre del 2020 è stata particolarmente robusta, anche grazie agli effetti degli incentivi fiscali messi in campo dal Governo, che hanno fornito una grande spinta al mercato delle ristrutturazioni portando, tuttavia, il 2020 a chiudere con risultati parzialmente negativi e inferiori rispetto al 2019. Per questi motivi, particolare cautela dovrà essere utilizzata anche nell’interpretazione dei dati economici e finanziari, soprattutto di natura tendenziale, in quanto caratterizzati dalla presenza della crisi sanitaria.

3 Il report 2020 presenta i dati relativi alla struttura delle società di capitali a livello nazionale con almeno un bilancio presentato negli ultimi tre anni (2018-2020) suddivisi per quattro classi dimensionali e per venti settori di attività. 4 Fonte: Unioncamere Lombardia, “Il settore delle costruzioni e dell’Edilizia in Lombardia nel 2020” – Gli indicatori congiunturali. 5 Fonte: Unioncamere Lombardia, “Il settore delle costruzioni e dell’Edilizia in Lombardia nel 2020”.